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Anno 1 numero 2, maggio-giugno 2005, periodico bimensile gratuito Centro Giovanile di Cultura e Ricreazione Ricreatorio San Michele, via Mercato 1, 33052 Cervignano del Friuli (UD) Segreteria telefonica e fax 0431 35233 • e-mail: [email protected] • internet: www.ricreatoriosanmichele.org Direttore responsabile: Norman Rusin • Redattori: Alberto Titotto, Luca Toso, Simone Bearzot, Andrea Doncovio, Giuseppe Ancona, Lorenzo Maricchio, Don Moris Tonso, Costantino Tomasin, Sandro Campisi Progetto grafico: Maurizio Barut, Cervignano • Impianti e stampa: Graphic 2, Cervignano Autorizzazione del Tribunale di Udine: n. 15 del 15 marzo 2005 • Tiratura n. 1.000 copie P ronti, attenti, via. Ancora una volta, per il terzo anno consecutivo, riparte il torneo dei borghi. Una kermesse che attira l’attenzione (in positivo o in negativo) di un’intera comunità: un vero e proprio fenomeno di costume che, per circa un mese, animerà le discussioni nelle piazze, nei bar, tra i giovani e i meno giovani. Un evento che coinvolgerà in toto Cervignano, e che quindi il giornale di Cervignano non poteva certo tralasciare. Nei prossimi 30 giorni, la città si colorerà a festa, gli atleti (mai come in questo caso nel senso più ampio del termine, come vuole lo spirito di questa manifestazione) si sfideranno nelle diverse gare in programma: uomini e donne, adulti e bambini, tutti incitati e coordinati dai rispettivi capi borgo. Per un mese, infatti, queste 8 persone saranno i principali punti di riferimento della comunità festante, con tanto di onori ed oneri. Perché quando i vari partecipanti, negli immancabili momenti di trance agonistica, domanderanno alterati “Chi è il responsabile qui?!?”, una schiera di indici puntati si alzerà imperturbabile verso un’unica direzione: “Prenditela col capo borgo!”. Ecco perché Alta Quota, in anteprima, ha voluto far raccontare proprio a loro, ai responsabili delle 8 contrade, i segreti, le curiosità e le speranze del torneo che sta per iniziare. Ovviamente, in maniera umoristica e scherzosa: perché, è bene ricordarlo, stiamo sempre parlando di un gioco. Andrea Doncovio Pozzi e aquedotti. L’argomento è ben noto, se ne parla da diversi anni e le sensibilità nel cervignanese sono coagulate da comitati e gruppi d’opinione. Da queste righe si vuole dare un contributo alla riflessione esplorando due aspetti quasi contrapposti: uno più esistenzialista e filosofico; l’altro concreto e pragmatico. In ogni caso non vuole essere una presa di posizione pro o contro l’acquedotto, ma l’intenzione è mantenere alto l’interesse verso il vero problema: bene supremo è l’acqua, la sua tutela e salvaguardia. (pag. 2) Una finestra sugli immigrati. E’ quanto si prefigge di diventare questo nuovo spazio che Alta Quota vuole dedicare agli extracomunitari di Cervignano. Ormai una realtà della nostra città, di cui spesso si sente parlare, senza però conoscerne effettivamente tutti gli aspetti. Esattamente ciò che questa rubrica si pone di raggiungere: protagonisti della prima puntata, Hassan e Aziz. (pag. 2) Perché donare il sangue? Una domanda che molti di noi si sono posti, a volte magari senza trovare neppure una risposta. Eppure a Cervignano esistono addirittura due diverse realtà che fanno del dono del sangue la loro missione: Avis e Afds. Chi sono? Cosa fanno? Dove operano? Domande che Alta Quota non ha voluto lasciare in sospeso. (pag. 5) ALTA UOTA Tratti d’estate Centro Giovanile di Cultura e Ricreazione Ricreatorio San Michele n.02 pag.01 p.04AndreaPeressin p.07ErsilioTonini p.09Volley p.10SanMarco p.11Mature p.12Scout A ttratti dai primi raggi di sole primaverili, abbiamo aperto il taccuino per calcolare il costo delle prossime vacanze. Non serviva la pioggia a farci richiudere il taccuino. Tra poche settimane sarà estate e per molti significherà relax e dolce far niente. Per altri il lavoro continuerà ancora per qualche settimana, prima del meritato riposo a casa propria, o magari in una località turistica. Abbiamo raccolto il suggerimento di Samuel Johnson: se s’intende tornare a casa con un valigia piena di nuove conoscenze occorre partire portandosi dietro le proprie. E allora in questo numero di Alta Quota abbiamo inserito le immagini più significative da portare con voi durante l’estate. Gli eventi attraverso i quali Cervignano si prepara al periodo estivo. Il Torneo dei Borghi, con i suoi giochi, la simpatica rivalità tra i diversi quartieri, le cene chiassose. Gli esami di maturità per gli studenti delle superiori. Nei quali decine di ragazzi s’impegnano per prepararsi ad affrontare nuove responsabilità da adulti. A giugno dovremo prendere una decisione importante. In paese, abbiamo ascoltato una voce autorevole, quella del cardinale Ersilio Tonini. Oltre la propria posizione specifica, il monsignore ha lanciato un messaggio: «Questo è un momento storico per il futuro dell’uomo». Qualunque esito avrà il referendum, quindi, nei prossimi mesi potremo osservare il rilievo del tema in questione. E forse, senza la pressione della scelta, lo faremo con maggiore lucidità. Il governo regionale sta istituendo nuove regole per L’ottavo torneo dei borghi saluta l’ingresso nella bella stagione Alle porte gli esami di maturità per gli studenti di Liceo e ITI: timori, attese, progetti per il futuro utilizzare l’acqua. Una risorsa fondamentale, di cui in estate si sente ancora più il bisogno. Abbiamo inserito le nostre considerazioni anche su questo tema. Infine, abbiamo scambiato qualche parola con due cervignanesi provenienti dal Marocco. Troppo poco per conoscerli, abbastanza per aprire una porta al dialogo. Ho sempre considerato l’estate come un periodo particolare, ottimo per riflettere sulla parte dell’anno appena trascorsa e per programmare quella che resta. Allora buona e fruttuosa estate a tutti. Norman Rusin Nella foto di Simone Bearzot i « capiborgo » del torneo di Cervignano Nel disegno di Giuseppe Tonello il « fair play » nei borghi

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Alle porte gli esami di maturità per gli studenti di Liceo e ITI: timori, attese, progetti per il futuro p.04AndreaPeressin p.07ErsilioTonini p.09Volley p.10SanMarco p.11Mature p.12Scout Centro Giovanile di Cultura e Ricreazione Ricreatorio San Michele Anno 1 numero 2, maggio-giugno 2005, periodico bimensile gratuito Andrea Doncovio Nella foto di Simone Bearzot i « capiborgo » del torneo di Cervignano Nel disegno di Giuseppe Tonello il « fair play » nei borghi

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Anno 1 numero 2, maggio-giugno 2005, periodico bimensile gratuitoCentro Giovanile di Cultura e Ricreazione Ricreatorio San Michele, via Mercato 1, 33052 Cervignano del Friuli (UD)

Segreteria telefonica e fax 0431 35233 • e-mail: [email protected] • internet: www.ricreatoriosanmichele.orgDirettore responsabile: Norman Rusin • Redattori: Alberto Titotto, Luca Toso, Simone Bearzot, Andrea Doncovio,

Giuseppe Ancona, Lorenzo Maricchio, Don Moris Tonso, Costantino Tomasin, Sandro CampisiProgetto grafi co: Maurizio Barut, Cervignano • Impianti e stampa: Graphic 2, Cervignano

Autorizzazione del Tribunale di Udine: n. 15 del 15 marzo 2005 • Tiratura n. 1.000 copie

Pronti, attenti, via. Ancora una volta, per il terzo anno consecutivo, riparte il torneo dei borghi.

Una kermesse che attira l’attenzione (in positivo o in negativo) di un’intera comunità: un vero e proprio fenomeno di costume che, per circa un mese, animerà le discussioni nelle piazze, nei bar, tra i giovani e i meno giovani. Un evento che coinvolgerà in toto Cervignano, e che quindi il giornale di Cervignano non poteva certo tralasciare. Nei prossimi 30 giorni, la città si colorerà a festa, gli atleti (mai come in questo caso nel senso più ampio del termine, come vuole lo spirito di questa manifestazione) si sfi deranno nelle diverse gare in programma: uomini e donne, adulti e bambini, tutti incitati e coordinati dai rispettivi capi borgo.

Per un mese, infatti, queste 8 persone saranno i principali punti di riferimento della comunità

festante, con tanto di onori ed oneri. Perché quando i vari partecipanti, negli immancabili momenti di trance agonistica, domanderanno

alterati “Chi è il responsabile qui?!?”, una schiera di indici puntati

si alzerà imperturbabile verso un’unica direzione: “Prenditela col capo borgo!”. Ecco perché Alta Quota,

in anteprima, ha voluto far raccontare proprio a loro, ai

responsabili delle 8 contrade, i segreti, le curiosità e le speranze del torneo che sta per iniziare.

Ovviamente, in maniera umoristica e scherzosa: perché, è bene ricordarlo, stiamo sempre parlando di un gioco.

Andrea Doncovio

Pozzi e aquedotti. L’argomento è ben noto, se ne parla da diversi anni e le sensibilità nel cervignanese sono coagulate da comitati e gruppi d’opinione. Da queste righe si vuole dare un contributo alla rifl essione esplorando due aspetti quasi contrapposti: uno più esistenzialista e fi losofi co; l’altro concreto e pragmatico. In ogni caso non vuole essere una presa di posizione pro o contro l’acquedotto, ma l’intenzione è mantenere alto l’interesse verso il vero problema: bene supremo è l’acqua, la sua tutela e salvaguardia. (pag. 2)

Una fi nestra sugli immigrati. E’ quanto si prefi gge di diventare questo nuovo spazio che Alta Quota vuole dedicare agli extracomunitari di Cervignano. Ormai una realtà della nostra città, di cui spesso si sente parlare, senza però conoscerne effettivamente tutti gli aspetti. Esattamente ciò che questa rubrica si pone di raggiungere: protagonisti della prima puntata, Hassan e Aziz. (pag. 2)

Perché donare il sangue? Una domanda che molti di noi si sono posti, a volte magari senza trovare neppure una risposta. Eppure a Cervignano esistono addirittura due diverse realtà che fanno del dono del sangue la loro missione: Avis e Afds. Chi sono? Cosa fanno? Dove operano? Domande che Alta Quota non ha voluto lasciare in sospeso. (pag. 5)

ALTA UOTA

Tratti d’estate

Centro Giovanile di Cultura e Ricreazione Ricreatorio San Michele n.02 pag.01

p.04AndreaPeressin p.07ErsilioTonini p.09Volley p.10SanMarco p.11Mature p.12Scout

Attratti dai primi raggi di sole primaverili, abbiamo aperto il taccuino per calcolare il costo delle

prossime vacanze. Non serviva la pioggia a farci richiudere il taccuino. Tra poche settimane sarà estate e per molti signifi cherà relax e dolce far niente. Per altri il lavoro continuerà ancora per qualche settimana, prima del meritato riposo a casa propria, o magari in una località turistica. Abbiamo raccolto il suggerimento di Samuel Johnson: se s’intende tornare a casa con un valigia piena di nuove conoscenze occorre partire portandosi dietro le proprie. E allora in questo numero di Alta Quota abbiamo inserito le immagini più signifi cative da portare con voi durante l’estate. Gli eventi attraverso i quali Cervignano si prepara al periodo estivo. Il Torneo dei Borghi, con i suoi giochi, la simpatica rivalità tra i diversi quartieri, le cene chiassose. Gli esami di maturità per gli studentidelle superiori. Nei quali decine di ragazzi s’impegnano per prepararsi ad affrontare nuove responsabilità da adulti. A giugno dovremo prendere una decisione importante. In paese, abbiamo ascoltato una voce autorevole, quella del cardinale Ersilio Tonini. Oltre la propria posizione specifi ca, il monsignore ha lanciato un messaggio: «Questo è un momento storico per il futuro dell’uomo». Qualunque esito avrà il referendum, quindi, nei prossimi mesi potremo osservare il rilievo del tema in questione. E forse, senza la pressione della scelta, lo faremo con maggiore lucidità.

