Antiossidante Detossinante - Erboristeria Sauro Zeolite... · 2016. 11. 17. · GEOFAGIA e GEOLOGIA...

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R Antiossidante Detossinante Nell’interesse del Benessere. Approfondimenti e Bibliografia

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    AntiossidanteDetossinante

    Nell’interesse del Benessere.

    Approfondimentie Bibliografia

  • GEOFAGIA e GEOLOGIA MEDICA

    Dal greco gè = terra e phagein = mangiare, la geofagia non è solo un comportamento anomaloche si osserva nei bambini, ma una vera e propria usanza alimentare e terapeutica che vienetuttora praticata in molte popolazioni primitive.Dalle coste della Guinea all’Isola di Giava, dalla Nuova Caledonia alle tribù Indios, dalla Siberiaal Caucaso, gran parte delle popolazioni si nutrono di rocce di derivazione vulcanica “friabili”prelevate dall’ambiente circostante (quelle dure, o inerti, non hanno valore alimentare in quantonon sono “concepite” per cedere le componenti minerali).Singolare esempio il “Su pan’ispeli”, antico pane del quale si nutrivano le popolazioni sardemenzionato da Plinio Il Vecchio (23–79 d.C.), descritto come: “Pane di ghiande impastato conargilla” con lo scopo di ridurre l’amaro e l’effetto sgradevole della farina rendendolacommestibile grazie alla capacità del minerale siliceo di assorbire le componenti tossiche(tannini).L’impiego di minerali, oltre a possedere un importante ruolo alimentare, è caratterizzato daulteriori riscontri applicativi. Gli uccelli e i mammiferi feriti effettuano applicazioni occlusive difanghi sulle parti malate; ciò dimostra come certi comportamenti sono perfettamente codificatinel mondo animale.La ricerca scientifica attuale tende ad evidenziare l’importanza delle combinazioni mineralinaturali per impieghi terapeutici anche sull’uomo.Bristol-Myers Squibb (leader mondiale dell’oncologia), ha concluso recentemente un accordodi cooperazione scientifica con la Società di Ricerca Biotecnologica (GBF) di Berlino per losviluppo degli Epotiloni; nuova classe di molecole naturali a spiccata attività antitumorale,estratti da microrganismi sviluppatesi nella matrice minerale (limo) rilasciata dalle inondazionidel fiume Zambesi (Zimbawe) in Sudafrica (30).Alcuni dei molteplici esempi documentabili di quanto la “Geologia medica” (Geofagia) siacapace di produrre una serie di opportunità medicali, qualora venissero finalmente riconosciutele sue grandi doti, anche di supporto alle terapie convenzionali per migliorarne l’efficacia econtenerne gli effetti collaterali, locali e sistemici.L’intento rivoluzionario di somministrare per os Zeoliti Italiane, appartiene ad una culturamedica innovativa ed antesignana, certamente non retrograda e dall’alto valore eticoscientifico, frutto di avanzate e pionieristiche ricerche chimico-fisiche, proiettate allo studiodelle molteplici peculiarità salutistiche e terapeutiche delle combinazioni minerali di diagenesivulcanica.Questo straordinario approccio culturale merita uno spazio ben definito nelle materiescientifiche di insegnamento universitario, per la spiccata ed insostituibile valenza medico-applicativa (Geologia medica) (12, 27, 29).

    L’innovativo progetto terapeutico:ricorrere alla natura inorganica ed incontaminata per ripristinare,

    senza controindicazioni, gli alterati equilibri biologici conseguenti atossicosi endogene e noxae ambientali.

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    (Dispositivo medico di classe IIa)

    ZEOLITI; rocce “intelligenti”Geomedical (Marta-Viterbo-Italia) produce, attraverso il laboratorio associato di ricerca idrobiogeologica MBK edistribuisce in esclusiva europea, una roccia micronizzata costituita da una miscela di Zeoliti Italiane molto più attive eselettive di quelle comunemente impiegate in terapia da: cinesi, giapponesi, russi, americani, tedeschi e austriaci (Tab.1). Esistono 52 varietà di Zeoliti naturali al mondo (allumino-silicati idrati di elementi alcalini e/o alcalino terrosi,appartenenti alla sottoclasse dei Tettosilicati), ma tra tutte quelle esaminate il gruppo di ricerca della Geomedicalha dimostrato, dopo oltre 20 anni di approfonditi studi multidisciplinari, l’importanza delle Zeoliti Italiane (Chabasite,Phillipsite e Analcime) (19, 20, 25, 29) negli impieghi medicali. Queste differenti varietà di rocce silicee,rappresentano le espressioni della più alta efficacia (bioattività) e sicurezza d’impiego prodotte dallo straordinario,quanto sconosciuto, mondo minerale, dal quale inconfutabilmente sono scaturite le prime forme di vita sulla terrae dal quale possiamo trarre importanti proposte per il mantenimento del nostro equilibrio salutistico.Qualitativamente ogni varietà di Zeolite mostra una preferenza (selettività) per determinati cationi, per cui messe acontatto con una soluzione policationica estraggono per scambio, primariamente e preferibilmente, quei cationiche meglio di altri si adattano alla loro specifica struttura risultandone, alla fine del processo, particolarmentearricchite (“spugne intelligenti”).Nelle Zeoliti Italiane i cationi comunemente e variabilmente ceduti sono: Calcio, Magnesio, Sodio e Potassio, conla differenza che Chabasite e Analcime “preferiscono” assorbire in cambio metalli pesanti, mentre Phillipsite“predilige” i composti azotati (ureici) prodotti dal catabolismo proteico (26, 28).Dalla sinergia tra le più efficaci Zeoliti naturali (Tab.1) nasce la straordinaria opportunità di intervenire, con analogomeccanismo d’azione e differenti risvolti procedurali, sul danno biologico sostenuto dall’incremento di molecoletossiche (inorganiche ed organiche), prodotte dall’alterato metabolismo (DNA, proteico, lipidico e glucidico) edall’esposizione a nuove e sempre più dannose noxae ambientali.

