Art. 2 Comma 20/c Legge 662/96 - Filiale di Piacenza ...Buon Natale. Quest’anno il cammino...

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3 Novembre ANNO 44 - N. 3 - 2° semestre 2008- Pubblicazione Quadrimestrale - Spediz. in A.P. - Art. 2 Comma 20/c Legge 662/96 - Filiale di Piacenza - TAXE PARCUÈ - TASSA PAGATA - PT - PC - F Direttore Responsabile Dino Lombardi - Proprietà della Sezione di Piacenza dell’Associazione Nazionale Alpini. Iscritto al n. 125 del Registro Periodici presso il Tribunale di Piacenza - Stampa e comp.: Off. Foto Grafica (PC) 1 Gli Auguri del Presidente e del Cappellano Carissimi alpini e amici degli alpini, con vero piacere e tanto affetto rivolgo a tutti voi e alle vostre famiglie gli auguri più sinceri di Buon Natale e Buon Anno! Un saluto ed un augurio accom- pagnato da un sincero “grazie” vorrei rivolgere a tutti i 46 capi- gruppo della Sezione per il costante impegno profuso a favore dei propri associati, della Sezione e delle proprie comuni- tà di appartenenza. Impegno che regolarmente, con la colla- borazione degli iscritti, portano avanti sempre con spirito di soli- darietà e di amicizia. Un sincero augurio agli alpini anziani e ai reduci che per moti- vi di salute non possono parteci- pare ai raduni sezionali, ma che comunque dimostrano grande attaccamento alla nostra fami- glia alpina. Auguri, e buon lavoro, ai volonta- ri del nucleo di Protezione Civile della nostra Sezione. Continuate, cari amici, ad opera- re con serenità ed onestà, meri- tandovi sempre stima e simpatia da tutti coloro che vi seguono e credono nell’operato del nucleo. Vorrei inoltre dedicare un dove- roso quanto sincero augurio alle mogli degli alpini, “felicemente rassegnate” ad accompagnare o ad aspettare che i loro cari, impegnati nelle più svariate ceri- monie, iniziative e riunioni di gruppo, ritornino a “baita”. Faccio mie alcune frasi che qual- cuno ha pronunciato prima di me. “Se l’uomo è grande lo deve alla donna che gli vive accanto, diceva qualcuno. Se parliamo di alpini, ci riferiamo in particolar modo alla moglie, alla fidanzata, alla mamma, alla madrina e per- ché no, alle figlie. Sono loro infatti nel dialogo quotidiano, che ci rassicurano nelle situa- zioni difficili, che incitano nei momenti dove il “gruppo" sem- bra affievolirsi, che accudiscono la nostra sede e si prendono cura di tutte quelle faccende che un uomo, pur mettendocela tutta, non farà mai così bene. Inoltre preparano quei “piatti alpini” particolari che ci contrad- distinguono. A tutte queste donne vogliamo esprimere con una sola parola tutto quel sentimento di ringra- ziamento che abbiamo nel cuore e che, a volte, per la nostra finta durezza, ci è fatico- so pronunciare: Grazie perché ci siete accanto”. A loro e a tutti gli alpini ed amici degli alpini rivolgo anche un invito a partecipare alla tradizio- nale Cena degli Auguri. Come ben sapete è tradizione della Sezione organizzare una serata in prossimità del Natale per poterci incontrare, scambiarci gli auguri e consegnare attestati di riconoscenza a chi si è distinto nel corso dell’anno. L’appuntamento, cui sono invita- ti alpini e non, è per sabato 20 dicembre alle ore 20 al ristoran- te Olimpia di Niviano. Alla sera- ta, che ogni anno riscuote gran- de successo, prenderà parte anche il coro Ana Valnure, coro ufficiale della Sezione alpini di Piacenza. Siete quindi tutti invi- tati a partecipare. Ancora tanti auguri a tutti. Bruno Plucani Cari Alpini. Buon Natale. Quest’anno il cammino dell’Avvento e del Natale della nostra Diocesi ha come titolo “ Siamo opera delle tue mani”. E’ un forte invito a pen- sare che la nostra vita viene da Dio e da Lui ci è donata, non ci siamo fatti noi da soli, veniamo da Lui. E questo pensiero è bello perché ci aiuta a mettere la nostra vita nella giusta dimensione. Innanzitutto quella del ringraziamento al Signore che ci ha fatti, e poi la dimensione dell’umiltà: se possiamo fare del bene non è perché siamo bravi ma perché Lui ci da la possibilità di farlo. Siamo chiamati da Alpini a vivere la nostra alpinità, il nostro servizio allo stato e agli altri; facciamolo sempre ringraziando e umilmente, continuiamo a metterci al servizio, senza chiedere niente in cambio, lo facciamo solo perché è giusto farlo. ll bambino Gesù stende a noi le sue braccia aperte per essere da noi accolto, da noi amato, e per dirci apri le tue braccia agli altri, dona agli altri il tuo tempo, le tue abilità la tua vita. Che ancora una volta il Natale ci dia la forza di ricominciare, di riprendere con forza la nostra strada. Tanti auguri a voi e alle vostre famiglie di un Bel Natale nella serenità e nella gioia don Stefano Garilli M entre il Labaro Nazionale era a Trento a rendere omaggio presso il Doss Trento, al Mausoleo di Cesare Battisti, per deporre una corona di fiori e accendere una fiaccola, nel medesimo istante un grande falò è stato acceso sulla cima del Monte Ortigara a fianco della Colonna Mozza. Anche i nostri gruppi, di fronte al monumento ai Caduti o in luoghi parimente significativi, seguendo l’invito del Presidente Nazionale, il 3 novembre u.s. alle ore 19,30, cele- brando una sobria quanto significativa cerimonia, hanno acceso contemporaneamente un cero che, come afferma Corrado Perona “ha simbolicamente unito i nostri intenti e lo spirito che la memoria dei Padri è riuscita a infonderci”. Pubblichiamo pertanto le fotografie arrivate alla redazione del nostro Notiziario entro il 18 novembre (a pagina 2). Cerimonia di commemorazione del 90° anniversario della Grande Guerra

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3 Novembre

ANNO 44 - N. 3 - 2° semestre 2008- Pubblicazione Quadrimestrale - Spediz. in A.P. - Art. 2 Comma 20/c Legge 662/96 - Filiale di Piacenza - TAXE PARCUÈ - TASSA PAGATA - PT - PC - FDirettore Responsabile Dino Lombardi - Proprietà della Sezione di Piacenza dell’Associazione Nazionale Alpini. Iscritto al n. 125 del Registro Periodici presso il Tribunale di Piacenza - Stampa e comp.: Off. Foto Grafica (PC)

