ascoli piceno · S cuola ews j N 4 SCUOLA DELL’INFANZIA Via Battisti, 1 Grottammare E-mail :...

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PATROCINIO DELLA PROVINCIA DI ASCOLI PICENO MEDAGLIA DORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITAPARTIGIANA E DEL COMUNE DI GROTTAMMARE Periodico della Direzione Didattica Statale di Via Giuseppe Garibaldi n. 1 - GROTTAMMARE Supplemento di Sambenedetto Oggi Reg Tribunale AP n. 296 del 22 gennaio 1992

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patrocinio della provincia di ascoli picenomedaglia d’oro al valore militare per attivita’ partigiana

e del comune di grottammare

Periodico della Direzione Didattica Statale di Via Giuseppe Garibaldi n. 1 - GROTTAMMARESupplemento di Sambenedetto Oggi Reg Tribunale AP n. 296 del 22 gennaio 1992

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Insieme per riscoprire le nostre radici, per conoscere il passato, le tradizioni ed il lavoro dei nostri nonni. Per creare quel senso di appartenenza che ci permetterà di volare verso il futuro e verso il mondo, fortemente ancorati al nostro territorio d’origine.

La Festa delle MarcheIl saluto del dIrIgenteFranco vagnarellIGli alunni e i docenti presentano attraverso questo giornalino i lavo-ri e le ricerche su tematiche che li interessano e coinvolgono diretta-mante: solidarietà, ambiente, pace, media,….. esperienze extrascolasti-che. Lo scopo è quello di far acqui-sire gradualmente agli alunni, nel rispetto dei ritmi di crescita e della loro sensibilità, le tecniche di base del giornalismo per applicarle ad un’area di interesse. Gli alunni, at-traverso percorsi ludici, hanno deci-frato e costruito notizie applicando le conoscenze acquisite nella de-scrizione delle esperienze condotte in ambito scolastico.Penso che il compito principale di un dirigente scolastico sia quello di prendersi cura della crescita umana ed intellettuale dei bambini ed il mio impegno è quello di incorag-giare i docenti e favorire le condi-zioni ambientali più idonee per la realizzazione di questo percorso, così da mantenere e migliorare quel “ben-essere” indispensabile in ogni fase del lavoro educativo-didatti-co. La scuola, comunità educante, deve svolgere la propria funzione nello spirito del servizio , della col-laborazione fra tutti gli operatori scolastici ed in perfetta sinergia con la famiglia. Il nostro impegno di educatori e formatori è quello di costruire, con l’aiuto dell’Ente Loca-le e delle Associazioni del territorio, un ambiente che sappia operare la connessione tra saperi didattici ed organizzativi. Far scoprire la centra-lità della motivazione , delle emo-zioni, ridando “senso” all’esperienza della scuola; creare uno scenario positivo di fiducia, di recupero della comunicazione, di sostegno all’im-pegno e alla fatica di tutti. Occorre progettare attività per far vivere ai nostri bambini un ambien-te di apprendimento che sappia aiutarli ad andare oltre la loro quoti-dianità di spettatori televisivi, offri-re loro una scuola “viva”, che faccia sperimentare tutte le trame della re-lazione, necessarie per crescere. La scuola è un ambiente di persone, di corpi , di lingue, di culture, di vissuti, in cui i nostri alunni riscoprono con entusiasmo il piacere di stare insie-me, che noi dobbiamo trasformare

nel piacere di apprendere. Insieme a scuola possiamo conoscere, studiare e rispettare le nostre identità. Forse costruirne una nuova. Certamente costruire insieme una idea di futuro sostenibile. Questo sarà il successo della Scuola che auspico per Voi e per me; tutto ciò sarà possibile se ognuno si impegnerà nel proprio ruolo guar-dando al bene di ciascun bambino e di tutta la comunità.

La nostra istituzione scolastica è for-mata da 640 alunni, di cui 235 della Scuola dell’Infanzia distribuiti in 9 sezioni e 405 della Scuola Primaria in 19 classi; per loro la campanella del primo giorno di scuola è suonata giovedì 11 settembre, con la seguente organizzazione andata a regime con l’orario definitivo:• Scuola Primaria : dal 1 ottobre sono iniziati i prolungamenti pomeridiani nei giorni di lunedì e venerdì (solo at-tività opzionali) per il tempo normale ( 11 classi ) ; per il tempo prolungato ( 8 classi ) l’orario curriculare si artico-la dal lunedì al giovedì dalle 8,25 alle 16,25 e il venerdì fino alle 12,25. • Scuola dell’Infanzia : le attività edu-cative si svolgono dal lunedì al vener-dì dalle 8,00 alle 16,00.Nella direzione didattica sono presen-ti circa 60 bambini stranieri ed è stato avviato da anni un progetto per l’ac-coglienza e l’integrazione. L’istituto ha in organico 56 docenti e 16 unità di personale non docente e si avvale della collaborazione di altro persona-le messo a disposizione dal Comune per il sostegno linguistico, l’autono-mia alla persona e il servizio mensa e scuolabus. Tutti i docenti del Circolo Didattico sono impegnati nello svolgimento del progetto d’istituto: “Costruiamo un mondo di diritti”; tale iniziativa ha lo scopo di formare futuri cittadini che sappiano conoscere, rispettare, custo-dire e difendere i propri diritti e avere la consapevolezza che ad ogni diritto corrisponde un dovere.

