ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di...

39
ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica di Milano Milano, 9 ottobre 2012

Transcript of ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di...

Page 1: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

ASSEMBLEA GENERALE

ANIMA

Intervento di Marco FortisVice Presidente Fondazione Edison

Docente di Economia Industriale e Commercio EsteroUniversità Cattolica di Milano

Milano, 9 ottobre 2012

Page 2: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

L’ECONOMIA MONDIALE E’ DI NUOVO IN FRENATA(variazioni % del PIL)

In azzurro, dato consolidato; in violetto, dato previsionale.* Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Lettonia, Lituania, Bulgaria, Romania.

Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Prometeia, luglio 2012

2010 2011 2012 2013 2014 2015

Stati Uniti 3,0 1,7 2,0 1,9 2,3 2,4Giappone 4,4 -0,7 2,2 2,2 2,0 1,9Germania 3,6 3,1 0,8 1,1 1,3 1,6Francia 1,4 1,7 0,0 0,6 1,2 1,6Regno Unito 2,1 0,7 -0,1 0,8 0,7 1,0Italia 1,8 0,5 -2,2 0,1 1,1 1,4Spagna -0,1 0,7 -1,9 -0,5 1,2 1,4Uem 1,8 1,5 -0,5 0,5 1,2 1,6Europa Centrale* 2,7 3,2 0,9 1,6 2,0 2,8Ue-27 2,0 1,5 -0,3 0,6 1,2 1,5

Page 3: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

PRIMA DELLA GRECIA, GLI OCCHI DEL MONDO ERANO CONCENTRATI SUI DEBITI DI STATI UNITI E U.K.

“I suspect that the reason the ratings agencies have not downgraded the UK may be that if they did so, they would, in logic, have to downgrade the US, too. Yet we also cannot escape from an “inconvenient truth”. Neither the UK nor the US is quite as wealthy as it once believed. There are losses to be shared, much of which will fall on public spending, taxation, or both. Once it becomes evident that neither of these countries can rise to the challenge, fiscal crises are inevitable. It would only be a question of when”.

Martin Wolf, “Financial Times”, November 24, 2009

Page 4: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

MA POI TUTTO IMPROVVISAMENTE E’ CAMBIATO: “ACROPOLIS NOW!”

Source: “The Economist”, May 10th 2010

Page 5: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

SOLO IL DECISO INTERVENTO DELLA BCE E DI MARIO DRAGHI HANNO RIPORTATO UN PO’ DI

CALMA SUI MERCATI FINANZIARI E SUGLI SPREAD

Page 6: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

L’ECONOMIA ITALIANA E’ ENTRATA IN RECESSIONE PERCHE’ STA FACENDO LO SFORZO FISCALE MAGGIORE: L’AZIONE DEL GOVERNO MONTI

Dynamic of cumulated primary balances, 2006-2013 (% of GDP)

Source: compiled by Fondazione Edison on data from European Commission and IMF

15.2

9.5

-16.3

-32.1

-43.0

-50

-40

-30

-20

-10

0

10

20

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

ITALY GERMANY FRANCE UK USA

Page 7: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

LE CONSEGUENTI POLITICHE FORZATE DI AUSTERITA’ FRENANO LA DOMANDA INTERNA ITALIANA. SOLO LA DOMANDA ESTERA NETTA DA’ UN

CONTRIBUTO POSITIVO AL PILContributi alla crescita del Pil italiano

(ai prezzi dell'anno precedente)Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Istat

-0,7

-1,2-1,4

-1,0

1,00,8

0,9

0,2

-2

-1,5

-1

-0,5

0

0,5

1

1,5

III trim 2011 IV trim 2011 I trim 2012 II trim 2012

Domanda nazionale al netto delle scorte Domanda estera netta

Page 8: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

• Composizione fisco• Riduzione evasione• Investimenti concessionarie• Durata dei processi• Dimensione di impresa• Capitale umano• Occupazione femminile

COME TORNARE A CRESCERE?Secondo il Centro Studi Confindustria (Scenari economici n. 12),

per aumentare il PIL italiano occorre agire su:

• Investimenti in infrastrutture• Liberalizzazioni• Inefficienza logistica• Burocrazia• Occupazione giovanile e anziana• Catch-up del Sud• R&S

Secondo il CSC di quanto aumenta il PIL italiano con le riforme?

