Assaporando n.16 - A tutto zucca!

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TRIMESTRALE LIBERO DEL CIBO E DEL BENESSERE ANNO 4 N.16 COPIA GRATUITA Assaporando Inverno 2011-12

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News e appuntamenti; Do you speak Lean Thinking?; - Quante zucche!; Fantasia VS tradizione. Le ricette degli chef; In cantina: Valtellina Riserva La Scala D.O.C.G. e Birra Demetra, la bionda artiganale Pilsener Wine; Carne: quando l'età fa la differenza.... e tanto altro sul nuovo trimestrale gratuito Assaporando di Gruppo Ethos.

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trimestrale l ibero del cibo e del benessere

anno 4 n.16copia gratuita

Assaporando

Inverno 2011-12

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Primavera 2011 ••• 1••• 2 ••• 3

Sommario L’agenda dei bambini

Parlami di tèIl Genmaicha Matcha è un tè per palati curiosi. Non ser-vono molte parole per descriverlo, l’infuso è l’unione di due fra i più conosciuti tè giapponesi: il genmaicha, antica miscela popolare di sencha (o bancha) e riso (o mais) soffiato e il nobile matcha. Gusto sapido, ideale per accompa-gnare stuzzicanti finger food salati, è un tè che il palato occidentale do-vrebbe dimenticare di considerare come tale per apprezzarlo appieno. Il gusto di “popcorn” tipico del genmaicha è in questo caso sublimato dall’aggiunta del-la preziosa polvere verde del matcha, che rende vellutata l’essenza ironica di questo tè. Un tocco di originale ele-ganza per accompagnare la vostra verrina al caprino o alle verdure. Liquore da bere assolutamente puro, dopo un’infusione in acqua a basso residuo fisso a 70° - 75° per 30 secondi. L’infusione brevissima ne facilita la pre-parazione “al momento” in occasione di party e cocktail.

T.S.

Ethos News ................................................... Pag. 3

Sapore del sapere .......................................... Pag. 6

Responsabilità Sociale d’Impresa ........... Pag. 7

Prodotto di copertina ................................. Pag. 8

In cucina ....................................................... Pag. 12

In cantina ..................................................... Pag. 11

Birra Demetra ............................................. Pag. 13

Carne ............................................................... Pag. 14

Benessere ........................................................ Pag. 16

Parole in cucina .......................................... Pag. 18

Viaggiare con gusto .................................... Pag. 19

Cucine nel mondo ......................................... Pag. 20

Cultura ........................................................... Pag. 22

Associazione ................................................. Pag. 26

ASSAPORANDO copia omaggio N°16, 25/10/2011 anno 4Reg. Tribunale di Lecco No14/07 del 21-11-2007Direzione e Redazione: Gruppo Ethos Via Cattaneo, 29 – 20871 Vimercate (MB) Tel. 039 9711064 - Fax 039 [email protected] Responsabile: Marco Ferri - [email protected] grafico: Carlo Mascheroni Hanno collaborato: Elisa Racchetti, Manuela Viel, Teresa ScaraleFotografie: Archivio Gruppo Ethos, web e Omar SartorProprietario: OMEGA SERVICE S.r.l. Via de Gasperi, 82 - Casatenovo (LC) Editore: Giuseppe Scotti Stampa: Società Baio S.r.l. Via degli Artigiani, 17 - 23880 Casatenovo (LC)

Ethos news

BRUNCH BIOLOGICO

NON SOLO ROBA DA GRANDI

Ogni domenica Brunch Biologico e Family Friendly dalle ore 11.30 alle 15.00 un ricchissimo buffet sano e genuino, intera-mente realizzato con prodotti biologici e di prima qualità. Mamme e papà potranno rilassarsi godendosi il brunch, mentre una squadra di tate intratterranno i bambini con attività ludiche coinvolgenti e formative.Brunch adulti E 25 – bambini fino a 12 anni E 10 – bambini fino a 2 anni gratis. Prenotazione consigliata.Nei ristoranti Sanmauro (Casatenovo), Risoamaro (Ma-riano Comense), Grani&Braci (Milano)

Info: www.gruppoethos.it

LABORATORI SCIeNTIfICI

e CReATIvI A GRANI&BRACI

domenica 6 novembre, ore 12.30 – 14.30

Lo zoo dei robot.

Laboratorio di robotica.

Grazie alla lunga esperienza didattica dello staff di Scuola di Robotica è possibile conoscere il mondo degli animali attraverso l’uso di parti-

colari robot didattici che ne riproducono alcuni comportamenti. (Fascia di età: 6 – 18 anni)

domenica 27 novembre,ore 12.30 – 14.30Futurismo + cuina x arte.

arte futurista: ricette e costumi - Laboratorio artistico.

Partendo dalla lettura di alcune ricette ideate dal grup-po di Marinetti, i bambini saranno invitati alla creazione di un personale piatto artistico ispirato

alle ceramiche futuriste di Tullio Mazzotti con la tecnica del collage: a disposizione di ogni partecipan-

te, un piatto e un bicchiere di carta da trasformare con cartoncini colorati e da decorare. Partendo dall’osservazione di bozzetti e modelli di vestiti futuristi verrà poi proposta la creazione della divisa da cuoco. Utilizzando grandi fogli di carta bianca i bambini potranno creare il grembiule e il cappello futurista. (Fascia di età: 6 – 11 anni)Brunch e laboratori, adulti E 25 – bambini fino a 12 an-ni E 10 – bambini fino a 2 anni gratis. Prenotazione obbligatoria.A Grani&Braci - Ristorante • Pizzeria • Steak HouseMilano, via Farini, ang Ferrari - Tel. 02 36637422www.graniebraci.it

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LO CHef PROMOTOReDI SALUTe e BeNeSSeRe:

Cene conferenze con intervento di medici specialisti.

Giovedì 27 ottobre, ore 20.30 a Grani&braci (milano) Le intoLLeranze aLimentari

emergenti. guarire mangiando.

Con Attilio Speciani, Medico Specialista in Allergologia e Immunologia clinica. Menù della serata Cruditè di verdure – Cozze alla marinara con pomodori aglio e prezzemolo con crostoni di pane integrale – Calamari ripieni alle verdurine su crema di po-modoro e basilico. Giovedì 10 novembre, ore 20.30 a Sanmauro (caSatenovo) oLtre: L’aLimentazione deLLo sportivo.

Con Luca Speciani, Medico e consulente della nazionale di ultramaratona. Menù della serata Insalata mista – Involtini di verza ripieni di carne con salsa ai funghi misti “sottobosco” – Polenta rustica di farina di mais “otto file di Antignano” – Torta ru-stica di farina integrale miele alle mele con salsa all’arancia.

Giovedì 17 novembre, ore 20.30 a Sanmauro (caSatenovo) aLimentazione sana deL bambino:

educare aLLa Libertà.

Con Sergio Maria Francardo, Medico Antroposofo esperto di alimentazione biologica.Menù della serata Cruditè verdure – Tagliatelle di patate al-le cipolle e olive – Sformato di miglio e lenticchie rosse su letto di seitan e zucchine.

