APRILE-MAGGIO 2010di prevenzione incendi del Comando, sarà appositamente disponibile uno staff...

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anno 18 numero 113 aprile-maggio 2010 Aut. Trib. Como n. 8/93 del 01/06/1993 NUMERO 113 APRILE-MAGGIO 2010 All’interno ASSEMBLEA ANNUALE 2010 50°ANNO DI LAUREA ing. Roncoroni ing. Magistri ing. Vicini

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22100 ComoVia Alessandro Volta 62Telefono 031269810Telefax [email protected]

anno 18numero 113aprile-maggio 2010Aut. Trib. Como n. 8/93 del 01/06/1993

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SOMMARIO il presidente 3l'OrdinA inFOrMA 4AsseMbleA AnnuAle 2010 5FOndAziOne Ordine degli ingegneri 13inArcAssA 16lAvOrO: richieste 18giurisprudenzA 19gruppO spOrtivO 20

insertOassemblea annuale 2010

FiscO 21gruppO giOvAni ingegneri 25pubblicAziOni 26ArgOMenti 27legislAziOne 31lA vOce degli iscritti 32AttivitA' istituziOnAle 34segnAlAziOni 35AggiOrnAMentO dell'AlbO 37servizi 39

direttore responsabileluisella Garlatiredazionemarco Cattaneo - referente del gruppo giovaniemma bolognesi elena Gandola progetto graficolavori in CorsosedeVia a. Volta n. 62 - 22100 Comotelefono031/269810Fax031/[email protected]://www.ordingcomo.org

il notiziario è aperto alla collaborazione di tutti gli ingegneri iscritti all’albo. gli articoli firmati esprimono il pensiero degli autori; la loro pubblicazione non implica approvazione dei giudizi espressi dagli autori e pertanto non impegna né il consiglio dell’Ordine né il gruppo redazionale. i testi e gli articoli inviati per la pubblicazio-ne non si restituiscono, anche se non pubblicati.

stampato pressoGrafica marelli s.n.c.via leonardo da vinci, 28 - 22100 como

in copertina:premiazione 50° anno di laurea

in quarta di copertina:soffitto della sede

COnsIGlIO Dell’ORDIne DeGlI InGeGneRI Della PROVInCIa DI COmOpresidentedott.ing. leOPOlDO maRellIvice presidentedott.ing. fRanCO GeROsasegretariodott.ing. aRIanna mInORettItesorieredott.ing. anDRea taGlIabue

consiglieridott.ing. GIamPIeRO ajanIing.iunior feDeRICO bassanIdott.ing. GIulIa bOllInIdott.ing. manlIO CantaluPPIdott.ing. luIsella GaRlatIdott.ing. PIeR GIusePPe lOzejdott.ing. GIORDanO zaPPa

NOTIZIARIO  ordine INGEGNERI  provincia Comoperiodico di informazione per gli iscritti

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RIFORMA DELLE PROFESSIONI

Lo scorso 15 aprile il Ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha convocato gli stati generali degli Ordini professionali per dare inizio ai lavori per la riforma delle professioni, ferma in cantiere da molti anni.Lo stesso Ministro, in un comunicato stampa di venerdì 16 aprile, ribadisce la volontà del Governo di realizzare, il prima possibile, la riforma delle professioni, precisando che per il superamento dell’attuale crisi economica serve il contributo delle migliori energie del nostro paese e tra queste, con posi-zione di eccellenza, le forze di due milioni di professionisti che producono il 12,5% del PIL e che risultano profondamente col-piti dalla congiuntura economica con grave danno soprattutto per i colleghi più giovani.Il Ministro evidenzia inoltre che le “lenzuolate” intraprese dal precedente Governo, adottate sotto la bandiera della tutela dei consumatori, non hanno portato alcun apprezzabile beneficio mentre hanno danneggiato fortemente i professionisti, privan-doli di ogni tutela nel momento in cui si abbatteva su di loro la crisi, secondo l’errato principio che professionista e consu-matore sono controparti e non soggetti legati da un rapporto basato sulla fiducia reciproca.La riforma che si vuole attuare dovrà tutelare il cittadino, garantendo con più rigore la qualità del prodotto professionale in una situazione di equilibrio tra la tutela del consumatore, la dignità dei professionisti e il rispetto degli impegni comunita-ri. In tale prospettiva gli Ordini Professionali dovranno essere maggiormente responsabilizzati, divenendo i primi garanti della qualità dei servizi resi dai loro iscritti.Ciò dovrà essere garantito istituendo l’obbligo di aggiorna-mento professionale e incentivando una maggiore specializza-zione. Dovrà inoltre essere garantita la massima trasparenza dei rapporti con i clienti attraverso la riforma della giustizia disciplinare e con la semplificazione delle tariffe professionali al fine di renderle eque e comprensibili ai cittadini.

Riassumendo, il concetto espresso dal Ministro si traduce in un binomio caratterizzato dalla elevata qualità delle prestazio-ni e dalla corrispondente adeguatezza dei compensi.Tale impostazione non può che trovarmi pienamente concor-de, avendo più volte ribadito che la rivalutazione dell’ingegne-re deve basarsi sulla qualità delle prestazioni, rese nell’inte-resse della collettività, con il riconoscimento di proporzionati e dignitosi compensi economici.Il confronto prevede che, dopo una prima fase per la verifica

IL PRESIDENTE

dei principi comuni, si passi all’approfondimento delle proble-matiche relative ai singoli Ordini Professionali.Esprimo piena soddisfazione per il prospettato ritorno dei minimi tariffari abbinato a una revisione delle leggi sulle tariffe professionali, ritenendo quelle attuali anacronistiche, anche in funzione dell’evoluzione che nel tempo hanno subito le prestazioni, a causa degli adeguamenti alle prescrizioni delle varie normative emanate e all’evoluzione del costruire.Stiamo comunque attenti a non lasciarci prendere dall’en-tusiasmo, infatti l’Antitrust, attraverso il garante Antonio Catricalà, ha ribadito l’inaccettabilità del ritorno delle tariffe minime inderogabili.

PROCeDuRe e CRIteRI PeR l’affIDamentO DeI seRVIzI attInentI l’InGeGneRIa e l’aRCHItettuRa Da PaRte DI entI PubblICI, PeR ImPORtI InfeRIORI a 100.000,00 euRO

Su proposta degli Ordini Professionali degli Ingegneri e degli Architetti P.P.C. della Provincia di Como, si è riunito un grup-po di lavoro costituito dai rappresentanti delle Commissioni Lavori Pubblici dei due Ordini e da dirigenti tecnici dell’Ammi-nistrazione Provinciale e dei Comuni di Como, Cantù, Mariano Comense e Olgiate Comasco, al fine di individuare procedure e criteri condivisi per l’affidamento dei servizi attinenti l’inge-gneria e l’architettura.Quanto sopra deriva dall’esigenza di semplificare e uniformare la gestione delle procedure di affidamento nel territorio della Provincia.Il documento rispetta e riassume la normativa in materia ed è stato sottoposto all’esame del Dott. Matteo Accardi, responsa-bile dello Sportello Pubblici Appalti della Provincia di Como.Le linee guida, che sono state trasmesse agli Enti pubblici della Provincia, sono pubblicate sul sito dell’Ordine www.ordingcomo.org e vengono allegate al presente notiziario.

Al momento di andare in stampa è in corso l'organizzazione di un incontro di presentazione del lavoro svolto, in programma per venerdì 28 maggio 2010 dalle ore 9,30 alle ore 12,00 presso il salone di Villa Gallia in via Borgo Vico 148 a Como, evento a cui saranno invitati i responsabili degli uffici tecnici di tutti i comuni della Provincia di Como.

Leopoldo Marelli

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L'ORDINEINFORMA

festa DeGlI IsCRIttIVenerdì 16 luglio 2010 alle ore 20, presso il Ristorante del Golf Club di Carimate, in via Airoldi 2, si terrà la tradizionale FESTA ANNUALE DEGLI ISCRITTI. Alla cena con intratte-nimento musicale sono invitati anche familiari e amici che desiderino condividere un momento festoso.Costo per persona: euro 40,00.Gli interessati possono prenotare contattando la segrete-ria al n. 031 269810 o mandando una mail all’indirizzo [email protected].

taVOla ROtOnDa InGeGneRI DIPenDentILunedì 7 giugno 2010 alle ore 21,00, presso la sede dell'Ordine degli Ingegneri in Como, via Volta 62, si terrà una Tavola Rotonda sul tema "Il Futuro dell'Ingegnere Dipendente Pubblico". Interverranno nostri iscritti esperti.

InCOntRI InfORmatIVI PeR COORDInatORI PeR la PROGettazIOne e l’eseCuzIOne DeI laVORI In eDIlIzIaSi informa che in considerazione del buon successo dell’ini-ziativa, riprendono anche quest’anno, a cura del Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro della ASL di Como, gli incontri informativi per coordinatori per la progettazione e l’esecuzione dei lavori in edilizia.Gli incontri trattano il tema della sicurezza in cantiere e sono tenuti da operatori del Servizio, esperti in materia, ed hanno la durata di 3 ore, indicativamente dalle 14.30 alle 17.30.In particolare i partecipanti saranno informati circa le prin-cipali violazioni in cui la figura del coordinatore è stata più spesso coinvolta; verranno prese in esame le cause dei più gravi infortuni avvenuti nella nostra Provincia, e saranno indicati gli elementi basilari della prevenzione nel settore, anche ai fini di un corretto approccio sia formale che ope-rativo. Al termine dell’incontro verrà rilasciato un attestato di partecipazione. La partecipazione è gratuita, rientrando l’iniziativa in un progetto regionale specifico.Per chi fosse interessato, è sufficiente telefonare alla Unità Operativa di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro del Distretto di residenza.

AVVISI

seRVIzIO sPeRImentale DI RIlasCIO DI PaReRe DI COnfORmIta’ DI PReVenzIOne InCenDI a VIstaIl comando dei VVF segnala che dal mese di maggio 2010 è attivo un servizio sperimentale di rilascio di parere di confor-mità di prevenzione incendi a vista.Nel caso in cui l’utenza avesse bisogno di acquisire l’approva-zione di progetti per attività normate da specifiche disposizio-ni di prevenzione incendi per• pareri in variante per interventi di manutenzione ordina-

ria e straordinaria di attività civili, artigianali, industria-li;

• adeguamenti mirati al superamento del regime di nulla osta provvisorio di prevenzione incendi;

• trasformazione di centrali termiche; tutti i venerdì mattina dalle 9.00 alle 11.00 presso l’ufficio di prevenzione incendi del Comando, sarà appositamente disponibile uno staff tecnico amministrativo per la valutazio-ne diretta della documentazione e per il rilascio immediato, in presenza di tutti i presupposti di cui al DM 04.05.98 in materia di procedimento, del provvedimento richiesto.

CONVENZIONE ORDIne InGeGneRI COmO

DeutsCHe bank

Nell'ottica di fornire agli iscritti servizi sempre più com-pleti ed efficaci, l'Ordine degli Ingegneri ha stipulato un'interessante convenzione con la Deutsche Bank, che consentirà di utilizzare conti correnti e richiedere prestiti e mutui a condizioni particolarmente vantaggiose. Tali condizioni potranno essere applicate anche a coloro che sono già correntisti dell'istituto.

A breve sul sito www.ordingcomo.org

saranno presenti tutte le informazioni in merito.

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ASSEMbLEA ANNUALE 2010

Pubblichiamo la relazione sull’attività svolta nell’anno 2009, il bilancio consuntivo dell’anno 2009 e il bilancio di previsione per l’anno 2010, approvati dall’Assemblea degli iscritti in data 10 aprile 2010.

Allegato A – RelazioneAllegato B – Bilancio consuntivo anno 2009Allegato C – Bilancio di previsione anno 2010

alleGatO a

RelazIOne sull’attIVIta’ sVOlta nel 2009

1) assemblea degli iscrittiL’Assemblea degli Iscritti ha avuto luogo il giorno 4 aprile 2009 con il seguente ordine del giorno:1) Relazione attività svolta nel 2008;2) Approvazione bilancio consuntivo anno 2008;3) Approvazione bilancio di previsione anno 2009;4) Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Como: consuntivo attività;5) Premiazione Concorso per la ricerca di idee progettuali per la città e la provincia di Como in occasione dell’Expo 2015;6) Varie ed eventuali.

2) elezioni per il rinnovo del Consigliodell'Ordine per il quadriennio 2009/2013L’elezione del Consiglio dell’Ordine per il quadriennio 2009/2013 si è svolta nei giorni 12, 14, 15, 16, 17, 18, 19 e 21 settembre 2009.Nella seduta di Consiglio del 9 ottobre 2009 sono state distri-buite le cariche ed il Consiglio risulta così composto:Presidente: dott. ing. Leopoldo MARELLIVice-Presidente: dott. ing. Franco GEROSA Segretario: dott. ing. Arianna MINORETTI Tesoriere: dott. ing. Andrea TAGLIABUE Consiglieri: ing.iunior Federico BASSANI dott. ing. Giampiero AJANI dott. ing. Giulia BOLLINI dott. ing. Manlio CANTALUPPI dott. ing. Luisella GARLATI dott. ing. Pier Giuseppe LOZEJ dott. ing. Giordano ZAPPA

RELAZIONE ANNO 2009E bILANCI

3) attivitàè del ConsiglioIl Consiglio ha tenuto n. 17 riunioni nell’anno 2009.

Il Consiglio ha esaminato con esito positivo:Sezione A)n. 84 domande di nuove iscrizioni, di cui n. 16 provenienti da altri Ordini;n. 1 domanda di reiscrizione;n. 13 domande di dimissioni;n. 28 domande di trasferimento dall’Ordine di Como ad altro Ordine;n. 1 cancellazione per decesso. Sezione B)n. 8 domande di nuove iscrizioni;n. 1 domanda di dimissioni;Il Presidente ed i Consiglieri hanno incontrato due volte i nuovi iscritti per illustrare le attività dell’Ordine, in occasione dell’Assemblea (4 aprile 2009) e in data 10 dicembre 2009.

Sono state segnalate - ai sensi dell’art. 7, comma 2 del D.P.R. 380/2001 - n. 50 terne di nominativi fra i quali scegliere il col-laudatore per opere in c.a. o di strutture metalliche, costruite direttamente dai proprietari degli immobili.

Delibere di Consiglio Nella seduta del 11.02.09 è stata approvata una modifica al regolamento per il rilascio di parere sulle parcelle professio-nali.Nella seduta del 4.03.09 è stata ratificata la Tariffa Urbanistica approvata dalla Consulta Regionale degli Ordini degli Ingegneri della Lombardia.Nella seduta del 25.03.09 si è deliberato di offrire agli iscritti il servio PEC.Nella seduta del 15.04.09 è stato approvato il Bando di Concorso sulle proposte progettuali per la valorizzazione del territorio Brianteo, realizzato in collaborazione con gli Ordini delle Province di Lecco e Monza Brianza.Nella seduta del 24.06.09 sono state indette le elezioni per il rin-novo del Consiglio dell’Ordine per il quadriennio 2009/2013.Nella seduta del 12.11.09 si è deliberato di ridurre la quota di iscrizione all’Albo per l’anno 2010 in € 160,00 e di ridurre la quota agevolata per gli ingegneri fino a 35 anni di età, che si iscrivono per la prima volta nell’anno 2010, in € 60,00.

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4) attIVItà VaRIeL’Ordine ha delegato alla propria Fondazione l’organizzazione di corsi, convegni, incontri, seminari e visite tecniche.

Partecipazione a convegni, riunioni, assemblee…CnIIl 54° Congresso Nazionale degli Ordini degli Ingegneri d’Italia tenutosi a Pescara ha visto la partecipazione degli ingegneri Cantaluppi, Lozej, Marelli e Zappa. L’evento era incentrato sul tema: Sicurezza e sviluppo. Il ruolo centrale degli Ingegneri.I Presidenti o i loro delegati hanno partecipato alle Assemblee dei Presidenti. Inoltre l’Ordine è stato rappresentato presso la Commissione Qualità, il Gruppo di lavoro sulla sicurezza e il Comitato di coordinamento della Commissione Marittima.Consulta Regionale lombardaAlcuni Consiglieri hanno partecipato alle varie riunioni della Consulta Regionale Lombarda e alle Commissioni istituite dalla stessa.ConcorsiL’Ordine ha promosso due concorsi: il primo finalizzato alla ricerca di idee progettuali per la città di Como in occasione dell’Expo 2015, il secondo con l’obiettivo di trovare proposte per la valo-rizzazione del territorio Brianteo, quest’ultimo in collaborazione con gli Ordini degli Ingegneri di Lecco e Monza e Brianza. Alcuni Consiglieri hanno composto la giuria del concorso locale, altri hanno collaborato alla stesura del bando brianteo. L’ing. Cantaluppi ha fatto parte della giuria del concorso Ridisegnare Como indetto da ANCE. L’ing. Gerosa ha collaborato con l’Ordine degli Architetti per l’organizzazione del Premio Magistri Comacini.altre attivitàAlcuni Consiglieri e alcuni colleghi scelti come rappresentanti dell’Ordine hanno partecipato alle riunioni della Consulta Interprofessionale per la sicurezza anticendio e dell’Agenzia del Territorio. L’Ordine è stato rappresentato agli incontri di con-fronto sul documento redatto dalla Commisione Paesistica del Comune di Como, alle riunioni per il progetto Energy CH-IT e per la redazione del listino prezzi delle opere edili. Tutti i mem-bri del Consiglio hanno partecipato a turno a inaugurazioni, conferenze, incontri formativi, conferenze stampa, convegni, a cui sono stati invitati in qualità di rappresentanti dell’Ordine. Si ringraziano i colleghi che hanno collaborato con il Consiglio.festa degli IscrittiIn data 12 giugno 2009 si è tenuta la festa degli iscritti presso il ristorante del Gofl Club di Carimate. Alla cena hanno parteci-

pato numerosi iscritti accompagnati da familiari e amici.

5) COmmIssIOnI IstItuzIOnalI Commissione Parcelle La Commissione si riunisce quando pervengono al Consiglio richieste di liquidazione. I membri vengono scelti tra gli iscritti di comprovata probità professionale con almeno 5 anni di anzianità di iscrizione. A questi sono affiancati giovani colleghi con funzione di uditori, perché possano acquisire esperienza in questo ambito. I referenti presso il Consiglio sono l’ing. Luisella Garlati, l’ing. Pier Giuseppe Lozej e l’ing. Leopoldo Marelli. Nel corso dell’anno sono pervenute n. 15 richieste di liquidazione che hanno impegnato i membri della Commissione in numerose sedute.

