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    APPENDICE 1.

    PICCOLO MANUALE BREVE

    contiene una quantit dinformazioni maggiore di quella in possesso di uno scienziato del

    Novecento.

    Il non mestiere di genitore

    Ed giusto che specialmente i genitori che gia svolgono o si accingono a impegnarsi nel

    loro meraviglioso compito abbiano la possibilita di accedere a una sufficiente quantit

    dinformazioni interdisciplinari anche e/o proprio a proposito di questo che e stato qui

    definito: il non mestiere perche, come stato gia detto, e lunico mestiere che non esiste,

    che non e mai esistito come tale e quindi, non puo essere tramandato alla generazione

    successiva. Ma che nondimeno ogni genitore puoinventarsi da solo, figlio dopo figlio

    Infatti, come dovrebbe essere ormai chiaro a tutti, in questo non mestiere cambiacontinuamente, per esempio, proprio la struttura della materia da in-formare, da

    plasmare sia perch ogni bambino che nasce certamente nuovo ed anche unico: e

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    Gli atomi sono cos piccoli che non possono esser visti e quindi non possono essere divisi (tagliati). Ma ora si sache gli atomi sono anchessi un insieme, perch sono composti da una serie di elementi ancora pi piccoli (v.

    le particelle atomiche e subatomiche, etc.) e che quando un atomo si spezza produce una grandissima quantit

    denergia (v. la bomba atomica e l ossidazione).

    Lenergia

    Lenergia non definibile. Ma si pu misurare la quantit di lavoro che fornisce.E stato Albert Einstein che per primo ha intuito e poi dimostrato che la materia pu trasformarsi in energia e,

    viceversa, lenergia in materia. E questo uno dei significati della famosa equazione: E = m c2.

    La molecolaE stato detto che particelle ancora pi piccole (v. le particelle atomiche e subatomiche) formano linsieme che

    detto atomo.Ma sempre un insieme di atomi che forma una molecola.

    Gli stessi atomi che formano la materia, della quale sono fatte le cose, gli oggetti, etc. riunendosi formano altri

    insieme che sono le molecole degli esseri viventi, che hanno una struttura diversa da quella degli oggettiinanimati, perch diversi sono i rapporti tra i vari atomi, ovvero le relazioni che intercorrono tra gli atomi -malgrado questi siano sempre gli stessi - perch lintero universo formato sempre e solo dagli stessi elementi(per oltre il 72 % di idrogeno, per il 25 % di elio e solo per l1 % di metalli pesanti.)

    Negli esseri viventi le molecole, che si riuniscono, formano un nuovo insieme:

    La cellula.

    A differenza dellinvisibile atomo la cellula visibile al microscopio.Il microscopio una lente potentissima che vede (scopio) il piccolissimo (micro).

    La cellula unafabbrica.Il corpo umano composto da circa settecentomila miliardi di cellule, ovvero da una infinit di piccolefabbriche.

    E noto che per far funzionare una fabbrica sono necessari gli operai e un imprenditore e ancora i macchinari elenergia per far lavorare i macchinari e poi la materia prima da trasformare, grazie allinformazione e allenergia

    in un oggetto. Gli operai e limprenditore sono soltanto delle macchine supplementari necessarie per fa funzionarele altre macchine.

    Anche nella piccola fabbrica, che la cellula, sono necessari macchinari (quelli presenti nella cellula sononumerosissimi e saranno nominati altrove) e quindi dellenergia (lenergia viene dagli alimenti mangiati. E quelladel sole). Ma, in questo particolare tipo di fabbrica, gli oggetti prodotti dalla fabbrica sono la cellula stessa.

    Una cellula una fabbrica che produce la cellula stessa.Riproduce s stessa dividendosi in due, perch il suo unico scopo mantenere la sua struttura di: fabbrica di

    cellula.

    Come ogni fabbrica, la cellula produce anche scorie.

    Ma, sempre seguendo H. Laborit, il momento di tornare un attimo indietro:

    Si ritiene che la terra sia nata a partire da una nuvola di polvere e che allinizio non vi fossero esseri viventi

    sulla sua superficie, parlo di circa quattro miliardi e cinquecento milioni di anni fa. ()

    Ma appena dopo, tre miliardi e cinquecento milioni di anni fa, sono apparse sulla terra le prime celluleviventi.Non si sa ancora bene in che modo. () siamo ancora nel campo dellipotesi.** (Ma che cosa un ipotesi?Vedete quei barattoli di marmellata sulla mensola?

    Se guardando letichetta, si afferma che quelli sono barattoli che contengono marmellata senza averli prima

    aperti per verificare, stata avanzata un ipotesi. ().)

    Quello che si pu dire che, quando sono comparsi, gli esseri viventi erano piccole cellule sperdutenelloceano e le piccole fabbriche chimiche (le cellule), erano pi semplici di quelle attuali.

    LOssigenoNon vi era ossigeno molecolare nellatmosfera. Senza lossigeno (O2) luomo muore, tutti gli animali muoiono.Ma le prime cellule immerse nelloceano non respiravano ossigeno, fermentavano. Utilizzavano, invecedellossigeno, enzimi per metabolizzare le sostanze nutrienti.Esistono ancora oggi cellule di questo tipo che messe in presenza di ossigeno muoiono.

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    L ozonoAllinizio la vita sulla terra stata difficile.

    I micidiali raggi ultravioletti del sole senza la fascia di ozono che li blocca nella parte superiore

    dellatmosfera, bruciano tutto quello che incontrano (v. i buchi dellozono). Bastano piccole quantit di raggiultravioletti per dare colpi di sole che procurano ustioni anche gravi.

    Ecco perch le cellule si nascondevano nelloceano.

    Non esisteva ancora ozono, perch per ottenerlo sono necessari tre atomi di ossigeno (O3).

    La ClorofillaLossigeno comparso dopo che alcuni atomi si sono riuniti e hanno formato la clorofilla. La clorofilla quella che d il colore verde alle foglie. E capace di dissociare la molecola dellacqua, la quale formata da

    tre atomi: due di idrogeno e uno di ossigeno (H2 O). Ma mentre lossigeno viene liberato nellaria, che diventata cos respirabile, lidrogeno dalle piante verdi viene legato al carbonio ( C ) assorbito dal suolo.Utilizzando lenergia fornita dal sole, le piante verdi legano il C allH e costruiscono la propria struttura e tuttele sostanze che costituiscono gli esseri viventi: gli zuccheri, i grassi e le proteine, che sono caratteristiche degliesseri viventi (v. la sintesi clorofilliana.)E naturalmente tutto molto pi complicato. Ma basta sapere che lossigeno circola libero nellaria, grazie allaclorofilla delle piante verdi che dissocia lacqua per poter utilizzare soltanto lidrogeno (H) (liberando lossigenonellaria) per costruire la propria struttura e poi anche tutti gli esseri viventi della terra.

    Cos tre atomi di ossigeno libero si sono riuniti insieme per formare lozono, il quale sistematosi nella parte altadellatmosfera protegge con la sua fascia la superficie terrestre dai micidiali raggi ultravioletti, consentendo lavita agli esseri viventi.

    Costituitasi la fascia di ozono, le prime piccole cellule perdute nelloceano, protette dai raggi ultravioletti,poterono avventurarsi sulla terra ferma. Ma subito trovarono lossigeno che per loro era pericolosissimo perch

    lossigeno tossico. (Lambiente terra stato per questo definito: un assurdo chimico).

    Lossigeno tossico. Gli atomi, infatti, com noto, sono a loro volta un insieme costituito da un nucleocentrale attorno al quale girano delle piccolissime particelle di materia. Tra queste ci sono anche glielettroni.Gli elettroni vanno in coppia. Ma sullo strato esterno della molecola di ossigeno formata da due atomi (O2)mancano due elettroni. Sono 6 invece di 8. Vi sono due elettroni liberi perch non sono appaiati. Ecco perch

    lossigeno tossico, perch i due elettroni, non potendo restare liberi cercano immediatamente di accoppiarsi coni due elettroni della prima molecola che incontrano, che a sua volta, essendo stata privata di due elettroni cercaimmediatamente di recuperarli attaccando unaltra molecola, etc. (v. i famosi radicali liberi). Per il delicato

    equilibrio della materia vivente questo un gran casino. (E proprio ci che avviene in modo enorme e

    terrificante con la bomba atomica.).Ma la Natura alla quale ricorriamo tutte le volte che non abbiamo una valida spiegazione ha inventato delleforme viventi nuove in grado di vivere in presenza di ossigeno.Queste nuove forme viventi sono letteralmente entrate fisicamente nel corpo di quelle pi vecchie comesimbionti, permettendo a queste di riuscire a vivere in presenza di ossigeno.Addirittura le scorie delle prime sono diventate alimento per le seconde. Si formata cos tra le due formeviventi quella che si chiama: simbiosi. Il nome deriva dal greco antico e significa: vivere insieme.

    I mitocondri

    Le nuove cellule che sono entrate nelle vecchie hanno prodotto macchine capaci di utilizzare lossigeno: imitocondri.I mitocondri, grazie allossigeno, producono una molecola che si chiama ATP(adenosina trifosfato). E lamolecola che rappresenta lenergia che la cellula mette in riserva per utilizzarla per compiere il suo lavoro difabbrica di cellula, che (soprattutto) quello di conservare la sua struttura, per rimanere in vita, visto che seperde la sua struttura, perch non riesce a conservarla, la cellula muore.

    E stato gi detto che le prime cellule disperse nelloceano non utilizzavano lossigeno, non respiravano, ma

    fermentavano.Anche con la fermentazione si produce ATP. Ma in quantit appena sufficiente per mantenere la propriastruttura e quindi, appena per sopravvivere.LATP prodotto, invece, dal lavoro dei mitocondri in quantit maggiori.Quantit di energia cellulare che sono sufficienti, non solo per mantenere la propria struttura cellulare, ma perassicurare alle cellule anche una serie di funzioni; per consentir loro di agire, ma sempre, per ottenere lunicoscopo, che poi quello di mantenere la propria struttura e quindi quella della struttura-organismo nel quale sono

    inglobate.

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    Andando avanti nel tempo le singole cellule hanno cominciato a riunirsi in gruppi. Hanno formato delle vere eproprie colonie, che possibile immaginare essersi riunite insieme in una forma, la pi semplice, come quella

    sferica. E possibile allora, definire le prime colonie cellulari: palline pluricellulari, ripiene di cellule.

