Curiosita'. Il muscolo piu' potente del corpo umano è la lingua.
ARTICOLI,CURIOSITA’, SPORT, GIOCHI E ALTRO...Galileo : E' terminato nel 1633. La ringrazio per...
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Anche quest’anno l’estate
si sta avvicinando e, insie-
insieme a lei, le tanto atte-
se vacanze. Questa non è
solo l’ultima uscita del no-
stro giornale per questo
anno scolastico, ma anche
l’ultima a cui noi partecipia-
mo, essendo noi in terza
media. Facciamo parte di
questa redazione da un an-
no e dobbiamo, ammette-
re che questa è stata una
delle esperienze migliori del
nostro triennio alla scuola
Mattia de Mare perché ci
ha aiutato a crescere e a
vincere la timidezza. Grazie
alle numerose attività che
la redazione ha proposto
(interviste e manifestazio-
ni), siamo riusciti ad aprici e
ad affrontare con coraggio
situazioni nuove. Il giornale
della scuola è uno strumen-
to per imparare a lavorare
insieme, aiutandosi gli uni
con gli altri. Quest’ anno ab-
biamo imparato molte tecni-
che di scrittura, ci siamo sbiz-
zarriti in interviste a giornali-
sti, personaggi e persone
importanti, come i rappresen-
tanti della scuola’ il sindaco e
l’assessore all’istruzione della
regione Campania. Abbiamo
imparato a parlare di argo-
menti seri, come la politica, la
cronaca , argomenti scolastici
esprimendo un’opinione per-
sonale a riguardo. Grazie alla
nostra professoressa siamo
riusciti a capire l’importanza
di esprimere le proprie opinio-
ni sempre e a qualunque co-
sto. Quello che stiamo scri-
vendo è il nostro ultimo arti-
colo da redattori del giornali-
no Fuori….Classe e vorremmo
approfittare per promuovere
la nostra scuola e invitare gli alun-
ni della scuola a iscriversi per
l’anno prossimo. Non importa se
la scrittura non è il vostro forte,
anzi, grazie a questa attività potre-
te migliorare e conoscere nuovi
stili di scrittura. Non siate preve-
nuti, si lavora, ma si ottengono
anche grandi soddisfazioni. E’
un’esperienza divertente, e molto
costruttiva. Auguriamo buone va-
canze a tutti i lettori e soprattutto
una buona lettura del giornalino.
Spero vi piaccia e soddisfi le vo-
stre curiosità. Approfittiamo per
ringraziare la professoressa Ines
Caterino responsabile del Proget-
to che instancabilmente ha guida-
to e ispirato la redazione. Grazie a
nome di tutti i ragazzi della reda-
zione 3E 2E.
MAGGIO 2019
G I O R N A L I N O D ’ I S T I T U T O M E N S I L E “ F U O R I C L A S S E ”
A R T I C O L I , C U R I O S I T A ’ , S P O R T , G I O C H I E A L T R O
A R T E E N A T U R A
G L I I D E A L I D E L L A D E M O C R A Z I A : C E S A R E B E C C A R I A
giuridica contro la pena di
morte e la gli altri li codice
penale. Cesare Beccaria è
considerato inoltre come
uno dei padri fondatori della
teoria classica del diritto
penale e della criminologia
di scuola liberale. Cesare
Beccaria nacque a Mila-
no,figlio di Giovanni Saverio
di Francesco e di Maria Vi-
sconti di Saliceto, il 15 mar-
zo 1738. Fu educato a Par-
ma dai gesuiti e si laureò in
Giurisprudenza il 13 settem-
bre 1758 all'Uni-
versità degli Studi
di Pavia. Nel
1760 sposò Tere-
sa Blasco contro
la volontà del
padre, che lo
costrinse a rinun-
ciare ai diritti di
primogenitura,da
questo matrimo-
nio ebbe quattro
figli. Cioffo Seba-
stiano—Cecoro
Alberto
Cesare Beccaria Bonesana
marchese di Gualdrasco e di
Villareggio,nato a Milano, 15
marzo 1738 e morto a Mila-
no il 28 novembre 1794, è
stato un giurista, filosofo,
economista e letterato italia-
no considerato tra i massimi
esponenti dell'Illuminismo
italiano, figura di spicco
della scuola illuministica
milanese. La sua opera prin-
cipale, il trattato Dei delitti e
delle pene, in cui viene con-
dotta un'analisi politica e
Pagina 2 G I O R N A L I N O D ’ I S T I T U T O F U O R I C L A S S E
I fiori iniziano a sbocciare
la sera inizia a tardare,
il caldo si fa sentire,
le nuvole iniziano a svani-
re,
le scuole stanno per
chiudere, i ragazzi inizia-
no a sorridere.
