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ARPAVinforma RACCOLTA NOTIZIE DI ARPA VENETO ANNO 2 NUMERO 20 - DICEMBRE 2016 SOMMARIO FOCUS SU ... CAMBIAMENTI CLIMATICI RECENTI IN VENETO ARPAV DAL TERRITORIO - Inquinamento dell’aria. In Veneto condizioni critiche per il PM10 - Remedio. Progetto europeo per affrontare i problemi di strade urbane ad alta congestione di traffico - Agrometeo Nitrati, un nuovo servizio Arpav per gli allevatori e per la tutela dell'ambiente - Disponibili le relazioni del convegno: “la seconda vita del cibo. il recupero delle eccedenze alimentari in Veneto” - On line un nuovo bollettino per gli utenti della montagna - Illuminazione stradale. una nuova norma per ridurre l'inquinamento luminoso INIZIATIVE DI SOSTENIBILITÀ - Carta sull’educazione ambientale e lo sviluppo sostenibile Roma, 23 novembre - Leggere le montagne, il festival - evento della Convenzione delle Alpi - Legno d’ingegno. Concorso internazionale per il riuso creativo del legno FLASH DALLITALIA - XII Rapporto Ambiente urbano - Rapporto Rifiuti 2016 - Atlante Italiano del Clima e dei Cambiamenti Climatici FLASH DALLEUROPA E DAL MONDO - Relazione sulla qualità dell’aria in Europa 2016 - Cop22 di Marrakech: rendere operativo l’accordo di Parigi DUE PASSISUGLI SCI - L’Altopiano d Asiago APP ARPAV NOTIZIARIO DEL SNPA BOLLETTINI ARPAV FOCUS SU ... CAMBIAMENTI CLIMATICI RECENTI IN VENETO Il Veneto si colloca in una zona di transizione confinante a Nord con l’area continentale dell’Europa centrale e a Sud con l’area mediterranea e presenta, anche per questo motivo, caratteristiche climatiche peculiari. Gli studi sull’andamento del clima reg istrato a livello europeo nel corso dell’ultimo secolo, hanno evidenziato tendenze pressoché univoche nei confronti delle temperature, più contrastanti invece per le precipitazioni che vedono una maggior tendenza all’aumento dei quantitativi medi annui nelle aree centro-settentrionali del continente e al contrario trend in prevalenza negativi nell’area mediterranea. Per quanto riguarda la temperatura, l’andamento sul Veneto conferma in generale quanto sta accadendo a scala spaziale maggiore, ossia una progressiva crescita dei valori termici. Tale aumento, riscontrabile sia nella zona Mediterranea che in quella continentale europea, non sembra essere continuo su tutto il secolo ma appare più marcato e deciso negli ultimi 50 anni, sia nei valori massimi che in quelli minimi giornalieri. Lo studio dettagliato dell’andamento delle temperature massime nella nostra regione, effettuato sulla base dei dati delle stazioni storiche disponibili (ex Servizio Idrografico, periodo 1955-2004), evidenzia un generale aumento dei valori

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ARPAVinforma

RACCOLTA NOTIZIE DI ARPA VENETO ANNO 2 NUMERO 20 - DICEMBRE 2016

SOMMARIO

FOCUS SU ... CAMBIAMENTI CLIMATICI RECENTI IN VENETO

ARPAV DAL TERRITORIO - Inquinamento dell’aria. In Veneto condizioni critiche

per il PM10 - Remedio. Progetto europeo per affrontare i problemi

di strade urbane ad alta congestione di traffico - Agrometeo Nitrati, un nuovo servizio Arpav per gli

allevatori e per la tutela dell'ambiente - Disponibili le relazioni del convegno: “la seconda

vita del cibo. il recupero delle eccedenze alimentari in Veneto”

- On line un nuovo bollettino per gli utenti della montagna

- Illuminazione stradale. una nuova norma per ridurre l'inquinamento luminoso

INIZIATIVE DI SOSTENIBILITÀ - Carta sull’educazione ambientale e lo sviluppo

sostenibile – Roma, 23 novembre - Leggere le montagne, il festival - evento della

Convenzione delle Alpi - Legno d’ingegno. Concorso internazionale per il

riuso creativo del legno

FLASH DALL’ITALIA - XII Rapporto Ambiente urbano - Rapporto Rifiuti 2016 - Atlante Italiano del Clima e dei Cambiamenti

Climatici

FLASH DALL’EUROPA E DAL MONDO - Relazione sulla qualità dell’aria in Europa 2016 - Cop22 di Marrakech: rendere operativo l’accordo di

Parigi

DUE PASSI… SUGLI SCI - L’Altopiano d Asiago

APP ARPAV NOTIZIARIO DEL SNPA BOLLETTINI ARPAV

FOCUS SU ... CAMBIAMENTI CLIMATICI

RECENTI IN VENETO

I l Veneto si col loca in una zona di transizione conf inante a Nord con l ’area continentale del l ’Europa centrale e a Sud con l ’area mediterranea e presenta, anche per questo motivo, caratteristiche cl imatiche pecul iar i . Gl i studi sul l ’andamento del cl ima reg i strato a l ivel lo europeo nel corso del l ’ul t imo secolo, hanno evidenziato tendenze pressoché univoche nei confronti del le temperature, più contrastanti invece per le precipi tazioni che vedono una maggior tendenza al l ’aumento dei quantitat ivi medi annui nel le aree centro-settentr ional i del continente e al contrario trend in prevalenza negativi nel l ’area mediterranea.