    Ma il nutrimento di dette colonie pluricellulari tutto allesterno. E tutto nellacqua del mare nel quale leprime palline pluricellulari sono ancora immerse. Quindi ogni pallina pu nutrirsi solo attraverso la sua

    superficie. Ma la superficie che viene a contatto con lacqua del mare che contiene lalimento, insufficiente e

    inadeguata perch a causa della sua limitata estensione, diventa per questa impossibile assorbire, non soltantola giusta quantit di cibo necessaria a tutte le cellule della colonia pluricellulare, ma anche riuscire a far arrivare

    il nutrimento alle cellule che sono sistemate al centro della pallina piena.Infatti, mentre la superficie, essendo soltanto di due dimensioni, pu crescere soltanto al quadrato e una

    superficie viene infatti misurata al quadrato - una pallina pluricellulare piena, invece, fatta di tre dimensioni

    ed misurata al cubo - e quindi continua anche a crescere e a svilupparsi al cubo, conservando una superficie che

    resta sempre al quadrato.

    Cuore e Vasi sanguigniMa ecco che allora torna di nuovo ad intervenire la Natura.La quale, prima fa in modo che la pallina pluricellulare, uscendo dallacqua per approdare alla terra ferma,comunque si porti dietro una certa quantit di mare di quello stesso mare che, fino ad allora, lha semprenutrita - poi sinventa una pompa capace di mandare lacqua del mare e il suo nutrimento a tutte le cellule della

    colonia e di distribuirlo anche a quelle pi interne alla pallina piena.La Natura si cos inventata il cuore e i vasi sanguigni: la pompa e i tubi dellacquedotto.

    LAmbiente InternoLacqua del mare, che la pallina di cellule si portata dentro, forma quello che stato definito: ambiente

    interno, del quale il sangue solo una parte. Ma il sangue che serve a trasportare, grazie al pompaggiodel cuore, lungo i tubi dei vasi sanguigni, le sostanze nutrienti e lossigeno, del quale le cellule ormai nonpossono fare pi a meno.

    Lossigeno dellaria assorbito attraverso la respirazione polmonare. Nei polmoni entra direttamente incontatto con il sangue, che cos, grazie allemoglobina contenuta nei globuli rossi, pu assorbirlo e distribuirlo

    alle varie cellule. Mentre gli alimenti vengono mangiati Ed e poi, nello stomaco e nellintestino che, gli alimenti mangiati dalla bocca, grazie alla secrezione di sostanze(enzimi) vengono ridotti in frammenti sempre pi piccoli fino alla molecola.

    Le molecole di alimento vengono raccolte dal sangue dai vasi sanguigni che le assorbe e le trasporta, sempresotto forma di molecole, principalmente al fegato che le mette in riserva. Salvo a rimetterle in circolo tutte levolte che sono necessarie allorganismo per conservare la sua struttura o per agire sullambiente che lo circonda,

    ancora e sempre per quellunico, solo scopo: limmediato recupero dellequilibrio interno della struttura-

    organismo.Le parti degli alimenti ritenute inutilizzabili formano le scorie, che vengono eliminate attraverso lano sottoforma di feci o con le urine.

    IlSistema Nervoso dellUomo.

    I settecentomila miliardi di cellule che in media formano la struttura-organismo di un uomo alto un metro e

    sessanta, devono comunicare tra loro per poter funzionare allunisono. Questo avviene soprattutto grazie alsistema nervoso.

    Dal punto di vista della cibernetica, lorganismo umano un insieme costituito da un serie infinita dielementi cellulari riuniti in particolari colonie o gruppi (v. gli organi e i sistemi). Ogni singolo elemento-cellulache fa parte di una colonia o gruppo, in costante relazione con gli altri elementi del suo stesso gruppo, graziead una informazione di struttura che propriadel gruppo cellulare. Ma ogni gruppo, per sostenere la suastruttura e quella del suo livello di organizzazione e dellintero organismo nel quale inglobato, incontinuarelazione anche con tutti gli altri gruppi dei vari livelli di organizzazione della intera struttura-organismo,

    anche i pi lontani, grazie ad una informazione circolante.Per questo le cellule, che sono tutte immerse nello stesso ambiente interno, grazie al sistema nervoso che le

    struttura informandole, le dirige, le controlla e ne soddisfa i bisogni esaudendone i necessari desideri,comunicano tra loro, anche a distanza, servendosi di varie modalit.

    Due sono le principali:1) Attraverso il sistema endocrino che secerne nel sangue e/o nellambiente interno nel quale sonoimmerse tutte le cellule dellorganismo, la sostanza chiamata ormone prodotta da una ghiandola

    specializzata. E per questo che la ghiandola detta endocrina. E per distinguerla dalle ghiandoleesocrine che, invece, secernono la sostanza da loro prodotta allesterno dellorganismo. Come le ghiandole

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    salivari o quelle dellintestino che secernono, le prime, la saliva nella bocca e le altre nel lume intestinale. Boccae intestino comunicano con lesterno.

    Gli ormoni prodotti dalle ghiandole endocrine, trasportati dal sangue, (o diffondendo nellambiente interno)

    raggiungono le particolari cellule di alcuni organi e ne influenzano il funzionamento. Gli ormoni trasportano adistanza da parte del sistema nervoso, un ordine, un suo messaggio (v. la informazione circolante) ed erano

    per questo detti anche: messaggeri chimici.

    2) Attraverso il sistema nervoso.

    Un sistema nervoso serve ad una cosa sola ad agire.Gli animali che, a differenza delle piante, posseggono un sistema nervoso, possono muoversi e agiresullambiente che li circonda in modo da assicurarsi la sopravvivenza, la riproduzione e quindi riuscire aproteggere costantemente la loro struttura, il suo ordine interno.Ma il sistema nervoso deve prima di tutto conoscere le esigenze della societ cellulare che forma lorganismo-struttura.

    E noto che tutte le cellule dellorganismo sono immerse nellambiente interno (liquido) che hacaratteristiche pressoch costanti. Ma, se un soggetto (animale o uomo) non ha mangiato da qualche ora, lesostanze nutrienti necessarie alle varie cellule cominciano a scarseggiare, ne circolano troppo pochenellambiente interno. Se poi non ha bevuto, lambiente interno si concentra e si riempie di sostanze tossiche

    prodotte dalle cellule che soffrono quando lavorano con una scarsa quantit di acqua a loro disposizione.

    In entrambi i casi si alterano le caratteristiche dellambiente interno e poi quelle della circolazione sanguigna.Il Cervello di RettileMa di quanto sta succedendo nellambiente interno viene subito avvertita una porzione molto vecchia del sistema

    nervoso. E il cosiddetto cervello primitivo o cervello di rettile. Formato dallIpotalamo e dal troncocerebrale o fascio mediale. Chiamato cos dal suo scopritore, il neurofisiologo americano Mac Lean, perch posseduto anche dai rettili.

    Ma in questo cervello primitivo sono convogliate anche le informazioni che partono dallambiente circostante eche, attraverso gli organi di senso, lo raggiungono.Questo Cervello primitivo sa quindi immediatamente tutto di tutto. E subito informato, sia su quello che stasuccedendo nellambiente interno grazie alle variazioni di energia che lo informano dello stato di benessere omalessere della colonia cellulare dellorganismo, sia dalle variazioni di energia che avvengono nel mondo

    esterno che circonda lorganismo. In questo secondo caso, com stato detto, le informazioni gli arrivanoattraverso i cinque sensi (v. le variazioni di luce, di calore, di rumore, di gusto, etc.)

    Ma il cervello di rettile costretto ad obbedire immediatamente prima alle esigenze interne della societcellulare, pena la sofferenza e poi il definitivo danno parziale o totale dellorganismo. Per questo - essendo anchebene informato sulla situazione esterna ambientale - ordina alla zona motoria della corteccia cerebrale dimettere in moto i muscoli necessari ad agire per compiere, secondo una procedura immodificabile, lazioneindispensabile per ristabilire, nel pi breve tempo possibile, lequilibrio interno della sua struttura-organismo. In pratica ordina allorganismo del soggetto di muoversi per andare a prendere lacqua e di berla, di

    andare a cercare il cibo e di mangiarlo, o di scoprire il suo corpo perch fa caldo, o di cambiare ambiente, etc. Il

    tutto soltanto per ristabilire nel minor tempo possibile la normale attivit funzionale delle cellule e la normalecomposizione dellambiente interno nel quale sono immerse e cos riequilibrare rapidamente e salvare la interastruttura-organismo.

    Se allora, il soggetto in questione (animale o uomo) agendo risolve il suo problema - riuscendo cos aproteggere la sua struttura, perch con la sua azione ha rapidamente ristabilito lequilibrio interno perduto eccoche il soggetto prova piacere. E lecito allora affermare che il piacere equivale all equilibrio biologico

    ritrovato - il premio immediato ricevuto per lesito positiva dellazione compiuta - e che, il benessere dellastruttura-organismo si ottiene, invece, quando, attraverso lazione, si ormai di nuovo raggiunto e stabilizzato ilsuo equilibrio interno. E quindi il risultato positivo ottenuto dallazione che d immediatamente il piacere.H. Laborit afferma, infatti, che:

    Il sistema nervoso agisce sullambiente per far piacere allorganismo.Il cervello primitivo, il cervello di rettile per risolvere, invece, una situazione di pericolo, di dispiacere, didolore, etc. ha a sua disposizione soltanto due strategie da mettere in atto, due soluzioni:1) ordinare al soggetto la fuga, quando questa possibile.2) o in alternativa, quando la fuga impossibile, la lotta.

    E la lotta agire per tentare di far scomparire dallambiente le cause del dolore, del dispiacere, della

    punizione.Riepilogando: Questo cervello primitivo , com noto, quello che contiene le tre pulsioni primordiali:mangiare, bere, riprodursi.Le pulsioni, com noto, sono le stesse che spingono il sistema nervoso a dare il via alle azioni necessarie perrimuovere le cause ambientali che turbano lequilibrio interno dellorganismo e cos poterlo ristabilireimmediatamente.

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    Il primitivo cervello di rettile , infatti, dotato di varie modalit di azione. Ma tutte ben stabilite eimmodificabili. Inoltre, non essendo dotato di memoria, privato di qualsiasi possibilit di riferirsi alle passate

    esperienze ed costretto a lavorare solo al presente.

    E grazie allEvoluzione, che nei mammiferi compare - e si sovrappone al primo cervello di rettile - unSecondo Cervello detto dellAffettivit (Mac Lean) o dellApprendimento (Laborit), che dotato dimemorie.

    Le memorie presenti nel Secondo Cervello sono, infatti, pi di una. Ma le principali sono due.Il Neurone e il suo CervelloPer poter continuare a seguire H. Laborit ora necessario parlare della cellula che caratterizza il sistemanervoso:il Neurone.