Il governo regionale sta istituendo nuove regole per

L’ottavo torneo dei borghi saluta l’ingresso nella bella stagioneAlle porte gli esami di maturitàper gli studenti di Liceo e ITI:timori, attese, progetti per il futuro

utilizzare l’acqua. Una risorsa fondamentale, di cui in estate si sente ancora più il bisogno. Abbiamo inserito le nostre considerazioni anche su questo tema. Infi ne, abbiamo scambiato qualche parola con due cervignanesi provenienti dal Marocco. Troppo poco per conoscerli, abbastanza per aprire una porta al dialogo.

Ho sempre considerato l’estate come un periodo particolare, ottimo per rifl ettere sulla parte dell’anno appena trascorsa e per programmare quella che resta. Allora buona e fruttuosa estate a tutti.

Norman Rusin

Nella foto di Simone Bearzoti « capiborgo » del torneo di Cervignano

Nel disegno di Giuseppe Tonelloil « fair play » nei borghi

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Parole che sono poesia e che evocano appena declamate un senso di pace profonda. Parole quasi dissetanti per

gli animi inariditi da un’epoca edulcorata ed artifi ciale in cui la purezza s’intende tale solo se sigillata in PET.

È solo un preambolo di apertura per un tema molto caro a noi cervignanesi: i pozzi e l’acqua di falda oppure l’acquedotto.

Ha recentemente ripreso vigore l’argomento sulla spin-ta di una novità legislativa che mira a razionalizzare ed organizzare il cosiddetto ciclo delle acque.

Da un lato vi è la responsabilità di chi deve ammi-nistrare la cosa pubblica e deve operare scelte, anche dif-fi cili per un bene più alto e non sempre visibile che è il benessere della popolazione tutta. Dall’altro chi vive a sud della linea delle risorgive e specialmente per le genti del cervignanese i riferimenti sono ben altri ed in questo

ragionamento vogliamo umilmente avventurarci.Ci piace pensare che siamo gente fortunata, destinata

per volontà della provvidenza a vivere in uno spicchio d’universo che lo riassume tutto e che assomiglia molto a quello che immaginiamo essere un paradiso, per il clima, per la vegetazione, per il mare e per i monti, per i profumi dolci della primavera e per i colori intensi dell’autunno, per il soffi o del vento ed i silenzi profondi delle cavità roc-ciose, per la fertilità della terra e l’abbondanza dell’acqua. È proprio vero, se avessimo il tempo di godercelo, la ca-pacità di riconoscerlo e la sapienza di rendercene conto, potremmo proprio considerarci in paradiso.

Ma non è così. Siamo sulla terra. Uomini fra altri uomi-ni e pertanto condannati a complicare le cose semplici e a rovinare ciò che madre natura ci ha concesso in abbondan-za. È chiaro il disegno che vuole realizzare un acquedotto

a Cervignano, per ccchiudere

ccppoi i

Chiare, fresche, dolci acque

Hassan ha un sorriso che ti spiazza. Hassan ha due occhi profondi, gli occhi di chi ha visto molte cose.

Alcune talmente belle da non poter nemmeno essere de-scritte. Altre talmente brutte da non poter essere nemmeno raccontate. Hassan ha il cuore a metà, diviso tra la sua terra e la nostra. Perché Hassan è un emigrato, viene dal Marocco e vive a Cervignano. Tu che leggi, conosci si-curamente Hassan, non puoi non averlo mai incontrato. Hassan è il marocchino che lavora sotto la Coop in via Roma. Io che scrivo mi ricordo di averlo sempre visto lì, da quando sono nato. E ho voluto conoscerlo un po’ me-glio, sapere, nei limiti del possibile, qualcosa di più sulla sua vita e del suo rapporto con Cervignano.

Hassan, da dove vieni e da quanti anni sei in italia?Io vengo dal Marocco, e sono ormai tanti anni che vivo

in Italia, sempre qua a Cervignano. Sono arrivato qui nel 1982. Quanti anni avevi quella volta tu?

Io non ero ancora nato sai…ma come mai hai scelto di stabilirti a Cervignano e non in una grande città, tipo Udi-ne o Trieste?

Perché si sta dove si sta bene, non dove c’è sempre confusione o frenesia. A Cervignano si sta bene, la gente si comporta bene con noi e noi ci comportiamo bene con tutti, sappiamo che siamo ospiti. L’importante è compor-tarsi sempre bene dovunque si vada.

E la gente di Cervignano com’è?I cervignanesi sono brava gente! Ci troviamo bene. Ovvia-

mente c’è sempre qualche eccezione, ma quasi tutti ci trat-tano sempre con rispetto. Noi vogliamo solo tranquillità.

Ti capita mai di avere nostalgia di casa?Certo! Quando sono qui e lavoro sento la nostalgia della

mia terra e della mia gente…poi però quando sono a casa

mia sento la nostalgia del Friuli e di Cervignano, perché dopo oltre 22 anni sento di appartenere in parte a questa terra.

Stando alla tua esperienza personale, che idea ti sei fatto dei friulani?

I Friulani sono gente dura ma rispettosa. Una volta che ci instauri un rapporto le cose sono ottime, stai bene con loro. Certo bisogna sempre comportarsi bene, perché sennò perdere tutto è un lampo…

È dura vivere da emigrato qui a Cervignano?C’è crisi, la gente compra poco.. compra poco già nel

supermercato qui davanti, pensa un po’ cosa possono ve-nire a comprare qui da noi…però noi ci accontentiamo di poco… a noi basta riuscire a mangiare e a vivere tranquil-lamente, non vogliamo grandi cose.

Posso farti una foto?Certo. (fl aassh!!!!!!!!)

Luca Toso

pozziii privati, in nomeeee di una maggioreee salute pubblica e di una più razionale gestione delle risorse.

Purtroppo, da uomini, saremo capaci di renderci conto dell’importanza delle cose solo quando non le avremo più.Non vogliamo però considerarci ancora fuori tempo mas-simo. Riteniamo che il cittadino, l’abitante di queste terre fosse anche straniero o solo di passaggio, possa e debba reagire. Possa e debba affermare che nessun uomo (o legge) può toglierci ciò che il destino ha elargito e che pertanto ogni sforzo ed ogni risorsa debba essere impiegata per preser-vare e difendere la nostra chiara, fresca e dolce acqua.

E se fosse il prezzodel progresso?

“Mi sento Cervignanese”Hassan, arrivato a Cervignano dal Marocco nel 1982 in cerca di fortuna.Viaggio di AltaQuota tra gli extracomunitari della nostra cittadina Si rincorrono con sempre maggiore frequenza i segni

della crisi economica che ci coinvolgono sempre più da vicino. La delocalizzazione delle aziende del distretto della sedia, la mobilità alla Caffaro di Torviscosa, i pro-blemi occupazionali indotti dalla crisi di Porto Nogaro e la sua zona industriale ne sono chiara espressione.

A quello che sembra proprio essere un momento nero per la Bassa friulana sotto il profi lo economico, fa eco un diffuso disagio del mondo giovanile quale sintomo della diffi coltà di trovare occupazione e quindi prospettive sta-bili per il futuro.

E proprio mentre tutto ciò avviene, proprio nel mo-mento in cui dovremmo serrare i ranghi ed impegnarci tutti per superare le diffi coltà, ecco appare (o riappare) il problema dell’acquedotto.

Sembra quasi un canone ripetitivo, quando intorno a noi le cose non vanno troppo bene, quando i problemi del quoditiano divengono più urgenti ecco che le scelte epo-cali ci sembrano meno importanti. È avvenuto qualcosa di simile anche negli anni Ottanta quando venne realizzato il « tubone » che tante preoccupazioni dà oggi ai nostri amministratori. Ed ancor prima quando ancora a Torvis-cosa venne chiuso il reparto cellulosa e a Cervignano dato il via alla realizzazione dello scalo ferroviario.

Quasi fosse un prezzo da pagare, per uscire dalla crisi, dob-biamo concedere qualcosa che altrimenti non concederemmo.

Quante volte ed in quanti luoghi, per salvare un’industria ed i suoi sacrosanti posti di lavoro, noi esseri umani ab-biamo immolato la nostra intransigenza ecologista e i nostri principi di buon senso.

Non dimentichiamo però alcune considerazioni impre-scindibili: ne vale la pena? Ovvero esiste veramente vita dignitosa, senza dignitosa qualità della vita? E ancora: quanto vale la pena inseguire posti di lavoro con mec-canismi che non potranno mai violare le leggi spietate del mercato? In altre parole, se in qualche angolo di questo mondo, per un motivo che non capiremo mai, si realizzer-anno condizioni più favorevoli per produrre un determi-nato bene, è là che verrà prodotto. Noi ci terremo i nostri disoccupati ed il nostro acquedotto.

Ciò nonostante all’idea dell’acquedotto, in quanto im-pianto di distribuzione dell’acqua, in qualche modo ci stiamo abituando. Non vorremmo abituarci all’idea che l’acquedotto sia la soluzione al problema vero: ancora una volta la tutela delle nostre falde.

