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in copertina foto di Ciamillo Castoria web Settimanale ::: Anno 5 N140 ::: 21 Maggio 2010 ::: 1,5 € ::: Always Sport Magazine A1 PLAYOFF AL VIA, UN FILM GIA’ VISTO? A2 SEMIFINALE DAL PRONOSTICO IMPOSSIBILE MINORS LA FASE DECISIVA: IN CAMPO PER LA PROMOZIONE SCUDETTO IN PUGNO

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Play off al via, Siena senza avversari. Si decidono anche le Minors

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Settimanale ::: Anno 5 N140 ::: 21 Maggio 2010 ::: 1,5 € ::: Always Sport Magazine

A1

plAyoff Al viA, un film giA’ visto? A2

semifinAle dAl pronostico impossibileminors

lA fAse decisivA: in cAmpo per lA promozione

SCUDETTO

IN PUGNO

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Sede e RedazioneVia Tommasini 3100162 Roma

Tel/Fax

06.96035835

Email [email protected]@gmail.com

[email protected]

Andrea Alemanni e Nicola Rampa

Partiti. Post season al via anche in serie A e così si complta il quadro nel bvasket italiano. Nelle mi-nors siamo già alle sfide finali con la A dilettanti che ha scelto le sue quattro migliori e si appresta a vivere un ultimo mese da brivido. Stesso dicasi per Bdilettanti e Cdilettanti in cui si cominciano a fare i conti per le candidate al salto di categoria. Ovvio però che questa settimana i riflettori siano puntati sui professionisti. Partendo dal presuppo-sto che Siena di fatto non ha alcun rivale, l’atten-zione è destata dalle sfide tra Caserta e Roma, storico duello e antica rivalità, e alla strepitosa Cantù, vera Cenerentola di questa serie A, già in grado di battere le Vnere al Pianella in gara 1 e protagonisti di una stagione che se arrivas-se in semifinale avrebbe del sensazionale. Me-rito come sempre di una società che capisce di giocatori come nessuno e che ogni anno con un budget minimo riesce a portare a casa elemen-ti di valore. Merito però anche, concedetecelo, di un campionato italiano il cui livello è talmente basso che gli scampoli di competenza che si in-travedono bastano a fare la differenza tra una società mediocre e una che invece ha la possi-bilità di distinguersi. E non è che sia proprio una bella notizia.

diRettoRe ReSponSabile

Andrea Alemanni

VicediRettoRe

Nicola Rampa

aRt diRectoR

Stefania Gubbiotti

GRafico

Rocco Lotito

Redazione

Alessandro Baldi Giuseppe CapuanoRoberto De SimoneRoberto ContiniEmanuele Del BaglivoMatteo BassiRoberto PelizziEmanuele Bellizzi

foto

Cecilia PalomboChristian De Massis Pino RampollaGiuliano CioliniMaurizio De Virgiliis

edito da

Registrato presso il Tribunale di Roma N° 370/2006 del 29/09/2006

20082008Chiuso in redazione il 21 Maggio 2010

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SIENA-TREVISO 1-0E’ la serie più scontata, e d’altronde non potrebbe essere altrimenti. C’è un però, quello a cui vogliono aggrappar-si gli inguaribili ottimisti: la Benetton è una delle due squadre (l’altra è Roma) che ha battuto Siena in regular season, ed allora qualcuno spera che Treviso possa fare lo sgambetto ai campioni d’Italia. Gara1 ha già scacciato qualun-que dubbio, il +40 con il quale McInty-re e compagni si sono sbarazzati dei trevigiani è un chiaro segnale di forza, verso la Benetton e verso tutti i playoff: passano gli anni, ma la squadra imbat-tibile si chiama sempre Montepaschi. La nostra speranza è che almeno qual-cuno riesca ad impensierire gli uomini di Pianigiani, per rendere meno noio-so questo finale di stagione: le nostre “preghiere” saranno ascoltate? Difficile pensarlo…SIENA 99% TREVISO 1%

