Asolando notizie n 12

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Pagina 1 Noi siamo ciò che facciamo finta di essere, e dovremmo porre più attenzione in ciò che facciamo finta di essere. ASOLANDO NOTIZIE Giornalino informativo dell’Associazione Asolando. Pubblicazione riservata ai soci Anno 3 - Numero 12 APRILE 2014 BUONA PASQUA Buona Pasqua! Quest’anno voglia- mo anticipare gli auguri a tutti Voi. Nell'uovo di Pasqua di quest'anno auguriamo quel po' di speranza che serve a non arrendersi e quel po' di felicità di cui tutti noi sentiamo il bisogno. Nell'uovo di Pasqua di quest'anno auguriamo un caro abbraccio, uno scrigno in cui rinchiudere i brutti ricordi, una nuova canzone un nuovo colore, un nuovo amico, un nuovo sapore, un ballo. Nell'uovo di Pasqua di quest'anno auguriamo di trovare quella parte di noi che può essere accesa, quel tassello di cuore che dà serenità, quella luce sull'orizzonte che illumina i particolari, quell'ottava di voce che porti le nostre parole... più in là. Auguriamo nell'uovo di Pasqua di trovare qualcosa in più di noi. Un passo per la rinascita. Buon passo. Buona Pasqua Buona Pasqua 5 Aprile 5 Aprile - - Tesseriamoci Tesseriamoci con con pasta pasta & & pizza pizza Assemblea dei Soci e Cena Sociale per una pasta&pizza da gustare tutti assieme per ritrovarsi e passare un paio di ore in allegria. Dobbiamo anche raccogliere la quota annuale di iscrizio- ne e a questo proposito c’è una novità: PRENDI DUE PAGHI UNO ovvero se porti in associazione un tuo amico/a faremo lo sconto sulla tessera del 50% a Te e al Nuovo Iscritto. Ci proponiamo in questo modo di ravvivare l’interesse dei nostri soci - renderli più attivi e partecipi alla gestione della associazione. Asolando compie 10 anni Auguri

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Giornalino informativo dell’Associazione Asolando.

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Page 1: Asolando notizie n 12

Pagina 1 Noi siamo ciò che facciamo finta di essere, e dovremmo porre più attenzione in ciò che facciamo finta di essere.

ASOLANDO NOTIZIE Giornalino informativo

dell’Associazione Asolando. Pubblicazione riservata ai soci

Anno 3 - Numero 12 APRILE 2014

BUONA PASQUA

Buona Pasqua! Quest’anno voglia-

mo anticipare gli auguri a tutti Voi.

Nell'uovo di Pasqua di quest'anno auguriamo

quel po' di speranza che serve a non arrendersi

e quel po' di felicità di cui tutti noi sentiamo il

bisogno. Nell'uovo di Pasqua di quest'anno

auguriamo un caro abbraccio, uno scrigno in cui

rinchiudere i brutti ricordi, una nuova canzone

un nuovo colore, un nuovo amico, un nuovo

sapore, un ballo. Nell'uovo di Pasqua di

quest'anno auguriamo di trovare quella parte di

noi che può essere accesa, quel tassello di cuore

che dà serenità, quella luce sull'orizzonte che

illumina i particolari, quell'ottava di voce che

porti le nostre parole... più in là. Auguriamo

nell'uovo di Pasqua di trovare qualcosa

in più di noi. Un passo per

la rinascita.

Buon passo.

Buona PasquaBuona Pasqua

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Assemblea dei Soci

e Cena Sociale per

una pasta&pizza da gustare tutti assieme

per ritrovarsi e passare

un paio di ore in allegria.

Dobbiamo anche raccogliere la quota annuale di iscrizio-

ne e a questo proposito c’è

una novità:

PRENDI DUE PAGHI UNO

ovvero se porti in associazione

un tuo amico/a faremo lo

sconto sulla tessera del 50%

a Te e al Nuovo Iscritto. Ci proponiamo in questo modo di

ravvivare l’interesse dei nostri soci - renderli più attivi e partecipi alla gestione della

associazione.

