Arte e Poesia

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Catalogo ceato in occasione della mostra-conferenza Arte e Poesia, organizzato da ARTE-ilFaro. 07/10/2010:::12/10/2010

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Evento realizzato daARTE-il FaroArtisti dell’ Associazione Il Faro di Vigevano.

Con il contributo e il Patrociniodella FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO

Con il Patrocinio del Comune di Vigevano

Progetto grafico e impaginazione: CRISTINA PIOVAN

Stampa: Tipolitografia Bellati Massimo di Bellati Stefano, Vigevano -Pavia-

Anno 2010

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Sono forse un poeta?No, certo.Non scrive che una parola, ben strana,la penna dell’anima mia:“follia”.Son dunque un pittore?Neanche.Non ha che un colorela tavolozza dell’anima mia:“malinconia”.Un musico allora?Nemmeno.Non c’è che una notanella tastiera dell’anima mia:“nostalgia”.Son dunque ... che cosa?Io metto una lentedavanti al mio cuore.Chi son dunque?Il saltimbanco dell’anima mia.

Aldo Palazzeschi, Chi sono 1909

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PROGRAMMA DELLE SERATE

07 Ottobre 2010 SERATA INTRODUTTIVA Intervento della Dott. ssa Laura Pasquino

08 Ottobre 2010 VITA E MORTE Intervento del Dott. Giuseppe Castelli

09 Ottobre 2010 L’AMORE Intervento del Dott. Tiziano Bighin

10 Ottobre 2010 IL MALE DI VIVERE Intervento della Dott.ssa Francesca Vignati

11 Ottobre 2010 POESIA E POETI Intervento del Dott. Tiziano Bighin

12 Ottobre 2010 GUERRA E PACE Intervento della Dott.ssa Margherita Merlo

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rte e poesia sono un nebuloso sentire, viscerale e sublime che sta dentro ciascuno di noi. I legami che le uniscono sono profondi, ma poco visibili . Ogni dipinto o scultura, così come ogni testo poetico, esprime, in forma suggestiva ed allusiva, il modo di vedere la realtà ed il mondo interiore degli autori.

Nel testo poetico, attraverso i versi, emergono i contenuti, ma anche l’uso e la combinazione delle parole per produrre sensazioni e conseguire effetti espressivi, ritmici o musicali; nelle opere artistiche, attraverso i colori e le immagini, appaiono le emozioni, le intuizioni e le riflessioni dei loro creatori.

Leopardi ammetteva ” Felicità da me provata nel tempo del comporre, il miglior tempo ch’io abbia passato in vita..”, noi possiamo dedurre che si tratti della stessa felicità che prova il pittore o lo scultore nel creare .

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Se Mario Luzi affermava: “ La poesia è la vita al suo più alto e intenso grado di partecipazione umana”, Umberto Sabasottolineava che “l’opera d’arte è sempre una confessione” e G. Bernard Show aggiungeva che ”si usa uno specchio per guardare il viso; si usano le opere d’arte per guardare la propria anima”.

Oggi si dice che i giovani non amino né l’arte né la poesia.

Noi dell’Associazione Arte–il Faro sosteniamo che hanno fame di entrambe, come dimostrano le migliaia di ragazzi che conoscono a memoria i testi di centinaia di canzoni dei loro cantautori preferiti; forse occorre solo che esercitino la naturale sensibilità all’oggetto artistico/poetico per gustarlo meglio, visto che già posseggono la capacità di cogliere il piacere poetico/estetico.

Il nostro progetto vuole evidenziare i legami tra arte e poesia nelle sue varie forme, presentando opere scaturite dalla lettura di testi poetici riguardanti l’amore, la vita e la morte, la pace e la guerra, realtà indecifrabile e la fatica di vivere, il rapporto tra i poeti e la poesia stessa .Il tutto per sensibilizzare i concittadini ad apprezzare tali straordinarie forme espressive.

