Architecture Portfolio 2015

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Porolio Caterina Rigo Corso di Laurea Magistrale in Architeura e Culture del Progeo | anno di corso: 2° matricola 280415 [email protected] | 3498430490 Educa ad immaginare il futuro, costre ad immaginarlo: progeare significa “geare più in là”, adoare una posizione rispeo al futuro. Paola Viganò, 2010 Abstract Trovo parcolarmente significava l’accezione del progeo come “produore di conoscenza”, ovvero un’esperienza entro la quale ci si interroga sulla realtà e se ne trae una conoscenza sempre nuova. L’universalità dell’architeura impone al progesta la capacità di saper leggere in maniera crica lo spazio e il tempo in cui si trova. La comprensione di un territorio necessita sempre di una chiave di leura crica: le occasioni di studio e di incontro con realtà diverse dal proprio quodiano sono una fonte di conoscenza e insieme un allenamento all’acquisizione di una capacità di interpretazione dei luoghi. Nel corso della mia formazione all’interno dell’Università è stato l’incontro con la cultura africana che ha segnato l’inizio di un percorso che mi porta tuora a interrogarmi sul ruolo dell’architeo nella società contemporanea.

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Portfolio

Caterina Rigo

Corso di Laurea Magistrale in Architettura e Culture del Progetto | anno di corso: 2°matricola 280415

[email protected] | 3498430490

Educati ad immaginare il futuro, costretti ad immaginarlo: progettare significa “gettare più in là”, adottare una posizione rispetto al futuro.

Paola Viganò, 2010

AbstractTrovo particolarmente significativa l’accezione del progetto come “produttore di conoscenza”, ovvero un’esperienza entro la quale ci si interroga sulla realtà e se ne trae una conoscenza sempre nuova. L’universalità dell’architettura impone al progettista la capacità di saper leggere in maniera critica lo spazio e il tempo in cui si trova. La comprensione di un territorio necessita sempre di una chiave di lettura critica: le occasioni di studio e di incontro con realtà diverse dal proprio quotidiano sono una fonte di conoscenza e insieme un allenamento all’acquisizione di una capacità di interpretazione dei luoghi. Nel corso della mia formazione all’interno dell’Università è stato l’incontro con la cultura africana che ha segnato l’inizio di un percorso che mi porta tuttora a interrogarmi sul ruolo dell’architetto nella società contemporanea.

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Sensi di viaggionell’antico regno del Dahomey

Celui qui vit ne peut pas réfuser ce que la vie lui donne.

Koffi Koko, presidente di Atout African International

La collaborazione tra Iuav e Atout African Arch.it, associazione di solidarietà internazionale attiva nei paesi subsahariani, ha reso possibile un’esperienza di viaggio e tirocinio nella Repubblica del Benin. La partecipazione alla costruzione del polo scolastico di Ganlononcodji a Zomai, Ouidah, è stata occasione di incontro con una cultura radicalmente diversa dal nostro abitudinario. Oltre al contributo dato in cantiere per la realizzazione del progetto, il programma ha previsto alcune visite alle città di Ouidah, Cotonou, Abomey, Porto-Novo, Ganvié.

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Viaggio | ti

rocinio in Benin, Africa | 2012

prof.ssa Patrizia Montini Zim

olocoll. arch. Flavia Vaccher | arch. Barbara Borgini

Spazio | Tempo

L’Africa è un continente dove lo spazio e il tempo si dilatano e si comprimono secondo leggi diverse da quelle che un viaggiatore passeggero è abituato a rispettare. Lo spazio è configurato in modo tale da permettere al vuoto di assumere una sua importanza e, come in ogni civiltà legata a una forte tradizione spirituale, il significato di un luogo sembra spesso essere ad esso attribuito dalla presenza di persone. Il tempo appare come una continua alternanza di ossessività e lentezza: i ritmi di una danza quasi martellante, le grida concitate dei bambini, i capelli intrecciati rapidamente dalle abili mani delle donne, la pazienza, la calma che si manifesta dall’interiorità delle persone. Ogni momento passato in lentezza sembra acquisire maggiore importanza e assumere il carattere di un’attesa, quasi a voler sottolineare la condizione effimera dell’individuo nei confronti dell’universo. È questa la disposizione mentale che investe il visitatore, che arriva cercando risposte e finisce per accumulare altre domande, investito da una molteplicità di sensazioni scombinate, di suoni e di colori. Di cosa è fatta l’architettura qui? Spazi, persone e relazioni tra di essi, destabilizzano i soliti canoni di approccio alla progettazione, che vengono gradualmente impregnati dalla ricerca del significato profondo del “fare” architettura. Abbiamo passato talmente tanto tempo a disegnare case, che abbiamo dimenticato di progettare ciò di cui ci saremmo realmente dovuti prendere cura: lo spazio in cui viviamo.

