as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai...

67

Transcript of as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai...

Page 1: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia
Page 2: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia
Page 3: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia
Page 4: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia
Page 5: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Che cos’è il Piano Triennale dell’Offerta Formativa?

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) è uno dei fondamentali documenti caratterizzanti la

scuola, a partire dal quale viene modellato il servizio scolastico. Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.)

è previsto a partire dal Regolamento sull’Autonomia delle Istituzioni Scolastiche (art. 3 del D.P.R.

27/5/1999). La legge n. 107 del 13 luglio 2015 modifica alcuni aspetti del D.P.R. 275/1999. Prescrive

che il P.O.F., a partire dall'anno scolastico 2016/2017, diventi triennale e che gli indirizzi al Collegio

dei docenti per la sua elaborazione vengano forniti dal Dirigente scolastico. Al Consiglio di istituto

compete l’approvazione del Piano. IL P.T.O.F.

• Riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale

• Riconosce la professionalità dei docenti e le loro scelte metodologiche

• E’ garante del carattere unitario del sistema d’istruzione, della valorizzazione

del pluralismo culturale e territoriale, nonché della necessità di attivare azioni di continuità e

di orientamento

• Si pone come fondamentale e costante strumento di miglioramento dell’offerta formativa della

scuola

• Delinea un nuovo modello di scuola in cui la partecipazione di ciascuno alla gestione dell’offerta formativa concorre a costruire una scuola di qualità e realmente efficace

A COSA SERVE?

Chiarisce agli utenti scolastici e agli operatori gli elementi che caratterizzano la scuola:

• L’analisi della popolazione scolastica e del territorio in cui la scuola è inserita

• Le attese e i bisogni emergenti

• L’identità del nostro Istituto (Chi siamo? Che cosa vogliamo? Vision e Mission)

• Le risorse della scuola (strutturali e umane)

• Il nostro progetto educativo (le linee guida; le scelte educative; le scelte didattiche; le scelte organizzative che riguardano le persone, il tempo, lo spazio; l’offerta formativa vera e propria)

• Il fabbisogno dell’Istituto

• Le scelte per una scuola del miglioramento

Page 6: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

CHI ELABORA IL P.T.O.F.?

Il Piano dell’Offerta Formativa è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base dell’Atto di Indirizzo realizzato dal Dirigente Scolastico ed approvato dal Consiglio di Istituto. È coerente con le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione (settembre 2012) e tiene conto della realtà locale in cui la scuola è inserita. È reso pubblico alle famiglie all’atto dell’iscrizione (il documento completo e originale è pubblicato sul sito web dell’Istituto). SI PUO’ MODIFICARE? Sì: il P.T.O.F. non è un documento statico ma è aperto a integrazioni e aggiornamenti ritenuti

migliorativi. La scuola, attraverso la commissione POF e valutazione, si fa carico di raccogliere e interpretare domande, esigenze, proposte dell’utenza, degli enti locali e delle istituzioni operanti nel territorio. In particolare è prevista una revisione annuale nel mese di ottobre.

Page 7: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Un’attenta analisi del territorio su cui il nostro istituto opera è necessaria per individuare risorse, con

cui la scuola può fare rete, e bisogni, cui la scuola può cercare di dare una risposta.

L’Istituto Comprensivo “Amedeo Duca D’Aosta” comprende sette plessi scolastici

Scuola dell'Infanzia “Dott.ssa A. Rancilio”, Casorezzo

Scuola Primaria “A. Manzoni”, Casorezzo

Scuola Primaria “Duca D'Aosta”, Ossona

Scuola Primaria, S. Stefano Ticino

Scuola Secondaria di Primo Grado, Casorezzo

Scuola Secondaria di Primo Grado “Giovanni XXIII”, Ossona

Scuola Secondaria di Primo Grado, S. Stefano Ticino

La popolazione scolastica

è così distribuita:

SCUOLA DELL’INFANZIA

SEDE SEZIONI ALUNNI

Casorezzo 3 74

SCUOLA PRIMARIA

SEDE CLASSI ALUNNI

Ossona 10 165

Casorezzo 12 266 Santo Stefano Ticino 13 255

Totale 35 686

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SEDE CLASSI ALUNNI

Ossona 6 122

Casorezzo 8 165

Santo Stefano Ticino 7 129

Totale 21 416

Page 8: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Il territorio:

I plessi sono dislocati nei Comuni di OSSONA, CASOREZZO E SANTO STEFANO TICINO. Tutti e tre i comuni

sono situati a circa 20 km, in prossimità dell’autostrada A4 Milano – Torino e, nel caso di Santo

Stefano Ticino, anche della linea ferroviaria Milano Torino. Ogni Comune conta una popolazione che

va da 4500 a 5500 abitanti, popolazione che, negli ultimi anni, ha avuto un notevole ricambio dovuto

all’immigrazione di nuovi nuclei familiari; in particolare nell’Istituto si registra una presenza di alunni

stranieri superiore all' 11% (infatti la scuola è inclusa nelle aree a forte processo immigratorio); sono

inoltre presenti sul territorio alcune comunità Rom.

Per quanto riguarda le attività produttive, nel nostro territorio l’agricoltura è ancora discretamente

praticata, ma le attività predominanti sono quelle del settore secondario che conta sia laboratori

artigianali e industrie medie e piccole, sia poli industriali di rilevanza nazionale (Magneti Marelli), che

tuttavia risentono in maniera diversa della crisi economica in atto.

La situazione occupazionale vede, nella maggior parte delle famiglie, entrambi i genitori impiegati

nelle industrie o nel settore terziario locali, del magentino, o di Milano.

La maggioranza dei giovani consegue il diploma di scuola secondaria di secondo grado ed è in

continuo aumento la popolazione universitaria, ma il contesto socio culturale è globalmente medio

basso. Sono tuttavia presenti diversi gruppi di aggregazione giovanile (principalmente oratori ed

associazioni sportive) che creano, almeno fino all’età dell’obbligo scolastico, un tessuto sociale

discretamente coeso. Iniziative culturali legate alle tradizioni del territorio sono particolarmente

sentite dalla popolazione locale, anche nelle sue fasce giovanili.

Gli Enti locali dei tre comuni, oltre alla collaborazione pluriennale e proficua con il nostro Istituto,

offrono finanziamenti per l'arricchimento dell'offerta formativa e contribuiscono in misura rilevante

alla gestione dei casi di disagio scolastico e familiare, garantendo la collaborazione di educatori e

forme di assistenza domiciliare. Ad arricchire le proposte formative della scuola si stanno

moltiplicando le occasioni di collaborazione con le sempre più numerose associazioni culturali

dislocate sul territorio.

Alle nuove proposte si affiancano progetti consolidati di collaborazione:

ENTE PROGETTO DI COLLABORAZIONE

ASSTL- UONPIA Indagini psico-cognitive e supporto agli alunni con bisogni educativi speciali Percorsi di educazione alla salute

Comune Consiglio Comunale dei Ragazzi

Polizia Locale Educazione Stradale

Servizi Sociali Consulenza Pedagogica

Tutela Minori Consulenza per la prevenzione e la gestione dei casi di dispersione scolastica e disagio minorile

Il nostro Istituto avverte molto forte la necessità di creare una sinergia sempre più proficua con tutti

gli enti del territorio, nella consapevolezza che solo costruendo una rete armonica intorno ai nostri

ragazzi sia possibile offrire loro un contesto di crescita efficace.

Page 9: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Nell’ottica di una progettualità educativa condivisa, la legge di riforma del Sistema Nazionale di

Istruzione e Formazione (n. 107/13 luglio 2015) invita gli istituti scolastici a consultare famiglie ed

Enti del territorio in merito alle loro attese circa gli obiettivi da perseguire prioritariamente tra quelli

indicati nell’articolo 1, comma 7 della stessa legge.

Riportiamo l’esito dell’indagine condotta nell’a. s. 2015-2016 a tal fine tra famiglie (rappresentanti

dei genitori), enti ed associazioni locali.

1 Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche (RIF. Obiettivi formativi: a) (19 scelte tra le prime tre posizioni)

2 Potenziamento competenze logico matematiche scientifiche (RIF. b) (16 scelte)

3 Sviluppo competenze digitali (RIF. h) (11)

4 Sviluppo della legalità e sostenibilità ambientale (RIF. e) (9)

5 Valorizzazione del merito degli alunni (RIF. q) (8)

6

Potenziamento competenze di cittadinanza attiva e democratica (intercultura, pace, solidarietà…) (RIF. 1d) (6)

7

Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali (RIF. l) (5)

Sono da citare anche i risultati emersi dalle indagini di “customer satisfaction”condotti dalla scuola nel corso

dell’anno scolastico 2017-2018. Emerge, in primo luogo, che le informazioni vengono condivise e ricercate

sempre più frequentemente su social e mezzi di comunicazione alternativi rispetto al sito della scuola: questo

dato impone una riflessione sul modo in cui le informazioni vengono divulgate, così da prevenire ritardi nella

comunicazione, incomprensioni ed omissioni.

Studenti e genitori sono complessivamente soddisfatti delle relazioni instaurate con i docenti: ascolto,

dialogo e comprensione contribuiscono a creare un clima di lavoro sereno. Si segnala, inoltre, che

sporadicamente si verificano tra gli studenti atteggiamenti scorretti, presumibilmente nei momenti

meno strutturati della giornata, e, in questi casi, gli alunni affermano di riuscire a trovare sostegno e

protezione negli insegnanti.

I genitori percepiscono ancora come poco efficace il metodo di studio insegnato agli alunni e ritengono

che ciò possa compromettere la futura carriera scolastica dei figli. D’altro canto gli studenti apprezzano

le modalità con cui si svolgono le lezioni, che ritengono di seguire con interesse e senza deficit attentivi;

allo stesso tempo, però, richiedono maggior diversificazione nell’assegnazione degli esercizi e un

ricorso più frequente al modello cooperativo.

Per quanto riguarda la gestione dei Plessi e del tempo scuola, l’utenza richiede spazi più ampi e più

ordinati, la possibilità di uniformare la scansione dell’orario scolastico nella Scuola Secondaria e la

richiesta di una maggiore continuità didattica.

Page 10: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Il nostro istituto nell’individuare i bisogni formativi su cui imperniare l’offerta formativa triennale, ha

tenuto conto dei seguenti elementi:

• Il profilo della popolazione scolastica

• L’identità socio culturale locale

• Le attese indicate dal territorio

• I risultati dei questionari di customer satisfaction

• Gli esiti di apprendimento

• Il Rapporto di Autovalutazione d’Istituto

Gli obiettivi presenti nella legge, in riferimento ai bisogni formativi così individuati, sono di seguito

riportati con l’ordine di priorità stabilito dal nostro Istituto per la predisposizione del piano triennale

dell’offerta formativa (ex art. 1, comma 14, legge n. 107/2015).

1 Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche (RIF. Obiettivi formativi: a)

2 Alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano per studenti stranieri (RIF. r)

3

Potenziamento competenze logico matematiche scientifiche (RIF. b)

4 Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali e prevenzione della dispersione scolastica (RIF. l - p)

5 Sviluppo competenze digitali (RIF. h) e potenziamento delle attività laboratoriali (RIF. m)

6

Potenziamento delle discipline motorie (RIF. g)

a- CHI SIAMO? STORIA DEL NOSTRO ISTITUTO

L’Istituto Comprensivo “A. Duca D’Aosta” è nato il 1 settembre 2000 dall'unione di scuole che in

precedenza appartenevano a circoli didattici o istituti scolastici diversi. Il 1 settembre 2009 l'istituto si

è ampliato con la costituzione della scuola dell'infanzia di Casorezzo “Andreina Rancilio”, nata da

preesistenti sezioni comunali.

In questo momento, perciò, l’Istituto comprende sia la scuola dell’Infanzia sia la scuola Primaria e la

scuola Secondaria di primo grado, che costituiscono il primo ciclo di Istruzione.

Nel corso degli anni le singole scuole hanno maturato esperienze scolastiche significative sul piano

educativo e professionale e su questa base hanno avviato un percorso di consolidamento di

un’identità condivisa, cogliendo ogni opportunità di confronto e di progettualità comune. Un vero e

proprio arricchimento, nella prospettiva di rinforzare l'identità di Istituto, è rappresentato dal gruppo

di lavoro per l'elaborazione di un Curricolo Verticale, costituitosi durante l’anno scolastico 2013-2014,

che prevede la condivisione di obiettivi e contenuti da parte di tutti gli ordini di scuola di ogni plesso.

Con questa modalità di programmazione, si intende incoraggiare la formazione di un team di docenti

sempre più capaci di confrontarsi, di collaborare e di accompagnare gli alunni in un processo di

Page 11: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

crescita non frammentato ed armonico.Delineando l’identità del nostro Istituto, va riconosciuta una

marcata connotazione umana, attenta alla persona, disponibile all’ascolto e al dialogo. Tali punti di

forza emergono in maniera costante negli anni ed inequivocabile dai questionari di “customer

satisfaction” somministrati ogni anno ad alunni e famiglie.

b- CHE COSA VOGLIAMO? VISION e MISSION

La Vision è la percezione che la scuola ha del proprio ruolo e delle proprie finalità; la Mission

rappresenta l’obiettivo strategico attraverso il quale adempiere a queste finalità.

La Vision del nostro Istituto è sintetizzata nel motto “Con la famiglia per la crescita di ciascun alunno”

e rappresentata dal logo di seguito rappresentato.