Nel lungo periodo (20 anni) il PIL triplica (CSC, Rapporto biennale 2012, “Cambia Italia. Come fare le riforme e tornare a crescere”).

Page 9: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

MA LA “RIFORMA” PIÙ IMPORTANTE CHE DOBBIAMO FARE È QUELLA DELLA NOSTRA

IMMAGINE ALL’ESTERO.

• L’immagine dell’Italia percepita all’estero, nonostante il recupero di credibilità operato dal Governo Monti ed in prima battuta dallo stesso premier con la sua autorevolezza, è tuttora disastrosa: prevalgono su di noi luoghi comuni ed antiche credenze, spesso autoalimentate dagli stessi opinion maker di casa nostra, che inevitabilmente ci condannano sempre ad essere i “malati” d’Europa o gli allievi perennemente dietro la lavagna, a scontare castighi che vanno dalla vecchia “macchia” del debito pubblico ad una presunta perdita generalizzata di competitività.

• E’ corretto abbattere la spesa pubblica improduttiva, tagliare gli sprechi, fare le riforme, ma attenzione a non frustrare lo sviluppo, creando una spirale perversa per cui gli sforzi fatti in termini di riduzione del debito vengono vanificati dalla caduta del PIL, con crescita della disoccupazione e chiusura di aziende.

Page 10: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

SERVE UNA RIFORMA “REPUTAZIONALE”:ALL’ITALIA MANCA IL MARKETING PAESE

• Se l’Italia, pur con i suoi problemi, non ricostruisce la sua immagine all’estero sarà sempre costretta a fare i “compiti a casa” ben oltre quello che sarebbe giustificato, a fare più rigore del necessario, a pagare più tasse del dovuto, il che sottrarrà risorse per la crescita.

• Se vogliamo essere meno puniti dai mercati e giudicati meno superficialmente dagli stessi organismi internazionali e dalle agenzie di rating, dobbiamo cominciare a ricostruire con pazienza l’immagine del nostro Paese, cominciando dalla base, vale a dire dalle statistiche.

• Per vendere i nostri Btp e Bot sui mercati dobbiamo fare un marketing più aggressivo, da una parte, e, dall’altra, smettere di diffondere all’estero superficiali messaggi autolesionistici; dobbiamo chiarire che molte statistiche convenzionali distorcono la reale situazione economica del nostro Paese oppure non sono capaci di mettere in evidenza i nostri punti di forza.

Page 11: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

LA NOSTRA SITUAZIONE ECONOMICA REALE È ASSAI MIGLIORE DI QUELLA CREDUTA ALL’ESTERO

(E DOBBIAMO CONVINCERCI DI CIÒ NOI STESSI PER PRIMI)

• L’Italia si è impegnata a conseguire il pareggio di bilancio entro il 2013, caso unico al mondo, anche se ciò ci ha portati in una dura recessione. Perché?

• Perché l’Italia è considerata un Paese che non cresce e che ha i conti pubblici scassati, cioè un Paese debole finanziariamente, che corre il rischio di fare la fine della Grecia.

• Se il nostro spread è alto è essenzialmente perché siamo “accusati” di due cose: avere un PIL che cresce poco (perché, si dice, siamo poco competitivi) ed un alto rapporto debito pubblico/PIL (perché, si dice, siamo spendaccioni).

Page 12: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

I LUOGHI COMUNI DA SFATARE: LA QUESTIONE DELLA DEBOLEZZA FINANZIARIA

• L’Italia è considerata un Paese finanziariamente a rischio. • Eppure tra il 1993 e il 2013 l’Italia esprimerà il più alto avanzo

statale cumulato del mondo, pari a oltre 700 miliardi di euro correnti. Ma pochi all’estero conoscono questi dati.