Per quanto r iguarda la temperatura, l ’andamento sul Veneto conferma in generale quanto sta accadendo a scala spaziale maggiore, ossia una progressiva cresci ta dei valor i termici . Tale aumento, r iscontrabi le s ia nel la zona Mediterranea che in quel la continentale europea, non sembra essere continuo su tutto i l secolo ma appare più marcato e deciso negl i ul t imi 50 anni, sia nei valor i massimi che in quel l i minimi giornal ier i .

Lo studio dettagl iato del l ’andamento del le temperature massime nel la nostra regione, ef fettuato sul la base dei dati del le stazioni storiche disponibi l i (ex Servizio Idrografico, periodo 1955 -2004), evidenzia un generale aumento dei valori

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sia nel le medie annual i (+1.8°C/50 anni) che in quel le stagional i , più marcato in estate e in inverno (+2.3°C/50 anni).

Figura 1 - Andamento delle temperature medie annue delle

minime (media ponderata rispetto alle fasce altimetriche di

114 stazioni termometriche) per il periodo 1993-2015 (stazioni

ARPAV). La linea continua rappresenta l’andamento della

media mobile su 4 anni ed ha lo scopo di dare un idea

dell’andamento termico di breve periodo smussato rispetto

alle variazioni annuali. La retta rossa tratteggiata rappresenta

la media dell’intero periodo. Risulta ben evidente il trend in

aumento (significativo); le annate più calde risultano il 2014, il

2015 e il 2013.

Anche le temperature minime registrano nel la maggior parte del Veneto un trend posit ivo e signi f icativo dal punto di vista statist ico, sia nei valor i medi annual i (+1.1°C/50 anni) che stagional i , con segnal i leggermente più marcati in estate (+1.6°C/50 anni) e in primavera (+1.0°C/50 anni). Anche una particolare anal isi statist ica di discontinuità, ut i le ad individuare bruschi cambiamenti nel le serie storiche, ha ev idenziato un cambiamento di fase attorno al la f ine degl i anni ’80 r iscontrabi le anche nel resto d’Europa e stimabile in un incremento delle temperature mediamente di circa 1 -2°C a l ivel lo regionale. Tal i tendenze r isultano inoltre coerenti con anal isi s imi l i condotte su al tre regioni del Nord d’ I tal ia che confermano quindi un cl ima che, in particolare nel l ’ul t imo cinquantennio, si sta r iscaldando. Anche l ’anal isi del le ondate di freddo e di caldo conferma come su gran parte del la nostra regione siano diminuiti i l numero di giorni e di notti fredde mentre sia aumentato i l numero di giorni e di notti calde. L’andamento del le precipitazioni registrato in Veneto negl i ul t imi 50 anni (periodo 1955-2004), evidenzia una generale l ieve tendenza al la diminuzione del le precipi tazioni annual i e invernal i ma non signi f icat ive dal punto di v ista

statist ico. L’anal is i di discontinuità in particolare permette di individuare, al l ’ interno del per iodo anal izzato, un cambio di fase nel regime pluviometr ico col locabi le intorno a l la metà degl i anni ’80.

Figura 2 - Andamento delle precipitazioni annue (media ponderata sul territorio regionale di 160 stazioni pluviometriche per il periodo 1993-2015 - stazioni ARPAV)

Per quanto r iguarda le modali tà con cui si veri f icano le precipitazioni, studi real izzati sul l ’ I tal ia settentr ionale evidenziano nel corso del l ’ul t imo secolo un aumento signif icativo del le giornate con elevata intensità di pioggia e, viceversa, una r iduzione del numero di giorni con precipi tazioni moderate; in Veneto, tale tendenza non sembra essere così evidente mentre si segnalano alcuni casi con signif icativi aumenti nei valor i massimi annual i del le precipi tazioni di breve durata. Naturalmente i trend appena evidenziati rappresentano degl i andamenti evolutivi general i del cl ima che, però r icordiamo essere, per definizione, i l r isul tato di una serie di condizioni meteorologiche anche molto var iabi l i e contrastant i nel tempo. I l presentarsi di fenomeni estremi talvol ta di segno opposto r ispetto a questi trend r imane dunque assai probabi le; chiar i esempi di ta l i s ituazioni sono stati registrati anche di recente in Veneto, soprattutto nei r iguardi del le precipi tazioni stagional i come in occasione degl i inverni 2008-2009 e 20013-2014 r isultat i molto piovosi e nevosi in quota, quindi in netta controtendenza con i l t rend dei 50 anni precedenti .

Temperatura media annua delle minimemedia ponderata sul Veneto dei valori di 114 stazioni termometriche

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ANNO 2 NUMERO 20 - DICEMBRE 2016

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Le anal isi condotte sui dati più recenti raccolti dal la rete di stazioni automatiche di ARPAV (a partire dal 1993) infatt i , pur confermando in generale la tendenze cl imatiche r iscontrate nel cinquantennio 1955-2004 dal le stazioni storiche del l ’ex Uffic io Idrografico, evidenziano alcune pecul iar ità e di f ferenze. In questo caso però le informazioni relative ai trend vanno considerate con molto cautela in quanto la serie è cost itui ta da sol i 23 anni di osservazione (1993-2015) che a r igore sono insuff icienti a defini re i l cl ima di una local ità (30 anni di osservazioni). L’andamento del le temperature medie annue del le massime e del le minime giornal iere registrano dei trend in aumento ma in maniera molto più signif icativa nel le minime (+4°C/50 anni) che nel le massime (+1.4°C/50 anni) (F ig. 1). A l ivel lo stagionale i trend d’ incremento sono più e levati in autunno s ia per le minime che per le massime e r isul tano inol tre evidenti per le minime in primavera ed estate. Per la stagione invernale i segnal i sono meno chiar i ed i trend r isultano comunque stat isticamente non signif icativi . Per le precipitazioni annue degl i ul t imi anni, come per le temperature, sono stati uti l izzat i i dati del le stazioni automatiche dell ’ARPAV per i l periodo 1993 -2015. In questo caso le elaborazioni hanno r iguardato circa 160 stazioni pluviometriche; è possibi le osservare, a di f ferenza del cinquantennio 1955 -2004, un tendenziale incremento degl i apporti pluviometric i annual i , soprattutto nell ’ul t imo decennio. In particolare le precipi tazioni degl i anni 2010 e ancor più del 2014 rappresentano dei massimi assoluti non solo del la ser ie 1993 -2015 ma probabi lmente anche degl i ul t imi 60 anni.