Il Dirigente Scolastico Prof Franco Vagnarelli

LA SCUOLA PRIMARIA SI PRESENTA

SCUOLA DELL’INFANZIA possono iscriversi i bambini

• che compiono i 3 anni entro il 31 dicembre 2009;

• che compiono i 3 anni entro il 30-04-2010 come anticipatari, salvo liste d’atte-sa.

Visitando il sito www.ddgrottammare.it si possono trovare ulteriori informazioni e scaricare i modelli d’iscrizione

ISCRIZIONI SCUOLA

ANNO SCOLASTICO

2009-10

Termine

28 Febbraio 2009

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Che bello lavorare la creta! Manipolando diamo forma alla nostra fantasia ed alla nostra creatività. Ed infine… che soddisfazione ve-dere in mostra i nostri capolavori!

Per festeggiare il Natale, cantan-do insieme sotto l’albero abbia-mo regalato alla nostra città la sincerità dei nostri Auguri, l’inno-cenza dei nostri cuori ed il dolce suono delle nostre voci.

Lavoriamo la ceramica

Sportevviva

Canti sotto l’albero

Lo sport ci aiuta a crescere giocan-do, potenzia lo sviluppo della so-cialità delle abilità motorie com-plessive e manipolative.

Affina le capacità coordinative e motorie generali.

Migliora i rapporti interpersonali e relazionali. Inoltre ci permette di trascorrere, alla fine dell’anno scolastico, una giornata di festa insieme ai nostri insegnanti ed ai nostri genitori!

Viva la festa dello Sport!

LA SCUOLA PRIMARIA SI PRESENTA

SCUOLA PRIMARIA debbono iscriversi i bambini

• che compiono i sei anni entro il 31 dicembre 2009

Avvalersi dell’anticipo per le bambine e i bambini che compiono i sei anni di età entro il 30 aprile del 2010.

Per informazioni i genitori possono rivolgersi in segreteria via Garibaldi n.1 tutti i giorni dalle 8 alle 14 e il lunedì,mercoledì e venerdì dalle 15 alle 17,30.

Visitando il sito www.ddgrottammare.it si possono trovare ulteriori informazioni e scaricare i modelli d’iscrizio-ne

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SCUOLA DELL’INFANZIAVia Battisti, 1 Grottammare

E-mail : [email protected]

Un’oasi di Pace che ospita 235 bambini suddivisi in nove sezioni per età omogenea. L’edificio è ben predisposto con classi ampie e luminose di cui una inaugurata da pochi giorni, un salone con pavimento di legno attrezzato per le attività ludiche, 2 refettori, una piccola aula multimediale un’aula per laboratori e altri piccoli spazi di servizio. Il giardino immerso nel verde di pini, querce, aranci e glicini è dotato di grandi strutture ludiche e di due sabbiere.

Un momento di festa per dare il via al nuovo anno, e per accogliere i piccoli amici con giochi canti e un simpatico omaggio costruito

15 minuti da non buttare via...Il progetto proposto dalla PICENAMBIENTE inerente il riciclaggio dei rifiuti, ha permesso di offrire ai piccoli alunni, una corretta e semplice chiave di lettura del mondo circostante. L’am-biente naturale nel quale viviamo va rispetta-to e difeso, i bambini fin da piccoli devono im-parare ad evitare sprechi e a saper utilizzare in modo creativo anche il materiale di scarto.

Mostra allestita a fine anno scolastico

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FESTA GRANDE ...alla Scuola dell’Infanzia18 Dicembre Inaugurazione di una bellissima e confortevole aula che ospiterà la 9^ sezione della Scuola dell’infanzia. Alla cerimonia festosa e colorata erano presenti oltre al Dirigente Franco Va-gnarelli il Sindaco Luigi Merli, la Diri-gente Stefania Scatasta, Don Andrea e diversi assessori e consiglieri comu-nali, nonché parecchi genitori.

A 40 anni dall’Istituzione della Scuola materna in Italia con la legge 444 del 18 marzo 1968 la Scuola dell’Infanzia ha percorso diverse tappe, quasi sempre in crescita. Essa rappresenta un’istituzione capace di sviluppare le straordinarie potenzialità dei nostri giovani e nello stesso tempo un luogo di aggregazione per le famiglie. In questo momento storico di ristrettezze economiche

Canti e Auguri natalizi di buon auspicio alla nuova sezione da parte di tutti i bambini.

Taglio delnastro ebrindisi...