Asolando compie 10 anni

Auguri

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Pagina 2 5 APRILE - TESSERIAMOCI CON PASTA&PIZZA

Sceglie quaranta matrone patrizie delle famiglie più prestigiose a far da ala al corteo. Le rive del canale erano addobbate con fiori, in poche parole è Venezia che manda in sposa al sovra-no di Cipro Caterina che, guarda caso da ora viene chiamata “pupilla della Serenissima” o ”figlia”, infatti, in prati-ca, non è più una Corner, ma colei che

nel mettere piede nella lontana isola ha permesso il possesso giuridico di quel territorio al Senato. Possiamo dire che sono tutti contenti: Andrea Corner il padre, dà alla figlia una cospicua dote ma riceve in cambio, in aggiunta a ciò che già possiede, terreni, saline a Cipro e vede così ancor più garantiti i prestiti da lui effettuati a Giacomo. Questi parrebbe più tranquillo sotto l’ala protettrice di Venezia timoroso delle mire espansioniste precedente-mente citate. La Repubblica assumen-do la paternità di Caterina, è a Cipro e possiamo dire che l’ala protettrice si sta trasformando in un abbraccio letale per il giovane sposo. Nel luglio del 1568 Caterina è diventata sposa di Giacomo ll di Lusignano. Vediamo un po’ chi è questo giovane sovrano: figlio bastardo, era stato avviato dal padre alla carriera ecclesiastica quasi a precludergli la strada del trono. Questo era stato riservato alla sorella Carlotta andata sposa di un Savoia Luigi, alle spalle del quale ci sono i mercanti genovesi e gli Sforza di Mila-no, minacciosi concorrenti per mare e per terra della Serenissima. Il Lusigna-no non esita a spodestare la sorella e ad accettare l’abbraccio di Venezia attraverso il matrimonio con Caterina. Il “baratto” inizialmente soddisfa il “bon fiol” che però poi si rende conto delle conseguenze di questa sua mos-sa: i veneziani vogliono trarre da quel matrimonio che sarebbe più opportuno chiamare “contratto”, il massimo utile praticamente il più completo controllo dell’isola prospiciente lo sbocco delle carovaniere da Oriente, vitale per i suoi mercanti. Inizia un braccio di fer-ro che durerà quattro anni, tanti saranno infatti gli anni che Caterina trascorrerà da sposa bianca a Venezia

con un consorte che indugia e tenten-na. Le cronache del tempo ce lo dicono impegnato in cacce e dedito ai piace-voli sollazzi della carne, cosa normalis-sima negli uomini di potere anche a quel tempo.

La mia Regina di Attilio Auteri

Sii te stesso. Tutti gli altri sono già occupati.

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(continua sul prossimo numero

Siamo andati al carnevale di Venezia… ci siamo integrati in quella

magica atmosfera d’altri tempi ed è stato suggestivo e inquietante. Noi tutti abbiamo vissuto una giornata diversa e molto bella. Asolando dovrebbe

essere questo, dovrebbe essere un “vivere attimi...“ . Dovremmo fare nostro quel famoso “ carpe diem …”

Grande performan-ce dell’Associazione culturale Asolando che il primo giorno di carnevale ha onorato la Regina

Cornaro ponendo un mazzo di fiori nella sua tomba a Venezia presso la chiesa di S. Salva-dor. Il corteo giunto a

Venezia all’alba si è diretto verso il sestriere di Canna-

reggio ponte delle Guglie dove ha assistito al corteo acqueo e alla discesa della pantegana.

L’accoglienza dei turisti e dei veneziani è stata estremamente calorosa ed è

stato difficile affrontare la marea di fotografi ammiratori e turisti che ha voluto immortalarci per le vie di Venezia. L’errore è stato avventurarci in piazza S.Marco dove siamo stati realmente sommersi da un bagno di folla e da milioni di flash, tant’è che ci siamo sen-titi dei divi. E’ stata grande la soddisfazione di esserci, di essere i protago-nisti fotografati da centinaia di persone che col telefonino hanno immortala-to i nostri abiti sontuosi e forse oltre che a portarci nel cuore porteranno

una foto ai loro figli amici parenti e conoscenti in terre lontane e porteranno quell’allegria veneta che abbiamo trasmesso con la nostra semplicità e la nostra ironia, parlando in dialetto, ma anche in inglese e tedesco e francese in un allegra festa che ha coinvolto tutti, come quando accendi un fuoco e da una piccola scintilla nasce un falò . Ecco questa è stata l’immagine che

oggi abbiamo immortalato e vissuto. Naturalmente il clou del giorno era onorare la tomba della Regina Cornaro

nella chiesa di S. Salvador. Accolti da padre Massimiliano e da una delegazione di Veneziani DOC

abbiamo depositato

un mazzo di fiori

nella tomba della

Regina Cornaro

consegnato ai pre-

senti una pergame-

na con la storia del-

la Regina e fatto

anche gli onori alla

sig. Boccanegra che

oggi compiva 100

anni parlando di

Venezia , ma con il

cuore in Asolo.