Si può inol tre notare come nel 2015 sono stati osservati i minimi apport i del la serie, tal i precipitazioni sono di poco inferior i a quel le del 2003 che costi tuivano i l minimo assoluto del la serie storica 1955 -2004 (Fig. 2). Effetti dei cambiamenti climatici sui ghiacciai

Figura 3 - Arretramento del fronte del Ghiacciaio Principale della Marmolada

Tra i pr incipal i ef fetti dei recenti cambiamenti c l imatici registrati sul terr itor io del Veneto, è da segnalare la r iduzione del la superficie e del la massa dei ghiacciai del le Dolomit i . Come per tutt i i ghiacciai alpini , questa fase di regresso dura dal la f ine del la Piccola Età Glaciale (1850 circa) ed ha subito, a partire dal 1980 circa, una accelerazione a causa dei cambiamenti cl imatic i recenti . I ghiacciai del Veneto, essendo di piccole o piccol issime dimensioni, r ispondono prontamente a i cambiamenti c l imatici in atto e, per questa ragione, rappresentano un elemento importante per lo studio degl i ef fetti del r iscaldamento globale. In questo contesto Lo studio del la loro evoluzione è signif icativa soprattutto in un’ott ica di cambiamenti paesaggist ici , anche in considerazione del fatto che, a partire dal 2009, le Dolomiti sono entrate a far parte del patr imonio mondiale UNESCO e, in secondo luogo, per veri f icare i cambiamenti del regime idrologico, v isto che, da alcuni di essi , viene prelevata l ’acqua der ivante dal la fusione del ghiacciaio per la produzione di energia idroelettr ica. I l g lacial ismo del la Regione Veneto, con un’area totale di 3,29 km

2, rappresenta

poco meno del l ’1% del l ’ intera superficie glacia le i tal iana (dati r i fer i t i al 2009). I 48

MASSIMA GIORNALIERA + 1.4 °C

MINIMA GIORNALIERA + 4°C

ANDAMENTO DELLE TEMPERATURE

MEDIE ANNUE IN 50 ANNI

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ghiacciai veneti sono distr ibui ti in 11 gruppi montuosi : Cristal lo, Pale di San Mart ino, Marmolada, Civetta, Pelmo, Tofane, Antelao, Marmarole, Sorapis, Cadini e Popera. Di quest i i l gruppo del Sorapiss r isul ta essere i l più glacial izzato con 7 apparati glacial i per un totale di 0,59 km

2. Settori montuosi come i l Pelmo,

le Tofane e la Marmolada hanno un glacia l ismo l imitato a pochi glacionevati di r idotte dimensioni e in gran parte r icoperti da detr ito e quindi con l imiti di ff ici lmente identi f icabi l i . Del tutto pecul iare è i l caso del Ghiaccia io Principale del la Marmolada (i l più grande del le Dolomiti) un tempo r icadente in gran parte in Veneto e che attualmente, in base al Protocol lo d’ Intesa del 13 maggio 2002, dal punto di vista amministrat ivo fa parte completamente del la Provincia Autonoma di Trento (Fig. 3).

Figura 4 - Estensione dei ghiacciai delle Dolomiti (27 apparati campione)

I l database di ARPAV contiene informazioni relative al la superfic ie dei ghiacciai dolomitic i dal 1888 al 2009. Esso permette di avere un quadro del trend negl i u lt imi 100 anni. L’anal is i , sui 27 apparati di cui si dispone di dati stor ici (che costi tuiscono i l 72% del la superfic ie glacial izzata del le Dolomiti ) , è stata condotta considerando le 5 campagne che r isultano essere più complete: Marinel l i (1910), Comitato Glaciologico Ital iano (1956/59), World Glacier Inverntory 1980/82, ARPAV (2001) e ARPAV (2009) (Fig. 4). Da questi dati r isulta che la superf ic ie glacia l izzata del le Dolomiti nei 100 anni dal 1910 al 2009 si è r idotta del 49%. Appare tuttavia evidente anche la fase di accelerazione del la de glaciazione che ha caratterizzato gl i u lt imi decenni : infatt i , mentre la r iduzione nei 70 anni dal 1910 al 1980 è stata del 27%, nei sol i 30 anni

dal 1980 al 2009 è stata di un ul teriore 30%. Estratto dall’opuscolo A proposito di …

cambiamenti climatici, ARPAV, Dipartimento

Regionale per la Sicurezza del Territorio, Servizio

Meteorologico, 2016 (in corso di pubblicazione).

