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INDICE p. 2 EDITORIALE - a cura della

redazione Notizie dal Dago

p. 3 Ridiamo vita all’inutile - Ars studentium e Teatro (In)stabile

p. 3 Il corso OSS al Dagomari - prof.ssa Norma Di Mauro

Recensioni p. 4 La casa di carta - Sara

Marinaccio (II B AFM) p. 6 Persona-Marracash - Omar

Ouni (III A RIM)

p. 7 I Metallica - Mattia Guarducci (I A AFM)

p. 8 Travis Scott - Omar Ouni e Alex Neculaes (III A RIM)

Narrativa p. 9 Lasting happiness - Stefania

Cirillo (V C AFM) Interviste e opinioni

p. 11 I (momenti) dimenticati - Ars Studentium (I B FMC)

p. 12 Intervista a Nabil - Marco Leporatti (V A SIA)

Viviprato p. 13 Prato sui social - Omar Ouni

(III A RIM)

Spazio alle lingue p. 14 Scambio culturale in

Germania - Alessio Delle Rose (III A RIM) Italiano – tedesco – cinese

L’angolo poetico p. 17 Mostri - Alessia Cannata (I A

AFM) p. 18 Il killer venuto dal buio -

Alessio Delle Rose (III A RIM)

EDITORIALE a cura della redazione

Con il primo numero di questo anno cerchiamo di “ridare vita all’inutile”,

grazie alle idee e alle progettualità dell’Ars Studentium e del nostro

Teatro (In)stabile. Inoltre, mettiamo

tutti al corrente che nella nostra scuola è attivo il corso per OSS, una

figura sempre più ricercata nel mondo del lavoro. Proseguono poi le

nostre recensioni, sia musicali che cinematografiche, andando a

ripescare – grazie all’articolo di Mattia Guarducci – la storica band

fondata da James Hetfield e Lars Hulrich; vi stiamo parlando dei

Metallica, ovviamente. Dopo aver letto il bellissimo racconto della

nostra Stefani Cirillo, ormai un classico del nostro giornalino, vi

invitiamo a leggere la bella

intervista a Nabil Safa, il nostro rappresentante di istituto, e il

ricordo del terremoto dell’Aquila (correva l’anno 2009), di un nostro

amico della sezione carceraria. Per concludere, dopo aver dato “spazio

alle lingue” con il resoconto bel viaggio a Wangen, nella Germania

meridionale, concludiamo il numero con l’angolo poetico, il più amato dai

professori di letteratura, ma non solo.

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Notizie dal Dago Ridiamo vita all’inutile Di Ars studentium e Teatro (In)stabile

Il Laboratorio Creativo dell’Ars

Studentium e Teatro (In)Stabile, ideato all’interno delle attività

rieducativo – trattamentali della Casa Circondariale di Prato, in

collaborazione con l’ITEPS “P. Dagomari” e con l’Associazione

Liberarsi Onlus, ricerca oggetti da restaurare o riciclare.

Se hai oggetti in legno che non usi

più, consegnali a noi e li faremo rivivere!

Info:

[email protected]

Il corso OSS al Dagomari Della prof.ssa Norma Di Mauro

Venerdì, 20 dicembre 2019, nell’auditorium del nostro Istituto, si

è svolta la manifestazione per la consegna dei primi Diplomi del Corso

per Operatore Socio Sanitario (OSS)

iniziato nel 2016 dalle classi terze del nostro indirizzo professionale socio-

sanitario. Si è trattato di un accordo fra l’A.S.L. del territorio e l’Istituto”

Dagomari” , il tutto coordinato dalla Regione Toscana. Con questo

progetto sono stati selezionati alcuni alunni che hanno avuto la possibilità

di seguire le discipline teoriche all’interno del proprio indirizzo di

studio, mentre quelle pratico-professionali si sono svolte in orario

extrascolastico con personale

qualificato, proveniente dalla Facoltà di Scienze Infermieristiche (PIN), con

sede a Prato. Ben 22 alunni, dopo aver conseguito il Diploma di

Maturità nel mese di luglio, tra

settembre e ottobre hanno terminato il loro tirocinio presso l’Ospedale S.

