INQUINAMENTO

AMBIENTALE:

REALTA‟

O

CHIACCHIERE DA SALOTTO?

INQUINAMENTO AMBIENTALE:

• Immissione di sostanze o comunque di agenti potenzialmente nocivi

nell‟ambiente, e cioè in: Aria, Acqua, Suolo

• „E un fenomeno antico:

• Inquinamento indoor era presente fin dall‟antichità:

• - pneumoconiosi da sabbie silicee nelle mummie egiziane

• - silicosi nel Perù del 16° sec. e antracosi fra gli Anglo-Sassoni del 15°

sec.

• - astynomoi in Grecia per controllare l‟inquinamento da rifiuti

• - Frontinus (De aquis urbis Romae) per mantenere pure le acque e

l‟aria dai rifiuti urbani

• Ma è con la civiltà del combustibile fossile che comincia la vera patologia

da inquinamento (tumori degli spazzacamini a Londra).

• Oltre all‟immissione di sostanze chimiche sotto forma di cocktail (7-8 milioni

/die in una media città) esistono oggi altre forme da sorvegliare, prima fra tutte

l‟Inquinamento elettromagnetico (da radiazioni sia ionizzanti che non

ionizzanti). Questo richiede una trattazione a parte (ed una sconsolata

notazione: dati gli enormi profitti ad esso connessi, non esiste oggi alcuna

possibilità di arginarne l‟aumento vertiginoso ed incontrollabile).

• Da radiazioni non ionizzanti: sarebbe ipotizzabile oggi rinunciare a telefonini,

intenet on line, ecc.?

• Da radiazioni ionizzanti: le centrali nucleari in Italia sono l‟affare del prossimo

decennio (negli altri paesi stanno tornando indietro, e la tecnologia obsoleta a

qualcuno devono pur venderla!). Tanto, si dice, ci sono nei paesi vicini e

quindi…Ma le scorie sono il vero problema!!!

•

• N.B. Il danno alla salute da inquinamento è multideterminato, perciò non

ha senso dare tossicità di singoli agenti (cooperano sinergie fra sostanze,

agenti fisici, fattori genetici, età, patologie preesistenti, dieta, ecc.)

•

La legge parla di “inquinamento di aria, acqua e

suoli”.

• Ma questo è un concetto sbagliato:

• Le diossine immesse in aria ricadono sul

suolo

• I tensioattivi immessi in acqua diventano

spray in aria

• I metalli pesanti immessi sul suolo vengono

dilavati in acqua e sollevati in aria

• La forma di immssione più grave ed insidiosa è probabilmente quella aerea, perché:

• 1) Non si può centralizzare e controllare la distribuzione dell‟aria

• 2) Non è possibile controllare tutte le sostanze immesse, ma solo quelle campione

• 3) Le sostanze immesse in aria si depositano in suolo ed acqua ed entrano nella catena alimentare

• 4) La bonifica è quasi impossibile in tempi utili

• „E proprio con l‟inquinamento atmosferico che si comincia a percepire la pericolosità del fenomeno: episodi di mortalità acuta della valle della Mosa (1930), di Donora (Pennsylvania) (1948), Londra (1952).

•

• L‟OMS competente sull‟Europa centro settentrionale ha rilevato questi punti già nel 1985, ingiungendo ai governi europei di “proteggere efficacemente le popolazioni entro 10 anni”.

•

• La situazione oggi è invece gravemente peggiorata, tanto che l‟OMS ha cominciato da qualche anno a rilevare “morti da inquinamento”(circa 80.000 l‟anno nella UE) e indica come pericolosamente vicino il “punto di non ritorno”.

• Le sostanze immesse in atmosfera sono milioni, ed

è impossibile censirle tutte.

• Se ne testano un certo numero come campioni di

tipi di inquinamento e si stabiliscono livelli soglia

di attenzione e di allarme, oltre i quali le autorità

sanitarie devono prendere provvedimenti.

• Allora le ARPA informano la Provincia la

Regione ed il Comune.

• Nessuno può fare niente di efficace, per cui in

pratica tutto si riversa sui Sindaci che altro non

fanno che bloccare il traffico automobilistico (che

però è bloccabile solo per il 30%).

• Le altre autorità delegano le proprie capacità di

intervento.