CANTU’-BOLOGNA 1 - 0E’ la sfida più giocata nei playoff del no-stro campionato, una sfida che trasuda storia. Le ambizioni di questa stagione però sono lontane da quelle del passa-to, Cantù si gode l’esser stata la squa-dra rivelazione con Trinchieri e Arrigoni rispettivamente miglior coach e miglior dirigente della stagione. Bologna inve-ce è rimasta sempre nel limbo per en-trare tra le prime quattro senza riuscir-ci, ed ora deve giocare anche contro la sfortuna, perché affrontare i quarti senza la stella Collina, senza Blizzard, Koponen e Hurd è un problema enor-me, così come le condizioni non ottima-

li di Moss e Vukcevic; patron Sabatini è corso ai ripari con gli acquisti di Jack-son e Kangur, ma inserire due giocatori nuovi a pochi giorni dalla post season non è facile, per nessuno. Con il roster al completo, il pronostico forse sareb-be stato a favore delle Vnere, con Lar-do che avrebbe trovato delle soluzioni (difensive) per ingabbiare Trinchieri e la sua squadra, ma così Cantù è net-tamente favorita, ed una gara1 sempre condotta è la dimostrazione: la semifi-nale è molto vicina.CANTU’ 70% BOLOGNA 30%

CASERTA-ROMASulla carta la sfida più incerta,e que-sto dipende dall’imprevedibilità della Lottomatica, squadra come al solito in-decifrabile, capace di battere Siena e perdere due volte con Biella…la Pep-si invece ha avuto un cammino più li-neare, mentendosi sempre ai vertici (dopo il Montepaschi) del torneo. E già questo potrebbe bastare per la stagio-ne bianconera, ma sognare non costa nulla, e visto che nel ramo dei playoff le avversarie sono tutte arrivate dietro i ragazzi di Sacripanti, i tifosi casertani sperano addirittura in una finale. Che poi non è affatto impossibile. Rompica-po per coach Boniciolli la marcatura di Jones, l’ex stella Nba che ha piazzato una stagione da quasi doppia doppia (14 +8,5), soprattutto per l’infortunio di Hutson, che toglie di fatto dalla sfida un giocatore importante sui due lati del campo. Anche tra gli esterni Sacripanti sembra avere un certo vantaggio, con Bowers ispirato e capitan Di Bella che

di Nicola Rampafoto Ciamillo Castoria

partono i playoff, caccia alla seconda finalista

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A1partono i playoff, caccia alla seconda finalista

sta vivendo una nuova gioventù: la sfida nella sfida tutta italiana con Giachetti è da gustare. Certo non è il massimo, ma è quello che passa il campionato italia-no. Fattore campo può essere decisivo, ed allora a Roma serve un’impresa per espugnare il PalaMaggiò.CASERTA 60% ROMA 40%

MILANO-MONTEGRANARO 1-0La pressione non solo di dover vincere, ma di bissare la finale scudetto, contro la libertà di poter sbagliare, in una sta-gione già super positiva. La differenza di approccio tra l’Armani Jeans e Mon-tegranaro potrebbe essere determinan-te, ma Milano ha già superato lo sco-glio gara1 (sempre la più pericolosa)

anche se continua ad essere un cantie-re aperto: Arnold e Monroe avranno il tempo di inserirsi nei giochi di Bucchi? E soprattutto sapranno amalgamar-si con il gruppo sempre alla ricerca di quella continuità che potrebbe far fare il salto di qualità. Frates invece ha fat-to un mezzo miracolo a Montegranaro arrivando sesto solo per differenza ca-nestri: l’entusiasmo di una piazza che sogna spinge Cavaliero e compagni che però potrebbero sentirsi appagati dei risultati conquistati. Sulla carta non dovrebbe esserci partita, Milano super-favorita, ma di delusioni l’AJ ne ha re-galate parecchie.MILANO 75% MONTEGRANARO 25%

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A2 seMifinali roVenti, lUnGo il soGno cHiaMato proMoZioneNessun ribaltone ai quarti di finale, dove le favorite sono riuscite, pur con cam-mini diversi, a guadagnarsi il pass per il turno successivo. Ecco allora che il tabellone play off ci offre il meglio che possa esserci, Veroli-Reggio Emilia da una parte, Sassari- Casale Monferrato dall’altra. Lo spettacolo è pronto a co-minciare.