ARPAV DAL TERRITORIO INQUINAMENTO DELL’ARIA. IN VENETO

CONDIZIONI CRITICHE PER IL PM10 Nella seconda decade di dicembre le condiz ioni meteorologiche stabi l i e le fort i inversioni termine hanno determinato condiz ioni cr i t iche per l ' inquinamento del l 'ar ia in Veneto come in tutta la pianura padana. ARPAV, come previsto dal Piano regionale di Tutela di r isanamento del l 'atmosfera, ha provveduto a diramare ai comuni gl i avvisi di cr i t ici tà per informare i ci t tadini . Tutti gl i avvisi e le informazioni sui dati in diretta dal le central ine sono pubblicate nel si to ARPAV. INFO LEGGI IL COMUNICATO STAMPA

EPISODI DI SUPERAMENTO DEL PM10 IN VENETO

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REMEDIO. PROGETTO EUROPEO PER

AFFRONTARE I PROBLEMI DI STRADE

URBANE AD ALTA CONGESTIONE DI

TRAFFICO

Rafforzare la capacità del le città di uti l izzare s istemi di trasporto a basse emissioni di carbonio, soluzioni di mobi l i tà sostenibi l i con i l coinvolgimento del la cittadinanza, del le scuole, del le imprese artigiane e commercial i è l ’obiettivo principale de l progetto REMEDIO, selezionato e approvato insieme ad altr i 48, tra i 375 progett i presentati a l pr imo

bando del Programm

a MED 2014-

2020. REMEDIO

(REgenerating

mixed-use MED urban

communities congested by traff ic through Innovative low carbon mobi l i ty sOl utions) si propone di af frontare la sf ida del le aree ad alta densità di traff ico che circondano i centr i urbani, con strade commercial i e direzional i , spesso caratterizzate da ingorghi a l punto di diventare “feri te nel la connett ivi tà” del la città , creando aree marginal i , nonché elementi di ulteriore cr isi economica e di esclus ione sociale. Insieme ad ARPAV, capofi la del progetto, partecipano i l Comune di Treviso, l ’ Ist i tuto Superior Tecnico di L isbona, la Municipal i tà di Louress (Lisbona), l ’Universi tà di Salonicco, l ’Agenzia di Svi luppo Metropol i tano di Salonicco, l ’Universi tà di Sivigl ia e la Città di Spalato. 700.000 euro, sul f inanziamento complessivo del progetto al l ’ incirca di 2 milioni di euro, sono destinati al terr i tor io veneto, equamente r iparti t i t ra ARPAV e Comune di Treviso. Tra i pr imi interventi saranno affrontati i l r i lancio e la r iqual i f icazione del la congestionata Strada Ovest di Treviso. AGROMETEO NITRATI, UN NUOVO

SERVIZIO ARPAV PER GLI ALLEVATORI E

PER LA TUTELA DELL'AMBIENTE E' onl ine i l nuovo

bol lett ino "Agrometeo

Nitrat i" che indica ogni giorno, per tutti i comuni del Veneto, la possibi l i tà o meno

di provvedere al lo spandimento dei l iquami. I l bo l lettino è real izzato da ARPAV per conto del la Regione del Veneto. IN F O BO LL ETT I NO A GR O ME TE O N IT RAT I

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DISPONIBILI LE RELAZIONI DEL

CONVEGNO: “LA SECONDA VITA DEL

CIBO. IL RECUPERO DELLE ECCEDENZE

ALIMENTARI IN VENETO” Le relazioni presentate al convegno tenutosi mercoledì 23 Novembre a Treviso, promosso dal l ’Assessorato ai Servizi Socia l i del la

Regione del Veneto e organizzato in col laborazione con ARPAV, sono scaricabi l i dal s ito del l ’Agenzia. Le relazioni sintet izzano le esperienze più signi f icat ive fatte nel terr itor io regionale per incentivare comportamenti f inal izzati al la r iduzione del lo spreco al imentare. IN F O S CA R I C A L E RE LAZ I ON I

ON LINE UN NUOVO BOLLETTINO PER

GLI UTENTI DELLA MONTAGNA A partire dal 28 novembre 2016 ARPAV ha attivato un nuovo prodotto previsionale, i l “bol lettino Termo - Igrometr ico”, che fornisce con frequenza bisettimanale indicazioni di previsione relativamente a temperatura, umidità e vento a l le quote di 1000, 1500 e 2000 m. I l bol lettino è uti le ai gestori degl i impianti di innevamento arti f iciale, per la programmazione del le attività, e a tutti gl i utenti interessati al la conoscenza dei parametr i signif icativi del tempo in montagna. IN F O S CA R I C A I L B O LL ETT I N O

ILLUMINAZIONE STRADALE. UNA NUOVA

NORMA DI QUALITÀ PER RIDURRE

L'INQUINAMENTO LUMINOSO

E' stata pubblicata i l 17 novembre scorso la nuova norma UNI 11248 sul l ' i l luminazione stradale, che recepisce le recenti norme europee e che aiuta i progettist i ad operare per meglio i l luminare le nostre strade, minimizzando l ' inquinamento luminoso ed i l consumo energetico, anche tramite impiant i real izzati con tecnologie innovative.

ARPAV ha contr ibuito al la stesura del la norma, tramite l ’Osservator io Inquinamento Luminoso. IN F O AP P R OF ON D I S C I

INIZ IATIVE DI SOSTENIBIL ITÀ

CARTA SULL’EDUCAZIONE AMBIENTALE

E LO SVILUPPO SOSTENIBILE – ROMA,

23 NOVEMBRE È stata presentata la Carta sul l 'Educazione Ambientale e lo Svi luppo Sostenibi le dai ministr i del l ’Ambiente e del l ’ Istruzione , in occasione del la Conferenza Nazionale – Stati General i del l ’Educazione Ambientale tenutasi a Roma i l 22 e 23 novembre scorso. I l documento è una dichiarazione d’ intenti sui temi del l ’educazione per la sostenibi l i tà che accompagna la presentazione di un protocol lo condiviso tra i l Ministero del l ’Ambiente e i l Ministero dell ’ Istruzione. L’accordo destina 20 mil ioni di euro, fondi del Pon Scuola, per la formazione degl i insegnanti e la real izzazione di progetti specif ici di educazione ambientale , i cui contenuti saranno aff idati al Ministero del l ' Ambiente.