Complessivamente sono 750 le persone provenienti da cinquanta nazioni diverse, da tutti i cinque continenti. Sono soprattutto originarie dai paesi balcanici e dell’ex Jugoslavia, come Bosnia-Erzegovina e Croazia, che assieme rappresentano oltre un terzo del totale, e in parte dall’Albania. Molti sono gli emigranti anche dai paesi slavi del nord, come la Polonia e la Slovacchia e dai paesi dell’ex Unione Sovietica. In numero minore, invece, gli emigranti dall’America Latina e dai paesi dell’Unione Europea. L’età della maggior parte degli stranieri è compresa tra i 20 e i 50 anni, ma ci sono anche alcuni anziani e molti bambini in età pre scolare e scolare e molti ragazzi. Sono 80, infatti, i bimbi fi no a 9 anni, 83 invece i ragazzi dai 10 ai 19 anni, molti dei quali frequentano regolarmente le scuole del paese. La città, in ogni caso, veste ancora di rosa. Le donne sono difatti 264 in più rispetto agli uomini.

fi liale di Cervignano del Friuli

Pizzeria Ristorante

Chichibio« da Gennaro »Cervignano, via Carnia 2Chiuso mercoledì, tel. 0431 32704

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in uota, attualitàn.02 pag.03

Pradulin< CAPOBORGO:Gabriele Zuttion e A. PeressinCOLORI: Bianco e Blu

MIGLIOR PIAZZAMENTO: terzo posto (nel 2004)BORGHI “ALLEATI”: Madonnina e CapoiaBORGHI “AVVERSARI”: chi vuole vincere senza fraternizzarePUNTI FORTI: organizzazione, organizzazione, organizzazionePUNTI DEBOLI: i responsabili del borgo perché sono loro che creano “il bello e il cattivo tempo”DICHIARAZIONE: partecipare al torneo deve essere uno stimolo per portare avanti un qualcosa iniziato molti anni addietro per unire famiglie, vicini di casa e conoscere persone nuove.

Scodovacca< CAPOBORGO:Emanuele Spessot COLORI: Arancio e Grigio

MIGLIOR PIAZZAMENTO:Da quando ci sono 8 borghi sempre vintoBORGHI “ALLEATI”: StrassoldoBORGHI “AVVERSARI”: Pradulin e MadonninaPUNTI FORTI: OrganizzazionePUNTI DEBOLI: Devono trovarli gli altri borghiDICHIARAZIONE: Abbiamo fatto di tutto per non vincere…ma non ce l’abbiamo fatta! Quest’anno abbiamo cambiato capoborgo…

Piazze< CAPOBORGO:Piero Tesini e R. PoddaCOLORI: Verde e Bianco

MIGLIOR PIAZZAMENTO:settimo o ottavo posto (…non mi ricordo…)BORGHI “ALLEATI”: tuttiBORGHI “AVVERSARI”: tuttiPUNTI FORTI: la mascotte ranaPUNTI DEBOLI: la periferiaDICHIARAZIONE: saremo “al centro” dell’attenzione!!

Madonnina< CAPOBORGO:Stefano BolzanCOLORI: Rosa e Celeste

MIGLIOR PIAZZAMENTO: secondo postoBORGHI “ALLEATI”: Pradulin e CapoiaBORGHI “AVVERSARI”: MuscoliPUNTI FORTI: ballo, pallacanestro, bocce e calcioPUNTI DEBOLI: io e i bambiniDICHIARAZIONE: spero in un torneo migliore!!!

Turisella< CAPOBORGO:Alessandro SinatraCOLORI: Azzurro e Argento

MIGLIOR PIAZZAMENTO: primo posto BORGHI “ALLEATI”: nessuno - tuttiBORGHI “AVVERSARI”: tutti - nessunoPUNTI FORTI: il capoborgo PUNTI DEBOLI: il capoborgoDICHIARAZIONE: no comment…

Strassoldo< CAPOBORGO:Luigino BonuttiCOLORI: Giallo e Nero

MIGLIOR PIAZZAMENTO: settimo postoBORGHI “ALLEATI”: ScodovaccaBORGHI “AVVERSARI”: gli altriPUNTI FORTI: il chioscoPUNTI DEBOLI: nessunoDICHIARAZIONE: arrivare sesti!!!

Capoia< CAPOBORGO:Andrea ZamparCOLORI: Giallo e Verde

MIGLIOR PIAZZAMENTO: sei tornei e sei volte secondo posto!!!BORGHI “ALLEATI”: Pradulin e MadonninaBORGHI “AVVERSARI”: All’inizio nessuno, durante tutti gli altri, alla fi ne nessuno.PUNTI FORTI: il vice capoborgoPUNTI DEBOLI: il vice capoborgoDICHIARAZIONE: il nostro obiettivo è arrivare secondi…

Muscoli< CAPOBORGO:Guido ZuriCOLORI: Rosso e Nero

MIGLIOR PIAZZAMENTO: quinto postoBORGHI “ALLEATI”: nessunoBORGHI “AVVERSARI”: nessunoPUNTI FORTI: calcio senior e juniorPUNTI DEBOLI: basket e giochi popolari per bambiniDICHIARAZIONE: …e vinca il migliore!

« Albo d’Oro »1ª Edizione: Turisella2ª Edizione: Turisella3ª Edizione: Turisella4ª Edizione: Turisella

5ª Edizione: Scodovacca6ª Edizione: Scodovacca

7ª Edizione: ……………………………

PRIMA SETTIMANAgiugno • manifestazione • impianto • alle ore4 sabato, cerimonia apertura, piazza Indipendenza, 19.004 sabato, ballo, piazza Indipendenza, 21.005 domenica, lui & lei, stadio comunale, 9.00-12.005 domenica, briscola, Muscoli, 20.006 lunedì, calcio, sr Strassoldo, 20.00-23.006 lunedì, bocce, dlf Muscoli7 martedì, basket, palazzetto, 20.00-23.008 mercoledì, volley, palazzetto, 20.00-22.309 giovedì, bocce, dlf Muscoli9 giovedì, calcio, sr Strassoldo, 20.00-23.0010 venerdì, basket, palazzetto, 20.00-23.00

SECONDA SETTIMANAgiugno • manifestazione • impianto • alle ore11 sabato, baseball, p.le l. Aosta, 15.00-19.3011 sabato, tressette, Muscoli, 21.0012 domenica, ciclonga, Muscoli, 8.30-13.0012 domenica, festa sul fi ume, fi ume ausa, 15.30-18.3013 lunedì, bocce, dlf Muscoli, 20.0013 lunedì, calcio, sr Strassoldo, 20.00-23.0014 martedì, volley, palazzetto, 20.00-22.3015 mercoledì, basket, palazzetto, 20.00-23.0016 giovedì, bocce, dlf Muscoli, 20.0016 giovedì, calcio, sr Strassoldo, 20.00-23.0017 venerdì, volley, palazzetto, 20.00-22.30

TERZA SETTIMANAgiugno • manifestazione • impianto • alle ore18 sabato, calcio bimbi, Strassoldo, 17.3019 domenica, baseball, p.le l. Aosta, 10.00-12.00 15.00-19.3020 lunedì, bocce, dlf Muscoli, 20.0021 martedì, basket, palazzetto, 20.00-23.0022 mercoledì, volley, palazzetto, 19.30-23.0023 giovedì, bocce, dlf Muscoli, 20.0023 giovedì, calcio, sr Capoia, 19.00-23.0024 venerdì, basket, palazzetto, 20.00-23.00

QUARTA SETTIMANAgiugno • manifestazione • impianto • alle ore27 lunedì, bocce, dlf Muscoli, 20.0028 martedì, volley, palazzetto, 20.00-22.30 fi nali29 mercoledì, calcio, sr Capoia, 19.00-23.00 fi nali30 giovedì, basket, palazzetto, 20.00-23.00 fi naliluglio • manifestazione • impianto • alle ore3 domenica, freccette, parco Europa unita, 15.003 domenica, giochi bimbi, parco Europa unita, 15.003 domenica, gioco capiborgo, parco Europa unita, 18.003 domenica, cerimonia chiusura, parco Europa unita, 21.00

Calendario Torneo

dei Borghi 2005

…i protagonisti…

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Se sente che una squadra importante è nelle vicinan-ze, molla tutto e la raggiunge. Andrea Peressin ha la

stessa passione che lo animava vent’anni fa, quanto ha iniziato a raccogliere i primi autografi . Oggi ha una pre-ziosa collezione di maglie e fi rme di calciatori e allena-tori. E mentre tira fuori le maglie dalla scatola e apre i raccoglitori con foto e autografi , racconta un aneddoto dopo l’altro. Momenti importanti della storia del calcio, visti attraverso la sua esperienza diretta. E Andrea ci ha raccontato gli esordi del suo interessante sport.

Quando hai iniziato a collezionare?I primi autografi a cinque o sei anni. Andavo allo sta-

dio con mio papà, vedevo i giocatori e cercavo di avvici-narli per farmi fare l’autografo. Poi andavamo alle cene con l’Udinese Club. A quei tempi ogni tanto venivano an-che i calciatori. E così ho iniziato a raccoglierli e metterli tutti insieme.

Quanti autografi hai?Saranno un migliaio. Li ho messi tutti insieme negli al-

bum, assieme alle foto e agli articoli di giornale. Tra quel-li più importanti ci sono Zico, Roberto Baggio, il Trap,

Andrea Peressinè nato il 5 gennaio 1975. Felicemente sposato da alcuni

mesi, recentemente è diventato padre di Nicolò. Andrea ha l’abbronzatura e il fi sico da calciatore, ma il sorriso da attore

del cabaret. Perito meccanico, ha giocato a calcio sin dalla più tenera età. Ha militato in tutte le categorie del calcio dilettante della Bassa, e anche oltre. Ora famiglia e lavoro sono diventati il suo impegno principale. Ma lo sport è una passione che non

lo abbandona mai. Oltre a collezionare le magliette dei cal-ciatori, i loro autografi e le foto, Andrea gioca con gli amatori

calcio di Aiello. «Non posso – ha detto – allenarmi a certi livelli, ma quelli sono dei veri miti del calcio». Da quando è ritornato

a Cervignano il Torneo dei borghi, lui è l’anima del Pradulin, assieme all’inseparabile amico Gabriele Zuttion, in arte “Cle-mentina”. Tutte le attività del borgo ruotano attorno alla sua

capacità organizzativa e alla sua infaticabile attività di suppor-ter e artefi ce di simpatici striscioni canzonatori.

Triestino di origini ma cervignanese di adozione Francesco Contadini è un

altro artista di rilievo appartenente alla nostra comunità. Il suo curriculum del resto parla chiaro. Non è da tutti, infatti, riuscire ad emergere sulla scena nazionale dove si infrangono le speranze di migliaia di giovani. Ma Francesco, grazie alle sua caparbietà, all’impegno costante e a un po’ di fortuna è riuscito fi n dagli inizi ad addomesticare il successo e ha dato vita ad una serie notevole di progetti andati sempre a buon fi ne. Dapprima ha fatto il musicista puro parteci-pando anche ad una tournée di Fabrizio De Andrè e poi si è messo a produrre dischi, a comporre musiche (nel 2003 assieme al D.J. Gianni Coletti ha realizzato il progetto Go-spel in versione House “Gimme Fantasy”, diventato una vera hit ai primi posti di tutte le classifi che italiane, sigla de “Le Iene” su Italia 1 e stacchetto di “Striscia la Notizia” su Canale 5) e a gestire la scuola di musica Supersonic, dove insegnano musicisti di grande calibro. Insomma si può dire che il buon Francesco fa onore alla città e pro-prio a lui chiediamo un giudizio su Cervignano:

Innanzitutto come mai sei venuto qui da Trieste?Per amore. Mia moglie è di Cervignano e abbiamo deci-

so di venire a vivere qui quando ci siamo sposati. È stato duro trasferirsi?Non è stato semplice. A Trieste c’erano ovviamente più

occasioni per suonare e c’erano più locali. Insomma il tipo di vita era diverso. Con il tempo però mi sono ambientato e

devo dire che alla fi ne venire qui è stata la scelta giusta. Perché la defi nisci una scelta giusta?