Stefano di Prato e sostenuto l’esame, con meritato successo, nei giorni 12

e 13 dicembre 2019. Il corso attualmente prosegue con le solite

modalità, ovvero coinvolgendo, ogni anno, un massimo di trenta ragazzi e

ragazze delle classi terze, dell’indirizzo Professionale socio-

sanitario

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Recensioni La casa di carta Di Sara Marinaccio (II B AFM)

La Casa di carta o Casa de Papel è una serie televisiva spagnola di

genere drammatico e azione, ideata da Alex Pina; è stata introdotta su

Netflix Italia nel 2017 ed è composta

da tre stagioni (è prevista l'uscita della quarta stagione a gennaio

2020).

La storia narra gli sviluppi di una rapina originale ed ambiziosa:

irrompere nella Zecca nazionale spagnola di Madrid, per stampare

due miliardi e quattrocento milioni di euro legali, per poi fuggire col bottino.

L'ideatore della rapina è un uomo chiamato “Il Professore”, il quale per

effettuare tale impresa recluta otto individui con precedenti penali, i

quali, per motivi di estrazione sociale,

non hanno nulla da perdere. Ogni individuo ha il nome di una città

(Tokyo, Berlino, Nairobi...), in quanto non può rivelare la propria identità,

inoltre ai fini della professionalità è proibito instaurare relazioni

sentimentali o personali. Ciascun membro agisce con una tuta rossa ed

una maschera del pittore Salvador Dalì: tale scelta non è casuale in

quanto il pittore fu sostenitore del regime di Francisco Franco, in

contrapposizione all'ideologia di Resistenza rappresentata dal gruppo,

infatti vi è ricorrente la canzone

“Bella Ciao”, un canto popolare italiano, diventato celeberrimo dopo

la Resistenza poiché associato al movimento partigiano. Fingendosi

poliziotti della Guardia Civil che scorta un tir pieno di bobine di carta

per banconote, i componenti della

banda riescono a entrare nella Zecca di Stato, in un'azione coordinata

dall'esterno dal Professore, la reclusione all'interno della Zecca è

stimata in dieci giorni, tempo

necessario per stampare la somma e realizzare la via di fuga. La polizia

prende le dovute contromisure e invia sul posto come negoziatrice

l'ispettrice Raquel Murillo, per cercare di interrompere la rapina, ma

senza successo, infatti il colpo riesce e la banda scappa in gruppi di due in

isole paradisiache per due anni. Successivamente i rapinatori si

riuniscono quando Rio viene catturato dalla polizia, questa volta

per realizzare un altro colpo: rubare l'oro della Banca di Spagna. Tale

rapina era stata progettata 5 anni

prima da Palermo e Berlino e dopo la morte di quest'ultimo, tutta la banda

si riunisce per studiarla nel monastero a Firenze in cui egli

abitava. La banda riesce ad entrare nella Banca di Spagna, ma l'oro si

trova in una camera blindata, la quale in caso di manomissione si

riempie d'acqua, ma installando una camera di decompressione e con

l'ausilio di tute da sub e bombole d'ossigeno riescono a recuperare il

tutto.

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Un giorno di riprese a Firenze

Il 4 Gennaio si sono tenute delle riprese di alcune scene a Firenze, in

particolar modo la mattina in Duomo

ed il pomeriggio sul Piazzale Michelangelo. Ad assistere le riprese

sono accorsi molti fan della serie, i quali hanno cercato di strappare

qualche foto con gli attori, inoltre molti hanno avuto la fortuna di esser

stati scelti nel ruolo di comparsa nelle scene.

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Persona-Marracash Di Omar Ouni (III A RIM)

Fabio Bartolo Rizzo, aka Marracash, è

un rapper originario di Nicosia in Sicilia. E‘ diventato famoso nel 2005,

insieme alla Dogo Gang, collettivo che riuniva alcuni dei molti artisti

appartenenti alla scena hip hop italiana, grazie al lancio del mixtape

Roccia Music I.