    Fig. 1. Rappresentazione del tetraedro (SiO4): a) impacchettamento compatto di O con il Si al centro della cavità (lacuna)tetraedrica; b) come precedente ma con gli O non a contatto fra loro; c) come b senza gli O; d) tetraedro ai cui quattro vertici sidevono immaginare gli O e al centro il Si. (1)

    La struttura tetraedrica e l’originale impalcatura cristallina delle Zeoliti Italiane (Fig. 1), costituiscono un’assolutararità “architettonica” e morfologica nel vasto mondo delle configurazioni minerali, avvalorando l’ipotesi che questestraordinarie strutture tridimensionali siano state realizzate per assolvere importanti richieste catalitiche da partedei sistemi biologici, in continua trasformazione evolutiva (ontogenesi).Protocolli e studi sperimentali, supportati da adeguate verifiche cliniche, sono continuamente promossi dai ricercatoridella Geomedical per approfondire le enormi potenzialità di queste rocce di diagenesi vulcanica, ora finalmentedisponibili anche in polvere micronizzata e capsule per somministrazione orale.Da anni le Zeoliti Italiane sono impiegate con successo nei fanghi e gel minerali per uso topico contraddistinti dalmarchio Fomenta Marina®; linea di dispositivi medici di classe I per il trattamento delle degenerazioni articolari edextra-articolari (3, 4).

  • CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE

    Le Zeoliti Italiane, direttamente prelevate dai giacimenti ubicati a notevoli profondità nelle adiacenze del bacinovulcanico del lago di Bolsena (VT-Italia) (11), vengono prima attivate per disidratazione termica, rendendo usufruibiliampie volumetrie interne disponibili per l’assorbimento di molecole, liquidi e gas (cationi compensatori).Successivamente addizionate e dinamizzate in acqua vulcanica sorgiva con procedure di idrocriofrantumazione, siarricchiscono dei vari cationi “prescelti” in sostituzione di quelli precedentemente rilasciati.Trattasi di strategie chimico-fisiche perseguite con l’impiego di tecnologie strumentali appositamente progettate eperfezionate, indispensabili per migliorare ulteriormente le capacità delle Zeoliti Italiane, senza comprometterne lastruttura cristallina. Dopo la loro attivazione e micronizzazione a freddo in speciali atomizzatori, vengonoconfezionate tal quali, in polvere ed opercoli, prive di ingredienti artificiali, additivi chimici, conservanti,antiproliferativi, risultando costituite dal 100% di minerali naturali.Le peculiarità d’impiego delle Zeoliti Italiane possono essere così riassunte:

    1) Adsorbimento e Capacità di Scambio Cationico (CSC) (Fig. 2)

    Le Zeoliti Italiane, più spiccatamente delle altre,adsorbono (cedono) una prefissata quantità di cationicompensatori (primariamente: Calcio, Potassio, Sodioe Magnesio), assorbendo in cambio, durante il percorsointestinale (villi intestinali), tutte le frazioni mineralicircolanti costituite da metalli pesanti (Piombo,Mercurio, Cadmio, Rame, Fosforo, Arsenico) e molecoletossiche prodotte dal metabolismo endogeno oltre chédall’inquinamento ambientale ed alimentare.Queste peculiari caratteristiche identificano le funzioniespletate dalle Zeoliti Italiane, comunemente definitedalla stampa scientifica americana come “scavenger”o “spazzini”, abilitati e “naturalmente autorizzati” araccogliere i rifiuti rinvenuti nel circolo ematico.Da notare la differenza significativa della CSC nelleZeoliti; nel caso di Chabasite, Phillipsite e Analcimequesto valore è superiore, in media, del 65% neiconfronti della Clinoptilolite e Mordenite provenientidall’Est Europa (Tab. 1) (1, 10, 14, 15, 16, 17, 19, 23, 25)

    Tabella 1) Capacità di scambio cationico (CSC in meq/g) dialcune zeoliti (analcime, mordenite, clinoptilolote, chabasite,phillipsite) e fillosilicati (sepiolite, montmorillonite).

  • 2) Attività antiossidante o redox.L’attività antiossidante delle Zeoliti Italiane è documentata sia per uso topico che per via interna. La loro capacitàdi controllo della formazione degli R.L.O. (Radicali Liberi dell’Ossigeno), R.O.S. (Reactive Oxygen Species) e R.N.S.(Reactive Nitrogen Species), risulta “topicamente” più efficace della vitamina A, C ed E. Somministrate per os lafunzione redox risulta nettamente superiore alla SOD (Superossido Dismutasi), al GSH (Glutatione Ridotto) e alNADH (Glutatione Riduttasi), enzimi notoriamente antiossidanti e comunemente impiegati in terapia comeimmunostimolanti e antidegenerativi. L’attività antiossidante è essenziale per regolare lo stato redox cellulare conseguente a forti stress ossidativi (raggiUV, gas, inquinanti, farmaci, xenobiotici e chemioterapici). Il controllo dello stress ossidativo ha un importantesignificato nell’ambito della medicina preventiva per valutare i potenziali rischi patologici individuali e nel coadiuvareadeguati trattamenti terapeutici (2, 3 ,4 ,7 ,8 ,18).

    3) Attività di contrasto dell’inquinamento elettromagnetico e radioattivo.Le Zeoliti Italiane possiedono eccezionali capacità di prelievo delle frazioni inquinanti elettromagneticheinevitabilmente assorbite per inalazione diretta e per assorbimento cutaneo dall’ambiente circostante (telefoniamobile, cavi dell’alta tensione, terapie radianti, abuso di tecnologie strumentali con mezzi di contrasto, ecc. ).Spiccata risulta la loro capacità di captare e complessare gli isotopi radioattivi artificiali con contenimento delleradiazioni emesse (Chernobyl e Fukuschima) (9, 19, 21, 24, 27).