VEROLI- REGGIO EMILIAChe davvero in casa Veroli si sia rag-giunta finalmente la giusta maturità? Il 3-0 su Scafati è un indizio significativo, se ripensiamo ad un anno fa quando in-vece Hines e compagni non riuscirono a sostenere la pressione che comporta l’essere testa di serie numero 1, uscen-do proprio con la squadra campana al primo turno. Non si può negare che in semifinale l’occasione sia ghiotta per la formazione di Cancellieri, giocare col fattore campo a proprio favore contro Reggio Emilia, che resta un avversario da rispettare ma con un roster dimezza-to dagli infortuni rispetto a quello di ini-zio stagione. Il cuore di Fultz è bastato per battere un’indomita Vigevano, una rimonta da 1-2 che solo un gruppo con grande carattere poteva portare a termi-ne, anche perché l’entusiasmo era tutto dalla parte dei gialloblù. L’ultimo confron-to diretto in regular season è un ricordo fresco, all’ultima giornata Veroli maltrat-tò Frosini e compagni che però erano davvero in formazione rimaneggiata (gli arrivi di Ibarra e Kieza sono stati succes-sivi a questo match e le rotazioni erano cortissime) e le forze in campo erano diverse. I ciociari restano favoriti, ma di

di Alessandro Baldi

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A2seMifinali roVenti, lUnGo il soGno cHiaMato proMoZione

certo non troveranno una Reggio Emilia arrendevole: con la vittoria su Vigevano i ragazzi di Ramagli hanno riconquista-to anche la fiducia dei tifosi, che sanno riconoscere l’impegno e la dedizione di una squadra che cerca di lottare fino in fondo contro il destino avverso.

SASSARI- CASALE MONFERRATOSe il primo quarto di finale non è scon-tato, il secondo è davvero tutto da se-guire. Spettacolare ed equilibrata, così ci attendiamo la serie tra Sassari e Ca-sale Monferrato, due squadre che inse-guono la A1 già da qualche anno e che vogliono in maniera molto determinata la finale.Sassari è rinata in questi play off, dopo la disastrosa chiusura di regular season c’era molto scetticismo attorno ai sardi; la risposta è arrivata con un perentorio 3-1 rifilato a Pistoia, poca storia in un quarto di finale in cui Rowe (20 punti di media nelle 4 gare) è tornato ai suoi li-

velli. Ancora meglio se vogliamo Casa-le Monferrato, sotto 0-1 contro Udine, avendo perso subito il fattore campo, le cose sembravano mettersi male per i ra-gazzi di coach Crespi; nelle successive 3 partite, però, il gruppo ha fatto emer-gere i la sua forza e ha ribaltato la serie, vincendo addirittura 2 volte consecutive al Carnera, impresa tutt’altro che sem-plice.Una prova di qualità che lancia un mes-saggio chiaro alle altre pretendenti, Ca-sale ha davvero tutto per poter ambire al salto di categoria: un roster completo, un allenatore di indubbia esperienza e competenza, e un pubblico appassio-nato. Ci sembra dunque leggermente favorita la squadra che deve ribaltare il fattore campo, anche se, come det-to, Sassari è tornata ad esprimersi sui suoi livelli, quelli che l’avevano portata a dominare per 3/4 di campionato. Tutto pronto per la palla a due, lo spettacolo può cominciare.

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8di Emanuele Bellizzi

foto Ciamillo-Castoria, igeabarcellona.it

Ad inizio anno per molte delle squadre impegnate in campionato, la LegaDue era un sogno, quasi un tabù, difficilis-simo da sfatare e da raggiungere. Per Forlì e Barcellona invece il passaggio al professionismo era molto più di un sogno, quasi un obiettivo, dichiarato a suon di investimenti e di vittorie che hanno portato le due formazioni a do-minare la stagione regolare e adesso a giocarsi il passaggio nella massima serie dalla strada principale.

