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Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI IL M ONDO DEI TRASPORTI Agenzia Stampa IL MONDO DEI TRASPORTI IN DIRETTA www.ilmondodeitrasporti.com VEGA EDITRICE - MONZA Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano 5,00 Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXIV - N. 228 - APRILE 2014 Il segreto del successo dell’azienda Pe.Tra Vincente con Stralis Hi-Way Toyota In lizza anche nei commerciali Sinari a pagina 40 In arrivo sul mercato ProAce nato dalla collaborazione con il Gruppo PSA che lo produce nei suoi im- pianti Sevel Nord. Fuso Grandi ambizioni per il Canter Euro 6 Focus da pagina 8 Rinnovato nella gamma e dotato di nuovi propulsori, in versione pure ibrida, il Canter si distingue anche per il pacchetto Ecofficiency. Maggiore Rent Il blu grande amico del trasporto leggero Galimberti a pagina 38 Punto di forza di AmicoBlu è la flotta, riconoscibile sempre per la sua famosa livrea. Ma è la specia- lizzazione la vera carta vincente. SCANIA BUS Miniero: “Sensibile crescita ovunque” È un entusiasmo contagioso quel- lo che traspare dalle parole di Si- mone Pellegrinelli, che insieme alla sorella e alla cugina rappre- senta la seconda generazione della famiglia impegnata nella gestione dell’azienda di trasporto Pe.Tra, fondata dal padre Gianan- drea negli anni Ottanta. “Con un solo camion, un Iveco 190.35 - ri- corda Pellegrinelli - poi in azien- da sono entrati anche mio zio Massimo, che ora si occupa dell’ufficio traffico, e mia madre Mariella che invece sta in ammi- nistrazione”. Grande appassionato di motori (in coppia con il padre ha vinto l’ultima edizione del campionato Seat su pista) Simone Pellegrinel- li ha respirato fin da piccolo l’aria del trasporto. “Da quando avevo Vinci a pagina 36 NISSAN TRUCK DUE CAMPIONI PRONTI ALL’OFFENSIVA Altieri a pagina 43 EVOBUS ITALIA Dürrfeld: “Il futuro potrebbe sorprendere” Decisa offensiva di Nissan nel cuore del mercato europeo dei veico- li commerciali pesanti. Sotto la sigla NT, Nissan Truck, la Casa giapponese propone sul mercato due modelli che non mancheranno di suscitare le attenzioni degli operatori professionali. Accanto al rinnovato NT400 Cabstar è arrivato l’NT500, l’ultimissimo auto- carro per applicazioni medio-gravose destinato a sostituire il prece- dente truck Atleon tra i modelli a chassis cabinato. Il veicolo com- merciale a cabina avanzata coprirà i segmenti di massa complessiva compresa tra 3,5 e 7,5 tonnellate e verrà assemblato nello stabili- mento Nissan di Ávila, in Spagna. NT500 risponde agli standard di elevata qualità che i clienti si aspettano da Nissan, rispettando al contempo la normativa Euro 6 e offrendo numerose varianti di pas- so e masse complessive. mesi. “L’80 per cento della nostra flotta è composta da camion Iveco - spiega il giovane manager - con cui il rapporto è reso ancora più stretto dal fatto che sono anche nostri clienti. La nostra concessionaria di riferimento per l’assistenza è l’Autoindustriale Bergamasca di Dalmine con cui collaboriamo fin dall’inizio del- l’attività”. Uno dei punti cardine della fi- losofia Pe.Tra sta infatti nell’affi- dare totalmente l’assistenza alla rete ufficiale Iveco. “Anzi, pos- siamo dire che l’efficienza delle loro officine è una delle caratteri- stiche migliori del marchio e che noi apprezziamo grandemente”. sei anni mio padre mi sedeva sulle sue ginocchia e mi portava a scaricare con il camion”. Ora invece si sta cimentando nelle diverse attività della società, che ha sì nel trasporto tradiziona- le il proprio core business, ma si occupa anche di logistica e sfrutta con competenza le possibilità of- ferte dall’intermodale. Il tutto per un fatturato annuo che nel 2013 ha raggiunto i 40 milioni di euro, 4 in più della stagione preceden- te, e che anche quest’anno pare destinato a crescere. Così come la flotta, in tutto circa 150 mezzi, a cui si aggiun- gono trecento semirimorchi, nella quale da qualche mese sono en- trati a far parte 35 Iveco Stralis Hi-Way Euro 6, con altri 35 che verranno consegnati nei prossimi Zola a pagina 18 Il mondo dell’autobus Scania a 360 gradi. A poco più di un an- no e mezzo dal suo insediamen- to come Global Sales Director di Scania Bus, Franco Miniero, manager di lungo corso e pro- vata esperienza nel settore, trac- cia il quadro della strategia del Grifone nel decisivo comparto del trasporto passeggeri, met- tendo in risalto che la mobilità collettiva è una delle chiavi per il futuro sviluppo economico e sociale. Altieri a pagina 42 Trasporto pubblico urbano e segmento turistico. È un’analisi a 360 gradi quella di Holger Dürrfeld, Presidente e Ammini- stratore delegato di EvoBus Ita- lia, che in questa intervista trac- cia il bilancio del mercato ita- liano senza tralasciare le note dolenti ma esprimendo anche motivato ottimismo sui possibi- li sviluppi positivi, soprattutto per il segmento coach.

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Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto

FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI

IL MONDOD E I T R A S P O R T I

Agenzia Stampa

IL MONDO DEI TRASPORTIIN DIRETTA

www.ilmondodeitrasporti.com

VEGA EDITRICE - MONZA

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€ 5,00 Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXIV - N. 228 - APRILE 2014

Il segreto del successo dell’azienda Pe.Tra

Vincente con Stralis Hi-Way

Toyota

In lizza anchenei commerciali

Sinari a pagina 40

In arrivo sul mercato ProAce natodalla collaborazione con il GruppoPSA che lo produce nei suoi im-pianti Sevel Nord.

Fuso

Grandi ambizioniper il Canter Euro 6

Focus da pagina 8

Rinnovato nella gamma e dotato dinuovi propulsori, in versione pureibrida, il Canter si distingue ancheper il pacchetto Ecofficiency.

Maggiore Rent

Il blu grande amicodel trasporto leggero

Galimberti a pagina 38

Punto di forza di AmicoBlu è laflotta, riconoscibile sempre per lasua famosa livrea. Ma è la specia-lizzazione la vera carta vincente.

SCANIA BUS

Miniero: “Sensibile crescita ovunque”

È un entusiasmo contagioso quel- lo che traspare dalle parole di Si-mone Pellegrinelli, che insiemealla sorella e alla cugina rap pre-senta la seconda generazionedella famiglia impegnata nellagestione dell’azienda di tra sportoPe.Tra, fondata dal padre Gianan-drea negli anni Ottanta. “Con unsolo camion, un Iveco 190.35 - ri-corda Pellegrinelli - poi in azien-da sono en trati anche mio zioMassimo, che ora si occupadell’ufficio traffico, e mia madreMariella che invece sta in ammi-nistrazione”.

Grande appassionato di motori(in coppia con il padre ha vintol’ultima edizione del cam pionatoSeat su pista) Simone Pellegrinel-li ha respirato fin da piccolo l’ariadel trasporto. “Da quando avevo

Vinci a pagina 36

NISSAN TRUCK

DUE CAMPIONI PRONTI ALL’OFFENSIVA

Altieri a pagina 43

EVOBUS ITALIA

Dürrfeld: “Il futuro potrebbe sorprendere”Decisa offensiva di Nissan nel cuo re del mercato europeo dei vei co-li commerciali pesanti. Sotto la si gla NT, Nissan Truck, la Casagiapponese propone sul mercato due modelli che non mancherannodi suscitare le attenzioni de gli operatori professionali. Ac canto alrinnovato NT400 Cab star è arrivato l’NT500, l’ul timissimo auto-carro per applicazioni medio-gravose destinato a sostituire il prece-dente truck Atleon tra i modelli a chassis cabinato. Il veicolo com- merciale a cabina avanzata co prirà i segmenti di massa com plessivacompresa tra 3,5 e 7,5 tonnellate e verrà assemblato nello stabili-mento Nissan di Á vila, in Spagna. NT500 risponde agli standard dielevata qualità che i clienti si aspettano da Nissan, rispettando alcontempo la normativa Euro 6 e offrendo numerose varianti di pas -so e masse complessive.

mesi. “L’80 per cento della nostra

flotta è composta da camionIveco - spiega il giovane manager- con cui il rapporto è reso ancorapiù stretto dal fatto che sonoanche nostri clienti. La no straconcessionaria di riferimento perl’assistenza è l’AutoindustrialeBergamasca di Dal mine con cuicollaboriamo fin dall’inizio del-l’attività”.

Uno dei punti cardine della fi-losofia Pe.Tra sta infatti nell’affi-dare totalmente l’assistenza allarete ufficiale Iveco. “Anzi, pos-siamo di re che l’efficienza delleloro of ficine è una delle caratteri-stiche migliori del marchio e chenoi apprezziamo grandemente”.

sei anni mio padre mi sedevasulle sue ginocchia e mi portava ascaricare con il camion”.

Ora invece si sta cimentandonelle diverse attività della società,che ha sì nel trasporto tradiziona-le il proprio core business, ma sioccupa anche di logistica e sfruttacon competenza le possibilità of-ferte dall’intermodale. Il tutto perun fatturato annuo che nel 2013ha raggiunto i 40 milioni di euro,4 in più della stagione pre ceden-te, e che anche que st’an no paredestinato a crescere.

Così come la flotta, in tuttocir ca 150 mezzi, a cui si aggiun-gono trecento semirimorchi, nellaquale da qualche me se sono en-trati a far parte 35 Ive co StralisHi-Way Euro 6, con altri 35 cheverranno consegnati nei prossimi Zola a pagina 18

Il mondo dell’autobus Scania a360 gradi. A poco più di un an -no e mezzo dal suo insediamen-to come Global Sales Directordi Scania Bus, Franco Miniero,manager di lungo corso e pro-vata esperienza nel settore, trac-cia il quadro della strategia delGrifone nel decisivo compartodel trasporto passeggeri, met-tendo in risalto che la mobilitàcollettiva è una delle chiavi peril futuro sviluppo economico esociale.

Altieri a pagina 42

Trasporto pubblico urbano eseg mento turistico. È un’analisia 360 gradi quella di HolgerDürr feld, Presidente e Ammini-stratore delegato di EvoBus Ita-lia, che in questa intervista trac-cia il bilancio del mercato ita-liano senza tralasciare le notedo lenti ma esprimendo anchemotivato ottimismo sui possibi-li sviluppi positivi, soprattuttoper il segmento coach.

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2 AttualitàN° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

FABIO BASILICOPERO

C’è una nuova offerta che arric-chisce l’offerta del programmaPremium Selection di RenaultTrucks che intende così soddi-sfare ancora meglio le esigenzedei propri clienti per quanto ri-guarda i veicoli usati. La Casadella Losanga propone l’offerta“Prestazioni Euro 5 al prezzo diun Usato”, offrendo a condizio-ni particolarmente agevolate,con finanziamenti fino a 5 annia cura di Renault Trucks Finan-cial Services l’acquisto di vei-coli Premium Strada Euro 5 conrate a partire da 842 euro/mese.Nell’offerta è compresa anchel’assicurazione comprensiva difurto, incendio, kasko, atti van-

dalici, eventi atmosferici e cri-stalli.

Renault Trucks, inoltre, haaggiunto al proprio programmaPremium Selection un’edizionespeciale Optifuel, disponibileper veicoli Premium Strada 460Euro 5. Questa edizione per-mette di ridurre i consumi del 6per cento rispetto ai veicoli Eu -ro 4 ed è dotata di un regolatoredi velocità Soft Cruise Control,del taglio automatico dell’inie-zione di carburante e della mo-dalità power inibita. L’edizionespeciale Optifuel è dotata anchedi deflettori regolabili sul tettoed è conforme agli standardEEV (Enhanced Environmen-tally friendly Vehicle). Le Solu-zioni Optifuel, sviluppate da R -enault Trucks per aiutare i tra-sportatori a ridurre i loro consu-mi di carburante, sono ora di-sponibili anche per i veicoli u -sa ti. L’edizione speciale Opti-fuel può quindi essere equipag-giata con Optifuel Infomax pertenere monitorati i consumi intem po reale. Gli autisti, inoltre,possono essere formati alla gui -da razionale attraverso il pro-gramma Optifuel Training, fi-nalizzato a ottenere risparmi dicar burante sostenibili.

Anche se per molti anni, ilcri terio guida nell’acquisto di

un veicolo è stato il prezzo eso lamente il prezzo, oggi la si-tuazione è cambiata. “Il merca-to dell’usato dei veicoli indu-striali sta attraversando una fasedi grande cambiamento - osser-va Aitor Agudin, Responsabiledell’Usato Renault Trucks Italia- I trasportatori che acquistanoveicoli si aspettano sempre piùservizi, in particolare le garan-zie del produttore, disponibilitàimmediata, veicoli revisionati efinanziamenti”. Per risponderea queste nuove esigenze deiclienti, Renault Trucks propone,ormai da un paio d’anni, il pro-gramma Premium Selection cheriguarda veicoli selezionati dalcostruttore completamente revi-sionati, con un massimo di480mi la chilometri percorsi esupportati da una garanzia delpro duttore di 12 mesi o di120mi la chilometri.

Caratteristica distintiva del

programma Selection è rappre-sentata dagli 80 punti di con-trollo effettuati sul veicolo, dal-l’interno/esterno cabina allacomponentistica, dal telaio almo tore. Argomenti importantiche rassicurano e richiamanol’attenzione dei clienti di veico-li usati.

“Per Renault Trucks Italia,l’usato di qualità rappresentaun’opportunità imprescindibileche contribuisce ad aumentare ilnostro parco circolante portandovalore aggiunto anche al la no-stra rete di assistenza”, com- menta Stefano Ciccone, Am mi-nistratore Unico di RenaultTrucks Italia. I veicoli Pre miumSelection sono disponibili pres-so tutti i centri dell’u sa to Re-nault Trucks in tutta Europa at-traverso la rete TruckPlus e ilsuo sito Internet www.truck-plus.it, consultabile in 16 lin-gue.

RENAULT TRUCKS

Premium Selectionancora più ricco

IL PROGRAMMA DEDICATO AI VEICOLI USATI PROPONE L’OFFERTA “PRESTAZIONI

EURO 5 AL PREZZO DI UN USATO” E LANCIA UN’EDIZIONE SPECIALE OPTIFUEL PER

VEICOLI PREMIUM STRADA 460 EURO 5 CON POSSIBILITÀ DI USUFRUIRE DI

OPTIFUEL INFOMAX E DI OPTIFUEL TRAINING.

Da sinistra: Stefano Ciccone, Amministratore Unico di RenaultTrucks Italia, e Aitor Agudin, Responsabile dell’Usato.

Uno dei veicoli proposti dai centri appartenenti alla rete TruckPlus.

EMANUELE GALIMBERTIMILANO

“Una moderna impresa di auto-trasporto deve saper offrirenuove tipologie di servizi e potercontare su manager capaci diideare progetti di pianificazionead hoc, cuciti sartorialmentesulla base delle esigenze del sin-golo cliente. Per fare questo oc-corrono figure con nuove com-petenze”. Così Alessandro Santi-ni, Direttore commerciale di FAIService, ha presentato CampusTruck, prima “business schoolper manager dell’autotrasporto”,a Milano nella sede FAI (Federa-zione Autotrasportatori Italiani).“Faccio i miei migliori auguri -ha proseguito Santini - ai giova-ni talenti che abbiamo seleziona-to, perché questa avventura liporti a entrare da protagonistinel mondo del lavoro. Quelladell’autotrasporto italiano è lastoria di moltissime piccole im-prese cresciute sull’onda di unmercato in rapidissima evoluzio-ne, ma anche chiamate a fron-teggiare uno scenario globalesempre più concorrenziale e,sull’altro fronte, una normativache troppo spesso ne bloccal’operatività. Corsi di formazio-ne come Campus Truck possonooffrire una soluzione e garantireil futuro delle imprese al passocoi tempi che mutano rapida-mente”.

A seguire è intervenuto PaoloUggé, presidente nazionale diFAI-Conftrasporto. “Oggi piùche mai - ha sottolineato Uggé -c’è l’assoluta necessità di mette-re alla guida delle aziende di au-totrasporto professionisti capaciproprio perché adeguatamenteformati. Sono necessarie compe-tenze alte soprattutto per renderecompetitive le aziende di casanostra non solo nel mercato na-zionale ma anche nel mercatointernazionale, dove si giocheràla vera sfida del futuro”.

“Le imprese - ha sottolineatoPasquale Russo, segretario na-zionale di FAI-Conftrasporto -cichiedono sempre più sostegnoper la progettualità dei flussi e larazionalizzazione dei processi.Per questo sono moltissime leaziende associate a FAI alla ri-cerca di manager tecnologica-mente preparati: questi corsi rap-presentano il primo passo di unpercorso formativo destinato adapprodare a un ottimo impiego,una concreta opportunità per co-struirsi una professionalità”.

“Un percorso formativo crea-to ad hoc - ha spiegato RobertoVerano, responsabile del proget-to Campus Truck - costruito at-traverso lezioni teoriche su argo-menti chiave per la gestione diun’azienda di autotrasporto cuiseguirà la modalità formativa delbusiness game, strumento inno-vativo di simulazione manage-riale attraverso il quale verrannoesaltate le capacità di analisistrategica, risoluzione dei pro-blemi, decision making, nonchécreatività e competenze relazio-nali. Intercettare le nuove tecno-

logie con il mondo dell’autotra-sporto, da troppo tempo radicatoin una visione tradizionale, è ilnostro obiettivo”.

Giuseppe Biazzo, ammini-

stratore delegato di Orienta, nelsuo intervento ha spiegato l’ade-sione al progetto ricordandocome “solo con una nuova cultu-ra della formazione si possono

aiutare le imprese a superare lacrisi che stiamo vivendo in que-sti anni”.

“Un progetto pilota - ha di-chiarato Marco Colombo, segre-

tario provinciale FAI Milano -cui ne seguiranno sicuramentealtri, una selezione di “talenti”frutto di un lungo percorso di re-clutamento. Come associazionedi categoria siamo felici di ospi-tare questo progetto, uno stru-mento in più a servizio delleaziende di trasporti, settore chefa muovere il nostro Paese”.

Ad ascoltare la conferenza dipresentazione, seduti in primafila nella sala conferenze dellasede FAI di via Bacchiglione aMilano, i primi “allievi” delcorso e alcuni degli imprenditorisponsor dell’iniziativa. Emanue-la Bertoni, dell’omonima azien-da di autotrasporti, ha aderito aCampus Truck perché convintache “l’eccellenza si possa otte-nere solo affiancando le sceltestrategiche con un’attenzionequotidiana ai livelli di professio-nalità e produttività”.

Ilaria Galli, di Galli Ecologi-stica, ha scelto Campus Truckperché “in un panorama lavorati-vo di sempre maggiore competi-tività ciò che può davvero rap-presentare un’efficace chiave disuccesso è una formazione chemetta gli operatori del settoredell’autotrasporto al passo con itempi”. E, ancora, Massimo Tad-dei, di Movart Traslochi, è entu-siasta di un progetto che “offrel’opportunità a imprese e talentidi entrare in contatto tra loro” eperché “le normative cambianovelocemente, i sistemi informati-ci anche, il mercato internazio-nale è il futuro e per tutto questooccorre una preparazione ido-nea”. Dunque aziende spinte daun comune denominatore: potercontare presto su nuovi “Truckinnovation manager”, professio-nisti dell’autotrasporto e dellalogistica in grado di supportarele imprese nella razionalizzazio-ne dei processi organizzativi in-terni ed esterni, per vincere lenuove sfide internazionali che ilmercato globale impone.

CAMPUS TRUCK

Dove nascono i nuovimanager del trasportoPRESENTATO A MILANO NELLA SEDE DELLA FEDERAZIONE AUTOTRASPORTATORI ITALIANI, IL PROGETTO MIRA A

FORMARE “FIGURE CON NUOVE COMPETENZE CHIAMATE A FRONTEGGIARE UNO SCENARIO GLOBALE SEMPRE

PIÙ CONCORRENZIALE”, COME SPIEGA ALESSANDRO SANTINI, DIRETTORE COMMERCIALE DI FAI SERVICE.

“Quella dell’autotrasporto italiano - dice Alessandro Santini, Direttore commerciale FAI Service - è lastoria di molte piccole imprese chiamate a fronteggiare uno scenario globale sempre più concorrenziale”.

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4 AttualitàN° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

GUIDO PRINASTOCCARDA

Non c’è niente di meglio di untour per dimostrare dal vivo lequalità di un mezzo che ha fattodella specializzazione la suamissione. Prende dunque il vial’Unimog Tour 2014: in novelocalità della Germania e in al -tri siti in Europa, clienti, poten-ziali clienti e rappresentantidel la stampa possono ammirarein esclusiva la nuova generazio-ne di Mercedes-Benz Unimog.Ol tre 20 Unimog, dal nuovo ecom patto U 216 al potente U530, danno sfoggio delle lorocapacità con una presentazioneorientata alla pratica, nella qua -le verranno messi in risalto ipun ti di forza del nuovo porta-attrezzi professionale nelle piùsvariate applicazioni che rien-trano nel novero del lavoroquo tidiano di un parco mezzimunicipale durante l’anno. Uni-mog Tour 2014 è organizzato incollaborazione con noti allesti-tori e produttori che prendonoattivamente parte al progetto e,ol tre a presentare le molteplicisoluzioni di montaggio e alle-

stimento per il nuovo Unimog,forniscono supporto nelle dimo-strazioni. È, inoltre, possibileammirare un esemplare dellanuova serie Unimog U 4023/ U5023 che, anche in futuro, ri-marrà sinonimo di massimeprestazioni off road.

I propulsori dei nuovi Uni-

mog sono BlueEfficiency Po -wer. La nuova generazione dimo tori mette a disposizione treunità a 4 cilindri e due a 6 cilin-dri con potenza compresa tra115 kW/156 cv e 220 kW/299cv. Si tratta di modernissimipro pulsori Common Rail checo niugano consumi di carbu-

rante ridotti ed emissioni conte-nute per far si che, Unimog, no-nostante le numerose sfide co-struttive affrontate al fine di ri-spettare i requisiti Euro 6, è og -gi ancora più efficiente.

Altra importante novità dellagamma è l’EasyDrive, la trazio-ne sinergica disponibile a ri-chiesta che assicura i vantaggidi una guida senza interruzionied efficiente consentendo dicommutare rapidamente duran-te la marcia dalla trazione idro-statica al cambio manuale mec-canico. Per l’azionamento degliattrezzi è disponibile un nuovoimpianto idraulico di lavoro:con il 30 per cento in più di po-tenza idraulica, l’impianto lavo-ra con maggiore precisione ed è

azionabile in modo totalmenteproporzionale. Senza contareche il nuovo impianto idraulicoVarioPower, disponibile a ri-chiesta, rappresenta un comple-tamento particolarmente poten-te dell’impianto idraulico di la-voro. È destinato all’aziona-mento di attrezzi potenti come ibracci falcianti posteriori. An -che nei nuovi porta-attrezzi U -ni mog è disponibile a richiestal’equipaggiamento con sistemaVarioPilot: volante e pedali sipossono spostare in pochi se-condi dalla postazione di guidaper essere utilizzati sul lato pas-seggero.

Unimog non si è mai sottrat-to ai compiti più impegnativi,anche quando si tratta di girare

il mondo per un viaggio di noz -ze. Nello specifico quello deineo-coniugi Jennifer e PeterGlas, che hanno optato per unaluna di miele senza limiti ditem po e di spazio: il giro delmondo a bordo di un Unimog.Partiti un anno fa, il 30 aprile2013, dalla Germania i due spo-sini si trovano attualmente inAsia. Un Unimog U 1300 L del1986 è la loro casa mobile, so-prannominata “Glaarkshouse”dai cognomi dei due avventuro-si. Nonostante le sette tonnella-te di peso a serbatoio pieno, con540 litri di gasolio e 180 litri diacqua potabile a bordo, l’auto-carro ancora oggi garantisce si-curezza e sorprendente agilitàin ogni situazione di marcia.

MERCEDES-BENZ

Al via l’UnimogTour 2014

IN NOVE LOCALITÀ DELLA GERMANIA E IN ALTRI SITI IN EUROPA, CLIENTI,POTENZIALI CLIENTI E RAPPRESENTANTI DELLA STAMPA POSSONO AMMIRARE IN

ESCLUSIVA LA NUOVA GENERAZIONE DI MERCEDES-BENZ UNIMOG.

URBANO LANZAPASTORANO

Lo specialista dei veicoli usatidella Stella grande protagonistaa Traspo Day 2014, la secondaedizione della Fiera del traspor-to e della logistica che si è tenu-ta dal 6 al 9 marzo al Polo Fie-ristico A1 Expo di Pastorano, inprovincia di Caserta. Lo specia-lista è ovviamente TruckStore,il network europeo di Merce-

des-Benz dedicato alla venditadi veicoli d’occasione. Il mon -do dei trasporti si è dato ancorauna volta appuntamento al Sudper un evento che ha visto coin-volti i principali operatori delsettore dei trasporti e della logi-stica. Un’opportunità ghiottaper Mercedes-Benz per presen-tare l’offerta di veicoli usati egarantiti TruckStore, ormai di-venuto punto di riferimento perchiunque desideri acquistare un

veicolo industriale usato in Ita-lia. Per l’occasione, nell’areafie ristica del casertano era pre-sente anche un Mercedes-BenzArocs 4148 K, nell’area esposi-tiva della concessionaria cam-pana D.E. Truck.

La Stella ha quindi offerto aivisitatori di Traspo Day la pos-sibilità di conoscere valori eservizi della più grande rete eu-ropea di commercializzazionedi veicoli usati plurimarca, con

più di 2mila veicoli in offerta eoltre 30 centri in Europa. I cen-tri TruckStore, oltre a commer-cializzare veicoli di ogni marca,offrono un’ampia gamma diservizi: leasing, buy-back, ser-vizi finanziari, permuta, ripristi-ni e allestimenti anche su ri-chiesta, disbrigo delle praticheper l’esportazione, certificazio-ne e sigillo di qualità. Grazie al -la sinergia con l’intero network,qualora il veicolo scelto non siadisponibile presso il TruckStorepiù vicino, viene avviata una ri-cerca che coinvolge tutti i centrieuropei. Se il veicolo è presentein una qualsiasi altra struttura inEuropa, viene prontamente tra-sferito al centro al quale si è ri-

volto il cliente.La rete italiana di TruckStore

è stata recentemente potenziatacon due nuovi centri: a Ro ma, apoche centinaia di me tri dal-l’uscita 16 (Prenestina) del l’au-tostrada A90 (Grande RaccordoAnulare), convergenza delleprincipali arterie autostradaliitaliane, e a Piacenza, nellazona di Caorso, in prossimitàdell’uscita dell’autostrada A21,nel cuore del più dinamico poloindustriale italiano del settoredei trasporti, facilmente rag-giungibile da tutto il Nord Ita-lia.

La qualità degli autocarri,do po accurate verifiche su ogniaspetto del veicolo, viene certi-

ficata dalla garanzia TruckSto-re, valida in tutta Europa e pertutte le marche. Il marchioTruck Store offre la sicurezzache ogni autocarro è stato sotto-posto a una scrupolosa periziasu carrozzeria, meccanica, cate-na cinematica e pneumatici.Sul la base di questa valutazioneviene compilato uno stato d’usoe viene definita una categoria diappartenenza: Oro, Argento eBronzo. Inoltre, attraverso ilsito www.truckstore.it è possi-bile consultare una panoramicadettagliata dei veicoli disponi-bili presso tutte le sedi Truck-Store in Europa, un primo con-tatto con il mezzo più adattoalle proprie esigenze.

MERCEDES-BENZ

TruckStore protagonista aTraspo Day

MERCEDES-BENZ HA OFFERTO AI VISITATORI DELLA SECONDA EDIZIONE DELLA

FIERA DEL TRASPORTO E DELLA LOGISTICA SVOLTASI IN MARZO A PASTORANO

L’OPPORTUNITÀ DI CONOSCERE VALORI E SERVIZI DELLA PIÙ GRANDE RETE

EUROPEA DI COMMERCIALIZZAZIONE DI VEICOLI USATI PLURIMARCA.

Una delle innumerevoli applicazioni che qualificano l’offerta sul mercato della gamma Unimog.

L’Unimog U 1300 L dei coniugi Jennifer e Peter Glas.

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Evitare gli innesti in salita.

Oltrepassare la collina in fase di rilascio.

Sfruttare lo slancio.

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6 AttualitàN° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

GIANCARLO TOSCANOSTOCCARDA

Sono in dodici e sono i migliorifor nitori dell’anno per Daimler.Il Gruppo di Stoccarda gli hacon ferito i Supplier Awards2013 quale riconoscimento peril prezioso contributo nel corsodello scorso anno. La sesta ceri-monia di premiazione, a cuihan no partecipato circa 450rap presentanti di aziende forni-

trici del colosso tedesco, si è te-nuta presso il Mercedes-BenzCenter di Stoccarda.

I Daimler Supplier Awardsvengono assegnati ogni anno afornitori distintisi per il relativocontributo al successo azienda-le. Nel rapporto di collaborazio-ne con i fornitori diretti Daim-ler adotta un proprio modellodenominato “Daimler SupplierNetwork” e basato sui principidel risultato e della collabora-

zione. Le performance vengonovalutate in termini di qualità,costi, affidabilità e innovazione.La partnership che lega Daim-ler ai propri fornitori è quindifondata su fiducia e trasparen-za, prevedendo l’adozione dibusiness practice sostenibilivol te a promuovere l’intera reteper un costante miglioramentodelle relative prestazioni sumercati nuovi ed esistenti. Nelsuo discorso di apertura, Dieter

Zetsche, Presidente del Boardof Management di Daimler AGe Responsabile di Mercedes-Benz Cars, ha sottolineato lasempre maggiore importanzadei Daimler Supplier Awardsper il successo dell’azienda:“Sia mo qui anche per premiareuna squadra vincente: la mi-gliore rete di fornitori al mon -do. E desideriamo ringraziaretut ti i nostri partner per la fedel-tà e l’impegno profuso”.

Il premio, un trofeo creatodai designer Daimler, è statocon ferito dai Membri del Boardof Management di Daimler eResponsabili Procurement: Die-ter Zetsche, Klaus Zehender,Membro del Divisional Boarddi Mercedes-Benz Cars e Re-sponsabile Procurement andSupplier Quality, WolfgangBern hard, Responsabile diDaim ler Trucks & Buses, Mar-cus Schoenenberg, Responsabi-

le Production Materials Procu-rement Commercial Vehicles,Wil fried Porth, ResponsabileHuman Resources di Labor Re-lations & Mercedes-Benz Vans,Wendelin Wolbert, Responsabi-le Non-Production MaterialsProcurement. Thomas Weber,Responsabile Group Research& Cars Development Merce-des-Benz, ha illustrato le più re-centi innovazioni introdotte daDaimler insignendo del “Pre-mio speciale per l’innovazione”Continental AG, azienda pro-duttrice del touchpad della nuo -va Classe C. Tra i premiati del lacategoria Acquisti & Qualitàfornitori anche l’italiana MA srl(Magnetto) “per aver dimostra-to flessibilità e affidabilità stra- or dinarie nella produzione discoc che”. Magnetto è responsa-bile per l’intera carrozzeria del -la Classe C in Sudafrica.

Wolfgang Bernhard ha quin-di presentato opportunità e sfi -de che dovranno essere affron-tate a livello globale nel settorevei coli commerciali, sottoline-ando l’importanza di una colla-borazione sinergica tra Daimlere i propri fornitori: “Stiamo cer-cando di consolidare ulterior-mente la nostra posizione dileadership tecnologica. E perrag giungere questo obiettivodobbiamo poter contare su par-tner innovativi e affidabili chesap piano proporre idee nuove elavorare con noi alla definizio-ne delle tecnologie più avanza-te”. “La stretta collaborazionecon fornitori di beni e servizide gni della nostra fiducia rap-presenta da anni una pietra mi-liare del nostro successo - haag giunto Wilfried Porth - È fon-damentale che i nostri fornitoririspettino e condividano i nostristessi standard”.

Molto positivo anche il com-mento di Thomas Weber in rife-rimento al “Premio speciale perl’innovazione” assegnato aContinental: “Il touchpad dellanuova Classe C è facile da usa -re come uno smartphone, per-mette di digitare direttamenteco mandi in diverse lingue conun feedback tattile semplice echiaro. Una tappa fondamentaleverso un utilizzo veramente in-tuitivo!”.

DAIMLER PREMIA I SUOI MIGLIORI FORNITORI CON I SUPPLIER AWARDS 2013 QUALE RICONOSCIMENTO PER IL PREZIOSO CONTRIBUTO NEL CORSO DELL’ANNO.CIRCA 450 RAPPRESENTANTI AZIENDALI HANNO PRESO PARTE ALLA CERIMONIA DI PREMIAZIONE PRESSO IL MERCEDES-BENZ CENTER DI STOCCARDA.

DAIMLER

I dodici apostoli della fornitura

Acquisti globali Trucks and Buses Hengst SE & Co. KG Per i moduli acqua-olio dei motori di nuova generazioneMercedes-Benz e per la profonda motivazione e il grandeimpegno dimostrati nell’applicazione del concetto di modu-larità dei componenti in tutto il mondo.

Isringhausen GmbH & Co. KG Per gli eccellenti risultati raggiunti nella produzione di sediliper veicoli industriali e per le attività di espansione interna-zionale, in particolare negli Stati Uniti e in India.

Marquardt GmbH Per l’eccellente tecnologia modulare di interruttori e pannellidi controllo e per lo spiccato orientamento al cliente.

T.RAD Cc, Ltd Per gli innovativi concept di produzione degli scambiatori dicalore e per la rete di produzione e di distribuzione globale.

Acquisti & Qualità fornitori Carcoustics International GmbH Per gli ottimi risultati conseguiti nel settore dei componentiNVH (Noise, Vibration, Harshness) e in particolare per lafattiva e proficua collaborazione.

LTH Castings “Migliore nuovo fornitore” per le eccellenti prestazioni deicomponenti in alluminio pressofuso (catena cinematica) eper l’elevato grado di specializzazione di personale e team digestione dedicato.

MA s.r.l. (Magnetto) Per aver dimostrato flessibilità e affidabilità straordinarienella produzione di scocche. Magnetto è responsabile perl’intera carrozzeria della Classe C in Sudafrica.

ZKW Group Astro nascente nei sistemi di illuminazione, per i suoi inno-vativi centri di formazione professionale e per la flessibilitàe l’efficienza dei relativi impianti di produzione.

Servizi internazionali Dürr AG Per gli eccezionali risultati ottenuti nella progettazionedi approvvigionamento di stabilimenti e nella produzione di macchinari.

Oliver Schrott Kommunikation GmbH Agenzia leader nelle pubbliche relazioni per il settore auto-mobilistico, premiata per l’anteprima mondiale/presentazio-ne della nuova Classe S.

Voith Industrial Services Automotive Per le soluzioni innovative, il grande impegno dimostrato el’esperienza superiore nella gestione degli impianti nei setto-ri tecnico e delle infrastrutture.

Premio speciale per l’innovazione Continental AG Per l’innovativo touchpad installato sulla nuova Classe C.

I VINCITORI DEI DAIMLER SUPPLIER AWARDS 2013IL MONDODEI TRASPORTI

Mensile di Politica, Economia,

Cultura e Tecnica del Trasporto

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8 Focus FusoN° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

FABIO BASILICOROMA

Fuso Canter non si accontentamai. Non gli basta essere ilbest-seller mondiale tra gliautocarri leggeri con 140milae sem plari venduti in tutto ilmon do, e di gran lunga il vei-colo industriale di maggiorsuccesso di Daimler Trucks.Con la nuova generazione haottime chance di migliorareulteriormente questa straordi-naria posizione sul mercato:già conforme alle normativeEuro 6 per le versioni pesantiincluso il Canter Eco Hybrided Euro 5b+ per quelle legge-re fino a 6 t di Ptt, Canter in-crementa ulteriormente le pre-stazioni ed è ancora più effi-ciente ed ecologico grazie allarivoluzione chiamata Ecoffi-ciency. Senza contare che so -no disponibili nuove interes-santi varianti di modelli e ul-teriori equipaggiamenti per lasicurezza.

Ecofficiency significa con-sentire al Canter di coniugareun’e strema ecocompatibilitàcon la massima efficienza.Dietro al concetto di Ecoffi-ciency si cela un intero pac-chetto di mi sure adottate diserie su tutti i modelli che sicompone di numerosi elemen-ti: una pressione d’iniezionepiù elevata per una combu-stione ancora più efficientedel carburante, olio motore abassa viscosità per ridurrel’attrito interno al motore, ungiunto elettromagnetico, siste-ma di raffreddamento ottimiz-zato, sistema start/stop per ilmotore, una nuova configura-zione dei rapporti al ponte,pneu matici con bassa resi-stenza al rotolamento a normaEuro 6 e minori perdite per at-trito nel cambio nella modali-tà di innesto manuale. Una

serie di misure che si traduco-no, a seconda del la versione edel settore d’im piego, in unariduzione dei consumi fino al9 per cento rispetto al model-lo precedente, con una conse-guente diminuzione delleemissioni di CO2.

La motorizzazione del FusoCanter rappresenta da sempreuno dei suoi principali puntidi forza: due alberi a cammein te sta con una robusta tra-smissione a catena, quattrovalvole per cilindro, sistemad’iniezione com mon rail, tur-bocompressore a gas di scari-co con turbina a geo metriavariabile. Con il passaggio ainuovi limiti di emissione Euro5b+ ed Euro 6, il robustoquattro cilindri da 3 litri èstato ulteriormente perfezio-

nato e grazie a nuovi iniettorila pres sione massima d’inie-zione è aumentata del 25 percento, arrivando fino a 2.000bar. Inoltre, un nuovo sistemad’insonorizzazione assicurache questa mi glioria tecnicanon si rifletta in un maggiorelivello di rumorosità all’ester-no e all’interno del veicolo.Anche dopo questo ulterioresviluppo, i valori di po tenza ecoppia sono rimasti in variati.Tre le versioni disponibili: 96kW/130 cv a 3.000-3.500giri/min, 300 Nm di coppiamassima a 1.300-3.050 gi -ri/min; 110 kW/150 cv a3.500 gi ri/min, 370 Nm a1.320-2.840 giri/min; 129kW/175 cv a 3.500 giri/min,430 Nm a 1.600-2.860giri/min.

La massima forza di trazio-ne viene raggiunta già ai bassiregimi e resta disponibile suuna fascia di regime straordi-nariamente ampia. È merito diquesto se il Canter rappresen-ta sem pre più un modello di

riferimento in termini di capa-cità di ripresa e guidabilità.La funzione start/stop, fino aoggi disponibile solo comeequipaggiamento a richiesta, èadesso inclusa nella dotazionedi serie di tutti i modelli. Que-sta tecnica per mette di ridurreanche del 3 per cento i consu-mi di carburante sul breveraggio.

Canter continua a essere di-sponibile con due diversi si-stemi di depurazione dei gasdi scarico, anche se, nell’am-bito del processo di adegua-mento al le nuove classi diemissione Eu ro 5b+ ed Euro6, anche questi sistemi sonostati perfezionati. Per i model-li con peso totale a terra fino a6 t (Euro 5b+) i gas vengonodepurati sfruttando la combi-nazione di ricircolo dei gas discarico, catalizzatore ossidan-te e filtro antiparticolato, pro-gettato per durare quanto ilveicolo e durante tutto questotempo non deve essere né pu-lito, né sostituito e la sua rige-nerazione avviene automati-camente. Se il veicolo vieneutilizzato di frequente subrevi tragitti, a causa dellebasse temperature raggiuntedai gas di scarico può esserenecessario procedere alla ri-generazione manuale e, in

questo caso, un indicatore suldisplay multifunzione segnalaal conducente la necessità dieseguire l’operazione, attivan-dola mediante un pulsante.

Notevolmente più comples-so è il sistema adottato per iveicoli con peso totale a terraa partire da 6,5 t, inclusi i mo-delli Can ter 4x4 e Canter EcoHybrid: essendo dotati di mo-tori BlueTec 6, questi veicolidispongono anche della tecni-ca SCR con iniezione di Ad-Blue e di un catalizzatore os-sidante montato a valle. Il vo-lume del fil tro antiparticolatoe del catalizzatore SCR èstato aumentato per soddisfa-re i requisiti più severi dellanorma Euro 6. Anche nellanuova generazione di modellia norma Euro 5b+ ed Euro 6 èstato possibile mantenere in- variati i lunghi intervalli dicam bio dell’olio del Canter,da eseguire ogni 40mila km ouna volta all’anno.

Sul Canter con peso totalea terra compreso fra 3,5 e 7,5t la trasmissione è affidata aun cam bio manuale a cinquemar ce di serie. In alternativa -ma sem pre di serie per ilnuovo Can ter da 8,55 t - è di-sponibile il Duonic, il primocambio a doppia frizione pergli autocarri a livello mondia-

GIÀ CONFORME ALLE SEVERE NORME ANTINQUINAMENTO EURO 6 ED EURO 5B+,CANTER INCREMENTA ULTERIORMENTE LE PRESTAZIONI ED È ANCORA PIÙ

EFFICIENTE ED ECOLOGICO: UNA RIVOLUZIONE CHE PORTA IL NOME DI

ECOFFICIENCY. INOLTRE, SONO DISPONIBILI NUOVE INTERESSANTI VARIANTI DI

MODELLI E ULTERIORI EQUIPAGGIAMENTI PER LA SICUREZZA.