Perché da qui ho potuto avere nuovi contatti con aree diverse della regione e ho scoperto che ci sono molte occasioni di suonare an-che in Friuli. Oltretutto Trieste negli ultimi anni si è parecchio ammosciata perché a molti locali non è più concesso di fare mu-sica dal vivo.

Cosa ti piace di Cervignano?Io immagino questa città come una grande

famiglia dove tutti si conoscono e dove è più fa-cile collaborare con qualcuno per realizzare un progetto comune. Da altre parti c’è tanta competizione e ci sono parecchie gelosie che rovinano sempre tutto. Qui è diverso, qui si sta bene.

Cosa invece non va?L’impressione che ho è che vengano perse parecchie oc-

casioni da parte della gente. Ci sono un cinema e due teatri che spesso offrono appuntamenti di qualità ma i cervigna-nesi non vi partecipano. Gli stessi giovani mi sembrano un po’ “addormentati”, manca loro quella grinta e quella tenacia che sono indispensabili per ottenere dei successi.

La vita culturale della città quindi ne risente?In un certo senso sì. Fortunatamente molti eventi fun-

zionano grazie ad un pubblico che viene da fuori altri trovano almeno una minima partecipazione interna, ma si potrebbe fare di più secondo me.

E la tua scuola come va?Va bene direi. Abbiamo parecchi ragazzi che vengono

ad imparare a suonare anche se sono pochi rispetto alle potenzialità della città. Anche qui vale il discorso fatto sopra: i giovani non vogliono impegnarsi. Sono appassio-nati di musica, ma non hanno voglia di imparare vera-mente a suonare.

Andrea Peressin15 anni di calcio attraverso maglie e autografi

Intervista con « Franz » Contadiniche ripercorre per noi le tappedella sua carriera

Vivere di musica è possibile

Enzo Bearzot, Del Neri e Bierhoff. Non solo calcio. Ho anche quelli di Carl-ton Myers e Jack Galan-da. Ne ho di campioni di quasi tutti gli sport. Ma quelli a cui tengo di più sono quelli di Baggio e di Zico. Questo l’ho avuto direttamente dal Brasile. Un mio parente si era trasferito là per lavoro e una sera è andato a cena con Zico. E così mi ha mandato l’autografo.

E la prima maglia?L’ho presa con un’amichevole invasione di campo. Era

l’anno dello spareggio dell’Udinese, che poi è fi nita in se-rie B. Avevo 14 anni. A fi ne gara, l’arbitro fi schia, corro in campo e chiamo il giocatore e gli prendo la maglietta. È quella di Stefano Pellegrini, ex Roma. Insomma, bisogna anche buttarsi. Poi le altre maglie le ho prese andando alle

partite o attraverso amici e conoscenti.Che valore hanno per te?Probabilmente hanno anche un costo… mi pare di aver

visto su Internet che le valutano parecchio. Ma non riu-scirei mai a venderle. Sono cose mie. Le ho prese per fare una “babata” con gli amici. Posso raccontare qualcosa di divertente. Sono dei ricordi. Un paio di maglie le ho prese giocando contro dei giocatori importanti. Il sogno di tutti i bambini, quando s’inizia a giocare a calcio, è quello di essere dall’altra parte, di diventare come i calciatori pro-fessionisti. Incontrarli adesso per avere la maglietta con l’autografo è come continuare quel sogno, così ti mantieni sempre un po’ bambino.

Quante maglie hai?Ne ho dieci originali, quelle con il logo, più altre dieci. Ma

tutte sono autografate con dedica personale “per Andrea”.L’ultima maglia in ordine di tempo?Quella per mio fi glio. Il 30 marzo è nato Nicolò. Gli

abbiamo dato questo nome in ricordo di mio nonno. Ho sempre avuto un legame particolare con lui. Ho fatto fare una maglia su misura per il bambino, come quella della nazionale. Casacca azzurra e pantaloncini bianchi, con lo stemma della nazionale. Poi l’ho personalizzata con due api sulle spalle. È originale, non ne esistono così piccole. Ho sempre fatto queste cose per i nipotini e gli amici.

Nella foto in altoAndrea Peressin mostra i suoi « trofei »

Nella foto al centro« Franz », a destra, + Dj Coletti, a sinistra,nello studio di registrazione a Cervignanoe in un live di qualche tempo fa…

fi liale di Cervignano del Friuli

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Esistono gli angeli? Sì, se per angeli intendiamo dei volontari che lavorano gratuitamente nell’ombra. Dei

volontari che ci aiutano quando abbiamo bisogno di loro, quando stiamo male.

Gli angeli a Cervignano arrivano nel 1982. Con il pri-mo nucleo della Croce Verde cervignanese.

Un gruppo di giovani provenienti dagli scout e del-l’azione cattolica, dà vita infatti alla sezione cervignanese della croce verde goriziana. Certo, questi angeli hanno

Il 24 novembre 2004, con alcuni compagni di 5 ELI A del Malignani di Cervignano, siamo andati per la prima volta a donare il sangue all’ ospedale di Jalmicco, guidati dal nostro professore Orazio Negrini che, tramite la scuola, ha organizzato il tutto. Come prima esperienza da donatore, inizialmente, pur consapevole dell’ importanza del gesto, nutrivo qualche preoccupazione, qualche timore, forse legati alla curiosità di scoprire una cosa nuova, che non avevo mai provato e a cui non mi ero mai avvicinato. Ogni sensazione ansiosa che provavo si è però dissolta nel momento in cui sono entrato nell’ ambulatorio: la gentilezza e professionalità del personale incaricato, il gruppo di amici, la magnifi ca atmosfera che si è subito creata e la sempre più crescente consapevolezza del gesto apprezzabile che stavo per compiere, mi hanno personalmente fatto provare una sensazione bellissima, che auguro a tutti di scoprire. Questi piacevolissimi momenti sono continuati durante l’ atto della donazione e alla sua fi ne, quando, in compagnia del professore, abbiamo mangiato la cioccolata e bevuto i succhi di frutta e il the messici a disposizione. L’ esperienza, che ho ripetuto poi il 27 aprile, mi ha sensibilizzato molto: oltre a farmi maturare, ho capito che con un piccolo gesto si può aiutare una persona che ha o avrà bisogno di aiuto. Ed ecco perché, come donatore di sangue e come testimone di questa esperienza, consiglio vivamente a tutti di avvicinarsi al mondo delle donazioni, qualsiasi esse siano ( organi, midollo osseo, ecc..) , come crescita personale e aiuto verso il prossimo.

Perché donare?Il sangue umano è un prodotto naturale non riprodu-

cibile artifi cialmente. E’ un tessuto costituito da una parte liquida, il plasma e da una parte corpuscolata, rappresentata da globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Nonostante i progressi tecnologici e scientifi ci, il sangue rappresenta an-cora oggi una risorsa insostituibile nella terapia di molte malattie. È un supporto indispensabile nei pazienti oncolo-gici in chemioterapia o in quelli che hanno subito un tra-pianto di midollo osseo e in trapiantologia.

Donare sangue volontariamente e con consapevolezza permette di concretizzare la propria disponibilità verso gli altri, ma anche verso se stessi, poiché così facendo si ali-menta un patrimonio collettivo di cui ciascuno può usufrui-re al momento del bisogno. In Italia attualmente non è stato ancora raggiunto l’obiettivo dell’autosuffi cienza nazionale: esistono profondi squilibri tra le diverse regioni del nostro Paese, per cui il divario fra la raccolta e il reale bisogno non trova compensazione, creando uno stato di emergenza e di carenza continuo. Per sanarlo, l’unica strada percorribile è quella di sensibilizzare fortemente i cittadini nei confronti della donazione volontaria e periodica del sangue e dei suoi emocomponenti.

La donazione non comporta rischi di alcun genere per la salute. Il sangue, infatti, è una fonte di energia rinno-vabile ed è quindi possibile privarsene in parte senza che l’organismo ne risenta. Il donatore ha anche la possibilità di controllare periodicamente il proprio stato di salute.

Donare il sangue, anonimamente, gratuitamente, volon-tariamente, periodicamente e responsabilmente, rappresenta oggi la maggior garanzia in termini di sicurezza trasfusio-nale.

Chi è l'AVIS?L’AVIS è un’associazione nazionale, nata agli inizi del

1900 con una struttura molto ramifi cata e profondamente radicata grazie alle sue capillari strutture di base costituite dalle Sezioni AVIS Comunali, formate da donatori effetti-vi e donatori emeriti, coordinati da un direttivo comunale e da un presidente, eletti dagli associati ogni 4 anni. Le sezioni comunali si raggruppano nelle AVIS PROVINCIALI e, a loro volta, queste costituiscono le AVIS REGIONALI che si inseriscono nell’AVIS NAZIONALE che detta le linee guida, gli indirizzi a livello nazionale e tiene contatti con gli organi istituzionali: per ognuno di questi organismi viene eletto un consiglio direttivo ed un presidente. La sezione comunale di Cervignano, con la sottosezione di Strassoldo, conta oltre 150 donatori iscritti, di cui oltre 130 donatori effettivi, ed il suo attuale presidente è il si-gnor GIOLO RINO che resterà in carica per il prossimo quadriennio.

Negli ultimi anni le donazioni oscillano mediamente fra le 160 e 170 all’anno, circa il 30% effettuate dai dona-tori in età compresa tra 18 e 30 anni. Da un po’ di tempo c’è una certa diffi coltà nel reperire donatori giovani che proseguano con una certa costanza nel tempo; da questo punto di vista i donatori più anziani danno senza dubbio un apporto di gran lunga maggiore.

Offrire una parte di noiper aiutare il prossimo

Due associazioni radunano centinaia di volontariMa ogni anno l’appello più forte è rivolto ai giovani

271 donatori di cui 193 uomini e 78 donne,per un’età media di 35/40 anni.

Questi sono solo una parte di numeri che la associazio-ne friulana donatori di sangue – Afds, sezione diCervignano, ha raggiunto nello scorso anno,confermandosi una realtà ben consolidatanella nostra comunità.

Questa associazione fondata nel lontanoaprile del 1963, attualmente ha il seguenteorganigramma: presidente Luigi Marturano,vicepresidente Paola Boem, rappresentantedonatori Lucio Roppa e sei consiglieri.