• In realtà, i conti pubblici italiani ormai non sono peggiori di quelli di molti altri Paesi avanzati ex “virtuosi”, Stati Uniti in testa, mentre i conti privati dell’Italia sono tra i migliori se non “i migliori”. E, in aggiunta, non abbiamo banche esposte sui titoli tossici e nei PIGS.

• Il rapporto debito pubblico/PIL è un indicatore “totem” superato che fa sembrare l’Italia più in difficoltà di quello che è veramente, mentre permette ad altre economie di mascherare i loro problemi. Altri indicatori, come il rapporto tra debito pubblico/ricchezza finanziaria netta delle famiglie o debito pubblico/patrimonio complessivo delle famiglie (incluse le abitazioni) o debito pubblico/entrate statali, ci renderebbero più giustizia.

• Anche la nostra posizione finanziaria netta sull’estero è sostenibile e nettamente migliore di quella dei Paesi davvero in difficoltà, come i PIGS.

Page 13: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

NESSUNO BATTE L’ITALIA PER AVANZO STATALE PRIMARIO: MERITO DI CITTADINI E IMPRESE CHE PAGANO SEMPRE PIÙ TASSE,

NON DELLO STATO CHE NON SA TAGLIARE LE SPESE

Cumulated Primary Balances: 1993-2013

(current values - billions of euro; billions of pounds for UK) Source: compiled by Fondazione Edison on data from European Commission

325

711

-419

-471-600

-400

-200

0

200

400

600

800

1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

GERMANY ITALY FRANCE UK

Page 14: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO GODE PURTROPPO DI UNA PESSIMA FAMA A LIVELLO INTERNAZIONALE, MA LA VERITÀ E’ CHE NON SIAMO PIÙ LA “PECORA NERA”

Come è cambiata in soli cinque anni la classifica del debito pubblico per abitante(dollari)

2008 2013Italia 38.815 Irlanda 56.440Francia 29.233 Canada 45.450Canada 28.773 Usa* 40.050Germania 28.035 Italia 39.920Irlanda 23.158 Regno Unito 37.571Regno Unito 19.132 Francia 37.277Usa* 18.450 Germania 34.218* Nel caso degli Stati Uniti è conteggiato solo il debito collocato sul mercato, senza considerare i debiti intergovernativi, quelli degli Stati e delle municipalità. Considerando anche questi, il debito USA salirebbe a livelli simili a quelli dell'Irlanda.Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Economist Intelligence Unit, "The global debt clock", 27 settembre 2012.

Page 15: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

DUE MISURAZIONI DIVERSE E COMPLEMENTARI DEL DEBITO PUBBLICO

Debito pubblico di alcuni Paesi dell'Eurozona: 1° trimestre 2012

In rosso i Paesi il cui debito pubblico peggiora se rapportato, anziché al PIL, alla ricchezza delle famiglie; in verde quelli in cui migliora. Fonte: Fondazione Edison su dati Eurostat

132

109

72

112

49

123

8289

74

102

67

8674

99

146

242

91

6564 64 50

38

0

50

100

150

200

250

GRE IRE SPA POR FIN ITA GER FRA AUT BEL NET

Debito pubblico in % del PIL Debito pubblico in % della ricchezza finanziaria netta delle famiglie

Page 16: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

I CITTADINI ITALIANI SONO OGGI I MENO GRAVATI DAI DEBITI IN RAPPORTO AL LORO PATRIMONIO, MA È IL DEBITO/PIL CHE

CONTINUA A FAR TESTO E A “COLLOCARCI” TRA I PAESI CRITICI

Somma di debito pubblico e debito delle famiglie in % del patrimonio lordo finanziario ed immobiliare delle famiglie: anno 2013

Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Commissione UE, Tesoro USA, Casa Bianca e Credit Suisse