Le attività didattiche sono state precedute dalla visita organizzata alla ricicleria di Spinetoli, dove i bambini hanno potuto vedere la raccolta e la differenziazio-ne di materiali che possono essere riusati.

l’Ente locale in collaborazione con la Direzione didattica di Grottammare hanno saputo soddisfare le attese delle famiglie predisponendo strutture adatte ad accogliere bambini dai 3 ai 6 anni, un’età in cui lo spazio e l’ambiente sono fondamentali per attività didattiche che possano incidere nello sviluppo psico-fisico dei “nostri”bambini.

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Questa pagina è stata curata dagli alunni della quarta A, grazie alla collaborazione

della maestra Manuela PaolettiNella foto i bambini

con il signor Spinozzi

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Ipercoop: una giornata con un pienoLa quarta A è andata al centro commerciale per saperne di più sull’alimentazione dei ragazzi

Un racconto tra passato e presente

All’Ipercoop per saperne di più sulle merendine: il giorno 24 novembre 2008 i bambini della classe IV A della scuola primaria Giuseppe Speranza di Grottammare si sono recati alla Coop, presso il centro commerciale Porto Grande di San Benedetto del Tronto, per partecipare al progetto educativo “Consumatori con-sapevoli cittadini del mondo”. All’arrivo sono stati accolti dall’animatrice Silvia Urbani, che li ha accompagnati in una sala attigua agli uffici del centro commerciale. Dopo essersi seduti attorno ad un grande tavolo, la signorina Silvia ha chiesto loro di elencare le merendine considerate “in” e le merendine considerate “out”. È seguita una discussione sulle merendine preferite e sull’influenza che ha la pubblicità sulle loro scelte. Poi l’animatrice li ha informati

sulle proprietà nutritive dei vari tipi di merendine e li ha invitati a dividersi in tre gruppi con i seguenti compiti: primo gruppo, scegliere due merendine adatte ad uno studente; se-condo gruppo, scegliere due me-rendine adatte ad una festa di compleanno; terzo gruppo, scegliere due merendine adatte ad uno sportivo. A questo punto gli studenti sono scesi al supermercato ed hanno “preso d’assalto” gli scaffali delle merendine, patatine e bibite, per scegliere i prodotti che hanno ritenuto più adatti. Terminata la scelta hanno verificato se le merendine scelte erano adatte allo scopo stabilito, leggendo gli ingredienti di ognuno di essi. È seguito una breve discussione, poi hanno posto alcune do-mande personali alla signora Silvia. Alle ore 12 i bambini sono tornati a scuola.

CIBI IN Oro Ciok, Flauto, Kinder Pane Ciok, Kit Kat, Mars, Pringles (patatine), maritozzo e nutella, schiacciatine, Pangocciole, crostatine, saccottini, Twix, pizza, cornetti con la nutella, gelato, Ringo, Kinder, Poker, Toast alla nutella, panini (nutella, marmellata, miele), Buondì, pop corn, tramezzini, frutta, pepsi, Plum Cakes, Tuc, Galak (latte).

CIBI OUT Marmellata, torta rustica, pizza zucchine, fette biscottate

MERENDINE PER STUDENTI Due merendine al latte PER COMPLEANNO Patatine e coca cola PER SPORTIVO Frutta e Gatorade

Intervista al presidente del Circolo Anziani Ischia I, Aldo Spinozzi.Che lavoro faceva?“Ero capostazione: ho iniziato a 22 anni alla stazione di Milano Centrale. Sono rimasto a Milano fino al 1977, poi sono tornato a Grottammare. Sono andato in pensione nel 1991”.Quali erano i giochi della sua infanzia?“Giocavamo spesso a pallone per tante ore al giorno sulla spiaggia, scalzi. Ho anche giocato con le giovanili della Samb. Altri di-vertimenti erano nascondino, chiapparella, fazzoletto, oppure corse sulla spiaggia”.Come e dove si svolgevano?“Giocavamo sempre all’aria aperta ma eravamo sempre molto felici anche con il poco che avevamo. Per Natale ricevevo un mandarino e qualche caramella per l’Epifania”.Come si spostavano le persone?

“Andavano a piedi e, qualcuno, in bicicletta. Le automobili e-rano solo per i ricchi. Qualche anziano andava a cavallo”.Come ci si procurava da mangiare?“La mia famiglia possedeva un piccolo appezzamento di terra, e una stalla con maiali e le pe-core. Mangiavamo quello che producevamo, compreso il pesce che mio padre pescava”.Ha qualche ricordo della guerra?“Ricordo che ogni giorno gli in-glesi cercavano di bombardare il ponte sul Tesino ma non ci sono mai riusciti. Mia madre ci rifugiava nei bunker: dovevamo anche sfollare in collina. Mio zio, che era su un peschereccio, morì a Lampedusa a causa di un sommergibile inglese”.Come ci si vestiva a quell’epoca?“Il primo abito nuovo lo ebbi durante la mia prima

Comunione. I vestiti dei fratelli più grandi venivano usati dai più piccoli. Dagli anni Cinquanta le cose migliorarono”.Eravate ricchi o poveri?“Quando ero bambino vi erano a Grottammare due scuole, in campagna, con due maestre per tutte le classi. Solo le bambine avevano il grembiule. A meren-

da, a scuola, si mangiava pane e salsiccia fatta in casa”.Come è organizzato il centro per anziani Ischia I?“Bisogna comprare la tessera che costa 10 euro. Ci incontriamo per far festa e ballare ogni sabato sera e nei giorni di fe-sta”.