6) altRe COmmIssIOnI e GRuPPI DI laVORO Con l’insediamento del nuovo Consiglio le Commissioni sono state rinnovate, riducendo o accorpando i gruppi preesistenti, al fine di renderne più efficace l’attività.Ogni Commissione fa capo a un consigliere referente.Commissione Cultura e Notiziario ing. CANTALUPPI, ing. GARLATI e ing. GEROSACommissione Tariffe e bandi ing. GARLATICommissione Qualità ing. ZAPPACommissione Dipendenti ing. ZAPPACommissione Civili ing. GEROSA, ing. LOZEJ e ing. MINORETTICommissione Ambiente e Sicurezza ing. BASSANI, ing. TAGLIABUE e ing. BOLLINICommissione Energia e Impianti ing. AJANI e ing. BOLLINIGruppo Sportivo ing. LOZEJGruppo Giovaniing. MINORETTIIl Gruppo Giovani Ingegneri, costituitosi nel2001, vede aumen-tare di anno in anno il numero dei suoi aderenti. Il nuovo Presidente del Gruppo è l’ing. Mauro Volontè. Come negli anni scorsi sono stati proposti e organizzati una serie di incontri culturali e iniziative varie con buona partecipazione degli iscritti.

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FONDAZIONE DELL'ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI COMO

RelazIOne sull'attIVItà sVOlta nell'annO 2009

1) RInnOVO Del COnsIGlIO DI ammInIstRazIOne PeR Il QuaDRIennIO 2009/2013A seguito delle elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine nella seduta del 12 novembre 2009 sono state ridistribuite le cariche, pertanto il Consiglio di Amministrazione della Fondazione risulta così composto:Presidente: dott. ing. Franco GEROSA Vice-Presidente: dott. ing. Leopoldo MARELLISegretario: dott. ing. Arianna MINORETTI Tesoriere: dott. ing. Andrea TAGLIABUE Consiglieri: ing.iunior Federico BASSANI dott. ing. Giampiero AJANI dott. ing. Giulia BOLLINI dott. ing. Manlio CANTALUPPI dott. ing. Luisella GARLATI dott. ing. Pier Giuseppe LOZEJ dott. ing. Giordano ZAPPA

2) attIVIta’ Del COnsIGlIO DI ammInIstRazIOneIl Consiglio di Amministrazione ha tenuto n. 14 riunioni nel-l’anno 2009.

3) attIVIta’ VaRIeCorsi13 gennaio 2009 - 25 febbraio 2010 – Corso di aggiornamen-to di 40 ore (All. XIV D.Lgs. 81/2008) per coordinatore per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori24 febbraio - 31 marzo 2009 – Corso di enologia14, 21 e 28 marzo 2009 – Corso di aggiornamento Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni19 e 26 maggio 2009 – Corso base di acustica25 giugno 2009 – Corso di aggiornamento professionale della durata di 4 ore (all. XIV del D.Lgs. 81/2008) per coordinatore per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori13 luglio 2009 – Corso di aggiornamento sulla certificazione energetica3 e 17 settembre 2009 – Seminario sulla responsabilità pena-le e civile del R.U.P., del progettista e del direttore lavori14 e 28 settembre 2009 – Corso di aggiornamento sulla nuova procedura di calcolo Cened ddg n. 5796 dell’ 11/06/2009 con esercitazione con softwareConvegni, incontri, seminari e visite tecniche

16 gennaio – Visita tecnica alla centrale di teleriscaldamento a biomassa di Tirano, organizzata dalla Commissione Energia Rinnovabile e Impianti31 gennaio – Visita guidata alla mostra Van Gogh, disegni e dipinti presso il Museo di Santa Giulia a Brescia5 marzo – Visite guidate al Cenacolo Vinciano e alla mostra Caravaggio ospita Caravaggio presso la Pinacoteca di Brera, a Milano9 marzo – Incontro tecnico sulla Norma UNI 7129 sugli impian-ti a gas, organizzato dal Gruppo Giovani e dalla Commissione Energia Rinnovabile e Impianti26 marzo – Incontro Come nasce un affresco a cura della pittrice Rosalba Citera30 marzo – Incontro tecnico di presentazione del progetto del nuovo edificio della Regione Lombardia, relatore prof. ing. Franco Mola, organizzato dal Gruppo Giovani3 aprile – Visita guidata al cantiere dell’edificio della Regione a Milano15 aprile – Visita guidata al cantiere del nuovo Ospedale S. Anna13 maggio – Incontro di presentazione della mostra Chagall, Kandisky, Malevic – Maestri dell’avanguardia russa20 maggio – Serata di confronto e scambio sull’esperienza umana e professionale vissuta dai colleghi che si sono recati nelle zone terremotate dell’Abruzzo 22 maggio – Visita guidata alla mostra di Villa Olmo Chagall, Kandisky, Malevic – Maestri dell’avanguardia russa26 maggio – Incontro tecnico di presentazione del proget-to strutturale del nuovo Ospedale S. Anna, relatore prof. ing. Franco Mola, organizzato dalla Commissione Civili30 maggio/ 6 giugno – Viaggio studio a Los Angeles sull’Architettura contemporanea: la scuola californiana5 giugno – Convegno Solar cooling, stato dell’arte e appli-cazioni organizzato dal Gruppo Giovani in collaborazione con la Commissione Energia Rinnovabile e Impianti16 giugno – Conferenza sulla Certificazione energetica degli edifici in Lombardia: risvolti professionali ed attività di controllo, aggiornamenti normativi in vista dei prossimi adempimenti dal 1/7/2009, organizzata dalla Commissione Energia Rinnovabile e Impianti17 giugno – Incontro con il prof. Fraternali sull’operato di Ingegneria senza frontiere 20 giugno – Visita guidata al cantiere delle paratie a Como,

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organizzata dalla Commissione Civili24 giugno – Visita guidata al cantiere della Metropolitana Milanese prolungamento linea 3, organizzata dal Gruppo Giovani14 e 15 luglio – Visita tecnica al CERN di Ginevra, organizzata dal Gruppo Giovani14 settembre – Incontro con il Presidente di Inarcassa dott. arch. Paola Muratorio16 settembre – Incontro sul Piano Casa Regionale, relatori avv. Gianluigi Rota e avv. Carmen Chierchia17 settembre – Incontro Dove si incontrano ingegneria e medici-na, relatori: prof. ing. Roberto Negrini, prof. ing. Riccardo Bertacco e i medici del reparto di Cardiologia dell’Ospedale S. Anna18 settembre - Degustazione di vini della Franciacorta guida-ta dall’enologo Roberto Beccaria21 settembre – Serata con Marco Confortola, Le avventure di un alpinista estremo3 ottobre – Visita tecnica agli impianti di Gardaland, organiz-zata dal Gruppo Giovani17 ottobre – Visita guidata ai luoghi della memoria del Vajont, organizzata dal Gruppo Giovani20 novembre – Proiezione del monologo di Marco Paolini

Orazione civile sulla tragedia del Vajont, organizzata dal Gruppo Giovani1 dicembre – Visita tecnica ai cantieri della linea Alta Velocità Torino-Milano, organizzata dal Gruppo Giovani13 dicembre – Visita all’esposizione del San Giovanni Battista di Leonardo da Vinci a Milano, organizzata dal Gruppo Giovani16 dicembre – Concerto di Natale del Quartetto KalimidaPatrociniLa Fondazione dell’Ordine ha patrocinato incontri tecnici in collaborazione con le seguenti aziende:- Magnetti s.p.a.- Keller Fondazioni s.r.l.- STR s.p.a., Società del Gruppo il Sole 24 Ore- Network City Technologies Global Media s.r.l.- Disano Illuminazione - Intesa San Paolo s.p.a.- Swegon s.r.l. - Genera Electric Security- Energy Glass s.r.l.- Staring – Studio di Architettura ed Ingegneria- Systema s.r.l.

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CORsO DI aGGIORnamentO PeR I COORDInatORI Della sICuRezza ex D.lGs. 81/08La Fondazione dell’Ordine, in collaborazione con la Commissione Sicurezza, organizza il secondo corso di aggior-namento per i coordinatori della sicurezza come previsto dal D.Lgs. 81/08.Il corso, della durata di 40 ore, si terrà presso la sede dell’Or-dine in Como, via Volta n. 62, secondo il seguente calendario:

28 maggio 2010 dalle 14.30 alle 18.30 Il D.Lgs 81/08 e s.m.i. - Novità del titolo IVArch.Paolo Corti 11 giugno 2010 dalle 9.00 alle 13.00 I costi della sicurezzaIng. Bassi 25 giugno 2010 dalle 14.30 alle 18.30 Il Piano di Sicurezza e Coordinamento Il Fascicolo Tecnico dell’opera Ing. Vittorio Viganò

Gli orari e i docenti dei seguenti moduli saranno confermati in seguito: 24 settembre 2010 Rischi specifici - Caduta dall’alto, scavi e demolizioni, bonifiche 1 ottobre 2010 Rischi specifici - Rumore e vibrazioni, lavori stradali, opere prefabbricate 22 ottobre 2010 Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro Dott.ssa Maria Bonacci 29 ottobre 2010 Il ruolo degli enti di controllo Dott. Settimi (ASL) 26 novembre 2010 Responsabilità penale e civile del CSP/CSE 3 dicembre 2010 La buona prassi del CSP/CSE 10 dicembre 2010 Comitato pariteticoGeom. De PaloLa quota di partecipazione per l’intero corso di 40 ore viene fissata in euro 300,00 (IVA compresa) per gli iscritti all’Ordine; euro 360,00 (IVA compresa) per i non iscritti. Le modalità di pagamento verranno comunicate alla con-ferma dell’iscrizione.

CORSI

attIVItà Del COnsIGlIO DI ammInIstRazIOne Della fOnDazIOne

3) Preventivo per acquisto di medaglie per i Senatori e spille di riconoscimento;4) Comunicazioni del Presidente e dei Consiglieri;5) Varie ed eventuali.

25 marzo e 15 aprileRiunione di Consiglio1) Lettura e approvazione del verbale del 18 febbraio 2010;2) Approvazione bilancio consuntivo 2010;3) Organizzazione incontri e corsi;4) Comunicazioni del Presidente e dei Consiglieri;5) Varie ed eventuali.

11 febbraioRiunione di Consiglio1) Lettura e approvazione del verbale del 21 gennaio 2010;2) Organizzazione incontri e corsi;3) Comunicazioni del Presidente e dei Consiglieri;4) Varie ed eventuali.

18 febbraioRiunione di Consiglio1) Lettura e approvazione dei verbali del 21 gennaio e del 11 febbraio 2010;2) Organizzazione incontri e corsi;

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Il Comitato Nazionale dei Delegati, dopo un lungo lavoro di discussione, esame delle proposte di variazione, esame degli effetti che queste portavano alla sostenibilità, lavoro svolto dal 2006 al 2008, ha deliberato, nel luglio 2008, la modifica statu-taria necessaria per la sostenibilità del sistema pensionistico a trent’anni, come previsto dalla normativa vigente.L’obiettivo base era quello di mantenere sostanzialmente inva-riato il metodo di calcolo delle pensioni, in modo da assicurare anche ai giovani trattamenti analoghi a chi è già in pensione o sta andandoci, correlati al reddito medio dichiarato durante la propria attività professionale: non si vuole fare dei pensionati una classe di poveri, ma garantire un trattamento pensionisti-co decoroso. Per far questo, a fronte dell’allungamento della vita media, non c’è altra risorsa che aumentare i contributi, anche se spiacevole per tutti. Ricordo peraltro che la nostra contribuzione, che arriverà nel 2013 al 14,50%, è sempre di gran lunga inferiore a quella della gestione separata INPS (circa 17% per chi ha altra forma di previdenza e 23% per chi ne è sprovvisto), gestione che eroga prestazioni di tipo contributivo (inferiori alla metà delle nostre pensioni, a parità di contributo versato).Altro elemento preso in considerazione, al quale si è cercato di dare attuazione, è l’eliminazione degli iscritti a reddito nullo o bassissimo, che attualmente ottengono la pensione minima anche a fronte del pagamento dei soli contributi minimi, pesando in tal modo sulla collettività. Due i meccanismi adot-tati: aumento del contributo minimo e svincolo della pensione dall’importo del contributo stesso; introduzione di un sistema di calcolo della pensione contributivo (basato cioè solo sull’im-porto del contributo versato) per gli anni con reddito e volume d’affari inferiori ad un tetto fissato, per il 2008, in € 6.000,00 e 10.000,00 rispettivamente e aggiornato annualmente in base all’ISTAT.I ministeri del Lavoro e delle Politiche Sociali, dell’Economia e delle Finanze hanno espresso il proprio parere di approva-zione con decreto interministeriale solo in data 05/03/2010, rinviando il testo al C.N.D. per l’adeguamento delle date, visto il tempo trascorso dalla formulazione della modifica statutaria alla sua approvazione e conseguente entrata in vigore (il testo statutario prevedeva l’entrata in vigore delle nuove norme già nel 2009).Cosa cambia dunque?Elenchiamo sinteticamente le variazioni introdotte dalla rifor-ma statutaria approvata dai ministeri vigilanti con decreto

interministeriale in data 5 marzo 2010, ricordando che l’entra-ta in vigore delle modifiche statutarie decorre dal 2010, salvo la variazione del contributo integrativo, con aumento dal 2% al 4%, che avrà applicazione dal 1 gennaio 2011.

COntRIbutO sOGGettIVOaliquota contributivaSul reddito fino al limite massimo pensionabile (nel 2010 € 84.050,00 – importo aggiornato annualmente in base all’ISTAT) l’aliquota viene elevata dal 10% attuale al 14,5% con i seguenti scatti annuali: - 11,5% a decorrere dal 1 gennaio 2010- 12,5% a decorrere dal 1 gennaio 2011- 13,5% a decorrere dal 1 gennaio 2012- 14,5% a decorrere dal 1 gennaio 2013La quota dello 0,5% di contributo soggettivo è destinata al finanziamento di attività assistenziali; tale contributo è impro-duttivo ai fini previdenzialiSul reddito eccedente il contributo rimane pari al 3% ed è improduttivo ai fini pensionistici.Come avviene l’applicazione dell’aliquota dell’11,5% sui redditi 2010? Nel corso del 2010 verrà applicato il minimo previsto dalla riforma (si dovrà decidere come recuperare l’importo minimo 2010 deliberato a gennaio scorso e quello previsto dalla riforma) mentre l’aliquota dell’11,5% avrà concreta-mente i suoi effetti sul conguaglio sui redditi 2010, posto in riscossione il 31/12/2011.Contributo minimoIl contributo minimo varia nel modo seguente:- anno 2010: € 1.400,00 (di cui € 60,00 destinati ad attività assistenziali)- anno 2011: € 1.600,00 (di cui € 65,00 destinati ad attività assistenziali)- anno 2013: € 1.800,00 (di cui € 70,00 destinati ad attività assistenziali)Per l’anno 2012 e a partire dal 2014 la rivalutazione avverrà secondo gli indici ISTAT come previsto dall’art. 35 dello sta-tuto.agevolazione per i giovaniPer chi si iscrive per la prima volta prima di aver compiuto 35 anni, per i cinque anni solari dall’iscrizione e comunque non oltre il compimento del 35esimo anno di età, il contributo soggettivo è ridotto a metà ed il contributo minimo ad un terzo. La riduzione si applica anche in caso di cancellazione e

INARCASSA

APPROVATA LA RIFORMA DI INARCASSA

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nuova iscrizione durante il periodo di contribuzione agevolata; è applicata fino al reddito inferiore o uguale al primo scaglione di reddito utilizzato nel calcolo pensionistico, sull’eccedenza sarà dovuto il contributo intero.

COntRIbutO InteGRatIVOaliquota contributivaL’aliquota viene elevata dal 2% al 4% con applicazione dal 1 gennaio 2011.L’obbligo del versamento del contributo integrativo persiste anche in caso di applicazione di agevolazioni fiscali.Contributo minimoIl contributo minimo viene così determinato:- anno 2010: € 360,00Per gli anni successivi la rivalutazione avverrà secondo gli indici ISTAT come previsto dall’art. 35 dello statuto.agevolazione per i giovaniPer chi si iscrive per la prima volta prima di aver compiuto 35 anni, per i cinque anni solari dall’iscrizione e comunque non oltre il compimento del 35esimo anno di età, il contributo minimo integrativo è ridotto ad un terzo, ferma restando l’in-tegrale debenza di tutto quanto addebitato alla committenza. La riduzione si applica anche in caso di cancellazione e nuova iscrizione durante il periodo di contribuzione agevolata.

PensIOne DI VeCCHIaIala media dei redditiNel 2010 la media reddituale da assumere a base del calcolo della pensione è costituita dai redditi rivalutati dei migliori 20 anni degli ultimi 25 anni, variando fino a raggiungere i migliori 25 degli ultimi 30 nel 2014. Pensione minimaA partire dal 2010 la pensione minima sarà pari a quella dell’anno precedente rivalutata in proporzione alla variazione ISTAT, restando svincolata dall’importo del contributo mini-mo. Nel 2010 la pensione minima è di € 10.000,00 annui.Calcolo della pensioneA partire dal 2010 (data esatta ancora da definire), fatta salva la normativa previgente, l’importo della pensione sarà compo-sto da due quote: - per redditi di importo uguale o superiore a € 6.000,00 o per volumi di affari uguali o superiori a € 10.000,00 (importi rife-riti all’anno 2009 e rivalutati annualmente) la pensione verrà calcolata col metodo retributivo già attualmente in vigore

- nel caso di anni con redditi inferiori a € 6.000,00 o con volumi di affari inferiori a € 10.000,00 (importi riferiti all’anno 2009 e rivalutati annualmente) il gettito pensionistico sarà valutato con sistema contributivo con le modalità previste dall’art. 40 comma 1 dello statuto. La pensione complessiva sarà ottenuta dalla somma dei due contributi. Nel caso di presenza di anni che diano luogo al calcolo con metodo contributivo (anni a reddito nullo o minimo) l’importo della pensione non fruirà dell’adeguamento al minimo; in tal caso la pensione minima verrà ridotta di tanti trentesimi quanti sono gli anni a reddito nullo o minimo. Gli anni a contribuzione agevolata sono esclu-si dal calcolo contributivo. Le pensioni di inabilità, invalidità o indirette saranno sempre calcolate con il metodo retributivo.

PensIOne DI anzIanIta’ReQuIsItI PeR OtteneRlaA partire dal 1 luglio 2010 la pensione di anzianità sarà cor-risposta a coloro che sommando età e periodo di iscrizione e contribuzione a Inarcassa raggiungano una somma predefinita secondo lo schema seguente:- 1 luglio 2010: 96- 1 gennaio 2011: 97- 1 gennaio 2013: 98In seguito il C.N.D., valutato l’andamento della spesa pensioni-stica, potrà determinare ulteriori aggiustamenti.Riduzione in funzione dell’eta’ Per coloro che alla data della decorrenza del pensionamento abbiano un’età inferiore a 65 anni l’importo del trattamento pensionistico sarà ridotto con i seguenti coefficienti:- 58 anni di età 17,3%- 59 anni di età 15,3%- 60 anni di età 13,1%- 61 anni di età 10,8%- 62anni di età 8,4%- 63 anni di età 5,8%- 64 anni di età 3,0%norma transitoriaColoro che alla data di entrata in vigore delle presenti norme abbiano compiuto 55 anni e maturato un’anzianità contributi-va uguale o superiore a 30 anni potranno andare in pensione di anzianità a 58 anni e con 35 anni di contribuzione senza alcuna decurtazione e/o riduzione.

