Architecture Portfolio

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m a t t e o g a b b i

description

A portfolio that shows my work

Transcript of Architecture Portfolio

m a t t e o g a b b i

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parma san quirino

mediateca saint denis

ecoTower

mercato coperto

paris market lab

inlet pianura padana

ristrutturazione casa privata

municipio temporaneo

visitor centre

bio & skills

projects

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matteo gabbinato a reggio emilia il 09.05.1987

diplomato al liceo scientifico statale “a. moro” di reggio emilia, 96/100

laurea di primo livello in scienze dell’architettura, università degli studi di parma, 100/110

borsa di studio erasmus di un semestre presso la facoltà di architektur und städtplanung dell’università di stoccarda

laurea magistrale in architettura, università degli studi di parma, 110/110

madrelingua italianalingue straniere: inglese scritto e parlato ottimo tedesco scritto e parlato buono spagnolo scritto e parlato buono

contatti: [email protected] | 328 0755577

sistemi operativiwindows xp, vista, 7mac osx

modellazione 2d e 3dautocadarchicadgoogle sketchup proallplan

renderingartlantisvray

pacchetto adobephotoshoplightroomindesignillustrator

pacchetto officewordexcelpower point

buona manualità nella costruzione di plasticiottima capacità di coordinamento e teamworking

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competitions:kinematic textiles, febbraio 2011, partecipazione ed esposizione del progetto alla fiera techtextile di frankfurt am main.

mercato di forte dei marmi, gennaio 2012, insieme allo studio Zamboni Asso-ciati. Concorso di idee per la riqualificazione ur-bana della piazza del mercato coperto di Forte dei Marmi

paris market lab, febbraio 2012, insieme a S. Borracci, G. Dallaglio e R. Romano.Concorso di idee inerente la progettazione di un edificio adibito a scuola di cucina e ristorante con tre sale nel centro storico di Parigi, organizzato da Archmedium

municipio temporaneo, settembre 2012, insieme allo studio Zamboni Associati.Appalto-concorso di idee inerente la proget-tazione di un edificio temporaneo adibito a municipio a Novi di Modena. Progetto vincitore

visitor centre in delhi, india, dicembre 2012Concorso di idee per la progettazione di un padiglione adibito a centro visite e spazio espositivo all’interno del complesso archeologi-co di Nizzamudin

workshop:architettura della luce, settembre 2011, organizzato da parma urban center, con il contributo di Enzo Mari, Elias Torres, Mauro Galantino, Cino Zucchi

Il laboratorio, presieduto dal prof. Aldo de Poli e dall’arch. Luca Vacchelli, si è occupato del tema della ricerca architettoni-ca nell’ambito dell’edificio culturale del nuovo millennio: su-perando il modello della biblioteca, si è arrivati a quello della mediateca, ovvero raccolta non solo di libri, ma di tutti i media relativi alla cultura (dischi, cd, video, immagini, files).

Il progetto, posto in una zona un tempo periferica di Parigi, ma da qualche anno in forte espansione culturale (scuola di circo, accedemia del cinema), prevede, oltre agli spazi multimediali e bibliotecari ed un magazzino interrato per i volumi, un teatro-auditorium da 600 posti e uno science center, centro di divul-gazione scientifica, nei padiglioni che trovano posto all’interno del nuovo parco che si sviluppa tra l’edificio principale e i binari della ferrovia.

st. denis, parigi (f), 2010

mediateca con science centerlaboratorio di prog arch IV A @unipr

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Il workshop nasce come occasione per lavorare con professionisti affermati sul tema della luce in architettura, sviluppando il tema delle riqulificazione di un tratto urbano della città di Parma, cor-rispondente al Borgo San Quirino e al primo tratto di viale Toscanini.

La particolarità dell’area sta nel fatto di svilupparsi su tre livelli a dif-ferenti quote: quella dal torrente, quella più elevata del lungofiume, e quella intermedia della chiesa di San Quirino, oggi sede del Par-ma Urban Center. Per collegare i livelli si è quindi pensato di progettare una stazione della metropolitana leggera, già prevista nella zona, e una serie di affacci sul torrente per permetterne la fruizione, oltre alla valorizzazi-one della piazza retrostante San Quirino.

parma, 2011

riqualificazione zona san quirinoworkshop “architettura della luce”

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Il progetto è stato sviluppato durante il laboratorio di proget-tazione presieduto dal prof. Stefan Behling (Foster&partners) du-rante l’esperienza presso l’Università di Stoccarda.Nasce da una serie di seminari sullo sfruttamento dell’energia eolica in architettura, sia per quanto riguarda la ventilazione naturale, sia per la produzione di energia.