1

Gli Auguri del Presidente e del CappellanoCarissimi alpini e amici degli alpini,con vero piacere e tanto affettorivolgo a tutti voi e alle vostrefamiglie gli auguri più sinceri diBuon Natale e Buon Anno!Un saluto ed un augurio accom-pagnato da un sincero “grazie”vorrei rivolgere a tutti i 46 capi-gruppo della Sezione per ilcostante impegno profuso afavore dei propri associati, dellaSezione e delle proprie comuni-tà di appartenenza. Impegnoche regolarmente, con la colla-borazione degli iscritti, portanoavanti sempre con spirito di soli-darietà e di amicizia.Un sincero augurio agli alpinianziani e ai reduci che per moti-vi di salute non possono parteci-pare ai raduni sezionali, ma checomunque dimostrano grandeattaccamento alla nostra fami-glia alpina.Auguri, e buon lavoro, ai volonta-ri del nucleo di Protezione Civiledella nostra Sezione.Continuate, cari amici, ad opera-re con serenità ed onestà, meri-tandovi sempre stima e simpatiada tutti coloro che vi seguono ecredono nell’operato del nucleo.Vorrei inoltre dedicare un dove-roso quanto sincero augurio allemogli degli alpini, “felicementerassegnate” ad accompagnare oad aspettare che i loro cari,impegnati nelle più svariate ceri-monie, iniziative e riunioni digruppo, ritornino a “baita”.Faccio mie alcune frasi che qual-cuno ha pronunciato prima dime. “Se l’uomo è grande lo devealla donna che gli vive accanto,diceva qualcuno. Se parliamo dialpini, ci riferiamo in particolarmodo alla moglie, alla fidanzata,

alla mamma, alla madrina e per-ché no, alle figlie. Sono loroinfatti nel dialogo quotidiano,che ci rassicurano nelle situa-zioni difficili, che incitano neimomenti dove il “gruppo" sem-bra affievolirsi, che accudisconola nostra sede e si prendonocura di tutte quelle faccende cheun uomo, pur mettendocelatutta, non farà mai così bene.Inoltre preparano quei “piattialpini” particolari che ci contrad-distinguono.A tutte queste donne vogliamoesprimere con una sola parolatutto quel sentimento di ringra-ziamento che abbiamo nelcuore e che, a volte, per lanostra finta durezza, ci è fatico-so pronunciare: Grazie perchéci siete accanto”.A loro e a tutti gli alpini ed amicidegli alpini rivolgo anche uninvito a partecipare alla tradizio-nale Cena degli Auguri. Comeben sapete è tradizione dellaSezione organizzare una seratain prossimità del Natale perpoterci incontrare, scambiarci gliauguri e consegnare attestati diriconoscenza a chi si è distintonel corso dell’anno.L’appuntamento, cui sono invita-ti alpini e non, è per sabato 20dicembre alle ore 20 al ristoran-te Olimpia di Niviano. Alla sera-ta, che ogni anno riscuote gran-de successo, prenderà parteanche il coro Ana Valnure, coroufficiale della Sezione alpini diPiacenza. Siete quindi tutti invi-tati a partecipare.Ancora tanti auguri a tutti.

Bruno Plucani

Cari Alpini. Buon Natale.Quest’anno il cammino dell’Avvento e del Natale della nostra Diocesiha come titolo “ Siamo opera delle tue mani”. E’ un forte invito a pen-sare che la nostra vita viene da Dio e da Lui ci è donata, non ci siamofatti noi da soli, veniamo da Lui.E questo pensiero è bello perché ci aiuta a mettere la nostra vita nellagiusta dimensione. Innanzitutto quella del ringraziamento al Signoreche ci ha fatti, e poi la dimensione dell’umiltà: se possiamo fare delbene non è perché siamo bravi ma perché Lui ci da la possibilità difarlo.Siamo chiamati da Alpini a vivere la nostra alpinità, il nostro servizioallo stato e agli altri; facciamolo sempre ringraziando e umilmente,continuiamo a metterci al servizio, senza chiedere niente in cambio, lofacciamo solo perché è giusto farlo.ll bambino Gesù stende a noi le sue braccia aperte per essere da noiaccolto, da noi amato, e per dirci apri le tue braccia agli altri, dona aglialtri il tuo tempo, le tue abilità la tua vita. Che ancora una volta il Nataleci dia la forza di ricominciare, di riprendere con forza la nostra strada.Tanti auguri a voi e alle vostre famiglie di un Bel Natale nella serenitàe nella gioia

don Stefano Garilli

Mentre il Labaro Nazionale era a Trento a rendere omaggio presso il Doss Trento, al Mausoleo di Cesare Battisti,per deporre una corona di fiori e accendere una fiaccola, nel medesimo istante un grande falò è stato acceso

sulla cima del Monte Ortigara a fianco della Colonna Mozza. Anche i nostri gruppi, di fronte al monumento ai Cadutio in luoghi parimente significativi, seguendo l’invito del Presidente Nazionale, il 3 novembre u.s. alle ore 19,30, cele-brando una sobria quanto significativa cerimonia, hanno acceso contemporaneamente un cero che, come affermaCorrado Perona “ha simbolicamente unito i nostri intenti e lo spirito che la memoria dei Padri è riuscita a infonderci”.Pubblichiamo pertanto le fotografie arrivate alla redazione del nostro Notiziario entro il 18 novembre (a pagina 2).

Cerimonia di commemorazione del 90° anniversario della Grande Guerra

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Era poco più che un adolescentequando fu chiamato alle armi e spe-dito in guerra. Aveva 19 anni, e lavo-rava in un'officina di Piacenza. Nel1940 finì catapultato a Pinerolo, bat-taglione Exille, corpo degli Alpini.Poi il fronte, sui Balcani. Dopo 26terribili mesi lontano da casa, il ritor-no, a Gropparello: l'accoglienzasilenziosa del padre, anche lui pri-gioniero dei tedeschi durante laGrande guerra, e quella premurosadella madre. In mezzo, la secondaguerra mondiale, guerra di soldatibambini mandati al massacro per un"gioco di scacchi" tra potenti.E' un commovente racconto di guer-ra e insieme un grido alla vita, allasperanza, agli affetti familiari e allegame alla terra, il libro "Memoriedi guerra" che il cavalier EgidioBadini ha dato alle stampe per lacasa editrice Vicolo del Pavone.Badini - tre croci al valore militare,presidente onorario dell'associazio-

IL CAVALIER BADINI E LE SUE MEMORIE DI GUERRABadini, 87 anni, oggi è membro del consiglio sezione Alpini della Gran Bretagna

ne londinese Amici di Gropparello(che ha fondato e che oggi è presie-duta dal figlio Marco), membro delconsiglio della sezione Alpini in GranBretagna - mezzo secolo fa, nel ‘57,emigrò a Londra dove ancora vivecon la moglie Fiorenza. Ma ogniestate torna nella terra d'origine, aSimoni di Gropparello.