Quest'ultimo anno è tornato a far parlare di sè grazie, inizialmente, ad

alcuni featuring con artisti del calibro di Salmo (in Machete Mixtape 4 nella

traccia Marylean) e Noyz Narcos (nel "mega" album Mattoni nel singolo

Street Advisor) e successivamente con il lancio del suo album intitolato

Persona che contiene al suo interno 15 tracce e 9 featuring.

Tra i featuring troviamo l'ex membro dei Club Dogo Guè Pequeno, Coez, gli

emergenti Massimo Pericolo e Madame, il vincitore del festival di

Sanremo del 2019 Mahmood e infine

Cosmo. L'album è stato promosso da

lunghi post nei quali parlava della

storia oppure del proprio pensiero riguardo ogni artista presente nel suo

album con commenti a tratti molto profondi. A mio parere le tracce

migliori sono: APPARTENGO-Il sangue perchè mi è piaciuta molto la

parte di Massimo Pericolo che

accompagna il suo talento musicale a dei testi assai profondi e QUALCOSA

IN CUI CREDERE-Lo scheletro perchè nel ritornello tratta un argomento

attuale come l'impossibilità di informarsi con sicurezza dato che sul

web il fenomeno delle bufale è vasto e talvolta anche giornali e telegiornali

riportano solo quello che vogliono far sapere e non i fatti realmente

accaduti. Vi consiglio di ascoltarlo tutto fino all'ultima traccia e vi

auguro un buon ascolto!

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I Metallica Di Mattia Guarducci (I A AFM)

I Metallica sono un gruppo metal

nato nel 1981. Sono composti da James Hetfield, cantante-

chitarrista, Kirk Hammett, un altro chitarrista, Robert Trujillo, bassista

e Lars Ulrich, batterista. Durante il loro percorso il gruppo ha

avuto delle difficoltà: la perdita del

loro primo bassista, Cliff Burton (1986), ha fatto passare dei brutti

tempi alla band, ma fortunatamente è stato trovato un bassista quasi

bravo come Cliff, Jason Newsted. Nel 1999, sfortunatamente, Jason ha

dovuto lasciare il gruppo per dei problemi fisici, probabilmente per il

troppo head-banging mentre suonava, così un ultimo bassista

(Robert Trujillo) si presentò a Lars, leader della band che lo assunse.

Il primo album dei Metallica è stato Kill 'em All, pubblicato nel 1981 (o

Metal Up Your Ass): ha avuto un

enorme successo, soprattutto per la canzone Seek & Destroy, che

rivoluzionò la scena metal dell'epoca. Il loro sound era rivoluzionario:

mettevano al massimo il basso e il treble delle casse delle chitarre,

mettendo i medi a zero. Queste impostazioni attirarono molte

persone e infatti le usarono anche per il loro secondo album: Ride the

Lightning (1984). Nel 1986 pubblicarono Master of

Puppets, che è ancora nelle top ten mondiali del metal: ha solo otto

canzoni, ma la durata di queste è la

cosa che le rende molto interessanti. Arrivano fino ai nove minuti e non

sono per niente noiose da ascoltare: sono molto diverse tra di loro e la

voce di James le rende ancora migliori. E non è finita qui: gli assoli

di chitarra che si trovano nelle

canzoni sono dei veri e propri capolavori, proprio come

un'orchestra che racconta una storia senza usare le parole.

Successivamente, nell'89 pubblicarono ...And Justice for All,

album con canzoni divertenti ma con

una pecca: manca il basso. Si pensa che sia così per uno scherzo del

batterista finito male, ma l'album è sempre un signor album!

Nel 1991 pubblicarono The Black Album (o Self-Titled), uno dei loro

migliori album: le canzoni Enter Sandman e Nothing Else Matters

sono quelle che hanno reso i Metallica ancora più ascoltati e probabilmente

le avrete già sentite per la loro popolarità.

Più in là pubblicarono altri album con successo minore: Load e Reload nel

1994, St. Anger nel 1996, Death

Magnetic nel 1999 e Garage. Inc nel 2001.