Ecofficiency al lavoro con Canter

Il Fuso Canter della generazione 2014 ampliaulteriormente la gamma con nuove varianti.Se fino a oggi la famiglia di modelli arrivava

a un peso totale a terra di 7,5 t, oggi i Canter9C15 e 9C18 con una massa complessiva di 8,55t ampliano la scelta. Il nuovo modello è in gradodi trasportare, come autotelaio, un carico utile diquasi 6 t, segnando così una nuova posizione dispicco in questa categoria di peso. Il Canter piùgrande è equipaggiato di serie con il cambio au-tomatizzato a doppia frizione Duonic e con l’am-pia cabina C (Comfort). Il veicolo viene fornitocon efficienti ed ecocompatibili motori da 3 litrida 110 kW/150 cv e 129 kW/175 cv con tecnolo-gia SCR BlueTec 6 e filtro antiparticolato. Anchein questa categoria, il pacchetto Ecofficiency è diserie.

I modelli 9C15 e 9C18 sono disponibili in treversioni di passo, da 3.400 a 4.300 e 4.750 mm

(solo 9C18). La lunghezza massima di allesti-mento equivale a 7.210 mm mentre il carico utilemassimo dell’autotelaio è pari a 5.995 kg. Inol-tre, i carichi ammessi di 3.100 kg sull’asse ante-riore e 6.000 kg sull’asse posteriore lascianoampie riserve per il trasporto di carichi non uni-formi. Senza contare che il diametro di sterzataminimo di 12,2 m stabilisce un nuovo record inquesta categoria di peso. La spina dorsale delCanter più pesante è rappresentata da un robustotelaio di 850 mm di larghezza con un’ampia car-reggiata in proporzione. Entrambe le caratteristi-che assicurano una notevole stabilità di marciaanche con le sovrastrutture alte. In relazione aipesi previsti, il rapporto al ponte è stato configu-rato per risultare più corto di quasi il 20 percento, a favore della dinamica di marcia, rispettoalla versione più leggera da 7,5 t. Il carico rimor-chiabile è rimasto invariato a 3,5 t.

CANTER 9C15 E 9C18 CON MASSA COMPLESSIVA DI 8,55 T

CARICO UTILE FINO A 6 T PER L’AUTOTELAIO

La moderna cabina del nuovo Fuso Canter risponde al meglio alle esigenze degli utilizzatori finali.

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9Focus Fuso N° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

ORDINABILE DA UN UNICO FORNITORE, AFFIANCA LA VARIANTE AUTOTELAIO CON CABINA SINGOLA O DOPPIA

IL CANTER CASSONATO E RIBALTABILE DI PRIMO EQUIPAGGIAMENTO

Con nuove sovrastrutture disponibili in primoequipaggiamento, l’offerta del versatile Can-

ter si è fatta ancora più ampia: ora è possibile or-dinare da un unico fornitore sia la variante auto-telaio con cabina singola o doppia, sia la versio-ne cassonata e ribaltabile. Ad esempio, per ilCanter da 3,5 t è disponibile un cassone in allu-minio in quattro misure di lunghezza, da 3.200 a4.300 mm, e due di larghezza, da 1.870 e 2.050mm. Per le varianti comprese fra 6 e 8,55 t si puòperfino scegliere fra dieci diverse versioni, conlunghezze da 3.200 a 4.300 mm e tre misure dilarghezza. Il peso della sovrastruttura oscilla fra300 e 500 kg, a garanzia di un carico utile eleva-to. Il telaio della sovrastruttura cassonata è rea-lizzato in acciaio zincato, mentre il cassone è inleggero alluminio anticorrosione con verniciatu-ra cataforetica a immersione. Per il pianale vieneutilizzato legno compensato dello spessore di 15mm con un rivestimento antiscivolo. Gli occhiel-li di bloccaggio sono integrati. Tutti i cassoni ter-minano anteriormente, di serie, con una paratiafrontale in tubi d’acciaio zincati dotata di porta-scala e griglia per proteggere la parete posterioredella cabina. Posteriormente, dietro lo sbalzo, ècollocato un box portaoggetti con serratura. Tuttee tre le sponde del cassone sono apribili e quellaposteriore presenta un gradino ribaltabile inte-grato; lateralmente la salita è facilitata da unascala estraibile. Altrettanto versatili sono le

nuove sovrastrutture ribaltabili di primo equipag-giamento. Per il modello da 3,5 t sono già dispo-nibili ben cinque versioni. Nel caso del Canter da6 a 8,55 t si può scegliere fra ben dieci varianticon una lunghezza d’allestimento compresa tra3.200 e 4.400 mm e da 1.950 a 2.200 mm di lar-ghezza. A seconda della versione, le sovrastruttu-re ribaltabili possono pesare fra 670 e 970 kg. Intutti i casi si tratta di ribaltabili su tre lati. Il tela-io è realizzato in lamiera di acciaio zincata, men-tre la sovrastruttura è in lamiere d’acciaio converniciatura cataforetica a immersione. In alter-nativa alla colorazione bianca di serie, le sovra-strutture ribaltabili possono anche essere verni-ciate in tinta con la cabina. Analogamente ai cas-soni, la paratia frontale è composta da tubi d’ac-ciaio zincati con portascala e griglia di protezio-ne della parete posteriore. La dotazione di seriecomprende anche un box portaoggetti con serra-tura sotto lo sbalzo posteriore, punti di fissaggiosul pianale e una scala estraibile per l’accesso.Tutte le sponde sono ribaltabili e anche oscillan-ti. Particolare rilevante: durante le operazioni discarico, le sponde possono essere fissate median-te catena in una posizione a 45 gradi e fungerecosì da scivolo per i detriti. Il modello da 3,5 tabbina un cilindro idraulico monostadio a unmeccanismo a forbice: il sistema funziona conuna pressione massima di 180 bar ed è progettatoper sopportare fino a 3 t. Le versioni più pesanti

dispongono di un cilindro di ribaltamento a cin-que stadi e in questo caso il sistema di ribalta-mento idraulico integrato funziona con una pres-sione massima di 280 bar ed è progettato persopportare 8 t. In entrambi i casi il dispositivo siaziona comodamente tramite telecomando. Ivantaggi fondamentali delle sovrastrutture diprimo equipaggiamento iniziano con l’ordinazio-ne, passano per il finanziamento fino ad arrivareal servizio di assistenza. I clienti ricevono innan-

zitutto un veicolo da un unico fornitore a unprezzo finito e conveniente, semplificando laprocedura di acquisto grazie al fatto che si evita-no ulteriori termini di consegna ed eventualicomplicazioni. Con un’unica fatturazione, la ga-ranzia di fabbrica del Canter (tre anni o 100milakm) comprende anche la sovrastruttura. Infine, arichiesta è possibile come sempre realizzare ulte-riori soluzioni personalizzate di allestimento.

le, basato su un cambio ma-nuale a sei marce. Questocambio totalmente automatiz-zato ha conquistato una consi-derevole popolarità, attestan-dosi su una quota di venditetra il 30 e il 50 per cento a se-conda dei modelli. Offre di-versi vantaggi: riduzione deiconsumi di carburante, prote-zione dei gruppi ausiliari, al-leviamento del le fatiche delguidatore specialmente suibrevi tragitti e con nubio tracomfort di un cam bio automa-tico ed efficienza di un cam-bio manuale.

Il Canter model year 2014com pie un grande passo in a -van ti anche in tema di nuovie qui paggiamenti per la sicu-rezza. L’intera gamma dispo-ne di se rie di un impianto fre-nante a gestione elettronica,sistema che rappresenta il pre-supposto necessario per ga-rantire un ulteriore vantaggioin termini di sicurezza: infatti,anche l’Electronic StabilityProgram è di se rie su tutti imodelli, fatta eccezione per ilCanter 4x4 a trazione integra-le. Sul nuovo Canter 9C15 o9C18 da 8,55 t di Ptt, l’ESPsarà di serie a partire dal lametà di quest’anno. Nell’ESPsono integrati tra l’altrol’ABS, la regolazione antislit-tamento e il Brake Assist.

Il Canter in versione a tra-zione integrale inseribile ècommercializzato in Europacon la denominazione 6C18ed è disponibile con peso to-tale a terra di 6,5 t, cabinaComfort larga 2 metri e po-tenza di 129 kW/175 cv. Can-ter 4x4 è disponibile con cabi-na singola e doppia e in dueversioni di passo. La portatadell’autotelaio equivale acirca 3,5 t. Se non dovesse ba-stare, grazie alle sue elevateriserve di carico per asse(2.800/ 6.000 kg di carico am-messo sull’asse anteriore/po-steriore) il Canter 4x4 può ar-rivare, a seconda del tipod’impiego, a un peso com-plessivo di 7 o 7,5 t.

Altra peculiarità della fami-glia è Canter Eco Hybrid chefa risparmiare fino al 23 percento di carburante. Rispettoal predecessore i tecnici sono

riusciti a ridurre ulteriormentei consumi, diminuendo altempo stesso le emissioni diCO2. Con la funzionestart/stop, la partenza a tra zio-ne interamente elettrica e ilcambio a doppia frizioneDuo nic, Canter Eco Hybrid

può fare affidamento su dota-zioni tecnologiche molto sofi-sticate. Dal Canter con trazio-ne diesel convenzionale pro-viene il 3 litri turbodiesel aquattro cilindri da 110kW/150 cv e coppia massimadi 370 Nm, motore BlueTec 6.

Il motore elettrico eroga unapotenza di 40 kW con coppiamassima di 200 Nm piena-mente disponibile fin dall’av-viamento. Il motore elettricoricava la propria energia dabatterie agli ioni di litio concapacità di 2 Ah e solo 63,5

kg di peso. A ogni frenata lebatterie vengono ricaricatetramite la rigenerazione, unprocesso che trasforma l’ener-gia di frenata in corrente elet-trica. Quel che è certo è che inoti punti di forza dell’interafamiglia Canter sono rimasti

invariati: dalla struttura a ca-bina avanzata con dimensionicompatte, all’estrema maneg-gevolezza e all’elevato caricoutile. Senza dimenticare lafunzionale cabina di guidaequipaggiata di serie con unsedile doppio lato passeggero.

Con Fuso Canter la scelta del vei-colo più adatto alle proprie esi-genze non è compito difficile. Il

modello copre infatti tutti i segmentifondamentali del settore degli autocarrileggeri grazie a un ampia gamma di vei-coli che garantiscono un peso totale aterra tra 3,5 e 8,55 t e un vasto numerodi varianti. Tra le particolarità dellagamma figura l’offerta di agili cabineStandard con una larghezza di soli 1.695mm per gli impieghi in spazi angusti ecabine Comfort larghe 1.995 mm. En-trambe le tipologie di cabine sono equi-paggiate di serie con un sedile doppiolato passeggero. Da notare è il passo ex-tralungo di 4.750 mm per il Canter da7,5 t con cabina doppia introdotto allafine della generazione a norma Euro 5.Questo modello rappresenta una baseideale, tra l’altro, per i carri attrezzi.Oltre al Canter Eco Hybrid che comple-ta l’ampia gamma, sono disponibili i se-guenti modelli: Canter 3S133,5 t Ptt Euro 5b+

cabina StandardPotenza 96 kW/130 cvCambio manuale a 5 marce, oppurecambio a doppia frizione DuonicPasso 2.500/ 2.800/ 3.400 mmCanter 3S15, 3,5 t Ptt Euro 5b+cabina StandardPotenza 110 kW/150 cvCambio manuale a 5 marce, oppurecambio a doppia frizione DuonicPasso 2.500/ 2.800/ 3.400 mmCanter 3C13/3C13D3,5 t Ptt Euro 5b+cabina Comfort o doppiaPotenza 96 kW/130 cvCambio manuale a 5 marce o cambio adoppia frizione DuonicPasso 2.500/ 2.800/ 3.400/ 3.850 mmCanter 3C15/3C15D 3,5 t Ptt Euro 5b+ cabina Comfort o doppiaPotenza 110 kW/150 cvCambio manuale a 5 marce o cambio a

doppia frizione DuonicPasso 2.500/ 2.800/ 3.400/ 3.850 mmCanter 3C183,5 t Ptt Euro 5b+ cabina Comfort o doppiaPotenza 129 kW/175 cvCambio manuale a 5 marcePasso 2.500/ 2.800/ 3.400/ 3.850 mmCanter 6S156 t PttEuro 5b+cabina StandardPotenza 110 kW/150 cvCambio manuale a 5 marcePasso 2.500/ 2.800/ 3.400 mmCanter 6C18/6C18D 4x46,5 t PttEuro 6cabina Comfort o doppiaPotenza 129 kW/175 cvCambio manuale a 5 marcePasso 3.415/ 3.865 mmCanter 7C15/7C15D7,5 t PttEuro 6cabina Comfort o doppia

Potenza 110 kW/150 cvCambio manuale a 5 marce o cambio adoppia frizione DuonicPasso 2.800/ 3.400/ 3.850/ 4.300/ 4.750mmCanter 7C18/7C18D7,5 t Ptt Euro 6cabina Comfort o doppiaPotenza 129 kW/175 cvCambio manuale a 5 marce o cambio adoppia frizione DuonicPasso 3.400/ 3.850/ 4.300/ 4.750 mmCanter 9C158,55 t Ptt Euro 6cabina ComfortPotenza 110 kW/150 cvCambio a doppia frizione DuonicPasso 3.400/ 3.850/ 4.300 mmCanter 9C188,55 t PttEuro 6 cabina ComfortPotenza 129 kW/175 cvCambio a doppia frizione DuonicPasso 3.400/ 3.850/ 4.300/ 4.750 mm

COPERTI TUTTI I SEGMENTI FONDAMENTALI CON VEICOLI CON PTT TRA 3,5 E 8,55 TONNELLATE

L’AUTOCARRO LEGGERO PROTAGONISTA DI PESO DEL MERCATO

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10 Focus FusoN° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

MAURO ZOLACASCAIS

Più ecologico ma soprattuttopiù efficiente. Questo è in estre-ma sintesi il nuovo Fuso Can-ter, che è stato recentementerin novato nella gamma e dotatodi motori Euro 6, ma soprattut-to del pacchetto Ecofficiency.Si tratta di tutta una serie di ac-corgimenti tecnologici che han -no l’obiettivo di ridurre in ma-niera sostanziale i consumi, chean che per un piccolo camionco me il Canter (di cui il costrut-tore vorrebbe del resto privile-giare anche la vocazione nel

set tore della distribuzione) sonodiventati componente fonda-mentale. In primo luogo è statoritarato il sistema d’iniezione,in modo da elevarne la pressio-ne e rendere quindi più efficacela combustione del carburante,poi è stata introdotta una nuovatipologia di olio motore più“leg gero”, in modo da ridurrel’attrito degli elementi interni

del propulsore. Un giunto elet-tromagnetico in più, l’ottimiz-zazione del sistema di raffred-damento, rapporti al ponte al-lungati, un efficace sistemaStart&Stop e l’adozione dipneu matici con bassa resistenzaal rotolamento completano ilquadro. Tutto insieme questovuol dire un 9 per cento in me -no nel consumo di carburante,

sempre che si sappiano sfruttareal meglio le caratteristiche delnuovo Canter.

Che ha tra i suoi punti di for -za il 4 cilindri da 3 litri, che serispetto al passato non ha vistova riare i valori di potenza ecop pia (tre le versioni disponi-bili, con rispettivamente 130,150 e 175 cv), può comunquecon tare su nuovi iniettori e su

di una pressione che arriva oraa 2.000 bar, il 25 per cento inpiù rispetto al passato. Di que-sto beneficiano, come già detto,i consumi, ma anche le emissio-ni, i cui livelli sono arrivati asoddisfare la normativa Euro5+ per le versioni di minoreton nellaggio e addirittura Euro6 per quelle che superano le 6,5ton nellate. In questo caso è pe -

rò stato necessario aggiungerean che un impianto SCR, coniniezione di additivo AdBlue ecatalizzatore ossidante. Un veromiracolo tecnologico, che con-sente allo stesso propulsore diessere proposto in due livelliEu ro differenti. In entrambi icasi, a ridurre la produzione diparticolato pensa un appositofil tro, esente da manutenzione,che ha in pratica lo stesso ciclovitale del Canter e che non devemai essere pulito né tanto menosostituito.

L’aggiunta delle motorizza-zioni Euro 6 è stata resa neces-saria dall’ampliamento della

RECENTEMENTE RINNOVATO NELLA GAMMA E DOTATO DI MOTORI EURO 6, MA SOPRATTUTTO DEL PACCHETTO

ECOFFICIENCY, FUSO CANTER È SEMPRE PIÙ AVANZATO E VERSATILE, IN GRADO CIOÈ DI RISPONDERE ALLE

MOLTEPLICI ESIGENZE DEI PROFESSIONISTI DEL TRASPORTO. IN GAMMA ANCHE LA MODERNA VERSIONE

HYBRID, PROPOSTA ECOLOGICA CHE FA RISPARMIARE FINO AL 23 PER CENTO SUI CONSUMI.

TEST DRIVE

Il Canter mostra i muscoli

Probabilmente i clienti del Canter neppure so-spettano che si tratta in assoluto del veicolo

più venduto della composita galassia dei mezzida lavoro Daimler. Eppure è proprio così, nonmanca di rimarcarlo Luigi Romano Serafini,Brand Manager Canter per Mercedes-Benz Italia.Che pur senza sognare troppo in grande ha obiet-tivi ambiziosi per il piccolo camion, sfruttando lenuove aggiunte alla gamma soprattutto nel seg-mento della distribuzione, “in cui siamo riuscitiad attirare l’attenzione di alcuni grandi clienti -spiega - ad esempio di Esselunga, a cui abbiamofornito alcuni veicoli che sembra stiano racco-gliendo ottimi riscontri”.

Quella della distribuzione per il Canter è,almeno in Italia, un segmento quasi ineditodato che è preferito il cassonato...

“Che è però l’espressione del segmento più incrisi del mercato, quello dell’edilizia. Infatti, lacontrazione dei volumi per il Canter è stata piut-tosto drastica, rispetto ai circa mille veicoli im-matricolati nel 2007 siamo passati nel 2013 a

circa 230”.Quali sono le versioni preferite in Italia?“Naturalmente quelle che si possono guidare

con la patente B. Credo che però anche le nuoveconfigurazioni da 9 t possano dire la loro, soprat-tutto per l’eccezionale carico utile che possonogarantire, con una differenza favorevole di prez-zo importante rispetto ai più diretti concorrenti. Aquesto dobbiamo aggiungere le caratteristichespecifiche del modello e cioè la compattezza equindi la manovrabilità. Per un filmato pubblici-tario l’abbiamo portato in un centro storico dallestrade incredibilmente strette, dove un normalefurgone non sarebbe mai riuscito a cavarsela”.

Quali tra le nuove versioni crede avrannoun buon mercato in Italia?

“Dovessi scegliere punterei sull’ibrido, che èdavvero un mezzo ecologico con una produzionedi anidride carbonica inferiore dell’8 per cento ri-spetto a un normale motore termico e ancora più

importante consumi ridotti di un 23 per cento.Caratteristiche uniche, che anche i clienti italianiapprezzeranno. Anche in questo caso abbiamogià avuto i primi contatti e ricevuto moti apprez-zamenti”.

Qual è invece al momento la penetrazionedel cambio automatizzato Duonic?

“La tendenza in Italia storicamente privilegiale trasmissioni meccaniche, ma Mercedes-Benzcrede molto nelle soluzioni automatizzate, su cuiha investito molto a partire dai camion dellagamma pesante. Quella scelta da Fuso è poi unasoluzione di assoluto prestigio e comfort, grazieall’uso della doppia frizione. Il tutto offerto a unprezzo, di listino, inferiore ai duemila euro. Suqueste basi anche il mercato italiano si sta ricre-dendo e il livello della domanda sta cominciandoa crescere”.

Visto il perdurare del momento difficilequal è il vostro obiettivo per quest’anno?

“Diciamo che vorremmo crescere di una qua-rantina di unità rispetto alla scorsa stagione eviste le tante novità introdotte credo che non fati-cheremo a farlo. Una mano ce la daranno le ver-sioni preallestite, dato che il cassonato resta l’uti-lizzo preferito”.

LUIGI ROMANO SERAFINI: “GRANDE ATTENZIONE PER

IL SEGMENTO DELLA DISTRIBUZIONE”INTERVISTA

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11Focus Fuso N° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

gamma, che oggi arriva fino auna massa totale a terra di 8,55t. Per adeguare il modello allenuo ve esigenze di carico sonoinoltre state adottate molle rin- forzate per le sospensioni, così

co me sono stati irrobustiti ilcambio, il sistema di servoster-zo e quello frenante. In questomodo si è ottenuto un veicoloagile e versatile (il diametro disterzata è di soli 12,2 metri) che

ha però un carico utile che sfio-ra le 6 tonnellate, il migliore tratutti i concorrenti.

A questo si aggiunge la di-sponibilità della versione Hy-brid, che non è, come spesso

ac cade, una sorta di prototipo a -vanzato, ma un veicolo di seriea tutti gli effetti, che permettegra zie all’abbinamento tra ali-mentazione termica ed elettricadi risparmiare fino al 23 per

cen to sui consumi, il che dàmo do di ammortizzare in tempipiuttosto brevi il sovrapprezzofissato dal costruttore, di appe-na 8.500 euro. In più, natural-mente, il Canter ibrido è anche

un veicolo decisamente ecolo-gico e come tale particolarmen-te votato all’uso urbano, conac cesso privilegiato nelle zonevietate alla normale circolazio-ne.

TEST DRIVE CON CAMBIO MANUALE A CINQUE MARCE E L’AUTOMATIZZATO DUONIC A DOPPIA FRIZIONE

Per scegliere tra il cambio manuale a cinque marce e l’automatizzatoDuonic a doppia frizione, bisogna prima aver chiaro in mente che

utilizzo si vuole fare del proprio Canter. Se l’impiego è quello classicopreferito in Italia e cioè di supporto all’attività edile, in abbinamentocon un cassone leggero, magari ribaltabile, allora forse la soluzione mi-gliore è quella del manuale. Il Duonic infatti è stato progettato per ge-stire al meglio soprattutto i consumi e quindi a supportare l’attività dichi fa molti chilometri (anche perché così si ammortizza il costo in più,pure abbastanza ridotto) e di chi si muove in ambiti urbani o suburbani.L’automatizzato infatti tende volutamente ad allungare fino al limite icambi di marcia e ciò sui saliscendi con cui devono misurarsi i frequen-tatori del cantiere può risultare irritante e spingere il guidatore a utiliz-zare spesso l’opzione sequenziale. Quel che per alcuni è un fastidioperò per altri può essere un sollucchero e quindi se viaggiate prevalen-temente su tratti pianeggianti con soventi soste dovute a stop o semaforimeglio sicuramente l’automatizzato. Abbiamo avuto modo di provareentrambe le opzioni viaggiando sul lungomare della lussuosa localitàturistica portoghese o inerpicandoci sulle colline circostanti e possiamoconfermare. Per il resto, il Canter è quello di sempre, con una manegge-volezza superiore di molto a quella di qualsiasi furgone: grazie alla ca-bina avanzata (due le versioni S e C, entrambe piuttosto comode pur sespartane) si possono affrontare vicoli e strettoie sicuri di cavarsela almeglio. E questo sia con la classica versione da 35 quintali tanto amatadagli italiani, quanto con la nuova configurazione da 85 quintali, il chepone il Canter un gradino sopra a tanti più blasonati (e costosi) concor-renti.

Se poi si ha la possibilità di sedere dietro al volante della versioneHybrid, il salto è nel futuro del trasporto urbano; se si è appassionati ditecnologia, perché altrimenti all’atto pratico la differenza per chi guidanon è poi molta, dato che il sistema funziona così bene che sembra diguidare un normale camioncino diesel. Invece si consuma poco, si in-quina poco e si produce pure poco rumore. Aiutati da uno Start&Stoppreciso e puntuale e dall’automatizzato Duonic si può procedere tran-quilli e comodi come sui migliori furgoni, con i vantaggi di un maggiorcarico utile (o di poter caricare sulle robuste spalle del Canter un allesti-mento più pesante).

La gamma del piccolo camion è completata da una versione a quat-tro ruote motrici, che per il mercato italiano ha l’unico limite di una Mtta partire dalle 6 t (quindi richiede la patente C), del resto necessaria sesi vuole conservare un carico utile sufficiente, visto il peso supplemen-tare della trazione integrale disinseribile. Rispetto al passato, in questocaso è stato aggiunto un particolare fondamentale, cioè un demoltipli-catore che trasforma le cinque marce del Canter in vere e proprie ridot-te (o quasi) che permettono di affrontare percorsi in fuoristrada piutto-sto impegnativi, facilitati anche dai 320 mm di altezza libera dal suolo.Naturalmente, il fuoristrada estremo non è la mission ideale per questomodello (che pure sarebbe in questo ben aiutato dal freno motore po-tenziato fino a 50 kW) che piuttosto può essere l’ideale supporto per leattività delle municipalizzate, funzionando come un classico due ruotemotrici per gran parte dell’anno (con relativi consumi calmierati) e poidiventare un eccellente spazzaneve quando ce n’è bisogno. Il tutto a uncosto ridotto, alla portata anche di comuni medio piccoli.

Il lancio del nuovo Canter Euro 6 nel 2013 rappresenta una nuovasignificativa tappa evolutiva dello stabilimento Daimler Trucks

di Tramagal, che celebra i 50 anni di attività e le oltre 200milaunità prodotte. Punto di riferimento della strategia produtiva Fusoin Europa, l’impianto portoghese è localizzato a circa 150 km anord-est di Lisbona e si estende su una superficie di quasi 40milametri quadrati. I suoi 300 dipendenti producono Canter destinati aimercati di circa 30 paesi europei e Israele. Nel corso del 2014, allalista si aggiungerà il Marocco. L’internazionalizzazione è una dellechiavi del successo di Tramagal, che esporta il 95 per cento circadei truck che produce. Daimler Trucks ha investito 27 milioni dieuro nel periodo 2011-2014 per la modernizzazione delle attivitàproduttive e l’ulteriore sviluppo della produzione del Canter. Ben5,5 milioni di euro saranno spesi quest’anno per i nuovi equipag-giamenti del Canter e per lo sviluppo dell’innovativo Fuso CanterE-Cell. Il governo portoghese ha da parte sua deciso di sostenerel’impegno per il futuro dell’importante stabilimento con unasomma pari a 3 milioni di euro.

L’ANNIVERSARIO DEL SITO PORTOGHESE

TRAMAGAL FESTEGGIAMEZZO SECOLO DI STORIA

LE MISSIONI POSSIBILIDEL LIGHT TRUCK

Azionamento del cassone ribaltabile. Ora questo genere di modelliCanter già allestiti sono disponibili direttamente in concessionaria.

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12 N° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI Dealer & Clienti

FABIO BASILICOANDRIA

Il Grifone allarga il suo raggiod’azione. Con meritata soddi-sfazione la Rete di vendita e as-sistenza Italscania si amplia conl’ingresso della storica Conces-sionaria Ribatti Veicoli Indu-

striali Srl di Andria (BT). L’a -zienda pugliese ha infatti sigla-to l’accordo per commercializ-zare veicoli e servizi Scania. Larete Italscania annovera ora 23dealer e 101 officine, distribuitecapillarmente sull’intero territo-rio italiano.

“Fin dai primi contatti c’è

su bito stata comunione d’intentifra Italscania e gli imprenditoripugliesi ed è risultato facileraggiungere l’accordo con Ri-batti Veicoli Industriali - ha af-fermato Franco Fenoglio, Am-ministratore delegato di Italsca-nia - Per noi è fondamentale estrategico essere presenti in ma-

niera adeguata in una regionericca di opportunità commercia-li come la Puglia. A Ribatti Vei -coli Industriali abbiamo affida-to la competenza delle provincedi Foggia, Barletta Andria Tranie Bari”.

La nuova concessionariaSca nia ha sede ad Andria, conta

ITALSCANIA

Il Grifone punta sulla Puglia

LA CONCESSIONARIA RIBATTI VEICOLI INDUSTRIALI

DI ANDRIA ENTRA A FAR PARTE DELLA RETE DI

VENDITA E ASSISTENZA SCANIA CHE ORA ANNOVERA

23 DEALER E 101 OFFICINE DISTRIBUITE

CAPILLARMENTE SULL’INTERO TERRITORIO ITALIANO.

su uno staff composto da 30per sone e ha un’officina specia-lizzata in tutti i servizi dedicatiai veicoli industriali e agli auto-bus, inclusi carrozzeria, servi-zio tachigrafo e revisioni. Lastoria di Ribatti Veicoli Indu-striali risale agli anizi degli anni’70 con l’intraprendenza di Mi-chele Ribatti, attivo nel com-mercio dei veicoli industriali.Nel corso degli anni AntonioRi batti, figlio di Michele, muo -ve i primi passi nel campo del- l’im prenditoria e cresce insiemeal l’azienda, fino a sostituire ilpadre alla guida. La terza gene-razione è oggi già attiva con ilgiovane Michele, che porta ilnome del nonno e che da qual-che tempo lavora attivamentenell’organizzazione pugliese.

Ribatti Veicoli Industriali hasa puto ovviare brillantemente

al le difficoltà legate alla reces-sione economica e con tenacia èriuscita a mantenere inalteratoil numero di addetti e al tempostesso fiorente il proprio merca-to, affiancando con costante se-rietà la clientela.

“Dopo differenti esperienzecon altri marchi, che ci hannopermesso di ma turare e acquisi-re professionalità, abbiamo de-ciso di mettere l’esperienzadella nostra squa dra al serviziodi un brand pre mium come Sca-nia, in quella che consideriamola nostra età adulta”, ha dichia-rato Antonio Ribatti dopo l’ac-cordo, men tre il figlio Micheleha aggiunto:

“Il progetto è per noi as solu-tamente interessante e ricco distimoli. Intraprendiamo conmolto entusiasmo questo nuo vopercorso con Scania”.

I PUNTI DI FORZA DELL’OFFERTA SCANIA NELLE PAROLE DI FRANCO FENOGLIO, AD DI ITALSCANIA

“TENACIA E SOLIDITÀ ALLA BASE DEL LAVORO DELLA NOSTRA RETE”Solo poche settimane fa Franco Fenoglio, Amministratore dele-

gato di Italscania, intervistato da “Il Mondo dei Trasporti” di-chiarava che il numero di concessionarie Scania in Italia era pari a20 e le officine 96. Ora invece la rete italiana di vendita e assisten-za del Grifone è arrivata a 23 dealer e 101 officine. Un aumentoconsistente ottenuto in poco tempo che testimonia la buona salutedel network Scania e le sue forti potenzialità di crescita futura.“Nonostante il periodo di recessione - confermava Fenoglio - larete sta affrontando la situazione con tenacia ed è in buone condi-zioni”.

Italscania si è molto impegnata per venire incontro in qualchemodo alle difficoltà dei clienti e della rete di vendita in questi annidi crisi prolungata. “Uno dei nostri principi - spiegava Franco Fe-noglio - è ‘Il cliente prima di tutto’. Oggi, se possibile ancora piùdi ieri, cerchiamo di venire incontro alle necessità dei nostri clientiascoltando le loro richieste e offrendo non solo un prodotto, ma so-luzioni complete di qualità che possano consentire loro di affronta-re quotidianamente le nuove sfide che il mercato mutevole imponee permettano di gestire al meglio i costi d’esercizio”. Per il numerouno di Italscania “i clienti continuano a credere con forza nel no-stro brand e soprattutto nei nostri prodotti e servizi. Le aspettativeimmediate sono quelle di avere un mezzo che possa permettere dicontenere ancora di più il consumo di carburante e i costi di ge-stione e noi rispondiamo con l’introduzione della gamma ScaniaStreamline: la nuova impostazione della cabina e le dovute specifi-che tecniche consentono un ulteriore risparmio di carburante finoall’8 per cento. Un altro tassello è rappresentato dalla formazionerivolta ai conducenti: uno dei nostri pilastri è l’attenzione riservataal ruolo dell’autista, che pur con veicoli sempre più sofisticati dal

punto di vista tecnologico, rimane l’attore principale. Grazie allaformazione, anche i driver più esperti riescono a ottenere un note-vole miglioramento nel contenimento dei consumi”.

In uno scenario che prosegue sull’onda lunga della crisi econo-mica che ancora condiziona fortemente il mercato dei veicoli indu-striali e degli autobus, Italscania ha chiuso il 2013 con risultatisoddisfacenti e guarda con estremo ottimismo a 2014. “Anche il2013 - dichiarava Fenoglio - è proseguito lungo il trend dell’annoprecedente, con una generale stagnazione del mercato e con un ri-sultato complessivo, per quanto concerne i veicoli industriali, cheè ben lontano dai numeri pre-crisi. Nella seconda parte dell’anno siè verificata, come era ampiamente prevedibile con l’avvicinarsidell’introduzione della normativa Euro 6, una forte spinta versol’acquisto dei veicoli equipaggiati con propulsori Euro 5. Pur inuno scenario che continua a essere molto difficoltoso per il mondodell’autotrasporto, il risultato di Italscania si può complessivamen-te definire positivo. Il target che ci eravamo prefissati è stato rag-giunto anche grazie al lancio, nel mese di marzo, della nuovagamma Streamline. Il settore autobus risente ugualmente della si-tuazione economica, tuttavia il 2013 si è chiuso con il sorriso el’introduzione degli innovativi propulsori a gas, che pongonoun’attenzione particolare all’ambiente, contribuirà sicuramente adaltre grandi soddisfazioni”.

Nel sottolineare le caratteristiche vincenti e le specifiche mis-sion dei vari modelli che compongono oggi l’offerta Scania, il nu-mero uno della filiale italiana del costruttore svedese puntualizza-va che “la gamma di prodotti Scania è competitiva in ogni seg-mento e con ogni motorizzazione. Ad oggi disponiamo di tredicimotori Euro 6 che sono già alla seconda generazione: Scania è

stato il primo costruttore a proporre sul mercato i motori Euro 6nel marzo 2011, con ampio anticipo rispetto all’introduzione dellanormativa. I nostri veicoli eccellono in materia di contenimentodei consumi, sono noti per l’affidabilità e per il loro valore neltempo. In estrema sintesi, il costo totale di possesso di uno Scaniasegna la differenza”. Un vantaggio che diventa forza competitivanell’attuale congiuntura negativa attuale del mercato.

Da sinistra, Stefano Fedel, Direttore Sviluppo Rete Italscania,Michele Ribatti, Franco Fenoglio, Amministratore delegato Italscania, Antonio Ribatti e Cinzia Caserotti, Direttore Vendite Veicoli Italscania.

Un pesante del Grifone in viaggio sulle rotte internazionali. A sinistra, Franco Fenoglio, Ad di Italscania, al centro, conMichele Ribatti (a sinistra) e Antonio Ribatti.

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14 N° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI Dealer & Clienti

EMANUELE GALIMBERTIPIANFEI

Utilizzare la crisi come occa-sione per crescere, cogliendonuo ve opportunità. È un’indica-zione ripetuta spesso e, se per-seguita con convinzione e im-pegno, funziona. Lo dimostra lavicenda di Baudino Trasporti diPianfei, paese situato alle portedi Cuneo.

L’azienda è piuttosto giova-ne, ha otto anni di vita, ma af- fon da le radici nella più datataim presa di costruzioni fondatada Emilio Baudino quando an-cora il mattone trainava l’eco-nomia italiana. All’inizio, l’im-presa edile utilizzava camion incon to proprio per rifornire ipro pri cantieri, poi ha estesol’at tività nel commercio di ma-teriale per costruzioni e ha co-minciato a portare carichi diter ze parti. È sorta, così, l’esi-genza di avviare una specifica

im presa di autotrasporto in con -to terzi, la società Baudino Tra-sporti, diretta da Valter Baudi-no, figlio di Emilio. “All’inizio- spiega Valter Baudino - tra-sportavamo con due mezzi d’o -pe ra inerti per alcuni impiantiche usano sabbia e ghiaia, poiabbiamo progressivamente au-mentato la flotta e la tipologiadi carichi”.

Così, il parco dell’autotra-sportatore piemontese ha supe-rato le 30 unità e comprendemezzi d’opera, motrici singole,autotreni, trattori e un’ampiagam ma di semirimorchi, tracen tinati, vasche, cassonati ecar relloni per macchine opera-trici. “Ora - aggiunge Baudino -stiamo valutando l’acquisto didue semirimorchi silos per cari-care cemento sfuso”. Anchel’at tività dell’impresa edile èsta ta ampliata nel tempo e oggicom prende la lavorazione delfer ro e l’estrazione d’inerti da

una propria cava. Ma la crisidel l’edilizia, iniziata nel 2009,ha coinvolto anche l’azienda diPian fei e Valter Baudino ha co-minciato a considerare nuoveprospettive. “Il primo pensiero -precisa l’imprenditore - è anda-to alla Francia, che è a pochichi lometri. Prima l’abbiamo vi -sta come sbocco dell’impresa ditrasporto, ma ben presto ci sia -mo resi conto che ci sono ampispazi anche per il commercio dimateriale edile”. Non che ol-tralpe manchino i fornitori deican tieri, ma Baudino ha saputoindividuare una nicchia doverie sce a offrire un servizio diqua lità a prezzi competitivi. “Icantieri delle grandi opere -pro segue - chiedono, oltre allapun tualità, la fornitura in brevetem po dall’ordine. Avendoun’at tività consolidata in Italiae una consistente flotta di ca-mion a disposizione, possiamoconsegnare in cantiere a tre

gior ni dall’ordine, contro i setteo dieci giorni dei concorrentifran cesi. Ma il vero punto diforza è la fornitura dei manufat-ti in ferro, grazie al nostro sta-bilimento di Cuneo. In questocaso, possiamo scaricare il ma-teriale in cantiere entro settegior ni da quando riceviamo idi segni dal cliente, contro iquin dici o venti giorni dellacon correnza. Inoltre, la nostrama nodopera è meno costosa diquella francese, perciò siamoan che competitivi sul prezzo”.

Il trasporto in Francia richie-de mezzi robusti, sicuri, che ga-rantiscano precisione e puntua-lità nel servizio. Insomma, iltra sporto è così importante chel’a zienda ha ampliato la flottacon sette nuovi veicoli: cinquetrat tori stradali che sono usatisul la linea per la Francia e duetrattori mezzi d’opera, che svol-gono il navettamento d’inertidal la cava di Baudino a un ce-

RENAULT TRUCKS

Baudino: nuoveprospettivenelle costruzioni

CINQUE RENAULT TRUCKS T E DUE KERAX MEZZI D’OPERA VANNO AD AUMENTARE

IL PARCO VEICOLARE DELL’IMPRESA PIEMONTESE, COMPOSTO DA OLTRE 30 UNITÀ.I NUOVI T OPERANO SULLA LINEA INTERNAZIONALE PER LA FRANCIA, PORTANDO

ALL’ANDATA MATERIALI PER CANTIERI EDILI E AL RITORNO LEGNAME.

mentificio del Cuneese. E an -che in questo caso RenaultTrucks accompagna la crescitadell’impresa piemontese, che u -ti lizza fin dalla sua costituzioneveicoli con la Losanga e oggiha un’ampia gamma di modelliche comprende Kerax, Lander,Magnum e Premium: “Si sonosempre mostrati affidabili e par- chi nei consumi di gasolio”, di-chiara Valter Baudino. Nonpossono, quindi, mancare i nuo -vi Renault Trucks T, consegnatial l’imprenditore direttamentedal l’amministratore unico diRe nault Trucks Italia, StefanoCiccone. Si tratta di cinque trat-tori stradali gemelli, equipag-giati con motore da 480 cv e ca-bina Sleeper Cab.

L’ordine com prende anchedue trattori mez zi d’operaKerax, con motore sempre da480 cv e cabina Global. “Sonomolto soddisfatto dell’esperien-za con Renault Trucks - conclu-

de Valter Baudino - sia perquanto riguarda il prodotto, siaper la qualità della rete di ven-dita e assistenza e ritengo che inuovi Renault Trucks T confer-meranno questa considerazio-ne”. La fornitura a BaudinoTrasporti è stata eseguita dallaconcessionaria Alpicar con con-tratto di manutenzione pro-grammata di cinque anni. Daoltre 30 anni nel settore dei vei-coli industriali, Alpicar è distri-butore autorizzato di tutta lagamma Renault Trucks per leprovince di Cuneo, Asti, Impe-ria e Savona. Con uno staff diprofessionisti in grado di soddi-sfare le esigenze dei trasporta-tori, Alpicar offre soluzioni sumisura, dal veicolo alla formadi pagamento personalizzata,garantendo professionalità, cor-tesia, disponibilità. Alpicar hasede a Beinette, in provincia diCuneo, nella comunità montanadelle Alpi del Mare.

UN PARCO MACCHINE PRONTO PER OGNI MISSIONE

DAI MEZZI D’OPERA AGLI AUTOCARRI CON GRUIl mercato francese ha subito riconosciuto la

qualità del servizio di Baudino Trasporti.Basti pensare che l’azienda piemontese si è af-facciata in Francia solo da un anno e mezzo. “Iprimi sei mesi - racconta Valter Baudino - sonotrascorsi per guardarci intorno, poi abbiamo co-minciato a fornire piccole e medie imprese e dasei mesi riforniamo anche grandi cantieri, comeper esempio quello dell’aeroporto pariginoCharles de Gaulle”.