Il logo del nostro istituto è stato progettato e creato dagli alunni attraverso un concorso che si è

svolto nell’anno scolastico 2014-2015. Esso rappresenta le linee di riferimento a cui deve ispirarsi

ogni azione intrapresa:

• Un bambino costruisce il proprio percorso formativo dentro una relazione: con la famiglia, con la

scuola (compagni e insegnanti) e con ogni contesto educativo

• L’adulto lo sostiene, lo incoraggia e lo motiva

• La scuola sente la necessità di fare rete con la famiglia, che rappresenta, per ogni bambino, il primo

ente educativo

• Il bambino rappresenta il centro del processo di crescita e la sua centralità diviene ricchezza per gli

stessi adulti e per tutta la comunità educante

• Viene raffigurato un solo bambino non in segno di individualismo, ma dell’unicità di ciascun alunno,

che va compreso e valorizzato

• Il libro rappresenta il linguaggio universale della cultura, come vero strumento di comunicazione tra

diverse generazioni e tra popoli di ogni cultura e nazione, e come strumento per leggere la realtà

La nostra Mission è:

Realizzare una scuola

• capace di migliorarsi sempre e che creda nel proprio valore

• realmente inclusiva, che sappia “accettare le sfide della diversità” (Indicazioni Nazionali per il

Curricolo, settembre 2012) nel promuovere e valorizzare la “speciale normalità” di ciascuno

(alunni, docenti e famiglie),

• che sappia mettere in relazione le competenze di tutti: insegnanti, alunni, famiglie e territorio

• che punti a formare una comunità di cittadini consapevoli e competenti, in cui ciascuno

(alunni, docenti e genitori) svolga responsabilmente il proprio ruolo

• che formi gli alunni a “dare un senso alla varietà delle loro esperienze” (ibidem),

trasmettendo amore per la cultura e valori di base, condivisi tra scuola e famiglia, che li

sostengano nelle loro scelte sociali e relazionali

• che insegni ad aprirsi all’altro e al mondo con responsabilità, senza pregiudizi e in un’ottica di

arricchimento reciproco

Page 12: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

c- DA DOVE PARTIAMO? Le RISORSE

Page 13: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Aula video - SI SI SI SI SI SI

Laboratorio musicale - - SI - SI - SI

Laboratorio artistico / manipolazione SI SI SI SI SI - SI

Aula di scienze - - SI - SI - SI

Laboratorio multimediale - SI SI SI SI SI SI

Laboratorio linguistico - - SI - SI - -

Sala mensa 1 SI SI SI SI SI SI SI

Palestra 2 SI SI SI SI SI SI SI

Biblioteca - SI SI SI SI SI SI

Aula docenti - SI SI SI SI SI SI

Aula magna - - - SI SI - SI

Spazi per piccoli gruppi SI SI SI SI SI SI SI

Spazio verde / aperto SI SI SI SI SI SI SI

Dormitorio SI - - - - - -

Sala giochi SI - - - - - -

1 La sala mensa è unica per la scuola primaria e secondaria di Ossona e S. Stefano Ticino.

2 La palestra è unica per la scuola primaria e secondaria di tutte le sedi.

Page 14: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia
Page 15: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Dirigente Scolastico Prof.ssa Anna Maria Maltagliati

Collaboratori del Dirigente

Prof. Cozzi Orazio (Collaboratore vicario)

Prof.ssa Minardi Lara (Coordinatore Scuola secondaria)

e Ins.te Giovanna Garavaglia (Coordinatore Scuola primaria)

Docenti

Docenti scuola dell'Infanzia N° 11 - di cui 6 di ruolo

Docenti scuola Primaria N° 89 - di cui 61 di ruolo

Docenti scuola Secondaria di primo grado

N° 56 - di cui 30 di ruolo

Tra questi:

- N° 2 di Religione (infanzia) - N° 3 di sostegno (infanzia) - N° 16 di sostegno (primaria) - N° 5 di Religione (primaria) - N° 18 Specializzati di lingua inglese (primaria) - N° 11 di sostegno (secondaria) - N° 1 di religione (secondaria) - N° 11 coordinatori delle attività didattiche dei plessi - N° 7 incaricati di funzioni strumentali al POF - N° 9 responsabili della sicurezza - N° 6 referenti per l’informatica

Personale Ausiliario e

Amministrativo

Direttore servizi generali e amministrativi:

Sig.ra Rosa Enrica

N° 6 assistenti amministrativi

N° 23 collaboratori scolastici

Page 16: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

a- LINEE GUIDA

“La Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria, la Scuola secondaria di primo Grado costituiscono il primo

segmento del percorso scolastico e, in considerazione del rilievo che tale periodo assume nella biografia di

ogni alunno, contribuiscono in modo determinante all’elevazione culturale, sociale ed economica del Paese e

ne rappresentano un fattore decisivo di sviluppo e di innovazione” (Indicazioni Nazionali per il Curricolo della

Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione, settembre 2012).

Coscienti della responsabilità connessa al nostro ruolo, perseguiamo, attraverso l’offerta formativa del nostro

Istituto, le finalità istituzionali indicate dalla legge 107/2015 (art.1, comma 1):

a) Innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i

tempi e gli stili di apprendimento ;

b) contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali;

c) prevenire l'abbandono e la dispersione scolastica;

d) realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione

didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva;

e) garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente

dei cittadini.

Page 17: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

b- SCELTE EDUCATIVE

1.

La scuola ritiene fondamentale fare rete con la famiglia, che è il luogo primario dell’educazione. Perché sia

possibile educare, deve infatti sussistere tra famiglia e scuola un’alleanza, fondata sulla fiducia, sulla stima e

sul rispetto dei rispettivi compiti e ruoli.

Il dialogo scuola-famiglia si esprime formalmente attraverso i colloqui con gli insegnanti e con la direzione, le

assemblee di classe e di Istituto, l’elezione dei rappresentanti negli Organi Collegiali. Anche il sito della scuola

è luogo fondamentale di comunicazione e condivisione di informazioni, materiali e giudizi per tutta la

comunità educativa.

I rappresentanti di classe, eletti annualmente, hanno il compito di favorire un confronto costruttivo, invitando

sempre i genitori che esprimessero domande o difficoltà ad un dialogo franco, diretto e personale con i

docenti e con la direzione.

Il Patto Educativo di Corresponsabilità

A seguito dell’approvazione del D.P.R. n°235 del 21 novembre 2007, che richiede la formulazione di un Patto

Educativo di Corresponsabilità tra scuola, famiglia ed alunni, è stata formata una commissione che ha

provveduto all'analisi e rielaborazione del “Contratto Formativo” già in vigore (nato da una precedente

consultazione di docenti, alunni e genitori sugli obiettivi formativi della scuola); tale lavoro è stato in vigore

fino all’a. s. 2015-2016. Dall’a. s. 2016-2017 il Patto Formativo è stato aggiornato nel testo di seguito riportato:

La scuola si impegna

IDENTITÀ A mettere in atto un ascolto attivo nei confronti degli alunni per favorire in loro la

conoscenza e l’espressione di sé e l’apertura al confronto e al dialogo condividendo gli

obiettivi formativi della scuola.

AUTONOMIA A creare azioni e situazioni nelle quali gli alunni possono operare scelte autonome e

responsabili.

Page 18: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

PARTECIPAZIONE

Ad informare costantemente ragazzi e genitori sugli incontri e sulle iniziative scolastiche

valorizzando l’utilizzo del sito web.

COLLABORAZIONE Ad instaurare un dialogo costruttivo e una collaborazione attiva con la famiglia e con gli

enti pubblici e privati presenti sul territorio per favorire un percorso di crescita globale

della persona, con particolare attenzione alle situazioni di svantaggio.

IMPEGNO A favorire e sostenere l’apprendimento nel rispetto delle competenze individuali

adottando strategie e metodologie efficaci e garantendo una valutazione trasparente.

SOCIALIZZAZIONE A creare un clima che educhi al rispetto delle differenze prevenendo situazioni di

disagio, di pregiudizio e di emarginazione (episodi di aggressività, bullismo, vandalismo,

inosservanza del divieto di fumo)

RISPETTO DELLE E

REGOLE

A far comprendere il valore educativo del rispetto delle regole, motivando le ragioni che

le ispirano e condividendole nella comunità scolastica, valorizzando i comportamenti

positivi degli studenti e applicando, in caso di necessità, le sanzioni disciplinari previste

(dal richiamo verbale alla sospensione).

COMPETENZA A incentivare gli alunni ad utilizzare le abilità e le conoscenze apprese in situazioni di

vita quotidiana.

Gli alunni si impegnano

IDENTITA’ A riconoscere l’importanza di tutte le opportunità fornite dalla scuola per

prendere coscienza delle proprie potenzialità come occasione di crescita

personale.

AUTONOMIA Ad imparare a gestire il proprio tempo e assumersi con responsabilità gli

impegni che la vita scolastica richiede cercando di diventare sempre più

autonomi.

PARTECIPAZIONE A partecipare attivamente alle iniziative proposte dalla scuola e garantire

costantemente la propria attenzione e il contributo personale alla vita della

classe.

COLLABORAZIONE A collaborare con i compagni e con gli adulti per creare un ambiente educativo

sereno e rassicurante.

IMPEGNO A partecipare con attenzione e impegno alle attività scolastiche, a portarle a

termine nei tempi e nei modi dovuti

Page 19: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

SOCIALIZZAZIONE A rispettare se stessi, i compagni, tutti gli adulti e l’ambiente scolastico.

RISPETTO DELLE

REGOLE

A conoscere e rispettare il regolamento di istituto e a migliorare i propri

comportamenti, perché siano sempre più corretti e civili.

COMPETENZA A sviluppare nuove conoscenze e abilità per acquisire le competenze necessarie

per affrontare situazioni di vita quotidiana.

I genitori si impegnano

IDENTITÀ A valorizzare il percorso scolastico del proprio figlio rispettandone le

attitudini, incoraggiandolo ed apprezzando ogni suo progresso al fine di

accrescerne l’autostima e di realizzare la sua formazione come persona

AUTONOMIA Ad accompagnare i propri figli nel percorso formativo di

apprendimento senza sostituirsi ad essi per condurli ad effettuare

scelte personali e autonome.

PARTECIPAZIONE A trasmettere ai propri figli, con consapevolezza, che vivere la scuola

come momento formativo è molto importante.

COLLABORAZIONE A creare un dialogo costruttivo e un atteggiamento collaborativo con la

scuola, condividendone le finalità educative e partecipando agli

incontri scuola-famiglia.

IMPEGNO

A rispettare l’istituzione scolastica favorendo una costante e puntuale frequenza;

a vigilare che il lavoro scolastico sia svolto con cura e in modo efficace e a controllare compiti, avvisi e valutazioni dei propri figli.

SOCIALIZZAZIONE A trasmettere il valore del rispetto per gli altri, adulti e coetanei, della

solidarietà e della collaborazione senza discriminazioni, a sostenere i

ragazzi nel diventare futuri cittadini responsabili.

RISPETTO DELLE REGOLE A educare i propri figli al rispetto delle regole, nella consapevolezza di

una corresponsabilità educativa; prevenire e segnalare situazioni

critiche di cui dovessero venire a conoscenza e rispondere o risarcire la

scuola di eventuali danni arrecati derivanti da comportamenti

inadeguati.

COMPETENZA A sostenere il percorso formativo ed educativo dei propri figli, perché

sviluppino conoscenze e abilità spendibili in situazioni di vita

quotidiana.

Il documento deve essere sottoscritto dalle famiglie all'atto dell'iscrizione. Con la sottoscrizione del Patto i

Page 20: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

genitori si impegnano a condividere le priorità educative della Scuola. L'azione educativa infatti potrà avere

efficacia solo se svolta insieme tra tutti i soggetti che compongono la comunità scolastica. Si tratta di stabilire

un'alleanza educativa che coinvolga la scuola, gli studenti e i loro genitori, ciascuno secondo i rispettivi ruoli e

responsabilità e rispetto alla quale la famiglia ha un ruolo strategico, perché soggetto primario dell'azione

educativa.

Complementare al “Patto Educativo di Corresponsabilità” tra scuola e famiglia è il “Regolamento di

Disciplina”, che specifica i comportamenti consentiti e vietati, le sanzioni previste in caso di mancanze o

inadempienze e gli organi competenti ad applicarle.

Durante l’a. s. 2015-2016 è stato rinnovato il Patto Educativo di Corresponsabilità. E’ in fase di rielaborazione

la Carta dei Servizi, già definita presso questo istituto in ottemperanza al decreto del Presidente del CM 7

giugno 1995 e deliberata dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio di Istituto.

Page 21: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

2.

L’obiettivo competenze

Il nostro Istituto, in linea con le acquisizioni di un vasto confronto scientifico e culturale, a livello europeo, al

quale l’Italia ha attivamente partecipato, non considera l’apprendimento come un puro trasferimento di

conoscenze, ma intende la crescita di ciascuno studente come la maturazione di competenze.

Che cos’è una competenza?

La competenza è la capacità di far fronte ad un compito concreto attraverso una sintesi di:

• conoscenze a abilità acquisite (es. studiando le discipline scolastiche)

• originalità delle proprie risorse personali (es. attitudini ed interessi)

• capacità di adattarsi alle situazioni reali

E’ utile sottolineare che le conoscenze e le abilità non perdono il loro valore nell’impostazione della

didattica per competenze, ma rappresentano il mezzo per raggiungerle.

(Cfr. M. Pellerey, Le competenze individuali e il Portfolio, 2004; E. Puricelli, R. Perini, Didattica per

Competenze, 2015)

Si evince da quanto detto sopra che le competenze sei dispiegano in modo originale in ciascuna persona,

perciò una scuola che punta alla maturazione delle competenze è una scuola che sa essere profondamente

inclusiva.

Quali sono le competenze chiave delineate dal Parlamento europeo?

• la comunicazione nella madrelingua;

• la comunicazione in lingue straniere;

• la competenza matematica e le competenze di base in campo scientifico e tecnologico;

• la competenza digitale;

• imparare ad imparare;

• le competenze sociali e civiche;

• senso di iniziativa e di imprenditorialità;

• consapevolezza ed espressione culturali

Page 22: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Tali competenze sono integrate nelle Indicazioni Nazionali, che stabiliscono qual è il profilo delle

competenze che uno studente deve possedere al termine del primo ciclo di istruzione.

Le competenze che uno studente deve mostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione, il

conseguimento delle quali costituisce “l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano”

(Indicazioni Nazionali), sono descritte nel “Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione”

di seguito riportato:

Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione

“Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale,

le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia

e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria

personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti,

utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le

diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i

sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole

condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni

e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Dimostra una

padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa

complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse

situazioni. Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in

lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una

seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della

comunicazione. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati

e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il

possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi

e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si

prestano a spiegazioni univoche. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca

di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Ha buone competenze

digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed

informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di

controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Possiede un patrimonio di conoscenze

e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni

ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto

di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha

attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire:

momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle

comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova

in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si

impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a

misurarsi con le novità e gli imprevisti.”