Luisella Garlati

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Il luglio dello scorso anno Inarcassa ha fatto partire la sperimentazione di Inarcommunity: il social network degli ingegneri e architetti iscritti alla nostra cassa, pensato per facilitare lo scambio di esperienze e competenze professionali, oltre che di relazioni personali, tra tutti i professionisti italiani, così da permettere la cono-scenza reciproca e la generazione di nuove opportunità di collaborazione. La fase sperimentale è stata aperta a circa 2000 professionisti, i primi che hanno risposto alla mail di invito, che in questi mesi hanno dato vita nel social network a più di 100 gruppi ope-rativi e a diversi forum sugli argomenti più svariati, professionali e non: dalle questioni riguardanti Inarcassa alla progettazione architettonica, dall’in-formatica alla situazione delle donne libere professioniste. Particolarmente interessanti i cosid-detti “tavoli di creatività”: 6 giornate organizzate nelle principali città italia-ne, in cui abbiamo potuto incontrarci personalmente e, aiutati dalla presenza di “facilitatori” discutere delle nostre esigenze e difficoltà professionali e delle possibili soluzioni da adottare. Da ognuno di questi tavoli sono nati spon-taneamente dei gruppi operativi con intenti molto concreti: ad esempio nel gruppo che si è incontrato a Milano è nata l’idea della creazione e gestione di un ufficio virtuale per la collaborazione a distanza, che in questo periodo sta definendo lo statuto e gli strumenti migliori per consentire l’operatività. Contemporaneamente, tra i professio-nisti che si sono incontrati, sono nate anche opportunità lavorative: alcuni hanno sviluppato insieme dei progetti, o hanno partecipato a concorsi. Dallo

INARCOMMUNITY

scambio di opinioni in rete, poi, sono nate anche altre proposte che si stanno definendo: una redazione del social network, una web-TV degli ingegneri e architetti, un gruppo che sta cercando di formare squadre di professionisti in grado di operare in maniera organizza-ta e coordinata, sia in loco sia a distan-za, in caso di emergenze e catastrofi naturali, e altro ancora... gli ambiti in cui operano gli ingegneri e architetti italiani sono veramente i più svariati, tanto che spesso alla domanda “di cosa ti occupi?” si ottengono risposte davve-ro sorprendenti!Prossimamente si concluderà la fase sperimentale e una nuova mail invi-terà tutti gli iscritti ad Inarcassa a partecipare ad Inarcommunity: come sperimentatori abbiamo cercato di prepararci al meglio, ad esempio con un gruppo preposto all’accoglienza dei nuovi arrivati e un tutor online... viste le occasioni nate dalla parteci-pazione di 2000 persone, l’apertura ai circa 150000 ingegneri e architetti italiani non può che generare nuove opportunità e conoscenze piacevoli e interessanti!

Lucia Alpago

RichiesteDI maRtInO teResadiplomata ragioniera e perito commer-ciale con pluriennale esperienza come impiegata contabile e amministrativa cerca impiego. contatti: via belvedere 17 - 22100 cOMO tel. 031 506893 - 392 8190818 - e-mail [email protected] – curriculum sul sito www.ordin-gcomo.org.

fRIGeRIO sImOneneolaureato in ingegneria edile, con tesi sulle valutazioni energetiche del siste-ma edificio-impianto, 4 anni di esperien-za come addetto alla manutenzione di impianti industriali e trattamento acque, interesse nel settore impiantistico – energetico, disponibilità a qualsiasi altro tipo di impiego. curriculum sul sito www.ordingcomo.org.

GaffuRI tOmmasOlaureato in Architettura delle costruzioni al politecnico di Milano – bovisa cerca opportunità di impiego o collaborazione con studi di progettazione o imprese di costruzioni. Ottima conoscenza del software Autocad, buona conoscenza del software 3d studio per la realizza-zione di render/simulazioni fotografiche, buona conoscenza dei software excel e Word, sufficiente conoscenza dei softwa-re photoshop e revit. contatti: - cellulare: +39 338 7947 039 - e-mail: [email protected]

Nota: l'Ordine pubblica le richieste e

le offerte di collaborazione pervenute,

ma non si assume alcuna responsabi-

lità in merito al loro contenuto.

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L’attività processuale degli Ordini professionali è rivolta a tute-lare gli interessi della categoria e sovente tali iniziative vengono svolte avanti i giudici amministrativi. Il Consiglio di Stato, quale supremo giudice amministrativo, ha ripetutamente affermato che gli Ordini professionali hanno legittimazione a difendere gli interessi della categoria dei soggetti di cui hanno la rappre-sentanza istituzionale, sia quando si assumano violate le norme poste a tutela della professione, sia quando si tratti di conseguire determinati vantaggi, sia pure di carattere strumentale, giuridi-camente riferibili all’intera categoria. In particolare il Consiglio di Stato ha affermato: “Tale legittimazione è configurabile anche per ipotesi in cui possa ipotizzarsi anche astrattamente un con-flitto d’interessi tra gli ordini e i singoli professionisti beneficiari dell’atto impugnato, che l’ordine assume invece essere lesivo dell’interesse costituzionale della categoria. La giurisprudenza ha preso ad esame la fattispecie in cui si configura un ipotetico conflitto ritenendo che se meramente eventuale, la semplice, astratta potenzialità di un conflitto non basta a escludere la legittimazione attiva dell’ordine professionale”1. Nel caso concreto deciso dal Consiglio di Stato l’Ordine professionale, nella specie l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Valle d’Aosta, ha fatto valere un interesse riferibile alla categoria, ma esso si è posto concretamente in conflitto con l’interesse di un iscritto che, avendo partecipato alla gara ed avendo presentato un’offerta congiuntamente con un ingegnere, è poi risultato aggiudicatario. Il Consiglio di Stato ha ritenuto che non si trattasse di un conflitto eventuale, ma effettivo ed attuale tra interessi contrapposti perché l’Ordine degli Architetti chiedeva l’annullamento di una gara da cui aveva tratto diretto vantaggio un architetto suo iscritto del quale avrebbe dovuto, istituzionalmente, rappresentare gli interessi. Il Consiglio di Stato ha dichiarato la carenza di legittimazione del-l’Ordine e la conseguente inammissibilità del ricorso. Si trattava di un affidamento di incarico di progettazione, direzione lavori e coordinamento per la sicurezza concernente un impianto di riscaldamento e produzione di acqua calda. Nel bando si richiedeva, quale requisito di partecipazione, la competenza professionale di un ingegnere o di un perito industriale, iscritti ai relativi Albi professionali e si ammetteva la partecipazione di altri professionisti, compresi gli architetti, purché in associa-zione con l’ingegnere o il perito. L’Ordine degli Architetti aveva impugnato le operazione di gara assumendo la violazione del-l’art. 52 del R.D. 23 ottobre 1925 n. 2537, mentre la Regione auto-noma Valle d’Aosta e l’Ordine degli Ingegneri della Valle d’Aosta, costituitisi in giudizio, avevano sostenuto l’inammissibilità del ricorso e l’infondatezza dei motivi di impugnazione. Rimane non deciso il merito della controversia, vale a dire la legittimità della

GLI ORDINI NEL GIUDIZIO AMMINISTRATIVO: UN CASO DI CONFLITTO D’INTERESSI

clausola del bando oggetto di impugnazione. Risulta comunque utile cogliere la rilevanza degli aspetti processuali che attengo-no alla legittimazione al ricorso in un ambito nel quale si deter-minava, secondo il Consiglio di Stato, un conflitto tra interessi, vale a dire l’interesse della categoria e l’interesse del singolo. In questo caso è prevalso l’interesse del singolo professionista con-tro, si può ben rilevare, l’interesse della categoria rappresentato dall’Ordine. La sentenza afferma che l’Ordine professionale rappresenta gli interessi degli iscritti e, per l’effetto, sarebbe stato in conflitto con l’interesse del suo iscritto. In realtà gli Ordini professionali sono enti pubblici associativi, ad apparte-nenza necessaria, esponenziali della categoria dei professionisti che realizzano l’autogoverno della categoria stessa (secondo la definizione di E. Casetta). Essi non rappresentano l’interesse del singolo e certamente non lo possono rappresentare se il singolo si pone in contrasto con la categoria. L’Ordine verrebbe meno al suo fine istituzionale se privilegiasse l’interesse del singolo in contrasto con l’interesse della categoria. La sentenza sembra negare all’Ordine la garanzia sancita dall’art. 24 della Costituzione secondo cui tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti ed interessi legittimi. Secondo la senten-za l’Ordine non può agire in giudizio perché sarebbe in conflitto con l’interesse dell’iscritto, ma è appunto il giudizio che solo può accertare la fondatezza della domanda di tutela e, quindi, dichiarare se l’interesse della categoria è stato leso. La sentenza sembra assimilare l’Ordine ad un Sindacato che presta tutela al singolo iscritto. Invece l’Ordine ha il diritto /dovere di tutelare gli interessi della categoria, anche in sede giudiziaria ed anche se un iscritto ha tratto vantaggio da un provvedimento che l’Ordine ha impugnato avanti al giudice amministrativo, ritenendolo ille-gittimo perché lesivo degli interessi dell’intera categoria. Sotto questo aspetto può notarsi che il singolo professionista che intende trarre da un provvedimento lesivo dell’interesse della categoria, un vantaggio personale, potrebbe incorrere in illecito disciplinare. Deve usarsi il condizionale perché l’annullamento per illegittimità del provvedimento può essere dichiarato solo dal giudice amministrativo, ma nel caso concreto il giudizio non è stato reso. Non sfugge il paradosso: ii provvedimento può essere illegittimo, ma se da esso è stato tratto un vantaggio da parte del singolo iscritto, il giudice amministrativo si ferma e non decide. Come dire che dalla possibile illegittimità del provvedimento, nonostante l’impugnazione, può trarsi, davanti al giudice, un vantaggio che è, insieme, giusto, in quanto il prov-vedimento non è stato annullato ed ingiusto, in ipotesi, perché il giudizio nel merito non è stato reso.

Mario Lavatelli - Avvocato, consulente legale dell’Ordine1 Consiglio di Stato, sez, V, 18 dicembre 2009 n. 84/04

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GRUPPO SPORTIVO

Quest’anno i campionati di sci degli ingegneri e degli architetti si sono svolti nella culla dello sci. Infatti, ad ospitare la manifestazione, organizzata dall’Ordine degli Ingegneri e dall’Ordine degli Architetti di Bolzano, è stata la riservata cittadina di Valdaora, meglio nota nella zona come Olang: solo 30 km la separano dal confine con l’Au-stria e affermare che si trovi in Italia non è così scontato specialmente quando ci si immerge nella realtà locale. Il segno più evidente giunge all’accoglienza dalla presenta-zione dei presidenti dei due ordini che con il loro stentato italiano lasciano chiaramente intendere come tale idioma sia raramente utilizzato in questo spicchio d’Italia. Poco importa però perchè la calorosa accoglienza, la perfetta organizzazione e lo splendore dei paesaggi non necessitano di molte parole ma solo di un meritatissimo danke schön. Il programma sportivo della manifestazione, svoltasi dal 18 al 20 marzo, prevedeva una gara di sci di fondo, una gara di slalom gigante e una gara di telemark:

XVIII CAMPIONATO ITALIANO DI SCI INGEGNERI XXIV CAMPIONATO ITALIANO DI SCI ARCHITETTI

quest’ultimo sport ha rappresentato una new entry della manifestazione legata alle tradizioni locali. Una serie di eventi collaterali, aperti come le gare anche agli accompa-gnatori, hanno permesso di scoprire le bellezze dei dintor-ni. Particolarmente affascinante lo scenario della gara di fondo con partenza e arrivo nella Arena di Anterselva sede di gare di coppa del mondo di biathlon. Come negli anni passati l’evento ha visto la partecipazione di un elevato numero di atleti ed ha raggiunto il culmine nella gara di slalom con la presenza di quasi 200 concor-renti. I migliori risultati sono stati ottenuti dalla compagi-ne locale di ingegneri, ben rappresentata da una schiera numerosa e atleticamente ineccepibile, che ha vinto la coppa di squadra.

La nostra rappresentanza anche quest’anno ha fatto del suo meglio come al solito all’insegna del “pochi ma buoni”. In campo femminile la nostra consigliere Giulia Bollini ha conquistato il 1° posto assoluto nello sci nordico e il 3° posto assoluto nella combinata; in campo maschile i colleghi Manlio Meroni e Salvatore Figini non sono stati da meno conquistando rispettivamente il 2° posto e il 4° posto di categoria nello slalom gigante.

La manifestazione si è conclusa con una incantevole “mountain dinner” con salita e discesa notturna in ovovia al rifugio/ristorante per godere un’ultima volta le nevi di Plan de Corones e la vista delle luci di Olang in un clima più rilassato e con l’augurio di ritrovarsi ancora più nume-rosi l’anno prossimo.

Gara di slalom – Giovane accompagnatrice... per fortuna con classifica a parte!

Gara di fondoPremiazione primi assoluti ingegneri e architetti

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ASSEMblEAANNUAlE 2010

In data 10 aprile 2010 si è tenuta, presso la sede dell’Or-dine, l’Assemblea degli iscritti in cui sono stati approvati il bilancio consuntivo dell’anno 2009, il bilancio di previsione per l’anno 2010 ed il bilancio della Fondazione dell’Ordi-

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ne degli Ingegneri della Provincia di Como, che vengono pubblicati sul presente notiziario unitamente alle relazioni dell’Ordine e della Fondazione sull’attività svolta nell’anno 2009.

Il consiglio

L'assemblea L'assemblea

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AttestAzione di riconoscimento Ai colleghi volontAri in AbruzzoAgli ingegneri che hanno prestato la propria competenza professionale come volontari per la verifica dell’agibi-lità statica degli edifici colpiti dal sisma in Abruzzo, il Presidente dell’Ordine, dott. ing. Leopoldo Marelli, ha consegnato quale segno di riconoscimento un libro edito dall’Amministrazione Provinciale di Como e la spilla dell’Ordine.

Enrico BalzanelloAngelo CairoliGiovanni CanzianiEnrico CarontiFabio CatalanoGianluca CiceriMarco FerrarioPaolo Mannini Giuseppe MarraMarzia MolinaRodolfo Perrone Fulvio RoncoroniAndrea Zuccalà

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con funzioni tecnico commerciali nella produzione di grandi impianti di trasporto per prodotti sfusi e unità discrete, automatizzati e non, con insaccamento, palletizzazione, tra-sferimenti in ciclo in impianti di carico e scarico per terminali terrestri e portuali, parcheggi meccanici e automatici.Oltre ad aver maturato esperienza nel campo della proget-tazione strutturale e della meccanica medio pesante (anche al di fuori del campo specifico del sollevamento e trasporto industriale) si è da sempre dedicato alla gestione pratica nell’ambito della qualità in accordo con le norme UNI EN ISO 9000. Questa competenza si è consolidata con la certificazione di una quindicina di aziende e con la collabo-razione presso le imprese dove prestava la propria opera nel controllo della qualità nella produzione di contenitori per la centrale nucleare di Tricastin e di grandi antenne parabo-liche per radiotelescopi e telecomunicazioni.Ha concluso la propria attività professionale collaborando con un’importante azienda di consulenza nel campo della qualità.

dott. ing. Antonio mAgistri Laureato nel 1959 al Politecnico di Milano, viene assunto all’inizio del 1960 nella sezione manutenzione della SNIA VISCOSA nello stabilimento di Varedo, all’epoca della costruzione della struttura denominata il Caminone. Subito dopo è passato alla RANCO di Olgiate Comasco (ora SISME S.p.A.) quale capo della manutenzione, in con-comitanza con la realizzazione dello stabilimento di Casletto. Successivamente ha esercitato in qualità di Tecnico comu-nale in alcuni Comuni delle belle Colline Comasche (zona Nord-Ovest) occupandosi di progettazione, direzione lavori di nuove scuole (materne, elementari, medie), edifici comu-nali, centri e ambulatori A.S.L., cimiteri, strade, acquedotti, fognature e quant’altro. Medesimi lavori, compresi ricoveri per anziani, ha seguito per altri importanti Comuni, anche in centro lago e per l’Amministrazione Provinciale.Inoltre si è occupato di urbanistica, redigendo e realizzando

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consegnA AttestAto A ingegneri che hAnno rAggiunto il 50° Anno di lAureALo stesso Presidente ha conferito la nomina a senatore del-l’Ordine a cinque colleghi che hanno raggiunto il 50° anno di laurea, dei quali si traccia di seguito un breve profilo:

dott. ing. giovAnni cAssinALaureato in Ingegneria Civile sezione Trasporti nel 1958 presso il Politecnico di Milano, dopo un’espe-rienza nel campo della prefabbricazione, dal 1962 ha esercitato la libera pro-fessione. Ha progettato e diretto costruzioni civili e industriali dedicandosi anche al calcolo di strut-ture in cemento armato e acciaio per progetti di colle-ghi. Ha avuto modo di gestire e seguire molte opere pubbli-che quale assessore del Comune di Cernobbio dal 1965 al 1970 e dal 1980 al 1985.Durante la sua lunga attività professionale ha collaborato con continuità per quarant’anni quale tecnico di fiducia di varie industrie comasche.

dott. ing. Pietro liverAniDopo la laurea in Ingegneria Meccanica presso il Politecnico di Milano nel 1959 ha prestato il servizio militare come Ufficiale di complemento.Dal 1961 è stato occupato per più di quindici anni presso Costamasnaga S.p.A. ricoprendo varie funzioni fino al ruolo di Direttore tecnico per la produzione di carri ferroviari spe-ciali e apparecchi di sollevamento e trasporto in genere, con particolare specializzazione per le acciaierie e i porti.Dal 1977 al 1980 ha lavorato, sempre in qualità di Direttore tecnico, per S.A.F.I.I. De Bartolomeis S.p.A., occupandosi di caldaie per l’industria petrolchimica e nucleare, forni gru portuali, impianti di trasporto, impianti di trattamento e incenerimento rifiuti, nonché grandi antenne per teleco-municazioni.Spostatosi in NOVA S.p.A nel decennio 1980-1990, ha assunto la carica di Direttore tecnico e poi di consulente

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piani generali e di zona. Superfluo dire che si è pure occu-pato di edilizia privata, compresi edifici industriali e relative progettazioni strutturali.

dott. ing. Antonino roncoroniConseguita la laurea pres-so il Politecnico di Milano nel 1958, per un perio-do di 3 anni ha seguito corsi di approfondimento degli studi in Germania e in Inghilterra. Tornato in Italia ha incominciato a lavora-re presso un’importante industria metalmeccanica, diventando quasi subito responsabile del mercato americano (sia negli Stati Uniti che in Sud America) con lunghe permanenze in quei paesi. In seguito è rimasto molti anni a Parigi, presso la filiale francese della stessa ditta italiana, con tante soddi-sfazioni di lavoro e carriera. Al rientro in Italia si è occupato in proprio di una industria tessile.

dott. ing. giAnPiero viciniDopo aver conseguito la maturità classica, nel 1958 si è laureato in ingegne-ria industriale - indirizzo elettrotecnica - presso il Politecnico di Milano. Ha iniziato l’attività lavorativa in qualità di impiegato tec-nico presso la ILS, Impresa Lavori Sottosuolo di Cantù, occupandosi di direzione cantieri e indagini geognostiche, idrogeologiche e geotecni-che per impianti idroelettrici. Successivamente ha assunto la direzione tecnica dell’impresa, seguendo la progettazione, il calcolo di strutture in cemento armato e ferro nonchè la direzione lavori, nella costruzione di acquedotti, impianti di depurazione di acque e fiumi, fondazioni speciali per acciaie-rie, parcheggi sotterranei ed edifici civili e industriali.Nel corso degli anni ha ampliato e aggiornato costantemente

le proprie conoscenze tecniche con vari corsi di specializzazio-ne e di aggiornamento inerenti l’attività professionale.In ambito pubblico è stato membro del Consiglio d’Ammini-strazione dell’Ospedale di circolo di Cantù dal 1976 e poi della USSL n. 12, sempre a Cantù. Dal 1977 è stato Consigliere Provinciale della Sanità a Como in qualità di esperto in eco-logia. Dopo aver ricoperto la carica di Presidente dell’Azien-da Canturina Servizi Municipali dal 1984 al 1985 è stato Consigliere Comunale a Cantù e poi Assessore nel Comune di Cernobbio dal 2001 al 2004. Ha prestato servizio anche a favore dei colleghi ingegneri, infatti dal 1966 per alcuni bienni ha ricoperto la carica prima di Consigliere e poi di Presidente del Collegio degli Ingegneri di Como, istituzione parallela all’Ordine (analoga all’attuale Fondazione) che si occupava di corsi strutturati ed eventi culturali di ampio respiro.

riconoscimento All’ing. mAnlio cAntAluPPiL’Assemblea, in piedi, ha applaudito a lungol’ing. Manlio Cantaluppi, al quale è stata consegnata una targa in segno di gratitudine per l’attività svolta in qualità di Presidente e Consigliere dell’Ordine.