La sezione in questi 43 anni ha effettuato14.516 donazioni pari a 3.376 litri di sangue intero eplasma ed inoltre sono state assegnate ai donatori nume-rosi riconoscimenti tra cui diplomi medaglie e targhe.

Nel 2003 in occasione dei quaranta anni di fon-dazione il Comune di Cervignano ha concesso la medaglia d’oro al labano per quanto hanno fatto i donatori della sezione.

Come è stato menzionato sopra il nume-ro attuale di soci risulta essere di 271 perso-ne che vanno dai 18 anni ai 65 anni, fascia d’età nella quale è possibile donare sangue. Per quanto riguarda le donazioni nel 2004 ne sono state effettuate 277 di cui 203 di sangue intero e 74 di plasma.

Le persone che hanno effettuato un mag-gior numero di donazioni sono Ermacora Pierino e Isola Maria, raggiungendo circa 100 versamenti. I litri di sangue raccolti nel 2004 sono stati 131.

Per quanto concerne le attività e le mani-festazioni a cui la sezione si è dedicata di recente ricor-diamo gli incontri tenuti presso le scuole superiori locali, in particolare al liceo scientifi co A. Einstein si è svolta la “mattinata sanitaria” di cui la sezione ha assegnato un contributo per l’acquisto di testi scolastici destinati alla biblioteca dell’istituto.

Sono state attuate varie collaborazioni con diverse as-sociazioni Cervignanesi tra le quali la Banda Mandamen-tale di Cervignano, l’Auser e il Ricreatorio San Michele.

Nello scorso dicembre hanno partecipato alla serata or-ganizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune per il “Riconoscimento della maggiore Età”.

La sezione ha inoltre presenziato a 17 giornate del do-natore presso altre sezioni consorelle ed al 46° Congresso Provinciale Afds di San Giovanni al Natisone.

L’associazione spera che si avvicinino sempre più gio-vani al dono del sangue, in quanto donare aiuta a guarire altre persone che hanno bisogno di cure. Anche questo vuol dire prendersi delle responsabilità e dunque crescere dentro.

Auguriamo quindi ai nostri donatori di poter continua-re su questa strada coinvolgendo nuove persone affi nché più gente possa dare il proprio contributo per aiutare il prossimo.

avuto i loro momenti diffi cili: carenza di mezzi e fon-di, alle volte pure l’indifferenza della gente. Non si sono mai lamentati, hanno continuato ad aiutare i bisognosi in ogni condizione, in ogni luogo, ad ogni ora.

Loro, gli angeli della Croce Verde Basso Friuli, non co-noscono orari. Sono attivi dall’82 ventiquattrore al giorno.

Ad oggi i volontari sono 190 ed i soci 4000, e dispon-gono di mezzi moderni, come ambulanze dotate di sofi -sticate apparecchiature di rianimazione, o mezzi modulari da impiegarsi in operazioni di protezione civile e furgoni per il trasporto dei dializzati e dei disabili.

La Croce Verde è parte integrante dei servizi dell’Azien-da per i servizi sanitari della Bassa friulana e fa capo al 118, ovvero il servizio sanitario regionale.

Oltre a ciò l’ente ha anche i suoi medici, che garanti-scono la massima professionalità negli interventi, ed una serie di servizi ambulatoriali.

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“Imposero loro le mani e ricevettero lo Spirito Santo”Anche noi abbiamo ricevuto lo Spirito Santo, ma non lo “vediamo” nella nostra vita, e ci nascono dentro delle domande: “Ma l’ho ricevuto davvero?O è una semplice illusione?”Anche altri cristiani si fanno questa domanda e si fi nisce per non credere che la vita di Dio possa entrare nel nostro mondo

e trasformarlo.Da molti decenni ormai, si guarda solo a ciò che appare ed è ben visibile; non si riesce più a vedere ciò che è profondo e nascosto. “L’essenziale è invisibile agli occhi” dicevaSaint-Exupery, ed aveva trovato la verità unica dell’esistere, questo tesoro nascosto nel profondo. Anche gli antichi maestri dello spirito dicevano che la ricchezza dell’uomo è la sua “vita interiore”: qualcosa di misterioso e di profondo che è dentro l’uomo.Ma noi siamo diventati materialisti e, quindi, vuoti.Ma si può riprendere la vita!C’è un primo passo, al quale poi potranno seguirne tanti altri: è necessario “fare silenzio”, chiudere le sorgenti di rumore e di notizie, la voce di tante persone interessate a metterci nel cuore desideri e tensioni tante volte inutili, il chiasso di chi non vuole che io pensi con la mia testae alimenti la mia vita con il mio cuore.Nel silenzio, primo passo, il Signore, che sempresussurra qualcosa all’uomo, verrà ascoltato.E la vita riprende.

Don Silvano

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UN UOMO nasce da… « dentro »

Intensa anche quest’anno l’attività estiva della parroc-chia che vedrà per protagonisti soprattutto i bambini e

ragazzi della nostra comunità.Si inizierà subito con il Campo Comunioni per i bambini

di III, IV e V elementare a Nonta di Socchieve dal 4 al 10 luglio. Sempre a Nonta, dal 10 al 17 luglio i ragazzi di II e III media vivranno il Campo Cresime assieme ai coetanei della parrocchia di Grado. Dal 2 al 6 agosto è la volta dei ragazzi delle superiori con un campo a Torino; un’espe-rienza particolare e diversa dai soliti campi estivi in cui i giovani avranno la possibilità di ripercorrere e conoscere i luoghi dove ha vissuto e operato uno dei più conosciuti padri e maestri della gioventù: San Giovanni Bosco.

Ricordiamo inoltre il Centro Estivo che si svolgerà nella scuola materna parrocchiale per i più piccoli ed in ricrea-torio per i bambini delle elementari, ogni mattina dal 4 al 29 luglio. E infi ne uno degli appuntamentipiù attesi dai giovani della nostra comunità:

Un’estate ricca di appuntamenti

Sabato 30 aprile 2005 a Cervignano si è svolta la festa dei chierichetti. Una festa, questa, che raduna tutti i

ministranti presenti nelle varie parrocchie della diocesi di Gorizia. Erano presenti un centinaio di bambini che sono stati accolti negli spazi del ricreatorio San Michele dagli organizzatori della festa (don Gilberto, don Federico, don Moris, Christian e Simone), ma soprattutto dagli anima-tori del ricre che hanno dato del loro meglio in balli e bans all'ultima moda facendo scatenare i bambini presenti. La festa è proseguita con un gran gioco e alle 18 con la San-ta Messa presieduta dall’arcivescovo. E non poteva man-care alla fi ne di tutto un buon piatto di pastasciutta!

Cervignano è la parrocchia della diocesi che conta il maggior numero di chierichetti. Sono 40 in tutto con Mu-scoli e Scodovacca.

Numeri raggiunti grazie a dei responsabili di gruppo, che negli anni hanno saputo coltivare nei bambini e nei ragazzi il senso d’appartenenza ad un gruppo e allo stesso tempo l’essere parte attiva della comunità nella quale vi-vono. A portare avanti il gruppo, dopo don Michele e don Mirko, attualmente ci sono Simone Bearzot e Christian Franetovich. Questo gruppo è aperto a tutti i bambini e ragazzi che hanno voglia di stare insieme con gli altri, divertirsi e allo stesso tempo formarsi nella fede e servire Gesù.

Il gruppo s’incontra ogni sabato pomeriggio dalle 15 alle 16 nel Ricreatorio, in via Mercato 1.

Christian Franetovich

30 Aprile, festa dei ministrantia Cervignano

La carica dei 201Svoltosi dal 22 al 25 aprile di quest’an-

no, il pellegrinaggio della nostra Par-rocchia ha avuto come motivo ispiratore il tema dell’Eucaristia. La scelta ha voluto cer-care, in tal modo, un’occasione importante e un’esperienza particolarmente signifi ca-tiva, per porre al centro dell’attenzione e della rifl essione questo straordinario dono sacramentale, collocato al centro dell’Anno Eucaristico che si concluderà a Bari il 29 maggio, Festa del Corpus Domini, con una solenne celebrazione alla quale parteciperà anche il Santo Padre Benedetto XVI.

Il nostro pellegrinaggio ha voluto andare alla scoperta, o alla riscoperta, dei luoghi che custodisco-no importanti segni che si richiamano all’Eucaristia e il primo di questi è certamente la Basilica di Santa Cristina a Bolsena dove, in un giorno imprecisato dell’anno 1263 o’64, a dissipare i tormentosi dubbi di un sacerdote boemo sulla transustanziazione, giunse il miracolo del sangue che incominciò a stillare dall’ostia consacrata, lasciando-ne intrisi il corporale, i lini e i marmi dell’altare presso il quale il sacerdote stava celebrando.

Il secondo luogo è poi lo splendido Duomo di Orvieto, innalzato proprio per ricordare e onorare il miracolo di Bolsena. In questa città, dove allora si trovava, Papa Ur-bano IV, infatti, fece trasportare da Bolsena il Corporale recante le macchie del sangue e in questa stessa città il medesimo Pontefi ce emanò nel 1264 la Bolla “Transitu-rus de hoc mundo”, con la quale istituì la solennità del “Corpus Domini”.

Ancora oggi il Corporale è custodito all’interno del Duomo, in una cappella mirabilmente affrescata che da questa preziosa reliquia prende appunto il nome di “Cap-pella del Corporale”, ed è proprio al suo interno che noi pellegrini abbiamo avuto il privilegio di sostare a lungo in raccoglimento, aiutati in ciò dalla meditazione guidata dal nostro parroco mons. Silvano Cocolin sul tema dell’Euca-ristia luce del Risorto, fonte di grazia e di vita nuova,

Il pellegrinaggio della nostra parrocchia

I segni e i luoghi cheparlano dell’Eucaristia

Estate Insieme 2005 dal 26 agosto al 6 settembre. I bambini delle elementari e i ragazzi delle medie passeran-no le loro mattinate e i loro pomeriggi sempre in ricreato-rio dove saranno coinvolti in tantissimi giochi e attività. Le esperienze proposte sono dunque tante e ci auguriamo che ognuno possa trovare un momento dell’estate per vi-vere esperienze come queste, occasioni uniche per crescere stando assieme agli altri nella gioia e nella serenità. Per qualsiasi informazione al riguardo, potete rivolgervi in parrocchia.

radice e cardine da cui nasce lo spirito di comunità della Chiesa e di ogni comunità cristiana.

E spirito di comunione ha caratterizzato davvero anche la S. Messa domenicale concelebrata dal nostro parroco nella Basilica di Bolsena, assieme al parroco di questa cit-tadina e a quello della Parrocchia laziale di Alatri, giunta anch’essa in pellegrinaggio in questi luoghi con adulti e giovani. Questi ultimi, in particolare, hanno saputo ani-mare la S: Messa con la gioiosa grazia dei loro canti e dei loro strumenti, creando un clima di partecipazione e di vera fraternità.