Oltre che manufatti in ferro, Baudino porta inFrancia soprattutto tubi e cartongesso. Ed è riu-scito anche a reperire carichi di ritorno, che con-sistono in legname destinato alle falegnamerie oalla vendita come combustibile. Il successo diBaudino oltralpe dipende molto dall’attività diautotrasporto, che deve garantire la massima af-fidabilità e puntualità. “Il materiale deve arriva-re in cantiere la mattina, quindi i nostri camionpartono dall’Italia dalle due alle tre di notte. Enon devono fermarsi per strada a causa d’incon-venienti”, precisa Valter Baudino. Il parco mac-chine per il trasporto di linea comprende diecitrattori stradali, otto rimorchi 13.60 a pianale e

cinque carrelloni ribassati. Per i trasporti di iner-ti con mezzi d’opera quattro trattori stradali conimpianto idraulico, altrettanti trattori doppioponte mezzi d’opera e otto rimorchi a vasca ri-baltabili per trasporto di materiale sfuso. Per itrasporti con mezzi speciali un autocarro 4 assicon gru da 8 m e portata da 20 q, un autocarro 3assi con gru da 22 m e portata da 75 q, un auto-carro 3 assi con gru da 16 m e portata da 110 q edue autocarri 2 assi con gru da 8 m e portata da15 q.

L’impresa Baudino Trasporti opera nel setto-re trasporti da più di dieci anni e ha una riccaesperienza nel campo della logistica e della mo-vimentazione merci. In questo arco di tempo siè fatta carico di un impegno sempre maggiorenell’ambito dei trasporti, grazie anche alla rin-novata fiducia dei trasportatori. La necessità diadattarsi alle esigenze dei propri partner e di of-frire un servizio di qualità sempre migliore ecompetitivo ha spinto Baudino Trasporti ad am-pliare la propria rete di trasporti, dal Piemonteall’Italia alla Francia fino ad arrivare alla coper-tura di paesi quali Spagna, Belgio e Olanda.

Consegna dei veicoli della Losanga: da sinistra, Gianpaolo Revelli, Amministratore delegato dellaconcessionaria Alpicar, Valter Baudino, titolare della Baudino Trasporti, Stefano Ciccone,Amministratore Unico di Renault Trucks Italia e Guido Dalmasso, Direttore commerciale di Alpicar.

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MAURO ZOLAFAULE

Da officina autorizzata a con-cessionaria. Può sembrare unpassaggio naturale, in realtà cihanno pensato molto i quattroso ci della Alpi Service, da pocodiventata dealer MAN, marchiodi cui due anni fa i quattro era -no già diventati service. A fon-dare la società negli anni Ottan-ta sono stati due degli attualipro prietari, Giuseppe Dotto eMaio Tomatis, che oggi comeieri si occupano soprattutto del- l’officina. A loro si sono ag-giunti nel tempo Paolo Barale eFrancesco Meineri, il più gio-vane del lotto, partito anche luidal l’officina ma che oggi si oc-cupa soprattutto della partecommerciale. È lui a spiegarciqua le è stata l’evoluzione del- l’azienda. “All’inizio del 2012abbiamo firmato il mandato diservice con MAN per l’officinae alla fine dell’anno scorsoquello per la vendita monomar-chio”.

La Alpi Service copre attual-mente la provincia di Cuneo,un territorio da sempre vocatoal trasporto. “In particolare perla vicinanza con il confine fran-cese. In zona operano ancoraoggi tante aziende medio picco-le che convivono con colossicome Lan nutti”. Come a direche men tre in quasi tutta Italia ipadroncini stanno sparendo, quiinvece resistono? “Diciamo chesopravvivono un po’ per menta-lità un po’ per cocciutaggine”.

La scelta di diventare con-cessionari MAN cade in un pe-

riodo particolare. È un bel attodi coraggio. “In Piemonte glian ni scorsi sono crollate strut-ture imponenti, come quellache ge stiva le vendite Volvo oan che quella che si occupava diMAN, per questo crediamo sisia li berato dello spazio. Sem-pre se si fanno le cose tenendo ipedi ben piantati a terra, cioèutilizzando quelle che sono lestrutture dell’officina, cercandodi es sere più umili e più funzio-nali al servizio che possiamodare ai clienti. Non credo adesempio che serva costruire una

cattedrale nel deserto, una con-cessionaria così come si inten-devano un tempo, bastano unpaio di uffici e poi le vendite sifanno soprattutto per strada”.

Qual è il punto di forza sulqua le poggiano le prospettiveAlpi Service? “Essere quattrosoci, ognuno con caratteristicheben precise utili all’azienda.Nel mio caso anche quando fa-cevo il meccanico mi è semprepiaciuta la vendita. Ho iniziatoquindi a seguire la parte com-merciale, prima con i camion u -sa ti e adesso coordinando i due

venditori che abbiamo assuntoper la concessionaria. Baraleinvece è il nostro contabile, chesi oc cupa dell’amministrazione,un reparto importante che cosìè ben coperto. Abbiamo poi lafor tuna di avere due signorimec canici, Dotto e Tomatis, aoccuparsi dell’officina, affian-cati da ragazzi in gamba cheso no cresciuti da noi. Avereprofessionisti validi in ogni set-tore aiuta molto in tempi dicrisi”. Quali sono le dimensionidel l’Alpi Service? “In totalesono operative tredici persone,

MAN TRUCK & BUS

L’artiglio cuneese del LeoneSONO IN QUATTRO I SOCI DELLA ALPI SERVICE DI FAULE CHE CREDONO NELLA QUALITÀ DEL PRODOTTO MAN E CHE HANNO

DECISO, FORTI DELL’ESPERIENZA IN FATTO DI ASSISTENZA, DI ACCETTARE LA SFIDA ANCHE DELLA VENDITA. CHIAREZZA DI IDEE,FORTE DETERMINAZIONE, GRANDE ENTUSIASMO LE LORO ARMI PER VINCERLA ANCHE IN UN PERIODO ANCORA DIFFICILE.

di cui dieci dedicati a officina emagazzino ricambi. La sede sisviluppa su seimila metri qua-dri, di cui duemila coperti e1.500 impegnati dall’officina”.

Come sono andati questi pri -mi mesi di attività? “Non male,qualche contratto l’abbiamochiuso e quindi ordinato dei ca-mion al costruttore. Certo nonsia mo più nel 2006, quando tut -ti correvano a comprare ma chide ve farlo ci sta prendendo inconsiderazione. Abbiamo lafor tuna di essere stati per tantian ni partner di un altro marchioe quindi conosciamo bene quel-la parte della clientela, altri era -no già clienti MAN e li siamoricontattando”.

Di che tipo sono le aziendeche comprano? “I contratti cheabbiamo chiuso sui trattori ri-guardano in gran parte padron-cini, una categoria ancora benradicata. Aziende che hannoquattro o cinque camion, nellequali svolge la funzione di auti-sta anche il titolare. Sonoaziende di trasporto che sannofare i loro conti e riescono astare a galla. Le flotte invece cidanno lavoro per l’officina main questo caso le trattative,come l’ultima per i TGX Euro6 andata in porto proprio conLannutti, le segue la casamadre. Poi oggi le grandi realtàmi sembrano le più prudenti. Ilpadroncino invece se devecambiare il camion cerca di

spendere il giusto ma lo fa. Delresto oggi il parco circolante èmolto invecchiato e va forzata-mente rinnovato”.

Il prodotto MAN di punta èil trattore stradale? “Non solo,stia mo andando bene anche suimezzi da distribuzione e sulcon to proprio. TGL e TGMfanno un 50 per cento delle no-stre vendite già realizzate. Adesempio, abbiamo fornito unapiccola flotta di sei pezzi diTGL da7,5 t alla Lekkerland,un multinazionale che si occu-pa della distribuzione di dolciu-mi in Piemonte e Liguria. I pro-dotti MAN in questa fasciasono ottimi e possono rappre-sentare un bell’indotto per ilnostro settore”.

Il territorio di competenza diAlpi Service è il cuneese. Èprevedibile un allargamento adaltre province piemontesi? “Vo-gliamo fare le cose con cal ma.Per questo abbiamo deciso perora di limitarci alla nostra pro- vincia, che è già così estesa chea volte diventa un problemachiedere al cliente di fare set-tanta chilometri per venire danoi in officina. Per ovviarequan do è possibile andiamo noida loro. Naturalmente se qual-cuno da un’altra area ci chiedeun preventivo siamo ben lieti diassecondarlo e credo MAN siad’accordo. Del resto si tratta diun marchio che nella nostra zo -na è molto importante, per que-sto stiamo cercando di svilup-pare qualche collaborazionecon altre officine, in particolaread Alba, dove aveva sede laSca vino e i MAN che circolanosono tanti. Vedremo poi se am-pliarci ad altre zone, vogliamomuoverci in maniera corretta esenza rischiare troppo, la possi-bilità di espanderci c’è, la vo-glia pure, vedremo se sarà pos-sibile”.

Qual è l’obiettivo per questoprimo anno d’attività? “Quellodi soddisfare i parametri cheMAN ci ha richiesto, quindi divendere una quarantina di ca-mion, mantenendo almeno inprovincia una percentuale ade-guata. Certo, questi numeri nonbastano a un dealer per soprav-vivere, servono almeno il dop-pio delle trattative andate abuon fine”.

Come sta andando invecel’attività in officina? “È l’unicosettore da cui si riesce a tirarefuori il sostegno necessario permantenere l’intera struttura.L’unica difficoltà sta nel farsipagare, è sempre più facile in-vece rischiare di perdere i pro- pri soldi. Fai le fatture poi suc-cede che il cliente non ce la fa asaldartele. Nel nostro caso perfortuna possiamo contare suclienti storici che aiutiamo cer-cando di trovare formule di pa-gamento anche rateale che pos-sono venire incontro alle esi-genze nostre e loro”.

Anche a Cuneo il problemadei finanziamenti si fa sentire?“Facendoci saltare molte vendi-te. Per il momento abbiamoscelto di affidarci completa-mente alla MAN Finance, che èla finanziaria che più si impe-gna per dare una mano al clien-te finale”. Come giudica questoinizio d’anno? “A dicembre gi-rando tra i clienti percepivo unacerta dose di ottimismo che miaveva rallegrato. Sono bastatipe rò i primi due mesi di que- st’an no, anche per colpa del- l’in stabilità politica, per spe-gnere gli entusiasmi. Adesso,sa rà l’effetto della primavera,mi sembra nuovamente di per-cepire un po’ di ottimismo. Lerichieste aumentano, ma dob-biamo prepararci credo all’en-nesimo anno difficile”.

16 Dealer & ClientiN° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

Foto di gruppo alla Alpi Service di Faule (Cn) da poco entrata a far parte della rete dei dealer MAN.

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Engineering the Future – since 1758.

MAN Truck & Bus

L‘efficienza è un fattore determinante - sia per noi che per i nostri clienti. Al giorno d‘oggi, se si desidera avere successo nel settore dei trasporti, è necessario avere una marcia in più negli affari e mettere un freno ai costi. Questo è esattamente quello che vi permette di fare la nuova gamma MAN Euro 6, il nuovo termine di paragone per prestazioni ed affidabilità. Con soluzioni tecnologiche volte a farvi risparmiare denaro ed una serie di servizi studiati su misura per voi, raggiungere i vostri obiettivi di profitto sarà più semplice. Per ulteriori informazioni, visitate il sito www.tg.mantruckandbus.com/it/

NUOVA GAMMA MAN EURO 6. SEMPLICEMENTE EFFICIENTE

“LA FIDUCIA IN MAN È NATA DAGLI ECCELLENTI RISCONTRI AVUTI CON I TRATTORI EFFICIENTLINE CHE ABBIAMO IN FLOTTA DALLO SCORSO ANNO: GLI AUTISTI SONO MOLTO CONTENTI, I CONSUMI SONO ESTREMAMENTE CONTENUTI E L’AFFIDABILITÀ È OTTIMA.

SERAFINO DINO TOLFO,AMMINISTRATORE DELEGATO ALPETRANS

RAFINISTRATORE DELEG

AFINO DINO TOLFO,NISTRATORE DELE

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sportatori”.Anche i vostri autisti sono

soddisfatti degli Stralis Hi-Way?

“Molto. La cabina è comoda,c’è tutto quello che serve. Deresto anche io e mio padre l’ab-biamo provata, come facciamosempre quando arriva un ca-mion nuovo, e posso dire che sitratta di un’evoluzione riusci-ta”.

Che configurazione avetescelto?

“Quella con il motore da 460ca valli, credo che siano suffi-cienti per qualsiasi percorso. Soche a volte gli autisti vorrebbe-ro un po’ di potenza in più mapen so che invece si tratti di ungiusto mezzo ideale, che ben sirapporta con il cambio automa-tizzato. Si tratta in tutti i casi dicamion con ralla ribassata, que-sto per poter in ogni caso utiliz-

MAURO ZOLABREMBATE

È un entusiasmo contagiosoquel lo che traspare dalle paroledi Simone Pellegrinelli, che in-sieme alla sorella e alla cuginarap presenta la seconda genera-zione della famiglia impegnatanella gestione dell’azienda ditra sporto Pe.Tra, fondata dalpadre Gianandrea negli anniOttanta. “Con un solo camion,un Iveco 190.35 - ricorda Pelle-grinelli - poi in azienda sonoen trati anche mio zio Massimo,che ora si occupa dell’ufficiotraffico, e mia madre Mariellache invece sta in amministra-zione”. Grande appassionato dimotori (in coppia con il padreha vinto l’ultima edizione delcam pionato Seat su pista) Si-mone Pellegrinelli ha respirato

fin da piccolo l’aria del traspor-to. “Da quando avevo sei annimio padre mi sedeva sulle sueginocchia e mi portava a scari-care con il camion”. Ora invecesi sta cimentando nelle diverseattività della società, che ha sìnel trasporto tradizionale il pro-prio core business, ma si occu-pa anche di logistica e sfruttacon competenza le possibilitàofferte dall’intermodale. Il tuttoper un fatturato annuo che nel2013 ha raggiunto i 40 milionidi euro, 4 in più della stagionepre cedente, e che anche que- st’an no pare destinato a cresce-re. Così come la flotta, in tuttocir ca 150 mezzi, a cui si ag-giungono trecento semirimor-chi, nella quale da qualche me -se sono entrati a far parte 35Ive co Stralis Hi-Way Euro 6,con altri 35 che verranno conse-

gnati nei prossimi mesi. “L’80 per cento della nostra

flotta è composta da camionIveco - spiega il giovane mana-ger - con cui il rapporto è resoancora più stretto dal fatto chesono anche nostri clienti. Lano stra concessionaria di riferi-mento per l’assistenza è l’Au-toindustriale Bergamasca diDal mine con cui collaboriamofin dall’inizio dell’attività”.Uno dei punti cardine della filo-sofia Pe.Tra è infatti l’affidarein toto l’assistenza alla rete uf-ficiale Iveco. “Anzi, possiamodi re che l’efficienza delle loroof ficine è una delle caratteristi-che migliori del marchio. Di-sponiamo anche di un’officinain terna che però si occupa sol-tanto dei semirimorchi, per ilre sto preferiamo da sempre ri-volgerci alle strutture autorizza-

te, all’Autoindustriale se possi-bile, perché sono incredibili enon dicono mai di no, trovandosempre la soluzione giusta intempi rapidi. Ma anche in Euro-pa dove ci muoviamo quotidia-namente il service Iveco fun-ziona molto bene”.

Come avete trovato invece inuovi Euro 6?

“Eccellenti, abbiamo fatto lenostre prove e soprattutto nelconsumo sono al momento imigliori sul mercato. Come èfa cile intuire si tratta di un fat-tore fondamentale oggi più chemai per tenere in piedi un’a -zien da di trasporto. Tra le inno-vazioni abbiamo poi scelto diacquistare gli impianti Ivecon-nect con cui oggi controlliamotut ta la nostra flotta. Anche inquesto caso sono stati capaci diinterpretare al meglio quelleche sono le esigenze dei tra-

zare al meglio i semirimorchiper l’intermodale”.

Voi trasportate soprattuttocollettame, il settore più com-plicato e competitivo in unmondo, quello del trasporto,già di per sé difficile: comefate a ottenere risultati cosìpo sitivi?

“Lavorando seriamente. Cer -to, il groupage rispetto ai cari-chi completi richiede un mag-gior impegno ma è anche ilcom parto che garantisce il mi-glior margine, che è oggi ilgros so problema dei trasporta-tori. Non è un caso che mio ziosia in azienda tutti i giorni dalle5 alle 20, proprio per essere ingra do di rimediare sul momentoa eventuali difficoltà; tutte lemattine abbiamo un piano ditra sporti ma c’è sempre qualcheimprevisto che cambia le cose enon deve essere fatto pesare alcliente”.

Che altre attività svolgete?“In Italia abbiamo una deci-

na di semirimorchi cassonati ri-baltabili, con cui trasportiamoper Italcementi; si tratta anchein questo caso di un lavoro chenonostante i tempi resta abba-stanza redditizio. Il resto delfat turato lo porta la logistica:abbiamo una trentina di dipen-denti nel magazzino di un clien-te e poi sfruttiamo al meglio glispazi nella nostra sede principa-le, che a dirla tutta andrebbe so-stituita da una più grande.Qual che idea ce l’abbiamo già,ma bisogna andare molto cauticon gli investimenti, soprattuttoin un periodo di incertezzacome questo”.

18 Dealer & ClientiN° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

IVECO

Pe.Tra si fida diStralis Hi-Way

PE.TRA SEMPRE PIÙ PLAYER EUROPEO

IL TRASPORTO INTERMODALE AL CENTRODEL BUSINESS DELL’AZIENDA DI BREMBATE

Con una sede distaccata nei dintorni di Fran-coforte, in Germania, una in Spagna e una

terza inaugurata da poco in Bulgaria, che si ag-giungono ai settemila metri quadrati coperti delmagazzino principale, il Gruppo Pe.Tra puòormai definirsi un player europeo; infatti, sulletratte continentali corrono buona parte dellerotte coperte dall’azienda. Questo ha portato iPellegrinelli a ricorrere in modo massiccio altrasporto intermodale. “È una soluzione checerto non può essere applicata a qualsiasi tipo ditrasporto, dato che con le ferrovie i tempi diconsegna non sono mai certi. Ma in molti casipuò essere l’ideale, soprattutto sulle rotte per laGermania”.

Utilizzate esclusivamente il trasporto nonaccompagnato?

“No, se c’è l’occasione ricorriamo ancheall’accompagnato, approfittando della linea cheparte da Novara e recuperando ore preziose diguida”.

Sulla convenienza del trasporto accompa-gnato si è discusso molto...

“Tutto dipende dal tipo di trasporto a cui ci sidedica. Nel nostro caso poter contare una voltaarrivati in Germania su di un autista fresco e ri-posato è importante”.

A proposito di autisti, anche voi siete ricor-si alla manodopera dell’Europa dell’Est?

“Ormai è necessario, dato che è difficile tro-vare un autista italiano che sia disponibile a re-stare fuori casa per settimane, a volte per unmese. Abbiamo ancora una ventina di autististorici italiani che sono con noi da molto tempoma sono soprattutto dedicati al trasporto nazio-nale; quelli che invece arrivano dall’Europa del-l’Est sono più flessibili. L’importante è che sitratti di persone serie. Noi cerchiamo di dareloro il meglio, uno stipendio adeguato, turni benstudiati, un ambiente sereno in cui lavorare, incambio vogliamo precisione e cura del mezzo edel trasporto”.

L’AZIENDA DI TRASPORTO DELLA FAMIGLIA PELLEGRINELLI HA DA SEMPRE UN

RAPPORTO PRIVILEGIATO CON IVECO. LA FLOTTA CONTA ATTUALMENTE CIRCA 150MEZZI, A CUI SI AGGIUNGONO TRECENTO SEMIRIMORCHI, NELLA QUALE DA

QUALCHE MESE SONO ENTRATI A FAR PARTE 35 IVECO STRALIS HI-WAY EURO 6,CON ALTRI 35 CHE VERRANNO CONSEGNATI NEI PROSSIMI MESI.

Uno dei mezzi Iveco della flotta Pe.Tra. In alto Simone Pellegrinelli.

Non solo trasporto tradizionale per Pe.Tra che si occupa anche di logistica e intermodale.

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20 TrainatoN° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

MAURO ZOLALAINATE

Oggi più che mai le condi-zioni in cui si trovano a ope-rare le ditte di trasporto im-pongono un’attenzione estre-ma ai costi d’esercizio. Tantoche la commissione europeasta cercando di creare unmarchio di prestazione ener-getica per i veicoli in dustria-li. Progetto a cui Lamberet,tra i leader continentali nellacostruzione di semirimorchiper il trasporto refrigerato,sta collaborando attivamente.Del resto la gamma di model-li SR2 già risponde a precisicriteri di risparmio in un set-tore, quello dei semirimorchifrigoriferi, dove sono tanti iparametri da tenere in consi-

derazione. Non basta infattifar conto su di un’ot tima ae-rodinamica, bisogna pensareanche alla ventilazione inter-na e più in generale all’iso-termia, oltre che alla gestionedei pesi. Tutto questi parame-tri sono stati rivisti nel nuo vomodello, che ha un’aerodina-mica esterna specifica e unconsumo ridotto legato algruppo frigorifero, ottenutofavorendo la ventilazione in-terna e il rendimento del mo-tore termico del compressore.

Per ottimizzare l’aerodina-mica esterna si è lavorato difi no sul design della parte an-

teriore del semirimorchio, ot-tenendo profili che dispongo-no di un raggio di curvaturaridotto e del la capacità di in-canalare lateralmente il flus-so di aria tra la cassa e il trat-tore, favorendo la ventilazio-ne del gruppo frigorifero equindi il suo rendimento. Ilflusso d’aria a livello delgrup po frigorifero è infattidiretto dall’alto verso ilbasso, secondo il principio difunzionamento del sistema diraffreddamento dei compo-nenti, mentre uno spoiler in-tegrato ha la funzione diespellere lateralmente l’aria

calda generata dal refrigera-tore, evitando un funziona-mento a circuito chiuso.Tutto que sto, all’atto pratico,vuol di re un risparmio sulconsumo di carburante chepuò arrivare fino al 3 percento.

Un altro importate vantag-gio a livello di consumi èdato dalla carenatura lateralebrevettata “Optiflow”, chegrazie alla sua for ma stan-dard ad ali d’aereo, tra sformale perturbazioni del flusso diaria che si formano a livellodel telaio in una spinta chepermette un’ulteriore econo-mia di circa 1,5 l/100 km, ri-sultato certificato da un enteindipendente. La parte poste-riore liscia del semirimor-chio, che riduce le perturba-zioni, e il peso ri dotto, circauna tonnellata in me no ri-spetto a un modello standarddella concorrenza, fan no ilresto, permettendo al costrut-tore di stabilizzare i vantaggiderivanti dalla nuova se rie.

Per quel che riguarda laventilazione è stato adottatola soluzione brevettata, concircolazione dell’aria interna,IAFO, che ha reso quasi ob-soleto il con cetto stesso dicircolazione “chiusa”. Il si-stema Internal Air Flow Opti-mizer infatti canalizza e com-

prime il flusso d’aria, findalla sua uscita dalle centralidi emissioni, quando è a pie -na potenza. Questo viene im-

mediatamente decompressosen za che ci sia una disper-sione di forza grazie a uncomponente ot timizzato pertrasmettere la qua si totalitàdell’energia iniziale senza di-spersioni.

A partire da quel punto ilflusso, ben incanalato, bene-ficia di una velocità di espul-sione molto elevata che è in-dispensabile conservare il piùa lungo possibile. Per questointervengono le gui de di ariaaperta del sistema IAFO, aforma di virgola, e che in di-rizzano adeguatamente l’a ria.Un concetto che contrastacon la filosofia costruttivautilizzata fino a oggi ed è ilfrutto di una progettualitàpraticamente inedita. Il siste-ma IAFO garantisce ancheuna dispersione di aria freddafino all’estremità posterioredella zona di carico e favori-sce il ricircolo di aria dalbas so. Questo permette direndere omogenee le tempe-rature qualsiasi sia la posi-zione del carico.

Come risultato le differen-ze nel la temperatura internadel vano di carico, sono ri-dotte evitando il rischio chela merce deperisca, e il con-sumo del gruppo frigorifero èridotto in media per un ulte-riore mezzo litro di gasolioogni ora di attività a -20°c.

La nuova aerodinamica delsemirimorchio Lamberet haan che permesso una miglioresicurezza per l’autista. I pro-fili del sistema CX, in allu-minio a no dizzato, agisconoinfatti co me “marcatori” delrimorchio, rendendolo più vi-sibile per gli altri camionisti,il che dato che il semirimor-chio frigorifero ha una lar-ghezza maggiore, fino a 2,6metri, rispetto ai normali vei-coli, eleva il concetto di sicu-rezza.

Altro punto importante ilpossibile montaggio opziona-le di un nuovo sistema disupporto di testa scorrevole,montato su un binario antifri-zione, grazie al quale il ca-mionista non ha più bisognodi salire nello spazio tra iltrattore e il rimorchio durantela manovra di traino.

LAMBERET

Anche il semirimorchiodecisivo per il risparmio

AERODINAMICA, VENTILAZIONE INTERNA, GESTIONE DEI PESI RIVISTI

RADICALMENTE NEI NUOVI MODELLI DEL MARCHIO LEADER LAMBERET PER POTER

GARANTIRE MIGLIORI PRESTAZIONI E SOPRATTUTTO CONSUMI RIDOTTI.

L’abbiamo già ribadito più volte, il futuro ènella specializzazione, dei camion e anche

dei semirimorchi. Bene dunque ha fatto Lambe-ret a sviluppare all’interno della serie SR2 unaversione destinata nello specifico al trasporto dicarne appesa, la SuperBeef +. Rispetto alla ver-sione tradizionale in questo caso sono stati modi-ficati la parte anteriore della plancia e del telaio,portando l’altezza interna fino a 2,7 metri, ciòsenza naturalmente sforare dai 4 metri di altezzacomplessiva del semirimorchio, e senza dover ri-correre alla salita pneumatica del pianale oppurea un’altezza di traino fuori dal normale standard.

La soluzione Lamberet è infatti puramente co-

struttiva, con un telaio che semplicemente com-prende quattro moduli con bulloni invece di tre;questi vanno a comporre i longheroni di collega-mento tra il modulo assale e quello anteriore, cheè stato sostituito da una nuova unità dotata di ar-resti e che prolunga il recupero dei carichi latera-li nell’interasse.

Questo basta a evitare che si verifichino fasti-diosi fenomeni di torsione trasversale della plan-cia quando questa è sottoposta alla pressione diun carico limite. L’integrazione dei quattro arre-sti al telaio preserva inoltre la stabilità del trailerche è uno dei punti di forza del costruttore fran-cese.

SUPERBEEF + PER IL TRASPORTO DI CARNE

IL FUTURO NELLA SOLUZIONE SPECIALISTICA

IL SEMIRIMORCHIO SUPERCITY

VOTATO AL TRAFFICO URBANONon è un caso che una versione dell’SR2 si chiami SuperCity,

il semirimorchio vincitore del Trailer Award 2013 è infattiprogettato proprio per muoversi in aree in cui la circolazione èparticolarmente difficile per i mezzi pesanti, consegnando adesempio nei supermercati che si trovano nei centri urbani, in cuila rampa di scarico spesso necessita per essere raggiunta di ma-novre ardite e complicate. Per ovviare il SuperCity è stato dotatodi due assali direttori elettro idraulici che ne valorizzano la ma-neggevolezza. Di recente il modello è stato anche dotato di unsistema di telecamere che garantisce al camionista un’ottima vi-sione periferica.

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21Componenti N° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

EMANUELE GALIMBERTIYPRES

Sono sempre più diffusi nelmon do camion elettrici com-patti per la manutenzione e iltrasporto: trovare un mezzoecologico per il proprio lavo-

ro diventa sempre più agevo-le per il trasportatore, soprat-tutto nei paesi più tecnologi-camente avanzati. Qualcheesempio? Dall’estate 2013Feldschlösschen e Coop im- piegano i primi camion elet-trici da 18 tonnellate in Sviz-

zera e nello stesso periodo èstato brevettato negli StatiUniti un ca mion eolico,primo mezzo pe sante elettri-co alimentato dal vento. Magià nell’estate 2011 la città diParigi è stata apripista inFrancia per l’introduzione di

camion per la raccolta dellaspaz zatura al cento per centoe let trici. Parallelamente alladiffusione di mezzi da tra-sporto ecologici, si avvertel’esigenza di funzionalità ele-vate per questi veicoli, alme-no al pari dei loro “fratellimaggiori” che viaggiano agasolio. Primo caso nel setto-re, Dutch Coöperatieve Com-biPakt UA, cooperativa olan-dese, ha installato i computerdi bor do Transics TX-MAXGO sui propri nuovissimi ca-mion elettrici. L’installazionenon ha richiesto alcuna modi-fica né al computer di bordoné al software di back-office.Per il cliente, Transics ha svi-luppato una funzionalità ulte-riore: l’invio di un segnale diallarme agli spedizionieri incaso d’interruzione del pro-cesso di ricarica della bat te-ria. Monitorando accurata-mente la flotta elettrica,CombiPakt potrà così renderela propria attività di corrierenella zo na di Nimega più ef-ficiente, an che sotto il profiloeconomico, e sostenibile.

La cooperativa Combi-Pakt, il cui nome deriva dalconcetto “combinazione deipacchetti”, è stata fondata nel2010 dall’associazione im-prenditoriale TPN-WEST. Ilsuo concept: raggrupparetutte le spedizioni delle im-prese operanti nelle zone in-dustriali di Nimega e traspor-tarle in maniera eco-compati-bile per ridurre le emissionidi CO2 e l’impatto sul traf fi-co. Aderendo al progetto pi-lota “Ambiti di sperimenta-zione di veicoli ibridi e elet-trici” del Ministero dell’Eco-nomia olandese, che promuo-ve la ricerca in ambito tra-sporto elettrico, nel 2013 lacooperativa CombiPakt haacquistato tre furgoni elettriciSmith Newton per effettuareconsegne nel centro di Nime-ga. Per farlo nel modo più ef-

ficiente possibile, ha volutoselezionare sistemi di fleetmanagement.

Harold van den Broek,Ceo di CombiPakt, avevaavuto e spe rienze positive inpassato con la soluzione difleet management di Carrier-Web, azienda rilevata nel2011 da Transics. Inoltre, lacooperativa collabora consuccesso con CornelissenTransport, cliente Transics.Queste esperienze, la posi-zione leader di mercato, lemolte referenze positive el’ampia funzionalità della so-luzione hanno convinto Com-biPakt a scegliere i computerdi bordo TX-MAX GO. Altreragioni che hanno influitosulla scelta di CombiPakt perTransics sono legate alle fun- zionalità della soluzione, co -me il collegamento al tachi-gra fo digitale che permette dileggere la scheda del condu-cente e la memoria di massaanche in marcia, i sensori ditemperatura e i sensori delleporte. Una nuo va funzionali-tà, sviluppata da Transicsspecificamente per i veicolielettrici, è quella che consen-te di monitorare lo stato dicarica della batteria. Non ap-pena s’interrompe il processodi ricarica, l’operatore riceveun messaggio di allarme at-traverso il software di back-office TX-CONNECT o tra-mite sms, così da poter inter-venire in maniera proattivaper consentire all’autista suc-cessivo di partire a batteriapienamente carica. Un siste-ma efficace e pratico che per-mette di usufruire in pienodelle funzionalità della pro-pulsione elettrica senza doverpreoccuparsi di incorrere neldisagevole problema di tro-varsi svantaggiati da unamancata adeguata program-mazione della ricarica e quin-di mettendo a rischio le ope-razioni di trasporto.

TRANSICS

La via sostenibileparte dall’Olanda

LA COOPERATIVA OLANDESE DUTCH COÖPERATIEVE COMBIPAKT UA INSTALLA I COMPUTER DI BORDO TX-MAX GO SUI PROPRI NUOVISSIMI VEICOLI. SVILUPPATA UNA FUNZIONALITÀ ULTERIORE AD-HOC: L’INVIO DI

UN ALLARME AGLI SPEDIZIONIERI IN CASO D’INTERRUZIONE DEL PROCESSO DI RICARICA DELLA BATTERIA.

Van den Broek, Ceo di CombiPakt, e il suo team sono convintiche le soluzioni Transics consentiranno ad autisti, spedizionie-

ri e amministrazione paghe di operare con maggiore efficienza. “Inostri camion - dichiara Van den Broek - sono dotati di batteria li-thium-ion, eccellente per portare a termine una normale giornata di

lavoro e pronta per essere ricaricata durante la notte. Tuttavia, vo-gliamo monitorare lo stato di carica in modo costante e la funziona-lità aggiuntiva introdotta da Transics è perfetta per questo scopo.CombiPakt è nata per ridurre l’impatto sul traffico e sulle emissionidi CO2 e i risultati ottenuti dimostrano che il nostro approccio hadato i frutti sperati. Con i nostri furgoni elettrici, accessoriati conTX-MAX GO, portiamo il concetto di sostenibilità a un livello piùalto. Inoltre, lavorando in maniera più efficiente, riusciamo a ta-gliare i costi e migliorare i servizi, fattori che rendono ancora piùinteressante la nostra iniziativa”.

“Le nostre soluzioni di fleet management - afferma Arie van der

Jagt, Vicepresidente Strategic Alliances di Transics - sono una di-mostrazione reale del nostro impegno verso trasporti più eco-com-patibili e sostenibili. Siamo orgogliosi del contributo che stiamodando a questa iniziativa e speriamo che venga presto imitata, nonsolo in Olanda ma anche in altri paesi”. La cooperativa CombiPaktè nata dall’associazione imprenditoriale TPN-WEST, con l’obietti-vo di ridurre le emissioni di CO2 e l’impatto sul traffico. Il nome fariferimento all’idea di associazione, per esempio al concetto di rag-gruppare i pacchetti da spedizionieri diversi. La cooperativa Com-biPakt effettua consegne in maniera eco-compatibile impiegandomezzi quali biciclette e scooter e camion elettrici.

FURGONI ELETTRICI DOTATI DI BATTERIA LITHIUM-ION PER UN ALTO LIVELLO DI SOSTENIBILITÀ IN PIENA AUTONOMIA

L’IMPEGNO DI TRANSICS PERIL TRASPORTO OTTIMIZZATO

TRANSICS DAL 1991 NELLE SOLUZIONI DI FLEET MANAGEMENT

LA MISSION DECISIVA: METTERE IL

TRASPORTATORE SULLA STRADA GIUSTA

Transics International NV, fondata nel1991, sviluppa e commercializza soluzio-

ni di fascia alta fleet management per i settoritrasporti e logistica. Grazie all’esperienza dimolti anni, all’impegno di R&D e al focus as-soluto sulla customer experience, Transics haraggiunto la posizione di leader europeo nelmercato. Con sede centrale a Ypres, in Bel-gio, Transics è attiva in tutta Europa. La so-cietà è quotata in borsa dal giugno del 2007(Euronext Brussels).

Transics è un attore internazionale nel set-tore della gestione di autocarri, rimorchi, au-tisti, carichi e ordini. Le soluzioni proposterappresentano il risultato di un’esperienzapluriennale e si pongono un unico obiettivo:mettere il trasportatore sulla strada giusta.Con 280 impiegati, più di 1.300 società ditrasporto che utilizzano la sua piattaformaTX-Connect per il back office, più di 80milaveicoli equipaggiati che viaggiano in Europatutti i giorni e 400 partner integrati, la mis-

sion di Transics è semplificare la complessitàdella gestione della flotta con strumenti di fa-cile utilizzo, report chiari e processi di gestio-ne, il tutto in una piattaforma che si integrafacilmente con gli altri software che vengonoutilizzati negli uffici.

L’installazione dei computer di bordo Transics TX-MAX GO non ha richiesto modifiche particolari.

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URBANO LANZAGÖTEBORG

Se le moderne tecnologie aiu-tano le aziende e i conducentidi camion a risparmiare carbu-rante perché non approfittar-ne? So prattutto tenendo contoche il carburante costituisceuna percentuale compresa trail 25 e il 35 per cento dei costitotali di un’a zienda di traspor-ti. Non co sa da poco. Eccoche Volvo Trucks ha messo apunto una nuova app che aiutai conducenti a risparmiare car-burante: questi ricevono unimmediato incentivo a guidarein modo più economico, conuna conseguente, significativariduzione dei costi per l’azien-da.

La nuova app per i condu-centi fa parte di Dynafleet, ilconosciuto sistema di gestionedella flotta di Volvo Trucks. Insostanza, le informazioni cheprima erano a disposizionedel la sola azienda di trasportoora so no disponibili anche peril con ducente, con evidenti be-nefici ottenuti “sul campo”,cioè nel la diretta gestionedella gui da al fine di contene-re consumi ed emissioni.

“Con la nuova app - dichia-ra Jarkko Aine, Communica-tions & Competence Managerin Transport Solutions diVolvo Trucks - i conducentipossono rendersi conto da solidell’efficienza della propriaguida, confrontare le proprieperformance con quelle dei

colleghi e migliorare ulterior-mente il proprio stile diguida”.

Infatti, una delle funzionali-tà principali dell’app, il “Pun-teggio per l’efficienza dei con-sumi”, valuta le performancedel conducente in quattro areeche, in modi diversi, hanno ef-fetto sul consumo di carburan-te del veicolo: anticipazione efrenata, utilizzo di motore ecambio, a dattamento della ve-locità e tem pi di fermo. I risul-tati vengono quindi confronta-ti per creare un punteggio ge-nerale. “L’idea consiste nel-l’offrire un incentivo per unostile di gui da organizzato e si-curo, che con senta di ottenereemissioni e consumi ridotti eche sottoponga il veicolo auna minore u su ra”, spiegaAine.

Sul budget aziendale le abi-tudini di guida dei driverfanno davvero la differenza:con l’a do zione di uno stile diguida e co nomico da parte deiconducenti, le aziende di tra-sporto pos sono ridurre i costidel carburante fino al 7 percento. Nel 2013, Volvo Trucksha introdotto un’app equiva-

lente per le aziende di traspor-to con Dynafleet, destinataperò non ai conducenti ma aigestori della flotta, che ha giàraggiunto i 12mi la download.

“I gestori delle flotte - con-tinua Jarkko Aine - hanno ca-pito quale straordinario van-taggio sia avere accesso im-mediato ai dati relativi al con-sumo di carburante dell’azien-da, ottenendo così uno stru-mento in più per rag giungereuna migliore efficienza neiconsumi”. L’app Dynafleet èdisponibile per iPhone e iPadin diversi mercati europei. Perl’utilizzo dell’app è necessarioun abbonamento a Dynafleetche è un sistema di gestionedella flotta progettato per aiu-tare conducenti e aziende ditrasporto a utilizzare la pro-pria flotta in modo più effi-ciente. Attualmente, Dynafleetè disponibile in tutta Europa,in Brasile e in Australia. Almomento gli abbonati hannoquasi raggiunto quota 50mila.

VOLVO TRUCKS

Drivers risparmiosicon DynafleetLA NUOVA APP DI VOLVO TRUCKS AIUTA GLI AUTISTI A RISPARMIARE CARBURANTE,

CHE VALE UNA PERCENTUALE TRA IL 25 E IL 35 PER CENTO DEI COSTI TOTALI DI

UN’AZIENDA DI TRASPORTI. L’APP FA PARTE DI DYNAFLEET, IL SISTEMA DI

GESTIONE DELLA FLOTTA FIRMATO DALLA CASA SVEDESE E LE CUI INFORMAZIONI

PRIMA ERANO DISPONIBILI SOLO PER I RESPONSABILI AZIENDALI.

Maggiore efficienza e redditività. In una parola: Dynafleet, il si-stema di gestione della flotta che ora allarga la sua sfera

d’azione non essendo più disponibile solo per i gestori delle flotte ei responsabili delle aziende di trasporto ma anche per i singoli auti-sti che si trovano alle prese con il problema del contenimento deiconsumi nella guida quotidiana del loro mezzo. Dynafleet consentedi monitorare il consumo di carburante, i tempi di guida, le emis-sioni e le posizioni dei veicoli in tempo reale ovunque il veicolo sitrovi, tramite un’interfaccia web intuitiva integrata in modo sempli-

ce con gli altri sistemi in uso. Indipendentemente dalle dimensioni della flotta, Dynafleet è

uno strumento fondamentale per incrementare la produttività del-l’attività aziendale. Essendo un servizio basato sul web, Dynafleetcomunica con l’hardware di monitoraggio mobile installato sui vei-coli Volvo. Inoltre, è possibile accedere a Dynafleet tramite unaconnessione internet da qualsiasi dispositivo. Una schermata di co-municazione consente la comunicazione diretta bidirezionale traconducenti e sede centrale.

Dynafleet è composto da diverse funzionalità e caratteristiche,tra le quali è possibile sceglierne una o combinarne diverse inmodo da soddisfare le singole esigenze. Ogni funzionalità può es-sere integrata con il sistema amministrativo esistente. Il servizio“Tempi di guida del conducente” registra l’attività del conducentedurante l’orario di lavoro, che sia guida, riposo o attesa di carico.