Page 23: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Il curricolo verticale per competenze Cos’è il curricolo: Il curricolo di istituto è espressione della libertà di insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo

stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’Istituto. Il curricolo che ogni scuola

definisce deve fare riferimento al “Profilo dello studente”, ai “Traguardi per lo sviluppo delle competenze”

e agli “Obiettivi di apprendimento” specifici per ogni disciplina, contenuti nelle Indicazioni Nazionali del

2012. Il nostro Istituto sta lavorando per riorganizzare il proprio curricolo nella prospettiva delle

competenze, con l’obiettivo di operare una sorta di rivoluzione copernicana nel proprio modo di fare scuola

e di coinvolgere ogni ordine scolastico in una progettazione “in verticale”. In questa prospettiva sono in

atto dei percorsi formativi rivolti a tutto il Collegio Docenti per fornire agli insegnanti un’adeguata

preparazione.

Perché il curricolo “verticale”?

Perché l’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola,

caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa e professionale, è progressivo e continuo: il

curricolo verticale si ispira a una logica di “continuità” nella proposta progressiva degli apprendimenti, dei

metodi, dei contesti relazionali/organizzativi, nelle modalità di verifica ecc.

Page 24: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

3.

Noi crediamo in una scuola inclusiva, che sappia valorizzare le differenze e le potenzialità di ciascun alunno,

perché “Non c’è peggiore ingiustizia che fare parti uguali tra disuguali” (don Milani), nella convinzione che

una scuola capace di accogliere insegna ad essere accoglienti.

I Bisogni Educativi Speciali

La scuola, in quanto istituzione, ha il compito di garantire l'istruzione e l'educazione per tutti e si impegna

ad attivare ogni opportunità educativa per offrire a ciascuno, in particolare agli alunni con bisogni educativi

speciali, un percorso personalizzato e il più possibile efficace.

La direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi

speciali” prescrive di formulare percorsi formativi personalizzati a favore di:

• alunni diversamente abili

• alunni con disturbi specifici dell’apprendimento e / o disturbi evolutivi specifici

• alunni in situazione di svantaggio sociale e culturale

• alunni con difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana.

Per quanto riguarda gli alunni diversamente abili, l'Istituto accompagna il loro percorso formativo con

l'elaborazione dei seguenti documenti:

Profilo Dinamico Funzionale (PDF): E' il documento che raccoglie ordinatamente le informazioni riguardanti

lo sviluppo complessivo dell'alunno, mettendo in evidenza ciò che sa fare e ciò che conosce. Il P.D.F. viene

redatto dall’insegnante di sostegno e dai docenti curriculari in collaborazione con gli operatori sociosanitari

e la famiglia, è il quadro di sintesi dello sviluppo raggiunto dall’alunno nelle diverse aree e serve quindi a

collocare correttamente l’intervento formativo ed educativo scolastico. Esso ha inoltre la funzione di

segnare le tappe evolutive di un alunno in situazione di disabilità. Indica la descrizione funzionale del

soggetto e mette in evidenza le caratteristiche fisiche, psichiche, sociali ed affettive, cognitive, rilevando sia

le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di disabilità, sia le possibilità di recupero,

sottolineando le capacità possedute che dovranno essere sostenute, sollecitate, progressivamente

potenziate e sviluppate nel rispetto dell’alunno stesso. Il PDF, ai sensi dell’art. 12 comma 5 della legge

quadro n° 104 del 1992 e del D.P.R del 14/02/1994 art.4, deve indicare, in via prioritaria, il prevedibile

livello di sviluppo che l’alunno dimostrerà nei tempi brevi e nei tempi lunghi. Nell’ambito degli obiettivi

generali, sulla base del profilo dinamico funzionale, il team di classe (Scuola Primaria - Infanzia) e il Consiglio

di Classe (Scuola Secondaria di Primo Grado) definisce e delibera il Piano Educativo Individualizzato (PEI): è

Page 25: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

il documento nel quale sono descritti gli interventi, integrati ed equilibrati tra di loro, predisposti per

l’alunno diversamente abile in un determinato periodo di tempo, in funzione della crescita armonica della

personalità e ai fini della realizzazione del diritto all’educazione e all’istruzione. Il P.E.I. è redatto entro la

fine di novembre, verificato ed eventualmente aggiornato in qualsiasi momento dell’anno scolastico, sia per

la scuola primaria sia per la scuola secondaria di primo grado. Alla definizione del P.E.I. provvedono

l’insegnante di sostegno in collaborazione con gli insegnanti curriculari di ogni disciplina o area, con i

familiari e con la supervisione del neuropsichiatra. Il P.E.I. deve essere d’aiuto agli insegnanti nelle scelte

didattiche ed organizzative e deve servire per rendere chiara e sistematica la progettazione, pur

garantendo un’ampia flessibilità in corrispondenza ai bisogni educativi e didattici dei singoli alunni. La

realizzazione degli interventi previsti nel Piano Educativo Individualizzato coinvolge, a diversi livelli, tutte le

figure di riferimento importanti per l'alunno: per consentire un recupero globale è infatti necessario

mantenere i contatti con le diverse strutture che si occupano degli alunni diversamente abili, sia all'interno

sia all'esterno della scuola.

Tutti gli insegnanti titolari della classe dell’alunno con disabilità sono corresponsabili dell’attuazione del

P.E.I. ed hanno quindi il compito di valutare i risultati dell’azione didattico- educativa.

Per quanto concerne gli alunni con disturbi specifici dell'apprendimento (DSA), viene redatto il Piano

Didattico Personalizzato, un contratto tra docenti, istituzioni scolastiche, socio sanitarie e famiglia per

individuare e organizzare un percorso personalizzato in cui siano definiti i supporti compensativi e

dispensativi necessari al successo scolastico. Tale Piano viene aggiornato ogni anno e adeguato ai progressi

dell'allievo tramite apposita modulistica interna.

Sono da considerarsi alunni con bisogni educativi speciali anche gli alunni nomadi e gli alunni

stranieri con scarsa conoscenza della lingua italiana, la cui presenza è consistente nel nostro istituto.

L’inserimento degli alunni stranieri avviene con modalità definite da un apposito protocollo di

accoglienza (vedi allegato n. 3).

Anche per questi alunni si provvede alla redazione di un PDP, che parte dalla lettura attenta delle varie

situazioni di disagio per giungere ad una proposta il più aderente possibile alle effettive esigenze degli

allievi.

Nell’Istituto funziona un apposito Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (G.L.I.), composto da insegnanti di

sostegno, docenti con una specifica formazione ed esperienza, docenti curriculari ed eventuali specialisti

esterni, che si riunisce periodicamente e ha il compito di:

- rilevare la presenza degli alunni con bisogni educativi speciali nell’Istituto;

- raccogliere la documentazione degli interventi educativi programmati;

- promuovere attività di consulenza e di supporto ai docenti riguardo alle metodologie e alle strategie da

adottare;

- monitorare e valutare il livello di inclusività della scuola

- redigere un Piano Annuale per l'Inclusività (PAI) sulla base delle effettive esigenze rilevate

La valutazione degli alunni con disturbo specifico dell'apprendimento fa riferimento a metodi e strumenti

Page 26: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

condivisi tra scuola e famiglia nel PDP. Nel rispetto dei diritti degli alunni DSA e per permettere loro il

successo scolastico attraverso l’utilizzo di metodologie alternative , è stato compilato un protocollo per la

corretta somministrazione delle verifiche. Tale documento ha avuto l’approvazione del Collegio dei Docenti

e sarà in vigore dall’anno scolastico 2017/18.

Nel caso degli alunni diversamente abili, che seguono una programmazione individualizzata e concordata

con famiglia e specialisti, la valutazione formativa, sommativa e conclusiva del ciclo di studi è leggibile ed ha

significato solo ed esclusivamente in relazione agli obiettivi specifici esplicitati nel PEI.

Progetto di rete “Sustinere”

La finalità del progetto di rete “Sustinere” è quella di migliorare la qualità dell’integrazione e

dell’inclusione degli alunni DVA, con l’intento di renderla più stabile nel tempo agendo, in rete con altre

scuole, sulle modalità di gestione e valorizzazione dell’organico di sostegno.

A tal proposito si opererà come segue:

• analizzando le caratteristiche quantitative e qualitative dell’organico di sostegno dei diversi istituti della

rete;

• valorizzando il ruolo degli insegnanti con titolo specifico al fine di sostenere la consapevolezza

dell’importanza del ruolo;

• promuovendo lo sviluppo professionale dei docenti di sostegno, anche al fine di favorire la loro

stabilizzazione;

• sviluppando la “dimensione di rete” nella gestione dell’organico di sostegno per un utilizzo integrato,

flessibile e funzionale delle risorse;

• sviluppando una cultura dell’integrazione su “dimensione di rete” mediante scambio di strumenti,

modelli organizzativi e buone pratiche.

Quest’anno si sperimenteranno:

• modalità congiunte di convocazione e assegnazione dei docenti privi di titolo degli Istituti in Rete, al

fine di garantire maggior continuità di assegnazione ai singoli alunni e ridurre al minimo i tradizionali

caroselli ad inizio anno;

• utilizzo di una risorsa aggiuntiva di sostegno per ideare e sperimentare modalità di riconoscimento e

valorizzazione dei docenti di sostegno con titolo, al fine di sostenere protagonismo e consapevolezza

del ruolo. Istruzione domiciliare

I Progetti di istruzione Domiciliare esprimono l’attenzione del nostro Istituto nei confronti degli alunni

che, a causa di gravi patologie, siano impossibilitati a frequentare le lezioni per un periodo pari o

superiore a 30 giorni, anche non continuativi.

L’attivazione del progetto avviene su specifica richiesta dei genitori e viene attuato in maniera

coordinata con l’eventuale scuola presente in ospedale, con la quale viene concordato un Piano

Personalizzato d’Apprendimento.

L’Istituto nomina un Referente di Progetto che coordinerà l’attività dei docenti, delle materie

individuate dal piano, che, compatibilmente con le condizioni di salute, si recano a casa dell’alunno per

un numero concordato di ore settimanali con l’obiettivo di permettere l’acquisizione dei contenuti

minimi disciplinari.

Nelle modalità di realizzazione degli interventi si avrà cura di individuare momenti che favoriscano

l’inclusione degli alunni che usufruiscono di questa modalità di istruzione incoraggiando, dove

possibile, la visita dei compagni di classe, e l’utilizzo delle tecnologie telematiche per favorire la

Page 27: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

comunicazione, la relazione e la collaborazione con i pari.

Le attività svolte nell’ambito di questo progetto sono a tutti gli effetti considerate ai fini della validità

dell’anno scolastico.

Progetto “Dislessia Amica”

Nell’ottica di potenziare le risorse a disposizione della Scuola ed essere sempre più in grado di accogliere

e includere gli studenti con DSA si è da poco concluso un percorso formativo e-learning rivolto al personale

docente, la cui finalità è di ampliare le conoscenze metodologiche, didattiche, operative e organizzative

necessarie a rendere la Scuola realmente inclusiva per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento.

Tale iniziativa è parte integrante del progetto nazionale “Dislessia Amica”, realizzato dalla Associazione

Italiana Dislessia (AID) con Fondazione TIM e di intesa con il MIUR.

Il progetto Dislessia Amica nasce da oltre un anno di ricerca e applicazione sul campo all'interno del

territorio nazionale in 30 scuole.

La sperimentazione ha visto la partecipazione di un gruppo di insegnanti scelti all'interno di ogni istituto e

coordinato da un formatore AID. Il percorso di e-learning si avvale di materiale strutturato, video lezioni,

indicazioni operative, approfondimenti ed è suddiviso in 4 Moduli:

MODULO 1: Competenze organizzative e gestionali della Scuola

MODULO 2: Competenze osservative dei docenti per la progettazione efficace del PDP

MODULO 3: Competenze metodologiche e didattiche

MODULO 4: Competenze valutative

Il corso ha offerto numerosi spunti di riflessione e tecniche operative per migliorare sempre più l’offerta didattico-formativa agli alunni DSA e non e poiché IL 95% dei docenti iscitti ha superato il corso, il nostro Istituto ha ottenuto il riconoscimento di “SCUOLA AMICA DISLESSIA”.

Page 28: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

c- SCELTE DIDATTICHE

I docenti dell’Istituto, attraverso corsi di formazione e percorsi di autoformazione, intendono promuovere una

didattica sempre innovativa, flessibile, attenta ai bisogni emergenti dal singolo gruppo classe e dalla singola

situazione di apprendimento, senza privilegiare alcuna tecnica didattica specifica a discapito di altre, ma

affermando il principio che vede l’alunno al centro del processo di insegnamento / apprendimento. Solo se

messo in condizioni di partecipare in modo attivo e consapevole a tale processo, infatti, il discente vive

l’esperienza di un apprendimento significativo: durevole, riutilizzabile in contesti diversi, dotato di senso.

“L’attività didattica è orientata alla qualità dell’apprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza

lineare, necessariamente incompleta, di contenuti disciplinari. I docenti, in stretta collaborazione, promuovono

attività significative nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si

intrecciano fra loro, evitando trattazioni di argomenti distanti dall’esperienza e frammentati in nozioni da

memorizzare” (Indicazioni Nazionali). In questa prospettiva il confronto e la collaborazione tra i docenti

devono divenire l’orizzonte entro cui dipanare la libertà di insegnamento, e il legame tra la scuola e la vita

deve essere posto come obiettivo a cui tendere.

Una caratteristica del nostro Istituto è la cura delle relazioni tra docenti e studenti, poiché ci sorregge la

convinzione che “non vi sia trasmissione possibile senza incontro, senza impatto con l’altro” e che

“insegnamento è un incontro, non solo con i contenuti, ma con lo stile del maestro, che trasforma i libri in

qualcosa da amare” (Massimo Recalcati).

Nella prospettiva della promozione delle competenze, l’Istituto intende intraprendere, nel triennio cui il

presente Piano fa riferimento, una progressiva riorganizzazione della didattica, che si rifocalizzi sul binomio

competenze = fine, conoscenze e abilità = mezzi. L’aula scolastica, nella pratica, deve trasformarsi in una sorta

di “bottega artigiana”, in cui la prospettiva non è solo la trasmissione di saperi, ma il maestro per insegnare

parla facendo e fa parlando (non parla solamente), e l’apprendista impara facendo oltre che ascoltando e

osservando: il maestro non può sostituirsi all’alunno, che può costruire la propria competenza solo in prima

persona.