• Oggi sappiamo che l‟inquinamento è certamente responsabile di:

• Allergie

• Asma

• Bronchiti

• Enfisema

• BPCO

• Fibrosi polmonari

• Infezioni respiratorie

• Vasculopatie polmonari e ipertensione polmonare

• Ictus cerebrali

• Infarti del miocardio

• Neoplasie

• Malformazioni fetali

Neoplasie ed organi colpiti per tipo di sostanza

• 4 Aminobifenile – vescica

• Asbesto - bronchi, pleura, peritoneo

• Arsenico - bronchi, pelle, fegato

• Berillio - naso, polmone

• Di cloro metil etere - polmone

• Benzene - midollo osseo (sangue), vescica, fegato

• Benzidina - vescica

• Cromo - naso, bronchi

• Anilina -vescica

• Fumo di carbone - cute, polmone

• Nickel - naso, bronchi

• IPA - bronchi, cute

• Radon - polmone

• Silice - polmone

• Cloruro di vinile - fegato

• Polvere di legno - vie aeree superiori

• Formaldeide - polmone

• Si potrebbe continuare con una lista di svariati milioni di sostanze…

Le sostanze immesse in aria in una città come Firenze comprendono fra l‟altro:

• Per i Gas serra l‟Italia è in testa nella produzione europea con 14,8 milioni di tonnellate annue (dato UE, Copenaghen,2005) principalmente dovuti ad attività di combustione.

• L’UE ci impone di rientrare nei parametri di Kyoto o pagheremo multa: il Governo ha già detto che non ci proveremo neanche, quindi pagheremo…

• VOCs Gruppo vastissimo, che comprende ad esempio diossine, IPA, furani, formaldeide, butadiene, toluene, xilene, benzene, stirene, ecc.Comprendono cancerogeni certi (benzene, butadiene) e numerosi altri probabili e/o potenziali. Fortemente indiziati nell‟aumento delle patologie neoplastiche ematologiche. Tutti irritanti, hanno responsabilità diretta e indiretta nella genesi di asma e poliallergie; cooperano nella genesi dello smog fotochimico, uno dei principali agenti di danno sul DNA.

• Ossidi di Azoto Tossici per irritazione, sono fra i composti più chiamati in causa nei decessi dei broncopneumopatici e nell‟asma infantile. Cooperano alla formazione di smog fotochimico.

• Lo studio MISA 2 (Epidemiologia e Prevenzione,28,2004) ha indicato in 2000 i decessi dovuti al NO2 e in 1900 quelli dovuti alla CO.

• Ossido di Zolfo „E l‟unico in calo, parte per la legislazione sul contenuto in zolfo del gasolio da autotrazione, parte perché in Italia usiamo poco il carbone nelle centrali termoelettriche. Responsabile delle piogge acide.

• Ozono Composto fondamentale dello smog fotochimico, “ha sulla mucosa respiratoria l‟effetto di una “ustione”. Agente ossidante, provoca rotture del DNA ed è quindi potenzialmente cancerogenico.

• Per l‟Ozono la Direttiva CEE 2002/3/EC fissa i limiti a 120 μg/m3 per non più di 8 ore al giorno e per non più di 25 giorni al mese. Invece in Italia nel 2004 abbiamo raggiunto i 417 μg/m3 ; terribili, anche come conseguenze in termini di mortalità, gli sforamenti delle estati 2003 e 2004 (dati Centro di Biometeorologia dell‟Università di Firenze).

• Polveri Le polveri più grossolane sono prevalentemente silicee (in Italia) e inerti; sono responsabili di pneumoconiosi per esposizione cronica. Le polveri fini, carboniose, sono adsorbenti e veicolano agenti come ad es. il benzene, giungendo fino agli alveoli. La frazione più fine (sotto 2,5 micron) si comporta come un gas, con assorbimento relativo. Molti dei tossici citati qui viaggiano con questa frazione. Le polveri fanno anche da veicolo e da facilitatori per allergeni e per agenti infettivi. La quantità prodotta è incredibile: a Roma (fonte: Comune di Roma) 700 tonnellate annue, e più della metà da traffico commerciale.

• Metalli pesanti Alcuni direttamente tossici (arsenico, piombo). Sono cancerogeni e teratogeni (cadmio). Sono in rapido aumento; aumentano nei pressi degli inceneritori. Entrano nella catena alimentare e si depositano nell‟organismo, raggiungendo concentrazioni lesive anche per accumulo.

• Ox.di Carbonio Si lega all‟emoglobina spiazzando l‟ossigeno. Prodotto da combustioni. E’ un parametro per GAS SERRA.