Giovedì 24 novembre, ore 20.30 a Sanmauro (caSatenovo) dietagiFt: dimagrire in saLute

senza rinunciare aL gusto.

Con Luca Speciani, Medico Specialista in nutrizione e coautore della DietaGift.Menù della serata Insalata mista – Lasagne di farro con spi-naci, zucca e mozzarella – Tagliata di manzo alla rucola con caponata di verdure.

Cena completa con vino, acqua e caffè E 25. Prenotazione consigliata.

grani&braci: ora anche coLazioni e cene Fino a tarda notteVoglia di cenare dopo uno spettacolo serale al teatro o al cinema? Risolto! Da settembre il Ristorante, Pizzeria e Ste-ak House Grani&Braci e la sua cucina con forno a legna resteranno aperti fino alle 2 di notte, tutti i giorni, dal lu-nedì alla domenica. Un’ idea per rispondere alle esigenze di chi preferisce cenare anche tardi, all´uscita dal lavoro, dal cinema, dal teatro, dopo lo sport... e non vuole ritrovarsi a sbocconcellare stuzzichini. Grani&Braci Breakfast Una dolce parentesi mattutina che pro-pone, a partire dalle ore 7.00, un servizio di caffetteria e pasticceria di produzione propria con croissant, pizze, torte, biscot-ti, tramezzini, frutta e spremute. A chi considera il momento della colazione un break da gustare con calma e tranquillità, Grani&Braci offre invece una co-lazione completa grazie ad un buffet 100% biologico con caffè, latte, latte di soia, miele, tisane, marmellate, macedo-nia, yogurt, cereali, pane di pasta madre, muffin, torte fatte in casa, uova, verdure fresche e centrifugate. Grani&Braci Lounge Bar Per tutti gli amanti dell’ora dell’aperitivo è nato Grani&Braci Sunset, il nuovo lounge bar che dalle ore 18.00, propone

una vasta carta di cocktail accompagnati da finger food e specialità degli chef del Gruppo Ethos servite direttamente al ta-volo. Quiche, verdure, pinzimonio, sfoglie, frutta fresca e degustazioni per una light dinner di qualità o come preludio ad una

buona cena preparata dalla brigata di cucina del ristorante.Dove: Ristorante Grani&Braci

Via Farini ang. via G. Ferrari – MilanoQuando: tutti i giorni, dal lunedì alla domenica

L’INvASIONe DeGLI CHefSei chef invadono uffici e strade, fermano giovani ragazzi, signori e signore offrendo loro caffè e brioche artigianali

e biologiche nelle ore del matti-no, analcolici e pizzette integrali nelle prime ore della sera; alcuni passanti curiosi, divertiti e sbalor-diti fotografano e riprendono con fotocamere e telefonini. Lo scopo? Una simpatica e originale azione di

marketing per promuovere le novità di Grani&Braci: Bre-akfast e Aperitivi-Lounge Bar!Info: www.graniebraci.it

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Sapore del sapere ••• 6

“Impara a volerti bene, investendo su salute, alimentazione naturale e cultura: noi ti diciamo come”

Una serie di convegni gratuiti con i più autorevoli specialisti, torna l’appuntamento con Sapere. Il Sapore del Sapere, il progetto ideato da Erredieffe.

CALeNDARIO CONveGNI OTTOBRe-DICeMBRe 2011

evento speciaLe - 29 ottobre 2011autunno, Liberi daLL’inFLuenza con un

sistema immunitario rinForzato

Con la partecipazione straordinariadel Premio Nobel per la medicina 2008,

prof. Luc MontagnierRelatori: dott. Sergio Maria Francardo - prof. Francesco Marotta - prof. Enzo Soresi - prof. Piergiorgio Spaggiari

11 novembre 2011energia vitaLe e unità corpo mente:daLLa pnei aLLa medicina Quantistica

Relatori: dott. Lorenzo Paride Capello - prof. Piergiorgio Spaggiari - dott. Attilio Speciani – prof. Carlo Venturafocus: “E luce fu” - dott.ssa Lucilla Giagnoni

25 novembre 2011odontoiatria, rigenerazione ossea e intossicazione da metaLLi pesanti:

iL Futuro abita già Qui

Relatori: prof. Carlo Mangano – prof. Gianpaolo Papaccio prof. Paolo Morselli - prof. Carlo Venturafocus: “Ricette vegetariane per tutti i giorni”prof.ssa Silvia Strozzi

3 dicembre 2011 dalle ore 9.00 alle ore 13.00daLLa parte di adamo.

L’inFertiLità maschiLe tra opportunità di cura e vissuto individuaLe

Ideato da Rossella de Focatiis e realizzato da Erredieffe in collaborazione con Named s.r.l.Relatori: dott. Giovanni Colpi – dott. Cristina D’Orsidott.ssa Stefania Piloni

I convegni si svolgeranno dalle ore 14.30 alle ore 18.30 presso

Sala ConferenzeCentro Servizi Banca Popolare di Milano

via Massaua, 6 - Milano

Ingresso libero, prenotazione obbligatoria.Info e prenotazioni: www.saporedelsapere.it

Tel. 02.66114397 – 02.66115408

Responsabilità Sociale d’Impresa ••• 7

Lean Thinking? Prima pensare poi risparmiare

Lean Thinking: torniamo sull’argomento perché Grup-po Ethos ha avuto l’occasione di raccontare la propria esperienza “Lean” al workshop inaugurale del ciclo di incontri promosso dalla società Lenovys (www.lenovys.it), la cui prima tappa ha toccato il capoluogo Lombar-do lo scorso 30 settembre. Luciano Attolico, Presidente & Master Trainer Lenovys , il relatore d’eccezione che ha illustrato i focus del LEAN INNOVATION SYSTEM, l’approccio Lean ideato da Lenovys che si propone di rag-giungere l’eccellenza dei processi produttivi. “Aggiungere valore al prodotto finale” è la missione del percorso che anche Gruppo Ethos ha intrapreso. Il caso di un gruppo di ristoranti – il nostro – è stato mes-so a confronto con la società produttrice di taglia erba Husqvarna. Che ci azzeccano? Entrambi hanno iniziato un percorso di snellimento dei processi con l’obiettivo di eliminare gli sprechi e il risvolto di abbassare i costi. “L’azienda deve diventare una piramide rovesciata e auto-alimentarsi dalla base - ha raccontato il caso del Gruppo Ethos il presidente Beppe Scotti – è un processo inva-sivo che ha cambiato il nostro approccio ai problemi”. Per Gruppo Ethos l’antipasto è stata una mappatura di tutti i processi, subito seguita da uno scioccante muda safari… non in Africa - s’intende - ma in uno dei nostri ristoranti. Muda è un termine giapponese - il Lean thin-king nasce proprio lì - che significa spreco. In incognito si presenta il nostro consulente Lenovys per una cena. Risultato del “safari”? Di sprechi ce ne sono più di quanti ne immaginavamo: in termini di tempo, ener-gie, scorte. Ogni svista diventa per noi un team: ovvero una squadra di persone (composte dal nostro staff) che analizza l’errore e si interroga su come limitarlo al mas-simo. Scopriamo che il rimprovero non è lo strumento più efficace, scopriamo che coinvolgere lo staff nella ri-cerca di soluzioni per l’azienda fa cambiare l’approccio dei propri collaboratori, e fa crescere l’azienda. Per chi volesse saperne di più www.lenovys.it. e www.gruppoethos.it

Date dei prossimi workshop Lenovys (ore 14.30-18.30)• vicenza - 28 Ottobre 2011• Napoli - 4 Novembre 2011• Pisa - 10 Novembre 2011• Avellino - 24 Novembre 2011• Bari - 25 Novembre 2011• Treviso - 2 Dicembre 2011

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Prodotto di copertina ••• 8

Quante zucche!