Può essere utilizzato per creare una base sia per il calcolo delle re-tribuzioni che per garantire che l’attività venga svolta nel rispettodelle normative legali. La funzione “Positioning” consente al-l’azienda di tenere traccia dei suoi veicoli, grazie alle mappe detta-gliate basate su Google Maps. È così possibile visualizzare i datirelativi a conducente e veicolo direttamente sulla mappa, per avereinformazioni immediate su una consegna. La funzione “Fuel & En-vironment” offre una panoramica completa del consumo di carbu-rante dei veicoli o della flotta, delle distanze percorse, dei livelli diemissioni e di dati per ogni veicolo e conducente. All’interno diquesto servizio la funzione “Punteggio per l’efficienza dei consu-mi” consente di mettere a confronto approfonditamente e con faci-lità i conducenti e di analizzare le tendenze degli ultimi 13 mesi.Uno strumento perfetto per il coaching attivo del conducente e peril controllo dei consumi nel tempo.

IL SISTEMA DI GESTIONE DELLA FLOTTA DIVENTA ANCORA PIÙ UTILE PER INCREMENTARE LA REDDITIVITÀ

A GÖTEBORG TROVATA LARICETTA DELL’EFFICIENZA

Con uno stile di guida più economico i costi del carburante possono ridursi fino al 7 per cento.

Jarkko Aine, Communications& Competence Manager in Transport Solutions di Volvo Trucks

Con la nuova App i conducentisono in grado di tenere sottocontrollo l’efficienza di guida.

22 N° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI Componenti

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nuovo VolvO FHVolvo Trucks. Driving Progress

www.volvotrucks.it/fh

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24 ServiziN° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

FABIO BASILICOMILANO

La tedesca DKV Euro Servicefe steggia i primi 35 anni di atti-

vità in Italia e punta con deci-sione sul futuro del sua mis-sion, quella di società erogatri-ce di sevizi per il trasporto dimer ci e passeggeri. “In questi

35 anni molti dei nostri clientisono cresciuti con noi - com-menta Marco Berardelli, Diret-tore di DKV Euro Service Italia- La filiale italiana ha dato un

contributo importante all’affer-mazione del brand nel mercatodell’autotrasporto e questo èsta to possibile grazie anche achi, nel corso di questi anni, hacreduto in noi e nei nostri servi-zi. Trentacinque anni rappre-sentano un meraviglioso tra-guardo, una tappa importanteche sono orgoglioso di condivi-dere con tutto lo staff insieme atutti i nostri clienti”.

Nata in Germania nel 1934co me azienda di autotrasportiper le ferrovie tedesche, DKVsi è evoluta negli anni come so-cietà specializzata in servizisempre innovativi e vantaggiosiper il mercato dell’autotraspor-to. Tra questi, l’introduzione dibuoni per il pagamento del car-burante, poi trasformatosi nellaDKV Card (“Best Fuel Card ofthe Year” dal 2005 al 2013), il

Net Invoicing Program, ovverol’accredito diretto dell’Iva pa-gata all’estero con la successivafattura DKV, e il ConsorzioDKV Euro Service che dal2002 permette ai consorziati diusufruire degli sconti massimiprevisti per legge secondo losca glione di appartenenza suipe daggi autostradali e su quellidei trafori del Frejus e del Mon -te Bianco (fino al 32,5 per cen -to per Euro 5 e 6). Il Consorziosi rivolge a tutte le aziende ditrasporto conto terzi e contopro prio con sede in un paesedel l’Unione Europea e con au-tomezzi di peso totale superiorealle 3,5 tonnellate. Per i traforidel Monte Bianco e del Frejus èsufficiente essere una società diautoservizi.

Le novità su cui DKV EuroSer vice Italia sta puntando sonol’ag giornamento della DVKApp e la nuova versione delloSta tion Finder DKV. La DKVApp gratuita per iOS e Androidconsente agli utenti di compara-re i prezzi del carburante e dical colare le distanze dalle sta-zioni di rifornimento in tuttaEu ropa. Nella nuova versione,l’u tente può configurare sogliemassime di prezzo e riceveresempre informazioni aggiornatesulle tariffe carburanti. Grazie aquesto nuovo aggiornamento,l’App è disponibile in sei nuovelin gue: italiano, ceco, francese,o landese, polacco e rumeno.Inoltre, nuove mappe, localiz-zazione geografica più precisa ela nuova funzione torcia rendo-no la DKV App ancora più faci-le da utilizzare. Nella ricercal’utente può inserire numeroseimpostazioni per trovare l’areadi servizio più idonea, come adesempio il servizio 24/24, pom -pe ad alta velocità, ristoranti,ecc.. “Una volta che l’utente haselezionato la stazione - spiegaMarco Berardelli - il sistema dinavigazione installato sullosmart phone fornisce le istruzio-ni per arrivare direttamente al- l’a rea individuata. Le aree diser vizio più frequentemente vi-sitate, le impostazioni di ricercao anche le precedenti ricerchepossono essere salvate come“favoriti” e richiamate in ognimomento. Tutto ciò consenteall’utente un rapido accesso alleinformazioni che ritiene più im-portanti per ogni stazione diservizio”.

Per trasportatori e spedizio-

nieri, lo Station Finder DKV èun utile strumento di pianifica-zione oltre che un compagno diviaggio ideale per l’Italia el’Europa. In modo rapido e affi-dabile fornisce informazionisulla stazione convenzionataDKV più vicina o sul migliorprezzo del diesel. Oggi, il nuo -vo design con navigatore inte-grato rende il servizio onlineancora più attraente. All’indi-rizzo www.dkv-euroservi ce.com/sta tionsfinder si apre unacartina dell’Europa in cui sonoindicate tutte le stazioni DKV.La ricerca viene realizzata fa-cendo uno zoom sulla cartina oinserendo un indirizzo o un nu-mero di stazione nell’appositobox di ricerca. “L’accesso alloStation Finder avviene comoda-mente mediante una scheda incontinuo aggiornamento e puòessere utilizzata anche comenavigatore - commenta il Diret-tore di DKV Euro Service Italia- L’ultima versione rilasciata,infatti, permette di visualizzareancora più rapidamente tutte lestazioni DKV nel raggio desi-derato e di confrontarne i prezzidel carburante. Si possono, in -oltre, trovare informazioni sul leofferte di rifornimento e servi-zio, come per esempio la via diaccesso e gli orari di apertura.At traverso speciali filtri è poipos sibile circoscrivere mag-giormente la ricerca secondoparametri sempre più persona-lizzabili. Particolarmente prati-ca è la possibilità di stampare irisultati della ricerca e inviarli,

per esempio all’autista, via e-mail”. Gli utenti registrati delportale DKV possono impiega-re lo Station Finder DKV anchecome navigatore gratuito, ingrado per esempio di tener con -to dell’altezza delle gallerie odel la larghezza dei ponti.

Sul per corso sono visualizza-ti tutti i distributori DKV e i trepiù con venienti sono evidenzia-ti. È integrato inoltre il calcolo

del pe daggio per la Germania el’Au stria.

Il servizio online è disponi-bile in undici lingue, corrispon-de ai più recenti requisiti tecno-logici e viene costantementeaggiornato. Dello Station Fin-der DKV è disponibile anche laversione App DKV per smar-tphone iOS e Android.

DKV EURO SERVICE

L’innovazione fa tappa in ItaliaLA SOCIETÀ TEDESCA DI SERVIZI PER IL TRASPORTO MERCI E PASSEGGERI FESTEGGIA

I PRIMI 35 ANNI DI ATTIVITÀ NEL NOSTRO PAESE, CHE HA CONTRIBUITO

ALL’AFFERMAZIONE DEL BRAND TITOLARE DI SERVIZI AFFERMATI COME DKV CARD E

IL CONSORZIO DKV EURO SERVICE PER GLI SCONTI SUI PEDAGGI AUTOSTRADALI.

“You drive, we care”. Uno slogan che ben sintetizza la mis-sion di DKV Euro Service, da 80 anni azienda leader nei ser-

vizi per le imprese di trasporto merci e persone sulle strade eu-ropee. Con la DKV Card e i servizi accessori, DKV offre ai suoiclienti una gamma di prodotti mirata alle esigenze quotidianedegli autotrasportatori per l’ottimizzazione e la gestione delparco mezzi. L’obiettivo è aiutare i clienti a evitare inutili perdi-te di tempo, a risparmiare e a lavorare con maggiore efficienza.

Con più di 54mila punti di accettazione in oltre 42 paesi eu-ropei (5mila solo in Italia), DKV dispone della più grande e ca-pillare rete di distribuzione del settore. Sono più di 100mila iclienti DKV che utilizzano complessivamente oltre 2 milioni dicarte servizi e/o On Board Unit di DKV. L’azienda ha registratonel 2013 un fatturato di 5,5 miliardi di euro (2 miliardi nel

2002) e si avvale della collaborazione di 700 dipendenti. Graziealla DKV Card, i clienti possono fare rifornimento di carburantee lubrificanti senza l’utilizzo del contante presso le oltre 39mila

stazioni e aree di servizio multimarca distribuite su tutto il terri-torio europeo.

Inoltre, la DKV Card offre la possibilità di concreti benefici ereali convenienze, massima trasparenza in fase di fatturazione,nessun rischio e commissioni di cambio. Ma non c’è solo il ri-fornimento di carburante: DKV Card gode della fiducia di circa9.100 partner autorizzati che offrono servizi di riparazione, assi-stenza pneumatici, soccorso stradale, traino, noleggio e lavag-gio. Con la DKV Card possono inoltre essere pagati in tutto ilcontinente europeo senza denaro contante i pedaggi per auto-strade, ponti, valichi e tunnel, nonché per numerosi collegamen-ti di traghetti.

Anche il servizio di soccorso stradale 24 ore su 24 DKVTruck Service, con la sua rete di partner distribuiti in tutta Euro-pa, aiuta a evitare inutili tempi di attesa e perdite in termini eco-nomici. Il 95 per cento di tutti i guasti segnalati al numero di as-sistenza internazionale gratuito 00800-36524365 sono stati ri-solti direttamente sul posto. Un servizio di noleggio per camion,trailer, pullman e autovetture offerto da numerosi partner garan-tisce la mobilità e la flessibilità del parco mezzi.

GAMMA DI PRODOTTI MIRATA ALLE ESIGENZE QUOTIDIANE DEGLI AUTOTRASPORTATORI

SULLE STRADE DELL’EUROPAAL FIANCO DI CHI LAVORA

Mappatura dettagliata dei puntidi interesse per il trasportatore.

Stazioni di rifornimento sotto controllo grazie all’utilissima DKV App gratuita per iOS e Android.

La conferenza stampa sui 35 anni di DKV Euro Service Italia. DKV Euro Service è punto di riferimento per il pagamento pedaggi.

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25Movimentazione N° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

MAURO ZOLAMILANO

Comandare l’avanzamento diun carrello elevatore con ilsem plice tocco di un pulsantemigliora la produttività del 25per cento, oltre a ridurre in mo -do significativo lo stress dell’o -pe ratore. Sono queste le basi sucui Crown ha sviluppato la pro-pria tecnologia QuickPick Re-mote, che può essere abbinataai commissionatori della serieGPC 3000. Grazie a comandiwi reless, gli operatori non de-vono più tornare alla piattafor-ma presente sul carrello perchélo possono far avanzare pre-mendo soltanto un pulsante, equindi mantenendo entrambe lemani libere. I laser di scansioneintegrati al carrello rilevano in-fatti da soli potenziali ostacolidi fronte e su entrambi i lati, di-minuendo il rischio di incidenti,

mentre la correzione automaticadello sterzo garantisce che ilcom missionatore proceda in li -nea retta lungo le corsie, a di-stanza regolare dagli scaffali.

Il dispositivo va a ridurre unproblema endemico dei magaz-zini: nelle operazioni di com-missionamento che coinvolgo-no i livelli più bassi degli scaf-fali, gli operatori trascorronoin fatti circa il 75 per cento dello ro tempo a piedi, soprattuttoim pegnati a percorrere la di-stanza tra scaffali e carrello.Questa nuova soluzione offrequindi la possibilità di ridurretempi, e sforzi, diminuendo lafre quenza di rientro alla piatta- for ma del carrello. Inoltre, glio peratori non devono più per-correre tragitti in tante direzionidiverse o allontanarsi troppo.

Durante i test sul campo so nostate replicate fedelmente lereali operazioni di prelievo, con

il tempo richiesto per compierleche è stato misurato sia in assen-za che in presenza del sistemaQuickPick Remote. I risultati diquesti test hanno dimostrato chela produttività tra il primo e l’ul-timo prelievo del gior no aumen-ta in media del 10 per cento, conmiglioramenti al l’in terno dellesingole corsie che possono rag-giungere anche il 25 per cento.Dal punto di vi sta degli operato-ri, il tempo dedicato agli sposta-menti a piedi si riduce anche del50 per cen to, dimezzando così ledistanze da compiere trasportan-do pesi a mano. Inoltre, il sali-scendi dalla piattaforma opera-tore si riduce fino al 70 percento. L’utilizzo i deale per lanuova tecnologia Crown sonoquindi i grandi magazzini constoccaggio ad alta densità.

“Sappiamo che la riduzionedei costi è l’obiettivo primariodei nostri clienti - ha commen-

Èstata la concessionaria Socar a consegnare in Italia i primi dueesemplari dei carrelli RX 70-80 di OM Still. Ad acquistarli la

Lgh, holding creata dalle aziende municipalizzate di Cremona,Pavia, Lodi, Rovato e Crema per la gestione di servizi sul territo-rio, che li impiegherà negli impianti di Coccaglio e Fombio dellaLinea Ambiente, società che si occupa della gestione di impianti dismaltimento, recupero e trattamento dei rifiuti. I due RX 70 da 8tonnellate verranno utilizzati soprattutto per caricare i camion. Do-tati di un motore a trazione diesel-elettrica, i nuovi carrelli sonostudiati per garantire una movimentazione particolarmente rapida,soprattutto grazie a una “powerline” che, combinando i motori in-

dustriali ad alte prestazioni alla trazione diesel-elettrica, rende pos-sibili ritmi di lavoro importanti pur mantenendo un basso livello diconsumi. Come tutti i carrelli elevatori elettrici e termici OM Still,anche in questo caso accelerazione e frenata sono entrambe gestiteattraverso il pedale dell’acceleratore: se il conducente toglie ilpiede dall’acceleratore il veicolo viene infatti frenato elettricamen-te. “Abbiamo molto apprezzato il comfort, la comodità e la visibilitàdel mezzo, ma a strabiliarci è stata la potenza del motore -spiegaFederico Vezzoli, responsabile dell’impianto di Coc caglio - che ga-rantisce una velocità di movimentazione, in termini di presa e sol-

levamento del carico, assolutamente impensabile. Per fare unesempio concreto, in attesa che ci venissero consegnati i nuovimezzi caricavamo i camion utilizzando dei carrelli con una portatadi 4 tonnellate, impiegando cir ca un’ora per ciascun camion. Percompiere quest’operazione, con i nuovi RX 70 da 8 t sono suffi-cienti appena 15 minuti”. An che il livello tecnologico dei nuovi mezzi è stato giudicato posi-tivamente. “Sino a oggi - prosegue Vezzoli - non credevamo cifosse una reale alternativa alla tecnologia idrostatica, a cui eravamoda sempre abituati. Da questo punto di vista il nuovo RX 70 ci halasciati sen za parole; si guida esattamente come un idrostatico,quindi non c’è stato nessun problema per gli operatori, ma garanti-sce tutti i vantaggi in termini di precisione, performance e guidabi-lità di un modello idrodinamico”.

CON OM STILL VA IN SCENA LA MOVIMENTAZIONE RAPIDA

CONSEGNATI IN ITALIA I PRIMI DUE ESEMPLARI DEI CARRELLI RX 70-80

tato il Vice presidente Crownper l’Europa Ken Dufford - Ec - co perché Crown investe cosìtanto tempo nello sviluppo diso luzioni per la movimentazio-ne di materiali che siano in gra -

do di soddisfare le necessitàrea li della logistica di oggi, mi-gliorando contemporaneamentela produttività e riducendo lostress fisico degli operatori.Quick Pick Remote è un impor-

tante passo in avanti nell’auto-mazione sicura di alcuni pro-cessi del magazzino, nell’ambi-to di una strategia di automa-zione del magazzino attenta-mente formulata”.

CROWN

Logisticasenza stress

IL NUOVO CARRELLO EXD 18 DI OM STILL

Sono l’agilità e la compattezza delle dimen-sioni le caratteristiche più evidenti del nuovo

carrello EXD18 di OM Still. Si tratta di un dop-pio stoccatore con uomo a terra, progettato per imagazzini, diventati nel corso del tempo semprepiù piccoli, dei punti vendita della grande distri-buzione, che effettuano attività di carico e scari-co quotidiane, ma non intensive, e nei quali ilfattore spazio è assolutamente determinante. Di-sponibile in versione K con batteria da 150 ah eL con batteria da 250 ah, con possibilità di con-figurazione con sollevatori fino a 2 metri,l’EXD18 ha una portata di 1.800 kg totali seusato come transpallet, oppure di 800 + 1000 kgse usato come stoccatore o doppio stoccatore.“Il nostro nuovo modello EXD18 - spiega Ser-gio Virmilli, product manager OM Still per lemacchine da magazzino - va a coprire una fasciadi mercato particolarmente interessante e ingrande crescita, quella dei punti vendita dellagrande distribuzione”. A differenza dell’EXD20,un doppio stoccatore con portate e autonomia dibatteria adatte alle grandi piattaforme logistichee quindi a un uso intensivo, l’EXD18 è infattimaggiormente indicato per i magazzini finali

della grande distribuzione. Rispetto al passato, ipunti vendita hanno ridotto al minimo lo stocke, tranne poche famiglie di prodotto, la merceviene ormai quotidianamente consegnata e por-tata direttamente sugli scaffali senza fermarsi.Da qui sorge la necessità di mezzi agili in gradodi ottimizzare i tempi di scarico dei camion.L’EXD18 può contare su motore a trazione elet-trica e su di un motore pompa da 1.2 kW, elet-tronica di gruppo ad alta affidabilità, montanteresistente ad ampia visibilità, timone ergonomi-co con funzionalità Eco-Boost e Optispeed stan-dard.

AGILE E COMPATTOPER LA GRANDEDISTRIBUZIONE

OM Still RX 70-80 è stato scelto dalla Lgh, holding delle aziende municipalizzate di cinque comuni.

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26 PneumaticiN° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

EMANUELE GALIMBERTICARPENEDOLO

Al suo arrivo nel gruppo Yo- ko ha ma Italia-Magri Gomme,nel settembre dell’anno scor-so, il suo obiettivo era: sfrut-tare le op portunità offerte dalmercato pur in questo mo-mento di difficoltà. Diecimesi dopo, Marco Princigalli,classe 1978, di origini romanee con una laurea conseguitaall’Università Cattolica delsacro Cuore di Milano, Diret-tore Vendite Autocarro deibrand Yokohama e GT Ra-dial, è più che soddisfattodella nuo va esperienza pro-fessionale.

Co me si è chiuso il 2013per il segmento Truck di Yo-kohama?

“Dopo un inizio difficilenel secondo semestre e, più inparticolare, negli ultimi quat-tro me si dell’anno, in manierapiù che proporzionale al mer-cato ab biamo recuperato ilterreno per duto. Questo hafatto chiudere YokohamaTruck in linea con le previsio-ni d’inizio anno, con unaquota di mercato stabile e si-mile a quella degli altri pae sieuropei. La realtà è che ilcontesto economico proble-matico fa sì che sia semprepiù facile rivolgersi a prodotticon un prezzo più accessibile:per un premium brand come

Yokohama non perdere terre-no nel mer cato attuale rappre-senta già un successo”.

Com’è l’andamento delmer cato italiano in questoseg mento e quali sono le sueprevisioni di mercato per ilbre ve e lungo periodo?

“Il mercato dell’autotra-sporto è la vera cartina torna-sole del l’economia di unPaese. Se le merci si produco-no e si vendono, queste ven-gono trasportate. In Italiaquesto si riflette maggiormen-te, visto che non ci sono alter-native strutturali al trasportosu gomma, che rappresentacirca il 91 per cento del lemerci trasportate: solo la Spa-gna vanta delle percentualisuperiori. Il contesto econo-mico quindi si riflette (in ve-rità non proprio specularmen-te ma con qualche mese di ri-tardo) nei dati del nostro set-tore. Dal 2008 a oggi si sonopersi circa 450mi la pneumati-ci e numerose aziende di tra-sporto. Detto questo, nel2013, grazie all’incrementonegli ultimi sei mesi, il mer- cato ha chiuso con un +4,2per cento rispetto al 2012, edè stato seguito da un incorag-giante +14 per cento. Preve-dere quan to succederà neiprossimi mesi è molto diffici-le. Noi sia mo estremamentereattivi agli andamenti delmercato, ed è ovviamente un

grande vantaggio competiti-vo. Nel lungo periodo pensoche il mercato italiano sa ràstabile, con un’accelerazionedei processi di concentrazionedelle aziende in gioco”.

Quali le prospettive perl’anno in corso e quali gliobiettivi di Yokohama?

“Ci sono numerosi segnaliche ci fanno essere ottimisti:cre scita del mercato e leggerari presa economica. Per il mer-cato del ricambio è da consi-derarsi un fattore positivoanche l’invecchiamentomedio del parco circolante,anche se questo aspetto non è

auspicabile a me dio termine.Questo ci fa pen sare che nonsia più il tem po di attenderema di contrattaccare e per Yo-kohama si tratta veramente diun anno cruciale. Siamo parti-ti cercando di focalizzarci suinostri punti forti, partendo dalprodotto. Abbiamo lanciatoun nuovo listino autocarro emovimento terra cui abbiamovoluto dare un titolo: ‘il cam-biamento’’. Questo perchévolevamo rafforzare il mes-saggio d’inversione di rotta,rappresentata già dall’imma-gine di copertina, con il no-stro camion che avanza, men-

tre l’altro, in bian co e nero,viaggia nella direzione oppo-sta”.

Com’è strutturata lagamma Truck di Yokohamaper il mercato italiano equali sono le ultime novitàinserite?

“L’iniziativa ‘il cambia-mento’ si riflette anche in unrestyling dei prodotti autocar-ro e una maggiore presenzanel movimento terra, che ciporteranno in seguito, nelbiennio 2015-2016, a unagamma totalmente rinnovata.Lo scenario che si presenta èquindi completamente nuovo,con forti investimenti nelcomparto industriale da par tedi Yokohama Rubber Compa-ny. Il restyling più importanteriguarda il prodotto 104ZR -Spec2 già disponibile nelledimensioni 315/80 R 22.5 e295/80 R 22.5. Questo nuovopneumatico rappresental’evoluzione del precedente

104ZR, rispetto al quale mi-gliora le prestazioni in termi-ni di durata, resistenza al ro-tolamento e omogeneità diusura. Yokohama 104ZRSpec-2 fa parte dell’or maicollaudata gamma Zenviron-ment, composta da pneumati-ci caratterizzati da mescole ema terie prime che li rendono

meno inquinanti rispetto aquelli tradizionali”.

Il settore Truck vive unperiodo di forte sofferenza:in che modo il settore deipneumatici sta risentendodella crisi? E in che modoYokohama sta fronteggian-do tale situazione?

“Abbiamo sottolineato cheil comparto autocarro negliultimi mesi in Italia sembrarisvegliarsi, ma non dobbia-mo dimenticare che la situa-zione economica resta diffici-le, soprattutto dal lato crediti-zio. Per questo abbiamo volu-to accompagnare ‘il cambia-mento’ in maniera concreta,agendo in ribasso sui prez zidi listino sia sull’autocarroche sul movimento terra, la-sciando invariate le condizio-ni di vendita”.

Marco Princigalli, Direttore Vendite Autocarro Yokohama

“È giunta l’oradel contrattacco”

Intervista

Marco Princigalli, Direttore Vendite Autocarro Yokohama

Ipunti di forza sui cui punta Yokohama Auto-carro in Italia riflettono le “4 Ps” del marke-

ting: prodotto, prezzo, place (ossia politica distri-butiva, promotion e politica promozionale). Lecoperture Yokohama, che nel nostro mercatoprovengono dal Giappone (stabilimento di Mie)e dalla Thailandia (stabilimento di Rayong),sono prodotti “premium”, che si presentano agliocchi dell’utilizzatore finale con un prezzo piùaccessibile e quindi con un rapporto costo/kmvantaggioso.

“Possiamo contare - ha spiegato Marco Princi-galli, Direttore Vendite Autocarro Yokohama-

GT Radial - su una brand awareness elevata, de-rivante soprattutto dal mondo racing e vettura.Possiamo inoltre contare su una logistica unica,con un livello di servizio e una tempestività nelleconsegne riconosciuta dal mercato come una

delle migliori. Non per ultimo, riteniamo strate-gicamente valido poter contare su una forza ven-dita dedicata e capillare, per poter servire al me-glio il canale corto. ‘il cambiamento’ ha rappre-sentato anche l’occasione per rilanciare il con-cetto di squadra. È il team di vendita che è prota-gonista del cambiamento, responsabile della re-lazione con gli end customer. Abbiamo volutoinserire nella controcopertina de ‘il cambiamen-to’ tutti i Sales Specialist, così ogni utilizzatorepotrà facilmente contattare il suo referente dizona. Nell’ultimo periodo abbiamo iniziato a es-sere sempre più presenti presso le aziende di tra-sporto di riferimento. E questa presenza è desti-nata solo a crescere grazie all’introduzione diuna nuova figura, un Key Account Fleet Mana-ger che ha raggiunto la famiglia Yokohama dainizio marzo 2014”.

SEMPRE PIÙ PRESENTI NELLE AZIENDE DI TRASPORTO

PUNTI DI FORZA E STRATEGIEDEL BRAND NIPPONICO

104ZR SPEC-2 PER TRUCK E BUS

IL CAVALLO DI BATTAGLIAPER IMPIEGO REGIONALE

L’ultimo entrato nella gamma Yokohama è il pneumatico perasse anteriore Yokohama 104ZR Spec-2, destinato a truck e

bus per impiego regionale. Questo pneumatico rappresental’evoluzione del precedente 104ZR, rispetto al quale migliora leprestazioni in termini di durata e, soprattutto, di omogeneità diusura. Yokohama 104ZR Spec-2 è un prodotto tecnologicamenteavanzato e amico dell’ambiente: fa parte dell’ormai collaudatagamma Zenvironment, modelli progettati seguendo le direttivedella politica ambientale della casa madre, attenta alla tutela del-l’ambiente. In particolare, per quanto concerne i pneumaticiTruck Zenvironment, obiettivo di Yokohama è sviluppare pro-dotti più durevoli, contraddistinti da usura regolare e resistenzaal rotolamento (che influisce sul dispendio di carburante) mini-mizzata, per una guida più efficiente e meno costosa. Yokohama104ZR Spec-2 ottiene queste prestazioni, migliorandole rispettoal passato, grazie a mescole più resistenti, più durature e tecno-logicamente avanzate. 104ZR Spec-2 predilige i tragitti di cortoe medio raggio, in equipaggiamento su pullman e truck su tratteregionali e nazionali. È adatto quindi sia al trasporto di merci siaal trasporto di persone, garante di tenuta e comfort, per una sicu-rezza a 360°. Se la mescola, rinnovata e sviluppata, rappresentala miglioria più importante per questo pneumatico, il disegnobattistrada ricorda quello del predecessore: 5 cordoli longitudi-nali che garantiscono direzionalità e tenuta, intervallati da scana-lature che permettono un ottimo drenaggio dell’acqua, favoren-do il grip. Yokohama 104ZR Spec-2 è disponibile nelle misure295/80 R 22.5 e 315/80 R 22.5.

Yokohama adotta un nuovolistino con prezzi al ribasso.

Il pneumatico 104ZR-Spec2 è già disponibile in due dimensioni.

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PROTAGONISTA NELL’ATTIVITÀ DI RITORNO

27Pneumatici N° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

LINO SINARIGALLARATE

Garantire ottime prestazioniper i trasporti da e verso i ter-minal ferroviari per migliorarele per formance e diminuire icosti di gestione. È quantoAmbrogio Trasporti, aziendaleader in Europa nel trasportointermodale e prima in assolu-

to in Italia, pretende dai pneu-matici che equipaggiano i suoioltre 900 semirimorchi cheoperano in sette se di logisti-che dislocate in tutta Europa.L’attenzione agli pneumatici èfondamentale e la ricerca diprodotti all’altezza del la spe-cifica tipologia d’impiego èun impegno costante nonchéla mission principale di Awes

Botello, Direttore Tecnico re-sponsabile di tutto il parco cir-colante dell’azienda Ambro-gio Trasporti, che in quest’ot-tica ha deciso di intraprendereun test di prodotto con pneu-matici GT Radial, marchio dicui dal 1995 è importatoreesclusivo l’azienda MagriGomme, partner italiano del-l’indonesiana GITI Tire. In

collaborazione con En zoBianchin, TBR Manager Italiadi GT Radial, che ha seguitopersonalmente l’operazione,so no stati installati 60 pneu-matici della misura385/65R22,5, nel disegnoGT978+. I risultati ottenutisono stati superiori alle a spet- tative, con percorrenze inlinea con i marchi del segmen-to premium e con un rendi-mento chilometrico finale afavore dei pneumatici GT Ra-dial. “L’inserimento di prodot-ti GT Radial presso la nostraflotta - ha dichiarato Awes Bo-

tello - avverrà in maniera gra-duale, anche se prevedo, a se-guito del successo ottenuto neitest, d’incrementare la quanti-tà di gommati GT Radial”.

Il Gruppo Ambrogio Tra-sporti fa capo a cinque societàtra Italia ed estero, perfetta-mente integrate, tutte attivenel trasporto intermodale e or-ganizzate a loro volta con ter-

minal, mez zi e strutture tecni-che di supporto atte a garanti-re un’efficiente gestione delnetwork intermodale in treniblocco tra i diversi paesi euro-pei. La collaborazione con GTRadial è supportata anchedalla presenza dell’azienda intutto il territorio europeo e daun servizio di assistenza h 24.“Questo test - ha dichiaratoBianchin - rappresenta l’iniziodi un progetto che GT Radialintende sviluppare in Italia incollaborazione e in sinergiacon i rivenditori specializzati,per supportare e diffondere laconoscenza e le potenzialitàdel prodotto presso gli utiliz-zatori finali e, in particolare,le flotte”.

Ambrogio Trasporti, orien-

tata fin dai suoi inizi al merca-to internazionale europeo,nasce nel 1957 per volontà diDomenico Ambrogio, checolse con molto anticipo ledifficoltà del trasporto stradalesulle lunghe distanze, sia intermini di regolarità e sicurez-za, sia in termini di costi so-ciali e ambientali. Con questaconvinzione, nel 1969 Ambro-gio puntò decisamente al si-stema intermodale integrandole potenzialità migliori di stra-da e ferrovia e investendoconsistentemente nel le infra-strutture e nei mezzi idonei alsuo esercizio più efficace.Ambrogio preveniva così glieffetti dell’appesantimento delsistema stradale, giunto neglian ni sempre più vicino al col-lasso, rispondendo con largoanticipo a vitali problematicheambientali destinate ad assu-mere ri levanza sempre mag-giore. Og gi Ambrogio è al-l’avanguardia in Europa consoluzioni di trasporto che co-niugano la potenza e la quanti-tà dei mezzi impiegati conbassissimi livelli di emissionia salvaguardia del l’ambiente edel futuro. L’or ganizzazioneinterna, sostenuta da un avan-zato sistema informativo e co-municativo, conferisce alGruppo Ambrogio la capacitàdi dialogare costantementecon i clienti fruitori dei serviziin tempo reale e d’integrarlicon i valori aggiunti, squi sita-mente logistici, di stoccaggiointermedio e di magazzinoavanzato, in grado di garantirele consegne delle merci nelluogo previsto al tempo giu-sto. Oltre alle due sedi italianeAmbrogio Trasporti di Galla-rate, in provincia di Varese, edi Candiolo, in provincia diTorino, sono operative Am-brogio NV a Mechelen, inBelgio, Ambrogio France a LeBoulou e Mouguerre in Fran-cia, Ambrogio SA-Barcelonain Spagna e Ambrogio GmbHcon sedi a Neuss e Karlsruhein Germania.

LA PROFICUA COLLABORAZIONE TECNICA PER

L’EQUIPAGGIAMENTO DELLA FLOTTA ALLA BASE DELLA

DECISIONE DEL GRUPPO, LEADER IN EUROPA NEL

TRASPORTO INTERMODALE, D’INSTALLARE

PNEUMATICI IN GRADO DI GARANTIRE OTTIME

PRESTAZIONI PER I SEMIRIMORCHI OPERATIVI DA E

VERSO I TERMINAL FERROVIARI.

VOCAZIONE AMBIENTALE

NELLA FLOTTA CASSE MOBILI,CONTAINER ISOTERMICI, CARRI E TRATTORI

La vocazione ambientale di Ambrogio Tra-sporti ha trovato coerente applicazione

anche nelle attività di gestione terminalisticheportando all’investimento nel terminal di Galla-rate, cuore del network intermodale del Gruppoaziendale, di una gru a portale elettrica alimen-tata per intero attraverso l’autoproduzione di220mila KW/anno generati da un innovativoimpianto fotovoltaico di 2.500 mq istallato sultetto della sede lombarda. Ambrogio ha da sem-pre perseguito l’obiettivo di migliorare conti-nuamente i servizi rivolti alla clientela in termi-ni di qualità, sicurezza e protezione dell’am-biente. In quest’ottica dal 1994 le società delGruppo Ambrogio hanno adottato un sistema diqualità certificato e dal 2004 hanno ottenutol’attestato SQAS (Safety And Quality Asses-sment System) rilasciato dal CEFIC nell’ambitodel programma Responsible Care delle industriechimiche europee per il trasporto di merci peri-

colose. Per il servizio di trasporto AmbrogioTrasporti si avvale di casse mobili, containerisotermici, box container high cube, carri ferro-viari, trattori stradali, terminal intermodali e ma-gazzini. La flotta è composta di oltre 1.300casse mobili da 13,60 m e 80 m3 disponibili intre versioni: 13,60 con sponde, 13,60 taut liner,13,60 taut liner con tetto scorrevole; ad esse siaffiancano flotte di container isotermici da 45piedi, container box da 45 piedi high cube e 380carri da 6 assi, oltre alla disponibilità di più di200 trattori per il trazionamento delle casse mo-bili dai diversi terminal europei al domicilio deiclienti. Il terminal intermodale di Gallarate èampio 70mila mq, possiede tre binari da 750 m,due gru a portale e altrettanti locomotori e unmagazzino di 5mila mq. Candiolo sviluppa unasuperficie di centomila mq con sette binari da650 m, una gru a portale e un reach stacker emagazzino di diecimila mq.

Accanto al core business rappresentato dal trasporto intermoda-le, Ambrogio Trasporti è da un decennio protagonista nell’atti-

vità di gestione ambientale e logistica di ritorno attraverso il con-trollo di Ambrogio Reverse Logistics e la partecipazione in CCRItalia, società specializzate nello sviluppo e implementazione di si-

stemi di logistica di ritorno in tutta Europa, con particolare riguar-do alle soluzioni business-to-business. Ambrogio Trasporti è inoltresocio fondatore di Ecotyre, società consortile che ha come missio-ne la gestione e lo smaltimento dei PFU (pneumatici fuori uso) ed ètra i membri fondatori di EIA (European Intermodal Association),prima associazione europea indipendente che promuove l’intermo-dalità quale sviluppo sostenibile del trasporto nelle sue differentimodalità (strada, ferrovia, vie d’acqua).

Già nel lontano 1970 Ambrogio fu pioniere di una modalità ditrasporto che trasferiva le lunghe percorrenze sulla ferrovia lascian-do alla trazione stradale esclusivamente le fasi di presa e consegnalocali. Inventore del sistema combinato, Ambrogio non limitava lasalvaguardia ambientale all’utilizzo della ferrovia ma ha adottato

fin dall’inizio tecniche innovative che miravano all’ottimizzazionedei pesi delle unità di carico e dei vagoni ferroviari e al conseguen-te incremento della lunghezza e della portata netta dei treni.

Mentre il mercato dell’intermodalità si sviluppava utilizzando ilsistema del trasferimento di semirimorchi che comportano l’ineffi-ciente e non necessario trasferimento di tara superflua, Ambrogiosviluppava combinazioni di casse mobili e carri ferroviari progetta-ti per aumentare il carico utile dei treni e mantenere su livelli diprimato il rapporto CO2/tonnellata trasportata. Le caratteristicheprogettuali dell’equipment e l’utilizzo dello standard della cassamobile da 13,60 m consentono oggi di raggiungere nei treni tassi diriempimento ai vertici della categoria e un risparmio medio del 60per cento di emissioni inquinanti rispetto al trasporto tutto strada.

TRENI A TASSI DI RIEMPIMENTOAI VERTICI DELLA CATEGORIA

Il pneumatico GT978+in dotazione all’AmbrogioTrasporti di Gallarate (Va).

MAGRI GOMME

Ambrogio Trasportisceglie GT Radial

Ambrogio Trasporti è impegnata sull’intermodale integrando le potenzialità migliori di strada e ferrovia.

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28 LCVN° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

GUIDO PRINARÜSSELSHEIM

Sarà un’estate all’insegna delnuo vo Opel Vivaro, modello disuccesso della gamma veicolicommerciali della Casa tedescache ora di presenta nella sua se-conda generazione. Rimanendofedele all’assioma che lo vuolesin tesi riuscita tra la funzionali-tà di un veicolo commercialeleg gero e il comfort di un’auto-mobile, il nuovo Vivaro arrive-rà sul mercato questa estate enon ha alcuna intenzione dipas sare inosservato, dato chepor terà per la prima volta nelseg mento dei veicoli commer-ciali leggeri la pluripremiata fi-losofia stilistica Opel riassuntanel concetto “l’arte scultoreaincontra la precisione tedesca”.

Grande spazio dunque all’e -ste tica rinnovata e non priva diappeal del Vivaro, accompagna-ta a tecnologie all’avanguardiae a numerose funzionalità prati-che e innovative, sia a livellomotoristico sia in cabina. Viva-ro si dimostra così ancora unavolta un concorrente temibile.Del resto, con circa 50milaunità vendute ogni anno, Vivarogià rappresenta oltre il 10 percento del totale mercato euro-peo dei van medi.

“La seconda generazione diOpel Vivaro spicca per praticitàe qualità. Dopo 13 anni di gran-di successi di mercato, voleva-mo rendere Vivaro ancora piùinteressante dal punto di vistae stetico, aumentando allo stessotempo il livello delle principalifunzionalità - ha dichiaratoMark Adams, Vice PresidenteDesign Opel, descrivendo il la-voro dell’ufficio stile - Il nuovo

Vivaro è un eccellente esempiodi arte scultorea e precisione te-desca, con elementi stilisticiscol piti originali, proporzionigrintose e caratteristiche pre-mium. Vivaro ha un caratterepiù marcato ed elegante ed è ilbi glietto da visita ideale perqualsiasi attività commerciale”.

Modernamente robusto ed e -le gante. Questi i tratti caratteri-stici, squisitamente automobili-stici, immediatamente percepi-bili quando si osserva il designdel nuovo Vivaro. Con la gri-glia larga e vistosa, gli originaligruppi ottici anteriori e la lamalaterale, tipica del linguaggiostilistico Opel, Vivaro esibiscegli stilemi caratteristici delleautovetture del marchio di Rüs-selsheim. Più nel dettaglio, igruppi ottici anteriori presenta-no modanature lucide nere conl’inserimento di elementi cro-mati che conferiscono un effet-to gioiello non certo trascurabi-le in un van. Le luci per la mar-cia diurna si caratterizzano perla tipica grafica ad ala Opel eso no disponibili con le modernee scintillanti luci a Led che ren-dono l’aspetto inconfondibile.Con l’anteriore ampio e pulito eil pratico posteriore, Vivaro co-munica quella sensazione di ro-bustezza che i clienti professio-nali desiderano, a ragione, da

un furgone nell’uso quotidiano.L’e stetica delle fiancate portal’ar te scultorea nel segmentodei veicoli commerciali, con latipica lama Opel che parte daglispecchietti retrovisori esterni eraggiunge i passaruota posterio-ri, secondo lo stesso stile dellafamiglia Insignia e di AstraGTC.

Inoltre, la nuova gamma co-lori comprende undici tintestan dard, con cinque colori soli-di e sei finiture metallizzate adoppio strato. A partire dal lan-cio, saranno disponibili ulterioricolori specifici per i veicoli conallestimenti speciali, un settoredove Opel vanta una invidiabiletradizione e competenza. Viva-ro è un veicolo versatile. Il mo-dello è disponibile in numeroseconfigurazioni: furgone con duelunghezze e due altezze, Combie minibus per il trasporto dipas seggeri, pianale cabinato. Vasottolineato che il nuovo Vivarorisulta ancora più adatto perqualsiasi tipo di trasporto ri-spetto al modello attuale, inquan to entrambe le lunghezze -la prima intorno ai cinque metrie la seconda 40 centimetri piùlunga - risultano maggiorate dicirca 22 centimetri, con un’ag-giunta di spazio che si nota an -che nella cabina e che consentenuove modalità di trasporto chenon erano possibili in preceden-za.

Le unità diesel garantisconouna considerevole spinta graziealla propulsione di un avanzatomotore BiTurbo. Vivaro vieneof ferto con i nuovissimi motoriturbo diesel 1.6 CDTI e 1.6 Bi-Turbo CDTI con turbocompres-sore sequenziale e sistema condoppio intercooler. Azionato dadue turbocompressori che ope-rano simultaneamente, questopropulsore unisce prestazioni dirilievo e bassi consumi. Con lenuove unità turbo diesel, i con-sumi nel ciclo misto si riduconodi oltre un litro e con il BiTurboscendono addirittura sotto i 6litri per 100 km. Cifre che posi-zionano la nuova versione delbest seller Opel al vertice diquesta classe di veicoli.