Un programma di impegni nel medio e lungo per iodo sul fronte educativo e formativo in 12 punti , dal la biodiversi tà al la

mobil i tà sostenibi le , dal digi tale e comunicazione ai cambiamenti cl imatici . Obiett ivo dichiarato, tracciare un percorso condiviso che produca i contenuti del l 'educazione ambientale e gl i strumenti necessari a metterl i in pratica. IN F O A P P RO FO N DI S C I

LEGGERE LE MONTAGNE, IL FESTIVAL -EVENTO DELLA CONVENZIONE DELLE

ALPI In occasione del la Giornata Internazionale del la Montagna (11 dicembre) e nel le giornate immediatamente precedenti ent i , scuole, bibl ioteche, ci ttadini ed associazioni organizzano iniziative ed eventi per celebrare la letteratura, le l ingue e le culture del l 'arco alpino.

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L’ iniziativa del festival Leggere le Montagne, evento organizzato al l ’ interno della Convenzione del le Alpi , va ol tre ciascuno dei s ingol i eventi che lo compongono: è un modo per connettere persone f is icamente distanti . Nel l 'ul t ima edizione amanti dei l ibr i ed autor i , appassionat i di montagna ed artisti da tutte le Alpi (ed ol tre) si sono confrontati sul signi f icato, sul l ' impatto e sugl i obiettivi del la letteratura di montagna. Alcune di queste discussioni sono raccolte nel cortometraggio "Gente, l ibr i e montagne – La r icerca di una Letteratura Alpina", prodotto in seguito al l 'evento. I l festiva l invi ta ad apprezzare le di f ferenze e le somigl ianze cul tural i nel le Alpi , mentre a l tempo stesso r iesce a connettere montagna ed arte. IN F O INFORMAZIONI E REGISTRAZIONE

LEGNO D’INGEGNO. CONCORSO

INTERNAZIONALE PER IL RIUSO

CREATIVO DEL LEGNO Un concorso per appassionat i dei r iusi creativi del legno, e la possibi l i tà di vincere 10.000 euro: partecipando a Legno d’ Ingegno, i l concorso internazionale promosso da Ri legno e aperto a architetti , ecodesigner e semplici amatori . R i legno attraverso i l concorso vuole st imolare l ’ incontro del la sostenibi l i tà ambientale con l ’ industr ia e con i l mondo del design. La sfida è aperta: studiare i l modo migl iore di impiego per legno e sughero r iusati e recuperati per arredi o sistemi di arredo nel la convivial i tà domestica. I progetti più interessanti secondo la giuria verranno real izzati e promossi come eccel lenze creative. I l Consorzio nazionale per la raccolta, i l recupero e i l r iciclaggio degl i imballaggi di legno in I tal ia, opera al l ’ interno del sistema Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) e ha i l compito di organizzare e garantire i l r iciclo dei r i f iuti di imballaggio di legno (pal let, cassette per

l ’ortofrutta, casse, gabbie, bobine per cavi) e di al tr i r i f iuti legnosi (porte, infissi , mobil i…) provenienti dal circui to cittadino. Quest’anno, grazie a l lavoro di Ri legno, sono state recuperate e destinate al r icic lo

oltre 1 mil ione 747 mila tonnel late di imballaggi di legno, ovvero i l 63,8% dell ’ immesso al consumo, par i a oltre 2 mil ioni 738 mila tonnel late. http:/ /www.scienzae

governo.org/content/ legnodingegno-concorso- internazionale-i l -r iuso-creativo-del- legno Scadenze: 30 dicembre 2016 termine ul t imo di consegna elaborati Premiazione: Milano Design Week 2017 (4 – 9 apr i le 2017) INF O SU L S I TO

ECO-SCENARI POSSIBILI – PADOVA,

AUDITORIUM ORTO BOTANICO Martedì 17 gennaio 2017 per i l c iclo Segnavie del la Fondazione Cassa di r isparmio di Padova e Rovigo è organizzato un incontro con Tim Jackson su "Eco-scenari possibi l i . Dal material ismo al l 'essenziale, vivendo bene",.

Recuperare la profondità e la complessità del la natura umana può aiutarci a usci re dal le logiche egoistiche e r ivalutare una

“prosper ità” che vada oltre i l materia l ismo. Secondo Jackson i l i l modello economico che può sottrarci a l la logica del la cresci ta e del consumo i l l imitati s i basa sul la r iduzione degl i orari lavorat ivi per l imitare la disoccupazione e sul la r ivalutazione del la “Cenerentola del l ’economia”, ossia i l settore dei servizi . Importanza cruciale hanno in questo modello le imprese eco, i green jobs e gl i investimenti et ici ed ecologici . Ingresso gratui to con registrazione obbl igatoria. INF O S I TO WE B

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FLASH DALL ’ ITALIA

16 DICEMBRE: PRESENTAZIONE DEL

RAPPORTO AMBIENTE URBANO 2016 I l Rapporto sul la qual i tà del l ’ambiente urbano (RAU) è giunto al la XI I edizione. Real izzato dal Sistema Nazionale per la Protezione del l ’Ambiente - SNPA, si è consol idato negl i anni come un r i fer imento per gl i addett i ai lavori e per gl i utenti grazie anche al le anal isi e a l le valutazioni degl i esperti del SNPA sui numerosi dati presentati , che accompagnano i l lettore al la comprensione dei fenomeni.