La zona di progetto è la Kop van Zuid, un’isola della città dove è in atto un piano di trasformazione edilizia. Si tratta di un grattacielo di 350 m, con funzioni per metà res-idenziali e per l’altra metà ad uso misto commerciale - uffici, caratterizzato dalla presenza di rotori eolici verticali, disposti in base allo studio delle direzioni e altezze dei venti principali, che producono l’energia elettrica per soddisfare il fabbisogno dell’intero edificio.

L’aspetto più importante è stato quello dello studio della forma più adatta per incanalare le correnti d’aria in modo da sfruttare il più possibile il vento: è stata progettata una “pelle” esterna che in prossimità dei rotori si deforma come uno spoiler per fa-vorie l’effetto Venturi.Inoltre, è stato pensato uno spazio centrale a tutta altezza che svolge la funzione di “camino” per lo sfogo dell’aria, permet-tendo all’interno dell’edifico la ventilazione naturale.

rotterdam (nl), 2010

ecoTowerlaboratorio di progettazione @unistuttgart

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Il progetto nasce nell’ambito di un concorso di idee indetto dal Comune di Forte dei Marmi.La situazione attuale presenta un edificio adibito a mercato coperto alimentare costruito con elementi prefabbricati, pensato per un uso provvisorio ma che in realtà dura da parecchi anni, con evidenti segni di degrado e obsolescenza.

Il bando di concorso prevedeva l’abbatimento dell’esistente e il ripensamento di tutta la piazza che lo ospita, dal punto di vista dell’arredo urbano, con la co-struzione di un nuovo edificio adibito a mercato coperto che potesse ospitare almeno lo stesso numero di banchi del vecchio, un parcheggio interrato per 200 posti auto e una residenza sociale (obbligatoria da normativa regionale per interventi di questo tipo).

La scelta progettuale è ricaduta su un concetto spaziale unitario, ovvero piazza e mercato pensati come unico spazio, con il mercato coperto che non è un edificio chiuso ma una struttura circolare (tema formale presente in altri luoghi della città) permea-bile: alle merci, alle persone, alla luce

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forte dei marmi, 2012

nuovo mercato coperto e piazzacon Zamboni Associati

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Il concorso, organizzato dall’associazione spagnola Archmedium, prevedeva la realizzazione di un edificio nel quartiere di St. Germain, a Parigi, con una duplice funzione: di giorno ospitare una scuola di cucina internazionale, e di sera diventare un ristorante, con tre sale caratterizzate da menu diversi, ma tutte accomunate da una caratteristica insolita, ovvero quella di non accettare pernotazioni, e vedere “in diretta” gli chef all’opera.

Il bando prevedeva la possibilità i mantenere l’edificio esistente op-pure di demolirlo e ricostruirlo ex novo, e noi abbiamo scelto la se-conda opzione: il piano terra è costituito dal foyer di ingresso e dalle aule didattiche, il piano interrato ospita l’auditorium da 200 posti, i 5 piani superiori ospitano le 3 sale, ciascuna sviluppata su più piani partendo dal concept del gioco del tetris, e per questo motivo ogni sala è caratterizzata da un colore, come i blocchi; infine, l’ultimo piano ospita la terrazza panoramica sulla città con il cocktail bar.

Tutto l’insieme è collegato e caratterizzato dalla scala sinuosa che, come un fil rouge, risolve i complicati incastri dei vari ambienti, e permette ai fruitori di vedere il lavoro delle cucine, passando da-vanti ad esse.

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parigi (f), 2012

paris market labcon S. Borracci, G. Dallaglio, R. Romano

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Il progetto si sviluppa in un’area della bassa parmense che in futuro subirà uno stravolgimento ambientale e infrastrutturale: nell’area di Trecasali passerà la nuova bretella autostradale Tirreno-Brennero, che all’altezza del casello intersecherà la S.S. Cispadana. Si aprirà quindi un nuovo scenario per la fruizione del territorio, e questa di-venterà la nuova porta della Bassa.Accanto a ciò, va sottolineato come un eventuale nuovo afflusso di turisti potrà usufruire di una rete già ben sviluppata di piste ciclabili

trecasali, parma, 2012inlet pianura padanatesi di laurea

che collegano i punti di interesse del territorio.La domanda sorge spontanea: cos’è un inlet? Semplicemente è l’opposto del concetto di outlet, cioè un luogo dove convergono i prodotti del territorio, le competenze tecniche per la ricerca e la divulgazione, e i turisti che possano go-dere di ciò che il territorio ha da offrire, scoprendo, tramite le sue eccellenze giustamente valorizzate, il territorio stesso, all’insegna del turismo sostenibile.