La nuova gamma Vivaro vie -ne prodotta nello stabilimentodi Luton, in Gran Bretagna. Ivari modelli del veicolo com-merciale leggero Opel sviluppa-to in collaborazione con Re-nault escono dalla linea di mon-taggio di questo impianto findal 2001. A oggi sono state pro-dotte quasi 600mila unità. Nel2009, nello stabilimento è statoinaugurato anche il centro di al-lestimento per le versioni spe-ciali, come il Van Doppia Cabi-na e i cassoni e vedrà un’ulte-riore espansione delle proprieat tività produttive con la nuovagenerazione di Vivaro. Saràper tanto possibile fornire ilnuo vo Vivaro in numerosi alle-stimenti di fabbrica, ampliando-ne la gamma di funzionalità au tilizzi professionali molto spe-cifici. Tutte le modifiche appor-tate ai veicoli sono ovviamentecon formi ai rigidi standard qua-litativi Opel.

OPEL

L’estate caldadel nuovo Vivaro

SI PRESENTA NELLA SUA SECONDA GENERAZIONE IL VAN MEDIO BEST SELLER DEL COSTRUTTORE TEDESCO, CHE PRESENTA UN’ESTETICA RINNOVATA E DAL FORTE APPEAL UNITAMENTE A TECNOLOGIE D’AVANGUARDIA

E A NUMEROSE FUNZIONALITÀ PRATICHE E INNOVATIVE. AMPIA LA GAMMA: FURGONE CON DUE LUNGHEZZE

E DUE ALTEZZE, COMBI E MINIBUS PER IL TRASPORTO DI PASSEGGERI, PIANALE CABINATO.

Adistanza di otto anni dall’ultimo restyling del 2006, il 2014 èl’anno del nuovo Vivaro, che raccoglie l’eredità di un modello

fondamentale per Opel Veicoli Commerciali: con oltre 500milaunità vendute in Europa, Vivaro è uno dei veicoli più richiesti nellacategoria.

Prodotto in collaborazione con Renault, che ne ha curato la pro-gettazione e che lo vende come Trafic, l’attuale generazione delVivaro si pone al fianco di Combo e Movano per costituire la

gamma veicoli commerciali leggeri più ampia e versatile che Opelabbia mai offerto.

Con oltre 650 versioni realizzate direttamente in fabbrica, emolte altre dagli allestitori raccomandati da Opel, c’è un prodottoadatto praticamente a qualsiasi necessità di trasporto nelle catego-rie di veicoli di massa complessiva fino a 4,5 tonnellate.

I veicoli commerciali Opel sono commercializzati in tutti i mer-cati dell’Europa Centrale e Occidentale e nel 2012 le venditehanno superato le 88mila unità, equivalenti a una quota di mercatodel 3,21 per cento.

Vivaro è il modello più venduto di Opel: oltre 42mila unità nel2012, con una quota del 9,33 per cento del segmento van medi, se-guito da Combo (quasi 22mila unità, quota del 2,92 per cento) eMovano (oltre 13.500 unità, 2,33 per cento di quota), mentre CorsaVan e Astra Van, altre due proposte firmate Opel V.C., insieme val-gono poco più di 9mila unità.

IL NUOVO MODELLO ARRIVA DOPO 8 ANNI DALL’ULTMO RESTYLING

CON OPEL V.C. UNA GAMMACHE BEN RISPONDEALLE ESIGENZE DEL MERCATO

Dopo 13 anni di grandi successi di mercato, Opel voleva rendere Vivaro ancora più interessante dal punto di vista estetico e funzionale.

Dal punto di vista stilistico il nuovo Vivaro ha voglia di distinguersi.

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29LCV N° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

EMANUELE GALIMBERTINAPOLI

Trasportare merci in ambito urba-no ed essere sempre pronti e di-sponibili per consegne o interven-ti di prossimità. È il compito deitre Renault Kangoo Z.E. coinvoltiin Ci.Ro., acronimo di City Roa-ming, progetto sperimentale divan sharing che si avvale di vei-coli al cento per cento elettriciper sperimentare in quel di Napo-li un sistema ine dito di ottimizza-zione del traf fico cittadino e, piùin generale, di mobilità urbana.Dal lancio commerciale di Kan-goo Z.E., il 28 novembre 2011,fino a fine gennaio 2014 sonostati com mercializzati in Europacir ca 38mila veicoli elettrici dellagamma Renault Z.E. Sulla basedel sondaggio realizzato dall’i sti-

tuto Ipsos Loyalty presso gli ac-quirenti di Kangoo, il 95 percento dei conducenti si dichiarasoddisfatto di questo veicolo.

Con Ci.Ro. la soluzione dimo bilità in condivisione semplicee rispettosa dell’ambiente, cheprevede l’utilizzo di veicoli Re-nault a zero emissioni, si integraper la prima volta con ulteriori einnovativi servizi al cittadinod’infomobilità e amministrazionea km zero. Ne na sce un sistema,senza precedenti sul mercato inquanto basato sullo sviluppo dinuovi software e di un nuovo har-dware a bor do veicolo, che rap-presenta una significativa innova-zione nel la gestione dei sistemi dicon divisione di veicoli elettrici edella gestione della mobilità ingenerale. Ci.Ro., ideato e svi lup-pato dall’ente no profit “Na poli

Città Intelligente”, per il periododi sperimentazione con ta su unaflotta di tre Kangoo per il serviziodi van sharing. Furgonetta elettri-ca equipaggiata con una motoriz-zazione da 44 kW e dotata diun’autonomia media di 170 km inci clo NEDC, corrispondenti a unrange variabile tra gli 80 e i 125km nell’uso reale in funzione del- l’utilizzo, Kangoo Z.E. è i dea leper il trasporto delle mer ci in am-bito urbano.

A bordo dei tre Kangoo dellaflotta Ci.Ro., una delle innova-zioni sviluppate nell’ambito del laricerca portata avanti da Na poliCittà Intelligente: un soft ware dinavigazione e d’in fo mobilità pro-gettato su architettura semanticacapace di razionalizzare la circo-lazione in cit tà. Oltre alle classi-che funzioni di navigazione tro-

viamo un inedito sistema diesplorazione, ricco di informazio-ni sul territorio: luoghi turistici eculturali, shopping, ristoranti...L’o biettivo è chiaro: ottimizzare itempi di viaggio e permetterel’individuazione immediata diuna destinazione anche da par tedi turisti e utenti occasionali.

Quattro Ci.Ro. Point sono di-slocati in diversi quartieri del lacittà partenopea. Tutti i Ci.Ro.point sono dotati di to tem interat-tivi dove è possibile op tare perl’iscrizione in real ti me al servi-zio di sharing (la registrazioneavviene al totem con assistenza dioperatore in streaming con produ-zione del bad ge in tempo reale),per l’accesso all’utilizzo dei Kan-goo e an che per l’espletamento dipra tiche amministrative a km ze -ro. Quest’ultima sperimentazione

parte con il rilascio dei permessidi sosta per i residenti in aree conparcheggi a striscia blu, eliminan-do l’onere di recarsi fisicamentepresso l’Ufficio dell’Ente e sem-plificando le procedure di rilascioe pagamento.

Come si prenota il KangooZ.E.? Niente di più semplice:basta andare sull’apposito sitoweb www.cityroaming.org oppuretramite la specifica App per smar-tphone. Il servizio non necessitadi abbonamento, elemento questomolto importante per consentireanche ai turisti di usufruire del si-stema: una famigliola desiderosadi trascorrere un weekend nella

città di Pulcinella, se ha con séqualche bagaglio necessario nonavrà problemi né di abbonamentoobbligatorio né di spazio col Kan-goo, grazie a una capacità di cari-co di ben 650 kg. Stesso dicasiper un fiorista che debba effettua-re una consegna in pieno centro emagari parte dalla periferia: unclick on line e il suo Kan goo elet-trico è bell’e che pron to. Dopo laprenotazione, lo si può prelevarein uno dei Ci.Ro. Point e riconse-gnarlo in uno qualsiasi dei punti,anche di verso da quello di parten-za. Il sistema è gestito dall’utentecon un solo badge, senza uso dichia vi.

RENAULT Z.E.

In tre pronti per Ci.Ro.

UNA FLOTTA DI VEICOLI AL CENTO PER CENTO ELETTRICI PROTAGONISTI DI UN’EVOLUZIONE SOSTENIBILE E

RAZIONALE DELLA MOBILITÀ URBANA. L’INIZIATIVA PARTENOPEA DI CITY ROAMING INTEGRA

IN MODO INEDITO SERVIZI DI INFOMOBILITÀ E DI GESTIONE PRATICHE AMMINISTRATIVE.

LIBERO ACCESSO A ZTL

MOBILITÀ ALTERNATIVE:BENEFICI NON SOLO AMBIENTALI

Ai benefici ambientali del sistema Ci.Ro. (riduzione del traf-fico, delle emissioni inquinanti e acustiche) numerosi sono i

vantaggi che si aggiungono per l’utente con l’adozione dei vei-coli in sharing in alternativa al proprio veicolo per le proprie esi-genze professionali: libero accesso alle ZTL, sosta gratuita neglistalli in striscia blu e nei parcheggi gestiti da Napoli Holding.Vantaggi cui si aggiunge l’opportunità di richiedere autorizza-zioni associate alla mobilità, senza dover recarsi fisicamentenegli uffici con conseguente abbattimento dei tempi di trasferi-mento. Fra gli altri partner del progetto Ci.Ro. ABB, fornitricedelle colonnine di ricarica installate nei Ci.Ro. Point, e Vodafo-ne, che ha collaborato per la realizzazione dell’interfaccia di ge-stione interna del sistema. Patrocinato dal Comune di Napoli efinanziato dal Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università edella Ricerca) nell’ambito del Programma Operativo NazionaleRicerca e Competitività, il progetto Ci.Ro. vedrà durare la suafase di sperimentazione sul campo fino a maggio 2015. “Il pro-getto Ci.Ro. - ha dichiarato Francesco Fontana Giusti, DirettoreComunicazione di Renault Italia - rappresenta per Renaultun’importante occasione per fornire con i nostri modelli a zeroemissioni una risposta concreta e versatile alla domanda di so-stenibilità e innovazione nei trasporti urbani. La funzionalità diKangoo Z.E. dimostrerà che i veicoli elettrici sono una tecnolo-gia matura e ideale per soluzioni di mobilità alternative come ilvan sharing”.

VEICOLI ELETTRICI ALLA CONQUISTA DEL MONDO

KANGOO Z.E. DA NAPOLI AL SUD AMERICA

Quello di Napoli è tutt’altro che l’unico ser-vizio di van sharing con Renault Kangoo

Z.E. In Francia, i veicoli elettrici si prestano perusi professionali come le consegne di prossimitào il noleggio ai turisti. Seguendo l’esempio dellaPosta francese, che ha ordinato 10mila KangooZ.E. con consegna scaglionata fino alla fine del2015, la Posta austriaca ha firmato il contrattodi acquisto di 40 Kangoo Z.E. Altro esempio inInghilterra: Eco Travel Network, destinataria delpremio “Green Transport Prize”, prevede d’in-serire nella flotta un Kangoo Z.E. Fino a oggi, lagamma Renault Z.E è proposta, in tutto o inparte, in 23 Paesi nel mondo. All’inizio del 2014è partita la commercializzazione dei veicoli elet-trici all’esterno dell’Europa con Turchia, Ma-rocco, Brasile e Emirati Arabi Uniti. Nel giugno2013 lo Stato di Rio, in Brasile, ha firmato conl’Alleanza Renault-Nissan un protocollo d’inte-sa multilaterale, con grandi partner quali Petro-bras Distribuidora, Light, Ampla e Rio Negó-cios, per valutare la possibilità di produrre vei-coli elettrici sul territorio dello Stato di Rio de

Janeiro, nonché l’eventuale predisposizionedelle infrastrutture necessarie al loro utilizzo.Durante l’estate 2013, sempre in Brasile, lacompagnia elettrica CPFL ha deciso di acquista-re 42 veicoli elettrici Renault nell’ambito delsuo programma di mobilità elettrica: primi vei-coli interessati Kangoo Z.E. Alcuni mesi dopo, aottobre, Renault e la centrale elettrica della digad’Itaipu firmavano a São Paulo un accordo dicollaborazione tecnologica per l’acquisizione el’assemblaggio di veicoli della gamma RenaultZ.E. da parte del Centro di Ricerche di Sviluppoe Montaggio di Veicoli Elettrici di Itaipu. Allafine del 2013 Fedex, gigante mondiale del tra-sporto espresso, annunciava l’arrivo, da gennaio2014, dei primi sei Kangoo Z.E. nelle strade diSão Paulo e Rio de Janeiro. Altri paesi del-l’America del Sud sono interessati a loro voltaai veicoli Z.E.: in Messico la gamma al centoper cento elettrica di Renault ha ottenuto ungrande successo in occasione della presentazio-ne e Kangoo Z.E. è ormai disponibile per lavendita in tutta la rete messicana di Renault.

Uno dei Kangoo Z.E. della flotta Ci.Ro. durante la ricarica.

Dal 2011 fino a fine gennaio 2014 sono stati venduti in Europa circa 38mila veicoli elettrici Renault Z.E..

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30 LCVN° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

FABIO BASILICOROMA

Continua incontrastata l’avan-zata di Renault Kangoo Z.E..Deutsche Post DHL e Renaulthanno infatti firmato una letteradi intenti su un possibile futuroaccordo quadro globale checon tiene le opzioni per un pos-sibile acquisto di una flotta diKangoo Z.E., modello già oggiutilizzato da DHL Express peril trasporto di colli in Francia,Belgio, Danimarca e Germania.Oltre ai Kangoo Z.E. già utiliz-zati, la nuova flotta si aggiun-gerà alle auto elettriche Zoe e

Twizy in dotazione alla DHL.“Renault, leader nel mercato

dei veicoli elettrici in Europa, èorgogliosa di supportare le ope-razioni internazionali di DHLper assicurarne gli obiettivi disostenibilità ecologica, garan-tendo al tempo stesso le sue esi-genze di business - ha commen-tao Uwe Hochgeschurtz, Diret-tore Aziende del Gruppo Re-nault - Con Kangoo Z.E. e isuoi 4 metri cubi, Renault forni-sce un ottimo mezzo per le con-segne nelle aree urbane di tuttoil mondo. Questo accordo per-metterà a Renault e a DHL diaccelerare l’adozione dei Kan-

goo Z.E. in nuovi paesi, in tut ti icontinenti”. Gli ha fatto ecoManoella Wilbaut, responsabiledel dipartimento Sviluppi Com-merciali Globali nel settore au-tomobilistico di DHL: “Noisiamo all’avanguardia nella spe- rimentazione sui veicoli alterna-tivi: i veicoli elettrici si prestanoparticolarmente bene per le con-segne in area urbana, su itineraridefiniti. Ci permette di tratte ilmiglior vantaggio dal le loro de-boli emissioni di CO2, dal lorofunzionamento silenzioso e dailoro sistemi po co onerosi. Re-nault Kangoo Z.E. è un veicoloche utilizziamo attualmente con

successo in diversi paesi euro-pei. Renault è un partner affida-bile su scala mon diale in questocampo. Vogliamo allargare lacollaborazione con Renault conl’obiettivo di approfondire ilprocesso di evoluzione dell’in-dustria logistica”.

Kangoo Z.E. (in gamma in-sieme a Kangoo Maxi Z.E. eKangoo Z.E. Combi Maxi) è laversione full electric della po-polare furgonetta francese chedetiene la leadership del merca-to veicoli commerciali elettricinel vecchio continente. RenaultKangoo Z.E. è pensata per untrasporto delle merci nei centri

urbani rispettoso dell’ambiente.Si propone come supporto effi-cace alle attività professionali,conciliando funzionalità di cari-co (fino a 4,6 metri cubi il volu-me), economicità d’acquisto edi costi d’utilizzo e garantendoi più elevati standard di qualità,affidabilità e sicurezza. È dotatadi una batteria da 44 kW e haun’autonomia media reale di80-90 km, più che necessariaper svolgere attività quotidianadi trasporto merci in ambito ur-bano. La furgonetta eco-friend -ly si ricarica in un tempo com-preso tra 6 e 9 ore su una WallBox (infrastruttura di ricarica

do mestica), in ufficio o a casa,op pure su una colonnina di ri-carica pubblica. Kangoo Z.E. èuno dei quattro modelli checom pongono la gamma Z.E.(ze ro emissioni) di Renault, l’u -ni co costruttore automobilisticoa proporre oggi sul mercato unaserie completa di veicoli fullelectric tecnologicamente inno-vativi ed economicamente ac-cessibili, adatti a tutte le esigen-ze di mobilità privata e profes-sionale: il quadriciclo urbanoTwizy, la berlina grande Fluen-ce Z.E., la berlina compatta Zoee appunto la furgonetta com-merciale Kangoo Z.E.

DEUTSCHE POST DHL E RENAULT HANNO FIRMATO UNA LETTERA DI INTENTI SU UN

POSSIBILE FUTURO ACCORDO QUADRO GLOBALE CHE CONTIENE LE OPZIONI

PER UN POSSIBILE ACQUISTO DI UNA FLOTTA DI VAN ELETTRICI KANGOO Z.E.,MODELLO GIÀ OGGI UTILIZZATO DA DHL EXPRESS PER IL TRASPORTO DI COLLI

IN DIVERSI PAESI COME FRANCIA, BELGIO, DANIMARCA E GERMANIA.

LINO SINARIROMA

Generazione intermedia di vei-coli commerciali leggeri in pro-duzione sin dal 1980, RenaultTrafic è uno dei pilastri su cui sicostruisce l’offerta di veicolicommerciali della Casa della Lo-sanga, che negli anni della ridu-zione dei consumi propone oggiil suo cavallo di battaglia equi-paggiato con un nuovo propulso-re 1.6 dCi sviluppato da Renault,che rende Nuovo Trafic in gradodi raggiungere un consumo infe-riore ai 6 l/100 km con la versio-ne con doppia sovralimentazio-ne.

Oggi assemblato nello stabili-mento di Sandouville (Renaultpuò contare su tre siti industrialicon base in Francia per produrrel’insieme della gamma), il lanciodi Renault Trafic risale al 1980,

quando la Losanga diede vita aun furgone con una precisa mis-sion: sostituire l’altrettanto cele-bre Estafette. Da quel momentoa oggi Renault Trafic ha vendutooltre 1.6 milioni di unità nelmondo. Nel 2014 la saga Traficcontinua con il completo rinnovodel veicolo e la sua commercia-lizzazione in una cinquantina diPaesi. Nuovo Trafic sfoggia unnuovissimo design esterno. Conil logo ingrandito e posto in po-sizione verticale, caratteristicodella nuova identità di marca Re-nault, il frontale adotta un lookrisoluto e dinamico, con gruppiottici allungati e espressivi, men-tre il parabrezza più inclinatopresenta una netta linea di staccorispetto al cofano. L’aspettocomplessivo è alleggerito daun’ampia presa d’aria e dallamodanatura in tinta carrozzeriatra le due griglie. Il profilo di-

venta più dinamico grazie a lineepiù tese, mentre il paraurti ante-riore, avvolgente e protettivo,conferma le doti di robustezza epraticità attese dai professionistidel trasporto.

Con Nuovo Trafic, Renaultattinge alla sua lunga esperienzanei veicoli commerciali per pro-porre un autentico “Furgone davivere”, moderno e confortevole,capace di offrire una rispostasempre più efficace alle esigenzedei professionisti, contribuendoal successo della loro attività.Nuovo Trafic si rivela uno stru-mento su misura grazie allagrande diversità della gamma:270 versioni, due altezze, altret-tante lunghezze, versioni furgo-ne, furgone doppia cabina, pia-nale cabinato e trasporto passeg-geri, senza dimenticare i veicoliallestiti dai carrozzieri autorizza-ti e da Renault Tech.

Nuovo Trafic è agile e econo-mico grazie alla nuova gamma dimotori downsized e sovralimen-tati, derivati dal 1.6 dCi (R9M)di ultima generazione sviluppatoda Renault. Tali motori dispon-gono della migliore tecnologiaper ridurre i consumi preservan-do il piacere di guida. La gammaè disponibile in due varianti:turbo singolo a geometria varia-bile, che consente un guadagnodi oltre 1 l/100 km e Twin-Turbo, che scende sotto la sogliadei 6 l/100 km. Queste motoriz-

zazioni offrono riprese sincere euna coppia più elevata ai bassiregimi, permettendo un’accelera-zione efficace anche con carico.

Nuovo Trafic, sviluppatodall’ingegneria Renault specia-lizzata nel veicolo commerciale,si rivela affidabile e robusto. Ilmodello beneficia anche delknow-how e delle competenzedei circa 1.800 dipendenti,donne e uomini, dello stabili-mento di Sandouville, storica-mente specializzato nella produ-zione di autovetture alto di

gamma. Per produrre il furgonein Francia, il sito industriale habeneficiato di importanti trasfor-mazioni, che hanno richiesto uninvestimento superiore a 230 mi-lioni di euro. La marca Renault,leader del veicolo commercialein Europa dal 1998, dispone diefficienti impianti industriali contre stabilimenti in Francia, cheassemblano l’insieme dellagamma: Kangoo alla MCA(Maubeuge), Master alla Sovab(Batilly) e oggi Trafic a Sandou-ville.

RENAULT

Nuovo Trafic:più pratico,più economico

IL “FURGONE DA VIVERE”, CON 1,6 MILIONI DI UNITÀ VENDUTE DAL 1980 AOGGI, PROPONE UN DESIGN INTERNO ED ESTERNO CON INNOVAZIONI

INTELLIGENTI CHE SEMPLIFICANO LA VITA DEI PROFESSIONISTI. E UNA NUOVA

GAMMA DI MOTORIZZAZIONI PER UNA GUIDA PIÙ AGILE.

RENAULT

Sempre tempodi Kangoo Z.E.

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31LCV N° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

URBANO LANZAAMSTERDAM

Un taxi elettrico che si ricaricain un quarto d’ora e può percor-rere fino a 200 km con l’ariacon dizionata (o il riscaldamen-to) sempre accesa. Nel 2010un’anteprima si era vista allafie ra di Hannover, dopodiché aMilano il taxi elettrico del futu-ro era un progetto più vicino etangibile. Giusto un anno fa, aNew York, con il sindaco Mi-chael Bloomberg a bordo, hadebuttato il primo taxi elettrico.La prossima estate, in Olanda,

Nissan porterà il frutto della suatecnologia a emissioni zero, in-tegrata nel veicolo al cento percento elettrico e-NV200: TaxiElectric sarà la prima societàprivata di taxi ad accogliere e-NV200 nella sua flotta di veico-li a emissioni zero, alimentatida energie sostenibili. Il model-lo di trasporto urbano d’avan-guardia di Taxi Electric si è di-mostrata una formula vincentesin dall’inizio dell’attività nel2011. Sull’onda di questo suc-cesso, le due società hannostret to un nuovo sodalizio percompiere il passo successivo:

l’introduzione del rivoluziona-rio taxi e-NV200.

Ubicata ad Amsterdam, TaxiElectric vanta una flotta di 25Nissan Leaf ed è stata la primasocietà privata di taxi a passarea veicoli al cento per cento elet-trici nel novembre del 2011. Laflotta di Leaf della società olan-dese ha da poco raggiunto iltraguardo di 1,5 milioni di kmpercorsi senza problemi, provatangibile dell’elevata qualità eaffidabilità di un veicolo elettri-co.

“Taxi Electric - ha dichiaratoAndy Palmer, Executive Vi cePresident di Nissan - è stata unadelle prime società di taxi elet-trici al mondo e siamo colpitidai progressi registrati dal lan-cio avvenuto due anni fa. Sonostati i primi a dimostrare che itaxi a emissioni zero sonoun’alternativa possibile. In unbreve periodo di tempo le Leafdi Taxi Electric hanno percorsouna distanza sbalorditiva, dimo-strando l’elevata affidabilitàdella nostra tecnologia elettricain un contesto impegnativo. Illoro spirito pionieristico si av-vicina molto al nostro e siamocerti che replicheranno il suc-cesso ottenuto anche con l’in-novativo Nissan e-NV200”.

“Due anni fa - ha aggiuntoRuud Zandvliet, fondatore diTaxi Electric - abbiamo iniziatocon 10 Nissan Leaf, ognunadel le quali ha percorso oltre100mila km, dando prova di ec-cellente livello d’affidabilità.Dall’estate 2013, la richiestadei nostri taxi è in rapida cre-scita e la nostra flotta di veicoliè praticamente raddoppiata.Siamo entusiasti del nuovo e-NV200, perché è stato progetta-to per essere un taxi. Grazie aque sto modello potremo am-pliare la nostra offerta e coglie-re nuove opportunità di busi-ness”.

Taxi Electric non sarà l’u ni caad accogliere Nissan e-NV200nella propria flotta di ta xi; lacittà di Barcellona ha firmatoun memorandum d’intesa conNissan per la promozione delveicolo come taxi in territoriospagnolo. E dopo il lan cio aNew York, dove ha con quistatoil titolo di taxi più al l’avanguar-dia della città, Nissan ha pre-sentato al Salone del l’auto diChicago un taxi personalizzatocon caratteristiche su misuraper le esigenze specifiche dellacittà.

A Chicago sono in serviziocirca 7mila taxi e Nis san invitachi li conosce meglio - i tassistie i passeggeri - a spiegare qualifattori possano migliorare laloro esperienza di utilizzo deitaxi. Il pubblico può condivide-re le proprie opinioni sui socialmedia, come Twitter o Facebo-ok, usando l’hashtag #HailYes.

Il design verde e bianco deltaxi Nissan NV200 è una rivisi-tazione in chiave moderna deltipico accostamento di coloridei taxi di Chicago. Il taxi Chi-cago NV200 include porteUSB, sedili di guida anti-affati-camento, vetro sul tetto per unavista panoramica del cielo citta-dino, riduzione degli odori,mag giore spazio per le gambe edi carico, sicurezza per i pas-seggeri e altre dotazioni assentine gli altri taxi. La produzioneglobale di Nissan e-NV200 a -vrà inizio nel mese di maggio,mentre le vendite partiranno inestate.

NISSAN

In Olanda taxisempre più verdi

LA PROSSIMA ESTATE IL VEICOLO COMMERCIALE AL CENTO PER CENTO ELETTRICO

DEL COSTRUTTORE NIPPONICO SARÀ PROTAGONISTA DI PUNTA DELL’AZIENDA DI

MOBILITÀ DI AMSTERDAM: LA FLOTTA A ZERO EMISSIONI HA GIÀ PERCORSO 1,5MILIONI DI KM DIMOSTRANDO QUALITÀ E AFFIDABILITÀ DEI VEICOLI ELETTRICI.

SEDILI AD AERAZIONE GARANTITA

DAL COMFORT DI CHI GUIDAALL’ACCOGLIENZA DI PASSEGGERI

Altre caratteristiche peculiari del taxi e-NV200 riguardano ilcomfort del guidatore, la soddisfazione del cliente e il ri-

spetto dell’ambiente. e-NV200 ha un clacson “discreto”, accom-pagnato da luci esterne che si attivano durante l’uso, in manieratale che il clacson venga suonato con moderazione. A bordol’Hearing Loop System per i non udenti e l’interfono conducen-te/passeggeri consente sempre l’immediata comunicazione traautista e passeggero. Il veicolo monta un motore 4 cilindri da 2litri, messo a punto per ottimizzare prestazioni e consumi. A be-neficio del tassista garanzia limitata di 150mila miglia su gruppomotore e trasmissione, sedile di guida regolabile che agisce su 6parametri di registro, con schienale reclinabile e regolazionelombare, anche con la partizione installata. Il sedile di guida èrealizzato con materiale e cuciture speciali che migliorano la cir-colazione dell’aria. Ingresso audio ausiliario USB, presa di rica-rica per il conducente, navigatore di serie con monitor di par-cheggio integrato per le manovre in retromarcia e indicazioni diinstallazione e cablaggio del taxi completano l’equipaggiamento.Per migliorare il comfort del passeggero: porte di ricarica per iltelefono cellulare, tra cui presa elettrica 12 V e due porte USB;sedili in tessuto traspirante, antibatterico, resistente e facile dapulire, simile alla pelle alla vista e al tatto; pavimento piattonella zona passeggeri per viaggiare più comodi; airbag supple-mentari laterali a tendina installati all’altezza del tetto e prote-zione anti ribaltamento per tutti i passeggeri. Il taxi NV200 è invendita al prezzo consigliato a partire da circa 29.700 dollari.

Nissan NV200 è l’unico taxi sul mercato adaver superato i crash test con la partizione

installata. Dato che la partizione e le dotazionisono progettate su misura per il veicolo, la sicu-rezza dei passeggeri risulta migliore grazie abordi arrotondati e airbag super efficienti, carat-teristiche che molti taxi non presentano. “Dopo

l’eccellente feedback ricevuto dai guidatori, daipasseggeri e dai media a New York - ha afferma-to Fred Diaz, Senior Vice President Vendite eMarketing, Ricambi e Accessori di Nissan Usa -numerose concessionarie in tutto il Paese hannoordinato i taxi NV200 per città quali Seattle, LosAngeles, Salt Lake City e in tutto il Texas. Chica-

go è il giusto ambiente per l’esperienza esclusivaofferta dal taxi NV200 a un prezzo competitivo.La campagna #HailYes di Nissan coinvolgerà gliabitanti di Chicago in un dialogo riguardante gliaspetti necessari per migliorare l’esperienza ditrasporto tramite taxi nella città. La soluzione perottenere un taxi migliore non è una fantasia irrea-lizzabile, ma è già realtà”.

Il taxi Nissan NV200 trae ispirazione dai sug-gerimenti dei tassisti, dai proprietari di flotte ditaxi e dai passeggeri per offrire il comfort e lapraticità di un servizio con autista privato in untaxi per tutti i giorni. Uno degli elementi di de-sign più popolari di NV200 è il tetto trasparente,che permette ai passeggeri di godere di una vista

straordinaria dei panorami e dei grattacieli diChicago. Altre caratteristiche: ampio spazio perquattro passeggeri e bagagli, notevolmente mi-gliorato rispetto agli attuali taxi e ai modelli lan-ciati di recente; porte scorrevoli con gradinod’accesso e maniglie, per facilitare salita e disce-sa; finestrini laterali apribili; aria condizionata acontrollo indipendente per passeggeri posteriori;modanature del tetto rivestite ai carboni attivi pereliminare gli odori nell’abitacolo; luci di lettura apadiglione per passeggeri e illuminazione a pavi-mento per non dimenticare nulla a bordo. Insom-ma l’NV200 in versione taxi è un concentrato ditecnologia, comfort e funzionalità per servire almeglio le esigenze di mobilità delle persone.

LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DI NV200

L’UNICO TAXI CHE HA SUPERATOI CRASH TEST CON PARTIZIONE INSTALLATA

A bordo di e-NV200 non manca lo spazio per stivare i bagagli. Una Nissan Leaf in dotazione alla società olandese Taxi Electric.

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EMANUELE GALIMBERTIMILANO

Furgone di grosse dimensioniche per sua natura si mette alser vizio dei professionisti perogni tipo di carico, PeugeotBo xer dimostra di essere vali-do sup porto anche nel rugby e,in par ticolare, nel soddisfareuna richiesta insolita per chinon conosce bene quel mondo:ospitare atleti, medici e fisiote-rapisti che, per il recupero mu-scolare, ap plicano la criotera-pia. Si tratta di una tecnicamolto particolare che consistenel favorire il recupero musco-lare sottoponendo il fisico atemperature molto bas se. Siapplica lo stesso principio -molto diffuso nei Paesi delNord Europa - in base al qua le,dopo aver soggiornato in lo caliad alte temperature (ad esem-

pio saune) ci si sottopone agetti di acqua gelida o addirit-tura a tuffi nella neve. Soltantoche, nel caso del PeugeotBoxer usato dalla Nazionale dirugby, le temperature scendonofino a 200 gradi sotto zero: at-traverso bagni di tre minuti abordo del furgone, che diventauna sorta di “stanza raffredda-ta”, i tessuti si rigenerano sti-molando la vasodilatazione elo smaltimento delle tossine.Per raffreddare Boxer si utiliz-za l’azoto liquido a una tempe-ratura fino a meno 200 gradi:sulla pelle degli atleti si creaun congelamento i stan taneo.

Il furgone alto di gammadel la Casa del Leone è statoconsegnato nell’ambito del-l’accordo stipulato tra Peugeote FIR (Federazione ItalianaRugby), accordo rinnovato perl’anno in corso, a fronte del

quale Peugeot per il secondoanno fornisce i veicoli utilizza-ti per i trasferimenti di dirigen-ti e tecnici del la Federazione.L’accordo Peu geot-FIR vaoltre gli aspetti di marketing es’inserisce anche nel campodelle terapie mediche e diagno-stiche a disposizione dellasquadra durante gli allenamentio le partite. L’ultima novità, ri-chiesta pare direttamente daJacques Brunel, allenatoredella Nazionale, è PeugeotBoxer attrezzato per la crio te-rapia mobile, ovvero una tecni-ca che sottopone il fisico atemperature molto basse peraiu tare il recupero muscolare.Il Peugeot Boxer, normalmenteparcheggiato all’interno dellastruttura dell’Acquacetosa, neè uscito per la prima volta inoccasione della partita controla Sco zia allo Stadio Olimpico

e in futuro seguirà i principalispo stamenti della Nazionale.L’I talia è la seconda nazionedo po il Galles a dotarsi di crio-terapia mobile.

La gamma Boxer ancorauna volta si dimostra all’altez-za dei suoi compiti e in gradodi soddisfare anche richiestedecisamente insolite. Con unasoglia di carico tra le più bassedel mercato e uno spazio inter-no mol to sfruttabile, qualsiasisia l’attività, ivi compresa laterapia medica crioterapica,Boxer con le sue varie declina-zioni in altezza e larghezza,abbinabili a cinque diversemotorizzazioni HDi (compresii due nuovi propulsori 2.2 HDie 3.0 HDi), c’è sempre il mo-dello che fa al ca so del profes-sionista. Prodotto nello Stabili-mento Sevel Val di San gro si-tuato ad Atessa, in pro vincia di

Chieti, Peugeot Boxer è il fur-gone di grosse dimensioni natonel 1994 con la collaborazionedi PSA con Fiat, gemello diFiat Ducato e Citroën Jumper.Era disponibile con i motoriPeugeot 2.0 benzina e 2.0TDma anche con i motori Fiat2.3TD, 2,5TDi (tolto dallagamma) e il 2.8TD che sonodiventati common rail HDi nel2000. Un lieve restyling nel2002 ha modificato il frontalee il posteriore del veicolo. Nel2006 è stata presentata la se-conda serie di Boxer assiemealla seconda serie di Jum per ela terza serie di Ducato.

Ultima novità la linea 4x4,che utilizza il sistema di trazio-ne automatico della specialistaDangel: la coppia motrice tra-smessa alle ruote posteriorivie ne regolata continuamenteadattandola alle varie situazio-

ni; se le condizioni di aderenzasono ottimali, privilegia la solatrazione anteriore al fine di ot-timizzare i consumi. Due leversioni con la possibilità dellatrazione 4x4 Dangel: Boxer(Furgone Lamierato, FurgoneVetrato, Telaio cabinato, Telaiodoppia cabina) 2.2 16V HDi130 cv FAP e Boxer Furgonelamierato 2.2 16V HDi 150 cvFAP. Due gli allestimenti: En-durance ed Extreme. Il primointegra dotazione di serie dellaversione a trazione parziale diderivazione con il rialzo delleso spensioni e la trazione auto-matica con giunto viscoso. Aquan to previsto dall’Enduran-ce, l’Extreme aggiunge diffe-renziale posteriore a slittamen-to limitato, bloccaggio del dif-ferenziale posteriore, protezio-ne sotto mo tore e sospensioneposteriore rinforzata bilama.

32 LCVN° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

PEUGEOT

Boxer diventauna stanza congelata

NELL’AMBITO DELL’INIZIATIVA “PEUGEOT AMA ITALIA” UN’UNITÀ DEL FURGONE

ALTO DI GAMMA DEL MARCHIO FRANCESE È STATA ATTREZZATA PER LA

CRIOTERAPIA MOBILE: IL FISICO DEGLI ATLETI DELLA NAZIONALE DI RUGBY

VIENE SOTTOPOSTO A UN CALO DI TEMPERATURA FINO A -200 GRADI.

GIANCARLO TOSCANOTORINO

In rete viaggia a grande velo-cità il video viral (visibile al-l’indirizzo: http://you-tu.be/YL_2YBLt8B8) che rac-conta la storia dei venticinqueminibus Iveco Daily che per-corrono ogni giorno i terreniimpervi del continente africa-no, dal Sudafrica alla Nami-bia. “Come nuovo dopo unmilione di chilometri”, è loslogan che accompagna l’im-presa del re dei leggeri del co-struttore torinese in Africa au-strale. La mattina di ordinariaquotidianità di Iveco Daily,versione minibus, prevede lapartenza alle 6 da Soweto, di-rezione Johannesburg, Suda-

frica. La prima tappa effettua-ta dal veicolo è alle 6.45, allaperiferia di Johannesburg percaricare i passeggeri diretti inNamibia. Dalla città ai terreniimpervi, talvolta desertici,della savana. Animali selvati-ci, guadi da attraversare e uncontachilometri che incalzaverso il 999.999esimo chilo-metro e che, inevitabilmente,raggiungerà il milione di chi-lometri.

È questo, in sintesi, quelloche raccontato le immaginidel video “Iveco Daily. Comenuovo dopo un milione di chi-lometri”: Iveco è protagonistain Sudafrica di una storia tantograndiosa quanto reale, unastoria che inizia ogni mattinanell’estremo sud del continen-te nero e finisce ogni notte inNamibia, stato del sud-ovest.È la storia di sacrifici, emo-zioni e chilometri che acco-munano i venticinque Dailyprodotti in Europa nello stabi-limento spagnolo Iveco di Val-ladolid e che si concretizza inun viaggio di mille chilometriper 365 giorni all’anno, un nu-mero impressionante di stradache in soli tre anni sorpassa ilmilione di chilometri. Nelvideo, un team di tecniciIveco Service arriva tempesti-vamente sul posto a “soccorre-re” l’autista del veicolo, scon-certato alla vista di sei zericonsecutivi sul display delcontachilometri, per un finaledivertente e inaspettato.

I 25 Daily appartengono atredici clienti che dal Sudafri-

ca hanno segnalato all’aziendadi aver raggiunto tale cifra dichilometraggio: un numeroche significa più del doppiodella distanza tra la Terra e laLuna (quasi 400mila chilome-tri) e 25 volte la circonferenzadella Terra (40mila chilome-tri).

Resistenza, affidabilità, ro-bustezza e prestazioni sono leparole d’ordine che da semprecontraddistinguono il Daily.Dal 1978 a oggi, Daily ha sa-puto essere protagonista asso-luto del trasporto leggero inEuropa e nel mondo. Fin dallasua prima versione, il veicoloha stabilito nuovi primati anti-cipando ogni volta il mercatoe diventando il punto di riferi-mento dell’innovazione nelsettore dei veicoli commercia-li leggeri. Come testimonianole immagini africane, il Dailysi conferma un mezzo forte,sicuro e affidabile, ma soprat-tutto resistente così a lungo dapoter immaginare di installar-vi un contachilometri a settecifre. Il suo telaio a longhero-ni assicura la rigidezza struttu-rale, ma anche la resistenzaalla fatica, in particolare suterreni difficili come quelliafricani, e la durata nel tempo.Inoltre, le sospensioni anterio-ri a ruote indipendenti e gli as-sali posteriori a ponte rigidogarantiscono al veicolo un’ot-tima capacità di assorbimentodelle asperità stradali, di linea-rità e precisione nella rispostadello sterzo, di tenuta di stradae stabilità di manovra.

IVECO

Daily avventurieroinstancabile

IMPAZZA SUL WEB IL VIDEO VIRAL CHE RACCONTA LA STORIA DI RESISTENZA E AFFIDABILITÀ DI 25 MINIBUS IVECO

DAILY, APPARTENENTI A TREDICI CLIENTI, CHE PERCORRONO OGNI GIORNO MILLE CHILOMETRI DAL SUDAFRICA

ALLA NAMIBIA E IN SOLI TRE ANNI SONO ARRIVATI A SUPERARE LA QUOTA DI UN MILIONE DI CHILOMETRI.

L’Iveco Daily minibus alla prima tappa del suo lungo percorso, nella periferia di Johannesburg.

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LCVN° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

FABIO BASILICOROMA

Cinque evoluzioni e ben settemilioni di unità vendute in tuttoil mondo. Numeri da record peril Transit, storico punto di rife-rimento del mercato dei veicolicommerciali che attraverso ide cenni a partire dalla metà de -gli anni Sessanta ha accompa-gnato e nel contempo influen-zato lo sviluppo del settore. Lasesta generazione ribadisce ilruo lo di leader del Transit, pre-sentandosi sul mercato ancorauna volta fortemente rinnovatae ricca di contenuti tecnologici.E con due rilevanti novità: lapri ma è che Transit non è piùso lo un furgone ma un’interafamiglia di modelli; la secondache gli stessi modelli Transitven gono lanciati in tutto ilmon do.