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L’autunno porta con sé le prime frescure e la nostal-gia di un’estate appena trascorsa, ma dona anche calore grazie ai toni caldi che la natura offre. Le foglie del-le piante cominciano a tingersi di rosso e di arancione, concedendo meravigliose nuance di colori; così come il cielo, che spesso la sera al tramonto pare una tavoloz-za d’artista dove tonalità dal rosso, al giallo, all’arancio, si mescolano tra di loro dando vita ad uno scenario di indescrivibile bellezza. Anche frutta e ortaggi contribuiscono a scaldare i no-stri pasti con i loro colori, dai più luminosi ai più tenui: arance, pesche, cachi, cedri, melagrane, barbabietole, po-modori, peperoni. Ma l’ortaggio autunnale per eccellenza è senza dubbio la zucca, ortaggio sottovalutato eppure dai notevoli aspetti nutrizionali. Insomma, se esiste una terapia dei colori, in questa malinconica stagione sembra funzionare per davvero.varietà La famiglia delle zucche (Cucurbitacee) com-

prende numerose specie diverse fra loro: alcune con frutti relativamente pic-

coli, altre con frutti molto più grandi. Originaria dell’America del Sud, oggi è coltivata ormai in quasi tutto il mondo, sia nelle

varietà alimentari che orna-mentali. Le più conosciute, ov-

vero quelle usate più comunemente in cucina, ap-

partengono alla specie Cucurbita maxima, di grandi dimensioni con scorza bitorzoluta e polpa color giallo vivo e alla Cucurbita Moschata, di aspetto vario, di colore verde o arancione, di dimensioni più ridotte e con polpa gialla di diversa tonalità. Gli chef sembrano preferire la “Marina di Chioggia”, tonda e schiacciata ai poli, dalla scorza rugosa di colore che varia dal grigio al verde. La polpa è particolarmente dolce, molto saporita e compatta. è la zucca ideale per i ripieni di pasta, per le creme o per gli gnocchi. Le zucche lunghe, ad esempio la “Lun-ga di Napoli”, sono adatte ad essere cucinate insieme ad altre verdure nei minestroni. Sono poco indicate per tortelli e puree poiché meno saporite delle precedenti ma soprattutto perché povere di amido.Come sceglierla e conservarla Prima di tutto occor-re fare attenzione al grado di maturità della zucca: deve essere ben matura affinché la sua polpa risulti compatta, farinosa e zuccherina al punto giusto. La zucca intera, intatta e non tagliata, può essere con-

servata per 5-6 mesi in un luogo secco e ben ventilato, non in frigo-rifero. L’ideale sarebbe acquistarle d’estate, ap-profittando dei prezzi più bassi, per poi gustar-le nei mesi freddi. Aspetti nutrizionali Nonostante sia composta prevalentemente di acqua (cir-ca il 95%), la zucca riveste molta importanza per i suoi valori nutrizionali. Come tutti gli ortaggi di colore gial-lo-arancione, infatti, la zucca contiene notevoli dosi di vitamina A, fibre e sali minerali quali potassio, fosforo, calcio, sodio e ferro. Contiene inoltre una buona fonte di carboidrati, proteine, tanta vitamina C e betacarotene.Tradizione da gustare In cucina la zucca si presta a di-verse cotture: al forno, al vapore, fritta in pastella, passata per farne una crema o un purè. Nei secoli scorsi rappre-sentava un alimento molto diffuso nella cucina contadina: per questo sono molte le preparazioni gastronomiche della tradizione che persistono ancora oggi: zuppe e mi-nestre, ravioli e tortelli, dolci come crostate e frittelle. Ma il prodotto più noto, ormai presente in quasi tutti i me-nù dei ristoranti italiani di tutto il mondo, è il tortello di zucca. Piatto tipico dell’antica e popolare tradizione culinaria di paste ripiene dell’Italia settentrionale, la va-riante più famosa è quella mantovana (i tortei ad suca). Piatto unico per il particolare, quanto riuscito, accosta-mento di sapori: il gusto dolce della zucca, con il salato del formaggio grana, con il dolce quasi amarognolo de-gli amaretti ed il piccante della mostarda.

Manuela Viel

CURIOSITà… L’etimologia della parola “zucca” è incerta. Secon-do il dizionario il termine “zucca” potrebbe deriva-re dal latino cocutia (col significato di “testa”), poi trasformato in “cocuzza” e “cozuccae” e, infine, zucca.

...la zucca di cenerentola

«“Non abbiamo molto tempo a disposizione. Penso

che per prima cosa tu abbia bisogno di una zucca.”

Cenerentola non capì il motivo, ma obbedì e raccolse

una grossa zucca. La fata agitò la sua bacchetta magica

verso di essa, e… “Salagadula, mencica bula, bibbidi-

bobbidi-bu....” la zucca si alzò lentamente sul fusto,

mentre i viticci arrotolandosi si trasformarono in ruote:

in un attimo la zucca diventò una splendida carrozza.»

Tratto da Cenerentola

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In cucina ••• 10

Tortelli di zucca: fantasia vs tradizione

In queste pagine vi proponiamo una ricetta tradizio-nale rivisitata dal nostro chef Alessandro RosiniRAvIOLI AL CIOCCOLATO RIPIeNI DI ZUCCA e GORGONZOLA (aromatizzati al burro vanigliato e salvia)Ingredienti per 3-4 persone

Per la pasta: 80 g farina, 20 g semola, 10 g cioccolato fondente fuso, 1 uovo, 1 pizzico di sale, 1 cucchiaio di olio extra vergine d’olivaPer il ripieno: 50 g zola, 50 g di zucca (peso al netto degli scarti) Per il condimento: Salvia, 1 bacca vaniglia, 70 g burro, Parmigiano q.b.