ELENA CROSIO

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GLI ARTISTI

LE OPERE

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Invano cerchi tra la polvere,povera mano, la città è morta.

E’ morta: s’è udito l’ultimo rombosul cuore del Naviglio. E l’usignolo

è caduto dall’antenna, alta sul convento,dove cantava prima del tramonto.

Non scavate pozzi nei cortili:i vivi non hanno più sete.

Non toccate i morti, così rossi, così gonfi:lasciateli nella terra delle loro case:

la città è morta, è morta.

Salvatore Quasimodo, Milano 1943

Domenico BernacchiMilano 1943

Guerra e PaceOlio su tela e assemblaggio

80x100 cm

DOMENICO

“Le sue opere sono il risultato di personali ricerche; alcune opere esprimono figure essenziali, parche di colore, altre volte il

colore si espande nell’opera con prepotenza e fantasia, ma il risultato è sempre una visione reale del suo mondo pittorico.”

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(...) Dicevo un abito di seta, e la promessa di un riccone (Lucius Atherton)Ma non fu questo.Immaginate che un ragazzo rubi una meladal cesto della drogheria, e tutti si mettano a chiamarlo ladro,il giornalista, il prete, il giudice, tutti – “Ladro”, “ladro”, “ladro”, dovunque vada.E non possa trovar lavoro, né guadagnarsi il pane se non rubando: ebbene quel ragazzo ruberà.Il modo come la gente considera il furto è ciò che rende ladro il ragazzo. Edgard Lee Masters, Aner Clute

Domenico BernacchiAner CluteVita e MorteOlio su tela e collage70x100 cm

BERNACCHI

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ROSSELLA

Vorrei che si affollasserodisperatamente

sopra di meper farsi vivere l’ultima volta

in un solo momento.

Franco Fava, I nostri giorni incantati

Rossella BesanaI nostri giorni incantati

L’ amoreAcrilico

50x70 cm

“A. Einstein affermava:” L’arte è espressione del pensiero più

profondo nel modo più semplice”.Mai commento potrebbe essere più vero e

appropriato per descrivere quest’artista.

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BESANA

Rossella BesanaIo vorrei vivere addormentatoVita e morteAcrilico50x70 cm

Io vivere vorrei addormentatoentro il dolce rumore della vita.

Sandro Penna, Io vorrei vivere addormentato

Ella, dal carattere schivo e solo all’apparenza malinconico, ha la capacità di esprimere con le sue opere, i sentimenti più profondi con molta semplicità.”

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Il più bello dei mariè quello che non navigammo.

Il più bello dei nostri figlinon è ancora cresciuto.

I più belli dei nostri giorninon li abbiamo ancora vissuti.

E quello che vorrei dirti di più bello

non te l’ho ancora detto.

Nazim Hikmet, Il più bello dei mari

Giovanni BossiUna cosa bella è una gioia sempiterna

L’ amoreTecnica mista su tavola

80x80 cm

GIOVANNI

“I suoi quadri rappresentano non un modo per viverci, ma sembrano antenne le cui complicazioni acquistano una eccessiva,

storicamente, determinazione: flora e fauna d’un regno fascinoso, vivo, pieno di

movimento e animazione.

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Giovanni BossiLa pittura nei vissuti percorsi della vita Vita e morteTecnica mista su tavola48x94 cm

La vita è un’opportunità, coglila.La vita è bellezza, ammirala.La vita è beatitudine, assaporala.La vita è un sogno, fanne una realtà.La vita è una sfida, affrontala.La vita è un dovere, compilo.La vita è un gioco, giocalo. La vita è preziosa, abbine cura.La vita è una ricchezza, conservala.La vita è amore, godine. La vita è un mistero, scoprilo.La vita è promessa, adempila.La vita è tristezza, superala. La vita è un inno, cantalo.La vita è una lotta, accettala.La vita è un’avventura, rischiala.La vita è felicità, meritala.La vita è la vita, difendila.