28,5% 29,2%32,0%

33,8% 33,9% 35,3%

43,3% 43,7%

49,7% 50,9%

58,6%

62,7%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

ITA FRA BEL UK GER FIN SPA USA OLA POR GRE IRL

Page 17: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

CI STIAMO IMPOVERENDO A COLPI DI TASSE PERCHÈ PARADOSSALMENTE NON SIAMO CAPACI DI SPIEGARE CHE

SIAMO I PIÙ RICCHI E, DUNQUE, NON “A RISCHIO” COME INVECE ALL’ESTERO CI GIUDICANO

Ricchezza mediana per adulto in alcuni Paesi: anno 2011 (ricchezza finanziaria netta ed immobiliare, in dollari per adulto)

Fonte: Credit Suisse, Wealth Databook 2011

221.700

164.700156.000

128.700121.900

100.00090.300 89.000

57.300 52.80043.600

0

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

Page 18: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

LA RICCHEZZA DEGLI ITALIANI NON E’ SOLO IMMOBILIARE, COME MOLTI CREDONO, MA ANCHE FINANZIARIA

Ricchezza finanziaria netta delle famiglie: anno 2010 Fonte: Eurostat

199

175167

142

125

78 75

52

0

500

1.000

1.500

2.000

2.500

3.000

3.500

BEL ITA OLA FRA GER SPA IRL GRE

0

50

100

150

200

250

in miliardi di euro (scala a sinistra) in % del PIL (scala a destra)

Page 19: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

L’ITALIA HA IL PIU’ BASSO LIVELLO DI DEBITO PRIVATO, IN PARTICOLARE DELLE FAMIGLIE

Private debt in selected countries: 3rd Q 2011 (% of GDP)

Source: compiled by Fondazione Edison on data from Bank of Italy, "Financial Stability Report", No. 3, April 2012

45 60 5688 67

98 82 93 12082 70 106

77 100105 136

154169

0

50

100

150

200

250

300

350

Households Non-financial enterprises

Page 20: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

L’ITALIA HA UN RAPPORTO DEBITO PUBBLICO/ENTRATE STATALI STABILE, GLI ALTRI PAESI INVECE FUORI CONTROLLO

Rapporto tra debito pubblico ed entrate statali: 1990-2015

Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati e previsioni FMI

0%

50%

100%

150%

200%

250%

300%

350%

400%

450%

1990

1992

1994

1996

1998

2000

2002

2004

2006

2008

2010

2012

2014

USA ITA UK SPA GRE IRE POR

Page 21: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

I LUOGHI COMUNI DA SFATARE: LA QUESTIONE DELLA CRESCITA

• Nell’ultimo quindicennio la crescita del nostro PIL è stata bassa, ma lo era anche quella della Germania, che pure è il Paese più competitivo al mondo. Altri Paesi crescevano più di noi e della stessa Germania, cioè USA e UK ma anche Grecia, Irlanda, Spagna, ecc. Lo facevano solo grazie ai debiti privati e/o pubblici che sostenevano la domanda interna, non perché fossero Paesi competitivi, tanto è vero che tali economie hanno alti deficit commerciali strutturali con l’estero per i manufatti mentre l’Italia è in forte surplus.

• Si sente affermare che l’Italia non cresce perché le manca la competitività. Non è così. Le imprese italiane che esportano, soprattutto quelle del cosiddetto “quarto capitalismo”, pur sostenute da un sistema Paese che non le aiuta, sono competitive. Se l’Italia non cresce è perché la sua domanda interna è stagnante da anni ed oggi addirittura in forte calo con l’austerità.