PreParazione. Preparare il ripieno con zucca pulita e lessata in acqua bollente poi raffreddata e amalgamata con lo zola in purezza. Questo impa-sto una volta freddo servirà da ripieno dei ravioli. Disporre farina e semola a fontana, aggiungere

al centro il cioccolato fuso, l’uovo, l’olio e il sale. Lavorare l’impasto dapprima con una forchetta, sbattendo l’uovo in modo che albume e tuorlo si amalgamino bene. Inizia-re ad impastare prendendo a poco a poco la farina dai lati in modo da farla assorbire gradatamente tutta. Lavo-rare a mano per 15 minuti fino ad ottenere un impasto omogeneo. Formare una palla e lasciare riposare 1 ora a temperatura ambiente, coperta con pellicola trasparente. Stendere la pasta in una sfoglia di 2 mm e con un ta-glia pasta di 6-8 cm di diametro ritagliare tanti cerchi (o quadrati) in modo da avere la base ed il coperchio. Adagiare un ciuffo di ripieno (della grandez-za di una noce) al centro di ciascuna base, lasciando libero tutto intorno un bordo di pasta di circa 1,5 cm. Coprire con un altro cerchio di pasta e sigillare bene i ravioli*.Preparare il condimento. Aprire la bacca di vaniglia ed estrarre i semi. In una padella far sciogliere il burro e roso-larvi la bacca intera di vaniglia e la salvia. Lessare i ravioli in acqua salata per 3-4 minuti, scolarli delicatamente e versar-

li nella padella del condimento. Padellarli per qualche istante nel burro alla vaniglia e servire con Parmigiano grattugiato.

conSiGli. *Per aprire la bacca di vaniglia appoggiare il baccello su un tagliere, fare un’incisione nel senso della lunghezza con un coltello bene affilato ed estrarre i semi con la punta del coltello stesso.* Per sigillare bene i ravioli un consiglio utile è premere

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intorno al ripieno con i polpastrelli per togliere l’aria all’in-terno della pasta e inumidire i bordi con un velo d’acqua.

LE PAROLE DELLO CHEFMi piace utilizzare ingredienti insoliti per la preparazione di piatti salati che nello standard come la vaniglia vengono utilizzi per dessert. Amo i contrasti co-me dolce e salato, morbido e croccante, caldo e freddo. Quando ne ho la possi-bilità, con combinazioni di ingredienti

caratteristici o insoliti, mi piace osare. Alessandro Rosini, Chef di Grani&Braci

RICETTA TRADIzIONALE TORTeLLI DI ZUCCA DI MANTOvA Ingredienti per 3-4 persone

Per la pasta all’uovo: 400 g di farina bianca, 4 uova, 1 cuc-chiaio di olio extravergine d’oliva, salePer il ripieno e il condimento: 600 g di zucca (peso al netto degli scarti), 200 g di parmigiano grattugiato, 150 g di burro, 20 g di pangrattato, 8 amaretti, 1 uovo, una noce di bur-ro, un cucchiaio di mostarda, cannella in polvere, salePreParazione. Cuocere la zucca nel forno per circa un’ora a 180 °C. Schiacciarla con una forchetta. E In-fornarla nuovamente per farla asciugare bene. Mettere la zucca in una terrina e mescolarla con 100 g di parmigiano grattugiato, il pangrattato, la mostarda, gli amaretti tritati, la cannella e un pizzico di sale. Amalgamare bene. Tirare la sfoglia all’uovo in strisce (per la preparazione della sfoglia si veda la ricetta precedente). Disporre lungo il senso orizzontale dei ciuffi di ripieno della grandezza di una noce, distanziati di 5 cm l’uno dall’altro. Ripiegare la pasta su se stessa e con i polpastrelli schiacciare intorno al ripieno per fa-re fuoriuscire l’aria. Con la rotellina dentata rifi-lare il bordo a quadrato. Lessare i tortelli in acqua bollente salata, scolarli per bene e delicatamente con un mestolo forato, disporli nei piatti dei commensali e condirli con il burro fuso e il parmigiano grattugiato rimasto.

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In cantina ••• 12 Birra Demetra ••• 13

DEMETRABirra Bionda Artigianale - Pilsener wine

È una birra biologica artigianale di colore molto chiaro ottenuta dall’uso di malti selezionati e di tostatura lieve. I luppoli nobili utilizzati ben si adattano al bouquet ot-tenuto dall’aggiunta di coriandolo in bollitura.I sentori speziati di questa birra sono facilmente veicolati, grazie ad un’importante carbonatazione, alle papille gustative ed olfattive contribuendo alla soddisfazione del palato.A dispetto di una gradazione di 8% alc. vol, risulta una birra di facile beva. Si consiglia in abbinamento a carni bianche, formaggi di me-dia stagionatura, pesce grigliato o fritto. Sa rendersi molto sfiziosa in abbinamento a dolci a base di frutta.BIRRA LIBeRA Prodotta con metodo artigianale e ingredienti biologici, Birra Libera è dedicata agli amanti della birra vera e sensibili all’utilizzo di ma-terie prime genuine e di qualità.Con Libera si viaggia alla risco-perta del sapore quale sigillo di freschezza e originalità. In vendita nei ristoranti del Gruppo Ethos.Ingredienti:acqua, malto d’orzo*,zucchero*,luppolo Perle* e Mittelfrucht*, coriandolo*,lievito (*da agricoltura biologica)Alc. 8% vol.Bottiglia da cl 75Per info:

www.birralibera.it

Valtellina Riserva La Scala D.O.C.G.

Le uve utilizzate per questo vino maturano sui famosis-simi terrazzamenti in pietra dei classici vigneti di Sondrio. Conservato sei-otto mesi in barrique, il vino viene poi fatto invecchiare un paio d’anni in botti di rovere. Si trasforma così, grazie ad una continua ricerca della qua-lità, in un rosso raffinato e corposo, un’annata di qualità contraddistinta da un fine sentore vaniglia e dalla complessa eleganza dell’uva Neb-biolo.Zona di coltivazione: Valtellinavitigno: NebbioloGradazione alcolica: 12.5 % vol.Capacità di conservazione:

10 anniServire alla temperatura: 18° C

PlozzaViniVini di ValtellinaCH–7743 Brusio Tel. +41 (0)816505050Fax +41 (0)[email protected]

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Carne ••• 14

Carne: quando l’etàfa la differenza

Quanti tra coloro che apprezzano la carne la cono-scono veramente? Con la collaborazione degli chef del Gruppo Ethos inauguriamo un percorso di approfondi-mento sul tema carne che toccherà argomenti quali la terminologia specifica, i tagli, le razze e le cotture della carne. In questo primo articolo introduttivo ci avviciniamo alla carne conoscendo i bovini, argomento piuttosto facile, ma proprio per questo spesso dato per scontato. Come, cioè, a seconda dell’età dell’ani-male viene denominata la carcassa e di conseguenza come l’età influisce sulle caratteristiche qualitative della carne.

vITeLLO Sono i bovini giovani, con un peso tra i 130 ai 180 kg ed età inferiore a 8 mesi. Sono alimentati a latte, hanno una carne molto chiara, con grana finissima, poco grasso ed un elevato contenuto d’acqua. La carne è ben digeribile e molto tenera. Le parti più no-bili della parte posteriore vengono usati per ricavarne deliziose cotolette o il fa-moso vitello tonnato. La parte anteriore per stracotti o arrosti.

vITeLLONe è la carne proveniente da un bovino ma-schio il cui peso varia dai 400 ai 600 kg, di età compresa tra i 12 e i 24 mesi. La carne è di un rosso-rosa brillante, ha fibra sottile, poco grasso e elevato contenuto di pro-teine ancor di più nel manzo. Rispetto al vitello è meglio digeribile e il contenuto di acqua è inferiore. è tra le car-ni più pregiate: la carne di vitellone è molto saporita e apprezzata per l’elevata resa di tagli magri e morbidi. Gli usi in cucina sono assimilabili a quelli del vitello. Come per il manzo invece il quarto posteriore è ideale per cot-tura alla griglia.