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le mODIfICHe Del 2010È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la serie di D.M. datati 12.3.2010 (in G.U. n° 75 del 31.3.2010) contenenti i provvedimenti che riguardano gli studi di settore da allegare al modello UNICO dell’anno 2010.Pur non essendo ancora disponibili le versioni definitive, in particolare relativamente alle istruzioni specifiche di ogni studio, sulla base di quanto pubblicato sino ad oggi si evincono le seguenti situazioni.Lo studio UK02U (studi di ingegneria) è divenuto definitivo; pertanto a partire dall’anno d’imposta 2009 lo studio cessa di avere natura monitorata, con le conseguenze del caso: lo studio definitivo si potrà applicare anche agli anni precedenti, qualora tali annualità non fossero risultate congrue (anche per adeguamento). Peraltro, nel caso di adeguamento in dichiarazione ai compensi richiesti da GE.RI.CO. per l’anno 2009, è dubbio se si debba applicare la maggiorazione del 3% in caso di scostamento superiore al 10%, in quanto si tratta del primo anno di applicazione dello studio in via definitiva (art. 1, comma 411, L. 311/2004).Lo studio UK23U (servizi di progettazione e ingegneria inte-grata) sostituisce per evoluzione la precedente versione TK23U; non si applica pertanto per il 2009 l’eventuale mag-giorazione del 3%.Dalla bozza delle istruzioni relative alla Parte generale, comuni ad ogni studio di settore, emerge la soppressione del riferimento agli indicatori di normalità economica “transitori” introdotti nel 2006 (art. 1, comma 14, L. 296/2006), che gene-ravano una duplice soglia di congruità, applicata tuttavia a livello sperimentale.

CORRettIVI COnGIuntuRalILa Commissione degli Esperti per gli studi di settore ha approvato i correttivi congiunturali che adegueranno anche per questo anno i risultati degli studi di settore alla situazione economica interessata dalla crisi economica. L’approvazione è stata resa nota dall’Agenzia delle Entrate con un apposito comunicato stampa. I correttivi sono stati elaborati confron-tando le analisi fornite da Bankitalia, ISTAT e ISAE con i dati reperiti nelle comunicazioni annuali IVA 2010 presentate a febbraio. Il quadro che è emerso era caratterizzato dalla presenza di diffuse condizioni di anomalia: alterazione dei margini di redditività, disallineamento tra struttura produttiva e contrazione dei fattori produttivi, incremento generalizzato

delle scorte di magazzino per effetto della stasi del mercato. Non è stato, invece, registrato il forte incremento del costo delle materie prime che si era verificato nel 2008. Sono state così approvate tre tipologie di correttivi:• il primo tipo di intervento determina la sterilizzazione del-

l’analisi di “normalità economica” per i soggetti che presen-tano una contrazione dei ricavi/compensi. Nello specifico, lo strumento tiene conto del fatto che forti incrementi del valore di magazzino sono determinati dalla contrazione della domanda, con la conseguenza che anomalie nell’in-dicatore della durata delle scorte non determineranno un ricalcolo del costo del venduto con impatto ai fini delle imposte dirette e dell’IVA;

• il secondo tipo di intervento riguarda i “correttivi congiun-turali di settore”, che sono applicabili a tutti i soggetti non congrui. Si introduce un fattore di correzione applicato al singolo modello organizzativo, considerando, per le imprese, la contrazione dei margini e il minor utilizzo degli impianti e, per i professionisti, la contrazione dei compensi dovuta al ritardo nei pagamenti della clientela. Inoltre, per i profes-sionisti che operano a prestazioni, l’intervento tiene conto anche del possibile aumento del peso degli acconti sul totale dei compensi;

• il terzo intervento riguarda i “correttivi congiunturali indi-viduali”, che interessano, in generale, tutti i soggetti che applicano gli studi di settore e, in parte, si sovrappongono ai correttivi di secondo tipo. Con tali strumenti, si mira a correggere le situazioni di rigidità dei precedenti modelli matematici che non paiono efficienti se applicati a periodi di sistematica contrazione dei ricavi/compensi.

I nuovi correttivi approvati saranno tradotti dalla SOSE in specifiche tecniche che aggiorneranno il software GE.RI.CO. 2010.

InDICatORI teRRItORIalIUn ulteriore decreto (sempre del 12.3.2010) ha definito tre nuovi indicatori territoriali per differenziare le modalità di applicazione degli studi in funzione del luogo in cui viene svolta l’attività; si tratta di:• indicatore che, misurando il costo per le retribuzioni, con-

sente di tener conto dell’incidenza che tale componente negativo assume nella determinazione dei ricavi/compensi (l’indicatore è determinato a livello provinciale mediante l’analisi dei dati relativi al periodo d’imposta 2006);

STUDI DI SETTORE 2010

XVIII CAMPIONATO ITALIANO DI SCI INGEGNERI XXIV CAMPIONATO ITALIANO DI SCI ARCHITETTI

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• indicatore che misura a livello comunale, provinciale e regionale il “reddito disponibile per abitante”, utile per misurare i livelli di produzione di ricavi/compensi in fun-zione del diverso livello di benessere e del grado di sviluppo economico che caratterizza il luogo in cui si svolge l’attività (l’indicatore si base sui dati ANCITEL del 2003);

• indicatore relativo al livello comunale, provinciale e regio-nale delle quotazioni immobiliari che consente di suddivi-dere il territorio nazionale in base ai valori di mercato degli immobili (l’indicatore si basa sui dati delle quotazioni OMI del 2007).

manCata COnGRuItà: annOtazIOnIIl contribuente che risulti non congruo a seguito dell’applica-zione dello studio di settore ha convenienza ad indicare nel campo “Annotazioni” di GE.RI.CO. le cause di tale condizione, poiché tale comportamento consente all’Amministrazione finanziaria di conoscere in anticipo rispetto alla fase di con-traddittorio elementi peculiari della situazione economica del contribuente. In questo modo, ferma restando la possibilità di verificare la veridicità delle annotazioni, l’Amministrazione potrebbe ritenere giustificato lo scostamento rilevato dal software ed evitare di procedere ad accertamento. Inoltre, ai fini della selezione da sottoporre a controllo, la stessa Agenzia delle Entrate ha avanzato l’ipotesi che i soggetti non congrui, che hanno indicato giustificazioni già in sede dichiarativa, rivestano una pericolosità fiscale inferiore rispetto ad altri; tale indicazione risulta, in particolar modo, necessaria con riferimento al periodo d’imposta 2009, in cui la crisi economica potrebbe aver determinato condizioni particolari non rilevate dai correttivi congiunturali appositamente predisposti.Inoltre, per consentire ai contribuenti di spiegare compiuta-mente le ragioni per cui i ricavi/compensi effettivi si disco-stano dalle stime di GE.RI.CO., è in corso di predisposizione un apposito modello di comunicazione (ulteriore rispetto al campo Annotazioni di GE.RI.CO.) che potrà essere inviato telematicamente all’Agenzia delle Entrate.

In conclusione, tuttavia, per poter concretamente applicare gli studi di settore al periodo d’imposta 2009 ed apprezzare gli effetti dei correttivi congiunturali e degli indicatori territoriali, si dovrà attendere che l’Amministrazione finanziaria renda disponibile GE.RI.CO. 2010.

PROGRammI DI COntROllO PeR l’annO 2010Con la Circolare n° 20 del 16.4.2010 l’Agenzia delle Entrate ha presentato gli indirizzi operativi di prevenzione e contrasto all’evasione.Per quanto attiene ai lavoratori autonomi, ed in genere alle imprese di minori dimensioni, si prevede così di intervenire: • per i contribuenti che risultano “congrui”, con controlli volti

a verificare la veridicità dei dati dichiarati ai fini dell’ap-plicazione degli studi di settore, mediante accessi brevi il cui avvio è previsto nel mese di maggio (previsti circa 10.000 interventi);

• particolare attenzione verrà riservata ai contribuenti che saranno risultati artificiosamente congrui e che presentano un trend pluriennale di redditi dichiarati obiettivamente implausibile e/o denotano un tenore di vita superiore a quello apparentemente connesso al reddito complessivo dichiarato;

• controllo dei soggetti ai quali non si applicano gli studi di settore (categoria alla quale, a partire dal periodo d’imposta 2008, appartengono anche i c.d. “contribuenti minimi”): al riguardo è prevista la diffusione di appositi indirizzi metodologici per una corretta analisi del rischio e conseguente selezione;

• la quantità di controllo riservati ai lavoratori autonomi verrà aumentata, evitando istruttorie esterne, bensì privilegiando indagini finanziarie ove ne ricorrano i presupposti;

• le annualità oggetto di controllo partiranno da quelle più recenti (2007 prima e 2008 poi), salvo estendersi a quelle più remote in presenza di elementi rilevanti.

PROCeDuRe DI aCCeRtamentO e GIuRIsPRuDenzaL’utilizzo degli studi di settore, così come degli altri strumenti presuntivi (parametri) nell’attività di accertamento, ha sem-pre costituito oggetto di discussione ed ha generato posizioni molto distanti. La Corte di Cassazione, dopo che la Corte Costituzionale sin dal 2003 ha riconosciuto sì la legittimità di detti strumenti presuntivi tuttavia rimettendo al giudice di merito delle Commissioni Tributarie il compito di valutare nel caso spe-cifico l’idoneità probatoria degli stessi, ha pronunciato una serie di sentenze che hanno via via ridimensionato l’utilizzo indiscriminato degli studi di settore:

n° 2891/2002: l’Ufficio deve dimostrare che esistano gravi

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incongruenze tra i compensi dichiarati e quelli desumibili dalle caratteristiche e dalle condizioni di esercizio dell’attività svolta; solo in tale contesto è possibile per l’Ufficio ricorrere al sopraccitato accertamento analitico – presuntivo ai sensi del richiamato art. 39 (DPR 600/73).

n° 19063/2003: non possono avere effetti automatici per la determinazione del reddito e dei ricavi, occorre compiere ogni sforzo per individuare la reale capacità contributiva, gli studi hanno funzione ausiliare, non esimono l’Agenzia da svolgere un’istruttoria completa.

n° 9135/2005: sono solo presunzioni, un supporto razionale (simile ai notiziari istat, quotazioni di mercato, …).

n° 17229/2006: gli studi sono strumento organizzativo, riguar-dano oggettivamente e soggettivamente la categoria e non sono idonei a regolare di per sé un caso di specie.

Da ultimo sono giunte le sentenze nn° 26635-26636-26637-26638/2009 del 18.12.2009 pronunciate a Sezioni Unite, che in sintesi così hanno concluso: gli studi di settore costituiscono indici rilevatori di possibili antinomie nel comportamento fiscale del contribuente sotto il profilo della divergenza dell’ammontare dei ricavi rispetto all’elaborazione statistica che determina un livello definito “normale” di redditività. Peraltro, in ossequio al principio di capacità contributiva, lo scostamento deve assumere connotato di grave incongruenza e, conseguentemente, l’Amministrazione finanziaria è tenuta alla verifica in contraddittorio della situazione economica del contribuente al fine di accertare la compatibilità fra l’effettiva capacità reddituale del contribuente e gli elementi desumibili dagli studi.In questa ottica, l’ordinamento tributario non ammette che l’elaborazione statistica di cui allo studio di settore assuma automatica valenza ai fini della rettifica del reddito dichiarato dal contribuente: esso rimane delimitato a mezzo di accer-tamento e non di determinazione della base imponibile con natura di presunzione semplice. L’obiettivo della funzione impositiva è infatti di assicurare il concorso alle spese pub-bliche in relazione alla reale e concreta capacità contributiva incorrendo perciò nel vizio di nullità l’avviso di accertamento che non sia preceduto dall’attività di “adeguamento” dei dati dello studio alla realtà del contribuente debitamente descritta

in sede di redazione della motivazione. Si può quindi sostenere che le procedure di accertamento basate sugli studi di settore costituiscono presunzione sempli-ce e non già un fatto certo capace di rilevare il reddito presun-to. Gli studi di settore non sono strumenti di “determinazione” del reddito bensì di “accertamento”; perciò sono idonei a sup-portare l’accertamento solo attraverso il previo contraddittorio con il contribuente finalizzato a commisurare i dati presuntivi alla concreta realtà economica del medesimo.

Con la Circolare n° 19 del 14.4.2010, l’Agenzia delle Entrate ha indicato i criteri da seguire per la gestione del conten-zioso pendente in materia di studi di settore, alla luce delle suddette sentenze emesse alla fine del 2009 dalla Cassazione a Sezioni Unite. Gli uffici hanno l’obbligo di instaurare con il contribuente il contraddittorio precontenzioso, la cui omissio-ne vizia i conseguenti avvisi di accertamento. In presenza di tale omissione (che, in sede contenziosa, deve essere eccepita dal contribuente nel corso del giudizio di primo grado), gli uffici dovranno abbandonare le relative controversie, “sempre che la pretesa non sia comunque sostenibile”. L’Agenzia delle Entrate sembra tuttavia ancora considerare il contraddittorio solo come fase procedurale, la cui attivazione rende l’accer-tamento “corretto” sotto tale profilo. Non viene, invece, dato particolare risalto allo scopo che attraverso il contraddittorio l’ufficio dovrebbe perseguire, cioè la conoscenza delle ragioni del contribuente e la valutazione delle stesse nell’ottica del-l’adeguamento dei risultati statistici a quelli reali.L’obbligo di instaurare il contraddittorio produce effetti anche sulla motivazione dell’avviso di accertamento, nella quale devono essere indicate le ragioni per cui sono stati disattesi i rilievi del contribuente. Tuttavia, la mancata indicazione di tali ragioni non configura una carenza di motivazione dell’av-viso di accertamento qualora le stesse siano state comunque esplicitate dall’ufficio in sede di contraddittorio e riportate nel relativo verbale, ovvero siano desumibili dal medesimo verbale consegnato al contribuente e quindi da questi conosciuto. Questa impostazione tuttavia non risulta corretta alla luce del-l’evoluzione giurisprudenziale che si è espressa sulla necessità di riportare nell’atto le ragioni del contribuente emerse nel contraddittorio.

Il RICORsO al “ReDDItOmetRO”Gli studi di settore costituiscono uno strumento di accerta-

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mento analitico-presuntivo, applicabile ai contribuenti che determinano il reddito sulla base delle scritture contabili.

In base al dettato dell’art. 83 della L. 133/2008 l’attività di accertamento che l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza dovranno sviluppare, per il triennio 2009-2011 e con riferimento alle persone fisiche, è indirizzata nei confronti di coloro i quali, sebbene abbiano evidenziato in dichiarazione un imponibile esiguo, possiedono beni di rilevante valore economico o manifestano “indici di capacità contributiva” non compatibili con il dichiarato.Tale verifica viene eseguita mediante il c.d. “redditometro”, uti-lizzando gli indici elencati nel D.M. 10.9.1992. Si tratta di uno strumento di accertamento sintetico che consegue l’obiettivo di determinare il reddito complessivo netto del contribuente (che rappresenta la sommatoria di tutti i redditi conseguiti al netto degli oneri deducibili, e non già il solo reddito di lavoro autonomo o di impresa) misurando non tanto il valore dei beni posseduti dal contribuente, quanto piuttosto la sua capacità di spesa dedotta dalla disponibilità di determinati beni e servizi.L’accertamento sintetico può essere applicato quando il reddi-to complessivo netto, accertabile sulla base degli indicatori di cui al D.M. 10.9.92, supera di almeno il 25% il reddito dichia-rato per almeno due anni (la giurisprudenza, ed ora anche l’Agenzia, ritengono che i due anni possano anche non essere consecutivi).A titolo meramente indicativo, si riportano alcuni degli indi-catori monitorati nell’ambito del c.d. redditometro: aerei, elicotteri, alianti; navi e imbarcazioni da diporto (oltre 3 tn, 6 mt, 25 hp); autoveicoli, campers, motocicli sup 250 cc; roulot-tes; residenze principali e secondarie; collaboratori familiari; cavalli da corsa o equitazione; assicurazioni (tranne veicoli, vita e infortuni).Per ogni categoria è stata stabilita una incidenza di spesa sul reddito; per esempio le autovetture oltre 20 hp “valgono” € 4.899 + € 323,49 per ogni hp eccedente i 20, il tutto moltipli-cato per il coefficiente 7, e ridotto del 10% per ogni anno di vetustà a partire dal 3° anno di immatricolazione e sino ad un massimo del 40%.Anche gli atti patrimoniali registrati rientrano nella base di computo dell’accertamento sintetico.Il contribuente potrà portare a propria difesa le seguenti argomentazioni:•possesso di redditi esenti o tassati alla fonte in via defi-

nitiva;• finanziamenti, risarcimenti, eredità, donazioni, vincite, altri

redditi del nucleo familiare;• prova che i beni e servizi esaminati sono in realtà relativi

all’impresa o al lavoro autonomo;• prova che i beni sono sì a lui intestati, ma di disponibilità di

terzi;• prova che le spese sono state sostenute con disponibilità

create in anni precedenti.

La prassi formatasi nell’adozione di tale strumento prevede di norma l’invito del contribuente al contraddittorio con l’ufficio, prima dell’emissione dell’avviso di accertamento; tuttavia una recente sentenza della Cassazione (n° 7485/2010) ha ricono-sciuto la validità dell’accertamento anche se non preceduto dal contraddittorio.