    Il cervello pu essere immaginato come una foresta di alberi molto fitta, una foresta di neuroni moltointricata, pi della giungla pi intricata che si possa immaginare. (Per i genitori e gli educatori fondamentalesapere come questa foresta di neuroni che pure esiste in fieri, nondimeno si realizzi soltanto sotto gli stimoli-informazione che raggiungono dallesterno il sistema nervoso del soggetto. E che questo avviene definitivamente

    e soltanto nei primi anni di vita e poi mai pi!)I neuroni sono gli alberi della giungla. Sono disposti a strati sovrapposti: una foresta sullaltra.Ogni strato , infatti, a sua volta una intricatissima foresta che si appoggia su quella sottostante (solo nella

    corteccia cerebrale gli strati sono cinque). Gli alberi stanno in piedi luno sullaltro, ma molti sono coricati,

    posti di traverso, capovolti, piegati su se stessi, gli uni agli altri legati, aggrovigliati, etc.Il neurone come un albero dinverno. E senza foglie.Ma da esaminare al contrario. Si parte dai rami per arrivare alle radici.

    I sottili rami della sua chioma sono i dendriti del neurone. I dentriti sono le antenne riceventi delneurone.Il tronco dellalbero, proprio nel punto dove convergono tutti i suoi rami (i dentriti), ha una sorta di grande

    rigonfiamento. E il corpo centrale cellulare proprio della cellula neurone.E da questa che fila il suo tronco, che sottile, allungato. E lassone del neurone. Ma il tronco (lassone)

    non finisce con le solite radici, ma con un unico bottone sinaptico o sinapsi, che appunto unica e va adattaccarsi ad uno solo dei sottili rami, i dendriti della chioma dellalbero dello strato sottostante. E cos che,

    per esempio, nella corteccia cerebrale, un albero (un neurone) pu essere, attraverso i suoi rami- dendriti,collegato a diecimila altri alberi (neuroni), ognuno dei quali, a sua volta, con il suo unico assone va a legarsi adun solo ramo- dentrite, dei rami (dendriti) di un altro albero sottostante o adiacente o lontano o lontanissimo. Ma

    ogni neurone usa per fare questo soltanto il proprio, unico bottone sinaptico (o sinapsi) che posto alla finedel suo assone: che una sorta di radice unica, sui generis, finale. (Come sar ancora detto, ogni neurone puricevere diecimila stimoli attraverso le sue antenne (i rami o dendriti) ma pu trasmetterne solo uno attraverso il

    suo unico assone e il suo bottone sinaptico.)

    . Ma lo stimolo nervoso pu procedere e progredire soltanto secondo un prestabilito senso unico: dendriti,corpo centrale cellulare, assone dendritico, etc.Diecimila impulsi possono essere cos ricevuti dai dentriti (i rami dellalbero) di un solo albero-neurone.Sotto forma di impulsi elettrici, convergono sul suo corpo centrale cellulare e vengono poi incanalati sul suounico assone (il tronco), che li trasmette, attraverso la sua unica connessione sinaptica, ad uno solo dei possibilidiecimila dentriti dellalbero sottostante, etc.

    Ogni sinapsi comunica con quella con la quale collegata. Ma trasmette il suo ordine attraverso la sua unica

    sinapsi emettendo delle vescicole che contengono sostanze chimiche: i neurormoni o mediatorichimici. Questi sonolatori di un ordine preciso (e specializzato), che hanno ricevuto dal proprio assone, con

    un impulso elettrico.Il sistema di trasmissione di un qualsiasi comando allora da considerare misto, perch:1) nasce sempre chimico nelle sinapsi poste sui suoi dentriti.2) diventa elettrico lungo il dendrite e poi, dopo aver percorso sempre come stimolo elettrico il suo tragittolungo lassone.3) alla fine, sullultima, unica sua sinapsi ridiventa chimico.

    Ma solo per un attimo, il tempo necessario alla vescicola neurochimica di passare dalla sinapsi del suo neuroneallaltra, poi subito torna ad essere elettrico.

    E grazie a questo sistema di contatti (virtuali) tra neuroni - che in verit molto pi complicato edestremamente complesso -, che nondimeno potenzialmente possibile avere nel cervello umano un milione dimiliardi di connessioni sinaptiche, che, come sar detto, equivale ad un potere associativo strabiliante eancora difficile da raggiungere, anche per il pi sofisticato e potente dei cervelli artificiali prodotti dalluomo.Secondo H. Laborit:Un neurone una specie di ghiandola a secrezione interna (endocrina). Forma infatti sostanze che riversandosi

    a livello della sinapsi, provocheranno eccitazione o inibizione nel neurone successivo. Queste sostanze sono

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    chiamate mediatori chimici (o neurormoni) dellinflusso nervoso perch servono da intermediari ai neuroni percomunicare tra loro.

    E importante notare come la sinapsi finale dellassone, non sia letteralmente incollata a quella del dentrite del

    neurone successivo. Esiste tra la sinapsi dellassone di un neurone e la successiva sinapsi del dentrite dicollegamento uno spazio virtuale (v. lambiente interno), nel quale cadono le vescicole (che vengono cos atrovarsi per un attimo immerse nellambiente interno) prima di raggiungere il sito specifico nella sinapsi

    collegata alla quale sono dirette.Ripetendo: Il neurone riceve lo stimolo chimico da una delle sinapsi posta su uno dei suoi dentriti. Il dentrite

    lo trasmette come stimolo elettrico al corpo centrale della sua cellule neuronale e questa servendosi dellassone(che una sorta di filo elettrico) manda uno stimolo elettrico al suo bottone finale, alla sua sinapsi e le ordina diemettere uno (o pi) dei mediatori chimici che lo stesso neurone ha prodotto. Il mediatore chimico (la vescicola)

    che viene emesso dalla sinapsi, sempre specifico per quello stimolo e trasmette un solo ordine, sempre lo

    stesso. Il neurone, infatti, di regola specializzato.Una volta secreto dalla sinapsi, il mediatore chimico cade nel lume dello spazio virtuale che separa la sua sinapsida quella del dentrite del neurone successivo al quale collegato. Ma appena raggiunge laltra sinapsi (quella

    del dentrite del neurone successivo), le trasmette proprio lo stesso ordine che ha ricevuto, che da questa sar dinuovo trasformato in uno stimolo elettrico. E cos che lo stimolo elettrico e chimico e poi elettrico passa daun neurone allaltro alla velocit di trecento chilometri allora. Che nondimeno mette a nudo uno dei limitiumani, visto che ormai luomo produce apparecchiature, come, per esempio, il computer che pu trasmettere

    informazioni alla velocit approssimata di trecentomila chilometri al secondo. Sempre H. Laborit:Cos un sistema nervoso costituito da miliardi di neuroni in contatto sinaptico gli uni con gli altri, e gliinflussi (gli stimoli) circolano da un neurone allaltro seguendo vie particolari (specializzate) grazie alla

    mediazione chimica dellinflusso nervoso.Le MemorieOra possibile tornare a parlare di memoria.Ogni avvenimento, ogni stimolo-informazione che raggiunge la memoria a lungo termine del sistema nervoso,

    per fissarsi indelebilmente - purch sia ritenuto valido e degno - nelle memoria, modifica la sua struttura

    fisico-chimica e quindi, grazie alla neocostruzione di proteine di sintesi, anche quella anatomica del cervello.Cambia la sua forma precedente. Lo mette in una nuova forma. Letteralmente lo in-forma. Lo informa. E facrescere la massa cerebraleMemoria a breve termine.Ma se la modifica, senza riuscire a diventare tale, ma, invece, resta soltanto per un breve tempo e poi tutto torna

    allo stato precedente, il ricordo viene perduto, perch non ha lasciato tracce di s.E questa la memoria immediata o a breve termine. E fondamentale per la nascita della coscienza (laprima forma di coscienza dei vertebrati) negli animali e nelluomo, etc. (v. La Libert e la teoria di Edelmann,

    in fondo, sul Vocabolario allegato.), perch ha permesso al cervello di iniziare a effettuare, sulla base di valori,

    processi di categorizzazione, sia semplici (preferire il rosso al blu) , o complessi comluccello che apre leostriche facendole cadere suglu scogli. E quindi la memoria a breve termine che ha consentito lapprendimentoe la nascita della prima forma di coscienza la coscienza primaria: la consapevolezza delle cose del mondo.Come sar detto, per avere la coscienza di un s diverso dalle cose del mondo bisogna attendere la memorialungo termine e il linguaggio.Memoria a lungo termine.Per poter ricordare, invece, dopo giorni o anni, bisogna che le tracce lasciate nella memoria dallavvenimento

    siano durevoli, che la modifica della struttura del tessuto nervoso sia definitiva grazie alla costruzione da partedello stesso sistema nervoso di molecole proteiche nuove, di sintesi, ma codificate. E necessario che avvenga

    una sintesi proteica.E questo il lavoro che compie la memoria a lungo termine, che, com noto situata nel SecondoCervello dei mammiferi: costruisce, in circa 48 h, proteine nuove e codificate, per fissare per sempre quellostimolo-informazione valido e degno di essere ricordato.

    Gli stimoli-informazione da memorizzare dunque, quando raggiungono il cervello e vengono fissati nellememoria a lungo termine modificano per sempre la sua struttura e la sua massa.

    Cos avviene nel bambino, quando a causa di un nuovo stimolo-informazione si forma (si attiva) una nuova vianeuronale o una sinapsi spinta ad una nuova connessione: ad andare a fissarsi sul dendrite del neurone

    sottostante o adiacente, o lontano (ad un ramo dellalbero-neurone), etc.In-formare, infatti, e vale la pena ripeterlo, significa letteralmente mettere in forma, ovvero cambiare laforma anatomica della struttura del cervello di chi ascolta o legge e anche la sua massa.

    In entrambi i casi appena menzionati, avvenuta la sintesi proteica. Una nuova proteina codificata statacostruita ex novo e proprio sulla superficie di quella sinapsi. Questo avviene proprio grazie alla sintesi proteica diuna particolare, unica proteina codificata, che, in funzione di quello stimolo-informazione ricevuto, si

    definitivamente aggiunta alla struttura del cervello, arricchendola e quindi modificandola per sempre.

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    Le connessioni tra neuroni avvengono anche secondo uno sviluppo programmato e finalizzato, o di baseproprio della specie. Si creano cos nuove vie neuronali che, non solo sono certamente sotto il controllo dei geni.

    Ma sono anche guidate, secondo una necessit specifica, dallambiente fisico (dallazione sullambiente) e dalle

    informazioni provenienti dagli esseri viventi in esso presenti (leggi: madre, genitori e gli altri, etc.), da moltidegli stimoli-informazioni che, dallambiente circostante, arrivano al sistema nervoso attraverso i sensi. Stimoli

    -informazione che determinano proprio quella sintesi proteica codificata, su quella particolare sinapsi, in quel

    sito specifico, nella memoria a lungo termine.La comparsa della memoria a lungo termine e quella del linguaggio hanno permesso processi di categorizzazione

    che si sono estesa dagli oggetti ai simboli. E cos che la potenza del linguaggio ha, insieme allevoluzione dellamemoria a lungo termine, permesso di sviluppare il concetto di s distinto da quello del mondo esterno, disviluppare concetti di passato e di futuro ().