MANZO Il manzo è molto simile al vitellone, ma ha età superiore ai due anni e può arrivare sino a quattro: è un bovino adulto che è stato castrato per consentire l’ingrasso precoce e una conseguente miglior qualità della carne. La carne è compatta, con elevata quantità di grasso bianco e sodo che dona a questa carne sapore e eleva-ti contenuti nutritivi. Ha un

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colore rosso che perde di intensità in modo proporziona-le all’età dell’animale. è la carne con il più elevato valore alimentare ed è quella dal cui quarto posteriore vengo-no ricavate costate, fiorentine e filetti ottimi alla griglia.

BUe Ormai scomparso dal mercato, il bue è un bovino castrato che ha superato i 4 anni e mezzo di età. Veniva utilizzato per il lavoro nei campi; non essendo più utile a questa funzione, viene macellato prima di ar-rivare a questa età.

BOvINA/vACCA La femmina destinata alla riprodu-zione, fornisce anche carne di ottima qualità se macellata in giovane età. In questo caso prende il nome di SCOT-TONA, che è quindi una femmina giovane che non è mai stata ingravidata. L’animale tende a ingrassare (co-me per i bovini castrati) e grazie al grasso di infiltrazione della muscolatura (grasso di marezzatura) la carne è tenera e dolce. La Scotto-na – come il manzo – è apprezzata per il carrè da cui si ricavano succulente fiorentine e costate.Le vacche più anziane, utilizzate fino ai 6/7 anni per finalità riproduttive o per la produzione di latte, danno carni poco adatte al consumo in quanto scure e fibrose. Di solito i prodot-ti della macellazione delle bovine anziane vengono destinati all’esportazione o alla produzione di ham-burger.

TORO è il maschio adi-bito alla riproduzione. La carne ha colore intenso, grana grossolana e aspetto compatto. è dura e poco succosa, si presta infatti alla lunga cottura come brasa-ti e stufati.

Elisa Racchetti

QUANDO Le DISTINZIONI LeSSICALI DIveNTANO TASSONOMICHe: IL CASO DeL BUfALO.A guardarlo sembra un cugi-no con le corna della mucca, e in effetti nel resto d’Europa questo “legame di sangue” viene considerato del tutto legittimo. Non in Italia, dove una distinzione lessicale ha generato una notevole con-fusione nella tassonomia di questo animale, tanto da indurre La FNOVI (Federa-zione Nazionale Ordini Ve-terinari Italiani) a chiedere chiarimenti alla Direzione Generale della Sanità Ani-male, in merito alla sommi-nistrazione di medicinali ve-terinari ai bufali. “La specie bufalina è da considerarsi inclusa in quella bovina negli allegati di cui al Regolamen-to CEE 2377/90” ha sancito il Ministero. Il bufalo, insieme alla vacca, allo yak e alle anti-lopi, fanno parte della stessa sotto famiglia, i BOVINI (BO-VINAE), a loro volta inclusi nella famiglia BOVIDAE.

E. R.

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Benessere ••• 16

Prevenzione invernale in modo naturale? Ecco come proteggersi dal freddo

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3 gocce al giorno su una punta di zucchero o direttamente sul cucchiaino, da deglutire

rapidamente con l’aiuto di un bicchiere d’acqua, a stomaco pieno. Dai 6-7 anni di età, i bimbi sanno deglutire al volo: se ne tollerano il sapore, anche per loro massimo 3 gocce. In alternativa, propoli decerata (ogni giorno 1 bustina o 1 tavoletta da succhiare).Echinacea: potente antivirale fitoterapico. Come tintura madre (TM), 30 gocce 2 volte al giorno; come estratto secco, per gli adulti 4-6 compresse di Echinaforce o 2 compresse di Echinacea Aboca, da distribuire nel corso della giornata. Metà dose per i bambini.Se il disturbo non passa

Antimonium tartaricum 30 CH: 3 granuli 2 volte al giorno (per adulti e bambini). Indicato per chi ha diffi-coltà a espellere le mucosità dai bronchi.Histaminum 9 CH (OTI): stesso dosaggio, ha un’importan-te azione antinfiammatoria e stimola il sistema immunitario.Dulcamara 7 o 9 CH: 3 granuli 2-3 volte al giorno, quan-do il raffreddamento nasce da umidità. R1 (Reckeweg), preparato omeopatico misto: 5-6 goc-ce per 7-8 volte nell’arco della giornata (gli adulti), 3-4 gocce per 5-6 volte al giorno (i bambini). Ovviamente se il disturbo ha durata anomala e modalità aggressive, contattare il proprio medico diventa obbligatorio. Ricordiamo inoltre che prevenzione e guarigione hanno nella dieta un alleato. Quindi, bere molti liquidi e mangia-re pochi latticini (che in genere favoriscono la produzione catarrale). E soprattutto, gustando qualcosa di “crudo,vivo e colorato” (un pezzo di verdura o della frutta) prima di qua-lunque altro cibo, una pratica che determina significativi e documentati risultati nella prevenzio-ne delle malattie invernali.Dott. Attilio Speciani

medico chirurgo, specialista allergologo e immunologoPer approfondimenti

www.eurosalus.com

A seguire un piccolo vademecum con una serie di in-dicazioni da seguire fino all’arrivo della primavera.Antiossidanti e Minerali Per adulti e bambini, ogni giorno, 2,5 ml di Oximix 1+ (miscela di oxiprolinati adatti alla protezione invernale) diluiti in mezzo bicchiere d’acqua

o di spremuta durante il pasto (perfetta la prima colazione). Questa miscela di minerali stimola efficacemente la capacità difensiva del sistema immunitario. In periodi di particolare freddo e

umidità, la dose può essere raddoppiata.vitamina C Presenza necessaria, ne sugge-riamo una dose compresa tra 500 e 1000

mg al giorno, preferendo un preparato a lento rilascio per una sola assunzio-ne quotidiana, ad esempio Ester C Plus