L’edizione 2016 del Rapporto aggiorna per tutti i 116 capoluoghi di provincia ital iani un insieme di indicatori fondamental i per l ’anal is i del la qual i tà ambientale del le città e per la valutazione del la qual i tà del la vi ta nel le aree urbane i tal iane. INF O P RE SE NT AZ IO NE RA P PO RT O A MB IE NT E UR B AN O

RAPPORTO RIFIUTI 2016 Sarà presentata i l prossimo 20 dicembre al l ’Auditor im del MATTM l 'Edizione 2016 del Rapporto Rif iuti Urbani con i dati , aggiornat i al l ’anno 2015, sul la produzione, raccolta di f ferenziata, gestione dei r i f iut i urbani e dei r i f iut i di imballaggio, compreso l ’ import/export, a l ivel lo nazionale, regionale e provinciale. La dic iottesima edizione del Rapporto Rif iuti Urbani, è elaborata dal Servizio Ri f iut i del l ’ ISPRA in col laborazione con le agenzie del sistema SNPA. I l documento fornisce un quadro di informazioni oggettivo, puntuale e aggiornato di supporto al legislatore per orientare pol i t iche e interventi adeguati , e per monitorarne l ’eff icacia. IN F O S I TO WE B QU AN D O 20/12 14:00 - 17:30

DO VE RO MA , / A U D IT OR I U M M ATT M , V IA C .

BAVA ST RO , 180

ATLANTE ITALIANO DEL CLIMA E DEI

CAMBIAMENTI CLIMATICI

L’Atlante ital iano del cl ima e dei cambiamenti cl imatic i è stato presentato a Marrakech, nel corso del la Cop 22. I l lavoro è real izzato dal Consigl io per la r icerca in agr icol tura e l ’anal isi del l ’economia agrar ia -Unità di r icerca per la cl imatologia e la meteorologia appl icate

al l ’agricol tura (Crea -Cma) nel l ’ambito del la l inea di r icerca “Previsioni agrometeorologiche f inal izzate al la meccanizzazione agricola in relazione al l ’adattamento ai cambiamenti cl imatici”.

IN F O DO C U ME NT O

FLASH DALL ’EUROPA E DAL MONDO

RELAZIONE SULLA QUALITÀ DELL’ARIA

IN EUROPA 2016 E’ stata pubbl icata la relazione del l 'Agenzia Europea del l ’Ambiente Qualità dell 'aria in Europa - Rapporto 2016 con una panoramica aggiornata sul la qual i tà del l 'ar ia in Europa per i l periodo 2000-2014 sul la base di dati provenienti da stazioni di monitoraggio uff icia l i in tutta Europa (tra cui più di 400 città). I l rapporto dimostra che nel 2014 circa l '85% del la popolazione urbana nel l 'UE è stata esposta a part icolato f ine ( PM 2 , 5 ) a l ivel l i r i tenuti dannosi per la salute dal l 'Organizzazione Mondiale del la Sanità (OMS). I l particola to infatti può causare o aggravare malattie

cardiovascolari , asma e cancro ai polmoni. I l documento fornisce anche nuove stime degl i impatti sul la salute degl i inquinanti atmosferici più nocivi sul la base dei dati 2013. L'esposiz ione a PM 2 . 5 è stato responsabi le di circa 467 000 morti premature in 41 paesi europei nel 2013. Al l ' interno del l 'Unione europea, le mort i premature hanno superato i l va lore di 430 000. Gl i impatti stimati per esposiz ione a biossido di azoto (NO 2 ) e ozono troposferico (O 3 ) erano r ispettivamente

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di c irca 71 000 e 17 000 morti premature in Europa. "La r iduzione del le emiss ioni ha portato a migl ioramenti nel la qual i tà del l 'ar ia in

Europa, ma non abbastanza per evi tare danni inaccettabi l i per la salute umana e l 'ambiente", ha detto i l direttore

esecutivo dell ’Agenzia

Europea per l ’Ambiente Hans Bruyninckx. "Abbiamo bisogno di af frontare le cause profonde dell ’ inquinament

o atmosferico, questo r ichiede una trasformazione fondamentale e innovativa dei nostr i s istemi di mobil i tà e di energia e nel settore al imentare. Questo processo di cambiamento r ichiede un intervento da parte di tutti noi, comprese le autori tà pubbliche, le imprese, i ci ttadini e le comunità di r icerca".

La relazione mette in evidenza che la qual i tà del l 'ar ia è comunque migl iorata nel corso degl i anni. La media annuale PM 10 è diminuita nel 75% dei si t i monitorat i durante i l periodo 2000-2014. Al lo stesso modo le concentrazioni di PM 2 , 5 , in media, sono diminuite tra i l 2006 e i l 2014 per tutti i t ip i di stazione (urbano, traff ico, sit i di fondo, etc. ).

Altri risultati chiave Nel 2014, i l 16% del la popolazione

urbana nel l 'UE-28 è stato esposto a l ivel l i PM 10 al di sopra del valore l imite giornal iero UE, mentre l '8% è stato esposto a l ivel l i PM 2 , 5 al di sopra del valore obiettivo

del l 'UE. Tuttavia, r ispetto ai più r igorosi valori guida di qual i tà del l 'ar ia f issati per proteggere la salute umana, circa i l 50% e l '85% degl i abi tant i del le città sono stati esposti a PM 1 0 e PM 2 , 5 concentrazioni superiori secondo le raccomandazioni del l 'OMS.

NO 2 co lpisce i l s istema respiratorio direttamente, ma contr ibuisce anche al la formazione di PM e O 3 . Nel 2014, i l 7% del la popolazione urbana nel l 'UE-28 è stato esposto a concentrazioni NO 2 super iori agl i identici standard OMS e UE, con i l 94% di tutt i i casi di superamento che si verif icano a causa del traff ico.

le emissioni di PM 2 , 5 da combustione di carbone e biomasse da r iscaldamento domestico e dagl i edif ici commercial i e isti tuzional i non sono diminuiti in modo signi f icativo. Per r idurre le emissioni di quest i settori , è essenziale attuare pienamente le misure previste dal le direttive europee sul la gest ione degl i impianti e sul la progettazione ecocompatibi le per stufe domestiche, e fornire una guida a l pubbl ico sul le buone pratiche di uti l izzo del la legna per uso domestico, etc. .

