Aspettiamo tutti i Papà alla Scuola Materna per un ... · Il Giornalino della Scuola...

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Il Giornalino della Scuola dell’Infanzia “Maria Immacolata” e dell’Asilo Nido Integrato “Ivo Lotto” Torrebelvicino (VI) Mail : [email protected] Anno I Numero 3 Sito : www.maternatorre.com Marzo 2013 08 marzo festa della donna 17 marzo ore 14.00 Via Crucis Parrocchiale 19 marzo ore 19.00 S. Messa per la festività di S. Giuseppe. Aspettiamo tutti i Papà alla Scuola Materna per un aperitivo insieme…. Per questo non mancate!!!..Vi aspettiamo dalle 12.00 alle 13.00!!! Scuola dell’Infanzia LUGLIO-AGOSTO 2013 Attività Ricreativa con la possibilità di frequentare la giornata intera o la mezza giornata DOPOSCUOLA Anno Scolastico 2013-2014 La Scuola attiverà un servizio di Doposcuola per i ragazzi della Scuola Primaria con la possibilità di frequentare la settimana intera o a giorni alterni Asilo Nido Integrato Apertura Nido per il mese di Agosto 2013 con la possibilità di frequentare: mese completo, settimanale, mezza giornata

Transcript of Aspettiamo tutti i Papà alla Scuola Materna per un ... · Il Giornalino della Scuola...

Il Giornalino della Scuola dell’Infanzia “Maria Immacolata” e dell’Asilo Nido Integrato “Ivo Lotto”

Torrebelvicino (VI) Mail : [email protected] Anno I Numero 3 Sito : www.maternatorre.com Marzo 2013

08 marzo festa della donna

17 marzo ore 14.00

Via Crucis Parrocchiale

19 marzo ore 19.00 S. Messa per la festività

di S. Giuseppe.

Aspettiamo tutti i Papà alla Scuola Materna per un aperitivo insieme….

Per questo non mancate!!!..Vi aspettiamo dalle 12.00 alle 13.00!!!

Scuola dell’Infanzia

LUGLIO-AGOSTO 2013

Attività Ricreativa con la possibilità di frequentare la giornata intera o la mezza

giornata

DOPOSCUOLA

Anno Scolastico 2013-2014

La Scuola attiverà un servizio di Doposcuola

per i ragazzi della Scuola Primaria con la

possibilità di frequentare la settimana intera

o a giorni alterni

Asilo Nido Integrato

Apertura Nido per il mese di Agosto 2013

con la possibilità di frequentare:

mese completo, settimanale, mezza giornata

La Scuola dell’Infanzia in Italia non è scuola dell’obbligo e la frequentano (Fonte MIUR a.s.2011-2012): Totale bambini 1.655.386 di cui alla scuola statale 995.763 60,2% di cui alla scuola paritaria 635.215 38,4% non paritaria 2,4% La Scuola dell’Infanzia nel Veneto: Totale bambini 139.950 di cui alla scuola statale 46.148 32,97% di cui alla scuola paritaria 93.802 67,03% Le Scuole dell’Infanzia paritarie associate Fism Nella provincia di Vicenza accolgono 15.920 bambini oltre a 1.274 bambini Nido Costo annuo/bambino alla Scuola dell’Infanzia paritaria nel Veneto Euro 3.000 Pagati: da Stato*/Regione/Comuni 1.100 da Famiglie e Privati 1.900 Costo annuo/bambino alla Scuola dell’Infanzia Statale Euro 6.331 Pagato: dallo Stato *Il contributo statale alla Scuola dell’Infanzia paritaria è di Euro 560,00 l’anno. Costo di un bambino alla Scuola statale Euro 6.331-560= 5.771 Euro risparmio per bambino che moltiplicato per 93.802 bambini veneti permette un risparmio annuo allo Stato di Euro 541.331.342, pari all’intero stanziamento nazionale per tutte le scuole paritarie italiane, comprese le comunali!

Referente del progetto: Prof. Mendo Giorgio, insegnante di musica alle scuole medie di Malo e Direttore del coro Monte Pasubio di Schio.

Nel proporre l’attività musicale il prof. Mendo parte da alcune brevi premesse, che possono in qualche modo rendere più chiaro il pensiero e

la pedagogia che animano il suo operato nei confronti di bambini che hanno in sé la curiosità e l’entusiasmo di vita, ponendo nel

divertimento anche l’arte dell’apprendere.

Cosa è importante per il bambino?

Il gioco, è l’elemento che si vuole riportare nel percorso musicale, attraverso il quale si sviluppano le capacità sensoriali-motorie-

espressive-socio affettive.

Una storia, una fiaba, una filastrocca, un canto, offrono spunti fantastici che permettono al bambino di passare dal sogno alla

realtà, dal personale al collettivo.

L’attività musicale, presentata attraverso questi canali, fornisce al bambino una visione molto ampia del fenomeno musicale

offrendo la possibilità di vivere la musica da vicino, inserita continuamente in tutti i contesti del mondo circostante.