500. Alternativa: 4 spruzzi sublinguali di Cellfood Vitamina C spray, o 1 dose al giorno di Selenio Vitamina C Driatec. Oppure 2-3 bustine di CK Promin (di

quest’ultimo, ai bambini, 180 mg al giorno).Medicinali omeopatici Fino alla fine dell’in-verno, una dose di Oscillococcinum 200K

ogni settimana è benvenuta. Un altro consiglio riguarda un prodotto preparato a partire dai ceppi

influenzali precedenti (INF 200 CH), di cui prendere 1 Tubo Dose ogni 4 settimane per 3 volte. Per l’inverno, prendendo la domenica come riferimento (ma va bene ogni altro giorno), il calendario diventa: 6 novembre; 4 dicembre; 1 gennaio; 29 gennaio; 26 febbraio; 26 marzo. Per i soggetti più deboli o facilmente “ammalabili” l’assun-zione è consigliata anche per tutto l’inverno assumendolo tre volte. Per gli altri, e nelle restanti domeniche, c’è una dose di Oscillococcinum 200K, al mattino. In pratica 3 dosi di Oscillococcinum 200K seguite da una di INF 200 CH e così via, con una assunzione ogni 7 giorni.Tè verde Esercita una spiccata azione antivirale, in partico-lare verso tutti i virus H1N1 (che anche quest’anno domineranno nella diffusio-ne mondiale dei virus). è quindi una potente arma di prevenzione dell’in-fluenza A (1 tavoletta al giorno di Fito Tè Verde per tutto il periodo invernale) e di difesa specifica (2-4 tavolette al giorno) quando si è assediati dal freddo.Oltre la prevenzione

Olio essenziale di melaleuca (tea tree oil): rimedio con potenti proprietà antimicotiche e antivirali, si può assumere per via orale (in assenza di reattività specifiche). In media

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Parole in cucina ••• 18

Le Langhe, profumo di autunno e di buon vino

Tutto sulla zucca

La dolcezza delle Langhe è più preziosa in autunno, quando i co-lori delle foglie fanno risplendere questa terra di una luce morbida e rarefatta. Langa vuol dire “collina” in quel dialetto, e sono proprio le trascoloranti rotondità collinari ad accogliere il visitatore che d’autunno si lasci andare a qualche giorno di delizie. A cavallo fra l’Astigiano e il Cuneese, le Lan-ghe fanno del Piemonte la regione più tradizionalmente gourmet del Belpaese, non solo per le produzioni vinicola (Barolo, Nebbiolo, Dolcetto, Barbera, Verduno...) e casearia d’eccellenza e per la preziosa presenza del Tartufo bianco d’Alba, ma soprattutto per la capacità antica di valorizzare

i prodotti del territorio in preparazio-ni eleganti, elaborate, eppure piene di autentica tradizione contadina. è questa la terra della brasatura, delle carni che profumano di Barolo e si sciolgono in bocca dopo lente e sapienti cotture; del-

le nocciole italiane fra le più saporite e croccanti, del tartufo più raro, il profumo delle cui scaglie fresche basta a rendere speciale la cremosità del tuorlo di un semplice occhio di bue (magari di quaglia), della pungente bagna cauda che con la sua personalità decisa esalta i dip delle verdure più fresche e dolci. Il percorso che attraversa castelli e borghi (Monforte d’Alba, Roddino, Sinio, Montelupo Albese, Ro-dello, solo per citarne alcuni) ogni anno in autunno vede celebrare il tartufo. In particolare ad Alba, capoluogo langa-rolo, nei mesi che vanno dalla seconda metà di settembre a fine novembre si tiene una fiera enogastronomica ricca di eventi satellite, la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba: le strade del borgo si popolano ogni sabato mat-tina e nelle domeniche d’ottobre di ambulanti locali che ammaliano il viaggiatore oltre che con i tartufi e le relative specialità, con squisitezze come la nocciola Tonda Gentile delle Langhe I.G.P. pura e tutti i suoi derivati più golosi: cioccolato, torrone, creme spalmabili, conserve sotto mie-le; la Toma in tutte le sue varie stagionature e miscele di

latte; i tajarin all’uovo da gustare con i funghi, i marroni dolcissimi, le patate dell’Alta Langa. Da non perdere le mele renette appena raccolte: durano tantis-simo e una volta provate nella vostra torta di mele o nel vostro strudel non potrete più farne a meno.

Teresa Scarale

La zucca La storia, le tradizioni, le ricette. Pao-lo Morganti – Chiara Nardo. Morganti Food, 141 pp., E 13. Ovvero, l’apologia della zucca. Ma si fa presto a dire zucca. Quanti tipi ne esistono? E perché di zucca parlano già i Romani (Plinio e Marziale in primis) se essa arrivò sulle nostre tavole con la scoperta delle Americhe? Ve lo

dirà questo libro: un volumetto per veri ap-passionati: niente è trascurato. Si parte dalle origini storiche e geografiche della zucca, ortaggio antichissimo la cui comparsa pare si collochi nel 7000 A.C. al di là dell’Atlantico e si continua il proprio viaggio “zucchesco”

attraverso pagine che non sono uno sciorinamento noioso di nozioni. Si ha l’impressione di srotolare una pergamena di segreti tanta è la passione che gli autori mettono nel raccontare la zucca. Così si passa dalla botanica della no-stra cucurbitacea alle modalità di coltivazione imparando a distinguere le zucche commestibili da quelle soltanto decorative, anche grazie alle foto che intermezzano i capi-toletti del libro. Ne vengono poi illustrate le alterne fortune e l’evoluzione culturale e culinaria attraverso i secoli, dedicando varie pagine anche alle molte leggende e usanze po-polari fiorite attorno a questi frutti, usati anche come strumenti musica-li (si pensi alle maracas peruviane). Si approda infine alla sezione delle ricette, ben distribuite fra pietanze dolci e salate, a base di carne e anche di pesce. Una bella gamma di esempi di come la zuc-ca sia uno degli alimenti più versatili in assoluto.

Viaggiare con gusto ••• 19

ZUCCATA. La zuccata o “cucuz-zata” è un ingrediente tipico della pasticceria siciliana: non tutti sanno che ad esempio è lei la protagoni-sta dell’opulenta decorazione della cassata tradizionale. Ma di cosa si tratta? La zuccata altro non è che zucca candita. In origine veniva ottenuta esclusivamente dalla “vir-miciddara”, tipo di zucca a forma di tromba, ed era famosa quella preparata dalle suore della Badia del Cancelliere di Palermo, seguen-do un laborioso procedimento che durava anche una settimana. Og-gigiorno si prepara con la comune zucca gialla (o addirittura con la buccia dell’anguria), ma la sua na-tura pittoresca è rimasta immutata.

