APPENDICE Linee guida geologiche · franapoggio (generico) rocce sedimentarie silicee ... piega...
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI
“G.D’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA
DIPARTIMENTO DI GEOTECNOLOGIE PER
L'AMBIENTE ED IL TERRITORIO
APPENDICE
Linee guida geologiche Responsabile Scientifico Prof. Enrico MICCADEI
Giugno 2011
Scuole D’Abruzzo - Il Futuro In Sicurezza
LA SCHEDA DI CENSIMENTO GEOLOGICO DEL SITO
ESEMPI DI CARTOGRAFIA DI RIFERIMENTO Cartografia geologica
Scala 1:50.000
Scala1:2.000
Cartografia geomorfologica Scala 1:50.000
Esempi di sezioni geotematiche Esempi di simbologia geologica
GLOSSARIO
SITOGRAFIA
SCHEDA DI CENSIMENTO GEOLOGICO DEL SITO
Data Dott. Geol.
� Nuovo edificio da costruire � Edificio esistente
IDENTIFICATIVO EDIFICIO
Istat Reg. N° edificio Dati catastali Foglio
Istat Prov. Codice di località Istat Allegato
Istat Com. Sezione di censimento Istat Particelle
UBICAZIONE GEOGRAFICA
Comune Provincia
Località
Coordinate geografiche (UTM ED 50) Aree protette � si � no
Tipologia:
E � siti di interesse nazionale � SIC
N � siti di interesse regionale � ZPS
Fuso � siti di interesse provinciale
CARATTERISTICHE MORFOMETRICHE DEL SITO
Bacino idrografico di riferimento Sottobacino
Ambito territoriale � settore montano � sottosettore di conca intramontana � settore collinare
settore di piana: � settore di piana costiera � sottosettore di piana alluvionale
Quota media in m s.l.m Acclività media �Cresta �Pendio forte
� Pendio medio � Pendio leggero � Pianura
Uso del suolo � aree urbanizzate � aree estrattive � colture specializzate
� vegetazione riparia � rimboschimento � aree boschive � incolto
ANALISI GEOLOGICHE DEL SITO
Cartografia geologica di riferimento (Specificare ove presente il numero e l'anno)
Foglio SGI 1:100.000________________________________________________
Foglio SGI - CARG 1.50.000___________________________________________
PRG (1.10.000) � si � no
Servizio Geologico d’Italia – ISPRA
ITHACA (ITaly HAzard from CApable faults)
Consultare: http://www.apat.gov.it/ithaca/regioni.asp?regione=abruzzo
� si � no se SI indicare il codice della Faglia______________________
Dati di campagna (da effettuare in scala 1.5000) 1. Geologia del substrato
2.Descrizione dei terreni di copertura Spessore coperture
1 2 Litologia
� �rocce carbonatiche
� �travertini
� � marne
� � flysch calcareo-marnosi
� � arenarie, flysch arenacei
� � argilliti, siltiti, flysch pelitici
� � rocce gessose, anidritiche, saline
� � rocce sedimentarie silicee
� � conglomerati e brecce
� � detriti
� � terr. prevalentemente argillosi
� � terr. prevalentemente ghiaiosi
� � terr. prevalentemente sabbiosi
Tettonica
Giacitura strati:
1 immers./inclinaz.
2 immers./inclinaz.
1 2 Struttura
� � massiva
� � stratificata
� � fissile
� � fessurata
� � fratturata
� � scistosa
� � caotica
� � vacuolare
1 2 Spaziatura � � molto ampia (> 2m)
� � ampia (60cm - 2m)
Giacitura discontinuità o fratture:
1 immers./inclinaz.
2 immers./inclinaz.