Le emissioni di ammoniaca (NH 3 ) da agr icol tura r imangono elevate e contr ibuiscono soprattutto a l ivel l i d i PM sostenuti e una serie di episodi di alta concentrazione di PM in Europa.

L' inquinamento atmosferico cont inua a danneggiare la vegetazione e gl i ecosistemi. In questo contesto, gl i inquinanti atmosferic i più nocivi sono O 3 , NH 3 e NO x .

Revisione della direttiva limiti nazionali di emissione Dopo l ’accordo pol i t ico raggiunto a giugno con i l Consigl io europeo, i l Parlamento ha recentemente votato formalmente la revisione del la Direttiva sui l imiti nazional i di emissioni (National emiss ion cei l ings – Nec) e ora spetterà agl i Stati membri rati f icare la Direttiva entro la f ine del 2016. La proposta legis lativa stabi l isce nuovi impegni nazional i di r iduzione del le emissioni appl icabi l i a partire dal 2020 e i l 2030 per SO2, NOx, NMVOC, NH3, e PM2.5, i l che aiuterà gl i Stati membri a migl iorare la qua l i tà del l ’ar ia. (Fonte: EEA)

AP P R OF O ND I S C I QUA L ITÀ D EL L 'A R I A I N EU RO PA - RA P P O RT O 2016

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SU PE RA M EN TO DE I V AL O R I L I M I TE D I Q UA L ITÀ D EL L 'A R I A

NE LL E A RE E U R BAN E L 'ES P OS IZ I ON E DE G L I E C OS I S TEM I D I A C I D I F I C AZ I ON E ,

L 'E UT RO F IZZ AZ IO NE E L 'OZ O NO MO RT I P R EMA TU R E IM P U T AB IL I A LL ' IN Q U INA M ENT O

ATM O SF ER I C O N EL 2013 - I DAT I UE E NAZ I ON AL I AEA I N FO G RA F I CA E I L V I DE O S U GL I EF FE TT I S U LL A

SAL U TE DE LL ' I NQ U IN AM EN TO ATM O SF E R I C O

COP22 DI MARRAKECH: RENDERE

OPERATIVO L’ACCORDO DI PARIGI Conclusa in Marocco la conferenza Onu sul cl ima, Cop22. I 196 paesi

partecipanti hanno adottato un programma di lavoro per

attuare entro i l 2018 l 'Accordo, siglato a Parigi l ’anno scorso, sul la lotta al surr iscaldamento del pianeta e hanno isti tui to un Fondo Verde per aiutare i Paesi in via di svi luppo. Impegno pol it ico massimo per lottare contro i l r iscaldamento globale, non provvedimenti concreti , ma un piano di lavoro. Entro i l 2020 le emissioni di gas serra dovranno essere r idotte per massimizzare le possibi l i tà di restare entro i due gradi centigradi di aumento del le temperature, dai l ivel l i preindustr ial i , come sancito a Parigi . Nel 2018 la tappa intermedia vedrà la comunità scient if ica dettare regol e al la pol i t ica ancora troppo lenta e timida nei suoi provvedimenti . Su questo c’è l ’accordo e la col laborazione anche di Cina e Arabia Saudita e l ’esortazione diretta al neo eletto al la Casa Bianca di tener fede agl i accordi sottoscritt i dal Presidente Obama. Tra i temi più spinosi, quel lo f inanziario : tra donatori e r iceventi molti i d issensi, ma al la f ine l ’accordo è arr ivato per 100 mil iardi di dol lar i l ’anno a partire dal 2020, da mettere a disposizione dei Paesi in via di svi luppo per l imitare i danni e prevenire gl i effett i del cambiamento cl ima e la tecnologia che va resa disponibi le . E’ emersa una maggior consapevolezza del la necessi tà di agire e che questo impl ica la sol idarietà. In s intesi la Conferenza ha messo in luce come tutti i Paesi siano d ’accordo nel l ’andare più veloce nel raggiungere l ’obiettivo di r idurre le emissioni di

anidr ide carbonica e degl i al tr i gas serra e decidere come adeguare a quel lo che ci indica la comunità scienti f ica, gl i obiettivi dei singol i Paesi e le pol it iche. Tra i temi più spinosi, quel lo f inanziar io: tra donatori e r iceventi molti i d issensi, ma al la f ine l ’accordo è arr ivato per 100 mil iardi di dol lar i l ’anno a partire dal 2020, da mettere a disposizione dei Paesi in via di svi luppo per l imitare i danni e preveni re gl i effett i del cambiamento cl ima e la tecnologia che va resa disponibi le. E’ emersa una maggior consapevolezza del la necessi tà di agire e che questo implica la sol idarietà. Ino ltre è stata posta un’enorme enfasi alla questione del l’educazione , come creazione di una cultura che porti al r ispetto del la natura e che porti naturalmente ad adattarsi a un mondo in cui noi dovremmo consumare di meno e far fronte a l l ’ impatto del cambiamento cl imatico.

DUE PASSI SUGLI SC I . . . L ’ALTOPIANO DI

ASIAGO

L’Al topiano di Asiago con i suoi 500 km ed oltre di piste, è uno dei più grandi ed important i comprensori per i l fondo d’Europa.

