ART - Arte Paleocristiana e Simboli

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ARTE PALEOCRISTIANA&COArte Paleocristiana: L’Arte Paleocristiana si distingue per una sintesi complementare tra l’Ebraismo e alcuni caratteri propri della Chiesa Ellenistica Romana. Sul piano artistico la conciliazione di queste due tradizioni è resa possibile dall’utilizzo di un simbolo iconografico. La tradizione Ebraica, in parte analoga a quella Islamica, vieta in primo tempo la rappresentazione di personaggi Sacri, per tale motivo il ricorso al simbolo una sola efficienza.

Simbolo iconografico: Rappresentazione visiva di soggetti che veicolano i significati e dogmi religiosi in modo che l’osservatore possa immediatamente relazionare l’icona al contenuto, il significante al significato.

Simbolo dell’ancora: Variante della croce, usata durante le persecuzioni

Pane, paniere e pesce: Simbolo eucaristico con esplicito riferimento al miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci

Colomba: Per la prima volta nella Bibbia nel Diluvio Universale, essa è simbolo di pace e visualizza lo Spirito Santo.

Gatto: Nel 600 diventa simbolo relativo al “Sabbath” delle streghe, sebbene in origine ha un significato positivo in quanto la sua abilità nel cacciare e catturare i pesci alluda alla missione degli apostoli di diffondere il Vangelo e di essere “pescatori di uomini”

Aquila: simbolo dell’Evangelista Giovanni, rappresenta la vittoria sul male.

Pavone: Ripreso dalla tradizione Egizia, mutuato dal Cristianesimo, sottintende la vita eterna.

Monogramma del nome di Gesù: “P” sta per “pax eterna”, di cui Gesù è il principio e la fine.

Solo in un secondo tempo col Medioevo assistiamo al proliferare di immagini e iconografie religiose che diventano proprie del culto cristiano.

Ne sono conferma iconografie quali:

Il crocifisso ligneo dipinto La maestà in trono Le pale d’altare I polittici (dittico, trittico, etc…)

In queste immagini sacre noteremo un’evoluzione stilistica che via via porteà la rappresentazione del piano religioso ad uno stile più realistico e meno convenzionale. (Pensiamo ad autori quali Leonardo, Michelangelo, Caravaggio…)

Principali edifici religiosi: la Basilica Paleocristiana.

I primi cristiani recuperarono dall’Architettura Romana alcune strutture Architettoniche pre-esistenti, addirittura con funzioni differenti, e le adibiscono al culto cristiano.

La Basilica Romana, dove veniva amministrata la giustizia, diventa la struttura architettonica più diffusa in ambito cristiano.

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Pianta longitudinale o pianta Basilicale

A croce commissa o A TAU

A croce greca o a pianta centrale

A croce latina

Perché l’immagine di Ermes e di Ercole sono associati al Cristianesimo?

L’immagine del pastore che si prende cura delle sue pecore diventa per i cristiani un’allegoria del Cristo Salvatore. Come modello viene utilizzata l’immagine di Ermes Crioforo (portatore di ariete). Nel mondo romano questa iconografia veniva usata nell’arredamento domestico per costruire un ambiente bucolico e idillico, assimilabile a un aldilà caratterizzato sa riposo e serenità. L’uso di questa iconografia (con la sostituzione della pecora all’ariete, per alludere alla parabola evangelica della pecorella smarrita) per raffigurare il Salvatore non segnò comunque una rottura con la tradizione pagana.

Martyria: In origine erano i luoghi della Terrasanta legati alla passione e alla morte di Cristo, in seguito in Occidente definì i luoghi in cui erano sepolte le spoglie dei martiri e quindi gli edifici sacri edificati su di esse.

Oratori: Edifici in origine annessi alla pianta basilicale e in un secondo tempo diventati autonomi. Essi rappresentavano luoghi di ritrovo e preghiere. In genere si presentano in pianta centrale, circolare o poligonale.

La basilica di San Vitale: E’ la più importante costruzione di età Giustinianea della città (Ravenna), consacrata nel 548. La basilica voleva celebrare la riconquista bizantina dell’Italia. La pianta centrale, l’uso della luce, la varietà dei volumi interni ed esterni rivelano l’adozione dei principi ispiratori della più innovativa architettura giustinianea. Ha pianta ottagonale, con otto grandi pilastri che delimitano lo spazio centrale, che è coperto da una cupola, cinto da sette esedre colonnate con capitelli e pulvini e dal presbiterio con l’abside. Intorno all’ottagono centrale si trova un deambulatorio, mentre l’accesso avviene da un nartece con due torri laterali. Questo spazio accoglie una ricchissima decorazione di marmi preziosi, stucchi dipinti e di mosaici (che rappresentano la sintesi delle Sacre Scritture). Sulle pareti dell’abside si trovano due famosi pannelli raffiguranti Giustiniano e la moglie Teodora, ciascuno con il proprio seguito e ritratti come partecipanti alla liturgia eucaristica.

Il Mausoleo di Galla Placidia: Vicino alla chiesa di San Vitale si trova un piccolo mausoleo, costruito poco dopo Santa Croce e che la tradizione collega erroneamente a Galla Placidia. E’ a pianta cruciforme, con l’incrocio dei bracci coperto da una volta semisferica; in tre dei bracci della croce si trovano dei sarcofaghi, segno dello scopo funerario dell’edificio. L’esterno, in laterizi, è spoglio e contrasta con la decorazione musiva dell’interno, centrata sul bellissimo cielo stellato dominato dalla croce dorata della volta e sulla lunetta sopra la porta d’ingresso, dov’è rappresentato il Buon Pastore in un ambiente bucolico pienamente ellenistico.

Cos’hanno in comune i monumenti di Ravenna? _______________________________________________________________________________________________________________________________________

Teoria delle Vergini: Evidenzia uno schema processionale-frontale, segue il processo dell’Isometria: ciascuna figura è allo stesso tempo singole per impercettibili varianti e allo stesso tempo parte di un insieme di organizzazione ritmica. Queste variazioni sul tema si notano nell’inclinazione della testa, nelle differenti decorazioni delle veste e dalla diversa impugnatura della corona floreale.

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Colori frequenti nel Mosaico:

Rosso (regalità- Madonna) Azzurro/Blu (aspetto divino) Bianco (purezza) Oro (spiritualità- Paradiso) Mandorla (rappresentazione religiosa, variante dell’aureola)

A croce latina