QUI FORLìLa Vemsistemi ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per avere la meglio su Omegna ma alla fine, col ca-lore del “Villa Romiti” a spingere i ro-magnoli, è arrivata la finale. La sfidante sarà Barcellona, autentica corazzata che soprattutto nelle ultime settimane sembra aver trovato la quadratura del cerchio. Forlì dal canto suo è prontissi-ma: Forray continua a smazzare assi-st e recuperare una miriade di palloni, Frassineti segna a ripetizione e Farioli con la sua esperienza porta a scuola molti dei suoi avversari. Ad ogni modo le preoccupazioni non mancano e per coach Di Lorenzo sarà vitale valutare il recupero di Lestini e Tommasini, minu-ti di qualità e punti dalla panchina uti-lissimi soprattutto contro una squadra lunga come quella siciliana. A far ben sperare comunque è il fattore campo: in una serie così lunga, al meglio del-le 5 gare, Forlì avrà il fattore campo a favore e visto il mal di trasferta di Barcellona e il ruolino impressionante della Vemsistemi in casa (15 vittorie e 1 sconfitta) gli emiliani possono dav-vero sorridere.

QUI BARCELLONADopo essersi sbarazzati di Perugia, Bucci e compagni arrivano all’appunta-mento decisivo in buona condizione e soprattutto con la consapevolezza del proprio enorme potenziale. Certamente il fattore campo peserà molto ma allo stesso modo siamo sicuri del valore e della lunghezza della rosa di Gramenzi. Guarino e Svoboda in cabina di regia

Adil forlì contro Barcellona: la leGadUe in palio

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sono clienti tosti ed esperti capaci di svoltare le partite in ogni singolo pos-sesso, Bucci martella il canestro avver-sario con costanza e la coppia di lunghi Bisconti-Mocavero fa davvero paura per fisicità e talento. Un mix esplosivo che coach Gramenzi dovrà innescare in modo perfetto per prendersi quel-la LegaDue tanto sognata dalla porta principale. In più qualche giorno di ripo-so in più rispetto a Forlì che in questo momento della stagione, con così tanto stress e sforzo fisico, non guasta dav-vero mai. Ad ogni modo questo è il mo-mento della verità, il momento di cen-trare quegli obiettivi a cui si guardava con speranza e concretezza sin dall’ini-zio del campionato. Tre vittorie per di-ventare professionisti e festeggiare un sogno chiamato Legadue.

Adilforlì contro Barcellona: la leGadUe in palio finale 1

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Già capire come si svolgerà, questa fase finale del campionato di A dilettan-ti, vuol dire essere a metà dell’opera. Ci abbiamo messo un po’ ma alla fine ecco che dalla griglia play off spunta-no le 4 squadre che si contenderanno i 2 posti verso quel sogno chiamato se-rie A. I professionisti aspettano ma per Fortitudo e San Severo la strada è più lunga. La sfida (al meglio delle 5 gare) infatti non vale il passaggio diretto alla Legaue (come accadrà invece per Forlì-Barcellona) ma concede il diritto di giocarsi l’ambito traguardo proprio con la perdente di quella che è la vera “Finale scudetto” di questa A dilettanti (Folrì – Barcellona appunto). Insomma ancora un turno preliminare per bolo-gnesi e pugliesi ma un passaggio fon-damentale per continuare ad alimenta-re il sogno.

FORTITUDO NON PUOI PERDEREOvvio che la grande favorita di questa sfida sia la F. Fattore campo a proprio vantaggio (si giocano a Bologna gara 1, 2 ed eventuale gara5) e riflettori puntati da inizio stagione. In bacheca c’è già la Coppa Italia per la squadra di Finelli ma è evidente che l’obiettivo dichiarato è quello del ritorno tra i pro che anche tutto il basket italiano aspet-ta. In due parole: la Fortitudo sembra la vincitrice anunciasta di questa sfi-da.