Neotettonica
Fratture cosismiche
� si � no
Forme strutturali: Scarpate di faglia
� 0 m <h <2m
� 2 m <h <5m
� h >5m
1 2 Assetto discontinuità � � orizzontali
� � reggipoggio
� � traverpoggio (generico)
� � franapoggio (generico)
� � franap. inclinato = pendio
� � franap. + inclinato pendio
� � franap. - inclinato pendio
1 2 Degradazione
� � leggerm. degradata
� � molto fitta (<6cm)
� � terreni prevalentemente limosi
� � terreno eterogeneo
� � terreno di riporto
� � moderata (20cm - 60cm)
� � mediam. degradata
� � Molto fitta (< 6 cm)
� � fitta (6cm - 20cm
� � fresca
� � molto degradata
� � completam. degradata
Se necessario aggiungere i dati
di altre unità su un foglio a
parte
ANALISI GEOMORFOLOGICHE DEL SITO
Analisi fotogeologiche
indicare il data strip significativo:
� multitemporalità
� multiscalarità
� multispettralità
Ubicazione del bacino idrografico:
� destra idrografica (bacino) � sinistra idrografica ( bacino)
� destra idrografica (sottobacino) � sinistra idrografica (sottobacino)
Esposizione del versante:
�N � NE �E �SE �S �SW � W �NW
Forme e depositi prevalenti a scala di bacino (1.25.000)
� forme strutturali
� forme e depositi gravitativi e di versante
� forme e depositi dovuti alle acque correnti superficiali
� forme e depositi carsici
� forme e depositi glaciali e\o crionivali
� forme e depositi eolici
� forme e depositi antropici
Idrogeologia:
Acque superficiali: � assenti � stagnanti
� ruscell.diffuso � ruscell. concentrato
Falda: � assente � freatica � in pressione
Sorgenti: � assenti � diffuse � localizzate
Forme e depositi prevalenti a scala di sottobacino (1.10.000)
� forme strutturali
� forme e depositi gravitativi e di versante
� forme e depositi dovuti alle acque correnti superficiali
� forme e depositi carsici
� forme e depositi glaciali e\o crionivali
� forme e depositi eolici
� forme e depositi antropici
Forme e depositi (1.5000) Indicare le principali forme e lo stato di attività, oltre la produzione cartografica (Per l’analisi di frane, utilizzare la scheda censimento IFFI, in allegato)
Vincoli vigenti (barrare se presenti)
PAI Vincolo idrogeologico �Si �No
Pericolosità
� P1
� P2
� P3
Rischio
� R1
� R2
� R3
� R4
PSDA
� Pericolosità idraulica molto elevata
� Pericolosità idraulica elevata
� Pericolosità idraulica media
� Pericolosità idraulica moderata
Rischio idrogeologico legato ad eventi alluvionali recenti:
� evento alluvionale < 3 mesi �evento alluvionale 3mesi < >1anno �evento alluvionale >1 anno �evento alluvionale > 5 anni
ANALISI GEOLOGICHE PER LA PERICOLOSITÀ SISMICA DEL SITO
Microzonazione sismica (se esistente)
� I livello
� II livello
� III livello
Scenario di pericolosità sismica locale
Z1a � Zona caratterizzata da movimenti franosi attivi
Instabilità Z1b � Zona caratterizzata da movimenti franosi quiescenti
Z1c � Zona potenzialmente franosa o esposta a rischio di frana
Z2 � Zone con terreni di fondazione particolarmente scadenti (riporti poco addensati, depositi altamente
compressibili, ecc.) Zone con depositi granulari fini saturi Cedimenti e/o liquefazioni
Z3a � Zona di ciglio H > 10 m (scarpata, bordo di cava, nicchia di distacco, orlo di terrazzo fluviale o di natura
antropica, ecc. Amplificazioni topografiche
Z3b � Zona di cresta rocciosa e/o cocuzzolo: appuntite - arrotondate
Z4a � Zona di fondovalle e di pianura con presenza di depositi alluvionali e/o fluvioglaciali granulari e/o coesivi
Amplificazioni litologiche e
geometriche Z4b � Zona pedemontana di falda di detrito, conoide alluvionale e conoide deltiziolacustre
Z4c � Zona morenica con presenza di depositi granulari e/o coesivi (comprese le coltri loessiche)
Z4d � Zone con presenza di argille residuali e terre rosse di origine eluvio-colluviale
Z5 � Zona di contatto stratigrafico e/o tettonico tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche molto diverse Comportamenti differenziali
CARTOGRAFIA GEOLOGICA IN SCALA 1.50.000
AREA DI PESCASSEROLI (AQ) Stralcio del Foglio Geologico 1.50.000 n° 378 “Scanno” (ISPRA, 2010): è riportata la Legenda relativa ai
depositi quaternari. Per la Legenda completa consultare il sito dell’ ISPRA
http://www.isprambiente.gov.it/MEDIA/carg/378_SCANNO/Foglio.html
CARTOGRAFIA GEOLOGICA IN SCALA 1.2000
AREA L’AQUILA EST (AQ) Carta Geologica e geomorfologica in scala 1.2000 “L’Aquila Est” redatta per la Microzonazionazione Sismica dell’ Area Aquilana( Miccadei E. Piacentini T., 2011) Nel riquadro in basso a sinistra, è evidenziata al stessa area sullo stralcio del Foglio Geologico 1.50.000 n° 359 “L’’Aquila” (ISPRA, 2006).