Teresa Scarale

Dizionario

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Cucine nel mondo ••• 20

Brasileun festival di sapori

Infiniti paesaggi, foreste, città, spiagge meravigliose. Il Brasile è una di quelle terre dove tutto è possibile: incon-trare animali esotici e fare notte fonda a ballare scatenati in compagnia di un caldo e accogliente popolo latino, ve-dere meravigliose città multietniche dove culture diverse si sono sovrapposte e hanno dato vita a mix e tradizioni

unici ma anche praticare sport di terra e di mare come fare trek-king nell’Amazzonia o girare baie deserte in barca a vela. Il Brasile offre tutto questo e molto altro. E proprio il mix culturale e l’offerta di materie prime ha dato vita ad un offerta culinaria eccezionale. La

cucina degli Indios originari si è mescolata infatti alle tra-dizioni dei conquistatori portoghesi e degli schivi africani. Proprio a quest’ultimi si deve il più famoso piatto brasi-liano: la feijoada, un piatto complesso e molto sostanzioso che si prepara in diverse varianti in tutto il Brasile dal nord al sud. Il suo nome deriva dal termine portoghese feijão (fagiolo), infatti la base di questa portata è composta da fagioli neri a cui viengono agginti acqua, carne secca, sal-siccia affumicata, lingua, orecchio e coda di maiale, aglio, pepe, peperoncino, alloro e olio. Dopo una lunga cottura la feijoada viene servita con riso bianco, insalate o farofa, farina di Manioca con burro e spezie.Una delle regioni brasiliane caratterizzate da una ricca varietà di piatti è lo stato di Bahia dove sulle tavole ritroviamo piatti di carne ma sopratutto i tipici sapori del mare come il mo-quecas, uno stufato di frutti di mare, cipolle, aglio, pomodori e coriandolo cotto lentamente e senza aggiunta di acqua. Tra le altre portate di Bahia troviamo anche il vatapà, piatto dalla

consistenza cremosa a base di pesce o car-

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ne cotto con farina di miglio, latte di cocco, anacardi, pepe-roncino, cipolla, pomodoro e zenzero; il caruru, piatto a base di quiabo o gobo, vege-tale africano diffuso in Brasile; e infine il sarapatel a base di carne e frattaglie di maiale, agnello o manzo.Spostandosi a sud si incontra la tradizione della carne, uno su tutto il tradizionale chur-rasco che è più che altro una tecnica di cottura: consiste nella cottura alla brace su grandi spiedoni. La carne prima di essere cotta viene ricoperta di sale grosso e lasciata riposare in modo tale da formare una crosta che impedisce alla carne di non bruciare. Vengono utilizzati diversi tipi di tagli e tipi di carne come il pollo, il manzo, il maiale e la pecora. La carne viene cotta ad una distanza tale (circa 50 cm) da affumicarsi prendendo così il sapore tipico del churrasco. In molti casi la carne viene servita direttamente con lo spiedo dal quale viene tagliata la carne con il coltello.Per accompagnare questi saporiti piatti il Brasile offre diversi

tipi di vino e birra prodotti all’in-terno del territorio nazionale, ma la tipica bevanda è la cachaça un distil-lato ottenuto dal succo dalla canna da zucchero che può essere bevuto puro oppure per preparare la diffu-

sissima caipirinha, un drink preparato con ghiaccio, lime, zucchero bianco e cachaça.E come si dice da quelle parti: “A todos bom apetite!”.

Come detto il Brasile è cul-turalmente molto legato all’Africa come testimonia un proverbio molto diffuso nei ri-sotranti brasiliani: “Più la cuoca ha la pelle nera e più il man-giare sarà eccellente!”. Questo perchè molte delle tradizioni cuilinarie sono nate dall cultu-ra africana dei deportati che hanno continuato tramandar-si metedi e ricette adattandoli al territorio e ai prodotti locali facendo nascere nuovi piatti e eccezionali sapori che ancora oggi sono un a vera leggenda in tutte le città brasiliane.

Helga Tripi

Trip!

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Cultura ••• 22

Teatro Sala Fontana:uno spazio per l’innovazione

Il Teatro Sala Fontana ha sede nella splendida cornice dei chiostri bramanteschi di Santa Maria alla Fontana, nel quartiere Isola di Mi-lano. E dal 2000 è sede di Elsinor Teatro Stabile d’Innovazione, diret-to da Stefano Braschi, che ha avviato un processo di rinnovamento e qua-lificazione artistica, incrementando in qualità e quantità la progettualità e creatività, offrendo alla città nuove ed interessanti occasioni di spettacolo e dando spazio ai talenti emergenti nel panorama teatrale italiano. La quali-tà delle ospitalità e degli spettacoli proposti caratterizza la programma-zione dei matinées per le scuole, così come le rassegne pomeridiane del sabato e domenica destinate ad un pubblico di famiglie, ed il cartellone di prosa serale attento ai linguaggi della drammaturgia contemporanea,

al confronto con la tradizione e alle nuove prospettive di lettura dei testi classici. Determinante è stata la presenza di nuove generazioni d’artisti (giovani attori, scenografi, registi): i risultati sorprendenti degli spettacoli shakespe-ariani diretti da Antonio Latella e presentati nel nostro teatro dal 1999 (Romeo e Giulietta, Amleto, La tragedia di Riccardo III) sono valsi due importanti riconoscimenti della critica, quali il Premio Ubu 2001 per la ricerca re-gistica su Shakespeare ed una nomination al prestigioso premio Gli Olimpici del teatro per lo spettacolo Amleto.

TeATRO PROSA – STAGIONe 11/12

dal 22 novembre al 2 dicembre 2011elsinor

ROSeNCRANTZ e GUILDeNSTeRN SONO MORTI

di Tom StoppardCon: Stefano Braschi, Franco Palmieri, Carlo OttoliniRegia Letizia Quintavalla e Bruno Stori

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dal 10 al 27 gennaio 2012elsinor

MACBeTH - LADY BLOOD

da Macbeth di William ShakespeareCon: Raffaella Boscolo e Stefano Braschie con Arianna Aragno, Federica Longhi e OdìsseaRegia di Raffaella Boscolo

dal 7 all’ 11 marzo 2012 e dal 14 al 18 marzo 2011elsinor

vOLARe omaggio a Domenico ModugnoCon Gennaro CannavacciuoloRegia di Marco Mete

dal 23 al 30 marzo 2012ORGIA

di Pier Paolo PasoliniCon: Cinzia Spanò (donna) Silvia Pernarella (ragazza)Fabio Sonzogni (uomo) scena Giovanni BianchiniRegia di Fabio Sonzogni

dal 12 al 29 aprile 2012elsinor

IL CORSARO NeRO

di Emilio SalgariCon: Raffaella Boscolo, Stefano Braschi, Giuditta Mingucci, Andrea SoffiantiniRegia di Stefano Braschi

dal 4 al 16 giugno 2012elsinor

LA CASA DI BeRNARDA ALBA

di Federico Garcìa LorcaCon: Raffaella Boscolo, Monica Faggiani, Giuditta Mingucci, Chiara Anicito, Silvia Soncini, Arianna Aragno, Paola GiacomettiRegia di Raffaella Boscolo

Info e prenotazioni: Tel. 02.69015733da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 16www.teatrosalafontana.it

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Cultura ••• 24

“WOW” che museo!