Egidio, a 87 anni, ha realizzato il suo'dream', come lo chiama la moglie:pubblicare le memorie di guerra,tante volte raccontate ai figli. Comesuo padre le raccontava a lui: "Fuprigioniero dei tedeschi durante laguerra del '15-'18. Non avrebbe maivoluto che ad uno dei suoi figli toc-casse la stessasorte". Al giovaneEgidio toccò. Dopo l'8settembre, impegnatosul fronte in Jugosla-via, scelse di unirsi aipartigiani di Tito, con iquali rimase sino agliultimi giorni dell'aprile'44. Poi si ammalò ditifo petecchiale edovette abbandonare.Il 1° maggio fu presodai tedeschi e portatoa Sarajevo, in carce-re. Poco dopo fu tra-sferito in ospedale,

dove lottò tra la vita e la morte peroltre un mese. Una volta guarito, ini-ziò la prigionia più dura: al peniten-ziario di Zenica, solo in cella, e conuna sentinella attaccata alle costole,perché il giovane alpino aveva resi-stito ai tedeschi dopo l'armistizio.Badini finì poi al campo di concen-

tramento Sagan, infine aquello di Breslau, doverimase fino all'arrivo delletruppe russe. La fede nonlo abbandonò mai. Fu lasua forza. Fede di Dio("Ripensando a quanto miè capitato posso dire che lamano di Dio mi ha protet-to”) e fede nell’uomo: "Erauna continua lotta per rima-nere il più possibile perso-ne, esseri umani con com-portamenti e la ferreavolontà di conservarli".

Donata Meneghelli

Badini appena arruolato come Alpino

LUGAGNANO PONTEDELL’OLIO

CAORSO SARMATO

VIGOLZONE SAN GIORGIO

continua dalla prima pagina: 3 NOVEMBRE

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A pertura ufficiale della 57a FestaSezionale, sabato 20 settem-

bre, nell’aula consigliare delComune dove il Sindaco alpinoRoberto Spinola, dopo il breveintervento del presidente provincia-le Bruno Plucani, ha ringraziato laSezione di Piacenza per aver riser-vato al gruppo alpino di Pontedel-l’olio l’onore di ospitare questaimportante manifestazione. Ha pre-so poi la parola il capogruppo LuigiGarolfi che ha elogiato l’ammini-strazione locale per la disponibilitàdimostrata nella partecipazioneall’organizzazione, e tutti i suoi alpi-ni, in particolar modo coloro chehanno attivamente e tangibilmentecollaborato alla realizzazione diquesto rilevante avvenimento.Presente quale rappresentante delgruppo di Gran Bretagna l’alpinoBruno Negri originario di Fioren-zuola ed emigrato a Londra nel1958, che ha ricevuto in dono dalpresidente Plucani il guidoncinosezionale e dal capogruppo Garolfiuna targa ricordo. Si è quindi forma-to il corteo che insieme alla bandamusicale della “Giubbe Rosse” haraggiunto i giardini pubblici dove èavvenuto lo scoprimento del“Cippo” costruito in occasione del50° di fondazione del gruppo perricordare gli alpini “andati avanti”.La presenza del presidente nazio-nale Corrado Perona che anchequest’anno ha voluto partecipare,confessando una particolare sim-patia per il nostro territorio e per lagenuinità dei suoi abitanti, ha con-tribuito a rendere ancor più solennela manifestazione. Erano presenti: ilgenerale Luigi Morena, il presiden-te della Provincia Gian Luigi Boiardi

57a FESTA GRANDA

con l’assessore Ferdinando Tribi, ilQuestore Michele Rosato, il Capo-gabinetto della Prefettura MarilenaRazza, il comandante della PoliziaMunicipale Carlo Sartori, StefanoPerrucci, dell’Amministrazione Co-munale di Piacenza, Mauro Guar-nieri presidente della ComunitàMontana, il Comandante del 50°Stormo, il maresciallo Vito Secchicomandante della Stazione diPontedell’Olio, e numerosi sindacidella provincia con altre autoritàcivili e militari.Dopo l’alzabandiera, cui ha assistitocon entusiasmo anche un foltogruppo di bambini della scuola pri-maria, il corteo di circa novecentoalpini accompagnati dal CorpoBandistico Pontolliese delle “GiubbeRosse”, da 40 anni Fanfara della

nostra Sezione. Una splendida gior-nata di sole ha favorito la straordi-naria partecipazione di abitanti diogni età e di alpini e persone pro-

venienti da varie località del piacen-tino e non solo, hanno reso ancorpiù pittoresco e caratteristico l’a-spetto del paese in festa con le viegremite e le case imbandierate ditricolori, mentre la folla in festaapplaudiva e incitava il corteo che sisnodava lungo il suo percorso.Singolare e particolarmente simpa-tico l’episodio che ha visto protago-nista il presidente nazionale Cor-rado Perona che durante il passag-gio del corteo davanti al palco delleautorità è uscito tranquillamentedalle fila, e accompagnato da uncaloroso applauso è salito sul palcoper rispondere al saluto dei suoialpini con i quali ha voluto sfilare. Laparata è quindi arrivata nel parco diVilla Rossi dove dopo le allocuzionidel sindaco, del presidente nazio-nale, del presidente sezionale e delcapogruppo, Don Stefano Garilli,cappellano della Sezione, ha cele-brato la S. Messa coordinato dalparroco di Pontedell’Olio DonRenzo Corbelletta.

Dielle

In occasione della tradizionale Festa Sezionalesi è svolto il concerto dei cori alpini:Montenero, Eco della Valle e A.N.A. Val Nure.