Foglio 359 L’Aquila
CARTOGRAFIA GEOMORFOLOGICA SCALA 1.50.000
AREA BORGOROSE (RI) Stralcio del Foglio Geomorfologico 1.50.000 n° 367 “Tagliacozzo” (ISPRA, 2008): Per la Legenda consultare il sito dell’ ISPRA
http://www.isprambiente.gov.it/MEDIA/carg/tematici/367_TAGLIACOZZO_geomorfologica/Foglio.html
ESEMPI DI SEZIONI GEOTEMATICHE
Esempio di Sezione Geotematica: elementi morfologici che possono costituire indizi di morfotettonica, (CNR – Progetto Finalizzato Geodinamica, 1986. Elementi per una guida alle indagini di Microzonazione Sismica. Quaderni de “la ricerca scientifica”, n. 114, a cura di E. Faccioli).
Legenda 1. Depositi superficiali
2. Molasse
3. Flysch e sequenze argilloso arenacee
4. Calcari e dolomie a stratificazione massiccia
5. Calcari sottilmente stratificati
6. Faglia e sovrascorrimento.
Esempio di Sezione Geotematica: esempio schematico di siti ubicati in corrispondenza di fenomeni disgiunti mascherati dai depositi superficiali,(immagine modificata tratta da CNR – Progetto Finalizzato Geodinamica, 1986. Elementi per una guida alle indagini di Microzonazione Sismica. Quaderni de “la ricerca scientifica”, n. 114, a cura di E. Faccioli).
ESEMPI DI SIMBOLOGIA IN SCALA 1:50.000
Zona Montana Zona Collinare
Esempio di simbologia Geologica: esempio di Simbologia (a sinistra) e campitura (a destra) Geologica, scala 1.50.000 (Foglio Geologico 1.50.000 n° 378 “Scanno” (ISPRA, 2010). Per la Legenda completa consultare il sito dell’ ISPRA: http://www.isprambiente.gov.it/MEDIA/carg/378_SCANNO/Foglio.html
GLOSSARIO
ACQUIFERO: formazione rocciosa di notevole estensione e potenza, molto permeabile, in cui i vuoti presenti (fessure, interstizi, pori) siano saturi di acqua libera di muoversi all'interno della roccia sotto l'azione della forza di gravità.
ANTICLINALE: piega nella quale le rocce più antiche si trovano al nucleo; contrario di sinclinale.
ARENARIA: roccia sedimentaria clastica costituita da granuli delle dimensioni della sabbia, cementati nel corso della diagenesi.
BAUXITE: roccia residuale dovuta ad un intenso attacco chimico di rocce silicatiche in clima caldo-umido, con accumulo di ossidi e idrossidi di Fe ed Al. L’intercalazione di lenti bauxitiche nei calcari cretacici appenninici costituisce l’evidenza di fasi di emersione accompagnate da dissoluzione dei calcari e alterazione della frazione silicatica presente come impurezza.
CALCARENITE: roccia sedimentaria di natura carbonatica costituita da granuli (ooliti, clasti, fossili, ecc.) delle dimensioni della sabbia variamenti cementati.
CARSISMO: processo morfogenetico prodotto dalla dissoluzione di rocce carbonatiche ad opera di acque superficiali e sotterranee; genera solchi, depressioni e cavità di varia forma (grotte, inghiottitoi, doline).
CATACLASI: minuta frantumazione della roccia (deformazione fragile) e suo prodotto (cataclasite), comune lungo le faglie e le linee tettoniche superficiali.
CENOZOICOera che copre il lungo periodo di tempo che va da 65 ad 1,8 milioni di anni fa. Per la grande affermazione dei Mammiferi, il Cenozoico è anche detto Era dei mammiferi.Il Cenozoico è diviso in due periodi, a loro volta divisi in epoche:Paleogene e Pliocene
CLIVAGGIO: fitte e regolari superfici di discontinuità planare che si formano in rocce deformate a bassa temperatura (cl. di frattura) o in ambiente metamorfico di vario grado (scistosità), con spaziatura dm-mm.
COLATA DI FANGO: flusso in massa di detriti vulcanici intimamente mescolati con acqua, mosso essenzialmente dalla spinta gravitativa.
CONOIDE (alluvionale, deltizio, torbiditico): corpo sedimentario a forma di ventaglio, con l'apice rivolto a monte; si genera quando il corso d'acqua che trasporta il sedimento subisce un brusco rallentamento per la diminuzione di pendenza dell'alveo (ad es. da area montana a pianura, da scarpata continentale a piana abissale) e scarica (in ambiente continentale, lacustre o marino) buona parte del detrito trasportato.
COPERTURA: serie sedimentaria e/o vulcanica deposta al di sopra di un basamento cristallino.
