ricambio d’aria forzato - montato nel controsoffittoimpianto di riscaldamento radiante - utilizza acque meteoriche

Studio delle rispettive ore di sole e ombra di ogni vetrata.Calcolati nei mesi invernali, estivi, primaverili,

autunnali con Ecotect.Lunghezza pensilina : 1.50 m

2 inverter

tutti gli impianti saranno inseriti nella stanza spposita compresa nel blocco 3X12, trasportabile per intero

2 serbatoi acque grigieserbatoio acqua caldapompa di calore

gruppo esterno

SISTEMA COSTRUTTIVO-IMPIANTI

Due concetti strettamente legati. Non si può tener conto di uno, senza tener conto dell’ altro. Ho rappresentato la mia visione di queste due idee, cercando di applicarle all’ architettura nel modo più significativo e semplice, un cubo e la proiezione dell’ architetto, la sua ombra.Il cubo, l’astrazione di una scatola, le attenzioni necessarie per la realizzazione di un progetto, l’ identità del sito.L’ ombra, l’ effettiva cristallizzazione delle informazioni raccolte, l’ impronta che si lascerà, la risposta ai problemi che il sito pone.

Una visione d’insieme è necessaria, un’analisi grandangolare del sito e del contesto storico sociale. Dei luoghi, Una visione d’insieme è necessaria, un’analisi grandangolare del sito e del contesto storico sociale. Dei luoghi, delle persone, delle future dinamiche e cambiamenti che , eventualmente, potrebbe un progetto apportare. Aldo Rossi in Architettura della Città scrive:

“L’ Architettura è la scena fissa delle vicende dell’ uomo, carica di sentimenti di generazioni, di eventi pubblici, di tragedie private, di fatti nuovi ed antichi”.

La scatola però, ha ancora bisogno di essere riempita per acquistare significato. Lo studio morfologico del terreno è sicuramente indispensabile. Come direbbe Alvaro Siza “per progettare nel tempo e non contro il terreno è sicuramente indispensabile. Come direbbe Alvaro Siza “per progettare nel tempo e non contro il tempo”.

La possibilità di “vivere” un luogo è determinante, ma non sempre possibile, per carpire caratteristiche non percepibili da chi questo spazio non l’ abbia almeno percorso una volta, creando un contatto vero, percepibile.

Se non si tiene conto di determinati agenti, si avvertirà la mancanza di qualcosa nei progetti.Nel “funzionalismo ingenuo”, ad esempio, le funzioni rappresentano strettamente le forme architettoniche, in Nel “funzionalismo ingenuo”, ad esempio, le funzioni rappresentano strettamente le forme architettoniche, in maniera statica ed inscindibile, creando cosi, una perdita di identità.

Una forma che viene influenzata da determinati fattori, può essere interpretata come l’ impronta delle forze che l’ hanno creata. Queste forze, non sono altro che quelle “in gioco in modo permanente e universale”, di cui ci parla Aldo Rossi e di cui ho brevemente discusso.

Un’ impronta però non è mai semplicemente la proiezione della forma che l’ha generata. Molte variabili entrano in gioco, la forza con cui questa si imprime, l’angolazione, la velocità. L’immagine finale è l’interpretazione personale, la soggettività che analizza l’oggettività dei fatti concreti. L’ Architetto è colui che l’interpretazione personale, la soggettività che analizza l’oggettività dei fatti concreti. L’ Architetto è colui che controllando queste variabili genera un’opera personale.

“L’architettura radicandosi in uno spazio preciso, resta avviluppata nelle caratteristiche del luogo, e risulta perciò letteralmente irripetibile.” Palladio

Per definizione un’ impronta è un segno, identificabile metaforicamente come cambiamento. Una trasformazione al fine di un tentato miglioramento che, ovviamente, dipenderà dalle funzionalità del progetto.

Identità del sito, impronta del progetto

Cristofori Marco Mattia