MA SAN SEVERO….San Severo dal canto suo tra le grandi 4 è siuramente la cenerentola. Autrice di una grandissima rimonta da metà

stagione è la vera sorpresa di questa A dilettanti e con una seconda parte di stagione strepitosa è arrivata fin qui forte di un gruppo capace di im-prese incredibili ma anche di scivolo-ni inattesi. Coach Coen è una delle vecchie volpi delle minors e affidando

Adil fortitUdo sUperfaVorita, san seVero cenerentola

di Andrea Alemannifoto Ciamillo-Castoria, www.cestisticasansevero.it

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le chiavi della squadra al suo fedelis-simo Fossati si è messo al riparo da brutte sorprese. Il resto lo fanno i pun-ti di un ottimo Rugolo (giocatore forse più migliorato dell’intero campionato), l’esperienza di elementi come Chia-rello e Faggiano e l’energia di Mar-zoli, Rizzitiello e dell’innesto in corsa Andrea Iannilli. Insomma una squadra senza stelle assolute ma con un otti-mo collettivo, un pubblico rovente e la forza tipica di chi non ha davvero nulla da perdere ma solo un grande sogno da alimentare. Se Rizzitiello e Rugolo si riprendono dai leggeri problemi fisici che hanno avuto per la Fortitudo non sarà comunque una passeggiata. Le aquile sono avvisate.

AdilfortitUdo sUperfaVorita, san seVero cenerentola finale 2

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NOME RUOLO NATO ALTEZZA

Bdil l’Use a scaUri per proVarci

Nuova vittoria per Empoli nei confronti del Basket Scauri, la quarta quest’an-no, stavolta decisiva nell’economia della serie playoff. L’USE in questo modo pareggia i conti e porta la sfida a gara 3 che si terrà domenica nella città pontina. Gli uomini di Fabbri in Tosca-na hanno stentato e non sono riusciti a scardinare l’organizzatissima mac-china difensiva della squadra di casa, prepariamoci quindi ad una grandis-sima “bella” di scena sul prestigioso “palco” del PalaBorrelli.

GHIZZANI DA URLOIl numero 15 biancorosso si è reso protagonista di una delle migliori pre-stazioni della sua stagione, coronata da 16 punti e 8 rimbalzi messi a referto e tanta, tanta difesa che non è diret-tamente reperibile sullo scout. A fine gara il dg Mainardi è soddisfatto per la prestazione della squadra e sottolinea

la performance di Ghizzani: “Alessan-dro ha giocato una partita clamorosa, di un’intensità difensiva spaventosa -spiega il dirigente toscano-. Ma tut-ta la squadra ha disputato un’ottima gara, poi dare 18 punti a Scauri non è una cosa facile. Ora andremo lì per giocarcela, dato che abbiamo dimo-strato ampiamente di poter dire la no-stra sul loro difficilissimo campo anche in regular season”. Mainardi ha voluto inoltre esprimere la sua ammirazione per i tifosi biancoazzurri giunti così nu-merosi ad Empoli nel bel mezzo della settimana lavorativa: “Questa gente ha veramente tanta passione per venire fin qui in pullman di mercoledì, quasi gliela invidio, sono veramente meravi-gliosi”.

TANTI RIMBALZI POCHI PUNTIIn gara2 la squadra di Fabbri non è ri-uscita a raggiungere nemmeno la so-

ERRANTE Luca 2 1991 182 D’AGOSTINO Agostino 2 1991 191 5 RICHOTTI Dante 1 1985 180 7 TONETTI Daniel 1-2 1986 188 8 VIOLO Guido 3 1984 193 9 LOMBARDO Andrea 2 1990 195 14 PIERI Federico 1-2 1970 192 15 BIANCHI Pietro 5 1973 204 16 SERPENTINO Antonio 4-5 1990 202 18 COMIGNANI Ernani 3-4 1982 198 20 AMBRUOSO Francesco 3-4 1985 200 ROSSI Gianmarco 1 1990 180All. Enrico Fabbri

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di Emanuele Del Baglivofoto Palombo

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Bdill’Use a scaUri per proVarci

4 MONTAGNANI Giacomo 1-2 1986 188 5 MARIOTTI Daniele 1-2 1984 180 6 FONTANI Gianni 1-2 1980 190 7 SESOLDI Daniele 3 1992 195 8 STROZZALUPI F. 1 1990 19010 TERROSI Gianni 1-2 1989 191 12 DAMIANI Nicolò 5 1990 190 14 ACUNZO Claudio 4-5 1973 204 15 GHIZZANI Alessandro 3-4 1980 190 16 VANNINI Fabio 5 1987 205 19 MANCINI Francesco 2 1992 180