    Insomma una coscienza di ordine superiore che permette la pianificazione di azioni. La pianificazione delfuturo che molto vicina allo scegliere. Ed ecco che con lHomo sapiens arriva la intenzionalit. La sceltadiventa intenzionale ed fatta su base di valori. E nato Il Libero Arbitrio (v. Libert sul Vocabolarioallegato.)

    VACCINAZIONEUn esempio di memoria particolare (cellulare, somatica - Edelman) la Vaccinazione.Con lavaccinazione, igermi attenuati o morti, che fungono da antigeni, sono introdotti intenzionalmentenellorganismo affinch la sua memoria cellulare, somatica dei globuli bianchi, possa fissare su uno degli

    elementi pre-forniti e prefomati dal sistema immunitario, il ricordo indelebile della loro comparsanellorganismo e delle loro caratteristiche specifiche determinate dalle loro particolari forme uniche (ad incastrocom per il Lego).

    Gli anticorpi sono, infatti, la loro perfetta copia in negativo, che stata trovata tra le molte formeprecostruite dal sistema immunitario.La forma specifica da copiare successivamente presa dal ricordo della sua forma prefissata per sempre nella

    memoria somatica dei vari tipi di linfociti. Tra i selezionati, alcuni per clonazione continuano a moltiplicarsifino alla loro morte, mentre altri non raggiungono la maturazione completa . Sono questi ultimi che comunque

    restano pronti a dare la risposta immunitaria (Edelman) Il ricordo risvegliato dalla comparsa nei tessutidellorganismo di quella particolare forma specifica, unica, che ha soltanto lorganismo di quel germe.Il sistema immunitario sar da quel momento pronto a riconoscere tutti i germi e a distinguerli per forma.I globuli bianchi usano la forma ormai ben memorizzata per fabbricare immediatamente (completando la loromaturazione e clonandosi) le copiedefinitive e trasformarsi in anticorpi necessari per bloccare sul nascere,

    ogni volta proprio e soltanto quel particolare tipo di infezione. (v. Libert sul Vocabolario allegato)Il Secondo Cervello

    Ma, per riuscire a sopravvivere alla lotta DNA contro DNA (R. Dulbecco), in un ambiente cos feroce e

    spietato, soprattutto lazione compiuta che va sempre e comunque memorizzata in tutte le sue precisemodalit di svolgimento e nella sua strategia di fuga, di lotta o dinibizione dellazione, sia che il risultatoottenuto sia stato positivo (v. lazione gratificante), sia che sia stato negativo (v. la punizione). Per potercos evitare gli errori del passato o per poter ripetere le esperienze gradevoli nel futuro.

    ( Ma ancora: ogni uomo memorizza indelebilmente laccaduto, perch importante, sia che lesperienza fattasia stata positiva, gratificante, o negativa, punitiva, nociceptiva.Gi dopo la conclusione delle prime esperienze, gratificanti o punitive che siano, i due tipi di stimoli-

    informazione hanno, da quel momento, nel sistema nervoso, un loro percorso gi segnato e separato e un preciso

    punto di arrivo (v. lorientamento delle connessioni sinaptiche durante il fenomeno dellimprinting.)Per ognuna delle due importanti esperienze sopraddette, viene immediatamente tracciato un solco unico e

    indelebile. Ben disegnato nel percorso e preciso. Ma che - anche e soprattutto grazie alle particolari connessioniche si creano con gli altri neuroni - subito diventa specializzato, definitivamente!E cos, nel sistema nervoso delluomo esistono:a) per lesperienze gratificanti il MFB, il medial forebain bundle, o fascio mediale del cervello (il fasciodella ricompensa di Olds e Milner, 1954).b) mentre per quelle nociceptive il PVS, il periventricular system, il sistema periventricolare (o delle

    punizioni).Ogni uomo da quel momento cercher di ripetere soltanto le vitali esperienze gratificanti. Quelle che,

    consentendogli di ristabilire e conservare il suo equilibrio interno e quindi la sua vita, gli hanno procurato e gliprocureranno sempre il piacere. E per questo che ognuno cerca di ripeterle. Chiede il rinforzo e cercaallora, come sar ancora detto, di possedere privatamente gli oggetti e le persone che lo gratificano: soltanto per

    averle a portata di mano, senza, ogni volta, dover prima competere per possederle (v. la nascita della proprietprivata, della dominanza, delle scale gerarchie di dominanza, etc.).Ma, ognuno star sempre molto attento a non ripetere, invece, quelle nociceptive.

    Imparer, con metodo, ad evitare tutte le punizioni gi subite.Tutto questo fa parte di quellApprendimento di cui capace solo il Secondo Cervello dei mammiferi.

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    E il cervello del passato. Si aggiunge a quello primitivo, al cervello di rettile che, come stato detto, invece il cervello del presente.Il cervello del passato (v. il Sistema Limbico):

    () pu allora rispondere al presente con lesperienza favorevole o sfavorevole di ci che gli gi successo. E

    questa stessa memoria allorigine delle nostre emozioni, dei nostri sentimenti. Lamore, lodio, la paura, la

    collera, la gioia, la tristezza, etc. tutto ci che risulta dalla nostra esperienza anteriore e dalla nostra memoria.

    Ma, com stato appena detto, la cosa importante che le vie percorse nel sistema nervoso dalle esperienzegradevoli non sono le stesse usate da quelle sgradevoli.Cos il ricordo dellesperienze gradevoli spinge a ripetere lazione, al rinforzo.Mentre il ricordo di quelle sgradevoli o spiacevoli spinge alla fuga, a fuggire la causa o quando la fuga non

    possibile, a farla scomparire con la lotta. Ma c ancora:Una Terza via neuraleLaterza via neurale quella della Inibizione dellAzione.

    Luomo costretto ad inibirsi, allastenersi dallagire quando per lui impossibile lazione della fuga e quelladella lotta valutata, invece, pericolosa e/o certamente perdente, autodistruttiva.La tattica di inibire la propria azione allora buona, perch - se i neuroni, inibendo lazione, salvano laintegrit della struttura-organismo pu essere anche proficua. Se, impedendogli di agire, salvano la vita alsoggetto.

    Ma la tattica, resta buona, soltanto a patto che linibizionenon duri a lungo.Altrimenti gli stessi ormoni secreti dalle ghiandole endocrine, che al momento sono utili al soggetto perpoter sopportare liniziale stato dinibizione, se continuano ad essere secreti per un tempo troppo lungo,provocano danni enormi, soprattutto al suo sistema immunitario.Per luomo lessere privato della possibilit di agire per compiere unazione gratificante che gli procurerebbe ilpiacere, provoca soltanto angoscia. Ma langoscia per lui sopportabile soltanto per tempi brevi. Poi, ilsistema immunitario non lo difende pi.Le centomila cellule cancerogene, che normalmente il suo organismo produce ogni giorno, e che vengono

    bloccate e distrutte da un sistema immunitario integro ed efficiente, perch subito riconosciute diverse, nonconformi, ora circolano liberamente. Qualcuna si ferma e d inizio al cancro.

    Cos sar per le infezioni da batteri, virus, miceti, etc., per tutte le malattie cosiddette intercorrenti.Langoscia, inoltre, pu ripercuotersi sul suo cuore, sulle arterie, sul suo cervello, etc.Il S.I.A.

    Ma , infatti, proprio quello stato di angoscia persistente nel quale il soggetto stato precipitato e che nonfinisce mai, che - come ha dimostrato Henry Laborit che ha scoperto e studiato e descritto il S.I.A(SistemadInibizione di Azione) - ordina alla sua corteccia cerebrale di mettere in circolo il neurormone chiamato

    Relaising factor (RF), il quale raggiunge lipofisi per ordinarle di rilasciare un altro neurormone: lAdenoCortico Tropina (ACTH). Il quale, raggiunta la Corteccia Surrenalica, la costringe a secernere iGlicocorticoidi, tra i quali prevale un ormone, il cortisolo (leggi: il cortisone).

    E questo ultimo che, dopo aver fornito la giusta carica per sostener liniziale stato di allarme, mentre il

    soggetto ha cominciato a sopportare linibizione, quando questo stato perdura ed , invece, secreto per lungotempo e in abbondanza, finisce con linibire disattivandole, le interleuchine : i due ormoni (interleuchina 1 e2) indispensabili per attivare i leucociti (i globuli bianchi) che difendono luomo da qualsiasi infezione (v. levaccinazioni) e che, inoltre, con i loro particolari timociti T, gli unici in grado di riconoscerle e catturarle,

    distruggono tutte le cellule (anomale, potenziali) cancerogene che incontrano, impedendo che vadano adimpiantarsi (v. lautoimpianto del cancro), per esempio, in una zona dove la circolazione del sangue rallentata,

    perch presente una infiammazione bronchiale cronica, com per i fumatori di sigarette.Ma, per continuare a seguire H. Laborit, ora arrivato il momento di parlare d Immaginazione, ovvero delCervello dellImmaginazione.Alla nascita il cervello delluomo maturo solo al 27 %. Raggiunger il 100 % della sua maturit a circa 25 anni.

    Ma gi completo in tutte le sue parti. Mancano solo le connessioni tra i suoi neuroni, perch sono mancati glistimoli-informazione che ne determineranno la costruzione. E con una connessione dopo laltra, seguendo un

    programmato orientamento caratteristico proprio della specie, rispondendo ai nuovi stimolo-informazioneprodotti dallambiente, che progressivamente il cervello si costruisce da solo (nei primi anni e poi mai pi!) .(E stato tutto gi detto, ma vale la pena ripeterlo:

    a) come il Cervello di rettile, quello primitivo, quello delle pulsioni primordiali, sia anche quello checostringe allazione per immediatamente recuperare e conservare lo stato di equilibrio interno della struttura-

    organismo.b) come per far questo, abbia gi ben programmate delle modalit fisse e immodificabili.c) come essendo privo di una sua memoria, sia costretto a lavorare al presente.

    d) come, invece, sia il Secondo Cervello a possedere principalmente due tipi di memoria, una a breve elaltra a lungo termine, che gli permettono di immagazzinare le esperienze gi fatte cos da poter agire pi

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    efficacemente al presente, perch si serve anche del passato. E progredendo, sar detto anche, come, grazie allasuccessiva comparsa delle zone associative, riesca a prevedere il risultato futuro dellazione intrapresa, etc.)

    Ma stato anche detto come ogni stimolo-informazione entri separatamente attraverso i vari organi di senso perandare a stimolare ed eventualmente a fissarsi su una zona separata del cervello delluomo.