Madre Teresa

BOSSI

Verso rive sconosciute va questa pittura chenon misura il rischio e non teme la tempesta. Miraggi, dolci ritorni, abbandonati all’ombra limpida del giorno o della notte, cose che non è necessario conoscere.”

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Non importa che tu sia uomo o donna,

vecchio o fanciullo,operaio o contadino,

soldato o studente o commerciante:non importa quale sia

il tuo credo politicoo quello religioso;

se ti chiedono qual è la cosa più importante per l’umanità

rispondiprimadopo

sempre:la pace.

Li Tien Min, La Pace

Salvatore Caccamo La Pace

Guerra e paceOlio su carta

70x100 cm

SALVATORE“Nelle sue opere non è difficile individuare

le radici dell’astrattismo storico delle avanguardie costruttiviste filtrato attraverso

il formalismo optical di una struttura geometrica dell’immagine

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Salvatore CaccamoHo fame della tua boccaL’ amoreOlio su carta70x100 cm

Ho fame della tua bocca, della tua voce, dei tuoi capellie vado per le strade senza nutrirmi, silenzioso,non mi sostiene il pane, l’alba mi sconvolge,cerco il suono liquido dei tuoi piedi nel giorno.Sono affamato del tuo riso che scorre,delle tue mani color di furioso grano,ho fame della pallida pietra delle tue unghie,voglio mangiare la tua pelle come mandorla intatta.(...)

Pablo Neruda, Ho fame della tua bocca

CACCAMOnella quale la figura umana emerge come una traccia una presenza simbolo di una non risolta sintesi tra il teleologismo dell’uomo e i vincoli delle leggi di natura.” G. Quaglino

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A Sarajevo sbattono le porte contro questo regno,

frano lo spirito negli occhi di colomba,nell’ombra pallida sul viso,

nel suo sorriso morto.Viene verso di noi con la bambina in braccioquella che fu madre e tiene la colomba in un

sudario.

Roberto Carifi, Le porte di Sarajevo

Massimo CampanaLe porte di Sarajevo

Guerra e paceAcrilico e pennarello su tela

98x140 cm

MASSIMO“Tele pervase di monocromia,

improvvisamente squarciate da un bagno di colori anarchici, decisi, quasi ad interrompere la monotonia

che la vita ci impone.”

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Massimo CampanaGrandi alberi sognantiL’amoreAcrilico, idropittura, gesso e colla vinilica su tela60x120 cm

Ditemi,grandi alberi sognanti,a voi non batte il cuore quando amore fa cantar la cicala,quando il sole sorprende e lascia immobile nel tempoil batticuore alla tenere lucertola perduta tra due mani in un dolce far niente?Anche a me batte il cuore, e pur sonoio del fanciullo vittima innocente.

Sandro Penna, Grandi Alberi Sognanti

CAMPANA

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Emanuela Carnevale MaffèFinoallafinefinoinfondo

Vita e morteAcrilico su pvc

60x80 cm

(...)Ma sii saggia, e filtra il vino, e recidila lunga speranza, perché è breve la vita,e mentre noi parliamo, fuggono gli anni,

invidiosi:cogli il giorno presente, e non credere

al domani.

Orazio, Carpe Diem

EMANUELA

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Vorrei che si affollasserodisperatamente sopra di meper farsi vivere l’ultima voltain un solo momento.

Franco Fava, I nostri giorni incantati

Emanuela Carnevale MaffèInsiemeL’ amoreAcrilico su pvc60x80 cm

CARNEVALE MAFFE’

“Si firma Manu Zuccarotta.Dopo aver esplorato l’aerosol art e la space art, oggi si dedica principalmente all’acrilico su tela raffigurando mondi paralleli a 8 bit. In parallelo la ricerca materica l’ha portata a lavorare il pvc a sbalzo come se fosse un materiale nobile, creando particolari effetti visivi.”