Redatto in data 4.5.2010Walter Moro

Dottore Commercialista, consulente fiscale dell’Ordine

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Sabato 10 Aprile, come di consuetudine si è tenuta l’Assemblea Annuale degli iscritti. Un appuntamento importante per con-frontarsi, fare bilanci consuntivi e previsionali delle attività svol-te all’interno dell’Ordine. E’ anche la sede opportuna per rico-noscere e gratificare gli impegni, gli sforzi, i risultati che alcuni colleghi hanno mostrato durante l’esercizio della professione di Ingegnere, mi riferisco ai senatori dell’Ordine, ma anche meriti a chi ha dedicato il proprio tempo per il volontariato: i colleghi che attrezzati di scienza e tecnica, hanno portato il loro contri-buto in Abruzzo, rappresentando egregiamente il nostro Ordine. Il Consiglio dell’Ordine è intervenuto nei confronti di noi gio-vani, complimentandosi dei buoni risultati del Gruppo Giovani nel partecipare attivamente alla vita ordinistica, organizzando incontri tecnici e culturali, di aggiornamento professionale e visite tecniche. In qualità di presidente del gruppo posso essere soltanto onorato degli elogi che abbiamo ricevuto, indubbia-mente tutte queste gratifiche alimentano in me l’entusiasmo per proseguire con passione l’incarico assunto e stimolano tutti i giovani a migliorare, poichè siamo consci che l’impegno viene amabilmente riconosciuto. Chiaramente mi sento di condivi-dere questi ringraziamenti con chi ha contribuito dedicando tempo ed energia alla creazione del Gruppo Giovani, perché se oggi siamo affiatati e attenti a tenere alto il prestigio della categoria ingegneristica, è merito di alcuni colleghi.Prima di tutti dobbiamo ringraziare il precedente Presidente dell’Ordine, l’Ing. Manlio Cantaluppi che ha creduto nel poten-ziale dei giovani e dato vita nel 2001 al Gruppo Giovani Ingegneri. Fidandosi completamente dei giovani, ha lasciato sempre la libertà di espressione e permesso di usufruire gli spazi all’interno dell’Ordine. Ricordo circa un anno fa, che al termine del consueto concerto natalizio l’Ing. Cantaluppi si è unito con noi a cena e ho osservato in lui la gioia e la disin-voltura nel stare in mezzo ai giovani. Seduti al tavolo la prima frase che disse fu: “che bella tavolata di giovani, siamo un bel gruppo...”. Ho apprezzato molto queste parole e soprattutto il “siamo”, perché non c’è differenza di età se lo spirito interiore è vivo e giovane. La comunicazione tra giovani e meno giovani è importante per poter imparare, si perché c’è sempre da impara-re, i giovani dai senior e viceversa. Pertanto un immenso grazie all’Ing. Cantaluppi da tutto il Gruppo Giovani. Ringrazio i miei predecessori, Ing. Andrea Tagliabue e Ing. Arianna Minoretti per l’impegno dedicato ad avviare e consolidare il gruppo. E’ una fase difficile, impegnativa che richiede tempo e molti sforzi, dove i risultati non sono immediati.

Ma oggi i risultati ottenuti sono il frutto del Vostro impegno.I ringraziamenti fatti dal Consiglio dell’Ordine li voglio condi-videre insieme a tutti i consiglieri del Gruppo, perchè senza il buon lavoro svolto da ogni componente ad assolvere gli incarichi che ci siamo distribuiti, non potremo certamente essere un Gruppo così tanto acclamato. Concludo questo articolo, ringraziando l’attuale Presidente Ing. Leopoldo Marelli e tutto il Consiglio dell’Ordine per la fiducia e la libertà che ci lasciano nell’organizzare le varie attività. L’intenzione del Gruppo Giovani è sicuramente quella di non deludere le Vostre aspettative, anzi di metterci a disposizione per operare proficuamente nel bene della nostra categoria.

Mauro Volontè

INCONTRI, VISITE ED EVENTI ORGANIZZATI DAL GRUPPO GIOVANImarzo 2010Convegno: “Feeding Wellness in the Italian Food Industry: an analysis of companies’ approaches” relatore Dott. Ing. Marco CattaneoConvegno: “China: a 60 minutes journey covering Chinese modern history, politics, economy and language”, uno sguardo sui principali aspetti culturali, sociali, politici ed economici che caratterizzano la Cina contemporanea.Convegno sulla progettazione dell’illuminazione, 2° incontro: “Spazio” relatore Arch. Gianni RonchettiConvegno sulla progettazione dell’illuminazione, 3° incontro: “Dimensione” relatore Arch. Gianni RonchettiCineforum Gruppo Giovani: “Apocalisse nel deserto”aprile 2010Convegno sulle opere portuali, 1° incontro: “Progettazione porti turistici”, relatore Dott. Ing. Paolo ViolaConvegno sulle opere portuali, 2° incontro: “Pianificazione dei porti commerciali”, relatore Dott. Ing. Paolo ViolaConvegno: “ Impianti di Ventilazione e Condizionamento a Contaminazione Controllata” relatore Dott. Ing. Mauro Volontè

ASSEMbLEA ANNUALE DEGLI ISCRITTI: ELOGI CHE CI ONORANO!

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PUbbLICAZIONIVille in Portogallo Autore: carlotta tononeditore: electaprezzo: 60 euroIl volume presenta una rassegna di 18 case monofamiliari rea-lizzate recentemente in Portogallo dai più illustri rappresen-tanti dell’attuale panorama architettonico e dalle generazioni più giovani, suggerendo una riflessione più ampia intorno ai caratteri dell’architettura contemporanea lusitana.

Ville in svizzeraAutore: Mercedes daguerreeditore: electaprezzo: 58 euroIl volume offre la possibilità di focalizzare l’attenzione sugli sviluppi recenti del dibattito architettonico elvetico, attraver-so una selezione di progetti rilevanti realizzati in questi ultimi anni, opera di giovani emergenti e di autori ormai consacrati a livello internazionale.

Inviato alla biennaleAutore: gillo dorfleseditore: libri scheiwillerprezzo: 18 euroGillo Dorfles, maestro della Critica italiana il quale accostan-do i vari testi in cui sono state raccolte le sue recensioni della biennale di Venezia, delinea una storia estremamente artico-lata del gusto artistico dagli anni Quaranta da oggi.

I giardini di Russell PageAutori: Marina schinz, gabrielle van zuylen, con un testo di paolo pejroneeditore: electaprezzo: 49 euroIl volume è la prima monografia completa pubblicata in ita-liano che ripercorre l’intero percorso professionale e la for-mazione artistica di Russell Page (1906-1985), tra i massimi progettisti di giardini del xx secolo.

Opere e progettiMauro galantinoAutori: silvia Milesi, testi di K. Frampton e v. gregottiprezzo: 65 euroeditore: electaPrima monografia dedicata a mauro Galantino, uno tra i più rigorosi e prolifici architetti italiani della generazione succes-siva a quella dei maestri della tendenza.

the modernist Houseeditore: phaidon press limitedprezzo: 19,95 euroedizione: inglesethe modernist House propone una panoramica completa ed esaustiva delle 100 case più rappresentative del movimento modernista in tutto il mondo, dall’inizio del xx secolo ai giorni nostri.

lInee GuIDa PeR PROGettI eseCutIVIIl Gruppo Giovani Ingegneri ha sviluppato delle linee guida utili alla redazione dei Progetti Esecutivi.L’ intento non è quello di insegnare il proprio operato, ma fornire le indicazioni di carattere tecnico che un professioni-sta, coinvolto in un procedimento edile, deve considerare per redigere un progetto esaustivo.Le linee guida, suddivise nella aree specialistiche, saranno quindi un vademecum in ausilio al progettista.I settori dell’Ingegneria coinvolti:architetturastruttureacusticaImpianti meccaniciImpianti elettriciI membri del Gruppo di Lavoro che hanno partecipato alle riunioni e fornito il loro contributo per redigere le Linee Guida sono:Ing. Paolo Balbarani, Ing. Vincenza Barbaro, Ing. Simone Bologni, Ing. Alessandra Giornelli, Ing. Gabriele Lobaccaro, Ing. Arianna Minoretti, Ing. Mauro Volontè. Un particolare rin-graziamento va alla segretaria del nostro Ordine, Sig. Emma Bolognesi, per la pazienza e l’estro con i quali ha curato la grafica del “personaggio” di ogni volantino. In ogni numero del notiziario verrà allegato un inserto dedi-cato ad un area tematica. La parte retrostante del volantino è dedicato alle eventuali note aggiuntive che ogni professionista può inserire. In questo numero del notiziario è allegato il primo inserto di inquadramento generale del progetto dedica-to alla parte Architettonica.Gli inserti successivi saranno seguiti da una annotazione sulla normativa di riferimento specifica.Auspicando che il nostro contributo possa essere utile nel sup-portare ogni professionista nella propria attività professionale, con il solo fine di fornire un promemoria per la redazione dei progetti esecutivi, abbiamo scelto una veste grafica leggera e un po’ autoironica: Top-ING significa Ingegneri ad alto livello, come alto deve essere il livello di definizione dei progetti esecutivi.Del resto la nostra professione richiede sempre molta serietà e professionalità e come dice Oscar Wilde “La vita è una cosa troppo seria perché si possa parlarne sul serio”…

Arianna Minoretti e Mauro Volontè

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ARGOMENTI

Con grande piacere riceviamo dai progettisti il testo che vi proponiamo, contenente il loro punto di vista sulla controversa vicenda.Li ringraziamo sentitamente per la collaborazione con il nostro notiziario.

Con riferimento a quanto riportato in questi giorni sulla stam-pa locale nazionale relativamente all’abbattimento del muro sul lungolago di Como, riteniamo opportuno contribuire alla lettura degli avvenimenti che hanno modificato il progetto originario da noi predisposto per in carico dell’Amministra-zione Comunale e nell’interesse della Città, ed il cui obiettivo principale era e resta la difesa idraulica della città. Utilizzando alcune strutture destinate a tale finalità, in realtà il progetto proponeva, di nostra iniziativa, la riqualificazione di tutto il lungolago, consistente principalmente nell’allargamento della fascia lacustre per uno spessore variabile da mt. 15 a 20, con utilizzo, in considerazione dei prolungati periodi di riposo, di paratie mobili con funzionamento automatico a ventola ed impiego di materiali di pregio sia per quanto riguarda le superfici verticali lungo tutto il fronte lago (murature in pietra a vista di Moltrasio) sia per quanto riguarda le superfici oriz-zontali; un sistema di complesse opere di ingegneria idraulica con paratoie mobili a funzionamento verticale collocate nel lago ed opere di sistemazione esterna di rilevante pregio ambientale, avrebbero consentito di realizzare avanti Piazza Cavour uno specchio d’acqua, immagine del vecchio porto esistente nell’800.Il progetto se unitariamente realizzato, avrebbe assicurato alla città un momento di grande modernità, e per onorare l’arte di uno scultore comasco di fama mondiale legata al progetto anti esondazione, prevedeva, per il controllo delle esondazioni sul lato Giardini di Ponente l’installazione di una “grande traccia plastica” di Francesco Somaini di modesta altezza che avrebbe conferito all’intervento una valenza artistica in aggiunta agli altri importanti monumenti storici della città.Al progetto si è giunti attraverso un percorso maturato di concerto con l’Amministrazione Comunale ma caratterizzato dalla costante preoccupazione dell’Ente di contenere i costi nell’ambito del finanziamento disponibile: nel 1995 la difesa idraulica su tutto il fronte era prevista con un sistema di paratoie a ventola senza opere fisse, successivamente nel 1998 modificato e sostituito con l’opera-scultorea collocata al centro del nuovo spazio pedonale con andamento diagonale, e

ancora nel 2004, in attesa di ulteriori finanziamenti, sostituita da un provvisorio manufatto in c.a. di identiche dimensioni. Successivamente nel corso dei lavori l’Amministrazione Comunale ha predisposto, di propria iniziativa, una serie di varianti che di fatto oggi costituiscono un nuovo progetto assai frammentario, formato dalla casuale aggregazione di istanze di provenienza diversa predisposto con una improv-visata nuova ricca dotazione di finanziamenti da parte della Regione Lombardia, che pur realizzando gli obiettivi di difesa idraulica offre una connotazione ambientale diversa e a nostro giudizio meno pregevole rispetto alla soluzione individuata nel progetto originario. Una prima sostanziale modifica e dequali-ficazione è stata subita dal progetto già in sede di appalto con l’accettazione da parte dell’Amministrazione Comunale della proposta di sostituzione delle murature a lago in pietra di Moltrasio con pannelli prefabbricati di rivestimento. La ulte-riore proposta “migliorativa” contenuta nella variante riporta sul marciapiede la linea di difesa delle paratie a scorrimento verticale nel tratto antistante Piazza Cavour, annullando il previsto specchio d’acqua e di fatto alterando la connotazione ambientale in modo determinante: i piloni di sostegno delle paratie, dell’altezza di circa mt. 1,20, posizionati sul marcia-piede, costituiscono un rilevante disturbo visivo ed anche un impedimento della fruizione dello spazio pedonale. Infine l’utilizzo di panconi in alluminio con posizionamento manuale, per l’elevato numero di elementi, comporterà per la messa in atto un complesso sistema organizzativo di gestione nonché un rilevante impatto ambientale durante le emergenze.Elementi tutti che rendono a nostro avviso oggi la soluzione proposta peggiorativa rispetto al progetto esecutivo da noi predisposto.Facciamo rilevare infine che l’assetto definitivo ambientale e visivo proposto dalla variante con le relative implicazioni economico-strutturali potrà essere definito ed esauriente solo dopo il risultato del Concorso Internazionale di architet-tura che gli Enti interessati intendono promuovere. Ma dal Concorso, che in considerazione degli elementi già definiti e immodificabili avrà minimi spazi e possibilità per incidere in maniera significativa sul risultato finale, non ci si può atten-dere sostanziali miglioramenti rispetto alla situazione della variante in corso di approvazione.

Ugo MaioneRenato Conti

Carlo Terragni

LUNGOLAGO DI COMO

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Nella nostra società rischiano di restringersi gli spazi di autonomia degli individui e di espressività delle culture che la compongono, a causa di un’idea ipertrofica e pervasiva dell’intervento legislativo. Se vogliamo difendere l’idea di una società libera, pluralista e al tempo stesso rispettosa delle diversità e dei valori fondamentali che ne costituiscono il cemento, è necessario tutelare gli spazi di garanzia (a partire da istituzioni quali la Corte Costituzionale, la Presidenza della Repubblica, la magistratura ecc.) e valorizzare le realtà intermedie: il mondo degli interessi e delle competenze e l’autonomia delle diverse professionalità a cui si riconosce un ruolo di rilevanza pubblica. E’ il caso dei temi eticamente sensibili, e in particolare di quelli che riguardano la fine della vita. Occorre in questo campo partire dalla consapevolezza che le norme presenti in una società sono in primo luogo quelle isti-tuzionalizzate dalla pratica nel costume e nelle consuetudini a volte plurisecolari. In genere, nell’opinione comune, si tende a considerare la scienza come il campo delle certezze, dove l’oggettività non lascia spazio alla soggettività, al capriccio, alla contraddizione. Secondo noi, il medico, come individuo che dedica gran parte della propria vita ad un’attività fondata sulla scienza, non può dire di possedere certezze; o meglio, parafra-sando Socrate, può nutrire un’unica certezza, quella appunto di non possedere certezze. Il medico deve porsi di fronte non solo alla malattia, ma soprattutto al singolo paziente, in un atteggiamento di estrema attenzione e di estrema umiltà, senza favorire tesi precostituite e senza prevaricare con le proprie convinzioni aprioristiche su quanto il singolo malato vuole più o meno esplicitamente esprimere. Nella nostra società, è acquisita da tempo la convinzione che il ruolo dei medici (anche a prescindere dai contenuti spe-cifici del Giuramento di Ippocrate) sia incompatibile tanto con l’esercizio attivo dell’eutanasia, quanto con il cosiddetto accanimento terapeutico. Nell’area intermedia tra questi due estremi, tra cui rientra il tema della sospensione delle cure, è inevitabile che si riconosca una discrezionalità che investe in primo luogo la volontà del paziente – la quale costituisce un argine invalicabile nei confronti di qualsiasi intrusione dall’esterno - e quindi quella dei familiari e dei medici stessi, e questi ultimi sono chiamati a svolgere un ruolo non solo di meri esecutori, ma di soggetti responsabili costantemente impegnati nell’opera di chiarificazione e di sostegno delle scelte maturate o che vanno maturando nella cerchia più prossima all’inte-ressato. Peraltro esiste una distinzione tra certezza in campo

TESTAMENTO bIOLOGICO

teoretico ed in campo etico quindi nessuno può costruire un paradigma che si possa declinare in ogni situazione ed in ogni tempo. L’argomento secondo cui nella legge sul testamento bio-logico dovrebbe precipitare il quadro di valori della tradizione culturale propria dell’etica cattolica può essere contestato con due semplici constatazioni. La prima, di principio, è che questa interpretazione del ruolo della legge contrasta con la pratica e con le norme consolidate, che vedono, ad esempio, da parte dei medici, il rispetto delle decisioni di quanti, come i Testimoni di Geova, rifiutano, sottoscrivendo un’apposita dichiarazione, cure indispensabili per la sopravvivenza. La seconda consiste nella presa d’atto che, da sempre, la volontà di un paziente, il quale, giunto alla fine, dichiari di non voler essere più curato, viene rispettata, senza che questo abbia mai suscitato censure da parte delle stesse autorità ecclesiastiche. L’Associazione medici cattolici di Milano, dopo il caso Eluana ha proposto una «alleanza terapeutica» tra malato e personale sanitario come terza via tra «paternalismo medico» e «autonomia assoluta» del paziente. Non sono solo i Veronesi, dunque, e i «laicisti» come lui, a sostenere queste idee, ma sia pure con qualche distinguo anche molti camici bianchi vicini alla Chiesa. È sensato discutere se il testamento biologico debba avere un carattere più o meno vincolante per il medico, se si possa modificarlo in qualsiasi momento. Esiste dunque uno spazio di libertà degli interessati, di responsabilità dei medici e di umani-tà da parte della società che deve essere tutelato. La legge deve porsi questo obiettivo e non invece quello opposto di imporre vincoli o di liberare la società da qualsiasi responsabilità, pena il venire meno di principi fondamentali dello Stato di diritto e della solidarietà verso chi soffre.Nel testo “classico”del giuramento di Ippocrate, il medico giura di “scegliere il regime per il bene dei malati secondo le sue forze e il suo giudizio”, di astenersi “dal recar danno e offesa”, e di non somministrare “a nessuno, neppure se richiesto, alcun farmaco mortale”. Nel testo moderno, analogamente, il medico giura di “non compiere mai atti idonei a provocare deliberata-mente la morte di un paziente” e di “astenersi dall’accanimento diagnostico e terapeutico”.Il termine “accanimento”, come si può facilmente intuire, defi-nisce un atteggiamento terapeutico che si ostini in modo gra-tuito, cioè quando non esiste più alcuna speranza di un miglio-ramento delle condizioni del paziente, a praticargli terapie sicuramente prive di qualunque possibilità di successo, a volte persino a scopi sperimentali, e magari addirittura inutilmente

il gruppo giovani sottopone questo argomento all’attenzione degli iscritti che,

pur non essendo, strettamente correlato all’attività professionale dell’ingegnere,

ha comunque grande attualità e rilevanza morale; ritengo pertanto possa trovare spazio nelle nostre pagine ed invito i lettori

a inviare eventuali commenti in merito.