All. Francesco Mazzoni

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glia dei 60 punti realizzati, no-nostante avesse collezionato ben 50 rimbalzi contro i 34 de-gli empolesi. La differenza è stata proprio nelle percentuali al tiro che hanno condannato inevitabilmente i pontini. Fab-bri dovrà lavorare proprio su questi aspetti, eloquenti spe-cialmente le cifre dalla lunga e dalla lunetta (rispettivamen-te 2/17 e 14/26). Il tecnico scaurese ha comunque incas-sato il colpo ed è già pronto a ripartire: “Faremo di tutto per portare a casa il passaggio del turno, non cederemo in nessun modo. -e poi conclu-de-. Già non vedo l’ora di tor-nare in campo contro l’Use e non vedo l’ora di farlo nel mio palazzetto carico di persone”. Non vediamo l’ora neanche noi.

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14di Cosimo Firenzani

foto Palombo

En plein. Rieti batte Vado a domicilio, soffocandola con una grande difesa, e arriva alla finale senza aver mai perso nei playoff. Per la banda di Crotti è solo un ulteriore passo verso il dichiarato obiettivo promozione. In gara 2 (in cui era assente Filattiera per un infortunio ad una spalla) è arrivata una vittoria d’autorità (56-61), intravista con la ri-sposta del secondo quarto e consoli-data con il break del terzo. Il tutto per cancellare un inizio disastroso, in cui Vado dominava. E’ stata una partita piena zeppa di errori, con percentuali disastrose per entrambe: alla fine ha vinto la squadra che ha difeso meglio.

La prima frazione è stata emblematica: nonostante Rieti non facesse cane-stro nemmeno in una vasca da bagno (solo 6 punti segnati) ha rattoppato la situazione reggendo in difesa (15-6 al 10’). Gara 1 invece era stata la partita di Bagnoli: 22 punti più 17 rimbalzi. La squadra ha assimilato bene il suo in-gresso, che le ha dato una dimensione più interna, permettendo, come ha di-chiarato Crotti dopo gara 2, anche un maggiore equilibrio in difesa.

VADO DI RINCORSA Per Vado Ligure sono state entrambe gare di rincorsa: non ha mollato mai,

Bdil rieti senZa proBleMi Ma la strada e’ ancora lUnGa

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è vero, ma non è nemmeno mai riu-scita a strappare di mano l’inerzia agli avversari. I biancorossi erano arrivati in forma ai playoff, ma per battere una squadra come Rieti ci voleva una pro-va al massimo e di grande continuità da parte di tutti. Così non è stato: si chiude per il sodalizio di Drocchi una stagione strana, con gli obiettivi che si sono ridimensionati in corsa e le inat-tese dimissioni di Passera, per cause di forza maggiore, proprio in un mo-mento favorevole.Tornando a Rieti, c’è poco tempo per riposare visto che da giovedì 27 parti-rà al PalaSojourner la serie della pri-

ma finale con Patti, vincente per 2 a 0 con Corato, dopo aver ribaltato il fatto-re campo. In molti si chiederanno per-ché con Patti. E’ la nuova formula di questa stagione: otto squadre, le fina-liste di ogni girone, si contenderanno due promozioni con scontri incrociati tra i gironi A e B da una parte, e C e D dall’altra. Il primo turno si gioca al me-glio delle tre gare con la bella in casa della squadra che meglio posizionata nella classifica finale. Mentre nel se-condo turno l’eventuale spareggio ver-rà giocato in campo neutro. Insomma, la strada che separa Rieti dalla promo-zione è ancora lunga…

Bdilrieti senZa proBleMi Ma la strada e’ ancora lUnGa

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Cdil UrciUoli il MiGliore, riVelaZioni BeneVento e le roManeA sole 6 partite (al massimo) dal termi-ne di una lunga stagione, AS premia i migliori delle principali categorie, in un girone caratterizzato come spesso accade da tanto equilibrio, che ovvia-mente non ha facilitato i nostri giudizi. Proviamo allora per ogni categoria a citare più di un nome, scusandoci con gli addetti ai lavori che abbiamo omes-so per motivi di spazio o semplicemen-te a causa di poca memoria.