Il loro album più recente è Hardwired: to self-destruct

(2016). Dopo vari anni di inattività questo è un album pieno di sound

nuovi e con canzoni divertentissime. Da quell'anno iniziarono un tour

mondiale non-stop di 4 anni e, anche se hanno più di cinquanta anni,

sembra ne abbiano ancora venti. Perché dovrei ascoltare della musica

vecchia di gente vecchia? Ti starai chiedendo. Ecco la risposta: perché è

intrigante; è un'esperienza da

intraprendere che ti aprirà le porte di alcuni mondi molto vasti e infiniti da

esplorare. Quindi... schiodati un po' dalla

musica moderna e divertiti!

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Travis Scott Di Omar Ouni e Alex Neculaes (III A RIM)

Travis Scott, il cui vero nome è

Jacques Berman Webster II, conosciuto anche come La Flame,

nasce nell'aprile del 1991 nella città di Houston in Texas ed è uno dei

rapper più talentuosi attualmente in attività.

Travis già da piccolo dimostra di

essere interessato alla musica dato che a 3 anni comincia a suonare la

batteria, a 5 anni il pianoforte e a 10 anni riesce perfino a comporre la sua

prima base musicale. Dopo essere diventato il pupillo di

Kanye West, grazie ad alcuni agganci e soprattutto al suo talento che riuscì

ad impressionare West, a cavallo tra il 2012 e il 2013 cominciarono a

maturare i primi successi con canzoni come Blocka La Flame, Quintana e

Don’t Play fino ad arrivare al 2015 con la pubblicazione del suo primo

disco Rodeo supportato dai singoli

3500 e Antidote; nel 2016 invece pubblica il suo secondo album Birds

in the Trap Sing McKnight, nel 2017 Huncho Jack, Jack Huncho (con

Quavo) e infine nel 2018 Astroworld il cui nome è ispirato dall'omonimo

luna park a Houston. Infine nel 2017 inizia a frequentare la

star della TV Kylie Jenner dalla quale, nel 2018, avrà Stormi Webster, la sua

primogenita.

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Narrativa Lasting happiness Di Stefania Cirillo (V C AFM)

C’era questa ragazzina esile, dagli

occhi addolorati e ingenui che rispecchiavano in modo esemplare il

suo cuore. Aveva il vizio di scrutare in maniera attenta la vita che le

girava intorno come se ci fosse effettivamente ancora qualcosa di

bello da scoprire, come se il mondo non stesse raggiungendo

lentamente il declino. In ogni caso la sua ingenuità non era sinonimo di

stupidità e – nonostante fosse a

conoscenza, forse meglio di chiunque altro, della crudeltà e

dell’odio viscerale che provavano gli esseri umani – tentava con tutte le

sue forze di aggrapparsi alle piccolezze ugualmente meravigliose

della vita, esattamente le stesse cose che le persone che le vivevano

intorno non avevano né il tempo né la voglia di contemplare. Aveva la

meravigliosa abitudine di portare con sé dei libri da leggere ovunque

andasse: sfruttava ogni istante libero per immergersi in quelle storie

che riteneva vicine al suo cuore,

seppure così lontane dalla sua realtà. Era consapevole che non sarebbe

bastata una vita per leggerle tutte; tuttavia, nel momento in cui si

rendeva conto che a differenza di molti altri aveva l’opportunità di

vivere mille vite grazie alla lettura, il suo cuore diventava più leggero e

riusciva quasi a respirare meglio. Tentava spesso di nascondere la sua

tristezza dietro un libro che profumava di qualcosa di

inspiegabile, quasi irraggiungibile, rannicchiata sotto l’ombra di un

albero qualunque e sorrideva in

modo sincero quando l’odore dei fiori

appena sbocciati le solleticava il naso. La vita le sembrava più lenta,

adattandosi quasi al battito calmo del suo cuore. Quella ragazzina

immergeva il naso tra le pagine e leggeva ad alta voce quando i suoi

genitori, a pochi metri di distanza, si urlavano cose indicibili. Tremava

come una foglia pronta a staccarsi dal ramo, ma non smetteva mai di

leggere. “L’amore non è questo”

sussurrava tra sé e sé, continuando a ripetersi che avrebbe voluto un

amore sincero e puro proprio come quello dei romanzi che tanto amava.