    Sono le zone dove sono collocati i vari centri, uno per ogni senso: uno per quello della vista, delludito, del

    tatto, etc.Centri che sono sistemati nella corteccia cerebrale. (E detta corteccia, perch la parte pi esterna esuperficiale del cervello.)Quando, per esempio, un lattante di pochi mesi riesce a toccare un oggetto e poi ad afferrarlo e a portarlo allabocca, mentre fa questo ha usato la vista, il tatto della mano e della bocca e anche lolfatto e il gusto. Le diverse

    quattro sensazioni ricevute dai suoi sensi raggiungono quattro parti diverse e separate della sua corteccia, quattro

    centri sensitivi. Ma se non potesse associandole riunire in una sola le varie sensazioni, non riuscirebbe acostruire nel suo cervello una unit unica propria di quello oggetto. Se poi pu riconoscere di nuovo loggetto, soltanto perch nel suo cervello ha correttamente messo insieme la forma e il colore visti, la consistenza e la

    forma toccate, il sapore gustato, lodore sentito. Sono le caratteristiche delloggetto che tutte insiemecostruiscono nella memoria e identificano proprio quel particolare oggetto e nessun altro.

    La nozione di oggetto quindi ottenuta dal bambino soltanto grazie allazione associativa dei particolarineuroni presenti nella sua corteccia cerebrale, in quella parte che, per questo, chiamata: corteccia

    associativa che, sistemata dietro la fronte, ed indispensabile soprattutto per immaginare, nuove cose, nuovifatti e pianificare azioni, strategie, predicendone il risultato futuro o anche per permettere, per esempio, unafuga nellimmaginario, in un nuovo mondo appena creato!

    Ma il neonato, sebbene sia dotato di tutto il necessario, sia perfettamente attrezzato, immaturo. Soltanto perchi suoi neuroni non sono ancora tutti collegati tra loro.Ma, importante ricordarlo ai genitori, luomo, soltanto se vive una infanzia (o mai pi!) - e poi continuacos anche lungo tutta la sua esistenza - fatta di una infinit di stimoli-informazione ricchissimi emeravigliosamente vari, riuscir, nella costruzione del suo cervello, ad avvicinarsi rapidamente al quel

    traguardo potenziale di un milione di miliardi di connessioni sinaptiche, di collegamenti tra i neuroni del suocervello e poi a conservarlo efficiente al massimo.

    Ma per i genitori fondamentale sapere anche che la maggior parte dellenorme quantit delle connessionitra i suoi neuroni definitive e indelebili, che danno vita a nuove vie neurali, oltre alle sintesi proteiche necessariead arricchire la sua memoria, avvienesoltanto nei primi anni, o mai pi!

    Per questo, un bambino abbandonato e quindi non stimolato, fin dai primi giorni di vita, da un ambiente nelquale presente anche luomo, come, per esempio, successo a bambini allevati dalle scimmie, un bambinoselvaggio e resta tale anche dopo, quando stato ritrovato e ormai vive tra gli uomini.

    E e resta soltanto un animale della specie uomo, perch nessun umano ha potuto guidare la creazione -durante i fondamentali primi mesi di vita e i primi anni successivi, e poi continuare a partecipare, con i giustistimoli-informazione propri della sua specie - il progressivo modellarsi del suo cervello; a determinare il nasceredelle giuste connessioni tra i suoi neuroni secondo lorientamento proprio della specie, invece, delle aspecifiche

    (non umane) connessioni con le quali il bambino ha comunque costruito un suo cervello selvaggio, ma nonumano.

    Il recupero e sar sempre impossibile!, perch ci che stato costruito o non costruito nei primi anni divita nel cervello del selvaggio (e cos in quello di un qualsiasi altro bambino) restaimmodificabile per sempre!

    (E un errore gravissimo immaginare di poter decidere:Lasciamo che ora cresca in pace, poi quando sar pi grande, mi dedicher a lui. Lo porter con me Gli

    insegner. Gli spiegher)Inoltre, i neuroni non utilizzati nel giusto periodo della loro crescita, raggiunta la loro maturit, poich nonusati vengono automaticamente eliminati, perch considerati inutili, non indispensabili. Cos anche perquelle parti del cervello utilizzate poco e/o raramente.

    Una infanzia piatta per la scarsit di stimoli-informazione, a causa di un ambiente monotono (e triste) checirconda il bambino magari, per giunta, anche monotono per ci che riguarda il cibo, perch la dieta che

    sistematicamente povera di proteine nobili indispensabili alla crescita del cervello:il cibo ambiente! -segna lo sviluppo della personalit del bambino e il suo carattere, per tutta la vita (v. per esempio, latranquillit degli erbivori e, invece, laggressivit dei carnivori e lequilibrio delluomo che unonnivoro!)Permettere, invece, che il suo cervello riesca - fin dallinizio, nei primi mesi e durante linfanzia - a costruirsi il

    maggior numero possibile di connessioni sinaptiche, perch sufficientemente stimolato, significa dotarlo (di unaintelligenza brillante e) del potere di contare per tutta la vita, su una grande serie di vie neurali diverse, le pivarie, lungo le quali, dopo aver incontrate le esperienze vissute, trovare anche la soluzione di quel suo problema,

    o addirittura riuscire a prevedere il risultato della soluzione immaginata, etc.

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    Ma anche, come dovrebbe essere ormai chiaro, una infanzia vissuta per larga parte soprattutto nei variparcheggi tra le mani di altri e peggio ancora, anche tra quelle di estranei incontrollabili, segna persempre il bambino.

    Invece dei genitori, saranno gli altri e poi gli estranei - che lo avranno tra le mani per un tempocertamente superiore a quello dei genitori e nelle migliori ore del giorno, quando massima la sua capacit di

    apprendimento - a plasmargli lanima, a manipolargli lIo, a stipare per sempre e indelebilmente il suo

    inconscio con i loro personali automatismi culturali e giudizi di valori, etc.Il danno - quando di danno si tratta e quando e se mai si palesa, sebbene sia ben nascosto nel suo inconscio - letteralmente: irrecuperabile!

    La personalit del bambino appena descritto, di fatto e resta il prodotto di una cooperazione inedita tragenitori , altri ed estranei e quindi impossibile da programmare e incontrollabile nel risultato immediato e

    quello definitivo!

    E questo il figlio di una Cooperativa ed appunto dotato di una inedita personalit imprevedibile, perchsenza un ancoraggio valido, per un preciso passato radicato di riferimento, identificabile, riconoscibile, etc.La fase dell Io-Tutto e dell Imprinting

    Si pensa che dopo aver obbligato, con una scarica nel sangue materno di cortisone da lui secreto (?), luteromaterno a partorirlo, egli, espulso, cade nel Secondo Ambiente: freddo, feroce, ostile (In verit questo stato studiato sulla nascita delle capre. Si pensato che nel bambino dovrebbe succedere la stessa cosa, pi o

    meno? Resterebbe allora, come unica certezza il fatto che sia il bambino a decidere quando giunto il momento

    di nascere!?)Eanche noto che, in quel momento, alla nascita, in quella fase che gli psichiatri definiscono dell Io-Tutto.E in effetti solo uscito dallutero materno ma non ha ancora coscienza di essersi staccato da Lei, cos come non

    ha prima realizzato di essere attaccato a Lei e quindi n di essere in un nuovo ambiente diverso dallutero e diavere un suo corpo staccato da tutto ci che lo circonda, etc.In verit, certo che non esista altro oltre il suo Io-Tutto(o soltanto ancora indifferente a tutto questo?), non

    pu ancora pensare, sentire di essersi staccato da qualche cosa, da unaltra cosa o persona diversa da lui, da unaltro del quale non ha coscienza, perch certamente ancora gli manca quella del s al quale dovrebbe, invece,

    riferire ogni sua esperienza vissuta. Non ha ancor coscienza di essere una unica entit a parte.Non staccato da niente, perch ancora di niente altro di esistente diverso da lui ha coscienza. E non ha ancora

    coscienza dis stesso! Non ha un Se!Ma necessario accettare, per poter continuare il discorso, che, tutto ci che lo circonda, tutte le persone, le cose,gli oggetti e la luce e laria e i suoni, siano lui!, sempre e solo lui, s stesso !

    Passeranno dei mesi (circa otto in media) perch egli possa aver progredito nel completare autonomamente il suoSchema Corporeo (In effetti lo completer veramente intorno ai dieci anni circa!).Questo gli permetter, comunque e per ora, di apprendere, scoprire e verificare come egli sia invece, una unit

    ben definita e limitata chiusa in piccolo circolo di sensazioni circolari (v. i tre stadi reazioni circolari di

    Piaget), completamente avulsa da tutto ci che con lui ora, viene a contatto con il suo corpo (la madre, inaltrapersone, la culla, i giocattoli)Sar il suo primo dramma! Per tutto quello che, come sar detto, questa tremenda presa di coscienza ( maancora confusa) scatener in lui.Imprinting(In questa fase dell Io-Tutto egli apprende e poi continua , senza aver ancora una coscienza e quindi

    neppure quella di s stesso.)

    Il tipo di apprendimento che , fino ad ora, avvenuto (senza coscienza di s) lImprinting. E il momentodurante il quale, in un certo senso solo immaginario, dovrebbe decidere di essere un bambino e di appartenere

    alla razza umana perch il latte, il seno, il contatto, il profumo E comunque una Donna tutto quello che lo hasegnato, ma che anche la fonte della sua vita!LImprinting stato per la prima volta descritto dalletologo Konrad Lorenz. La spiegazione pi nota e comune della sua scoperta quella che lo descrive mentre nota come le oche, appena

    nascono uscendo dal guscio, seguano immediatamente la prima ombra che si muove innanzi a loro, perch, in unasituazione naturale, quella ombra con grandissime probabilit proprio quella della madre oca? che si appena

    sollevata dalle uova che ha covato quando si accorge che queste si stanno schiudendo?Ma le neonate oche, seguono (e una volta vista, la seguiranno per sempre) quellombra che si muove innanzi a

    loro a prescindere dal fatto che questa sia veramente unoca, ovvero la loro naturale madre-oca!Ma il cucciolo delluomo in assoluto la pi grande meraviglia della evoluzionedella Natura e anche la piu

    complicata.

    Ha ben tre cervelli, mentre loca ne ha soltanto uno e un po (gli uccelli vengono subito dopo i rettili e primadei mammiferi).Usa per sopravvivere subito il primo (che lo stesso di quello delloca. E il cervello di rettile con i suoi istinti

    primordiali: mangiare, bere, riprodursi).

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    che ignorano tutto questo. Ma che essendo state ben condizionate, sono certe di non dover concedere mai nienteal proprio bambino! E allora questo alla fine si adatter e imparer a dormire da solo, con loro grande

    soddisfazione!)