Page 22: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

LA CRESCITA ECONOMICA DEGLI ULTIMI 15 ANNI E’ STATA “DROGATA” DAI DEBITI, SOPRATTUTTO PRIVATI,

ECCETTO CHE IN GERMANIA E ITALIA

GDP growth and aggregated debt change, 1995-2010

Source: compiled by Fondazione Edison on data from Eurostat

0% 50% 100% 150% 200% 250%

GERMANY

ITALY

NETHERLANDS

AUSTRIA

FRANCE

BELGIUM

UK

GREECE

SPAIN

IRELAND

Growth of the non-financial economy aggregated debt (in pct points of GDP)

GDP cumulated real growth (%)

Page 23: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

IN TERMINI DI RISULTATI, L’ITALIA NON SEMBRA AFFATTO CARENTE DI COMPETITIVITA’ ESTERNA

• Nonostante i fattori di sistema (burocrazia, infrastrutture, lentezza ed incertezza del diritto, rigidità del mercato del lavoro, costi dell’energia, ecc.) penalizzino notevolmente le imprese italiane, il nostro Paese si è confermato nel 2010 secondo per competitività solo alla Germania, secondo il Trade Performance Index UNCTAD/WTO.

• L’Italia, assieme a Cina, Germania, Giappone e Corea del Sud, è tra i 5 soli Paesi del G-20 con un surplus per i manufatti.

• La bilancia commerciale manifatturiera con l’estero ha raggiunto negli ultimi 12 mesi terminanti a giugno 2012 un livello record vicino agli 80 miliardi di euro, assai superiore ai massimi pre-crisi toccati nel 2008, che erano intorno ai 64 miliardi. Notevole è il contributo della meccanica, che è oggi il nostro settore di punta.

Page 24: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

GERMANY’s COMPETITIVENESSUNCTAD-WTO INDEX: YEAR 2010

World competitiveness ranking in 14 sectors

Source: International Trade Centre, UNCTAD/WTO

Page 25: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

ITALY’s COMPETITIVENESSUNCTAD-WTO INDEX: YEAR 2010

World competitiveness ranking in 14 sectors

Source: International Trade Centre, UNCTAD/WTO

Page 26: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

NEL 2011 IL SURPLUS MANIFATTURIERO CON L’ESTERO DELL’ITALIA E’ QUELLO CRESCIUTO

PERCENTUALMENTE DI PIÙ

Bilancia commerciale con l'estero per i prodotti manufatti non alimentari: principali Paesi del G-20(miliardi di dollari)

2010 2011

CINA 582 739GERMANIA 324 381GIAPPONE 333 323COREA DEL SUD 172 206ITALIA 56 82FRANCIA -36 -49GRAN BRETAGNA -107 -100STATI UNITI -499 -557

Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati WTO

Page 27: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.
Page 28: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.
Page 29: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

Il posizionamento dell’Italia nella Meccanica non elettronica secondo i sottoindici e l’Indice complessivo di

competitività dell’UNCTAD/ WTO: anno 2010(posizionamento dell’Italia nella classifica mondiale)

Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati UNCTAD/WTO

Indice surplus con l'estero

Indice quota di export

mondiale

Indice export

pro capite

Indice livello di diversificazione

dei mercati

Indice livello di diversificazione dei

prodotti

Indice complessivo di competitività

3° posto 5° posto 12° posto 1° posto 1° posto 2° posto

53,1 miliardi di USD 53,1%

1.447 USD - - -

Page 30: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

IL VALORE AGGIUNTO DELLA MECCANICA ITALIANA E’ ASSAI RILEVANTE

Page 31: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.
Page 32: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.
Page 33: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

Indice delle eccellenze competitive nel commercio internazionale: il posizionamento complessivo dell’Italia,

anno 2010 (miliardi di dollari)

Fonte: Osservatorio GEA-Fondazione Edison su dati ONU

Posizione dell'Italia tra i Paesi esportatori:Numero

di prodotti

Valore complessivo dell'export italiano nei prodotti indicati

Casi di prodotti in cui l'Italia è il 1° esportatore mondiale 234 58,7

Casi di prodotti in cui l'Italia è il 2° esportatore mondiale 327 59,7

Casi di prodotti in cui l'Italia è il 3° esportatore mondiale 356 54,6

Totale casi di prodotti in cui l'Italia figura nei primi 3 posti al mondo tra i Paesi esportatori

917 173,0

Page 34: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

Indice delle eccellenze competitive nel commercio internazionale: il posizionamento dell’Italia nelle macchine,

apparecchi e prodotti in metallo: anno 2010(miliardi di dollari)