CORDONE LITORANEO: accumulo costiero emerso ad opera del moto ondoso, con successiva elaborazione eolica.
DELTA-CONOIDE: apparato di conoide alluvionale (v.) che avanza e si estende da una zona emersa a un lago o al mare.
DOLINA: depressione delle aree carsiche che assorbe le acque meteoriche.
EPICENTRO: punto della superficie terrestre situato sulla verticale della struttura geologica sepolta che genera un terremoto (fuoco, ipocentro).
EUSTATISMO: variazione del livello medio del mare, dovuta soprattutto alle grandi glaciazioni, che hanno fatto ogni volta “immagazzinare” come ghiaccio enormi volumi d’acqua, determinando un abbassamento del livello marino (fino oltre 100 m nel Pleistocene); nei periodi interglaciali la fusione dei ghiacci ha causato invece la risalita di tali livelli.
FAGLIA: frattura (deformazione fragile) nella roccia con movimento relativo delle due parti a contatto. Le faglie si dividono in verticali, dirette (distensive), inverse (compressive) e trascorrenti (movimento orizzontale). Il termine listrico si riferisce alle faglie distensive con geometria "a cucchiaio", la cui giacitura, subverticale o molto inclinata a livello superficiale, diviene in profondità sempre meno inclinata. Se la discontinuità è profonda e supera la zona di transizione fragile/duttile, la faglia si trasforma in una zona di laminazione e di distacco duttile (shear milonitico), di grado metamorfico compatibile con le condizioni fisiche del livello strutturale raggiunto.
FALDA IDRICA: massa d'acqua sotterranea che riempie con continuità i vuoti (fessure, interstizi, pori) presenti nelle rocce permeabili. Le manifestazioni sorgentizie (livelli di base) costituiscono i punti di affioramento, in superficie, delle acque di falda.
FALESIA: scarpata rocciosa formata per azione del mare sulla riva.
FLYSCH: depositi di piede di scarpata o di bacini marini profondi (avanfossa), costituiti da una ritmica suc-cessione di strati arenacei e argillosi gradati, prodotti da correnti di torbida (torbiditi); il materiale deriva da veloce smantellamento di unità emerse nel corso della costruzione di una catena orogenica in genere.
FORMAZIONE: corpo roccioso con caratteristiche ben definite ed omogenee e con una precisa posizione stratigrafica.
FRANAPOGGIO: giacitura di rocce stratificate o scistose con inclinazione concorde con quella del pendio.
GIACITURA: disposizione nello spazio di una superficie geologica (superfici di stratificazione, scistosità, sovrascor-rimenti, faglie, filoni, corpi minerari, ecc.); è definita dai parametri direzione, immersione e inclinazione, che si misurano, rispetto al N e all'orizzontale, con una bussola provvista di clinometro.
INGHIOTTITOIO: cavità carsica entro cui si perde un corso d'acqua permanente o effimero.
ISOCLINALE: piega con fianchi paralleli.
LISTRICA: si dice di superficie di scorrimento (es. di faglia o di frana) concava verso l’alto, a cucchiaio.
MESOZOICO era Mesozoica o Secondaria, da 250 Ma a 65Ma, detta anche Età dei Rettili. Il Mesozoico è diviso in tre periodi:Triassico, Giurassico,Cretacico.
MONOCLINALE: assetto di rocce regolarmente inclinate, senza pieghe.
NICCHIA DI DISTACCO: zona da cui si è staccata una frana.
OLISTOLITE: blocco, di dimensioni anche gigantesche, contenuto in un olistostroma.
OLISTOSTROMA: massa rocciosa caotica formata da blocchi (olistoliti) e frammenti minori dispersi in una matrice fine; rappresenta l'accumulo di grandi frane sottomarine in zone prossime a un fronte orogenico o di forte attività sismica.
OROGENESI: insieme dei processi tettonici, metamorfici e magmatici che determinano la formazione di una catena montuosa al limite tra due placche convergenti.
PALEOSUOLO: suolo formatosi in una passata epoca geologica e successivamente ricoperto da nuove rocce o sottoposto a una diversa evoluzione per mutate condizioni ambientali (v. SUOLO).
PIEGA: deformazione duttile di rocce soggette a compressione. Si esprime in ondulazioni (v. anticlinale e sinclinale).
POSTOROGENICO: riferito all’evoluzione di un bacino sedimentario o ad attività vulcanica successive alle fasi principali di edificazione di una catena.
QUATERNARIO era Neozoica o Quaternaria deve il nome alla comparsa e diffusione dell'Uomo. Va da 1,8 milioni di anni fa fino ad oggi. È diviso in due epoche: Pleistocene e Olocene.