    Zona AssociativaEcerto che per immaginare serve la zona associativa, che particolarmente sviluppata nelluomo. E quella

    parte del cervello che sta dietro la fronte. E quella che, a differenza di tutti gli altri animali e gli uomini

    antichi e le scimmie comprese, continuando a crescere fa avere alluomo moderno una fronte sempre pi alta,spaziosa e verticale.

    Gli organi di senso mandano al cervello pezzi della realt (o la realt a pezzi). Un senso come la vista, vede larealt; un altro la sente; un altro la tocca, etc. Poi la zona associativa assembla i vari pezzi. E cos che vienefuori un oggetto, un panorama, o quella persona, etc. Tutto questo insieme di pezzi di realt assemblati si

    fissano nella memoria. Cos che ognuno, ripescandoli dalla memoria, pu vederli, sentirli, viverli, etc. ma

    sempre tutti interi, perch gi assemblati. Anche quando non sono presenti nellambiente, ma solo nella suafantasia. E cos che ognuno pu immaginare di vederli, sentirli, toccarli e addirittura di usarli, etc. (Puaddirittura immaginare di costruirne dei nuovi con i vari pezzi vecchi, ricavandone figure originali e inedite: un

    uomo con la testa di uno, il corpo di un altro, la voce di un altro ancora, etc.)Ma luomo pu immaginare solo oggetti e cose - e anche avere le sensazione che dal possesso e dalluso diqueste derivano, etc. ma traendo tutto soltanto da tutto ci che ha gi sperimentato , da cose, oggetti epersone, che sono quindi gi presenti nella sua memoria.

    E questo un altro dei limiti delluomo:non pu immaginare niente che non abbaia gi conosciuto, sperimentato, appreso in un altro momento della suavita.

    Ma poi grazie a questo che pu immaginare e creare addirittura la fantascienza, infatti:Se avete a disposizione un numero sufficiente di neuroni per associare la memoria del colore di un oggetto aquello della forma di un altro oggetto o dellodore () potete immaginare un oggetto che non esiste nella natura:

    una costruzione immaginaria.E certo che, come diceva H. Laborit:

    Per immaginare bisogna avere prima appreso!Un bambino appena nato non pu immaginare perch non ha ancora appreso nulla.

    Ma pi apprender, pi arricchir la sua memoria, pi potr immaginare anche cose che non esistono in natura,perch pu con la sua immaginazione (fantasia) inventarsele quando vuole.Ma per verificare la validit della sua nuova creazione immaginaria, per sapere se la sua invenzione pu servire

    a qualcosa, dovr ogni volta passare alla sperimentazione! E cos che luomo un giorno, essendosi tagliato cadendo su una scheggia di selce, ha associato il tutto e haimmaginato che con una selce cos affilata poteva, invece, tagliare la carne delle prede; scuoiare le carcasse degli

    animali, appuntire un ramo, etc. e poi mettendo una selce sulla punta di unasta, fare delle lance con le quali

    cacciare anche animali pi grandi di lui, etc.Luomo ha proceduto sempre per una ipotesi (ipotesi di lavoro) subito seguita dalla verifica della

    sperimentazione.Luomo uno scienziato. La scienza (propria) delluomo.Lodiceva K. Popper.Ma seguendo il nostro H. Laborit, , invece, il momento di dire del:Comportamento delluomo in situazioni sociali. E della Propriet Privata.Il Comportamento :

    il modo in cui agiscono gli uomini nello spazio in cui sono collocati.Luomo che uno scienziato, fino ad ora, stato costretto a dedicarsi quasi esclusivamente alla conoscenza

    dellInanimato e, per leterna ricerca di materia ed energia, dellambiente fisico che lo circonda, ma soprattuttoallessenza della materia e alle sue leggi.I dominati da oltre venticinquemila anni hanno, infatti, deciso che, per una parte dellumanit, per i civili-occidentali lunica possibilit di sopravvivere fosse solo nel produrre merci di qualsiasi tipo, grazie a

    macchine inventate, sempre pi efficienti, per ottener merci sempre pi facilmente, in quantit maggiore e a basocosto e allinfinito.

    Com noto, per ogni singolo individuo civile-occidentale, produrre merci significa anche manteneredirettamente, nutrire le dominanze, sostenerle e arricchirle. E cos che si produce quel plusvalore di mercinecessario proprio e soltanto a questo. E dunque soltanto questo il vero perch di questa sua scelta. Ma produrremerci divenuto subito un obbligo imposto dai dominanti, anche con la forza, a tutti i civili-occidentali.Ma tutto questo non pu pi continuare a giustificare ancora lattuale, scarsa conoscenza dellAnimato,

    dellessere vivente, della struttura e del funzionamento del suo cervello, di s stesso, dellUomo, etc.?(Nondimeno ora luomo, poich in possesso della sufficiente tecnologia: oltre a servirsene per studiaremeglio la biologia in generale, legge le mappe genetiche, usa la ingegneria genetica, si serve della fecondazione

    artificiale, della clonazione, etc. ma non conosce ancora bene la struttura e il funzionamento del suo sistemanervoso che pure ha permesso e continua a permettere tutto questo. Ma recente la notizia che, presso le due

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    universit di Boston, sono in corso studi accelerati sul sistema nervoso per conoscerlo nel suo funzionamento,ma al solo scopo di servirsi di tale conoscenza per applicarla a macchine robotizzate!)

    Com facile intuire, i cervelli degli Homo sapiens sapiens di quindicimila anni fa, erano gli stessi degli

    uomini di oggi. Ma erano privi di tutta la conoscenza delluomo attuale, moderno. La conoscenza si andataformando accumulando esperienze (evoluzione culturale), generazione dopo generazione. Ma questo ha fatto

    comparire nuove strutture nel cervello, nuove mappe neurali indipendenti. Le esperienze accumulate sono

    state trasmesse prima oralmente poi, con una precisione sempre maggiore, iniziata dopo linvenzione dellascrittura, avvenuta tremila cinquecento anni prima della nascita di Cristo, ad opera dei Sumeri.

    La nascita dei mitiCom stato detto, allinizio luomo era terrorizzato da tutto ci che non riusciva a capire, a spiegarsi (lo

    ancora , v. langoscia della morte.)

    Non solo le violente manifestazioni naturali come i tuoni, i lampi, le tempeste, ma anche le malattie e la morte

    erano per luomo di allora incomprensibili.Cominci a pensare che fossero allora, tutte manifestazioni della potenza di esseri sovrannaturali, di di. Cosogni popolo, civilt, religione, cre i propri miti.I miti sono i racconti (o le rappresentazioni) delle misteriose forze della natura sotto sembianze umane oanimali. E grazie a questi, che ogni fenomeno naturale allora diventato vivo e simbolico.Inoltre, con gli di vivi si pu parlare. Si pu pregarli. Si pu sperare di venire a patti personalmente conognuno di loro. Ricevere da loro favori, etc. Inoltre possibile placarli quando si adirano. Ingraziarseli con

    sacrifici di ogni tipo, anche umani. Propiziarseli, etc.Fu cos che ogni uomo ebbe e si dot della sua mitologia personale.

    Ma quando si accorse che funzionava anche cos per tutti, decise di continuare per questa strada,immaginando di aver definitivamente risolto il problema della mancanza di conoscenza dellAnimato. (Fufacilmente portato a credere questo dagli intellettuali che affermavano di aver scoperto e di sapere tutto ditutto.) Quindicimila anni fa, luomo si era comportato cos quando fu necessario sopperire alla mancanza di

    conoscenza.Ma ancora oggi, luomo moderno, contrappone la sua enorme conoscenza dellInanimato - che comprende

    tutto ci che non ha unanima: il fisico, come gli atomi, gli oggetti, le cose, le stelle, etc. ma anche il corpo(fisico) delluomo e quindi la struttura del suo cervello a dei simboli che, dopo losservazione e lo studio delcomportamento delluomo (e degli animali, v. l Imprinting K. Lorenz) - ha creato ad hoc, etichettandoli espacciandoli per verit assolute, simboli come psichico, morale, etico, etc., solo per nascondere la suaeterna ignoranza sullAnimato.

    LA MITOLOGIA SU SE STESSOSecondo H. Laborit al posto dei miti e degli dei, etc. questa volta, luomo si creato una sorta di Mitologia sus stesso.

    Luomo non conosce ancora n la struttura, n il funzionamento del suo sistema nervoso e allora, ha di nuovo

    immaginato di poter mitizzare ci che non riesce a spiegarsi. Cos in questa sorta di Mitologia su s stessogli di e le dee ora, invece si chiamano pulsioni, gioia, tristezza, collera, paura, amore, odio e immaginazione,pensiero e poi, psichico, morale, etico, etc. Ma tutto proprio uguale a come era per gli di e le dee di allora.

    Infatti, anche tra questi nuovi di, alcuni sono propizi, mentre altri sono cattivi, etc.E cos che luomo anche grazie alla correit degli intellettuali di corte, tutti esperti cuochi di verit nonriproducibile sperimentalmente e di impastatori di aria fritta - ha potuto facilmente convincersi a tralasciare di

    occuparsi di ci che lAnimato, dellessere vivente della struttura del suo cervello, etc.

    E per questo che il cervello umano entrato nella sfera delle conoscenze solo di recente (e nel 05/ 2005 forsefinalmente e definitivamente?)

    O soltanto perch il cervello stato considerato sempre troppo complicato per avventurarsi nel suo studio?O pi semplicemente perch, visto che i simboli come psichico, morale, etico, etc. funzionano ancorabenissimo, ha pensato e ancora lo crede - di aver di nuovo definitivamente risolto il problema dellangosciaper la sua ignoranza con la creazione di una Mitologia su s stesso?

    E per questo che gli uomini hanno continuato ad accontentarsi del potere del solo linguaggio. Gli bastatoogni volta redigere il solito e ben costruito discorso fatto su questo a su quello argomento. Ma, ancora

    una volta, senza curarsi di ci che li fa discutere, parlare, sentire, immaginare, desiderare, etc. ovvero, del lorosistema nervoso.

    Ma questo ignoranza tanto diffusa ha dato origine ad alcuni paradossi che sono sotto gli occhi di tutti, peresempio:

    1) certo che le poche informazioni sullanimato, contenute in questa prima parte di questo PiccoloManuale Breve, nondimeno sono pi di quante ne abbiano mai possedute fino ad ora, gli scienziati (almenofino a circa quaranta anni fa, ovvero prima che qualcuno di loro, come H. Laborit, desse finalmente inizio allostudio del cervello umano, della sua biochimica, etc.)