Luisella Garlati

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dolorose, laddove la parola “dolore” andrebbe intesa non solo come dolore fisico, ma anche come progressiva degradazione psicologica della persona sottoposta a tali cure.L’ostinazione nel praticare cure inutili va quindi a tradire l’altra frase del giuramento di Ippocrate, con cui il medico si impegna a “perseguire … la tutela della salute fisica e psichica dell’uo-mo e il sollievo dalla sofferenza”.E’ inutile sottolineare che siamo tuttora praticamente incapaci di raggiungere la certezza riguardo al permanere o meno del dolore fisico, nei pazienti che si trovano in determinate con-dizioni, quali per esempio alcuni tipi di coma, dove il malato è impossibilitato a richiamare direttamente la nostra attenzione sul dolore che egli eventualmente percepisca.Pertanto è utile anche una semplicistica didattica distinzione tra “coma reversibile “ e “coma irreversibile”. Il “coma rever-sibile”, è lo stato d’incoscienza dovuto a danni cerebrali che possono guarire. Si parla invece di “coma irreversibile” quando si ritiene che le lesioni, che provocano l’incoscienza, siano così gravi da non poter essere recuperate. Questo non ha nulla a che vedere con la morte, poiché, pur essendo venuta meno definiti-vamente la coscienza, le funzioni vitali del cervello permango-no e i pazienti in tali condizioni possono sopravvivere talvolta anche per parecchi anni. Inoltre quello di “coma irreversibile” è un giudizio clinico, e come tale non infallibile: può accadere, anche se raramente, che un coma ritenuto irreversibile venga in realtà recuperato. E analogamente è utile specificare la ter-minologia di “morte”. Si parla di “morte clinica” quando cuore e polmoni si arrestano per qualche minuto, ma è ancora possi-bile riattivare il sistema cardiocircolatorio prima che i tessuti degenerino (le cellule nervose muoiono già dopo due minuti). Si dice invece che la “morte cerebrale” corrisponde alla morte effettiva dell’organo cervello, diagnosticata in modo adeguato, e non è reversibile: sono cessate tutte le funzioni cliniche dell’intero cervello, cioè non solo la coscienza, ma anche le funzioni vitali della respirazione e della circolazione sanguigna, e le funzioni integrative. Ed ancora: si parla di “morte biologica” quando in una prima fase cessano di funzionare cuore, polmoni e sistema nervoso, mentre dopo 24-48 ore muore ogni singola cellula (morte assoluta).E tra queste due fasi si può di norma procedere all’espianto. Va aggiunto che nel passato la morte era considerata un evento del tutto naturale e fisiologico, in una società dove l’anziano vicino al trapasso trascorreva le ultime ore a casa propria, circondato dall’affetto dei suoi cari, e poteva sia assicurarsi di trasmettere le proprie ultime

volontà, sia congedarsi dai familiari comunicando loro i propri pensieri definitivi. Oggi invece - in una società dove la vita si è allungata, la bellezza del corpo giovane può essere ricostruita in tarda età, e addirittura possono partorire donne che abbiano già concluso la menopausa - la morte è considerata dai più un evento quasi in-naturale, addirittura ingiusto, al punto che si rifugge dal parlarne e persino dal pensare ad essa; inoltre, oggi la morte è ospedalizzata, e il paziente è costretto ad affrontarla in un letto e in una stanza del tutto impersonali, lontano dai propri cari e circondato da personale che, anche quando sin-ceramente dedito e affettuoso, gli è pur sempre estraneo. Non può dunque stupire che i più pensino con orrore alla possibilità di trascorrere in questo modo i propri ultimi momenti di vita. Di fronte a simili situazioni, reagire con asserzioni ideologiche rischia di essere non solo inutile, ma addirittura impietoso, a volte persino inumano. Alcuni autori intendono la morte come un processo e non come un fatto o evento, basandosi sul fatto che in tutti i tessuti dell’organismo avvengono una serie di cam-biamenti degenerativi e distruttivi normalmente conseguenti, altri autori definiscono la morte come la perdita irreparabile di ciò che è essenzialmente significativo della natura umana, cioè delle funzioni superiori di indole conoscitiva, volitiva e capace di stabilire relazioni con l’ambiente (interpretazione da cui dissentiamo con rigore). Altri ancora infine ritengono la morte come la cessazione permanente del funzionamento del-l’organismo umano come un tutto (ci sarebbe a questo punto da discutere sulle attività di posizionamento del pace maker o sul trapianto d’organi). L’interpretazione più comune sostiene che l’essere umano è morto solo quando si è avuta la cessazione irreversibile del funzionamento dell’intero encefalo: cervello, cervelletto e tronco encefalico (“morte cerebrale totale”), perché solo allora si può parlare della cessazione del funziona-mento dell’organismo come un tutto. Questa posizione è stata assunta dall’Associazione Medica Mondiale (Dichiarazione di Sidney, 1968, riveduta nella XXXV Assemblea, tenuta a Venezia nel 1983), e dalla Commissione convocata dal Presidente degli Stati Uniti d’America e dalla Pontificia Accademia delle Scienze (ottobre 1985). Peraltro in Gran Bretagna la Conferenza dei Reali Collegi Medici ha concentrato la sua attenzione sul criterio basato sulla cessazione irreversibile del funzionamento del solo tronco encefalico. La Commissione Presidenziale degli Stati Uniti sostiene che il criterio inglese offre più una prognosi che una diagnosi, cioè considera un momento in cui il processo che conduce alla morte è inarre-

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stabile, non la morte avvenuta: è difficile considerare già morta una persona con il tronco encefalico irreversibilmente dan-neggiato, e la cui respirazione viene mantenuta artificialmen-te, ma nella cui corteccia cerebrale l’elettroencefalogramma registra ancora una qualche attività. Infine, brevemente, per considerare il concetto di “interruzione di terapia” riteniamo, in maniera sintetica perché quest’altro punto meriterebbe, da sé, un’intera disquisizione, che si debbano tener bene presenti alcuni concetti. Innanzitutto il concetto di “imminenza della morte”: infatti, una premessa all’accanimento terapeutico è che il paziente sia morente, non che sia “cronico”, “stazionario” indipendentemente dalla gravità delle sue condizioni. Questo comporta l’idea dell’efficacia del trattamento che non mira a “prolungare” la vita, bensì a “ mantenerla”, in quanto senza di esso verrebbe meno. E per concludere la discussione sull’idea della “sofferenza”: spesso non si ha la certezza di “quanto” un paziente soffra, ma si deve optare per alleviare le sofferenze, e comunque optare per la vita senza “usare” la morte come mezzo per alleviare le sofferenze. Peraltro proprio questa “incertezza” induce alla considerazione che la fatica di vivere potrebbe per gran parte essere, anche a ragione, se vogliamo, attribuibile a chi gravita intorno al paziente più ancora che al paziente stesso. Occorre inoltre tenere presente un tipo di “sof-ferenza”, che forse potremmo definire psicologico-culturale: è la sofferenza che deriva al malato dal costatare il drammatico, se non tragico, mutamento del suo ruolo sociale. In una società dove l’etica tradizionale va progressivamente scomparendo per lasciare spazio ad una concezione profondamente narcisistica dell’individuo, e dove il valore della persona si misura ormai con il successo delle sue performance e il suo adeguamento ai nuovi canoni estetici, il malato non può non avvertire la propria condizione di dipendenza pressoché totale come in qualche modo “inferiore” agli standard del contesto che lo circonda; non può non sentire in qualche misura lesa la propria dignità di persona; e che questo fenomeno ci sembri deprecabile o meno, errato o meno, sta di fatto che esso si verifica nella realtà concreta, e quindi occorre tenerne conto.A parere nostro, quindi decisamente soggettivo, la morte fa parte della vita e la vita fa parte della morte. E’ il desiderio di vivere o di morire a tutti i costi ad essere contrario alla natura delle cose.

Doris Mascheroni Dottoressa, Primario dell’unità operativa di Medicina Generale presso l’istituto clinico Villa Aprica di Como

Vorrei dare un parere, come persona e non come ingegnere, alla diatriba sul testamento biologico, che vede schierato il mondo medico da una parte e quello giuridico dall’altra.Credo che la presenza di leggi, che limitano la possibilità di scelta da parte dell’individuo, presuma la mera consa-pevolezza di avere delle precise certezze, o per lo meno fondamenti in cui noi scegliamo di credere, delle verità assolute. La stessa matematica, che noi consideriamo “la scienza esatta”, si basa su assiomi, principi che assumiamo come veri o perché ritenuti evidenti, o perché forniscono il punto di partenza di un quadro teorico di riferimento. Secondo la geometria Euclidea, per esempio, esistono cinque postulati o assiomi su cui vengono costruiti tutti i ragionamenti relativi; se scegliessimo di non credere che tra due punti passi una e una sola retta, o che una retta terminata possa essere prolungata continuamente in linea retta, o che per un punto esterno ad una retta passi una ed una sola retta parallela a quella data, ecc., cadrebbero tutti i nostri ragionamenti e le nostre deduzioni.Il parare medico esprime in maniera molto chiara l’as-senza di certezze, poiché ognuno è fatto a proprio modo, ha avuto esperienze differenti e soprattutto reagisce in maniera diversa a stimoli e pressioni esterne. Porre dei vincoli alla vita, implica avere una visione meccanicistica non solo del corpo umano, ma anche delle diverse fasi che attraversa, entrambe affermazioni completamente errate. La morte non è un momento preciso e definito nel tempo; comunque la si guardi questa rappresenta un processo, lungo o breve che sia. Voler definire dei parametri che indichino al medico quando è il momento di ”staccare la spina”, non ha alcun senso, perché appunto non si è certi di cosa stia accadendo veramente. La crescente scolarizzazione della società odierna ha portato ad una crescente presunzione delle persone di credere di saperne più del medico e dunque vedere quest’ultimo come il boia che presidia gli ultimi momenti di vita di una persona. Il medico non vuole né la morte precoce del paziente, né la sua vita forzata; il medico, professionista serio, vuole ciò che è meglio per il paziente in quel momento ed in quelle condizioni di salute e dunque credo che lasciarlo libero di lavorare, senza dargli responsabilità divine, sia la maniera più corretta di procedere.

Marco Cattaneo

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ReGIOne lOmbaRDIa

DelIbeRazIOne GIunta ReGIOnale lOmbaRDIa 24 marzo 2010, n. 8/11516Aggiornamento alla legge regionale n. 5/2010 dell’allegato 1 alla d.g.r. 10564/2009 relativa alle moda-lità applicative delle disposizioni in materia di sanzioni amministrative per la violazione delle procedure di valutazione di impatto ambientale e di verifica di assoggettibilità.(b.u.r.l. n. 14 del 6/04/210 – serie Ordinaria)

aPPaltIDelIbeRazIOne 2 marzo 2010(Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e Forniture)regolamento in materia di esercizio del potere sanzionatorio da parte del-l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.(g.u. n. 66 del 20/03/2010)

DeteRmInazIOne 11 marzo 2010,n. 2(Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e Forniture)problematiche relative alla disciplina applicabile all’esecuzione del contratto di concessione di lavori pubblici.(g.u. n. 79 del 6/04/2010)

DeCRetO leGIslatIVO 20 marzo 2010, n. 53Attuazione della direttiva 2007/66/ce che modifica le direttive 89/665/cee e 92/13/cee per quanto riguarda il miglioramento dell’efficacia delle pro-cedure di ricorso in materia d’aggiudi-cazione degli appalti pubblici.(g.u. n. 84 del 12/04/2010)

muD: nuOVa mODulIstICa e PROROGa PResentazIOneD.P.C.m. 27aprile 2010Modifiche al modello unico di dichiara-zione ambientale (Mud)il nuovo modello di dichiarazione allega-to al decreto in oggetto, con le relative istruzioni, è valido per le dichiarazio-ni relative all'anno 2009 e sostituisce il precedente pubblicato in allegato al d.p.c.M. 02/12/2008. (g.u. n. 98 del 28/04/2010 - suppl. Ordinario)

effICIenza eneRGetICa neGlI usI fInalIDeCRetO leGIslatIVO 29 marzo 2010, n. 56 Modifiche ed integrazioni al decreto 30 maggio 2008, n. 115, recante attua-zione della direttiva 2006/32/ce, con-cernente l’efficienza degli usi finali del-l’energia e i servizi energetici e recante abrogazioni della direttiva 93/76/cee. il decreto modifica gli artt. 2, 3, 4, 10 e 11 del d. leg. 30-5-2008, n. 115, l’art. 27 della legge 23-7-2009, n. 99 e l’al-legato c del d.leg. 19-8-2005, n. 192. (g.u. n. 92 del 21/04/2010)

ambIenteDeCRetO leGIslaVItO 23 febbraio 2010, n. 49Attuazione della direttiva 2007/60/ce relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni.(g.u. n. 77 del 02/04/2010)

semPlIfICazIOne attIVIta’ e PeRmessI eDIlIzIDeCRetO leGGe 25 marzo 2010,n. 40disposizioni urgenti tributarie e finan-ziarie in materia di contrasto alle frodi fiscali internazionali e nazionali opera-te, tra l’altro, nella forma dei cosiddetti «caroselli» e «cartiere», di potenziamen-to e razionalizzazione della riscossione tributaria anche in adeguamento alla normativa comunitaria, di destinazione dei gettiti recuperati al finanziamento di un Fondo per incentivi e sostegno della domanda in particolari settori. contiene importanti misure di sostegno all’attivi-tà produttiva ed ai consumi, nonché per lo snellimento degli adempimenti burocratici connessi all’attività edilizia. (g.u. n. 71 del 26/03/2010)

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LA VOCE DEGLI ISCRITTI

CONTRIbUTI DEI LETTORI:- AUMENTO CONTRIbUTI INARCASSA- CHI RAPPRESENTA GLI INGEGNERI DIPENDENTI

aumentO COntRIbutI InaRCassaHo ricevuto la mail di ieri 31/03/2010 in merito all’oggetto.Con tempismo, confermato dal costante comportamento spocchioso di Inarcassa, sono stati ratificati gli aumenti contributivi immediatamente dopo le elezioni dei nuovi delegati.Questi aumenti non sono stati approvati prima delle elezioni con chiaro intento di evitare una valanga di proteste che avrebbero messo in pericolo il consenso elet-torale per i delegati uscenti che difficilmente sarebbero stati rieletti.Tra l’altro un minimo di buon gusto e di opportunità oltre che di un saggio principio di rispetto verso gli eletto-ri avrebbero suggerito di far ratificare l’aumento ai nuovi delegati eletti e non a quelli ormai decaduti (ancorché alcuni dei quali verranno probabilmente rieletti).Trovo francamente irritante e offensivo per gli ingegneri e per la loro intelligenza questo colpo di mano di pessimo profilo, improvviso ed improvvisato ed attuato dopo soli 15 giorni dalla chiusura dei seggi per il rinnovo dei delegati.

Né può valere una giustificazione del tipo “... ma era già tutto previsto ...” perché sarebbe l’ennesima foglia di fico già ampiamente collaudata.Con i tempi che corrono i professionisti sono a corto di lavoro, le imprese non investono, i pagamenti si fanno desiderare o non vengono effettuati, le norme e leggi diventano sempre più difficili ed incomprensibili perché non vengono coinvolti gli ingegneri, le tasse di ogni tipo hanno raggiungono livelli insopportabili ed inarcassa cosa fa?Aumenta i contributi naturalmente!

Tutto ciò in perfetta coerenza con un comportamento tenuto da lungo tempo e per mantenere uno status quo formato da stuoli di dirigenti ed impiegati in soprannu-mero rispetto all’effettiva mole ( sic !) di lavoro da svolge-re e per mantenere una cosiddetta sostenibilità la cui con-ferma e validità nel tempo sono tutte da dimostrare. In altra sede parleremo poi delle differenze di trattamento tra dipendenti inarcassa e gli ingegneri nell’ottenimento di prestiti.No cari delegati, non è così che ci si comporta. Voi siete

stati eletti per rappresentare noi ingegneri e non per obbedire ciecamente e con costante orientamento a coloro che vi metto sotto il naso ogni e qualsiasi provvedimento vessatorio.Questo è un altro passo falso che farà perdere ancor più la già scarsa popolarità del sullodato avido ente.

Giampiero Ajani

La risposta alle osservazioni del collega

nell’articolo sulla riforma di Inarcassa

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lavoro dei progetti europei LEONARDO 2 “Quality Charter of Higher Engineering Education for Industry”, QUESTE “Quality system of European Scientific and Technical Education”, EUR-ACE “Accreditation of European Engineering Programmes and Graduates in the field of Engineering” e ENG-CARD “ European Engineering professional card” e membro del network Europeo TREE “Teaching and research in Engineering in Europe”. Tutto quanto sopra è descritto e ben documentato anche sul nostro notiziario.

Non dimentichiamo quanto riportato sul sito web dell’Or-dine nella voce Commissioni: Dipendenti.In quasi trent’anni quante volte sono stato votato per il Consiglio dell’Ordine, quante volte nel programma eletto-rale ho fatto riferimento al mio impegno nel rappresen-tare gli Ingegneri Dipendenti, quante volte alle Assemblee annuali ho descritto l’attività della Commissione Ingegneri Dipendenti…..Quante volte ho dissertato sulla mia vita lavorativa come dipendente di Società Internazionali, portando aneddoti tanto curiosi ed avventurosi, da essere stato definito dall’ex Presidente Manlio Cantaluppi, come una specie di Indiana Jones dell’ingegneria.

Dopo tutto questo, qualcuno potrebbe pensare “in quale mondo l’Ing. Roda ha vissuto?”Io invece penso che la concentrazione dell’Ing. Roda sul quotidiano della professione di Ingegnere (così è riportato sul nostro Albo “Ingegnere Professionista”) e il suo percor-so su questo binario, non gli ha consentito di accorgersi dell’ampio panorama dell’Ingegnere Dipendente, che da lungo tempo scorre ai lati del suo sguardo.

Giordano Zappa

L’ing. Giordano Zappa è consigliere

dell’Ordine dal 1992,

dal 2005 al 2009 ha ricoperto la carica di vicepresidente,

ha svolto attività quale ingegnere dipendente fino al 2005

anno in cui è andato in pensione.

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CHI RaPPResenta GlI InGeGneRI DIPenDentI?Non fa parte del mio DNA rimbeccare ad una “contro lettera”, tra l’altro in parte condivisibile.Ma non posso rimanere indifferente al fatto che venga diffusa una notizia del tutto errata.