Sicuramente la spiritualità e la ricchezza di questi luo-ghi, in cui la dolcezza e la bellezza del paesaggio naturale sembrano gareggiare con la bellezza che nasce dalla crea-tività e dalla perizia dell’uomo, hanno lasciato in ciascuno di noi un senso di profonda serenità e di letizia che vor-remmo conservare e mantenere sempre vivo nel nostro cuore, per noi stessi e per farne dono a quanti vivono accanto a noi.

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Il teatro Sala Aurora ha registrato il tutto esau-

rito il 6 maggio 2005. Centinaia di persone, sedute e in piedi, ad assistere all’ultimo dei tre incontri del Crossroads (incontri a tema per capire il mondo), quello col Mons. Cardinale Ersilio Tonini. Ospite d’eccezione per un incon-tro dibattito su una questione complessa e attuale come la procreazione medicalmente assistita. Affl uenza da tutta la bassa friulana e non solo: comitive da Monfalcone, da Gorizia, da Udine e addirittura da Treviso si sono date appuntamento nel teatro Sala Aurora del RSM. L’incon-tro è stato informale, col cardinale che dopo un cappello introduttivo ha risposto (e ringraziato) a tutti coloro che avessero domande di stampo etico e personale da porgli. Una personalità eccezionale e fortissima che dall’alto del-la sua veneranda età ha cercato di dipanare i dubbi dei presenti cercando di conciliare le idee personali con le esigenze della fede. Ciò che ha colpito particolarmente il pubblico sono state la lucidità, la familiarità e la cultura del cardinale. Alcuni hanno perfi no osservato che il cardi-nale sembra molto più giovane di un ultranovantenne…

Nell’incontro il mons. Tonini ha voluto sottolineare la bellezza della vita e il fatto che essa sia un dono per il quale ringraziare il Creatore. Un canto alla vita che ha toccato profondamente il pubblico.

Tonini ha sottolineato inoltre l’uso della ragione come strumento per avvicinarsi al voto in maniera consapevole.

Grazie Cardinal Tonini!Luca Toso

Dal 12 aprile ogni martedì dalle 20:30 alle 22:30 va in onda su Radio Presenza un programma radiofonico dal

titolo “I cugini di campagna – Il sapore vero delle cose”.Questa nuova trasmissione nasce con l’idea di formare un

punto d’incontro, in cui gli ascoltatori possono interagire e diventare loro stessi parte integrante di ogni puntata. Con la partecipazione degli ascoltatori, attraverso sms e telefona-te, verrà ricreata e plasmata “un’agorà radiofonica” in cui scambiarsi idee e opinioni sul mondo che ci circonda.

Due ore, ogni settimana, per parlare dei principali temi di attualità, sport, musica e cinema, il tutto trattato con la schiettezza e la semplicità che contraddistingue i due giovani ragazzi di campagna. Non mancherà ,inoltre, del-la buona musica e un pò di sano umorismo.

Il programma, condotto da Gabriele Scolaro e Pao-lo Cepellotti, vedrà anche la presenza di diversi ospi-ti che aiuteranno i due conduttori nella trasmissione.Un notiziario fl ash con le principali novità della settimana, un sondaggio fra gli ascoltatori su temi vari, l’approfon-dimento su argomenti di particolare interesse, le dediche musicali e, per fi nire, una carrellata degli appuntamenti radiofonici settimanali su Radio Presenza: questo il menù dei “Cugini di campagna – Il sapore vero delle cose”.

I cugini di campagna

« …Questa mattina mi sonosvegliato e come tutte le mattinemi è venuta una voglia di gridareci sono vedo sento (non lo gridotroppo forte sennò le suore michiamano il 113). Il discorso nostroincomincia di qui ragazzi. Il discorsoha un valore soltanto se noi crediamodi essere al mondo soltanto per miracolo,se noi crediamo ancora che veder nascereun fi glio è lo spettacolo più straordinario dell’uomo… »« …Esempi… la Svezia non è certo un paese

cattolico, è la prima ad aver dato inizio a questa pratica della fecondazione extracorporea per donazione, qui la chiamano eterologa. Sono aumentate le cause di divorzi perché arrivando il bambino a sei anni, quando va a scuola, il marito vuol metterci il becco e la donna gli dice è mio fi glio non è tuo fi glio. E lì nascono le cause di divorzio… »« …Vogliamo fare un referendum per eliminare

quella legge che dice “Nossignori! Prima il fi glio! Prima il fi glio!”… »« …Dicono che la nascita di bambini down sporca

l’ambiente umano come la polluzione sporca l’ambiente fi sico. In sostanza si vuole che l’uomo diventi padrone della vita e della morte… »

Sul tema della fecondazione assistita chiusura col botto di Crossroads

“È un passaggio storico per l’umanità”6 maggio, record di presenze in Sala Aurora per il cardinale

« …Produrre embrioni a piacimento per sceglierne quanti si vuole, scegliere il meglio, loro dicono scegliere quello sanno. La legge dice che soltanto tre embrioni al massimo si possono produrre. Allora se una donna non ci riesce la prima volta e vuole ritentare, bisogna andare a disturbare la sua ovaia con grave rischio per la donna stessa. Nossignori! Si possono produrre gli ovuli, si possono congelare gli ovuli, gli ovuli sono un pezzo del corpo umano, non sono come un essere umano. Il rischio è la creazione di uomini a proprio piacimento, di uomini su proprio progetto… »« …Ragazzi voi siete la generazione su cui Dio

conta. A voi Dio ha affi dato la salvezza delle specie umana. La sfi da di domani non sarà più quella di far si che la giustizia sia uguale per tutti, ma sarà quella della specie umana… »

fi no all’attuale scenario). Queste hanno dato il via alle do-mande del pubblico, che ha posto l’accento sulle differenze tra la politica viva, idealistica ed energica di un passato in cui i partiti erano in grado di creare un’identità, e quella attuale, giudicata troppo vuota e qualunquista…la stessa che ha fatto sorgere in un ragazzo presente in sala la do-manda: “Perché un ragazzo di vent’anni come me dovreb-be al giorno d’oggi decidere d’impegnarsi in politica?”.

Tra i mille dubbi e quesiti dei giovani, è però emerso un messaggio profondo, che gli ospiti sul palco hanno sotto-lineato: la passione e la volontà di migliorare il presente pensando al futuro sono le ragioni per cui vale veramente la pena di affrontare le diffi coltà del mondo della politica.

Simone Bearzot

Il disimpegno dei giovani verso il mondo della politica è forse un dato di fatto diffi cilmente contestabile…ep-

pure, a saperle “cogliere”, non mancano le occasioni per confrontare le due realtà.

Lunedì 2 maggio, in sala Aurora, un gran numero di giovani e adulti (la maggior parte dei quali con la politica ha o ha avuto poco a che fare) si è trovato di fronte a chi la politica la fa ogni giorno, per passione e per mestiere. L’assessore regionale alla cultura Roberto Antonaz, il con-sigliere regionale Isidoro Gottardo, coadiuvati da Gianni Candotto e Luca Negro (due giovani impegnati nella poli-tica locale) sono stati i destinatari delle numerose doman-de poste loro dal moderatore Pietro Becci e da un pubblico interessato e spesso “pungente”. Le testimonianze dirette dei quattro ospiti riguardo ai loro inizi e alle motivazioni alla base della scelta di “entrare in politica” si sono alter-nate, nel corso della serata, ad una carrellata di immagini e commenti inerenti alla storia della politica stessa (dal-l’Italia del boom economico, passando per le contestazioni giovanili degli anni ’70, lo yuppismo, la crisi dei partiti,

semplicità, schiettezza e ironiaper gustare il sapore vero delle cose

Giovani e politicaa confronto in ricreatorio

Continuano gli “incontri a tema per capire il mondo”

fi liale di Cervignano del Friuli

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Torneo Internazionale esordientiTrofeo Città di Cervignano « No doping »

Otto squadre partecipanti da diversi paesi:

• Fiumicello 2004• Cjarlinsmuzane• Palazzolo • Centro Federale Roma• Wacker (Germania)• Debrecen (Ungheria)• Primorje (Slovenia)• Hit Gorica (Slovenia)

Il torneo è stato organizzato dalla FIGC di Cervignano,con il patrocinio del comune.Hanno collaborato la sezione di Cervignanodell’Unione Nazionale di Veterani Sportivi,la Pro Cervignano, l’ AS Aquileia,la Pro Loco di Aquileia e numerosi sponsor.Le gare si sono svolte Sabato 30 Aprile a Cervignano(campo sportivo P.le Lancieri d’Aosta) e Aquileia,e Domenica 1 Maggio a Cervignano.

Il torneo sperimentale ha introdottoalcune novità tecniche:

• Calcio a 7 giocatori con campo di dimensioni ridotte con porte di dimensioni 6x2;• Fuorigioco a 13 metri dalla linea di fondo opportunamente indicato;• Cambi volanti.

Il torneo è stato vinto dalla squadra tedesca del Wac-ker, che ha battuto in fi nale la Hit Gorica. Tutte le altre

squadre sono classifi cate ex-aequo al terzo posto. Le gare sono state molto appassionanti e combattute;

sugli spalti il pubblico presente numeroso ha calorosa-mente sostenuto i propri beniamini. Tra sabato e domeni-ca, inoltre, approfi ttando del bel tempo, sono stati distri-buiti nell’ area esterna del campo sportivo, oltre 500 pasti. Tutto ciò grazie all’aiuto dato dai volontari dell’ Unione Nazionale Veterani Sportivi e della Pro Cervignano.

Prima di partire, i ragazzi e le loro famiglie (special-mente quelle proveniente dall’ estero e da Roma), hanno ringraziato vivamente gli organizzatori per l’opportunità avuta. Oltre all’aspetto sportivo, infatti, sono state dedi-cate diverse ore per la visita guidata al grande patrimonio storico-artistico-culturale di Aquileia e le bellezze della spiaggia di Grado. Gli ospiti provenienti da fuori regio-ne hanno approfi ttato per acquistare alcuni prodotti del-la nostra zona, soprattutto enogastronomici, del Collio e delle Valli del Natisone, rimanendo entusiasti della nostra terra.

Come sottolineato dall’assessore allo sport del comune di Cervignano Gianluigi Savino, oltre agli aspetti pret-tamente sportivi, questo torneo ha dato l’opportunità a diversi giovani provenienti dalle varie parti dell’Europa di conoscersi, fraternizzare e scambiarsi esperienze.

Gli organizzatori, visto il successo ottenuto con questa manifestazione, sono intenzionati a ripeterla il prossimo anno, introducendo alcuni miglioramenti e novità.