Ha iniziato l’esibizione, nella chiesa di S.Giacomo gremita di alpini e di appassionatiprovenienti da tutta la provincia e non solo, ilCoro Montenero di Pontedell’Olio diretto dal m° Mario Azzali che nella breve presentazioneha saputo coinvolgere emotivamente i presen-ti che hanno seguito con notevole attenzione.Stelutis Alpinis è stato senz’altro il brano piùconosciuto e la gradevole melodia e le parole,anche se un po’ dure, hanno considerevolmen-te impressionato il pubblico che ha rispostocon un caloroso applauso.E’ quindi seguito il Coro Eco della Valle diCarmiano che, sotto la direzione del m° Graziano Beluffi ha validamente interpreta-to alcuni piacevolissimi brani, tra i quali “MonteCanino”: un toccante inno alla pace particolar-mente apprezzato per la melodia e il sensodelle parole: semplici ma efficaci e in straordi-naria sintonia con la musica. Da buon ultimo ilcoro ufficiale della Sezione di Piacenza: A.N.A.Valnure di Bettola diretto dal m° Don GianricoFornasari. Tanto l’entusiasmo suscitato neipresenti “Aprite le porte” particolarmente coin-volgente, poichè nell’esecuzione fa da sotto-

fondo musicale l’imitazione vocale dei vari stru-menti della Fanfara durante la sfilata. Altrobrano seguito in rigoroso e doveroso rispetto èstato quello dedicato all’alpino LazzaroPonticelli, originario di Bettola, decedutorecentemente all’età di 110 anni a Parigi, doverisiedeva, con solenni funerali di Stato permeriti militari. Altrettanto significativa l’interpre-tazione di “Sul fiume rapido” riferito al “Don”che scorre nelle terre russe dove i nostri soldatihanno combattuto a lungo nel 2° conflitto mon-diale; e a questo proposito è stato ricordatocon orgoglio il gesto di riappacificazione avve-nuto con la realizzazione dell’Asilo/Scuola diRossosch costruito dai nostri alpini. Come fina-le, fuori programma, Don Gianrico ha presen-tato ed eseguito un bellissimo brano compostoe musicato dall’insegnante Bruno Fornelli diPontedell’Olio. Il testo è ispirato ad una pre-ghiera ricavata da un manoscritto rinvenuto intasca ad un nostro soldato caduto in battagliadurante la disastrosa Campagna di Russia.Emozionante e piena di quei valori che appar-tengono all’essere umano come tale, senzasorta di etnia. Uno scrosciante e prolungatoapplauso ha salutato i tre Cori protagonisti diuna memorabile serata.

Dielle

Il Coro ECO DELLA VALLE

Il Coro MONTENERO

Il Coro A.N.A. VALNURE

Concerto vocale a Pontedell’Olio

PONTEDELL’OLIO

Il presidente nazionale Corrado Perona con il presidente sezionaleBruno Plucani e il capogruppo Luigi Garolfi

Il passaggio della stecca

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ALPINI PIACENTINI SULL’ADAMELLO

BRIANÇON 14 SETTEMBRE

Il Vessillo della Sezione era presente a...

Il vessillo della nostra Sezione portato dall’Alpino Gualtiero Quattrinidel gruppo di Vigoleno, durante la S. Messa celebrata sull’altare delPapa in occasione del tradizionale pellegrinaggio organizzato ognianno dalle Sezioni di Trento e Valcamonica.

Una delegazione di alpini piacentini (dei gruppi di Vigolzone,Pontedell’Olio, Agazzano) col Presidente Plucani ha presenziato ed èstata gradita ospite, come annunciato dallo speaker ufficiale durantela sfilata, al Raduno del 1° Raggruppamento svoltosi a BriançonDomenica 14 settembre 2008.

CENA DEGLI AUGURISEZIONE ANA PIACENZA

SABATO 20 DICEMBRE 2008 ore 20presso il RISTORANTE OLYMPIA di NIVIANO

ASSEMBLEA DEI DELEGATISABATO 21 FEBBRAIO 2009

ore 14,30verrà comunicata la località

1 GIUGNO Conselice (Bolognese-Romagnola) • Rovato (Brescia)8 GIUGNO Castelfranco (Modena) • Fontanellato (Parma)

Cabiate (Como) 15 GIUGNO Capannette di Pej (Pavia)22 GIUGNO Villanova sul Clisi (Salò)13 LUGLIO Novi Ligure (Alessandria)22 LUGLIO Massa Carrara • Acqui Terme • Boccassuolo (Modena)27 LUGLIO Adamello (Casera delle Levade)3 AGOSTO Cerreto Laghi (Reggio Emilia)

Passo Croce Arcana (Modena)31 AGOSTO Bosco delle Penne Mozze (Treviso)7 SETTEMBRE Baiso (Reggio Emilia)14 SETTEMBRE Alzano Lombardo (Bergamo) • Briançon (Francia)5 OTTOBRE Casale Monferrato11 OTTOBRE Bolzano12 OTTOBRE Certosa di Pavia (Pavia)19 OTTOBRE Vigevano (Milano)

I N C O N T R IAlbasi Luigi(cl. 1938), iscrittoal gruppo di Travo,ha fatto il militarea Bassano nel1958, e laggiù,durante l’AdunataNazionale, ha ri-trovato i suoi com-militoni; non sivedevano da 50anni.

Sergio Parizzi(sez. di Parma)e Gaetano Mo-rosoli (sez. diPiacenza) si so-no ritrovati aParma duranteuna gara di tiro.Avevano fattoinsieme il CARdi Bassano nel1965!!

L’alpino Davide Saltarelli del Gruppo di Podenzano e la moglie FrancescaMacchiavello annunciano la nascita di Camilla. Auguri e felicitazioni da tutto il gruppo.

Il Gruppo di Castelvetro annuncia la nascita della stellina Livia Buffon (26.04.08)e si congratula con la mamma Fabiana Ferrari e il papà alpino Luca.

Complimenti e felicitazioni dal Gruppo di Castelvetro alla mamma Francesca Politie al papà alpino Luca per la nascita del piccolo Giacomo (29.06.2008).

Albasi Luigi, al centro, tra i due commilitoni

Stelline

Scarponcini

GRUPPO ALPINI DI MONTICELLI D’ONGINATelò Franco

GRUPPO ALPINI DI CAORSOZappieri Gugliemo (amico degli alpini)

GRUPPO ALPINI DI VIGOLO MARCHESEMezzadri FrancoGRUPPO ALPINI DI S. NICOLO’Monti Vittorio (anni 98 reduce)

GRUPPO ALPINI DI PIANELLO V.T.Busi SeverinoPochintesta AngeloIndo PaoloRiccardi DomenicoAgosti Giuseppe (socio aggregato)

GRUPPO ALPINI DI VEZZOLACCASolari PrimoGRUPPO ALPINI DI RIVERGAROGirometta Celeste

Sezione in gramaglie

Lucio Calderone, “vecio de la Julia” ed alpinodel gruppo di Piacenza, vicepresidente dellasezione piacentina del CAI di cui ha ricopertola massima carica per lungo tempo, conosciu-tissimo a livello nazionale per la sua attivitàalpinistica e di promozione dell’alpinismo, èentrato a far parte del Comitato DirettivoCentrale del CAI. L’elezione è particolarmenteprestigiosa anche perché l’organismo direttivodel sodalizio è composto da sole altre sei per-sone e Lucio è il primo piacentino a farne parte.All’amico Lucio vanno le calorosissime congra-tulazioni di tutti gli alpini della sezione; agliauguri di un proficuo lavoro direttivo uniamouna particolare raccomandazione:”Fa che lemontagne restino quelle che abbiamo cono-sciuto con il cappello alpino in testa”.