Sapeva distinguere molto bene la realtà dalla fantasia, per questo

motivo ambiva a una vita semplice che avrebbe voluto condividere con

qualcuno con cui svegliarsi alle quattro del mattino solo per vedere

il sole sorgere. Si rifiutava di credere che l’amore sotto ogni sua forma si

sarebbe dovuto limitare a questo: violenza e urla. Certe notti provava

così tanto odio nei confronti di

quell’uomo (che con immenso disgusto era costretta a chiamare

“padre”) che sentiva il cuore lacerarle il petto. Certe notti ancora,

il padre entrava nella sua stanza con l’unico obiettivo di farla sentire

piccola, così insignificante da poterla schiacciare con un semplice gesto

della mano. Avrebbe voluto urlargli addosso e distruggere le sue

convinzioni di superiorità, ma quando lo guardava negli occhi e non

vedeva nient’altro che rabbia le parole le morivano in gola. Era così

stanca di doversi accontentare a

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scuola, nelle amicizie, nell’amore... Era stanca di dover subire

passivamente la vita come se fosse una narratrice esterna che

osservava ciò che accadeva senza poter fare nulla. Ci vollero anni e

dovette leggere ancora numerosi

libri in cui si parlava di indipendenza, emancipazione, ricerca della felicità,

prima che decidesse di raccogliere quei pochi oggetti che le

appartenevano in casa e scappare. Fuggire dalle ingiustizie alla ricerca

della pace che tanto le mancava; svegliò sua madre nel cuore della

notte e con la valigia stracolma di libri e speranze trovò il coraggio di

andarsene. Quella notte la ragazzina oltrepassò la soglia di casa, respirò a

pieni polmoni l’aria gelida della sera e per un istante si sentii libera e forte,

pronta a prendere la sua storia tra le

mani e modellarla secondo le sue regole e quelle di nessun altro.

Furono i personaggi, le storie d’amore e di rivincita dei suoi tanto

amati libri a darle la forza di rialzarsi e di credere che tutti possono vivere,

non sopravvivere. Non ci sarebbero stati ostacoli e non ci sarebbero stati

problemi a impedirle di essere la protagonista del suo personalissimo

libro. Quella notte le numerosissime letture le salvarono la vita dall’oblio

e lo avrebbero fatto ogni giorno.

«Loneliness is almost cured when

you open a book.»

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Interviste e opinioni I (momenti) dimenticati Di Ars Studentium (I B FMC)

Erano le ore 3:32 del 6 aprile 2009. Sì, proprio il giorno del famoso

terremoto, ed io ero lì… all’Aquila. Io, come tanti, ma non come i “ricordati”

dai telegiornali e dai quotidiani. Io

facevo parte di quel mondo fantasma, quello dei “dimenticati”.

Mi trovavo in cella nel carcere cittadino quando scoppiò, nel cuore

della notte, la scossa tremenda che ci fece sobbalzare tutti quanti dalla

paura. Una persona “normale”, libera, avrebbe potuto almeno tentare di

rifugiarsi in un posto sicuro, mettersi al riparo e pregare. Eppure a noi,

confinati in quei pochi metri quadrati di cemento, non fu concessa questa

possibilità; non è mai concessa… Sconvolti all’idea di essere inghiottiti

dalle macerie, bloccati da massicce

porte chiuse e dagli assistenti (a loro volta incastrati in quella folle

situazione) che non avevano l’autorizzazione di aprire, eravamo in

balìa della terra, come naufraghi su una piccola zattera sballottata

continuamente dalle onde sismiche. Cominciammo a urlare e a ribellarci,

affinché ci aprissero e ci concedessero almeno la speranza

della salvezza. Ma nulla… eravamo condannati ancora a rimanere lì,

chiusi, inermi... Solo dopo diverse ore giunse

finalmente il direttore dell’istituto che

ci invitò alla calma poiché il terremoto era finito e non c’era

nessun motivo per affannarsi così tanto. Ma non appena ebbe

terminato di parlare, con crudele ironia, la terra iniziò nuovamente a

tremare. A quel punto egli chiese agli agenti di aprire immediatamente le

celle, consentendo di metterci in sicurezza, all’aria, nei passeggi

dell’istituto.