• Un cenno a parte meritano le DIOSSINE, o meglio i composti policlorurati (Diossine e Furani)

• Sulle Diossine è stato scritto moltissimo. Sarà appena il caso di citare l‟esperienza di Cracovia (Starek A., Med Pr 56, 55,

2005) dove hanno provocato un picco di neoplasie polmonari e di accidenti cardiovascolari in lavoratori dell‟inceneritore cittadino, nonchè neoplasie, disturbi respiratori, patologie tiroidee e malformazioni fetalinegli abitanti esposti.

• Uno studio recente (Epidemiologia e prevenzione, 3,2005) condotto negli anni 1986-2002 nel territorio campigiano ha rilevato più del doppio di casi aspettati per linfomi non Hodgkin e per Sarcomi dei tessuti molli, tumori che la letteratura scientifica correla molto strettamente all‟azione di diossine (TCDD).

• Sottolineiamo ancora che per quanto riguarda i linfomi ed ancor di più per i sarcomi dei tessuti molli (tumori altrimenti abbastanza rari, per fortuna) il rapporto con le diossine appare particolarmente stretto.

Particulate Matter

Per capire le potenzialità nocive del solo particolato, i dati OMS 2005 sono

questi:

Polveri fini, con particolare riguardo a PM<2,5. I dati OMS del 2005

dicono che PM<2,5 è responsabile di un calo di vita medio di 8,6 mesi

in Europa e di 9 mesi in Italia (morti cardiovascolari e respiratorie). La

Direttiva CEE 99/30/EC fissava i limiti in 50 μg/m3 come media

giornaliera e 40 μg/m3 come media annua. Ma devono essere 20 μg/m3

ormai dal 2010 o si paga multa: l‟Italia ha già detto che non potrà

mettersi in regola, per cui…

• Se si rispettassero questi limiti si risparmierebbero 80.000 morti

premature in UE (12.000 in Italia) e si guadagnerebbero 1.600.000

anni di vita in UE (170.000 in Italia).

• Il risparmio sarebbe di 161 miliardi di Euro per malattia in UE (29

miliardi in Italia) oltre che di 23miliardi di Euro per mortalità in

UE (5 miliardi in Italia).

• In Toscana nel triennio 2005-2007 si è sforato il limite dei 40 μg/m3

come media annua (e non ci dimentichiamo che doveva scendere a 20

μg/m3 come media annua nel 2010); fra l‟altro, fin dai primi 3 mesi del

2011 si erano già esauriti i 35 sforamenti annui tollerati col vecchio

limite.

Per capire cosa possono fare gli inquinanti in una città come Firenze

citiamo i dati dal rapporto OMS del settembre 2006:

• Per la mortalità a lungo termine il 9% di tutti i

morti per cause naturali sono attribuibili a livelli di

PM10 superiori a 20 microgr/m cubo

• Come cause di morte:

• Lo 11,6% dei morti per cancro di polmone sono

legati a tale causa

• Il 19,8 dei morti per infarto cardiaco sono legati a

tale causa

• Il 3,3% dei morti per ischemia cerebrale sono

legati a tale causa

• Per la mortalità acuta:

• Lo 1,5% di tutti i morti per causa acuta sono

riconducibili a innalzamenti del PM10 al disopra di 20

microgr/m cubo

• Ma se considero solo le cause respiratorie i morti

diventano il 3,1% del totale.

• Se considero i ricoveri ospedalieri:

• Lo 0,7% delle ospedalizzazioni per cause cardiache è

riconducibile a livelli di PM10 superiori ai 20 microgr/m

cubo

• Lo 1,3% delle ospedalizzazioni per cause respiratorie è

riconducibile a livelli di PM10 superiori ai 20 microgr/m

cubo

• Il 31,7% di bronchiti acute nei bambini e ragazzi sotto i

15 anni è riconducibile a livelli di PM10 superiori ai 20

microgr/m cubo

• Lo 1,7% di bronchiti acute nei soggetti con più di 27

anni è riconducibile a livelli di PM10 superiori ai 20

microgr/m cubo

• A Firenze si risparmierebbero 28-30 decessi per causa

acuta annui se i limiti di PM10 venissero messi in regola

con il limite dei 20micro gr/m cubo

• Considerando i decessi per cause a lungo termine il

numero, a Firenze, è stimabile in 250 morti l’anno di cui:

• 30 casi di cancro di polmone

• 106 casi di infarto di cuore

• 15 casi di ictus cerebrale

• Occorre fare qualcosa?

• Certamente sì.

• Cosa?

• 1) Non accendere nuove fonti

• 2) Diminuire l’immissione