"Area di Pianura" Tomo 2

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COMUNE DI MONTALE PROVINCIA DI PISTOIA Progetto preliminare per interventi di recupero e valorizzazione delle risorse ambientali del territorio collinare e di pianura del Comune di Montale, finalizzati ad un miglioramento della fruizione. RELAZIONE TECNICA “AREA PIANURA Tomo 2 STUDIO REDATTO DA: Studio SINERGIA Laura FOSSI Biologa Luca GARDONE Geologo Collaborazione tecnica Francesca PECCHIOLI Ingegnere Ambientale Marcello GHINASSI Geologo Massimiliano PETROLO Naturalista Matteo FALORSI Naturalista Luigi PUNTONI Forestale Ottobre 2006

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COMUNE DI MONTALE PROVINCIA DI PISTOIA

Progetto preliminare per interventi di recupero e valorizzazione delle risorse ambientali del territorio collinare e di pianura del Comune di Montale, finalizzati ad un miglioramento della fruizione.

RELAZIONE TECNICA “AREA PIANURA “

Tomo 2

STUDIO REDATTO DA: Studio SINERGIA Laura FOSSI Biologa Luca GARDONE Geologo Collaborazione tecnica Francesca PECCHIOLI Ingegnere Ambientale Marcello GHINASSI Geologo Massimiliano PETROLO Naturalista Matteo FALORSI Naturalista Luigi PUNTONI Forestale

Ottobre 2006

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INDICE INDICE............................................................................................................. 2 I. ITINERARIO DI PIANURA................................................................................. 3 I.1 Quadro conoscitivo territoriale........................................................................ 3 ALLEGATI

A) ALBUM FOTOGRAFICO B) TAVOLA DEI RILIEVI: AREA PIANURA

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I. ITINERARIO DI PIANURA

I.1 Quadro conoscitivo territoriale La porzione di territorio ricompresa nella pianura, a differenza della parte collinare e montuosa, risente della forte antropizzazione che ne ha modificato e talora stravolto gli originari lineamenti. Oggi si riconosce una vocazione prevalentemente residenziale ed industriale.

La ricerca pertanto di emergenze ambientali da valorizzare è stata, nei fatti, impresa ardua; si è preferito pertanto focalizzare l’attenzione per riscoprire alcune viabilità e percorsi storici che consentissero una connessione integrale del territorio, agevolando, in tal senso, spostamenti di tipo pedonale e ciclabile.

In tale ottica si è peraltro tenuto conto di: � individuare possibili collegamenti con analoghi percorsi presenti nei Comuni

limitrofi; � verificare possibilità di fruizioni alternative, delle viabilità secondarie come

strade vicinali e tratturi, per una mobilità sostenibile; � prospettare, laddove possibile, la riapertura di perduti tracciati interpoderali.

Come accennato la forte antropizzazione ha introdotto numerosi ostacoli che nei fatti rendono frammentario il fitto dedalo delle antiche viabilità; nelle ipotesi progettuali proposte, verranno pertanto rimarcate tali criticità e nel contempo proposte alcune soluzioni sostenibili ai fini di un ripristino della continuità viaria fruibile, come accennato per una mobilità alternativa (pedonale e ciclabile).

Passando ad una sintesi descrittiva del tracciato individuato, questo interesserà gli argini in sinistra idraulica del T. Agna, adiacenti a Via G. Rossa, nella zona industriale posta a N rispetto alla Loc. Stazione e Stradelli. Percorrendo per un tratto la strada comunale della CROCE ROSSA, l’itinerario attraversa il PODERE DI SELVAVECCHIA costeggiando per un breve tratto la Villa omonima. Da qui, proseguendo lungo un ramo dimesso della STRADA COMUNALE DI CROCE ROSSA, si attraversa una lottizzazione industriale per poi raggiungere, dopo aver percorso un tratto di VIA GARIBALDI, il sito destinato a cassa di espansione del Torrente della Badia. Percorsa la STRADA VICINALE VIACCIA DI COMPIETRA, si imbocca la STRADA COMUNALE OMONIMA (VIA PACINOTTI) che, verso N, conduce al T. Settola ed al sottopasso sulla vecchia Montalese.