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Campi di battaglia | Paesaggi del Piave

E, dalle cime dei monti, avremmo avuto, di fronte a noi,un orizzonte e un panorama, in luogo degli eterni muridi trincea e dei reticolati di filo spinato.

Emilio Lussu, 1937

Progettazione architett

onica e urbana | 2012prof.ssa Fernanda De M

aiocoll. arch. Em

anuel Lancerini | arch. Antonella Indrigostudenti | Caterina Rigo | Laura Spezzoni

L’area di progetto interessa la XIII Presa del Montello, situata tra i paesi di Crocetta del Montello e Volpago, in una zona a bassa densità abitativa, in prossimità di un tratto del fiume Piave. Si tratta di una zona che porta ancora i segni della Grande Guerra, come bunker, cippi, osservatori, e numerosi sono i monumenti a eroi e caduti edificati dopo il conflitto.Dal punto di vista ambientale e paesaggistico, il progetto si pone come obiettivo la realizzazione di elementi che possano ridare importanza a un luogo così ricco di biodiversità e spesso sottovalu- tato, basti pensare allo sfruttamento attuato nel Piave – sia per le irrigazioni, che per l’energia elettrica – che ha contribuito a impoverire l’area. L’intervento non mira a sconvolgere il tessuto urbano, quanto piuttosto a ricucirlo attraverso dei percorsi che permettono di attraversare i declivi rendendoli più permeabili.Il Centro di Studi e Ricerche si articola secondo due principali complessi, i cui manufatti sono distribuiti sfruttando dei percorsi a trincea che si sviluppano seguendo parallelamente il declivio.

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Progettazione urbanistica | 2012

prof.ssa Paola Viganòcoll. arch. Chiara Cavalieri | arch. Stefano Pelusostudenti | Caterina Rigo | Laura Spezzoni | Alfio Sam

bataro

Cradle to cradle

Sustainability is not enough for us. Because if I would ask you how is your relationship with your girlfriend, and you would say “sustainable”, I would say “oh, I’m so sorry for you”. Sustainability is just the minimum: from there it starts.

Michael Braungart, 2006

Il progetto si propone di riconfigurare l’area di Salzano a partire dalle potenzialità latenti del territorio, in un’ottica di riciclo di spazi e risorse, che si concretizza attraverso la chiusura di quattro cicli: lo sfruttamento delle superfici edificate per la produzione di energia fotovoltaica, destinata a uso domestico e pubblico; il potenziamento e la riqualificazione del sistema delle acque e delle aree umide per ottenere il massimo recupero e favorire l’irrigazione delle zone agricole; la ripartizione delle aree verdi in campi a coltivazione massiva e orti urbani per i cittadini, favorendo l’agricoltura a km0; la riprogettazione del sistema di trasporto pubblico sulle principali vie di collegamento tra Salzano, Robegano e Noale,con nodi di interscambio che minimizzino l’uso dell’automobile.L’obiettivo è quello di rendere l’area autosufficiente sfruttando le risorse ambientali locali, senza imporre sconvolgimenti, attraverso un processo di adattamento progressivo.

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Workshop Ri-generare Senza Frontiere | 2013

Università Iuav di Venezia | Architetti

Senza Frontiere Venetoprof.ssa Patrizia M

ontini Zimolo

coll. arch. Flavia Vaccher | arch. Stefano Ferro | arch. Daniel Tiozzostudenti | Caterina Rigo | Ilaria De Luca | Francesca Vinci | Giacom

o Cecchetto | Paolo Zin

Un college per Hwange | Zimbabwe

L’occhio dello straniero vede solo ciò che già conosce.