GLGLucio Calderone alla

Festa Granda di Caorso

LUCIO CALDERONE AI VERTICI DEL CAI

Sergio Parizzi e Gatano Morosoli primo e secondo a destra

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PROTEZIONE CIVILEAnche quest’anno prosegue l’attivi-tà della Protezione Civile ANA con ilnuovo coordinatore alpino FrancoPavesi, ex fuciliere del BTGTolmezzo di Venzone III° 49.Dall’inizio dell’anno è stato rafforza-to il rapporto di collaborazione con ilcoordinatore regionale della nostraprovincia. Ovviamente l’attività èaumentata e quindi la partecipazio-ne agli interventi è stata notevol-mente incrementata con unrilevante impegno dei nostri pochi efedeli volontari tanto che già alla finedi ottobre si sono raggiunte le 800ore di attività. In considerazione delleattuali esigenze dettate dall’istituzio-ne del nuovo Polo “centro Nord Italia”a Piacenza il nucleo di ProtezioneCivile ANA sollecita i consiglieri divallata e i capigruppo perchè pro-muovano una partecipazione piùattiva e numerosa dei nostri alpini alfine di poter gestire con maggioreefficacia le richieste di collaborazio-ne negli interventi di volontariatodella Protezione Civile (grandi cala-mità e assistenza alla popolazione) eai corsi di specializzazione richiestiper le nuove esigenze.Il nuovo Polo della Protezione Civile(il maggiore del centro-nord Italia) sista attivando per ricevere 200 con-tainers con più di 5000 tende dacampo per poter far fronte a possi-bili calamità nazionali ed internazio-nali. Si stanno organizzando corsi perl’allestimento di grandi campi di acco-glienza completi ed organizzati contutta la logistica necessaria. Altri corsisono richiesti per: la prevenzioneincendi AIB, dissesto idrogeologico edesondazione fiumi, corsi radio percomunicazioni locali e regionali con ilnuovo sistema “Tetra” organizzati siadalla Regione che dall’ANA Regionale.Elenco attività svolte nel corso dell’anno.13-14-15 GiugnoEsercitazione Interregionale ANAProtezione Civile “Valli del Luinese”.20-21-22 GiugnoEsercitazione “Groppo Ducale” coordi-namento Protezione Civile Piacenza.13-14 Luglio“La via del Trebbia” in collaborazionecon la Polizia Municipale di Piacenza(Gruppo Sportivo).dal 26 Luglio al 6 SettembreServizio di avvistamento incendi consquadra abilitata AIB.31 AgostoServizio alla centrale operativa diBologna per coordinamento regionalealla Sala Radio Prevenzione.31 AgostoServizio di viabilità e sicurezza auto-dromo di Misano “Gran Premio di S. Marino”.

7 SettembreServizio sgombero strade e controllogara ciclistica “Colnago”.12-13-14 Settembre Esercitazione Campo accoglienzaprofughi, Cento (Fe).19-20-21 SettembreServizio d’ordine. Festa Granda diPontedell’Olio.28 SettembreFesta del Fungaiolo di San Giorgio alle-stimento di una tenda di accoglienza conmateriale della Protezione Civile.Comunicazione messaggi promozionali.10-11-12 OttobreEsercitazione colonia mobile regiona-le Ravenna campo di accoglienza.

Per chi volesse maggiori dettaglisulle attività svolte in sede si puòorganizzare un’incontro dovepotranno essere spiegate eapprofondite le varie esercitazionianche con documenti fotografici.

LE ORIGINI DELLA PROTEZIONE CIVILE1976 Anno del catastrofico terremoto del Friuli, l’assi-stenza alle popolazioni più consistente fu data dagli alpi-ni in armi (anch’essi coinvolti nel terremoto) e dai volon-tari degli alpini in congedo ANA, già formati nell’organiz-zazione di campi accoglienza in spazi aperti, e difficili,abituati alle intemperie e resistere alle fatiche. Da quel-l’anno si sentì l’esigenza di istituire un nucleo diProtezione Civile Nazionale per poter rispondere allegrandi emergenze. L’alpino rimase e rimane espressionedi operatore di Protezione Civile per eccelenza ed è pre-sente in tutte le aree di crisi Nazionali ed estere.

COMITATO TECNICO

Gottarelli DiegoCoordinatore PC ANA Reg.le e Coordinatore PCANA Sezione Bolognese-Romagnola

Bagnacani CorradoCoordinatore PC ANA Sezione Reggio Emilia

Guerci GianniCoordinatore PC ANA Sezione di Parma

Manzini GuidoCoordinatore PC ANA Sezione Modena

Pavesi FrancoCoordinatore PC ANA Sezione Piacenza

Angella GabrieleReferente Formazione PC ANA Regionale

Bergomi SergioReferente Squadra Veterinaria PC ANA Reg.le

Bonsi SergioReferente Trasmissioni PC ANA Regionale

Modollo AngeloReferente AIB

20-21-22 Giugno - Groppo Ducale

10-11-12 Ottobre - Colonna mobile reg. Ravenna

Protezione Civile della Forestale a cavallo

Controllo e carico del materiale nei containers Momenti di vita del Campo Accoglienza, Cento di Ferrara 2008

13-14-15 Giugno - Valli del Luinese

Container con materiale per allestimento campo

AIB Esercitazione Antincendio Boschivo

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LUGAGNANO

Domenica 19 ottobre Lugagnano Vald’Arda è stato teatro del periodicoraduno degli alpini congedati nel ‘68appartenenti all’11° RGT Alpini bat-taglione “Val Tagliamento” di stanzanel Friuli. Dopo essersi trovati adUdine, Ravenna e Pordenone que-st’anno, grazie all’iniziativa del luga-gnanese Luciano Biolchi, gli ex com-militoni provenienti da Udine,Pordenone, Treviso, Reggio Emilia,Ravenna, Bologna e Modena, sonoarrivati in Valdarda. Qui sono statiaccolti dal Sindaco Aldo Lombardelli,

dal maresciallo della locale stazionedei Carabinieri Sebastiano Stilo e,ovviamente, dagli alpini lugagnanesicoordinati dal capogruppo LuigiFaimali. Dopo la funzione liturgicapresieduta dal parroco don GianniQuartaroli, gli alpini e le autorità sisono recati in piazza IV Novembreper rendere omaggio ai Caduti ditutte le guerre, deponendo una coro-na d’alloro dinanzi al monumentocommemorativo.L’incontro si è infine concluso con unmomento conviviale in Valchiavenna.

una luce che rappresenta dun-que una speranza. “E' un quadro- dice Bosini - cui siamo affezio-nati e che vorremmo diventasseun punto di riferimento per tutti glialpini della vallata che potrebbe-ro fare di questo posto il loro san-tuario”Sotto un vecchio grande paraca-dute da trasporto era invece pos-sibile visitare un’esposizione divecchie foto della Grande Guerrae di elaborati a tema alpino por-tati a termine dai ragazzi dellescuole di Borgonovo dopo gliincontri fatti la scorsa primaveracon gli alpini del gruppo.