A come abitabilitàA bordo del nuovo Transit

tut to è stato studiato per miglio-rare la vita del guidatore. An chese non si è proprio altissimi ècomunque facile trovare unaperfetta posizione di guida, gra-zie al sedile che scorre per 30mm in più. Se invece si è fuoritaglia nessun problema, lo spa-zio sopra la testa e per le gambeè sufficiente anche se si avvici-nano i due metri di altezza. Allostesso modo del sedile, anche ilvolante è regolabile in altezza eprofondità, mentre il parabrez-za, ora più ampio, ha un’incli-nazione che consente di vederemeglio l’esterno.

B come BusTransit si propone anche in

con figurazione Bus (categoriaM2), con tre lunghezze, confi-gurazioni da 11/12, 14/15 e17/18 posti, sedili più spaziosicon schienali e braccioli recli-nabili, interni premium di quali-tà superiore, gradino di accessodella porta laterale elettrico ascomparsa, vetri oscurati, cli-matizzazione posteriore, mag-giore visibilità e migliore ac-cesso e uscita per i passeggeri.

C come Curve ControlIl Curve Control è una delle

dotazioni tecnologiche per la si-curezza di cui si fa vanto il nuo -vo Transit. Il dispositivo prov-

vede in automatico a rallentare igiri del motore e quindi a ripor-tare la velocità a un livello disicurezza garantito. In un solose condo il sistema è in grado diridurre la velocità di 16 km/h,frenando individualmente su diuna o più delle quattro ruote.

D come Dimensioni Le versioni Furgone sono di-

sponibili in tre lunghezze, duealtezze, una massa da 2,9 a 4,7t, un volume di carico da 9,5 a15,1 metri cubi e nelle versioniVan a 2-3 posti e Van DoppiaCabina a 6-7 posti. La gammaTransit prevede anche i modelliCombi, Chassis e Chassis Dop-pia Cabina, oltre alle versioniBus M2, in grado di ospitare abordo fino a 18 persone. IlTransit Combi con configura-zione da 5-9 posti si presenta indue lunghezze, due altezze deltetto e tre classi di portata conmassa complessiva da 3,1 a 3,5t. Il Transit Chassis viene pro-posto con cinque lunghezze,due passi da 3.137 a 5.522 mm,quattro livelli di massa. Il Tran-sit Bus è disponibile con trelunghezze, configurazioni da11-12, 14-15 e 17-18 posti.Ford introdurrà progressiva-mente l’intera gamma nell’arcodel 2014.

E come ECOneticSei modelli della nuova

gam ma Transit sono disponibilicon il 2.2 TDCi ECOnetic da125 cv, dotato di dispositivoStart & Stop, controllo dell’ac-celerazione, limitatore di velo-cità a 110 km/h, cerchi da 16”

con profilo aerodinamico, cam-bio a sei marce, che con 6,4 litriper 100 km registra consumi in-feriori del 6 per cento rispettoal precedente EConetic, mentrele emissioni di CO2 sono con-tenute in 169 g/km.

F come FamigliaTransit non è più oggi sol-

tanto un furgone ma un’interafamiglia di modelli. Un’offertamolto diversificata con la qualeFord è in grado di confrontarsicon l’intera produzione dellacon correnza. Si va dal Courier,il più piccolo, che verrà presen-tato nella nuova edizione nelcor so del 2014, per approdarenel segmento delle furgonette epiù in generale dei furgoni conportata inferiore a una tonnella-ta con il Connect, Van del l’An- no 2014, e quindi, salendo conpesi e prestazioni, al Custom,Van dell’Anno 2013, fino alclas sico Transit con le sue innu-merevoli configurazioni.

G come GuidaIl piacere di mettersi alla

gui da di un Transit è molto au-tomobilistico. Sono infatti po -che le differenze, anche di com-portamento in movimento. Te-nendo conto anche delle dimen-sioni e dei pesi più elevati,Transit si guida come una berli-na, godendo dell’estrema versa-tilità del propulsore 2.2 TDCida 100, 125 o 155 cv sui mo-delli a trazione anteriore e po-steriore, da 125 e 155 cv Euro 6per ora solo sui modelli a tra-zione posteriore e da 125 e 155cv sui modelli a trazione inte-

grale. Il cambio è manuale a 6marce.

H come HistoryTransit è molto più di un

“ca se history”. Nella sua lungastoria ha rappresentato e conti-nua a rappresentare un punto diriferimento mondiale nell’evo-luzione del veicolo commercia-le. Fin da quando, nel 1965, aLan gley, venne prodotta la pri -ma serie, già allora si parlava dicaratteristiche così innovativeda sbaragliare la concorrenza.Da allora si sono succedute tan -te generazioni del best sellerFord, con alcuni punti fermiche hanno trasformato il merca-to, come nel 1972 il lancio diuna versione diesel caratterizza-ta da un nuovo design del cofa-no o nel 1978 quello di una ge-nerazione completamente nuo -va, capace anche grazie a unlook inedito di modificare lostan dard della produzione euro-pea. Così come nel 1986 vienefatto un passo avanti nello stu-dio sull’aerodinamica e nel2006 si mette in pista una verarivoluzione, forse la maggioreimpresa tra le tante portate atermine dal costruttore, condi-videndo su di uno stesso model-lo tre diversi tipi di trazione:anteriore, posteriore, integrale.

I come ItaliaIn Italia, nonostante il mer-

cato nazionale sia ancora moltoin sofferenza, con un calo del14 per cento nel 2013, rispetto aun 2012 già tutt’altro che esal-tante, Ford ha un obiettivo di-chiarato: puntare entro i prossi-mi dodici mesi a tornare a esse-re il primo importatore, rigua-dagnando posizioni e punti diquo ta di mercato. Nel 2013 ilco struttore è arrivato al 5,4 per

FORD

Tutto Transit dalla A alla ZRADIOGRAFIA COMPLETA DELLA SESTA GENERAZIONE DELL’AMMIRAGLIA FORD CHE HA FATTO LA STORIA

DEI VAN. IN PROCINTO DI FESTEGGIARE I 50 ANNI DI ONORATA CARRIERA, SI PRESENTA SUI MERCATI

INTERNAZIONALI ANCORA UNA VOLTA FORTEMENTE RINNOVATA E RICCA DI CONTENUTI TECNOLOGICI.

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Il piacere di mettersi alla guida di un Transit è automobilistico. Poche le differenze, anche in movimento.

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cento, con 1.825 pezzi venduti.Il nuovo Transit, che da sempreè il modello più apprezzato daiclienti italiani Ford, dovrebbeda re al brand la possibilità difare il necessario balzo in avan-ti, anche se naturalmente la si-tuazione generale almeno nelno stro paese resta molto diffici-le.

J come Jog (urto)Nell’ottica di un sostanzioso

abbattimento dei costi di gestio-ne, Transit propone diverse so-luzioni intelligenti. Per ridurreo evitare i danni derivanti daurti a basse velocità, sono pre-senti fari anteriori e posterioriin posizione alta, modanaturelaterali, paraurti ad alta resi-stenza e composti da più parti.

K come KocaeliLa nuova generazione Tran-

sit viene commercializzata inEuropa, Nord America e altrimercati di 6 continenti. I veicoligià in consegna in Europa sonoprodotti a Kocaeli, in Turchia,mentre quelli destinati al NordAmerica nascono a Kansas Ci -ty. Nel 2013 Ford ha venduto inEuropa 186.200 veicoli com-merciali, contro i 175.200 del2012. Lo share di mercato è au-mentato dall’8,5 al 9,2 per cen -to. La crescita è stata trainatadall’elevata domanda generatadal lancio del Transit Custom edal pick-up Ranger. Ford loscor so anno ha venduto 41.500Cu stom e 15.400 Ranger, il 49per cento in più rispetto al2012.

L come LinguaggioIl design esterno del nuovo

Transit rappresenta una vera epropria sfida da parte degli stili-sti: quella di declinare il Kinetic

Design nel linguaggio dei vei-coli commerciali di grandi di-mensioni coniugando stile, soli-dità e funzionalità. Anche l’abi-tacolo è stato completamente ri-progettato con interni derivatidal la filosofia automobilisticaper comodità e tecnologia, macon tutta la versatilità e la fun-zionalità necessarie a un veico-lo commerciale. Non solo, maan che con rifiniture premium emateriali ad alta resistenza oltreche con ricchezza di soluzionismart che facilitano il lavoro ditutti i giorni”.

M come ManutenzioneOrdinaria o straordinaria che

sia, la manutenzione del Transitè improntata a criteri di massi-ma efficienza. Per i normali ta-gliandi gli intervalli sono statiportati a due anni o 50mila km,riducendo il tempo di esecuzio-ne di quelli più impegnativi, daeffettuarsi oltre i 150mila km,da 5,4 a 4,2 ore. Prendendo ine same le 23 operazioni più ri-

chieste, Transit è in assoluto ilfurgone con i più rapidi tempidi manutenzione. Ad esempio,per sostituire un disco dei freniposteriori sul Transit della ge-nerazione precedente servonocir ca 2,6 ore e l’utilizzo di seiattrezzi speciali, mentre per ilnuovo Transit bastano 1,2 ore enon sono necessarie attrezzatu-re particolari.

N come NormativaLe motorizzazioni 2.2 TDCi

da 100, 125 e 155 cv del nuovo

Transit rispettano la normativaEuro 5 sulle emissioni. In con-figurazione di potenza da 125 e155 cv Transit è però in regolacon la normativa Euro 6, per ilmomento solo sui modelli a tra-zione posteriore.

O come OggettiAll’interno del Transit non

manca lo spazio per lo stivag-gio di oggetti. Pratici e utili so -no i vani ricavati sotto ai duese dili dei passeggeri, al pari diquello in cui trova posto uncom puter nello schienale stessodel sedile. Che si tratti di unfur gone di nuovissima genera-zione lo conferma la disponibi-lità di prese audio e alimenta-zione a 12 V nel cassettino afianco del conducente così co -me l’ormai immancabile presaa 220 V sistemata tra il sediledel conducente e quelli dei pas-seggeri.

P come PraticitàNon solo alla cabina ma an -

quin di scegliere la configura-zione più adatta ai loro scopipotendo contare su un’offertamol to ampia. Nella strategiacom merciale, poi, Ford ha vo-luto essere innovativa studiandouna nuova formula di definizio-ne dei prezzi che puntasse sullasemplicità. Nonostante la granvarietà della gamma, è moltofa cile capire quanto può costareil modello che più interessa.Nei furgoni Ford ha lanciato al -lo stesso prezzo sia la versionea trazione anteriore che quella atrazione posteriore, a patto chesia no uguali motorizzazione,por tata, allestimento e carrozze-ria. Negli chassis invece non ciso no variazioni nel costo alcliente.

S come SyncIl sistema di connettività e

comandi vocali avanzati Syncfa bella mostra di sé al centrodella plancia. Permette non solodi collegare iPod, lettori mp3 otelefoni cellulari, ma è in gradodi ricevere messaggi testuali at-traverso la tecnologia Text Rea-der e di far funzionare le piùpopolari App tra quelle disponi-bili per smatphone o tablet. Unpasso in avanti da gigante inque sto settore che il costruttoreha voluto abbinare a novità si-gnificative come l’EmergencyAssistance, che in caso d’inci-dente avverte direttamente isoc corsi e invia loro la posizio-

ne rilevata dal Gps.

T come TrasmissioneCome già sul modello prece-

dente, il cambio è un manuale asei marce che assolve egregia-mente al compito per il quale èstato progettato. Pronto alla ri-sposta, con marce inseribili conestrema facilità, e dotato dellanecessaria flessibilità per per-mettere al furgone di districarsinelle diverse situazioni, il cam-bio dispone di una sesta abba-stanza corta da poter essere u sa -ta anche su tratte suburbane, mache fa il suo dovere in autostra-da, dove si raggiungono mediainteressanti in pieno relax.

U come UnicitàIl nuovo Transit, la sesta ge-

nerazione del trend-setter mon-diale tra i veicoli da lavoro, rac-coglie una pesante eredità fattadi quasi 50 anni di onorata car-riera, 5 evoluzioni e ben 7 mi-lioni di unità vendute in tutto ilmondo. Il nuovo modello arrivain Europa con una vasta sceltadi versioni e modelli, ognunodei quali fedele alla leggendariaaffidabilità Transit.

V come VariantiL’intero lavoro di rinnova-

mento ha avuto come obiettivola massima funzionalità, cheog gi il Transit declina con ben450 varianti principali, sei ver-sioni, cinque lunghezze di car-rozzeria, due altezze per il tetto,cinque classi di portata, tre tipidi trazione, tre livelli di poten-za, due configurazioni delleruo te posteriori (singole e ge-mellate).

W come Work (lavoro)Il mondo del lavoro e dei

professionisti del trasporto nonsarebbe lo stesso senza la pre-senza del Transit. Nel corso deidecenni, l’ammiraglia van diFord ha rappresentato un puntodi riferimento del mercato e unascelta “obbligata” per molti uti-lizzatori che hanno trovato inesso un valido compagno di la-voro per svolgere al meglio leloro attività professionali. Vali-da dimostrazione dell’impor-tante ruolo assunto dal Transit èche oggi gli stessi modelli dellanuova generazione vengonolanciati in tutto il mondo. Fordaveva sempre tenuto separati ilmercato nord-americano e quel-lo europeo, ora invece le carat-teristiche del nuovo Transit per-mettono di affrontare la concor-renza in tutto il globo con unsolo modello altamente rappre-sentativo.

X come X-factorIl fattore X del nuovo Transit

è la tecnologia. La nuova gene-razione è la più avanzata disempre: ricca di tecnologie diassistenza alla guida e di sicu-rezza che rendono ogni sposta-mento più comodo e sereno.Tra i sistemi di assistenza allaguida troviamo controllo adatti-vo della velocità di crociera conForward Alert, monitoraggiodella segnaletica stradale oriz-zontale, monitoraggio dell’at-tenzione del guidatore, limitato-re di velocità, telecamera poste-riore con assistenza al posizio-namento del traino, sensori diparcheggio anteriori e posterio-ri, tergicristalli automatici (sen-sore pioggia), fari automatici(sensore luce) e luci di svoltasta tiche. Il programma elettro-nico di stabilità ESC compren-de Curve Control, controllo a -dat tivo del carico, controllo distabilità antirollio, assistenzaalla partenza in salita, controlloantisbandamento del traino,con trollo di trazione, TorqueVec toring Control, avviso difrenata d’emergenza.

Y come Young (giovane)Ford dispone in generale del -

la gamma più giovane tra quellepresenti sul mercato, completa-mente rivista nel giro di appenadue anni. E non solo per quantoriguarda il Transit classico. Ba -sti pensare che quest’anno verràpre sentata la nuova serie delCou rier, il più piccolo della fa-miglia, e che i nuovi Connect eil Custom, ovvero i due modelliimmediatamente superiori, sonostati presentati di recente e han -no immediatamente raccolto icon sensi degli addetti ai lavori,vincendo il titolo di Van of theYear 2014 il primo e 2013 il se-condo.

Z come ZoomTransit è l’ammiraglia che dà

il nome a un’intera famiglia dimodelli, pensati per risponderein modo adeguato alle esigenzedei professionisti del trasporto.Disponibile nelle versioni Fur-gone, Doppia Cabina e Combi,Transit Connect è dotato diun’ampia e pratica area di cari-co dal volume totale che arrivafino a 3,6 mc con paratia divi-soria installata. Anche la capa-cità di carico massima, fino a1.000 kg, è al vertice della cate-goria. Transit Custom van pro-pone un volume di carico da 6 a6,8 metri cubi, rispettivamentecon passo corto e lungo. La ca-pacità di carico varia da 600 a1.400 kg. Tre le versioni princi-pali in cui si presenta la gam -ma: oltre al van, van doppia ca-bina e combi per trasporto pro-miscuo merci/persone.

che al vano di carico di proget-tisti Ford hanno dedicato massi-ma attenzione, puntando anchein questo caso su particolaripic coli ma importanti che van -no ad accompagnare le maggio-ri capacità di carico (circa l’11per cento in più), come il gradi-no posteriore, posizionato aun’altezza ridotta per facilitareil carico di merci pesanti e rive-stito in materiale antiscivoloper evitare fastidiosi incidenti.O la plastica con cui è rivestitoil piano di carico, molto resi-

stente e facile da pulire grazieai bordi rialzati. All’interno delvano di carico sono disseminativari ganci per il fissaggio dellamerce che sono stati arguta-mente posizionati ai lati, in mo -do da permettere di posizionareal meglio carichi particolarmen-te ingombranti.

Q come QualitàRigorosi sono stati i test di

af fidabilità a cui è stato sotto-posto il nuovo Transit: 11 mi-lioni di km di prove in Europa eStati Uniti, di cui 500mila incollaborazione con i clientifleet in condizioni di utilizzorea le, 30 estenuanti test di labo-ratorio, test estremi di resisten-za, 500mila cicli non stop diapertura e chiusura delle porte.

R come RuoteOltre che con trazione ante-

riore o posteriore, Transit è di-sponibile con ruote posteriorisingole o gemellate. I professio-nisti del trasporto possono

35

I Transit commercializzati sui mercati europei vengono assemblati nella fabbrica turca di Kocaeli.

All’interno dell’abitacolo del Transit non manca lo spazio per lo stivaggio di oggetti grazie ai pratici vani.

La funzionale apertura posteriore consente di effettuare agevolmente le operazioni di carico e scarico.

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PIETRO VINCICAPENA

Decisa offensiva di Nissan nelcuo re del mercato europeo deivei coli commerciali. Sotto la si -gla NT, Nissan Truck, la Casagiapponese propone sul merca-to due modelli che non manche-ranno di suscitare le attenzionide gli operatori professionali.Ac canto al rinnovato NT400Cab star è arrivato l’NT500,l’ul timissimo autocarro per ap-plicazioni medio-gravose desti-nato a sostituire il precedentetruck Atleon tra i modelli achassis cabinato. Il veicolocom merciale a cabina avanzataco prirà i segmenti di massacom plessiva compresa tra 3,5 e7,5 tonnellate e verrà assembla-to nello stabilimento Nissan diÁ vila, in Spagna. NT500 ri-

sponde agli standard di elevataqualità che i clienti si aspettanoda Nissan, rispettando al con-tempo la normativa Euro 6 e of-frendo numerose varianti dipas so e masse complessive.

Hideto Murakami, CorporateVice President e responsabiledel la Business Unit globale peri veicoli commerciali leggeri diNissan Motor Company, ha di-chiarato: “L’ampia gamma dimasse complessive e passi di-sponibili, unita alla facilità dicon versione del telaio in unper fetto veicolo da lavoro, lorendono un componente degnodella categoria bodybuilder,mentre gli innovativi motori aelevata efficienza e gli interval-li di manutenzione prolungatisaranno certamente apprezzatidagli operatori. I conducenti, daparte loro, godranno dell’eccel-

lente comodità e praticità di unabitacolo moderno e funziona-le”.

Andy Palmer, Executive Vi -ce President e Chief PlanningOf ficer, ha commentato: “Conil neo arrivato NT500 nella fa-miglia di NT400 Cabstar,NV400, Primastar, Evalia,NV200 e Navara - per nonmen zionare l’imminente lanciodel van elettrico e-NV200 - nonc’è dubbio che la gamma divei coli commerciali Nissan siauna delle più ricche e versatilisul mercato europeo. E non ètut to: stiamo compiendo note-voli miglioramenti anche sulfronte dei nuovi standard diven dita e post-vendita e voglia-mo sviluppare una serie di Bu-siness Centre dedicati in tuttaEuropa per garantire che la qua-lità dei nostri prodotti sia sem-

36 LCVN° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

NISSAN LANCIA LA SUA OFFENSIVA NEL SETTORE DEI LIGHT TRUCK PROPONENDO SUL MERCATO IL MODELLO NT500, A CUI SI AFFIANCA IL RINNOVATO NT400CABSTAR. L’AUTOCARRO NT500 È PROPOSTO IN CINQUE VERSIONI DIVERSE DI MASSE COMPLESSIVE DA 3,5 A 7,5 TONNELLATE E ALTRETTANTI PASSI DA 2.800 A 4.300

MILLIMETRI. LA LUNGHEZZA MASSIMA È DI 8.231 MM. LE VARIANTI DA 6,5 E 7,5 TONNELLATE DEL VEICOLO COMMERCIALE GIAPPONESE SOSTITUISCONO

IL MODELLO ATLEON 8.0 OFFRENDO AI CLIENTI PIÙ POSSIBILITÀ DI SCELTA.VIENE ASSEMBLATO NELLO STABILIMENTO DI AVILA, IN SPAGNA.

NISSAN TRUCK

I nuovi orizzonti di NT500

Debutta in Italia il nuovo veicolo Nissan per il lavoro NT500. Ilmercato di riferimento è quello dei veicoli allestibili tra i 35 e

gli 80 quintali che conta circa 15mila unità annue, concentrate so-prattutto nella fascia dei 35 quintali. Nonostante la crisi economicasi sia fatta sentire portando il mercato a perdere fino al 40 per centoin soli quattro anni, le caratteristiche tecniche del predecessoreAtleon e il suo indiscusso rapporto qualità/prezzo hanno consentitoa Nissan di mantenere una quota di mercato sostanzialmente stabi-le. L’obiettivo di NT500 è quello di riconfermare la performance diAtleon nel settore dei veicoli fino a 35 q e incrementare le venditenella categoria che va dai 35 agli 80 quintali. Per le versioni fino a65 quintali è previsto come opzionale il rapporto al ponte corto cheriduce l’usura della frizione su tratti stradali molto inclinati. Per leversioni da 75 quintali è disponibile, sempre come opzionale, ilrapporto al ponte lungo che utilizzato nella distribuzione a lungo

raggio permette di ridurre i consumi. Il bloccaggio del differenziale(opzionale), attivabile tramite un pulsante sulla plancia, fornisceuna trazione aggiuntiva in particolari casi di poca aderenza al terre-no. Questo meccanismo - da attivare solo nei casi di reale e significati-va perdita di aderenza - fa ruotare le ruote posteriori alla stessa ve-locità, come se l’asse posteriore fosse unico, eliminando l’effettodel differenziale. Il sistema frenante è del tipo idraulico per tutte leversioni fino a 65 quintali e ad aria per le versioni da 75 quintali.Inoltre, è presente, sulle versioni da 75 quintali, il freno motore alloscarico: attivabile tramite un pulsante sulla plancia, controlla lachiusura di una valvola a farfalla posizionata sullo scarico dei cilin-dri, creando una contropressione che riduce la velocità del motore edi conseguenza del veicolo. Questo meccanismo contribuisce alla sicurezza in frenata e permet-te di ridurre il consumo dell’impianto frenante. I colori esterni sonoquattro, due solidi e due metallizzati. Le versioni 35.15, 35.15 HD,56.15 e 65.15 di NT500 sono già disponibili presso le concessiona-rie Nissan, mentre da questo mese arriveranno quelle 75.18 concambio manuale. Dal mese luglio, infine, la gamma sarà completa-ta con l’introduzione del cambio automatico sul 75.18.

IL MERCATO DI RIFERIMENTO è QUELLO DEGLI ALLESTIBILI TRA I 35 E GLI 80 QUINTALI

NT500 PRONTOPER IL MERCATO ITALIANO

I sedili passeggeri sono due, con la possibilità di reclinare completamente lo schienale di quello centrale.

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37LCV N° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

pre sostenuta da un altrettantovalida assistenza”.

Con NT500, Nissan si collo-ca in una posizione privilegiataper raggiungere l’obiettivo pre-fissato con il piano “NissanPower 88”: una quota di merca-to globale pari all’8 per centoentro il 2016.

Il design esterno della cabinainserisce il nuovo NT500 nel- l’at tuale gamma Nissan, attra-verso la griglia bipartita dalla Vche incornicia il logo del brand.I gruppi ottici anteriori com-prendono ampi indicatori di di-

rezione, luci diurne, sensori dialtezza e gli indicatori di dire-zione laterali sono montati ne -gli specchietti retrovisori. Gliin terni sono pensati per miglio-rare l’esperienza a bordo siadel l’autista che dei passeggeri.Il particolare della struttura concabina ribaltabile offre un facileaccesso al vano motore e, nelcon tempo, più spazio di caricoen tro la lunghezza complessivadel veicolo. Inoltre, la sedutaal ta migliora la visibilità del- l’au tista così come il diametrodi sterzata ridotto migliora lama novrabilità del mezzo. Laca bina, vero cuore di un veicoloallestibile, è stata progettata peressere allo stesso tempo moder-na e funzionale: gli spazi sonostati ottimizzati per sfruttare almeglio ogni vano, il cruscotto èstato arricchito con l’introdu-zione del display multifunzioneche permette di monitorare idati principali del veicolo, l’al-loggiamento centrale ospitaun’autoradio a 2 DIN con letto-re CD e MP3, porte USB/iPod/ -AUX direttamente in consolle,sistema Bluetooth e sistema dinavigazione Connect2 (opzio-nale). Le temperature all’inter-no della cabina sono regolate daun climatizzatore automatico.

Le sofisticate innovazioni com-prendono anche il dispositivocruise control e il sistema di as-sistenza alle partenze in salita(HSA). Per supportare i clientidurante la loro attività lavorati-va sono stati ricavati numerosialloggiamenti. Inoltre, i sedilipas seggeri sono due, con lapossibilità di reclinare comple-tamente lo schienale di quellocentrale utilizzandone la partepo steriore come tavolino porta- og getti. E particolare attenzioneè stata dedicata all’ottimizza-zione della visibilità del guida-

tore permettendo di avere degliangoli di visibilità che lo rendo-no unico tra tutti i veicoli com-merciali leggeri. Il risultato sitraduce in un’eccezionale ma-novrabilità in spazi ristretti.

La versatilità di NT500 si ri-flette nell’ampia gamma di pesie passi disponibili. La classi di

peso sono quattro, per un totaledi cinque versioni diverse: 3,5 t,3,5 t HD, 5,6 t, 6,5 t e 7,5 t. Al-trettanti i passi da 2.800 a 4.300mm. La lunghezza massima delveicolo è di 8.231 mm. Al topdi gamma, la variante 7,5 t èdeclinabile in quattro lunghezzedi passo: 3.100, 3.500, 3.900 e4.300 mm. Le varianti da 6,5 e7,5 tonnellate sostituiscono ilmodello Atleon 8.0 offrendo aiclienti più possibilità di scelta.In opzione, sono disponibiliruo te posteriori doppie e con-nettori bodybuilder per facilita-

re la conversione dello chassis.Il nuovo truck giapponese è

alimentato da due versioni delmotore ZD30, quattro cilindrida 3 litri Euro 6. I modelli da3,5 a 6,5 tonnellate sono ali-mentati con il motore da 110kW/150 cv, che dispone di ununico turbocompressore per

350 Nm di coppia ed è abbinatoa una trasmissione manuale asei marce con trazione posterio-re. Il modello da 7,5 tonnellatemonta, invece, una versione delmotore biturbo a elevate presta-zioni, che eroga 130 kW/177 cvdi potenza per 540 Nm di cop-pia. Questo motore è disponibi-le con trasmissioni manuali asei velocità, nella versione conServoshift - un sistema di assi-stenza pneumatico che rende ipassaggi di marcia più rapidi,semplici e fluidi - oppure nellavariante automatica a sei velo-

cità (robotizzata). Entrambe lever sioni hanno il sistema di ri-circolo del gas di scarico(EGR), filtri antiparticolati die-sel (DPF) e impiegano un siste-ma di riduzione selettiva catali-tica (SCR) per diminuire le e -mis sioni. Per questo motivoogni veicolo è dotato, oltre alserbatoio del carburante, da 90litri per le versioni fino a 65quintali e da 135 litri per quelleda 75 quintali, di un secondoser batoio da 17,5 litri per l’u -rea.

L’unità ZD30 assicura inter-valli di manutenzione estesi ecosti d’esercizio più contenuti.La frequenza dei cambi d’olio edi sostituzione dei filtri è ora didue anni o 40mila chilometri eanche la cinghia scanalata ac-cessoria ha una durata utile pro-lungata a 40mila km, mentrenon è più necessario ingrassarei cuscinetti dei mozzi. Anche ilperiodo di garanzia per il truckè stato esteso da 12 a 36 mesi,come per il resto della gammaNissan.

Con NT500, Nissan ha com-piuto enormi progressi in fattodi tecnologia di frenata, rispettoal predecessore Atleon. Le ver-sioni da 7,5 tonnellate impiega-no ora un sistema Full Air Bra -

ke System: premendo il pedaledel freno, la valvola si apre, in-viando aria compressa dal ser-batoio alla camera del freno,do ve abbassa il pistone. È lostesso sistema presente solita-mente sui truck sottoposti agliutilizzi più gravosi. Si tratta diuna novità assoluta introdottada NT500 nel mercato dei vei-coli commerciali leggeri.NT500 è anche dotato di pro-gramma di stabilità (ESP), con-trollo della trazione (TCS/ -ASR), ABS+EBD e frenata as-sistita (BAS).

NT500 si propone come lascel ta ideale per le piccole eme die imprese attive nel settoreagricolo, edile e della distribu-zione. Il nuovo membro dellafa miglia Nissan adotta la nuovastrategia di nomenclatura dellaCasa per i veicoli commercialileggeri: abbreviazione di Nis-san Truck, la sigla NT verrà uti-lizzata per tutti i veicoli adibitial trasporto medio-pesante,mentre le sigle NV e NP sonodestinate rispettivamente a vane pick-up.

NT sta per Nissan Truck ed è bene segnalarlo subito visto che lasigla identifica il nuovo NT400 Cabstar, erede del modello di

riferimento della gamma dei veicoli da lavoro del costruttore giap-ponese. In vendita già da marzo a un prezzo di listino che parte da19.550 euro Iva esclusa, NT400 Cabstar raccoglie una preziosa ere-dità dimostrandosi subito all’altezza del compito. Non a caso, laneo-gamma, in linea con quella del suo predecessore, il CabstarMY12, permette di realizzare qualcosa come 7mila combinazionicirca, arrivando così a garantire una risposta per qualsiasi esigenzadi trasporto nel settore dei veicoli commerciali light truck. Idealeper i trasporti cittadini, così come nel trasporto di materiali edili ein tutti i settori in cui è richiesta una grande portata, NT400 Cabstarmantiene tutte le doti di compattezza e maneggevolezza del suopredecessore.

Dal punto di vista del design esterno, il modello adotta il distin-tivo stile che definisce il “Nissan family feeling”, avvolgendo illogo Nissan in una “V” che dona modernità e dinamismo al fronta-le. Gli interni offrono nuovi tessuti di rivestimento e utili dispositi-vi come il nuovo display multifunzione integrato nel cruscotto chepermette di controllare il livello dell’olio, i consumi medi e istanta-nei, i km percorsi, i tempi di percorrenza e avvisa quando è neces-sario effettuare la manutenzione. O come il nuovo sistema audio

con sistema Bluetooth e porta USB e AUX-IN posizionate diretta-mente sulla plancia. Il motore da 3 litri e 150 cv è stato sostituitocon quello da 2.5 litri e 107 kW/145 cv, tra l’altro più leggero di 45kg. Altre proposte di potenza del 2.5 litri sono 90 kW/121 cv e 100kW/136 cv. I consumi di carburante sono migliorati fino al 15 percento e gli intervalli di manutenzione sono stati allungati da 30milaa 40mila km.

È stata inoltre migliorata la portata e sono stati introdotti nuovioptional che arricchiscono le possibilità di personalizzazione delveicolo in base alle esigenze degli utilizzatori. Nella lunga listadelle dotazioni di serie troviamo la cabina ribaltabile (sulle versionia cabina singola), l’antifurto immobilizer, gli alzacristalli elettrici,la regolazione altezza fari, il vano portaoggetti sullo schienale del

sedile anteriore centrale, il volante regolabile, la chiusura centraliz-zata, il Keyless entry.

A trazione posteriore, Nissan NT400 Cabstar viene proposto conruote posteriori singole (cabina singola e cambio manuale a cinquemarce) o gemellate (cabina singola o doppia, cambio manuale acinque o sei marce). Va infine aggiunto che, dopo il lancio dell’e-NV200, Nissan sta già esplorando nuove opzioni per incrementareulteriormente la presenza delle sue avveniristiche tecnologie EVper la mobilità elettrica sul mercato dei veicoli commerciali: lanuova strada da seguire punta proprio sull’autocarro leggero e-NT400. Il veicolo è ancora in fase di sviluppo ma si guarda già allaproduzione. Per renderlo 100 per cento elettrico e a emissioni zero,sarà utilizzata la stessa propulsione di Leaf.

MIGLIAIA DI SOLUZIONI

CON NT400 CABSTARTradizioneIl nuovo NT400Cabstar è erede delmodello diriferimento dellagamma veicoli dalavoro Nissan.

TRE IMPIANTI PRODUTTIVI

L’EREDE DELL’ATLEONNASCE NELLO STABILIMENTOSPAGNOLO DI ÁVILA

Il nuovo NT500 viene prodotto nello stabilimento Nissan di Ávila,in Spagna. Secondo le previsioni, l’impianto produrrà 2.500 unità

l’anno, destinate alla commercializzazione in Francia, Belgio, Olan-da, Lussemburgo, Italia, Portogallo e Spagna. Il nuovo truck garanti-rà il successo a medio termine dell’attività industriale di Nissan inSpagna, dove Nissan rafforzerà la propria impronta operativa. Ávilafarà da “impianto madre” per i truck leggeri in Europa, grazie ai 100milioni di euro investiti per lo sviluppo del truck per applicazionileggere NT500 e per la preparazione dello stabilimento e dei fornito-ri locali al lancio. NT500 è stato progettato in Giappone sotto laguida del Nissan Technical Centre spagnolo. Il Vicepresidente diNISIO (Nissan Spanish Industrial Operations), Frank Torres, ha di-chiarato che NT500 è un asset chiave per garantire a medio terminel’attività industriale Nissan in Spagna, poiché amplia la gamma diveicoli che la Casa automobilistica nipponica produce in questopaese: veicoli commerciali, truck per applicazioni leggere, Suv epick-up. Fra qualche mese, ad arricchire l’offerta ci saranno anche ilnuovo van elettrico (e-NV200) e una berlina (entrambi prodottinell’impianto di Barcellona), oltre a un futuro autocarro pick-up, lacui produzione dovrebbe iniziare a metà del 2015.

Non è tutto: l’impianto di Cantabria è già stato incaricato dellarealizzazione di nuovi componenti per i veicoli di punta di Nissan,come Qashqai, Note o Leaf, con un investimento di 431 milioni dieuro. Nel paese iberico il costruttore giapponese vanta tre impiantidi produzione: Barcellona, Ávila e Cantabria, dove produce i fuori-strada Pathfinder e Navara, i van Primastar e NV200, gli autocarriNT400 Cabstar e appunto NT500. Inoltre, lo stabilimento di Barcel-lona si appresta, nel 2014, a ospitare anche la produzione di unnuovo modello per il segmento C. In Spagna, e sempre a Barcellona,è localizzato anche il Nissan Technical Center. Complessivamente,nel paese Nissan impiega 4.700 persone e, nel 2013, sono stati pro-dotti 131.900 veicoli. Nissan è uno dei maggiori costruttori extraeu-ropei presenti nel nostro continente, dove impiega oltre 14.500 per-sone nelle sue attività di design, ricerca e sviluppo, produzione, logi-stica, vendite e marketing.

Lo scorso anno, negli stabilimenti di Regno Unito, Spagna e Rus-sia, Nissan ha prodotto oltre 635mila veicoli, tra cui mini-MPV,crossover, Suv, mezzi commerciali e il modello Nissan Leaf, l’autoelettrica più popolare al mondo, con un indice di soddisfazione delleperformance del 97 per cento e raccomandata agli amici dal 95 percento degli acquirenti. La gamma Nissan destinata al mercato euro-peo consta attualmente di 24 modelli. L’azienda punta a diventare ilmarchio asiatico numero 1 nel vecchio continente.

Un ambiente di lavoro pratico e funzionale che fa di tutto per essereall’altezza delle aspettative degli utilizzatori professionali.

Il design della cabina inserisce NT500 nell’attuale gamma Nissan.

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38 LCVN° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

EMANUELE GALIMBERTIROMA

AmicoBlu è il brand di Mag-giore Rent che opera nel mer-cato del noleggio a breve ter-mine di veicoli commerciali.Leader assoluto di mercato,registra un fatturato di oltre 20milioni di eu ro, attraverso unaflotta di cir ca 1.700 unità (trafurgoni di se rie e veicoli spe-ciali) e una re te capillare sututto il territorio italiano. Ami-coBlu detiene oltre il 30 percento della quota di mercatosecondo l’ultimo rap porto diAniasa, associazione di cate-goria cui aderiscono le princi-pali società di noleggio veico-li. “Abbiamo chiuso il 2013 -ci ha detto Francesca Sapona-ro, Responsabile CommercialeFurgoni - con un giro d’af fariin leggera crescita rispettoall’anno precedente, nonostan-te un mercato fortemente con-tratto. AmicoBlu si pone sulmercato da sempre come unattore innovativo e ha svilup-pato negli anni la capacità dicreare soluzioni per ogni esi-genza. Ha lanciato prodotti al-l’avanguardia, come ad esem-pio Stop& Go, ovvero il rila-scio del mezzo quando nonserve, Formula Night, ovvero

possibilità di noleggiare il fur-gone esclusivamente nelle orenotturne, Super Serenity Pack,pacchetto opzionale che con-sente l’eliminazione totale dieventuali quote di addebito, e

tanto altro. Permettiamo, inol-tre, di rilasciare il vei colo no-leggiato in una località diversada quella del ritiro, abbiamoaperto centri dedicati esclusi-vamente al noleggio di vei coli

commerciali denominatiTruck Center e offriamo tutti ivan taggi che solo la capillaritàterritoriale di AmicoBlu puòda re”.

Punto di forza di AmicoBlu

è sicuramente la flotta, ricono-scibile da sempre per la suafamosa livrea blu. “L’abbiamoampliata - ha proseguito Sa-ponaro - anche con furgonispeciali: isotermici +20 -20

con carico fino a 6 europallet,autocarri sia a doppia cabinache a cabina singola, con pia-nale ribaltabile o a cassonefisso e vei coli con spondaidraulica”.

La specializzazione restaquin di la strategia più impor-tante in assoluto per Amico-Blu. “La specializzazione - haprecisato Francesca Saponaro- è necessaria in particolarmodo per sostenere un merca-to in flessione. Anche il profi-lo della forza vendita è sem-pre più consulenziale e inter-viene nell’analisi del le esigen-ze del cliente in rap porto aicosti/benefici nella gestionedel parco flotta. AmicoBlu hacome principale obiettivo lavolontà di andare sempre piùincontro alle esigenze dellaclientela. Oltre al servizio dialtissima qualità e uguale sututto il territorio nazionale, ilbrand si pone sul mercato2014 anche con un pricingestremamente com petitivo puraumentando la qualità dellaflotta e del servizio. Sceglieper gli acquisti flotta 2014 ilgruppo PSA Peugeot Citroën.Oltre a confermare la quo tadei veicoli allestiti introdottinel 2013, incrementerà l’of- ferta anche sui veicoli com-merciali di serie. Punteremo -pro segue Saponaro - nell’am-pliare servizi esclusivi, ne èun esempio il servizio di fac-chinaggio esteso dopo Romaan che nella città di Milano eprovincia. Tale servizio preve-de la possibilità di richiedereun facchino durante il periododi noleggio per caricare e sca-ricare mer ce e/o per le opera-zioni di smontaggio e rimon-taggio. La nostra forza vendi-ta, rappresentata non solo daiconsulenti di vendita maanche da tutte le nostre agen-zie territoriali, nonché dal callcenter dedicato, vuole es serel’interlocutore più importante,affidabile e efficace nel mer-cato del noleggio di veicolicommerciali a breve termine.Insomma, non è casuale cheAmicoBlu sia “il più noleg-giato dagli italiani”, come re-cita lo slogan pubblicitario”.

MAGGIORE RENT

Il blu cavalcala ripresa

“DOPO AVER CHIUSO IL 2013 CON UN GIRO D’AFFARI IN CRESCITA, L’OBIETTIVO

PER IL 2014 È RENDERE IL SERVIZIO SEMPRE PIÙ ACCESSIBILE E AUMENTARE

L’OFFERTA ATTRAVERSO PRODOTTI INNOVATIVI ED ESCLUSIVI”, DICHIARA

FRANCESCA SAPONARO, RESPONSABILE COMMERCIALE FURGONI.

Alto standard qualitativo uguale per tutto ilterritorio nazionale e capillarità delle agen-

zie Maggiore Amico Blu (oltre 150 agenzie Mag-giore dislocate in tutta Italia) sono i punti di forzadel brand di Maggiore Rent, che propone inoltretutta una serie di servizi: centri specializzati di

noleggio furgoni denominati Truck center(Roma, Milano, Catania e Napoli) con servizi ag-giuntivi (parcheggio, lavaggio autovettura, orariestesi); veicoli di ultima generazione, ogni unitànon supera i 18/24 mesi; mix di flotta, dai furgo-ni di serie al mondo degli allestiti; servizio di as-

sistenza e sostituzione su tutto il territorio nazio-nale in caso di break down del veicolo; serviziodi viaggio a lasciare (ovvero l’opportunità di la-sciare il veicolo in un luogo diverso dal ritiro);ampia gamma di accessori a supporto del noleg-gio; call centre e web site dedicati; servizio difacchinaggio a Roma e Milano; supplemento eli-minazione quote di addebito danni e furto.