    4) Caratteristiche di setacci molecolari o MTC (Molecolar Traffic Control).Analogamente ai setacci tradizionali, le Zeoliti Italiane lasciano passare nel proprio interno le molecole più piccolee non quelle più grandi; risultando capaci di selezionare da una miscela le molecole sulla base delle loro dimensionie polarità.Esse risultano, a tutti gli effetti, gli unici setacci molecolari (a differenza dei carboni attivi e dei gel di silice), capacidi prelevare esclusivamente molecole inquinanti (frazioni tossiche esogene ed endogene) di dimensione prefissata,trascurando e non intervenendo su quelle fisiologiche, più grandi e complesse, a differente polarità (15, 19).

    5) Comportamento catalitico.Per i contenuti ionici intrappolati nelle proprie strutture tridimensionali (selettività molecolare) e per le enormi superficiinterne disponibili, le Zeoliti Italiane rilasciano gradualmente le componenti minerali a specifica attività cataliticacapaci di rinnovare, stimolare, promuovere e riequilibrare le complesse funzioni enzimatiche negli organismi superiori.I catalizzatori (minerali) non modificano le proprietà termodinamiche di una reazione, ossia le condizioni di equilibrio,ma facilitano il raggiungimento e mantenimento dell’equilibrio stesso, con risparmio energetico (6, 15, 22, 29).

    6) Economia alimentare e attività “Slow release“.Le Zeoliti Italiane rilasciano lentamente e gradualmente, durante il transito intestinale e prima di esserecompletamente eliminate, tutte le frazioni nutritive assorbite durante la digestione e nei primi tratti dell’intestino(duodeno), consentendo una migliore economia alimentare ed un più costante sviluppo ponderale per rilasciograduale delle componenti proteiche, lipidiche e glucidiche assorbite (bambini, anziani, dializzati, diabetici, celiaci,anoressici, ecc.) (1).

    7) Azione alcalinizzante.Grazie al potere sequestrante degli ioni H+ (analogamente a quanto avviene con i farmaci antiprotonici), l’impiegocostante delle Zeoliti Italiane consente di contenere i fenomeni di acidosi gastrica e sistemica, intervenendoindirettamente sui processi infiammatori e degenerativi comunemente sostenuti da ambienti decisamente acidi. Trattasidi attività non metabolica, come ripetutamente specificato, ma esclusivamente di pertinenza chimico-fisica (16, 19).

    8) Attività antibatterica.Grazie al potere inibente degli agenti patogeni e di stimolo dell’attività del sistema immunitario, le Zeoliti Italianepossono essere impiegate da sole o in associazione alla comune antibioticoterapia, in tutte le infezioni locali esistemiche sostenute da Gram– (interventi ortopedici e odontostomatologici). La loro capacità di riconoscere eselezionare la flora batterica virulenta da quella saprofitica, permette il ripristino delle normali funzioni intestinali,contenendo rapidamente le manifestazioni enteriche (molti farmaci antidiarroici presenti sul mercato, contengonoZeoliti naturali) (5, 6, 13).

  • Compositum ZEOLITE®

    Generalità

    Compositum ZEOLITE® è un dispositivo medico di classe IIa certificato CE dall’ISS (Istituto Superiore di Sanità,Cod. 0373), dotato di esclusiva attività fisica (meccanica) per un mirato impiego clinico scevro da qualsiasi effettodi pertinenza metabolica.Compositum ZEOLITE® cede ioni minerali indispensabili all’espletamento delle funzioni biologiche, prelevandodal circolo ematico metalli pesanti e tossine prodotti dalle attività industriali, dall’alterato metabolismo endogeno edall’inquinamento alimentare (ione ammonio, derivati ureici, ossidi nitrosi e nitrici, nitrosammine, aflatossine, additivialimentari, fumo, alcool, iperconsumo di bibite edulcorate e gassate, sostituti dolcificanti, eccipienti, conservanti,pesticidi, antiproliferativi, OGM, terapie strumentali e radioterapie, abuso di farmaci, ecc).Compositum ZEOLITE® svolge una intensa attività riflessa antiage, antinvecchiamento, immunomodulante,stimolante la diuresi, rimineralizzante, capace di migliorare le prestazioni mentali e sportive nei periodi di intensolavoro e studio, non ultima una spiccata funzione antiacida e gastroprotettiva.Compositum ZEOLITE® è adatto a tutti; bambini, giovani ed anziani, maschi e femmine, in particolare per chi,abitando nelle grandi città o per chi conduce uno scorretto stile di vita, desidera intervenire e prevenire i fenomenidi degenerazione organica, tossicosi e invecchiamento precoce.

    Prodotto sicuro e non tossico; le tracce del minerale sono totalmente eliminate per via intestinale in 6/8 oredall’ultima assunzione, venendo completamente espulse con il carico tossinico assorbito.

    Modalità d’uso e Posologia

    Assumere 1 misurino al giorno di Compositum ZEOLITE® in 1/2 bicchiere di acqua minerale naturale, agitando peralcuni secondi ed ingerendo l’insieme subito dopo (3 g die).In alternativa, 2 capsule da 500 mg prima dei 3 pasti principali, per un totale di 6 capsule equivalenti a 3 g diCompositum ZEOLITE®.Non esistono limiti di assunzione del Compositum ZEOLITE®, consigliandone l’uso per lunghi periodi di tempo(8/12 mesi).Nel caso di stress ossidativo elevato è possibile assumere lo stesso misurino 2 volte al giorno (6g), equivalenti a 12capsule.E’ consigliabile iniziare con le dosi più basse per prevenire l’eventuale stitichezza che tende comunque a regredirespontaneamente dopo la prima settimana di trattamento.

