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ARTICOLO “Natur & Heilen“ Il mensile per una vita sana

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Il mensile per una vita sana

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natur & heilenIl mensile per una vita sana

Zeolite disintossicazione

naturale con

la pietra lavica

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ZEOLITE Un minerale vulcanico per disintossicarsi in modo naturale

Zeolite – miracolo della natura o magia? Niente di tutto ciò, su questo i ricercatori sembrano essere concordi. L‘antichissima pietra lavica è composta da minerali complessi utilizzati per la depurazione dell‘ambiente e per la

disintossicazione del corpo. La polvere di lava finemente macinata vanterebbe numerosi successi nella cura di malattie, anche in casi di patologie croniche quali disturbi cardiocircolatori, diabete o cancro.

La forza della natura ha creato nel corso di milioni di anni un gruppo di minerali denominati zeoliti. La loro sostanza minera-le ha origine nell‘interno della Terra, ed è stata portata alla luce grazie alla forza eruttiva dei vulcani. Dove la cenere bollente incontrò l‘acqua si verificarono violente reazioni chimiche: la cenere portò ad ebollizione l‘acqua marina ricca di sodio. Questo fenomeno è alla base dell‘origine del nome greco „zeolite“, un neologismo coniato nel 1756 dal mineralista svedese Axel Fre-derick Freiherr von Cronstedt, che si compone dei termini „zeo“, bollire, e „lithos“, pietra. Le „pietre che bollono“ si trovano in quasi tutte le regioni del pianeta in cui sono presenti dei vulcani - ad esempio ne esistono bacini molto ampi in Cina, tutta-via le zeoliti dalla composizione più pura provengono soprattutto da Cuba, dalla Croazia e dalla Slovacchia, dunque anche da regioni dell‘Europa Centrale vicine a noi. Finora i tipi di zeoliti naturali noti alla scienza e classificati dal punto di vista mine-ralogico sono 48, oltre 150 tipi sono stati „copiati“ dalla natura per via delle loro proprietà particolari e riprodotti in modo ar-tificiale. Queste forme di zeoliti riprodotte in laboratorio forniscono all‘ambiente ciò che il prodotto naturale attua nel nostro organismo: lo depurano.

Cosa rende la zeolite così specialeIl potente effetto depurativo della zeolite è dovuto alla struttura micropo-rosa del tufo. Le numerose gallerie, cavità e canali che costituiscono fino al 50% del suo volume consentono alla zeolite di adsorbire (assorbire) come una spugna depositi, metalli pesanti e rifiuti metabolici e di legarli a sé. In questo microcosmo sono presenti fino a 30 minerali che fluttua-no in acqua cristallina. La struttura salina esterna ha una carica negativa, mentre le cavità interne sono ricche di particelle con carica positiva, come ioni di calcio, potassio e magnesio. Grazie allo scambio ionico, questi ioni con carica positiva vengono ceduti e scambiati con le sostanze da assorbire. I minerali sono così a disposizione dell‘organismo, mentre le tossine sono „smaltite“.La clinoptilolite è un minerale piuttosto comune del gruppo delle zeoliti. Soddisfa le migliori condizioni per l‘utilizzo a scopo curativo e, grazie al suo forte potere adsorbente, viene anche utilizzata come additivo dei ma-teriali da costruzione nel settore edile. Il minerale è in grado di scindere e assorbire molecole di diverse dimensioni. Incidenti nucleari come quelli verificatisi in Ucraina a Cernobyl nel 1986 o in Giappone a Fukushima nel marzo 2011 hanno richiesto l‘impiego di una grande quantità di zeo-liti: il reattore di Cernobyl contaminato da elementi radioattivi è stato ricoperto con 22.000 tonnellate di zeolite mescolata a cemento per essere messo in sicurezza contro la radioattività. Inoltre gli operai contaminati dalle radiazioni si sono salvati grazie al trattamento con una combinazione di alga spirulina e zeolite. La zeolite è stata utilizzata anche in seguito alla catastrofe di Fukushima: il minerale è stato impiegato per ridurre la radio-attività in mare nei pressi della centrale atomica giapponese danneggiata.

Durante un’eruzione vulcanica, come quella del Krakatoa nei pressi di Sumatra nell’agosto del 1883, vengono scagliate verso

l’alto tonnellate di minerali provenienti dall’interno della Terra.

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Effetto e campi d‘impiego della zeolite Sulla base di oltre 2000 casi documentati nel corso di dieci anni di attività, la dottoressa austriaca Ilse Triebnig è riuscita a dimostrare i seguenti effetti positivi e le possibilità d‘impiego della zeolite in campo medico:

• La pietra lavica finemente macinata rinforza il sistema immunitario grazie alla stimolazione della crescita dei macrofagi (fagociti).• Effetto positivo sulle funzioni vitali, ovvero sulla disintossicazione dell‘organismo grazie allo scambio ionico.• Effetto positivo sui valori dei lipidi nel sangue.• Effetto positivo sulla polineuropatia, malattia del sistema nervoso periferico causata dalla chemioterapia per la quale finora non esistevano terapie efficaci.• Apporto di minerali fondamentali per la vita grazie allo scambio ionico.• Notevole idrofilia, il potere di assorbire liquidi, per alleviare gonfiori e dolore.• Proprietà emostatica.• Neutralizzazione di odori e gas maleodoranti.• Potere cicatrizzante.• Effetto positivo sulla crescita dei tessuti cartilaginosi e ossei.