proverbio africano

Il progetto di masterplan per il college di Hwange si basa su tre principi fondamentali: la divisione delle funzioni in ambiti precisi, il disegno di alcune forme che identifichino il carattere delle aree, la scelta dei materiali di suolo in modo da rendere più chiara l’identificazione degli spazi. La valorizzazione delle strade esistenti permette di separare l’area del college da quella di residenza dei missionari e dell’oratorio, ed insieme di creare un polo centrale per l’intera area, posizionando la nuova chiesa all’incrocio delle strade (esistenti e di progetto) e creando così il maggior spazio collettivo all’aperto. La terra battuta identifica, com’è usuale, tutti gli spazi aperti collettivi, così come gli altri spazi residui, su cui però potrebbero crescere erbe e piccole piante. Il cemento compone i basamenti degli edifici e i piccoli campi sportivi e di gioco. La polvere di carbone, di colore nero, identifica gli assi carrabili, così come negli esistenti, e la piazza centrale. Il tessuto vegetale è proprio dei soli orti, già che lo sforzo di irrigazione si può prevedere dedicato esclusivamenti a questi spazi produttivi. L’acqua caratterizza, anche nella sua assenza, i collegamenti tra i piccoli padiglioni e i bordi dell’area.

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04 | Afrique co_opérative RESIDENZA E CENTRO AGRICOLO | Sc 1:500

cisterne per la raccolta dell’acqua

vasche per la fitodepurazione

alloggi studenti

ristorante e cucina

auleorti

strada mercato

magazzini | essicatoi | celle frigorifere

ricoveri capre silos

impianto biogas

vele

PIANTA PIANO TERRA

SEZIONE

SCHEMA COLTURE

SCHEMA FUNZIONALE

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04 | Afrique co_opérative RESIDENZA E CENTRO AGRICOLO | Sc 1:500

cisterne per la raccolta dell’acqua

vasche per la fitodepurazione

alloggi studenti

ristorante e cucina

auleorti

strada mercato

magazzini | essicatoi | celle frigorifere

ricoveri capre silos

impianto biogas

vele

PIANTA PIANO TERRA

SEZIONE

SCHEMA COLTURE

SCHEMA FUNZIONALE

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04 | Afrique co_opérative RESIDENZA E CENTRO AGRICOLO | Sc 1:500

cisterne per la raccolta dell’acqua

vasche per la fitodepurazione

alloggi studenti

ristorante e cucina

auleorti

strada mercato

magazzini | essicatoi | celle frigorifere

ricoveri capre silos

impianto biogas

vele

PIANTA PIANO TERRA

SEZIONE

SCHEMA COLTURE

SCHEMA FUNZIONALE

ingresso visitatori

alloggi per studenti

stoccaggio derrate alimentari

aule e laboratori

ristorante

cucine

fonte: Songhai, Porto Novo

Afr

ique

co_

opér

ativ

e

3.2

SCH

EMA

FU

NZI

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orti didattici

impianto biogas

ingresso visitatori

allevamento capre

spazio per la vendita

fitodepurazione

x 300

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Atelier Sostenibilità Ambientale | 2014

prof.ssa Patrizia Montini Zim

olo | prof. Massim

o Rossetti | prof. Luca Cecchinato

coll. arch. Flavia Vaccher | arch. Emilio Antoniol | arch. Raffaella Reitano

studenti | Caterina Rigo | Elena Favaro | Amalia M

azzetto

Afrique Co_opérative | Materì, Benin

In Benin l’architettura, e non solo, è composta da una parte materiale e da una immateriale...