La Primavera è una bella
stagione che porta tanto
buon umore.
La Primavera è arrivata,
tutta colorata farfalle,
rondini e uccellini quan-
do arrivano son tutti belli-
ni.
quando la terra è giovane
e fresca la testa è piena
di festa. I nostri amici
animali si svegliano,
orsi, ghiri, ricci, marmot-
te e cinghiali sono tutti
speciali. 2A
Buongiorno siamo dei gior-
nalisti radiofonici e siamo
qui per porle delle domande;
Domanda: Qual è stato l'e-
sperimento che le ha fatto
comprendere ,che è la Terra
a girare intorno al Sole?
Galileo : L'esperimento con-
siste nell'andare in una
stanza e prendere degli
animali volanti e dei pescio-
lini se la nave sta ferma
noterete che gli animali
volanti e i pesciolini si muo-
vono normalmente e anche
se la nave inizia a muoversi
non cambia nulla nel loro
comportamento. Così anche
l'uomo abituato ad un moto
perpetuo non si rende conto
che la Terra si muove gira
intorno al Sole.
Domanda: Qual è stato il
primo elemento che ha os-
servato per primo il cannoc-
chiale?
Galileo : Ho osservato la
volta celeste e scoperto
aspetti incompatibili con la
vecchia teoria geocentrica.
Domanda: Perché è stato pro-
cessato?
Galileo : Perché le mie teorie
andavano contro la chiesa, per
cui fui accusato di eresia.
Domanda :In che anno si con-
cluse il suo processo?
Galileo : E' terminato nel 1633.
La ringrazio per aver risposto
alle mie domande e grazie per
le tante scoperte che ha donato
all'umanità.
Fontana Ilaria e Di Dario Gaia.
I L G E N I O C H E I M M A G I N Ò I L F U T U R O : G A L I L E O G A L I L E I
L A S T O R I A D ’ A M O R E D I P A O L O E F R A N C E S C A .
l’inganno. Mandarono a
Ravenna Paolo il Bel-
lo “piacevole uomo e costu-
mato molto. Francesca ac-
cettò con gioia ed il giorno
delle nozze, senza dubbio
alcuno, pronunciò felice il
suo “sì” senza sapere che
Paolo la sposava
“artificiosamente” per pro-
cura ossia a nome e per
conto del fratello Giangiotto.
Ma ben presto si rassegnò,
ebbe una figlia che chiamò
Concordia, come la suocera,
e cercava di allietare come
poteva le sue tristi giornate.
Paolo, che aveva possedi-
menti nei pressi di Gradara,
sovente faceva visita alla
cognata e forse si rammari-
cava di essersi prestato
all’inganno! Uno dei fratel-
li, Malatestino dell’Occhio,
così chiamato perché aveva
un occhio solo “ma da
quell’uno vedeva fin troppo
bene”, spiando, s’accorse
degli incontri segreti tra
Paolo e Francesca. un gior-
Paolo e Francesca sono i
due famosissi-
mi amanti raccontati da
Dante nel canto V
dell’Inferno ne La Divina
Commedia. Dante incontra i
due giovani nel girone dei
lussuriosi dove essi sono
travolti da un vento conti-
nuo. Francesca è figlia di
Guido da Polenta, i signori di
Ravenna; Giangiotto e Pao-
lo erano figli del signore
di Rimini, Malatesta da Ve-
rucchio. Siamo nel 1275 e
Guido da Polenta decise di
dare la mano di sua figlia
a Giovanni Malatesta (detto
Giangiotto – Giovanni zop-
po) che lo aveva aiutato a
cacciare i Traversari, suoi
nemici. Il capostipite, Mala-
testa da Verucchio detto il
Mastin Vecchio o il Centena-
rio, concorda ed il matrimo-
nio è combinato. Per evitare
il possibile rifiuto da parte
della giovane Francesca i
potenti signori di Rimini e
Ravenna tramarono
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no del settembre 1289,Paolo
passò per una delle sue solite
visite e qualcuno (forse Malate-
stino “quel traditor”) avvisò
Giangiotto. Quest’ultimo che
ogni mattina partiva per Pesaro
ad espletare la sua carica di