    2) come luomo possa averlo fatto e ancora continui, ad avventurarsi nello studio delle cosiddette ScienzeUmane: psicologia, sociologia, economia, politica, etc. senza prima conoscere la struttura e il funzionamento

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    del suo cervello umano? Visto che, per esempio, la stessa psicologia che studia il pensiero delluomo e poi lasociologia, che studia le relazioni tra gli uomini, la politica lorganizzazione dei popoli, etc. sono inconcepibili -perch di fatto non dovrebbero essere nemmeno possibili - senza lattivit del cervello umano e peggio ancora

    senza la conoscenza della sua struttura e del suo funzionamento?3) ha continuato a dedicarsi alla ricerca sullInanimato senza accorgersi che cos si costringeva alla violenza,

    proprio man mano che cresceva la sua informazione tecnologica e quindi, aumentava la necessit di nuova

    materia da trasformare e nuove fonti di energia per farlo. La violenza, inoltre, prodotta dalla stessa monotoniadi questa cultura, che producendo soltanto informazione tecnologica, obbliga a far sempre pi guerre,

    distruzioni, praticare il genocidio, lassassinio perch, una volta esaurite quelle presenti nella sua nicchiaambientale, per procurarsi la materia e lenergia necessariea produrre, deve invadere sempre nuovi territori.La crescita ormai velocissima e inarrestabile della sua informazione tecnologica, oltre a tutto il resto, che stato

    gi detto, lo porta alla produzione frenetica di nuove merci, di nuovi oggetti, di tutte le cose nuove, appena

    concepite, e soprattutto delle armi sempre pi micidiali e sempre in nome del progresso?

    Ma assolutamente certo che qualsiasi relazione o rapporto stabilito tra gli uomini

    avviene grazie al funzionamento del suo sistema nervoso. Eaddirittura ovvio che le stesse

    Scienze Umane non esisterebbero senza un sistema nervoso.

    La PROPRIETA PRIVATA

    Ma c un altro problema. Eanche questo causato dallignoranza dellanimato.E tutto racchiuso in una domanda alla quale ora forse possibile tentare di rispondere:La Propriet Privata, un istinto innato delluomo o un semplice apprendimento?

    Per tentare una risposta accettabile da tutti necessario tornare un attimo al lattante.

    E stato detto come grazie al rapporto con sua madre, sua unica fonte di vita e di piacere (il latte materno), egliscopra il Principio di Piacere.Ma anche come, circa dopo due anni, una volta quasi completato il suo Schema Corporeo, cancellata ogniresidua illusione derivante dallIo-Tutto, si renda conto del fatto che, non solo, essendosi ormai scoperto qualeentit unica dai precisi confini chiusi su s stesso, sia definitivamente staccato dal resto del mondo soprattuttoda sua madre (dal suo latte) - ma anche come il mondo che lo circonda non obbedisca ai suoi desideri

    E cos che il bambino a circa due anni scopre il Principio di Realt. E questo il momento tragico in cui,

    avendo constatato che la madre completamente fuori dal suo mondo, nascono in lui sentimenti come lamoreinfelice, la gelosia verso suo padre e i suoi fratelli, lEdipo, etc. e la paura di restare senza la sua fonte unica

    di vita e di piacereMa in lui esistono gi, certamente ben tracciate, le vie nervose attivate dallesperienze piacevoli avute con lei,

    definitivamente segnate dal piacere scoperto grazie alla madre.(E questa unesperienza fondamentale per la specie, perch cos che luomo apprende che il piacereprovato equivale a ristabilire lequilibrio interno della sua struttura-organismo, e quindi a salvargli lavita.)

    Esiste in lui certamente anche la pressante necessit di poter ripetere le esperienze gradevoli (v. il Rinforzo).Ma per ogni uomo, il poter ripetere le esperienze gradevoli a suo piacimento, per ritrovare ogni volta il piacere -

    perch questo sia sempre possibile - necessario che le persone e le cose che lo gratificano siano e restino asua disposizione. Questo, perch non debba ogni volta competere con chi presente nella sua stessa nicchiaambientale e abbia le sue stesse pressioni delle necessit, le sue voglie, i desideri, etc.

    Meglio, allora, avere persone e cose, oggetti, etc. sempre a portata di mano e che nessuno altro li possausare: che siano e restino tutti di propriet esclusiva.

    Ecco quindi come luomo, quando ancora quasi un lattante impara, attraverso una esperienza negativa, unapresa di coscienza quale quella della separazione dalla madre, apprenda come sia necessario per la sua stessa

    esistenza, recuperare la madre e che, da quel momento, debba averla sempre a sua disposizione. Esiste per lui lapossibilit ora pu, gi in grado dimmaginare che possa essere proprio cos, perch ha gi raggiunto illivello del desiderio - che la madre addirittura sia sua per sempre.

    Pu desiderare e immaginare che la madre sia una sua Propriet Privata.E giunto alla fine dei primi due anni di vita, quando apprende di possedere questa nuova pressione dellenecessit quella della Propriet Privata del corpo della madre.Infatti, ripetendo:

    Ha ormai due anni e ha quasi completato il suo Schema Corporeo.La madre - cos come il resto delle cose e delle persone del mondo - ormai definitivamente fuori dal suo Io-Tutto. E staccata fisicamente da lui. Inoltre a causa della scoperta del Principio di Realt, ora la madre fa

    parte di quel mondo che lo circonda, che non obbedisce pi ai suoi desideri. E necessario allora averla tutta per

    se, possederla per poter ripetere quelle esperienze gradevoli avute grazie a lei e che, fino ad ora, gli hannoassicurato la sopravvivenza.

    Ma questa azione (di possesso della madre) avviene comunque in uno spazio nel quale, oltre ad altri oggettigratificanti, c sua madre, la sua unica fonte di vita e di piacere.

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    Quello spazio il suo territorio ed egli deve opporsi allappropriazione da parte degli altri.Ne consegue che il solo comportamento innato - certamente frutto di un istinto, che in questo casospecifico certamente quello comune a tutti gli animali: l istinto di sopravvivenza,contrariamente a quanto

    sia stato detto e scritto fino ad ora certamente non quello di propriet ma quello dellazionegratificante necessaria per procurarsela e salvare la pelle: impossessarsi della madre!Com ormai noto, il piacere provato solo in seguito al risultato positivo di unazione compiuta. Unazione

    necessariamente compiuta, che diventa gratificante, soltanto perch ristabilisce il proprio equilibrio interno econtemporaneamente procura il piacere.

    E cos che il piacere diventa la vita stessa, quella appena salvata dallazione ed quindi istintivo cercare ilpiacere e poi r icercarlo secondo le proprie necessit (v. il Rinforzo.)La nozione di territorio e di propriet quindi secondaria allapprendimento della gratificazione. Sono

    acquisizioni sociali in tutte le specie animali e socio-culturali nellUomo. Alla stressa stregua chiaro che, per

    realizzarsi in situazione sociale, lazione gratificante si baser allora sulla costituzione di gerarchie didominanza in cui il dominante impone il suo progetto al dominato.

    La disputa impossibile con chi non conosce nemmeno lesistenza dei meccanismi bio-chimici chedeterminano il comportamento umano in situazioni sociali e della biologia dellinconscio e, inoltre, abituato a coprire la propria ignoranza nascondendola dentro miti e simboli, o altro di peggiore, come lamenzogna spudorata.

    E, infatti anche questa, basata di nuovo sulla mancanza di conoscenza dei sopraddetti meccanismi che regolano

    lapprendimento.A) Di fatto si ignora (si ignorava) che il momento dellapprendimento della nuova pressione di necessit dellaPropriet Privata della madre avvenuto in un momento della vita del bambino troppo precoce perpoter essere ricordato.B) Si ignora che nessuno uomo pu avere ricordi di esperienze fatte, di apprendimenti, di insegnamenti ricevutie fissati in memoria durante i primi due anni di vita.

    Nessuno pu, infatti, ricordare le prime esperienze che certamente ha fatto durante il fenomenodellImprinting o mentre faticosamente cercava, sommando unesperienza allaltra, di costruire a tappe il suo

    Schema Corporeo.Quei ricordi sono finiti tutti nel suo Inconscio. Sono per sempre irrecuperabili e quindi non volontariamenteevocabili. Non sono utilizzabili da s stesso e tanto meno da altri e ci, malgrado gli psicoanalisti giurino diriuscire a farli riaffiorare alla memoria a comando. Balle!Certamente affiorano, ma allimprovviso e meravigliano chi riesce ad accorgersene. A sorprendere e sbalordire

    chi riesce a scoprirli e a identificarli come tali: fantasmi dellImprinting.E, invece, certo che alluomo restano fissati nella memoria e possono da lui essere volontariamente

    recuperati, soltanto i ricordi degli insegnamenti ricevuti e delle esperienze fatte, che stato possibile legare

    subito alla propria persona, riferirli a s stesso.Ma nessun uomo qualcosa di pi di un insufficiente abbozzo di persona - che faticosamente sta nascendodallanimale della specie umana -, prima dei tre anni.Ogni uomo ha coscienza di s come individuo della specie, come persona, soltanto dopo che, non solo hacompletato la costruzione del suo Schema Corporeo, che finalmente fisicamente lo isola definitivamente dalresto del mondo, ma anche dopo che ha, sempre sulla propria pelle, sperimentato, assorbito ed elaborato tutte leconseguenze (v. il Principio di Realt) di questa nuova, definitiva conquista fatta dalla sua coscienza:

    lessere solo. Essere completamente isolato dalla ambiente che lo circonda. Essere una persona.

    Cos, soltanto perch nessuno in grado di poter ricordare il come il quando del suo apprendimento dellapressione di necessit della propriet privata della madre, che tutti sono pronti a giurare come questa sia

    certamente innata e che quindi esista un Istinto di Propriet, che proprio delluomo e un successivodiritto inalienabile stabilito dalla legge?Ma: nonesistono nella struttura del suo sistema nervoso centri nei quali albergherebbe detto istinto.Ma luomo, che certamente ha dunque semplicemente appreso tutto questo, ha nondimeno fino ad ora preferito

    considerarlo un istinto e su questo istinto di propriet privata ha fondato tutti i rapporti tra gli uomini.Ma la realt secondo H. Laborit che:

    niente di questa terra appartiene al singolo individuo.Infatti:a) Tutto quello che luomo usa il frutto dellinvenzione (sua e/o) di altri suoi simili.b) Lo stesso linguaggio, del quale luomo si serve per comunicare con gli altri, si formato nel corso dei secoli esono ancora gli altri che lo insegnano.

    c) Cos le idee, le opinioni, le libere scelte - delle quali luomo va fiero, perch certamente sono frutto della

    sua esperienza personale che si andata arricchendo nel tempo, proprio a proposito degli esseri e delle cose chelo circondano e/o di tutto ci che pu liberamente immaginare sono, invece, inesorabilmente modellate dairapporti avuti con gli altri, tutti quelli presenti nella sua nicchia ambientale, quelli di quel certo ambiente nelquale e vissuto, in quella certa epoca, perch sono loro che, a sua insaputa, gli hanno riempito linconscio!

