Sussidio liturgico Anno B 2008-09 prima parte · Il tempo dell’Avvento ci prepara a fare memoria...

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DIOCESI DI ASSISI – NOCERA UMBRA – GUALDO TADINO SUSSIDIO LITURGICO ANNO B PARTE PRIMA: I DOM. DI AVVENTO GIORNO DI PASQUA 2008-2009 ____________________________________________ A CURA DELL’UFFICIO LITURGICO DIOCESANO

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DIOCESI DI ASSISI – NOCERA UMBRA – GUALDO TADINO

SUSSIDIO LITURGICO

ANNO B

PARTE PRIMA: I DOM. DI AVVENTO – GIORNO DI PASQUA

2008-2009

____________________________________________ A CURA DELL’UFFICIO LITURGICO DIOCESANO

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Indice: I domenica di Avvento 2 II domenica di Avvento 3 Immacolata Concezione della B.V. Maria 4 III domenica di Avvento 6 IV domenica di Avvento 7 Natale – Messa della Notte 8 Natale – Messa dell’Aurora 9 Natale – Messa del Giorno 9 Sacra Famiglia 10 Celebrazione di Ringraziamento del 31 dicembre 11 Solennità di Maria SS. Madre di Dio 12 II domenica dopo Natale 13 Epifania del Signore 14 Battesimo di Gesù 14 II domenica del T.O. 15 III domenica del T.O 16 IV domenica del T.O 17 V domenica del T.O 18 VI domenica del T.O 19 VII domenica del T.O 20 Mercoledì delle Ceneri 21 I domenica di Quaresima 22 II domenica di Quaresima 23 III domenica di Quaresima 24 IV domenica di Quaresima 25 V domenica di Quaresima 26 Domenica delle Palme 27 Giovedì Santo – Messa nella Cena del Signore 28 Venerdì Santo 29 Veglia Pasquale 30 Giorno di Pasqua 31

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I Domenica di AVVENTO Anno B

ACCOGLIENZA

Fratelli e sorelle, oggi prima domenica di Avvento, il Signore ci dona la gioia di iniziare un nuovo anno liturgico; anno di grazia e di salvezza. Il tempo dell’Avvento ci prepara a fare memoria della prima venuta del Signore nell’umiltà del Natale, tra le braccia di Maria, e risveglia la speranza nell’attesa della seconda venuta del Signore nella gloria, alla fine dei tempi. Mentre camminiamo verso questa meta, abbiamo la certezza che Cristo opera nella Chiesa perché essa non si addormenti; è Lui che ci sostiene perché siamo sempre pronti e vigilanti ad accogliere la sua venuta tra gli uomini. Apriamo dunque le porte a Cristo che è la nostra speranza.

I LETTURA Il profeta Isaia ci ripropone le attese di liberazione del popolo d’Israele che vive in terra di esilio. Anche noi, dall’esilio del nostro peccato, gridiamo al Signore di compiere la nostra liberazione e di ridare speranza agli sfiduciati e agli oppressi.

II LETTURA L’apostolo Paolo ci ricorda che la salvezza è un dono del Padre, che per mezzo di Gesù Cristo ci ha arricchiti di ogni bene. La vita nuova che abbiamo ricevuto esige però la nostra risposta vigilante e generosa, perché al suo ritorno il Signore ci trovi “nella sua grazia” cioè in piena comunione con lui e con i fratelli. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, eleviamo insieme l’invocazione biblica propria di questo tempo, ripetuta in tutte le generazioni cristiane. Diciamo insieme: VIENI, SIGNORE GESÙ. I. Vieni, Signore Gesù e rafforza la tua Chiesa, perché in questo nuovo anno liturgico viva con profonda fede il tuo Vangelo e attraverso la celebrazione domenicale cresca nella grazia e nella pace. PREGHIAMO. 2. Vieni Signore Gesù e illumina l’umanità intera, perché sia capace di trasformare in impegno concreto ogni desiderio di libertà, di giustizia, di fraternità e di pace. PREGHIAMO. 3. Vieni, Signore Gesù e visita i poveri, i malati, i sofferenti, chi non ha più speranza, perché possano sperimentare la tua presenza consolante, attraverso l’aiuto dei credenti. PREGHIAMO. 4. Vieni, Signore Gesù e sostieni tutte le famiglie perché si aprano alla tua venuta e siano luogo di speranza, comunione e condivisione. PREGHIAMO. 5. Vieni Signore Gesù e incoraggia la nostra comunità, perché viva questo tempo di Avvento nella vigilanza, attraverso una preghiera più intensa, un ascolto attento della tua Parola, nella solidarietà e nella carità. PREGHIAMO. Signore Gesù, apri i nostri cuori alla continua novità della tua venuta e rendici irreprensibili, mentre aspettiamo la tua manifestazione gloriosa. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Gesto: Si suggerisce in tutte le domeniche di Avvento il gesto dell’accensione della corone dell’Avvento; il momento più opportuno è all’inizio o alla conclusione della preghiera dei fedeli.

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II Domenica di AVVENTO Anno B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, siamo alla seconda tappa dell’Avvento, cioè del nostro cammino di speranza incontro al Signore che viene. Prepariamogli la strada, apriamogli il cuore e la vita, rendiamoci disponibili all’ascolto della Parola come le folle che accorrevano a Giovanni Battista sulle rive del Giordano. Il Signore viene ora nella nostra assemblea come un pastore pieno di bontà e di misericordia, per parlare al nostro cuore e dare consolazione alla nostra vita. Riconosciamo dunque, con lo stesso Giovanni, che solo Gesù è il Cristo, solo Lui può darci una vita nuova e una speranza certa, perché solo Lui è la nostra grazia.

I LETTURA “Consolate il mio popolo”. Questo è il lieto messaggio che Dio, per bocca del profeta Isaia, annuncia al popolo d’Israele ancora in esilio. La liberazione è vicina, si dovrà attraversare il deserto, ma Dio stesso sarà al fianco del suo popolo per guidarlo. Anche noi oggi siamo in esilio e in schiavitù a causa dei nostri peccati. Ma con sua la venuta il Signore darà anche a noi la sua consolazione. II LETTURA Dio ha promesso cieli nuovi e terra nuova; noi spesso siamo impazienti e vorremmo che il mondo e la società fossero subito diversi da come sono in realtà. Non cediamo dunque allo scoraggiamento perché, anche se l’attesa è lunga e le cose sembrano non cambiare, Dio mantiene le sue promesse e con la sua pazienza vuol dare a tutti il tempo di pentirsi.

PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, abbiamo ascoltato la lieta notizia che Dio viene a liberarci dalle nostre schiavitù. Invochiamo dunque con gioia il Salvatore, dicendo insieme: VIENI, SIGNORE GESÙ I. Ti preghiamo, Signore, per la Chiesa, perché sappia annunziare sempre più la consolazione di Dio agli uomini del nostro tempo e riaccenda in essi la speranza di un mondo rinnovato. NOI TI INVOCHIAMO. 2. Ti preghiamo per i pastori della Chiesa e per quanti hanno il compito di educare alla fede, perché sappiano condurre le persone a Cristo, aiutandole ad essere docili a Dio e alla sua Parola. NOI TI INVOCHIAMO. 3. Ti preghiamo per quanti sono schiavi della prepotenza e della violenza, per coloro che sono vittime della sfiducia e della disperazione, per quanti non riescono a liberarsi dalla ipocrisia e dalla sensualità, perché lo Spirito del Signore apra il loro cuore alla speranza di cambiare vita. NOI TI INVOCHIAMO. 4. Ti preghiamo, Signore, per tutti i popoli in guerra, per chi è accecato dall’odio razziale, per le vittime dell’in- giustizia e della violenza, perché sperimentino la tua consolazione. NOI TI INVOCHIAMO. 5. Ti preghiamo Signore per la nostra comunità, perché cresca nella tua grazia attraverso l’impegno paziente dela conversione, l’ascolto costante del Vangelo e la testimonianza della carità. NOI TI INVOCHIAMO. Signore, l’attesa di cieli nuovi e terra nuova non attenui il nostro impegno nel mondo ma ci sproni a prepararci alla tua venuta, svolgendo la missione che ci affidi. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.

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SOLENNITÀ DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE DI MARIA

ACCOGLIENZA: Fratelli e sorelle, durante l’Avvento celebriamo questo giorno di festa in onore della beata Vergine Maria. Di lei veneriamo l’Immacolata Concezione cioè la sua radicale immunità dal peccato donatale da Dio, perché fosse degna dimora del Figlio di Dio fatto uomo. Maria è tutta santa, tutta bella, tutta grazia, mai sfiorata dal peccato; è la nuova Eva che viene al mondo in funzione di Cristo, nuovo Adamo. Maria immacolata è l’aurora che annuncia il sorgere del sole sulla terra; è il segno che Dio è stato fedele alle promesse; è la prova che Dio ci ama e vuol fare di noi nuove creature, sante e immacolate nell’amore; è immagine della Chiesa che accoglie e dona Cristo al mondo. Onorando la Madre, adoriamo il Figlio suo Gesù Cristo; venerando Maria, aderiamo alla Chiesa con amore e corresponsabilità, impegnandoci a testimoniare il Vangelo della carità.

ATTO PENITENZIALE: Fratelli e sorelle, onorando la Madre del Signore e venerando la sua Immacolata Concezione, domandiamo al Signore che ci liberi da ogni peccato per intercessione della Tutta-santa, della donna senza peccato, che ha accettato di farsi madre dei peccatori: Confesso a Dio ... e supplico la beata sempre Vergine ...

I LETTURA: Ascoltiamo la descrizione del primo peccato dell’uomo. Morte, infelicità, disordine, paura sono i suoi effetti. Ma Dio immediatamente annuncia la rivincita dell’umanità sul male; il figlio della donna, Cristo figlio di Maria, sconfiggerà il maligno. Maria Immacolata è il grande segno di questa vittoria.

II LETTURA: L’apostolo Paolo, parlandoci del progetto di Dio sul mondo, ci ricorda che Dio ha a cuore una sola cosa: rendere nuova, bella, grande, felice la vita degli uomini. Questo è già avvenuto in Maria Immacolata; questo è cominciato anche in noi con il battesimo e deve completarsi con la nostra risposta a Dio, attraverso una vita vissuta nell’amore.