Podestà, che per maggior equa-
nimità non doveva avere ap-
presso la famiglia, per far ritor-
no a tarda sera, finse di partire
ma rientrò da un passaggio
segreto e… mentre leggevano
estasiati la storia di Lancillotto
e Ginevra, “come amor li strin-
se” si diedero un casto bacio
(questo è quello che Dante fa
dire a Francesca!) proprio in
quell’istante Giangiotto aprì la
porta e li sorprese. Accecato
dalla gelosia estrasse la spada,
Paolo cercò di salvarsi passan-
do dalla botola che si trovava
vicino alla porta ma, si dice, che
il vestito gli si impigliasse in un
chiodo, dovette tornare indietro
e, mentre Giangiotto lo stava
per passare a fil di spada, Fran-
cesca gli si parò dinnanzi per
salvarlo ma Giangiotto li finì
Sentendo il nome “Fontana
del Guercio”, ci si potrebbe
immaginare una fontana,
ma in- vece non lo è: essa è
una riserva naturale
all’interno del parco nazio-
nale della Brughiera Briante-
a. Proprio alla Fontana del
Guercio, a Carugo, noi ragaz-
zi delle classi prime siamo
stati accompagnati dai no-
stri insegnanti.
Prima di iniziare il percorso,
la guida ci ha spiegato che
questo meraviglioso luogo è
popolato
da molti animali e caratteriz-
zato da varie tipi di piante,
dai più bassi arbusti agli alti
pini.
Appena varcata la soglia del
parco l’ambiente è cambia-
to: ci siamo ritrovati immer-
si nella natura, si senti-
vano i canti di molti uccelli e
il rumore dello scorrere
dell’acqua in un picco lo
ruscello, si annusava il pia-
cevole profumo dei fiori e della
terra bagnata.
Di certo non so- no mancati gli
insetti! Talvolta ce li trovavamo
ronzare fastidiosamente attorno
e anche loro sono stati tutta la
mattina in gita con noi!! Abbia-
mo visto diversi fontanili, ovvero
luoghi in cui l’acqua sgorga
naturalmente dalla roccia.
E’ stato molto divertente stare
per una giornata in un luogo
così naturale e all’aria aperta,
soprattutto tutti insieme.
Classe 1F
V I T A D I S C U O L A I D E A L M E N T E A S P A S S O N E L L A N A T U R A
I N C O N T R I … . . L E T T E R A R I .
stero che aleggia intorno ad
un al- bero, un lago, un qua-
derno ed uno stormo di cin-
ce allegre.
La signora Bonala- mi, parla
della sua creatura letteraria
come piena di emozioni, sia
da parte di chi legge, che da
parte dei personaggi e di
come abbia volu- tamente
lasciato aperto il finale per
lasciare al let- tore la possi-
bilità di crearne uno proprio.
L’incontro è stato davvero
interessante, ognuno di noi ri-
spetto al lavoro
fatto in classe , ha potuto fare
le pro- prie domande e soddi-
sfare le pro- prie curiosità, sia
sulla storia che sul lavoro dello
scrit- tore. La scrittrice è stata
molto cari- na e disposta a ri-
spondere in mo- do semplice e
comprensive a tutte le nostre
do- mande. Una espe- rienza
insolita e certamente da ri-
potere!!!! Caloisi Giada De L
uca Teresa 2^E.
Abbiamo letto il libro: “Il lago
del tempo fermo”.
Il racconto narra di Viola,
una ra- gazzina della no- stra
età, che tra- scorre le vacan-
ze con suo padre in una
casetta di montagna eredita
- ta dallo zio Felice, in un
piccolissimo paesino di
monta- gna nel quale, con
l’aiuto del suo amico Yuki,
del suo fidato vicino
di casa Arturo e del suo
cane Artù, risolveranno il mi-
Pagina 4 G I O R N A L I N O D ’ I S T I T U T O F U O R I C L A S S E
NOI-Salve signor Bonaparte,
noi siamo degli inviati del
giornalino Fuori….Classe,
siamo venuti fin qui per farle
delle domande a , un grande
mito della storia, accetta di
rispondere alle domande
che le farò?