Un approccio didattico che bene si sposa con le scelte fin qui enunciate è il cosiddetto “apprendimento

cooperativo” (o cooperative learning). Numerosi studi hanno scientificamente dimostrato che con

l’apprendimento cooperativo gli studenti ottengono risultati scolastici più elevati, una più approfondita

acquisizione di contenuti e abilità, più alti livelli di autostima, maggiori competenze sociali e di problem

solving. Non bisogna confondere il cooperative learning con il normale lavoro di gruppo. La specificità

dell'apprendimento cooperativo sta:

a) nell'enfasi posta sul coinvolgimento attivo di tutti gli studenti in lavori di gruppo e sul successo scolastico

di tutti i membri del gruppo;

b) nella presenza nel lavoro di gruppo dei seguenti elementi: positiva interdipendenza; responsabilità

individuale; interazione faccia a faccia; uso appropriato delle abilità; valutazione del lavoro.

Si coglie, inoltre, come una simile modalità didattica consenta di operare davvero in una prospettiva

inclusiva, poiché ciascuno trova il suo ruolo e offre le proprie competenze personali per la riuscita di tutti.

Le nuove tecnologie offrono degli spunti che rendono più accattivanti le lezioni, accolgono la sfida di dare

strumenti di organizzazione e di espressione agli alunni, specie a quelli con bisogni educativi speciali,

supportando la motivazione di ciascuno.

Page 29: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

PIANO NAZIONALE PER LA SCUOLA DIGITALE

Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56, il MIUR, con D.M.

n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale.

Si tratta prima di tutto di un’azione culturale, che parte da un’idea rinnovata di scuola, intesa come spazio

aperto per l’apprendimento e non unicamente luogo fisico.

È un’opportunità di innovazione incentrata sulle metodologie didattiche e sulle strategie usate con gli alunni in

classe, adeguando ad esse le strutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione degli insegnanti e

dell’organizzazione.

Per facilitare tale processo di programmazione e di coordinamento delle azioni strategiche in ogni scuola è stato

individuato un Animatore Digitale, una nuova figura che coordina la diffusione dell’innovazione digitale a scuola

e le attività del PNSD.

Saranno gli “animatori digitali” di ogni scuola, insieme ai dirigenti scolastici e ai direttori amministrativi,

adeguatamente formati su tutti i suoi contenuti, ad animare ed attivare le politiche innovative contenute nel

Piano e a coinvolgere tutto il personale, oltre che gli studenti e le loro famiglie.

Il profilo dell’animatore digitale sarà rivolto a:

FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori

formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la

comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre

attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri

attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della

scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia

comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti),

coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica

condotta da altre figure.

FINALITA’ E OBIETTIVI DEL PIANO

Secondo quanto previsto dal Piano Nazionale Scuola Digitale si intendono raggiungere nel triennio

2016/2019 i seguenti obiettivi:

• sviluppare le competenze digitali degli studenti;

• potenziare gli strumenti didattici laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi

• di innovazione;

• adottare strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la

• condivisione dei dati;

Page 30: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

• favorire la formazione dei docenti verso l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale per

l’insegnamento, l’apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli

studenti;

• formare il personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nell’amministrazione;

• potenziare le infrastrutture di rete;

• valorizzare le esperienze di innovazione digitale in atto;

• favorire l’utilizzo dei testi didattici in formato digitale e la diffusione di materiali didattici

• anche prodotti autonomamente dalle scuole.

Si puntualizza che la didattica digitale non si esaurisce con il mero impiego delle tecnologie, ma punta ad una

educazione all’utilizzo consapevole degli strumenti digitali. Gli studenti oggi sono immersi in una realtà ad alto

contenuto tecnologico, ma spesso non ne conoscono le possibili implicazioni: essi, pertanto, necessitano

sempre più di essere guidati all’utilizzo responsabile dei mezzi informatici di cui dispongono (internet, chat,

social network).

Page 31: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

d- SCELTE ORGANIZZATIVE

LE PERSONE

Ruoli e compiti

Per favorire il coordinamento di tutte le attività programmate nell’Istituto sono previste riunioni

periodiche, convocate dal Dirigente Scolastico, dello Staff di Direzione: esso è composto

dal Dirigente, dai docenti collaboratori del dirigente, dai coordinatori delle attività didattiche dei plessi.

In riferimento agli argomenti da discutere, la partecipazione al consiglio di direzione, di volta in volta,

potrà essere estesa ai docenti incaricati delle Funzioni Strumentali al POF, ai docenti referenti di

ambito, ai responsabili di progetto nell’ambito del piano di miglioramento.

Il Dirigente Scolastico “svolge compiti di direzione, gestione, organizzazione” e coordina

il progetto educativo dell’Istituto, è “responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali

e dei risultati del servizio, nonché della valorizzazione delle risorse umane” e delle relazioni con gli

enti del territorio. (Legge 107/2015, art.1, comma 78).

• I Collaboratori del Dirigente sono chiamati a integrare e favorire l’azione

dirigenziale, partecipano alle riunioni di staff e supportano il Dirigente Scolastico nella

gestione dell’Istituto; il collaboratore con funzioni vicarie è tenuto a sostituire il Capo d’ Istituto

in caso di assenza e di impedimento e a svolgere funzioni su delega.

• Il Personale di Segreteria coadiuva il Dirigente Scolastico nella gestione

dell’Istituto, con autonomia operativa nell’ambito amministrativo.

• In ciascun Plesso uno o più insegnanti svolgono la funzione di Coordinatori delle attività didattiche di plesso, sono coordinatori dei colleghi e hanno il compito

di mantenere rapporti con l’Ufficio di direzione, con l’Amministrazione comunale e la gestione

organizzativa del plesso in cui operano.

• All’interno di ogni singola classe della Scuola Secondaria di I grado il Coordinatore di classe coordina il lavoro didattico ed educativo della classe, sia nelle riunioni dei

Consigli di Classe, sia in occasione di particolari iniziative che coinvolgano l’intera classe

(spettacoli, visite guidate, iniziative sportive ecc.).

• I docenti Responsabili della sicurezza, avvalendosi della collaborazione di

tutto il personale docente e ATA, collaborano nella individuazione dei rischi e nella gestione

della sicurezza dell’Istituto.

Page 32: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

• Altre figure funzionali all’organizzazione sono i Coordinatori Invalsi, per la

gestione delle prove e l’analisi dei risultati, i Referenti di Progetto, in particolare

i Responsabili dei progetti per l’attuazione del Piano di Miglioramento. Essi sono responsabili della realizzazione e valutazione di ogni

singolo progetto attuato nell’Istituto e i Referenti di Commissione, che

riferiscono sul lavoro delle singole commissioni.

Vi sono poi i docenti incaricati di Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta

Formativa, individuati dal Collegio dei Docenti per operare nelle diverse aree che annualmente

verranno identificate per la piena realizzazione del POF.

• Animatore digitale e team

E’ responsabile dell’attuazione dei progetti e delle indicazioni contenute nel Piano Nazionale Scuola

Digitale che coordina, promuove e diffonde nella scuola di appartenenza. Il campo operativo

dell’Animatore digitale riguarda tre ambiti:

• La Formazione metodologica e tecnologica dei colleghi

• Il Coinvolgimento della comunità scolastica

• La progettazione di soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da

diffondere all’interno degli ambienti della scuola

Il Team per l'innovazione digitale, costituito da 3 docenti, ha la funzione di supportare e

accompagnare l'innovazione didattica nelle istituzioni scolastiche e l'attività dell'Animatore digitale.

• Tutor per l’inclusione

Si tratta di una figura di staff che coordina le diverse azioni dell’istituto per favorire l'inclusione,

affinché le previsioni normative possano trovare riscontro nella loro concreta e puntuale attuazione.

Si occupa prioritariamente del coordinamento pedagogico/organizzativo, supervisionando la

professionalità con cui viene attuata l’inclusione

Gestisce le dinamiche relazionali e comunicative complesse (team, gruppi, supporto alla la

progettazione didattica integrata e la relativa formazione in servizio) e ottimizza l'uso delle risorse

per l'inclusione, comprese quelle tecnologiche allo scopo di facilitare i rapporti con le famiglie e i

diversi soggetti istituzionali coinvolti nei processi di integrazione.

• Tutor docenti neo-immessi in ruolo o in percorso FIT

È una figura che viene assegnata ad ogni docente neo-immesso in ruolo o in percorso FIT (Formazione

Iniziale e Tirocinio ) che lo segue nelle attività in classe e nelle attività di formazione.

Il tutor ha il compito di accogliere il docente neoassunto o in formazione, favorire la sua partecipazione

alla vita collegiale della scuola, collaborare per migliorare la qualità e l’efficacia del suo insegnamento,

nonché sperimentare la fase del peer to peer. Svolge un ruolo fondamentale nella valutazione dell’anno

di prova e, nel caso del percorso FIT, nella creazione di un percorso significativo e personalizzato che porti

il docente ad una piena maturazione professionale.

Page 33: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

• Referente bullismo/cyberbullismo

Il dilagante fenomeno del bullismo e cyberbullismo che interessa la vita dei ragazzi in modo sempre

più vasto e, in alcuni casi, drammatico, ha reso necessaria la realizzazione di percorsi specialistici di

formazione per educare all’uso consapevole della rete e ai diritti-doveri legati all’uso delle

tecnologie informatiche.

Nella scuola, ambito dove spesso si manifestano questi fenomeni, la figura del Referente ha il

compito di coordinare le iniziative di prevenzione e contrasto del bullismo e cyberbullismo.

Le iniziative sono rivolte agli alunni, che dovranno essere protagonisti dell’azione educativa, al

personale della scuola e alle famiglie

• Il ruolo fondamentale all’interno dell’istituzione scolastica, naturalmente, è quello del singolo

insegnante, che nel suo lavoro quotidiano e appassionato con gli alunni fonda la relazione

educativa, e nello sforzo di migliorarsi sempre e creare sinergie positive con i colleghi e tutta la

comunità educante punta alla realizzazione di una Scuola che cresce e fa crescere.

Altre commissioni di lavoro funzionali alle esigenze dell’Istituto sono individuate dal

Collegio dei Docenti all’inizio di ogni anno scolastico per la realizzazione del Piano dell’Offerta

Formativa e del Piano di Miglioramento.

Vedi allegato Commissioni di lavoro

Organi Collegiali

Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche.

• Il Consiglio di Istituto è composto dal Dirigente Scolastico, da 8 docenti, 8

genitori e da 2 rappresentanti del personale A.T.A.: viene eletto ogni 3 anni ed è preposto a

collaborare con il Dirigente Scolastico per definire le linee organizzative e gestionali

dell’Istituto: approva il bilancio, il Piano Annuale delle Attività, il Conto Consultivo; delibera gli

adattamenti al calendario scolastico proposto dalla Regione, l’articolazione dell’orario delle

lezioni, le uscite didattiche e le proposte di arricchimento dell’Offerta Formativa.

• Il Collegio dei Docenti è formato da tutti i docenti e dal Dirigente Scolastico,

rappresenta l’organo tecnico dell’Istituzione scolastica attraverso il quale essa esplica la sua

funzione primaria, ossia quella didattica, educativa e formativa. È il luogo in cui si assumono

le coordinate della progettazione pedagogica e didattica che si esprimono successivamente

nel PTOF; è il centro propulsore dal quale prendono vita e si concretizzano tutte le iniziative

di adeguamento della programmazione educativa, di aggiornamento dei docenti, di sostegno

e recupero per gli alunni in difficoltà.

Page 34: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

• Il Comitato per la Valutazione dei docenti è composto da due docenti

eletti dal Collegio dei Docenti e uno nominato dal Consiglio di Istituto, da due genitori scelti

dal Consiglio di Istituto, da un membro esterno nominato dall’USR e dal Dirigente Scolastico

che lo presiede. Per quanto concerne la valutazione dei docenti nell’anno di prova il Comitato

si limita alla componente docenti, con l'aggiunta del docente tutor. I suoi compiti sono stabiliti

dal comma 129 dell’articolo 1 della legge 107/2015 e consistono essenzialmente nella

individuazione dei criteri per la attribuzione ai docenti del bonus premiale, nella valutazione,

su eventuale richiesta dell’interessato, del servizio prestato dal personale docente e

nell’espressione di un parere sul superamento dell’anno di formazione e prova dei docenti

neo-immessi in ruolo.

• Il Consiglio di Classe, nella scuola secondaria di I grado, è formato dai docenti di

ogni singola classe ed è presieduto dal Dirigente scolastico o da un suo delegato: prevede e

controlla il programma generale dell’azione didattica ed educativa e coordina l’attività dei

singoli docenti. Nella sua composizione completa, che prevede la presenza di quattro

rappresentanti eletti dai genitori degli alunni della classe, formula proposte in merito all’azione

educativa e didattica.

• Il Team di Classe, nella Scuola Primaria, è formato dagli insegnanti di classe ed è

presieduto dal Dirigente scolastico o da un suo delegato: programma per 2 ore settimanali le

attività didattiche e la valutazione del lavoro.

• Il Consiglio di Intersezione della Scuola dell’Infanzia è presieduto dal Dirigente

scolastico o da un docente delegato, e formato da un genitore eletto dall’assemblea di

sezione e dai docenti del plesso: formula proposte in merito all’azione educativa e didattica.

• Il Consiglio di interclasse della Scuola Primaria è presieduto da un docente

delegato dal Dirigente scolastico ed è formato da un genitore eletto dall’assemblea dei

genitori di ogni singola classe e dai docenti delle classi parallele del plesso. Può essere

organizzato per classi parallele o per cicli. Formula proposte in merito all’azione educativa e

didattica

Accoglienza dei colleghi neo-arrivati

Essendo una priorità del nostro Istituto l’inclusione, in tutte le sue declinazioni, si ritiene opportuno

attuarla anche nei confronti dei colleghi appena entrati in servizio presso il nostro Istituto. E’ in

progettazione un protocollo di accoglienza per facilitarne l’inserimento, sia nel plesso, sia nell’Istituto, sia

nelle classi, attraverso un passaggio di informazioni curato e sistematico.