    CONFEZIONI

    Ref. CZP; barattolo inviolabile a vite da 150 g di polvere attivata e micronizzata dotato di apposito dosatore.Ref. CZO; barattolo inviolabile contenente 150 capsule da 500 mg di polvere attivata e micronizzata (equivalenti a75 g complessivi di Zeoliti Italiane).Le capsule sono costituite dal 100% di cellulosa vegetale.

    Compositum ZEOLITE® è un prodotto Geomedical, confezionato in esclusiva dai laboratori MBK, Marta-Viterbo(Italia), Officina autorizzata con apposito decreto dal Ministero della Salute alla produzione di Dispositivi Medici CEdi classe I e IIa.

    Dopo questa veloce presentazione, riportiamo di seguito alcuni dei numerosi lavori internazionali pubblicati nelleriviste scientifiche più autorevoli, per contribuire all’approfondimento medico degli argomenti espressi.

    Geomedical srlDirezione scientificaDott. Mauro Fanelli

    [email protected]

  • Indice dei lavori

    1) Passaglia E.; “Zeoliti naturali, Zeolititi e loro applicazioni” ARVAN Venezia 2008, 3-15. Zeoliti: struttura,chimismo, cristallochimica.

    Proprietà chimico fisiche: dilatazione reversibile, comportamento catalitico, alta selettività, scambio cationico,adsorbimento e setacciamento molecolare. Comparazione tra le varie specie di Zeoliti.

    2) Dogliotti G., Malavazos A.E., Giacometti S., Solimene U., Fanelli M., Corsi M.M., Dozio E.; “Natural ZeolitesChabasite/Phillipsite/Analcime increase blood levels of antioxidant enzymes”. J. Clin. Biochem. Nutr 2011, 20: 1-4.

    La medicina rigenerativa come valida alternativa alla terapia farmacologica. Zeolite varietà Chabasite-Phillipsitecome classe di setacci molecolari ad alta selettività. La soluzione potrebbe essere la rimozione delle sostanzetossiche generate dal metabolismo e di quelle che vengono immesse dall’esterno attraverso la respirazione, ilcontatto, i cibi o gli stessi farmaci. L’efficacia delle Zeoliti non è legata ad un’azione metabolica (prerogativa esclusivadei farmaci), ma fisica e meccanica in quanto riescono a interscambiare gli ioni presenti nella loro struttura conquelli del sangue, svolgendo una spiccata attività antiossidante nei confronti degli enzimi (SOD,GSH). È stata inoltredimostrata l’efficacia della Zeolite nella rimozione dei metalli pesanti come mercurio, cadmio e piombo che sono trai più conosciuti e pericolosi agenti tossici per l’organismo e per l’ambiente.La Zeolite, attraverso la riduzione di questi metalli nel tratto gastro-intestinale riesce a ridurne la presenza nell’interoorganismo (detossificazione) e di conseguenza evitarne l’assorbimento nei tessuti (prevenzione).

    3) Bonina F., Puglia C., Ventura D., Fanelli M.; “Radical scavenging activity of a mineral suspension of a UVBradiation induced skin erythema”. Cosmetic end Technology 2001, 4: 23-26.

    4) Bonina F., Paolino D., Fanelli M.; “Attività Radical scavenging di una sospensione minerale a base di Zeolite(Chabasite-Phillipsite) valutata mediante inibizione dell’eritema cutaneo indotto da UVB”. Cosmetics endToilettes 1998, 3: 15-20.

    Studi sulla valutazione di prodotti radical scavenging utilizzati nel settore cosmetico e farmaceutico per proteggerela pelle dagli effetti degenerativi provocati dai Radicali Liberi dell’Ossigeno (R.L.O.).È stata determinata la capacità di una sospensione minerale a base sulfurea (VulcaLipolit) e condotta una valutazionecomparativa con un gel contenente tocoferolo acetato (Vit. E), sostanza di forte attività antiradicalica ampiamenteutilizzata in farmacologia e cosmesi.

    5) Phillip V. Engler, Carmel N.Y. “Anti-Bacterial compositions”. United States Patent 04/05/1999 Number 5,900, 258. Pag 1-19.

    La proliferazione batterica può portare all’insorgenza di molte malattie sostenute da batteri patogeni o meno, inpazienti con un sistema immunitario compromesso.Per combattere questo genere di infezioni sono comunemente usati antibiotici, ma si è osservato che i batteripossono sviluppare una resistenza a causa del loro uso eccessivo.Le zeoliti inibiscono la crescita microbica quindi il loro utilizzo previene le infezioni batteriche nei mammiferi. Laprevenzione della crescita batterica inibisce inoltre la formazione di ammoniaca la quale può causare o esacerbaregli eritemi cutanei.

    6) Colic Miroslav; “Composizioni terapeutiche e profilattiche inclusi i corpi catalitici biomimetici; loropreparazione ed uso”. United States Patent 22-02-2001. Brevetto WO0112221. Hencerforth Hiberia inc(USA), pag. 1-23.

    Composizioni basate su catalizzatori solidi sintetici come la Zeolite, le argille, i silicati, la silice e i doppi idrossidi.Tali corpi possono essere utilizzati per il trattamento di numerose disfunzioni quali: diabete, artrite ed altre malattieautoimmuni, malattie della pelle, infezioni microbiche ecc….Il patent descrive anche i metodi di produzione e utilizzazione di questi prodotti, da soli o in combinazione con altriingredienti farmaceuticamente e biologicamente attivi.Questi catalizzatori sono studiati in modo da imitare i sistemi catalitici biologici e sono quindi detti biomimetici.

    7) Dogliotti G., Giacometti S., Galliera E., Iorio E.L., Solimene U., Fanelli M., Corsi M.M., Dozio E.; ”La Zeolite(Chabasite-Phillipsite) come scavenger del sistema ossido riduttivo ematico”. Il patologo clinico 2011, 45: 11-15.