PREGHIERA DEI FEDELI: (dall’orazionale oppure come segue) Fratelli e sorelle, affidiamo alla Madre del Signore, alla

Vergine fedele, alla Donna tutta santa, alla Madre della Chiesa e di tutti gli uomini, le nostre preghiere che racchiudono i desideri e le speranze, le tristezze e le angosce del mondo intero. Invochiamo Maria con i titoli più belli che la venerazione della Chiesa ha rivolto a lei lungo i secoli. Maria interceda per noi. (Ad ogni invocazione si risponde: « Prega per noi ».) Santa Maria Madre di Dio Prega per noi Figlia prediletta del Padre “ “ Madre del Verbo incarnato “ “ Tempio dello Spirito Santo “ “ Vergine scelta da tutta l’eternità “ “ Nuova Eva “ “ Figlia di Adamo e nostra sorella “ “ Vergine immacolata “ “ Vergine adombrata dallo Spirito “ “ Splendore di bellezza “ “ Madre del Signore “ “ Madre dell’Emmanuele “ “ Madre di Cristo “ “ Madre del Salvatore “ “ Socia del Redentore “ “

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Madre dei viventi Prega per noi Madre dei fedeli “ “ Madre di tutti gli uomini “ “ Eletta tra i poveri del Signore “ “ Umile ancella del Signore “ “ Serva della Redenzione “ “ Pellegrina nel cammino della fede “ “ Vergine dell’obbedienza “ “ Vergine della speranza “ “ Vergine dell’amore “ “ Modello di santità “ “ Membro eminente della Chiesa “ “ Immagine e modello della Chiesa “ “ Madre della Chiesa “ “ Avvocata nostra “ “ Aiuto dei cristiani “ “ Soccorso dei poveri “ “ Assunta alla gloria celeste “ “ Glorificata nel corpo e nell’anima “ “ Esaltata sopra gli angeli e i santi “ “ Regina dell’universo “ “ Regina della pace “ “ Segno di consolazione “ “ Segno di sicura speranza “ “ Segno della gloria futura “ “ È bello e gioioso per noi lodare e benedire te, nostro Padre, che in questa celebrazione ci consenti di esaltare la bellezza di Maria, salutata dall’angelo come la piena di grazia. Essa è bella fin dalla sua concezione; immune da ogni macchia di peccato risplende per il fulgore della tua grazia. Essa è bella nel parto verginale, avendo generato il Figlio, splendore della tua gloria, divenuto salvatore e fratello di tutti noi. Essa è bella persino nella passione del Figlio, poiché, pacifica agnella che soffre con l’Agnello immacolato, diventa madre per tutta l’umanità. Essa infine è bella nella risurrezione di Cristo con il quale regna gloriosa divenuta partecipe della sua vittoria. Affascinati da questa bellezza spirituale di Maria, splendente sul suo volto e irraggiante nella chiesa, noi ti chiediamo o Padre: fa’ che seguendo gli esempi di questa madre amorevole, possiamo sempre camminare verso di te, fonte di ogni bellezza. Per Cristo nostro Signore. Dopo la comunione è bene cantare il Magnificat come canto di ringraziamento e al termine della celebrazione è bene venerare l’icona della Vergine con il canto e l’incenso.

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III Domenica di AVVENTO ANNO B

ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, la liturgia di questa terza domenica di Avvento ci invita alla gioia. Il Signore Gesù che noi aspettiamo, e al quale Giovanni Battista rende testimonianza, è sorgente di gioia per la nostra vita. Perché questa gioia sia autentica ci viene detto : pregate incessantemente, accogliete la Parola, siate docili allo Spirito, rendete grazie, scegliete il bene e rifiutate il male. La certezza che il Signore agisce nella nostra vita e ci ricolma di speranza e di gioia, ci fa esultare come la Vergine Maria. L’Eucaristia che celebriamo è il “magnificat” che tutta la Chiesa oggi innalza a Dio per la salvezza che continuamente egli ci dona.

I LETTURA Il profeta Isaia, parlando della missione profetica che Dio gli ha affidato, dichiara di essere stato inviato a portare gioia e salvezza ai poveri e agli oppressi. Le sue parole descrivono una realtà talmente grande che ci fa immediatamente pensare al vero profeta: a Gesù, che nella sinagoga di Nazaret applica a sé il brano che ascolteremo. I I LETTURA San Paolo, nella seconda lettura, ci propone la regola della gioia, che consiste: nella preghiera, nella docilità allo Spirito, nel coraggio profetico, nel discernimento tra il bene e il male, nella santità della vita. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, la gioia donata da Dio è riservata ai poveri, ossia a coloro che hanno il cuore disponibile a Dio. Preghiamo dunque il Salvatore perché ci venga incontro e ci rinnovi. Diciamo insieme: VIENI, SIGNORE GESÙ. 1. Signore, tu hai consegnato alla tua Chiesa la buona notizia della salvezza che è gioia vera: aiutala a riconsegnarla al mondo perché trovi in te la sua gioia. Noi ti preghiamo. 2. Signore, tu desideri ardentemente il bene di tutti gli uomini e doni pace e giustizia a tutte le nazioni: illumina i cuori e le menti dei responsabili della politica perché la terra possa diventare un giardino di giustizia e di pace. Noi ti preghiamo. 3. Signore, tu mandi tutti i battezzati a guarire i cuori segnati dalla solitudine e dall’indifferenza, spezzati dalla violenza e dall’ingiustizia: rendi i cristiani forti e coraggiosi perché preparino con gioia la tua venuta. Noi ti preghiamo. 4. Signore, tu ci inviti a rendere grazie e ci esorti alla preghiera: rendi la nostra comunità gioiosa nella fede, coraggiosa nella testimonianza della carità , decisa nella lotta contro il male in tutte le sue forme. Noi ti preghiamo. Concedi a noi, Signore, di dare testimonianza della tua gioia con le opere sante e di benedirti con lo slancio spirituale di Maria tua Madre. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.

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IV Domenica di AVVENTO Anno B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, il Signore viene. Egli nasce da una donna per essere fratello di tutti; viene in condizioni di povertà per condividere ogni emarginazione. Si carica del peccato per noi, affinché noi possiamo diventare giustizia di Dio. L’attenzione della Chiesa in questa domenica è rivolta a Maria, la serva fedele e vigilante, colei che ha talmente accolto la Parola di Dio nel suo cuore, da diventare madre del Verbo di Dio fatto carne. Imitiamo dunque la sua obbedienza e permettiamo così al Verbo di Dio di crescere dentro di noi e nella nostra comunità. Incontrando il Signore nella Parola e nell’Eucaristia, potremo vivere il Natale, non storditi dal chiasso del consumismo, ma, al contrario, rafforzati dalla grazia del Redentore.

I LETTURA Quasi a giustificare la sua residenza regale, il re Davide vuole costruire un tempio a Dio. Perfino il profeta Natan, suo consigliere, lo approva. Ma Dio ricorda a Davide che sarà Lui stesso a costruirgli una casa, a dargli cioè una discendenza sicura e grande. Dalla sua discendenza nascerà infatti il Messia: Gesù Cristo.

II LETTURA San Paolo ci ricorda qual è il grande mistero, ossia il grande progetto di salvezza, che Dio ha fatto per gli uomini. Per accogliere questa salvezza occorre l’obbedienza della fede, che consiste nel fidarsi pienamente di Dio e affidare a Gesù Cristo Salvatore la nostra vita. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, Gesù è il figlio di Davide, tante volte invocato con questo titolo nei Vangeli. A lui rivolgiamo con fede la nostra preghiera. Diciamo insieme: VIENI, SIGNORE GESÙ.

1. O Re delle genti e Pietra angolare della Chiesa, vieni a rinnovare la Chiesa con la grazia della tua visita e rendila sempre più capace, come Maria, di annunciarti al mondo. PREGHIAMO.

2. 0 Sapienza che esci dalla bocca dell’Altissimo e tutto disponi con forza e dolcezza, vieni a sostenere nel servizio i pastori della Chiesa e suscita in ogni comunità accoglienza reciproca e corresponsabilità nell’annuncio del Vangelo. PREGHIAMO.

3. 0 Signore, Guida del tuo popolo, che hai dato a Mosè la legge sul monte Sinai, vieni ad illuminare i governanti perché sappiano portare a compimento le attese di giustizia e di pace che sono nel cuore dei popoli. PREGHIAMO.

4. 0 Germoglio della radice di Iesse, che t’innalzi come segno per i popoli, vieni a liberare tutti i poveri e i piccoli della terra perché da oriente ad occidente, dal nord al sud del mondo salga a te un inno di lode. PREGHIAMO.

5. 0 Chiave di Davide, che apri le porte del Regno dei cieli, vieni e libera chi giace nelle tenebre del male e del peccato perché ogni cuore umano sperimenti la gioia e la libertà. PREGHIAMO.

7. 0 Emmanuele, Dio-con-noi, attesa dei popoli e loro liberazione, vieni a risvegliare in tutti noi e nell’intera chiesa diocesana la fede, la speranza e la carità perché camminiamo sulle strade del mondo seminando speranza, fiducia, solidarietà e giustizia. PREGHIAMO. Signore, disponi i nostri cuori ad accoglierti con la fede e l’umiltà di Maria tua madre, affinché diventiamo la tua dimora, la nuova umanità riconciliata. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.

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NATALE DEL SIGNORE

MESSA DELLA NOTTE

ACCOGLIENZA: Fratelli e sorelle, questa è una grande notte: fuori, ma forse anche dentro di noi ci sono il freddo e le tenebre; qui la luce ci illumina, ci penetra e ci riscalda: la luce di questa notte che è Cristo Signore, fatto uomo da Maria Vergine. Diciamo con Isaia: Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio: quel bambino è Dio, quel figlio è il Signore Gesù. Partecipiamo con gioia a questa celebrazione che non è il ricordo di un avvenimento accaduto duemila anni fa o una commemorazione della nascita di Gesù; qui, attraverso la Parola e l'Eucarístia, riviviamo il mistero del Natale e incontrando nella fede il Signore Gesù, ci viene comunicata la ricchezza spirituale della sua nascita: la salvezza, la grazia, la vita eterna, la fraternità, la gioia e l'umiltà.

CANTO DEL GLORIA: (è bene introdurlo) Insieme agli angeli di Betlemme e a tutta la Chiesa sparsa nel mondo, cantiamo la gloria di Dio e la pace per gli uomini che scaturiscono dal Natale del Signore. (A questo punto è bene suonare le campane sia del campanile interno della Chiesa, come pure altri strumenti musicali, è un modo per annunciare a tutti la nascita del Redentore)

I LETTURA: Le parole del profeta Isaia sono un inno alla salvezza che Dio offre all'umanità di sempre, rovinata

dal peccato, lacerata dalla divisione, oppressa dal dolore... «Un bambino è nato per noi», Cristo Salvatore: tutto è nuovo, tutto è luminoso... le angoscie, le delusioni, il male, il peccato... tutto è cancellato. Tutto è grazia per chi accoglie il Salvatore nella sua vita. C'è davvero per ogni uomo e per tutti gli uomini una possibilità concreta di vita nuova e vera.

II LETTURA: S. Paolo testimonia che le parole di Isaia si sono avverate, che le promesse di Dio si sono compiute e continuano a compiersi in ogni uomo che accoglie Gesù Cristo nella sua vita. Egli ci libera dall'indifferenza religiosa e da ogni attaccamento al male e ci rende capaci di vivere una vita nuova, da figli e fratelli. PROFESSIONE DI FEDE: Professiamo la fede nel Padre che ci ha tanto amati da dare per noi il Figlio, la fede in Gesù Cristo che per noi e per la nostra salvezza si è fatto uomo, la fede nello Spirito Santo che vivifica la Chiesa e la rende corpo di Cristo nel mondo; alle parole dell'incarnazione ci inginocchieremo per adorare il mistero del Verbo di Dio fatto uomo.