Page 35: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Relazioni con le Famiglie

Come più volte menzionato, una delle priorità del nostro Istituto è instaurare un legame di fiducia e

collaborazione con le famiglie, perché il messaggio educativo sia effettivamente condiviso e, perciò, più

efficace. A tal proposito verrà organizzata una serata di presentazione dell’Offerta Formativa della scuola

rivolta alle famiglie, con la finalità di condividere, ma anche di raccogliere osservazioni e proposte di “prima

mano”.

I principali spazi di dialogo organizzati dall’Istituto sono di seguito riassunti:

Scuola dell'infanzia

• Colloqui individuali: previsti sei volte all’anno per riferire osservazioni relative al comportamento di ogni

singolo alunno.

• Assemblee di sezione: si svolgono all’inizio di ciascun quadrimestre per confrontarsi su attività e

problematiche della classe.

• Consigli di intersezione: sono previsti tre incontri all’anno per far conoscere attività educative e

didattiche.

• Assemblea di plesso: si svolge a gennaio per esporre l'organizzazione scolastica (orari, sezioni,

modulistica...) in vista delle nuove iscrizioni; a giugno e settembre per presentare la scuola ai genitori dei

nuovi iscritti.

Scuola primaria

• Colloqui individuali: gli insegnanti effettuano incontri nel corso dell’anno, anche su richiesta dei genitori,

per riferire sul rendimento e sul comportamento del singolo alunno.

• Consegna del Documento di Valutazione quadrimestrale: avviene alla fine di ogni quadrimestre, nei mesi

di febbraio e giugno.

• Assemblee di classe: sono momenti periodici di confronto su attività e problematiche della classe.

Scuola Secondaria di primo grado

• Colloqui individuali: ogni docente è disponibile per un’ora settimanale su appuntamento, da ottobre a

maggio, secondo un prospetto fornito all’inizio dell’anno scolastico. In casi di particolare necessità è

possibile concordare ulteriori momenti di incontro, previo accordo tramite diario.

• Colloqui collegiali: due volte all’anno, in orario serale, viene data la possibilità, prevalentemente ai

genitori che sono impossibilitati a partecipare ai colloqui durante le ore prestabilite, di incontrare tutti i

docenti.

• Consegna del Documento di valutazione: avviene alla fine di ogni quadrimestre, nei mesi di febbraio e

giugno.

• Assemblee di classe: sono momenti di confronto su attività e problematiche della classe, che si svolgono

due volte all’anno.

Page 36: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Reti di scuole

Il comma 70 dell’articolo 1 della legge 107/2015 promuove la costituzione di reti tra istituzioni scolastiche

del medesimo ambito territoriale, “finalizzate alla valorizzazione delle risorse professionali, alla gestione

comune di funzioni e di attività amministrative, nonché alla realizzazione di progetti o di iniziative didattiche,

educative, sportive o culturali di interesse territoriale”. Il nostro Istituto partecipa alle seguenti Reti di scuole:

• Per la riflessione sul modello di Certificazione delle Competenze al termine della scuola del primo

ciclo

• Per la predisposizione del Piano di Miglioramento

• Per l’implementazione dell’utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica (“Generazione Web”)

• Per l’inclusione degli alunni con disabilità

• Per l’accoglienza degli alunni stranieri

• Per l’orientamento

L’Istituto resta aperto alla partecipazione ad altre Reti che si venissero a costituire nella convinzione che solo

attraverso una proficua sinergia di risorse la Scuola tutta possa crescere e migliorare.

IL TEMPO

Scuola dell’Infanzia L'orario di funzionamento, come previsto dal piano programmatico in data 4 settembre 2008, è disciplinato dall'articolo 2 del D.P.R. 89/09. L'orario educativo-didattico settimanale è di 40 ore così suddivise tra attività esperienziali e giochi:

GIORNO MATTINO POMERIGGIO

ingresso attività e gioco

mensa Attività e gioco/dormitorio (3 anni)

Uscita

lunedì dalle 8.30 alle 9.00

dalle 9.00 alle 11.50

dalle11.50 alle12.50

dalle12.50 alle16.00

dalle 16.05 alle16.30

Martedì

Mercoledi

Giovedì

Venerdì

La Scuola dell'Infanzia prevede inoltre, per tutto l'anno scolastico, un servizio di pre-scuola dalle ore 7.30 alle ore 8.30.

Scuola Primaria Tutte le classi della scuola primaria adottano un orario delle attività di 40 ore settimanali, come previsto dell'art. 4 del D.P.R. 89/09. (“Il tempo scuola della primaria e' svolto ai sensi dell'articolo 4 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, secondo il modello dell'insegnante unico che supera il precedente assetto del modulo e delle compresenze, e secondo le differenti articolazioni dell'orario scolastico settimanale a 24, 27, e sino a 30 ore, nei limiti delle risorse dell'organico assegnato; e' previsto altresì il modello delle 40 ore, corrispondente al tempo pieno”).

Nella Scuola primaria le scelte delle quantità orarie obbligatorie per ciascun disciplina sono di competenza dei gruppi docenti di classi parallele e sono congrue con i piani di studio progettati per quelle classi, secondo i criteri indicati dal Collegio Docenti.

Page 37: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

L'orario scolastico, escluse le due ore giornaliere di pausa mensa, è così suddiviso:

DISCIPLINE prime seconde terze quarte quinte

Tempo scuola T.P. T.P. T.P. T.P. T.P.

Lingua Italiana 9 9 7 7 7

Storia – Cittadinanza e Costituzione

1 1 2 2 2

Geografia 1 1 2 2 2

Arte e Immagine 2 2 1 1 1

Musica 1 1 1 1 1

Inglese 1 2 3 3 3

Matematica 9 8 7 7 7

Scienze 1 1 2 2 2

Tecnologia 1 1 1 1 1

Educazione Fisica 2 2 2 2 2

Religione cattolica 2 2 2 2 2

Totale ore 30 30 30 30 30

Orari

Ingresso

Inizio lezioni

Uscita Ingresso Uscita

Lunedì

8.10

8.15

12.15

14.15

16.15

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

Page 38: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Scuola Secondaria di primo grado L’art. 5 del D.P.R. 89/09 prevede un orario obbligatorio di 990 ore annue, corrispondenti a 29 ore settimanali, più 33 ore annuali da destinare ad attività di approfondimento nelle materie letterarie. Per il tempo prolungato l’orario è di 36 ore settimanali, comprensivo delle ore destinate agli insegnamenti, alle attività e al tempo mensa. L'orario e suddiviso su 5 giorni con tre rientri pomeridiani. Nella Scuola Secondaria di primo grado si fa riferimento alla quantità oraria per ciascuna disciplina prevista dalla tabella inserita nell’art. 5 del D.P.R. 89/09, come definita con delibera del Collegio dei docenti. Scuola Secondaria di primo grado di Casorezzo

Discipline Moduli

Tempo prolungato

Moduli

Tempo ordinario

Italiano 6 6

Storia e geografia cittadinanza e costituzione 4 3

Approfondimento 1

Matematica e Scienze 6 6

Tecnologia 2 2

Inglese 3 3

Francese 2 2

Arte e Immagine 2 2

Musica 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2

Religione 1 1

Totale ore curricolari 30 30

Consolidamento disciplinare

(in compresenza lettere/matematica) 2 -

Laboratorio di Lettere 1 -

Totale ore approfondimento / laboratorio /

studio guidato 3 -

Mensa 3 -

Totale orario scolastico settimanale 36 30

Page 39: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Scuole Secondarie di primo grado di Ossona e S. Stefano Ticino

Discipline Moduli

Italiano 6

Storia, Geografia, Cittadinanza e

Costituzione 4

Matematica e Scienze 6

Tecnologia 2

Inglese 3

Spagnolo 2

Arte e Immagine 2

Musica 2

Scienze motorie e sportive 2

Religione 1

Totale ore curricolari 30

Consolidamento disciplinare

(in compresenza lettere matematica) 2

Laboratorio di Lettere 1

Laboratorio operativo -

Totale ore approfondimento /

laboratorio 3

Mensa 3

Totale orario scolastico settimanale 36

Page 40: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Orario:

Ingresso

Inizio

lezioni Uscita Inizio lezioni Uscita

Lunedì

8.10 8.15

13.15 14.15 16.15

Martedì 13.45

Mercoledì 13.15 14.15 16.15

Giovedì 13.45

Venerdì 13.15 14.15 16.15

N.B. Il suddetto orario è fruito per intero dalle classi a tempo prolungato. Le classi a tempo normale frequentano complessivamente per 30 moduli orari, distribuiti sia in orario mattutino sia pomeridiano.

Il nuovo quadro normativo sollecita una profonda riflessione e un rinnovato impegno nella progettazione e nell’utilizzo della flessibilità, anche per quanto riguarda l’organizzazione oraria, e il nostro Istituto, nell’ambito dell’ampio processo di rinnovamento che ha intenzione di intraprendere nel prossimo triennio, intende avviare una riflessione anche sulle possibili riconfigurazioni del tempo scuola che consentano una didattica sempre più inclusiva ed efficace.

Page 41: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

LO SPAZIO

Alla luce della formazione sulla didattica di bottega iniziata nel nostro istituto nell’a. s. 2014-2015, è stato

approvato dal Collegio dei Docenti del 14 marzo 2017 e dal successivo Consiglio di Istituto l’utilizzo di una

metodologia didattica innovativa, denominata “Classe Bottega”, che prevede la possibilità di intervenire

sull’organizzazione del setting didattico, al fine di renderlo il più possibile adeguato a una didattica attiva,

centrata sullo studente, che assecondi la creatività dei docenti e degli studenti e che sviluppi pienamente

le potenzialità delle tecnologie digitali.

Ciò che la didattica di bottega vuole incoraggiare è l’apprendimento significativo, cioè quel tipo di

apprendimento che consente di dare un senso alle conoscenze, permettendo l’integrazione delle nuove

informazioni con quelle già possedute e l’utilizzo delle stesse in contesti e situazioni differenti,

sviluppando la capacità di problem solving, di pensiero critico e trasformando le conoscenze in vere e

proprie competenze.

La didattica di bottega tiene conto di alcuni documenti ufficiali di riferimento:

• Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa alle competenze chiave per

l'apprendimento permanente (dicembre 2006): "Dato che la globalizzazione continua a porre l'UE di

fronte a nuove sfide, ciascun cittadino dovrà disporre di un'ampia gamma di competenze chiave per

adattarsi in modo flessibile a un mondo in rapido mutamento e caratterizzato da forte

interconnessione"

• Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione

(settembre 2012): "le trasmissioni standardizzate e normative delle conoscenze, che comunicano

contenuti invariati pensati per individui medi non sono più adeguate"; "lo studente è posto al

centro dell'educazione educativa in tutti i suoi aspetti"

• Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione (febbraio 2015):

"La maturazione delle competenze costituisce la finalità essenziale di tutto il curricolo"

Esistono nell’Istituto degli spazi didattici a impostazione classica (disposizione dei banchi a file, lavagna

tradizionale o interattiva, cattedra disposta frontalmente ...): accanto a questi spazi concepiti secondo

canoni tradizionali, esistono anche altri spazi già vicini alla prospettiva della “bottega”, per esempio aule

di arte, aule di musica, laboratori scientifici, palestre, aree sportive e spazi esterni organizzati per la

coltivazione di orti. I docenti si sono impegnati già da due anni in un percorso di formazione per giungere

a caratterizzare tutti gli spazi scolastici, comprese le aule più tradizionali, con una struttura flessibile, che

consenta di operare le scelte didattiche di volta in volta più utili.

La didattica di bottega verrà attuata partendo dalla scuola secondaria del nostro Istituto rispettando i

seguenti passaggi:

1. A. S. 2017-2018 - Lo spazio: sono stati progettati e sono in fase di creazione nuovi spazi, che mirano

a responsabilizzare l’alunno, a farlo sentire parte di una didattica personalizzata e fondata su compiti

autentici ed in situazione, finalizzati allo sviluppo delle competenze. Attualmente gli studenti sono coinvolti

direttamente nell’abbellimento, nel riordino, nella cura degli spazi scolastici e delle attrezzature, poiché

siamo convinti che si lavori meglio in una ambiente sano e bello e che il rispetto della cosa pubblica cominci

proprio dalle aule scolastiche.

Page 42: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

2. A. S. 2018-2019 - Il tempo e la relazione: si studieranno nuove soluzioni nella stesura dell’orario per

facilitare la didattica per competenze, il lavoro a classi aperte e il Project Base Learning, puntando sulla

collaborazione e sull’apprendimento cooperativo.

3. A. S. 2019-2020 – La metodologia: Si lavorerà sulla diffusione della metodologia all’interno dei CdC,

agevolando i progetti che sviluppano le competenze trasversali

P.O.N. Nell’ottica di un sempre maggiore sviluppo ed innovazione degli spazi, l’Istituto aderisce al Programma

Operativo Nazionale (PON) “Per la scuola - competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020.

Il PON è un programma plurifondo finalizzato al miglioramento del servizio istruzione attraverso il

reperimento di fondi a sostegno dell’offerta formativa.

Nel nostro Istituto è stato attivato un gruppo di lavoro che, a seguito degli Avvisi relativi al

programma, elabora i progetti da candidare ai bandi che risultassero di volta in volta rispondenti

alle esigenze emergenti.

Avvisi PON per i quali il nostro Istituto si è candidato e obiettivi dei progetti presentati:

1. primo Avviso: realizzazione, ampliamento o adeguamento delle infrastrutture di rete

LAN/WLAN - Asse II Infrastrutture per l’istruzione.

Obiettivi specifici e risultati attesi:

- accesso al materiale didattico disponibile online da parte di tutti gli ordini di scuola del

nostro Istituto Comprensivo

- condivisione/disseminazione di Unità Didattiche tra i diversi plessi e/o classi

- ampliamento e stabilizzazione della rete per un accesso più stabile e, conseguentemente,

più sicuro al registro elettronico, anche in funzione della possibilità di fruizione da parte

delle famiglie

2. secondo Avviso: Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e

della formazione e adozione di approcci didattici innovativi - Interventi infrastrutturali

per l’innovazione tecnologica, laboratori professionalizzanti e per l’apprendimento delle

competenze chiave.