INGREDIENTI X 4 PERSONE

450 g di filetti di platessa o sogliola

20 g di formaggio parmigiano grattugiato

40 g fette di riso soffiato e mais frullate (senza glutine)

1 uova

10 g olio extra vergine di oliva

sale

La festività della Pasqua celebra la resurrezione di Gesù Cristo, avvenuta secondo le sacre scritture, tre giorni

dopo la sua morte sulla croce.

La parola “Pasqua” deriva dalla Pasqua ebraica chiamata “Pesach”, che significa “passare oltre” e fa riferimento

al racconto della Decima Piaga, secondo il quale l’Angelo Sterminatore al suo passaggio in Egitto avrebbe fatto

morire tutti i primogeniti. Durante la fatidica notte in cui passò egli risparmiò tutti i figli d'Israele, gli ebrei, le

cui famiglie avevano segnato la porta di casa con sangue d'agnello, mentre morirono tutti i primogeniti egiziani

fra cui il figlio del faraone. L'Angelo della morte dunque "passò oltre" le porte segnate di sangue e da qui il

nome Pesach . La Pasqua ebraica festeggia perciò la “ liberazione” del popolo ebreo, grazie a Mosè, dalla

schiavitù in Egitto mentre per i cristiani rappresenta la “resurrezione” e cioè il passaggio da morte a vita per

Gesù Cristo e il passaggio a vita nuova per i cristiani, liberati dal peccato con il sacrificio sulla croce e chiamati a

risorgere con Gesù. La Pasqua cristiana è quindi la chiave interpretativa della nuova alleanza.

"Omne vivum ex ovo", cioè "tutti i viventi nascono da un uovo", è il motto che per secoli ha spiegato il principio che la vita non

può avere origine dal nulla. Da esso capiamo quale importanza abbia sempre avuto l'uovo, con la sua forma perfetta, nel

nostro immaginario. In tutto il mondo, l’uovo è il simbolo della Pasqua. Dipinto o intagliato, di cioccolato o di zucchero, di

terracotta o di cartapesta, l’uovo è parte integrante della ricorrenza pasquale e nessuno vi rinuncerebbe. Ma quanti di noi

conoscono il significato autentico di questo simbolo? Se quelle di cioccolato o di cartapesta hanno un’origine recente, le uova

vere colorate e decorate hanno una storia antichissima, che affonda le sue radici nella tradizione pagana. Simbolo della vita

che nasce, l’uovo cosmico è all’origine del mondo: al suo interno avrebbe contenuto il germe degli esseri. Presso i greci, i cinesi

e i persiani, l’uovo era anche il dono che veniva scambiato in occasione delle feste primaverili, quale simbolo della fertilità e

dell’eterno ritorno della vita. Gli antichi romani usavano seppellire un uovo dipinto di rosso nei loro campi, per propiziarsi un

buon raccolto. Con l’avvento del Cristianesimo, molti riti pagani vengono recepiti dalla nuova religione. La stessa festività

pasquale, d’altro canto, risente di lontani influssi: cade, infatti, tra il 25 marzo e il 25 aprile, ovvero nella prima domenica

successiva al plenilunio che segue l’equinozio di primavera. La Pasqua, insomma, si festeggia proprio nel giorno in cui si

compie il passaggio dalla stagione del riposo dei campi a quella della nuova semina e quindi della nuova vita per la natura.

Anche in occasione della Pasqua cristiana, dunque, è presente l’uovo, quale dono augurale, che ancora una volta è simbolo di

rinascita, ma questa volta non della natura bensì dell’uomo stesso, della resurrezione di Cristo: il guscio è la tomba dalla quale

Cristo uscì vivo.

Procedimento: Battere le uova, formaggio parmigiano e un pizzico di sale, immergetevi i filetti di platessa, dopo averli lavati ed asciugati. Deponete i filetti di pesce sgocciolati dall’uovo nel riso soffiato e mais frullato e impanate leggermente. Deponete i filetti panati in un tegame foderato con carta da forno, spruzzate leggermente la superficie con dell’olio, cuoceteli in forno già caldo a 180/200 °C fino a doratura in ambo i lati.