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Il luogo designato è la vecchia fabbrica della Motta di viale Campagna, diventato poi deposito ATM, e og-gi riconvertito nuovamente in un “goloso” spazio per bambini ma anche per gli adulti, instancabili Peter Pan. L’edificio è stato totalmente restrutturato per permettere l’accoglienza del museo ed è poi stato affidato alla gestio-

ne delle Fondazione Franco Fossati, realtà culturale da anni impegnata nell’orga-nizzazione di eventi, mostre e convegni dedicati alla cul-tura e alla storia del Fumetto e del Cinema d’Animazio-ne. “La realizzazione di una

struttura permanente per la conservazione, lo studio e la valorizzazione del Fumetto è il principale obiettivo della Fondazione Franco Fossati - spiegano gli operato-ri della Fondazione -. Ogni attività del Museo è quindi finalizzata all’illustrazione, all’animazione, all’umorismo, alla letteratura popolare, in una moderna concezione di contaminazione culturale”.Il museo è dedicato a tutti, ma in particolare si tratta di un progetto complesso rivolto ai giovani, agli appassio-nati, ma anche a chiunque abbia la curiosità di scoprire l’arte del fumetto. Entrando, al piano terra, si accede direttamente alla biblioteca, alla sala lettura e alla colle-zione permanente che vantano nella complessità, grazie alla collezione Franco Fossati, circa 500.000 pezzi. Un intero mondo dove il visitatore si può perdere tra i por-tfoli d’autore, enciclopedie del fumetto, collezioni di complete collane, disegni originali e altri pezzi, alcuni unici. Il piano superiore è invece dedicato alle mostre temporanee. Vale la pena fare una visita per scoprire una grande miniera di fumetti, ma anche altro tipo di materiale riguardante l’affasci-nante mondo della “nona arte”, sicuramente un modo divertente per trascorrere in modo giocoso una piovosa domenica d’inverno insieme ai più piccoli, ma anche l’occasione per fare un salto in-dietro nelle nostre adolescenze, quando perdersi nelle strisce di Dylan Dog e Lupo Alberto ci fa-cevano compagnia!

Le PROSSIMe MOSTRe

Dylan Dog - 25 anni nell’incubo7 ottobre - 11 dicembreGrande mostra per festeggiare i 25 anni dell’indagatore dell’incubo, con originali, gadget e molte altre sorprese

DiabolikPopIkon di Cristina Stifanic8 ottobre - 13 novembrePersonale della pittrice Cristina Stifanic dedicata alle sue opere ispirate a Diabolik

Mozart a striscedal 2 all’11 dicembreOmaggio al grande compositore in occasione della pri-ma del Don Giovanni alla Scala.

WOW SPAZIO fUMeTTO

Museo del fumetto, dell’illustrazione e dell’immagine animata

Viale Campania, 12 - 20133 - Milano Tel: 0249524744Orari: da Martedì a Venerdì: 15.00 - 19.00Sabato e Domenica: 15.00 - 20.00Info: [email protected]

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Associazione ••• 26

Relax ed energia positivaper ritrovarsi consapevolmente

Consapevolmente: suona come un monito o forse un invito ad Esserci nella corrente della quotidianità che ci trasporta troppo in fretta nel tempo.La realtà di questa associazione, Consapevolmente, nasce nel 2010: Licia, Francesca e Isabella hanno percorsi di vi-ta diversi ma tutte la stessa lucida intuizione: c’è qualcosa di trascurato nelle nostre esistenze?“Volevamo per noi stesse una migliore qualità della vita – ci ha raccontato Francesca – e abbiamo deciso che oltre ad affrontare percorsi personali, ci saremmo proposte come punto di riferimento per tutte le persone con la nostra stessa necessità. Perché è facile, in una grande città come Milano, vivere in un perenne stato d’ansia e nervosismo”.Consapevolmente è stato, infatti, il punto di arrivo per queste tre donne, che oltre alla vita tradizionale han-no deciso di approfondire la conoscenza di sé attraverso la pratica del Reiki, del Rebirther e la formazione di Counseling Integrato.Se – come chi scrive – non avete idea di cosa siano que-ste discipline, lo potreste intuire dalla voce di Francesca: allegra, serena, conciliante.Il Reiki è una disciplina energetica di guarigione e auto-guarigione. Si pratica da soli, in coppia e anche in gruppo: attraverso la posizione delle mani l’energia “universale” passa attraverso il corpo e genera rilassamento, scioglien-do la tensione e riportando le frequenze energetiche del nostro corpo in equilibrio. Siete scettici? Provate a pensare semplicemente a quanto un gatto sulle vostre ginocchia

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trasmetta un’energia ta-le da rendervi tranquilli.“Il Rebirthing invece è una crescita personale at-traverso il respiro – spiega Francesca – una seduta dura 45 minuti, durante il quale si abbandona totalmente il controllo della testa. Il pensiero razionale cede e si ha beneficio in termini di rilassamen-to – prosegue – Si fa esperienza del proprio corpo e di tutto ciò che si muove all’interno in termini di emozio-ni, ricordi”. Sembra incredibile, eppure chi lo sperimenta prova emozioni molto forti e fuori dall’ordinario.Oltre alla discipline più note quali il Tai Chi, o lo Yoga, Consapevolmente propone anche attività di Counceling, una relazione che si instaura tra il Counselor e chi ne chiede aiuto: sono colloqui che analizzano uno ad uno i grandi e piccoli problemi che affliggono la quotidianità di chi si sottopone alla seduta.” Le Counselors, grazie a una formazione apposita presso la scuola ASPIC di Mila-no – oltre che a una indispensabile predisposizione – non offrono soluzione ai problemi, piuttosto “agevolano le persone a trovare le risposte dentro di sé”.L’associazione – che ha sede e svolge le proprie attività in via Mauro Macchi a Milano – è anche un centro dove trovano spazio molte iniziative legate alla cultura, come le serate di musica aperte a tutti. Se qualche socio ha una passione o una competenza viene invitato a esprimerla e a coinvolgere non solo i membri dell’associazione, ma anche tutte le persone esterne interessate.Non ultime le attività proposte sul fronte didattico: grazie

all’esperienza di Isabella e Licia – entrambe insegnanti – Consapevolmente collabora con le scuole at-

traverso la mediazione di laboratori artistici. Conoscere, contattare e dare un nome al-

le emozioni è il traguardo delle attività creative affrontate con entusiasmo dai

giovani studenti.www.consapevolmente.it

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23880 Casatenovo (LC)Via de Gasperi 82 - Tel. 039 9202601

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Colazioni: dalle 7.00 - Aperitivi dalle 18.00 - Cucina fino alle 2 di notte

Sempre apertiOrari cucina e forno a legna 12 - 14.30 e 19 - 24

Menù bambini - Ristoranti family friendly - Menù Gluten freeIngresso animali consentito

Tutti i ristoranti del gruppo Ethosutilizzano energia ad impattoZero LifeGate.

Tutti i ristoranti del gruppo Ethos aderisconoal progetto strutture eco-sostenibilidi Legambiente Turismo