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Questa pagina è stata curata dagli alunni della quarta B, grazie alla collaborazione della maestra Aureliana Piunti

Una bella intervistaGli studenti della classe quarta B hanno intervistato Su-sanna Faviani, tra le organizzatrici della manifestazione

Venerdì 21 novembre la signora Susanna Faviani si è recata nella classe 4° B della scuola primaria Giuseppe Speranza di Grottammare. I bambini le hanno fatto alcune domande sull’organizzazione del Presepe vivente, poiché la signora Faviani

è una delle organizzatrici ed è parte dell’associazione Presepe vivente; lei disegna i vestiti per i partecipanti (che poi vengono realizzati da uno stabilimento specializzato del Fermano), mentre suo marito Carlo Gentili crea le scenografie, che, in alcuni casi, come per il muro

di ingresso dell’edizione scorsa, sono realizzati con materiali riciclati, come ad esempio, casse di polistirolo.Come ogni anno il Presepe, che ha avuto la prima edizione nel 2004, si svolge al Paese alto di Grottammare nei giorni 26 dicembre, 1° e 6 gennaio. All’entrata i visitatori ricevono una moneta di rame; infatti ogni anno sulla faccia della moneta c’è un disegno diverso: quest’anno il simbolo è il Tempio Ebraico. Nelle vie del Paese alto, durante la rappresentazione, sono presenti molti animali, come

accadeva nelle città al tempo di Gesù: galline, pecore, maiali, l’asinello e il bue, le oche, i pesci, i cavalli.Per i bambini della classe 4° B, ve-nire a conoscenza di tutti questi dettagli sulla manifestazione è stata un’esperienza bellissima.

Questo articolo è stato pubblicato su Rivieraoggi.it il 12 dicembre 2008 e ha raggiunto le 331 letture già il 15 gennaio 2009

Natale, tempo di Presepe viventeIn occasione dell’avvicinarsi delle festività di fine anno gli studenti hanno intervistato Susanna Faviani,fra gli organizzatori dell’evento grottammarese

Come mai avete creato il Pre-sepe vivente?«L’idea è nata da Fabrizio Rosati, appassionati di presepi e, in par-ticolare, di Presepi viventi. Ne parlò con l’amico Ugo Lisciani e, da lì, è poi nato il tutto».Come vengono realizzati i vestiti?«Li disegno io, poi vengono preparati da uno stabilimento specializzato, che si trova nel fermano».Vi piace fare il Presepe vivente?«Sì, perché la vera felicità sta nel saper donare agli altri, e non nel consumare oggetti».Lei di cosa si occupa?«Disegno i costumi, e la mo-neta di rame, che viene consegnata ai visitatori all’ingresso. In una faccia vie-ne riportato lo stemma di Grot-tammare, nell’altra, invece, il simbolo

di ogni edizione del Presepe vivente. Poi le monete vengono stampate da Paolo Rosati»Da quanto tempo si svolge il Presepe vivente?«Dal 2004. Ogni anno c’è un tema diverso: nel 2004 la Sacra Famiglia, nel 2005 i Re Magi, nel 2006 i Pastori, nel 2007 i Pescatori, quest’anno, infine, il Tempio Ebraico».Chi prepara le scenografie?«Mio marito Carlo Gentili. Spesso riutilizza materiali già usati, come ad esempio le cassette di polistirolo con le quali ha realizzato le mura di ingresso».Come fate ad avere così tanti costumi?«Per ciascun tipo di figurante vengono realizzati tre diversi modelli, poi, cambiando i colori, ecco che ogni vestito sembra diverso dall’altro».Le persone che fanno i

figuranti, alla fine, si stan-cano?«Un po’ sì, soprattutto per il freddo, ma ciò viene fatto con piacere: in questo modo si coltiva in ognuno il vero senso del Natale».Quanto tempo serve per organizzare il Presepe viven-te?«Di solito iniziamo a lavorarci a settembre. Il primo anno c’erano più difficoltà, adesso invece si

procede più velocemente».Come mai ci sono tanti ani-mali?«Al tempo di Gesù nelle città ce ne erano tanti: galline, pecore, maiali, l’asinello e il bue, le oche, i pesci, i cavalli».Come vi organizzate?«C’è un gruppo ristretto di una decina di persone, poi allargato ai circa 300 figuranti. Per tutti noi è un grande evento religioso».