Notte dopo notte, giorno dopo giorno, rimanemmo fuori, nei corridoi,

con coperte e lenzuola, per la paura di nuove scosse. Solo dopo molte

settimane, evacuarono finalmente l’istituto penitenziario e ci

trasferirono in nuove strutture, lontane dal pericolo.

Eppure, in verità, devo dire che ancora oggi, quando ripenso a quella

notte, la paura mi assale violentemente: è come una piaga

impressa nella mia anima che, a ogni segnale di pericolo, si riapre

riportandomi nuovamente a quello

straziante e opprimente, inconscio, terrore. Al solo sentore di probabile

terremoto il mio calvario inizia nuovamente, senza alcun rimedio

possibile se non pregare che i nostri cari stiano bene e che tutto finisca il

più presto possibile. Per i “dimenticati” degli istituti

penitenziari: detenuti, agenti, infermieri, dottori, educatori,

volontari, insegnanti. Un mondo sommesso che da qualche parte,

vicino, eppure esiste…

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Intervista a Nabil Di Marco Leporatti (V A SIA)

Buongiorno Nabil, da quale

intenzione è sorta l'iniziativa della raccolta delle olive a scuola

? Buongiorno a te.

Mi sono reso conto che gli ulivi, piantati precedentemente per

migliorare il decoro dei giardini della

scuola, erano carichi di belle olive e che probabilmente sarebbero cadute

a terra inutilmente. Perciò su consiglio dei Proff. Bindi e Mazzoni,

mi sono adoperato alla loro raccolta, vista la ridotta altezza delle piante.

Ma è stato difficile organizzarsi

per il lavoro di raccolta delle olive?

No, perché è stato facile trovare una scatola per il deposito a terra ed un

paio di guanti da giardino per evitare di farsi male alle mani, presso la

gentilissima "portineria" del

Dagomari.

Cosa ne è stato fatto del raccolto ottenuto?

Le olive raccolte sono state consegnate alla Prof.ssa Lucia

Scrimali, con l'accordo di altri docenti di sostegno come la Prof.ssa Silvia

Mazzoni ed il Prof. Marcello Bindi, la quale ha provveduto a portare presso

il frantoio di sua fiducia che le ha macinate insieme alle altre olive

raccolte dall'azienda di suo Zio, Sig. Donato Curto.

Chi ha beneficiato dell'olio

realizzato ? Ė stata organizzata una simpatica

manifestazione presso la Sala Insegnanti dove, insieme al Prof.

Bindi, abbiamo organizzato un assaggio dell'olio con la "FETTUNTA"

offerta al corpo docente presente e

naturalmente anche alla Preside ed alla Vice-Preside, come potete

vedere dalle fotografie pubblicate anche sui social della scuola (es.

Facebook).

In conclusione di questa simpatica intervista, cosa può

dire in merito a questo tipo di iniziativa?

A cosa le è servita soprattutto? Devo dire che mi è servita tantissimo

a capire l'importanza del lavoro manuale che viene svolto in

Agricoltura e della soddisfazione nel

vedere il risultato e l'apprezzamento del proprio lavoro. Inoltre, mi è

servita anche a capire bene che la Terra è ancora per gli uomini un Bene

molto Prezioso e che se continueremo a deturparla ed

rovinarla con atteggiamenti e comportamenti scellerati, non sarà

positivo per noi stessi ma neanche per le prossime generazioni

future....!!!!

Grazie mille Nabil del “suo” prezioso contributo.

Grazie a te per questa bella

intervista.

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Viviprato Prato sui social Di Omar Ouni (III A RIM)

Negli ultimi anni, con l'avvento degli smartphone, i social network (SN)

hanno registrato una crescita esponenziale. In particolare sono

cresciuti quelli che sono diventati i

"colossi del web" ossia Facebook, Instagram e Whatsapp che soltanto

in Italia contano rispettivamente 31, 19, 33 mln di utenti attivi.