N-Certo, soddisferò ogni
vostra domanda.
NOI-Lei signor Napoleone
nasce ad Ajaccio, in Corsica,
nel 1799, da lì poi emigrerà
in Francia, ed alcuni libri
affermano che lei e la sua
famiglia, arrivati in Francia,
affrontaste una dura pover-
tà, è cosi?
N-Assolutamente no, noi
non eravamo affatto poveri,
eravamo una famiglia che
riusciva a mantenersi bene,
non mancava mai da man-
giare, nostro padre lavorava
mentre nostra madre si
occupava di me, dei miei
fratelli e delle mie sorelle.
NOI-Signor Napoleone, lei a
soli ventisette anni divenne
un generale, è una cosa
reale?
N–No, diventai generale a
ventisei anni, precisamente.
NOI-Lei nel 1796 piombò
nell'Italia del nord con un
devastante esercito occu-
pando Milano e molti altri
territori, come si sentì a
dirigere una battaglia così
grande, gloriosa, che sensa-
zioni provò?
N-Provai un' insieme di sen-
sazioni: la paura si mischia-
va al coraggio, la tensione
era molto forte, ma non mi
feci vincere da essa, la scon-
fissi con la mia grande sicu-
rezza.
NOI-Il suo più grande rivale
sappiamo che era Horatio
Nelson, di origine inglese, la
ostacolò in Egitto e a Trafal-
gar e in quest'ultima batta-
glia perse la vita; cosa vor-
rebbe dire su Nelson?
N- Beh, su Nelson posso
solo dire che sono lieto che
sia morto, era solo uno stu-
pido che ha perso la vita
affrontando me, Napoleone
Bonaparte.
NOI- Lei nel 1806, mi ricor-
do, inaugurò il Blocco Conti-
nentale, vale a dire Che la
Gran Bretagna e l'Impero
Francese non avrebbero più
potuto commerciare fra loro,
questa so che fu una deci-
sione sbagliata perché dopo
quel Blocco Continentale
nacque il contrabbando e il
mercato nero, lei oggi come
considera quella decisione?
N- All'inizio mi sembrava una
buona mossa perché nessu-
na nave inglese poteva en-
trare più nei porti imperiali e
quindi non si sarebbero
verificate delle situazioni in
cui dei mercanti inglesi, con
le loro navi, invece che tra-
sportare delle merci potes-
sero trasportare dei soldati
inglesi, che approdati in
Francia avrebbero scatenato
una battaglia, ma con il
passare del tempo, come ha
detto lei, nacque il contrab-
bando e fu questa l'unica
ragione per cui la mia idea
fallì.
NOI-Lei nel 1812, quando
ormai era già diventato im-
peratore dei francesi da
molto tempo, decise di con-
quistare la Russia e, a capo
di 610.000 uomini partì
verso la Russia, ma perse la
guerra e fu sconfitto sul
fiume Beresina il 28 Novem-
bre 1813 dall'esercito russo.
Quali furono le ragioni della
sua débacle?
N-La mia sconfitta fu provo-
cata solo da una ragione, i
Russi quando ebbero la
notizia che volevo conqui-
stare la Russia si ritirarono
e, durante la loro ritirata,
bruciarono tutto quello che
trovavano, quindi anche il
cibo, di conseguenza il mio
esercito, privo di forze, si
indebolì perdendo così la
guerra.
NOI-Lei, dopo la sconfitta
della Beresina, collezionò
altre due disastri: la batta-
glia di Lipsia e quella di Wa-
terloo, come si sentì dopo
queste sconfitte?
N-Mi sentii come se fosse
arrivata l'ora del mio tra-
monto e infatti questo è
stato, ma non mi arrendo,
che resti solo fra me e te: io
riuscirò a scappare anche
da quest'isola e, dopo esse-
re tornato in Francia, rifarò
valere la mia autorità, io,
Napoleone Bonaparte, lo
giuro.
Bene la nostra intervista a
Napoleone Bonaparte fini-
sce qui.