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Sto rifacendo la punta al pensiero,come se il filo fosse logoro e il segno divenuto opaco.

Gli occhi si consumano come matitee la sera disegnano sul cervello

figure appena sgrossate e confuse.Le immagini oscillano e il tratto si fa incerto,

gli oggetti si nascondono:è come se parlassero per enigmi continui

ed ogni sguardo obbligasse la mente a tradurre.

La miopia si fa quindi poesia,dovendosi avvicinare al mondo

per separarlo dalla luce.Anche il tempo subisce questo rallentamento:

i gesti si perdono, i saluti non vengono colti.L’unica cosa che si profila nitida

è la prodigiosa difficoltà della visione.

Valerio Magrelli, Sto rifacendo la punta al pensiero

Elena CrosioSto rifacendo la punta al pensiero

L’ amore

ELENA

“La sua scultura è un teatro, sul cui palcoscenico vengono provinati ruoli,

parti, copioni, recitabili dall’intera umanità: i suoi attori, infatti, non devono essere

esperti di recitazione, non servono “primedonne”, non occorre conoscere

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Elena CrosioDonna coraggio vaso di violenzeVita e morte

Donna Coraggio, vaso di violenze: prima l’insulto del tuo sesso negato da bambinail disprezzo per il tuo desiderio,poi, da grandela pena antica di donar la vitacon dolore, come fosse sbagliato.E quando, infine – figlia non voluta, casta per un dovere e non per scelta, moglie vinta o compagna ripudiata– scegli di far da sola il tuo destinoe affronti il viaggio, vivi da immigrata,vinci o perdi, lavori o fai la vita,un giorno resti sulla strada, stesae raccogli tuo figlio con la mano.La gente passa e senti la presenzad’una violenza in più: l’indifferenza.

Massimo Ghirelli, Donna coraggio vaso di violenze

CROSIO

metodi teatrali alla Stanislavskij, ma portare con sé il proprio carattere, le proprie emozioni, i vizi, le virtù, la quotidianità delle Sensazioni...”Francesca Vignati

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(...)la gente ancora seduta nei treni è la prima

a sorprendere la primavera.Le pianure la mostrano

nell’antica chiarezza.Certo negli alti spazi

sembrano passare tempeste:esse toccano soltanto

le nostre antenne.

Bertold BrechtC’era ogni anno il tempo degli alberi

Pietro Dell’ AversanaC’era ogni anno il tempo degli alberi

Vita e morteOlio su tavola

80x80 cm

PIETRO

“La sua passione per la pittura lo spinge a frequentare alcune

botteghe d’arte e a studiare le prime tecniche pittoriche.

Pietro dell’Aversana sembra non avere limiti nè argomenti fissi.

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Pietro Dell’ AversanaChi sono?Poesia e poetiDisegno e tempera su tavola50x60 cm

Sono forse un poeta?No, certo.Non scrive che una parola, ben strana,la penna dell’anima mia:“follia”.Son dunque un pittore?Neanche.Non ha che un colorela tavolozza dell’anima mia:“malinconia”.Un musico allora?Nemmeno.Non c’è che una notanella tastiera dell’anima mia:“nostalgia”.Son dunque ... che cosa?Io metto una lentedavanti al mio cuore.Aldo Palazzeschi, Chi sono 1909

DELL’AVERSANA

Nelle sue opere, propone il tutto attraverso la ricerca di qualcosa di nuovo.Spazia sia per i soggetti che per la varietà dei colori.”

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Ognuno sta solo sul cuore della terratrafitto da un raggio di sole:

ed è subito sera.

Salvatore Quasimodo, Ed è subito sera

Marco FavazziLuce-Massa=Terra/Vitax(Massa/Cosmo)

Vita e morteOlio su tela70x100 cm

MARCO

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Marco FavazziProiezione emotivaL’amoreOlio e cellophane su yuta60x80 cm

Vorrei che si affollasserodisperatamente sopra di meper farsi vivere l’ultima voltain un solo momento.