L’Ing. Alberto Roda, nella sua lettera “Considerazioni sulle recenti elezioni del Consiglio e del ruolo dei Consiglieri” asserisce “Da ultimo, vi è un aspetto nella composizione del Consiglio e nella attribuzione delle cariche sulla quale sarebbe utile una riflessione, vale a dire la marginalità degli ingegneri dipendenti, per i quali non vi è alcun rappresentante in Consiglio…….”Questa è bella: è dal 1988 (un anno dopo l’iscrizione all’Ordine di Como dell’Ing. Roda) che mi occupo e rappresento gli Ingegneri Dipendenti e dal 1992 faccio parte del Consiglio dell’Ordine e per un certo periodo con incarico di VicePresidente. Non credo di aver tenuta nascosta la carica assegnate-mi.Trascuriamo pure gli anni precedenti al 1993, anno in cui è stato pubblicato il N° 1 del notiziario, ma non possiamo dimenticare gli innumerevoli articoli che ho pubblicato sui notiziari seguenti col titolo prima “ e noi ingegneri dipendenti….” , poi “NOI INGEGNERI DIPENDENTI” ed infine “INGEGNERI DIPENDENTI”Già dal 1995, a Como, ho organizzato un convegno con il CNI, “Tutela del ruolo e della figura dell’Ingegnere Dipendente” il cui resoconto si trova sul sito web del CNI.

Fin dalla sua istituzione sono stato, spero di esserlo anche per il futuro, uno dei più attivi promotori e partecipanti del CNID (Coordinamento Nazionale Ingegneri Dipendenti).Responsabile per il nord Italia dell’Associazione ASSID (Associazione Ingegneri D’Azienda) confluita poi in ASSIA (Associazione Ingegneri ed Architetti)Da dieci anni membro del Comitato Esecutivo di APQ (Associazione Quadri ed Alte Professionalità) e rappre-sentante di EUROCADRES (Associazione Europea dei Quadri), attività ben descritte e documentate nel nostro notiziario. I Quadri sono una categoria di lavoratori di livello superiore agli impiegati.Nell’ultimo decennio sono stato membro del gruppo di

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ATTIVITA' ISTITUZIONALE

3 e 25 marzoL’ing. Gerosa e l’ing. Marelli partecipano agli incontri per la definizione del con-corso area a lago

25 marzo e 15 aprileRiunione di Consiglio con il seguente o.d.g.:1) Lettura e approvazione del verbale del 4 marzo 2010;2) Approvazione bilancio consuntivo 2009;3) Nuove iscrizioni e cancellazioni;4) Commissione Parcelle;5) Linee guida per affidamento di incarichi;6) Concorso Brianteo: nomina di due giurati;7) Regolamento del Consiglio dell’Ordine;8) Deutsche Bank: offerta di prodotti e servizi bancari e finanziari;9) Verga It srl: richiesta nominativi di Chartered Engineer;10) Comunicazioni del Presidente e dei Consiglieri;11) Varie ed eventuali:11a) Amministrazione Provinciale: ratifica segnalazioni;11b) Comune di Erba: ratifica segnalazione;11c) Nuove iscrizioni e cancellazioni;11d) Commissione Ingegneria dell’Informazione della Consulta;11e) Sig. Mariano Lauletta: richiesta nominativi.

26 marzoL’ing. Viola partecipa alla riunione del Comitato Coordinamento Commissione Marittima, a Roma

30 marzoL’ing. Ajani e l’ing. Marelli partecipano

alla riunione della Consulta Regionale Lombarda, a Milano

1 aprileL’ing. Marelli incontra il Sindaco del Comune di Como per discutere alcuni aspetti del concorso area a lago

7 aprile 2010Riunione della Commissione per la pre-disposizione delle linee guida per l’affi-damento di incarichi pubblici

10 aprile Assemblea degli iscritti

12 aprileL’ing. Garlati partecipa alla riunione della Commissione sulle competenze dei geometri della Consulta Regionale Lombarda, a Milano

14 aprileL’ing. Pedranzini partecipa alla riunio-ne della Commissione per l’ingegne-ria dell’Informazione della Consulta Regionale Lombarda, a Pavia

6 maggioRiunione di Consiglio con il seguente o.d.g.:1) Lettura e approvazione del verbale del 25 marzo e 15 aprile 2010;2) Nuove iscrizioni e cancellazioni;3) Commissione Parcelle;4) Comune di Oltrona San Mamette: segnalazione di abuso edilizio, decisioni conclusive;5) Concorso Brianteo: approvazione relazione conclusiva;6) Festa degli iscritti: organizzazione;7) Congresso e Campionato di calcio a Torino: comunicazioni e decisioni in merito;

8) Albo specialisti: nuove iscrizioni;9) Spille con logo dell’Ordine: utilizzo;10) Regolamento del Consiglio dell’Ordine: discussione e approvazione;11) Comunicazioni del Presidente e dei Consiglieri;12) Varie ed eventuali.

7 maggioL’ing. Gerosa partecipa al seminario informativo in materia di Valutazioni Immobiliari, organizzato dal Collegio dei Geometri di Como, presso il Politecnico di Milano – sede di Como

14 maggioL’ing. Gerosa e l’ing. Marelli partecipano un incontro con Casaclima, presso l’AN-CE di Como

17 maggioL’ing. Zappa e l’ing. Sioli sono presenti all’incontro sul progetto Energy CH-IT, presso il salone Nobile di Palazzo Natta a Como

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MARZO - APRILE 2010

TerNe cOllAuDATOrI Data ImpresA cOsTruTTrIce OggeTTO DesIgNATI

15.03.2010 costruzioni edili borgia vincenzo costruzione a uso residenziale di n. 3 villette a schiera in Mariano comense (cO)

1. ing. bellieni umberto2. ing. gAlli Maximiliano3. ing. peduzzi Amalio

25.03.2010 Francesco ciceri costruzioni s.p.A. edificio residenziale lotto “A” di complessivi 12 appartamenti in Montano lucino (cO)

1. ing. bOrellO riccardo2. ing. gArlAti luisella3. ing. pennA Francesco

07.04.2010 impresa Meraviglia s.p.A. ristrutturazione cascina denominata A con realizzazione di box interrati in Montano lucino (cO)

1. ing. bOsetti Arturo2. ing. gerOsA Franco3. ing. perrOne luigi

12.04.2010 leoni costruzioni s.r.l. edificio artigianale in s. Fedele intelvi (cO) 1. ing. bOsisiO Alessandro2. ing. gilArdOni pietro3. ing. pOlAtti davide

26.04.2010 impresa edile F.lli sberna s.r.l. edificio residenziale di n. 6 appartamenti in Montano lucino (cO)

1. ing. bOttinelli Michele2. ing. gussOni rolando3. ing. pOntiggiA natale Maria

26.04.2010 impresa edile la garofalo vadanese s.r.l.

costruzione di n. 2 bifamiliari con struttura in muratura portante in uggiate trevano (cO)

1. ing. bOttinelli paolo2. ing. ieriA Maurizio3. ing. pOrtA Marco

segNAlAZIONI VArIe Data ImpresA cOsTruTTrIce OggeTTO DesIgNATI

29.03.2010 provincia di comosettore edilizia scolastica

richiesta nominativi per collaudi statici e tecnico amministrativi in corso d’opera

1. ing. cApsOni bruno2. ing. de Angelis Alessandro3. ing. dOtti claudio4. ing. guglielMO Angelo5. ing. lOzeJ pier giuseppe6. ing. MArAzzi Aurelio7. ing. MAuri Aldo8. ing. MicherOli Antonio9. ing. nAvA Marzio10. ing. terrAneO bruno

06.04.2010 comune di erba richiesta nominativi ingegneri specialisti trasmessi elenchi Albo specialisti categorie: “ conglomerato cementizio Armato”, “impianti elettrici negli edifici”, “impianti termici e di condizionamento” e sicurezza

08.04.2010 provincia di como richiesta nominativi ingegneri esperi in gallerie e specialisti in impianti

1. ing. bAlzAretti davide2. ing. MAggiOni Franco3. ing. Merlini davidetrasmesso elenco Albo specialisti categoria “impianti elettrici”

19.04.2010 sig. Mariano lauletta richiesta nominativi ingegneri strutturisti in zona erba

1. ing. gAFFuri Anselmo2. ing. nAvA Marzio3. ing. sAlA daniele Ferdinando

SEGNALAZIONI

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MASTER

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IsCRIzIOne InGeGneRI: sezione aNUMERO ISCRIZIONE  DATA ISCRIZIONE  SETTORI DI APPARTENENZA    INDIRIZZO RESIDENZA

COGNOME E NOME    LUOGO E DATA LAUREA    TEL. RESIDENZA

LUOGO E DATA NASCITA  AbILITAZIONE    INDIRIZZO STUDIO

CODICE FISCALE    OCCUPAZIONE  PARTITA IVA  TEL. STUDIO  FAX STUDIO

2825 a 15/04/2010 civile e Ambientale-industriale-dell’informazione 22016 lennO-cO-via rima 6 baRIlI anDRea politecnico di Milano il 19/02/2003 0344 55036cremona il 26/09/1975 e.s. Milano 2003 22016 lennO-cO-via rima 6 brlndr75p26d150F 0344 55036

2819 a 25/03/2010 civile e Ambientale 22073 FinO MOrnAscO-cO-via verdi 9 benzOnI emIlIanO politecnico di Milano il 22/10/2009 cernusco sul naviglio il 24/07/1984 e.s. Milano 2009 bnzMln84l24c523X

2818 a 25/03/2010 civile e Ambientale-industriale-dell’informazione 22031 AlbAvillA-cO-via patrizi 10 beRetta mICHele politecnico di Milano il 17/12/2008 erba il 25/02/1974 e.s. Milano 2009 22032 Albese cOn cAssAnO-cO via v. veneto 8 brtMhl74b25d416F 031 426 310 031 426 310

2823 a 15/04/2010 civile e Ambientale-industriale-dell’informazione 22070 lOcAte v.nO-cO-via giuseppe Mazzini 18 DI fOnzO antOnIO università studi napoli il 23/02/2006 s.Maria capua vetere il 05/02/1975 e.s. napoli 2006 22070 lOcAte v.nO-cO-via giuseppe Mazzini 18dFnntn75b05i234c 0331 075 286

2822 a 25/03/2010 industriale 22079 villA guArdiA-cO-via san gottardo 2 RInI nICOla politecnico di Milano il 20/04/2009 como il 05/09/1981 e.s. Milano 2009 22079 villA guArdiA-cO-AthesiA srl - via del lavoro 5 rnincl81p05c933i 349 4164 705 031 4860 780

2824 a 15/04/2010 civile e Ambientale 22026 MAsliAnicO-cO-via per piazzza s. stefano 19/A ROmanO Raffaella politecnico di Milano il 20/04/2009 como il 21/04/1984 e.s. Milano 2009 22026 MAsliAnicO-cO-via per piazzza s. stefano 19/A rMnrFl84d61c933v 333 9123 304

2820 a 25/03/2010 civile e Ambientale 22100 cOMO-cO-via tommaso Malvito 9 VOlOnteRIO mICHela politecnico di Milano il 17/12/2008 Monza il 03/02/1984 e.s. Milano 2009 22100 cOMO-cO-via tommaso Malvito 9 vlnMhl84b43F704Q libera professionista 338 6022 791

2821 a 25/03/2010 civile e Ambientale 22072 cerMenAte-cO-via bianchi 14 zanOttI stefanO politecnico di Milano il 17/12/2008 cantù il 11/09/1982 e.s. Milano 2009 22072 cerMenAte-cO-via bianchi 14 zntsFn82p11b639d 03190890131 349 6980 905

AGGIORNAMENTO DELL’ALbO AL 15 APRILE 2010

ALbO DEGLI INGEGNERI

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CanCellazIOne InGeGneRI: sezione aNUMERO ISCRIZIONE  DATA ISCRIZIONE  SETTORI DI APPARTENENZA    INDIRIZZO RESIDENZA

COGNOME E NOME    LUOGO E DATA LAUREA    TEL. RESIDENZA

LUOGO E DATA NASCITA  AbILITAZIONE    INDIRIZZO STUDIO

CODICE FISCALE    OCCUPAZIONE  PARTITA IVA  TEL. STUDIO  FAX STUDIO

2258 a 21/01/2003 civile e Ambientale-industriale-dell’informazione 21050 cAirAte-vA-via vittorio Alfieri 6/b xeRRa lORenzO politecnico di Milano il 21/12/2001 tradate il 21/10/1972 e.s. Milano 2002 21050 cAirAte-vA-via vittorio Alfieri 6/b Xrrlnz72r21l319t libero professionista 02663680136 trasferito all’Ordine di varese il 22/03/2010

IsCRIzIOne InGeGneRI: sezione bNUMERO ISCRIZIONE  DATA ISCRIZIONE  SETTORI DI APPARTENENZA    INDIRIZZO RESIDENZA

COGNOME E NOME    LUOGO E DATA LAUREA    TEL. RESIDENZA

LUOGO E DATA NASCITA  AbILITAZIONE    INDIRIZZO STUDIO

CODICE FISCALE    OCCUPAZIONE  PARTITA IVA  TEL. STUDIO  FAX STUDIO

47 b 15/04/2010 industriale 22020 pAre’-cO-via cavour 12 masCettI emanuele politecnico di Milano il 22/07/2005 como il 08/04/1977 e.s. Milano 2006 22020 pAre’-cO-c.p. n. 8 MscMnl77d08c933l

46 b 25/03/2010 dell’informazione 22100 cOMO-cO-via Ariberto da intimiano 18 POlItO GIOVannI politecnico di Milano il 22/09/2009 como il 29/07/1987 e.s. Milano 2009 pltgnn87l29c933X

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SERVIZI A CURA DELL’ORDINE

Orario di apertura al pubblico della segreteria: lunedì/venerdì ore 9,00 - 12,00Il Presidente ing. leopoldo marelli riceve:lunedì ore 11,00 (previo appuntamento) Il Vice/Presidente ing. franco Gerosa riceve:lunedì ore 11,00 (previo appuntamento) Il segretario ing. arianna minoretti riceve: lunedì ore 11,00 (previo appuntamento)Delegato InaRCassa ing. luisella Garlati riceve:lunedì ore 11,00 (previo appuntamento)Consulenza fiscale: dott. Walter moro riceve: giovedì ore 9,00 (previo appuntamento)Consulenza legale: avv. mario lavatelli riceve:1° lunedì del mese ore 14,30 (previo appuntamento)tariffecertificati di iscrizione € 5,20certificati di iscrizione in bollo € 15,50duplicati tessere € 5,20tassa di liquidazione parcelleparcelle o note informative: 1,5% minimo € 100,00 per ogni pratica esaminataIscrizione albo specialistirequisiti: 5 anni di iscrizione all’Albo (scheda sul sito www.ordingcomo.org)

Iscrizione negli elenchi del ministero dell’Interno di cui alla l. 818/84 - prevenzione incendirequisiti: 10 anni di iscrizione all’Albo oppure 2 anni di iscrizione all’Albo e attestazione di frequenza del corso di specializzazione antincendi (fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)Iscrizione albo Provinciale dei Collaudatorirequisiti: 10 anni di iscrizione all’Albo (domanda carta semplice con curriculum professionale: fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.orgDimissionidomanda al presidente dell’Ordine completa di dati anagrafici e fiscali: da inviare a mezzo raccomandata A.r. entro il 15 febbraio. trascorsa tale data è obbligatorio il pagamento della quota associativa.trasferimentidomanda in bollo al presidente del nuovo Ordine completa di dati anagrafici e fiscali (fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)

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22100 ComoVia Alessandro Volta 62Telefono 031269810Telefax [email protected]

anno 18numero 113aprile-maggio 2010Aut. Trib. Como n. 8/93 del 01/06/1993

NUMERO 113APRILE-MAGGIO2010

All’internoAssEMbLEA ANNUALE 2010

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PROCEDUREE CRITERIPER L'AFFIDAMENTODEI SERVIZIATTINENTIL'INGEGNERIAE L'ARCHITETTURAPER IMPORTI INFERIORIA 100.000 EUROLINEE GUIDA

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PREMESSA Le norme di seguito riportate costituiscono linee guida utilizzabili dalle Stazioni appaltanti nelle procedure per l’affidamento dei servizi attinenti l’ingegneria e l’architet-tura di cui al CAPO IV del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m. e i., di seguito denominato “CODICE”.

1. PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVII principali riferimenti normativi cui ci si è attenuti nella predisposizione delle presenti Linee guida sono i seguen-ti:

• D.Lgs. n. 163/2006 e s.m. e i. denominato CODICE• D.P.R. n. 554/1999 e s.m. e i.• Circolare Ministero delle Infrastrutture n. 2473 del 16

novembre 2007• Parere Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici n.

232 del 23 ottobre 2008• Determinazione Autorità per la Vigilanza sui Contratti

Pubblici n. 6 del 8 luglio 2009• Determinazione Autorità per la Vigilanza sui Contratti

Pubblici n. 4 del 29 marzo 2007• Determinazione Autorità per la Vigilanza sui Contratti

Pubblici n. 1 del 19 gennaio 2006• Determinazione Autorità per la Vigilanza sui Contratti

Pubblici n. 7 del 8 novembre 1999

2. CRITERI GENERALILe modalità di affidamento da adottare ordinariamente sono riconducibili ad una procedura aperta o negoziata, all’interno della quale trovano applicazione i quattro principi del diritto comunitario di cui all’art. 91 - comma 2 del Codice:• Non discriminazione,• Parità di trattamento,• Proporzionalità,• Trasparenza,così precisati dalla Circolare del Ministero delle Infrastrutture n. 2473 del 16 novembre 2007:

Non discriminazione:il principio vieta ogni forma di discriminazione dei soggetti non basata su dati relativi alle competenze e qualità dei

soggetti medesimi, ma su aspetti diversi, come l’appar-tenenza ad un determinato contesto territoriale. La non discriminazione comporta, quindi, il divieto, per le stazioni appaltanti, di privilegiare i soggetti che esercitano preva-lentemente la loro attività nello stesso ambito territoriale in cui si svolgono le prestazioni.

Parità di trattamento:il principio implica che nella valutazione delle offerte siano utilizzati per tutti i medesimi criteri selettivi.

Proporzionalità:il principio pone uno stretto legame tra quello che una amministrazione chiede al mercato e i requisiti che i soggetti chiamati devono possedere per concorrere all’af-fidamento. Devono essere richiesti requisiti proporzionati rispetto all’incarico oggetto dell’affidamento.

Trasparenza:il principio impone all’amministrazione di compiere le proprie attività in modo visibile a tutti, dando pubblicità ai propri atti.

Nel caso di una procedura negoziata senza previa pub-blicazione di un bando di gara ex art. 57 - comma 6 del Codice, l’invito è rivolto ad almeno cinque professionisti scelti dagli elenchi istituiti o attraverso un’indagine di mercato, come meglio specificato agli articoli seguenti.Gli operatori economici selezionati sono invitati a pre-sentare le offerte oggetto della negoziazione mediante una lettera contenente gli elementi essenziali costituenti l’oggetto della prestazione, il relativo importo presunto, il tempo massimo per l’espletamento dell’incarico, il ter-mine per la ricezione delle offerte e ogni altro ulteriore elemento ritenuto utile, nonché i criteri di valutazione delle offerte.

L’art. 124 - comma 6.d del Codice prevede un tempo per la ricezione delle offerte non inferiore a 10 giorni dalla data di invio dell’invito; sarebbe auspicabile, nella pratica, la previsione di un termine più ampio, onde agevolare l’ap-profondimento e l’analisi tecnico-giuridica e addivenire a una maggior consapevolezza nella formulazione delle

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offerte; naturalmente con una gradualità proporzionale alla complessità dell’incarico oggetto di trattativa.