I N V I A T I S P E C I A L I P E R U N ’ I N T E E R V I S T A I M P O S S I B I L E A N A P O L E O N E B O N A P A R T E
Pagina 5 G I O R N A L I N O D ’ I S T I T U T O M E N S I L E “ F U O R I C L A S S E ”
Proprio in questi giorni si è svolta
una manifestazione dal titolo Pre-
mo Letterario Di Poesia dedicato
a “Luigi Caterino” promossa dal
comune di San Cipriano.
I risultati raggiunti da tutti noi
alunni sono stati largamente po-
sitivi. Attestati, riconoscimenti, e
premi sono stati ampiamente
meritati da molti di noi.
Se dovessimo citare I nominativi
dovremmo compilare una lista
molto lunga.
Per questi premi ricevuti dobbia-
mo ringraziare il sindaco Caterino
Vincenzo L’Assessore Raffella
Serao, la nostra dirigente Cerrito
Antonietta, e il gruppo delle pro-
fessoresse di valutazione: Aprile
Elisabetta, Natale Antonietta, Di
Bello Lucia e lo scrittore-
giornalista Francesco Torentino.
Un ringraziamento speciale alla
referente professoressa De Mar-
co Adriana. A tutti I ragazzi di ter-
za media, auguriamo un felice
esame e una serena continuazio-
ne degli studi negli istituti supe-
riori.
A tutti gli altri una felice conclu-
sione e un arrivederci al prossimo
anno scolastico. LA REDAZIONE
3E 2E
P R E M I O L E T T E R A R I O D I P O E S I A D E D I C A T O A . L U I G I C A T E R I N O .
G I O R N A L I N O D ’ I S T I T U T O M E N S I L E “ F U O R I C L A S S E ”
GIO
nostra strada. Ogni ramo è
una direzione intrapresa,
un’occasione, un desiderio,
un sogno. Poi ci sono le
foglie. Ogni foglia ha una
storia speciale come ciascu-
no di noi. Nasce, cresce,
cambia forma e colore, vola
sempre più lontano. Le fo-
glie raccontano le nostre
aspirazioni, diventano le
nostre mani che rendono
Un albero è un meraviglioso
organismo vivente, che
dona riparo, nutrimento,
calore e protezione ad ogni
forma di vita. Offre la propria
ombra persino a coloro che
reggono nelle proprie mani
un’ascia per abbatterlo.
Attraverso il tronco, dritto e
robusto, raccontiamo la
storia di un percorso che ci
ha portato a scegliere la
concrete le idee. Rappresen-
tano il nostro desiderio di
costruire…di lasciare
un’importanza indelebile del
nostro passaggio.
CLASSE 3 E.
La metafora della vita.
L ’ A L B E R O M E T A F O R A D E L L A V I T A 3 E
P O E S I E Q U E S T ’ A N N O L A N O S T R A S C U O L A H A P A R T E C I P A T O A L C O N C O R S O D I P O E S I A E H A D A T O A L T I S S I M A D I M O S T R A Z I O N E D I A R T E P O E T I C A . C H E D I R E ! ? O N O R E , O N O R E , O N O R E ! ! ! ! !
Ho scelto
Ho scelto
E sto abbracciando te amo-
re mio
Senza chiederti nulla, per
timore
Che non sia vero.
E sto abbracciando te
Senza guardare e senza
toccarti,
sotto il sole d’estate
e la pioggia d’inverno
ti ho scelto
e sento che anche tu
in quella immensa solitudi-
ne
d’amarti solo io,
l’hai fatto insieme a me!
De Luca Teresa
AMORE.
Se guardi in cielo
e fissi una stella,
se senti dei brividi
sotto la pelle,
non coprirti,
non cercare calore,
non è freddo
ma è solo amore. Garofalo
Martina
Pagina 7 G I O R N A L I N O D ’ I S T I T U T O F U O R I C L A S S E
GRANDI VESI DI PICCOLI AUORI.
2 APRILE 2019 GIORNATA
MONDIALE PER LA CON-
SAPEVOLEZZA
SULL’AUTISMO.
POESIA
I Bambini speciali,
I bambini autistici,
sono degli angeli
che hanno perso
Le loro strade verso
Il cielo e sono caduti
V I T A D I S C U O L A
T E R Z A M E D I A U N I N I Z I O O U N A F I N E ?
re, e non perdere occasioni
che non ti ricapiteranno più
nella vita, e non arrenderti
mai difronte a quelle piccole
difficoltà della vita. Vorrem-
mo che questi ultimi giorni ,
questi ultimi sgoccioli della
scuola non finiranno mai….