Susanna Faviani mostra alcuni dei disegni fatti per realiz-zare i costumi del presepe

I Re Magi del Presepe vivente

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Questa pagina è stata curata dagli alunni della quarta C, grazie alla collaborazione

della maestra Annalisa Pecorari

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Paolo Mercuriali a scuola

Riflettori puntati su GrottammareNon sempre le immagini che vediamo in televisione sono vere: lo hanno capito gli studenti della IV C assistendo alle registrazioni della trasmissione di Rai Due “Mezzogiorno in Fami-glia”, in piazza KursaalIl 4 dicembre 2008 le scuole di Grottammare, tra cui anche la scuola Giuseppe Speranza e la classe 4 C, hanno partecipato alle riprese di “Mezzogiorno in Famiglia”, una trasmissione di Rai Due, che è stata registrata nella piazza Kursaal, ed è poi andata in onda il 6 e 7 dicembre, dalle 11,30 alle 13. C’era una troupe televisiva composta da due cameraman e altri tecnici che riprendevano le scene, mentre la regista Patrizia

Colaci dava indicazioni alla conduttrice Roberta Gangeri su come muoversi all’interno delle inquadrature, e ai cameraman sul modo migliore per effettuare le riprese. Durante le registrazioni gli studenti presenti hanno potuto vedere i partecipanti della Sacra Giubilare che indossavano vestiti di epoca medioevale, le automobile d’epoca “Balilla” che si usavano negli anni ’30, di proprietà del signor Ubaldo

Bruti, e le sculture di ghiaccio e di margarina preparate per l’occasione.La cosa che è più rimasta impressa negli alunni presenti è stata la grande quantità di volte che le stesse scene venivano ripetute e registrate. Tra l’altro anche gli applausi richiesti agli studenti delle scuole non erano spontanei, perché la regista e la conduttrice ripetevano continuamente di esultare ed applaudire. Ad esempio, sono

stati registrati due diversi finali: uno in caso di vittoria di Grottammare su Manziana, un altro in caso di sconfitta. In entrambe le situazioni si doveva applaudire su richiesta della regista. Questa esperienza è stata molto utile per far capire ai giovani studenti della scuola Speranza come funziona la televisione: spesso le immagini che vediamo non sono vere come sembrano, ma un po’ truccate.

Scopriamo insieme cosa fa la PicenambienteLe domande a Paolo Mercuriali, dirigente dell’azienda, sulla sua vita e sul suo lavoroPerché fai questo lavoro?«Sono stato un impiegato, per 12 anni, al Comune di San Benedetto. Nel 1998 la discarica di San Benedetto non poteva più contenere rifiuti perché tutti gli altri paesi vicini portavano lì i rifiuti. Così il sindaco dell’epoca, Paolo Perazzoli, chiese aiuto agli altri sindaci della zona, e fece una riunione per formare una “squadra” per la gestione dei rifiuti. Da quel momento sono passato alla Picenambiente dove mi occupo di educazione ambientale. La Picenambiente è una società che si occupa della gestione dei rifiuti».Era appassionato per la natura?«Sono sempre stato un amante dell’ambiente perché è la natura che ci dà vita e gioia».

In che modo è organizzato il lavoro della Picenambiente?«Devo dire che la nostra società è organizzata molto bene e ci sono diversi tipi di squadre di lavoro, almeno cinque. Queste sono: spazzamento delle strade, raccolta dei rifiuti, raccolta differenziata, depurazione delle acque, separazione dei rifiuti».Quanti dipendenti ha la Picenambiente?«I lavoratori sono 160, ognuno addetto ad un compito specifico. Tutte le funzioni sono importanti anche se molto rilevanti sono la depurazione delle acque e la separazione dei rifiuti».Dove si trova la vostra sede?«Quella principale è a San Benedetto, mentre altre sedi secondarie si trovano in tutti i comuni

in cui siamo attivi, compreso Grottammare».In che modo la raccolta differenziata viene poi riutilizzata?«Ogni prodotto ha un suo percorso: la carta viene portata nelle cartiere, l’alluminio e il ferro nelle fonderie, il vetro viene polverizzato e fuso e così avviene anche per la plastica».E i rifiuti non riciclati? Dove finiscono?«Diciamo che vengono “sep-pelliti” e adesso l’unica discarica in funzione nella zona è quella di Ascoli Piceno. Mai nessuno vorrebbe “seppellire” i rifiuti nel proprio giardino perché essi, mescolati con le piogge e tornati

nel ciclo dell’acqua, rischiano di formare le piogge acide».Fate educazione ambientale nelle scuole?«Seguiamo questo settore da cinque anni in tutte le scuole che ricadono nel nostro comprensorio: quest’anno sia-mo intervenuti nelle materne e nelle prime elementari».

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Casa Manuela: una speranza per i bambini del mondoSi tratta di una Casa Famiglia, che ora si trova a Ripatransone. E’ attiva da dieci anni. L’incontro con “mam-ma” Claudia Zappasodi si è così rivelato molto interessante per gli studenti, che hanno conosciuto la realtà di vita di loro coetanei

Come mai ha deciso di aprire “Casa Manuela”?«Perché io e mio marito Gioacchino crediamo in Gesù. Facciamo parte della comunità “Giovanni XXIII” la cui regola è “servire Gesù povero e servo”».Cos’è la Comunità “Giovanni XXIII”?«Prende il nome da un papa del secolo scorso. Conta cinquemila persone in tutto il mondo, che provano a condividere la vita con gli ultimi. Cerchiamo di essere papà, mamma e fratelli di chi, invece, non è voluto da nessuno».Da quando esiste Casa Manuela?«Io e mio marito l’abbiamo fondata dieci anni fa, ma già 12 anni fa abbiamo accolto il primo bambino nel nostro cammino nella Comunità. Si chiama Silvio, aveva 8 anni ed ora è ancora nella nostra Casa».Quanti bambini ci sono nella comunità?«Ne abbiamo otto, di cui tre sotto i 9 anni. La più grande ha 16 anni. Oltre me e mio marito ci sono anche quattro adulti. Se i bambini malati vengono abbandonati, siamo disponibili ad adottarli».