Altritempi

Fotografi a pubblicata per gentile concessione di« Fotoservizi Gennaro » di Luciano TrombinCervignano, via Garibaldi 2

Se avetefoto di gruppo,

di classe o di sportdi “Altri Tempi”contattateci

in redazione

Comunità Montanadel Friuli OccidentalePROGETTO GIOVANI

il PROGETTO GIOVANI presenta:

2° edizione del concorso nazionale“Lo sguardo dell’Aquila”premio di narrativa giovanile 2005

Parte la seconda edizione del concorso letterario nazionale“Lo sguardo dell’Aquila”, indetto dal Progetto Giovani

della Comunità Montana del Friuli Occidentalein collaborazione con il Comune di Cimolais

e la Provincia di Pordenone.Il concorso è rivolto ai giovani scrittori di tutta Italia

di età compresa tra i 15 e i 25 anni che potranno aggiudicarsi il primo premio di 600,00 Euro presentando un racconto

riguardante le tematiche della vita di montagna.Alle 3 opere segnalate andrà un premio di 200,00 Euro

e inoltre ci sarà un riconoscimento speciale al miglior autore residente nel territorio della Comunità Montana.

Le premiazioni verranno in dicembre con modalitàche verranno comunicate agli stessi interessati.L’elaborato dovrà avere la lunghezza massima

di 10 cartelle dattiloscritte e dovràpervenire in cinque copie (più una su fl oppy),

entro e non oltre il 10 ottobre 2005,presso:

Progetto GiovaniComunità Montana del Friuli Occidentale,

p.le della Vittoria 1, 33080 Barcis (Pn).Tel. 0427/764518

[email protected]

Hai immagini Hai notizie Hai curiosità Contattaci:[email protected]

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La nostra squadra locale di pallavolo dopo un po’ di stenti iniziali, col passare del tempo ha formato e

consolidato il gruppo, polverizzando molte avversarie è arrivata alla fi ne del campionato con l’unico rimpianto di aver imboccato troppo tardi la strada vincente per ar-rivare al traguardo che le sarebbe giustamente spettato, ovvero i playoff.

Il tecnico Walter Stabile commenta così la stagione: “durante l’anno mi sono concentrato sulla fase tecnico-tattica, lasciando alle ragazze il compito di trovare un loro equilibrio e diventare squadra. Lo spogliatoio ha agi-to bene, con la capitana Riva ad operare da collante assie-me alle altre componenti del team Gorza, Donda, Clemen-te, Malacrea, Scomersi, Tuan, Pellizzari, Buffon, Bortoli, Meneguzzi e Ragazzo.

Un ottimo gruppo di ragazze intelligenti e scaltre, che hanno interpretato al meglio i propri ruoli, creando uno spettacolo sportivo che ha deliziato i nostri tifosi e che ringrazio di cuore.”

E con queste parole dell’allenatore possiamo solo pen-sare con ottimismo per il futuro della società.

“Questa è stata un’annata soddisfacente sia dal punto di vista dell’amalgama creatasi all’interno dello spoglia-toio, sia per i buoni risultati ottenuti - afferma la giovane regista Chiara Buffon, – mi auguro che la prossima sta-

gione sia ricca di emozioni e sorprese, senza precluderci nessun risultato.

La Ca’Bolani quindi chiude questo campionato di serie C femminile al sesto posto assoluto con una nota positiva, ossia il record di punteggio in classifi ca nella storia socie-taria, ottenendo 46 punti.

Il precedente primato, di 44 punti, apparteneva alla al-lora neo-promossa Ca’Bolani di sette anni fa, con il mon-falconese Mannucci in panchina.

“Abbiamo di fronte un vero esempio sportivo: in que-sta squadra molte sfi de, tante scommesse sono state vinte quest’anno. Siamo orgogliosi di queste ragazze”, hanno dichiarato i dirigenti cervignanesi, soddisfatti dell’annata agonistica.

Sporting Club:mancano fondi, si riparte dai giovani

E dopo aver lodato la compagine per gli ottimi risultati raccontiamo il rovescio della medaglia, ovvero i problemi economici-fi nanziari che affl iggono la società.

Purtroppo dal prossimo anno la squadra di serie C non giocherà più per una mancanza di risorse economiche.

“Si tratta – dichiara Tiziana Marangoni, componente del direttivo – di una situazione delicata, economica-

mente non più sostenibile. I costi per mantenere la prima squadra nel campionato regionale sono al di sopra delle nostre possibilità. E quindi abbiamo deciso di rinunciare mantenendo il settore provinciale e giovanile”.

La Ca’ Bolani è nata a Cervignano nel 1994 e un po’ alla volta è arrivata all’attuale serie regionale. Il team è composto da dodici atlete, di cui quattro cervignanesi e otto in prestito. I dirigenti hanno preso questa diffi cile de-cisione dopo mesi di trattative alla ricerca di un sostegno economico ma senza ottenere risultati.

Anche l’invito di Ferruccio Riva, dirigente della società nonché presidente provinciale della Fipav, non ha avuto alcun effetto e una lettera aperta di Pietro Onofrio, par-tendo dal suo punto di vista di arbitro federale, entra nel merito. Le sue considerazioni toccano la crisi della palla-volo con “conseguenze negative sui nostri fi gli nel campo dello sport e della socializzazione, c’è necessità di sponsor ma si può contribuire anche con versamenti volontari dei cittadini e con apposita legge regionale…”

Quindi la società ripartirà con il settore giovanile per creare un nuovo gruppo di atlete cervignanesi che potran-no consentire di contenere le spese di gestione e cercare di rioccupare le posizioni alle quali Cervignano può aspirare.

Pagina a cura di Sandro Campisi

Quindicesima e consecutiva edizione per una manife-stazione unica nel suo genere, quale è la “24 ore di

basket”, organizzata dall’Associazione basket Cervigna-nese, svoltasi al palazzetto dello sport di piazzale Lancieri D’Aosta dalle ore 18 di sabato trenta aprile fi no alla stessa ora di domenica primo maggio. Una festa che coinvolge gente di ogni età, un’occasione per ritrovarsi passando una giornata in compagnia fra amatori, ragazzi, genitori e appassionati.

Il promotore di questa festa, nell’ormai lontano 1990, fu l’allora presidente dell’Abc Piero Tesini che assieme ad altre persone dell’ambiente si sono impegnati per dare vita a questa giornata di sport e di ritrovo per tutti i cer-vignanesi e non.

24 Ore di basketLa tradizionale festa sportiva amatoriale si conferma

come appuntamento fi sso per la comunità cervignanese

Nel corso degli anni la presenza di atleti e di pubblico è andata aumentando e si è cercato di perfezionare e ar-ricchire la kermesse, aggiungendo la lotteria che è ormai totalmente legata alla manifestazione. Gennaio è il mese in cui solitamente l’associazione inizia i preparativi per la festa e con il passare del tempo la macchina organizzativa si è oliata a dovere procedendo senza ostacoli e cercando sempre novità.

Il logo della manifestazione è ogni anno diverso e gli “affezionati” della 24 ore hanno l’intera collezione delle magliette usate nei diversi anni!

Durante le partite si vedono contrapposti padri contro fi gli, allenatori/dirigenti contro juniores ed anche squadre provenienti da fuori Cervignano. E’ principalmente festa per i bambini, ai quali è riservato ampio spazio e l’ultima ora della manifestazione, che vede in campo i “piccolis-simi”.

Ogni ora vengono dati premi: a chi segna per primo 3 punti nella partita vince un salame ed al termine, prima dell’estrazione della lotteria vengono fatti giochi vari con il coinvolgimento del pubblico.

Atleti di alto livello sportivo hanno partecipato alla 24 ore: Mian e Tonut sono stati protagonisti della festa negli anni passati, ed hanno preso parte anche le squadre di A2 femminili di Udine e Trieste.

All’interno del palazzetto viene adibito il tradizionale chiosco come ritrovo consueto post-gara per mangiare e bere insieme e per scambiarsi idee e progetti fra dirigenti allenatori e giocatori per la prossima stagione.

Siamo orgogliosi di continuare nell’organizzazione di questa kermesse – dichiara il presidente dell’Abc Mario Matassi, - con la consapevolezza che deve sempre di più crescere la sensibilità reciproca tra chi pratica lo sport , chi lo dirige e chi consente che ciò avvenga, ovvero le famiglie.

S. C.

Sporting Club CervignanoUn ottimo campionato nel quale si registra

il record storico societario di punteggio

La prima squadra

Le ragazze dell’Under 17

La prima squadra

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25 aprileIl coro La Clape canta

alla messa di San Marco,patrono di Scodovacca

Dopo mesi, giorni, ore di grande attesa, eccoci fi nalmente in partenza per quello che sarebbe diventato per noi l 'indimenticabile

viaggio in Grecia, organizzato dalla nostra prof Orsola Venturini.Una settimana di emozioni, di conoscenze, di sensazioni, si stupore

di fronte a monumenti e paesaggi che è volata in un attimo!Nell 'accavallarsi dei ricordi ci è diffi cile seguire un fi lo cronologico o di priorità; tutti ci sembrano notevoli, uno più spettacolare dell ’altro

Roma: ragazzi di Cervignano ai funerali di Papa Giovanni Paolo II

fi liale di Cervignano del Friuli

album…

25 aprileLe cuoche che hanno“sfamato” un’intera comunità

25 aprileLuciano Zorzin, costruttore

assieme a Otello Girardi,del nuovo organo di Scodovacca.

25 aprileTutti insieme…appassionatamente

25 aprile, Don Giovanni ei giovani di Scodovacca

Una delle tante foto del passato esposta alla mostra “Atôr da Glesia”. Ritrae una classe di bambini e bambine di Muscoli nel giorno della loro Prima Comunione con il parroco di alloradon Giovanni Trevisan.

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uotato domani

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Giovanni, 5 ELI A:“Non vedo l'ora di uscire…”

Savino, 5 ELI A:“Ce la metterò tutta per uscirecon il miglior voto possibile…”

Raffaele, 5 ELI A:“Confi do in un po’ di umanità

dai professori dopo anni di torture…”

Kevin, 5 ELI A:“Dopo anni di fatica spero di liberarmi

al più presto da questo peso…”

Cosa ti aspettidall’esame di maturità?