Maschere a Venezia -16 Febbraio 2014

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Bisogna sempre perdonare i propri nemici. Niente li infastidisce di più. ANNO 3 - NUMERO 12 Pagina 3

Dal 18 al 23 febbraio l’Associazione Culturale Asolando ha avuto il piacere di allestire la mostra di Caterina Cornaro, in occasione del Fireweek orga-nizzato dall’azienda Piazzetta SpA, leader nella

produzione di caminetti e stufe. L’azienda ha invi-tato in Asolo la propria rete vendita e numerosi clienti e distributori da tutto il mondo. Oltre 1500 persone hanno riempito per una settimana le strut-ture turistiche della nostra cittadina e Asolo pertan-to è diventata lo scenario di un grande evento frizzante e dinamico.

La collaborazione di tutti è stata fondamentale affin-

ché l’evento avesse la migliore collocazione ed attenzione. Il comune è stato disponibile cercando gli spazi ideali atti ad accogliere tutti questi ospiti

il catering presso l’azienda allestito dal ristorante Jerry. L’ accoglienza serale sotto la Loggia del Capitano orga-nizzata dal ristorante Lauro e dal Caffè Centrale, gli spettacoli in piazza organizzati dalla presidente dei commer-

cianti sig. Bianca che di giorno spostava cuori decorativi nei posti strategici di Asolo e di sera controllava che tutto funzionasse a dovere. Dopo il buffet, visita obbligata al Castello dove ogni sera i figuranti di Asolando hanno allestito la mostra della Regina Cornaro ed accolto gli ospiti per lo show meraviglioso ed unico dell’Evolution Dance Theater. E stato un onore per noi di Asolando essere chiamati dal sindaco di Asolo nel palco ed essere presentati come Associazione Internazionale che ha saputo trasmettere la storia di Asolo e della Regina Cornaro in ogni dove e quest’anno festeggeremo il nostro decimo compleanno.

L’associazione BellAsolo ha presentato l’evento presentando Asolo agli ospiti e presentando l’azienda Piazzetta in maniera splendida cogliendo i nostri pensieri e tutto quello che volevamo dire e trasmettere della nostra città e delle persone eccezionali che ci circondano. Cito alcuni passaggi del discorso di Bojana di BellAsolo: “L’impresa Piazzetta, fatta di uomini coraggiosi, schietti ed onesti, dai valori e dai legami certi, indissolubili, i

nostri e quelli delle nostre terre. Asolo, uno dei più bei borghi medioevali d’Italia, una perla incastonata in uno

splendido territorio collinare tra Venezia e le Dolomiti. Asolo è stata sede vescovile con l’imponente rocca come

fortezza difensiva, Asolo è una propaggine in terraferma della Serenissima Repubblica di Venezia, felice reame di

Caterina Cornaro Regina di Cipro, Gerusalemme e Armenia e Signora di Asolo, dove letterati e artisti trovano

ispirazione per opere immortali. Meta preferita di grandi personaggi come poeti, artisti, cantanti, compositori

attori, oggi Asolo è riconosciuta per

uno stile di vita lento, ma inesorabi-

le, genuino e puro ed Asolo è meta

di eventi nazionali ed internazionali.

Dopo tutto questo, ci siamo Noi,

tutte quelle persone, quegl’enti

quelle associazioni, coloro che puli-

scono i fossi, quelli che con orgoglio

e determinazione credono in Asolo

vivono Asolo con Amore, quel

cuore che abbiamo messo in

ogni luogo della nostra città.”

Fireweek Asolo di Gastone Zorzi

Linda, porta con eleganza e signorilità gli abiti e

i sigilli della Regina. Le abbiamo fatto qualche

domanda...