Perché l’avete chiamata Casa Manuela?«Manuela era una ragazza di San Benedetto che avevamo conosciuto dieci anni fa e aveva capito la nostra esperienza. Aveva 26 anni, poco prima di sposarsi, ha scritto un testamento in cui devolveva i suoi averi a noi e a Santa Gemma. Un mese dopo aver scritto il testamento, però, è morta in un incidente stradale. In quel periodo stavamo cercando un luogo dove poterci stabilire, e ci rivolgemmo al vescovo. Proprio nello stesso giorno, poche ore prima che parlassimo con lui, Mons. Gervasio Gestori aveva ricevuto il testamento. Il fatto che a 26 anni, prima di sposarsi, avesse deciso di scriverlo, e

che poi fosse morta, ci è s e m b r a t o un segno a b b a s t a n z a grande per ricordarla».Come fate a gestire Casa Manuela?«Ci aiuta la Provvidenza. Io e Gioacchino

abbiamo scelto di non avere nulla di nostro e abbiamo lasciato il lavoro. C’è tanta gente buona che ci sostiene, talvolta possiamo anche assistere i bisognosi che si rivolgono a noi».Vi sacrificate per i bambini?«Non è un sacrificio perché, come ogni genitore, amiamo i nostri figli. Le gioie sono sempre superiori alla fatica»

Questa pagina è stata curata dagli alunni della quarta D, grazie alla collaborazione della maestra Anelide Luciani I bambini salutano gli anziani del Centro Primavera

Visita al Centro PrimaveraMartedì 8 dicembre gli alunni della classe IVD e IV B della scuola Primaria “Giuseppe Speranza” sono andati al Cen-tro Primavera per portare gioia e allegria ai nonnini che frequentano l’istituto.I bambini sono stati accolti con un grande applauso e hanno salutato con sorrisi smaglianti gli anziani, poi hanno interv-istato alcuni di loro.«Che giochi avevate da bam-bini? Hanno bombardato la vostra città durante la guerra? Dove vi siete nascosti?». Dopo aver ascoltato con attenzione le risposte fornite dagli an-ziani, gli scolari si sono esibiti intonando canti natalizi alla presenza della direttice del Centro.In seguito a questa visita i

ragazzi della scuola Speranza hanno scoperto cose inter-essanti, come ad esempio che durante la guerra ci si nascondeva in rifugi sotter-ranei e che i banchi una volta erano a due posti ed erano inclinati.Questa esperienza è servita, inoltre, a far apprezzare agli allievi quanto è importante fare del bene agli altri e che questo è possibile anche solo regalando un semplice sor-riso.

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Questa pagina è stata curata dagli alunni della terza D, grazie alla collaborazione

della maestra Alessandra Ballestra

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Anche quest’anno è arrivata la BefanaLa simpatica vecchietta, con la sua scopa, ha portato, il 6 gennaio, tanti regali ai bambini buoni, e un po’ di carbone, a quelli più dispettosi

La befana è simpatica anche se ha un brufolo sul naso che non ci piace, il suo viso è molto magro con molte rughe, ha un naso lunghissimo, è bassa, è molto anziana, un tantino brutta, ha degli occhiali molto piccoli e li porta sulla punta del naso, ha vestiti strappati, ha i capelli grigi come il carbone chiaro con dei topi in mezzo, ha la gobba, una gonna piena di ragnatele che sembra uno straccio per i pavimenti, con un ragno vivo attaccato, ha delle ciabatte ai piedi molto rotte a fantasia con dei fiori. Per camminare usa un bastone e zoppica. In fondo è una bella nonnetta con una sciarpa sulla testa. Qualche volta casca dalla scopa su cui vola. Guardandola molto da vicino abbiamo scoperto un tatuaggio sul collo e, sotto lo scialle che ha in testa, ha capelli lunghi color grigio 25%. In bocca ha dei denti, ma ne ha veramente pochi, mentre parla è quasi allegra e dimostra di essere intelligente, nonostante gli anni, a volte storce un po’ gli occhi, ha anche

un po’ di ferite sul labbro. Dei giorni invece sembra scontrosa e antipatica, quando si mette un cappello a punta e vola in alto. Forse i capelli non sono i suoi ed è pelata.A lei piace molto leggere dei libri fantasiosi, tipo: Biancaneve, Cappuccetto Rosso.La befana è molto chiacchierona, ma parla un po’ male, è simpatica, sembra intelligente e buona. Quando parla è molto dolce come le caramelle che regala ai bambini. Ci ha raccontato la sua storia… La befana era una brava vecchietta. Una notte i Re Magi bussarono alla sua porta. La gentile vecchietta aprì la porta con un’espressione un po’ stanca, i Re Magi le dissero: “Cara signora, vuole venire a cercare il Bambin Gesù con noi?” Lei rispose: “Noooh!”, perché aveva troppo sonno… ma subito dopo si pentì di essere stata così scortese, preparò un sacco pieno di dolci e uscì in cerca dei Re Magi per unirsi a loro. I Re Magi erano già troppo lontani e non li raggiunse mai.