PREGHIERA DEI FEDELI: È bene usare il formulario previsto dall'Orazionale; diventa un segno di comunione con tutte le chiese d'Italia.

PREGHIERA EUCARISTICA: È bene cantare il prefazio, il racconto dell'istituzione, il mistero della fede e la dossologia finale.

COMUNIONE: Si faccia, per quanto possibile, sotto le due specie.

CONGEDO: È bene che il sacerdote scenda tra i fedeli a scambiare gli auguri di Buon Natale.

MOMENTO DI FESTA: È cosa buona scambiarsi gli auguri in un momento di fraternità organizzato nei locali della parrocchia... mangiando e bevendo qualcosa insieme ...

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MESSA DELL'AURORA

ACCOGLIENZA: Fratelli e sorelle, oggi è Natale. Natale è il Figlio di Dio che si fa uno di noi per essere la luce che sconfigge le tenebre del peccato e della morte. Anche se la realtà che viviamo ogni giorno sembra dirci che nulla è cambiato nella vita degli uomini, il Natale che oggi celebriamo viene a renderci ancor più certi che dentro la nostra storia, dentro la nostra vita c'è ormai Dio con il suo amore che salva, con la sua vita che vince la morte, con la sua presenza che illumina e dà senso ad ogni avvenimento della nostra esistenza. Rallegriamoci dunque perché veramente Dio è con noi e noi siamo chiamati ad esse in comunione con lui per mezzo del figlio suo Gesù Cristo, nostro fratello, amico e redentore.

Accogliamo in questa mattina la luce del Natale e riconosciamo il Signore Gesù nei segni dell'assemblea che formiamo, nella Parola che ascoltiamo e nell'Eucaristia che offriamo e riceviamo.

GLORIA A Dio: Più che l'atto penitenziale si sottolinei il canto natalizio del Gloria... Può essere fatto con le parole della notte (si veda per la messa della notte).

I LETTURA: Il profeta Isaia trasmette il messaggio del Signore alla figlia di Sion, cioè a Gerusalemme di allora e a tutto il popolo di Dio di oggi. Questo è l'annunzio: Dio si è fatto uomo, ci ha uniti a sé e ci ha liberati dalla schiavitù del male e della morte; nessun uomo è più abbandonato a se stesso, ma amato da Dio.

II LETTURA: S. Paolo ci insegna che per bontà di Dio siamo salvati in Gesù Cristo. Non sono le nostre buone opere che ci salvano dall'egoismo, dal peccato e dalla morte, ma Gesù Cristo che ci regala la salvezza e la vita eterna, facendoci figli di Dio e donandoci la sua stessa vita. Nessun uomo può quindi dirsi svantaggiato di fronte a Dio.

MESSA DEL GIORNO

ACCOGLIENZA: Fratelli e sorelle, il Verbo di Dio si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi. Da lui abbiamo ricevuto grazia su grazia, ma la realtà che viviamo sembra scontrarsi con questa buona notizia. Davvero è nato per noi il Salvatore? È proprio Cristo la speranza e la salvezza dell'uomo, oppure dobbiamo cercare altrove? Fratelli e sorelle, celebrare il Natale è credere che Dio in Cristo Gesù si è fatto nostro fratello solidale, nostro amico fedele, nostro compagno di viaggio. Celebrare il Natale significa riconoscere oggi la presenza del Salvatore nella vita della Chiesa e nella concretezza della storia. Accogliamo dunque il Signore Gesù che si fa presente, ora, in questa assemblea, facendo arrivare a noi tutta la ricchezza spirituale del suo Natale.

CANTO DEL GLORIA: Mentre l'atto penitenziale dovrà essere sobrio, il canto del Gloria dovrà essere sottolineato, solenne e assembleare. Perché non suonare anche oggi le campane dentro la Chiesa... ?

I LETTURA: È possibile cantare la gioia e avere speranza di fronte ad un mondo che va in rovina? Isaia ha cantato, vedendo che Dio stava per compiere la liberazione del suo popolo.

A maggior ragione possiamo e dobbiamo cantare noi, dal momento che il Signore ha consolato il suo popolo; tutti i confini della terra hanno visto e possono vedere la salvezza di Dio cioè Cristo Salvatore. Alla Chiesa, a noi, il grande e impegnativo compito missionario di annunciare, di gridare al mondo di oggi la salvezza che viene da Gesù Cristo.

II LETTURA: È possibile per l'uomo raggiungere Dio e parlargli familiarmente? Non lo sarebbe... ma lo è

diventato da quando Dio stesso ci ha parlato personalmente per mezzo del Figlio fatto uomo come noi. Egli si è messo al nostro livello di uomini per portarci al livello di Dio.

PREGHIERA DEI FEDELI: (Si veda l’Orazionale)

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SACRA FAMIGLIA – Anno B ACCOGLIENZA: Fratelli e sorelle, celebriamo la festa della Santa Famiglia di Nazareth, composta da Gesù, Maria e Giuseppe. Sappiamo che oggi la famiglia, costituita dal matrimonio, attraversa una forte crisi, mentre vengono proposti modelli di famiglia contrari al disegno di Dio. Riaffermiamo, alla luce della famiglia di Nazareth, la nostra adesione al piano di Dio sulla famiglia, consapevoli che anche noi – come Chiesa – ora formiamo la famiglia di Dio, animata dallo Spirito Santo e riunita nel nome del nostro Padre comune attorno a Cristo suo Figlio e nostro fratello. I LETTURA: Ascoltiamo la narrazione dell’alleanza tra Dio e Abramo. La Chiesa ci propone oggi la lettura di questo brano per sottolineare quanto fosse desiderata dalla famiglia di Abramo e Sara la nascita di un figlio, e come Dio esaudì le loro preghiere regalando la gioia della nascita del figlio Isacco. II LETTURA: L’autore della lettera agli Ebrei narra la fede totale di Abramo e di Sara in Dio, fede che sta alla base della nascita del popolo ebreo. La Chiesa propone oggi questo brano alla riflessione di tutte le famiglie cristiane, perché vedano in Abramo e Sara il modello di una famiglia che mette la fede alla base della vita. PREGHIERA DEI FEDELI: (Si veda l’Orazionale)

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CELEBRAZIONE DI RINGRAZIAMENTO DEL 31 DICEMBRE

- È bene che la celebrazione preveda l'Eucaristia, anche se comporta la liturgia della solennità di Maria SS. Madre di Dio, perché è l'Eucaristia il ringraziamento pieno della Chiesa; in questo caso il canto del Te Deum va fatto dopo la comunione;

- la celebrazione può essere fatta con il canto dei Vespri che potrebbero prevedere anche l'adorazione e la benedizione eucaristica; nel caso dei soli Vespri il canto del Te Deum può sostituire l'inno; se invece si fa la benedizione eucaristica il Te Deum va cantato prima della benedizione al posto del tradizionale Tantum ergo;

- nell'omelia si tengano presenti gli avvenimenti più importanti della vita ecclesiale (universale, diocesana e parrocchiale) e della vita del mondo intero,

PREGHIERA DEI FEDELI: 1) Per la Chiesa di Dio pellegrina nel tempo: perché godendo sempre della protezione divina sappia condividere, ogni giorno di più, le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini di questo tempo; PREGHIAMO. 2) Per tutte le nazioni della terra: perché il Signore della misericordia e della pace perdoni tutte le ingiustizie, le sopraffazioni e le violenze compiute in questo anno, e, ispirando ai governanti pensieri di pace, ci conceda un futuro libero dal flagello della guerra e dalla vergogna della fame; PREGHIAMO. 3) Per quanti hanno contribuito con la loro fedeltà, il loro impegno e anche l'offerta della loro vita alla costruzione di un mondo più umano, perché il loro sacrificio, pubblico o nascosto, produca frutti fecondi di libertà, di pace e di speranza per tutti; PREGHIAMO. 4) Per i pastori di tutte le chiese: perché sull'esempio di Cristo, buon pastore, guidino il gregge loro affidato verso i pascoli della verità, della libertà e della comunione con il Signore e lavorino incessantemente per l'unità della Chiesa; PREGHIAMO. 5) Per quanti in questo anno sono diventati figli di Dio nel battesimo, o sono stati confermati nella cresima; per quanti per la prima volta si sono accostati alla mensa eucaristica e per quanti hanno celebrato il sacramento del matrimonio; per coloro che hanno ricevuto un ministero nella chiesa o si sono consacrati a Dio nella professione dei consigli evangelici: il Signore conceda a tutti di crescere nella fede in lui e nel servizio alla chiesa e al mondo; PREGHIAMO. 6) Per i poveri, i malati, i sofferenti, gli sfiduciati, i dubbiosi, gli increduli, i disperati, i violenti, i drogati, i carcerati, le famiglie divise: perché per tutti il Signore sia misericordia per il passato e coraggio e speranza per il futuro; PREGHIAMO. 7) Per quanti in questo anno sono morti a causa della violenza e della guerra, per quanti sono stati vittime della tortura e della indifferenza dei potenti, per coloro che sono stati tragicamente portati via dagli incidenti e dalle catastrofi naturali, per tutti i nostri cari defunti: perché il Signore doni a tutti la pienezza di vita e di pace nel suo regno e un giorno ci raduni tutti insieme nella risurrezione gloriosa; PREGHIAMO. 8) Per noi, che in quest'anno, ancora una volta, abbiamo sperimentato l'amore provvidente di Dio: perché il Signore accetti il nostro umile ringraziamento, perdoni le nostre colpe, accresca in noi, con il suo Spirito, il nostro impegno al servizio del vangelo e di ogni uomo; PREGHIAMO.

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SOLENNITÀ DI MARIA SS. MADRE DI DIO

ACCOGLIENZA: Fratelli e sorelle, in questo primo giorno dell'anno celebriamo l'ottava del Natale e veneriamo la divina maternità di Maria. Riconosciamo cioè che Maria è la madre di Gesù, il quale nella sua unica persona è Dio come il Padre e uomo come noi; perciò veneriamo Maria con il titolo di Madre di Dio, per affermare la vera umanità di Cristo e la sua vera divinità. Celebriamo oggi anche la giornata mondiale della Pace. È il figlio nato da Maria la nostra pace; pace che si realizza soprattutto passando per l'umiltà di Betlemme e per la strada stretta della Croce che conduce all'amore. Mostrandoci tra le braccia il figlio Gesù, Maria ci indica la via della vera pace, quella pace che ci viene donata in questa eucaristia e di cui diventiamo portatori in ogni ambiente.

I LETTURA: Questo brano, che viene ora proclamato, è l'antica benedizione che dal tempio di Gerusalemme i sacerdoti pronunciavano sul popolo all'inizio del nuovo anno. Questa benedizione si è compiuta in Gesù perché egli è il volto, il nome, la pace e la benedizione di Dio per ogni uomo. II LETTURA: La vita non è assurda, la storia non è in balia del destino, la pace non è impossibile; non siamo schiavi né della paura né del tempo, ma figli di Dio nella pace, figli liberi di un Dio di libertà. E questo da quando il Figlio di Dio è entrato nella storia e nel tempo nascendo da una donna, Maria.

PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, chiediamo al Signore il dono della pace e ogni altro bene, per l’intercessione della Madre di Dio. Diciamo insieme: SANTA MARIA, MADRE DI DIO, PREGA PER NOI

1) Ricordando la totale disponibilità con cui Maria all'annuncio dell'angelo aderì alla volontà di Dio, preghiamo perché sull'esempio di Maria, Vergine dell'ascolto, la Chiesa sia sempre più docile all'azione dello Spirito Santo; PREGHIAMO. 2) Ricordando la prontezza con cui Maria si recò dalla cugina Elisabetta e nella sua casa magnificò le grandi opere di Dio, preghiamo perché, per intercessione della Vergine del servizio e della lode, il Signore ricolmi anche oggi di bene gli affamati, innalzi gli umili e gli oppressi; PREGHIAMO. 3) Ricordando la povertà nella quale Maria partorì il suo figlio unigenito, chiediamo al Signore di far crescere nella nostra terra tutti gli sforzi e i propositi di pace, perché nella giustizia e nella condivisione dei beni, sia garantito a tutti i popoli il diritto all'esistenza e all'autodeterminazione; PREGHIAMO. 4) Ricordando il disagio e la sofferenza di Maria nella fuga in Egitto, preghiamo perché, per intercessione della Vergine solidale con gli uomini, tutti i profughi, gli esiliati, i senzatetto, gli immigrati e quanti sono nella sofferenza, nella malattia e nella persecuzione, siano rianimati, consolati e liberati; PREGHIAMO.

5) Ricordando la trepidazione di Maria nel ricercare Gesù smarrito nel tempio e la sua premura di madre nella casa di Nazaret, preghiamo perché, per intercessione della Vergine sposa e madre, in tutte le famiglie genitori e figli crescano nel dialogo e nella ricerca della volontà di Dio, nell'amore vicendevole e nel rispetto della vita umana; PREGHIAMO.

Signore, che prontamente hai esaudito Maria, tua Madre, alle nozze di Cana, dona anche a noi, per sua

intercessione, il vino della vita nuova che rallegri tutta l’umanità. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.

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II DOMENICA DOPO NATALE ACCOGLIENZA: Il Vangelo di oggi afferma: “Gesù è la luce vera, quella che illumina ogni uomo” (Gv 1,9). E l’apostolo Paolo ci augura: “Possa egli illuminare gli occhi della vostra mente” (Ef 1,18). Gesù è venuto nel mondo per illuminarci. Ma la sua opera è speciale: prima ha creato la luce dentro di noi, ci ha riempito di luce. Poi ci ha aperto gli occhi perché vedessimo questa luce che è in noi. Egli è la Sapienza che esiste da sempre. Una luce-sapienza che ha posto la sua tenda fra noi. Egli è la Parola d’amore di Dio che si è fatta carne. Ha benedetto la nostra terra, ha messo pace. In Gesù Dio si è fatto incontro con gli uomini. E tutti possono godere l’incontro con lui. I LETTURA: Il libro del Siracide, appartenente all'Antico Testamento e scritto nel II secolo prima di Cristo, ci parla della Sapienza di Dio. Per gli ebrei essa era la Sacra Scrittura, la Legge. Nella rilettura fatta dalla Chiesa, la Sapienza è Gesù, il Verbo di Dio che “ha posto le radici in mezzo a noi”, cioè si è fatto uomo, è venuto tra noi, e ci rivela il Padre e la volontà del Padre.

II LETTURA: L’apostolo Paolo scrive ai cristiani di Efeso. Nella prima parte loda Dio perché, mediante Gesù, li ha resi suoi figli adottivi. Nella seconda parte li assicura che prega continuamente per loro, perché possano comprendere più profondamente Dio e la grandezza a cui Dio li ha chiamati.

PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, mentre continuiamo a festeggiare la nascita di Gesù in questo “tempo natalizio”, rivolgiamo la nostra preghiera al Padre perché ci aiuti a ricevere in noi la luce di Gesù, e a capire la grande dignità che egli ha donato a ciascuno di noi. Diciamo insieme: ILLUMINACI CON LA TUA PAROLA, SIGNORE

1. Per la Chiesa, perché diffonda nel mondo la parola di Gesù che svela e fa gustare all’uomo la sua dignità di essere figlio di Dio. PREGHIAMO.

2. Per tutti i cristiani: perché credano profondamente che Dio è loro Padre e che tutti gli uomini sono fratelli. PREGHIAMO. 3. Per tutti noi, perché crediamo profondamente alla nostra dignità di figli di Dio, e non la offuschiamo con una condotta indegna. PREGHIAMO.

4. Per la nostra comunità: sappia sempre vedere negli anziani e nei bambini, nei sani e negli ammalati, e in ogni uomo o donna gli appartenenti a un’unica specie, quella dei figli di Dio. PREGHIAMO.

O Padre, che ci hai illuminati con la luce di Gesù e ci hai svelato la nostra dignità, aiutaci a vivere sempre come tuoi figli, e a vedere in ogni persona un nostro fratello. Per Cristo nostro Signore

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EPIFANIA DEL SIGNORE ACCOGLIENZA: Fratelli e sorelle, oggi è l’Epifania, cioè la manifestazione di Cristo come Salvatore di tutti i popoli. La solennità odierna ci spalanca davanti agli occhi, in tutta la sua vastità, il grandioso piano di Dio che vuole radunare tutti gli uomini attorno a Cristo, che ha preso dimora in mezzo a noi e continua ad abitare nella Chiesa. In un certo senso il lungo viaggio dei magi, che partono dall’oriente per cercare Cristo, termina con il nostro radunarci insieme in questa assemblea eucaristica nella quale adoriamo Cristo, lo accogliamo nella fede e lo portiamo ai fratelli. L’epifania è dunque la festa di Cristo luce del mondo, una luce che risplende nella Chiesa e arriva in ogni ambiente attraverso la nostra testimonianza. Festa della Chiesa missionaria; festa della fede; festa della luce. I LETTURA: Il profeta Isaia invita Gerusalemme a sentirsi inondata dalla luce del Signore e a rallegrarsi perché tutti i popoli vogliono radunarsi in essa. Questa città della luce, nella quale risplende la gloria del Signore e che diventa luogo di raduno di tutti gli uomini, è la Chiesa. Sul mondo immerso nelle tenebre del male, dell’errore, della morte e della falsità, la Chiesa fa risplendere la luce di Cristo. II LETTURA: L’apostolo Paolo ci rivela un grande mistero, cioè uno stupendo piano di Dio. Il mistero è il seguente: nessun uomo è escluso dal progetto di salvezza ma tutti sono amati da Dio e chiamati a formare un solo corpo in Gesù Cristo. PREGHIERA DEI FEDELI: Come nell’Orazionale. (Giornata dell’Infanzia missionaria)

BATTESIMO DI GESÙ ACCOGLIENZA: Fratelli e sorelle, oggi celebriamo la festa del Battesimo di Gesù al Giordano. Sottoponendosi al battesimo di penitenza di Giovanni Battista, Gesù si mostra solidale con i peccatori e condivide la nostra condizione umana nella sua fragilità, per renderla nuova attraverso l'opera della sua grazia. La voce autorevole del Padre lo proclama suo Figlio prediletto e lo Spirito Santo lo consacra Messia. Riconosciamolo dunque, in questa liturgia, come nostro salvatore e sorgente della nostra fede e del nostro battesimo. I LETTURA: Per entrare nell’alleanza eterna annunciata dal profeta Isaia, bisogna essere poveri, affamati di Dio, assetati della sua Parola. Questa Parola raggiungerà pienamente il suo scopo e compirà definitivamente la sua missione in Gesù Cristo: Egli è il “sì” di tutte le promesse divine.

II LETTURA: L’apostolo Giovanni, nella seconda lettura , ci dirà che la salvezza di Gesù è legata a tre segni fondamentali: l’acqua, lo Spirito, il sangue. Essi sono l’acqua del Battesimo, lo Spirito Santo della Cresima e il sangue dell’Eucaristia.

PREGHIERA DEI FEDELI: Come nell’Orazionale.

Si suggerisce la benedizione e l'aspersione dell'acqua, in ricordo del Battesimo all'inizio della celebrazione (sostitutiva dell'atto penitenziale) (Giornata del migrante e del rifugiato)

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II DOMENICA T.O. Anno B

ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, il Signore ci convoca in assemblea perché desidera interpellarci con la sua parola e chiederci una risposta generosa che coinvolga maggiormente la nostra vita. Chiamati alla fede e alla sequela di Gesù Cristo, ogni domenica veniamo continuamente “ri-chiamati” per dire un “Eccomi” più deciso al Signore. Questo è particolarmente importante per chi ancora non ha fatto una scelta definitiva per la sua vita. Questo incontro con il Signore ha in sé la grazia di risvegliare in noi la generosità del “sì” già detto e di darci il coraggio per il “sì” che ancora dobbiamo dire.

I LETTURA

Apriamo le Scritture per crescere nella capacità di ascoltare il Signore. L’esperienza di Samuele ci insegna che la chiamata di Dio può arrivare in modo imprevisto, anche nel cuore della notte e pure noi abbiamo bisogno, come lui, che qualcuno, a nome della Chiesa, ci aiuti a discernere l’invito.

II LETTURA

È sempre di grande necessità una visione chiara della sessualità. San Paolo afferma che essa, a differenza di altri bisogni, esprime e coinvolge tutta la persona; quindi va vissuta in modo nuovo: non per il solo piacere o per il possesso dell’altro, ma per lodare Dio con il corpo e costruire relazioni di amore vitale e fecondo.

PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, invochiamo il Padre perché ci guidi a riconoscere il Signore Gesù e a seguirlo con prontezza e amore. Diciamo: ASCOLTACI, O SIGNORE. 1. Per la Chiesa: perché sappia dire al mondo con efficacia e freschezza la Parola che chiama a seguire Cristo. PREGHIAMO. 2. Per i pastori della Chiesa e per quanti hanno posti di responsabilità e di guida: perché il Signore doni loro il discernimento necessario per cercare il bene del popolo e delle singole persone. PREGHIAMO. 3. Per quanti sono schiavi di una sessualità disordinata, della pornografia e della prostituzione: perché siano aiutati a ritrovare equilibrio, armonia e dignità. PREGHIAMO. 4. Per i cristiani divisi in varie confessioni: cattolici, ortodossi, protestanti, e altro: perché rispondano prontamente al comando del Signore che vuole l’unità. PREGHIAMO. 5. Per la nostra comunità: perché in essa cresca la gioia dell’incontro con il Maestro e tutti ci sentiamo chiamati a servire il Signore con generosa dedizione nella Chiesa e nel mondo. PREGHIAMO.