VITA NEI GRUPPI

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PIANELLO

Lo scorso 28 settembre ilgruppo alpini di Borgonovoha celebrato la sua ormai tra-dizionale festa annuale.Durante la mattinata, in pae-se, si è svolta la manifesta-zione ufficiale con alzaban-diera, sfilata, S. Messa, onoriai Caduti.Numerosi i gagliardetti pre-senti, tra cui gli amici di Adro(BS). Durante i discorsi uffi-ciali del sindaco Francesco-ni, del vicepresidente sezio-nale Marazzi e del capogrup-po Bosini sono state ricorda-te le numerose attività svolteultimamente dal gruppo, inparticolare il “progetto Bru-so”, e si è elogiato l’operatodegli alpini, soprattutto diquelli sempre presenti e dis-posti a dare una mano.Nel pomeriggio le attività sisono spostate a Bruso, pres-so la sede del gruppo. Dopoil pranzo, a cui hanno partecipatopiù di duecento persone, alpini eamici del gruppo, ci sono stati duemomenti particolarmente signifi-cativi. All’interno della chiesa èstata scoperta una targa a ricordodei lavori di restauro del tetto e siè inoltre presentato un nuovoquadro raffigurante la “Verginedegli Alpini”, opera del pittore bor-gonovese e amico degli AlpiniFranco Corradini.Il quadro raffigura una Vergineche tiene in braccio il Bambino.Sullo sfondo appare una scenache ricorda la ritirata degli Alpiniin Russia. La colonna però non sidirige verso il nulla, ma verso

Domenica 9 Novembre, la ricorrenzaper la festa della Vittoria e delle ForzeArmate, ha vissuto momenti significa-tivi nel Comune di Pianello Val Tidone.La manifestazione è iniziata nalla fra-zione di Arcello, dove è stato inaugu-rato il Monumento ai Caduti, tornatoallo splendore dopo un lungo e delica-to lavoro di restauro, voluto e finanzia-to dal Gruppo Alpini di Pianello.L’inaugurazione ha fatto seguito alla S.Messa celebrata dal Parroco diPianello Monsignor Mario Dacrema.La cerimonia è poi proseguita aPianello davanti al Monumento aiCaduti dove si è proceduto all’alza-bandiera. Dopo la funzione religiosaun lungo e partecipato corteo si è sno-dato per le vie del paese ritornando almonumento dove, con tutti gli onorimilitari, tutta la cittadinanza ha resoomaggio ai caduti di tutte le guerre; edè doveroso segnalare l’orazione uffi-ciale tenuta dal Vicepresidente dellaProvincia Dott. Mauro Spezia e lesignificative parole del Sindaco diPianello Dott. Carlappi. Ambedue irelatori hanno elogiato l’operato delle

Piero Bosini e Franco Corradini, alle loro spalle il quadro “Vergine degli Alpini”

BORGONOVO

Forze Armate nella storia evidenzian-do i passaggi che hanno portatoall’Unità d’Italia e la funzione di media-zione e di pace che i nostri militarisvolgono attualmente sullo scenariointernazionale.Di particolare rilievo la presenza delPresidente dell’Associazione Dispersie Caduti in guerra, sig.ri Pier LuisaAbbiati e Rodolfo Bonvini che nelcorso della cerimonia al monumentohanno “chiamato alla Bandiera” il fanteGiuseppe Travini, caduto nella 2a

Guerra Mondiale . È seguita la conse-gna, ormai tradizionale, delle borse distudio ai cinque studenti più meritevo-li della Scuola Media di Pianello, ini-ziativa promossa ormai da anni dalgruppo Alpini. È doveroso ricordareche alle celebrazioni hanno partecipa-to rappresentanze delle Associazionid’Arma, del Volontariato e delleAmministrazioni Comunali di Pianelloe dei comuni limitrofi, senza dimenti-care che la riuscita della manifestazio-ne è frutto dell’impegno del GruppoAlpini ed in particolare del suoCapogruppo Cav. Giuseppe Marchetti.

RIMPATRIATA del 2° contingente ‘68

Gli alpini provenienti da varie parti d’Italia

Donato dal pittore Franco Corradiniuna sua opera denominata “Vergine degli Alpini”

Ristrutturato ed inauguratoil Monumento ai Caduti di Arcello

La prima domenica di agosto si ècelebrata a Momeliano di Gazzola lafesta annuale del Gruppo diPiozzano. Alla presenza di 23gagliardetti e con la banda del “DonOrione” ha celebrato la Santa Messail Cappellano degli alpini DonStefano Garilli, dopo che il corteo ha

sfilato per le vie di Momeliano, pre-senti anche diverse autorità, i sinda-ci di Piozzano, Gazzola, Cortemag-giore, Agazzano. La Santa Messa èstata allietata dal “Coro Montenero”.Al termine rinfresco alpino per tutti.

Il capogruppoLeopoldo Cogni

PIOZZANO

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VITA NEI GRUPPI

PERINO

La Zia degli Alpini di San Giorgio Piacentino ha compiuto 100 anni.

Cento anni compiuti il 29 luglio 2008, per questo compleanno della zia dell’alpinoLodovico Gandini. La zia Adelina ha chiesto che fosse presente anche il gruppoAlpini di San Giorgio. La motivazione l’ha data Lei stessa: “Gli Alpini qui da me,

sono sempre stati di casa,perché nipoti e pronipotiportano sempre il loro cap-pello con la penna nera”.Un caloroso “grazie” algruppo, al capogruppoCav. Cravedi ed al parrocoDon Stefano (Cappellanodella sezione Alpini diPiacenza) da parte deifamigliari per aver cosìsoddisfatto il desideriodella zia Adelina.