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    d) Sono ancora gli altri, sempre loro, che cos gli hanno insegnato prima ci che bene e ci che male, ilbello e il brutto, il lecito e lillecito, attraverso le regole che gli hanno imposto.

    Le memorie di ogni uomo sono riempite di tutto ci che gli altri vi hanno depositato.Ma luomo crede - con tutto s stesso - che siano, invece, tutte verit.

    Ma ogni volta pensa anche che siano sue verit.Mentre non sono altro che lespressione della cultura in cui cresciuto.

    Ma la cultura non altro (H. L.) che:linsieme dei pregiudizi e dei giudizi di valori comuni agli uomini che vivono in dato luogo,

    in una data epoca.Infatti, mentre le cose si limitano ad essere, si contentano di essere, luomo, i gruppi nei quali si

    organizzato che, secondo i propri interessi, attribuiscono alle cose un valore.Sono ancora soprattutto i gruppi, gli stessi che hanno emesso i loro giudizi di valori, che cercano poi diimporli a tutti, spesso ricorrendo alla forza per sottometterli alla loro dominanza.Le cose che non interessano al gruppo dominante sono considerate prive di valore.Ma per luomo la sopravvivenza della specie lunico valore vero, lunica finalit.

    Ma succede che, tra lindividuo e la specie si frappongano proprio quei gruppi. Quelli che - avendo gi emesso,nel loro esclusivo interesse, i propri giudizi di valore, gli stessi che fin dalla nascita vengono introdotti nelsistema nervoso di ogni uomo di quella particolare nicchia ambientale sono costretti a cercare di imporli a tutti

    gli altri. Lo fanno, anche questo stato detto, ricorrendo spesso alla forza. Ma lo fanno anche se detti giudizi divalore risultano essere pericolosi per tutti gli altri, perch certo che i malcapitati, poich hanno altri, proprigiudizi di valore, non possono che essere nellerrore.Cos, ogni individuo del gruppo, certo che i valori di giudizio da lui ricevuti siano la verit, che dette veritsiano addirittura sue, pronto a difenderle a qualsiasi costo.

    Ma per sapere chi ha ragione necessario che intervenga la sperimentazione che, poich il dubbio dadirimere, come pi spesso succede ormai, pu interessare anche milioni di persone, avviene necessariamente

    attraverso sconvolgimenti, soprattutto dolorosi e violenti, con bagni di sangue, etc. che, alla fine, sono vere e

    proprie automutilazioni che luomo compie sul suo stesso organismo-specie delle sue parti infette, peresempio, perch in preda a manie di libert e/o pretese di dominanza, da ideologie cancrenose, o soltanto perchimproduttive, inutilizzabili, inutili, etc.

    Luomo le chiama guerre o rivoluzioni.Sono fatte, sia per conservare i privilegi acquisiti, sia per acquisirli quando non si posseggono.

    Ma in questa societ i vantaggi di propriet, di potere degli individui o dei gruppi, dei popoli, sonoprincipalmente legati alla produzione di merci, al commercio e alla ricchezza che ne scaturisce.Quasi scomparsi, allora, gli artigiani, ora le merci vengono prodotte dalle macchine.

    Luomo ormai si limita a sorvegliarle. Ma per inventare le macchine c bisogno degli ingegneri, del lorosistema nervoso. Per condurre una fabbrica e poi per il commercio delle merci prodotte, sono indispensabili gli

    amministratori.Entrambi ricevono potere, onori e stipendi pi alti.Sarebbero i pi felici tra gli uomini, se la felicit dovesse veramente dipendere soltanto dal possesso di oggetti

    gratificanti. Ma iperdotati come sono grazie ad una efficientissima parte sinistra dominante, soffrono dellacompleta castrazione dellemisfero destro del loro cervello, che gli preclude a priori in gran misura laccesso aipiaceri propri dellanima umana.

    Nondimeno la maggioranza ci crede e i genitori spingono i figli a studiare bene lamatematica, la fisica, lachimica, anche se questo significa accettare anche la sicura castrazione dellemisfero destro del cervello dei

    loro figli.Una volta erano comunque avvantaggiati solo i figli della borghesia, ora lo sono anche e soprattutto i figli dei

    tecnici, dei tecnocrati, dei super specialisti, etc.Ma non esiste ancora una eguaglianza di opportunit, perch , invece, proprio quella che permette didiventare disuguali, di elevarsi in modo da dominare gli altri.Per riuscirci bisogna essere conformi allobbiettivo del gruppo di appartenenza: partecipare a produrre merci

    sempre pi perfezionate per commerciarle in patria e allestero.Una martellante pubblicit spiega, inoltre, quali siano gli oggetti da possedere per essere felici.(Mentre, a poche ore di volo dal mondo civile-occidentale, esistono paesi nei quali muore un bambino ogni tresecondi.)Ancora secondo H. Laborit, forse per lumanit sarebbe possibile instaurare nuovi rapporti? Ma fondamentaleche gli individui che tentino di instaurarli conoscano bene il funzionamento dei sistemi nervosi che rendono

    possibile una simile realizzazione. Altrimenti non cambier nulla, perch possono nel tempo mutare i mezzi per

    instaurare una dominanza. Ma le dominanze persisteranno comunque soltanto fatte di forza bruta.In conclusione:

    E stato spiegato che cosa una pulsione; cosa sono le memorie e i sentimenti, gli apprendimenti, i giudizi di

    valori; come e perch nasca laggressivit; a che cosa possa servire limmaginazione

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    Grazie a queste conoscenze, un uomo non pu chedubitare delle proprie certezze. Ma certamente ha ancheimparato a diffidare di chi afferma e mostra di averne. Costui, merita piet, perch non responsabile n di sstesso, n delle proprie azioni.

    Un uomo degno cercher di capire sempre di pi, sebbene sappia che non riuscir mai a capire tutto.Eviter di entrare in diretto conflitto con gli altri. Sono pi numerosi e non perdonano. Inoltre, ha compreso che

    anche se un errore condiviso da milioni di individui non per questo pu diventare una verit.

    E stato detto che un atomo un insieme costituito da tante particelle che sono gli elementi e poi di altriinsieme che sono le molecole, le cellule, gli organi del sistema, e degli individui; degli individui riuniti a gruppiche sono anche questi tutti insieme formati da elementi; che costituiscono quelli che sono stati descritti comelivelli di organizzazione. Ogni livello di organizzazione, stato spiegato, costituisce a sua volta un elementodellinsieme che lo ingloba. E cos che, andando avanti si pu partire dallatomo per arrivare alla specie

    umana. Ma il funzionamento di un livello di organizzazione dipende completamente dal livello che lo ingloba.Mentre il funzionamento di ognuno di questi livelli concorre al funzionamento dellinsieme. Ma necessario chedetto funzionamento mantenga armoniosamente tutta la struttura, per proteggere la struttura di tutti gli altri livellidi organizzazione inglobati.

    Questa la Natura!Ma quando si costretti a considerare luomo allora si scopre subito che, invece:a) Sebbene nellorganismo dellindividuo non esista nessun livello di organizzazione che domini suglialtri; non ci sia una sola cellula che invece di collaborare si metta a comandare sulle altre mettendo a repentaglio

    lequilibrio interno dellorganismo stesso, per poi, distruggendolo, cessare di esistere insieme a lui, (ma forse lofanno le cellule cancerogene, ma senza saperlo, visto che a differenza di tutte le altre il cui unico scopo collaborare fabbricando nuove cellule per salvare la struttura-organismo, queste non hanno nessuna finalit da

    perseguire.)

    b) Nondimeno la dominanza inizia nello stesso momento in cui lindividuo collocato in un grupposociale, o se un gruppo sociale si colloca tra altri gruppi.Ma poich stato appena spiegato come tutto sia collegato (v. le relazioni e la informazione strutturale e

    linformazione circolante), allora, non si pu prendere in esame un avvenimento svoltosi a livello di un solo

    livello di organizzazione questo, soprattutto i medici dovrebbero tenerlo sempre presente senza rischiare ungrossolano errore di interpretazione; considerando, per esempio, il comportamento di una cellula isolata in vitroe pensando che sia lo stesso di quando e insieme ad altre cellule e/o quando e nellorganismo, etc.

    Un evento politico, per esempio, sempre collegato ai sistemi economici che governano i rapporti sociali.Questi, a loro volta, dipendono dalla psicologia degli individui, che dipende dal funzionamento del loro sistemanervoso etc.

    Da quanto, fino ad ora, e stato studiato e poi affermato, ci che appare chiaro che prima di tranciare ungiudizio per poi decidere di intraprendere unazione, bisogna collocare lavvenimento nei sistemi che lo

    inglobano (ci possibile dopo tutta la conoscenza acquisita) e contemporaneamente i suoi meccanismi neisistemi che esso ingloba dai quali regolato (v. i regolatori e i servomeccanismi.)

    Il problema sta nel fatto che questo lavoro di analisi comunque fatto dal sistema nervoso di un uomo il qualeha da sopportare - senza potere minimamente intervenire - linfluenza dei pregiudizi, dei giudizi di valori, etc.presenti nel suo inconscio e che comunque partecipano ad indirizzare le sue scelte. Cos, nel groviglio dei

    numerosissimi fattori da considerare, anche per colpa del suo inconscio, ogni singolo pu dare un giudizio divalidit a fattori che invece altri possono considerare poco importanti Ma necessario concludere con le parole con le quali alla fine H. Laborit si rivolge ai due bambini con i

    quali ha dialogato fino ad ora:

    Bambini:E piuttosto triste tutto ci!H. Laborit:Non credo che sia triste, direi piuttosto lucido, e se ci pensate bene, ci vi consentir di comportarvi piamabilmente in mezzo agli altri. Vi aiuter ad evitare odio e furore, gelosia e invidia, a diffidare di voi stessi edelle vostre certezze. Vivrete forse abbastanza a lungo per vedere che, davanti alla distruzione sistematica dei

    sistemi viventi sul nostro pianeta, distruzione cui luomo non sfuggirebbe, questi si render conto che essa (la

    distruzione) il diretto risultato della ricerca della dominanza e della competizione economica.In questo caso e per necessit, il comportamento degli uomini, di tutti gli uomini, potrebbe cambiare. Eprobabile tuttavia che se gli si insegnasse, ci che voi ora sapete, ancor prima delle tabelline e del problema dei

    rubinetti (lo conoscete?) invece di iniziarlo al modo pi efficace di produrre merci, questa trasformazionesarebbe pi rapida e sicuramente meno dolorosa.