C'era una volta,

in una calda estate, un’allegra cicala che cantava sul ramo di un albero, mentre sotto di lei una lunga fila di formiche faticava per trasportare chicchi di grano. Fra una pausa e l’altra del canto, la cicala si rivolge alle formiche: “Ma perché lavorate tanto, venite qui all’ombra a ripararvi dal sole, potremo cantare insieme!” Ma le formiche, instancabili, senza fermarsi continuavano il loro lavoro.. “Non possiamo! Dobbiamo preparare le provviste per l’inverno! Quando verrà il freddo e la neve coprirà la terra, non troveremo più niente da mangiare e solo se avremo le dispense piene potremo sopravvivere!” “L’estate è ancora lunga e c’è tempo per fare provviste prima che arrivi l’inverno! Io preferisco cantare! Con questo sole e questo caldo è impossibile lavorare!” Per tutta l’estate la cicala continuò a cantare e le formiche a lavorare. Ma i giorni passavano veloci, poi le settimane e i mesi. Arrivò l’autunno e gli alberi cominciarono a perdere le foglie e la cicala scese dall’albero ormai spoglio. Anche l’erba diventava sempre più gialla e rada. Una mattina la cicala si svegliò tutta infreddolita, mentre i campi erano coperti dalla prima brina. Il gelo bruciò il verde delle ultime foglie: era arrivato l’inverno. La cicala cominciò a vagare cibandosi di qualche gambo rinsecchito che spuntava ancora dal terreno duro e gelato. Venne la neve e la cicala non trovò più niente da mangiare: affamata e tremante di freddo, pensava con rimpianto al caldo e ai canti dell’estate. Una sera vide una lucina lontana e si avvicinò affondando nella neve: “Aprite! Aprite, per favore! Sto morendo di fame! Datemi qualcosa da mangiare!” La finestra si aprì e la formica si affacciò: “Chi è? Chi è che bussa?” “Sono io, la cicala! Ho fame, freddo e sono senza casa!” “La cicala?! Ah! Mi ricordo di te! Cosa hai fatto durante l’estate, mentre noi faticavamo per prepararci all’inverno?” “Io? Cantavo e riempivo del mio canto cielo e terra!” “Hai cantato?” replicò la formica, “Adesso balla!”

in una calda estate, un’allegra cicala che cantava sul ramo di un albero, mentre sotto di lei una lunga fila di formiche faticava per trasportare chicchi di grano. Fra una pausa e l’altra del canto, la cicala si rivolge alle formiche: “Ma perché lavorate tanto, venite qui all’ombra a ripararvi dal sole, potremo cantare insieme!” Ma le formiche, instancabili, senza fermarsi continuavano il loro lavoro.. “Non possiamo! Dobbiamo preparare le provviste per l’inverno! Quando verrà il freddo e la neve coprirà la terra, non troveremo più niente da mangiare e solo se avremo le dispense piene potremo sopravvivere!” “L’estate è ancora lunga e c’è tempo per fare provviste prima che arrivi l’inverno! Io preferisco cantare! Con questo sole e questo caldo è impossibile lavorare!” Per tutta l’estate la cicala continuò a cantare e le formiche a lavorare. Ma i giorni passavano veloci, poi le settimane e i mesi. Arrivò l’autunno e gli alberi cominciarono a perdere le foglie e la cicala scese dall’albero ormai spoglio. Anche l’erba diventava sempre più gialla e rada. Una mattina la cicala si svegliò tutta infreddolita, mentre i campi erano coperti dalla prima brina. Il gelo bruciò il verde delle ultime foglie: era arrivato l’inverno. La cicala cominciò a vagare cibandosi di qualche gambo rinsecchito che spuntava ancora dal terreno duro e gelato. Venne la neve e la cicala non trovò più niente da mangiare: affamata e tremante di freddo, pensava con rimpianto al caldo e ai canti dell’estate.

Oh! Gigio che bello

questo uovo…. Chissà di chi è e cosa contiene!!!!

Oh! Gigio che bello

questo uovo…. Chissà di chi è e cosa contiene!!!!

Proviamo a

chiederlo

all’Antonia….

Proviamo a

chiederlo

all’Antonia….

Quest’anno alla Scuola Materna e all’Asilo Nido arrivano le UOVA!!!

Compra anche tu i biglietti della Lotteria Pasquale in palio ci sono 2 splendide uova del peso di KG. 5 e KG. 3!!!

Il costo del singolo biglietto è di €. 0,50!!! Allora affrettati…. Più ne comperi e più si moltiplicano le possibilità di vincita !!!

Per l’acquisto dei biglietti basta passare in ufficio….e se vuoi darci una mano nella loro vendita

ricorda che le matrici dei blocchetti devono ritornare entro Lunedì 25 marzo!!!

Mercoledì 27 marzo verranno estretti i 2 biglietti vincenti!!!

Dai non perdere tempo….La Pasqua può essere più dolce anche per te!!!!

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Avviso dal Gruppo Missionario : chi avesse dei vestiti in buone condizioni e che non usa più li

può portare presso la loro sede alla casa della gioventù, al primo piano. Saranno venduti con

ricavato per le missioni o portati al Centro aiuto alla Vita di Schio. La sede è aperta il lunedì

dalle 09.30 alle 11.30 e il sabato dalle 15.00 alle 17.00 .

Avviso dal Gruppo Missionario : chi avesse dei vestiti in buone condizioni e che non usa più li

Ciclostilato in proprio a cura del Gruppo Genitori per gli utenti della Scuola Infanzia e Nido Parrocchiali