Sarebbe opportuno che la lettera di invito per l’affidamen-to di un servizio di ingegneria ed architettura contenesse in allegato una bozza di disciplinare di incarico o di capi-tolato prestazionale, recante l’esplicitazione dettagliata del servizio richiesto e le relative modalità di svolgimento, oltre alle modalità di calcolo del corrispettivo posto a base di gara ad esso collegato e ogni altra indicazione utile a individuare le caratteristiche dell’incarico.

3. DETERMINAZIONE DEL CORRISPETTIVO DA PORRE A BASE DI GARAPer la determinazione dell’importo del servizio di inge-gneria ed architettura da porre a base di gara è opportuno fare riferimento, come indicato all’art. 92 - comma 2 e all’art. 253 - comma 17 del Codice, alla tariffa di cui al D.M. 04/04/2001, che rappresenta uno strumento operativo la cui adeguatezza trova conforto nella natura stessa delle fonti istituzionali da cui promana. Sull’importo indicato a base di gara la stazione appaltante non applica alcuno sconto. Non ha infatti più rilievo la norma richiamata dall’art. 4 - comma 12 bis del D.L. 02/03/1989 n. 65, conver-tito con modificazioni dalla Legge 26/04/1989 n. 155 (vedi Determinazione Autorità Vigilanza n. 4 del 29/03/2007).L’adozione di altro strumento di analisi per la determi-nazione del corrispettivo da porre a base di gara impone di motivare adeguatamente l’impiego di tale strumento, in quanto lo stesso non è emanazione di alcun organo di diritto pubblico e pertanto la sua fondatezza deve essere opportunamente verificata, anche in riferimento a quanto riportato al successivo punto 5 (ponderata graduazione dei requisiti di ammissione - fasce ponderate sul corrispet-tivo presunto). Il principio di adeguatezza previsto dall’art. 2233 - comma 2 del Codice Civile, stabilisce che “in ogni caso la misura del compenso deve essere adeguata all’im-portanza dell’opera e al decoro della professione”.

In allegato viene riportata la suddivisione dettagliata dei lavori in classi e categorie (Legge n. 143/1949 e s.m.i.) con le integrazioni consigliate dalla Consulta Lombarda degli Ordini degli Ingegneri (ALLEGATO A).

4. CRITERI DI AGGIUDICAZIONEIl criterio di selezione delle offerte per i servizi di inge-gneria ed architettura è di norma quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, in quanto rappresenta il metodo più idoneo a garantire una corretta valutazione della qualità delle prestazioni offerte, così come indicato nella Circolare del Ministero Infrastrutture n° 2473 del 16/11/2007.L’aggiudicazione mediante il criterio del prezzo più basso dovrebbe essere applicata solo in caso di semplicità e ripe-titività delle prestazioni da svolgere.In ogni caso, al fine di evitare ribassi eccessivi, è consiglia-bile applicare sempre la procedura prevista agli artt. 86 - comma 1 e 124 - comma 8 del Codice in merito all’esclu-sione automatica delle offerte anomale (taglio delle ali) indicandola nel bando, purché si sia in presenza di almeno 10 offerte ammesse e ritenute valide (vedi anche Determinazione Autorità Vigilanza n. 6 del 08/07/2009).

5. REQUISITI DI AMMISSIONE E MODALITA’ DI AFFIDAMENTO

5.1 REQUISITI DI AMMISSIONELa tutela della Stazione appaltante in ordine alla pro-fessionalità del concorrente è assicurata dalla sussi-stenza in capo al medesimo di requisiti di qualificazio-ne commisurati al valore economico dell’opera oggetto di incarico. L’identificazione della fascia di collocazio-ne del servizio è effettuata sulla base dell’onorario, corrispondente alle prestazioni oggetto di affidamen-to, determinato con riferimento alla tariffa di cui al decreto del Ministero della Giustizia 04/04/2001, come specificato all’art. 3 delle presenti Linee Guida.

5.1.1 IMPORTO DELL’ONORARIO FINO A € 20.000,00Requisiti di selezionea) Requisiti generali:• insussistenza delle cause di esclusione di cui all’art. 38

del D.Lgs. n. 163/2006;• insussistenza delle condizioni di esclusione di cui all’art.

2359 del Codice Civile;• insussistenza di provvedimenti di applicazione delle

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misure di prevenzione previste nella legislazione contro le attività mafiose e, in particolare, di non essere incorso in condanne per i delitti previsti dagli artt. 317, 319, 320, 321, 353, 355, 356, 416, 416 bis, 437, 501, 501 bis, 640 C.P.;

• regolarità contributiva.

b) Requisiti tecnici:• titolo di studio;• iscrizione agli Albi professionali.

5.1.2 IMPORTO DELL’ONORARIO DA € 20.000,00 A € 100.000,00Requisiti di ammissionea) Requisiti generali:• insussistenza delle cause di esclusione di cui all’art. 38

del D.Lgs. n. 163/2006;• insussistenza delle condizioni di esclusione di cui all’art.

2359 del Codice Civile;• insussistenza di provvedimenti di applicazione delle

misure di prevenzione previste nella legislazione contro le attività mafiose e, in particolare, di non essere incorso in condanne per i delitti previsti dagli artt. 317, 319, 320, 321, 353, 355, 356, 416, 416 bis, 437, 501, 501 bis, 640 C.P.;

• regolarità contributiva.

b) Requisiti tecnici:• titolo di studio;• iscrizione agli Albi professionali;• avvenuto svolgimento negli ultimi dieci anni di servizi di

ingegneria ed architettura della classe di appartenenza delle opere oggetto di incarico di importo complessivo compreso tra tre e cinque volte quello delle opere in gara (con importi aggiornati secondo gli indici ISTAT - art. 50 D.P.R. n. 554/1999), come specificato nella rela-tiva lettera di invito.

5.2 MODALITA’ DI AFFIDAMENTO DEI SERVIZI

5.2.1 IMPORTO DELL’ONORARIO FINO A € 20.000,00Per quanto concerne gli affidamenti fino a � 20.000,00, si ritiene corretto l’affidamento diretto in economia, come previsto dall’art. 125 - comma 11 del Codice, al fine di

garantire l’economicità e l’efficacia dell’azione della pub-blica amministrazione, previa indicazione dei servizi tec-nici nel regolamento interno per la disciplina della attività contrattuale in economia.

5.2.2 IMPORTO DELL’ONORARIO DA € 20.000,00 A €100.000,00Per l’affidamento dei servizi di ingegneria ed architettura di importo previsto inferiore a € 100.000,00 le Stazioni appaltanti possono procedere applicando le procedure previste dal Codice all’art. 57 - comma 6 “Procedura nego-ziata senza previa pubblicazione di un bando di gara”, in tal caso seguiranno le indicazioni di seguito riportate.I soggetti da invitare, nel rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza, sono individuati tramite elenchi di operatori economici ovvero sulla base di indagini di mercato, di cui la Stazione appaltante di competenza si deve dotare in via preliminare, assicurando altresì il rispetto dei principi di rotazione.

5.2.2.1 AVVISO PER LA REDAZIONE DELL’ELENCO DI OPERATORI ECONOMICI DA INVITARE NELLE PROCEDURE NEGOZIATE SENZA PREVIA PUBBLICAZIONE DEL BANDO DI GARA (art. 57 comma 6 del D.Lgs. 163/2006)L’avviso per l’istituzione dell’elenco è pubblicato all’albo e sul sito della Stazione appaltante (vedi art. 124 - comma 5 del Codice). Nell’avviso le Stazioni appaltanti indicano i raggruppamenti delle classi e categorie affini di cui alla Legge n. 143/1949, valutati secondo quanto stabilito dalla determinazione dell’Autorità di Vigilanza n. 7/99, cui si riferiscono i servizi da affidare (vedi allegato A).Le Stazioni appaltanti richiedono ai professionisti interes-sati i curricula, predisposti con riferimento alle prestazio-ni relative alle classi, alle categorie e agli importi indicati nell’avviso. La documentazione dei servizi svolti per ogni singolo lavoro è predisposta dai tecnici interessati con indicazione del soggetto che ha effettuato il servizio e con la specifica delle prestazioni svolte.Come previsto dall’art. 64 del D.P.R. n. 554/1999 i curricula dovranno essere predisposti secondo gli allegati G e H dello stesso D.P.R..

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Ai soggetti interessati è richiesto di dichiarare il nomina-tivo del professionista o dei professionisti che svolgeranno effettivamente i servizi, con indicazione delle rispettive qualifiche professionali e dei soggetti eventualmente inca-ricati dell’integrazione delle prestazioni specialistiche. I servizi di ingegneria ed architettura valutabili sono quelli iniziati e ultimati nel decennio antecedente la data di pubblicazione del bando ovvero la parte di essi ultimata nello stesso periodo per il caso di servizi iniziati in epoca precedente (art. 63 - comma 7 D.P.R. n. 554/1999).Sono valutabili anche i servizi svolti per committenti privati.Gli elenchi devono essere sempre aperti all’iscrizione dei professionisti dotati dei requisiti richiesti dalla Stazione appaltante e sono periodicamente aggiornati dalla stessa, con cadenza almeno annuale.

5.2.2.2 PROCEDURA MEDIANTE INDAGINE DI MERCATO PER LA SELEZIONE DEGLI OPERATORI ECONOMICI DA INVITARE NELLE PROCEDURE NEGOZIATE SENZA PREVIA PUBBLICAZIONE DEL BANDO DI GARA (art. 57 - comma 6 del D.Lgs. n. 163/2006) Qualora la Stazione appaltante non intenda procedere alla redazione di un elenco di operatori economici da invitare nelle procedure negoziate senza previa pubblicazione del bando di gara (art. 57 - comma 6 del Codice), la stessa può procedere mediante indagine di mercato finalizzata al singolo affidamento.L’indagine di mercato è svolta previo avviso pubblicato all’albo e sul sito della Stazione appaltante per un periodo non inferiore a quindici giorni.L’avviso deve indicare i requisiti che devono essere posse-duti dagli operatori economici per poter essere invitati a presentare offerta; i requisiti sono indicati con riferimento alla specificità del servizio da affidare ed in analogia a quanto riportato nel caso di istituzione di un elenco.

5.3 CRITERIO DI SELEZIONE DELL’OFFERTA ECONOMICAMENTE PIU’ VANTAGGIOSA

5.3.1 IMPORTO DELL’ONORARIO DA € 20.000,00 A € 100.000,00

Le offerte sono valutate con il criterio dell’offerta econo-micamente più vantaggiosa, prendendo in considerazione i seguenti elementi di valutazione:a. Caratteristiche metodologiche dell’offerta desunte dalla

illustrazione delle modalità di svolgimento delle presta-zioni oggetto dell’incarico specifico, valutate attraverso l’esame di una relazione tecnica illustrativa delle moda-lità con cui saranno svolte le prestazioni oggetto dell’in-carico, con riferimento alle problematiche specifiche connesse al servizio in affidamento ed al suo ambiente di svolgimento.

b. Organizzazione del Lavoro con particolare riferimento alla composizione del gruppo preposto allo svolgimento del servizio. Qualora il servizio non richieda il ricorso a più specializzazioni, la valutazione riguarderà esclusi-vamente l’elemento “organizzazione del lavoro”, inteso come struttura organizzativa dello studio professionale.

c. Offerta economica valutata sulla base di un ribasso percentuale unico.

d. Offerta sui tempi di esecuzione del servizio, valutata sulla base di una riduzione percentuale da applicarsi al tempo fissato dal bando per l’espletamento dell’incarico.

I fattori ponderali da assegnare agli elementi di valuta-zione di cui sopra sono fissati dal bando di gara e possono variare:• per l’elemento a) - caratteristiche metodologiche

da 30 a 50• per l’elemento b) - organizzazione del lavoro

da 10 a 30• per l’elemento c) - offerta economica

da 10 a 30• per l’elemento d) - offerta sui tempi

da 0 a 10

La somma dei fattori ponderali deve essere pari a cento. Le misure dei punteggi devono essere stabilite in rapporto all’importanza relativa di ogni elemento di valutazione.Come indicato dalla Circolare Ministero Infrastrutture n. 2473, si ritiene opportuno dare maggior peso agli elementi qualitativi rispetto a quelli quantitativi.La definizione di sub-elementi e sub-pesi, qualora effet-tuata, va esplicitata nel bando di gara.La Commissione giudicatrice, in seduta pubblica, verifica

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per ciascun offerente, nel caso di procedura aperta o negoziata con bando, la validità della documentazione amministrativa.In tutte le procedure, la Commissione, in una o più sedute riservate, valuta le offerte tecniche e procede alla asse-gnazione dei relativi punteggi. Successivamente, in seduta pubblica, la Commissione dà lettura dei punteggi attribuiti alle singole offerte tecniche e procede all’analisi delle offerte economiche e di ribasso sui tempi, determinando l’offerta economica più vantaggiosa mediante l’applicazio-ne dei criteri e delle formule riportate nell’Allegato E del D.P.R. n. 554/1999.

Gruppo di lavoro:dott. Matteo Accardi (Sportello Provinciale Pubblici Appalti)dott. arch. Angelo Avedano (Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Como)dott. ing. Alberto Cappelletti (Ordine degli Ingegneri della Provincia di Como)dott. arch. Marco Corbetta (Comune di Mariano Comense)dott. ing. Luisella Garlati (Ordine degli Ingegneri della Provincia di Como)dott. ing. Pietro Gilardoni (Ordine degli Ingegneri della Provincia di Como)dott. ing. Mario Iorio (Comune di Cantù)dott. ing. Pierantonio Lorini (Comune di Como)dott. ing. Leopoldo Marelli (Ordine degli Ingegneri della Provincia di Como)dott. arch. Emanuela Pellizzone (Comune di Olgiate Comasco)dott. ing. Alberto Roda (Ordine degli Ingegneri della Provincia di Como)dott. ing. Bruno Tarantola (Amministrazione Provinciale)

ALLEGATO A

Suddivisione dettagliata dei lavori in classi e categorie (L. 143/49 e s.m.i.) con le integrazioni consigliate dalla Consulta Lombarda degli Ordini degli Ingegneri

Categoria IaEdifici provvisoriFabbricati rurali sempliciMagazzini

Categoria IbCapannoni edifici industrialiCascineFabbricati rurali Mercati scoperti

Categoria IcCapannoni ed edifici industriali di particolare importanzaCascine, fabbricati rurali di importanza specialeCase di riposoCasermeCimiteriEdifici commercialiEdifici di civile abitazioneEdilizia socialeImpianti sportivi e palestreMacelliMercati copertiPalazzi per ufficiPrigioni Scuole StazioniVillini semplici e ville a schiera

Categoria IdAlberghiArchitettura del verdeArredo urbano e piazze di particolare impegno architettonicoBancheCase signorili

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ChieseCinemaCostruzioni di rilevanza tecnica e architettonicaEdifici di rilevante importanza tecnica e architettonicaEdifici industriali specialiEdifici provvisori di carattere decorativoImpianti sportivi di importanza rilevanteMonumenti funerari sempliciMuseiOspedaliPalazzi pubblici importantiPalazzi signoriliParchi, giardiniPavimentazioni particolari su disegno Piani regolatori parzialiProgetto di spazi apertiResidenze signoriliRestauriSerre ornamentaliTeatriSedi di rappresentanzaVille e villini signorili

Categoria IeAltariArchitettura d’interniArredamenti di edifici ed ambientiChioschiCostruzioni funerarieCostruzioni di carattere artistico e monumentaleDecorazioni di edifici ed ambientiFontaneMobili, disegno diMonumenti commemorativiMonumenti funerari complessi e decorativiOpere artistiche in metallo o vetroOpere decorative di arredo urbanoPadiglioni

Categoria IfStrutture in cemento armato, acciaio e legno

Categoria Ig

Strutture antisismicheStrutture speciali in cemento armato, acciaio e legno

Categoria IIaImpianti per le industrie alimentariImpianti per le industrie cartarieImpianti per le industrie del cuoioImpianti per le industrie del legnoImpianti per le industrie molitorieImpianti per le industrie tessili

Categoria IIbImpianti per i cantieri navaliImpianti per le industrie della chimica alimentareImpianti per le industrie della chimica inorganicaImpianti per le industrie dei lateriziImpianti per le industrie del cementoImpianti per le industrie del vetroImpianti per le industrie della ceramicaImpianti per le industrie della fermentazioneImpianti per le industrie meccanicheImpianti per le industrie siderurgicheImpianti per le tintorie

Categoria IIcImpianti di metallurgiaImpianti per la preparazione e trattamento dei mineraliImpianti per la sistemazione e coltivazione di cave e miniereImpianti per le industrie della chimica organica

Categoria IIIaImpianti di fognatura domestica e industrialeImpianti idrosanitariImpianti di trattamento delle acque di rifiuto e per la produz. e distribuzione dell’energia elettricaImpianti per la prep.e distrib. acqua entro edifici o industrieImpianti a servizio di reti d’acquedotto e fognatura (staz. sollev., allestimento serbatoi, avampozzi, cabine di decompressione su rete gas, etc.)

Categoria IIIbImpianti di riscaldamento

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Impianti di ventilazioneImpianti di inumidimentoImpianti per la produz. e distribuzione delll’aria compressaImpianti per la produz. e distribuzione del freddoImpianti per la produz. e distribuzione del vuoto Impianti di condizionamento, raffrescamento e trattamento ariaTrasporti meccanici

Categoria IIIcIlluminazione di spazi apertiImpianti di controlloImpianti di illuminazioneImpianti di segnalazioneImpianti elettriciImpianti telefoniciReti cablate

Categoria IVaImpianti dell’elettrochimicaImpianti dell’elettrometallurgiaImpianti termoelettrici

Categoria IVbImpianti di trazione elettricaImpianti per le centrali idroelettricheImpianti per le stazioni di trasformazione dell’energia elettrica

Categoria IVcLinee e reti per il trasporto dell’energia elettricaLinee e reti telegrafiche e telefoniche

Categoria VMacchine isolate e loro parti

Categoria VIaAsfaltatureFerrovie in pianura e collinaLinee tramviarie in pianura e collinaNuove strade ordinarie di collegamento in pianura e collina

Categoria VIbFerrovie in montagna o specialiImpianti teleferici o funicolariIntersezioni stradaliLinee tramviarie in montagna o specialiRiqualificazione di strade del centro urbanoStrade di urbanizzazione al servizio di P.L., piazzali e parcheggiStrade e piazze ordinarie con finiture uniformiStrade ordinarie in montagna o strade speciali

Categoria VIIaBonifiche ed irrigazioni a deflusso naturaleSistemazione di corsi d’acqua e bacini montani

Categoria VIIbBonifiche ed irrigazioni con sollevamento meccanicoDerivazioni d’acqua per forza motriceDerivazioni d’acqua per produzione energia elettrica

Categoria VIIcOpere di navigazione interna e portuali

Categoria VIIIFognature urbaneImpianti per la provvista, condotta e distribuzione d’acqua e gas

Categoria IXaCostruzioni per opere idraulichePonti di muratura, passerelle ciclopedonali

Categoria IXbDighe, conche, elevatoriPonti in ferroStrutture metalliche speciali

Categoria IXcFondazioni specialiGallerieOpere sotterranee e subacque

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