Quando si arriva all’ultimo
anno , sembra quasi che il
tempo offra per un breve
momento di guardare indie-
tro come un flash si rivede
velocemente il periodo tra-
scorso, e girandosi la lacri-
ma è inventabile.
Sono passati, anzi ‘’volati’’
questi 3 anni meravigliosi di
scuola media, porteremo
con noi i preziosi insegna-
menti dei prof.
Eravamo noi irrequieti oggi
siamo, adolescenti e abbia-
mo imparato a conoscerci, a
rispettarci e a volerci bene.
Siamo un gruppo
‘’collaudato’’ che ha trovato
un equilibrio…. Peccato che
tra poco dobbiamo lasciarci.
Ringraziamo di cuore tutti i
prof e soprattutto la nostra
prof di italiano che ci ha
dato oltre l’insegnamento
della materia ma anche le
lezioni di vita che ci serviran-
no in futuro.3E
GLI ESAMI SONO COME GLI
ASTEROIDI.
QUANDO TI PREOCCUPI,
SONO GIA’ TROPPO VICINI!!!
QUALE DIARIO MIGLIORE
COME IL NOSTRO GIORNALI-
NO POTER SCRIVERE I NO-
STRI PENSIERI AFFIDARE
AD ESSO I NOSTRI SENTI-
MENTI PIU’ PROFONDI.
UN FIUME DI PENSIERI ,CHE
SEMBRA NON SMETTERE
MAI…….
VORREMMO UNA MACCHINA
DEL TEMPO,UNA DI QUELLE
FANTASCIENTIFICHE CHE TI
PORTANO DOVE VUOI A
SPASSO PER IL TEMPO,
PER RIVEDERE QUEST’ANNI
MEMORABILI. VORREMMO
UNA MACCHINA FOTOGRAFI-
CA,PER CATTURARE QUEGLI
ATTIMI STUPENDI TRASCOR-
SI INSIEME E PERCHE’
NO,ANCHE I LITIGI E LE
SGRIDATE DEI PROF!!!
Già, perché in questo per-
corso breve ma intenso,
abbiamo capito che agli
errori si impara tanto, si
impara a non giudicare le
persone dall’aspetto esterio-
Pagina 8 G I O R N A L I N O D ’ I S T I T U T O M E N S I L E “ F U O R I C L A S S E ”
L’amore resiste
L’amore è fatto di sensazioni delicate,
di farfalle nello stomaco ,
di presenze vicine anche se lontane.
L’amore è fatto di poche parole
ma che rendono eterno un istante…
di mani che si cercano all’infinito
e di sguardi perduti l’uno nell’altro.
L’amore non è razionale
ti prende all’improvviso
e non cambia per i segni
sopravvenuti al viso,
ma resiste alle tribolazioni
della vita,
fino a quando non sarà finita. Mastrominico Federica III F
L'AMORE PER LA FAMIGLIA
L'amore per la famiglia
è più forte di ogni battaglia
e quando ci sono delle difficoltà
basta un pizzico di sincerità.
Se c'è tanto affetto
ti batte forte il cuore nel petto
e con un po’ di rispetto
tutto diventa perfetto.
Quando la mamma ti abbraccia con gentilezza
la vita diventa bellezza.
E se il papà ti trova nell'incertezza,
il suo consiglio diventa certezza.
E...la verità sai qual è?
La mia è la famiglia più bella che c'è!
Martino Aurora III F
G I O R N A L I N O D ’ I S T I T U T O M E N S I L E “ F U O R I C L A S S E ”
L E P O E S I E V I N C I T R I C I
L’amore vero L’amore è un sentimento puro
che nasce dal profondo del cuore.
L’amore, quello vero, è negli occhi di un
bambino,
nello sguardo dei nonni, nella mano tesa
di un amico.
L’amore è nei piccoli e semplici gesti
di coloro che ci vogliono bene:
nell’abbraccio di mamma e nella carezza
di papà.
L’amore è in tutte le cose belle.
Con l’amore tutti siamo più felici.
L’amore, quello vero, non ha età,
non ha colore, non ha condizioni….
L’amore è nel rispetto,
nell’accoglienza, nella condivisione.