    Lo squilibrio tra la generazione di radicali liberi e la naturale capacità antiossidante porta a una condizione conosciutacome stress ossidativo, implicato in numerosi processi patologici.E’ stato effettuato uno studio su 25 persone clinicamente sane, fumatori e non.

  • Sono stati riscontrati aumenti del GSH peroxidasi, riduttasi e della SOD.I risultati ottenuti suggeriscono che Chabasite/Phillipsite/Analcime costituiscono un valido aiuto per contrastare lostress ossidativo poiché riescono ad aumentare il livello di enzimi antiossidanti in soggetti apparentemente sani, maesposti a diversi tipi di stress ossidativo.Studi futuri saranno fondamentali per capire meglio i meccanismi con cui la Zeolite agisce e potranno essere diaiuto per studiare altre possibili applicazioni anche in campi come la prevenzione cardiovascolare e arteriosclerosi.

    8) Fanelli M.; “Topical aqueosus gels or suspensions based on pulverized volcanic or diagenetic minerals”European Patent Application. Geomedical srl EP 0759 290. Date of publication 26/02/1997.

    Idrogel e sospensioni minerali per applicazione topica a base di minerali vulcanici diagenetici polverizzati.Lavori e patents riguardanti gel e sospensioni ottenuti dalla lavorazione di specifici minerali polverizzati con soluzioniacquose.Il prodotto ottenuto può essere usato per il trattamento topico di problemi degenerativi della cartilagine o contro iproblemi della pelle associati ai radicali liberi.Applicazione in fisioterapia e in cosmesi.

    9) Fanelli M.; “Formulations containing iron ores for the topical treatment of bioenergetic and electromagneticdisorders”. European Patent Application. Geomedical s.r.l. EP 1260226. Date of publication 29/06/2005.

    Patent riguardante formulazioni a base minerale per il trattamento topico dei disordini a carattere bioenergetico.La sospensione minerale è ottenuta formulando i minerali ferrosi in soluzione acquosa con pH compreso tra 4 e 8.Nella specifica sospensione sono state usate polveri di minerali ferrosi in acque acido ferruginose.Lista dei minerali presenti e delle procedure sperimentali seguite.

    10) Fanelli M.; “Use of Zeolites for the preparation of oral compositions for the treatment of poisoning”.European patent specification. Geomedical srl EP 1369121. Date of publication 10.12.2003.

    Uso delle Zeoliti per la preparazione di composizioni orali nel trattamento delle tossicosi.Valutazioni e caratteristiche generali sulle possibili applicazioni terapeutiche.Vantaggi dell’uso di un’acqua ad alta capacità conducente e del processo di micronizzazione.

    11) Gualtieri A., Ramaglia M., Fanelli M.; “ Indagine geologico-mineralogica sui giacimenti di materie primeesistenti nell’alto Lazio (provincia di Viterbo). Dati interni MBK non pubblicati. Marta 1999.

    Inquadramento geologico dell’area dell’alto Lazio.I complessi di neoformazione della provincia di Viterbo e minerali che li compongono.

    12) Mumpton F.A.; “La roca magica: Uses of natural Zeolites in agricolture and industry”. Pro.Nat.Acad.Sci.1999, 96: 3463-3470.

    La roccia magica: uso delle zeoliti naturali in industria e agricoltura. Proprietà generali delle zeoliti.Applicazioni in industria, agricoltura, adsorbimento e catalisi, acquacoltura, trattamenti dei rifiuti animali, applicazionimediche ed altri usi commerciali. Ruolo dello “geologia medica” e sforzi in senso multidisciplinare; lavoro dicooperazione sono fondamentali se si vogliono capire appieno i vari meccanismi d’azione e i futuri campid’applicazione delle zeoliti.

    13) Matsumura Y., Yoshikata K., Kunisaki S. Tsuchido T.; “Mode of bactericidal action of Silver Zeolite andits comparation with that of Silver nitrate”. Applied and Environmental Microbiology, July 2003, 4278-4281 (Osaka, Japan).

    Comparazione tra l’azione battericida di Zeolite/Argento con quella del nitrato d’Argento.Azione battericida su Escherichia coli degli ioni Argento combinati alla struttura tridimensionale della Zeolite.Due processi combinati portano alla distruzione della cellula batterica: primo, le cellule batteriche assorbono ioniargento che inibiscono diverse funzioni e di conseguenza la danneggiano; secondo, si generano specie dell’ossigenoreattive forse prodotte a causa dell’inibizione degli enzimi respiratori.

    14) Sheppard A.R., Fitzpatrick J.J. ”Phillipsite from silicic tuffs in saline, alkaline-lake deposits”. Clays andClay Minerals, 1989, 37 No.3;243-247

    Phillipsite da tufi silicei in depositi lacustri salini alcalini.Origine e caratteristiche di Phillipsite proveniente dagli Stati Uniti e sviluppatasi in ambienti diversi da quelli italiani.Queste varietà di Phillipsite sono spesso associate a Clinoptilolite ed hanno un elevato contenuto di Si rendendol’equilibrio Si/Al molto spostato a favore del Si; questo sfavorisce la capacità di scambio cationico.

  • 15) Gualtieri A.F., Passaglia E., Galli E,; ”Rietveld structure refinement of natural and Na-, K-, Ca-, and Ba-exchanged Phillipsites”. Natural Zeolites for the Third Millenium - C.Colella and F.A. Mumpton, eds.,2000,93-110. De Frede Editore, Napoli, Italy.

    Usando il metodo Rietveld sono state studiate le strutture di tre Phillipsiti naturali con differenti rapporti Si/Al e leloro forme scambiate Na-, K-, Ca- e Ba-. La distribuzione di Al e Si è diversamente rapportata nelle tre varietà.Sono stati osservati tre siti extrastrutturali:I: popolato esclusivamente da cationi grandi (K, Ba). II: presenza di cationi grandi e piccoli.III: presenza di cationi esclusivamente piccoli (Na, Ca).Lo scambio cationico incompleto di K, Na e Ca nella Phillipsite può essere spiegato perché Na e Ca non possonooccupare il sito I e quindi non possono rimuovere completamente il K e il Ba.