Obiettivi specifici e risultati attesi:

- portare una Lim in tutte le classi come ausilio e supporto alla didattica nella Scuola

Secondaria di primo grado

- fornire l’accessibilità di una Lim a tutte le classi della scuola dell’Infanzia e della scuola

Primaria

- incrementare la possibilità di utilizzo dei contenuti multimediali riguardanti gli strumenti

didattici

- incrementare l’utilizzo dei contenuti multimediali reperibili via web

- utilizzare il software per la didattica collaborativa

- ampliare la possibilità laboratoriale del tempo pieno/prolungato

Il nostro Istituto si impegna a prestare attenzione ed eventualmente aderire ai prossimi avvisi

quando coerenti con l’offerta formativa.

Page 43: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Generazione Web

L’azione “Generazione Web Lombardia” è finalizzata a promuovere la diffusione nelle istituzioni scolastiche e

formative dell’innovazione tecnologica nella didattica, sostenendo l’acquisto e l’installazione di attrezzature

utili alla realizzazione di classi digitali, previste nel Piano Nazionale Scuola Digitale, per contribuire alla

trasformazione degli ambienti di apprendimento, attraverso l’integrazione delle Tecnologie per l’Informazione

e la Comunicazione (TIC) nella didattica.

Nell’ambito di generazione web è nata una rete che fa capo all’Istituto Tecnico “G. Torno” di Castano Primo,

con l’obiettivo di supportare l’azione formativa in merito all’uso delle nuove tecnologie nella didattica.

Page 44: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Le scelte educative, didattiche e organizzative fin qui illustrate si declinano in proposte formative concrete:

innanzitutto il curricolo, che si dispiega nella didattica quotidiana in aula, inoltre un ventaglio di progetti

variegato e di sostanza. I progetti più consolidati (“progetti strutturali”) concorrono a dare vita al cuore della

nostra offerta formativa, mentre tutta una serie di “progetti complementari”, che variano di anno in anno,

arricchisce la proposta con spunti sempre nuovi.

1- Il Curricolo esistente e il Curricolo Verticale per Competenze

Presso la segreteria del nostro Istituto e sul sito Web sono consultabili i Curricoli delle singole discipline,

suddivisi per ordine di scuola ed elaborati in forma collegiale per materia. Tali Curricoli, definiti nell'anno

scolastico 2008-2009, sia per la Scuola Primaria sia per la Secondaria di primo grado, sono stati

successivamente integrati con le proposte relative alla Scuola dell'Infanzia e strutturati su “Traguardi per lo

Sviluppo delle Competenze” e “Obiettivi di Apprendimento” che fanno riferimento alle “Indicazioni Nazionali

per il Curricolo” del 4 settembre 2012.

Alla luce delle Indicazioni Nazionali e nella prospettiva della promozione di una didattica per competenze, è in

fase di elaborazione un Curricolo per Competenze di Istituto. Tale curricolo ha come specificità la struttura per

competenze e un assetto verticale: per ogni competenza sarà declinato un percorso di sviluppo graduale,

dall’inizio della Scuola dell’Infanzia fino al termine della Scuola Secondaria di primo grado.

2- I progetti e le attività strutturali PROGETTO CONTINUITA’: Per garantire un sereno e graduale inserimento degli alunni nei nuovi ambienti scolastici, da anni si opera per costruire momenti organici di raccordo tra gli asili nido, la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado. Sono previsti momenti d’incontro e di accoglienza degli alunni nel passaggio tra i vari ordini di scuola. Il Collegio Docenti, per realizzare e far crescere processi di continuità didattica, educativa e metodologica, ha formalizzato l’istituzione di una specifica Funzione strumentale, con i seguenti obiettivi:

- Elaborazione di un protocollo comune di raccolta informazioni nel passaggio da un ordine scolastico ad un altro

- Raccordo fra i diversi ordini scolastici nella formulazione di richieste disciplinari ed educative

- Organizzazione delle attività di accoglienza e passaggio per le classi in uscita dei tre ordini scolastici

Page 45: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

PROGETTO ORIENTAMENTO: Dall'anno scolastico 2010-2011 è attivata una funzione strumentale per il coordinamento delle attività di orientamento scolastico e professionale per alunni. La scuola, attraverso i Consigli di Classe, che accompagnano lo studente nel percorso formativo, sostiene le famiglie nel momento impegnativo dell'orientamento scolastico. Ai tre plessi della Scuola secondaria di primo grado vengono proposte serate informative e formative sull'orientamento scolastico e campus, durante i quali è possibile raccogliere le informazioni necessarie sugli istituti di Scuola Secondaria di II grado presenti sul territorio. Viene fornito agli alunni il materiale informativo necessario direttamente dai docenti, che si occupano anche della prenotazione di stages e microlezioni presso gli istituto di scuola secondaria di secondo grado.

PROGETTO “COMUNITÀ POSSIBILE: POSSIBILITÀ PER CRESCERE” REALIZZATO NELL’AMBITO DEL MAGENTINO CON IL CONTRIBUTO DELLA FONDAZIONE CARIPLO Si tratta di una serie di progetti triennali messi a punto dalla rete “Comunità possibile: possibilità per crescere”, composta da comuni, associazioni, cooperative, parrocchie, scuole guidati dall’Ufficio di Piano del Comune di Magenta. Questo progetto di rete si è aggiudicato i fondi stanziati dalla Fondazione Cariplo tramite il bando “Welfare in azione 2014”. I progetti finanziati per il nostro istituto, che si collocano in tale progetto di rete, sono: “Insieme per educare”, coordinato dalla cooperativa “Kinesis”, che risponde a due obiettivi: incrementare le competenze genitoriali e favorire le competenze comunicative e relazionali dei docenti. A partire dall’a s. 2015-2016 un gruppo di insegnanti, genitori di ciascun plesso e referenti delle principali agenzie educative presenti sul territorio hanno dato avvio ad incontri di confronto e collaborazione con l’obiettivo di costruire insieme un percorso di formazione, nel quale rilevare i bisogni e progettare un percorso di crescita unitario nell’Istituto e sul territorio. Attraverso un sondaggio organizzato con la collaborazione dei genitori si è giunti a identificare il tema formativo che sarà approfondito per l’a.s. 2016-2017 all’interno del progetto:

Bullismo, cyberbullismo e nuove tecnologie “Famiglia al centro”, coordinato dalla Cooperativa “Lule” che ha come scopo l’integrazione delle famiglie straniere ed il loro inserimento nella comunità scolastica. Pertanto sono in fase di realizzazione:

- Corso di aggiornamento tenuto da una psicologa transculturale e rivolto ai docenti relativamente al trauma migratorio dei bambini/ragazzi stranieri e condivisione del protocollo di accoglienza degli alunni stranieri nell’Istituto

- Supporto da parte di un mediatore per la comunicazione scuola - famiglia

Page 46: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

PROGETTO DI SUPPORTO PEDAGOGICO

In tutte le scuole dell'istituto è presente una pedagogista con funzioni di supporto educativo-didattico e con funzione di raccordo tra la scuola e vari enti del territorio, nonché con le famiglie. Chi è il Pedagogista? E’ lo specialista che si occupa dei processi educativi e formativi della persona Cosa fa il Pedagogista nella scuola? Opera per la prevenzione, propone attività di assistenza, di consulenza ed accompagnamento in ambito educativo, rivolte in primo luogo agli studenti (singoli o gruppi classe), ma anche alle famiglie, ai docenti e all’intera comunità scolastica/educativa. In parole più semplici, il pedagogista si occupa dei problemi quotidiani, del pieno sviluppo delle potenzialità, del benessere dell’alunno nel suo ambiente. In particolare, nell’ambito del progetto “Insieme per Educare”, la figura del pedagogista assume un ruolo di collegamento e facilitazione del dialogo tra docenti, genitori ed enti educativi territoriali, con l’obiettivo di costruire insieme un’azione educativa quotidiana che renda sempre più reale e tangibile il motto del nostro istituto: “Con la famiglia per la crescita di ciascun alunno”.

A SCUOLA DI SPORT

E’ destinato a tutte le classi di scuola primaria e finanziato dai Comuni dell’Istituto con il fondo per il diritto allo studio, prevede l’intervento di un esperto laureato in Scienze Motorie o discipline ISEF che affianca l’insegnante di classe. E’ prevista la figura di un tutor supervisore per provincia, al fine di fare da supporto e sostegno alle attività. Il progetto didattico ha come riferimento le Indicazioni Nazionali di Educazione Fisica per il curricolo del primo ciclo di istruzione MIUR DM 16 novembre 2012, che determinano gli obiettivi disciplinari e dovrà prevedere i traguardi per lo sviluppo della competenza motoria. Più nello specifico il progetto vuole essere funzionale allo sviluppo, in relazione all’età, di quattro aree fondamentali della persona: • area morfologico- funzionale • area affettiva • area cognitiva • area sociale Questi sono obiettivi di apprendimento mirati a favorire l’acquisizione da parte degli alunni di abilità motorie che concorrono allo sviluppo globale della loro personalità, considerata non solo sotto il profilo fisico, ma anche cognitivo, affettivo e sociale. Vi sarà una particolare attenzione al coinvolgimento degli alunni con disabilità e agli alunni che presentano difficoltà di inserimento nel gruppo classe.

CENTRO SPORTIVO STUDENTESCO

Tale progetto, realizzato a partire dall'anno scolastico 2011-12 e rivolto alla scuola secondaria di primo grado, si fonda sul principio che le attività motorie e sportive creano occasioni di socializzazione, incontro e confronto tra i ragazzi delle varie classi della scuola, e dei diversi Istituti, oltre a favorire la conoscenza e la pratica di nuove discipline sportive, le capacità di collaborazione, solidarietà, rispetto, lealtà sportiva e l’accrescimento dell’autostima. Al fine di promuovere negli alunni l’abitudine a svolgere attività sportiva, di offrire loro la possibilità di mettersi alla prova in situazioni diverse dalla palestra scolastica e di ampliare il curricolo, attraverso la costituzione del CSS la scuola parteciperà ai GSS per le attività di corsa campestre e badminton.

Page 47: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

PROGETTI DI POTENZIAMENTO LINGUISTICO: MADRELINGUA INGLESE

Il progetto, rivolto alle classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado, ha come obiettivo il potenziamento delle abilità di speaking / listening ed il rinforzo delle conoscenze linguistiche. Il progetto ha lo scopo di far crescere negli studenti la motivazione al confronto e alla conoscenza delle culture straniere, rinforzando il senso di appartenenza alla comunità Europea.

CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE

Nell’ambito di una educazione linguistica aperta alle diverse culture Europee, agli alunni è data la possibilità di partecipare agli esami di certificazione (Ket / Trinity per la lingua inglese, DELE per la lingua spagnola) al fine di potenziare le competenze linguistiche e comunicative. Tali esami si svolgono nella sessione primaverile/estiva presso i centri di certificazione accreditati e prevedono il rilascio dell’attestato di livello raggiunto.

CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI

Le scuole secondarie di primo grado dei tre comuni hanno istituito il Consiglio Comunale dei ragazzi. Il Consiglio Comunale dei Ragazzi è uno strumento educativo di notevole importanza per accompagnare i giovani in un cammino di crescita personale e collettivo. Si tratta di uno degli istituti di partecipazione all'amministrazione municipale più innovativi degli ultimi anni. I C.C.R. mirano ad una partecipazione diretta dei ragazzi nella vita del proprio territorio attraverso un coinvolgimento libero, autonomo e non vincolato a schematismi partitici o politici.

LIFE SKILLS TRAINING

In una parte delle classi a Tempo Prolungato della scuola secondaria di primo grado, è in atto il progetto “Life Skills Training”, promosso dalla Regione Lombardia e attuato con il supporto del Dipartimento dipendenze – Area prevenzione, della ASL Milano1 di Magenta. Tale progetto si pone l'obiettivo di promuovere stili di vita positivi tra i giovani ai fini di una prevenzione dei “comportamenti a rischio”.

PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA SOLIDARIETÀ

Nella convinzione sempre più affermata tra i docenti circa l’importanza della sensibilizzazione sociale, nel nostro Istituto sono attivi i seguenti progetti: Donacibo è una iniziativa permanente che si svolge, ogni anno dal 2007, su tutto il territorio nazionale ed è coordinata dalla Federazione Nazionale Banchi di Solidarietà presso le scuole di ogni ordine e grado. L’iniziativa intende educare i giovani alla solidarietà, riflettendo su problemi quali povertà ed indigenza, promuovere il cambio di atteggiamento nei confronti dello spreco di cibo e, soprattutto, promuovere la cultura del “dono” riconoscendo che tutto ci è dato e che la vita stessa è un dono. Si svolge nel periodo pre-pasquale e dura un’intera settimana: ogni giorno il gesto del dono si ripete con un tipo di prodotto alimentare diverso. “I Care” è un progetto promosso dal Plesso di Scuola Secondaria di primo grado di Santo Stefano Ticino, nella prospettiva di un’estensione a tutta la comunità scolastica dell’Istituto. Tale progetto si ispira al motto di don Milani ed ha come obiettivo la sensibilizzazione e l’attenzione all’ “Altro”. Nel corso degli anni sono state organizzate giornate sportive insieme a persone con abilità diverse, testimonianze ed esperienze concrete degli stessi studenti, guidati dai docenti, nel mondo del terzo settore.

Page 48: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

I temi e le attività di volta in volta proposti sono i seguenti: - diverse abilità - culture diverse - sviluppo di una cultura contro le mafie - solidarietà e raccolta indumenti e cibo - incontri-testimonianza con associazioni di volontariato - predisposizione momenti di accoglienza per bambini della scuola primaria e anziani

(nonni)

LE ATTIVITÀ DI RECUPERO

Nelle classi è previsto l’utilizzo di una parte delle ore disponibili in organico (compresenza e/o

contemporaneità) per attività di recupero, di alunni con svantaggi e/o difficoltà di apprendimento, oltre che

per attività di approfondimento e arricchimento.

Si sottolinea il fatto che il recupero è un percorso individuale che viene concordato dai docenti, nell’ambito

del Consiglio di Classe, a favore del singolo alunno in difficoltà. Ciascun alunno ha diritto ad un percorso di

recupero personalizzato, tuttavia, nel caso di alunni con bisogni educativi speciali si farà riferimento al PDP,

come indicato nel capitolo apposito.

PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA

Le finalità formative dell’Istituto saranno perseguite attraverso strategie di prevenzione e individuazione del disagio scolastico orientando gli alunni verso scelte che consentano un inserimento idoneo nella società civile. Il progetto “A ciascuno i suoi tempi e il suo stile”, rivolto ad alunni che appartengono a fasce d’età diverse e rivelano difficoltà nel loro percorso scolastico, amplia l’offerta formativa introducendo nuove strategie educative attente alle esigenze e aspettative degli alunni nella valorizzazione dei loro stili e tempi di apprendimento. Individua percorsi e ambienti educativi ponendo attenzione alla personalizzazione e all’inclusione per migliorare il benessere degli studenti. Promuove azioni educative in collaborazione con la Scuola Secondaria di Secondo grado per la realizzazione di azioni formative che consentano la maturazione di scelte sempre più consapevoli. Si sviluppano, pertanto, percorsi educativi che permettano ai ragazzi di sperimentarsi in laboratori specialistici e di confrontarsi con alunni e insegnanti dei successivi corsi di studi. Nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro si favorisce l’inserimento di tirocinanti della Scuola Secondaria nelle classi del nostro Istituto promuovendo attività formative nell’ottica della peer education. Si coinvolgono le famiglie affinché le scelte scolastiche dei ragazzi rispondano alle effettive possibilità ed aspettative di ciascuno.

OPEN DAY

Quest'anno il nostro Istituto apre le porte a tutti i bambini e i ragazzi interessati e alle loro famiglie, invitandoli a partecipare ad una giornata di scuola aperta che si svolgerà durante una mattinata nel mese di dicembre o gennaio. Attività didattiche animate, micro laboratori, esposizioni, percorsi guidati e CLIL volti a illustrare l'offerta formativa della nostra scuola e a far "toccare con mano" quello che quotidianamente arricchisce i nostri ragazzi. Saper progettare, realizzare e comunicare le esperienze vissute; saper lavorare, gestire e cooperare in modo empatico all'interno di un gruppo; saper operare con intraprendenza, creatività ed autonomia, tutto ciò aiuterà i ragazzi nella costruzione delle proprie competenze sociali e civiche, valorizzando il loro spirito di iniziativa e imprenditorialità.

Page 49: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

3- I progetti e le attività complementari

Le attività complementari di arricchimento si riferiscono sia ad attività inserite nella quota oraria

obbligatoria sia alle attività integrative.

È data inoltre facoltà alle classi di partecipare a progetti significativi proposti da enti o agenzie

educative esterne alla scuola che si presentino nel corso dell’anno scolastico, nell'ottica di

un'apertura e di una collaborazione con il territorio.

Page 50: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Scuola dell’Infanzia – Casorezzo

Attivita’ pomeridiane

TITOLO CLASSI COINVOLTE

“ Le quattro Stagioni ” Tutti i bambini di 4 e 5 anni

Progetti

TITOLO CLASSI COINVOLTE

Progetto educativo annuale: “Alla

scoperta della fattoria”

Tutte le sezioni

“Accoglienza” Tutte le sezioni

“Creatività nelle feste

tradizionali”

Tutte le sezioni

“Uscite sul territorio” Tutte le sezioni

Consulenza psicopedagogica Tutte le sezioni

Progetto Annuale Tutte le sezioni

Madrelingua inglese I bambini di 5 anni di tutte le sezioni

Progetto alternativo alla religione

cattolica

Tutte le sezioni

Page 51: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Scuola Primaria

Page 52: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Primaria Ossona

Attività / Progetti

TITOLO CLASSI COINVOLTE

MOVIMENTO E GIOCO tutte

IMPARIAMO CON IL MUSICAL tutte

LABORATORI ESPRESSIVI tutte

CONSULENZA PEDAGOGICA tutte

STRANIERI IN CLASSE (DS) tutte

IMPARIAMO ED. CIVICA

E STRADALE

tutte

SCUOLA E TERRITORIO – Corsi e

iniziative proposti anche in itinere

dal Comune (gratuito)

tutte

EDUCAZIONE ALIMENTARE

Sodexo

tutte

INSIEME PER EDUCARE tutte

Page 53: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Primaria S. Stefano Ticino

Attività / Progetti TITOLO CLASSI COINVOLTE

CONSULENZA PEDAGOGICA TUTTE

STRANIERI IN CLASSE TUTTE

MUSICA MIA 4^A-B-C / 5^A-B

ANIMAZIONE TEATRALE TUTTE

LABORATORIO INFORMATICO TUTTE

A SCUOLA DI SPORT

(ED.MOTORIA)

TUTTE

ED. STRADALE / CIVICA:

EMERGENCY

DIAMOCI UNA MANO

AVIS

TUTTE

1^A-B / 2^ A-B-C / 4^A-B-C

3^ A-B-C

5^A-B

SOSTEGNO ALLE CLASSI TUTTE

MINIBASKET 3^A-B-C /4^A-B-C / 5^A-B

BIBLIOTECA COMUNALE-

Lettura animata

TUTTE

Km 0 – CCT di Santo Stefano Ticino 4^A-B-C

Page 54: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Primaria Casorezzo

Attività/ Progetti TITOLO CLASSI COINVOLTE

“TENNIS A SCUOLA” TUTTE LE CLASSI

MINIBASKET TUTTE LE CLASSI

MUSICAL Classi 3A/3B/3C

4A/4B/4C

5A/5B

EDUCAZIONE CIVICA E

GIORNATA DELLA MEMORIA

Classi 5A/5B

LABORATORIO INFORMATICA TUTTE LE CLASSI

ALFABETIZZAZIONE MOTORIA TUTTE LE CLASSI

PROGETTO MUSICA Classi 2A/2B

Page 55: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Scuola Secondaria di primo grado

Page 56: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Secondaria di Primo Grado – Ossona

Attività / Progetti

TITOLO CLASSI COINVOLTE

Attività integrative

Lettere/Matematica

Tutte

Accoglienza I

Raccordo V primaria e I secondaria

Facilitazione linguistica Tutte

Alfabetizzazione alunni stranieri Tutte

Informatica e coding Tutte

Incontri con esperti di varie

discipline su richiesta dei docenti

Tutte

Donacibo / Ed. alla Solidarietà Tutte

Ed. alla Lettura Tutte

Orientamento III

Consiglio Comunale dei Ragazzi Tutte

Consulenza pedagogica Tutte

Sicurezza Tutte

Attività sportive Tutte

Certificazioni linguistiche Trinity (Inglese) in I^

DELE (Spagnolo) in II^

KET (Inglese) in III^

Ed. affettività e sessualità III

Madrelingua inglese II e III

In corto (realizzazione

cortometraggio)

II

Io non casco nella rete (in

collaborazione con Itis

“Alessandrini” di Vittuone)

Tutte

Open day Tutte

Page 57: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Secondaria di Primo Grado – S. Stefano Ticino Attività / Progetti TITOLO CLASSI COINVOLTE

Attività integrative lettere – matematica Tutte

Laboratorio Musicale Tutte

Stranieri in classe secondo necessità

Certificazione linguistica I (Trinity) – II (DELE) –

III (Ket)

Conversazione Madrelingua Inglese II – III

Attività sportiva Tutte

Progetto affettività/sessualità III

Sportello grafologico Tutte

Progetto biblioteca Tutte

Donacibo Tutte

Progetto “I CARE” Tutte

Progetto “Libriamoci” Tutte

Progetto “Orto” Tutte

Consiglio Comunale dei Ragazzi Tutte

Consulenza pedagogica Tutte

Orientamento III

CLIL

A discrezione dei

docenti

“Io non casco nella rete” Tutte

Arte tessitoria nell’utilizzo del Tombolo III

Spettacolo teatrale giorno della memoria Tutte

Progetto abilità sociali II

Open day Tutte

Page 58: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Secondaria di Primo Grado – Casorezzo

Attività / Progetti TITOLO CLASSI COINVOLTE

Attività di studio guidato Classi a tempo prolungato

Consiglio comunale dei ragazzi Tutte

Conversazione madrelingua inglese II -III

Certificazione “Trinity” II -III

Latino III (classi a tempo prolungato)

Informatica Tutte (nelle ore curricolari)

Orientamento III

Giornata della Memoria Tutte

Progetto affettività/sessualità III

Alfabetizzazione alunni stranieri Secondo necessità

Facilitazione linguistica Secondo necessità

Life Skill Training Classi tempo prolungato

Consulenza pedagogica Tutte

Educazione alla legalità contro le

mafie sulla figura di Giorgio

Ambrosoli

Tutte

Donacibo Tutte

Verzorin d’or Tutte

Progetto dell’Atletica di Casorezzo Tutte

Percorso per valorizzare gli Istituti

Tecnici promosso dall’Associazione

Italiana di Automazione

Meccatronica

II

Centro Sportivo Studentesco Tutte

Ioleggoperché Tutte

Insieme per educare Tutte

Intervento Maestri del Lavoro Tutte

Page 59: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Io non casco nella rete

(cyberbullismo)

Tutte

Anche nel prossimo triennio i plessi dell'Istituto, nell'ideare e realizzare progetti, continueranno ad avvalersi delle risorse presenti sul territorio, in una prospettiva di apertura e collaborazione. In particolare, l’offerta formativa verrà arricchita con progetti significativi proposti dai volontari delle varie associazioni.

4- Potenziamento offerta formativa

Con il potenziamento dell'offerta formativa e l'organico dell'autonomia le scuole sono state chiamate

a fare le proprie scelte in merito a insegnamenti e attività per il raggiungimento di obiettivi quali:

valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, matematico-logiche e scientifiche,

nella musica e nell'arte, di cittadinanza attiva; sviluppo di comportamenti responsabili per la tutela

dei beni ambientali e culturali; potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di un sano stile di

vita; sviluppo delle competenze digitali; potenziamento delle metodologie e delle attività

laboratoriali; prevenzione e contrasto della dispersione, della discriminazione, del bullismo e del

cyberbullismo; sviluppo dell'inclusione e del diritto allo studio per gli alunni con bisogni educativi

speciali; valorizzazione della scuola come comunità attiva aperta al territorio; alfabetizzazione e

perfezionamento dell'italiano L2; inclusione.

Il nostro Istituto nell’individuare il proprio fabbisogno relativo all’organico per il potenziamento, ha

condiviso e indicato le priorità da perseguire nell'ampliamento della propria offerta formativa, come

indicato nel primo capitolo.

I progetti sono stati elaborati tenendo conto delle seguenti finalità: ❖ Attuare attività formative rispondenti a bisogni, esigenze, aspettative del bacino scolastico

❖ Promuovere il diritto all’istruzione e alla formazione di ciascun alunno/a

❖ Promuovere una scuola capace di integrare i curricoli personalizzando gli interventi, considerando

le esigenze e le capacità di apprendimento degli alunni, la struttura delle discipline e la natura del

territorio

❖ Stimolare esperienze formative che potenzino le possibilità socio-culturali degli alunni e delle loro

famiglie

❖ Creare un clima di accoglienza per l’inserimento e l’integrazione degli alunni stranieri

❖ Organizzare momenti di formazione per docenti di diversi ordini di scuola (metodologia CLIL Lingua

Inglese)

❖ Attuare attività formative per potenziare la lingua inglese mediante la metodologia CLIL

Page 60: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

❖ Agevolare la pratica della lingua orale con insegnante madrelingua fin dai primi anni di vita

scolastica

❖ Prevedere, nell’ottica del curricolo verticale per competenze, la creazione di un percorso di

sviluppo della lingua orale

❖ Incoraggiare gli alunni a sperimentare molteplici forme di espressione e comunicazione

❖ Facilitare la socializzazione e la condivisione ma anche l’unicità di ciascun alunno

L’Istituto Comprensivo "Amedeo Duca D'Aosta" nella programmazione degli interventi mirati al

miglioramento dell’offerta formativa, attua un progetto volto all’utilizzazione dei docenti dell’organico di

potenziamento nella scuola primaria.

Il progetto prende in carico la diversità: non solo le situazioni di disagio, relativamente alla diversa abilità,

agli stranieri, a casi di svantaggio socio-culturale, ma anche la valorizzazione delle competenze

linguistiche. Prioritari risultano, nell’ambito di tal progetto, interventi specifici volti, da un lato, a favorire

l’integrazione e contrastare situazioni di svantaggio e marginalità, evitando che la diversità si traduca in

differenza, e dall’altro, a promuovere l’acquisizione di conoscenze ed abilità di base, compresa

l’alfabetizzazione linguistica.

Le docenti interessate sono 4

Le 24 ore di servizio che le docenti sono tenute a prestare nelle attività settimanali saranno così

suddivise:

• 22 ore durante le attività curriculari degli alunni

• 2 ore di programmazione

Le ore curriculari sono destinate:

• Utilizzo in aree di miglioramento RAV

recupero di alunni con particolari bisogni educativi, presenti nelle classi della scuola primaria, su

segnalazione del team Docente.

• Utilizzo per alfabetizzazione linguistica

supportare tutto il percorso di inserimento degli studenti stranieri nel tessuto scolastico a partire dalle

fasi iniziali di accoglienza, agendo a diversi livelli: relazionale, linguistico, interculturale.

• Utilizzo per supplenze

copertura personale Docente assente

• Utilizzo per insegnamento Lingua Inglese

integrare l’insegnamento della Lingua Inglese presso la scuola primaria

Per l’anno scolastico 2015/2016 le risorse assegnate al nostro Istituto sono state le seguenti:

• 5 posti comuni Scuola Primaria

• 1 posto di sostegno (Scuola Primaria)

• 1 docente dalla graduatoria A030 (Scuola Secondaria di primo grado)

Page 61: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Per l’anno scolastico 2016/2017 le risorse assegnate al nostro Istituto sono state le seguenti:

• 4 posti comuni per la Scuola Primaria

• 1 docente dalla graduatoria A030 (Scuola Secondaria di primo grado)

Per l’anno scolastico 2017/2018 le risorse assegnate al nostro Istituto sono state le seguenti:

• 4 posti comuni per la Scuola Primaria

• 1 docente dalla graduatoria A049 (Scuola Secondaria di primo grado)

Per l’anno scolastico 2018/2019 le risorse assegnate al nostro Istituto sono state le seguenti:

• 4 posti comuni per la Scuola Primaria

• 1 docente dalla graduatoria A028 (Scuola Secondaria di primo grado)

Page 62: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

5- La valutazione

“La valutazione ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle alunne e degli

alunni,…… ha finalità formativa ed educativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo

formativo degli stessi, documenta lo sviluppo dell'identità personale e promuove l'autovalutazione di ciascuno

in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze.” (art.1 DL 62/2017)

Sulla base del recente decreto, quindi, i docenti, durante lo svolgimento delle attività didattiche,

sottopongono ad azione di verifica sia la propria azione didattica (al fine di individuare, individualizzare e

adeguare le proposte educative e i percorsi di apprendimento), sia gli apprendimenti degli alunni utilizzando

modalità e criteri che verranno definiti dal collegio dei docenti nel corso del corrente anno scolastico.