Il 30 novembre u.s. il gruppo diSettima ha festeggiato il suo 40° difondazione e celebrando la com-memorazione ai caduti ha ricorda-to gli alpini “andati avanti”. Nume-rosa la partecipazione di pennenere con i relativi gagliardetti. Perl’occasione è stato restaurato ilmonumento con la sistemazionedel cannone ed eseguita la tinteg-giatura esterna dell’Asilo.Il capogruppo Roberto Ronda, inuna sua breve allocuzione harievocato a grandi linee il percorsodel gruppo.Partendo dalla nascita avvenuta il18 febbraio 1968 e citando i fon-datori: Luigi Piva, Olimpio Taina,Gilberto Ronda, Rino Cella,Camillo Barabaschi, Carlo Rossi eLuigi Fiorentini. Sotto la spintatutelatrice del PresidentissimoCap. Arturo Govoni il gruppo haraccolto intorno al pr imo

Tante sono ancora le parrocchiettedi montagna, sparse sulle nostrealture, con le loro aggraziate chie-sette, magari solitarie su di un pog-gio, tenute in vita dalla fede incrolla-bile e dalla disponibilità infinita diparrocchiani, legati indissolubilmen-te alla loro terra, e dall’abnegazionedi parroci di montagna con l’onore,ma anche l’onere, di doverne gesti-re magari tre o quattro. Pillori è unadi queste. La chiesetta nel borghet-to solitario guarda sulle valli delPerino e del Trebbia, le case sparseattorno hanno un sapore di altritempi e così anche la cerimonia diinaugurazione del monumento aicaduti, eretto dal gruppo di Perino,ha assunto un’atmosfera particola-re. Saranno anche state l’ora pome-ridiana, la presenza inusuale ditante autorità, la solennità delmomento a dare sacralità alla ceri-monia, ma io penso che gran partedell’atmosfera sia stata dovutaall’ambiente trasognato del piccolopaesino. Molti artigiani dei paesilimitrofi hanno partecipato alla

Villanova . Bel paesino sempremolto accogliente, specialmente neiconfronti della famiglia alpina, quandoquesta si muove per le proprie com-memorazioni degli alpini andati avanti.Penso proprio che nei piccoli centri dimontagna risieda ancora quello spiritoalpino di cui noi tutti stiamo cercandola presenza e una ragione di sopravvi-venza, in seguito alla spersonalizza-zione incipiente del nostro Corpo inseguito alla sospensione della leva.Il Gruppo di Perino è ritornato almonumento ai Caduti di Villanova,dopo la ristrutturazione, avvenutaalcuni anni or sono, per onorarli ericordare, con loro, tutti gli alpini delGruppo andati avanti. Tra loro, moltiprovenienti da Villanova ed ultimoMulazzi Giovanni, sempre presentealle attività associative. Il monumentoai Caduti riporta, accanto ai nomi,date e luoghi, da cui si evince cheerano probabilmente tutti alpini; da ciòsi può capire la vocazione alpina del

Inaugurato il monumento ai Caduti di Pillorie resi gli onori al Monumento di Villanova

costruzione del monumento (unabella pietra scolpita con i nomi deicaduti), molti di loro sono alpini, tuttiindistintamente citati nei ringrazia-menti di rito del capogruppo. Tuttiperò, Alpini e non, hanno voluto for-temente questo monumento, a sug-gellare il profondo legame da sem-pre presente tra le comunità di mon-tagna ed i loro figli che hanno paga-to con il sangue un ideale di appar-tenenza ad una nazione unita e libe-ra. Del resto lo stesso vicepresiden-te Sesto Marazzi in rappresentanzadella Sezione, nel discorso ufficiale,citando brani tratti da “ Il sergentenella neve “ di M. Rigoni Stern, allo-ra da poco scomparso, ha postol’accento sul profondo parallelismotra lo stoico pragmatismo dellagente di montagna volto alla soprav-vivenza e la grande volontà di ritor-nare degli Alpini, coinvolti in eventibellici lontano dalle loro case; aquelli che non sono tornati va l’ono-re dei monumenti come quello che ilgruppo di Perino ha inaugurato aPillori.

Onore ai Caduti

paesino della Val Perino. La cerimo-nia, semplicissima nella sua comple-tezza, è stata seguita da un nutritostuolo di abitanti, con loro i gagliardet-ti dei gruppi della media Val Trebbia,Perino, Mezzano e Rivergaro. La S.Messa, celebrata dal parroco donPietro Testa, è stata resa anche piùsuggestiva dalla presenza dell’ispira-tissima tromba di Giuseppe Dordoni,che ne ha sottolineato i momenti piùsalienti. Le allocuzioni finali sono statetenute dai rappresentanti dei sindacidella vallata e dal Dr. Piero Ferrari, inrappresentanza della comunità. Ilcapogruppo Luciano Mazzari, oltre aisaluti di rito, ha invece invitato tutti alsuccessivo rinfresco, offerto dal grup-po Alpini e dalla comunità di Villanova,in completa sintonia, come una volta,quando i nostri battaglioni e gruppierano un’emanazione delle vallate edei paesi dai quali la leva alpina attin-geva.

GLG

I Fondatori del gruppo

Capogruppo Gilberto Ronda,numerosi alpini, provenienti dalocalità limitrofe fino ad arrivare neiprimi anni ‘80 a sfiorare i 100 iscrit-ti tra alpini e amici e contribuendoin seguito alla nascita del gruppo diRivergaro.Ha ricordato poi i numerosi inter-venti a livello nazionale e localeresi possibili grazie alla generosadisponibilità dimostrata anche conl’Amministrazione di Gossolengo,coronata con una bella FestaGranda organizzata nel 1998.Purtroppo negli ultimi anni il gruppoha pianto parecchi fondatori, tra cuiil capogruppo Cav. Gilberto Rondagià consigliere sezionale, comun-que il loro esempio e il loro spiritosegnano ancora il cammino dei 50alpini che insieme ai 15 amici rima-sti, con grande determinazione,proveranno ad essere “degni dellagloria” dei loro fondatori.

SETTIMA40° DI FONDAZIONE

SAN GIORGIOPrima adunata a Settima 1968

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REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONEViale Risorgimento, 18 - Piacenza - Tel. 0523 322980 - www.anapiacenza.it - [email protected]