Aimé Gonçalves, 2012

Il centro agricolo e il sistema residenziale proposto si pongono come un nuovo modello di sviluppo dell’insediamento africano in chiave contemporanea che collega scala urbana e architettonica.L’abitazione, quale manufatto architettonico, diventa qui matrice per la composizione dello spazio urbano andando a generare nuovi sistemi di connessione tra spazi pubblici o agricoli e privati.I temi di progetto oscillano costantemente tra scale diverse: se l’abitazione è modulo del sistema insediativo, il campo, con le sue dimensioni, disegna e regola il suolo a scala territoriale; se la corte nel nucleo urbano si fa perno attorno al quale si svolge la vita famigliare, nello spazio pubblico diviene luogo di incontro sul quale si affacciano gli spazi dello studio e del lavoro.Le preesistenze vengono inglobate nel progetto ponendosi in relazione con il costruito, tramite una sistema di distanze di rispetto costantemente mantenuto, e il sistema di viabilità esistente diventa generatore della giacitura su cui si imposta lo sviluppo dell’urbanizzato.A partire da questa apparentemente rigida suddivisione si innestano quelli che sono dei cunei verdi, creati dal sistema di campi e orti che gravita attorno al centro agricolo pensato come un sistema replicabile al fine di garantire sia la sussistenza alimentare che la formazione scolastica e lavorativa.Le scelte progettuali di materiali e strategie energetiche tendono a ridurre i costi di realizzazione e di vita degli edifici, massimizzando la facilità di costruzione, la durabilità dei manufatti e il comfort interno. A partire da materiali costruttivi semplici e reperibili localmente, si adottano soluzioni tecnologiche innovative.

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Seminario itinerante di progett

azione Villard 15 | 2014U

niversità Iuav di Venezia | Università Politecnica delle M

arche | Università degli Studi di Cam

erino | Politecnico di Milano

prof.ssa Fernanda De Maio | prof. M

arco D’Annuntiis | prof. Gianluigi Mondaini

coll. arch. Mauro M

arzo | arch. Andrea Iorio | arch. Daniela Ruggeri | arch. Carlo Palazzolostudenti | Caterina Rigo | Giulia Cavallari | Alberto Doncato | Federico Durigon | Andrea Roverato | Jing W

ang | Luca Chieregato

Paesaggi strategici | la città nuova del Montefeltro

Si racconta che piovesse a dirotto, la sera di quell’8 Novembre 1443. Calate le tenebre, migliaia di uomini si addentravano nel freddo e nel buio di queste campagne per affrontarsi in una feroce battaglia. Era la sanguinosa notte di Monteluro.

Questo progetto nasce dall’attività di ricerca svolta dall’Università Iuav di Venezia all’interno del programma Villard, un seminario itinerante di progettazione che vede coinvolte tredici scuole di architettura e ingegneria, italiane ed europee. La quindicesima edizione, avente come tema “Paesaggi strategici: la città nuova del Montefeltro”, ha generato una riflessione sulle nuove dinamiche di trasformazione del territorio compreso tra Pesaro e Urbino, in relazione alla valenza storica dei paesaggi del Montefeltro.

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progetto | obiettivi_recuperare la memoria storica del luogo e riallacciarla al tempo presente | il castello medievale, le battaglie nei secoli | lo sviluppo industriale, l’abbandono del castello_ restituire alla comunità locale uno spazio fortemente identitario | utilizzare il torrione rimasto come dispositivo per riattivare la memoria_ dare senso al distacco che si è creato tra due paesaggi diversi | il rapporto tra le colline e la valle

progetto | strategie_ recupero dell’esistente | le mura vengono rese visitabili, il torrione diventa uno spazio espositivo_ nuove costruzioni dedicate al turismo | un turismo di tipo “colto” rivolto al paesaggio e all’enogastronomia | costruzione di alloggi, un ristorante, un centro benessere_ istituzione di spazi pubblici ad uso della comunità | la piazza-teatro, il parco

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Atelier Heritage | 2014prof.ssa Fernanda De M

aio | prof. Mario Piana | prof.ssa Luisa Berto

coll. arch. Antonella Indrigo | arch. Elisa Petriccioli | arch. Daniela Ruggeri | arch. Paola Virgioli arch. Dam

iana Paternò | arch. Francesca Salatin | ing. Um

berto Toccane

Le colline della memoria | un progetto di recupero per il castello di Montelabbate

Il mio monte l’abbate si trovava di modo che se per av-ventura lo Isauro fiume, che hora Foglia si chiama, non mutava il letto, e non si scostava, di necessità cadeva in manifesta ruina, però che l’acqua correndo tirava à lame il terren molle, à poco à poco mancava il monte e dietro quello ne veniva il castello.