Franco Fava, I nostri giorni incantati

FAVAZZI

“Cerco il filo di connessione tra ciò che c’è, c’è stato e ci sarà, nella sua eternità.La materia è vivente, la materia è anche inerte, cambia la combinazione, la luce ne è la manifestazione, il suono è il suo eco, così il fulmine e il suo tuono.”

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(...)“Questa fu una cittàche si vestiva di biglietti di banca.

(..)Era senza cuore come un taxi;aveva occhi altocoturnati talvolta blu come il

gin, e li inchiodava. Ogni giorno della sua vita,sul cuore dei suoi sei milioni di poveri.

Ora è morta nel terrore d’una improvvisa contemplazione annegata nelle acque

del proprio pozzo avvelenato”.Thomas Merton, Immagini per un’apocalisse

Nella FinotelloImmagini per un’ Apocalisse

IV fra le rovine di New York Guerra e pace

NELLA

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Nella FinotelloLe piccole coseL’amore

Le piccole coseche amo di te quel tuo sorriso un po’ lontano il gesto lento della mano.

Stefano Benni, Le piccole cose

FINOTELLO

“Pavese di nascita, Vigevanese da sempre.Fin da ragazzina amante del disegno e della pittura “disegnava vestiti da sposa per le amiche”.Predilige la tecnica dell’acquerello, la sua arte spazia dai temi dei fiori soffusi e carichi di gioia ai paesaggi della nostra terra arrivando alle figure femminili.”

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Ognuno sta solo sul cuore della terratrafitto da un raggio di sole:

ed è subito sera.

Salvatore Quasimodo, Ed è subito sera

Lidia GiacintiUn raggio di sole

Vita e morte

LIDIA“Lidia si esprime in quello che si

potrebbe definire “uno stato di grazia”, la sua pittura mostra

un’intensa carica emotiva

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Lidia GiacintiSolitudineVita e morte

Fievoli raggi di soleriflettono sulle sbarresbarre grigie, dure e fredde, un freddo che mi entra nell’anima.Dalla scacchiera della finestrasilenzioso come pulviscoloil tempo aleggia nell’aria.La solitudine m’accartoccia.

Anonimo, Solitudine

GIACINTIè espressione di coinvolgimento con ciò che dipinge e dà un senso di distensione e felicità a chi osserva le sue opere.”Claudio Marino

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Ditemi, grandi alberi sognanti,a voi non batte il cuore

quando amore fa cantar la cicala,quando il sole sorprende

e lascia immobile nel tempoil batticuore alla tenere lucertola

perduta tra due mani in un dolce far niente?Anche a me batte il cuore, e pur sono

io del fanciullo vittima innocente.Sandro Penna, Ditemi grandi alberi sognanti

Gloria Grandi BandiDitemi grandi alberi sognanti

Vita e morte

GLORIA

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Gloria Grandi BandiVivere in un bauleVita e morte

Vivere da immigratosenza casa né tettolavorare in esiliodormire senza lettosentire in solitudineamore senza oggettoprogettare la vitasenza avere un futuro.(...)

Massimo Ghirelli, Vivere in un baule

GRANDI BANDI

“E’un’ottima acquarellista, il che significa che è un’ ottima pittrice. Già, perchè l’acquarello non lo si improvvisa per niente. Gloria sfodera una bravura eccezionale, i suoi chiaroscuri, i suoi paesaggi lombardi, le sue vaste impen-nate di luce, sono pregevoli.”

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Giuse IannelloAspettando l’alba

Vita e morteTecnica mista su MD

80x80 cm

GIUSE

Ognuno sta solo sul cuore della terra

trafitto da un raggio di sole:ed è subito sera.