In questo contesto è importante considerare che i risultati positivi possono essere raggiunti soltanto con la zeolite clinoptilolite attivata disponibile in natura. La zeolite sintetica o non controllata non deve essere utilizzata negli esseri umani. Da: „Der Stein des Lebens“ della Dott.ssa Ilse Triebnig e Ingomar W. Schwelz

La Zeolithe è in grado di assorbire come una spugna i depositi, i metalli pesanti e rifiuti metabolici e di legarli a sè.

La disintossicazione attraverso l‘intestino ha effetti positivi anche sugli altri organi escretori: diminuisce il carico sui reni, in quanto gli ioni ammonio - un prodotto di scarto dell‘alimentazione ricca di proteine - vengono catturati ed eliminati già a livello dell‘intestino. Lo stesso vale per il fegato: questo importante organo depuratore non è più costretto a fare gli straordina-ri e ne trae beneficio.

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Cenere di lava contro le scorie acideL‘alimentazione moderna, le abitudini alimentari innaturali, lo stress abbinati alla carenza di sonno fanno sì che, nonostante i potenti sistemi difensivi del nostro corpo, con il passare degli anni il valore del nostro pH diventi sempre più acido, sebbene per la maggior parte degli organi sarebbe ottimale un valore di pH basico. Il triste risultato è che la maggioranza degli abitanti del mondo occidentale sono in sovraccarico di acidi e pertanto sviluppano un elevato rischio di malattia. Cosa succede in pre-senza della superacidità? Nel corpo gli acidi si scindono in ioni idrogeno liberi, acidificanti, e ioni dei residui acidi. Quanti più ioni idrogeno si trovano in un liquido, tanto più acida è la soluzione. A causa della forte presenza di acidi occorre neutralizzare molti ioni idrogeno con minerali alcalinizzanti come calcio, magnesio e ferro. I nostri organi escretori - polmoni, reni, intesti-no e pelle - tuttavia sono sovraccaricati dall‘eccesso di sostanze da smaltire e il corpo deposita temporaneamente i sali neutraliz-zati nel tessuto connettivo. Le scorie vengono dunque „depositate“ nel tessuto connettivo per fare in modo che il sangue possa continuare ad avere un valore di pH basico. Oltre ad una disintossicazione con terapie naturali a base di bagni alcalinizzanti, oil pulling, minerali, piante officinali per curare fegato, reni, pelle e cure idriche, associate a un‘alimentazione prevalentemente alcalina, può essere utile assumere determinate quantità di zeolite – anche per evitare che si depositino altri acidi. I processi di solidificazione dei sali depositati vengono interrotti.

Zeolite antiossidante - antagonista dei radicali liberiOltre agli acidi, nel corpo si formano anche radicali liberi in eccesso, spesso frutto dello stile di vita moderno. I radicali liberi sono ossidi che presentano almeno un elettrone spaiato. Essi si distinguono per un’elevata reattività finalizzata a raggiungere maggiore stabilità medi-ante l’acquisizione di un altro elettrone e innescano così un processo denominato ossidazione. Un elettrone spaiato si accoppia con un elettrone vicino „spezzando“ i legami preesistenti: le molecole vengono così modificate o disgregate. Di conseguenza si formano altre sostanze tossiche. Se questi eventi si verificano in numero eccessivo, i nostri meccanismi di compensazione non riescono più a reagire e le cellule vengono danneggiate a causa dell‘ossidazione, sino alla morte delle cel-lule stesse. Queste reazioni a catena favoriscono il cosiddetto stress os-sidativo, i danni alle cellule portano ad un‘accelerazione del processo di invecchiamento: ne sono responsabili i potenti raggi UV e il fumo, ma anche i veleni ambientali, l‘alimentazione scorretta, determinati farmaci, la chemioterapia o la radioterapia contribuiscono a danneg-giare le cellule. Il risultato sono malattie degenerative come il cancro, il morbo di Alzheimer, l‘enfisema polmonare o malattie epatiche. A causa di questa correlazione, tutti noi abbiamo bisogno di sostanze antiossidanti, che legano i radicali liberi e sottraggono loro l‘aggressività. Tra gli antiossidanti più noti vi sono le vitamine C ed E, che troviamo in quantità elevate nella frutta e nella verdura a foglia verde - nonché la zeolite. Le cariche positive (anioni) dei radicali liberi vengono neutralizzate dalle cariche negative (cationi) della zeolite. Si tratta di un antiossidante particolarmente efficace, in quanto dispiega il suo effetto molto prima rispetto alla maggior parte degli altri agenti che contrastano i radicali liberi, precisamente già nel tratto gastrointestinale, e quindi prima che i radicali liberi possano mettere in atto la loro disastrosa reazione a catena.