G. G. Leonardi, Libro delle fortificazioni de nostri tempi

Le colline situate tra Pesaro e Urbino sono state nei secoli teatro di numerose vicende di interesse storico. Dalle contese territoriali dell’alto medioevo fino al passaggio della Linea Gotica durante la Seconda Guerra Mondiale, il paesaggio di Montelabbate è stato nei secoli segnato dagli eventi.Alle diverse epoche storiche corrispondono le azioni insediative che si sono succedute, consolidate oggi in un modello urbanistico molto comune nel centro Italia, un sistema a pettine che predilige le valli formate dai fiumi che dagli Appennini scendono al mare. Lo sviluppo industriale più recente ha acuito la differenza di urbanizzazione tra le valli e il contesto collinare. Quello che resta, lungo le colline pesaresi, sono i vecchi borghi fortificati costruiti all’epoca del Montefeltro.Il caso di Montelabbate è significativo rispetto agli altri castelli limitrofi, non solo per le dimensioni o la conformazione della struttura. Dopo aver perso il suo ruolo strategico, e in seguito ad una serie di eventi idrogeologici che ne ha compromesso la stabilità, è stato gradualmente abbandonato, e quasi dimenticato anche da chi ci vive a stretto contatto. Il presente studio parte quindi da una ricerca storica attuata attraverso l’analisi delle testimonianze, scritte o visibili, del glorioso passato di Montelabbate, e conduce inevitabilmente alla redazione di un progetto di recupero dell’esistente e di costruzione di uno spazio nuovo, nel tentativo di ristabilire il legame perduto con la storia.

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diploma Liceo scientifico con indirizzo linguistico conseguito presso il Liceo Scientifico E. Majorana, Mirano (VE) in data 10 luglio 2009voto finale: 100/100

diploma di Laurea di Primo livello Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura conseguito presso l’Università IUAV di Venezia in data 27 settembre 2012voto finale: 110/110

ELEMENTI COSTRUTTIVI | 6 crediti | prof. Stefano GaspariniMECCANICA STRUTTURALE | 6 crediti | prof.ssa Anna SaettaANALISI MATEMATICA | 4 crediti | prof. Alberto ZorziTRENTA E LODE 01/02/2010

LINGUA INGLESE | 4 crediti | prof. David MillerchipVENTOTTO 26/02/2010

FONDAMENTI E APPLICAZIONI DI GEOMETRIA DESCRITTIVA4 crediti | prof. Fabrizio GayTRENTA 05/03/2010

DISEGNO DELL’ARCHITETTURA | 4 crediti | prof. Fabrizio GayTRENTA 05/03/2010

RILIEVO DELL’ARCHITETTURA | 4 crediti | prof. Dario ToffanelloINFORMATICA - DISEGNO DIGITALE | 4 crediti | prof.ssa Mara PaitowschiVENTINOVE 08/07/2010

WORKSHOP 1 | 4 crediti | prof. Philippe RahmVENTOTTO 16/07/2010

ISTITUZIONI DI STORIA DELL’ARCHITETTURA8 crediti | prof. Massimo BulgarelliVENTOTTO 14/09/2010

PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA | 6 crediti | prof. Paolo MerliniCARATTERI TIPOLOGICI E DISTRIBUTIVI DEGLI EDIFICI 4 crediti | Prof.ssa Cristiana EusepiVENTOTTO 21/09/2010

FISICA TECNICA E CONTROLLO AMBIENTALE | 8 crediti | prof. Fabio PeronVENTINOVE 04/02/2011

URBANISTICA | 8 crediti | prof. Leonardo CiacciTRENTA E LODE 07/02/2011

TEORIE DELL’URBANISTICA | 6 crediti | prof. Leonardo CiacciTRENTA E LODE 07/02/2011

STORIA DELL’ARCHITETTURA CONTEMPORANEA8 crediti | prof.ssa Maria BonaitiVENTOTTO 23/02/2011

curriculum vitae et studiorum 2009

2012

esami sostenuti

VIAGGIO DI STUDIO A CHICAGO - NEW YORK4 crediti | prof. Giuseppe D’AcuntoTRENTA E LODE 31/05/2011

STORIA DELLA RAPPRESENTAZIONE FOTOGRAFICA DELL’ARCHITETTURA4 crediti | prof. Angelo MaggiTRENTA E LODE 01/06/2011

PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA | 6 crediti | prof.ssa Roberta AlbieroPROGETTAZIONE DEI SISTEMI COSTRUTTIVI6 crediti | prof. Giovanni MucelliMECCANICA STRUTTURALE (TECNICA DELLE COSTRUZIONI)6 crediti | prof.ssa Anna Saetta TRENTA E LODE 20/06/2011