Proseguendo sempre in direzione N, si attraversa il centro urbano di Montale e, prima percorrendo VIA MARTIRI PER LA LIBERTÀ poi VIA MASINI, VIA 20 SETTEMBRE ed infine imboccando VIA DEL CASTAGNO, si raggiunge MONTALE ALTO.

Al bivio con la strada vicinale Pian di Collina (Via Pian di collina), il tracciato si sviluppa in direzione del Bosco dell’Aringhese per poi vergere verso S percorrendo la STRADA VICINALE DI CASA DEL BOSCO; da qui, attraverso alcune viottoli poderali da ripristinare, si giunge alla vecchia montalese. Attraversata quest’ultima in corrispondenza del confine comunale con Pistoia, percorrendo alcune strade poderali, parzialmente nascoste da una fitta vegetazione, si raggiunge il T. Settola in Loc. DOCCIOLINO. Da qui, percorrendo la STRADA VICINALE DI CASA AL GUADO, si incontra il bivio con la strada VICINALE DI LISCHETO che percorsa in direzione S, conduce all’attraversamento pedonale sul T. Bure.

Seguendo un tratturo che costeggia il F. DI LISCHETO, in corrispondenza del Podere Bure, si giunge nuovamente presso Via di Compietra (Via Pacinotti) chiudendo così il circuito proposto.

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Difficile appare la connessione con Montemurlo in quanto nell’area porzione orientale del comune sono presenti numerose arterie interessate da traffico pesante e dunque assai difficili da percorrere a piedi o in bicicletta.

L’unico collegamento pedonale e ciclabile è stato rilevato in corrispondenza degli impianti sportivi nell’area detta “il Carbonizzo” ma, tale allocazione risulta fortemente decentrata rispetto all’itinerario proposto.

Per chiarezza di esposizione, come per l’area collinare, si è ritenuto opportuno tradurre gli appunti e le schede di campagna in sintetiche notazioni questa volta suddivise per ciascuna via caratterizzante l’itinerario proposto.

VIA G. ROSSA: in questo tratto è ipotizzabile recuperare la sezione necessaria alla realizzazione della pista ciclabile in corrispondenza dell’argine sinistro del torrente Agna. La sommità arginale tuttavia non raggiunge una larghezza sufficiente per la realizzazione di tale intervento, pertanto è stato ipotizzato l’interessamento della fascia comprendente il piede del rilevato arginale sufficientemente ampio per poter ospitare una simile viabilità. Il fondo infatti è costituito da terreno compatto ed attualmente vegetato. L’argine mantiene queste caratteristiche fino all’incrocio con la Vecchia Montalese.

VIA CROCE ROSSA (Str. Vic. Selvavecchia): Da via G. Rossa, percorrendo per un breve tratto la viabilità asfaltata, è possibile raggiungere la strada vicinale di Selvavecchia, una strada poderale che porta alla Villa omonima. La sezione di questo viottolo in terra completamente inerbito è di circa 4 m ed il grado di fruizione ad oggi è già buono. Non vi sono particolari criticità, tranne nella sua porzione terminale prossima ad una lottizzazione posta poco più a N, ad oggi completamente invasa da vegetazione erbacea ed arbustiva. La sezione della strada poderale in questo tratto dismesso è di circa 2-3m.

Elemento di particolare pregio architettonico la Villa di Selvavecchia costituisce una delle poche emergenze da evidenziare, visto peraltro il suo collegamento alla viabilità principale, S.P per Quarrata Ponte alla Trave, posta ad W rispetto a Via Croce Rossa, tramite un bellissimo viale alberato.