Importante anche la posizione di Youtube che, sempre in Italia, è la

piattaforma più utilizzata che conta l'87% degli utenti attivi su internet.

Da alcune ricerche eseguite a Prato su un campione di 2.370 ragazzi dalle

cooperative Alice e SED (Sistema di Educazione Digitale) è emerso che

l'89% dei ragazzi utilizza lo smartphone come principale sistema

di connessione e che i SN più

utilizzati da quest'ultimi sono Youtube (87%), Instagram (55%) e

TikTok (29%). La maggior parte dei ragazzi utilizza i SN perchè provano

piacere nell'avere un numero elevato di followers e likes mostrandosi per

quello che non sono davvero, ma per

quello che piacerebbe loro essere, nascondendo il proprio malessere.

Non trovo i social un male, al contrario li trovo strumenti utili alla

comunicazione ma utilizzati in modo sbagliato dai ragazzi tra i 12 e 14

anni, periodo molto delicato perchè è quello in cui un adolescente si

definisce di più come individuo. E‘ in questo periodo che i genitori, a

maggior ragione, dovrebbero essere più vigili.

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Spazio alle lingue

Scambio culturale in Germania Di Alessio Delle Rose (III A RIM)

Il 22 settembre un gruppo di ragazzi, di cui io ero appartenente, è partito

per la Germania accolto dalle rispettive famiglie tedesche. Durante

il soggiorno si è potuto conoscere il

preside della scuola BSW e si è potuto osservare come si svolgeva la

vita scolastica tedesca (oltre al funzionamento della scuola). In

Germania abbiamo potuto visitare anche vari siti e una città fantastica,

Ravensburg, Questa è una città davvero bella anche se piccola

perché ne possiamo ben riconoscere anche i tratti storici. Durate lo

scambio, abbiamo potuto visitare

anche il birrificio Meckätzer e il caseificio Zurwiese. Al birrificio

abbiamo potuto assistere ai metodi di produzione di una delle birre più

buone della Germania: la birra

Weiβgold; mentre al caseificio Zurwiese abbiamo potuto bere il latte

fresco prodotto da mucche appena munte, a chilometro zero e dunque

completamente bio. Il 28 settembre siamo tornati a casa, davvero felici di

questa esperienza.

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Austausch Am Sonntag 22. September sind ich

und meine Austauschkameraden und meine Deutschenlehrerinen eine

Woche nach Wangen gefahren. Ich habe mit Lorenzo bei einem

deutschem Maedchen gewohnt. Sonntag Abend haben Ich und

Lorenzo Spaetzle mit Kaese gegessen. Es hat mir gut geschmeckt.

Montag morgen sind wir in die Schule mit dem Auto gefahren. Wir haben

Italienisch Unterricht gehoert und dann haben wir, Italienische und

deutsche Schueler, mit Brezeln und Apfelsaft gefruestueckt. Dann haben

wir Deutscheunterricht gehoert. Am

Nachmittag haben wir die Stadt besichtigt und dann sind wir ins

Rathaus gegangen. Am Abend haben Ich, Lorenzo und Kathleen mit ihren

Klassenkameraden und Lehrer eine Pizza gegessen. Dienstag waren wir

in der Schule von 7.45 uhr bis 17 uhr. Dann sind wir mit Kathleen, Matteo,

Sofia, Boris und Lara mit dem Zug nach Bregenz gefahren. Wir haben

Italieniches Essen gegessen und dann um 22 uhr sind wir nach Hause

gafahren. Mittwoch sind wir nach Ravensburg mit dem Bus gefahren

und wenn wir dort waren, haben wir

Fruestueck gemacht. Wir haben Cappuccino getrunken. Wir haben die

Stadt besichtigt und am Abend sind

wir zu Hause geblieben, weil

Kathleen Krank war. Sie hatte Halsschmerzen. Wir haben

Kartofelnsalat und gebratenes Fleisch gegessen. Ich mag Kartofelnsalat!