Salvatore Quasimodo, Ed è subito sera

“Le dense pennellate, sincopate da getti iridescenti e da schegge screziate, sono la

forma stessa di un’analisi volta allo svelamento del sé, posto dentro il

racconto di un mondo primigenio, meditarraneo, archetipico. La materia,

lavorata con nitida naturalezza, appare

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Giuse IannelloSilenziL’amoreTecnica mista

IANNELLO

Il più bello dei mariè quello che non navigammo.Il più bello dei nostri figlinon è ancora cresciuto.I più belli dei nostri giorninon li abbiamo ancora vissuti.E quello che vorrei dirti di più bellonon te l’ho ancora detto.

Nazim Hikmet, Il più bello dei mari

levigata, quasi smussata come l’acqua fa sulle sponde o come il vento sulle dune, e da essa stessa emergono, rigenerandosi, corpi e allegorie vagolanti e apparenti nel nulla che si impone al candido della tela.”Giuseppe Varone

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Cristina PiovanC’era ogni anno il tempo degli alberi

Vita e morteXilografia, china e foglia d’argento su carta

70x100 cm

CRISTINA

Molto tempo prima che ci gettassimo su petrolio,

ferro e ammoniacac’era ogni anno

il tempo degli alberi che verdeggiavanoirresistibili e violenti.Noi tutti ricordiamo

i giorni più lunghiil cielo più chiaro

l’aria mutata della primavera destinata a venire.

Ora leggiamo sui libridi questa celebrata stagione.(...)

Bertold Brecht, C’era ogni anno il tempo degli alberi

“Una grande passione, un forte impulso emotivo che sfocia dai ricordi, la potenza dei

gesti e dei solchi incisi, la forza del nero che supera il bianco, lo invade, lo trapassa.Gli studi e il forte amore per l’incisone

traspaiono in tutte le sue opere,

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Cristina PiovanVorrei essere libero...libero come un UomoGuerra e paceXilografia, china e acrilico su cartacm 70x100

PIOVAN

Ti hanno trafugatanon esisti piùproibito pronunciarti.Quanta tristezza devo tirarmi dietroin questi primi giorni di vagabondocome se non bastassero le cianfrusagliedi tutta una vita.Cercare l’Amerikae non saperne nientesolo una cosmica tristezza.Ti hanno annientatae le mie parole collezionatele ritirano a prezzi fallimentarieccolele uniche parole che mi rimangonouna manciata di nientee a capo.

Franco Fava, Ti hanno trafugata

la sua abilità nel rendere una forma incisiva anche se non si tratta di un’incisione vera e propria deriva da una consapevolezza consolidata negli anni dell’Accademia.”

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Daniela SambinelloLa vita

Vita e morte80x100 cm

DANIELA

(...)Figliolo, ti dirò una cosa:la vita per me non è stata una scala

di cristallo.Ha avuto chiodi e schegge

e tavole sconnessee tratti senza tappeto, nudi.

Ma sempre continuavo a salire,raggiungevo un pianerottolo,

svoltavo un angoloe certe volte entravo nel buio,

dove non c’era luce.Perciò , figliolo, non tornare indietro.

James Langston Hughes, La madre al figlio

“Vorrebbe che dalla sua pittura, gli altri potessero percepire un poco l’incanto

che è in lei, allorchè ascolta i silenzi della sua terra, con il suono interiore dei colori.

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Daniela SambinelloLa mia prigioneL’amore80x90

SAMBINELLO

(...)adesso, che ogni giorno mi aspettala sconfinata lunghezza di una nottedove non c’è richiamo e non c’è più ragione di spogliarsi in fretta per riposare dentro l’accecante dolcezza di un corpo che mi aspettaadesso, che il mattino non ha mai principioe silenzioso mi lascia ai miei progettia tutte le cadenze della voce, adesso,vorrei improvvisamente la prigione.

Patrizia Cavalli, Adesso che il tempo sembra tutto mio

La poesia del silenzio, dunque, con quel sentimento del colore tutto suo.”Alfredo Pasolino

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(..)Come sono state distrutte, come sono crollate,

quelle grandi e possenti torri di ghiaccio e d’acciaio,

fuse da quale terrore e da quale miracolo?Quali fuochi, quali luci hanno smembrato,

nella collera bianca della loro accusa,quelle torri d’argento e d’acciaio?(...)