VIA VECCHIA DI COMPIETRA (Str. Vic. Viaccia di Compietra): Dalla lottizzazione raggiunta percorrendo Via Croce Rossa fino alla sua estremità N, è possibile imboccare Via Vecchia di Compietra percorrendo solo poche decine di metri di strada asfaltata. Questa viabilità secondaria costeggia l’area destinata alla realizzazione di una cassa di espansione sul F. della Badia.

Questo porzione di percorso si sviluppa per lo più entro un contesto rurale: infatti, anche se il primo tratto della viabilità, che risulta larga circa 3 m, è asfaltato, la restante parte, fino all’incrocio con Via di Compietra, è costituita da uno stradello bianco con fondo ghiaioso e ciottoloso, regolare e facilmente percorribile. Poco prima di deviare su Via di Compietra, la viabilità attraversa il F. della Badia grazie ad un ponte a volta in mattoni; parte di questo risulta crollata, ma il passaggio è ancora garantito.

VIA PACINOTTI (str. com. di Compietra): Questo tratto di itinerario si sviluppa su di una tipica strada di campagna, confinata tra vivai e campi coltivati. La sezione è del tipo a trincea e risulta asfaltata e larga circa 4 m. Al contrario della Via vecchia di Compietra, non vi sono spazi sufficienti per una pista ciclabile in adiacenza alla strada asfaltata, pertanto il passaggio dei mezzi potrebbe costituire un elemento di disturbo per la fruibilità in sicurezza.

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La sezione si mantiene costante anche quando la viabilità costeggia il F. Settola, una volta sottopassata la vecchia montalese. In questa zona il F. Settola risulta incassato, quindi senza argini, pertanto anche in questo tratto di Via Pacinotti non è possibile ricavare una viabilità ciclabile dedicata.

In corrispondenza del sottopasso sulla vecchia montalese è presente un tabernacolo.

Dalla STR. COM. MONTALESE fino a MONTALE ALTO: il percorso continua sviluppandosi su viabilità asfaltata sempre in un contesto urbanizzato: la sezione si mantiene sempre costante circa 4-5 m fino all’incrocio con Via del Castagno. Da qui in poi l’itinerario cambia connotazione, attraversando la fascia pedecollinare molto meno antropizzata.

Il paesaggio circostante riassume un aspetto gradevole ed il fondo del sentiero leggermente sconnesso e pietroso gli conferisce un aspetto più “naturale”.

La geometria della strada da Via del Castagno fino a Montale Alto è del tipo a mezza costa e presenta delle pendenze piuttosto accentuate, intorno al 20%. Il fondo come dicevamo risulta leggermente sconnesso a causa della deterioramento del manto asfaltato; la fruizione non ne risulta comunque inficiata.

In corrispondenza del tabernacolo posto alla fine di Via Curtatone e Montanara sono presenti delle sedute in pietra ed una fontanella presumibilmente derivata dal pubblico acquedotto.

Infine è presente un piccolo sentiero, identificato come strada vicinale del Viuccio, di collegamento fra Montale Alto la zona di Piazza Matteotti: la sezione di questa sentiero è di circa 3 m ed il fondo è costituito da terreno compatto vegetato.

VIA PIAN DI COLLINA Da Montale Alto al Bosco dell’Aringhese: In questo tratto, il percorso attraversa contesti agricoli interessati principalmente dalla coltivazione di olivi e colture di cereali, quali grano, granturco, mais. L’inizio della via Pian di Collina coincide con il tracciato del sentiero CAI (n°220) detto della Volpe che conduce fino a Santa Lucia e San Quirico in territorio pistoiese.

Il sentiero presenta una sezione di circa 3 m, asfaltato solo nel suo tratto iniziale; dopo poche centinaia di metri il fondo diviene naturale ma comunque sempre di facile percorrenza. E’ presente un’area attrezzata, con forti segni di abbandono e scarsa manutenzione, con panchine ed un punto luce.