Donnerstag sind wir in die Schule gefahren und dann am Nachmittag

um 17 uhr sind wir nach Meckatzer mit dem Bus gefahren. Dort haben

wir eine Bruaerei besichtigt. Dann haben wir Bier probiert und wir

haben auch Bier gekauft. Dann um 20 uhr haben wir Hamburger

gegessen und wir haben Billard gespielt. Freitag morgen haben wir

(nur die Italienische Schueler) eien

Molkerei besichtig, wir haben Kaese probiert und dann haben wir Kaese

gekauft. Am Abend haben Ich und Lorenzo unseren Koffen gemacht und

dann um 20 uhr haben wir mit Kathleen, Francesca, Seline und

Sofia Hotdog gegessen und um 22 uhr sind wir nach Hause gefahren.

Samstag Morgen am 9 uhr sind wir abgefahren und am 19 uhr waren wir

in Prato. Wir haben den Austauch gemacht, weil wir Deutsch besser

lernen wollen. Es gaefellt mir sehr gut. Ich moechte gern wieder nach

Deutschland fahren. Ich hatte viel

spass, aber das Wetter war nicht so gut.

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a.s. 2019/2020, numero 1 16

时间:22/09/2019-28/09/2019(星

期天-星期六)

地点:Wangen (德国)

原因:学校交换生

在 Antonietta Sola 老师和 Monica

Lumachi 老师的陪同下我们

Dagomari 学生和德国 BSW 学校的学

生进行了一场文化差异的交流.

第一天到达的时候已经将近晚上七点了

.我们被接到了他们家整理了一下,认

识了他们的家人,一天就这样过去了.

星期一我们来到了他们学校参加了欢迎

会,他们的校长给我们介绍了学校的传

统文化.下午我们去了解了这个城市的

历史还被邀请到了市政府.

星期二我们体验了他们的校园生活.

星期三我们去了附近的城市参观了一个

博物馆和一条富有历史的街.

星期四上午我们照常上课。下午五点我

们去了一家很有名的啤酒制造厂.

星期五早上他们继续他们的课程而我们

去了一家保留传统工艺的奶酪制造厂.

然后在学校庆祝了我们的最后一天.

以上都是学校安排的,除此之外我们私

底下也有许多娱乐活动.

平时我们会有自己的一个小团体,经常

会一起出去玩。他们开着他们的车,带

着我们去看了美丽的博登湖,玩了真人

版“穿越火线”(Laser Game),还去了

动物园,看了许多可爱的猴子等等….

这是第一次有华人参加这种活动。我们

觉得这趟旅程既有意义又有趣,能开阔

眼界还能增长见闻.十分珍贵的是我们

认识了与我们有着不同文化历史和习惯

的他们,还成为了好朋友.

虽然时间短暂,但是给我们留下了一段

嬉笑打闹美好的回忆.希望有更多的人

能够体验到这种不一样而又充满活力的

交换生生活.

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a.s. 2019/2020, numero 1 17

L’angolo poetico Mostri Di Alessia Cannata (I A AFM)

Un mostro se lo lasci in un cuore graffia le pareti, le rovina, le distrugge;

ha paura e si rifugia dentro, non fugge, le mangia e arriva all'interno di qualcosa più profondo...

Sono solo mostri formati da vecchi nostri,

che adesso spezzano le anime di alcuni noi di tempo fa.

Specchi distrutti, riflessi rovinati di volti bagnati.

Erano nostri quei cuori lasciati, Erano ormai dei mostri...che li hanno mangiati.

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Il killer venuto dal buio Di Alessio Delle Rose (III A RIM)

Sento voci disperate attorno a me, non riesco a muover niente

ma sento delle gocce fresche che mi cadon sulla bocca

che mi fanno ricordare le carezze pien d’amore

che mia madre mi faceva da bambino.

Sento anche i suoi lamenti: mi sorpassano come frecce taglienti.

Riesco ora a vedere il mio corpo disteso a terra con gli occhi della mia anima che al cielo sta salendo.

Sono stato come un cerbiatto che dal cacciatore si è fatto fare

scacco matto.

Pensavo di essere al sicuro ma la depressione mi ha sbattuto

contro un muro. Il “male oscuro” mi ha corroso lentamente

manipolando la mia mente.

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