La bel lezza dei luoghi con scenari incantat i , vast i boschi di coni fere, ar ia pura e fr izzante in cui sono inseri t i i suoi perfetti tracciat i , fanno sì che costituisca la meta ideale per gl i appassionati del lo sci di fondo e, più in generale, per tutti coloro che desiderano immergersi in una natura incontaminata e spettacolare quale quel la del l ’Altopiano di Asiago. I numerosi centr i fondo con entrata a pagamento e possibi l i tà di noleggiare le attrezzature, sono aperti da novembre a maggio e offrono percorsi di diversa

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di f f ico ltà adatti a tutti i gusti e le esigenze. Le piste, dal le più faci l i a quel le più di f f ici l i , non presentano pericol i , in ogni caso per offr ire ai propri ospiti i l divertimento in massima sicurezza, i l centro fondo ha predisposto, i l soccorso con motosl it ta o con c ingolato - ambulanza per eventual i casi di infortunio o rottura degl i sci . All ’ interno sono anche disponibi l i vari sentier i invernal i , apposi tamente battuti e segnalati , per chi non scia, ma desidera fare ugualmente del sano movimento nel la natura incontaminata. Pista Campomulo del Centro Fondo Gal l io (1500 - 2000 m s. l .m.) Faci le, perché pensata e tracciata apposi tamente per i pr incipianti , i bambini e gl i sc iatori meno esperti . Lunga 5 Km, è complessivamente piana con leggeri sal iscendi e si snoda lungo la val le di Campomulo, immergendosi a tratti nel bosco e attraversando per al tr i tratti ampie radure.

Diff icoltà: Faci le

Chilometri : 5 Tempo di percorrenza: 40 min

Disl ivel lo: 60 metr i

In al topiano ci sono anche percorsi per gl i sci da fondo che permettono di r ipercorrere alcuni percorsi storic i . Ad esempio I l magico scenario r icco di suggestioni in cui si snodano le piste del comprensorio del Centro fondo Campolongo che lascia intravedere i luoghi del la Grande Guerra del 15 -18, di cui quest i monti sono stati protagonisti e segnati da quei tragici eventi . Fra i percorsi una pista permette di raggiungere i l Forte Campolongo . La maggior parte del le piste e del le strade di queste montagne furono costrui te per scopi

mil i tar i durante la Prima Guerra Mondiale. Attraversarle al giorno d’oggi, circondati dal la quiete invernale, è un occasione per toccare con mano la stor ia che ha lasciato qui tracce evidenti . I l progetto dell ’Ecomuseo della Grande Guerra ha permesso i l r ipr istino e i l restauro del le tr incee e dei manufatti d’epoca, ora documentati e accessibi l i a tutt i . Tra le opere restaurate c’è i l Forte Campolongo (mt 1720), raggiungibi le a piedi, con gl i sci o le ciaspole. I l forte, edi f icato tra i l 1912 e i l 1914 e situato in un punto strategico da cui si gode una vista spettacolare a strapiombo sul la Val d’Astico, è sicuramente uno dei fort i meglio conservati del l ’Al topiano e punto d’arr ivo di uno dei due Sentier i del la Pace che dal la piana del Vezzena attraversano l ’Al topiano di Asiago 7 Comuni.

IN F O PISTE FONDO DELL'ALTOPIANO DI ASIAGO

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AMBIENTE INFORMA I L N O T I Z I A R I O S E T T I M A N A L E D E L S I S T E M A

N A Z I O N A L E A G E N Z I E A M B I E N T A L I (S N P A )

APP ARPAV D A T I A M B I E N T A L I F R U I B I L I D A I C I T T A D I N I

A r p a v sv i l u p p a a p p l i c az i o n i p e r

sm a r t p ho n e e t a b l e t , de d i c a te

a i d a t i a m bi e n ta l i i n d i r e t t a

p r o d o t t i d a l l ' A g e nz i a .

meteo

ba lneaz ione

i d ro log ia

a r ia

po l l in i

neve e va langhe

L e A p p d i A R P A V so n o s c a r i c a b i l i g r a t u i t a m e nt e d a i m ar k e t d e i s i s t em i op e r a t i v i p e r sm a r t p h o ne p i ù d i f f u s i o p p u r e d a : www.arpa.veneto.it/arpav/pagine-generiche/progetto-apparpav

BOLLETTINI E DATI IN DIRETTA S u l s i t o d i AR P A V d a t i i n t e m po r ea l e e va l i d a t i , r e l a t i va m e nt e a d a l c u n e v a r i a b i l i me t e o r o lo g i c he o i n q u i n a nt i p r e se n t i ne l l ’ a r i a . L e p r ev i s i o n i , v i su a l i z z a b i l i e s c a r i c ab i l i , s o no su d d i v i se i n b o l l e t t i n i M et e o , bo l l e t t i n i A r i a su c o n c e nt r az i o n i d i P M 10 e Oz o n o , b o l l e t t i no P o l l i n i , b o l l e t t i n i su l l a q u a l i t à d e l l e A c q ue e su l l a b a l n ea z io n e , Bo l l e t t i n i A g r o -m et e o ro lo g i c i , a l c u n i t r a d o t t i i n a l t re l i n g u e :

Meteo Veneto

Do lomi t i Meteo

Meteo P ianura

Meteo Garda

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Neve e Va langhe

Dolomi t i C l ima

Do lomi t i Neve a l Suo lo

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REDAZIONE R e d a z io n e A R P A V i n f o r ma A R P A V - D i r e z i o n e G e n e ra l e S e r v i z i o P i a n i f i ca z i o n e , P r o g r am ma z io n e e S v i l u p p o V i a Osp e d a l e C i v i l e , 24 - 35121 P a d o v a e - m a i l : e a @ ar p a . v e n et o . i t S e g u i A R P A V a n c h e su