WORKSHOP 2 | 6 crediti | prof. Italo RotaVENTOTTO 22/07/2011

STORIA DELLA CITTA’ E DEL TERRITORIO4 crediti | prof.ssa Donatella CalabiVENTOTTO 05/09/2011

RESTAURO | 8 crediti | prof. Andrea BenedettiVENTOTTO 13/02/2012

PROGETTAZIONE URBANISTICA | 6 crediti | prof.ssa Paola ViganòTRENTA 10/04/2012

TRASPORTI URBANI E METROPOLITANI | 6 crediti | prof. Agostino CappelliVENTICINQUE 11/06/2012

TIROCINIO ESTERO IN BENIN, AFRICA | 10 creditiIdoneo 11/05/2012 RAVIAGGIO DI STUDIO IN BENIN, AFRICA4 crediti | prof.ssa Patrizia Montini ZimoloIdoneo 18/06/2012

WORKSHOP 36 crediti | prof.ssa M. Montuori, prof. M. Ciammaichella, prof. L. SonnoliTRENTA E LODE 20/07/2012

PRINCIPI DI PROGETTAZIONE STRUTTURALE6 crediti | prof. Paolo ForaboschiVENTISETTE 18/09/2012

PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA6 crediti | prof.ssa Fernanda De MaioVALUTAZIONE ESTIMATIVA DEL PROGETTO4 crediti | prof.ssa Federica Di PiazzaTRENTA 19/09/2012

PROVA FINALE | 8 crediti | prof.ssa Patrizia Montini ZimoloIdonea 27/09/2012

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curriculum vitae et studiorum

Caterina Rigo m

atricola 280415rigocaterina@

gmail.com

| 3498430490Corso di Laurea M

agistrale in Architettura e Culture del Progetto | anno di corso: 2°

Corso di Laurea Magistrale in Architettura e Culture del ProgettoPresso l’Università IUAV di Venezia, Dipartimento di Culture del Progettoanno di corso: 2°

WORKSHOP RI-GENERARE SENZA FRONTIERE4 crediti | Prof.ssa Patrizia Montini Zimolo | Architetti Senza Frontiere VenetoIdoneo 22/10/2013

ATELIER SOSTENIBILITA AMBIENTALE | 18 creditiprof.ssa Patrizia Montini Zimolo | prof. Massimo Rossetti | prof. Luca CecchinatoTRENTA E LODE 6/02/2014

VILLARD 15 + INTENSIVE PROGRAMME URBINO18 crediti | prof.ssa Fernanda De MaioIdonea 4/05/2014

ATELIER HERITAGE | 20 creditiprof.ssa Fernanda De Maio | prof. Mario Piana | prof.ssa Luisa BertoTRENTA E LODE 2/09/2014

FISICA TECNICA AMBIENTALE | 6 crediti | prof.ssa Chiara TambaniTRENTA E LODE 13/02/2015

DISEGNO | 6 crediti | prof. Giuseppe D’AcuntoTRENTA 16/02/2015

DIRITTO E DIRITTI | 6 crediti | prof. Federico GualandiTRENTA E LODE 20/02/2015

italiano | perfetta padronanza della lingua scritta e parlata

inglese | conoscenza professionalefrancese | conoscenza professionalespagnolo | conoscenza di base

conoscenza delle fasi di realizzazione di progetti di architettura, con particolare attenzione al contesto culturale | esperienza di gestione di contenuti multimediali, immagini/audio/video | competenze basilari di grafica web e impaginazione | esperienza nel campo della scrittura e dell’editing, della recitazione e della lettura ad alta voce

sono abituata a relazionarmi in dinamiche di gruppo, adattandomi alle diverse situazioni | ho una genuina attenzione verso gli altri e preferisco lavorare in maniera trasparente e onesta | sono una persona responsabile e affidabile

disegno CAD 2D e 3D: Autodesk AutoCAD | Google SketchUpillustrazione | impaginazione: Adobe Photoshop | Adobe Indesign | Adobe Illustratorediting: Microsoft Office | Apache OpenOffice | SEO copywriting | Adobe Premiere

20 giugno 2015

2015

esami sostenuti

lingua madre

altre lingue

competenze professionali

competenze relazionali e organizzative

competenze informatiche