Tutto è più bello, tutto brilla,
tutto si colora dove l’amore c’è .
Un mondo senza amore
sarebbe un mondo senza senso .
L’amore , quello vero ,
è il motore della vita .
Ho scelto Ho scelto
E sto abbracciando te amore mio
Senza chiederti nulla, per timore
Che non sia vero.
E sto abbracciando te
Senza guardare e senza toccarti,
sotto il sole d’estate
e la pioggia d’inverno ti ho scelto
e sento che anche tu
in quella immensa solitudine
d’amarti solo io,
l’hai fatto insieme a me!
GIORNALINO D’ISTITUTO FUORICLASSE
L ’ A M O R E È …
Charles-Louis de Secon-
dat, barone di La Brède e di
Montesquieu, meglio noto
solamente co-
me Montesquieu (La Brè-
de, 18 gennaio 1689 –
Parigi, 10 febbraio 1755), è
stato
un filosofo, giurista, storico
e pensatore politi-
co francese. È considerato il
fondatore della teoria politi-
ca della separazione dei
poteri.
Con schietto atteggiamento
illuminista considerò
la religione come instrument
um regni e all'Accademia
lesse anche u-
na Dissertation sur la politi-
que des Romains en matiè-
re de reli-
gion 1716 assumendo
quell'atteggiamento critico
nei confronti della Chiesa
che lo portò a condannare
ogni forma di acquiescenza
dell'uomo sia verso essa sia
verso lo Stato.
La sua fama, ancora ristret-
ta all'ambito provinciale, si
accrebbe enormemente con
la pubblicazione del-
le Lettres Persa-
nes (1721; Lettere Persia-
ne). Pubblicate anonime
(ma ben presto si seppe il
nome dell'autore), le Lettere
Persiane, il suo primo capo-
lavoro.
Le Lettere persiane
Romanzo epistolare scritto
nel 1721, presenta i caratte-
ri consueti a molte opere
appartenenti al pri-
mo illuminismo. È una pun-
gente satira dei costumi
francesi, analizzati dal punto
di vista di due viaggiatori
persiani, Usbek e Rica, due
giovani colti e ricchi, appar-
tenenti all'alta società. I
sarcasmi delle lettere non
risparmiano né le istituzioni,
né gli uomini del tempo. I
personaggi, essendo stra-
nieri, vedono la Francia in
modo distaccato, criticando
vita e costumi di una socie-
tà cattolica e assolutistica.
Con la figura di Luigi
XIV Montesquieu vuole colpi-
re il regime monarchico,
delineando la sua concezio-
ne politica in netto contrasto
con l'assolutismo di Thomas
Hobbes (1588 - 1679).
CECORO ALBERTO
NICOLA PAGANO
sono graffinati,implacabili.
Attraverso i suoi personaggi
e le battute fulminan-
ti,caratterizzate da una sin-
tesi straordinaria,riesce
sempre a <<mettere il dito
nella piaga>>, a mettere in
rilievo le contraddizioni e le
problematiche della nostra
società e del nostro modo di
vivere, suscitando risate a
denti stretti. Daniele Verrone
2E
Francesco Tullio Altan
(Treviso,1942), noto come
Altan (la firma delle sue
vignette),è un fumettista,
disegnatore,sceneggiatore e
autore satirico. Oggi vive ad
Aquileia,paese di origine
della sua famiglia.
Nel 1975ha creato per il
<<Corriere dei Piccoli>> uno
dei suoi personaggi più riu-
sciti e famosi: la Pimpa, la
cagnolina a pois rossi dalle
lunghe orecchie ,che imme-
diatamente entrò nei cuodei
bambini di tutt'Italia.Le vi-
gnette satiriche di Altan
C O L U I C H E A N T I C I P O ’ L A D E M O C R A Z I A M O N T E S Q U I E U
A L T R I L I N G U A G G I .
L E V I G N E T T E C A R A T T E R I S T I C H E D I A L T A N .
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Dopo mesi di fatica scolasti-
ca, finalmente siamo andati
in gita scolastica Roma”.
Da quel momento non ho
fatto altro che pensare al
viaggio e all’idea di raggiun-
gere la storica e famosa
capitale d’Italia: la meravi-
gliosa Ro-ma!