MIGLIOR GIOCATORE Si comincia subito con l’oscar più dif-ficile da assegnare, anche se noi ab-biamo pochi dubbi in proposito visto che è un atleta che seguiamo da vi-

cino ormai da tre stagioni. Non ce ne vogliano Tammaro del Collana Napoli e Di Marzo di Airola, i primi due del-la classifica marcatori, ma la definitiva consacrazione di Costantino Urciuoli della Luiss ha condizionato la nostra scelta. I miglioramenti più evidenti del giocatore avellinese si sono verifica-ti sul piano difensivo, favoriti da una squadra e da un allenatore che han-no deciso con successo di impostare il campionato proprio su quell’aspetto tattico. Urciuoli è pronto sicuramente per la B2, considerata anche la se-rietà dal punto di vista professionale e la correttezza sul parquet. Oltre ai già citati Tammaro e Di Marzo, in gra-do spesso di spostare completamente i valori, particolari noti di merito vanno anche ai “vecchietti” (affettuosamente parlando) Iacoangeli e Gavassuti, che hanno trascinato rispettivamente la Griff Smit e Aprilia a dei buonissimi ri-sultati. Tra i migliori certamente anche Piscitelli di Benevento, dispiace infine non aver potuto vedere il miglior Can-zano di Airola, condizionato da conti-nui problemi fisici, e aver visto partire a metà anno Iarriccio di Benevento, uno dei giocatori più bravi del girone d’andata.

MIGLIOR ALLENATORE Anche in questo caso la scelta non ri-cade sul primo in classifica, pur con-siderando l’ottimo lavoro svolto a Giu-gliano da Lamberti soprattutto sotto l’aspetto psicologico, in una piazza che avrebbe potuto risentire dell’eccessiva pressione di voler vincere a tutti i co-

di Roberto De Simonefoto Palombo

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sti. A Benevento però sta avvenendo un miracolo e il principale artefice è in-dubbiamente coach Bruno Annecchia-rico che in quattro anni ha formato un gruppo straordinario, in gradi di scala-re tre categorie e di lottare ancora per un’insperata B2. I sanniti sono apparsi la squadra migliore anche dal punto di vista del gioco offensivo, inoltre ci ha colpito positivamente il modo con cui Annecchiarico ha gestito le non ab-bondanti rotazioni, ulteriormente ridot-te dopo la partenza di Iarriccio. Gran campionato anche per due allenatori romani, Martiri a Ciampino ha sicura-mente ottenuto il meglio rispetto a tutti i suoi colleghi in rapporto alle qualità del suo roster, riuscendo tra l’altro a compattare immediatamente un grup-po in buona parte rinnovato. Ottimi risultati anche per Sardo della Smit, bravo a migliorare con il passare del tempo la qualità in attacco dei suoi e a disciplinare tatticamente Criscimanni.

SQUADRA RIVELAZIONE Di Benevento ne abbiamo già parlato così tanto che ormai non possiamo più considerarla una sorpresa, le rivela-zioni Ciampino (la più bella del giro-ne d’andata) e Griff Smit sono sotto gli occhi di tutti, allora la nostra attenzio-ne si sposta sull’impresa della Miner-va. La squadra meno accreditata dai pronostici d’inizio stagione, data per spacciata vista la giovanissima età, ha conquistato una meritata salvezza, no-nostante un campionato disputato mai con la stessa formazione. Il culmine a metà girone di ritorno con la vittoria sul

Collana e nel play-out, dove la truppa di Mannucci ha battuto con grande au-torità la Scuola Basket Cagliari.

MIGLIOR UNDER Appartiene ovviamente alla Minerva il primo classificato di questa categoria e ci riferiamo naturalmente a De Mar-tino, grande trascinatore in attacco e migliorato sensibilmente di partita in partita sotto l’aspetto difensivo. In un campionato pieno di under viste anche le difficoltà economiche, ci sarebbe da fare una sfilza di nomi, noi ricordiamo Caloia di Giugliano, Alessandro Fanti di Aprilia, Auriemma e Smorra di Airo-la, Simone Basile di Ciampino, oltre a tanti altri protagonisti della splendida salvezza della Minerva.

UrciUoli il MiGliore, riVelaZioni BeneVento e le roMane

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