D: ciao Linda, come vivi questo ruolo, ti piace impersonare la Regina? R: per me è un ruolo mol-to importante, lo vivo intensamente e ogni volta mi emoziona, sono anche molto orgogliosa di im-personare una figura storicamente importante,

soprattutto per la nostra città.

D: c’è qualcosa che cambieresti in Asolando ? R: penso di no. Mi sembra che l'associazione sia organizzata in modo po-sitivo e propositivo, con tante persone valide e che hanno molta voglia di fare e di crescere.

D: cosa dobbiamo fare per attirare i giovani in Asolando ? R: cercando di farci conoscere il più possibile, in occasioni rievocative storiche e non solo, facendo capire l'importanza di tale associazione e l'impegno che essa svolge sul e per il nostro territorio.

D: dove vorresti andare prossimamente vestita da regina con Asolando ?

R: penso in qualsiasi posto dove sia possibile portare la nostra storia e i nostri bellissimi costumi....la nostra eleganza e i nostri valori.

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Io ti ho nominato regina. Ve n'è di più alte di te, di più alte. Ve n'è di più pure di te, di più pure. Ve n'è di più belle di te, di più belle. Ma tu sei la regina. Quando vai per le strade nessuno ti riconosce Nessuno vede la tua corona di cristallo, nessuno guarda il tappeto d'oro rosso che calpesti dove passi, il tappeto che non esiste. E quando t'affacci tutti i fiumi risuonano nel mio corpo, scuotono il cielo le campane, e un inno empie il mondo. Tu sola ed io tu sola ed io, amor mio, lo udiamo.

Organo informativo dell’Associazione

Pubblicazione trimestrale riservata ai soci.

Stampato in Asolo - Marzo 2014 Redazione: Mario Pandolfo - Gastone Zorzi

ASOLANDO NOTIZIE è sul sito

www.asolando.it

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Habi una libra d'amandole monde et ben piste et habi un pocha d'acqua rosata, et un pocho di brodo di riso quando è presso che cotto, et con questo distemperarai le ditte amandole; et passarale per la stamegna, et pigliarai del riso octo oncie; et cotto che sia il macinarai molto bene con l'amandole, agiognendovi doi once de lievito biancho, et una quarta di farina d'amitto, overo un pocho d'ova di luccio passato per la stamegna como è ditto di sopra, et una meza di zuccharo, item una meza oncia de pignoli mondati et rotti un pocho nel mortale, ma non pisti. Et tutte queste cose le mesco-larai inseme, le metterai accocere con una crosta di sotto. Et quando serà meza cotta gli mettirai di sopra de le lasagne secche ben sottili. Et fornita di cocere gli metterai sopra del zuccharo, et dell'acqua rosata. Et nota che questa torta non vole essere troppo cotta.

Torta de Riso Bianco ricetta medievale tratta da “ libro de arte coquinaria”

del Maestro Martino

Cuocere il riso in un litro d’acqua (o latte)

leggermente salata, quando è ben cotto avrà e

assorbito tutta l’acqua, lasciare raffreddare.

Passare il riso al passaverdura unendo un po’

d’acqua di cottura, unire le mandorle tritate,

i pinoli spezzettati, lo zucchero, l’amido

(oppure 2 tuorli d’uova sode passate al settac-

cio), il lievito e 2 cucchiai di acqua di rose.

Preparare la pasta

mescolando la farina con lo zucchero, il

burro freddo e acqua fino ad ottenere un

impasto omogeneo consistente, non lavora-

re troppo, far riposare. Tirare la pasta

foderare una tortiera tenendone a parte un

po’ per coprirla, versarvi il ripieno, coprire

con i ritagli di pasta. Mettere in forno a

180° per 40/50 min. fino a cottura (lo stec-

chino deve essere asciutto). Sfornare e

cospargere di zucchero e acqua di rose.

Ingredienti Riso comune g 250

Mandorle pelate g 200

Zucchero di canna g 50/100

Pinoli g 20

Amido di riso g 8

Lievito(bianco) g 60

Acqua di rose qb

Per la pasta:

Farina tipo”0” g 200

Zucchero g 60

Burro g 60

Le Ricette degli Chef

( Pablo Neruda)