Sarà cura del collegio, quindi, in corso d’anno, esplicitare la corrispondenza tra le votazioni in decimi e i diversi

livelli di apprendimento degli alunni e definire le strategie da attivare in presenza di “livelli di apprendimento

parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione”. (art. 2 DL 62/2017)

Gli insegnanti, al fine di adottare “modalità di comunicazione efficaci e trasparenti in merito alla valutazione”

(Art.1 DL 62/2017), comunicano ai genitori i risultati delle prove di verifica attraverso il diario, lo spazio

apposito sul libretto delle giustificazioni e i colloqui individuali.

Per garantire la legalità e la trasparenza delle forme istituzionali di valutazione si individuano le seguenti

modalità operative che prevedono:

• la collegialità delle decisioni

• la verifica bimestrale nei consigli di Interclasse e di classe per soli docenti e la informazione alle

famiglie

• la valutazione quadrimestrale con la consegna del documento di valutazione ai genitori.

Una fonte di verifica utile alla riflessione didattica dei docenti è l’annuale prova nazionale messa a punto

dall’INVALSI per le classi II e V Primaria e III Secondaria di I grado: confrontare i risultati dell’Istituto con quelli

nazionali, negli ambiti oggettivamente misurabili della comprensione del testo scritto, della riflessione

linguistica, dell’area logico-matematica, e, da quest’anno, della comprensione e dell’uso della lingua inglese,

consente infatti di attivare processi di ricerca didattica e anche di collaborazione tra docenti che non possono

che giovare al perseguimento degli obiettivi di apprendimento.

In questa prospettiva l’Istituto ha esteso alla scuola secondaria la pratica delle prove oggettive trasversali già

in atto nella scuola primaria, attraverso un’azione di programmazione collegiali, calendarizzazione sistematica

e di condivisione dei criteri di valutazione. Tali prove verranno rese il più possibile inclusive e fruibili a tutti gli

alunni del nostro istituto, specialmente a quelli con bisogni educativi speciali. A tal fine è stato approvato un

protocollo di somministrazione delle prove scritte per alunni con DSA, a partire da quello già adottato per le

Lingue Straniere.

Resta inteso che la valutazione oggettiva non è e non potrebbe essere l’unica forma di valutazione operata

all’interno della scuola. La valutazione, infatti, si fonda primariamente sull’osservazione dei percorsi attivati da

ogni alunno, nella consapevolezza che l’apprendimento e la maturazione delle competenze sono processi

originali e non identificabili unicamente con una serie di prestazioni. Si valorizzano, inoltre, competenze

significative sviluppate in situazioni di apprendimento non formale o informale.

Page 63: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Per la valutazione del comportamento degli alunni, che da quest’anno verrà espressa attraverso un giudizio

sintetico, ci si riferisce alle otto competenze-chiave di cittadinanza e si organizzano iniziative per la

valorizzazione di comportamenti positivi con un maggiore coinvolgimento attivo dei genitori.

RISORSE UMANE

Per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, in seguito all’aumento delle classi da 59 a 60, si

prevede il seguente fabbisogno per il triennio di riferimento sulla base di un dato stabile relativo alla

popolazione scolastica e al numero degli alunni diversamente abili e fatto quindi salvo l’adeguamento al termine

di ogni anno scolastico: Scuola dell’Infanzia:

n. 3 sezioni → n. 6 posti comuni

n. 3 alunni, 2 dei quali con disabilità grave → n. 2,5 posti di sostegno

n. 4,5 ore di IRC

Scuola primaria

n. 35 classi, totalmente a Tempo pieno, per le quali sono stati assegnati, per l’a.s. 2018/19, 63 posti comuni,

situazione che crea sofferenza nella gestione del tempo scuola, richiesto dalla totalità dei genitori, e per il quale

sarebbe necessario un incremento della dotazione organica.

n. 70 ore di IRC;

11,5 posti di sostegno (per 22 alunni DVA)

Scuola secondaria di primo grado: 3 plessi

n. 19 classi a tempo prolungato e 2 a Tempo ordinario:

n. 305 ore di Lettere → 16 cattedre +17 ore

n. 183 ore di Scienze matematiche → 10 cattedre + 3 ore

n. 63 ore di Lingua Inglese → 3 cattedre + 9 ore

n. 32 ore di Spagnolo

n. 16 ore di Francese

n. 42 ore di Arte → 2 cattedre + 6 ore

n. 42 ore di Educazione Fisica → 2 cattedre + 6 ore

n. 42 ore di Musica → 2 cattedre + 6 ore

Page 64: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

n. 42 ore di Educazione tecnica → 2 cattedre + 6 ore

n. 42 ore di IRC

11 cattedre di sostegno (per 20 alunni DVA)

Relativamente ai posti per il potenziamento dell’offerta formativa, a fronte della assegnazione effettiva da parte

del MIUR di n. 4 posti comuni per la Scuola primaria e n. 1 posto di A028 (Scienze matematiche) alla Scuola

secondaria di primo grado, rilevate le esigenze dell’Istituto: una risorsa di potenziamento della Scuola primaria

sarà destinata a coprire il fabbisogno dell’insegnamento di Lingua inglese e parte della dotazione di A028,

assegnato alla Scuola secondaria, sarà utilizzato per supporto organizzativo in collaborazione con il Dirigente

scolastico.

Per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico ad ausiliario, il fabbisogno è

così definito, salvo adeguamenti che si rendessero necessari:

• Direttore dei Servizi Generali e amministrativi;

• n. 6 unità di Assistente amministrativo:

• n. 23 unità di collaboratore scolastico (di cui n. 1 part-time).

ALTRE RISORSE: ATTREZZATURE, ARREDI, TECNOLOGIA

L’Istituto è impegnato in un rinnovamento delle proprie attrezzature digitali, che comporta

parallelamente un rinnovo delle pratiche didattiche e delle attività, tanto per il docente quanto per gli

studenti. Il tipo di arredi e la progettazione del setting saranno legati alle metodologie che verranno

implementate nel nuovo ambiente.

Perché scegliere pratiche didattiche innovative?

Per superare una didattica orientata esclusivamente allo sviluppo di conoscenze e un modello di lezione

esclusivamente frontale.

Per favorire e supportare attività didattiche centrate sullo studente.

Per sviluppare pienamente le potenzialità delle tecnologie digitali creando un ambiente adeguato a

supportare pratiche didattiche innovative.

Per assecondare la creatività dei docenti e degli studenti grazie alla possibilità di creare situazioni didattiche

diversificate.

Per creare un primo esempio di ambiente di apprendimento moderno e flessibile senza dover progettare

edifici/strutture nuove ma recuperando/ridefinendo l’utilizzo di ambienti già esistenti.

L’Istituto si impegna ad aderire a tutte le iniziative orientate verso lo sviluppo di una didattica più efficace,

flessibile e disposta a dialogare con il mondo digitale, familiare agli studenti, conservando tuttavia l’amore per

la cultura, la conoscenza e tutte le espressioni del bello, viste come arricchimento dell’essere umano di ogni

tempo.

Come indicato nella nostra Mission crediamo in una scuola che si analizza, riflette su di sé e vuole migliorarsi.

L'attenzione all'autovalutazione (e alla conseguente riflessione a partire dai risultati rilevati) è una

delle priorità del nostro Istituto, che ha sempre cercato, con strumenti interni, di valutare il processo

educativo, promuovendo un coinvolgimento attivo di tutte le componenti (studenti, docenti,

famiglie, personale ATA e amministrativo).

Page 65: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

Al termine di ogni anno scolastico viene, infatti, distribuito alle famiglie, ai docenti e al personale

A.T.A. un questionario sulla valutazione del servizio erogato. Le risposte sono anonime e vengono

tabulate dalla commissione POF valutazione. I risultati vengono comunicati agli Organi Collegiali con

il desiderio di qualificare l'offerta formativa a partire dai bisogni dell'utenza e del territorio.

Rapporto di Auto Valutazione (RAV)

In accordo con le direttive emerse dal D.P.R. 80/2013 ogni scuola è stata chiamata a compilare,

attraverso l’apposita piattaforma online, il Rapporto di Auto Valutazione (RAV), che ha consentito una

seria e ponderata riflessione circa il funzionamento e gli esiti di ogni singolo processo in atto nel

nostro Istituto.

Lo scopo di tale valutazione, coordinata dal Dirigente Scolastico, coadiuvato da un Nucleo di

Autovalutazione composto da cinque docenti di ogni ordine e grado, è stato quello di individuare

punti di forza e aree di debolezza, dai quali partire per elaborare un valido e costruttivo Piano di

Miglioramento.

Il nostro RAV, qui allegato, è stato pubblicato ed è consultabile sul sito del nostro Istituto nella

sezione “Scuola”.

Piano di Miglioramento (PdM)

Secondo il Sistema di Valutazione Nazionale, previsto dal DPR 80/2013, nell'anno scolastico 2015-

2016, il nostro Istituto ha elaborato il qui allegato Piano di Miglioramento (PdM) sulla base delle

priorità individuate nello scorso anno scolastico attraverso la compilazione del RAV.

In tale PdM si individua nella formazione dei docenti la chiave per innescare un processo di

miglioramento realmente tangibile: l’uniformità di curricolo e valutazione, testata con prove comuni,

periodiche e raggiunte tramite un percorso formativo e auto formativo largamente condiviso, è stata

infatti identificata come requisito fondamentale per raggiungere risultati nelle prove nazionali più

uniformi all’interno dell’Istituto e fondate su una didattica più consapevole ed efficace che, in ultima

istanza, si auspica porti ad un avvicinamento agli standard nazionali.

Piano della Formazione

Il nostro Istituto condivide pienamente le linee guida indicate dal MIUR in merito alla formazione dei docenti,

nella convinzione che “la crescita del Paese (e del suo capitale umano) richieda un sistema educativo di qualità,

che guardi allo sviluppo professionale del personale della scuola come ad un obiettivo strategico” e che abbia

lo scopo di creare un vero e proprio “ambiente di apprendimento continuo”, ossia “un sistema di opportunità

di crescita e di sviluppo professionale per l’intera comunità scolastica”. La crescita professionale di tutto il

personale scolastico, infatti, rappresenta una condizione irrinunciabile per “restituire una rinnovata credibilità

sociale a chi opera nel mondo della scuola” innescando così un circolo virtuoso di progressivo innalzamento

qualitativo del sistema Scuola e in ultima analisi del sistema Paese.

La formazione del personale scolastico durante tutto l’arco della vita professionale è un fattore

decisivo per il miglioramento e per l’innovazione del sistema educativo italiano.

Page 66: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

La legge 107/15, art. 1, comma 124, stabilisce che la formazione in servizio del personale docente è

obbligatoria, permanente e strutturale.

Il Piano Nazionale di Formazione triennale indica le priorità tematiche rilevate in base alle esigenze

reali individuate a livello nazionale:

• Lingue straniere;

• Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento;

• Scuola e lavoro;

• Autonomia didattica e organizzativa;

• Valutazione e miglioramento;

• Didattica per competenze e innovazione metodologica;

• Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale;

• Inclusione e disabilità;

• Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile.

Le analisi interne al RAV di Istituto sono la base di partenza per il Piano di Miglioramento, al quale il Piano di formazione di ogni Scuola deve fare riferimento per perseguire con successo la strategia di sviluppo e miglioramento dell’Istituto.

In questa ottica si individuano tra le priorità tematiche nazionali, le aree all’interno delle quali l’Istituto intende formare il Personale:

• Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento;

• Didattica per competenze e innovazione metodologica:

• Inclusione e disabilità.

L’Istituto permette e favorisce la formazione, partecipando a Reti di scuole, provvedendo ad organizzare percorsi formativi interni e incentivando lo sviluppo professionale anche attraverso l’autoformazione. Il Piano di formazione dell’Istituto non deve prescindere dalle esigenze formative della Scuola, ma raccogliere anche le istanze formative dei singoli docenti, così come saranno esplicitate nei rispettivi Piani individuali. Al fine di avere un quadro esaustivo dei bisogni formativi, si prevede, in itinere, una mappatura delle esigenze formative del personale scolastico attraverso l’analisi dei piani individuali di sviluppo professionale e/o questionari di rilevazione dei bisogni.

Rimandando al Piano completo di formazione triennale, allegato al PTOF, si individuano di seguito le iniziative relative all’anno scolastico 2018/19.

Il Piano della Formazione allegato prevede momenti di formazione destinati all’intero corpo docente

e, come previsto dal Piano di Miglioramento, intende perseguire i seguenti obiettivi:

• Motivare / rimotivare alla professione;

• rafforzare le competenze progettuali, valutative, organizzative e relazionali in riferimento alla

qualità del servizio scolastico;

• rafforzare le competenze pedagogiche;

• saper affrontare i cambiamenti e le nuove esigenze che la società propone che comportano

Page 67: as...gli enti del territorio, nella onsape Àolezza he solo ostruendo una rete armonia intorno ai nostri ragazzi sia possiile offrire loro un ontesto di res ita effiae. Nell’ottia

l'acquisizione di nuove strategie, soprattutto in campo socio-didattico;

• attivare iniziative finalizzate al confronto con Enti e associazioni e saper trarre spunti di

riflessione che comportino una ricaduta didattica positiva nel lavoro quotidiano svolto dal

docente in classe;

• adeguare la mediazione didattica alle richieste di una didattica per competenze

Per realizzare tali obiettivi si agirà su tre fondamentali linee:

1- Formazione obbligatoria finalizzata alla realizzazione del Piano di Miglioramento

2- Formazione con risorse interne finalizzata alla condivisione e disseminazione di

competenze all’interno dell’Istituto

3- Autoformazione finalizzata alla ricerca e allo studio libero e personale dei docenti, di cui si

allega prospetto

Delibera Consiglio di Istituto n. 51

Del 5 novembre 2018