DIRETTORE RESPONSABILEDino Lombardi

COMITATO DI REDAZIONEPresidente: Bruno Plucani

G. Ghittoni - G.L. Gazzola - A. Gemelli - R. Migli - G. Manfredi

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Sabato 27 settembre, nella sede delGruppo ANA di Ziano Piacentino,alla presenza del Capo GruppoBruno Ferrari e di alcuni componen-ti del Consiglio, si è svolta una pic-cola, informale cerimonia perfesteggiare il protagonista di un’im-presa ammirevole che ha onorato lalocale comunità e tutti gli Alpini.Protagonista l’alpino Fausto Bertac-cini, 59 anni, che, fra giugno e lugliodell’estate appena trascorsa, si èrecato a Lourdes in pellegrinaggio:quasi 1000 chilometri a piedi in 35giorni (una media di quasi 30 km algiorno), dormendo in sacco a pelo,dove capitava, per materasso laterra e per coperta il cielo. Da solo,sostenuto dalla fede e dallo spiritoalpino.Alla cerimonia era presente anche ilprimogenito Michel, classe 1976,anche lui alpino, che ha prestatoservizio nel 1° Reggimento diArtiglieria da Montagna, BrigataTaurinense, Gruppo Aosta, IV Bat-teria.Un’impresa, quella di FaustoBertaccini, compiuta senza alcunaforma di esibizionismo, e senza l’in-tenzione di compiere un’impresasportiva. Un pellegrinaggio aLourdes si compie per chiedere unagrazia, ma Fausto ha voluto farloper ringraziare Dio per tutto quantogli ha dato nel corso della vita. Ladecisione l’ha presa in occasionedel pensionamento, al termine diuna fase importante di una vita con-dotta in piena coerenza, lavorandoper sé e per la famiglia, ma ancheper gli altri. Fondamentali per la suaformazione gli anni di studioall’Istituto Don Orione di BorgonovoVal Tidone, poco lontano dalla natiaSeminò, frazione di Ziano Piacen-tino, ma fondamentale anche il ser-vizio, compiuto nel ‘69-‘70 allaCaserma Italia di Tarvisio, nel 3°Reggimento di Artiglieria da Mon-tagna, Brigata Julia, Gruppo Bel-luno, XXIII BTR.Dopo il servizio militare l’inizio del-l’attività lavorativa come tornitore,interrotta nel 1974, quando, appenasposato, Fausto parte per l’Africacon la moglie Adelina e trascorredue anni come volontario in Costad’Avorio, insegnante di meccanicapresso una Missione Cattolica diDon Orione. Lì nascono i suoi dueprimi figli, gemelli, Michel ed Elena.

Un Alpino in pellegrinaggio a Lourdes

Tornato in Italia, riprende il lavorocome tornitore, mentre i figli diven-tano cinque.Una bella famiglia, ricca di interessi,sempre attivamente partecipe dellavita del proprio paese e impegnatain attività sociali.Ma torniamo al pellegrinaggio, chesignificativamente Fausto vuole ini-ziare a Tortona, dal Santuario diDon Orione, dopo aver lasciatoSeminò con la benedizione del par-roco don Giambattista Lanfranchi,che, dice, “è stato molto importantenella mia vita”. Procede, dove èpossibile, per strade secondarie,toccando Ovada, Savona, Venti-miglia e poi, in Francia, Montpellier,dov’è la chiesa dedicata a S. Rocco,che di lì era partito pellegrino. Inpratica Fausto ha compiuto, insenso contrario, il cammino percor-so da San Rocco per giungere inItalia: proprio a Seminò c’è unsacello a lui dedicato, nel luogo incui la tradizione vuole che il Santoabbia sostato.L’ultima tappa è quella che porta daBagnères de Bigorre a Lourdes:sono i 23 chilometri che ogni anno,l’11 febbraio, vengono percorsi inpellegrinaggio collettivo per com-memorare la prima apparizione diMaria a Bernadette.Questo il viaggio: un’impresa che

attesta le grandi doti di resistenzafisica di Fausto, ma soprattutto laforza serena e semplice della suareligiosità. Molti sarebbero gli episo-di e gli aneddoti che vorremmo farciraccontare dal protagonista, ma eglitiene particolarmente a sottolinearealcune coincidenze che confermanoil carattere tutto interiore e spiritua-le della sua esperienza. La primadomenica dopo la partenza, avve-nuta il 5 giugno, fermatosi 10 chilo-metri prima di Savona per la Messa,ha la sorpresa di scoprire che lachiesa è dedicata alla Madonna delCarmelo, come alla Madonna delCarmelo scopre essere dedicatealtre due chiese, una in Italia e unain Francia, dove giunge quasi percaso percorrendo vie secondarie.Coincidenze per Fausto misteriosee tanto più significative se si pensa

che anche la sua chiesa parroc-chiale, a Seminò, è dedicata allaMadonna del Carmelo, la cui festaviene celebrata proprio il 16 luglio,data dell’ultima apparizione diMaria a Bernadette.Non vogliamo addentrarci più ditanto nell’intimità spirituale di unpersonaggio che pure ne parla agliamici, nella sede del Gruppo Alpinidi Ziano Piacentino, fra un bicchieredi vino e un altro, con una semplici-tà priva di pudori, ma anche lontanada ogni forma di esibizionismo.E noi lo ascoltiamo ammirati dellasua umanità così serenamentericca. Ammirati, ma certamente nonstupiti che una tale umanità siapatrimonio di un Alpino.

Bruno Costa, un Amico degli Alpini

Bivacco notturno in val Boreca

RITORNIAMO IN MONTAGNAGli alpini vanno ancora in monta-gna! Passati i bagordi dell’ultimocaldo Ferragosto un gruppo di gio-vani alpini ha deciso di dedicare unfine settimana ad un intenso ritornoal contatto col nostro ambientenaturale più confacente. Il tutto si èrisolto in una bella passeggiata didue giorni nelle centenarie faggetedella Val Boreca. La salutare fatica,il peso dello zaino, il silenzio atavicodel bosco, l’accampamento nottur-no, le sonore ronfate, la svegliaantelucana, le abluzioni nel torrente,un po’ di topografia, l’incontro con lagente della montagna, tutto concor-reva a riportare i partecipanti indie-tro nel tempo fino a quella naja alpi-na mai dimenticata, che ha lasciatoloro dentro qualcosa, quel qualcosache usiamo oggi definire alpinità.Come Alpini dobbiamo tornare inmontagna, non solo fisicamente, maanche idealmente, magari anche

sostenendo quei gruppi che, purstretti dall’avanzare dell’età media ela sopravvivenza su di un territoriomontano spesso ingrato e disagiato,continuano ad operare nell’attivitàassociativa di commemorazione e diimpegno sociale. Tenendo duro eportando avanti, come vessillo, gliideali della nostra grandeAssociazione, potremo, nel nostropiccolo, aiutare nella sopravvivenza,naturale e sociale, l’ambiente mon-tano; ambiente dove siamo nati edove abbiamo forgiato il nostro spiri-to alpino. Andiamo in montagnaamici alpini, andiamoci sempre piùnumerosi, andiamo a divertirci insie-me, ma anche a renderci conto chela sopravvivenza della montagna,così come l’abbiamo conosciuta, èuna delle necessità che sovrintendo-no alla continuità stessa del nostrofuturo associativo.

GLG

Fausto Bertaccini davanti al Santuario di Lourdes

Bertaccini con il Vessillo Sezionale

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