REGGIPOGGIO: giacitura di una roccia stratificata o scistosa con inclinazione opposta a quella del versante.
RIGETTO: entità dello spostamento relativo dei blocchi contrapposti lungo un piano di faglia.
SCARPATA DI FAGLIA: gli spostamenti lungo i piani di faglia creano gradini nelle superfici topografiche, che sono chiaramente gradini di origine tettonica, segnati da scarpate di faglia. L'analisi delle scarpate di faglia che si osservano in natura dovrebbe fare riconoscere, oltre ai caratteri della dislocazione, anche il grado di freschezza della forma tettonica risultante, che in qualche modo mantiene visibile, nelle pareti del blocco innalzato, tratti del piano di faglia: quando la roccia della parete è lisciata si parla di specchio di faglia.
SINCLINALE: piega nella quale le rocce più giovani si trovano al nucleo; contrario di anticlinale.
SINFORME: piega a convessità verso il basso; contrario di antiforme.
SOVRASCORRIMENTO (ACCAVALLAMENTO, RICOPRIMENTO, THRUST): fenomeno tettonico che produce il distacco, per scollamento superficiale, taglio profondo o riattivazione (inversione) di discontinuità già esistenti, di estese e sottili porzioni di rocce sedimentarie e/o di basamento (dette falde di ricoprimento, unità tettoniche, ricopri-menti) e la loro traslazione in massa sopra altri terreni; il processo avviene di norma in regime compressivo, durante un ciclo orogenico, determinando il raccorciamento e l'ispessimento di una sezione della crosta terrestre.
STRIE: strutture caratteristiche delle superfici di faglia dovute alle azioni meccaniche espresse durante i vari movimenti dei quali testimoniano la direzione e, a volte, il verso.
SUBSIDENZA: abbassamento continuo o discontinuo del fondo di un bacino sedimentario.
SUBSTRATO: generico basamento su cui poggia una formazione rocciosa; può essere stratigrafico o tettonico: nel primo caso il contatto è di tipo stratigrafico normale, nel secondo è una superficie di thrust.
SUCCESSlONE STRATlGRAFlCA: sequenza delle formazioni sedimentarie e talora vulcaniche deposte una sull'altra in un dato intervallo di tempo e in una data Regione.
TERRA ROSSA: depositi residuali dovuti alla dissoluzione delle rocce calcaree ed alla concentrazione in piccole depressioni morfologiche degli idrossidi di alluminio e ferro con composizione variabile.
TERRAZZO (fluviale, marino): superficie topografica piana delimitata a valle da una scarpata; lo spianamento è dovuto a precedenti fenomeni di sedimentazione o di erosione, l'incisione a una fase di sollevamento tet-tonico e/o all'abbassamento del livello marino.
TRASCORRENTE: faglia a dominante movimento orizzontale.
SITOGRAFIA
• Autorità dei Bacini di rilievo regionale dell’Abruzzo e del bacino interregionale del Sangro (ADB - ABRUZZO): PAI http://www.regione.abruzzo.it/pianofrane/index.asp PSDA http://www.regione.abruzzo.it/pianoalluvioni/index.asp
• Consiglio Nazionale dei Geologi (CNG) :
http://www.consiglionazionalegeologi.it/cngwww/CngGo.asp
• Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) :
http://www.cnr.it/sitocnr/home.html
• Commissario delegato per la Ricostruzione – Presidente della Regione Abruzzo:
http://www.commissarioperlaricostruzione.it/
• Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) – Mappe interattive di pericolosità sismica: http://esse1-gis.mi.ingv.it/
• Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) – Quaderni del servizio Geologico: http://www.apat.gov.it/site/it-IT/Progetti/Progetto_CARG_-_Cartografia_geologica_e_geotematica/Linee_guida/
• Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) – Progetto IFFI Abruzzo: http://193.206.192.244/cartanetiffi/carto3.asp?cat=2&lang=IT
• Ministero dell’ Ambiente e della tutela del territorio e del Mare:
http://www.minambiente.it/home_it/index.html?m=/menu/menu_ministero/home.html&lang=it
• Ordine dei Geologi dell’Abruzzo: http://www.geologiabruzzo.it/
• Dipartimento della Protezione Civile: http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/
• Regione Abruzzo – Geoportale Cartografico: http://www.regione.abruzzo.it/xcartografia/
• Regione Emilia Romagna - -Servizio Geologico Sismico e dei Suoli:
http://www.regione.emilia-romagna.it/geologia/
• The Geological Society of America:
http://www.geosociety.org/