    16) Shibue Y.; ”Cation-exchange reactions of siliceous and aluminous Phillipsite”. Clays and Clay Minerals,1981, 29 No.5, 397-402.

    Reazioni di scambio cationico di Phillipsiti allumino silicati.I campioni di Phillipsite esaminati variano ampiamente nel rapporto Si/Al e di conseguenza variano anche le proprietàdi scambio cationico.

    17) Passaglia E., Gualtieri A.F., Galli E,; ”Variations of the physical and chemical properties in cation-exchanged Phillipsites”. Natural Zeolites for the Third Millenium - C.Colella and F.A. Mumpton, eds., 2000,259-267. De Frede Editore, Napoli, Italy.

    Tre Phillipsiti naturali aventi diversi rapporti Si/Al e diversi cationi extrastrutturali sono state convertite nella loroforma sodica e conseguentemente nelle forme K-, NH4-, Ca-, Sr-, e Ba- tramite scambio cationico.Sono state analizzate la composizione chimica, indici di diffrazione ai raggi X, i parametri unitari e la tendenzaall’idratazione, dimostrando quanto questi parametri subiscono una variazione nei diversi tipi di Phillipsite.

    18) Bolzan A.D., Bianchi M.S., Bianchi N.O,; ”Superoxide dismutase, catalase and glutathione peroxidaseactivities in human blood: influence of sex, age and cigarette smoking”. Clinical. Biochemistry. 1997, 30,No 6, 449-454.

    Superossido Dismutasi, Catalasi e Glutatione perossidasi, attività nel sangue umano: influenza dell’età, del sessoe del fumo di sigarette. Ottenere i range dei principali enzimi antiossidanti, analizzando l’influenza di fumo, sesso eetà sull’attività degli enzimi nel sangue umano. Gli enzimi analizzati sono: Superoxide dismutase (SOD), Catalasi(CAT) e Glutatione perossidasi selenio dipendente (GSH-Px). L’analisi è stata condotta su 103 soggetti in salute trai 18 e i 67 anni di età (51 maschi e 52 femmine).Alta variabilità nei range riscontrati:13.5% per SOD 21% per CAT 36.2% per GSH-Px.Nelle donne si è riscontrata una maggiore presenza dei primi due, mentre nei maschi del terzo. Significativo effettodell’età su SOD con decremento non lineare che inizia a circa 28 anni. Nessun effetto dell’età su CAT. Complessivamentegli enzimi Antiossidanti (AOE) nei fumatori sono simili a quelli dei non fumatori. CAT inferiore nelle donne fumatrici.

    19) Seliman A.F., Borai EH.; ”Utilization of natural Chabazite as a reactive barrier for immobilization ofhazardous heavy metals”. Environ Sci Pollut Res Int. 2011, 18: 1098-1107.

    Utilizzo di una Chabasite naturale come barriera attiva per l’immobilizzazione dei metalli pesanti tossici.Ricerca orientata a investigare l’affinità di due zeoliti naturali verso il Cobalto il Nickel e lo Zinco come rifiuti radioattiviindustriali.È stato analizzato l’assorbimento degli ioni da parte della Zeolite a differenti parametri.L’affinità della Mordenite e della Chabasite è Zn2+>Co2+>Ni2+ e l’esperimento dimostra che l’assorbimento èindipendente dal pH in un range tra 3 e 8 e dipendente dalla concentrazione.Questo dato rivela che il meccanismo di assorbimento è dovuto principalmente a reazioni di scambio ionico.Le curve cinetiche mostrano una reazione di scambio molto veloce che raggiunge l’equilibrio in circa 20 minuti.Questi materiali, specialmente la Chabasite, sono quindi raccomandati per l’uso come barriera reattiva per il controllodei metalli pesanti radioattivi.

    20) Galli E., Ghittoni Loschi A.G.; “The crystal chemistry of Phillipsites”. American Mieneralogist, 1972, 57,1125-1145.

    Chimica cristallografica della Phillipsite.Analisi chimica e dati cristallografici e fisici di 22 campioni di Phillipsite proveniente da tutto il globo.Il Si nei tetraedri varia dal 57% al 74% e i cationi più abbondanti sono Na, K e Ca.K sempre presente, Na e Ca hanno range molto ampi.

  • Per alcuni campioni i cationi scambiabili sono esclusivamente monovalenti (Philipsite originatasi nelle profonditàmarine) mentre per altri sono principalmente bivalenti fino al 70% del totale.

    21) Knox AS., Kaplan DI., Adriano DC., Hinton TG., Wilson MD.; ”Apatite and Phillipsite as sequesteringagents for metals and radionuclides”. J. Environ Qual. 2003, 2, 515-525.

    Apatite e Phillipsite come agenti sequestranti per metalli e radionuclidi.Studi in laboratorio e in serra atti a valutare la capacità di sequestrare certi metalli pesanti da parte di Phillipsite eApatite.Prove di laboratorio hanno misurato l’assorbimento in soluzione acquosa di Co2+, Ba2+, Pb2+, Eu3+ e UO2+.In serra si è visto che piante di mais e avena non si sviluppavano nei suoli contaminati. Aggiungendo agli stessi suolicontaminati Phillipsite e Apatite le piante tornano a crescere rigogliosamente. In questa situazione la concentrazionedi Cd, Pb e Zn in tutti i tessuti analizzati (semi, foglie e radici) tendono a scomparire, ma di conseguenza sonomaggiormente presenti nel suolo perché trattenuti dalla Zeolite.