“Un terzo della flotta - ha precisato FrancescaSaponaro, Responsabile Commerciale Furgoni -è dotata di pneumatici 4 seasons, in continuitàcon la tradizionale affidabilità che contraddistin-gue da sempre il Gruppo Maggiore. AmicoBlumette a disposizione dei clienti gli pneumatici 4

seasons prenotabili su richiesta, direttamentepresso qualsiasi agenzia di ritiro del veicolo di-slocata sul territorio nazionale: sono ideali perogni condizione del fondo stradale, anche se par-ticolarmente innevato o fangoso, e grazie al batti-strada ricco di lamelle per la massima aderenzagarantiscono sempre una migliore tenuta di stra-da rispetto a un normale pneumatico, d’invernocome d’estate. Con il rapido raggiungimentodella temperatura di esercizio, oltre a un disegnostudiato per l’ottimale adesione all’asfalto, glipneumatici 4 seasons sono inoltre utilizzabilianche in sostituzione delle catene da neve, laddo-ve obbligatorie”.

I PLUS DI AMICOBLU: SERVIZI OVUNQUE DELLA STESSA QUALITÀ

A RICHIESTA PNEUMATICI 4 SEASONSPER LA MASSIMA TENUTA DI STRADA

Francesca Saponaro, Responsabile Commerciale FurgoniAmicoBlu Maggiore Rent

ACCHIAPPATUTTO E SUPPLEMENTO SPP

TARIFFE E INIZIATIVE PER AGGANCIARE LA RIPRESA

Lanciata nel 2013 sul mercato del noleggiofurgoni, la tariffa “acchiappatutto” di

AmicoBlu è tra le preferite dei professionistidel trasporto. Questa nuova formula tuttocompreso consente a chi la sceglie un’espe-rienza di noleggio priva di qualunque preoc-cupazione.

Nel prezzo, oltre al chilometraggio illimi-tato, oneri e tasse, è inclusa anche l’esclusivacopertura assicurativa SPP, innovativo pac-chetto Super Serenity Pack che elimina total-mente ogni eventuale quota di addebito dannie furto. Il tutto a una tariffa davvero conve-niente.

Lanciato anch’esso nel 2013, il supple-mento SPP offre l’opportunità unica di ab-bandonare ogni preoccupazione durante il no-leggio e accorpa in un unico pacchetto i sup-

plementi PTI (Personal Travel Insurance),STP (eliminazione quota addebito furto) eSuper SKO (eliminazione quota addebitodanni) per offrire la possibilità di un viaggiosenza pensieri.

“Eliminando totalmente la quota di addebi-to danni oltre alla quota di addebito furto - haspiegato Francesca Saponaro, ResponsabileCommerciale Furgoni -AmicoBlu aggiungeserenità a ogni trasporto. Solo un leader dimercato come AmicoBlu può offrire ai clientivantaggi esclusivi e innovativi quali l’elimi-nazione totale delle franchigie, la possibilitàdi riconsegnare il veicolo in una città diversada quella di ritiro, una flotta costantementeampliata e rinnovata nonché un network alta-mente specializzato e capillare su tutto il ter-ritorio italiano”.

AmicoBlu è il brand di Maggiore Rent nel mercato del noleggio a breve termine di veicoli commerciali.Il fatturato supera i 20 milioni di euro.

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40 LCVN° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

LINO SINARIMONZA

Toyota allarga la sua presen-za sul mercato europeo dei

van me di. La testa d’arietedella nuo va offensiva del co-struttore giapponese si chia-ma ProAce, nato dalla colla-borazione con PSA PeugeotCitroën e prodotto in Francianello stabilimento Se velNord di Valenciennes, do vevenivano prodotti i fratelliPeugeot Expert, CitroënJumpy e Fiat Scudo, figlidella storica partnership traFiat e il Gruppo francese:Fiat Group Automobiles hainfatti trasferito a fine 2012 aPsa la quota detenuta in Se -vel Nord, dove venivano pro-dotte anche Citroën C8, FiatUlysse, Lancia Phedra e Peu-geot 807. I giapponesi del co-losso Toyota cercavano unpartner per il settore dei vei-coli com merciali leggeri inEuropa e l’hanno trovato neifrancesi di Peugeot-Citroën,già loro soci nel settore delle

citycar di segmento A (Toyo-ta Aygo, Peugeot 107 e Citro-ën C1, prodotte insieme nellostabilimento comune diKolin, nella Repubblica

Ceca). L’accordo prevede chePSA produca i veicoli com-merciali per conto della To-yota, che li commercializzeràcon il proprio marchio.

Il nuovo partner di Psa inSavel Nord è dunque Toyota,e il primo frutto di una colla-borazione che si preannunciaricca di ulteriori novità futureè appunto il ProAce. PSA eToyota avvieranno in seguitoanche una collaborazione perla prossima generazione diveicoli com merciali e conti-nueranno a la vorare insiemealmeno fino al 2020.

Il nuovo ProAce sarà invendita in Italia prima del-l’estate. Proposto in due lun-ghezze - L1 da 4.805 mm eL2 da 5.135 mm - e due al-tezze - H1 da 1.942 mm e H2da 2.276 mm - nonché duepassi da 3.000 e 3.122 mm,ProAce arriverà sul mercato

in configurazione lastrato, fi-nestrato e doppia cabina. Laver sione lamierata sarà invendita in tutta la rete italia-na di Toyota, formata da un

centinaio di dealer. Presso glispecializzati business center(una ventina) del marchiogiapponese sarà pos sibile tro-vare anche le versioni fine-

strata e doppia cabina. Laportata massima del nuovofurgone arriva a un massimodi 1.200 kg mentre la capaci-tà di carico varia a secondadelle lun ghezze e altezze da5 a 7 me tri cubi. La capacitàdi traino è di 2mila kg.

Il vano di carico è accessi-bile sia lateralmente, con lapossibilità di scegliere una odue porte laterali scorrevoli,sia posteriormente con laporta a doppio battente, apri-bile fino a 270° o con il por-tellone unico incernieratonella parte superiore. Artico-lata la gamma motorizzazioniche comprende tre unità die-sel Euro 5 a partire dal 1.6 da66 kW/90 cv a 4.000 gi ri/mincon coppia massima di 180Nm a 1.500 giri/min, abbina-to a una trasmissione manua-le a cinque rapporti, per pas-sare al 2 litri da 94 kW/128cv a 3.500 giri/min e 320 Nma 2.000 giri/min e quindi al 2litri da 120 kW/163 cv a3.750 gi ri/min e 340 Nm a2.000 gi ri/min. Entrambi ipropulsori più potenti sonoabbinati a un cambio manua-le a sei rapporti. La motoriz-

zazione 2.0 da 128 cv saràl’unica a disposizione del laversione del ProAce adibitaal trasporto passeggeri. Tut tii motori dispongono di unafunzione di controllo di vol -taggio, studiata per gestire lacarica della batteria mediantel’alternatore, andando a ri-durre dove possibile l’assor-bimento sul motore e miglio-rando i consumi. Grazie alserbatoio da 80 litri, le ver-sioni 2 litri dispongono diun’autonomia stimata incirca 1.250 km.

Il veicolo è caratterizzatoda dettagli stilistici esclusivie caratterizzanti, con il badgeToyota sulla griglia anteriore,sulle portiere posteriori, sulleruote e all’interno dell’abita-colo. Il par ticolare dell’altez-za della posizione di guidacosì come quello del para-brezza molto am pio sono ga-ranzia di comfort da mono-volume per l’autista che di-spone anche di alzacristallielettrici, chiusura centralizza-ta con Remote Control, ster - zo regolabile ed equipaggia-menti come il climatizzatorema nuale, il sistema audio contecnologia Bluetooth, CruiseControl e retrovisori esternie let trici e riscaldati. All’a -van guardia la dotazione perla sicurezza con in primo pia -no l’ABS, il sistema di distri-buzione elettronica della for -za frenante, il controllo dellastabilità del veicolo VSC e leluci di mar cia diurne (DRL).In optional sarà disponibile ilVSC+ per affrontare al me-glio le situazioni di guida piùimpegnative, come strade ba-gnate, ghiacciate o innevate.Situazioni e ambiti d’impie-go in cui ProAce garantisceprestazioni in linea con le ca-ratteristiche richieste a unamoderna offerta di veicolicommerciali all’interno del- l’e sigente mercato europeo.Essere sempre in grado disoddisfare le esigenze deglioperatori professionali è con-ditio sine qua non per lacom petitività.

TOYOTA

ProAce in grigliadi partenza

È TUTTO PRONTO PER L’ARRIVO SUL MERCATO DEL NUOVO VEICOLO COMMERCIALE DI TOYOTA. SI CHIAMA

PROACE ED È NATO DALLA COLLABORAZIONE TRA IL COSTRUTTORE GIAPPONESE E IL GRUPPO PSA. PRODOTTO

NELLO STORICO STABILIMENTO SEVEL NORD DI PSA, SARÀ IN VENDITA IN ITALIA PRIMA DELL’ESTATE.

La Sevel, Società Europea VeicoliLeggeri/Société Européenne de

Véhicules Légers, è una società costi-tuita nel 1978 come joint-venture traFiat Group Automobiles (che altempo della fondazione della Sevelera denominata Fiat Auto Spa) e ilGruppo PSA con a disposizione dueimpianti produttivi: uno ad Atessa(Ch), in Italia, denominato Sevel Sud,e uno a Valenciennes, in Francia,chiamato Sevel Nord. La società si è

occupata della produzione di veicolicommerciali e di alcuni veicoli conmarchio Fiat, Fiat Professional, Lan-cia, Citroën e Peugeot. In passato laSevel Sud possedeva anche uno stabi-limento a Pomigliano d’Arco (Na)che produceva il Fiat Ducato ma dopola chiusura avvenuta nel giugno del1994 quelle linee di produzione sonostate trasferite nello stabilimento diVal di Sangro.

Lo stabilimento Sevel Val di San-

gro, attivo dal 1981, sorge tra i comu-ni di Paglieta e Atessa e copre un’areadi oltre 1.200.000 metri quadrati, dicui 344mila coperti. La fabbrica, con-siderata un importante motore perl’economia dell’Abruzzo, è attrezzataper tutti i passaggi dell’intero cicloproduttivo: lastratura, verniciatura emontaggio. È il più grande stabili-mento di veicoli commerciali leggerid’Europa. Vi vengono assemblati FiatDucato, Citroën Jumper e Peugeot

Boxer. L’accordo per la realizzazione

dello stabilimento Sevel Nord vienesiglato nel 1988 mentre la produzionedelle prime vetture inizia nel 1993con le monovolumi Citroën Evasion,Fiat Ulysse, Lancia Zeta e Peugeot806. Nel 1995 si aggiungono i veicolicommerciali Citroën Jumpy, FiatScudo e Peugeot Expert basati sullostesso pianale delle monovolumi.

Sempre frutto di questa joint ventu-

re fra i due colossi automobilistici èanche la nuova famiglia di minicargo,la cui produzione avviene però nellostabilimento turco Fiat della Tofas:Fiat Fiorino, Peugeot Bipper, CitroënNemo.

Mentre grandi cambiamenti hannointeressato la Sevel Nord, tutto restaper il momento immutato in Val diSangro. L’impianto francese continue-rà a produrre veicoli commerciali leg-geri per entrambi i gruppi fino all’en-trata in vigore degli standard Euro 6 afine 2016 mentre la Sevel Sud conti-nuerà a produrre per la joint venture imodelli Fiat Ducato, Citroën Jumpere Peugeot Boxer.

LA JOINT VENTURE TRA PSA PEUGEOT E CITROËN E FIAT GROUP AUTOMOBILES AVVIATA NEL 1978

SEVEL PUNTO DI RIFERIMENTO PRODUTTIVO A NORD E SUD DELL’EUROPA

ProAce viene proposto in configurazione lastrato (sopra e in centro), finestrato e doppia cabina.

Il moderno e funzionale cruscotto sviluppato per Toyota ProAce.

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41LCV N° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

NANDO SARNOBRESCIA

Nell’ambito dei veicoli com-merciali, c’è un settore di nic-chia di cui se ne parla pochissi-mo nonostante l’importanza: èquello della mobilità agevolataper persone disabili e anziane,nel quale vengono progettati erealizzati allestimenti specificiper imbarco di carrozzelle abor do di autoveicoli. Fra le a -zien de che si occupano di que-sto tipo di allestimenti, c’è laRol fi di Ponte S. Marco di Cal-cinato (BS). Nata nel 1964, hanella professionalità e nell’at-tenzione verso le esigenze delcliente i suoi punti di forza.Pro getta e realizza soluzioni etra sformazioni personalizzateal le caratteristiche di una clien-tela che ha delle difficoltà mo-torie evidenti, tenendo semprein considerazione le necessitàche ovviamente si differisconoda cliente a cliente.

Nel corso degli anni l’evolu-zione della specie dei sistemi diimbarco e trasporto per disabili

ha visto succedersi sollevatoriinterni mono o bi-braccio, inseguito quelli retrattili a com-pleta scomparsa sottopianale eultimamente veicoli a strutturaribassata. E se un costruttoreco me Citroën ha scelto comeallestitore ufficiale proprio labresciana Rolfi, beh... qualcosavor rà pur dire! Per entrare nelmerito dell’argomento, abbia-

mo intervistato Alessandro Mu-sumeci, Responsabile VeicoliCommerciali di Citroen Italia.

Com’è iniziato l’anno equa li sono le vostre previsioniper il 2014?

“Il 2014 è iniziato in lineacon gli ultimi mesi dello scorsoanno, con una progressione im-portante delle vendite rispetto ainizio 2013, in particolare nelsegmento Small Business, che èil target dei nostri BusinessCenter”.

Da quanto tempo Rolfi è il

vostro allestitore ufficiale perla realizzazione di mezzi perdisabili e quanti mezzi prepa-ra per voi all’anno?

“Collaboriamo con Rolfi dal1998: da allora sono stati alle-stiti per disabili ben 2.400 vei-coli Citroën, con una media di200 pezzi negli ultimi anni”.

Quali sono i veicoli com-merciali Citroën che meglio siprestano per questi allesti-menti specifici?

“La nostra gamma di veicoliallestiti per disabili comprende

Nemo, C8, Jumpy, Jumper, mail modello più importante in ter-mini di mercato è sicuramenteBerlingo. Colgo l’occasione peranticipare la nostra ultima gran-de novità: stiamo lavorando aun progetto che ci permetterà diapplicare questi allestimenti perdisabili anche sulla NuovaGrand C4 Picasso. Sono con-vinto che questa nuova offertasa rà sicuramente apprezzata daiclienti privati e business (strut-ture ricettive, taxi etc.)”.

Questi allestimenti vengo-

no fatti per lo più su veicoli abenzina o diesel?

“Solitamente i nostri allesti-menti vengono fatti su veicolidiesel”.

Nord, Centro, Sud: dadove arriva principalmente larichiesta di questi mezzi equali sono normalmente itempi di consegna?

“Principalmente la richiestaviene dal Nord, dove le struttu-re ricettive attrezzate, i mezzipub blici, i taxi allestiti permet-tono una maggiore mobilità peri disabili. Come tempi di conse-gna garantiamo da 25 a 40 gior-ni. Dipende dal tipo di allesti-mento”.

Quanto costa in più rispet-to al prezzo di listino un com-merciale Citroën allestito ap-positamente per persone disa-bili?

“Il prezzo varia dai 7.000fino a 25.000 euro per i minibus9 posti. Segnalo, infine, un in-novativo progetto di Rolfi cheprevede la realizzazione di unairbag specifico per la protezio-ne del disabile in carrozzina incaso di tamponamento”.

Anche per quanto riguarda leproposte di mobilità delle per-sone diversamente abili, il mer-cato offre dunque svariate solu-zioni di trasporto che sono ingrado di soddisfare le esigenzedi chi, pur in presenza di disabi-lità, non intende rinunciare alsacrosanto diritto all’autonomiae allo spostamento per motiviprofessionali o legati al tempolibero. La collaborazione tra ilDouble Chevron e Rolfi testi-monia che questo diritto è pie-namente riconosciuto.

CITROËN

Con Rolfiper la mobilitàdei disabili

SETTORE DI NICCHIA MA ESTREMAMENTE IMPORTANTE QUELLO DEI VEICOLI

ALLESTITI PER LA MOBILITÀ DELLE PERSONE DISABILI. IL MARCHIO DEL DOUBLE

CHEVRON COLLABORA ATTIVAMENTE CON L’AZIENDA DI PONTE S. MARCO DI

CALCINATO (BS) PER SOLUZIONI ALTAMENTE FUNZIONALI E SICURE.

Gli allestimenti dell’azienda bresciana sono ad alto contenutotecnologico. I sollevatori ultra-coperti di ultima generazione,

tutti a completa scomparsa sottopianale, sono realizzati i modo taleda soddisfare ogni specifica categoria di veicoli. Di seguito, alcunimodelli fra i più richiesti dalla clientela.

RLF 360 Delphino - È un sollevatore elettro-idraulico a com-pleta scomparsa sottopianale realizzato in acciaio, dotato di dispo-sitivo di sicurezza antischiacciamento piedi, dispositivo di raccordoa terra pompa manuale di emergenza per funzionamento anche incaso di avaria all’impianto elettrico, dispositivo blocca-ruote peruna più sicura operazione di imbarco carrozzella. L’installazioneviene effettuata fuori dal vano di carico lasciando inalterato il volu-me di carico. Questo sollevatore di ultima generazione fu presenta-to in anteprima mondiale in collaborazione con Citroën Italia alMotorshow 1999 ed è giunto alla sua terza generazione.

Le sue ridottissime dimensioni di ingombro (altezza solo 120mm !), la leggerezza della struttura, il posizionamento sottopianalea completa scomparsa posteriore o laterale, la possibilità di poteressere montato a sbalzo rispetto al pianale posteriore, come sefosse un gradino di aiuto salita, consentono di ottenere illimitativantaggi in termini di comfort (anche acustico) e versatilità.

Inoltre l’RLF 360 offre importanti vantaggi: lascia il vano portecompletamente libero, è utilizzabile come gradino salita, eliminarumorosità, rispetta le condizioni igieniche del vano passeggeri evi-tando l’introduzione di acqua/ sporco. L’elevata capacità di carico,le incrementate dimensioni della piattaforma e i doppi mancorrentilaterali (su richiesta), consentono infine un sicuro ed agevole cari-co/scarico sia di disabili deambulanti che non , su carrozzine ma-nuali, elettriche ed extra-standard.

Portata: 300 Kg, peso: 116 Kg, dimensioni utili: 1100 x980 mm,spessore piattaforma: 120 mm

RLF 400 - È anch’esso un sollevatore elettroidraulico a comple-ta scomparsa sottopianale (posizionamento laterale), realizzato inacciaio e alluminio antisdrucciolo con pedana traforata per offrireottima resistenza all’uso e peso contenuto. Il funzionamento è a

pulsantiera con cavo estensibile o radiocomando (su richiesta).L’RLF 400 è inoltre dotato di pompa manuale di emergenza perfunzionamento in caso di avaria all’impianto elettrico, dispositivoblocca-ruote per una più sicura operazione di imbarco/sbarco car-rozzella e dispositivo anti-schiacciamento piedi. Il doppio disposi-tivo elettronico di raccordo a terra e i segnalatori visivi ed acusticidi segnalazione movimento, garantiscono un livello di sicurezza diprim’ordine. Il sollevatore RLF 400 è un capolavoro tecnologicodi ultima generazione racchiuso in uno spessore incredibilmentecontenuto (altezza max solo 120 mm !). Ciò permette di mantenereil veicolo assolutamente anonimo in quanto tutto il telaio rimanenascosto sotto il pianale evitando, peraltro, fruscii o vibrazioni al-l’interno dell’abitacolo.

L’elevata capacità di carico, il peso contenuto e i vari dispositividi sicurezza ne fanno uno strumento potente ed affidabile. Inoltrelo speciale funzionamento permette di appoggiare il sollevatoreanche sui marciapiedi più alti per consentire il carico/scarico evi-tando di dover parcheggiare il veicolo in mezzo alla strada.

Portata: 300 Kg, peso: 116 Kg, dimensioni utili: 1200 x 800mm, spessore piattaforma: 120 mm.

RDH 303 - È un sollevatore elettroidraulico realizzato in acciaioe alluminio antisdrucciolo, a struttura variabile (che consente diadattare la pedana a qualsiasi tipo di carrozzella), con dispositivomanuale di emergenza per funzionamento in caso di avaria e dispo-sitivo elettronico anti-schiacciamento piedi. L’RDH 303 può essere

montato internamente sia sul lato posteriore, sia lateralmente e gra-zie alla posizione verticale della pedana richiusa, non interferiscecon le normali funzioni del portellone posteriore-laterale. A richie-sta è disponibile: versione con radiocomando; versione “T” conrampa telescopica, mancorrente; versione “G” con base girevole a90°; versione “S” verniciatura in tinta carrozzeria e/o misure spe-ciali.

L’RDH 303 è certamente il sollevatore di casa Rolfi che più sipresta alle modifiche “su misura” dell’utenza, con un’ampiagamma che parte dalla versione “base”, con pedana in un pezzounico a versioni con base girevole a 90° (che permette di ripiegarela pedana sul fianco del baule o dietro il sedile anteriore rispar-miando molto spazio), oppure l’utilissima piattaforma telescopicadi ultima generazione, che aumenta l’area di carico diminuendo ilvolume (in posizione richiusa), o ancora le versioni automatiche,con mancorrente o con vernice in tinta con la carrozzeria per untocco di classe che non guasta mai.

Portata: 250/300 Kg, peso 100 Kg, dimensioni utili: 1120 x 720mm, spessore piattaforma: 140 mm.

RDH 322 - Sollevatore elettroidraulico di ultima generazione adoppio braccio a funzionamento completamente automatico conpiattaforma realizzata in un unico pezzo antisdrucciolo, posizionatoall’interno del veicolo nella parte posteriore. Il sollevatore è dotatodi dispositivo antischiacciamento piedi, doppio corrimano automa-tico (in sincro con movimento pedana), pompa manuale di emer-genza per funzionamento anche in caso di avaria all’impianto elet-trico, dispositivo blocca ruote per una più sicura operazione di im-barco carrozzelle. La pedana traforata permette di contenere il pesosenza compromettere l’elevata resistenza. Completano l’equipag-giamento di serie i dispositivi acustici e visivi di segnalazione fun-zionamento. Grazie alla conformazione “doppio braccio” questosollevatore si fa apprezzare per le eccezionali doti di resistenzaall’uso prolungato e continuo. Ecco perché risulta essere particolar-mente indicato per le associazioni che quotidianamente offronolunghi servizi di trasporto per persone con ridotte capacità motorie.È proprio in queste situazioni, infatti, che la meccanica dei solleva-tori viene sollecitata maggiormente e l’RDH 322 ben si presta aquesto servizio.

Portata: 300 Kg, peso: 150 Kg, dimensioni utili: 1200 x 800mm, spessore piattaforma: 120 mm.

I SOLLEVATORI ROLFI

FUNZIONALITÀ E SICUREZZA

Alessandro Musumeci,Responsabile VeicoliCommerciali di Citroën Italia.

Un Berlingo allestito con sllevatore per imbarco carrozzella. Dal 1998 sono stati allestiti da Rolfi 2.400 veicoli Citroën per disabili.

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42 MobilitàN° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

PAOLO ALTIERISORBARA DI BOMPORTO

Trasporto pubblico urbano eseg mento turistico. È un’analisia 360 gradi quella di HolgerDürr feld, Presidente e Ammini-stratore delegato di EvoBus Ita-lia, che in questa intervista trac-cia il bilancio del mercato ita-liano senza tralasciare le notedo lenti ma esprimendo anchemotivato ottimismo sui possibi-li sviluppi positivi, soprattuttoper quanto riguarda il segmentocoach, che potrebbero concre-tizzarsi nella seconda metà del- l’anno e sul ruolo da protagoni-sta che continuerà ad avereEvo Bus attraverso i marchi Se -tra e Mercedes-Benz. Nato inGer mania, a Dortmund, HolgerDürrfeld ha maturato un’espe-rienza pluriennale all’internodel Gruppo Daimler. Laureatoin Business Administration al- l’U niversità di Passau, Dürrfeldha conseguito il Dottorato inEconomia presso l’Universitàdi Hohenheim e parla diverselin gue, tra cui l’italiano. Entratoin Mercedes-Benz a Stoccardanel 1992, ha iniziato a occupar-si di veicoli industriali. Dal1996 ha ricoperto in EvoBus di-verse funzioni sia a livello na-zionale che internazionale, tracui direttore amministrativo inEvoBus Francia per cinque annie Amministratore delegato dellafiliale EvoBus Svizzera dal2008 al 2011. Dal 1° gennaio2012 ha assunto il ruolo di Pre-sidente e Amministratore dele-gato di EvoBus Italia. Appas-sionato di alpinismo, che conti-nua a praticare, Holger Dürrfeldè sposato e ha quattro figli.

Tra i diversi dove ha lavo-rato e soggiornato, in qualepaese si è trovato meglio?

“Contrariamente a quello chesi può pensare, ovvero che perun tedesco sia più facile ap-procciare e ambientarsi in unareal tà come la Svizzera, devodi re che le cose non stanno pro-prio così e che in realtà la cultu-ra svizzera è molto diversa daquella tedesca. È più orientata asé stessa, con caratteristicheben diverse da quelle che si ri-scontrano in Italia o in Francia,no nostante sia un paese latinocome l’Italia e quindi con moltesimilitudini. Tra l’altro, ho im-parato l’italiano perché già co-noscevo il francese”.

Che differenza c’è tracliente italiano, svizzero efrancese?

“Nessuna. I clienti sono tuttiuguali. E anche dal punto di vi -sta della competenza, devo direche sono sostanzialmente simi-li. In Italia trovo persone estre-mamente preparate come le hotrovate in Svizzera e in Francia.Se c’è una differenza, è che inSvizzera ci sono più soldi chein Italia”.

Può fare un’analisi delmer cato dei bus in Italia nel2013 e dell’andamento dei

primi mesi del 2014?“Il 2013 è stato ancora carat-

terizzato dalla crisi totale. Ilmercato è stato influenzato dadue grandi gare, quella del- l’Atac a Roma con più di 300unità, e quella di Torino concirca 150 veicoli. Le due gareinsieme fanno qua si 500 pezzi:se si considera il mercato totaledi circa 1.800 pezzi, togliendo aquesti le 500 unità di Roma eTorino si arriva a 1.300 unità, lastessa cifra registrata nel 2012.Escluse le due gare, possiamoben dire che il mercato nel2013 è stato fer mo e nulla ècambiato rispetto al 2012. Anzi,per noi è stato qua si più diffici-le il 2013 rispetto al 2012, dalmomento che il segmento deituristici, do ve noi siamo tradi-zionalmente molto forti, haperso il 15 per cento da un annoall’altro. Del resto, se non c’èmercato è difficile vendere”.

Che idea si è fatto di questasituazione?

“Sappiamo già che il settore

pubblico versa in una dramma-tica situazione per quanto ri-guarda la mancanza di risorse;più problematico affrontare ecomprendere le difficoltà delpri vato. In realtà non sono cosìsi curo che si tratti di difficoltàoggettiva, quanto piuttosto diuna mancanza di fiducia nel do-mani. Quest’anno però pensoche qualcosa sia destinato amuo versi nel settore turisticodo ve il mercato nel suo com-plesso potrà arrivare a registra-re più vendite rispetto alle 450-480 unità del 2013. Molto piùdifficile valutare la situazionedel settore pubblico ma noncre do ci saranno grandi som-movimenti. Complessivamentec’è un po’ di domanda in cre-scita e anche più gare pubblicherispetto al 2013: occorre infatticonsiderare il passaggio del- l’Eu ro 5 all’Euro 6 che ci haco stretto a ricominciare da zerovi sto che le gare relative a vei-coli Euro 5 non valgono più.C’è anche un’altra considera-zione da fare: se prima in gen-naio venivano effettuate le im-matricolazioni di veicoli acqui-stati in dicembre, ora con il pas-saggio da Euro 5 a Euro 6 non èstato più possibile fare lo stessoe tutti i veicoli sono stati imma-

tricolati in dicembre. Il risultatoè che il mercato di gennaio è ri-sultato molto basso anche senon possiamo parlare di una fo-tografia reale della situazione.Non va poi dimenticato che tan -ti costruttori iniziano adesso aconsegnare i veicoli Euro 6. Pertutti questi elementi, penso cheil mercato 2014 registrerà unandamento fortemente al ribas-so nei primi mesi per poi au-mentare in maniera significati-va nella seconda parte del l’an- no. Come ho già detto, ci so nogare e un po’ di entusiasmo inpiù, anche se non va sottovalu-tato il fatto che partiamo da li-velli bassissimi. L’importante èche almeno la situazione si in-verta.

Qual è il bilancio di Evo-Bus nel 2013?

“Prendendo in considerazio-ne il mercato complessivo, lenostre immatricolazioni sonoaumentate diminuite. Vista lasituazione difficile del mercato

e tenuto conto che non abbiamopartecipato alle importanti garedi Roma e Torino, siamo co-munque molto contenti per lenostre performance nel settoreurbano e interurbano. Al di là diqueste gare abbiamo registratouna quota del 30 per cento ed èun risultato buono e soddisfa-cente, perché conosciamo il po-sizionamento dei nostri prodottiin Italia. Anche nel turistico i ri-

sultati sono stati buoni per en-trambi i marchi Setra e Merce-des-Benz: siamo a quasi il 33per cento di quota mercato”.

Qualche consegna impor-tante nel 2013?

“Ce ne sono state diverse.Per quanto riguarda Setra, ab-biamo consegnato 20 unità aBolzano, 30 quasi 20 al consor-zio LiBUS in Alto Adige, altredieci unità interurbane alla SAJdi Treviglio. Per Mercedes-Benz, posso segnalare i 27 Ci-taro per Trieste Trasporti o leconsegne di 16 unità a Milano e12 unità Euro 6 ad Asti. Parti-colarmente importante la garache abbiamo vinto lo scorsoanno a Firenze per la fornituradi 100 veicoli in full serviceMercedes-Benz Citaro 12 mche saranno consegnati inizian-do nel 2014 sotto forma di ac-cordo quadri pluriennale. Visti inumeri del mercato in generale,questi risultati non sono male”.

Cosa è stato fatto nel 2013per quanto riguarda il pro-dotto?

“La cosa più importante èstata l’introduzione dei motoriEuro 6. Il cuore di un autobus èe rimane il suo motore, che de-finisce l’efficienza del mezzo.Il cuore costa di più se consumadi più, meno se consuma meno.I motori Euro 6 hanno dimo-strato il grado di efficienza cheancora esiste nella tecnologiadiesel. L’aumento della com-plessità strutturale da Euro 5 aEuro 6 lasciava supporre un au-mento dei consumi, in realtàabbiamo dimostrato una lorodiminuzione circa dell’8 8.5percento. Per quanto riguarda ilprodotto, la nuova Setra Com-fortClass 500 è senza dubbio unhighlight sottolineata dall’effi-cienza delle motorizzazioni edall’ottimizzazione aerodinami-ca che aiuta ad abbassare i con-sumi. Vista anche la crisi e lasituazione del mercato, impor-tante è anche la nostra offerta diingresso nel mondo Setra con l’interurbano S415UL prodottoin una versione più economica

rispetto al classico S415ULproposto a un prezzo più conve-niente,. Va anche aggiunta laTopClass, che però inizia a es-sere consegnata quest’anno. PerMercedes-Benz abbiamo pre-sentato il Tourismo K da 10 m”e le versioni Citaro da 10,5 m eCitaro G snodato”.

E a proposito della gammaminibus?

“Dall’ esterno i prodotti sonopoco cambiati con la nuova ge-nerazione dello Sprinter. Lagrossa novità riguarda l’intro-duzione dell’Euro 6 e il relativoadeguamento di gamma cheverrà completato quest’anno”.

Diesel, metano, ibrido: co -me procede in casa EvoBus losviluppo e con quali priorità?

“Noi puntiamo sul dieselper ché anche l’evoluzione Euro6 ha mostrato che la tecnologiadiesel non è alla fine ma c’èspa zio per ulteriori ottimizza-zioni. Per quanto riguarda il gasnaturale, il motore a metanoEu ro 6 c’è; personalmente perònon vedo un grande futuro peril metano. I costi del ciclo di vi -ta del metano non possono es-sere sottovalutati, sotto diversiaspetti come la fornitura, la si-curezza, la manutenzione au-mentata a causa delle normati-ve. Fino a oggi la richiesta delmetano è stata motivata solo dalcosto inferiore del carburante.Pri ma potevano anche essercial tri vantaggi, come la maggio-re silenziosità rispetto ai motorialimentati a gasolio che peròog gi non c’è più grazie ai note-voli progressi che sono stati fat -

ti nella tecnologia diesel. Anchesotto l’aspetto ecologico, oggicon l’Euro 6 non c’è differenzatra metano e diesel. Seguiamoanche l’ibrido, anche se questatecnologia ha oggi ancora uncosto più elevato rispetto al die-sel. La situazione può solocam biare con il tempo e con iprogressi tecnologici. In defini-tiva, siamo attivi a 360 gradinel la ricerca sulle motorizzazio-ni, compresi i veicoli fuel cell.Il nostro obiettivo rimane quel-lo di offrire sempre la soluzioneche in un dato momento è la piùadatta al mercato: oggi questa èil diesel Euro 6”.

Quali sono a suo giudizio leprospettive del trasporto pub-blico passeggeri e quali le dif-ficoltà che lo frenano?

“Il trasporto pubblico ha ilfu turo davanti a sé. Con il traf-fico urbano in costante aumen-to, c’è un potenziale enorme dasfrut tare. Bisogna però tenercon to che la buona offerta defi-nisce anche il successo di untrasporto pubblico efficiente. Sel’offerta di servizio migliora, ilservizio pubblico sarà semprepiù accettato dalle persone. Inque sto senso è indispensabilemettere in servizio mezzi conelevata frequenza, che siano ve-ramente alternativi all’auto pri-vata perché più veloci. In que-sto senso, in Italia, rispetto adaltri paesi come la Svizzera, c’èancora da fare per migliorare lasituazione. Va anche superatal’idea che il trasporto pubblicodebba essere gratuito quandoinvece per le cose di valore èine vitabile che ci sia un costoda sopportare per avere un ser-vizio sempre migliore. In Italia,diverse città hanno dovuto ri-correre alla privatizzazione co -me ultima ratio per salvare iltra sporto pubblico e la sua effi-cienza”.

Come immagina l’autobusdel futuro?

“Penso che il trasporto pub-blico urbano abbia enormi po-tenzialità di sviluppo. Il futurodel trasporto pubblico potrebbebasarsi sul concetto di BusRapid Transit con grandi lineededicate per autobus dal designaccattivante, luminosi, confor-tevoli e molto efficienti, affian-cati da autobus più piccoli cheservono i fratelli maggiori delleBRT. Senza dimenticare la con-nettività e la disponibilità di in-formazioni per gli utenti”.

Holger Dürrfeld, Presidente e Amministratore delegato EvoBus Italia

“Positive sorprese nellaseconda metà dell’anno”

Intervista

Holger Dürrfeld, Presidente e Amministratore delegato EvoBus Italia

La sede EvoBus Italia di Sorbara di Bomporto, nel modenese.

Il Mercedes-Benz Tourismo K, uno dei modelli di punta dell’attuale offerta bus del marchio tedesco.

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43N° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTIMobilità

PAOLO ALTIERILAINATE

Il mondo dell’autobus Scania a360 gradi. A poco più di un an -no e mezzo dal suo insediamen-to come Global Sales Directordi Scania Bus, Franco Miniero,manager di lungo corso e pro-vata esperienza nel settore, trac-cia il quadro della strategia delGrifone nel decisivo compartodel trasporto passeggeri, met-tendo in risalto che la mobilitàcollettiva è una delle chiavi peril futuro sviluppo economico esociale. Abbiamo incontratoFran co Miniero presso la sededel la concessionaria Scania Mi-lano di Lainate.

Dottor Miniero, qual è ilsuo bilancio umano e profes-sionale di questo primo perio-do in Scania Bus?

“Ho iniziato il 1° agosto2012, quindi sono in Scania dapo co più di un anno e mezzo.Quando si fa riferimento ai pae -si nordici spesso si pensa a del -le realtà rigide dove vige unrap porto interpersonale partico-larmente freddo. La realtà è in-vece piacevolmente diversa e lapositiva sorpresa è l’aver trova-to una grande azienda di livellomondiale, capace di gestire larelazione interpersonale a livel-lo umano in un modo quasi piùlatino che nordico. L’attenzioneal la persona, il rispetto dell’in-dividuo, uno dei tre valori car-dine di Scania insieme alla curadel cliente e alla qualità, è con-cretamente praticato tutti i gior-ni e questo è di sicuro un gran-dissimo stimolo per chi lavorain Scania. Qui si viene realmen-te considerati come persona etanta è l’attenzione riservata alsingolo individuo e alla sua fa-miglia. Questa è stata una pia-cevolissima sorpresa che tral’al tro avevo già percepito neipri mi contatti”.

Quale dunque la differenzarispetto agli altri paesi doveha vissuto in questi anni?

“La Svezia è un paese benorganizzato, nel quale è facilemuoversi grazie a sistemi di tra-sporto affidabili ed efficienti edove c’è un sistema di infra-strutture degno di un paese mo-derno. Devo dire onestamenteche non c’è nulla che mi abbiadeluso che in questo primo pe-riodo, dove tuttavia sono ancoranel la fase di comprensione del -la realtà ‘scandinava’. Comegià accennato, le relazioni u ma -ne e professionali con personein genere e colleghi sono buonepro prio perché c’è massima at-tenzione alle persone. E vistoche io sono un po’ lo stranieroin una realtà dove è forte la rap-presentanza svedese, avverto sudi me una grande attenzione epremura per facilitare il mio a -dat tamento alla nuova realtà.Un altro aspetto che mi ha posi-tivamente sorpreso è che nonhai nessun problema in qualsia-si parte del paese a parlare in-

glese. Tutti sono in grado dipar larlo bene e ciò aiuta”.

Qual è il ruolo strategicodegli autobus in Scania?

“Come ha confermato l’Am-ministratore delegato MartinLundstedt, gli autobus sonostra tegici per Scania che intra-vede le potenzialità del traspor-to e della mobilità delle personecome fattori di successo e dicre scita negli anni a venire.Sca nia vuole giocare un ruoloat tivo da leader, confermandola validità del suo prodotto e ditutti i processi evolutivi”.

Quale percentuale di fattu-rato totale Scania è appan-naggio del settore autobus?

“Sul totale del fatturato gliautobus rappresentano dall’8 al10 per cento. Certo, a livellonu merico i camion sono moltidi più, ma nel 2013 abbiamo re-gistrato una buona annata conun +20 per cento e 7.257 ordi-ni”.

A livello di mercati, come èstrutturata la presenza ScaniaBus nel mondo?

“Scania è molto presentenel l’emisfero Sud del mondo,do ve facciamo più del 60 percento dei nostri volumi. Quan-do parlo di Sud mi riferisco inparticolare a Sudamerica eAsia. Il Brasile è per esempioun mercato per noi molto im-portante, ma siamo ben presentianche in Messico, Malesia,Myanmar, Taiwan. In alcuni diquesti paesi si vendono addirit-tura più autobus che camion.Vo gliamo inoltre sviluppare a -de guatamente la presenza inEu ropa: Scania è realtà consoli-data al Nord, in Scandinavia eGran Bretagna mentre nei paesidel Centro e del Sud Europa lanostra presenza è relativa al set-tore turistico, con ottimi risulta-ti di immagine. Uno degliobiettivi è rimanere radicati intutti i paesi eu ropei con lagamma completa”.

Nei paesi dell’Est Europacome siete organizzati?

“Ci sono sempre le businessunit che hanno la responsabilitàdi un determinato mercato siaper quanto riguarda i truck chegli autobus e i motori. L’orga-nizzazione è improntata a uncri terio di miglioramento conti-nuo, com’è nello stile Scania.En trando più nel dettaglio, in

Russia, abbiamo riscontrato unaforte visibilità grazie all’oppor-tunità di essere stati fornitoridelle Olimpiadi e Paralimpiadidi Sochi con 709 veicoli cheora verranno distribuiti nell’in-tero paese. Complessivamentela nostra presenza in Russia è incostante crescita e anche que- st’an no pensiamo di far bene. Il2013 è stato positivo anche inPolonia, con una ottima presen-za nel settore turistico, dove ab-biamo raggiunto la miglioremarket share di sempre, quasi il50 per cento di quota. Vogliamocontinuare a crescere anchenegli altri paesi dove stiamo au-mentando il livello di attenzio-ne. Stiamo facendo bene anchein Slovenia”.

In che modo si articola lacollaborazione con Irizar nelsettore coach? Sono previstiulteriori sviluppi?

“Irizar è un validissimo par-tner nel settore turistico. Conlo ro collaboriamo ottimamentenon solo in Europa ma anchenel resto del mondo, per esem-pio in Messico e Sudafrica. ConIrizar lavoriamo molto beneanche in Italia, la collaborazio-ne ci permette di presenziare ilsettore turistico con una gammacompleta. Il nostro obiettivo perl’Europa è anche quello di pro-muovere veicoli che vengono

progettati e prodotti completa-mente da noi, dentro Scania,come i Citywide e l’OmniEx-press. Puntiamo poi al comple-tamento di gamma nel settoreturistico con il Touring, un pro-dotto che si sta affermandomol to bene in Europa”.