Un casale circondato da vigneti, con una cantina forni-ta di ottimi vini e formaggi di produzione propria. Un

po’ d’aria salubre ed ecco la ricetta degli studenti dell’Ein-stein per ritemprare le forze in vista dell’esame di maturi-tà. I ragazzi dell’ultimo anno, infatti, hanno prenotato la “cena di maturità” presso un agriturismo di Zellina, una località vicina a San Giorgio. Il menù? Antipasto con sa-lame e formaggio, un piatto di gnocchi, conditi con sugo fatto in casa, vino, caffè e magari…una grappa. E poi? Via in macchina a Lignano. Primo spizzico di un’estate distan-te ancora un tema d’italiano, un compito di matematica, un terza prova e l’esame orale. La notte l'hanno passata in discoteca, fi no all’alba. Qualcuno con una chitarra e una coperta ha salutato l’alba dalla spiaggia. Cornetto e capuccino al bar, immancabilmente aperto a cento metri dal parcheggio, e via per l’ultima sequenza: gli scherzi a quelli del primo anno. Ma su questo non ci sono indiscre-zioni. L’acqua avrebbe dovuto farla da padrone …quasi un battesimo rituale. E invece, a scuola come nei consigli

Davide, 5 ELI A:“La tensione comincia a salireman mano ci avviciniamo…”

Andrea, 5 ELI A:“Spero che i professori ci mettanoa nostro agio e vada tutto bene…”

Martina, 5 CH:“Lo ritengo un momento importantedella mia vita ma credo che sia solo

1’inizio di tanti altri esami…”

Diego, 5 CH:“Scalpito dalla voglia di fi nire tutto…”

Valentina, 5 CH:“Spero si crei una bella atmosfera…

sono ottimista…”

Stefano, 5 ELI B:“Ancora 1’ultimissimo sforzo e poi vacanza…”

Alberto, 5 ELI B:“Sono fi ducioso e nello stesso tempo ansioso…”

Giulio, 5 ELI B:“Speriamo che sia più facile

di quello che ci si immagina…”

Gabriele, 5 ELI B:“Vedo il traguardo sempre più vicino

e non vedo 1'ora di fi nire…”

Ristorante Pizzeria

Cervignano, via Roma 81Chiuso martedi, tel. 0431 35635

> Errata Corrige

Riguardo all’articolo pubblicato sul numero

uno di Alta Quota relativo all’Università della

Terza Età riceviamo la seguente precisazione

dalla coordinatrice Franca Santorio D’Urso: in

riferimento a quanti corsi sono stati attivati

quest’anno, si vuole rettifi care precisando che

gli iscritti possono partecipare ad un massimo

di quattro corsi a scelta e che i docenti, come

del resto, i responsabili ed i collaboratori

“sono persone che si ispirano ai principi del

volontariato e pertanto prestano la loro opera a

titolo del tutto gratuito.” La redazione si scusa

per l’imprecisione.

politici, ha scatenato qualche polemica.Dopo la festa, però, c’è la corsa fi nale verso gli esami.

Incogniti, vagheggiati, temuti. E la matematica sembra essere la materia che da più grattacapi ai maturandi. Lo abbiamo chiesto ad alcune ragazze dell’Einstein. “Senza dubbio – ha detto Silvia – è la matematica la materia che mi preoccupa di più. Non so cosa aspettarmi e non ci ca-pisco moltissimo”. Anche Claudia è della stessa opinione. “Matematica – ha detto – e fi sica. Sono proprio due grossi punti di domanda”. Per Eleonora, invece, la questione è diversa. “Sono – ha detto – un po’ preoccupata, perché ho paura di studiare tanto, ma non ricordare nulla al momen-to dell’esame. La matematica comunque è la mia bestia nera, perché non ho mai capito nulla in cinque anni”.

Questo è anche il momento per pensare a quello che si farà dopo il liceo. Silvia ha confi dato che le piacerebbe far teatro, mentre Claudia, che non ha ancora deciso su cosa puntare, è orientata verso la fi sioterapia. “Però – spiega – se scelgo quel ramo dovrò studiare tutta l’estate e non so

se ne avrò voglia”. A Eleonora, invece, piacciono molto i bambini. “Sceglierò – ha detto – Scienze della Formazione primaria. Mi piacerebbe fare la maestra d’asilo o alle elementari”.

Norman Rusin

I « Diserbanti »vincitori del torneodi calcio a 3 in RSM,nelle foto a latomomenti di gioco

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SCOUT, una missione lunga 50 anniIl 29 settembre 1955 nasceva il gruppo cervignanese.Una realtà che coinvolge 140 persone.Lo scopo: « Imparare facendo »

CORIMAinforma:

fi liale di Cervignano del Friuli

Il lavoro del centro a favore dell’educazione di pic-coli e grandi « campesiños » delle Ande prosegue

instancabile. A giugno si recherà a Chivimarca (Bolivia) un architetto di Verona per seguire la demolizione e suc-cessiva ricostruzione di un vecchio corpo di fabbrica pre-sente nella missione, ma inagibile da anni.

L’opera garantirà nuovi spazi di formazione per cen-tinaia di ragazzi e ragazze che già usufruiscono della struttura. Sarà ricostruita anche la piccola cappella per le liturgie domenicali.

Sostegni già avviati: 5 in Bolivia, 3 in Brasile,2 in Costa d’Avorio, 1 in Togo e India.Per ulteriori informazioni CORIMA vi invita a contattare:• Sostegni distanza: ANNA FONZAR(tel. 349 7738745 – e-mail: [email protected])• Prodotti equo e solidali: LUCA NEGRO(tel. 333 7282767 – email: [email protected])

CORIMA consiglia:G. Caffulli, Un fi glio all’altro capo del mondo.L’Adozione a distanza in Italia, Editrice Monti, 2000.

Scaricati e leggi la Carta dei Criteri del Commercio Equoe Solidale che puoi trovare ad esempio, sul sito internet:www.commercioequo.org/carta_dei_criteri.htm

Sviluppare le capacità globali di ogni ragazzo e ragazza educandoli al senso critico e ai valori fondamentali

dell’uomo: erano questi gli ideali che il giorno di san Mi-chele del 1955 avevano infi ammato un gruppo di giovani cervignanesi, spingendoli alla “promessa Scout”. Una pro-messa che, cinquant’anni dopo, la storia può considerare ampiamente mantenuta.

Perché a Cervignano lo scoutismo è divenuto una real-tà fondamentale, in grado di coinvolgere giovani e adulti in attività determinanti per lo sviluppo della persona e della società.

“Tra ragazzi e capi – ci racconta il capo gruppo, Miche-le Sclauzero – i censiti sono attualmente 140. Le attività coi bambini iniziano ogni domenica mattina con la messa delle 9.30, per poi proseguire in Ricreatorio fi no alle 13, con giochi e lavori pratici”. Ma, ovviamente, le attività non si esauriscono qui. “Durante l’anno associativo – ha precisato Sclauzero - sono previsti incontri ed esperienze con i tutti i gruppi scout della diocesi, nonché qualche esperienza condivisa in regione. Momento privilegia-to ed importante a conclusione di un anno associativo, poi, sono sicuramente i campi estivi vissuti con moda-lità diverse a seconda dell’età. I bambini, ad esempio, partecipano ai campi estivi della durata di otto giorni in accantonamento e solitamente in montagna. Anche per i ragazzi il campo estivo si tiene in montagna ma con una durata di 12 o 13 giorni in tenda. I giovani invece vivono l’esperienza di servizio nei campi estivi dei più piccoli, anche se a loro è dedicato un campo itinerante di 8 giorni in montagna. Per chi lo desidera, infi ne, ci sono proposte di campi “ora et labora” oppure campi di servizio o mo-dalità alternative alla montagna: dal campo in bicicletta a quello in canoa…”.

COSÈ LO SCAUTISMO?È un metodo educativo nato dagli scritti e dalle intui-

zioni pedagogiche di Robert Baden – Powell.

COSÈ L’AGESCI?L’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani (AGE-

SCI) è un’associazione che si propone di educare i giovani attraverso lo scautismo.

È nata il 4 maggio 1974 dall’unione di ASCI (Associa-zione Scout Cattolici Italiani) e AGI (Associazione Guide Italiane), oggi conta più di 170.000 iscritti, è diffusa sul-l’intero territorio nazionale, sia nei capoluoghi di provin-cia che nei piccoli comuni.

COME SI DIVENTA SCOUT?Per diventare scout basta iscriversi in uno dei tanti

gruppi sparsi per tutto il territorio italiano. Altra storia è invece se si vuole diventare capi scout. Per diventare capi scout, uomini e donne impegnati volontariamente e gratuitamente nel servizio educativo, per offrire ai ragazzi i mezzi e le occasioni per una maturazione personale, bi-sogna prendere coscienza e aderire alle scelte del patto as-sociativo e divenirne testimoni. Dopo l’adesione alle scelte del patto associativo si entra a far parte di una comunità capi. La formazione del capo però non si esaurisce qui. I capi partecipano ai campi di formazione, per affi nare e apprendere da altri scout di esperienza il metodo educati-vo. La partecipazione a questi campi non conclude però la formazione di un capo, che vive in comunità capi la sua formazione permanente.

TUTTI I GRUPPICoccinelle: bambine 8-11 anni. Capo cerchio: Maddalena GalluccioAiuto: Luca NegroLupetti: bambini 8-11 anni.Capo branco: Carlo SnideroAiuti: Stefano Del Bianco, Silvia GirardiGuide: ragazze 12-15 anni.Capo reparto femminile: Chiara OdoniAiuti: Paolo Galluccio, Matteo SangalliEsploratori: ragazzi 12-15 anni.Capo reparto maschile: Ivan SnideroAiuti: Romeo Gattesco, Francesco OngaroClan/fuoco: giovani 16-21 anni. Capo clan: Massimo Del BiancoCapo Fuoco: Alessandra ReaI capi, dai 21 anni sono riuniti in una comunità capiIl capo gruppo: Michele SclauzeroLa capo gruppo: Maddalena GalluccioResponsabile parco Scout: Sergio OdoniTesoriere: Sandro GiustiMagazziniere: Fabrizio CavuotoResp. Contingente italiano del prossimo incontroeuropeo di scout: Gloria Catto e Federica Maule

È stata una piacevole serata. Cena romantica, al lume di candela, passeggiata sulla spiaggia, ricordi di va-

canze con gli amici. L’accompagni a casa, e t’invita a salire per un cocktail. La fai accomodare e decidi di con-quistarla con il tuo drink. Un Beautiful Hawaii. Profumi del pacifi co (20 grammi di malibù), sensazioni esotiche (20 grammi di rum chiaro), mescolate a sapori europei (10 grammi contreau) e bollicine per rendere frizzante la serata (coca cola ghiacciata). Nell’angolo bar adocchi lo shaker (non manca proprio nulla!). Mescoli il tutto, con un abbondante aggiunta di ghiaccio. L’aria è tiepida, il cielo è terso e luminoso. Apri le ante in vetro del piccolo bar, per servire il cocktail nel bicchiere giusto: un hur-ricane, dalla caratteristica forma a tulipano. Aggiungi alcune ciliegine e ogni particolare è curato nei dettagli. Lo sorbite comodamente abbandonati sulle poltrone in vimini…fammi sapere com’è andata! Barman Marco

Il cocktail di « Barman Marco »NOME: Beautiful Hawaii. Per conquistare una donna.

TEMPO DI PREPARAZIONE: 2 minutiINGREDIENTI (per 1 persona):

20 grammi di rum chiaro, 20 grammi di malibù, 10 grammi di contreau, coca cola ghiacciata per riempire.

MODALITÀ: Si prepara nello shaker, miscelando tutti gli ingredienti con del ghiaccio. Si serve in hurricane

(o dicasi anche bicchiere a tulipano), riempiendo il bicchiere con coca cola. Prima di servirlo, decorarlo con

delle ciliegine su uno stecchino.

Cervignano, via XXIV Maggio 62, tel. 0431 370388