    22) Parsons I., Lee R.M., Smith VJ.; ” Biochemical evolution II: Origin of life in tubular microstructures onweathered feldspar surfaces”. Proc. Natl. Acad. Sci. USA. 1998, 95 ,15173-15176.

    Evoluzione biochimica II: origine della vita nelle strutture microtubulari dei feldspati negli strati superficiali.Proprio perché è improbabile che l’assembramento delle complesse biomolecole sia avvenuto in modo casuale insoluzione acquosa, si pensa che le superfici minerali siano state di fondamentale importanza per l’emergenza dellavita sulla terra. Minerali organofilici come le zeoliti o i feldspati ricchi in Si possono aver svolto l’importantissimo ruolodi catalizzatori delle prime reazioni biochimiche.La particolare struttura a nido d’ape di questi materiali può aver permesso l’accesso a varie biomolecoleproteggendole così da diluizione in ambiente acquoso, dall’idrolisi e dalle radiazioni UV.Inoltre questi materiali, contenenti elementi come fosforo e metalli di transizione che sono fondamentali per la vitaenergetica, possono aver svolto un ruolo importantissimo anche nel “nutrimento” delle prime forme di vita sulla terra.

    23) Torracca E., Galli P., Pansini M., Coltella C.; “Cation exchange reactions of a sedimentary Chabazite”.Microporous and Mesoporous Materials. 1998, 20 119-127.

    Reazioni di scambio cationico di una Chabasite sedimentaria.Uso della Chabasite sodica come scambiatore cationico per la protezione e la conservazione dell’ambiente.La Chabasite si trova in molti depositi vulcanoclastici , specialmente in Italia e spesso associata a Phillipsite. Haottima affinità per ammonio, piombo, cromo e cadmio. Dati sulla termodinamica e la cinetica dello scambiocationico in particolare per Pb2+ e NH4

    + e per i principali ioni scambiabili, oltre a Na+, K+, Ca+ e Mg2+.Le Cabasiti ricche di Na hanno maggiore selettività per Pb2+ e NH4

    + e, al contrario, non riescono a diminuire ladurezza di un’acqua perché la cinetica dell’assorbimento di Ca e Mg è molto lenta.

    24) Buondonno A., Coppola E., Caianello A., Di Sarno I., Langella A., Marino R.; ”Short-term effects of italianZeolitic tuffs on the availability of beneficial and toxic elements in soil”. Natural Zeolites for the ThirdMillenium - C.Colella and F.A. Mumpton, eds., 2000, 459-470. De Frede Editore, Napoli, Italy.

    Effetti a breve termine di un tufo zeolitico italiano sulla disponibilità di elementi benefici e tossici nel suolo.Sono stati studiati gli effetti dell’aggiunta di una Zeolite naturale sulle proprietà di un terreno investigando gli effettia breve termine (15gg) sulla disponibilità degli elementi benefici e tossici.Sono state usate principalmente Phillipsite e Chabasite tipiche del centro Italia (tufo giallo napoletano) ed è statousato un suolo calcareo dalla piana del Volturno scelto tra i punti maggiormente stressati dall’agricoltura intensiva.

    25) Boranic M.; “What a physician should know about Zeolites”. Lijec Vjesn. 2000, 122 (11-12); 292-298.Quello che un fisico dovrebbe sapere sulle Zeoliti.Le zeoliti sono alluminosilicati idrati cristallini dotati di grandi proprietà di adsorbimento e di scambio ionico.Le loro applicazioni sono numerose e multifattoriali in molteplici campi con particolare attenzione all’applicazionein campo medico e salutistico.

    26) Watanabe Y., Yamada H., Tanaka J., Moriyoshi Y.; “Hydrotermal modification of natural Zeolites to improbeuptake of ammonium ions”. Journal of Chemical Technology and Biotechnology, 2005, 80, 376-380.

    Modificazione idrotermale di zeoliti naturali per migliorare la rimozione di ioni ammonio.Sottoponendo Clinoptilolite e Mordenite a 7 giorni di elevate temperature (fino a 150 °C) e pressioni autogene, insoluzioni di NaOH a diverse concentrazioni, si ottiene Phillipsite o Analcime o Sodalite (secondo le temperature ole concentrazioni NaOH), per modificazione idrotermale.Sono state comparate le quantità di ioni ammonio sequestrati dalle zeoliti prima e dopo il trattamento.

  • L’analisi ha evidenziato come la Zeolite ottenuta abbia una capacità doppia rispetto a quella originale.Il numero degli ioni ammonio sequestrati è uguale al numero di ioni Na+ ceduti alla soluzione e questo indica che ilprocesso avviene principalmente per scambio ionico.

    27) Esposito D., Fanelli M.; “Misurazioni radiometriche in spettrometria gamma (espresse in Bequerel/Kg,norma UNI 10797), di una miscela di Zeoliti Italiane prelevate a differenti profondità dal giacimentodenominato “S.Silvestro”. Dati interni non pubblicati, U – Series, Modena, Novembre 2011,

    Troppo spesso ed impropriamente si è parlato di radioattività delle Zeoliti con possibile ingerenza nelleeziopatogenesi delle degenerazioni oncologiche del tratto gastro-enterico.Il Radon è presente nell’atmosfera circostante i giacimenti (e quindi tutte le costruzioni, abitazioni ecc..) di tufo contempi di abbattimento che variano dalle 24 alle 48 ore.Altri radionuclidi sono invece presenti nella rocce, tra questi, i più significativi; Radio (226Ra), Torio (232Th) ePotassio (40K).Geomedical ha già da tempo fornito rassicuranti risposte ai dubbi sollevati dalla collettività, certa della capacitàdelle Zeoliti Italiane (Chabasite e Phillipsite) di poter garantire una sicura ed efficace somministrazione orale senzaalcuna controindicazione.Le analisi effettuate confermano la non significatività della “rilevanza radiologica” del campione analizzato.Come da testo: “per la valutazione sulla dose è stata ipotizzata la condizione di equilibrio secolare fra i capostipitidelle famiglie naturali e i loro discendenti. Il comportamento di tutti i radionuclidi all’interno dell’individuo sono quindistati considerati identici a quelli dei rispettivi capostipiti.”Dopo introduzione per ingestione di una quantità giornaliera di 6g di polvere micronizzata (2 misurini o 12capsule/die), non è stato riscontrato alcun rischio di natura epidemiologica per l’uso continuativo (D. Lgs. 241/2000).