Padre, che continuamente affidi agli uomini una missione di salvezza, rendici lieti e perseveranti nella sequela del tuo Figlio Gesù. Egli è Dio e vive e regna nei secoli dei secoli. (Inizia la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani)

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III DOMENICA T. O. ANNO B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, domenica scorsa la Parola del Signore ci ha spiegato come la fede è risposta alla chiamata di Dio che ci invita a credere in Gesù. La liturgia di oggi ci ricorda che tutto questo comporta un atteggiamento di conversione. Infatti Gesù ci dirà: “Il tempo è compiuto, il Regno di Dio è vicino, convertitevi e credete al Vangelo”. Questa celebrazione renda tutti noi capaci di seguire Gesù, trovando in Lui il senso profondo della nostra esistenza.

I LETTURA Giona annuncia malvolentieri la parola del Signore, eppure, inaspettatamente, i cittadini di Ninive si convertono, cambiando vita. Come il profeta viene sollecitato a modificare il suo atteggiamento di disprezzo verso i Niniviti, così anche noi dobbiamo essere più fiduciosi nella conversione nostra e degli altri. I I LETTURA San Paolo ci ricorda che Dio è l’unico e definitivo scopo della vita umana. Perciò la nostra vita è tempo di decisione per il Signore. Le nostre scelte , nei diversi ambiti, non devono mai farci perdere di vista che Dio è l’unico assoluto e tutto il resto è relativo.

PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, è questo il tempo favorevole per la nostra salvezza. Preghiamo il Signore perché non ci tiriamo indietro di fronte alle decisioni da prendere e prontamente rispondiamo agli appelli della liturgia di oggi. Diciamo insieme: ASCOLTACI, O SIGNORE. 1. Per la Chiesa: perché continui ad annunciare il Vangelo con coraggio e fiducia e collabori con tutti gli uomini per l’avvento di tempi migliori. PREGHIAMO 2. Per coloro che sono mandati dal Signore a portare la sua Parola: perché non si lascino scoraggiare dalle difficoltà e dal rifiuto. PREGHIAMO 3. Per i giovani: perché rispondano con generosità alla chiamata alla vita sacerdotale e religiosa. PREGHIAMO 4. Per coloro che sono malati di lebbra: perché siano assistiti e curati e la malattia della lebbra sia sconfitta con i mezzi di cui oggi disponiamo. PREGHIAMO 5. Per l’unità dei cristiani: perché l’ecumenismo spirituale praticato in questa settimana di preghiera, faccia progredire decisamente il cammino verso l’unità voluta da Gesù. PREGHIAMO 6. Per noi che crediamo in Cristo: perché accogliamo con decisione l’invito alla conversione e cerchiamo sempre Dio nelle realtà di questo mondo . PREGHIAMO Signore, liberaci dal torpore spirituale e infondi in noi la volontà di rispondere alle esigenze di vita autentica che scopriamo alla luce della tua parola. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. (Giornata dei malati di lebbra)

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IV DOMENICA T. O. Anno B

ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, Gesù è il Verbo di Dio venuto a parlare a tutti gli uomini. Egli è il profeta annunciato da sempre. Noi, come ogni domenica, ci siamo riuniti qui per ascoltarlo. E poiché con il Battesimo abbiamo ricevuto la stessa missione di Gesù, anche noi siamo chiamati ad essere profeti, cioè ad essere annunciatori del Vangelo a tutto il mondo. In questa liturgia attingiamo la forza per essere testimoni di Cristo. I LETTURA Mosè annuncia al popolo che Dio susciterà un profeta, che sarà il più autorevole e il più vero di tutta la storia. Questo profeta per eccellenza è il Cristo, maestro di verità e mediatore perfetto tra gli uomini e Dio, perché Egli è ad un tempo Dio e uomo.

II LETTURA Nella seconda lettura, San Paolo non vuole darci una immagine negativa o riduttiva del matrimonio, ma esalta il celibato e la verginità, perché permettono di riservare a Dio e al suo servizio tutte le energie della nostra vita.

PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, innalziamo al Signore la nostra preghiera perché cresca in tutti l’ardore per la diffusione del Vangelo. Diciamo insieme: ASCOLTACI, O SIGNORE.

1. Per la Chiesa e per quanti hanno ricevuto il ministero di trasmettere agli uomini la Parola di Dio: perché siano fedeli alla loro missione, umili nella loro sicurezza, coraggiosi nella loro debolezza. PREGHIAMO. 2. Per coloro che Dio chiama ad amarlo radicalmente nella vita consacrata e nel sacerdozio: perché sappiano donarsi liberamente e mantenersi fedeli a quest’amore. PREGHIAMO. 3. Per tutti coloro che ricevono la parola di Dio : i ragazzi che frequentano il catechismo; gli adulti che si preparano al matrimonio; coloro che frequentano la lectio divina o i centri d’ascolto o altre forme di trasmissione della parola: perché aprano il loro cuore con gioia piena agli inviti del Signore. PREGHIAMO. 4. Per i missionari che annunciano Gesù Cristo sino ai confini della terra: perché siano docili strumenti nelle mani di Dio che, tramite loro, fa arrivare a tutti gli uomini il suo Vangelo. PREGHIAMO 5. Per la nostra comunità: perché in questo anno della missione il Signore susciti in essa uomini e donne disposti a consacrare totalmente la loro vita al Vangelo. PREGHIAMO. Signore, che susciti continuamente profeti nella tua Chiesa, aiuta tutti noi a diventare “segni profetici” che rivelino il contenuto del tuo Regno con la parola, la preghiera, l’unità e l’amore fraterno. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. (Giornata per la vita)

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V DOMENICA T. O. Anno B

ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, la liturgia di questa domenica ci presenta Gesù che annuncia il Vangelo e guarisce le persone da ogni genere di malattia. Egli, infatti, dall’inizio alla fine del suo apostolato si è chinato sulla sofferenza dell’uomo, condividendone le ansie e le attese. Assumendo su di sé la sofferenza umana, l’ha redenta e l’ha resa feconda. In questo modo Gesù si è fatto tutto a tutti. Chiamati a seguire il Signore e a condividere la sua missione salvifica, dobbiamo sentire l’urgenza di portare a tutti, e in maniera particolare a quanti sentono la fatica del vivere, la buona notizia dell’amore dì Dio che libera e salva. I LETTURA La prima lettura ci presenta Giobbe, il giusto sofferente, che nella sua dura condizione non si lascia vincere dalla disperazione, ma invoca Dio, perché è sicuro che non rimarrà deluso. Giobbe è immagine del Cristo sofferente che si affida al Padre. II LETTURA Nella seconda lettura San Paolo si presenta come un appassionato servitore del Vangelo. Egli, il fariseo convertito, avendo scoperto una nuova forma di esistenza, è pronto a compiere qualsiasi sforzo purché a tutti arrivi la buona notizia di Gesù Cristo.

PREGHIERA DEI FEDELI Rivolgiamoci al Padre che conosce le sofferenze di tutta l’umanità e ha inviato Gesù come salvatore e medico delle anime e dei corpi. Diciamo insieme: ASCOLTACI, O SIGNORE. 1. Per la Chiesa: perché in un mondo segnato dalla sofferenza sia portatrice della speranza e della liberazione che vengono dal Vangelo. PREGHIAMO

2. Per la nostra società: perché sull’esempio di Gesù, prenda a cuore le sofferenze dell’uomo e si adoperi concretamente per alleviarle ed eliminarle. PREGHIAMO

3. Per coloro che operano negli ospedali e nelle case di cura: perché sull’esempio di Cristo, svolgano il loro servizio con delicatezza, rispetto e pazienza. PREGHIAMO

4. Per quanti annunciano il Vangelo: perché, come Paolo, si facciano tutto a tutti e svolgano il loro ministero con passione e fedeltà. PREGHIAMO 5. Per noi tutti: perché, soprattutto in questo anno della missione, sentiamo la passione di annunciare il Vangelo, rendendo la parrocchia sempre più missionaria, e ci poniamo al servizio dei più bisognosi, manifestando l’amore di Dio. PREGHIAMO

Padre misericordioso, sostieni la nostra speranza nel momento del dolore e dona a noi e alla Chiesa lo spirito di Gesù, il buon samaritano di tutta l’umanità. Te lo chiediamo per lo stesso Gesù Cristo tuo Figlio, che vive e regna nei secoli dei secoli.

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V I DOMENICA T. O. ANNO B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, la liturgia di oggi ci presenta Gesù nel suo ministero pubblico, che annuncia la Buona Notizia e guarisce un lebbroso. Egli attesta, così, la volontà di Dio di non escludere nessuno dal suo amore. Infatti il lebbroso, nell’Antico Testamento, era considerato punito da Dio per i suoi peccati ed emarginato dalla comunità. Poiché oggi in molte comunità si celebra la “Giornata del malato”, anche noi poniamo i malati al centro della nostra attenzione. Il gesto di Gesù, che ha preso su di sé i nostri peccati, ci assicura che c’è sempre speranza per la nostra vita e ci impegna a non escludere nessuno dal nostro amore.

I LETTURA La lebbra era considerata nell’Antico Testamento una malattia che rendeva chi ne era colpito, religiosamente impuro e da escludere dalla comunità. Era il segno del peccato, che annientava l’individuo condannandolo alla solitudine e all’impossibilità di futuro. Nel Vangelo Gesù ribalta completamente questa mentalità. II LETTURA Nel brano che ascolteremo, San Paolo formula quella che deve essere per ogni cristiano la regola del suo comportamento morale: fare tutto per la gloria di Dio, sull’esempio di Gesù Cristo. Questo avviene quando compiamo ogni cosa preoccupati del bene degli altri.

PREGHIERA DEI FEDELI

Fratelli e sorelle, come il lebbroso, supplichiamo Gesù con fiducia, perché ci aiuti a spezzare il cerchio del nostro egoismo e a combattere il male in ogni sua forma. Diciamo insieme: ASCOLTACI, O SIGNORE. I. Per la santa Chiesa: perché, sull’esempio di Gesù , accolga i più deboli ed emarginati della società e offra a tutti il perdono del Signore. PREGHIAMO 2. Per coloro che hanno responsabilità politica e sociale : perché promuovano una cultura della solidarietà, capace di vincere gli egoismi che creano divisioni e lacerazioni nella società. PREGHIAMO 3. Per i tanti lebbrosi che vivono nei paesi del terzo mondo : perché la solidarietà mondiale si faccia carico in maniera risolutiva della loro condizione. PREGHIAMO 4. Per tutti i malati sofferenti nel corpo e nello spirito: perchè uniscano i loro dolori alla passione di Cristo e trovino sollievo nell’aiuto dei fratelli. PREGHIAMO 5. Per i giovani che sono alla ricerca di un senso da dare alla loro vita : perché da Cristo possano imparare l’attenzione e l’amore per le persone bisognose . PREGHIAMO 6. Per noi qui presenti : perché dalla scuola dell’Eucaristia impariamo ad accorgerci delle situazioni di indigenza e di sofferenza dei nostri fratelli , e a non escludere nessuno dal nostro amore . PREGHIAMO Signore Gesù, che hai preso su di te i nostri peccati e la nostre sofferenze, aiutaci a condividere con amore i pesi dei nostri fratelli per donare a tutti sollievo e speranza. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.