Non sapendo cosa fare iniziò a distribuire dolci a tutti i bambini che vedeva affacciati alla finestra e così continua a fare il 6 gennaio di tutti gli anni. Così si sente molto bene e non ha più rimorsi... anche se i dolci li dà solo ai bambini buoni e a quelli cattivi porta il carbone. Secondo noi la befana faceva meglio a pensarci prima…. o doveva partire subito…

o doveva prendere un cavallo e raggiungere i Re Magi, che nel frattempo avevano trovato la strada giusta, perché a loro si era accesa la Stella Cometa.Speriamo che ai bambini abbia portato bei regali.

Evviva la Giornata delle MarcheIl 10 dicembre tutti gli studenti si sono esibiti al KursaalGli alunni della scuola Speranza si sono recati alla Sala Kursaal di Grottammare mercoledì 10 dicembre 2008, per le rappresentazioni della Giornata delle Marche. Tutte le classi hanno preparato recite o canti. Gli studenti della 3 D, assieme alla classe 3 C e 4 C, hanno cantato “Un vecchio e un bambino”. Al Kursaal, dopo i discorsi del sindaco Luigi Merli e del preside Franco Vagnarelli che hanno fatto un discorso introduttivo sul tema della giornata, che era il rapporto tra i giovani e gli anziani, sono così iniziate le esibizioni delle classi.Le rappresentazioni hanno

occupato l’intera mattinata e si chiamavano: “Nel blu dipinto di blu”, “Pensieri per i nonni”, “Nonno Superman”, “La mamma della mamma”, “Il vecchio e il bambino”, “Nonno raccontami”, “La Madonna di Loreto”, “Nonno il mio migliore amico”, “Nonna disco”. Gli alunni della scuola Speranza si sono emozionati vedendo tutta la gente che era venuta a vederli e si sono divertiti tantissimo.

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Natura e amicizia: così si cresce con gli scoutLa signora Rita Brutti ha incontrato gli alunni della terza C per una interessante intervistaDa quanto tempo negli scout? «Ho iniziato nel 1983, quindi 25 anni fa». Perché ha deciso di entrare nel gruppo Grottammare 1? «Perché ero un’amante dell’avventura e mi piaceva educare attraverso il gioco». Cosa si fa negli scout? «Si impara a crescere, attraverso il gioco, e stare a contatto diretto con la natura. I giochi sono organizzati in maniera tale che i bambini imparano a stare assieme ed essere tra di loro leali. Si organizzano uscite per conoscere gli alberi, le piante, non avere paura di certe situazioni ed essere più autonomi». Qual è il suo ruolo? «Sono l’incaricata regionale

della formazione dei “capi”, coloro che poi dirigono le unità. Per essere capo occorre aver rispettato un cammino. Ho anche un altro ruolo: nel gruppo sono “aiuto capo” delle “coccinelle”, e quindi mi interesso della cucina, delle uscite, dell’infermeria». Come sono organizzati gli scout? «Il “gruppo” è la base dell’associazione. A Grottam-mare ce ne sono 3. Nel gruppo ci sono i “capi” e i “ragazzi”. I “ragazzi” si dividono in: Lupetti (maschi) e Coccinelle (femmine) dagli 8 agli 11 anni, Esploratori e Guide (sempre maschi e femmine) dagli 11 ai 16 anni, quindi Rover e Scolte dai 16 ai 21» Durante le escursioni, le è

un acquazzone ha cancellato il sentiero, ma poi ci siamo ritrovati». Come è composta la sua uniforme? «Ogni gruppo ne ha una sua propria, con alcune cose comuni. Ad esempio il “fazzolettone” del gruppo Grottammare 1 è giallo

e arancione, il gruppo 2 giallo arancione e rosso, il gruppo 3 giallo arancione e verde. Poi c’è il fazzolettone internazionale, uguale in tutto il mondo. Ogni gruppo ha poi una sua uniforme».