Fonte: Osservatorio GEA-Fondazione Edison su dati ONU

Posizione dell'Italia tra i Paesi esportatori:Numero

di prodotti

Valore complessivo dell'export italiano nei

prodotti indicati

Casi di prodotti in cui l'Italia è il 1° esportatore mondiale 86 25,9

Casi di prodotti in cui l'Italia è il 2° esportatore mondiale 95 24,0

Casi di prodotti in cui l'Italia è il 3° esportatore mondiale 112 23,7

Totale casi di prodotti in cui l'Italia figura nei primi 3 posti al mondo tra i Paesi esportatori

293 73,7

Page 35: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

Quota % relativa al NUMERO e al VALORE dei primi, secondi e terzi posti detenuti dall’industria meccanica e dei

mezzi di trasporto diversi dagli autoveicoli, rispetto al totale dei primati italiani: anno 2010

Fonte: Osservatorio GEA-Fondazione Edison su dati ONU

Page 36: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

Saldi commerciali di Italia e Germania nei 154 prodotti della meccanica relativi ai settori ANIMA: anno 2011

(miliardi di euro, salva diversa indicazione)

Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat

Italia Germania

Saldo commerciale complesssivo dei 154 prodotti

17,7 31,0

Numero di prodotti in cui il saldo commerciale dell'Italia (Germania) è superiore a quello della Germania (Italia)

54 100

Saldo commerciale dei prodotti in cui l'Italia (Germania) è più forte della Germania (Italia)

11,8 28,2

Page 37: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

Prodotti ANIMA in cui l’Italia presenta un surplus commerciale superiore ai 100 milioni di euro: anno 2011

(milioni di euro; in azzurro le voci in cui il saldo italiano supera quello tedesco)

PRODOTTI ANIMA Italia Germania

Oggetti di rubinetteria e organi simili per tubi o condutture flessibili 3.238,0 2.261,3Parti di turbine a gas 1.161,1 427,6Pompe per liquidi 721,2 -27,4Cofani, armadi, vetrine, banchi e mobili simili, per la produzione del freddo 641,4 -238,6Macchine ed apparecchi per la panificazione, la pasticceria e la biscotteria industriali 585,4 180,6Scambiatori di calore 573,2 386,1Pompe per aria e compressori d'aria o di altri gas, cappe aspiranti ad estrazione o a riciclaggio, con ventilatore incorporato

548,0 1.775,8

Apparecchi e dispositivi per la preparazione di bevande calde o per la cottura o per il riscaldamento degli alimenti (escl. apparecchi domestici)

544,2 320,2

Autoveicoli per usi speciali (non costruiti principalmente per il trasporto di persone o di merci) 508,6 432,4Pompe centrifughe diverse da quelle delle sottovoci 8413.11 e 8413.19 405,6 955,2Parti di turboreattori e turbopropulsori, n.n.a. 368,4 -742,0Parti di oggetti di rubinetteria e organi simili per tubi o condutture flessibili, ecc. n.n.a. 365,6 285,6Motori a pistone alternativo, con accensione a scintilla "motori a scoppio" 361,1 -1.291,7Serbatoi, cisterne, vasche, tini ed altri recipienti simili per qualsiasi materia, di ghisa, ferro o acciaio, di capacità > 300 l

326,8 74,8

Caldaie per il riscaldamento centrale (non elettriche) 295,8 795,1Macchine di sondaggio e di perforazione per l'estrazione della terra, dei minerali o dei minerali metalliferi, semoventi

295,7 183,0

(segue)

Page 38: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

(segue) Prodotti ANIMA in cui l’Italia presenta un surplus commerciale superiore ai 100 milioni di euro: anno 2011

(milioni di euro; in azzurro le voci in cui il saldo italiano supera quello tedesco)

(segue)