Le caratteristiche del percorso cambiano notevolmente quando l’itinerario lascia prosegue lungo la str. Vic di Casa del Bosco; la sezione del sentiero in questo tratto si ristringe fino a circa 2 m ed il fondo presenta massi e vegetazione che rendono complicata la percorribilità.

Il sentiero sviluppandosi verso S attraversa prima il Bosco dell’Aringhese per poi giungere al podere Casa al Bosco. Da qui, attraverso dei viottoli poderali è possibile, oltre a raggiungere la vecchia montalese, deviare per il Parco dell’Aringhese.

DALLA VECCHIA MONTALESE ALLA STR. VIC. DI CASA BOSCO: una delle maggiori criticità si rileva esattamente in corrispondenza dell’attraversamento con la vecchia montalese, costantemente interessata da un flusso intenso di traffico veicolare. Oltre alla realizzazione di un attraversamento in sicurezza, occorrerebbe ripristinare il tratto di percorso ubicato sul lato S della strada che conduce verso la str. Vic. di Casa del Bosco, oggi quasi totalmente occupato da vegetazione infestante che non lo rende più praticabile.

La strada di Casa del Bosco presenta una sezione di circa 3 m ed il fondo è di pietrisco e terra; la fruibilità ad oggi risulta difficoltosa anche a causa dei numerosi mezzi che trasportano piante per i vivai. Questo percorso conduce al guado sul Settola arginato come il Torrente Agna in loc. Stazione: muretti a retta in pietrame

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che definiscono una sezione incassata all’alveo; il suo attraversamento risulta difficoltoso e poco praticabile. La sommità arginale si presenta in questo tratto di larghezza pari a circa 1.5-2 m, in diminuzione mano a mano ci si avvicina al sottopasso della vecchia montalese.

STRADA VICINALE DI LISCHETO: percorrendo fino al Podere Lischeto, da W a E, la str. Vic. di casa del Bosco è possibile effettuare una deviazione, percorrendo la Str. Vic. del Lischeto, verso il T. Bure; in corrispondenza del podere omonimo, è stata realizzata una passerella pedonale che consente il collegamento fra Montale e Agliana. La strada del Lischeto si presenta inizialmente come una viabilità secondaria asfaltata, larga circa 3-4 m; proseguendo verso S questa diviene una strada poderale, con fondo in terra e sezione ridotta a 2-3m. Il paesaggio circostante è fortemente connotato da attività vivaistiche; l’accesso al collegamento con Via Pacinotti (Via di Compietra) è reso possibile grazie al passaggio su viottoli privati a servizio di tali attività. Una volta raggiunta la via di Compietra si chiude idealmente il percorso proposto.

In definitiva, in base a quanto osservato, appare difficoltosa, seppur non impossibile, l’opera di recupero e valorizzazione di una viabilità alternativa destinata ad una fruizione “ecologica”, soprattutto se intesa come anello di congiunzione tra le altre viabilità già esistenti od in progetto nei territori comunali limitrofi (Agliana e Montemurlo). Gli interventi da prevedersi infatti vanno ben oltre l’inserimento dei tradizionali elementi di arredo come bacheche illustrative, pannelli, staccionate punti sosta etc.. Nel nostro caso occorrerebbe mettere in campo interventi “strutturali” che consentirebbero, ad esempio, di bypassare i nodi di intersezione con la viabilità ordinaria, che costituiscono, per molti versi, ostacoli insormontabili o comunque fortemente penalizzanti per un percorrenza alternativa, estesa all’intero territorio di pianura.

Le indicazioni riportate nella presente sezione tuttavia, possono costituire un valido supporto decisionale per la programmazione e pianificazione degli interventi strutturali, che prevedano lo sviluppo di una viabilità alternativa, in armonia con una politica pianificatoria sostenibile.

Dott. Geol. Luca GARDONE

Dott.sa Biol. Laura FOSSI

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ALLEGATO A:

ALBUM FOTOGRAFICO

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