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• Helicobacter pylori L‘Helicobacter è un batterio spiraliforme che può scatenare gastriti croniche, ulcera gastrica e duodenale o addirittura carcinomi gastrici. Il batterio penetra nella mucosa gastrica e lì divide l‘urea in ammoniaca e anidride carbonica. L‘ammoniaca a sua volta neutralizza gli acidi gastrici, che di per sé distruggereb bero l‘Helicobacter. In questo modo il batterio si protegge dall’effetto dei succhi gastrici. La zeolite assorbe l‘ammoniaca e ripristina così la condizione normale consentendo agli acidi gastrici di distruggere l‘Helicobacter. • Stipsi In questo caso risulta efficace l‘assunzione quotidiana di un muesli composto da questi ingredienti: mescolare un misurino da 3 g. di zeolite, un cucchiaio di olio di semi di lino, una porzione di yogurt bianco o quark magro con frutta di stagione e frutta secca a guscio e assumere il preparato masticando lentamente. Bere almeno 1,5-2 litri di liquidi al giorno. • Chemioterapia In generale si esegue un trattamento con zeolite sempre nelle pause tra le cure chemioterapiche o radioterapiche: assumere tre capsule di zeolite al mattino e alla sera nei giorni dell‘inter vallo. In caso di valori epatici molto alti si aumenta la dose fino a 3x3 capsule al giorno. Come dose di mantenimento si consiglia di assumere 3x2 capsule per un periodo massimo di due anni dal termine della chemioterapia. In questo periodo il rischio di ricomparsa del cancro è ancora molto elevato. Perciò si raccomanda vivamente di non rinunciare alla costante eliminazione delle tossine accompagnata da una stimolazione dei macrofagi e del sistema immunitario. • Patologie gastrointestinali nel corso di chemioterapia La zeolite attenua i dolori e i bruciori di stomaco. Ha un effetto positivo anche su tutti i disturbi dell‘intestino (come gli attacchi di diarrea in seguito alla fase chemioterapica), che costituisce il principale campo d‘azione della zeolite. I risultati migliori si raggiungono se la prima assunzione di zeolite coincide con l’inizio dell‘intervallo tra i cicli. In questo modo si tengono sotto controllo nausea e vomito.

• Gastrite e bruciore di stomaco Mescolare la polvere con acqua o tè e bere (un misurino da 3 g. 2-3 volte al giorno). Per i pazien ti con difficoltà di deglutizione si consiglia l‘assunzione di capsule. • Diarrea Assumere 1 misurino di polvere 3-6 volte al giorno. Il minerale non deve essere assunto ai pasti. Come per tutti i disturbi intestinali, si con siglia l‘assunzione di probiotici per favorire la flora intestinale.

Utilizzo pratico e dosaggio della zeolite

Il muesli con una dose di zeolite è un ottimo alleato contro la stipsi.

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Quale zeolite e quanta assumerne?Se si assume la zeolite per via orale, occorre accertarsi che si tratti di zeolite naturale pura di alta qualità. Soltanto un disposi-tivo medico certificato soddisfa i requisiti rilevanti ai fini della salute umana. La zeolite naturale ha una superficie interna di circa 20 metri quadrati per grammo. Questo dato può sembrare molto elevato, tuttavia in base alle indicazioni del produttore questo fattore può essere moltiplicato tramite la micronizzazione e l‘attivazione della cenere vulcanica. Un grammo di zeolite attivata avrebbe infatti una superficie interna con carica negativa in grado di raggiungere i 1000 metri quadrati, moltiplicando così il miglioramento dello scambio ionico. La zeolite è reperibile in commercio sotto forma di polvere e capsule. La profilassi consiglia l‘assunzione di 3-5 grammi di zeolite per somministrazione, in caso di patologie acute il dosaggio può aumentare fino a 15 grammi. La frequenza delle somministrazioni deve essere stabilita su base individuale. Come per tutte le sostanze che assu-miamo, è bene osservare le reazioni del nostro corpo. La zeolite, come ogni terapia naturale, non è adatta allo stesso modo per tutti. Sebbene i vari produttori assicurino che non ci sono effetti collaterali, si raccomanda una certa cautela nell‘assunzione di polvere vulcanica e si consiglia di adattare il dosaggio alle esigenze individuali nonché di interrompere la cura in caso di indis-posizioni.

Iris Eisenbeiß

*Vedere anche NATUR & HEILEN 03/2013 “Säure-Basen-Balance - Wege aus der Übersäuerung, Teil“ e 04/2013 “Säure-Basen-Balance - Aktiv gegen chronische Übersäuerung, Teil 2“

Bibliografia:

> Werner Kühni: Heilen mit dem Zeolith-Mineral - Ein praktischer Ratgeber. AT Verlag, 2012.> Karl Hecht. Elena Hecht-Savoley: Siliziummineralien und Gesundheit: Klinaptilolith-Zeolith. Spurbuchverlag, edizione 2011> Dr. med. llseTriebnig/Ingomar W. Schwelz: Der Stein des Lebens. Hermagoras Verlag, 2013.

Possibilità di acquisto:

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