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VII DOMENICA T.O. Anno B

ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, la liturgia di questa domenica ci invita ad aprire il cuore alla lode, al ringraziamento e alla speranza. Il Signore, infatti, è sempre pronto ad intervenire nella storia per soccorrere l’uomo e liberarlo dalle esperienze di peccato che ne paralizzano la vita. Accogliamo ora Gesù con lo stesso stupore e con la stessa fede della folla del Vangelo per essere guariti dai nostri peccati.

I LETTURA Nella prima lettura, il profeta Isaia invita il popolo d’Israele a non ricordare più le esperienze dolorose dell’esilio e ad aver fiducia in Dio che lo farà ritornare nella terra dei padri. Egli infatti ci rinnova con il suo amore e il suo perdono.

II LETTURA San Paolo, nella seconda lettura, offre alla comunità di Corinto, e quindi anche a noi, una stupenda descrizione dell’agire di Cristo, affermando che in Lui c’è stato sempre un sì, cioè un “Amen” di obbedienza totale al Padre. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, accostiamoci con fiducia al Signore Gesù, che non respinge nessuno ma dispensa la misericordia e riabilita le persone. Diciamo: ASCOLTACI, O SIGNORE. 1 Per la Chiesa: perché vivendo il Vangelo che annuncia, sia nel mondo segno dell’amore gratuito del Padre e segno di speranza per tutti i popoli oppressi. PREGHIAMO 2 Per tutti i governanti della terra: perché attraverso il dialogo e la reciproca fiducia, sappiano risolvere concretamente gli attuali conflitti internazionali. PREGHIAMO 3 Per chi ha peccato o è nel dubbio e sente Dio lontano: perché trovi fratelli e sorelle che sanno accompagnarlo a Cristo e chiedere con loro la guarigione interiore. PREGHIAMO 4 Per coloro che sono immobilizzati dalla infermità e dalla sofferenza: perché l’amore dei fratelli li aiuti e li consoli. PREGHIAMO 5 Per noi qui invitati dal Padre alla stessa mensa di fraternità: perché, con cuore sincero, benediciamo Dio che ci ha offerto il perdono e la riconciliazione. PREGHIAMO Vieni incontro a noi, o Signore, per risollevarci da ogni male. In ogni casa, come nell’episodio del Vangelo, vieni a guarire, a perdonare, a dispensare l’amore. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.

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MERCOLEDÌ DELLE CENERI – Anno B ACCOGLIENZA «Lasciatevi riconciliare con Dio... Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza». «Convertitevi e credete al Vangelo!». Alla luce di questi due imperativi inizia l’itinerario quaresimale dei cristiani il mercoledì delle Ceneri. È un pressante invito a riscoprire innanzitutto l’amore di Dio che precede e chiama a conversione gli uomini. La comprensione cristiana del peccato e della conversione diventa possibile solo a partire dall’amore gratuito e sorprendente di Dio e non a partire dalla constatazione delle nostre debolezze e dei nostri limiti. I LETTURA: “Laceratevi il cuore e non le vesti”. La calamità che, ai tempi di Gioele (1,4), ha colpito la terra di Giuda diventa per il profeta un segno per invitare il popolo alla conversione: il giorno del Signore è vicino! Tempo di giudizio, dunque; ma anche occasione per rivedere il proprio agire; tempo opportuno per ritornare a Dio. II LETTURA: “Riconciliatevi con Dio... Ecco il momento favorevole”. La conversione, nella prospettiva cristiana, non è il cammino che l’uomo deve fare per andare a Dio, piuttosto è il cammino di riscoperta di quanto Dio, in Cristo Gesù, ha fatto per l’uomo.

LITURGIA DI PENITENZA (come nel messale) PREGHIERA DEI FEDELI (come nell’Orazionale)

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I Domenica di Quaresima Anno B

ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, lo Spirito che ha condotto Gesù nel deserto, ci ha riuniti, all’inizio di questa Quaresima, per metterci in cammino alla sequela del Maestro, verso la sua Pasqua. Lasciamoci, dunque, condurre dallo Spirito per partecipare alla vittoria di Cristo sulle seduzioni del male e, in tal modo, tornare ad essere pienamente fedeli all’alleanza che Dio ha stretto con noi in Cristo Gesù. Egli, infatti, è la nostra alleanza.

I LETTURA Dopo il diluvio Dio stabilisce la sua alleanza con Noè e offre un segno che tutti possono vedere, un ponte di luce tra il cielo e la terra. Questo significa che il male non riuscirà più a minacciare la sopravvivenza dell’umanità. Dio difenderà sempre la vita, anzi in Cristo darà una vita nuova ed eterna. II LETTURA San Pietro ci invita a non fermarci all’acqua del diluvio, ma a ripensare all’acqua del nostro Battesimo che ci ha fatti rinascere in Cristo . Ci invita ancora a non fermarci all’Arca che salva solo alcune persone, ma a tenere presente la Croce di Cristo che strappa ogni creatura al potere del male e della morte. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, in questo tempo di rinnovamento spirituale, invochiamo il Signore perché ci liberi dal maligno e ci metta in cammino sulle vie della verità e della grazia. Diciamo insieme: DIO DELL’ALLEANZA, ASCOLTACI.

I. Dio dell’alleanza, dona alla tua Chiesa l’obbedienza alla Parola che salva e conserva vivo nei cristiani il bisogno di conversione . PREGHIAMO. 2. Dio dell’alleanza, dona a tutti i popoli un sapiente discernimento, perché scorgano il tuo amore fedele anche nei momenti bui della storia, e concedi a tutta l’umanità la concordia e la pace. PREGHIAMO. 3. Dio dell’alleanza, fa’ che le pratiche penitenziali dei credenti, in questo tempo quaresimale, siano accompagnate dall’assiduo ascolto della Parola e dalla condivisione dei beni. PREGHIAMO. 4. Dio dell’alleanza, in questo tempo di grazia, converti al tuo amore tutti i peccatori, perché la loro vita sia rinnovata dal tuo perdono. PREGHIAMO. 5. Dio dell’alleanza, ravviva in noi la memoria del Battesimo che ci ha rigenerati in Cristo e rendi la nostra parrocchia (comunità) capace di annunciare il tuo amore fedele. PREGHIAMO. Signore Gesù, che hai fatto alleanza con noi, assistici nel combattimento spirituale e invia i tuoi santi angeli perché ci proteggano nel cammino verso di Te. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Come gesto si propone: - O il canto delle litanie dei Santi all’inizio della celebrazione, per sottolineare che iniziamo un cammino di conversione e di santità - O, meglio, il rito dell’aspersione dell’acqua, per sottolineare che iniziamo un cammino di riscoperta del Battesimo.

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II Domenica di Quaresima Anno B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, la Chiesa, dirigendosi verso la Pasqua, è chiamata oggi a riconfermare la sua obbedienza al Padre camminando sulle orme di Cristo. In questa seconda domenica di Quaresima, contemplando il volto trasfigurato di Cristo, riconosciamo che il Padre è fedele alle sue promesse; consegnando suo Figlio per noi, ci assicura che solo nel suo amore la nostra vi ta t rova un senso pieno ed è garantita per sempre. Con Cristo, che è la nostra vita, camminiamo dunque nella terra dei viventi.

I LETTURA Per ogni credente arriva il momento della prova. Quando tutto sembra crollare, quando pare addirittura che Dio rinneghi le sue promesse di un tempo, solo la fede permette di resistere. È la storia di Abramo, il padre dei credenti, l’uomo che non nega a Dio neppure il suo figlio. II LETTURA San Paolo afferma con grande vigore che la nostra vita è al sicuro, perché quel Dio che ha risparmiato il figlio di Abramo, non ha risparmiato il proprio Figlio per amore nostro.

PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, chiediamo al Signore la luce della fede; quella fede che rese Abramo pronto ad ogni sacrificio. Chiediamo anche quella luce che splende sul volto di Cristo. Diciamo insieme: ILLUMINA IL TUO POPOLO, SIGNORE. 1 Illumina la tua Chiesa con la luce della tua parola, perché proclami al mondo la fedeltà del tuo amore. PREGHIAMO. 2 Illumina i governanti con la luce della tua sapienza, perché preservino il mondo dalle tenebre dell’odio e della violenza. PREGHIAMO. 3 Illumina gli incerti e i dubbiosi, i paurosi e i tiepidi con la luce della tua verità, perché accolgano Gesù Cristo. PREGHIAMO. 4 Illumina le nostre famiglie con la luce della tua presenza, perché siano rinnovate dalla forza del tuo amore. PREGHIAMO. 5 Illumina la nostra parrocchia (comunità) con la luce del volto di Cristo, perché proclami, in questa nostra terra, le meraviglie del tuo amore. PREGHIAMO. Signore Gesù, Figlio prediletto del Padre, rendici obbedienti alla tua volontà, perché camminiamo, come figli della luce, verso la santità evangelica. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Come gesto si propone: La venerazione del libro del Vangelo (con ceri o incenso o altro) attraverso il quale Cristo ci parla.

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III Domenica di Quaresima Anno B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, il cammino quaresimale che stiamo percorrendo, ha un carattere penitenziale che richiede purificazione, austerità, rinuncia, perché è un cammino di libertà. La libertà infatti, ha le sue esigenze, come ha le sue esigenze l’amore. Perciò il Signore, in questa celebrazione, confermando la sua alleanza con noi, ci riconsegna i comandamenti che sono il segno del suo amore e garanzia della nostra libertà. Noi vogliamo obbedire a Dio, non cercando miracoli o discorsi umanamente convincenti, ma ascoltando e seguendo umilmente Cristo crocifisso. Egli infatti è la nostra libertà. I LETTURA Nella prima lettura ascoltiamo il racconto dell’alleanza di Dio con il popolo d’Israele. I dieci comandamenti che sentiremo proclamare, sono frutto della preoccupazione amorosa di Dio, che vuole garantire la vera libertà del suo popolo e di ogni uomo. II LETTURA Che cosa vuol dire che la debolezza di Dio è più forte degli uomini, come dice San Paolo in questa seconda lettura? Vuol dire che Dio ha scelto la strada del fallimento e della debolezza della Croce, cioè la strada dell’amore, per salvare gli uomini e renderli liberi da ogni schiavitù.

PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, Cristo è il nuovo tempio in cui possiamo rivolgerci a Dio per implorare la grazia. In lui diciamo al Padre: ASCOLTACI, SIGNORE 1 Manda il tuo Spirito, Signore, nella tua Chiesa che vive nel tempo, perché sia per ogni uomo casa della comunione e della fraternità. PREGHIAMO. 2 Manda il tuo Spirito, Signore, su coloro che hanno posti di responsabilità, perché promuovano leggi di giustizia e di libertà, di rispetto della vita e di difesa dei valori dell’uomo. PREGHIAMO. 3 Manda il tuo Spirito, Signore, su quanti si sono allontanati dalla tua legge e vivono nel peccato, perché abbiano fiducia nel tuo perdono e ritrovino la via della libertà e dell’amore. PREGHIAMO. 4 Manda il tuo Spirito, Signore, sulle nostre famiglie, perché sappiano educare i figli ai valori autentici, creando in essi una coscienza morale robusta e libera. PREGHIAMO. 5 Manda il tuo Spirito, Signore, su questa assemblea e su tutta la nostra comunità, perché ci lasciamo guidare non dalla legge del minimo, dell’esteriorità e del disimpegno, ma da quella dell’amore, del servizio e della partecipazione. PREGHIAMO. Signore, che ci hai dato la legge suprema dell’amore, guidaci alla vera libertà che induce a spendere la vita per i fratelli, seguendo Te che sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.

Come gesto si propone un richiamo sobrio ma puntuale ai comandamenti oggi proclamati.

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IV Domenica di Quaresima Anno B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, anche oggi siamo convocati per celebrare la storia di quello che Dio ha fatto per noi. Egli non si è mai stancato degli uomini e, quando tutto sembrava finito, ha riaperto il futuro e ha donato la speranza. Questo si è compiuto pienamente con Gesù Cristo innalzato sulla Croce. Perciò possiamo dire, con San Paolo, che Cristo è la nostra grazia e per mezzo di lui siamo stati salvati. In questa celebrazione accogliamo con gioia la salvezza che Gesù ci offre e apriamo i nostri cuori alle meraviglie che Dio opera continuamente nella nostra vita.

I LETTURA La prima lettura mette in evidenza le infedeltà e i peccati del popolo d’Israele che, nel periodo dell’esilio, viene purificato ritrovando il perdono e l’alleanza con Dio. Anche noi siamo chiamati, in questa Quaresima, a riconoscere i nostri peccati e a chiedere perdono. II LETTURA Nella seconda lettura Paolo ci ricorda che non siamo meritevoli di salvezza per le nostre opere, ma siamo salvati solo per un dono gratuito di Dio; e noi testimoniamo questa gratuità di Dio, praticando le opere buone. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, Dio, ricco di misericordia, ci ama d’un amore gratuito e sempre si china benevolmente sulle nostre necessità. Rivolgiamoci a Lui con fiducia. Preghiamo dicendo: ASCOLTACI, SIGNORE. 1 Per la Chiesa: perché si faccia forte di fronte al mondo soltanto della Croce di Cristo. PREGHIAMO. 2 Per l’umanità intera: perché in questo tempo santissimo della Croce del Signore, venga liberata dall’indifferenza religiosa, dalle suggestioni del male, dal fascino del denaro e dalla violenza. PREGHIAMO. 3 Per tutti i popoli martoriati dalle guerre, dalle malattie, dalle ingiustizie e dalla fame: perché sperimentino la forza liberante della Croce attraverso la solidarietà degli altri popoli. PREGHIAMO. 4 Per tutti i cristiani: perché siano liberati dall’orgoglio e dalla presunzione di ottenere salvezza dai propri meriti, e abbandonandosi con umiltà all’amore del Signore, si sentano salvati per grazia. PREGHIAMO. 5 Per noi qui riuniti in assemblea: perché il Signore, in questo tempo di grazia, apra il nostro cuore, liberandoci dalle illusioni e dalle seduzioni del male, e ci renda capaci di rinunciare ai nostri idoli per amare e servire Lui solo, compiendo le opere della verità e della luce. Preghiamo. Padre, non abbiamo opere di cui vantarci davanti a Te; ma siamo salvi per tua grazia in Cristo Gesù, mediante il quale hai manifestato la tua bontà verso gli uomini. Aiutaci, per mezzo di Lui, a compiere le opere buone che attendi da noi. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Gesto suggerito: Si suggerisce una forma di venerazione della croce, sulla quale Cristo è stato innalzato (Vangelo)

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V Domenica di Quaresima ANNO B ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle,il Vangelo di oggi ci presenta il simbolo del chicco di grano che, nel grembo della terra, marcisce per dare origine a una nuova spiga, a una vita più grande. La storia del seme è esattamente la storia di Gesù , che con la sua morte e risurrezione ha donato la sua vita per la nostra salvezza. Se anche noi faremo come il chicco di grano, cioè come Cristo, quando ci sembrerà di aver perso la nostra vita, in realtà l’avremo salvata per 1a vita eterna. E’ questa la novità di vita che Cristo ci propone e ci dona nell’Eucaristia che celebriamo.

I LETTURA Dio non si lascia scoraggiare dalle infedeltà del suo popolo : lo insegue, lo cerca sempre per rinnovarlo con il suo amore fedele. Per mezzo del profeta Geremia, il Signore annuncia al popolo in esilio un’alleanza nuova che, però, si realizzerà pienamente in Cristo e attraverso la Chiesa arriverà a tutti gli uomini .

II LETTURA La lettera agli Ebrei sottolinea che Gesù Cristo , attraverso la sua totale obbedienza al Padre, ha realizzato la nuova e definitiva alleanza tra Dio e gli uomini. Gesù ha potuto fare questo attraverso la sofferenza, accettata per amore.

PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, nei giorni della sua passione, Gesù innalzò preghiere e lacrime al Padre. Anche noi, unendoci a Gesù, presentiamo al Padre le sofferenze e i bisogni di tutta l’umanità. Diciamo: SALVACI, SIGNORE.

1. Per la Chiesa: perché facendo proprie le tristezze e le angosce del nostro tempo, cerchi di essere sempre più come il chicco di grano, gettato nel campo del mondo, per portare gioia e speranza all’umanità. PREGHIAMO. 2. Per tutta l’umanità che soffre, in particolare per tutte le vittime delle guerre: perché possano trovare in Cristo la consolazione del cuore e la vita eterna; e la loro sofferenza produca frutti di riconciliazione e di pace. PREGHIAMO. 3. Per quanti dedicano la propria vita nel campo del volontariato: perché ponendosi di fronte ai problemi degli altri con dedizione e amore, portino frutti di giustizia e di consolazione. PREGHIAMO. 4. Per le famiglie: perché siano aperte all’accoglienza, e con la loro testimonianza aiutino quanti sono chiusi nell’egoismo e nell’indifferenza a ritrovare la strada della condivisione e del servizio . PREGHIAMO. 5. Per questa assemblea: perché il cammino quaresimale produca in noi frutti di condivisione e di partecipazione, di servizio e di attenzione gli uni per gli altri, sopratutto verso gli ultimi. PREGHIAMO.

Padre, anche noi, come Gesù, nei nostri turbamenti ti chiediamo di liberarci dalle sofferenze, però sia fatta la tua volontà, sempre sapiente e buona. Per Cristo nostro Signore.

Gesto suggerito: Si suggerisce un tempo di silenzio prolungato o dopo l’omelia o dopo l’atto penitenziale, come a rivivere il silenzio del chicco che muore sottoterra, accompagnandolo con la domanda: Stiamo perdendo difendendo o la nostra vita?

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DOMENICA DELLE PALME DIDASCALIA PRIMA DELLA BENEDIZIONE DEI RAMI E PROCESSIONE Questa domenica con i suoi due momenti liturgici preannuncia i due aspetti della Pasqua: l’ingresso di Gesù in Gerusalemme prelude alla sua glorificazione, e il racconto della Passione ci pone davanti l’umiliazione della Croce. Entriamo con Gesù in Gerusalemme, cioè in questa santa settimana, per condividere l’umiliazione e la gloria del nostro Salvatore. Iniziamo la celebrazione gridando il nostro «Osanna» a Gesù con più fede delle folle di Gerusalemme.

INTRODUZIONE ALLA LITURGIA DELLA PAROLA La Parola di Dio pone davanti alla nostra assemblea la figura e il mistero del Servo obbediente e sofferente che fa in tutto la volontà di Dio, non reagisce alla violenza e all’oppressione, si fa pienamente solidale con gli uomini, si carica dei loro peccati, accetta liberamente e per amore la morte infame della Croce. Questo ha fatto Gesù per riscattare l’umanità dalla disobbedienza e dalla schiavitù del peccato e della morte e per donare al mondo la libertà e la vita. Segni e gesti È bene che i fedeli, entrando in chiesa, avvertano che oggi iniziano giorni più significativi: si può porre un drappo rosso nel presbiterio con un simbolo della passione e la croce ornata con l’olivo. Come segno di attenzione e di amore e di riconoscimento del valore della « passione » di ogni uomo, sarebbe significativo far portare al mattino dopo la messa o nel pomeriggio i ramoscelli di olivo (con una frase scritta che invita ad unirsi alla passione di Cristo) ai malati, agli anziani e alle persone in difficoltà che non hanno potuto partecipare all’assemblea.

PREGHIERA DEI FEDELI (come nell’Orazionale)

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GIOVEDÌ SANTO: MESSA NELLA CENA DEL SIGNORE MONIZIONE INIZIALE: Quando venne l’ora per la cena pasquale, Gesù si mise a tavola con i suoi apostoli, poi disse loro: «Ho desiderato

ardentemente mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione». Fratelli e sorelle, ecco qui preparata la tavola per celebrare insieme la cena del Signore, memoriale della Pasqua,

sacramento dell’amore, vincolo di unità. Questa sera vogliamo rivivere due gesti che Gesù stesso ci ha affidato: Egli ha lavato i piedi ai discepoli perché ognuno si sentisse di essere servo e fratello di tutti; poi ha spezzato il pane e ha donato il calice, come avrebbe offerto di lì a poco la sua esistenza per noi.

Noi ripeteremo questi gesti come possono farlo dei discepoli deboli e a volte smarriti, che tante volte preferiscono tenere per sé la propria vita ma che nello stesso tempo vogliono seguire il Signore.

Con questa celebrazione entriamo nel Triduo santissimo della Passione, Morte, Sepoltura e Risurrezione del Signore.

I LETTURA: Il racconto dell’esodo ci ricorda la Pasqua di Israele, rivissuta annualmente da ogni famiglia

ebraica con la cena dell’agnello. Proprio mentre celebrava questo rito, che era memoriale dell’antica liberazione e alleanza, Gesù ci ha lasciato l’Eucaristia, memoriale della piena liberazione e della nuova ed eterna alleanza. Cristo è il nuovo Agnello; la sua morte e risurrezione è la nuova Pasqua.

II LETTURA: Lo scrupolo tutto particolare con cui Paolo tramanda il racconto dell’ultima cena, ci fa

comprendere che l’Eucaristia è il gesto fondamentale della comunità cristiana, è il centro e la sorgente della vita di tutta la Chiesa. Nell’Eucaristia infatti facciamo memoria viva del Signore morto e risorto ed entriamo in piena comu-nione con lui e tra di noi.

ALLA LAVANDA DEI PIEDI: Lavare i piedi a qualcuno significava compiere un lavoro senz’altro sgradevole

e vile. Generalmente infatti toccava allo schiavo questo servizio. Gesù infrange volutamente la convenzione sociale per imprimere nella mente e nel cuore dei discepoli di allora e

di oggi che Egli non è venuto per essere servito ma per servire. Perciò chi segue lui ha un compito ben preciso nella vita: servire, spendersi, morire per gli altri; vivere la vita come dono d’amore.