Arrivato il fatidico giorno,
alle sette della mattina del
3 Maggio siamo partiti
Il viaggio è stato lunghissi-
mo, mi è sembrato intermi-
nabile. Finalmente
verso le 11 di mattina siamo
arrivati nella città eterna.
Siamo rimasti a Roma tutta
la giornata ed è stata una
delle vacanze più belle che
io abbia mai fatto.
Siamo riusciti a edere dav-
vero molto, ed il clima e la
temperatura sono stati vera-
mente favorevoli! Non avete
la più pallida idea quanti
turisti c’erano: tantissimi
americani, francesi, tede-
schi, giapponesi, cinesi ...
Mentre passeggiavamo per
le strade e tra i monumenti
mi è venuta in mente una
profonda riflessione: di soli-
to le città con così tanti turi-
sti sono quelle moderne,
piene di grattacieli e di attra-
zioni nuove, ne sono alcuni
esempio Milano, New York,
Hong Kong, Sidney, Chicago
… Invece Roma non è la
tipica città moderna, dove ti
aspetti di incontrare gratta-
cieli o architetture moderne,
Roma è affascinate , irresi-
stibile e soprattutto bellissi-
ma per la sua storia e per i
suoi monumenti antichi e
curiosi, che non possono
essere copiati da
nessun’altra città al mondo,
perché Roma è unica, ed è
per questo che ogni anno
attira milioni e milioni di
turisti. E’ un vero e proprio
museo all’aperto, dove o-
vunque ti trovi e ovunque ti
giri c’è qualcosa di antico e
inestimabile .
Una grande emozione che
ho provato, è stata vedere il
Papa San Pietro! E’ stata
una felicità incontrollabile,
che non avevo mai provao,
un’emozione inspiegabile!
Arrivato l’ultimo giorno di
questa fantastica vacanza,
abbiamo caricato di nuovo i
bagaglinel pulman ma non
eravamo tristi, avevamo la
stessa gioia dell’arrivo:
felici di ciò che avevamo
visto e vissuto.
L A S C A T O L A D E L L E E M O Z I O N I V A C A N Z E R O M A N E . . .
L A P R E S A D E L L A B A S T I G L I A
•La presa della Bastiglia da
parte dei cittadini francesi
avvenne martedì 14 luglio
1789 a Parigi e fu l'evento
storico culminante della
Rivoluzione francese in
quanto la Bastiglia era il
simbolo dell'ancien Régime.
L'avvenimento, sebbene di
per sé poco importante sul
piano pratico, assunse un
enorme significato simbolico
a tal punto da essere consi-
derato il vero inizio della
rivoluzione.
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PROGETTO SICUREZZA
IL comandante della
polizia di stato e ve-
nuto nella nostra
scuola per parlarci di
un tema molto inte-
ressante.Noi alunni
delle classi 2E –1C
siamo rimasti colpiti
perché con serietà e
semplicità ci ha fatto
capire che se ognuno
di noi si impegnerà
nel rispettare le rego-
le stradali e facendo
notare gli errori ai
trasgressori si potrà
cercare di arginare
questo problema, e si
potrà sentire più
SICURI IN STRADA
Un’ altro traguardo è stato raggiunto e un’ altra grande soddisfazione per la no-
stra scuola la classe 3F ha dato un motivo d’orgoglio alla scuola infatti hanno
ricevuto il primo premio per l ‘ originalità del cortometraggio ‘’RE(Y)PLASTIC .
EVVIVA EVIVA EVVIIVA.
1 P R E M I O ’ ’ R E ( Y ) P L A S T I C ’ ’ N E L P E R C O R S O A R T I S T I C O E D U C A T I V O
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Con questa notizia si conclude il
nostro lavoro, anche il giornali-
no
va in vacanza, ma prima la reda
-
zione (3E,2E) vuole ringraziare
tutti gli alunni che hanno colla-
borato, scrivendo gli articoli, in-
viando le loro fotografie e i loro
disegni, e i docenti che li hanno
supportati nel lavoro, stimolan-
do-
ne la creatività e la fantasia!!
A voi ragazzi.
Vi abbiamo cresciuto per 3 anni
Adesso volate in alto come aquiloni
E guardate il mondo con occhi nuo-
vi
Per diventare ragazzo e uomo vero.
Le docenti delle classi terze
R I N G R A Z I A M E N T I
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