Thomas Merton, Immagini per un’ Apocallisse

Marco SturaroUndici

Guerra e paceAcrilico su tela

90x90cm

MARCO“Dipingo emozioni che, dialogando

con la tela, diventano, per me, un inno all’arte

e a ciò che rappresenta.

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Marco SturaroCiò che restaL’amoreAcrilico su tela90x90

Vorrei che il mio amore morisseche piovesse sul cimiteroe sui vicoli per cui vado piangendo quella che credette di amarmi.

Samuel Becket, Vorrei che il mio amore morisse

STURAROLa mia ‘ricerca’ quotidiana ed il mio‘bisogno’ di dipingere, diventano un viaggio pittorico e materico.Perché arte, per me, è parlare della vita. Sempre.”

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(...)Contro l’indifferenza della vitavedo inutile anch’essa la virtù

e provo forte come non ho maiil senso della nostra solitudine.

Io voglio confessarmi a tutti, padre,che ridi se mi vedi e tremi quando

d’una qualche premura ti fo segno,di quanto fui codardo verso te.(..)

Camillo Sbarbaro, Padre tu che muori ogni giorno un poco

Massimo ZangirolamiA mio padre

L’amoreOlio sutela

60x80cm

MASSIMO

“L’arte di Max è l’occasione per aprirci al patrimonio di sensibilità

che questo grande artista porta con sè, donando sogni ed

emozioni, sensazioni e desideri.

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Massimo ZangirolamiGli ostacoli della vitaVita e morteOlio su tavola60x80

(...)Perciò , figliolo, non tornare indietro.Non fermarti sugli scaliniperché ti è faticoso andare.Non cadere, adesso:perché io continuo ancora, amore,ancora mi arrampico, la vita per me non è stata una scala di cristallo.

James Langston Hughes , La madre al figlio

ZANGIROLAMI

In questo modo il suo estro passa con naturalezza e spontaneità da un’opera all’altra senza ripetersi mai, camminando verso il futuro.”

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Fievoli raggi di soleriflettono sulle sbarre

sbarre grigie, dure e fredde, un freddo che mi entra nell’anima.

Dalla scacchiera della finestrasilenzioso come pulviscolo

il tempo aleggia nell’aria.La solitudine m’accartoccia.

Anonimo, Solitudine

Carla ZorzoliSingle

Vita e morte

CARLA“E’ come i suoi lavori: gentili, allegri,

solari, genuini; la sua pittura è solo un prolungamento di sè, un bisogno di

mostrarsi vera e sincera a coloro che la incontrano e vogliono conoscerla.

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Carla ZorzoliL’attesaL’amore

(...)grazie a teal termine della mia strada che non entra in città mi sono riposato in un giardino di rose grazie a te,grazie a te non lascio entrare la morte vestita di veli molli che bussa alla mia porta cantando le sue canzoni.

Nazim Hikmet, I nostri giorni sono fette di melone

ZORZOLIUn biglietto da visita che riporta oltre al suo nome, la sua voglia di emozionarti e trascinarti nel suo spazio.”Francesca Vignati

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Evento realizzato daARTE-il Faro

Artisti dell’ Associazione il Faro di Vigevano.

Gli artisti del gruppo ricordano con affetto Grazia Rolando.

www.arteilfaro.com

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Si ringraziano tutti coloro che hanno reso possibile questo evento.

FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO

COMUNE DI VIGEVANO

I critici:Dott. Giuseppe CastelliDott. Tiziano BighinDott.ssa Margherita MerloDott.ssa Laura PasquinoDott.ssa Francesca Vignati

I musicisti:Luca Casarotti Irene Lupo Pasini

Interventi sulle opere a cura della Dott.ssa Francesca Vignati

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