PREGHIERA DEI FEDELI (vedi Orazionale)

ALLA PRESENTAZIONE DEI DONI: Nell’ultima cena Gesù ha lavato i piedi, ha donato in cibo il suo corpo e il suo sangue, ci ha lasciato il comandamento dell’amore. Per questo fin dal primo secolo i cristiani quando si riunivano in assemblea, ascoltavano la Parola, spezzavano il pane ma facevano anche la colletta per i poveri. È quanto facciamo anche noi ora; (portiamo i salvadanai nei quali abbiamo messo il frutto della carità quaresimale e diamo generosamente il nostro denaro). Il ricavato servirà... (Indicare l’opera della Caritas). Nota: Questa sera è altamente raccomandabile la comunione sotto le due specie per tutta l’assemblea.

AL TERMINE DOPO LA PREGHIERA CHE SEGUE LA COMUNIONE Questa è la sera in cui il Signore ci ha lasciato l’Eucaristia, perciò la celebrazione eucaristica si prolunga con l’adorazione. Il sacerdote porterà l’Eucaristia all’altare della reposizione. Durante la sera (fino alla mezzanotte) siamo invitati a sostare in preghiera davanti al Signore. Alle ore ......... faremo un’ora di adorazione comunitaria. Ricordiamo in proposito le parole dette da Gesù ai discepoli proprio in questa sera: «Vegliate con me».

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VENERDÌ SANTO

MONIZIONE INIZIALE: Fratelli e sorelle, questo è il giorno in cui Cristo si è immolato sulla Croce per la salvezza di tutti gli uomini. Oggi la disobbedienza di Adamo, che ci ha procurato la morte, è stata sconfitta dall’obbedienza di Cristo.

Oggi l’albero della Croce ha ridato agli uomini la vita eterna che avevano perduto a causa dell’albero piantato nel paradiso terrestre. Oggi la morte di Cristo ha vinto la morte e il peccato e la Croce risplende davanti al mondo come unica speranza di salvezza e di vita. Iniziamo con fede viva e ardente amore la celebrazione della Passione del Signore che si svolge in tre momenti: liturgia della parola, adorazione della Croce e comunione eucaristica. (Al termine seguirà la processione).

Secondo la più antica tradizione della liturgia cristiana, all’inizio di questa celebrazione, insieme al sacerdote e ai ministri, tutti preghiamo per breve tempo in silenzio, possibilmente in ginocchio.

I LETTURA: Ascoltiamo la grande profezia del «Servo sofferente»: è Cristo, l’uomo dei dolori, che si è addossato i nostri peccati e si è offerto in sacrificio per noi; sacrificio fecondo che dà la vita ad un popolo nuovo, la Chiesa. II LETTURA: La lettera agli Ebrei ci dà la spiegazione teologica della passione di Cristo; la morte di Gesù non è un incidente né una disgrazia, ma risponde al preciso progetto di Dio.

Gesù che soffre e muore, facendosi obbediente in tutto al Padre, è il grande sacerdote che comunica la salvezza a tutti quelli che credono in lui.

PREGHIERA UNIVERSALE: Gesù in croce ha pregato per i suoi uccisori e ha offerto la vita per tutti gli uomini. La Chiesa si unisce ora alla grande preghiera di Cristo e intercede per la salvezza di tutti gli uomini. Preghiamo come i cristiani dei primi secoli: dopo l’invito alla preghiera, preghiamo in silenzio (o cantando un’invocazione), quindi il sacerdote concluderà l’orazione.

ADORAZIONE DELLA CROCE (terminata la preghiera universale)

Ora si compie la solenne adorazione della Croce; il patibolo sul quale è stato immolato il Signore è diventato strumento di vita, di salvezza e di risurrezione. Veneriamo la croce gloriosa del Signore: è il talamo delle nozze tra Cristo e la Chiesa; è l’altare del sacrificio di Gesù; è il trono dal quale il Signore regna.

ALLA COMUNIONE (terminata l’adorazione alla Croce) Ci disponiamo ad accogliere l’Eucaristia, memoriale vivente della passione del Signore. La comunione che faremo ci collega con la messa nella cena del Signore e con la solenne eucaristia della veglia pasquale.

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VEGLIA PASQUALE MONIZIONE INIZIALE (fuori della chiesa) Se a motivo della pioggia o del vento si dovesse fare la benedizione del fuoco dentro la Chiesa, si realizzi una bella fiamma

attraverso dei batuffoli di ovatta imbevuti di molto olio di oliva (esistono in commercio anche oli profumati); si ricorda che il cero deve essere nuovo e di cera cioè non fittizio.

Fratelli e sorelle, per antichissima tradizione questa è la notte di veglia in onore del Signore. Secondo l’ammonizione del vangelo, portando in mano la lampada accesa, assomigliamo a coloro che attendono il Signore al suo ritorno, in modo che quando egli verrà ci trovi vigilanti e ci faccia sedere alla sua mensa nella pasqua eterna.

Questa notte è più chiara del giorno! Questa notte è più luminosa del sole! Questa notte è più candida della neve, più illuminante delle nostre fiaccole, più soave del Paradiso! Questa notte non conosce tenebre: essa allontana il sonno e ci fa vegliare con gli angeli.

Questa notte è terrore dei demoni; notte pasquale, attesa per un anno! Notte nuziale della Chiesa che dà la vita ai nuovi battezzati e rende innocuo il demonio intorpidito. In questa notte l’Erede, Cristo, introduce gli eredi nell’eternità (Asterio d’Amasea).

Accogliamo il sacerdote che presiede questa assemblea e disponiamoci ad entrare con tutto l’impegno e la gioia del cuore in questa veglia, che è la celebrazione della Risurrezione, la più solenne di tutto l’anno liturgico.

LITURGIA DELLA PAROLA La Pasqua è il culmine e il compimento di tutta la storia della salvezza; perciò nella liturgia della Parola

rivivremo tutti i momenti più significativi di questa storia, per riconoscere e proclamare che, con la Pasqua di Gesù, Dio ha portato a compimento tutte le sue promesse e nella Pasqua di Gesù ogni avvenimento trova significato pieno.

I LETTURA (Genesi 1) Viene proclamato il racconto della creazione dell’universo. Dio partecipa la sua ricchezza infinita all’uomo creandolo a sua immagine. La Pasqua è una nuova creazione che ricostruisce l’uomo rovinato dal peccato.

II LETTURA (Genesi 22): Il misterioso gesto di Abramo prefigura il sacrificio pasquale di Cristo. Dio Padre ha sacrificato il suo Figlio Gesù per la nostra salvezza.

III LETTURA (Esodo): La prodigiosa traversata del Mar Rosso testimonia la premura di Dio per il suo popolo. La Pasqua di Cristo è un nuovo esodo per il popolo dei battezzati, che passano dalla schiavitù del peccato alla libertà dei figli di Dio.

IV LETTURA (Ezechiele): Dio si rende presente in mezzo al suo popolo esiliato: lo ricondurrà in patria, lo aspergerà con acqua pura e gli darà un cuore nuovo. La Pasqua è la festa del grande ritorno; l’acqua del battesimo ci purifica e ci trasforma.

EPISTOLA (dopo il canto del Gloria e la colletta): In Cristo Gesù la morte e il peccato sono stati vinti. Noi

partecipiamo a questa vittoria pasquale mediante il battesimo che è la prima pasqua del cristiano. In esso moriamo al peccato con Cristo, siamo sepolti con lui e con lui risorgiamo per essere uomini nuovi.

LITURGIA BATTESIMALE: Ha inizio ora la terza parte della Veglia: la liturgia battesimale nella quale

(celebreremo i battesimi e) rivivremo tutti il nostro battesimo; questa è la notte battesimale perché, come ci ha detto S. Paolo, il battesimo è la nostra prima e fondamentale pasqua.

(Il parroco accoglie e presenta all’assemblea i bambini che devono essere battezzati, le loro famiglie e i padrini.)

Invochiamo l’intercessione dei Santi per essere fedeli come loro al nostro battesimo.

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RINNOVAMENTO DELLE PROMESSE BATTESIMALI Ora siamo invitati a rinnovare le promesse del Battesimo rispondendo ad alta voce: «Rinunzio» oppure «credo»,

secondo la domanda che ci viene rivolta. Stiamo in piedi con in mano la candela accesa, simbolo del Cristo risorto e della fede nella quale vogliamo vivere.

ASPERSIONE CON L’ACQUA Ora verremo aspersi con l’acqua in ricordo del nostro battesimo; il Signore ci comunica i doni pasquali del

perdono e della gioia. Subito dopo celebreremo l’Eucaristia, culmine della veglia, memoriale vivo della Pasqua, presenza del Risorto tra noi.

GIORNO DI PASQUA ACCOGLIENZA

Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo! È il giorno di Pasqua, fratelli e sorelle! Questo giorno è unico, apportatore di salvezza per la Chiesa e per il mondo intero. Con tutta la Chiesa proclamiamo che oggi Cristo è risorto, è presente in mezzo a noi, ci offre la remissione dei peccati, ci comunica la vita eterna e la speranza della risurrezione gloriosa. Viviamo nella gioia questa assemblea domenicale. La Pasqua è la prima e grande domenica della Chiesa.

Incontriamo nella fede il Signore e saremo testimoni della gioia e della pace della sua risurrezione.

GESTO: Al posto dell’atto penitenziale è bene fare l’aspersione con l’acqua benedetta nella Veglia pasquale . I motivi di questa scelta sono vari: è un rito più gioioso e più pasquale in quanto simbolo del battesimo (molta gente non è stata alla Veglia pasquale) e segno dell’abbondanza dei doni pasquali.

Del rito di aspersione previsto dal Messale, si usi la seconda parte del II formulario, quella per il tempo pasquale.

I LETTURA: La Chiesa ha questa missione fondamentale: portare la potenza rinnovatrice della Pasqua nella coscienza e nella storia degli uomini, perché solo in Gesù c’è salvezza. La Chiesa fa questo attraverso l’annuncio della Parola, la celebrazione dei sacramenti e la testimonianza della carità. Ascoltiamo in questa lettura la testimonianza della resurrezione data dall’apostolo Pietro.

Il LETTURA: (Colossesi) S. Paolo ci ricorda che la Pasqua è al centro della nostra vita; uniti alla morte e risurrezione di Gesù con il battesimo, siamo chiamati a vivere una vita nuova e a partecipare alla felicità eterna. (II Corinzi): S. Paolo, facendo riferimento agli usi della pasqua ebraica che consistevano nell’eliminare ogni traccia del pane lievitato per mangiare solo pane azzimo, chiede ai Corinzi, e oggi a noi, di fare Pasqua distaccandoci da ogni specie di male e aderendo al bene. Ciò è possibile perché Cristo è la nostra Pasqua: in lui e con lui passiamo dal peccato alla vita nuova.

PREGHIERA DEI FEDELI (dall’Orazionale)