La signora Rita Brutti in classe 3 C

ANDARE A CATECHISMO Frequentare il catechismo è per me un modo per crescere insieme agli altri, divertirsi e capire alcune cose sulla vita di Gesù. A volte ci fanno vedere dei film che ci aiutano a capire. Ci imparano, anche, a rispettare gli altri.AGLI SCOUT TANTE COSE DA IMPARARE Appartengo al gruppo Coccinelle, faccio parte degli scout Grottammare 1. Ci riuniamo alla parrocchia

La fontanella di Piazza San Pio VNell’anno 2009 vorremmo che il sindaco desse ordine alla Polizia Municipale di stare a sorvegliare la strada di fronte alla piazza della Chiesa di S.Pio V, così da fare la multa a chi non rispetta le regole. Tante persone si fermano a prendere l’acqua alla fontanella, parcheggiando le auto lì davanti, ma quelli che devono passare sulla S.S.16 spesso non ci vedono e rischiano di fare un incidente. Se invece ci fosse un poliziotto a sorvegliare, secondo me sarebbe meno rischioso. Inoltre qualche volta l’acqua della fontana va fuori e quelli che vanno a piedi, soprattutto gli anziani, potrebbero scivolare e farsi molto male.

mai capitato di perdere qualche scout? «Mai con Lupetti e Coccinelle, qualche volta con le Guide. Sono più grandi e allora si spostano per conto loro. E’ accaduto a Montemonaco:

Sport, scout, catechismo: ecco come trascorre il tempo dei ragazziRiportiamo alcuni brevi pezzi con cui gli studenti hanno descritto alcune delle loro attività extra-scolastiche

Madonna della Speranza. Gli scout si ritrovano il sabato e qualche volta anche la domenica. Io ho deciso di iscrivermi agli scout per stare insieme agli altri bambini, imparare ad essere leale, e per divertirmi e giocare. CAMPO MAGA MAGO’ Il Grottammare 1 Castorini ha fatto un campo scout che si chiamava Maga Magò. Il campo si è svolto a Colle San Marco di Ascoli, nei giorni del 28, 29 e 30 luglio. Lo scopo del campo era

farci divertire con i giochi e con i personaggi. Al campo il gioco notturno è stato il più bello, ci siamo messe delle ali di cartone e i capi si sono travestiti da aquile, ci dovevano strappare le due ali. Tre castorine si sono spaventate perché hanno visto due scorpioni nelle camerate. CAMPIONI DI VOLLEY CRESCONO Marco e Roberta sono gli insegnanti del Grottammare Volley. Nella palestra della scuola superiore

per Geometri il martedì e il giovedì pomeriggio ci alleniamo per migliorare palleggi, battute, baker. Siamo lì dalle 17 alle 18.ANCHE A CALCIO GIOCANDO SI IMPARA! Sono della categoria “Pulcini” e mi diverto molto con le attività che ci fanno fare alla scuola calcio di Grottammare, dove ci alleniamo allo stadio “Pirani”, il lunedì e il giovedì.

Questa pagina è stata curata dagli alunni della terza C, grazie alla collaborazione della maestra Clementina Perozzi

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NIl Label linguistico con-siste in un Attestato europeo di qualità as-segnato al progetto che ha interessato l’attuale V^C, che per tutto lo scorso anno si è approc-ciata allo studio di parte del programma di geo-grafia proposto in lingua

spagnola utilizzando l’innovativa metodologia CLIL (Content and Lan-guage Integrated Learn-ing, ovvero apprendi-mento integrato di lingua e contenuto). Promotori ne sono il Ministero del-la Pubblica Istruzione, dell’Università e della

Ricerca e il Ministero del Lavoro e della Pre-videnza Sociale, coadi-uvati dalla LLP -Longlife Learning Programme di Firenze e coordinati dalla Commissione Eu-ropea. L’Insegnante Ros-sella Tozzi, attuatrice del progetto, ricevendo

il premio dal Direttore Generale del MIUR a Roma, lo ha dedicato alla classe per la vitalità e l’entusiasmo con cui si è cimentata in attiv-ità del tutto nuove, sot-tolineando le notevoli competenze raggiunte da tutti gli alunni.

La Scuola Primaria “Giuseppe Speranza” vince il LABEL EUROPEO PER LE LINGUE

Il Consiglio Comunale dei ragazzi (C.C. R.)Il tema trattato in questo anno scolastico è quello realativo alle energie rinnovabili, su questa tematica ci confron-teremo con gli altri consigli comunali durante il sesto fo-rum dei C.C.R. dell’Adriatico, che si svolgerà a fine aprile tra Grottammare, Montefiore e Offida. Il C.C.R. è un orga-nismo composto da ragazze e ragazzi frequentanti la scuo-la primaria e secondaria di primo grado e democratica-mente eletti tra la popolazio-ne scolastica della Direzione Didattica “G. Speranza”, dell’ IC “G. Leopardi”del comune di

Grottammare e della Scuola Primaria Paritaria “Nostra Ma-donna del Rosario”. A scuola impariamo anche ad essere futuri cittadini per essere pro-tagonisti del nostro futuro. Il C.C.R. ci ha aiutato a capire cosa significa amministrare la cosa pubblica. Vuol dire esse-re consapevoli delle necessità e dei problemi dei cittadini e del territorio, per effettuare delle scelte giuste nel rispetto dei principi della nostra Co-stituzione, dei diritti di tutti e soprattutto tenendo presente la tutela e la salvaguardia del-l’ambiente.