    28) V. Leone, A. Colella, B. De Gennaro, P. Iovino, S. Papasso; “Evaluation of Chabazite, Clinoptilolite andPhillipsite- enriched Tuffs in Humic Acid Sorption Process”. “Advances in Zeolite science andtechnology” International symposium; D. Caputo, P. Aprea (Eds.) Napoli, September 14-17, 2011. 10thCongress Italian Zeolite Association; De Frede Editore; pag.213-216

    Gli acidi umici presenti nei diversi terreni sono prodotti dalla decomposizione batterica delle sostanze organiche.Il lavoro ha come obiettivo di verificare quali sono le frazioni silicee più attive capaci di svolgere una intensa eproficua attività assorbente verso queste specifiche macromolecole inquinanti. Dal confronto si evince la maggiorecapacità di prelievo della Chabasite e Phillipsite nei confronti della Clinoptilolite, per cui gli autori si augurano unimpiego su larga scala di queste due varietà di rocce zeolitiche da utilizzare profusamente negli impianti didepurazione delle acque per eliminare i residui inquinanti.29) L. Pasqua, C.Morelli, P.Maris, D.Sisci, I.Perrotta, C.Versace, F.Testa, S.Ando, R.Aiello; “Cisplatin-loated,

    Folic Acid Functionalized Mesoporous Silica-based Nanovehicles Kills Folate Receptor ExpressingCancer Cells”. “Advances in Zeolite science and technology” International symposium; D. Caputo, P.Aprea (Eds.) Napoli, September 14-17, 2011. 10th Congress Italian Zeolite Association; De Frede Editore;pag.281-284.

    Lavoro molto interessante, le cui considerazioni coincidono con tante altre conclusioni pubblicate su diverse rivisteinternazionali, riguardanti l’impiego di derivati silicei in oncologia (Zeoliti ultramicronizzate o mesoporous silica).Nanoparticelle di Silice addizionate ad ac.folico assunte per os dopo opportuna colorazione con fluorescina, mettonoin risalto come le cellule cancerose assorbono facilmente il complesso mineral-vitaminico, dimostrando la lorospiccata capacità di promuovere l’assorbimento cellulare, senza manifestare alcun effetto tossico. E’ interessantepoter immaginare di veicolare i farmaci antiblastici (nello specifico; Cisplatino) con questi complessi siliceimesoporosi, già attivi come antidegenerativi in sinergia con ac.folico, consentendo di svolgere una più proficua ediretta attività antiblastica nei confronti delle cellule tumorali, limitandone oltretutto gli effetti collaterali.

    30) P. F. Mühlradt, F. Sasse; “Epothilone B Stabilizes Microtubuli of Macrophages Like Taxol without ShowingTaxol-like Endotoxin Activity”. Cancer Research 1997; 57: 3344-3346

    Gli Epotiloni sono stati scoperti dall’equipe di microbiologia del Dr. Hans Reichenbach della GBFdurante studi suisolamento del ceppo Sorangium Cellulosum linea di micro batteri che si sviluppano in supporti esclusivamenteminerali, prelevati nel letto del fiume Zambesi (Sud Africa). Il meccanismo d’azione degli Epotiloni è molto simile aquello del Paclitaxel (Tassolo) che stabilizza la formazione dei microtuboli bloccando così la divisione cellulare eproducendo la morte delle cellule mitotiche per apoptosi, senza manifestare gli stessi effetti collaterali.

  • INTERNATIONAL PATENTS

    Questa originale ricerca finalizzata alla conservazione dell’equilibrio salutistico nell’uomo con soluzioniassolutamente inorganiche, ha ottenuto una serie straordinaria di brevetti formulativi e compositivi depositatie riconosciuti nell’intera Comunità Europea.

    IMPIEGO DI ZEOLITI NATURALI NELLA PREPARAZIONE DI COMPOSIZIONI ORALI PER ILTRATTAMENTO DELLE TOSSICOSI

    EUROPEAN PATENT SPECIFICATION EP 1369121Date of publication and mention of the grant of the patent: 24. 01. 2007 Bulletin 2007/04Date of filing: 15. 05. 2003 • Application number: 03010888.0

    SOSPENSIONI E GEL MINERALI OTTENUTI DA ROCCE VULCANICHE E DIAGENETICHE MICRONIZZATEPER APPLICAZIONI TOPICHE

    EUROPEAN PATENT SPECIFICATION EP 0759290Date of publication and mention of the grant of the patent: 12. 11. 1997 Bulletin 1997/46Date of filing: 14. 08. 1995 • Application number: 95112772.9

    UNITED STATES PATENT 5718908Date of publication: 17. 02. 1998; Date of filing: 27. 06. 1996 • Application number: 670168

    COMPOSIZIONI CONTENENTI MINERALI FERROSI DESTINATI AL TATTAMENTO DELLE DISFUNZIONIBIOENERGETICHE ED ELETTROMAGNETICHE

    EUROPEAN PATENT SPECIFICATION EP 1260226Date of publication and mention of the grant of the patent: 29. 06. 2005 Bulletin 2005/26Date of filing: 24. 04. 2002 • Application number: 02009119.5

    UNITED STATES PATENT 6896909Date of publication: 24. 05. 2005; Date of filing: 7. 05. 2002 • Application number: 10/139223

    Nell’interesse del Benessere.

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