La forma del progetto nasce dalla lettura della campagna: i canali, i campi, le strade, creano delle genera-trici che disegnano delle zolle nel terreno; queste zolle si alzano, si abbassano, si piegano, a seconda che vogliano ri-volgersi verso l’autostrada, piuttosto che nascondersi da essa, o relazionarsi con il paesaggio.Un movimento tettonico sotto cui prendono vita le diverse attività. Il filo conduttore è il tema della campagna che si riappropria di un’area fino ad oggi occupata dallo zuccherificio Eridania, che in un futuro prossimo (2015) potrebbe arrivare alla chiusura: il progetto si propone di riempire il vuoto fisico che questo scenario offrirebbe, ma anche quel vuoto di funzioni necessarie allo sviluppo del territorio secondo il principio di “inlet” (mercato prodotti locali, museo del territorio, centro logistico km0, centri di ricerca su agroalimentare e fauna, centro visite LIPU), oltre al vuoto sociale causato dalla perdita di posti di lavoro.

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Il progetto è stato sviluppato durante una collaborazione con lo studio mc2aa di Parma.

Il committente desiderava ristrutturare e ampliare la propria casa unifamiliare, un edificio anni ‘50, ricavandone due unità abitative separate, valorizzando contemporaneamente l’aspetto architet-tonico.

L’intervento proposto si concentra su due aspetti: da un lato quello distributivo, con la creazione di due appartamenti indipendenti, uno al piano terreno con giardino, l’altro al piano primo con terrazza panoramica; dall’altro la ricerca di uniformità formale all’esterno, partendo dall’idea di una “vela” materica che, piegandosi, av-volge l’intero edificio e si trasforma in pensilina-portico.

Il fronte sulla strada è caraterrizato da un sistema di brise-soleil in legno che si fa rivestimento negli spazi tra le finestre, semplicemente raddoppiando il passo dei listelli lignei.

modena, 2012

ristrutturazione casa privatacon mc2aa - Dario Costi e Simona Melli Architetti

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In seguito ai gravi eventi sismici che hanno colpito l’Emilia nel maggio 2012, la Regione Emilia Romagna ha indetto una gara di appalto-concorso per la costruzione di edifici municipali temporanei nei comuni colpiti.

Il progetto in questione si trova a Novi di Modena, e, in accordo al bando, rispetta i requisiti di economi-cità e rapidità di realiz-zazione, oltre che di facilità di dismissione una volta concluso il periodo di transizione. Realizzato con struttura in acciaio e pan-nelli prefabbricati ad elevato isolamento, ospita un archivio, uf-fici di relazione con il pubblico, uffici interni dell’amministrazione, la sala del consiglio, una sala riunioni e gli uffici della giunta, oltre a diversi spazi tecnici e di servizio tra cui il CED.

Il volume è stato pensato come sovrapposizione di due coppie di parallelepipedi ciascuna ruotata di 90° rispetto all’altra; alcune tra le aperture createsi sono state lasciate libere per permettere il passaggio e la fruizione della terrazza, altre (atrio d’ingresso e sala del consiglio) sono state chiuse con vetrate a tutta altezza, in modo da permettere l’utilizzo dei locali e allo stesso tempo dare loro una dignitià visiva superiore in relazione all’attività che vi viene svolta, oltre che per mantere la stessa idea di trasparenza che una pubblica amministrazione deve trasmettere ai propri cittadini.

novi (mo), 2012

municipio temporaneoappalto-concorso con Zamboni associati e Politecnicaprogetto vincitore

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il concorso, indetto da Arquideas in collaborazione con Nieto y Sobejano, aveva come obiettivo la progettazione di uno spazio coperto che fungesse contemporaneamente da padiglione espositivo e punto di accoglienza dei visitatori che arrivano al complesso archeologico della città vecchia di Delhi, tra il Tem-pio di Nizamuddin e la tomba di Mirza Ghalib.

Il bando prescriveva le dimensioni minime che ogni spazio (gal-leria espositiva, hall, accoglienza, ufficio, servizi igienici, spazio vending) doveva avere, e lasciava totale libertà riguardo alla collocazione del padiglione e al suo sviluppo planivolumetrico.

Lavorare in un contesto archeologico come questo ha fatto sì che la scelta progettuale ricadesse in una reinterpretazione del modulo-base costituito dal trilite: in questo caso, il trilite diventa un quadrilatero, che ripetuto e trasformato (stirato, compresso, deformato, distorto) su di uno svilppo planimetrico a “U” costi-tuisce un volume che richiama la verticalità degli elementi ricor-renti circostanti, e allo stesso tempo dà vita ad una forma can-giante e dinamica.Lo sviluppo a ferro di cavallo permette di accogliere i visitatori che entrano nel complesso monumentale, e farli uscire in pros-simità del tempio di Chausath Khamba dopo aver attraversato il padiglione.

delhi (india), 2012

visitor centreconcorso di idee Arquideas

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