Dov’è focalizzata la produ-zione degli autobus scania?

“Produciamo in Svezia, aSö dertälje, gli chassis, comean che a San Paolo, in Brasile.Abbiamo poi una fabbrica divei coli urbani in Polonia e dapoco è stato inaugurato uno sta-bilimento a Bangalore, in India.La realtà indiana è una di quellesu cui ci aspettiamo grandi ri-sultati nei prossimi anni”.

Com’è strutturata l’attualegamma?

“Abbiamo una gamma com-pleta per quanto riguarda l’ur-bano, con i Citywide LF e LE,da 10,80 m fino agli articolati18 m, che ci permette di copriretut te le esigenze europee siacon veicoli diesel che metano.Sempre per l’Europa proponia-mo un veicolo intercity che pro-duciamo in collaborazione conun carrozziere finlandese e checi permette di coprire tutta lagamma intercity. Poi abbiamo ilturistico Touring distribuito danoi e nato in collaborazione conil partner cinese Higer Bus.Scania vanta collaborazioni condiversi carrozzieri a livellomon diale partendo dalla nostrava sta a articolata gamma dichassis: ciò ci permette di avereun prodotto completo per ognisingolo mercato”.

Sul piano dei prodotti sonopreviste novità a breve?

“Prima della fine dell’annopresenteremo un nuovo prodot-to nato dalla collaborazione conun carrozziere, l’OmniExpress3.20 Low Entry, destinato pre-valentemente ai mercati delNord Europa, dove sono richie-sti mezzi con certo numero diposti a sedere”.

Qual è la strada intrapresada Scania Bus sul piano dellemotorizzazioni? Priorità almetano o all’ibrido? Quali ipossibili altri sviluppi?

“Siamo stati tra i primi a lan-ciare i primi diesel Euro 6, con-fermando la tradizione che vedeScania essere sempre in primafila nel proporre novità sul mer-cato. Sull’ibrido sono in corsotest su veicoli che ci apprestia-mo a lanciare. Il cavallo di bat-taglia è il metano, in cui credia-mo molto: abbiamo una moto-rizzazione calzante per le mis-sion richieste a questa tipologiadi propulsione. Tra l’altro in I -ta lia consegneremo a giugno 8veicoli a gas acquistati da Tren-tino Trasporti. Un risultato im-portante che ci permette di tor-nare da grandi protagonisti nelsettore dell’urbano in Italia, dado ve mancavamo da qualchean no. In generale, posso direche stiamo valutando con lamassima attenzione tutte le op-portunità relative alla propul-sione alternativa”.

Quale secondo lei potrà es-sere il futuro del trasportopasseggeri?

“Tutti gli studi di settore in-dicano che il trasporto pubblicocrescerà, perché la mobilità èun fattore fondamentale perl’economia. E anche dal puntodi vista della tutela ambientale,i fattori inquinanti dovranno es-sere combattuti con una mag-giore efficienza della mobilità.Ci sono diverse soluzioni dimo bilità e sicuramente gli auto-bus giocheranno un ruolo fon-damentale nella sua efficienza.È questo un aspetto sempre piùpercepito, non solo in Europa,do ve peraltro ci sono grandistu di ma anche grandi difficoltànel realizzare quanto è statopianificato per via delle ancoradifficili condizioni economiche,ma anche fuori dall’Europa, peresempio in Sudamerica o Asia,dove importanti realtà metropo-litane stanno pianificando lamobilità facendo leva sul con-cetto di di Bus Rapid Transit(BRT) a corsie dedicate. Questisviluppi denotano un fortissimointeresse per l’autobus la cuido manda continuerà anche per iprossimi decenni. Relativamen-te a questa domanda e alle spe-cifiche necessità di mobilità,Sca nia ha tutte le capacità tec-niche e organizzative per soddi-sfare le esigenze richieste”.

Cosa dovrebbero fare leamministrazioni locali per fa-cilitare lo sviluppo del tra-sporto con autobus?

“Io partirei dall’esigenza delcliente dell’autobus. L’opportu-nità di poter soddisfare la do-manda dei cittadini di poter uti-lizzare l’autobus con semprepiù intensità e facilità è basatasu un fatto, ovvero che il servi-zio sia facile da intendere. Gra-zie alla tecnologia moderna e inparticolare a internet oggi sipossono ottenere informazioni

in tempo reale sulla linea dispo-nibile e l’orario di arrivo delbus alla fermata: questo dà con-fidenza e sicurezza nel traspor-to. Altro aspetto sul quale biso-gnerebbe investire è che l’auto-bus deve avere una velocitàcom merciale definita; per avereciò deve poter usufruire di lineededicate che permettano diman tenere la promessa data, os -sia che a un’ora precisa l’auto-bus sia disponibile a una ferma-ta. Non basta investire nella ri-duzione delle emissioni inqui-nanti, oggi tra l’altro ridottissi-me grazie all’Euro 6 e al meta-no, comprese quelle in terminidi rumorosità: se in un contestourbano la velocità commercialedegli autobus è diminuita ri-spetto a quando circolavanomez zi Euro 1 o 2, questo nonva a vantaggio del cliente nétantomeno agli sforzi per ridur-re l’inquinamento. La velocitàcommerciale è l’elemento fon-damentale per definire l’infra-struttura su cui l’autobus svolgeil suo servizio. C’è ancora mol -to da fare su questo. Guardandoai paesi dove si stanno definen-do progetti innovativi, le lineeBRT danno un’immagine bendi versa e lo si vede dalla clien-tela che questi mezzi riesconosempre più a catalizzare. Laviabilità è fondamentale per losviluppo dei trasporti”.

Come ci dobbiamo imma-ginare l’evoluzione dell’auto-bus per quanto riguarda l’of-ferta di connettività per l’u -tente?

“I nostri autobus turistici,nel la maggior parte dei casi, so -no già predisposti per la connet-tività wi-fi. Così l’utente ha lapossibilità di essere connessocon il mondo, di essere infor-mato e di poter lavorare con ilproprio computer. Inoltre, mol tecittà cominciano a essere cabla-te per offrire ampia possibilitàdi connessione. Gli autobusstessi sono forniti di video checonsentono di dare moltepliciin formazioni ai passeggeri.L’in terazione con il cliente saràuno degli elementi chiave per losviluppo dell’autobus. ComeScania siamo già oggi in gradodi offrire lo stato dell’arte inquesto ambito tecnologico”.

Come si immagina l’auto-bus del futuro?

“L’autobus dovrà raggiunge-re lo stesso livello di comfortche solitamente si percepiscequando si è a bordo della pro-pria automobile, dove viene pri-vilegiato il momento individua-le del viaggio, senza la pressio-ne degli altri, con tutte le infor-mazioni di cui abbiamo bisognoa disposizione, in sicurezza epun tualità. Dobbiamo continua-re a lavorare, non solo noi co-struttori ma anche gli altri attoricoinvolti, la società fornitricedel servizio e chi pianifica lein frastrutture. Tutto questo conl’obiettivo di migliorare l’utiliz-zo del mezzo pubblico”.

Franco Miniero, Global Sales Director Scania Bus

“Il trasporto passeggeri fattore di successo e crescita”

Intervista

Franco Miniero, Global Sales Director Scania Bus

Uno Scania Citywide alimentato a gas naturale in servizio.

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44 MobilitàN° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

EMANUELE GALIMBERTIKIRCHHEIM

Economicità al primo posto egui da efficiente e rilassata nelfocus di Daimler Buses, che ci hamesso a disposizione tre Top- Class della nuova generazioneper mettere alla prova il PPC(Predictive Powertrain Con trol)per autobus, testato sul l’autostra-da del vino (Wienstrasse) di Kir-chheim, tra Francoforte e Man-nheim. Sfruttare il lancio per af-frontare la prossima salita? Nien-te di più facile per il Tempomatintelligente che fa risparmiarecarburante: i manager della Casadi Stoccarda assicurano fino al 4per cen to grazie alla guida “pre-vidente” con percorsi digitalizza-ti, ma nei tre test drive di Kirch -heim abbiamo superato la sogliadel 10 per cento.

Con l’introduzione del PPC,Daimler Buses compie nel 2014

un altro passo avanti sul frontedella redditività e della riduzionedella fatica al volante. Come fun-ziona? Il Tempomat “previdente”conosce le caratteristiche topo-grafiche del percorso che loaspetta e non presenta i punti de-boli intrinseci di un comune limi-tatore di velocità automatico.Sono soprattutto le sa lite, nemi-che naturali di una marcia briosae parsimoniosa al tempo stesso, amettere in crisi il tradizionale li-mitatore di velocità, perché nonriesce a distinguerle da un trattopianeggiante. Il PPC invece ciriesce.

Con il lancio di questo sistemadi assistenza alla guida, Daim lerBuses è il primo costruttore almondo a introdurre sul mercatoun sistema automatico di regola-zione della velocità con interven-to integrato sul cambio destinatoagli autobus da turismo. Il PPC

IL TEMPOMAT INTELLIGENTE FA RISPARMIARE CARBURANTE: LA CASA DI STOCCARDA ASSICURA IL 4 PER CENTO

IN MENO, MA SULLA WEINSTRASSE DI KIRCHHEIM È STATA SUPERATA LA SOGLIA DEL 10. GUIDA

“PREVIDENTE” CON PERCORSI DIGITALIZZATI E TANTE OPZIONI PER UN’IMPOSTAZIONE INDIVIDUALE.

DAIMLER BUSES

Questo bus sa tutto in anticipo

Nel suggestivo e caratteristico tragitto della Weinstrasse cheruota attorno a Kirchheim, lontano dalle strade piatte come un

biliardo, il PPC fa valere i suoi punti di forza: nei tratti completa-mente in piano l’intelligente sistema di regolazione della velocitàadotta esattamente la stessa strategia e qualità di regolazione delnormale Tempomat.

Dove il paesaggio si fa collinare, ed è notoriamente il caso diuna parte consistente della rete stradale europea, si trova invece nelproprio elemento. L’autista deve impostare la velocità nominale delTempomat e, all’occorrenza, il limite superiore e inferiore. In que-sto modo definisce la velocità massima per la marcia in discesa.Fino a qui nulla di diverso rispetto al Tempomat standard.

La novità del PPC è costituita dal limite inferiore di velocità aldi sotto della velocità di crociera. Con questo valore l’autista defi-nisce l’intervallo di tolleranza che il sistema può sfruttare per ridur-re la velocità di marcia, e quindi anche i consumi, nelle situazioniche lo consentono. È il caso, ad esempio, di un dosso che sale dol-cemente in direzione di Mannheim: il nostro Setra TopClass S 516,in base alla configurazione risultante da potenza nominale e pesocomplessivo, dispone di una potenza dinamica sufficiente a supera-re questa salita nella marcia al momento innestata, senza scendere

al di sotto della velocità nominale impostata. La coppia motore ero-gata fino a pieno carico è sufficiente a mantenere la velocità? IlPPC sfrutta il favore della posizione ancor prima di arrivare incima alla salita.

Conoscendo i dati del percorso, il sistema predispone il veicoload affrontare la successiva discesa in anticipo, e soprattutto rispar-miando carburante. La coppia del motore viene ridotta prima e allafine, secondo la pendenza della discesa, l’autobus viaggia in rila-scio e senza consumare carburante. La velocità di marcia scendefino al limite inferiore impostato dall’autista, così come calcolatoprima dal Predictive Powertrain Control in base alla massa del vei-colo e al tracciato stradale. All’andata, con il Tempomat privo diquesto tipo di regolazione, il bus è rimasto in tiro troppo a lungo,consumando più carburante. E lungo la successiva discesa il frenocontinuo è intervenuto con eccessivo anticipo.

IL SISTEMA SA SFRUTTARE “IL FAVORE DELLA POSIZIONE”

L’ESEMPIO SUI DOSSICHE SALGONOVERSO MANNHEIM

Il Setra TopClass 500, gioiello da turismo del marchio tedesco di Daimler, lungo l’Autostrada del Vino riesce a consumare molto meno.

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45Mobilità N° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

interviene innanzitutto durante lamarcia in salita e discesa, trasfor-mando in vantaggi quantificabilicon precisione il tipico svantag-gio intrinseco di un Tempomattradizionale. Ad esempio i tremodelli della nuova TopClass500, gioiello da turismo del mar-chio Setra di Daimler, lungol’Autostrada del Vino riesce a ri-sparmiare tra l’8,8 e il 10,2 percen to, rispetto agli stessi veicolido tati di Tempomat comune, lun -go un percorso di 60 km caratte-rizzato da frequenti salite e disce-se. Tutto ciò che occorre è unbriefing accurato che illustri a chiguida la capacità di questo siste-ma intelligente di regolazionedella velocità di “pre-vedere” lastrada. Dopodiché non importa seal volante siede un autista di pro-fessione o - come nel nostro caso- un conducente oc casionale, per-ché i veicoli e qui paggiati con ilPPC completano sempre i percor-si di prova con consumo di gaso-lio inferiore rispetto a veicoliequivalenti guidati in modo con-venzionale. Nelle tre prove com-parate su stra da su un tipico per-corso a lungo raggio, il sistema sidistingue inoltre per l’intuitivitàd’uso. I comandi del Tempomatpresentano lievissime differenzerispetto allo stesso modello Top-Class senza PPC.

Il PPC è una tecnologia nuo vache collega la tecnica già e si sten-te a bordo veicolo con i dati rile-vati dall’ambiente esterno. Inconcreto si tratta di un am plia-mento dell’interconnessione tra lecentraline intelligenti del veicoloche gestiscono il motore e il cam-bio. Se già pri ma operavano sullabase di un ampio ventaglio didati, ora dispongono di parametriche in passato solo un autista benpreparato era in grado di sfrutta-re: la guida previdente. Gli autistidi professione sanno che prima diun dosso bisogna togliere il piededall’acceleratore. In questo modosi risparmia carburante senza per-dere molto tempo. Ma il normale

Tempomat non lo sa. Un bravoautista sa anche che occorre pren-dere velocità per tempo prima diuna salita, co sì non sarà costrettoa cambiare marcia durante la sali-ta e potrà consumare meno gaso-lio e accorciare la durata del viag-gio. Anche in questo caso il Tem- pomat standard è costretto a pas-sare la mano.

In cima a una forte salita l’au- tista attento all’ambiente tie nepremuto a fondo l’acceleratoresoltanto fino al punto in cui l’au-tobus può sfruttare la pro priamassa e l’energia cinetica per lan-ciarsi nella successiva discesa.Anche in questo ca so le risorse diun Tempomat di tipo normale sirivelano nettamente inferiori.Questo accade spesso quandol’autista guida in manuale, in par-ticolare se non co nosce le caratte-ristiche del percorso o se sta viag-giando di notte e deve fare i conticon una minore visibilità. Oppurequando viene distratto, per esem-pio da una telefonata, e non può

con centrarsi completamente sul lavalutazione del percorso. O piùsemplicemente quando a finegiornata non è più in grado diesprimersi al volante come al-l’inizio del viaggio.

Il PPC non è influenzato daquesti fattori. Il sistema è semprein piena forma e non viene maidistolto dal suo personalissimocompito: guidare in modo effi-ciente. Ma soprattutto può conta-re sul know-how necessario peruna guida all’insegna del rispar-mio: grazie ai dati topograficimemorizzati nel sistema, il PPCconosce ogni salita e discesa. Idati digitalizzati coprono neiPaesi dell’Europa cen trale quasiil cento per cento delle autostradee strade statali. La posizione delveicolo nella rete stradale vienedeterminata per mezzo dei datidel GPS. Ol tre a comandare il li-mitatore di ve locità tradizionale,il PPC può assumere anche ilcontrollo sul la centralina delcambio. A ven do un’ottima cono-

scenza del percorso, può interve-nire nel la selezione delle marce eutilizzare in modo confortevoleun’altra funzione in dotazione: lamodalità EcoRoll, già nota sugliautocarri per la sua capacità di ri-durre i consumi. La gui da previ-dente riduce il numero dei cambimarcia, soprattutto lungo i per-corsi collinosi.

Il pacchetto PPC comprende idati in ingresso sul profilo delpercorso da effettuare, come purela posizione del veicolo for nitadal GPS. I dati che provengonodall’autobus sono in particolare ivalori aggiornati relativi a massadel veicolo, velocità, coppia delmotore e potenza, oltre che allamarcia innestata dal cambio Po-

werShift. A questi dati si aggiun-ge un parametro nominale deter-minante: la velocità di marcia de-siderata, che l’autista imposta coni tasti di comando sul volante.

Basandosi su questo insiemedi dati, il Tempomat previdenteassume il controllo su accelerato-re, freno continuo e cambio.L’au tista conserva il ruolo di su- pervisore generale. E naturalmen-te, per garantire la sicurezza delveicolo e degli altri utenti dellastrada, anche il pacchetto a ri-chiesta composto dal Tem pomatcon regolazione del la distanza efunzione di frenata automaticad’emergenza ABA (Ac tive BrakeAssist) ha priorità d’intervento ri-spetto al PPC. Quando il Tempo-

mat con regolazione della distan-za e ABA integrato segnala che lastrada è libera, il Predictive Po-wertrain Control può concentrarsicompletamente sul percorso.Obiettivo di questo sistema previ-dente, o per meglio dire “presa-piente”, è mantenere la velocitàentro i limiti impostati dall’auti-sta (scostamento am messo per di-fetto o per eccesso rispetto allavelocità nominale), cercando nelcontempo di contenere il più pos-sibile il consumo di carburante.Programmato per gestire corretta-mente la massa del veicolo, il li-mitatore di velocità conduce l’au-tobus nei tratti in salita e discesacosì come farebbe un autistaesperto.

Aintegrazione della “salita lieve”, prima importante condizioned’esercizio, l’intervento previdente del Tempomat può accom-

pagnarsi a un intervento previdente nella gestione del cambio. I pa-rametri lasciano presagire che è in arrivo una lunga discesa a scarsapendenza? Il sistema attiva la funzione EcoRoll, e questo avvienemolto prima rispetto a un sistema convenzionale di gestione delcambio. Si ottiene così una riduzione del tempo e del tratto di stra-da in cui il motore spinge il veicolo a velocità costante, allungandoper contro il tratto percorso con il motore al minimo e con un con-sumo minimo di carburante. Seconda condizione d’esercizio in cuiil PPC si dimostra molto vantaggioso è il superamento di una fortependenza. Il manuale per una guida parsimoniosa insegna che inquesto caso l’autista dell’autobus deve aumentare per tempo la ve-

locità di marcia, prima che inizi la salita. Consumando in propor-zione poco di più, si riesce in questo modo ad accumulare energiacinetica, che servirà poi, una volta in salita, a evitare di dover cam-biare marcia. Questione di rincorsa. Un Tempomat normale non èin grado di adottare questo stile di guida. E un autista che opera inmanuale può commettere errori nel calcolare massa del veicolo,grado di pendenza e lunghezza della salita. Per il PPC tutto ciò noncostituisce un problema, perché dispone dei dati necessari e ha inmemoria il know-how degli esperti. Il risultato è che, con il sistema

attivo, il Setra TopClass 516 si prepara con adeguato anticipo ad af-frontare una salita, aumentando la velocità rispetto al valore nomi-nale impostato per prendere lo slancio necessario a superare la pen-denza nella marcia più alta possibile. Se analizzando il successivotratto di strada il PPC rileva la necessità di scalare più volte, il si-stema scala un’unica volta più marce insieme. Grazie al program-ma di marcia impostato, il cambio può scalare di due marce ancoranel piano, per cambiare due volte in meno lungo la salita e ridurredi conseguenza la perdita di velocità nel tratto in pendenza.

L’AVANZATO PREDICTIVE

POWERTRAIN CONTROL

VA OLTRE E SUPERA

I LIMITI DEL TEMPOMAT

Aiuto preziosoA sinistra, ilcruscotto del SetraTopClass 500 conl’indicazione di PPCdisattivato, a destracon il dispositivoinserito.

CONSUMI CON E SENZA PPC LUNGO UN PERCORSO DI 60 KM

Andata Ritorno Differenza(con PPC disattivato) (con PPC inserito)

S517 HDHVelocità media 92,5 km/h 94,0 km/hConsumo medio 32,2 l/100 km 28,9 l/100 km - 3,3 l/100 km (-10,2 %)

S516 HDHVelocità media 94,0 km/h 94,0 km/hConsumo medio 30,0 l/100 km 27,2 l/100 km - 2,8 l/100 km (-9,3 %)

S516 HDHVelocità media 88,5 km/h 89,5 km/hConsumo medio 33,1 l/100 km 30,2 l/100 km - 2,9 l/100 km (-8,8 %)

IL PREDICTIVE POWERTRAIN CONTROL BRILLA ANCHE IN RILASCIO

IL METRO DI MISURA È L’AUTISTA PERFETTO

Cambiare in anticipo, così come piazzare unadoppia scalata al momento giusto, fa rispar-

miare carburante lungo l’intera salita. Ed è que-sto in generale lo scopo del PPC di DaimlerBuses. Inoltre, affrontando la salita come da ma-nuale si risparmia anche tempo: gli autisti chepuntano alla perfezione sono costretti a ricono-scere la superiorità del PPC anche solo per ilfatto che spesso non conoscono a sufficienza laprogressione della pendenza e l’interazione diquesto fattore con la massa del veicolo. Ma ilPPC non si dimostra redditizio soltanto quandoci sono colline o montagne da superare. Anchein discesa può dare una mano.

I programmatori del sistema hanno inseritonella sua memoria una regola che tutti i profes-sionisti del volante conoscono: togliere presto ilpiede dall’acceleratore, ancor prima che finiscala salita. Al resto pensano la massa in movimen-to del veicolo e la forza motrice in discesa. IlPPC fa proprio questo: quando alla salita segue

una forte discesa, riporta molto rapidamente ilmotore a un regime di rotazione basso e quindiparsimonioso, passando in anticipo alle marcesuperiori e eventualmente salendo anche di duemarce in un colpo solo.

Con la modalità EcoRoll, o in alcuni casianche senza, il sistema regola successivamenteanche la velocità in discesa. Passare per tempoalla marcia inferiore - o impedire l’innesto di unrapporto superiore - può inoltre aiutare il frenocontinuo a intervenire con la massima efficacia.Il sistema PPC mette a disposizione dell’autistatutta una serie d’impostazioni che permettono didefinire con precisione i parametri in base alleesigenze personali. Tra queste figurano la velo-cità di marcia e i limiti superiore e inferiore divelocità.

È anche possibile in generale disattivare ilPPC o la modalità EcoRoll dopo l’inserimentodell’accensione, ma nelle normali condizioni diguida l’uso di quest’opzione è molto raro.

Sopra e a destra i Setra TopClass 500 protagonisti del test drive sulla Weinstrasse di Kirchheim.

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46 MobilitàN° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

NILS RICKYTRENTO

“Il trasporto sostenibile è esarà l’u nica soluzione possibi-le per ga rantire un futuro alnostro set tore”. Queste paroleriassumono l’intervento diRoberto Caldini, Direttoredella Divisione Buses&Coa-ches di Italscania, al primoconvegno Sistema Gommanel Trasporto Passeggeri chesi è tenuto a fine gennaio aRoma presso il Ministerodelle Infrastrutture e dei Tra-sporti e che è stato organizza-to da Anav, l’Associazionenazionale autotrasporto viag-giatori, e dall’Asstra, l’Asso-ciazione trasporti. L’incontroromano ave va come obiettivoil fornire ai rap presenti delle

istituzioni pub bliche, alle im-prese di trasporto, alle univer-sità, ai costruttori e ai profes-sionisti del set tore, una pano-ramica il più pos sibile com-pleta sull’attuale livello disviluppo del trasporto passeg-geri su gomma e sulle pro- spettive future, con un’attentaconsiderazione delle innova-zioni tecnologiche.

Proprio con particolare rife-

rimento alle innovazioni si èincentrato l’intervento dell’in-gegner Caldini, intitolato“Trasporto sostenibile - ora everso il 2030”. “Oggi il ruolodel costruttore non si può li-mitare u ni camente alla propo-sta di nuo vi prodotti - ha dettoCaldini - Sca nia abbina allatecnologia d’avanguardia unportafoglio com pleto di servi-zi e soluzioni per il trasportourbano che puntino alla soste-nibilità ambientale e al tempostesso siano attraenti perl’utenza stessa. Per questoScania si avvale del ‘green to-olbox’, ovvero una se rie di so-luzioni combinate che inclu-dono l’utilizzo di biocarburan-ti e lo sviluppo di progetticome Ecolution, un pacchettodi prodotti e servizi per iclienti che puntano a minimiz-zare il consumo di carburantee ridurre le emissioni di CO2”.

Nell’area espositiva allesti-ta al convegno Scania ha pre-sentato un Citywide LFCNG280UB 4x2 EB Euro 6alimentato a gas metano. Dasempre il Grifone è impegna-to nello sviluppo di tecnologiebasate sul l’uso di valide alter-native al gasolio per ridurre le

emissioni e salvaguardare lerisorse naturali del pianeta.Come ha spiegato RobertoCaldini “i nostri nuovi propul-sori a gas garantiscono identi-che prestazioni, in termini dipotenza e coppia, degli equi-valenti motori diesel, godonodi un’autonomia di tut to ri-spetto, ma sono caratterizzatida emissioni ben inferiori aglistessi Euro 6 a gasolio. E so-

prattutto hanno una rumorosi-tà drasticamente ridotta, a -spet to che li rende particolar-mente adatti per impieghi inaree urbane”.

Il Citywide LF (Low Floor)CNG di classe I è lungo pocomeno di 12 metri (11.985mm) e può essere configuratocon diverse disposizioni diposti a sedere, tra cui le stan-dard 21+2 e 28+2 nella ver-sione a tre porte e 31+2 e32+2 in quella a due porte. Lequattro bombole CNG sono ditipo 3 da 320 litri. L’urbanopuò essere equipaggiato conmotore da 9 litri con potenzamassima di 206 kW/280 cv a1.900 giri/min e coppia mas-sima di 1.350 Nm a 1.000-1.400 giri/min o con potenzamassima di 250 kW/340 cv a1.900 gi ri/min con coppiamassima di 1.600 Nm a1.100-1.400 gi ri/min. Il cam-bio automatico a sei marce èdi marca ZF. Il sistema fre-nante prevede freni a discoanteriori e posteriori, E lec tro-nic brake system EBS, ABS,Traction Control TC, ZF re-tarder con controllo automati-co o manuale, Bus stop brakee Hill Hold.

ITALSCANIA

Il “green toolbox”della sostenibilità

SI TRATTA DI UNA SERIE DI SOLUZIONI COMBINATE

CHE INCLUDONO L’UTILIZZO DI BIOCARBURANTI E LO

SVILUPPO DI PROGETTI COME ECOLUTION, UN

PACCHETTO DI PRODOTTI E SERVIZI PER I CLIENTI CHE

PUNTANO A MINIMIZZARE IL CONSUMO DI

CARBURANTE E RIDURRE LE EMISSIONI DI CO2.

Nel giugno del 2012 Scania ha presentato in Italia la famiglia diautobus urbani e suburbani Citywide LE (Low Entry) e LF

(Low Floor), a due e tre assi nonché in configurazione snodata da18 m con possibilità di installare fino a quattro porte; una nuovaserie di autobus ad accesso ribassato e a pianale totalmente ribassa-to che alla funzionalità unisce uno stile originale e particolarmentegradevole. Realizzati completamente in alluminio per alleggerirneil peso e facilitare il riciclaggio dei materiali a fine vita, sono offer-ti con motori a gasolio, biodiesel, gas, biogas e bioetanolo.

Tipica della nuova famiglia di autobus è la “T avvolgente” crea-ta dal frontale, con i gruppi ottici e il cofano inconfondibili nonchéil grande parabrezza realizzato in un unico pezzo con indicatore didestinazione integrato. Queste linee si estendono ininterrotte oltre imontanti nascosti, fino alle fiancate dalle ampie superfici vetrate.

Il retro dell’autobus propone il caratteristico lunotto a trapezioinvertito, luci a Led e ampio portellone del vano motore. Per igruppi ottici anteriori particolare attenzione è stata dedicata all’in-tegrazione di tutte le funzioni d’illuminazione, incluse le luci dimarcia diurne e di posizione, tutte in tecnologia a Led. Anabba-glianti e fari principali sono alogeni di serie, con Led come opzio-ne.

Il look moderno continua all’interno: per creare un’atmosferaspaziosa e armoniosa in tutto l’autobus le finiture dei materialisono state migliorate, optando per nuovi colori più chiari. I modellia pianale totalmente ribassato (LF) sono ottimizzati per garantireun flusso scorrevole dei passeggeri e spazio in abbondanza persedie a rotelle, passeggini e persone in piedi. Nei modelli ad acces-so ribassato (LE), i sedili sono rivolti nel senso di marcia per ilmassimo comfort durante i viaggi più lunghi.

L’ambiente di guida si integra perfettamente nel design degli in-terni con pannelli fluenti e armonici, ergonomia e sensazione di so-lidità tipici di Scania. Anche la postazione di guida è più spaziosacon diverse possibilità di regolazione del sedile e del volante. Il vo-lante ha un ampio angolo di inclinazione (20 gradi) e regolazionelongitudinale (85 mm) con un meccanismo di bloccaggio meccani-co. Inoltre, il volante può essere facilmente inclinato in posizioneorizzontale per un facile accesso al sedile di guida.

Le due leve sul piantone dello sterzo si regolano insieme al vo-lante per essere nella stessa posizione rispetto a esso e garantire lapossibilità di avere tutti i comandi a portata di mano. Scania City-wide LF identifica la gamma di autobus urbani con pianale total-mente ribassato su tutta la lunghezza del veicolo. Sono disponibilile seguenti versioni: pianale ribassato a 2 assi e pianale ribassato a3 assi snodato da 18 m. Il Citywide LE ad accesso ribassato è estre-mamente versatile ed è l’ideale per l’impiego urbano o suburbano.L’autobus è realizzato nelle seguenti versioni: accesso ribassato a 2assi, accesso ribassato a 3 assi e accesso ribassato a 3 assi snodatoda 18 m.

LA FAMIGLIA DEGLI URBANI E SUBURBANI AD ACCESSO RIBASSATO E A PIANALE TOTALMENTE RIBASSATO

TRASPORTO FACILITATOCON CITYWIDE LE E LF

Il Citywide LF a metano esposto al convegno romano. A destra un esemplare della gamma Citywide.

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FABIO BASILICOTORINO

Perfetta sintonia di Iveco Bus eSeta Spa per promuovere e mi-gliorare il trasporto pubblico inEmilia-Romagna. Iveco Bus haconsegnato i primi dieci Citelis12 metri a metano alla SocietàEmiliana Trasporti Autofilovia-ri. I veicoli fanno parte di unapiù ampia fornitura di 27 auto-bus del costruttore torinese, de-stinati alle linee di trasportopubblico locale di Modena,Reggio Emilia e Piacenza.

I Citelis di Iveco Bus oggettodella fornitura sono autobus so-stenibili, a basso consumo ener-getico, equipaggiati con motori

CNG Cursor 8 da 290 cv. Acon ferma dell’attenzione di Ive -co Bus al tema della sostenibili-tà ambientale, questa motoriz-zazione risulta particolarmenteefficiente per le sue qualità diri spetto dell’ambiente e le suee missioni sono allineate, e peral cuni parametri anche inferio-ri, alla normativa vigente Euro6. Anche le emissioni acustichee le vibrazioni, a qualsiasi velo-cità di esercizio, sono decisa-mente ridotte rispetto a un vei-colo diesel.

Al fine di garantire i più altistandard di comfort ai passeg-geri, i veicoli sono dotati di se-dili ergonomici, luci interne fullled, impianto di climatizzazione

e dispositivo supplementare peril riscaldamento interno. Inol-tre, per assicurare la sicurezzadi chi viaggia, i Citelis dispon-gono dei più innovativi sistemidi safety multimediali, tra cuiimpianto di videosorveglianza,display e sistema di annunci vo-cali. L’autobus, per l’intera lun-ghezza, è anche dotato di unpia nale ribassato che garantisceai passeggeri la massima acces-sibilità in fase di salita e di di-scesa dal veicolo. Con questaim portante consegna Iveco Buscon ferma, ancora una volta, lapropria leadership in Europa inmateria di veicoli a basso im-patto ambientale, con un parcocircolante di circa 5mila veicoli

alimentati a gas naturale. Iveco Bus è un brand di

CNH Industrial, gruppo leadermondiale nel settore dei capitalgoods che riunisce le macchineagricole e per il movimentoterra di CNH, i camion, i veico-li commerciali, trasporto perso-ne e speciali di Iveco e i motoridi FPT Industrial. CNH Indu-strial è presente in 190 paesi at-traverso 12 brand, con 64 stabi-limenti produttivi e 49 centri diricerca e sviluppo, oltre 68miladipendenti e circa 6mila con-

cessionari.Va anche segnalato che il

Gruppo CNH Industrial è stori-camente presente nell’area mo-denese con il brand New Hol-land Agricolture che impiegacirca 1.900 dipendenti grazieal lo stabilimento produttivo diMo dena, e al polo di eccellenzaper la progettazione e lo svilup-po dei nuovi modelli di trattoridi San Matteo (Mo). Presso lase de di San Matteo è inoltrepre sente la sede italiana diCNH Capital, il brand del

Grup po per i servizi finanziari,e uno dei principali centri logi-stici in Europa di CNH Parts &Service. Sempre nell’area diModena troviamo infine la fi-liale commerciale di Iveco Bus.La società Maresca & Fiorenti-no, concessionaria Iveco Busper le regioni Marche ed EmiliaRomagna, garantisce una co-stante copertura dei servizi divendita e post-vendita tramitele sue sedi commerciali e la ca-pillare presenza di punti di assi-stenza.

47Mobilità N° 228 / Aprile 2014IL MONDO DEI TRASPORTI

IVECO BUS

La via della SetaÈ QUELLA DELLA SOCIETÀ EMILIANA TRASPORTI AUTOFILOVIARI (SETA) A CUI

SONO STATI CONSEGNATI I PRIMI DIECI CITELIS 12 METRI A METANO, PARTE DI

UNA PIÙ AMPIA FORNITURA DI 27 AUTOBUS DESTINATI ALLE LINEE DI TRASPORTO

PUBBLICO LOCALE DI MODENA, REGGIO EMILIA E PIACENZA.

MAN BUS

Da Bolzano a Stoccolma importanti consegneper il Leone

La nuova frontiera del viaggio a basso costo

Roma-Milano al prezzo di un caffèEMANUELE GALIMBERTIMILANO

Il prezzo di un caffè per attra-versare mezza Italia. È “la nuo -va frontiera del viaggio a bassocosto”, come recita lo slogandella nuova campagna di pro-mozioni low cost del GruppoBaltour, che si arricchisce diun’offerta senza precedenti nelsettore delle autolinee di lungapercorrenza. Fino al 31 maggio,salvo proroghe ulteriori, si po-tranno acquistare anche al prez-zo di un euro i biglietti per letratte Roma/Milano e Ro ma/To -rino. La novità è stata pre senta-ta a Milano in occasione dellaBIT (Borsa internazionale delturismo). “L’offerta - ha preci-sato Antonella Ballone, VicePresidente del Gruppo cuifanno capo i tre brand Baltour,Sena e Eurolines - rientra nellepolitiche di fidelizzazione dellaclientela in cui Baltour investeda anni ingenti risorse. Riguar-derà un numero limitato di bi-glietti e si applicherà per il mo-mento soltanto alla corsa not-

turna sui percorsi Roma-Milanoe Roma-Torino in entrambe ledirezioni”.

Non è previsto alcun limitetemporale per l’acquisto pre-ventivo, tuttavia la tariffa nonsarà rimborsabile o cumulabilecon altre riduzioni. “L’offertasulle relazioni Roma-Milano-Torino - ha aggiunto la vicepre-sidente Ballone - ha valore di

test: l’obiettivo a regime è digeneralizzare l’offerta su unampio spettro di collegamentinazionali”.

Tutelati al massimo anche gliinteressi degli operatori di viag-gio, sulla cui collaborazioneBaltour conta molto per labuona riuscita dell’iniziativa.“Da anni ormai - ha spiegato ilpresidente del Gruppo Baltour,Agostino Ballone - sperimentia-mo con successo campagnepromozionali low cost sulle no-stre tariffe e così ci siamo chie-sti se non fosse utile inserire trale opzioni vantaggiose, checonsentono di acquistare bi-glietti per percorrenze anchelunghe a un prezzo che parte dasoli dieci euro, anche l’opzionedi viaggiare praticamente acosto zero. Dall’idea alla speri-mentazione il passo è statobreve. Ora ci auguriamo che iclienti rimangano soddisfattidalla novità”. Alla BIT è statopresentato agli addetti ai lavorianche il nuovo catalogo genera-le 2014 con tutti gli orari ag-giornati.

Italia e Svezia. Gli autobusMAN raccolgono consensi a

nord e a sud dell’Europa. Unnuovo Lion’s Regio è stato con-segnato alla ditta Bertoldi Chri-stian di Gargazzone (Bz), clien-te storico di MAN e specialistanel trasporto di linea interurba-no. Fin qui, nulla di nuovo, datoche il marchio e i prodottiMAN sono ben apprezzati dalleaziende locali di trasporto pas-seggeri: la notizia è che si trattadel primo Lion’s Regio Euro 6consegnato in Italia dall’entratain vigore della nuova normativaantinquinamento. Il nuovo au-tobus dal design accattivante sipresenta con una livrea metal-lizzata molto elegante e perso-nalizzazioni aziendali sul fron-tale e le due fiancate. È dotatodi motore a 6 cilindri in linea da235 kW/320 cv con iniezioneCommon Rail, che si distingue

per la coppia particolarmenteelevata e i bassi consumi. Unulteriore equipaggiamento al-l’insegna dell’efficienza è ilcambio automatico ZF a 6marce EcoLife con Retarder. Ilveicolo può ospitare fino a 49passeggeri, che possono acco-modarsi sui confortevoli sediliKiel Lite G3 e godere di ampiospazio per le gambe è possonousufruire di comodi vani porta-bagagli. Gli interni del Lion’sRegio sono studiati nel minimodettaglio e conferiscono al vei-colo un aspetto lussuoso, solita-mente riscontrabile solo negliautobus Gran Turismo. Salendoa Nord verso la Scandinavia se-gnaliamo la sostanziosa com-messa di 181 autobus messa asegno a Stoccolma. La capitalesvedese avrà quindi a disposi-zione la più grande flotta di au-tobus ibridi MAN esistente al

mondo. L’azienda di trasportiKeolis Sverige AB ha ampliatola sua flotta con 181 autobusurbani Lion´s City, 52 dei qualiappunto ibridi. La fornitura diautobus ibridi MAN all’internodella commessa è la più ingentemai fatta finora a un cliente.L’ordine comprende anche 127autobus snodati Lion´s City conmotore CNG e motore dieselpiù due Lion´s City M. Tuttiquesti veicoli rispettano i limitiEuro 6. Keolis impiega i MANLion´s City nel trasporto pub-blico locale della città di Stoc-colma e dintorni. I veicoli sa-ranno consegnati a partire dagiugno dall’importatore svede-se Svenska Neoplan AB, chefornirà anche servizi di manu-tenzione e assistenza tecnica.Inoltre, Svenska Neoplan ABoffre supporto tecnico e corsi diformazione per il personale diKeolis impiegato sugli autobus.Gli efficienti autobus MAN sidistinguono per i consumi ri-dotti e il basso livello di emis-sioni.

Con il Lion´s City Hybrid,ad esempio, si ottiene una ridu-zione dei consumi di gasolio edelle emissioni di CO2 fino al30 per cento. Un ulteriore van-taggio consiste nella maggioresilenziosità: in fase di partenzadalla fermata, l’autobus usasolo la trazione elettrica e sola-mente dopo un centinaio dimetri entra in funzione il moto-re diesel. Acquistando gli auto-bus snodati Lion´s City CNG,la Keolis si affida all’esperien-za pluridecennale MAN nelcampo degli autobus a metano.I veicoli funzionanti a gas natu-rale viaggiano con un bilancioCO2 neutro, senza contare chegrazie alla combustione molto

Antonella Ballone, Vicepresidente del Gruppo Baltour

BALTOUR

“morbida”, anche gli autobusCNG sono particolarmente si-lenziosi durante la marcia. Keo-lis gestisce a Stoccolma la flottadi autobus a biogas più grandedel mondo e anche per il futuropunta su carburanti da fonti rin-novabili. A seconda del tipo dimotore, i nuovi autobus funzio-nano a biodiesel o a biogas. Giànel 2013, allestendo a Göteborgun nuovo centro di assistenzaper autobus urbani a biogas,

MAN ha potuto fornire al-l’azienda un prezioso aiuto nel-l’opera di potenziamento deltrasporto locale sostenibile.Quella del metano è una stradache MAN sta percorrendo apieno regime anche in Italia,dove si segnala la consegna di10 unità di Lion’s City Euro 6alimentati a gas naturale al-l’ATB di Bergamo. “Continue-remo su questa strada – confer-ma Franco Pedrotti, Responsa-

bile Vendite Bus di MAN Italia- perché il metano rappresentaanche da noi l’alternativa at-tualmente più economica. Perquanto riguarda l’ibrido, c’è in-teresse intorno a questa propul-sione dai chiari vantaggi ecolo-gici da parte delle aziende ditrasporto che però stanno anco-ra facendo le dovute valutazio-ni, soprattutto a livello dell’in-vestimento economico richie-sto.

Gli autobus MAN Lion’s City ibridi in dotazione alla svedes Keolis.

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