PRODOTTI ANIMA Italia Germania

Macchine ed apparecchi a getto di sabbia, a getto di vapore e simili apparecchi a getto 262,8 438,4Parti di turbine a vapore, n.n.a. 241,4 292,4Carrelli semoventi (non elettrici) muniti di un dispositivo di sollevamento 204,7 295,8Motori a pistone, con accensione per compressione "motori diesel o semi-diesel" 204,7 943,0Parti di pompe per liquidi, n.n.a. 203,5 732,2Macchine ed apparecchi per il condizionamento dell'aria, comprendenti un ventilatore a motore, senza attrezzatura frigorifera, ma con dispositivi atti a modificare la temperatura e l'umidità

197,0 143,0

Apparecchi ausiliari per caldaie delle voci 8402 o 8403, p.es. economizzatori, surriscaldatori, apparecchi di pulitura o recuperatori di gas

183,9 16,1

Congegni di chiusura automatica per porte, di metalli comuni 180,6 106,0Parti di macchine di sondaggio o di perforazione delle sottovoci 8430.41 o 8430.49, n.n.a. 180,5 234,8Recipienti di ghisa, ferro o acciaio, per gas compressi o liquefatti 178,6 50,9Riduttori di pressione 170,4 88,5Apparecchi elevatori, trasportatori o convogliatori, ad azione continua, per merci 165,6 646,3Pale meccaniche, escavatori, caricatori e caricatrici-spalatrici, semoventi 164,1 -27,4Pompe per vuoto 163,7 463,8Turbine a gas di potenza > 5.000 kw (escl. turboreattori e turbopropulsori) 151,2 579,0Parti di caldaie per il riscaldamento centrale, n.n.a. 148,4 -119,7Cerniere di ogni specie, di metalli comuni 146,7 341,4Macchine e apparecchi semoventi, su pneumatici 142,2 404,9Macchine ed apparecchi per lavori pubblici, l'edilizia o lavori analoghi, n.n.a. 139,2 926,8

Page 39: ASSEMBLEA GENERALE ANIMA Intervento di Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Docente di Economia Industriale e Commercio Estero Università Cattolica.

(segue) Prodotti ANIMA in cui l’Italia presenta un surplus commerciale superiore ai 100 milioni di euro: anno 2011

(milioni di euro; in azzurro le voci in cui il saldo italiano supera quello tedesco)

PRODOTTI ANIMA Italia Germania

Generatori e distributori di aria calda, incl. i distributori che possono funzionare come distributori di aria fresca o condizionata (a riscaldamento non elettrico), aventi un ventilatore o un soffiatore a motore, e loro parti, di ghisa, ferro o acciaio

134,1 -3,0

Pompe volumetriche alternative, diverse da quelle delle sottovoci 8413.11 e 8413.19 (escl. pompe di carburante, olio o liquido di raffreddamento per motori ad accensione a scintilla o per compressione e pompe per calcestruzzo)

130,3 1.210,9

Betoniere ed apparecchi per preparare il cemento 129,8 189,3Macchine ed apparecchi per la preparazione industriale delle frutta e egli ortaggi 127,1 17,0Parti di macchine, apparecchi e strumenti della voce 8428, n.n.a. 126,0 499,8Parti di caldaie a vapore e caldaie dette "ad acqua surriscaldata", n.n.a. 121,0 25,2Apparecchi elevatori, trasportatori o convogliatori, ad azione continua, per merci, a nastro o a cinghia

120,2 473,5

Valvole di troppo pieno o di sicurezza 119,5 242,8Carrelli semoventi a motore elettrico, muniti di un dispositivo di sollevamento 110,1 1.076,3

Forni a resistenza "a riscaldamento indiretto", industriali o di laboratorio (escl. forni di essiccazione) 109,1 259,3

Gruppi a compressione il cui condensatore è costituito da uno scambiatore di calore 108,6 133,3Gru a torre 107,3 93,8Bruciatori per l'alimentazione di focolari, a combustibili solidi polverizzati o a gas, incl. i bruciatori misti

107,0 153,4

Macchine, apparecchi e strumenti per mulini o per la lavorazione dei cereali o dei legumi secchi 105,2 52,9

Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat