Apostila Atenas

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Apostila Atenas Profa. Dra. Arianna Zaccagnini

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Apostila para o III Curso de Extensão. A Dimensão Paisagística no Projeto da Cidade Contemporânea.

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Mappa dellrsquoAtene antica preparata da M Barbie di Bocage sulla base di scavi e fonti antiche nel 1784 per i viaggi di Anarcharsis (da httpcommonswikimediaorgwikiFile1784_Bocage_Map_of_the_City_of_Athens_in_Ancient_Greece_-_Geographicus_-_AthensPlan2-white-1793jpg)

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Si ritiene che la storia della cittagrave inizi ai tempi di Micene (Mavrojannis Torelli) tuttavia i

primi insediamenti di Atene si possono far risalire al neolitico A questrsquoepoca infatti risalgono le abitazioni situate a nord e a sud dellrsquoAcropoli Le abitazioni neolitiche poche e rade erano composte di un unico ambiente basate su solide fondamenta nella roccia e innalzate con un intreccio di rami e fango Lrsquoacqua invece vitale per la sopravvivenza dellrsquoinsediamento era raccolta da 21 fonti relativamente superficiali poste infatti a 3-4 m sotto la superficie del terreno (Pantelidou)

Le epoche successive non si discostarono troppo dal Neolitico fincheacute Atene diverragrave appunto nel periodo Miceneo il centro piugrave importante dellrsquoAttica

La cittagrave si sviluppa allrsquointerno di unrsquoarea pianeggiante molto fertile racchiusa da due piccoli fiumi lrsquoIlisso a sud e lrsquoEridano a nord

La cittagrave iniziale era articolata come anche Tirinto e Micene in unrsquoacropoli sede del palazzo cinta da mura al di sotto delle quali come hanno testimoniato alcuni scavi americani si trovavano importanti tombe segno di una cittagrave fiorente

Il declino della Atene micenea invece di corrispondere al declino della cittagrave vide piuttosto una fase di sviluppo (1050-700 aC) dato dalla fiorente economia basata sullo sfruttamento delle fertili terre della fascia costiera (paraligravea) e della fascia interna (mesogravegeia) Queste zone che andavano ben al di lagrave dellrsquoarea urbana erano contrapposte alla diakrigravea una zona montana povera verso lrsquoentroterra

Gli artefici e beneficiari di questa attivitagrave economica erano costituiti da una aristocrazia in continua lotta per la conquista del potere passato dai re agli arconti (i magistrati repubblicani)

Le lotte portarono allrsquointervento del primo legislatore Draconte (624 aC) e successivamente del riformatore Solone che diede alla cittagrave una costituzione democratica (594 aC) abolendo la schiavitugrave per debiti

Nel periodo arcaico la cittagrave vide la fioritura di molte imprese artigiane tra le cui la piugrave famosa e fiorente fu sicuramente quella vascolare che determinograve lo sviluppo di un fiorente commercio nei due secoli a venire

I fatti storici che ruotano intorno alla costituzione democratica e alla produzionecommercio vascolare si possono considerare i piugrave importanti dal punto di vista urbanistico (ma anche intellettuale e culturale) poicheacute determinarono la nascita di una nuova area funzionale urbana quella dellrsquoagoragrave

Successivamente lrsquoinstallazione di Pisistrato e dei Pisistratidi che tiranneggiarono sulla cittagrave dal 546 al 527 aC aprigrave definitivamente la strada allo sviluppo urbano Elemento fondamentale durante la tirannia fu infatti un ambizioso programma edilizio al quale si affiancava una attivitagrave politica moderata

Lrsquoάστυ venne spostata piugrave in basso e fortificata e lrsquoAgoragrave arricchita di molteplici edifici Questo egrave il periodo che viene definito arcaico e che precede il piugrave noto e famoso periodo

classico La transizione dal periodo arcaico al periodo classico egrave segnata dal respingimento

dellrsquoesercito persiano sconfitto nelle famose battaglie di Maratona nel 490 aC Platea (479 aC) e Salamina (480-479 aC) dalla potenza navale greca Fu proprio questa potenza navale a determinare lrsquoEtagrave drsquooro di Atene

In questo periodo Atene prese il controllo delle cittagrave greche e divenne un centro economico nella quale democrazia fiorirono arti quali la poesia la filosofia e la scienza

In questo periodo venne ricostruito ciograve che era stato distrutto dai persiani ed erette nuove fortificazioni note come le Mura Temistoclee

Queste nuove mura connettevano Atene con il porto della cittagrave il Pireo LrsquoAgoragrave fu organizzata come il centro amministrativo e commerciale e lrsquoimmagine dellrsquoAcropoli venne cambiata specialmente lungo le pendici meridionali per nuove ambizioni architettoniche e si sviluppograve notevolmente lrsquoarchitettura come forma di propaganda ma anche come specchio del

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grado di sviluppo culturale La politica espansionistica ateniese portava perograve inevitabilmente a conflitti con le cittagrave rivali

I piugrave rovinosi tra questi conflitti furono quelli che portarono alle guerre Persiane (431-404 aC) che videro la sconfitta di Atene da parte dellrsquooligarchia spartana

La gloria di Atene vide cosigrave un momento di stasi e la ripresa ricominciograve soltanto allrsquoinizio del sec IV Lrsquoegemonia ateniese perograve era perduta per sempre dopo la battaglia di Cheronea del 338 aC e al suo posto sulla Grecia si impose il potere macedone

Dal punto di vista architettonico ed urbanistico perograve Atene vide nuovi interventi da parte di Licourgo che con il suo programma edilizio costruigrave lo stadio ridisegnograve il teatro di Dioniso e la Pnice e contribuigrave generalmente alla ricostruzione della cittagrave

Dopo il 323 aC con la morte di Alessandro il Grande tuttavia la cittagrave fu teatro di conflitti per la successione al grande condottiero Atene riconquistograve la sua indipendenza soltanto nel 229 aC e raggiunse lrsquoapice della fama come centro intellettuale ed artistico nel sec II aC Di questo periodo sono le Stoagrave di Attalo (Agoragrave antica) e di Eumene (pendici meridionali dellrsquoacropoli) e il ginnasio dellrsquoAgoragrave

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ATENE CLASSICA

ACROPOLI I PROPILEI

Fig 1 Illustrazione della salita ai Propilei

I Propilei costituiscono lrsquoaccesso allrsquoarea dellrsquoAcropoli (Figg1-2) (πρόπυλον o accesso

monumentale) situati sul lato ovest sul tracciato della via processionale sono stati dotati di una gradinata (sostituita al vecchio tracciato per volere dellrsquoimperatore Claudio per rispondere al gusto simmetrico assiale romano)

I Propilei furono realizzati in marmo pentelico su basamento in marmo blu di Eleusi tra il 437 e il 432 aC dallrsquoarchitetto Mnesicle sul sito di propilei precedentemente realizzati sotto Cimone Si sono mantenuti in buono stato percheacute trasformati in palazzo lrsquounico danno consistente fu quello provocato da un fulmine nel 1654 a causa del quale saltarono le polveri da sparo qui immagazzinate

Mnesicle egrave riuscito a trovare interessanti soluzioni per un edificio che presentava molte difficoltagrave La ricchezza del contributo dei Propilei egrave apprezzabile sia dal punto di vista architettonico che urbano

Dal punto di vista architettonico i Propilei erano costretti tra il Tempietto di Atena Nike i terreni sacri ad Artemide la sede dei precedenti propilei (secVI) e il tracciato della via Sacra lungo la quale si svolgeva la processione Inoltre il terreno presentava notevoli difficoltagrave topografiche Mnesicle allora adotta molteplici escamotage compone lrsquoedificio di un corpo centrale esastilo dorico su due lati affiancandolo a due edifici laterali Il corpo centrale egrave diviso da una rampa ritmata a sua volta sui due lati da brevi serie di gradini La stessa rampa si sviluppa in un percorso scandito da tre colonne per lato in stile ionico

Dal punto di vista urbano invece egrave da notare che i Propilei non costituiscono un accesso isolato ma annettono ad unrsquoarea costruita A differenza del periodo arcaico periodo in cui gli edifici di culto erano solitamente isolati (in relazione soltanto alla funzione propria e al proprio altare) i Propilei avrebbero dovuto ldquodialogarerdquo con gli altri edifici sacri

Mnesicle allora pur rispettando il ritmo dei propilei arcaici con le cinque porte di accesso allrsquoarea effettua un lieve disassamento in favore dellrsquoasse est-ovest che taglia lrsquoAcropoli e pone lrsquoarrivo nel punto in cui il dislivello era maggiore In questo modo accentua lrsquoascensione della via processionale verso lrsquoarea sacra e la scoperta degli edifici che avviene in maniera graduale (percheacute non in asse con lrsquoarrivo) ma permette lrsquoimmediata percezione dei differenti caratteri degli altri edifici sia alla sinistra che alla destra dellrsquoasse est-ovest

Il dialogo viene poi ripreso con proporzioni matematiche sapientemente studiate e dallrsquouso degli ordini

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La vista dellrsquoAcropoli dai Propilei era la vista di una spianata ricca di ex-voto donari e statue di korai e kouros Seppure gran parte del materiale egrave andato perduto sono comunque giunti a noi le statue ammirabili al museo archeologico e al museo dellrsquoAcropoli

Degli edifici laterali mentre quello sud era puramente di facciata quello nord era destinato a sala per banchetti ma era chiamato anche pinacoteca dato il consistente numero di quadri ivi contenuti e aveva una facciata tristila Mnesicle aveva previsto anche altri due corpi laterali verso lrsquoAcropoli testimoniati dalle testate di pilastro in facciata interna che perograve non furono mai costruiti

Fig 2 Pianta dei Propilei di Mnesicle con

traccia (tratteggiata) dei propilei di Cimone (Martin da Berveacute-Gruben)

Fig 3 Illustrazione della vista di accesso allrsquoAcropoli dai Propilei

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Fig 4 Pianta dellrsquoadeguamento dei Propilei durante lrsquoegemonia dei Franchi

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

ACROPOLI IL PARTENONE

Fig 1 Planimetria dellrsquoAcropoli in evidenza il Partenone Fig2 (a destra) Pianta del Partenone

Il Partenone egrave lrsquoedificio piugrave importante dellrsquoAcropoli e il piugrave rappresentativo della cittagrave di

Atene tanto da esserne diventato il simbolo La sua imponenza la posizione dominante e visibile da molti punti della cittagrave hanno fatto sigrave

che il tempio venisse acquisito quasi simbolicamente da ciascun dominatore della cittagrave Per questo il tempio non egrave stato destinato soltanto al culto di Atena ma ha visto come vedremo piugrave avanti un succedersi di destinazioni seppur sempre come luogo sacro

Lrsquointenzione di costruire un tempio dedicato ad Atena vergine (in greco Παρθένος) era stata manifestata e portata avanti giagrave da tempo Sul luogo dove ora sorge il Partenone infatti si sono rinvenute tracce di templi precedenti al Partenone attuale

I primi templi eretti in onore di Atena erano di dimensioni ridotte e affiancati da altre costruzioni che popolavano lrsquoAcropoli

Come e ancora piugrave delle fortificazioni e della costruzione della stessa Acropoli la costruzione del Partenone egrave legata alle vicende storiche alle battaglie e alle conquiste della cittagrave

Uno degli elementi piugrave importanti del Partenone egrave il fregio questo rappresenta le Panatenee la piugrave importante processione che si svolgeva nellrsquoAtene antica

La processione si svolgeva ogni quattro anni nei mesi di luglio-agosto in onore della protettrice della cittagrave la dea Atena La processione era un vero e proprio festival nel quale si svolgevano numerose cerimonie e sacrifici il piugrave cruento dei quali era lrsquoEcatombe il sacrificio di cento tori

Il fregio egrave rimasto inalterato per la gran parte dellrsquoantichitagrave Appena dopo la metagrave del sec III tuttavia ci fu un grande incendio i cui danni in particolare sul fregio rimangono per noi ancora sconosciuti

Per questo infatti nella seconda metagrave del sec V fu trasformato in chiesa (Fig3) Furono rimosse le parti centrali del frontone e del fregio orientali e successivamente (forse nel sec XII) anche sei parti del fregio per fare delle finestre (tre per ciascun lato)

Dopo la conquista di Atene da parte dei turchi invece venne trasformato in moschea Fu proprio percheacute roccaforte dei turchi che nel 1687 durante la battaglia turco-veneziana con la campagna di Morosini ad Atene il Partenone fu bombardato dai veneziani appostatisi sulla collina antistante lrsquoAcropoli (la collina di Filopappo)

Un primo consistente restauro dellrsquoAcropoli e dunque dei suoi monumenti piugrave importanti

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risale agli anni rsquo70 Attualmente il Partenone egrave oggetto di restauro La tecnica prevalentemente utilizzata egrave quella

dello smontaggio si puograve infatti notare come siano state sottratte le pietre angolari della trabeazione della facciata ovest

Fig 1 Il Partenone come appariva prima del restauro in corso Sono visibili i danni al lato meridionale causati dal bombardamento veneziano e la linea di contatto tra la roccia e il contenimento dellrsquoAcropoli Da qui si puograve comprendere lrsquoimponenza della piattaforma posta a basamento del tempio stesso (cfr anche Fig2)

Fig 2 Sezione tra il basamento dellrsquoAcropoli (versante meridionale) e la piattaforma costruita per erigere il Partenone (6) Si noti come il basamento e le mura di contenimento siano stati costruiti in fasi successive mente la piattaforma del Paretnone abbia costituito un intervento unico(da Carpenter)

Fig 2 Piante rappresentanti il primo Partenone e il successivo costruito dopo il sacco persiano(Istituto Nazionale delle Ricerche wwweiegr)

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Fig3 La trasformazione del Partenone in chiesa (disegno M Korres dal sito del Centro di Documentazione Nazionale del Ministero della Cultura)

Fig 4 Il Partenone nel sec XVII durante la dominazione ottomana in un disegno di MKorres (dal sito del Centro di Documentazione Nazionale del Ministero della Cultura)

A seguire sono elencati e rappresentati gli accorgimenti costruttivi adottati per la

costruzione del Partenone per correggere la percezione visiva degli elementi architettonici e dellrsquoedificio nel suo insieme

Fig 5 Curvatura dello stilobate

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Fig 6 La curvatura dello stilobate era applicata sia al lato lungo che al lato corto

Fig 7 Rastremazione ed entasi delle colonne

Fig 8 Inclinazione verso lrsquointerno delle colonne

Fig 9 Inclinazione verso lrsquointerno degli elementi della trabeazione

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

ACROPOLI LrsquoERETTEO

Fig1 Pianta dellrsquoEretteo LrsquoEretteo si erige su e domina la parte settentrionale dellrsquoarea sacra Fu costruito tra il 421

aC e il 407 aC (durante la guerra del Peloponneso) come tempio di Atena Polias o ldquodella cittagraverdquo (dal termine πόλις) il cui nome derivava da quello di Poseidone Erechteus (nome di un re attico)

Questo egrave un tempio molto importante definito anche archaios naos o tempio vecchio Nei secoli come molti altri edifici vide il susseguirsi di diverse destinazioni trasformato n chiesa nel sec VII e in harem e residenza del comandante della fortezza dellrsquoAcropoli al tempo della dominazione turca

Venne eretto sulle vestigia di altri due tempi uno del sec VI completamente scomparso e uno successivo del quale si possono ancor oggi apprezzare le fondamenta tra lrsquoEretteo e lrsquoAcropoli su parte delle quali venne costruita la loggia delle Cariatidi

Ersquo un edificio molto ricco dal punto di vista funzionale stilistico e architettonico Poneva per la sua progettazione molteplici problematiche sapientemente risolte Pausania lo definigrave ldquoedificio doppiordquo poicheacute doveva condensare nei suoi spazi molteplici luoghi di culto Inoltre lrsquoarea a questo destinata presentava dislivelli anche molto consistenti tra tutti i lati

La ricchezza funzionale e progettuale egrave stata coniugata ad un uso spigliato degli stili e degli elementi decorativi

Lrsquoedificio presenta un corpo centrale rettangolare suddiviso allrsquointerno in quattro sale una comunicante con il portico a est e le altre comunicanti con la loggia a nord Al corpo centrale si annettono molteplici elementi Un primo sul lato orientale un portico prostilo esastilo in stile ionico (Fig 2) su parete chiusa finestrata con semicolonne inoltre altri due corpi in asse (S-N) entrambe colonnati di cui uno piugrave profondo (a N) e uno piugrave piccolo (a S)

Il corpo a nord (Figg2-3-5) ha un fronte tetrastilo e chiude a gomito sulla parete con unrsquoaltra colonna egrave un ldquogioiello in stile ionicordquo (Mavrojannis-Torelli) Presentava molte decorazioni ad ovoli e palmette (spesso ripresi come motivi decorativi in architettura anche durante lrsquoepoca neoclassica) che inquadravano una porta monumentale La trabeazione era invece a cassettoni e variopinta mentre il fregio riccamente decorato con un altorilievo in marmo pentelico su marmo blu di Eleusi

Il loggiato meridionale egrave invece un piccolo loggiato famoso con il nome di Loggetta delle Cariatidi per la particolaritagrave di avere figure femminili in vece delle colonne Questo luogo doveva essere destinato a tomba dellrsquoeroe Cercope per questo le cariatidi portano la patera per le libagioni per lrsquoeroe ivi sepolto

Le cariatidi attualmente visibili sono delle copie delle originali apprezzabili invece al museo dellrsquoAcropoli e al British Museum di Londra

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Fig 2 Ricostruzione grafica dellrsquoEretteo dal lato orientale (da Mavrojannis - Torelli)

Fig 3 Ricostruzione grafica dellrsquoEretteo dal lato settentrionale (da Mavrojannis - Torelli)

Fig 4 Vista dellrsquoEretteo dal lato sud-occidentale

Fig5 Capitelli ionici e trabeazione del loggiato settentrionale

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Fig6 La loggia delle Cariatidi

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ATENE CLASSICA

ACROPOLI IL TEMPIETTO DI ATENA NIKE

Fig 1 Planimetria dellrsquoAcropoli in evidenza il Tempietto di Atena Nike Fig 2 (a destra) Pianta del Tempietto di Atena Nike

Il tempietto di Atena Nike a destra dei Propilei sul Pyrgos egrave un piccolo tempio di piccole dimensioni (m827xm544) anfiprostilo tetrastilo in stile ionico

Anche se di stile differente dal Partenone e secondo Torelli leggermente arcaico il tempio fu realizzato dallo stesso architetto Callicrate e come il Partenone fu decorato da un allievo del laboratorio di Fidia

Come il Partenone lrsquoarco di tempo tra lrsquoinizio e la fine lavori fu piuttosto lungo iniziato infatti nel 449 aC fu terminato soltanto nel 421 aC con la pace di Nicia

Quello che noi vediamo attualmente egrave il frutto della seconda ricostruzione cui il tempietto fu sottoposto nel Novecento (la prima era stata dellrsquoOttocento)

Il fregio che lo adorna rappresenta unrsquoassemblea divina ad oriente e battaglie sugli altri lati egrave visibile al museo dellrsquoAcropoli nella sezione dedicata al tempietto

Il parapetto del recinto apprezzabile in frammenti rappresenta Atena che assiste al sacrificio di una giovenca su un altare Forse indica un sacrificio in onore dei morti della prima guerra del Peloponneso (461 aC)

Nel periodo turco fu utilizzato a fini difensivi per resistere ai veneziani e allrsquouopo smontato Gli scavi hanno rivelato che nel luogo dove ora sorge il tempietto precedentemente si

trovavano un sacello1

Nel tempio si egrave succeduta la presenza di statue (lignea in etagrave arcaica e con ali drsquooro in epoca successiva)

quadrato e diversi altari

1 Il sacello (dal latsacellum) egrave lrsquoarea racchiusa da un recinto che cingeva un altare

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Fig 3 Il Tempietto visto dai Propilei (Martin) Fig 4 Vista occidentale del tempietto ai nostri

giorni

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ATENE CLASSICA

LrsquoACROPOLI E IL SUO SVILUPPO

Fig 1 Rappresentazione figurata della cittagrave intorno al sec V a C In rosso egrave evidenziata la cittagrave alta o ακρόπολις contrapposta alla cittagrave bassa o υποπόλις

LrsquoAcropoli (da άκρο- punto estremo piugrave alto e πόλις cittagrave) egrave contrapposta alla cittagrave che si

sviluppa alle sue pendici la ὑπόπολις (voce che tuttavia non egrave mai entrata nelluso comune) o cittagrave bassa che sta sotto Sorge su uno sperone imponente e visibile da molti punti della cittagrave Si presentava inizialmente come un promontorio con poche modeste abitazioni

Lrsquoinsediamento sulla cittagrave alta (Ακρόπολις) nasce inizialmente per esigenze difensive si sviluppa tuttavia sempre per la sua posizione dominante e sicura per scopi di rappresentanza e di culto Se infatti precedentemente e durante il periodo arcaico fu destinata a diversi scopi (il piugrave attivo dei quali fu come sede del potere e del Palazzo durante la tirannia dei Pisistratidi) fu perograve alla fine del sec VI con il riformatore Clistene che divenne definitivamente il centro di culto della cittagrave

Anche se salendovi possiamo essere ingannati dallrsquoidea che la roccia costituisca la base sulla quale poggiano direttamente gli edifici in realtagrave lo sperone egrave sovrastato e livellato da una struttura che si estende per unrsquoenorme area (m82 x m305) Questa enorme struttura arriva ad essere alta anche quasi m10 in alcuni punti anche se attualmente nascosta sotto il livello del terreno I muri che la compongono sono sia di contenimento che di (precedenti) fortificazioni come hanno rivelato una serie di sondaggi effettuati nella parte meridionale tra il 1835 e il 1890 (Carpenter)

Il materiale rinvenuto nel basamento egrave costituito di materiale di scarto di varie provenienze in primis di lavorazione dei materiali ma anche di ceramiche e cocci

La poca considerazione della stratificazione e dei i materiali ceramici ritrovati non hanno permesso tuttavia una datazione precisa dei primi interventi condotti per la costruzione del basamento

La datazione precisa di ciascuno strato avrebbe altresigrave aiutato a definire i differenti stadi di lavorazione e il susseguirsi dei cantieri e di conseguenza della forma conferita allrsquoAcropoli stessa

Uno dei piugrave importanti contributi dellrsquoAcropoli attualmente visibile allo sviluppo urbano propriamente detto egrave il fatto di venire a creare unrsquoarea circoscritta in cui gli edifici dialogano tra loro Come piugrave esaustivamente spiegato nella scheda sui Propilei gli edifici dellrsquoAcropoli sono in relazione sia visiva che proporzionale tra loro Generano dunque un insieme non separabile come invece avveniva tra edifici prima di allora

Inoltre (come evidente dalla scheda del Partenone) per la realizzazione dei singoli edifici

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vennero usati specifici accorgimenti costruttivi per ovviare alle alterazioni della percezione visiva

Ciograve vuol dire che oltre ad una grande sapienza e maestria nelle lavorazioni lrsquoarchitettura e lrsquourbanistica greche potevano vantare di una sensibilitagrave eccezionale e una notevole attenzione alla morfologia urbana La percezione della forma dellrsquoedificio non era secondaria alla sua costruzione alla sua collocazione e alla sua decorazione

Lrsquoaspetto dellrsquoAcropoli odierna profondamente mutato da quello che si presentava ai primi archeologi che vi intervenirono In particolare il lato occidentale dellrsquoAcropoli egrave cambiato radicalmente con i lavori effettuati tra il 1836 e la fine del XIX secolo Il vecchio accesso era il Tholikograve chiuso con gli scavi di Beuleacute (1852-1853) e venne sostituito dallrsquoaccesso occidentale come visibile in Fig 2 Il Tempietto di Athena Nike fu ricostruito intorno nel 1835-1836 ed egrave visibile davanti alla torre franca o Koulagraves come veniva chiamato durante la dominazione turca

Fig 2 Veduta dellrsquoAcropoli

Fig 3 Planimetria dellrsquoAcropoli e relativi edifici (da Martin)

Partenone

Eretteo Propilei

Tempietto di Atena Nike (in restauro)

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Fig 2 LrsquoAcropoli nel 1850con il vecchio accesso il Tholikograve

Fig1 Lrsquoaccesso allrsquoarea intorno al 1855 Ersquo ben visibile la torre franca sullrsquoangolo sud-occidentale

Fig 2a Acropoli sezione trasversale versante settentrionale (da Carpenter) A Stoa di fronte alla caverna sacra e sorgente di Asclepio B Caverna con la fonte sacra C Muro di Cimone D Muro poligonale primitivo E Muro di ritenzione del secolo v F Strato primitivo di terra G H Terra di riporto del secolo v J Podio del Partenone antecedente K Cella principale del Partenone L Cisterna per lacqua piovana scavata nella roccia

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Fig 2b Acropoli sezione trasversale versante meridionale (da Carpenter) M N Peristilio del primo tempio di Atena N Muro del peristilio settentrionale su cui poggia il porticato delle cariatidi O Mura della cella originaria del primo tempio P Recinto di Pandrosio a ovest dellEretteo Q Rampa di dodici gradini che conduce al livello piugrave alto a est R Muro dellAcropoli ricostruito in tempi moderni S Parte dellAcropoli costruita da Pericle con lunghi blocchi di pietra porosa

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LrsquoAGORArsquo ANTICA

Fig 1 Planimetria dellrsquoAgoragrave (a destra) in evidenza i

due assi principali con i relativi edifici il tempio di Efestio la stoagrave di Attalo e lrsquoOdeo di Agrippa

La nascita dellrsquoAgoragrave egrave di fatto lrsquoevento piugrave importante per la vita politica e la storia

urbanistica della cittagrave Situata inizialmente (in epoca arcaica) attorno al colle dellrsquoAcropoli sulle pendici occidentali

con artigiani e residenti stretti nella valletta tra lrsquoAeropago e la Pnice senza una collocazione precisa viene successivamente collocata su un sito specifico a nord dellrsquoAcropoli a seguito degli avvenimenti politici e alle conseguenti misure legislative adottate nei secc VII-VI aC da Draconte e da Solone

A questrsquoultimo in particolare si deve la prima Costituzione democratica e a misure che portarono alla fioritura di unrsquointensa attivitagrave produttiva artigianale e come conseguenza di questo di un intenso commercio che continueragrave per oltre due secoli

La decisione di dare una cornice architettonica al regime soloniano sancisce definitivamente lrsquoorientamento democratico delle sue riforme

LrsquoAgoragrave era la sede degli edifici pubblici e delle funzioni commerciali posta a differenza dellrsquoAcropoli nella cittagrave bassa e in luighi dove fosse piugrave facile raggiungere i porti

Come i luoghi sacri con il tegravemenos anche le aree delle agoragrave erano ben delimitate Solitamente anche sullrsquoagoragrave vigevano dei limiti religiosi e la sacralitagrave di questi limiti contribuiva alla composizione architettonica degli edifici dellrsquoagoragrave stessa

Giagrave dai secoli VIII e VII anche fuori da Atene il procedimento per la costituzione dellrsquoagoragrave era lo stesso la cinta di mura viene sostituita da un portico (prima colonnato in legno) prima solo su un lato poi a cingere unrsquoarea comunicando con lrsquoarea scoperta e con gli altri edifici vicini

La nuova agoragrave viene costruita sul posto delle necropoli Anche se non regolare come quella di Mileto ma anzi piugrave rispondente ad un processo costitutivo progressivo lrsquoagoragrave antica risponde comunque a dei criteri Le sue strade costituiscono infatti limiti di aree funzionali Lrsquoasse nord-sud delimitato da cippi contiene lrsquoarea amministrativa (prytanikon Bouleterion successivamente archivi) e religiosa (culto di Demetra Apollo Patroos e Zeus Fratrio e Agoraios) Lrsquoasse diagonale invece che andava da NO a SE era il percorso delle Panatenee

Lrsquoagoragrave cosigrave concepita costituiva un insieme funzionale senza unrsquoorganizzazione precisa Nei secoli V e IV la piazza si regolarizza ma vengono costruiti comunque molti edifici a

riempirla in modo costipato A nord e sud si costruiscono invece portici sui quali si affacciano spazi di amministrazione

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di riunione e aule di tribunale I portici come anche gli edifici religiosi e politici allineati lungo gli assi viari anche se non

regolari o senza ordine apparente rispettano perograve la circolazione nellrsquoarea Un ordine piugrave chiaro verragrave successivamente creato in epoca ellenistica con unrsquoomogeneizzazione delle facciate attraverso colonnati rettilinei

Lrsquoepoca ellenistica vide infatti unrsquointensa attivitagrave urbanistica voluta anche dallrsquoatteggiamento propagandista dei sovrani Lrsquourbanistica ellenistica si ispirava a regole estetiche la valorizzazione delle masse monumentali la ricerca di delimitazione e valorizzazione dello spazio ricerca di unitagrave architettonica attraverso lrsquointerazione o lrsquoassociazione di differenti elementi funzionali ricerca della monumentalitagrave dellrsquoarchitettura urbana (fino ad allora dispersa) attraverso lrsquoimpiego di elementi quali i lunghi colonnati

In questo modo alterando e regolarizzando i principi che avevano ispirato i periodi precedenti vennero gettate le basi dellrsquourbanistica

Fig 3 Veduta dellrsquoarea con gli assi e gli edifici meglio conservati

Fig 4 Tempio di Efestio (da Martin) Si tratta di un tempio periptero dorico (6x13) costruito alla metagrave del V secolo aC Il tempio egrave ben conservato poicheacute destinato a diverse funzioni fino agli anni Trenta del Novecento Sono ancora visibili sulle metope della facciata orientale le fatiche di Ercole e su quelle settentrionale e meridionale le fatiche di Teseo

Odeo di Agrippa

Stoa di Attalo

La via delle Panatenee

Tempio di Efestio

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Fig 6 Ricostruzione della sezione dellrsquoOdeo di Agrippa (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 5 La stoagrave di Attalo (da Martin) La stoagrave che vediamo ora egrave unrsquoopera di ricostruzione da parte della scuola americana di studi classici avvenuta nel 1952-1953

Fig 6 Ricostruzione del prospetto della Stoagrave di Attalo (da Mavrojannis-Torelli)

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL CERAMICO

Fig 1 Planimetria del Keramikos In evidenza il Dipylon il Pompeion la Porta Sacra e la via delle Tombe

Lrsquoarea del Ceramico (Keramikos si trova a poca distanza dallrsquoAgoragrave in direzione NO

Installata lungo il fiume Eridano ospitava il piugrave importante cimitero della cittagrave luogo ufficiale di sepoltura dei soldati caduti nelle guerre (Demosion Sema) oltre che dei privati cittadini

Tucidide lo definigrave laquoil piugrave bel suburbio di Ateneraquo In effetti con la sua posizione leggermente distante dai colli e dalla valle in cui si svolgevano le attivitagrave cittadine poteva dare la sensazione di essere un luogo a seacute

Nellrsquoarea si possono ancora apprezzare le sculture e le opere utilizzate nellrsquoAtene antica per celebrare i defunti numerosi sono i raffinati pezzi scultorei a testimonianza della grande attenzione rivolta al culto dei morti

Lrsquoarea perograve non era destinata soltanto a luogo di sepoltura ma era sede di attivitagrave commerciali laboratori ginnasi Il suo nome non a caso egrave da attribuire a Keramos il fondatore del mestiere dei vasai in questo quartiere (demo Keramegraveis) infatti si produceva vasellame (ceramica) grazie alla materia prima offerta dal fiume

Lrsquoarea molto piugrave estesa di quella che vediamo oggi era suddivisa dalle mura La parte destinata alle sepolture era quella al di fuori delle mura divisa dallrsquointerno dalla piugrave grande porta del mondo antico il Dipylon (letteralmente doppia porta δι-πύλη) la piugrave importante delle tredici porte della cinta temistoclea Il Diplylon rivestiva una grande importanza sia simbolica che architettonica Fu voluto da Temistocle ed eretto come le omonime mura nel 478 aC dopo la vittoria sui persiani si estendeva in maniera articolata a doppio Π per 1800 mq verso lrsquointerno delle mura per assicurare unrsquoefficace difesa e inoltre era la porta dalla quale iniziavano le due manifestazioni piugrave importanti la processione per i misteri eleusini (in direzione appunto di Eleusi) e le Panatenee (lungo il drogravemos a N verso lrsquoAgoragrave)

Lrsquoarea del Dipylon si sviluppava in una articolazione di altre costruzioni importanti il Pompeion e la Porta Sacra

Il Pompeion situato a sinistra del Dipylon era un edificio allungato con unrsquoentrata monumentale che si svolgeva attorno ad una corte peristilia dove venivano preparate le macchine delle Panatenee e che veniva utilizzato come ginnasio nel periodo (4 anni) tra le manifestazioni Venne bruciato da Silla nell 86 aC ricostruito come un edificio a tre navate fu nuovamente incendiato dagli Eruli durante il sacco della cittagrave del 267 dC

La Porta Sacra invece era la porta che immetteva sulla via sacra lrsquoaccesso dei pellegrini

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che arrivavano in cittagrave e provvedeva inoltre al passaggio sullrsquoEridano Il cimitero esterno alle porte1

Le testimonianze dellrsquoarchitettura funeraria cambiano completamente volto tra la fine del V e la fine del IV secolo aC In questo periodo infatti le leggi soloniane di limitazioni al lusso funerario la necessitagrave di reperire materiale per la rapida costruzione delle mura voluta da Temistocle ulteriori limitazioni poste da Demetrio di Falero e una nuova emergenza per la fortificazione delle mura dopo la battaglia di Cheronea imposero austeritagrave allrsquoarchitettura funeraria Piugrave che fermarsi tuttavia questa espressione architettonica evolvette verso nuove forme Si svilupparono cosigrave tumuli per sepolture multiple e recinti che accoglievano le spoglie di piugrave membri della stessa famiglia

era sviluppato nella strada a S verso il Pireo in lunghezza dunque su terrazze contenute da muri in blocchi che racchiudevano le sepolture Le sepolture erano sormontate da tumuli funerari prima rettangolari e poi circolari (XII-VII secolo aC) sui quali erano deposti vasi per le libagioni che dal VIII secolo aC assumono dimensioni imponenti divenendo segravemata (sinonimo di tombe) o segnacoli Cosigrave nasce la tradizione di ldquosegnarerdquo la tomba prima appunto con vasi e poi man mano con rilievi su lastre di dimensioni allungate la stele con raffigurazioni dei giovani defunti ai tamburi di pietra dei tumuli vengono sostituiti monumenti in mattoni crudi

Fig 2 Illustrazione dellrsquoarea In evidenza 1 Dipylon 2 Pompeion 3 Port Sacra 4 Fiume Eridano 5 Via delle Tombe

Fig 3 La via delle Tombe (da Greco)

1 Solone introdusse leggi che vietavano le sepolture in cittagrave

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LA PNICE

Fig 1 Ricostruzione della pianta dellrsquoarea

Clistene politico ateniese (565 aC-492 aC) continuograve lrsquoopera iniziata da Solone e che

tanto influenzograve la cultura e lrsquourbanistica greche Per il raduno delle assemblee lui scelse il colle della Pnice un colle che insieme al colle dellrsquoAeropago al colle delle Ninfe e al colle di Filopappo forma il gruppo di colli antistanti lrsquoAcropoli

Lrsquoassemblea o ekklegravesia secondo la sua riforma era lrsquoadunata popolare dei cittadini della polis

Lrsquoassetto degli elementi necessari allrsquoassemblea ha subito variazioni nel corso del tempo a cominciare dal nome del luogo Il nome Pnice infatti venne attribuito soltanto nella metagrave del sec V per via dei cippi di marmo posti a delimitare lrsquoarea

Sempre dopo la metagrave del secolo si intervenne facendo realizzare una meridiana dallrsquoastronomo Metone mentre nel 404 aC lrsquoarea venne rivoluzionata invertendo la posizione di caves e begravema

La sommitagrave del colle fu spianata ulteriormente per accomodare una cavea artificiale realizzata attraverso un terrapieno sostenuto da un muro di contenimento (Mavrojannis-Torelli) Al centro della cavea si trovava un podio il begravema in cui saliva lrsquooratore in modo da essere visibile agli auditori

Inizialmente il podio era posizionato sul lato settentrionale questo accorgimento era stato utilizzato in modo che gli auditori (ossia i cittadini) avessero di fronte la cittagrave nellrsquoascoltare lrsquooratore

Lrsquoarea fu soggetta ad un rifacimento tra il 330 e il 326 aC con Licurgo In questo periodo venne posta una statua di Zeus sul begravema e progettata unrsquoarticolata stoagrave alle spalle della cavea che perograve non venne mai completata a causa delle vicende politico-militari La stoagrave sarebbe servita ad alloggiare i membri dellrsquoassemblea in caso di maltempo

Per le condizioni politico-militari venne poi eretto un muro parallelo alla stoagrave il diategravechisma o muro intermedio a scopi difensivi Contemporaneamente il luogo destinato

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alle assemblee venne spostato al teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dellrsquoAcropoli

Fig 2 Veduta dellrsquoarea occupata dalla stoagrave

Fig 3 Il podio o begravema

Fig 4 Ricostruzione del complesso della Pnyka ad opera della scuola americana di studi classici

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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9 10

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 2: Apostila Atenas

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Mappa dellrsquoAtene antica preparata da M Barbie di Bocage sulla base di scavi e fonti antiche nel 1784 per i viaggi di Anarcharsis (da httpcommonswikimediaorgwikiFile1784_Bocage_Map_of_the_City_of_Athens_in_Ancient_Greece_-_Geographicus_-_AthensPlan2-white-1793jpg)

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Si ritiene che la storia della cittagrave inizi ai tempi di Micene (Mavrojannis Torelli) tuttavia i

primi insediamenti di Atene si possono far risalire al neolitico A questrsquoepoca infatti risalgono le abitazioni situate a nord e a sud dellrsquoAcropoli Le abitazioni neolitiche poche e rade erano composte di un unico ambiente basate su solide fondamenta nella roccia e innalzate con un intreccio di rami e fango Lrsquoacqua invece vitale per la sopravvivenza dellrsquoinsediamento era raccolta da 21 fonti relativamente superficiali poste infatti a 3-4 m sotto la superficie del terreno (Pantelidou)

Le epoche successive non si discostarono troppo dal Neolitico fincheacute Atene diverragrave appunto nel periodo Miceneo il centro piugrave importante dellrsquoAttica

La cittagrave si sviluppa allrsquointerno di unrsquoarea pianeggiante molto fertile racchiusa da due piccoli fiumi lrsquoIlisso a sud e lrsquoEridano a nord

La cittagrave iniziale era articolata come anche Tirinto e Micene in unrsquoacropoli sede del palazzo cinta da mura al di sotto delle quali come hanno testimoniato alcuni scavi americani si trovavano importanti tombe segno di una cittagrave fiorente

Il declino della Atene micenea invece di corrispondere al declino della cittagrave vide piuttosto una fase di sviluppo (1050-700 aC) dato dalla fiorente economia basata sullo sfruttamento delle fertili terre della fascia costiera (paraligravea) e della fascia interna (mesogravegeia) Queste zone che andavano ben al di lagrave dellrsquoarea urbana erano contrapposte alla diakrigravea una zona montana povera verso lrsquoentroterra

Gli artefici e beneficiari di questa attivitagrave economica erano costituiti da una aristocrazia in continua lotta per la conquista del potere passato dai re agli arconti (i magistrati repubblicani)

Le lotte portarono allrsquointervento del primo legislatore Draconte (624 aC) e successivamente del riformatore Solone che diede alla cittagrave una costituzione democratica (594 aC) abolendo la schiavitugrave per debiti

Nel periodo arcaico la cittagrave vide la fioritura di molte imprese artigiane tra le cui la piugrave famosa e fiorente fu sicuramente quella vascolare che determinograve lo sviluppo di un fiorente commercio nei due secoli a venire

I fatti storici che ruotano intorno alla costituzione democratica e alla produzionecommercio vascolare si possono considerare i piugrave importanti dal punto di vista urbanistico (ma anche intellettuale e culturale) poicheacute determinarono la nascita di una nuova area funzionale urbana quella dellrsquoagoragrave

Successivamente lrsquoinstallazione di Pisistrato e dei Pisistratidi che tiranneggiarono sulla cittagrave dal 546 al 527 aC aprigrave definitivamente la strada allo sviluppo urbano Elemento fondamentale durante la tirannia fu infatti un ambizioso programma edilizio al quale si affiancava una attivitagrave politica moderata

Lrsquoάστυ venne spostata piugrave in basso e fortificata e lrsquoAgoragrave arricchita di molteplici edifici Questo egrave il periodo che viene definito arcaico e che precede il piugrave noto e famoso periodo

classico La transizione dal periodo arcaico al periodo classico egrave segnata dal respingimento

dellrsquoesercito persiano sconfitto nelle famose battaglie di Maratona nel 490 aC Platea (479 aC) e Salamina (480-479 aC) dalla potenza navale greca Fu proprio questa potenza navale a determinare lrsquoEtagrave drsquooro di Atene

In questo periodo Atene prese il controllo delle cittagrave greche e divenne un centro economico nella quale democrazia fiorirono arti quali la poesia la filosofia e la scienza

In questo periodo venne ricostruito ciograve che era stato distrutto dai persiani ed erette nuove fortificazioni note come le Mura Temistoclee

Queste nuove mura connettevano Atene con il porto della cittagrave il Pireo LrsquoAgoragrave fu organizzata come il centro amministrativo e commerciale e lrsquoimmagine dellrsquoAcropoli venne cambiata specialmente lungo le pendici meridionali per nuove ambizioni architettoniche e si sviluppograve notevolmente lrsquoarchitettura come forma di propaganda ma anche come specchio del

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grado di sviluppo culturale La politica espansionistica ateniese portava perograve inevitabilmente a conflitti con le cittagrave rivali

I piugrave rovinosi tra questi conflitti furono quelli che portarono alle guerre Persiane (431-404 aC) che videro la sconfitta di Atene da parte dellrsquooligarchia spartana

La gloria di Atene vide cosigrave un momento di stasi e la ripresa ricominciograve soltanto allrsquoinizio del sec IV Lrsquoegemonia ateniese perograve era perduta per sempre dopo la battaglia di Cheronea del 338 aC e al suo posto sulla Grecia si impose il potere macedone

Dal punto di vista architettonico ed urbanistico perograve Atene vide nuovi interventi da parte di Licourgo che con il suo programma edilizio costruigrave lo stadio ridisegnograve il teatro di Dioniso e la Pnice e contribuigrave generalmente alla ricostruzione della cittagrave

Dopo il 323 aC con la morte di Alessandro il Grande tuttavia la cittagrave fu teatro di conflitti per la successione al grande condottiero Atene riconquistograve la sua indipendenza soltanto nel 229 aC e raggiunse lrsquoapice della fama come centro intellettuale ed artistico nel sec II aC Di questo periodo sono le Stoagrave di Attalo (Agoragrave antica) e di Eumene (pendici meridionali dellrsquoacropoli) e il ginnasio dellrsquoAgoragrave

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ATENE CLASSICA

ACROPOLI I PROPILEI

Fig 1 Illustrazione della salita ai Propilei

I Propilei costituiscono lrsquoaccesso allrsquoarea dellrsquoAcropoli (Figg1-2) (πρόπυλον o accesso

monumentale) situati sul lato ovest sul tracciato della via processionale sono stati dotati di una gradinata (sostituita al vecchio tracciato per volere dellrsquoimperatore Claudio per rispondere al gusto simmetrico assiale romano)

I Propilei furono realizzati in marmo pentelico su basamento in marmo blu di Eleusi tra il 437 e il 432 aC dallrsquoarchitetto Mnesicle sul sito di propilei precedentemente realizzati sotto Cimone Si sono mantenuti in buono stato percheacute trasformati in palazzo lrsquounico danno consistente fu quello provocato da un fulmine nel 1654 a causa del quale saltarono le polveri da sparo qui immagazzinate

Mnesicle egrave riuscito a trovare interessanti soluzioni per un edificio che presentava molte difficoltagrave La ricchezza del contributo dei Propilei egrave apprezzabile sia dal punto di vista architettonico che urbano

Dal punto di vista architettonico i Propilei erano costretti tra il Tempietto di Atena Nike i terreni sacri ad Artemide la sede dei precedenti propilei (secVI) e il tracciato della via Sacra lungo la quale si svolgeva la processione Inoltre il terreno presentava notevoli difficoltagrave topografiche Mnesicle allora adotta molteplici escamotage compone lrsquoedificio di un corpo centrale esastilo dorico su due lati affiancandolo a due edifici laterali Il corpo centrale egrave diviso da una rampa ritmata a sua volta sui due lati da brevi serie di gradini La stessa rampa si sviluppa in un percorso scandito da tre colonne per lato in stile ionico

Dal punto di vista urbano invece egrave da notare che i Propilei non costituiscono un accesso isolato ma annettono ad unrsquoarea costruita A differenza del periodo arcaico periodo in cui gli edifici di culto erano solitamente isolati (in relazione soltanto alla funzione propria e al proprio altare) i Propilei avrebbero dovuto ldquodialogarerdquo con gli altri edifici sacri

Mnesicle allora pur rispettando il ritmo dei propilei arcaici con le cinque porte di accesso allrsquoarea effettua un lieve disassamento in favore dellrsquoasse est-ovest che taglia lrsquoAcropoli e pone lrsquoarrivo nel punto in cui il dislivello era maggiore In questo modo accentua lrsquoascensione della via processionale verso lrsquoarea sacra e la scoperta degli edifici che avviene in maniera graduale (percheacute non in asse con lrsquoarrivo) ma permette lrsquoimmediata percezione dei differenti caratteri degli altri edifici sia alla sinistra che alla destra dellrsquoasse est-ovest

Il dialogo viene poi ripreso con proporzioni matematiche sapientemente studiate e dallrsquouso degli ordini

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La vista dellrsquoAcropoli dai Propilei era la vista di una spianata ricca di ex-voto donari e statue di korai e kouros Seppure gran parte del materiale egrave andato perduto sono comunque giunti a noi le statue ammirabili al museo archeologico e al museo dellrsquoAcropoli

Degli edifici laterali mentre quello sud era puramente di facciata quello nord era destinato a sala per banchetti ma era chiamato anche pinacoteca dato il consistente numero di quadri ivi contenuti e aveva una facciata tristila Mnesicle aveva previsto anche altri due corpi laterali verso lrsquoAcropoli testimoniati dalle testate di pilastro in facciata interna che perograve non furono mai costruiti

Fig 2 Pianta dei Propilei di Mnesicle con

traccia (tratteggiata) dei propilei di Cimone (Martin da Berveacute-Gruben)

Fig 3 Illustrazione della vista di accesso allrsquoAcropoli dai Propilei

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Fig 4 Pianta dellrsquoadeguamento dei Propilei durante lrsquoegemonia dei Franchi

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

ACROPOLI IL PARTENONE

Fig 1 Planimetria dellrsquoAcropoli in evidenza il Partenone Fig2 (a destra) Pianta del Partenone

Il Partenone egrave lrsquoedificio piugrave importante dellrsquoAcropoli e il piugrave rappresentativo della cittagrave di

Atene tanto da esserne diventato il simbolo La sua imponenza la posizione dominante e visibile da molti punti della cittagrave hanno fatto sigrave

che il tempio venisse acquisito quasi simbolicamente da ciascun dominatore della cittagrave Per questo il tempio non egrave stato destinato soltanto al culto di Atena ma ha visto come vedremo piugrave avanti un succedersi di destinazioni seppur sempre come luogo sacro

Lrsquointenzione di costruire un tempio dedicato ad Atena vergine (in greco Παρθένος) era stata manifestata e portata avanti giagrave da tempo Sul luogo dove ora sorge il Partenone infatti si sono rinvenute tracce di templi precedenti al Partenone attuale

I primi templi eretti in onore di Atena erano di dimensioni ridotte e affiancati da altre costruzioni che popolavano lrsquoAcropoli

Come e ancora piugrave delle fortificazioni e della costruzione della stessa Acropoli la costruzione del Partenone egrave legata alle vicende storiche alle battaglie e alle conquiste della cittagrave

Uno degli elementi piugrave importanti del Partenone egrave il fregio questo rappresenta le Panatenee la piugrave importante processione che si svolgeva nellrsquoAtene antica

La processione si svolgeva ogni quattro anni nei mesi di luglio-agosto in onore della protettrice della cittagrave la dea Atena La processione era un vero e proprio festival nel quale si svolgevano numerose cerimonie e sacrifici il piugrave cruento dei quali era lrsquoEcatombe il sacrificio di cento tori

Il fregio egrave rimasto inalterato per la gran parte dellrsquoantichitagrave Appena dopo la metagrave del sec III tuttavia ci fu un grande incendio i cui danni in particolare sul fregio rimangono per noi ancora sconosciuti

Per questo infatti nella seconda metagrave del sec V fu trasformato in chiesa (Fig3) Furono rimosse le parti centrali del frontone e del fregio orientali e successivamente (forse nel sec XII) anche sei parti del fregio per fare delle finestre (tre per ciascun lato)

Dopo la conquista di Atene da parte dei turchi invece venne trasformato in moschea Fu proprio percheacute roccaforte dei turchi che nel 1687 durante la battaglia turco-veneziana con la campagna di Morosini ad Atene il Partenone fu bombardato dai veneziani appostatisi sulla collina antistante lrsquoAcropoli (la collina di Filopappo)

Un primo consistente restauro dellrsquoAcropoli e dunque dei suoi monumenti piugrave importanti

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risale agli anni rsquo70 Attualmente il Partenone egrave oggetto di restauro La tecnica prevalentemente utilizzata egrave quella

dello smontaggio si puograve infatti notare come siano state sottratte le pietre angolari della trabeazione della facciata ovest

Fig 1 Il Partenone come appariva prima del restauro in corso Sono visibili i danni al lato meridionale causati dal bombardamento veneziano e la linea di contatto tra la roccia e il contenimento dellrsquoAcropoli Da qui si puograve comprendere lrsquoimponenza della piattaforma posta a basamento del tempio stesso (cfr anche Fig2)

Fig 2 Sezione tra il basamento dellrsquoAcropoli (versante meridionale) e la piattaforma costruita per erigere il Partenone (6) Si noti come il basamento e le mura di contenimento siano stati costruiti in fasi successive mente la piattaforma del Paretnone abbia costituito un intervento unico(da Carpenter)

Fig 2 Piante rappresentanti il primo Partenone e il successivo costruito dopo il sacco persiano(Istituto Nazionale delle Ricerche wwweiegr)

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Fig3 La trasformazione del Partenone in chiesa (disegno M Korres dal sito del Centro di Documentazione Nazionale del Ministero della Cultura)

Fig 4 Il Partenone nel sec XVII durante la dominazione ottomana in un disegno di MKorres (dal sito del Centro di Documentazione Nazionale del Ministero della Cultura)

A seguire sono elencati e rappresentati gli accorgimenti costruttivi adottati per la

costruzione del Partenone per correggere la percezione visiva degli elementi architettonici e dellrsquoedificio nel suo insieme

Fig 5 Curvatura dello stilobate

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Fig 6 La curvatura dello stilobate era applicata sia al lato lungo che al lato corto

Fig 7 Rastremazione ed entasi delle colonne

Fig 8 Inclinazione verso lrsquointerno delle colonne

Fig 9 Inclinazione verso lrsquointerno degli elementi della trabeazione

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

ACROPOLI LrsquoERETTEO

Fig1 Pianta dellrsquoEretteo LrsquoEretteo si erige su e domina la parte settentrionale dellrsquoarea sacra Fu costruito tra il 421

aC e il 407 aC (durante la guerra del Peloponneso) come tempio di Atena Polias o ldquodella cittagraverdquo (dal termine πόλις) il cui nome derivava da quello di Poseidone Erechteus (nome di un re attico)

Questo egrave un tempio molto importante definito anche archaios naos o tempio vecchio Nei secoli come molti altri edifici vide il susseguirsi di diverse destinazioni trasformato n chiesa nel sec VII e in harem e residenza del comandante della fortezza dellrsquoAcropoli al tempo della dominazione turca

Venne eretto sulle vestigia di altri due tempi uno del sec VI completamente scomparso e uno successivo del quale si possono ancor oggi apprezzare le fondamenta tra lrsquoEretteo e lrsquoAcropoli su parte delle quali venne costruita la loggia delle Cariatidi

Ersquo un edificio molto ricco dal punto di vista funzionale stilistico e architettonico Poneva per la sua progettazione molteplici problematiche sapientemente risolte Pausania lo definigrave ldquoedificio doppiordquo poicheacute doveva condensare nei suoi spazi molteplici luoghi di culto Inoltre lrsquoarea a questo destinata presentava dislivelli anche molto consistenti tra tutti i lati

La ricchezza funzionale e progettuale egrave stata coniugata ad un uso spigliato degli stili e degli elementi decorativi

Lrsquoedificio presenta un corpo centrale rettangolare suddiviso allrsquointerno in quattro sale una comunicante con il portico a est e le altre comunicanti con la loggia a nord Al corpo centrale si annettono molteplici elementi Un primo sul lato orientale un portico prostilo esastilo in stile ionico (Fig 2) su parete chiusa finestrata con semicolonne inoltre altri due corpi in asse (S-N) entrambe colonnati di cui uno piugrave profondo (a N) e uno piugrave piccolo (a S)

Il corpo a nord (Figg2-3-5) ha un fronte tetrastilo e chiude a gomito sulla parete con unrsquoaltra colonna egrave un ldquogioiello in stile ionicordquo (Mavrojannis-Torelli) Presentava molte decorazioni ad ovoli e palmette (spesso ripresi come motivi decorativi in architettura anche durante lrsquoepoca neoclassica) che inquadravano una porta monumentale La trabeazione era invece a cassettoni e variopinta mentre il fregio riccamente decorato con un altorilievo in marmo pentelico su marmo blu di Eleusi

Il loggiato meridionale egrave invece un piccolo loggiato famoso con il nome di Loggetta delle Cariatidi per la particolaritagrave di avere figure femminili in vece delle colonne Questo luogo doveva essere destinato a tomba dellrsquoeroe Cercope per questo le cariatidi portano la patera per le libagioni per lrsquoeroe ivi sepolto

Le cariatidi attualmente visibili sono delle copie delle originali apprezzabili invece al museo dellrsquoAcropoli e al British Museum di Londra

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Fig 2 Ricostruzione grafica dellrsquoEretteo dal lato orientale (da Mavrojannis - Torelli)

Fig 3 Ricostruzione grafica dellrsquoEretteo dal lato settentrionale (da Mavrojannis - Torelli)

Fig 4 Vista dellrsquoEretteo dal lato sud-occidentale

Fig5 Capitelli ionici e trabeazione del loggiato settentrionale

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Fig6 La loggia delle Cariatidi

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ATENE CLASSICA

ACROPOLI IL TEMPIETTO DI ATENA NIKE

Fig 1 Planimetria dellrsquoAcropoli in evidenza il Tempietto di Atena Nike Fig 2 (a destra) Pianta del Tempietto di Atena Nike

Il tempietto di Atena Nike a destra dei Propilei sul Pyrgos egrave un piccolo tempio di piccole dimensioni (m827xm544) anfiprostilo tetrastilo in stile ionico

Anche se di stile differente dal Partenone e secondo Torelli leggermente arcaico il tempio fu realizzato dallo stesso architetto Callicrate e come il Partenone fu decorato da un allievo del laboratorio di Fidia

Come il Partenone lrsquoarco di tempo tra lrsquoinizio e la fine lavori fu piuttosto lungo iniziato infatti nel 449 aC fu terminato soltanto nel 421 aC con la pace di Nicia

Quello che noi vediamo attualmente egrave il frutto della seconda ricostruzione cui il tempietto fu sottoposto nel Novecento (la prima era stata dellrsquoOttocento)

Il fregio che lo adorna rappresenta unrsquoassemblea divina ad oriente e battaglie sugli altri lati egrave visibile al museo dellrsquoAcropoli nella sezione dedicata al tempietto

Il parapetto del recinto apprezzabile in frammenti rappresenta Atena che assiste al sacrificio di una giovenca su un altare Forse indica un sacrificio in onore dei morti della prima guerra del Peloponneso (461 aC)

Nel periodo turco fu utilizzato a fini difensivi per resistere ai veneziani e allrsquouopo smontato Gli scavi hanno rivelato che nel luogo dove ora sorge il tempietto precedentemente si

trovavano un sacello1

Nel tempio si egrave succeduta la presenza di statue (lignea in etagrave arcaica e con ali drsquooro in epoca successiva)

quadrato e diversi altari

1 Il sacello (dal latsacellum) egrave lrsquoarea racchiusa da un recinto che cingeva un altare

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Fig 3 Il Tempietto visto dai Propilei (Martin) Fig 4 Vista occidentale del tempietto ai nostri

giorni

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ATENE CLASSICA

LrsquoACROPOLI E IL SUO SVILUPPO

Fig 1 Rappresentazione figurata della cittagrave intorno al sec V a C In rosso egrave evidenziata la cittagrave alta o ακρόπολις contrapposta alla cittagrave bassa o υποπόλις

LrsquoAcropoli (da άκρο- punto estremo piugrave alto e πόλις cittagrave) egrave contrapposta alla cittagrave che si

sviluppa alle sue pendici la ὑπόπολις (voce che tuttavia non egrave mai entrata nelluso comune) o cittagrave bassa che sta sotto Sorge su uno sperone imponente e visibile da molti punti della cittagrave Si presentava inizialmente come un promontorio con poche modeste abitazioni

Lrsquoinsediamento sulla cittagrave alta (Ακρόπολις) nasce inizialmente per esigenze difensive si sviluppa tuttavia sempre per la sua posizione dominante e sicura per scopi di rappresentanza e di culto Se infatti precedentemente e durante il periodo arcaico fu destinata a diversi scopi (il piugrave attivo dei quali fu come sede del potere e del Palazzo durante la tirannia dei Pisistratidi) fu perograve alla fine del sec VI con il riformatore Clistene che divenne definitivamente il centro di culto della cittagrave

Anche se salendovi possiamo essere ingannati dallrsquoidea che la roccia costituisca la base sulla quale poggiano direttamente gli edifici in realtagrave lo sperone egrave sovrastato e livellato da una struttura che si estende per unrsquoenorme area (m82 x m305) Questa enorme struttura arriva ad essere alta anche quasi m10 in alcuni punti anche se attualmente nascosta sotto il livello del terreno I muri che la compongono sono sia di contenimento che di (precedenti) fortificazioni come hanno rivelato una serie di sondaggi effettuati nella parte meridionale tra il 1835 e il 1890 (Carpenter)

Il materiale rinvenuto nel basamento egrave costituito di materiale di scarto di varie provenienze in primis di lavorazione dei materiali ma anche di ceramiche e cocci

La poca considerazione della stratificazione e dei i materiali ceramici ritrovati non hanno permesso tuttavia una datazione precisa dei primi interventi condotti per la costruzione del basamento

La datazione precisa di ciascuno strato avrebbe altresigrave aiutato a definire i differenti stadi di lavorazione e il susseguirsi dei cantieri e di conseguenza della forma conferita allrsquoAcropoli stessa

Uno dei piugrave importanti contributi dellrsquoAcropoli attualmente visibile allo sviluppo urbano propriamente detto egrave il fatto di venire a creare unrsquoarea circoscritta in cui gli edifici dialogano tra loro Come piugrave esaustivamente spiegato nella scheda sui Propilei gli edifici dellrsquoAcropoli sono in relazione sia visiva che proporzionale tra loro Generano dunque un insieme non separabile come invece avveniva tra edifici prima di allora

Inoltre (come evidente dalla scheda del Partenone) per la realizzazione dei singoli edifici

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vennero usati specifici accorgimenti costruttivi per ovviare alle alterazioni della percezione visiva

Ciograve vuol dire che oltre ad una grande sapienza e maestria nelle lavorazioni lrsquoarchitettura e lrsquourbanistica greche potevano vantare di una sensibilitagrave eccezionale e una notevole attenzione alla morfologia urbana La percezione della forma dellrsquoedificio non era secondaria alla sua costruzione alla sua collocazione e alla sua decorazione

Lrsquoaspetto dellrsquoAcropoli odierna profondamente mutato da quello che si presentava ai primi archeologi che vi intervenirono In particolare il lato occidentale dellrsquoAcropoli egrave cambiato radicalmente con i lavori effettuati tra il 1836 e la fine del XIX secolo Il vecchio accesso era il Tholikograve chiuso con gli scavi di Beuleacute (1852-1853) e venne sostituito dallrsquoaccesso occidentale come visibile in Fig 2 Il Tempietto di Athena Nike fu ricostruito intorno nel 1835-1836 ed egrave visibile davanti alla torre franca o Koulagraves come veniva chiamato durante la dominazione turca

Fig 2 Veduta dellrsquoAcropoli

Fig 3 Planimetria dellrsquoAcropoli e relativi edifici (da Martin)

Partenone

Eretteo Propilei

Tempietto di Atena Nike (in restauro)

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Fig 2 LrsquoAcropoli nel 1850con il vecchio accesso il Tholikograve

Fig1 Lrsquoaccesso allrsquoarea intorno al 1855 Ersquo ben visibile la torre franca sullrsquoangolo sud-occidentale

Fig 2a Acropoli sezione trasversale versante settentrionale (da Carpenter) A Stoa di fronte alla caverna sacra e sorgente di Asclepio B Caverna con la fonte sacra C Muro di Cimone D Muro poligonale primitivo E Muro di ritenzione del secolo v F Strato primitivo di terra G H Terra di riporto del secolo v J Podio del Partenone antecedente K Cella principale del Partenone L Cisterna per lacqua piovana scavata nella roccia

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Fig 2b Acropoli sezione trasversale versante meridionale (da Carpenter) M N Peristilio del primo tempio di Atena N Muro del peristilio settentrionale su cui poggia il porticato delle cariatidi O Mura della cella originaria del primo tempio P Recinto di Pandrosio a ovest dellEretteo Q Rampa di dodici gradini che conduce al livello piugrave alto a est R Muro dellAcropoli ricostruito in tempi moderni S Parte dellAcropoli costruita da Pericle con lunghi blocchi di pietra porosa

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LrsquoAGORArsquo ANTICA

Fig 1 Planimetria dellrsquoAgoragrave (a destra) in evidenza i

due assi principali con i relativi edifici il tempio di Efestio la stoagrave di Attalo e lrsquoOdeo di Agrippa

La nascita dellrsquoAgoragrave egrave di fatto lrsquoevento piugrave importante per la vita politica e la storia

urbanistica della cittagrave Situata inizialmente (in epoca arcaica) attorno al colle dellrsquoAcropoli sulle pendici occidentali

con artigiani e residenti stretti nella valletta tra lrsquoAeropago e la Pnice senza una collocazione precisa viene successivamente collocata su un sito specifico a nord dellrsquoAcropoli a seguito degli avvenimenti politici e alle conseguenti misure legislative adottate nei secc VII-VI aC da Draconte e da Solone

A questrsquoultimo in particolare si deve la prima Costituzione democratica e a misure che portarono alla fioritura di unrsquointensa attivitagrave produttiva artigianale e come conseguenza di questo di un intenso commercio che continueragrave per oltre due secoli

La decisione di dare una cornice architettonica al regime soloniano sancisce definitivamente lrsquoorientamento democratico delle sue riforme

LrsquoAgoragrave era la sede degli edifici pubblici e delle funzioni commerciali posta a differenza dellrsquoAcropoli nella cittagrave bassa e in luighi dove fosse piugrave facile raggiungere i porti

Come i luoghi sacri con il tegravemenos anche le aree delle agoragrave erano ben delimitate Solitamente anche sullrsquoagoragrave vigevano dei limiti religiosi e la sacralitagrave di questi limiti contribuiva alla composizione architettonica degli edifici dellrsquoagoragrave stessa

Giagrave dai secoli VIII e VII anche fuori da Atene il procedimento per la costituzione dellrsquoagoragrave era lo stesso la cinta di mura viene sostituita da un portico (prima colonnato in legno) prima solo su un lato poi a cingere unrsquoarea comunicando con lrsquoarea scoperta e con gli altri edifici vicini

La nuova agoragrave viene costruita sul posto delle necropoli Anche se non regolare come quella di Mileto ma anzi piugrave rispondente ad un processo costitutivo progressivo lrsquoagoragrave antica risponde comunque a dei criteri Le sue strade costituiscono infatti limiti di aree funzionali Lrsquoasse nord-sud delimitato da cippi contiene lrsquoarea amministrativa (prytanikon Bouleterion successivamente archivi) e religiosa (culto di Demetra Apollo Patroos e Zeus Fratrio e Agoraios) Lrsquoasse diagonale invece che andava da NO a SE era il percorso delle Panatenee

Lrsquoagoragrave cosigrave concepita costituiva un insieme funzionale senza unrsquoorganizzazione precisa Nei secoli V e IV la piazza si regolarizza ma vengono costruiti comunque molti edifici a

riempirla in modo costipato A nord e sud si costruiscono invece portici sui quali si affacciano spazi di amministrazione

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di riunione e aule di tribunale I portici come anche gli edifici religiosi e politici allineati lungo gli assi viari anche se non

regolari o senza ordine apparente rispettano perograve la circolazione nellrsquoarea Un ordine piugrave chiaro verragrave successivamente creato in epoca ellenistica con unrsquoomogeneizzazione delle facciate attraverso colonnati rettilinei

Lrsquoepoca ellenistica vide infatti unrsquointensa attivitagrave urbanistica voluta anche dallrsquoatteggiamento propagandista dei sovrani Lrsquourbanistica ellenistica si ispirava a regole estetiche la valorizzazione delle masse monumentali la ricerca di delimitazione e valorizzazione dello spazio ricerca di unitagrave architettonica attraverso lrsquointerazione o lrsquoassociazione di differenti elementi funzionali ricerca della monumentalitagrave dellrsquoarchitettura urbana (fino ad allora dispersa) attraverso lrsquoimpiego di elementi quali i lunghi colonnati

In questo modo alterando e regolarizzando i principi che avevano ispirato i periodi precedenti vennero gettate le basi dellrsquourbanistica

Fig 3 Veduta dellrsquoarea con gli assi e gli edifici meglio conservati

Fig 4 Tempio di Efestio (da Martin) Si tratta di un tempio periptero dorico (6x13) costruito alla metagrave del V secolo aC Il tempio egrave ben conservato poicheacute destinato a diverse funzioni fino agli anni Trenta del Novecento Sono ancora visibili sulle metope della facciata orientale le fatiche di Ercole e su quelle settentrionale e meridionale le fatiche di Teseo

Odeo di Agrippa

Stoa di Attalo

La via delle Panatenee

Tempio di Efestio

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Fig 6 Ricostruzione della sezione dellrsquoOdeo di Agrippa (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 5 La stoagrave di Attalo (da Martin) La stoagrave che vediamo ora egrave unrsquoopera di ricostruzione da parte della scuola americana di studi classici avvenuta nel 1952-1953

Fig 6 Ricostruzione del prospetto della Stoagrave di Attalo (da Mavrojannis-Torelli)

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL CERAMICO

Fig 1 Planimetria del Keramikos In evidenza il Dipylon il Pompeion la Porta Sacra e la via delle Tombe

Lrsquoarea del Ceramico (Keramikos si trova a poca distanza dallrsquoAgoragrave in direzione NO

Installata lungo il fiume Eridano ospitava il piugrave importante cimitero della cittagrave luogo ufficiale di sepoltura dei soldati caduti nelle guerre (Demosion Sema) oltre che dei privati cittadini

Tucidide lo definigrave laquoil piugrave bel suburbio di Ateneraquo In effetti con la sua posizione leggermente distante dai colli e dalla valle in cui si svolgevano le attivitagrave cittadine poteva dare la sensazione di essere un luogo a seacute

Nellrsquoarea si possono ancora apprezzare le sculture e le opere utilizzate nellrsquoAtene antica per celebrare i defunti numerosi sono i raffinati pezzi scultorei a testimonianza della grande attenzione rivolta al culto dei morti

Lrsquoarea perograve non era destinata soltanto a luogo di sepoltura ma era sede di attivitagrave commerciali laboratori ginnasi Il suo nome non a caso egrave da attribuire a Keramos il fondatore del mestiere dei vasai in questo quartiere (demo Keramegraveis) infatti si produceva vasellame (ceramica) grazie alla materia prima offerta dal fiume

Lrsquoarea molto piugrave estesa di quella che vediamo oggi era suddivisa dalle mura La parte destinata alle sepolture era quella al di fuori delle mura divisa dallrsquointerno dalla piugrave grande porta del mondo antico il Dipylon (letteralmente doppia porta δι-πύλη) la piugrave importante delle tredici porte della cinta temistoclea Il Diplylon rivestiva una grande importanza sia simbolica che architettonica Fu voluto da Temistocle ed eretto come le omonime mura nel 478 aC dopo la vittoria sui persiani si estendeva in maniera articolata a doppio Π per 1800 mq verso lrsquointerno delle mura per assicurare unrsquoefficace difesa e inoltre era la porta dalla quale iniziavano le due manifestazioni piugrave importanti la processione per i misteri eleusini (in direzione appunto di Eleusi) e le Panatenee (lungo il drogravemos a N verso lrsquoAgoragrave)

Lrsquoarea del Dipylon si sviluppava in una articolazione di altre costruzioni importanti il Pompeion e la Porta Sacra

Il Pompeion situato a sinistra del Dipylon era un edificio allungato con unrsquoentrata monumentale che si svolgeva attorno ad una corte peristilia dove venivano preparate le macchine delle Panatenee e che veniva utilizzato come ginnasio nel periodo (4 anni) tra le manifestazioni Venne bruciato da Silla nell 86 aC ricostruito come un edificio a tre navate fu nuovamente incendiato dagli Eruli durante il sacco della cittagrave del 267 dC

La Porta Sacra invece era la porta che immetteva sulla via sacra lrsquoaccesso dei pellegrini

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che arrivavano in cittagrave e provvedeva inoltre al passaggio sullrsquoEridano Il cimitero esterno alle porte1

Le testimonianze dellrsquoarchitettura funeraria cambiano completamente volto tra la fine del V e la fine del IV secolo aC In questo periodo infatti le leggi soloniane di limitazioni al lusso funerario la necessitagrave di reperire materiale per la rapida costruzione delle mura voluta da Temistocle ulteriori limitazioni poste da Demetrio di Falero e una nuova emergenza per la fortificazione delle mura dopo la battaglia di Cheronea imposero austeritagrave allrsquoarchitettura funeraria Piugrave che fermarsi tuttavia questa espressione architettonica evolvette verso nuove forme Si svilupparono cosigrave tumuli per sepolture multiple e recinti che accoglievano le spoglie di piugrave membri della stessa famiglia

era sviluppato nella strada a S verso il Pireo in lunghezza dunque su terrazze contenute da muri in blocchi che racchiudevano le sepolture Le sepolture erano sormontate da tumuli funerari prima rettangolari e poi circolari (XII-VII secolo aC) sui quali erano deposti vasi per le libagioni che dal VIII secolo aC assumono dimensioni imponenti divenendo segravemata (sinonimo di tombe) o segnacoli Cosigrave nasce la tradizione di ldquosegnarerdquo la tomba prima appunto con vasi e poi man mano con rilievi su lastre di dimensioni allungate la stele con raffigurazioni dei giovani defunti ai tamburi di pietra dei tumuli vengono sostituiti monumenti in mattoni crudi

Fig 2 Illustrazione dellrsquoarea In evidenza 1 Dipylon 2 Pompeion 3 Port Sacra 4 Fiume Eridano 5 Via delle Tombe

Fig 3 La via delle Tombe (da Greco)

1 Solone introdusse leggi che vietavano le sepolture in cittagrave

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LA PNICE

Fig 1 Ricostruzione della pianta dellrsquoarea

Clistene politico ateniese (565 aC-492 aC) continuograve lrsquoopera iniziata da Solone e che

tanto influenzograve la cultura e lrsquourbanistica greche Per il raduno delle assemblee lui scelse il colle della Pnice un colle che insieme al colle dellrsquoAeropago al colle delle Ninfe e al colle di Filopappo forma il gruppo di colli antistanti lrsquoAcropoli

Lrsquoassemblea o ekklegravesia secondo la sua riforma era lrsquoadunata popolare dei cittadini della polis

Lrsquoassetto degli elementi necessari allrsquoassemblea ha subito variazioni nel corso del tempo a cominciare dal nome del luogo Il nome Pnice infatti venne attribuito soltanto nella metagrave del sec V per via dei cippi di marmo posti a delimitare lrsquoarea

Sempre dopo la metagrave del secolo si intervenne facendo realizzare una meridiana dallrsquoastronomo Metone mentre nel 404 aC lrsquoarea venne rivoluzionata invertendo la posizione di caves e begravema

La sommitagrave del colle fu spianata ulteriormente per accomodare una cavea artificiale realizzata attraverso un terrapieno sostenuto da un muro di contenimento (Mavrojannis-Torelli) Al centro della cavea si trovava un podio il begravema in cui saliva lrsquooratore in modo da essere visibile agli auditori

Inizialmente il podio era posizionato sul lato settentrionale questo accorgimento era stato utilizzato in modo che gli auditori (ossia i cittadini) avessero di fronte la cittagrave nellrsquoascoltare lrsquooratore

Lrsquoarea fu soggetta ad un rifacimento tra il 330 e il 326 aC con Licurgo In questo periodo venne posta una statua di Zeus sul begravema e progettata unrsquoarticolata stoagrave alle spalle della cavea che perograve non venne mai completata a causa delle vicende politico-militari La stoagrave sarebbe servita ad alloggiare i membri dellrsquoassemblea in caso di maltempo

Per le condizioni politico-militari venne poi eretto un muro parallelo alla stoagrave il diategravechisma o muro intermedio a scopi difensivi Contemporaneamente il luogo destinato

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alle assemblee venne spostato al teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dellrsquoAcropoli

Fig 2 Veduta dellrsquoarea occupata dalla stoagrave

Fig 3 Il podio o begravema

Fig 4 Ricostruzione del complesso della Pnyka ad opera della scuola americana di studi classici

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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4

5

3

9

9 10

6

2

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 3: Apostila Atenas

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Si ritiene che la storia della cittagrave inizi ai tempi di Micene (Mavrojannis Torelli) tuttavia i

primi insediamenti di Atene si possono far risalire al neolitico A questrsquoepoca infatti risalgono le abitazioni situate a nord e a sud dellrsquoAcropoli Le abitazioni neolitiche poche e rade erano composte di un unico ambiente basate su solide fondamenta nella roccia e innalzate con un intreccio di rami e fango Lrsquoacqua invece vitale per la sopravvivenza dellrsquoinsediamento era raccolta da 21 fonti relativamente superficiali poste infatti a 3-4 m sotto la superficie del terreno (Pantelidou)

Le epoche successive non si discostarono troppo dal Neolitico fincheacute Atene diverragrave appunto nel periodo Miceneo il centro piugrave importante dellrsquoAttica

La cittagrave si sviluppa allrsquointerno di unrsquoarea pianeggiante molto fertile racchiusa da due piccoli fiumi lrsquoIlisso a sud e lrsquoEridano a nord

La cittagrave iniziale era articolata come anche Tirinto e Micene in unrsquoacropoli sede del palazzo cinta da mura al di sotto delle quali come hanno testimoniato alcuni scavi americani si trovavano importanti tombe segno di una cittagrave fiorente

Il declino della Atene micenea invece di corrispondere al declino della cittagrave vide piuttosto una fase di sviluppo (1050-700 aC) dato dalla fiorente economia basata sullo sfruttamento delle fertili terre della fascia costiera (paraligravea) e della fascia interna (mesogravegeia) Queste zone che andavano ben al di lagrave dellrsquoarea urbana erano contrapposte alla diakrigravea una zona montana povera verso lrsquoentroterra

Gli artefici e beneficiari di questa attivitagrave economica erano costituiti da una aristocrazia in continua lotta per la conquista del potere passato dai re agli arconti (i magistrati repubblicani)

Le lotte portarono allrsquointervento del primo legislatore Draconte (624 aC) e successivamente del riformatore Solone che diede alla cittagrave una costituzione democratica (594 aC) abolendo la schiavitugrave per debiti

Nel periodo arcaico la cittagrave vide la fioritura di molte imprese artigiane tra le cui la piugrave famosa e fiorente fu sicuramente quella vascolare che determinograve lo sviluppo di un fiorente commercio nei due secoli a venire

I fatti storici che ruotano intorno alla costituzione democratica e alla produzionecommercio vascolare si possono considerare i piugrave importanti dal punto di vista urbanistico (ma anche intellettuale e culturale) poicheacute determinarono la nascita di una nuova area funzionale urbana quella dellrsquoagoragrave

Successivamente lrsquoinstallazione di Pisistrato e dei Pisistratidi che tiranneggiarono sulla cittagrave dal 546 al 527 aC aprigrave definitivamente la strada allo sviluppo urbano Elemento fondamentale durante la tirannia fu infatti un ambizioso programma edilizio al quale si affiancava una attivitagrave politica moderata

Lrsquoάστυ venne spostata piugrave in basso e fortificata e lrsquoAgoragrave arricchita di molteplici edifici Questo egrave il periodo che viene definito arcaico e che precede il piugrave noto e famoso periodo

classico La transizione dal periodo arcaico al periodo classico egrave segnata dal respingimento

dellrsquoesercito persiano sconfitto nelle famose battaglie di Maratona nel 490 aC Platea (479 aC) e Salamina (480-479 aC) dalla potenza navale greca Fu proprio questa potenza navale a determinare lrsquoEtagrave drsquooro di Atene

In questo periodo Atene prese il controllo delle cittagrave greche e divenne un centro economico nella quale democrazia fiorirono arti quali la poesia la filosofia e la scienza

In questo periodo venne ricostruito ciograve che era stato distrutto dai persiani ed erette nuove fortificazioni note come le Mura Temistoclee

Queste nuove mura connettevano Atene con il porto della cittagrave il Pireo LrsquoAgoragrave fu organizzata come il centro amministrativo e commerciale e lrsquoimmagine dellrsquoAcropoli venne cambiata specialmente lungo le pendici meridionali per nuove ambizioni architettoniche e si sviluppograve notevolmente lrsquoarchitettura come forma di propaganda ma anche come specchio del

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grado di sviluppo culturale La politica espansionistica ateniese portava perograve inevitabilmente a conflitti con le cittagrave rivali

I piugrave rovinosi tra questi conflitti furono quelli che portarono alle guerre Persiane (431-404 aC) che videro la sconfitta di Atene da parte dellrsquooligarchia spartana

La gloria di Atene vide cosigrave un momento di stasi e la ripresa ricominciograve soltanto allrsquoinizio del sec IV Lrsquoegemonia ateniese perograve era perduta per sempre dopo la battaglia di Cheronea del 338 aC e al suo posto sulla Grecia si impose il potere macedone

Dal punto di vista architettonico ed urbanistico perograve Atene vide nuovi interventi da parte di Licourgo che con il suo programma edilizio costruigrave lo stadio ridisegnograve il teatro di Dioniso e la Pnice e contribuigrave generalmente alla ricostruzione della cittagrave

Dopo il 323 aC con la morte di Alessandro il Grande tuttavia la cittagrave fu teatro di conflitti per la successione al grande condottiero Atene riconquistograve la sua indipendenza soltanto nel 229 aC e raggiunse lrsquoapice della fama come centro intellettuale ed artistico nel sec II aC Di questo periodo sono le Stoagrave di Attalo (Agoragrave antica) e di Eumene (pendici meridionali dellrsquoacropoli) e il ginnasio dellrsquoAgoragrave

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ATENE CLASSICA

ACROPOLI I PROPILEI

Fig 1 Illustrazione della salita ai Propilei

I Propilei costituiscono lrsquoaccesso allrsquoarea dellrsquoAcropoli (Figg1-2) (πρόπυλον o accesso

monumentale) situati sul lato ovest sul tracciato della via processionale sono stati dotati di una gradinata (sostituita al vecchio tracciato per volere dellrsquoimperatore Claudio per rispondere al gusto simmetrico assiale romano)

I Propilei furono realizzati in marmo pentelico su basamento in marmo blu di Eleusi tra il 437 e il 432 aC dallrsquoarchitetto Mnesicle sul sito di propilei precedentemente realizzati sotto Cimone Si sono mantenuti in buono stato percheacute trasformati in palazzo lrsquounico danno consistente fu quello provocato da un fulmine nel 1654 a causa del quale saltarono le polveri da sparo qui immagazzinate

Mnesicle egrave riuscito a trovare interessanti soluzioni per un edificio che presentava molte difficoltagrave La ricchezza del contributo dei Propilei egrave apprezzabile sia dal punto di vista architettonico che urbano

Dal punto di vista architettonico i Propilei erano costretti tra il Tempietto di Atena Nike i terreni sacri ad Artemide la sede dei precedenti propilei (secVI) e il tracciato della via Sacra lungo la quale si svolgeva la processione Inoltre il terreno presentava notevoli difficoltagrave topografiche Mnesicle allora adotta molteplici escamotage compone lrsquoedificio di un corpo centrale esastilo dorico su due lati affiancandolo a due edifici laterali Il corpo centrale egrave diviso da una rampa ritmata a sua volta sui due lati da brevi serie di gradini La stessa rampa si sviluppa in un percorso scandito da tre colonne per lato in stile ionico

Dal punto di vista urbano invece egrave da notare che i Propilei non costituiscono un accesso isolato ma annettono ad unrsquoarea costruita A differenza del periodo arcaico periodo in cui gli edifici di culto erano solitamente isolati (in relazione soltanto alla funzione propria e al proprio altare) i Propilei avrebbero dovuto ldquodialogarerdquo con gli altri edifici sacri

Mnesicle allora pur rispettando il ritmo dei propilei arcaici con le cinque porte di accesso allrsquoarea effettua un lieve disassamento in favore dellrsquoasse est-ovest che taglia lrsquoAcropoli e pone lrsquoarrivo nel punto in cui il dislivello era maggiore In questo modo accentua lrsquoascensione della via processionale verso lrsquoarea sacra e la scoperta degli edifici che avviene in maniera graduale (percheacute non in asse con lrsquoarrivo) ma permette lrsquoimmediata percezione dei differenti caratteri degli altri edifici sia alla sinistra che alla destra dellrsquoasse est-ovest

Il dialogo viene poi ripreso con proporzioni matematiche sapientemente studiate e dallrsquouso degli ordini

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La vista dellrsquoAcropoli dai Propilei era la vista di una spianata ricca di ex-voto donari e statue di korai e kouros Seppure gran parte del materiale egrave andato perduto sono comunque giunti a noi le statue ammirabili al museo archeologico e al museo dellrsquoAcropoli

Degli edifici laterali mentre quello sud era puramente di facciata quello nord era destinato a sala per banchetti ma era chiamato anche pinacoteca dato il consistente numero di quadri ivi contenuti e aveva una facciata tristila Mnesicle aveva previsto anche altri due corpi laterali verso lrsquoAcropoli testimoniati dalle testate di pilastro in facciata interna che perograve non furono mai costruiti

Fig 2 Pianta dei Propilei di Mnesicle con

traccia (tratteggiata) dei propilei di Cimone (Martin da Berveacute-Gruben)

Fig 3 Illustrazione della vista di accesso allrsquoAcropoli dai Propilei

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Fig 4 Pianta dellrsquoadeguamento dei Propilei durante lrsquoegemonia dei Franchi

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

ACROPOLI IL PARTENONE

Fig 1 Planimetria dellrsquoAcropoli in evidenza il Partenone Fig2 (a destra) Pianta del Partenone

Il Partenone egrave lrsquoedificio piugrave importante dellrsquoAcropoli e il piugrave rappresentativo della cittagrave di

Atene tanto da esserne diventato il simbolo La sua imponenza la posizione dominante e visibile da molti punti della cittagrave hanno fatto sigrave

che il tempio venisse acquisito quasi simbolicamente da ciascun dominatore della cittagrave Per questo il tempio non egrave stato destinato soltanto al culto di Atena ma ha visto come vedremo piugrave avanti un succedersi di destinazioni seppur sempre come luogo sacro

Lrsquointenzione di costruire un tempio dedicato ad Atena vergine (in greco Παρθένος) era stata manifestata e portata avanti giagrave da tempo Sul luogo dove ora sorge il Partenone infatti si sono rinvenute tracce di templi precedenti al Partenone attuale

I primi templi eretti in onore di Atena erano di dimensioni ridotte e affiancati da altre costruzioni che popolavano lrsquoAcropoli

Come e ancora piugrave delle fortificazioni e della costruzione della stessa Acropoli la costruzione del Partenone egrave legata alle vicende storiche alle battaglie e alle conquiste della cittagrave

Uno degli elementi piugrave importanti del Partenone egrave il fregio questo rappresenta le Panatenee la piugrave importante processione che si svolgeva nellrsquoAtene antica

La processione si svolgeva ogni quattro anni nei mesi di luglio-agosto in onore della protettrice della cittagrave la dea Atena La processione era un vero e proprio festival nel quale si svolgevano numerose cerimonie e sacrifici il piugrave cruento dei quali era lrsquoEcatombe il sacrificio di cento tori

Il fregio egrave rimasto inalterato per la gran parte dellrsquoantichitagrave Appena dopo la metagrave del sec III tuttavia ci fu un grande incendio i cui danni in particolare sul fregio rimangono per noi ancora sconosciuti

Per questo infatti nella seconda metagrave del sec V fu trasformato in chiesa (Fig3) Furono rimosse le parti centrali del frontone e del fregio orientali e successivamente (forse nel sec XII) anche sei parti del fregio per fare delle finestre (tre per ciascun lato)

Dopo la conquista di Atene da parte dei turchi invece venne trasformato in moschea Fu proprio percheacute roccaforte dei turchi che nel 1687 durante la battaglia turco-veneziana con la campagna di Morosini ad Atene il Partenone fu bombardato dai veneziani appostatisi sulla collina antistante lrsquoAcropoli (la collina di Filopappo)

Un primo consistente restauro dellrsquoAcropoli e dunque dei suoi monumenti piugrave importanti

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risale agli anni rsquo70 Attualmente il Partenone egrave oggetto di restauro La tecnica prevalentemente utilizzata egrave quella

dello smontaggio si puograve infatti notare come siano state sottratte le pietre angolari della trabeazione della facciata ovest

Fig 1 Il Partenone come appariva prima del restauro in corso Sono visibili i danni al lato meridionale causati dal bombardamento veneziano e la linea di contatto tra la roccia e il contenimento dellrsquoAcropoli Da qui si puograve comprendere lrsquoimponenza della piattaforma posta a basamento del tempio stesso (cfr anche Fig2)

Fig 2 Sezione tra il basamento dellrsquoAcropoli (versante meridionale) e la piattaforma costruita per erigere il Partenone (6) Si noti come il basamento e le mura di contenimento siano stati costruiti in fasi successive mente la piattaforma del Paretnone abbia costituito un intervento unico(da Carpenter)

Fig 2 Piante rappresentanti il primo Partenone e il successivo costruito dopo il sacco persiano(Istituto Nazionale delle Ricerche wwweiegr)

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Fig3 La trasformazione del Partenone in chiesa (disegno M Korres dal sito del Centro di Documentazione Nazionale del Ministero della Cultura)

Fig 4 Il Partenone nel sec XVII durante la dominazione ottomana in un disegno di MKorres (dal sito del Centro di Documentazione Nazionale del Ministero della Cultura)

A seguire sono elencati e rappresentati gli accorgimenti costruttivi adottati per la

costruzione del Partenone per correggere la percezione visiva degli elementi architettonici e dellrsquoedificio nel suo insieme

Fig 5 Curvatura dello stilobate

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Fig 6 La curvatura dello stilobate era applicata sia al lato lungo che al lato corto

Fig 7 Rastremazione ed entasi delle colonne

Fig 8 Inclinazione verso lrsquointerno delle colonne

Fig 9 Inclinazione verso lrsquointerno degli elementi della trabeazione

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

ACROPOLI LrsquoERETTEO

Fig1 Pianta dellrsquoEretteo LrsquoEretteo si erige su e domina la parte settentrionale dellrsquoarea sacra Fu costruito tra il 421

aC e il 407 aC (durante la guerra del Peloponneso) come tempio di Atena Polias o ldquodella cittagraverdquo (dal termine πόλις) il cui nome derivava da quello di Poseidone Erechteus (nome di un re attico)

Questo egrave un tempio molto importante definito anche archaios naos o tempio vecchio Nei secoli come molti altri edifici vide il susseguirsi di diverse destinazioni trasformato n chiesa nel sec VII e in harem e residenza del comandante della fortezza dellrsquoAcropoli al tempo della dominazione turca

Venne eretto sulle vestigia di altri due tempi uno del sec VI completamente scomparso e uno successivo del quale si possono ancor oggi apprezzare le fondamenta tra lrsquoEretteo e lrsquoAcropoli su parte delle quali venne costruita la loggia delle Cariatidi

Ersquo un edificio molto ricco dal punto di vista funzionale stilistico e architettonico Poneva per la sua progettazione molteplici problematiche sapientemente risolte Pausania lo definigrave ldquoedificio doppiordquo poicheacute doveva condensare nei suoi spazi molteplici luoghi di culto Inoltre lrsquoarea a questo destinata presentava dislivelli anche molto consistenti tra tutti i lati

La ricchezza funzionale e progettuale egrave stata coniugata ad un uso spigliato degli stili e degli elementi decorativi

Lrsquoedificio presenta un corpo centrale rettangolare suddiviso allrsquointerno in quattro sale una comunicante con il portico a est e le altre comunicanti con la loggia a nord Al corpo centrale si annettono molteplici elementi Un primo sul lato orientale un portico prostilo esastilo in stile ionico (Fig 2) su parete chiusa finestrata con semicolonne inoltre altri due corpi in asse (S-N) entrambe colonnati di cui uno piugrave profondo (a N) e uno piugrave piccolo (a S)

Il corpo a nord (Figg2-3-5) ha un fronte tetrastilo e chiude a gomito sulla parete con unrsquoaltra colonna egrave un ldquogioiello in stile ionicordquo (Mavrojannis-Torelli) Presentava molte decorazioni ad ovoli e palmette (spesso ripresi come motivi decorativi in architettura anche durante lrsquoepoca neoclassica) che inquadravano una porta monumentale La trabeazione era invece a cassettoni e variopinta mentre il fregio riccamente decorato con un altorilievo in marmo pentelico su marmo blu di Eleusi

Il loggiato meridionale egrave invece un piccolo loggiato famoso con il nome di Loggetta delle Cariatidi per la particolaritagrave di avere figure femminili in vece delle colonne Questo luogo doveva essere destinato a tomba dellrsquoeroe Cercope per questo le cariatidi portano la patera per le libagioni per lrsquoeroe ivi sepolto

Le cariatidi attualmente visibili sono delle copie delle originali apprezzabili invece al museo dellrsquoAcropoli e al British Museum di Londra

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Fig 2 Ricostruzione grafica dellrsquoEretteo dal lato orientale (da Mavrojannis - Torelli)

Fig 3 Ricostruzione grafica dellrsquoEretteo dal lato settentrionale (da Mavrojannis - Torelli)

Fig 4 Vista dellrsquoEretteo dal lato sud-occidentale

Fig5 Capitelli ionici e trabeazione del loggiato settentrionale

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Fig6 La loggia delle Cariatidi

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ATENE CLASSICA

ACROPOLI IL TEMPIETTO DI ATENA NIKE

Fig 1 Planimetria dellrsquoAcropoli in evidenza il Tempietto di Atena Nike Fig 2 (a destra) Pianta del Tempietto di Atena Nike

Il tempietto di Atena Nike a destra dei Propilei sul Pyrgos egrave un piccolo tempio di piccole dimensioni (m827xm544) anfiprostilo tetrastilo in stile ionico

Anche se di stile differente dal Partenone e secondo Torelli leggermente arcaico il tempio fu realizzato dallo stesso architetto Callicrate e come il Partenone fu decorato da un allievo del laboratorio di Fidia

Come il Partenone lrsquoarco di tempo tra lrsquoinizio e la fine lavori fu piuttosto lungo iniziato infatti nel 449 aC fu terminato soltanto nel 421 aC con la pace di Nicia

Quello che noi vediamo attualmente egrave il frutto della seconda ricostruzione cui il tempietto fu sottoposto nel Novecento (la prima era stata dellrsquoOttocento)

Il fregio che lo adorna rappresenta unrsquoassemblea divina ad oriente e battaglie sugli altri lati egrave visibile al museo dellrsquoAcropoli nella sezione dedicata al tempietto

Il parapetto del recinto apprezzabile in frammenti rappresenta Atena che assiste al sacrificio di una giovenca su un altare Forse indica un sacrificio in onore dei morti della prima guerra del Peloponneso (461 aC)

Nel periodo turco fu utilizzato a fini difensivi per resistere ai veneziani e allrsquouopo smontato Gli scavi hanno rivelato che nel luogo dove ora sorge il tempietto precedentemente si

trovavano un sacello1

Nel tempio si egrave succeduta la presenza di statue (lignea in etagrave arcaica e con ali drsquooro in epoca successiva)

quadrato e diversi altari

1 Il sacello (dal latsacellum) egrave lrsquoarea racchiusa da un recinto che cingeva un altare

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Fig 3 Il Tempietto visto dai Propilei (Martin) Fig 4 Vista occidentale del tempietto ai nostri

giorni

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ATENE CLASSICA

LrsquoACROPOLI E IL SUO SVILUPPO

Fig 1 Rappresentazione figurata della cittagrave intorno al sec V a C In rosso egrave evidenziata la cittagrave alta o ακρόπολις contrapposta alla cittagrave bassa o υποπόλις

LrsquoAcropoli (da άκρο- punto estremo piugrave alto e πόλις cittagrave) egrave contrapposta alla cittagrave che si

sviluppa alle sue pendici la ὑπόπολις (voce che tuttavia non egrave mai entrata nelluso comune) o cittagrave bassa che sta sotto Sorge su uno sperone imponente e visibile da molti punti della cittagrave Si presentava inizialmente come un promontorio con poche modeste abitazioni

Lrsquoinsediamento sulla cittagrave alta (Ακρόπολις) nasce inizialmente per esigenze difensive si sviluppa tuttavia sempre per la sua posizione dominante e sicura per scopi di rappresentanza e di culto Se infatti precedentemente e durante il periodo arcaico fu destinata a diversi scopi (il piugrave attivo dei quali fu come sede del potere e del Palazzo durante la tirannia dei Pisistratidi) fu perograve alla fine del sec VI con il riformatore Clistene che divenne definitivamente il centro di culto della cittagrave

Anche se salendovi possiamo essere ingannati dallrsquoidea che la roccia costituisca la base sulla quale poggiano direttamente gli edifici in realtagrave lo sperone egrave sovrastato e livellato da una struttura che si estende per unrsquoenorme area (m82 x m305) Questa enorme struttura arriva ad essere alta anche quasi m10 in alcuni punti anche se attualmente nascosta sotto il livello del terreno I muri che la compongono sono sia di contenimento che di (precedenti) fortificazioni come hanno rivelato una serie di sondaggi effettuati nella parte meridionale tra il 1835 e il 1890 (Carpenter)

Il materiale rinvenuto nel basamento egrave costituito di materiale di scarto di varie provenienze in primis di lavorazione dei materiali ma anche di ceramiche e cocci

La poca considerazione della stratificazione e dei i materiali ceramici ritrovati non hanno permesso tuttavia una datazione precisa dei primi interventi condotti per la costruzione del basamento

La datazione precisa di ciascuno strato avrebbe altresigrave aiutato a definire i differenti stadi di lavorazione e il susseguirsi dei cantieri e di conseguenza della forma conferita allrsquoAcropoli stessa

Uno dei piugrave importanti contributi dellrsquoAcropoli attualmente visibile allo sviluppo urbano propriamente detto egrave il fatto di venire a creare unrsquoarea circoscritta in cui gli edifici dialogano tra loro Come piugrave esaustivamente spiegato nella scheda sui Propilei gli edifici dellrsquoAcropoli sono in relazione sia visiva che proporzionale tra loro Generano dunque un insieme non separabile come invece avveniva tra edifici prima di allora

Inoltre (come evidente dalla scheda del Partenone) per la realizzazione dei singoli edifici

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vennero usati specifici accorgimenti costruttivi per ovviare alle alterazioni della percezione visiva

Ciograve vuol dire che oltre ad una grande sapienza e maestria nelle lavorazioni lrsquoarchitettura e lrsquourbanistica greche potevano vantare di una sensibilitagrave eccezionale e una notevole attenzione alla morfologia urbana La percezione della forma dellrsquoedificio non era secondaria alla sua costruzione alla sua collocazione e alla sua decorazione

Lrsquoaspetto dellrsquoAcropoli odierna profondamente mutato da quello che si presentava ai primi archeologi che vi intervenirono In particolare il lato occidentale dellrsquoAcropoli egrave cambiato radicalmente con i lavori effettuati tra il 1836 e la fine del XIX secolo Il vecchio accesso era il Tholikograve chiuso con gli scavi di Beuleacute (1852-1853) e venne sostituito dallrsquoaccesso occidentale come visibile in Fig 2 Il Tempietto di Athena Nike fu ricostruito intorno nel 1835-1836 ed egrave visibile davanti alla torre franca o Koulagraves come veniva chiamato durante la dominazione turca

Fig 2 Veduta dellrsquoAcropoli

Fig 3 Planimetria dellrsquoAcropoli e relativi edifici (da Martin)

Partenone

Eretteo Propilei

Tempietto di Atena Nike (in restauro)

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Fig 2 LrsquoAcropoli nel 1850con il vecchio accesso il Tholikograve

Fig1 Lrsquoaccesso allrsquoarea intorno al 1855 Ersquo ben visibile la torre franca sullrsquoangolo sud-occidentale

Fig 2a Acropoli sezione trasversale versante settentrionale (da Carpenter) A Stoa di fronte alla caverna sacra e sorgente di Asclepio B Caverna con la fonte sacra C Muro di Cimone D Muro poligonale primitivo E Muro di ritenzione del secolo v F Strato primitivo di terra G H Terra di riporto del secolo v J Podio del Partenone antecedente K Cella principale del Partenone L Cisterna per lacqua piovana scavata nella roccia

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Fig 2b Acropoli sezione trasversale versante meridionale (da Carpenter) M N Peristilio del primo tempio di Atena N Muro del peristilio settentrionale su cui poggia il porticato delle cariatidi O Mura della cella originaria del primo tempio P Recinto di Pandrosio a ovest dellEretteo Q Rampa di dodici gradini che conduce al livello piugrave alto a est R Muro dellAcropoli ricostruito in tempi moderni S Parte dellAcropoli costruita da Pericle con lunghi blocchi di pietra porosa

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LrsquoAGORArsquo ANTICA

Fig 1 Planimetria dellrsquoAgoragrave (a destra) in evidenza i

due assi principali con i relativi edifici il tempio di Efestio la stoagrave di Attalo e lrsquoOdeo di Agrippa

La nascita dellrsquoAgoragrave egrave di fatto lrsquoevento piugrave importante per la vita politica e la storia

urbanistica della cittagrave Situata inizialmente (in epoca arcaica) attorno al colle dellrsquoAcropoli sulle pendici occidentali

con artigiani e residenti stretti nella valletta tra lrsquoAeropago e la Pnice senza una collocazione precisa viene successivamente collocata su un sito specifico a nord dellrsquoAcropoli a seguito degli avvenimenti politici e alle conseguenti misure legislative adottate nei secc VII-VI aC da Draconte e da Solone

A questrsquoultimo in particolare si deve la prima Costituzione democratica e a misure che portarono alla fioritura di unrsquointensa attivitagrave produttiva artigianale e come conseguenza di questo di un intenso commercio che continueragrave per oltre due secoli

La decisione di dare una cornice architettonica al regime soloniano sancisce definitivamente lrsquoorientamento democratico delle sue riforme

LrsquoAgoragrave era la sede degli edifici pubblici e delle funzioni commerciali posta a differenza dellrsquoAcropoli nella cittagrave bassa e in luighi dove fosse piugrave facile raggiungere i porti

Come i luoghi sacri con il tegravemenos anche le aree delle agoragrave erano ben delimitate Solitamente anche sullrsquoagoragrave vigevano dei limiti religiosi e la sacralitagrave di questi limiti contribuiva alla composizione architettonica degli edifici dellrsquoagoragrave stessa

Giagrave dai secoli VIII e VII anche fuori da Atene il procedimento per la costituzione dellrsquoagoragrave era lo stesso la cinta di mura viene sostituita da un portico (prima colonnato in legno) prima solo su un lato poi a cingere unrsquoarea comunicando con lrsquoarea scoperta e con gli altri edifici vicini

La nuova agoragrave viene costruita sul posto delle necropoli Anche se non regolare come quella di Mileto ma anzi piugrave rispondente ad un processo costitutivo progressivo lrsquoagoragrave antica risponde comunque a dei criteri Le sue strade costituiscono infatti limiti di aree funzionali Lrsquoasse nord-sud delimitato da cippi contiene lrsquoarea amministrativa (prytanikon Bouleterion successivamente archivi) e religiosa (culto di Demetra Apollo Patroos e Zeus Fratrio e Agoraios) Lrsquoasse diagonale invece che andava da NO a SE era il percorso delle Panatenee

Lrsquoagoragrave cosigrave concepita costituiva un insieme funzionale senza unrsquoorganizzazione precisa Nei secoli V e IV la piazza si regolarizza ma vengono costruiti comunque molti edifici a

riempirla in modo costipato A nord e sud si costruiscono invece portici sui quali si affacciano spazi di amministrazione

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di riunione e aule di tribunale I portici come anche gli edifici religiosi e politici allineati lungo gli assi viari anche se non

regolari o senza ordine apparente rispettano perograve la circolazione nellrsquoarea Un ordine piugrave chiaro verragrave successivamente creato in epoca ellenistica con unrsquoomogeneizzazione delle facciate attraverso colonnati rettilinei

Lrsquoepoca ellenistica vide infatti unrsquointensa attivitagrave urbanistica voluta anche dallrsquoatteggiamento propagandista dei sovrani Lrsquourbanistica ellenistica si ispirava a regole estetiche la valorizzazione delle masse monumentali la ricerca di delimitazione e valorizzazione dello spazio ricerca di unitagrave architettonica attraverso lrsquointerazione o lrsquoassociazione di differenti elementi funzionali ricerca della monumentalitagrave dellrsquoarchitettura urbana (fino ad allora dispersa) attraverso lrsquoimpiego di elementi quali i lunghi colonnati

In questo modo alterando e regolarizzando i principi che avevano ispirato i periodi precedenti vennero gettate le basi dellrsquourbanistica

Fig 3 Veduta dellrsquoarea con gli assi e gli edifici meglio conservati

Fig 4 Tempio di Efestio (da Martin) Si tratta di un tempio periptero dorico (6x13) costruito alla metagrave del V secolo aC Il tempio egrave ben conservato poicheacute destinato a diverse funzioni fino agli anni Trenta del Novecento Sono ancora visibili sulle metope della facciata orientale le fatiche di Ercole e su quelle settentrionale e meridionale le fatiche di Teseo

Odeo di Agrippa

Stoa di Attalo

La via delle Panatenee

Tempio di Efestio

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Fig 6 Ricostruzione della sezione dellrsquoOdeo di Agrippa (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 5 La stoagrave di Attalo (da Martin) La stoagrave che vediamo ora egrave unrsquoopera di ricostruzione da parte della scuola americana di studi classici avvenuta nel 1952-1953

Fig 6 Ricostruzione del prospetto della Stoagrave di Attalo (da Mavrojannis-Torelli)

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL CERAMICO

Fig 1 Planimetria del Keramikos In evidenza il Dipylon il Pompeion la Porta Sacra e la via delle Tombe

Lrsquoarea del Ceramico (Keramikos si trova a poca distanza dallrsquoAgoragrave in direzione NO

Installata lungo il fiume Eridano ospitava il piugrave importante cimitero della cittagrave luogo ufficiale di sepoltura dei soldati caduti nelle guerre (Demosion Sema) oltre che dei privati cittadini

Tucidide lo definigrave laquoil piugrave bel suburbio di Ateneraquo In effetti con la sua posizione leggermente distante dai colli e dalla valle in cui si svolgevano le attivitagrave cittadine poteva dare la sensazione di essere un luogo a seacute

Nellrsquoarea si possono ancora apprezzare le sculture e le opere utilizzate nellrsquoAtene antica per celebrare i defunti numerosi sono i raffinati pezzi scultorei a testimonianza della grande attenzione rivolta al culto dei morti

Lrsquoarea perograve non era destinata soltanto a luogo di sepoltura ma era sede di attivitagrave commerciali laboratori ginnasi Il suo nome non a caso egrave da attribuire a Keramos il fondatore del mestiere dei vasai in questo quartiere (demo Keramegraveis) infatti si produceva vasellame (ceramica) grazie alla materia prima offerta dal fiume

Lrsquoarea molto piugrave estesa di quella che vediamo oggi era suddivisa dalle mura La parte destinata alle sepolture era quella al di fuori delle mura divisa dallrsquointerno dalla piugrave grande porta del mondo antico il Dipylon (letteralmente doppia porta δι-πύλη) la piugrave importante delle tredici porte della cinta temistoclea Il Diplylon rivestiva una grande importanza sia simbolica che architettonica Fu voluto da Temistocle ed eretto come le omonime mura nel 478 aC dopo la vittoria sui persiani si estendeva in maniera articolata a doppio Π per 1800 mq verso lrsquointerno delle mura per assicurare unrsquoefficace difesa e inoltre era la porta dalla quale iniziavano le due manifestazioni piugrave importanti la processione per i misteri eleusini (in direzione appunto di Eleusi) e le Panatenee (lungo il drogravemos a N verso lrsquoAgoragrave)

Lrsquoarea del Dipylon si sviluppava in una articolazione di altre costruzioni importanti il Pompeion e la Porta Sacra

Il Pompeion situato a sinistra del Dipylon era un edificio allungato con unrsquoentrata monumentale che si svolgeva attorno ad una corte peristilia dove venivano preparate le macchine delle Panatenee e che veniva utilizzato come ginnasio nel periodo (4 anni) tra le manifestazioni Venne bruciato da Silla nell 86 aC ricostruito come un edificio a tre navate fu nuovamente incendiato dagli Eruli durante il sacco della cittagrave del 267 dC

La Porta Sacra invece era la porta che immetteva sulla via sacra lrsquoaccesso dei pellegrini

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che arrivavano in cittagrave e provvedeva inoltre al passaggio sullrsquoEridano Il cimitero esterno alle porte1

Le testimonianze dellrsquoarchitettura funeraria cambiano completamente volto tra la fine del V e la fine del IV secolo aC In questo periodo infatti le leggi soloniane di limitazioni al lusso funerario la necessitagrave di reperire materiale per la rapida costruzione delle mura voluta da Temistocle ulteriori limitazioni poste da Demetrio di Falero e una nuova emergenza per la fortificazione delle mura dopo la battaglia di Cheronea imposero austeritagrave allrsquoarchitettura funeraria Piugrave che fermarsi tuttavia questa espressione architettonica evolvette verso nuove forme Si svilupparono cosigrave tumuli per sepolture multiple e recinti che accoglievano le spoglie di piugrave membri della stessa famiglia

era sviluppato nella strada a S verso il Pireo in lunghezza dunque su terrazze contenute da muri in blocchi che racchiudevano le sepolture Le sepolture erano sormontate da tumuli funerari prima rettangolari e poi circolari (XII-VII secolo aC) sui quali erano deposti vasi per le libagioni che dal VIII secolo aC assumono dimensioni imponenti divenendo segravemata (sinonimo di tombe) o segnacoli Cosigrave nasce la tradizione di ldquosegnarerdquo la tomba prima appunto con vasi e poi man mano con rilievi su lastre di dimensioni allungate la stele con raffigurazioni dei giovani defunti ai tamburi di pietra dei tumuli vengono sostituiti monumenti in mattoni crudi

Fig 2 Illustrazione dellrsquoarea In evidenza 1 Dipylon 2 Pompeion 3 Port Sacra 4 Fiume Eridano 5 Via delle Tombe

Fig 3 La via delle Tombe (da Greco)

1 Solone introdusse leggi che vietavano le sepolture in cittagrave

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LA PNICE

Fig 1 Ricostruzione della pianta dellrsquoarea

Clistene politico ateniese (565 aC-492 aC) continuograve lrsquoopera iniziata da Solone e che

tanto influenzograve la cultura e lrsquourbanistica greche Per il raduno delle assemblee lui scelse il colle della Pnice un colle che insieme al colle dellrsquoAeropago al colle delle Ninfe e al colle di Filopappo forma il gruppo di colli antistanti lrsquoAcropoli

Lrsquoassemblea o ekklegravesia secondo la sua riforma era lrsquoadunata popolare dei cittadini della polis

Lrsquoassetto degli elementi necessari allrsquoassemblea ha subito variazioni nel corso del tempo a cominciare dal nome del luogo Il nome Pnice infatti venne attribuito soltanto nella metagrave del sec V per via dei cippi di marmo posti a delimitare lrsquoarea

Sempre dopo la metagrave del secolo si intervenne facendo realizzare una meridiana dallrsquoastronomo Metone mentre nel 404 aC lrsquoarea venne rivoluzionata invertendo la posizione di caves e begravema

La sommitagrave del colle fu spianata ulteriormente per accomodare una cavea artificiale realizzata attraverso un terrapieno sostenuto da un muro di contenimento (Mavrojannis-Torelli) Al centro della cavea si trovava un podio il begravema in cui saliva lrsquooratore in modo da essere visibile agli auditori

Inizialmente il podio era posizionato sul lato settentrionale questo accorgimento era stato utilizzato in modo che gli auditori (ossia i cittadini) avessero di fronte la cittagrave nellrsquoascoltare lrsquooratore

Lrsquoarea fu soggetta ad un rifacimento tra il 330 e il 326 aC con Licurgo In questo periodo venne posta una statua di Zeus sul begravema e progettata unrsquoarticolata stoagrave alle spalle della cavea che perograve non venne mai completata a causa delle vicende politico-militari La stoagrave sarebbe servita ad alloggiare i membri dellrsquoassemblea in caso di maltempo

Per le condizioni politico-militari venne poi eretto un muro parallelo alla stoagrave il diategravechisma o muro intermedio a scopi difensivi Contemporaneamente il luogo destinato

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alle assemblee venne spostato al teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dellrsquoAcropoli

Fig 2 Veduta dellrsquoarea occupata dalla stoagrave

Fig 3 Il podio o begravema

Fig 4 Ricostruzione del complesso della Pnyka ad opera della scuola americana di studi classici

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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9 10

6

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 4: Apostila Atenas

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grado di sviluppo culturale La politica espansionistica ateniese portava perograve inevitabilmente a conflitti con le cittagrave rivali

I piugrave rovinosi tra questi conflitti furono quelli che portarono alle guerre Persiane (431-404 aC) che videro la sconfitta di Atene da parte dellrsquooligarchia spartana

La gloria di Atene vide cosigrave un momento di stasi e la ripresa ricominciograve soltanto allrsquoinizio del sec IV Lrsquoegemonia ateniese perograve era perduta per sempre dopo la battaglia di Cheronea del 338 aC e al suo posto sulla Grecia si impose il potere macedone

Dal punto di vista architettonico ed urbanistico perograve Atene vide nuovi interventi da parte di Licourgo che con il suo programma edilizio costruigrave lo stadio ridisegnograve il teatro di Dioniso e la Pnice e contribuigrave generalmente alla ricostruzione della cittagrave

Dopo il 323 aC con la morte di Alessandro il Grande tuttavia la cittagrave fu teatro di conflitti per la successione al grande condottiero Atene riconquistograve la sua indipendenza soltanto nel 229 aC e raggiunse lrsquoapice della fama come centro intellettuale ed artistico nel sec II aC Di questo periodo sono le Stoagrave di Attalo (Agoragrave antica) e di Eumene (pendici meridionali dellrsquoacropoli) e il ginnasio dellrsquoAgoragrave

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ATENE CLASSICA

ACROPOLI I PROPILEI

Fig 1 Illustrazione della salita ai Propilei

I Propilei costituiscono lrsquoaccesso allrsquoarea dellrsquoAcropoli (Figg1-2) (πρόπυλον o accesso

monumentale) situati sul lato ovest sul tracciato della via processionale sono stati dotati di una gradinata (sostituita al vecchio tracciato per volere dellrsquoimperatore Claudio per rispondere al gusto simmetrico assiale romano)

I Propilei furono realizzati in marmo pentelico su basamento in marmo blu di Eleusi tra il 437 e il 432 aC dallrsquoarchitetto Mnesicle sul sito di propilei precedentemente realizzati sotto Cimone Si sono mantenuti in buono stato percheacute trasformati in palazzo lrsquounico danno consistente fu quello provocato da un fulmine nel 1654 a causa del quale saltarono le polveri da sparo qui immagazzinate

Mnesicle egrave riuscito a trovare interessanti soluzioni per un edificio che presentava molte difficoltagrave La ricchezza del contributo dei Propilei egrave apprezzabile sia dal punto di vista architettonico che urbano

Dal punto di vista architettonico i Propilei erano costretti tra il Tempietto di Atena Nike i terreni sacri ad Artemide la sede dei precedenti propilei (secVI) e il tracciato della via Sacra lungo la quale si svolgeva la processione Inoltre il terreno presentava notevoli difficoltagrave topografiche Mnesicle allora adotta molteplici escamotage compone lrsquoedificio di un corpo centrale esastilo dorico su due lati affiancandolo a due edifici laterali Il corpo centrale egrave diviso da una rampa ritmata a sua volta sui due lati da brevi serie di gradini La stessa rampa si sviluppa in un percorso scandito da tre colonne per lato in stile ionico

Dal punto di vista urbano invece egrave da notare che i Propilei non costituiscono un accesso isolato ma annettono ad unrsquoarea costruita A differenza del periodo arcaico periodo in cui gli edifici di culto erano solitamente isolati (in relazione soltanto alla funzione propria e al proprio altare) i Propilei avrebbero dovuto ldquodialogarerdquo con gli altri edifici sacri

Mnesicle allora pur rispettando il ritmo dei propilei arcaici con le cinque porte di accesso allrsquoarea effettua un lieve disassamento in favore dellrsquoasse est-ovest che taglia lrsquoAcropoli e pone lrsquoarrivo nel punto in cui il dislivello era maggiore In questo modo accentua lrsquoascensione della via processionale verso lrsquoarea sacra e la scoperta degli edifici che avviene in maniera graduale (percheacute non in asse con lrsquoarrivo) ma permette lrsquoimmediata percezione dei differenti caratteri degli altri edifici sia alla sinistra che alla destra dellrsquoasse est-ovest

Il dialogo viene poi ripreso con proporzioni matematiche sapientemente studiate e dallrsquouso degli ordini

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La vista dellrsquoAcropoli dai Propilei era la vista di una spianata ricca di ex-voto donari e statue di korai e kouros Seppure gran parte del materiale egrave andato perduto sono comunque giunti a noi le statue ammirabili al museo archeologico e al museo dellrsquoAcropoli

Degli edifici laterali mentre quello sud era puramente di facciata quello nord era destinato a sala per banchetti ma era chiamato anche pinacoteca dato il consistente numero di quadri ivi contenuti e aveva una facciata tristila Mnesicle aveva previsto anche altri due corpi laterali verso lrsquoAcropoli testimoniati dalle testate di pilastro in facciata interna che perograve non furono mai costruiti

Fig 2 Pianta dei Propilei di Mnesicle con

traccia (tratteggiata) dei propilei di Cimone (Martin da Berveacute-Gruben)

Fig 3 Illustrazione della vista di accesso allrsquoAcropoli dai Propilei

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Fig 4 Pianta dellrsquoadeguamento dei Propilei durante lrsquoegemonia dei Franchi

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

ACROPOLI IL PARTENONE

Fig 1 Planimetria dellrsquoAcropoli in evidenza il Partenone Fig2 (a destra) Pianta del Partenone

Il Partenone egrave lrsquoedificio piugrave importante dellrsquoAcropoli e il piugrave rappresentativo della cittagrave di

Atene tanto da esserne diventato il simbolo La sua imponenza la posizione dominante e visibile da molti punti della cittagrave hanno fatto sigrave

che il tempio venisse acquisito quasi simbolicamente da ciascun dominatore della cittagrave Per questo il tempio non egrave stato destinato soltanto al culto di Atena ma ha visto come vedremo piugrave avanti un succedersi di destinazioni seppur sempre come luogo sacro

Lrsquointenzione di costruire un tempio dedicato ad Atena vergine (in greco Παρθένος) era stata manifestata e portata avanti giagrave da tempo Sul luogo dove ora sorge il Partenone infatti si sono rinvenute tracce di templi precedenti al Partenone attuale

I primi templi eretti in onore di Atena erano di dimensioni ridotte e affiancati da altre costruzioni che popolavano lrsquoAcropoli

Come e ancora piugrave delle fortificazioni e della costruzione della stessa Acropoli la costruzione del Partenone egrave legata alle vicende storiche alle battaglie e alle conquiste della cittagrave

Uno degli elementi piugrave importanti del Partenone egrave il fregio questo rappresenta le Panatenee la piugrave importante processione che si svolgeva nellrsquoAtene antica

La processione si svolgeva ogni quattro anni nei mesi di luglio-agosto in onore della protettrice della cittagrave la dea Atena La processione era un vero e proprio festival nel quale si svolgevano numerose cerimonie e sacrifici il piugrave cruento dei quali era lrsquoEcatombe il sacrificio di cento tori

Il fregio egrave rimasto inalterato per la gran parte dellrsquoantichitagrave Appena dopo la metagrave del sec III tuttavia ci fu un grande incendio i cui danni in particolare sul fregio rimangono per noi ancora sconosciuti

Per questo infatti nella seconda metagrave del sec V fu trasformato in chiesa (Fig3) Furono rimosse le parti centrali del frontone e del fregio orientali e successivamente (forse nel sec XII) anche sei parti del fregio per fare delle finestre (tre per ciascun lato)

Dopo la conquista di Atene da parte dei turchi invece venne trasformato in moschea Fu proprio percheacute roccaforte dei turchi che nel 1687 durante la battaglia turco-veneziana con la campagna di Morosini ad Atene il Partenone fu bombardato dai veneziani appostatisi sulla collina antistante lrsquoAcropoli (la collina di Filopappo)

Un primo consistente restauro dellrsquoAcropoli e dunque dei suoi monumenti piugrave importanti

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risale agli anni rsquo70 Attualmente il Partenone egrave oggetto di restauro La tecnica prevalentemente utilizzata egrave quella

dello smontaggio si puograve infatti notare come siano state sottratte le pietre angolari della trabeazione della facciata ovest

Fig 1 Il Partenone come appariva prima del restauro in corso Sono visibili i danni al lato meridionale causati dal bombardamento veneziano e la linea di contatto tra la roccia e il contenimento dellrsquoAcropoli Da qui si puograve comprendere lrsquoimponenza della piattaforma posta a basamento del tempio stesso (cfr anche Fig2)

Fig 2 Sezione tra il basamento dellrsquoAcropoli (versante meridionale) e la piattaforma costruita per erigere il Partenone (6) Si noti come il basamento e le mura di contenimento siano stati costruiti in fasi successive mente la piattaforma del Paretnone abbia costituito un intervento unico(da Carpenter)

Fig 2 Piante rappresentanti il primo Partenone e il successivo costruito dopo il sacco persiano(Istituto Nazionale delle Ricerche wwweiegr)

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Fig3 La trasformazione del Partenone in chiesa (disegno M Korres dal sito del Centro di Documentazione Nazionale del Ministero della Cultura)

Fig 4 Il Partenone nel sec XVII durante la dominazione ottomana in un disegno di MKorres (dal sito del Centro di Documentazione Nazionale del Ministero della Cultura)

A seguire sono elencati e rappresentati gli accorgimenti costruttivi adottati per la

costruzione del Partenone per correggere la percezione visiva degli elementi architettonici e dellrsquoedificio nel suo insieme

Fig 5 Curvatura dello stilobate

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Fig 6 La curvatura dello stilobate era applicata sia al lato lungo che al lato corto

Fig 7 Rastremazione ed entasi delle colonne

Fig 8 Inclinazione verso lrsquointerno delle colonne

Fig 9 Inclinazione verso lrsquointerno degli elementi della trabeazione

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

ACROPOLI LrsquoERETTEO

Fig1 Pianta dellrsquoEretteo LrsquoEretteo si erige su e domina la parte settentrionale dellrsquoarea sacra Fu costruito tra il 421

aC e il 407 aC (durante la guerra del Peloponneso) come tempio di Atena Polias o ldquodella cittagraverdquo (dal termine πόλις) il cui nome derivava da quello di Poseidone Erechteus (nome di un re attico)

Questo egrave un tempio molto importante definito anche archaios naos o tempio vecchio Nei secoli come molti altri edifici vide il susseguirsi di diverse destinazioni trasformato n chiesa nel sec VII e in harem e residenza del comandante della fortezza dellrsquoAcropoli al tempo della dominazione turca

Venne eretto sulle vestigia di altri due tempi uno del sec VI completamente scomparso e uno successivo del quale si possono ancor oggi apprezzare le fondamenta tra lrsquoEretteo e lrsquoAcropoli su parte delle quali venne costruita la loggia delle Cariatidi

Ersquo un edificio molto ricco dal punto di vista funzionale stilistico e architettonico Poneva per la sua progettazione molteplici problematiche sapientemente risolte Pausania lo definigrave ldquoedificio doppiordquo poicheacute doveva condensare nei suoi spazi molteplici luoghi di culto Inoltre lrsquoarea a questo destinata presentava dislivelli anche molto consistenti tra tutti i lati

La ricchezza funzionale e progettuale egrave stata coniugata ad un uso spigliato degli stili e degli elementi decorativi

Lrsquoedificio presenta un corpo centrale rettangolare suddiviso allrsquointerno in quattro sale una comunicante con il portico a est e le altre comunicanti con la loggia a nord Al corpo centrale si annettono molteplici elementi Un primo sul lato orientale un portico prostilo esastilo in stile ionico (Fig 2) su parete chiusa finestrata con semicolonne inoltre altri due corpi in asse (S-N) entrambe colonnati di cui uno piugrave profondo (a N) e uno piugrave piccolo (a S)

Il corpo a nord (Figg2-3-5) ha un fronte tetrastilo e chiude a gomito sulla parete con unrsquoaltra colonna egrave un ldquogioiello in stile ionicordquo (Mavrojannis-Torelli) Presentava molte decorazioni ad ovoli e palmette (spesso ripresi come motivi decorativi in architettura anche durante lrsquoepoca neoclassica) che inquadravano una porta monumentale La trabeazione era invece a cassettoni e variopinta mentre il fregio riccamente decorato con un altorilievo in marmo pentelico su marmo blu di Eleusi

Il loggiato meridionale egrave invece un piccolo loggiato famoso con il nome di Loggetta delle Cariatidi per la particolaritagrave di avere figure femminili in vece delle colonne Questo luogo doveva essere destinato a tomba dellrsquoeroe Cercope per questo le cariatidi portano la patera per le libagioni per lrsquoeroe ivi sepolto

Le cariatidi attualmente visibili sono delle copie delle originali apprezzabili invece al museo dellrsquoAcropoli e al British Museum di Londra

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Fig 2 Ricostruzione grafica dellrsquoEretteo dal lato orientale (da Mavrojannis - Torelli)

Fig 3 Ricostruzione grafica dellrsquoEretteo dal lato settentrionale (da Mavrojannis - Torelli)

Fig 4 Vista dellrsquoEretteo dal lato sud-occidentale

Fig5 Capitelli ionici e trabeazione del loggiato settentrionale

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Fig6 La loggia delle Cariatidi

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ATENE CLASSICA

ACROPOLI IL TEMPIETTO DI ATENA NIKE

Fig 1 Planimetria dellrsquoAcropoli in evidenza il Tempietto di Atena Nike Fig 2 (a destra) Pianta del Tempietto di Atena Nike

Il tempietto di Atena Nike a destra dei Propilei sul Pyrgos egrave un piccolo tempio di piccole dimensioni (m827xm544) anfiprostilo tetrastilo in stile ionico

Anche se di stile differente dal Partenone e secondo Torelli leggermente arcaico il tempio fu realizzato dallo stesso architetto Callicrate e come il Partenone fu decorato da un allievo del laboratorio di Fidia

Come il Partenone lrsquoarco di tempo tra lrsquoinizio e la fine lavori fu piuttosto lungo iniziato infatti nel 449 aC fu terminato soltanto nel 421 aC con la pace di Nicia

Quello che noi vediamo attualmente egrave il frutto della seconda ricostruzione cui il tempietto fu sottoposto nel Novecento (la prima era stata dellrsquoOttocento)

Il fregio che lo adorna rappresenta unrsquoassemblea divina ad oriente e battaglie sugli altri lati egrave visibile al museo dellrsquoAcropoli nella sezione dedicata al tempietto

Il parapetto del recinto apprezzabile in frammenti rappresenta Atena che assiste al sacrificio di una giovenca su un altare Forse indica un sacrificio in onore dei morti della prima guerra del Peloponneso (461 aC)

Nel periodo turco fu utilizzato a fini difensivi per resistere ai veneziani e allrsquouopo smontato Gli scavi hanno rivelato che nel luogo dove ora sorge il tempietto precedentemente si

trovavano un sacello1

Nel tempio si egrave succeduta la presenza di statue (lignea in etagrave arcaica e con ali drsquooro in epoca successiva)

quadrato e diversi altari

1 Il sacello (dal latsacellum) egrave lrsquoarea racchiusa da un recinto che cingeva un altare

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Fig 3 Il Tempietto visto dai Propilei (Martin) Fig 4 Vista occidentale del tempietto ai nostri

giorni

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ATENE CLASSICA

LrsquoACROPOLI E IL SUO SVILUPPO

Fig 1 Rappresentazione figurata della cittagrave intorno al sec V a C In rosso egrave evidenziata la cittagrave alta o ακρόπολις contrapposta alla cittagrave bassa o υποπόλις

LrsquoAcropoli (da άκρο- punto estremo piugrave alto e πόλις cittagrave) egrave contrapposta alla cittagrave che si

sviluppa alle sue pendici la ὑπόπολις (voce che tuttavia non egrave mai entrata nelluso comune) o cittagrave bassa che sta sotto Sorge su uno sperone imponente e visibile da molti punti della cittagrave Si presentava inizialmente come un promontorio con poche modeste abitazioni

Lrsquoinsediamento sulla cittagrave alta (Ακρόπολις) nasce inizialmente per esigenze difensive si sviluppa tuttavia sempre per la sua posizione dominante e sicura per scopi di rappresentanza e di culto Se infatti precedentemente e durante il periodo arcaico fu destinata a diversi scopi (il piugrave attivo dei quali fu come sede del potere e del Palazzo durante la tirannia dei Pisistratidi) fu perograve alla fine del sec VI con il riformatore Clistene che divenne definitivamente il centro di culto della cittagrave

Anche se salendovi possiamo essere ingannati dallrsquoidea che la roccia costituisca la base sulla quale poggiano direttamente gli edifici in realtagrave lo sperone egrave sovrastato e livellato da una struttura che si estende per unrsquoenorme area (m82 x m305) Questa enorme struttura arriva ad essere alta anche quasi m10 in alcuni punti anche se attualmente nascosta sotto il livello del terreno I muri che la compongono sono sia di contenimento che di (precedenti) fortificazioni come hanno rivelato una serie di sondaggi effettuati nella parte meridionale tra il 1835 e il 1890 (Carpenter)

Il materiale rinvenuto nel basamento egrave costituito di materiale di scarto di varie provenienze in primis di lavorazione dei materiali ma anche di ceramiche e cocci

La poca considerazione della stratificazione e dei i materiali ceramici ritrovati non hanno permesso tuttavia una datazione precisa dei primi interventi condotti per la costruzione del basamento

La datazione precisa di ciascuno strato avrebbe altresigrave aiutato a definire i differenti stadi di lavorazione e il susseguirsi dei cantieri e di conseguenza della forma conferita allrsquoAcropoli stessa

Uno dei piugrave importanti contributi dellrsquoAcropoli attualmente visibile allo sviluppo urbano propriamente detto egrave il fatto di venire a creare unrsquoarea circoscritta in cui gli edifici dialogano tra loro Come piugrave esaustivamente spiegato nella scheda sui Propilei gli edifici dellrsquoAcropoli sono in relazione sia visiva che proporzionale tra loro Generano dunque un insieme non separabile come invece avveniva tra edifici prima di allora

Inoltre (come evidente dalla scheda del Partenone) per la realizzazione dei singoli edifici

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vennero usati specifici accorgimenti costruttivi per ovviare alle alterazioni della percezione visiva

Ciograve vuol dire che oltre ad una grande sapienza e maestria nelle lavorazioni lrsquoarchitettura e lrsquourbanistica greche potevano vantare di una sensibilitagrave eccezionale e una notevole attenzione alla morfologia urbana La percezione della forma dellrsquoedificio non era secondaria alla sua costruzione alla sua collocazione e alla sua decorazione

Lrsquoaspetto dellrsquoAcropoli odierna profondamente mutato da quello che si presentava ai primi archeologi che vi intervenirono In particolare il lato occidentale dellrsquoAcropoli egrave cambiato radicalmente con i lavori effettuati tra il 1836 e la fine del XIX secolo Il vecchio accesso era il Tholikograve chiuso con gli scavi di Beuleacute (1852-1853) e venne sostituito dallrsquoaccesso occidentale come visibile in Fig 2 Il Tempietto di Athena Nike fu ricostruito intorno nel 1835-1836 ed egrave visibile davanti alla torre franca o Koulagraves come veniva chiamato durante la dominazione turca

Fig 2 Veduta dellrsquoAcropoli

Fig 3 Planimetria dellrsquoAcropoli e relativi edifici (da Martin)

Partenone

Eretteo Propilei

Tempietto di Atena Nike (in restauro)

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Fig 2 LrsquoAcropoli nel 1850con il vecchio accesso il Tholikograve

Fig1 Lrsquoaccesso allrsquoarea intorno al 1855 Ersquo ben visibile la torre franca sullrsquoangolo sud-occidentale

Fig 2a Acropoli sezione trasversale versante settentrionale (da Carpenter) A Stoa di fronte alla caverna sacra e sorgente di Asclepio B Caverna con la fonte sacra C Muro di Cimone D Muro poligonale primitivo E Muro di ritenzione del secolo v F Strato primitivo di terra G H Terra di riporto del secolo v J Podio del Partenone antecedente K Cella principale del Partenone L Cisterna per lacqua piovana scavata nella roccia

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Fig 2b Acropoli sezione trasversale versante meridionale (da Carpenter) M N Peristilio del primo tempio di Atena N Muro del peristilio settentrionale su cui poggia il porticato delle cariatidi O Mura della cella originaria del primo tempio P Recinto di Pandrosio a ovest dellEretteo Q Rampa di dodici gradini che conduce al livello piugrave alto a est R Muro dellAcropoli ricostruito in tempi moderni S Parte dellAcropoli costruita da Pericle con lunghi blocchi di pietra porosa

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LrsquoAGORArsquo ANTICA

Fig 1 Planimetria dellrsquoAgoragrave (a destra) in evidenza i

due assi principali con i relativi edifici il tempio di Efestio la stoagrave di Attalo e lrsquoOdeo di Agrippa

La nascita dellrsquoAgoragrave egrave di fatto lrsquoevento piugrave importante per la vita politica e la storia

urbanistica della cittagrave Situata inizialmente (in epoca arcaica) attorno al colle dellrsquoAcropoli sulle pendici occidentali

con artigiani e residenti stretti nella valletta tra lrsquoAeropago e la Pnice senza una collocazione precisa viene successivamente collocata su un sito specifico a nord dellrsquoAcropoli a seguito degli avvenimenti politici e alle conseguenti misure legislative adottate nei secc VII-VI aC da Draconte e da Solone

A questrsquoultimo in particolare si deve la prima Costituzione democratica e a misure che portarono alla fioritura di unrsquointensa attivitagrave produttiva artigianale e come conseguenza di questo di un intenso commercio che continueragrave per oltre due secoli

La decisione di dare una cornice architettonica al regime soloniano sancisce definitivamente lrsquoorientamento democratico delle sue riforme

LrsquoAgoragrave era la sede degli edifici pubblici e delle funzioni commerciali posta a differenza dellrsquoAcropoli nella cittagrave bassa e in luighi dove fosse piugrave facile raggiungere i porti

Come i luoghi sacri con il tegravemenos anche le aree delle agoragrave erano ben delimitate Solitamente anche sullrsquoagoragrave vigevano dei limiti religiosi e la sacralitagrave di questi limiti contribuiva alla composizione architettonica degli edifici dellrsquoagoragrave stessa

Giagrave dai secoli VIII e VII anche fuori da Atene il procedimento per la costituzione dellrsquoagoragrave era lo stesso la cinta di mura viene sostituita da un portico (prima colonnato in legno) prima solo su un lato poi a cingere unrsquoarea comunicando con lrsquoarea scoperta e con gli altri edifici vicini

La nuova agoragrave viene costruita sul posto delle necropoli Anche se non regolare come quella di Mileto ma anzi piugrave rispondente ad un processo costitutivo progressivo lrsquoagoragrave antica risponde comunque a dei criteri Le sue strade costituiscono infatti limiti di aree funzionali Lrsquoasse nord-sud delimitato da cippi contiene lrsquoarea amministrativa (prytanikon Bouleterion successivamente archivi) e religiosa (culto di Demetra Apollo Patroos e Zeus Fratrio e Agoraios) Lrsquoasse diagonale invece che andava da NO a SE era il percorso delle Panatenee

Lrsquoagoragrave cosigrave concepita costituiva un insieme funzionale senza unrsquoorganizzazione precisa Nei secoli V e IV la piazza si regolarizza ma vengono costruiti comunque molti edifici a

riempirla in modo costipato A nord e sud si costruiscono invece portici sui quali si affacciano spazi di amministrazione

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di riunione e aule di tribunale I portici come anche gli edifici religiosi e politici allineati lungo gli assi viari anche se non

regolari o senza ordine apparente rispettano perograve la circolazione nellrsquoarea Un ordine piugrave chiaro verragrave successivamente creato in epoca ellenistica con unrsquoomogeneizzazione delle facciate attraverso colonnati rettilinei

Lrsquoepoca ellenistica vide infatti unrsquointensa attivitagrave urbanistica voluta anche dallrsquoatteggiamento propagandista dei sovrani Lrsquourbanistica ellenistica si ispirava a regole estetiche la valorizzazione delle masse monumentali la ricerca di delimitazione e valorizzazione dello spazio ricerca di unitagrave architettonica attraverso lrsquointerazione o lrsquoassociazione di differenti elementi funzionali ricerca della monumentalitagrave dellrsquoarchitettura urbana (fino ad allora dispersa) attraverso lrsquoimpiego di elementi quali i lunghi colonnati

In questo modo alterando e regolarizzando i principi che avevano ispirato i periodi precedenti vennero gettate le basi dellrsquourbanistica

Fig 3 Veduta dellrsquoarea con gli assi e gli edifici meglio conservati

Fig 4 Tempio di Efestio (da Martin) Si tratta di un tempio periptero dorico (6x13) costruito alla metagrave del V secolo aC Il tempio egrave ben conservato poicheacute destinato a diverse funzioni fino agli anni Trenta del Novecento Sono ancora visibili sulle metope della facciata orientale le fatiche di Ercole e su quelle settentrionale e meridionale le fatiche di Teseo

Odeo di Agrippa

Stoa di Attalo

La via delle Panatenee

Tempio di Efestio

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Fig 6 Ricostruzione della sezione dellrsquoOdeo di Agrippa (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 5 La stoagrave di Attalo (da Martin) La stoagrave che vediamo ora egrave unrsquoopera di ricostruzione da parte della scuola americana di studi classici avvenuta nel 1952-1953

Fig 6 Ricostruzione del prospetto della Stoagrave di Attalo (da Mavrojannis-Torelli)

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL CERAMICO

Fig 1 Planimetria del Keramikos In evidenza il Dipylon il Pompeion la Porta Sacra e la via delle Tombe

Lrsquoarea del Ceramico (Keramikos si trova a poca distanza dallrsquoAgoragrave in direzione NO

Installata lungo il fiume Eridano ospitava il piugrave importante cimitero della cittagrave luogo ufficiale di sepoltura dei soldati caduti nelle guerre (Demosion Sema) oltre che dei privati cittadini

Tucidide lo definigrave laquoil piugrave bel suburbio di Ateneraquo In effetti con la sua posizione leggermente distante dai colli e dalla valle in cui si svolgevano le attivitagrave cittadine poteva dare la sensazione di essere un luogo a seacute

Nellrsquoarea si possono ancora apprezzare le sculture e le opere utilizzate nellrsquoAtene antica per celebrare i defunti numerosi sono i raffinati pezzi scultorei a testimonianza della grande attenzione rivolta al culto dei morti

Lrsquoarea perograve non era destinata soltanto a luogo di sepoltura ma era sede di attivitagrave commerciali laboratori ginnasi Il suo nome non a caso egrave da attribuire a Keramos il fondatore del mestiere dei vasai in questo quartiere (demo Keramegraveis) infatti si produceva vasellame (ceramica) grazie alla materia prima offerta dal fiume

Lrsquoarea molto piugrave estesa di quella che vediamo oggi era suddivisa dalle mura La parte destinata alle sepolture era quella al di fuori delle mura divisa dallrsquointerno dalla piugrave grande porta del mondo antico il Dipylon (letteralmente doppia porta δι-πύλη) la piugrave importante delle tredici porte della cinta temistoclea Il Diplylon rivestiva una grande importanza sia simbolica che architettonica Fu voluto da Temistocle ed eretto come le omonime mura nel 478 aC dopo la vittoria sui persiani si estendeva in maniera articolata a doppio Π per 1800 mq verso lrsquointerno delle mura per assicurare unrsquoefficace difesa e inoltre era la porta dalla quale iniziavano le due manifestazioni piugrave importanti la processione per i misteri eleusini (in direzione appunto di Eleusi) e le Panatenee (lungo il drogravemos a N verso lrsquoAgoragrave)

Lrsquoarea del Dipylon si sviluppava in una articolazione di altre costruzioni importanti il Pompeion e la Porta Sacra

Il Pompeion situato a sinistra del Dipylon era un edificio allungato con unrsquoentrata monumentale che si svolgeva attorno ad una corte peristilia dove venivano preparate le macchine delle Panatenee e che veniva utilizzato come ginnasio nel periodo (4 anni) tra le manifestazioni Venne bruciato da Silla nell 86 aC ricostruito come un edificio a tre navate fu nuovamente incendiato dagli Eruli durante il sacco della cittagrave del 267 dC

La Porta Sacra invece era la porta che immetteva sulla via sacra lrsquoaccesso dei pellegrini

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che arrivavano in cittagrave e provvedeva inoltre al passaggio sullrsquoEridano Il cimitero esterno alle porte1

Le testimonianze dellrsquoarchitettura funeraria cambiano completamente volto tra la fine del V e la fine del IV secolo aC In questo periodo infatti le leggi soloniane di limitazioni al lusso funerario la necessitagrave di reperire materiale per la rapida costruzione delle mura voluta da Temistocle ulteriori limitazioni poste da Demetrio di Falero e una nuova emergenza per la fortificazione delle mura dopo la battaglia di Cheronea imposero austeritagrave allrsquoarchitettura funeraria Piugrave che fermarsi tuttavia questa espressione architettonica evolvette verso nuove forme Si svilupparono cosigrave tumuli per sepolture multiple e recinti che accoglievano le spoglie di piugrave membri della stessa famiglia

era sviluppato nella strada a S verso il Pireo in lunghezza dunque su terrazze contenute da muri in blocchi che racchiudevano le sepolture Le sepolture erano sormontate da tumuli funerari prima rettangolari e poi circolari (XII-VII secolo aC) sui quali erano deposti vasi per le libagioni che dal VIII secolo aC assumono dimensioni imponenti divenendo segravemata (sinonimo di tombe) o segnacoli Cosigrave nasce la tradizione di ldquosegnarerdquo la tomba prima appunto con vasi e poi man mano con rilievi su lastre di dimensioni allungate la stele con raffigurazioni dei giovani defunti ai tamburi di pietra dei tumuli vengono sostituiti monumenti in mattoni crudi

Fig 2 Illustrazione dellrsquoarea In evidenza 1 Dipylon 2 Pompeion 3 Port Sacra 4 Fiume Eridano 5 Via delle Tombe

Fig 3 La via delle Tombe (da Greco)

1 Solone introdusse leggi che vietavano le sepolture in cittagrave

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LA PNICE

Fig 1 Ricostruzione della pianta dellrsquoarea

Clistene politico ateniese (565 aC-492 aC) continuograve lrsquoopera iniziata da Solone e che

tanto influenzograve la cultura e lrsquourbanistica greche Per il raduno delle assemblee lui scelse il colle della Pnice un colle che insieme al colle dellrsquoAeropago al colle delle Ninfe e al colle di Filopappo forma il gruppo di colli antistanti lrsquoAcropoli

Lrsquoassemblea o ekklegravesia secondo la sua riforma era lrsquoadunata popolare dei cittadini della polis

Lrsquoassetto degli elementi necessari allrsquoassemblea ha subito variazioni nel corso del tempo a cominciare dal nome del luogo Il nome Pnice infatti venne attribuito soltanto nella metagrave del sec V per via dei cippi di marmo posti a delimitare lrsquoarea

Sempre dopo la metagrave del secolo si intervenne facendo realizzare una meridiana dallrsquoastronomo Metone mentre nel 404 aC lrsquoarea venne rivoluzionata invertendo la posizione di caves e begravema

La sommitagrave del colle fu spianata ulteriormente per accomodare una cavea artificiale realizzata attraverso un terrapieno sostenuto da un muro di contenimento (Mavrojannis-Torelli) Al centro della cavea si trovava un podio il begravema in cui saliva lrsquooratore in modo da essere visibile agli auditori

Inizialmente il podio era posizionato sul lato settentrionale questo accorgimento era stato utilizzato in modo che gli auditori (ossia i cittadini) avessero di fronte la cittagrave nellrsquoascoltare lrsquooratore

Lrsquoarea fu soggetta ad un rifacimento tra il 330 e il 326 aC con Licurgo In questo periodo venne posta una statua di Zeus sul begravema e progettata unrsquoarticolata stoagrave alle spalle della cavea che perograve non venne mai completata a causa delle vicende politico-militari La stoagrave sarebbe servita ad alloggiare i membri dellrsquoassemblea in caso di maltempo

Per le condizioni politico-militari venne poi eretto un muro parallelo alla stoagrave il diategravechisma o muro intermedio a scopi difensivi Contemporaneamente il luogo destinato

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alle assemblee venne spostato al teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dellrsquoAcropoli

Fig 2 Veduta dellrsquoarea occupata dalla stoagrave

Fig 3 Il podio o begravema

Fig 4 Ricostruzione del complesso della Pnyka ad opera della scuola americana di studi classici

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 5: Apostila Atenas

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ATENE CLASSICA

ACROPOLI I PROPILEI

Fig 1 Illustrazione della salita ai Propilei

I Propilei costituiscono lrsquoaccesso allrsquoarea dellrsquoAcropoli (Figg1-2) (πρόπυλον o accesso

monumentale) situati sul lato ovest sul tracciato della via processionale sono stati dotati di una gradinata (sostituita al vecchio tracciato per volere dellrsquoimperatore Claudio per rispondere al gusto simmetrico assiale romano)

I Propilei furono realizzati in marmo pentelico su basamento in marmo blu di Eleusi tra il 437 e il 432 aC dallrsquoarchitetto Mnesicle sul sito di propilei precedentemente realizzati sotto Cimone Si sono mantenuti in buono stato percheacute trasformati in palazzo lrsquounico danno consistente fu quello provocato da un fulmine nel 1654 a causa del quale saltarono le polveri da sparo qui immagazzinate

Mnesicle egrave riuscito a trovare interessanti soluzioni per un edificio che presentava molte difficoltagrave La ricchezza del contributo dei Propilei egrave apprezzabile sia dal punto di vista architettonico che urbano

Dal punto di vista architettonico i Propilei erano costretti tra il Tempietto di Atena Nike i terreni sacri ad Artemide la sede dei precedenti propilei (secVI) e il tracciato della via Sacra lungo la quale si svolgeva la processione Inoltre il terreno presentava notevoli difficoltagrave topografiche Mnesicle allora adotta molteplici escamotage compone lrsquoedificio di un corpo centrale esastilo dorico su due lati affiancandolo a due edifici laterali Il corpo centrale egrave diviso da una rampa ritmata a sua volta sui due lati da brevi serie di gradini La stessa rampa si sviluppa in un percorso scandito da tre colonne per lato in stile ionico

Dal punto di vista urbano invece egrave da notare che i Propilei non costituiscono un accesso isolato ma annettono ad unrsquoarea costruita A differenza del periodo arcaico periodo in cui gli edifici di culto erano solitamente isolati (in relazione soltanto alla funzione propria e al proprio altare) i Propilei avrebbero dovuto ldquodialogarerdquo con gli altri edifici sacri

Mnesicle allora pur rispettando il ritmo dei propilei arcaici con le cinque porte di accesso allrsquoarea effettua un lieve disassamento in favore dellrsquoasse est-ovest che taglia lrsquoAcropoli e pone lrsquoarrivo nel punto in cui il dislivello era maggiore In questo modo accentua lrsquoascensione della via processionale verso lrsquoarea sacra e la scoperta degli edifici che avviene in maniera graduale (percheacute non in asse con lrsquoarrivo) ma permette lrsquoimmediata percezione dei differenti caratteri degli altri edifici sia alla sinistra che alla destra dellrsquoasse est-ovest

Il dialogo viene poi ripreso con proporzioni matematiche sapientemente studiate e dallrsquouso degli ordini

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La vista dellrsquoAcropoli dai Propilei era la vista di una spianata ricca di ex-voto donari e statue di korai e kouros Seppure gran parte del materiale egrave andato perduto sono comunque giunti a noi le statue ammirabili al museo archeologico e al museo dellrsquoAcropoli

Degli edifici laterali mentre quello sud era puramente di facciata quello nord era destinato a sala per banchetti ma era chiamato anche pinacoteca dato il consistente numero di quadri ivi contenuti e aveva una facciata tristila Mnesicle aveva previsto anche altri due corpi laterali verso lrsquoAcropoli testimoniati dalle testate di pilastro in facciata interna che perograve non furono mai costruiti

Fig 2 Pianta dei Propilei di Mnesicle con

traccia (tratteggiata) dei propilei di Cimone (Martin da Berveacute-Gruben)

Fig 3 Illustrazione della vista di accesso allrsquoAcropoli dai Propilei

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Fig 4 Pianta dellrsquoadeguamento dei Propilei durante lrsquoegemonia dei Franchi

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

ACROPOLI IL PARTENONE

Fig 1 Planimetria dellrsquoAcropoli in evidenza il Partenone Fig2 (a destra) Pianta del Partenone

Il Partenone egrave lrsquoedificio piugrave importante dellrsquoAcropoli e il piugrave rappresentativo della cittagrave di

Atene tanto da esserne diventato il simbolo La sua imponenza la posizione dominante e visibile da molti punti della cittagrave hanno fatto sigrave

che il tempio venisse acquisito quasi simbolicamente da ciascun dominatore della cittagrave Per questo il tempio non egrave stato destinato soltanto al culto di Atena ma ha visto come vedremo piugrave avanti un succedersi di destinazioni seppur sempre come luogo sacro

Lrsquointenzione di costruire un tempio dedicato ad Atena vergine (in greco Παρθένος) era stata manifestata e portata avanti giagrave da tempo Sul luogo dove ora sorge il Partenone infatti si sono rinvenute tracce di templi precedenti al Partenone attuale

I primi templi eretti in onore di Atena erano di dimensioni ridotte e affiancati da altre costruzioni che popolavano lrsquoAcropoli

Come e ancora piugrave delle fortificazioni e della costruzione della stessa Acropoli la costruzione del Partenone egrave legata alle vicende storiche alle battaglie e alle conquiste della cittagrave

Uno degli elementi piugrave importanti del Partenone egrave il fregio questo rappresenta le Panatenee la piugrave importante processione che si svolgeva nellrsquoAtene antica

La processione si svolgeva ogni quattro anni nei mesi di luglio-agosto in onore della protettrice della cittagrave la dea Atena La processione era un vero e proprio festival nel quale si svolgevano numerose cerimonie e sacrifici il piugrave cruento dei quali era lrsquoEcatombe il sacrificio di cento tori

Il fregio egrave rimasto inalterato per la gran parte dellrsquoantichitagrave Appena dopo la metagrave del sec III tuttavia ci fu un grande incendio i cui danni in particolare sul fregio rimangono per noi ancora sconosciuti

Per questo infatti nella seconda metagrave del sec V fu trasformato in chiesa (Fig3) Furono rimosse le parti centrali del frontone e del fregio orientali e successivamente (forse nel sec XII) anche sei parti del fregio per fare delle finestre (tre per ciascun lato)

Dopo la conquista di Atene da parte dei turchi invece venne trasformato in moschea Fu proprio percheacute roccaforte dei turchi che nel 1687 durante la battaglia turco-veneziana con la campagna di Morosini ad Atene il Partenone fu bombardato dai veneziani appostatisi sulla collina antistante lrsquoAcropoli (la collina di Filopappo)

Un primo consistente restauro dellrsquoAcropoli e dunque dei suoi monumenti piugrave importanti

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risale agli anni rsquo70 Attualmente il Partenone egrave oggetto di restauro La tecnica prevalentemente utilizzata egrave quella

dello smontaggio si puograve infatti notare come siano state sottratte le pietre angolari della trabeazione della facciata ovest

Fig 1 Il Partenone come appariva prima del restauro in corso Sono visibili i danni al lato meridionale causati dal bombardamento veneziano e la linea di contatto tra la roccia e il contenimento dellrsquoAcropoli Da qui si puograve comprendere lrsquoimponenza della piattaforma posta a basamento del tempio stesso (cfr anche Fig2)

Fig 2 Sezione tra il basamento dellrsquoAcropoli (versante meridionale) e la piattaforma costruita per erigere il Partenone (6) Si noti come il basamento e le mura di contenimento siano stati costruiti in fasi successive mente la piattaforma del Paretnone abbia costituito un intervento unico(da Carpenter)

Fig 2 Piante rappresentanti il primo Partenone e il successivo costruito dopo il sacco persiano(Istituto Nazionale delle Ricerche wwweiegr)

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Fig3 La trasformazione del Partenone in chiesa (disegno M Korres dal sito del Centro di Documentazione Nazionale del Ministero della Cultura)

Fig 4 Il Partenone nel sec XVII durante la dominazione ottomana in un disegno di MKorres (dal sito del Centro di Documentazione Nazionale del Ministero della Cultura)

A seguire sono elencati e rappresentati gli accorgimenti costruttivi adottati per la

costruzione del Partenone per correggere la percezione visiva degli elementi architettonici e dellrsquoedificio nel suo insieme

Fig 5 Curvatura dello stilobate

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Fig 6 La curvatura dello stilobate era applicata sia al lato lungo che al lato corto

Fig 7 Rastremazione ed entasi delle colonne

Fig 8 Inclinazione verso lrsquointerno delle colonne

Fig 9 Inclinazione verso lrsquointerno degli elementi della trabeazione

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

ACROPOLI LrsquoERETTEO

Fig1 Pianta dellrsquoEretteo LrsquoEretteo si erige su e domina la parte settentrionale dellrsquoarea sacra Fu costruito tra il 421

aC e il 407 aC (durante la guerra del Peloponneso) come tempio di Atena Polias o ldquodella cittagraverdquo (dal termine πόλις) il cui nome derivava da quello di Poseidone Erechteus (nome di un re attico)

Questo egrave un tempio molto importante definito anche archaios naos o tempio vecchio Nei secoli come molti altri edifici vide il susseguirsi di diverse destinazioni trasformato n chiesa nel sec VII e in harem e residenza del comandante della fortezza dellrsquoAcropoli al tempo della dominazione turca

Venne eretto sulle vestigia di altri due tempi uno del sec VI completamente scomparso e uno successivo del quale si possono ancor oggi apprezzare le fondamenta tra lrsquoEretteo e lrsquoAcropoli su parte delle quali venne costruita la loggia delle Cariatidi

Ersquo un edificio molto ricco dal punto di vista funzionale stilistico e architettonico Poneva per la sua progettazione molteplici problematiche sapientemente risolte Pausania lo definigrave ldquoedificio doppiordquo poicheacute doveva condensare nei suoi spazi molteplici luoghi di culto Inoltre lrsquoarea a questo destinata presentava dislivelli anche molto consistenti tra tutti i lati

La ricchezza funzionale e progettuale egrave stata coniugata ad un uso spigliato degli stili e degli elementi decorativi

Lrsquoedificio presenta un corpo centrale rettangolare suddiviso allrsquointerno in quattro sale una comunicante con il portico a est e le altre comunicanti con la loggia a nord Al corpo centrale si annettono molteplici elementi Un primo sul lato orientale un portico prostilo esastilo in stile ionico (Fig 2) su parete chiusa finestrata con semicolonne inoltre altri due corpi in asse (S-N) entrambe colonnati di cui uno piugrave profondo (a N) e uno piugrave piccolo (a S)

Il corpo a nord (Figg2-3-5) ha un fronte tetrastilo e chiude a gomito sulla parete con unrsquoaltra colonna egrave un ldquogioiello in stile ionicordquo (Mavrojannis-Torelli) Presentava molte decorazioni ad ovoli e palmette (spesso ripresi come motivi decorativi in architettura anche durante lrsquoepoca neoclassica) che inquadravano una porta monumentale La trabeazione era invece a cassettoni e variopinta mentre il fregio riccamente decorato con un altorilievo in marmo pentelico su marmo blu di Eleusi

Il loggiato meridionale egrave invece un piccolo loggiato famoso con il nome di Loggetta delle Cariatidi per la particolaritagrave di avere figure femminili in vece delle colonne Questo luogo doveva essere destinato a tomba dellrsquoeroe Cercope per questo le cariatidi portano la patera per le libagioni per lrsquoeroe ivi sepolto

Le cariatidi attualmente visibili sono delle copie delle originali apprezzabili invece al museo dellrsquoAcropoli e al British Museum di Londra

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Fig 2 Ricostruzione grafica dellrsquoEretteo dal lato orientale (da Mavrojannis - Torelli)

Fig 3 Ricostruzione grafica dellrsquoEretteo dal lato settentrionale (da Mavrojannis - Torelli)

Fig 4 Vista dellrsquoEretteo dal lato sud-occidentale

Fig5 Capitelli ionici e trabeazione del loggiato settentrionale

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Fig6 La loggia delle Cariatidi

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ATENE CLASSICA

ACROPOLI IL TEMPIETTO DI ATENA NIKE

Fig 1 Planimetria dellrsquoAcropoli in evidenza il Tempietto di Atena Nike Fig 2 (a destra) Pianta del Tempietto di Atena Nike

Il tempietto di Atena Nike a destra dei Propilei sul Pyrgos egrave un piccolo tempio di piccole dimensioni (m827xm544) anfiprostilo tetrastilo in stile ionico

Anche se di stile differente dal Partenone e secondo Torelli leggermente arcaico il tempio fu realizzato dallo stesso architetto Callicrate e come il Partenone fu decorato da un allievo del laboratorio di Fidia

Come il Partenone lrsquoarco di tempo tra lrsquoinizio e la fine lavori fu piuttosto lungo iniziato infatti nel 449 aC fu terminato soltanto nel 421 aC con la pace di Nicia

Quello che noi vediamo attualmente egrave il frutto della seconda ricostruzione cui il tempietto fu sottoposto nel Novecento (la prima era stata dellrsquoOttocento)

Il fregio che lo adorna rappresenta unrsquoassemblea divina ad oriente e battaglie sugli altri lati egrave visibile al museo dellrsquoAcropoli nella sezione dedicata al tempietto

Il parapetto del recinto apprezzabile in frammenti rappresenta Atena che assiste al sacrificio di una giovenca su un altare Forse indica un sacrificio in onore dei morti della prima guerra del Peloponneso (461 aC)

Nel periodo turco fu utilizzato a fini difensivi per resistere ai veneziani e allrsquouopo smontato Gli scavi hanno rivelato che nel luogo dove ora sorge il tempietto precedentemente si

trovavano un sacello1

Nel tempio si egrave succeduta la presenza di statue (lignea in etagrave arcaica e con ali drsquooro in epoca successiva)

quadrato e diversi altari

1 Il sacello (dal latsacellum) egrave lrsquoarea racchiusa da un recinto che cingeva un altare

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Fig 3 Il Tempietto visto dai Propilei (Martin) Fig 4 Vista occidentale del tempietto ai nostri

giorni

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ATENE CLASSICA

LrsquoACROPOLI E IL SUO SVILUPPO

Fig 1 Rappresentazione figurata della cittagrave intorno al sec V a C In rosso egrave evidenziata la cittagrave alta o ακρόπολις contrapposta alla cittagrave bassa o υποπόλις

LrsquoAcropoli (da άκρο- punto estremo piugrave alto e πόλις cittagrave) egrave contrapposta alla cittagrave che si

sviluppa alle sue pendici la ὑπόπολις (voce che tuttavia non egrave mai entrata nelluso comune) o cittagrave bassa che sta sotto Sorge su uno sperone imponente e visibile da molti punti della cittagrave Si presentava inizialmente come un promontorio con poche modeste abitazioni

Lrsquoinsediamento sulla cittagrave alta (Ακρόπολις) nasce inizialmente per esigenze difensive si sviluppa tuttavia sempre per la sua posizione dominante e sicura per scopi di rappresentanza e di culto Se infatti precedentemente e durante il periodo arcaico fu destinata a diversi scopi (il piugrave attivo dei quali fu come sede del potere e del Palazzo durante la tirannia dei Pisistratidi) fu perograve alla fine del sec VI con il riformatore Clistene che divenne definitivamente il centro di culto della cittagrave

Anche se salendovi possiamo essere ingannati dallrsquoidea che la roccia costituisca la base sulla quale poggiano direttamente gli edifici in realtagrave lo sperone egrave sovrastato e livellato da una struttura che si estende per unrsquoenorme area (m82 x m305) Questa enorme struttura arriva ad essere alta anche quasi m10 in alcuni punti anche se attualmente nascosta sotto il livello del terreno I muri che la compongono sono sia di contenimento che di (precedenti) fortificazioni come hanno rivelato una serie di sondaggi effettuati nella parte meridionale tra il 1835 e il 1890 (Carpenter)

Il materiale rinvenuto nel basamento egrave costituito di materiale di scarto di varie provenienze in primis di lavorazione dei materiali ma anche di ceramiche e cocci

La poca considerazione della stratificazione e dei i materiali ceramici ritrovati non hanno permesso tuttavia una datazione precisa dei primi interventi condotti per la costruzione del basamento

La datazione precisa di ciascuno strato avrebbe altresigrave aiutato a definire i differenti stadi di lavorazione e il susseguirsi dei cantieri e di conseguenza della forma conferita allrsquoAcropoli stessa

Uno dei piugrave importanti contributi dellrsquoAcropoli attualmente visibile allo sviluppo urbano propriamente detto egrave il fatto di venire a creare unrsquoarea circoscritta in cui gli edifici dialogano tra loro Come piugrave esaustivamente spiegato nella scheda sui Propilei gli edifici dellrsquoAcropoli sono in relazione sia visiva che proporzionale tra loro Generano dunque un insieme non separabile come invece avveniva tra edifici prima di allora

Inoltre (come evidente dalla scheda del Partenone) per la realizzazione dei singoli edifici

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vennero usati specifici accorgimenti costruttivi per ovviare alle alterazioni della percezione visiva

Ciograve vuol dire che oltre ad una grande sapienza e maestria nelle lavorazioni lrsquoarchitettura e lrsquourbanistica greche potevano vantare di una sensibilitagrave eccezionale e una notevole attenzione alla morfologia urbana La percezione della forma dellrsquoedificio non era secondaria alla sua costruzione alla sua collocazione e alla sua decorazione

Lrsquoaspetto dellrsquoAcropoli odierna profondamente mutato da quello che si presentava ai primi archeologi che vi intervenirono In particolare il lato occidentale dellrsquoAcropoli egrave cambiato radicalmente con i lavori effettuati tra il 1836 e la fine del XIX secolo Il vecchio accesso era il Tholikograve chiuso con gli scavi di Beuleacute (1852-1853) e venne sostituito dallrsquoaccesso occidentale come visibile in Fig 2 Il Tempietto di Athena Nike fu ricostruito intorno nel 1835-1836 ed egrave visibile davanti alla torre franca o Koulagraves come veniva chiamato durante la dominazione turca

Fig 2 Veduta dellrsquoAcropoli

Fig 3 Planimetria dellrsquoAcropoli e relativi edifici (da Martin)

Partenone

Eretteo Propilei

Tempietto di Atena Nike (in restauro)

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Fig 2 LrsquoAcropoli nel 1850con il vecchio accesso il Tholikograve

Fig1 Lrsquoaccesso allrsquoarea intorno al 1855 Ersquo ben visibile la torre franca sullrsquoangolo sud-occidentale

Fig 2a Acropoli sezione trasversale versante settentrionale (da Carpenter) A Stoa di fronte alla caverna sacra e sorgente di Asclepio B Caverna con la fonte sacra C Muro di Cimone D Muro poligonale primitivo E Muro di ritenzione del secolo v F Strato primitivo di terra G H Terra di riporto del secolo v J Podio del Partenone antecedente K Cella principale del Partenone L Cisterna per lacqua piovana scavata nella roccia

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Fig 2b Acropoli sezione trasversale versante meridionale (da Carpenter) M N Peristilio del primo tempio di Atena N Muro del peristilio settentrionale su cui poggia il porticato delle cariatidi O Mura della cella originaria del primo tempio P Recinto di Pandrosio a ovest dellEretteo Q Rampa di dodici gradini che conduce al livello piugrave alto a est R Muro dellAcropoli ricostruito in tempi moderni S Parte dellAcropoli costruita da Pericle con lunghi blocchi di pietra porosa

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LrsquoAGORArsquo ANTICA

Fig 1 Planimetria dellrsquoAgoragrave (a destra) in evidenza i

due assi principali con i relativi edifici il tempio di Efestio la stoagrave di Attalo e lrsquoOdeo di Agrippa

La nascita dellrsquoAgoragrave egrave di fatto lrsquoevento piugrave importante per la vita politica e la storia

urbanistica della cittagrave Situata inizialmente (in epoca arcaica) attorno al colle dellrsquoAcropoli sulle pendici occidentali

con artigiani e residenti stretti nella valletta tra lrsquoAeropago e la Pnice senza una collocazione precisa viene successivamente collocata su un sito specifico a nord dellrsquoAcropoli a seguito degli avvenimenti politici e alle conseguenti misure legislative adottate nei secc VII-VI aC da Draconte e da Solone

A questrsquoultimo in particolare si deve la prima Costituzione democratica e a misure che portarono alla fioritura di unrsquointensa attivitagrave produttiva artigianale e come conseguenza di questo di un intenso commercio che continueragrave per oltre due secoli

La decisione di dare una cornice architettonica al regime soloniano sancisce definitivamente lrsquoorientamento democratico delle sue riforme

LrsquoAgoragrave era la sede degli edifici pubblici e delle funzioni commerciali posta a differenza dellrsquoAcropoli nella cittagrave bassa e in luighi dove fosse piugrave facile raggiungere i porti

Come i luoghi sacri con il tegravemenos anche le aree delle agoragrave erano ben delimitate Solitamente anche sullrsquoagoragrave vigevano dei limiti religiosi e la sacralitagrave di questi limiti contribuiva alla composizione architettonica degli edifici dellrsquoagoragrave stessa

Giagrave dai secoli VIII e VII anche fuori da Atene il procedimento per la costituzione dellrsquoagoragrave era lo stesso la cinta di mura viene sostituita da un portico (prima colonnato in legno) prima solo su un lato poi a cingere unrsquoarea comunicando con lrsquoarea scoperta e con gli altri edifici vicini

La nuova agoragrave viene costruita sul posto delle necropoli Anche se non regolare come quella di Mileto ma anzi piugrave rispondente ad un processo costitutivo progressivo lrsquoagoragrave antica risponde comunque a dei criteri Le sue strade costituiscono infatti limiti di aree funzionali Lrsquoasse nord-sud delimitato da cippi contiene lrsquoarea amministrativa (prytanikon Bouleterion successivamente archivi) e religiosa (culto di Demetra Apollo Patroos e Zeus Fratrio e Agoraios) Lrsquoasse diagonale invece che andava da NO a SE era il percorso delle Panatenee

Lrsquoagoragrave cosigrave concepita costituiva un insieme funzionale senza unrsquoorganizzazione precisa Nei secoli V e IV la piazza si regolarizza ma vengono costruiti comunque molti edifici a

riempirla in modo costipato A nord e sud si costruiscono invece portici sui quali si affacciano spazi di amministrazione

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di riunione e aule di tribunale I portici come anche gli edifici religiosi e politici allineati lungo gli assi viari anche se non

regolari o senza ordine apparente rispettano perograve la circolazione nellrsquoarea Un ordine piugrave chiaro verragrave successivamente creato in epoca ellenistica con unrsquoomogeneizzazione delle facciate attraverso colonnati rettilinei

Lrsquoepoca ellenistica vide infatti unrsquointensa attivitagrave urbanistica voluta anche dallrsquoatteggiamento propagandista dei sovrani Lrsquourbanistica ellenistica si ispirava a regole estetiche la valorizzazione delle masse monumentali la ricerca di delimitazione e valorizzazione dello spazio ricerca di unitagrave architettonica attraverso lrsquointerazione o lrsquoassociazione di differenti elementi funzionali ricerca della monumentalitagrave dellrsquoarchitettura urbana (fino ad allora dispersa) attraverso lrsquoimpiego di elementi quali i lunghi colonnati

In questo modo alterando e regolarizzando i principi che avevano ispirato i periodi precedenti vennero gettate le basi dellrsquourbanistica

Fig 3 Veduta dellrsquoarea con gli assi e gli edifici meglio conservati

Fig 4 Tempio di Efestio (da Martin) Si tratta di un tempio periptero dorico (6x13) costruito alla metagrave del V secolo aC Il tempio egrave ben conservato poicheacute destinato a diverse funzioni fino agli anni Trenta del Novecento Sono ancora visibili sulle metope della facciata orientale le fatiche di Ercole e su quelle settentrionale e meridionale le fatiche di Teseo

Odeo di Agrippa

Stoa di Attalo

La via delle Panatenee

Tempio di Efestio

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Fig 6 Ricostruzione della sezione dellrsquoOdeo di Agrippa (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 5 La stoagrave di Attalo (da Martin) La stoagrave che vediamo ora egrave unrsquoopera di ricostruzione da parte della scuola americana di studi classici avvenuta nel 1952-1953

Fig 6 Ricostruzione del prospetto della Stoagrave di Attalo (da Mavrojannis-Torelli)

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL CERAMICO

Fig 1 Planimetria del Keramikos In evidenza il Dipylon il Pompeion la Porta Sacra e la via delle Tombe

Lrsquoarea del Ceramico (Keramikos si trova a poca distanza dallrsquoAgoragrave in direzione NO

Installata lungo il fiume Eridano ospitava il piugrave importante cimitero della cittagrave luogo ufficiale di sepoltura dei soldati caduti nelle guerre (Demosion Sema) oltre che dei privati cittadini

Tucidide lo definigrave laquoil piugrave bel suburbio di Ateneraquo In effetti con la sua posizione leggermente distante dai colli e dalla valle in cui si svolgevano le attivitagrave cittadine poteva dare la sensazione di essere un luogo a seacute

Nellrsquoarea si possono ancora apprezzare le sculture e le opere utilizzate nellrsquoAtene antica per celebrare i defunti numerosi sono i raffinati pezzi scultorei a testimonianza della grande attenzione rivolta al culto dei morti

Lrsquoarea perograve non era destinata soltanto a luogo di sepoltura ma era sede di attivitagrave commerciali laboratori ginnasi Il suo nome non a caso egrave da attribuire a Keramos il fondatore del mestiere dei vasai in questo quartiere (demo Keramegraveis) infatti si produceva vasellame (ceramica) grazie alla materia prima offerta dal fiume

Lrsquoarea molto piugrave estesa di quella che vediamo oggi era suddivisa dalle mura La parte destinata alle sepolture era quella al di fuori delle mura divisa dallrsquointerno dalla piugrave grande porta del mondo antico il Dipylon (letteralmente doppia porta δι-πύλη) la piugrave importante delle tredici porte della cinta temistoclea Il Diplylon rivestiva una grande importanza sia simbolica che architettonica Fu voluto da Temistocle ed eretto come le omonime mura nel 478 aC dopo la vittoria sui persiani si estendeva in maniera articolata a doppio Π per 1800 mq verso lrsquointerno delle mura per assicurare unrsquoefficace difesa e inoltre era la porta dalla quale iniziavano le due manifestazioni piugrave importanti la processione per i misteri eleusini (in direzione appunto di Eleusi) e le Panatenee (lungo il drogravemos a N verso lrsquoAgoragrave)

Lrsquoarea del Dipylon si sviluppava in una articolazione di altre costruzioni importanti il Pompeion e la Porta Sacra

Il Pompeion situato a sinistra del Dipylon era un edificio allungato con unrsquoentrata monumentale che si svolgeva attorno ad una corte peristilia dove venivano preparate le macchine delle Panatenee e che veniva utilizzato come ginnasio nel periodo (4 anni) tra le manifestazioni Venne bruciato da Silla nell 86 aC ricostruito come un edificio a tre navate fu nuovamente incendiato dagli Eruli durante il sacco della cittagrave del 267 dC

La Porta Sacra invece era la porta che immetteva sulla via sacra lrsquoaccesso dei pellegrini

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che arrivavano in cittagrave e provvedeva inoltre al passaggio sullrsquoEridano Il cimitero esterno alle porte1

Le testimonianze dellrsquoarchitettura funeraria cambiano completamente volto tra la fine del V e la fine del IV secolo aC In questo periodo infatti le leggi soloniane di limitazioni al lusso funerario la necessitagrave di reperire materiale per la rapida costruzione delle mura voluta da Temistocle ulteriori limitazioni poste da Demetrio di Falero e una nuova emergenza per la fortificazione delle mura dopo la battaglia di Cheronea imposero austeritagrave allrsquoarchitettura funeraria Piugrave che fermarsi tuttavia questa espressione architettonica evolvette verso nuove forme Si svilupparono cosigrave tumuli per sepolture multiple e recinti che accoglievano le spoglie di piugrave membri della stessa famiglia

era sviluppato nella strada a S verso il Pireo in lunghezza dunque su terrazze contenute da muri in blocchi che racchiudevano le sepolture Le sepolture erano sormontate da tumuli funerari prima rettangolari e poi circolari (XII-VII secolo aC) sui quali erano deposti vasi per le libagioni che dal VIII secolo aC assumono dimensioni imponenti divenendo segravemata (sinonimo di tombe) o segnacoli Cosigrave nasce la tradizione di ldquosegnarerdquo la tomba prima appunto con vasi e poi man mano con rilievi su lastre di dimensioni allungate la stele con raffigurazioni dei giovani defunti ai tamburi di pietra dei tumuli vengono sostituiti monumenti in mattoni crudi

Fig 2 Illustrazione dellrsquoarea In evidenza 1 Dipylon 2 Pompeion 3 Port Sacra 4 Fiume Eridano 5 Via delle Tombe

Fig 3 La via delle Tombe (da Greco)

1 Solone introdusse leggi che vietavano le sepolture in cittagrave

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LA PNICE

Fig 1 Ricostruzione della pianta dellrsquoarea

Clistene politico ateniese (565 aC-492 aC) continuograve lrsquoopera iniziata da Solone e che

tanto influenzograve la cultura e lrsquourbanistica greche Per il raduno delle assemblee lui scelse il colle della Pnice un colle che insieme al colle dellrsquoAeropago al colle delle Ninfe e al colle di Filopappo forma il gruppo di colli antistanti lrsquoAcropoli

Lrsquoassemblea o ekklegravesia secondo la sua riforma era lrsquoadunata popolare dei cittadini della polis

Lrsquoassetto degli elementi necessari allrsquoassemblea ha subito variazioni nel corso del tempo a cominciare dal nome del luogo Il nome Pnice infatti venne attribuito soltanto nella metagrave del sec V per via dei cippi di marmo posti a delimitare lrsquoarea

Sempre dopo la metagrave del secolo si intervenne facendo realizzare una meridiana dallrsquoastronomo Metone mentre nel 404 aC lrsquoarea venne rivoluzionata invertendo la posizione di caves e begravema

La sommitagrave del colle fu spianata ulteriormente per accomodare una cavea artificiale realizzata attraverso un terrapieno sostenuto da un muro di contenimento (Mavrojannis-Torelli) Al centro della cavea si trovava un podio il begravema in cui saliva lrsquooratore in modo da essere visibile agli auditori

Inizialmente il podio era posizionato sul lato settentrionale questo accorgimento era stato utilizzato in modo che gli auditori (ossia i cittadini) avessero di fronte la cittagrave nellrsquoascoltare lrsquooratore

Lrsquoarea fu soggetta ad un rifacimento tra il 330 e il 326 aC con Licurgo In questo periodo venne posta una statua di Zeus sul begravema e progettata unrsquoarticolata stoagrave alle spalle della cavea che perograve non venne mai completata a causa delle vicende politico-militari La stoagrave sarebbe servita ad alloggiare i membri dellrsquoassemblea in caso di maltempo

Per le condizioni politico-militari venne poi eretto un muro parallelo alla stoagrave il diategravechisma o muro intermedio a scopi difensivi Contemporaneamente il luogo destinato

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alle assemblee venne spostato al teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dellrsquoAcropoli

Fig 2 Veduta dellrsquoarea occupata dalla stoagrave

Fig 3 Il podio o begravema

Fig 4 Ricostruzione del complesso della Pnyka ad opera della scuola americana di studi classici

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 6: Apostila Atenas

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La vista dellrsquoAcropoli dai Propilei era la vista di una spianata ricca di ex-voto donari e statue di korai e kouros Seppure gran parte del materiale egrave andato perduto sono comunque giunti a noi le statue ammirabili al museo archeologico e al museo dellrsquoAcropoli

Degli edifici laterali mentre quello sud era puramente di facciata quello nord era destinato a sala per banchetti ma era chiamato anche pinacoteca dato il consistente numero di quadri ivi contenuti e aveva una facciata tristila Mnesicle aveva previsto anche altri due corpi laterali verso lrsquoAcropoli testimoniati dalle testate di pilastro in facciata interna che perograve non furono mai costruiti

Fig 2 Pianta dei Propilei di Mnesicle con

traccia (tratteggiata) dei propilei di Cimone (Martin da Berveacute-Gruben)

Fig 3 Illustrazione della vista di accesso allrsquoAcropoli dai Propilei

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Fig 4 Pianta dellrsquoadeguamento dei Propilei durante lrsquoegemonia dei Franchi

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

ACROPOLI IL PARTENONE

Fig 1 Planimetria dellrsquoAcropoli in evidenza il Partenone Fig2 (a destra) Pianta del Partenone

Il Partenone egrave lrsquoedificio piugrave importante dellrsquoAcropoli e il piugrave rappresentativo della cittagrave di

Atene tanto da esserne diventato il simbolo La sua imponenza la posizione dominante e visibile da molti punti della cittagrave hanno fatto sigrave

che il tempio venisse acquisito quasi simbolicamente da ciascun dominatore della cittagrave Per questo il tempio non egrave stato destinato soltanto al culto di Atena ma ha visto come vedremo piugrave avanti un succedersi di destinazioni seppur sempre come luogo sacro

Lrsquointenzione di costruire un tempio dedicato ad Atena vergine (in greco Παρθένος) era stata manifestata e portata avanti giagrave da tempo Sul luogo dove ora sorge il Partenone infatti si sono rinvenute tracce di templi precedenti al Partenone attuale

I primi templi eretti in onore di Atena erano di dimensioni ridotte e affiancati da altre costruzioni che popolavano lrsquoAcropoli

Come e ancora piugrave delle fortificazioni e della costruzione della stessa Acropoli la costruzione del Partenone egrave legata alle vicende storiche alle battaglie e alle conquiste della cittagrave

Uno degli elementi piugrave importanti del Partenone egrave il fregio questo rappresenta le Panatenee la piugrave importante processione che si svolgeva nellrsquoAtene antica

La processione si svolgeva ogni quattro anni nei mesi di luglio-agosto in onore della protettrice della cittagrave la dea Atena La processione era un vero e proprio festival nel quale si svolgevano numerose cerimonie e sacrifici il piugrave cruento dei quali era lrsquoEcatombe il sacrificio di cento tori

Il fregio egrave rimasto inalterato per la gran parte dellrsquoantichitagrave Appena dopo la metagrave del sec III tuttavia ci fu un grande incendio i cui danni in particolare sul fregio rimangono per noi ancora sconosciuti

Per questo infatti nella seconda metagrave del sec V fu trasformato in chiesa (Fig3) Furono rimosse le parti centrali del frontone e del fregio orientali e successivamente (forse nel sec XII) anche sei parti del fregio per fare delle finestre (tre per ciascun lato)

Dopo la conquista di Atene da parte dei turchi invece venne trasformato in moschea Fu proprio percheacute roccaforte dei turchi che nel 1687 durante la battaglia turco-veneziana con la campagna di Morosini ad Atene il Partenone fu bombardato dai veneziani appostatisi sulla collina antistante lrsquoAcropoli (la collina di Filopappo)

Un primo consistente restauro dellrsquoAcropoli e dunque dei suoi monumenti piugrave importanti

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risale agli anni rsquo70 Attualmente il Partenone egrave oggetto di restauro La tecnica prevalentemente utilizzata egrave quella

dello smontaggio si puograve infatti notare come siano state sottratte le pietre angolari della trabeazione della facciata ovest

Fig 1 Il Partenone come appariva prima del restauro in corso Sono visibili i danni al lato meridionale causati dal bombardamento veneziano e la linea di contatto tra la roccia e il contenimento dellrsquoAcropoli Da qui si puograve comprendere lrsquoimponenza della piattaforma posta a basamento del tempio stesso (cfr anche Fig2)

Fig 2 Sezione tra il basamento dellrsquoAcropoli (versante meridionale) e la piattaforma costruita per erigere il Partenone (6) Si noti come il basamento e le mura di contenimento siano stati costruiti in fasi successive mente la piattaforma del Paretnone abbia costituito un intervento unico(da Carpenter)

Fig 2 Piante rappresentanti il primo Partenone e il successivo costruito dopo il sacco persiano(Istituto Nazionale delle Ricerche wwweiegr)

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Fig3 La trasformazione del Partenone in chiesa (disegno M Korres dal sito del Centro di Documentazione Nazionale del Ministero della Cultura)

Fig 4 Il Partenone nel sec XVII durante la dominazione ottomana in un disegno di MKorres (dal sito del Centro di Documentazione Nazionale del Ministero della Cultura)

A seguire sono elencati e rappresentati gli accorgimenti costruttivi adottati per la

costruzione del Partenone per correggere la percezione visiva degli elementi architettonici e dellrsquoedificio nel suo insieme

Fig 5 Curvatura dello stilobate

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Fig 6 La curvatura dello stilobate era applicata sia al lato lungo che al lato corto

Fig 7 Rastremazione ed entasi delle colonne

Fig 8 Inclinazione verso lrsquointerno delle colonne

Fig 9 Inclinazione verso lrsquointerno degli elementi della trabeazione

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

ACROPOLI LrsquoERETTEO

Fig1 Pianta dellrsquoEretteo LrsquoEretteo si erige su e domina la parte settentrionale dellrsquoarea sacra Fu costruito tra il 421

aC e il 407 aC (durante la guerra del Peloponneso) come tempio di Atena Polias o ldquodella cittagraverdquo (dal termine πόλις) il cui nome derivava da quello di Poseidone Erechteus (nome di un re attico)

Questo egrave un tempio molto importante definito anche archaios naos o tempio vecchio Nei secoli come molti altri edifici vide il susseguirsi di diverse destinazioni trasformato n chiesa nel sec VII e in harem e residenza del comandante della fortezza dellrsquoAcropoli al tempo della dominazione turca

Venne eretto sulle vestigia di altri due tempi uno del sec VI completamente scomparso e uno successivo del quale si possono ancor oggi apprezzare le fondamenta tra lrsquoEretteo e lrsquoAcropoli su parte delle quali venne costruita la loggia delle Cariatidi

Ersquo un edificio molto ricco dal punto di vista funzionale stilistico e architettonico Poneva per la sua progettazione molteplici problematiche sapientemente risolte Pausania lo definigrave ldquoedificio doppiordquo poicheacute doveva condensare nei suoi spazi molteplici luoghi di culto Inoltre lrsquoarea a questo destinata presentava dislivelli anche molto consistenti tra tutti i lati

La ricchezza funzionale e progettuale egrave stata coniugata ad un uso spigliato degli stili e degli elementi decorativi

Lrsquoedificio presenta un corpo centrale rettangolare suddiviso allrsquointerno in quattro sale una comunicante con il portico a est e le altre comunicanti con la loggia a nord Al corpo centrale si annettono molteplici elementi Un primo sul lato orientale un portico prostilo esastilo in stile ionico (Fig 2) su parete chiusa finestrata con semicolonne inoltre altri due corpi in asse (S-N) entrambe colonnati di cui uno piugrave profondo (a N) e uno piugrave piccolo (a S)

Il corpo a nord (Figg2-3-5) ha un fronte tetrastilo e chiude a gomito sulla parete con unrsquoaltra colonna egrave un ldquogioiello in stile ionicordquo (Mavrojannis-Torelli) Presentava molte decorazioni ad ovoli e palmette (spesso ripresi come motivi decorativi in architettura anche durante lrsquoepoca neoclassica) che inquadravano una porta monumentale La trabeazione era invece a cassettoni e variopinta mentre il fregio riccamente decorato con un altorilievo in marmo pentelico su marmo blu di Eleusi

Il loggiato meridionale egrave invece un piccolo loggiato famoso con il nome di Loggetta delle Cariatidi per la particolaritagrave di avere figure femminili in vece delle colonne Questo luogo doveva essere destinato a tomba dellrsquoeroe Cercope per questo le cariatidi portano la patera per le libagioni per lrsquoeroe ivi sepolto

Le cariatidi attualmente visibili sono delle copie delle originali apprezzabili invece al museo dellrsquoAcropoli e al British Museum di Londra

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Fig 2 Ricostruzione grafica dellrsquoEretteo dal lato orientale (da Mavrojannis - Torelli)

Fig 3 Ricostruzione grafica dellrsquoEretteo dal lato settentrionale (da Mavrojannis - Torelli)

Fig 4 Vista dellrsquoEretteo dal lato sud-occidentale

Fig5 Capitelli ionici e trabeazione del loggiato settentrionale

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Fig6 La loggia delle Cariatidi

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ATENE CLASSICA

ACROPOLI IL TEMPIETTO DI ATENA NIKE

Fig 1 Planimetria dellrsquoAcropoli in evidenza il Tempietto di Atena Nike Fig 2 (a destra) Pianta del Tempietto di Atena Nike

Il tempietto di Atena Nike a destra dei Propilei sul Pyrgos egrave un piccolo tempio di piccole dimensioni (m827xm544) anfiprostilo tetrastilo in stile ionico

Anche se di stile differente dal Partenone e secondo Torelli leggermente arcaico il tempio fu realizzato dallo stesso architetto Callicrate e come il Partenone fu decorato da un allievo del laboratorio di Fidia

Come il Partenone lrsquoarco di tempo tra lrsquoinizio e la fine lavori fu piuttosto lungo iniziato infatti nel 449 aC fu terminato soltanto nel 421 aC con la pace di Nicia

Quello che noi vediamo attualmente egrave il frutto della seconda ricostruzione cui il tempietto fu sottoposto nel Novecento (la prima era stata dellrsquoOttocento)

Il fregio che lo adorna rappresenta unrsquoassemblea divina ad oriente e battaglie sugli altri lati egrave visibile al museo dellrsquoAcropoli nella sezione dedicata al tempietto

Il parapetto del recinto apprezzabile in frammenti rappresenta Atena che assiste al sacrificio di una giovenca su un altare Forse indica un sacrificio in onore dei morti della prima guerra del Peloponneso (461 aC)

Nel periodo turco fu utilizzato a fini difensivi per resistere ai veneziani e allrsquouopo smontato Gli scavi hanno rivelato che nel luogo dove ora sorge il tempietto precedentemente si

trovavano un sacello1

Nel tempio si egrave succeduta la presenza di statue (lignea in etagrave arcaica e con ali drsquooro in epoca successiva)

quadrato e diversi altari

1 Il sacello (dal latsacellum) egrave lrsquoarea racchiusa da un recinto che cingeva un altare

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Fig 3 Il Tempietto visto dai Propilei (Martin) Fig 4 Vista occidentale del tempietto ai nostri

giorni

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ATENE CLASSICA

LrsquoACROPOLI E IL SUO SVILUPPO

Fig 1 Rappresentazione figurata della cittagrave intorno al sec V a C In rosso egrave evidenziata la cittagrave alta o ακρόπολις contrapposta alla cittagrave bassa o υποπόλις

LrsquoAcropoli (da άκρο- punto estremo piugrave alto e πόλις cittagrave) egrave contrapposta alla cittagrave che si

sviluppa alle sue pendici la ὑπόπολις (voce che tuttavia non egrave mai entrata nelluso comune) o cittagrave bassa che sta sotto Sorge su uno sperone imponente e visibile da molti punti della cittagrave Si presentava inizialmente come un promontorio con poche modeste abitazioni

Lrsquoinsediamento sulla cittagrave alta (Ακρόπολις) nasce inizialmente per esigenze difensive si sviluppa tuttavia sempre per la sua posizione dominante e sicura per scopi di rappresentanza e di culto Se infatti precedentemente e durante il periodo arcaico fu destinata a diversi scopi (il piugrave attivo dei quali fu come sede del potere e del Palazzo durante la tirannia dei Pisistratidi) fu perograve alla fine del sec VI con il riformatore Clistene che divenne definitivamente il centro di culto della cittagrave

Anche se salendovi possiamo essere ingannati dallrsquoidea che la roccia costituisca la base sulla quale poggiano direttamente gli edifici in realtagrave lo sperone egrave sovrastato e livellato da una struttura che si estende per unrsquoenorme area (m82 x m305) Questa enorme struttura arriva ad essere alta anche quasi m10 in alcuni punti anche se attualmente nascosta sotto il livello del terreno I muri che la compongono sono sia di contenimento che di (precedenti) fortificazioni come hanno rivelato una serie di sondaggi effettuati nella parte meridionale tra il 1835 e il 1890 (Carpenter)

Il materiale rinvenuto nel basamento egrave costituito di materiale di scarto di varie provenienze in primis di lavorazione dei materiali ma anche di ceramiche e cocci

La poca considerazione della stratificazione e dei i materiali ceramici ritrovati non hanno permesso tuttavia una datazione precisa dei primi interventi condotti per la costruzione del basamento

La datazione precisa di ciascuno strato avrebbe altresigrave aiutato a definire i differenti stadi di lavorazione e il susseguirsi dei cantieri e di conseguenza della forma conferita allrsquoAcropoli stessa

Uno dei piugrave importanti contributi dellrsquoAcropoli attualmente visibile allo sviluppo urbano propriamente detto egrave il fatto di venire a creare unrsquoarea circoscritta in cui gli edifici dialogano tra loro Come piugrave esaustivamente spiegato nella scheda sui Propilei gli edifici dellrsquoAcropoli sono in relazione sia visiva che proporzionale tra loro Generano dunque un insieme non separabile come invece avveniva tra edifici prima di allora

Inoltre (come evidente dalla scheda del Partenone) per la realizzazione dei singoli edifici

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vennero usati specifici accorgimenti costruttivi per ovviare alle alterazioni della percezione visiva

Ciograve vuol dire che oltre ad una grande sapienza e maestria nelle lavorazioni lrsquoarchitettura e lrsquourbanistica greche potevano vantare di una sensibilitagrave eccezionale e una notevole attenzione alla morfologia urbana La percezione della forma dellrsquoedificio non era secondaria alla sua costruzione alla sua collocazione e alla sua decorazione

Lrsquoaspetto dellrsquoAcropoli odierna profondamente mutato da quello che si presentava ai primi archeologi che vi intervenirono In particolare il lato occidentale dellrsquoAcropoli egrave cambiato radicalmente con i lavori effettuati tra il 1836 e la fine del XIX secolo Il vecchio accesso era il Tholikograve chiuso con gli scavi di Beuleacute (1852-1853) e venne sostituito dallrsquoaccesso occidentale come visibile in Fig 2 Il Tempietto di Athena Nike fu ricostruito intorno nel 1835-1836 ed egrave visibile davanti alla torre franca o Koulagraves come veniva chiamato durante la dominazione turca

Fig 2 Veduta dellrsquoAcropoli

Fig 3 Planimetria dellrsquoAcropoli e relativi edifici (da Martin)

Partenone

Eretteo Propilei

Tempietto di Atena Nike (in restauro)

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Fig 2 LrsquoAcropoli nel 1850con il vecchio accesso il Tholikograve

Fig1 Lrsquoaccesso allrsquoarea intorno al 1855 Ersquo ben visibile la torre franca sullrsquoangolo sud-occidentale

Fig 2a Acropoli sezione trasversale versante settentrionale (da Carpenter) A Stoa di fronte alla caverna sacra e sorgente di Asclepio B Caverna con la fonte sacra C Muro di Cimone D Muro poligonale primitivo E Muro di ritenzione del secolo v F Strato primitivo di terra G H Terra di riporto del secolo v J Podio del Partenone antecedente K Cella principale del Partenone L Cisterna per lacqua piovana scavata nella roccia

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Fig 2b Acropoli sezione trasversale versante meridionale (da Carpenter) M N Peristilio del primo tempio di Atena N Muro del peristilio settentrionale su cui poggia il porticato delle cariatidi O Mura della cella originaria del primo tempio P Recinto di Pandrosio a ovest dellEretteo Q Rampa di dodici gradini che conduce al livello piugrave alto a est R Muro dellAcropoli ricostruito in tempi moderni S Parte dellAcropoli costruita da Pericle con lunghi blocchi di pietra porosa

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LrsquoAGORArsquo ANTICA

Fig 1 Planimetria dellrsquoAgoragrave (a destra) in evidenza i

due assi principali con i relativi edifici il tempio di Efestio la stoagrave di Attalo e lrsquoOdeo di Agrippa

La nascita dellrsquoAgoragrave egrave di fatto lrsquoevento piugrave importante per la vita politica e la storia

urbanistica della cittagrave Situata inizialmente (in epoca arcaica) attorno al colle dellrsquoAcropoli sulle pendici occidentali

con artigiani e residenti stretti nella valletta tra lrsquoAeropago e la Pnice senza una collocazione precisa viene successivamente collocata su un sito specifico a nord dellrsquoAcropoli a seguito degli avvenimenti politici e alle conseguenti misure legislative adottate nei secc VII-VI aC da Draconte e da Solone

A questrsquoultimo in particolare si deve la prima Costituzione democratica e a misure che portarono alla fioritura di unrsquointensa attivitagrave produttiva artigianale e come conseguenza di questo di un intenso commercio che continueragrave per oltre due secoli

La decisione di dare una cornice architettonica al regime soloniano sancisce definitivamente lrsquoorientamento democratico delle sue riforme

LrsquoAgoragrave era la sede degli edifici pubblici e delle funzioni commerciali posta a differenza dellrsquoAcropoli nella cittagrave bassa e in luighi dove fosse piugrave facile raggiungere i porti

Come i luoghi sacri con il tegravemenos anche le aree delle agoragrave erano ben delimitate Solitamente anche sullrsquoagoragrave vigevano dei limiti religiosi e la sacralitagrave di questi limiti contribuiva alla composizione architettonica degli edifici dellrsquoagoragrave stessa

Giagrave dai secoli VIII e VII anche fuori da Atene il procedimento per la costituzione dellrsquoagoragrave era lo stesso la cinta di mura viene sostituita da un portico (prima colonnato in legno) prima solo su un lato poi a cingere unrsquoarea comunicando con lrsquoarea scoperta e con gli altri edifici vicini

La nuova agoragrave viene costruita sul posto delle necropoli Anche se non regolare come quella di Mileto ma anzi piugrave rispondente ad un processo costitutivo progressivo lrsquoagoragrave antica risponde comunque a dei criteri Le sue strade costituiscono infatti limiti di aree funzionali Lrsquoasse nord-sud delimitato da cippi contiene lrsquoarea amministrativa (prytanikon Bouleterion successivamente archivi) e religiosa (culto di Demetra Apollo Patroos e Zeus Fratrio e Agoraios) Lrsquoasse diagonale invece che andava da NO a SE era il percorso delle Panatenee

Lrsquoagoragrave cosigrave concepita costituiva un insieme funzionale senza unrsquoorganizzazione precisa Nei secoli V e IV la piazza si regolarizza ma vengono costruiti comunque molti edifici a

riempirla in modo costipato A nord e sud si costruiscono invece portici sui quali si affacciano spazi di amministrazione

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di riunione e aule di tribunale I portici come anche gli edifici religiosi e politici allineati lungo gli assi viari anche se non

regolari o senza ordine apparente rispettano perograve la circolazione nellrsquoarea Un ordine piugrave chiaro verragrave successivamente creato in epoca ellenistica con unrsquoomogeneizzazione delle facciate attraverso colonnati rettilinei

Lrsquoepoca ellenistica vide infatti unrsquointensa attivitagrave urbanistica voluta anche dallrsquoatteggiamento propagandista dei sovrani Lrsquourbanistica ellenistica si ispirava a regole estetiche la valorizzazione delle masse monumentali la ricerca di delimitazione e valorizzazione dello spazio ricerca di unitagrave architettonica attraverso lrsquointerazione o lrsquoassociazione di differenti elementi funzionali ricerca della monumentalitagrave dellrsquoarchitettura urbana (fino ad allora dispersa) attraverso lrsquoimpiego di elementi quali i lunghi colonnati

In questo modo alterando e regolarizzando i principi che avevano ispirato i periodi precedenti vennero gettate le basi dellrsquourbanistica

Fig 3 Veduta dellrsquoarea con gli assi e gli edifici meglio conservati

Fig 4 Tempio di Efestio (da Martin) Si tratta di un tempio periptero dorico (6x13) costruito alla metagrave del V secolo aC Il tempio egrave ben conservato poicheacute destinato a diverse funzioni fino agli anni Trenta del Novecento Sono ancora visibili sulle metope della facciata orientale le fatiche di Ercole e su quelle settentrionale e meridionale le fatiche di Teseo

Odeo di Agrippa

Stoa di Attalo

La via delle Panatenee

Tempio di Efestio

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Fig 6 Ricostruzione della sezione dellrsquoOdeo di Agrippa (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 5 La stoagrave di Attalo (da Martin) La stoagrave che vediamo ora egrave unrsquoopera di ricostruzione da parte della scuola americana di studi classici avvenuta nel 1952-1953

Fig 6 Ricostruzione del prospetto della Stoagrave di Attalo (da Mavrojannis-Torelli)

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL CERAMICO

Fig 1 Planimetria del Keramikos In evidenza il Dipylon il Pompeion la Porta Sacra e la via delle Tombe

Lrsquoarea del Ceramico (Keramikos si trova a poca distanza dallrsquoAgoragrave in direzione NO

Installata lungo il fiume Eridano ospitava il piugrave importante cimitero della cittagrave luogo ufficiale di sepoltura dei soldati caduti nelle guerre (Demosion Sema) oltre che dei privati cittadini

Tucidide lo definigrave laquoil piugrave bel suburbio di Ateneraquo In effetti con la sua posizione leggermente distante dai colli e dalla valle in cui si svolgevano le attivitagrave cittadine poteva dare la sensazione di essere un luogo a seacute

Nellrsquoarea si possono ancora apprezzare le sculture e le opere utilizzate nellrsquoAtene antica per celebrare i defunti numerosi sono i raffinati pezzi scultorei a testimonianza della grande attenzione rivolta al culto dei morti

Lrsquoarea perograve non era destinata soltanto a luogo di sepoltura ma era sede di attivitagrave commerciali laboratori ginnasi Il suo nome non a caso egrave da attribuire a Keramos il fondatore del mestiere dei vasai in questo quartiere (demo Keramegraveis) infatti si produceva vasellame (ceramica) grazie alla materia prima offerta dal fiume

Lrsquoarea molto piugrave estesa di quella che vediamo oggi era suddivisa dalle mura La parte destinata alle sepolture era quella al di fuori delle mura divisa dallrsquointerno dalla piugrave grande porta del mondo antico il Dipylon (letteralmente doppia porta δι-πύλη) la piugrave importante delle tredici porte della cinta temistoclea Il Diplylon rivestiva una grande importanza sia simbolica che architettonica Fu voluto da Temistocle ed eretto come le omonime mura nel 478 aC dopo la vittoria sui persiani si estendeva in maniera articolata a doppio Π per 1800 mq verso lrsquointerno delle mura per assicurare unrsquoefficace difesa e inoltre era la porta dalla quale iniziavano le due manifestazioni piugrave importanti la processione per i misteri eleusini (in direzione appunto di Eleusi) e le Panatenee (lungo il drogravemos a N verso lrsquoAgoragrave)

Lrsquoarea del Dipylon si sviluppava in una articolazione di altre costruzioni importanti il Pompeion e la Porta Sacra

Il Pompeion situato a sinistra del Dipylon era un edificio allungato con unrsquoentrata monumentale che si svolgeva attorno ad una corte peristilia dove venivano preparate le macchine delle Panatenee e che veniva utilizzato come ginnasio nel periodo (4 anni) tra le manifestazioni Venne bruciato da Silla nell 86 aC ricostruito come un edificio a tre navate fu nuovamente incendiato dagli Eruli durante il sacco della cittagrave del 267 dC

La Porta Sacra invece era la porta che immetteva sulla via sacra lrsquoaccesso dei pellegrini

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che arrivavano in cittagrave e provvedeva inoltre al passaggio sullrsquoEridano Il cimitero esterno alle porte1

Le testimonianze dellrsquoarchitettura funeraria cambiano completamente volto tra la fine del V e la fine del IV secolo aC In questo periodo infatti le leggi soloniane di limitazioni al lusso funerario la necessitagrave di reperire materiale per la rapida costruzione delle mura voluta da Temistocle ulteriori limitazioni poste da Demetrio di Falero e una nuova emergenza per la fortificazione delle mura dopo la battaglia di Cheronea imposero austeritagrave allrsquoarchitettura funeraria Piugrave che fermarsi tuttavia questa espressione architettonica evolvette verso nuove forme Si svilupparono cosigrave tumuli per sepolture multiple e recinti che accoglievano le spoglie di piugrave membri della stessa famiglia

era sviluppato nella strada a S verso il Pireo in lunghezza dunque su terrazze contenute da muri in blocchi che racchiudevano le sepolture Le sepolture erano sormontate da tumuli funerari prima rettangolari e poi circolari (XII-VII secolo aC) sui quali erano deposti vasi per le libagioni che dal VIII secolo aC assumono dimensioni imponenti divenendo segravemata (sinonimo di tombe) o segnacoli Cosigrave nasce la tradizione di ldquosegnarerdquo la tomba prima appunto con vasi e poi man mano con rilievi su lastre di dimensioni allungate la stele con raffigurazioni dei giovani defunti ai tamburi di pietra dei tumuli vengono sostituiti monumenti in mattoni crudi

Fig 2 Illustrazione dellrsquoarea In evidenza 1 Dipylon 2 Pompeion 3 Port Sacra 4 Fiume Eridano 5 Via delle Tombe

Fig 3 La via delle Tombe (da Greco)

1 Solone introdusse leggi che vietavano le sepolture in cittagrave

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LA PNICE

Fig 1 Ricostruzione della pianta dellrsquoarea

Clistene politico ateniese (565 aC-492 aC) continuograve lrsquoopera iniziata da Solone e che

tanto influenzograve la cultura e lrsquourbanistica greche Per il raduno delle assemblee lui scelse il colle della Pnice un colle che insieme al colle dellrsquoAeropago al colle delle Ninfe e al colle di Filopappo forma il gruppo di colli antistanti lrsquoAcropoli

Lrsquoassemblea o ekklegravesia secondo la sua riforma era lrsquoadunata popolare dei cittadini della polis

Lrsquoassetto degli elementi necessari allrsquoassemblea ha subito variazioni nel corso del tempo a cominciare dal nome del luogo Il nome Pnice infatti venne attribuito soltanto nella metagrave del sec V per via dei cippi di marmo posti a delimitare lrsquoarea

Sempre dopo la metagrave del secolo si intervenne facendo realizzare una meridiana dallrsquoastronomo Metone mentre nel 404 aC lrsquoarea venne rivoluzionata invertendo la posizione di caves e begravema

La sommitagrave del colle fu spianata ulteriormente per accomodare una cavea artificiale realizzata attraverso un terrapieno sostenuto da un muro di contenimento (Mavrojannis-Torelli) Al centro della cavea si trovava un podio il begravema in cui saliva lrsquooratore in modo da essere visibile agli auditori

Inizialmente il podio era posizionato sul lato settentrionale questo accorgimento era stato utilizzato in modo che gli auditori (ossia i cittadini) avessero di fronte la cittagrave nellrsquoascoltare lrsquooratore

Lrsquoarea fu soggetta ad un rifacimento tra il 330 e il 326 aC con Licurgo In questo periodo venne posta una statua di Zeus sul begravema e progettata unrsquoarticolata stoagrave alle spalle della cavea che perograve non venne mai completata a causa delle vicende politico-militari La stoagrave sarebbe servita ad alloggiare i membri dellrsquoassemblea in caso di maltempo

Per le condizioni politico-militari venne poi eretto un muro parallelo alla stoagrave il diategravechisma o muro intermedio a scopi difensivi Contemporaneamente il luogo destinato

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alle assemblee venne spostato al teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dellrsquoAcropoli

Fig 2 Veduta dellrsquoarea occupata dalla stoagrave

Fig 3 Il podio o begravema

Fig 4 Ricostruzione del complesso della Pnyka ad opera della scuola americana di studi classici

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 7: Apostila Atenas

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Fig 4 Pianta dellrsquoadeguamento dei Propilei durante lrsquoegemonia dei Franchi

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

ACROPOLI IL PARTENONE

Fig 1 Planimetria dellrsquoAcropoli in evidenza il Partenone Fig2 (a destra) Pianta del Partenone

Il Partenone egrave lrsquoedificio piugrave importante dellrsquoAcropoli e il piugrave rappresentativo della cittagrave di

Atene tanto da esserne diventato il simbolo La sua imponenza la posizione dominante e visibile da molti punti della cittagrave hanno fatto sigrave

che il tempio venisse acquisito quasi simbolicamente da ciascun dominatore della cittagrave Per questo il tempio non egrave stato destinato soltanto al culto di Atena ma ha visto come vedremo piugrave avanti un succedersi di destinazioni seppur sempre come luogo sacro

Lrsquointenzione di costruire un tempio dedicato ad Atena vergine (in greco Παρθένος) era stata manifestata e portata avanti giagrave da tempo Sul luogo dove ora sorge il Partenone infatti si sono rinvenute tracce di templi precedenti al Partenone attuale

I primi templi eretti in onore di Atena erano di dimensioni ridotte e affiancati da altre costruzioni che popolavano lrsquoAcropoli

Come e ancora piugrave delle fortificazioni e della costruzione della stessa Acropoli la costruzione del Partenone egrave legata alle vicende storiche alle battaglie e alle conquiste della cittagrave

Uno degli elementi piugrave importanti del Partenone egrave il fregio questo rappresenta le Panatenee la piugrave importante processione che si svolgeva nellrsquoAtene antica

La processione si svolgeva ogni quattro anni nei mesi di luglio-agosto in onore della protettrice della cittagrave la dea Atena La processione era un vero e proprio festival nel quale si svolgevano numerose cerimonie e sacrifici il piugrave cruento dei quali era lrsquoEcatombe il sacrificio di cento tori

Il fregio egrave rimasto inalterato per la gran parte dellrsquoantichitagrave Appena dopo la metagrave del sec III tuttavia ci fu un grande incendio i cui danni in particolare sul fregio rimangono per noi ancora sconosciuti

Per questo infatti nella seconda metagrave del sec V fu trasformato in chiesa (Fig3) Furono rimosse le parti centrali del frontone e del fregio orientali e successivamente (forse nel sec XII) anche sei parti del fregio per fare delle finestre (tre per ciascun lato)

Dopo la conquista di Atene da parte dei turchi invece venne trasformato in moschea Fu proprio percheacute roccaforte dei turchi che nel 1687 durante la battaglia turco-veneziana con la campagna di Morosini ad Atene il Partenone fu bombardato dai veneziani appostatisi sulla collina antistante lrsquoAcropoli (la collina di Filopappo)

Un primo consistente restauro dellrsquoAcropoli e dunque dei suoi monumenti piugrave importanti

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risale agli anni rsquo70 Attualmente il Partenone egrave oggetto di restauro La tecnica prevalentemente utilizzata egrave quella

dello smontaggio si puograve infatti notare come siano state sottratte le pietre angolari della trabeazione della facciata ovest

Fig 1 Il Partenone come appariva prima del restauro in corso Sono visibili i danni al lato meridionale causati dal bombardamento veneziano e la linea di contatto tra la roccia e il contenimento dellrsquoAcropoli Da qui si puograve comprendere lrsquoimponenza della piattaforma posta a basamento del tempio stesso (cfr anche Fig2)

Fig 2 Sezione tra il basamento dellrsquoAcropoli (versante meridionale) e la piattaforma costruita per erigere il Partenone (6) Si noti come il basamento e le mura di contenimento siano stati costruiti in fasi successive mente la piattaforma del Paretnone abbia costituito un intervento unico(da Carpenter)

Fig 2 Piante rappresentanti il primo Partenone e il successivo costruito dopo il sacco persiano(Istituto Nazionale delle Ricerche wwweiegr)

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Fig3 La trasformazione del Partenone in chiesa (disegno M Korres dal sito del Centro di Documentazione Nazionale del Ministero della Cultura)

Fig 4 Il Partenone nel sec XVII durante la dominazione ottomana in un disegno di MKorres (dal sito del Centro di Documentazione Nazionale del Ministero della Cultura)

A seguire sono elencati e rappresentati gli accorgimenti costruttivi adottati per la

costruzione del Partenone per correggere la percezione visiva degli elementi architettonici e dellrsquoedificio nel suo insieme

Fig 5 Curvatura dello stilobate

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Fig 6 La curvatura dello stilobate era applicata sia al lato lungo che al lato corto

Fig 7 Rastremazione ed entasi delle colonne

Fig 8 Inclinazione verso lrsquointerno delle colonne

Fig 9 Inclinazione verso lrsquointerno degli elementi della trabeazione

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

ACROPOLI LrsquoERETTEO

Fig1 Pianta dellrsquoEretteo LrsquoEretteo si erige su e domina la parte settentrionale dellrsquoarea sacra Fu costruito tra il 421

aC e il 407 aC (durante la guerra del Peloponneso) come tempio di Atena Polias o ldquodella cittagraverdquo (dal termine πόλις) il cui nome derivava da quello di Poseidone Erechteus (nome di un re attico)

Questo egrave un tempio molto importante definito anche archaios naos o tempio vecchio Nei secoli come molti altri edifici vide il susseguirsi di diverse destinazioni trasformato n chiesa nel sec VII e in harem e residenza del comandante della fortezza dellrsquoAcropoli al tempo della dominazione turca

Venne eretto sulle vestigia di altri due tempi uno del sec VI completamente scomparso e uno successivo del quale si possono ancor oggi apprezzare le fondamenta tra lrsquoEretteo e lrsquoAcropoli su parte delle quali venne costruita la loggia delle Cariatidi

Ersquo un edificio molto ricco dal punto di vista funzionale stilistico e architettonico Poneva per la sua progettazione molteplici problematiche sapientemente risolte Pausania lo definigrave ldquoedificio doppiordquo poicheacute doveva condensare nei suoi spazi molteplici luoghi di culto Inoltre lrsquoarea a questo destinata presentava dislivelli anche molto consistenti tra tutti i lati

La ricchezza funzionale e progettuale egrave stata coniugata ad un uso spigliato degli stili e degli elementi decorativi

Lrsquoedificio presenta un corpo centrale rettangolare suddiviso allrsquointerno in quattro sale una comunicante con il portico a est e le altre comunicanti con la loggia a nord Al corpo centrale si annettono molteplici elementi Un primo sul lato orientale un portico prostilo esastilo in stile ionico (Fig 2) su parete chiusa finestrata con semicolonne inoltre altri due corpi in asse (S-N) entrambe colonnati di cui uno piugrave profondo (a N) e uno piugrave piccolo (a S)

Il corpo a nord (Figg2-3-5) ha un fronte tetrastilo e chiude a gomito sulla parete con unrsquoaltra colonna egrave un ldquogioiello in stile ionicordquo (Mavrojannis-Torelli) Presentava molte decorazioni ad ovoli e palmette (spesso ripresi come motivi decorativi in architettura anche durante lrsquoepoca neoclassica) che inquadravano una porta monumentale La trabeazione era invece a cassettoni e variopinta mentre il fregio riccamente decorato con un altorilievo in marmo pentelico su marmo blu di Eleusi

Il loggiato meridionale egrave invece un piccolo loggiato famoso con il nome di Loggetta delle Cariatidi per la particolaritagrave di avere figure femminili in vece delle colonne Questo luogo doveva essere destinato a tomba dellrsquoeroe Cercope per questo le cariatidi portano la patera per le libagioni per lrsquoeroe ivi sepolto

Le cariatidi attualmente visibili sono delle copie delle originali apprezzabili invece al museo dellrsquoAcropoli e al British Museum di Londra

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Fig 2 Ricostruzione grafica dellrsquoEretteo dal lato orientale (da Mavrojannis - Torelli)

Fig 3 Ricostruzione grafica dellrsquoEretteo dal lato settentrionale (da Mavrojannis - Torelli)

Fig 4 Vista dellrsquoEretteo dal lato sud-occidentale

Fig5 Capitelli ionici e trabeazione del loggiato settentrionale

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Fig6 La loggia delle Cariatidi

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ATENE CLASSICA

ACROPOLI IL TEMPIETTO DI ATENA NIKE

Fig 1 Planimetria dellrsquoAcropoli in evidenza il Tempietto di Atena Nike Fig 2 (a destra) Pianta del Tempietto di Atena Nike

Il tempietto di Atena Nike a destra dei Propilei sul Pyrgos egrave un piccolo tempio di piccole dimensioni (m827xm544) anfiprostilo tetrastilo in stile ionico

Anche se di stile differente dal Partenone e secondo Torelli leggermente arcaico il tempio fu realizzato dallo stesso architetto Callicrate e come il Partenone fu decorato da un allievo del laboratorio di Fidia

Come il Partenone lrsquoarco di tempo tra lrsquoinizio e la fine lavori fu piuttosto lungo iniziato infatti nel 449 aC fu terminato soltanto nel 421 aC con la pace di Nicia

Quello che noi vediamo attualmente egrave il frutto della seconda ricostruzione cui il tempietto fu sottoposto nel Novecento (la prima era stata dellrsquoOttocento)

Il fregio che lo adorna rappresenta unrsquoassemblea divina ad oriente e battaglie sugli altri lati egrave visibile al museo dellrsquoAcropoli nella sezione dedicata al tempietto

Il parapetto del recinto apprezzabile in frammenti rappresenta Atena che assiste al sacrificio di una giovenca su un altare Forse indica un sacrificio in onore dei morti della prima guerra del Peloponneso (461 aC)

Nel periodo turco fu utilizzato a fini difensivi per resistere ai veneziani e allrsquouopo smontato Gli scavi hanno rivelato che nel luogo dove ora sorge il tempietto precedentemente si

trovavano un sacello1

Nel tempio si egrave succeduta la presenza di statue (lignea in etagrave arcaica e con ali drsquooro in epoca successiva)

quadrato e diversi altari

1 Il sacello (dal latsacellum) egrave lrsquoarea racchiusa da un recinto che cingeva un altare

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Fig 3 Il Tempietto visto dai Propilei (Martin) Fig 4 Vista occidentale del tempietto ai nostri

giorni

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ATENE CLASSICA

LrsquoACROPOLI E IL SUO SVILUPPO

Fig 1 Rappresentazione figurata della cittagrave intorno al sec V a C In rosso egrave evidenziata la cittagrave alta o ακρόπολις contrapposta alla cittagrave bassa o υποπόλις

LrsquoAcropoli (da άκρο- punto estremo piugrave alto e πόλις cittagrave) egrave contrapposta alla cittagrave che si

sviluppa alle sue pendici la ὑπόπολις (voce che tuttavia non egrave mai entrata nelluso comune) o cittagrave bassa che sta sotto Sorge su uno sperone imponente e visibile da molti punti della cittagrave Si presentava inizialmente come un promontorio con poche modeste abitazioni

Lrsquoinsediamento sulla cittagrave alta (Ακρόπολις) nasce inizialmente per esigenze difensive si sviluppa tuttavia sempre per la sua posizione dominante e sicura per scopi di rappresentanza e di culto Se infatti precedentemente e durante il periodo arcaico fu destinata a diversi scopi (il piugrave attivo dei quali fu come sede del potere e del Palazzo durante la tirannia dei Pisistratidi) fu perograve alla fine del sec VI con il riformatore Clistene che divenne definitivamente il centro di culto della cittagrave

Anche se salendovi possiamo essere ingannati dallrsquoidea che la roccia costituisca la base sulla quale poggiano direttamente gli edifici in realtagrave lo sperone egrave sovrastato e livellato da una struttura che si estende per unrsquoenorme area (m82 x m305) Questa enorme struttura arriva ad essere alta anche quasi m10 in alcuni punti anche se attualmente nascosta sotto il livello del terreno I muri che la compongono sono sia di contenimento che di (precedenti) fortificazioni come hanno rivelato una serie di sondaggi effettuati nella parte meridionale tra il 1835 e il 1890 (Carpenter)

Il materiale rinvenuto nel basamento egrave costituito di materiale di scarto di varie provenienze in primis di lavorazione dei materiali ma anche di ceramiche e cocci

La poca considerazione della stratificazione e dei i materiali ceramici ritrovati non hanno permesso tuttavia una datazione precisa dei primi interventi condotti per la costruzione del basamento

La datazione precisa di ciascuno strato avrebbe altresigrave aiutato a definire i differenti stadi di lavorazione e il susseguirsi dei cantieri e di conseguenza della forma conferita allrsquoAcropoli stessa

Uno dei piugrave importanti contributi dellrsquoAcropoli attualmente visibile allo sviluppo urbano propriamente detto egrave il fatto di venire a creare unrsquoarea circoscritta in cui gli edifici dialogano tra loro Come piugrave esaustivamente spiegato nella scheda sui Propilei gli edifici dellrsquoAcropoli sono in relazione sia visiva che proporzionale tra loro Generano dunque un insieme non separabile come invece avveniva tra edifici prima di allora

Inoltre (come evidente dalla scheda del Partenone) per la realizzazione dei singoli edifici

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vennero usati specifici accorgimenti costruttivi per ovviare alle alterazioni della percezione visiva

Ciograve vuol dire che oltre ad una grande sapienza e maestria nelle lavorazioni lrsquoarchitettura e lrsquourbanistica greche potevano vantare di una sensibilitagrave eccezionale e una notevole attenzione alla morfologia urbana La percezione della forma dellrsquoedificio non era secondaria alla sua costruzione alla sua collocazione e alla sua decorazione

Lrsquoaspetto dellrsquoAcropoli odierna profondamente mutato da quello che si presentava ai primi archeologi che vi intervenirono In particolare il lato occidentale dellrsquoAcropoli egrave cambiato radicalmente con i lavori effettuati tra il 1836 e la fine del XIX secolo Il vecchio accesso era il Tholikograve chiuso con gli scavi di Beuleacute (1852-1853) e venne sostituito dallrsquoaccesso occidentale come visibile in Fig 2 Il Tempietto di Athena Nike fu ricostruito intorno nel 1835-1836 ed egrave visibile davanti alla torre franca o Koulagraves come veniva chiamato durante la dominazione turca

Fig 2 Veduta dellrsquoAcropoli

Fig 3 Planimetria dellrsquoAcropoli e relativi edifici (da Martin)

Partenone

Eretteo Propilei

Tempietto di Atena Nike (in restauro)

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Fig 2 LrsquoAcropoli nel 1850con il vecchio accesso il Tholikograve

Fig1 Lrsquoaccesso allrsquoarea intorno al 1855 Ersquo ben visibile la torre franca sullrsquoangolo sud-occidentale

Fig 2a Acropoli sezione trasversale versante settentrionale (da Carpenter) A Stoa di fronte alla caverna sacra e sorgente di Asclepio B Caverna con la fonte sacra C Muro di Cimone D Muro poligonale primitivo E Muro di ritenzione del secolo v F Strato primitivo di terra G H Terra di riporto del secolo v J Podio del Partenone antecedente K Cella principale del Partenone L Cisterna per lacqua piovana scavata nella roccia

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Fig 2b Acropoli sezione trasversale versante meridionale (da Carpenter) M N Peristilio del primo tempio di Atena N Muro del peristilio settentrionale su cui poggia il porticato delle cariatidi O Mura della cella originaria del primo tempio P Recinto di Pandrosio a ovest dellEretteo Q Rampa di dodici gradini che conduce al livello piugrave alto a est R Muro dellAcropoli ricostruito in tempi moderni S Parte dellAcropoli costruita da Pericle con lunghi blocchi di pietra porosa

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LrsquoAGORArsquo ANTICA

Fig 1 Planimetria dellrsquoAgoragrave (a destra) in evidenza i

due assi principali con i relativi edifici il tempio di Efestio la stoagrave di Attalo e lrsquoOdeo di Agrippa

La nascita dellrsquoAgoragrave egrave di fatto lrsquoevento piugrave importante per la vita politica e la storia

urbanistica della cittagrave Situata inizialmente (in epoca arcaica) attorno al colle dellrsquoAcropoli sulle pendici occidentali

con artigiani e residenti stretti nella valletta tra lrsquoAeropago e la Pnice senza una collocazione precisa viene successivamente collocata su un sito specifico a nord dellrsquoAcropoli a seguito degli avvenimenti politici e alle conseguenti misure legislative adottate nei secc VII-VI aC da Draconte e da Solone

A questrsquoultimo in particolare si deve la prima Costituzione democratica e a misure che portarono alla fioritura di unrsquointensa attivitagrave produttiva artigianale e come conseguenza di questo di un intenso commercio che continueragrave per oltre due secoli

La decisione di dare una cornice architettonica al regime soloniano sancisce definitivamente lrsquoorientamento democratico delle sue riforme

LrsquoAgoragrave era la sede degli edifici pubblici e delle funzioni commerciali posta a differenza dellrsquoAcropoli nella cittagrave bassa e in luighi dove fosse piugrave facile raggiungere i porti

Come i luoghi sacri con il tegravemenos anche le aree delle agoragrave erano ben delimitate Solitamente anche sullrsquoagoragrave vigevano dei limiti religiosi e la sacralitagrave di questi limiti contribuiva alla composizione architettonica degli edifici dellrsquoagoragrave stessa

Giagrave dai secoli VIII e VII anche fuori da Atene il procedimento per la costituzione dellrsquoagoragrave era lo stesso la cinta di mura viene sostituita da un portico (prima colonnato in legno) prima solo su un lato poi a cingere unrsquoarea comunicando con lrsquoarea scoperta e con gli altri edifici vicini

La nuova agoragrave viene costruita sul posto delle necropoli Anche se non regolare come quella di Mileto ma anzi piugrave rispondente ad un processo costitutivo progressivo lrsquoagoragrave antica risponde comunque a dei criteri Le sue strade costituiscono infatti limiti di aree funzionali Lrsquoasse nord-sud delimitato da cippi contiene lrsquoarea amministrativa (prytanikon Bouleterion successivamente archivi) e religiosa (culto di Demetra Apollo Patroos e Zeus Fratrio e Agoraios) Lrsquoasse diagonale invece che andava da NO a SE era il percorso delle Panatenee

Lrsquoagoragrave cosigrave concepita costituiva un insieme funzionale senza unrsquoorganizzazione precisa Nei secoli V e IV la piazza si regolarizza ma vengono costruiti comunque molti edifici a

riempirla in modo costipato A nord e sud si costruiscono invece portici sui quali si affacciano spazi di amministrazione

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di riunione e aule di tribunale I portici come anche gli edifici religiosi e politici allineati lungo gli assi viari anche se non

regolari o senza ordine apparente rispettano perograve la circolazione nellrsquoarea Un ordine piugrave chiaro verragrave successivamente creato in epoca ellenistica con unrsquoomogeneizzazione delle facciate attraverso colonnati rettilinei

Lrsquoepoca ellenistica vide infatti unrsquointensa attivitagrave urbanistica voluta anche dallrsquoatteggiamento propagandista dei sovrani Lrsquourbanistica ellenistica si ispirava a regole estetiche la valorizzazione delle masse monumentali la ricerca di delimitazione e valorizzazione dello spazio ricerca di unitagrave architettonica attraverso lrsquointerazione o lrsquoassociazione di differenti elementi funzionali ricerca della monumentalitagrave dellrsquoarchitettura urbana (fino ad allora dispersa) attraverso lrsquoimpiego di elementi quali i lunghi colonnati

In questo modo alterando e regolarizzando i principi che avevano ispirato i periodi precedenti vennero gettate le basi dellrsquourbanistica

Fig 3 Veduta dellrsquoarea con gli assi e gli edifici meglio conservati

Fig 4 Tempio di Efestio (da Martin) Si tratta di un tempio periptero dorico (6x13) costruito alla metagrave del V secolo aC Il tempio egrave ben conservato poicheacute destinato a diverse funzioni fino agli anni Trenta del Novecento Sono ancora visibili sulle metope della facciata orientale le fatiche di Ercole e su quelle settentrionale e meridionale le fatiche di Teseo

Odeo di Agrippa

Stoa di Attalo

La via delle Panatenee

Tempio di Efestio

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Fig 6 Ricostruzione della sezione dellrsquoOdeo di Agrippa (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 5 La stoagrave di Attalo (da Martin) La stoagrave che vediamo ora egrave unrsquoopera di ricostruzione da parte della scuola americana di studi classici avvenuta nel 1952-1953

Fig 6 Ricostruzione del prospetto della Stoagrave di Attalo (da Mavrojannis-Torelli)

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL CERAMICO

Fig 1 Planimetria del Keramikos In evidenza il Dipylon il Pompeion la Porta Sacra e la via delle Tombe

Lrsquoarea del Ceramico (Keramikos si trova a poca distanza dallrsquoAgoragrave in direzione NO

Installata lungo il fiume Eridano ospitava il piugrave importante cimitero della cittagrave luogo ufficiale di sepoltura dei soldati caduti nelle guerre (Demosion Sema) oltre che dei privati cittadini

Tucidide lo definigrave laquoil piugrave bel suburbio di Ateneraquo In effetti con la sua posizione leggermente distante dai colli e dalla valle in cui si svolgevano le attivitagrave cittadine poteva dare la sensazione di essere un luogo a seacute

Nellrsquoarea si possono ancora apprezzare le sculture e le opere utilizzate nellrsquoAtene antica per celebrare i defunti numerosi sono i raffinati pezzi scultorei a testimonianza della grande attenzione rivolta al culto dei morti

Lrsquoarea perograve non era destinata soltanto a luogo di sepoltura ma era sede di attivitagrave commerciali laboratori ginnasi Il suo nome non a caso egrave da attribuire a Keramos il fondatore del mestiere dei vasai in questo quartiere (demo Keramegraveis) infatti si produceva vasellame (ceramica) grazie alla materia prima offerta dal fiume

Lrsquoarea molto piugrave estesa di quella che vediamo oggi era suddivisa dalle mura La parte destinata alle sepolture era quella al di fuori delle mura divisa dallrsquointerno dalla piugrave grande porta del mondo antico il Dipylon (letteralmente doppia porta δι-πύλη) la piugrave importante delle tredici porte della cinta temistoclea Il Diplylon rivestiva una grande importanza sia simbolica che architettonica Fu voluto da Temistocle ed eretto come le omonime mura nel 478 aC dopo la vittoria sui persiani si estendeva in maniera articolata a doppio Π per 1800 mq verso lrsquointerno delle mura per assicurare unrsquoefficace difesa e inoltre era la porta dalla quale iniziavano le due manifestazioni piugrave importanti la processione per i misteri eleusini (in direzione appunto di Eleusi) e le Panatenee (lungo il drogravemos a N verso lrsquoAgoragrave)

Lrsquoarea del Dipylon si sviluppava in una articolazione di altre costruzioni importanti il Pompeion e la Porta Sacra

Il Pompeion situato a sinistra del Dipylon era un edificio allungato con unrsquoentrata monumentale che si svolgeva attorno ad una corte peristilia dove venivano preparate le macchine delle Panatenee e che veniva utilizzato come ginnasio nel periodo (4 anni) tra le manifestazioni Venne bruciato da Silla nell 86 aC ricostruito come un edificio a tre navate fu nuovamente incendiato dagli Eruli durante il sacco della cittagrave del 267 dC

La Porta Sacra invece era la porta che immetteva sulla via sacra lrsquoaccesso dei pellegrini

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che arrivavano in cittagrave e provvedeva inoltre al passaggio sullrsquoEridano Il cimitero esterno alle porte1

Le testimonianze dellrsquoarchitettura funeraria cambiano completamente volto tra la fine del V e la fine del IV secolo aC In questo periodo infatti le leggi soloniane di limitazioni al lusso funerario la necessitagrave di reperire materiale per la rapida costruzione delle mura voluta da Temistocle ulteriori limitazioni poste da Demetrio di Falero e una nuova emergenza per la fortificazione delle mura dopo la battaglia di Cheronea imposero austeritagrave allrsquoarchitettura funeraria Piugrave che fermarsi tuttavia questa espressione architettonica evolvette verso nuove forme Si svilupparono cosigrave tumuli per sepolture multiple e recinti che accoglievano le spoglie di piugrave membri della stessa famiglia

era sviluppato nella strada a S verso il Pireo in lunghezza dunque su terrazze contenute da muri in blocchi che racchiudevano le sepolture Le sepolture erano sormontate da tumuli funerari prima rettangolari e poi circolari (XII-VII secolo aC) sui quali erano deposti vasi per le libagioni che dal VIII secolo aC assumono dimensioni imponenti divenendo segravemata (sinonimo di tombe) o segnacoli Cosigrave nasce la tradizione di ldquosegnarerdquo la tomba prima appunto con vasi e poi man mano con rilievi su lastre di dimensioni allungate la stele con raffigurazioni dei giovani defunti ai tamburi di pietra dei tumuli vengono sostituiti monumenti in mattoni crudi

Fig 2 Illustrazione dellrsquoarea In evidenza 1 Dipylon 2 Pompeion 3 Port Sacra 4 Fiume Eridano 5 Via delle Tombe

Fig 3 La via delle Tombe (da Greco)

1 Solone introdusse leggi che vietavano le sepolture in cittagrave

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LA PNICE

Fig 1 Ricostruzione della pianta dellrsquoarea

Clistene politico ateniese (565 aC-492 aC) continuograve lrsquoopera iniziata da Solone e che

tanto influenzograve la cultura e lrsquourbanistica greche Per il raduno delle assemblee lui scelse il colle della Pnice un colle che insieme al colle dellrsquoAeropago al colle delle Ninfe e al colle di Filopappo forma il gruppo di colli antistanti lrsquoAcropoli

Lrsquoassemblea o ekklegravesia secondo la sua riforma era lrsquoadunata popolare dei cittadini della polis

Lrsquoassetto degli elementi necessari allrsquoassemblea ha subito variazioni nel corso del tempo a cominciare dal nome del luogo Il nome Pnice infatti venne attribuito soltanto nella metagrave del sec V per via dei cippi di marmo posti a delimitare lrsquoarea

Sempre dopo la metagrave del secolo si intervenne facendo realizzare una meridiana dallrsquoastronomo Metone mentre nel 404 aC lrsquoarea venne rivoluzionata invertendo la posizione di caves e begravema

La sommitagrave del colle fu spianata ulteriormente per accomodare una cavea artificiale realizzata attraverso un terrapieno sostenuto da un muro di contenimento (Mavrojannis-Torelli) Al centro della cavea si trovava un podio il begravema in cui saliva lrsquooratore in modo da essere visibile agli auditori

Inizialmente il podio era posizionato sul lato settentrionale questo accorgimento era stato utilizzato in modo che gli auditori (ossia i cittadini) avessero di fronte la cittagrave nellrsquoascoltare lrsquooratore

Lrsquoarea fu soggetta ad un rifacimento tra il 330 e il 326 aC con Licurgo In questo periodo venne posta una statua di Zeus sul begravema e progettata unrsquoarticolata stoagrave alle spalle della cavea che perograve non venne mai completata a causa delle vicende politico-militari La stoagrave sarebbe servita ad alloggiare i membri dellrsquoassemblea in caso di maltempo

Per le condizioni politico-militari venne poi eretto un muro parallelo alla stoagrave il diategravechisma o muro intermedio a scopi difensivi Contemporaneamente il luogo destinato

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alle assemblee venne spostato al teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dellrsquoAcropoli

Fig 2 Veduta dellrsquoarea occupata dalla stoagrave

Fig 3 Il podio o begravema

Fig 4 Ricostruzione del complesso della Pnyka ad opera della scuola americana di studi classici

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 8: Apostila Atenas

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

ACROPOLI IL PARTENONE

Fig 1 Planimetria dellrsquoAcropoli in evidenza il Partenone Fig2 (a destra) Pianta del Partenone

Il Partenone egrave lrsquoedificio piugrave importante dellrsquoAcropoli e il piugrave rappresentativo della cittagrave di

Atene tanto da esserne diventato il simbolo La sua imponenza la posizione dominante e visibile da molti punti della cittagrave hanno fatto sigrave

che il tempio venisse acquisito quasi simbolicamente da ciascun dominatore della cittagrave Per questo il tempio non egrave stato destinato soltanto al culto di Atena ma ha visto come vedremo piugrave avanti un succedersi di destinazioni seppur sempre come luogo sacro

Lrsquointenzione di costruire un tempio dedicato ad Atena vergine (in greco Παρθένος) era stata manifestata e portata avanti giagrave da tempo Sul luogo dove ora sorge il Partenone infatti si sono rinvenute tracce di templi precedenti al Partenone attuale

I primi templi eretti in onore di Atena erano di dimensioni ridotte e affiancati da altre costruzioni che popolavano lrsquoAcropoli

Come e ancora piugrave delle fortificazioni e della costruzione della stessa Acropoli la costruzione del Partenone egrave legata alle vicende storiche alle battaglie e alle conquiste della cittagrave

Uno degli elementi piugrave importanti del Partenone egrave il fregio questo rappresenta le Panatenee la piugrave importante processione che si svolgeva nellrsquoAtene antica

La processione si svolgeva ogni quattro anni nei mesi di luglio-agosto in onore della protettrice della cittagrave la dea Atena La processione era un vero e proprio festival nel quale si svolgevano numerose cerimonie e sacrifici il piugrave cruento dei quali era lrsquoEcatombe il sacrificio di cento tori

Il fregio egrave rimasto inalterato per la gran parte dellrsquoantichitagrave Appena dopo la metagrave del sec III tuttavia ci fu un grande incendio i cui danni in particolare sul fregio rimangono per noi ancora sconosciuti

Per questo infatti nella seconda metagrave del sec V fu trasformato in chiesa (Fig3) Furono rimosse le parti centrali del frontone e del fregio orientali e successivamente (forse nel sec XII) anche sei parti del fregio per fare delle finestre (tre per ciascun lato)

Dopo la conquista di Atene da parte dei turchi invece venne trasformato in moschea Fu proprio percheacute roccaforte dei turchi che nel 1687 durante la battaglia turco-veneziana con la campagna di Morosini ad Atene il Partenone fu bombardato dai veneziani appostatisi sulla collina antistante lrsquoAcropoli (la collina di Filopappo)

Un primo consistente restauro dellrsquoAcropoli e dunque dei suoi monumenti piugrave importanti

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risale agli anni rsquo70 Attualmente il Partenone egrave oggetto di restauro La tecnica prevalentemente utilizzata egrave quella

dello smontaggio si puograve infatti notare come siano state sottratte le pietre angolari della trabeazione della facciata ovest

Fig 1 Il Partenone come appariva prima del restauro in corso Sono visibili i danni al lato meridionale causati dal bombardamento veneziano e la linea di contatto tra la roccia e il contenimento dellrsquoAcropoli Da qui si puograve comprendere lrsquoimponenza della piattaforma posta a basamento del tempio stesso (cfr anche Fig2)

Fig 2 Sezione tra il basamento dellrsquoAcropoli (versante meridionale) e la piattaforma costruita per erigere il Partenone (6) Si noti come il basamento e le mura di contenimento siano stati costruiti in fasi successive mente la piattaforma del Paretnone abbia costituito un intervento unico(da Carpenter)

Fig 2 Piante rappresentanti il primo Partenone e il successivo costruito dopo il sacco persiano(Istituto Nazionale delle Ricerche wwweiegr)

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Fig3 La trasformazione del Partenone in chiesa (disegno M Korres dal sito del Centro di Documentazione Nazionale del Ministero della Cultura)

Fig 4 Il Partenone nel sec XVII durante la dominazione ottomana in un disegno di MKorres (dal sito del Centro di Documentazione Nazionale del Ministero della Cultura)

A seguire sono elencati e rappresentati gli accorgimenti costruttivi adottati per la

costruzione del Partenone per correggere la percezione visiva degli elementi architettonici e dellrsquoedificio nel suo insieme

Fig 5 Curvatura dello stilobate

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Fig 6 La curvatura dello stilobate era applicata sia al lato lungo che al lato corto

Fig 7 Rastremazione ed entasi delle colonne

Fig 8 Inclinazione verso lrsquointerno delle colonne

Fig 9 Inclinazione verso lrsquointerno degli elementi della trabeazione

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

ACROPOLI LrsquoERETTEO

Fig1 Pianta dellrsquoEretteo LrsquoEretteo si erige su e domina la parte settentrionale dellrsquoarea sacra Fu costruito tra il 421

aC e il 407 aC (durante la guerra del Peloponneso) come tempio di Atena Polias o ldquodella cittagraverdquo (dal termine πόλις) il cui nome derivava da quello di Poseidone Erechteus (nome di un re attico)

Questo egrave un tempio molto importante definito anche archaios naos o tempio vecchio Nei secoli come molti altri edifici vide il susseguirsi di diverse destinazioni trasformato n chiesa nel sec VII e in harem e residenza del comandante della fortezza dellrsquoAcropoli al tempo della dominazione turca

Venne eretto sulle vestigia di altri due tempi uno del sec VI completamente scomparso e uno successivo del quale si possono ancor oggi apprezzare le fondamenta tra lrsquoEretteo e lrsquoAcropoli su parte delle quali venne costruita la loggia delle Cariatidi

Ersquo un edificio molto ricco dal punto di vista funzionale stilistico e architettonico Poneva per la sua progettazione molteplici problematiche sapientemente risolte Pausania lo definigrave ldquoedificio doppiordquo poicheacute doveva condensare nei suoi spazi molteplici luoghi di culto Inoltre lrsquoarea a questo destinata presentava dislivelli anche molto consistenti tra tutti i lati

La ricchezza funzionale e progettuale egrave stata coniugata ad un uso spigliato degli stili e degli elementi decorativi

Lrsquoedificio presenta un corpo centrale rettangolare suddiviso allrsquointerno in quattro sale una comunicante con il portico a est e le altre comunicanti con la loggia a nord Al corpo centrale si annettono molteplici elementi Un primo sul lato orientale un portico prostilo esastilo in stile ionico (Fig 2) su parete chiusa finestrata con semicolonne inoltre altri due corpi in asse (S-N) entrambe colonnati di cui uno piugrave profondo (a N) e uno piugrave piccolo (a S)

Il corpo a nord (Figg2-3-5) ha un fronte tetrastilo e chiude a gomito sulla parete con unrsquoaltra colonna egrave un ldquogioiello in stile ionicordquo (Mavrojannis-Torelli) Presentava molte decorazioni ad ovoli e palmette (spesso ripresi come motivi decorativi in architettura anche durante lrsquoepoca neoclassica) che inquadravano una porta monumentale La trabeazione era invece a cassettoni e variopinta mentre il fregio riccamente decorato con un altorilievo in marmo pentelico su marmo blu di Eleusi

Il loggiato meridionale egrave invece un piccolo loggiato famoso con il nome di Loggetta delle Cariatidi per la particolaritagrave di avere figure femminili in vece delle colonne Questo luogo doveva essere destinato a tomba dellrsquoeroe Cercope per questo le cariatidi portano la patera per le libagioni per lrsquoeroe ivi sepolto

Le cariatidi attualmente visibili sono delle copie delle originali apprezzabili invece al museo dellrsquoAcropoli e al British Museum di Londra

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Fig 2 Ricostruzione grafica dellrsquoEretteo dal lato orientale (da Mavrojannis - Torelli)

Fig 3 Ricostruzione grafica dellrsquoEretteo dal lato settentrionale (da Mavrojannis - Torelli)

Fig 4 Vista dellrsquoEretteo dal lato sud-occidentale

Fig5 Capitelli ionici e trabeazione del loggiato settentrionale

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Fig6 La loggia delle Cariatidi

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ATENE CLASSICA

ACROPOLI IL TEMPIETTO DI ATENA NIKE

Fig 1 Planimetria dellrsquoAcropoli in evidenza il Tempietto di Atena Nike Fig 2 (a destra) Pianta del Tempietto di Atena Nike

Il tempietto di Atena Nike a destra dei Propilei sul Pyrgos egrave un piccolo tempio di piccole dimensioni (m827xm544) anfiprostilo tetrastilo in stile ionico

Anche se di stile differente dal Partenone e secondo Torelli leggermente arcaico il tempio fu realizzato dallo stesso architetto Callicrate e come il Partenone fu decorato da un allievo del laboratorio di Fidia

Come il Partenone lrsquoarco di tempo tra lrsquoinizio e la fine lavori fu piuttosto lungo iniziato infatti nel 449 aC fu terminato soltanto nel 421 aC con la pace di Nicia

Quello che noi vediamo attualmente egrave il frutto della seconda ricostruzione cui il tempietto fu sottoposto nel Novecento (la prima era stata dellrsquoOttocento)

Il fregio che lo adorna rappresenta unrsquoassemblea divina ad oriente e battaglie sugli altri lati egrave visibile al museo dellrsquoAcropoli nella sezione dedicata al tempietto

Il parapetto del recinto apprezzabile in frammenti rappresenta Atena che assiste al sacrificio di una giovenca su un altare Forse indica un sacrificio in onore dei morti della prima guerra del Peloponneso (461 aC)

Nel periodo turco fu utilizzato a fini difensivi per resistere ai veneziani e allrsquouopo smontato Gli scavi hanno rivelato che nel luogo dove ora sorge il tempietto precedentemente si

trovavano un sacello1

Nel tempio si egrave succeduta la presenza di statue (lignea in etagrave arcaica e con ali drsquooro in epoca successiva)

quadrato e diversi altari

1 Il sacello (dal latsacellum) egrave lrsquoarea racchiusa da un recinto che cingeva un altare

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Fig 3 Il Tempietto visto dai Propilei (Martin) Fig 4 Vista occidentale del tempietto ai nostri

giorni

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ATENE CLASSICA

LrsquoACROPOLI E IL SUO SVILUPPO

Fig 1 Rappresentazione figurata della cittagrave intorno al sec V a C In rosso egrave evidenziata la cittagrave alta o ακρόπολις contrapposta alla cittagrave bassa o υποπόλις

LrsquoAcropoli (da άκρο- punto estremo piugrave alto e πόλις cittagrave) egrave contrapposta alla cittagrave che si

sviluppa alle sue pendici la ὑπόπολις (voce che tuttavia non egrave mai entrata nelluso comune) o cittagrave bassa che sta sotto Sorge su uno sperone imponente e visibile da molti punti della cittagrave Si presentava inizialmente come un promontorio con poche modeste abitazioni

Lrsquoinsediamento sulla cittagrave alta (Ακρόπολις) nasce inizialmente per esigenze difensive si sviluppa tuttavia sempre per la sua posizione dominante e sicura per scopi di rappresentanza e di culto Se infatti precedentemente e durante il periodo arcaico fu destinata a diversi scopi (il piugrave attivo dei quali fu come sede del potere e del Palazzo durante la tirannia dei Pisistratidi) fu perograve alla fine del sec VI con il riformatore Clistene che divenne definitivamente il centro di culto della cittagrave

Anche se salendovi possiamo essere ingannati dallrsquoidea che la roccia costituisca la base sulla quale poggiano direttamente gli edifici in realtagrave lo sperone egrave sovrastato e livellato da una struttura che si estende per unrsquoenorme area (m82 x m305) Questa enorme struttura arriva ad essere alta anche quasi m10 in alcuni punti anche se attualmente nascosta sotto il livello del terreno I muri che la compongono sono sia di contenimento che di (precedenti) fortificazioni come hanno rivelato una serie di sondaggi effettuati nella parte meridionale tra il 1835 e il 1890 (Carpenter)

Il materiale rinvenuto nel basamento egrave costituito di materiale di scarto di varie provenienze in primis di lavorazione dei materiali ma anche di ceramiche e cocci

La poca considerazione della stratificazione e dei i materiali ceramici ritrovati non hanno permesso tuttavia una datazione precisa dei primi interventi condotti per la costruzione del basamento

La datazione precisa di ciascuno strato avrebbe altresigrave aiutato a definire i differenti stadi di lavorazione e il susseguirsi dei cantieri e di conseguenza della forma conferita allrsquoAcropoli stessa

Uno dei piugrave importanti contributi dellrsquoAcropoli attualmente visibile allo sviluppo urbano propriamente detto egrave il fatto di venire a creare unrsquoarea circoscritta in cui gli edifici dialogano tra loro Come piugrave esaustivamente spiegato nella scheda sui Propilei gli edifici dellrsquoAcropoli sono in relazione sia visiva che proporzionale tra loro Generano dunque un insieme non separabile come invece avveniva tra edifici prima di allora

Inoltre (come evidente dalla scheda del Partenone) per la realizzazione dei singoli edifici

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vennero usati specifici accorgimenti costruttivi per ovviare alle alterazioni della percezione visiva

Ciograve vuol dire che oltre ad una grande sapienza e maestria nelle lavorazioni lrsquoarchitettura e lrsquourbanistica greche potevano vantare di una sensibilitagrave eccezionale e una notevole attenzione alla morfologia urbana La percezione della forma dellrsquoedificio non era secondaria alla sua costruzione alla sua collocazione e alla sua decorazione

Lrsquoaspetto dellrsquoAcropoli odierna profondamente mutato da quello che si presentava ai primi archeologi che vi intervenirono In particolare il lato occidentale dellrsquoAcropoli egrave cambiato radicalmente con i lavori effettuati tra il 1836 e la fine del XIX secolo Il vecchio accesso era il Tholikograve chiuso con gli scavi di Beuleacute (1852-1853) e venne sostituito dallrsquoaccesso occidentale come visibile in Fig 2 Il Tempietto di Athena Nike fu ricostruito intorno nel 1835-1836 ed egrave visibile davanti alla torre franca o Koulagraves come veniva chiamato durante la dominazione turca

Fig 2 Veduta dellrsquoAcropoli

Fig 3 Planimetria dellrsquoAcropoli e relativi edifici (da Martin)

Partenone

Eretteo Propilei

Tempietto di Atena Nike (in restauro)

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Fig 2 LrsquoAcropoli nel 1850con il vecchio accesso il Tholikograve

Fig1 Lrsquoaccesso allrsquoarea intorno al 1855 Ersquo ben visibile la torre franca sullrsquoangolo sud-occidentale

Fig 2a Acropoli sezione trasversale versante settentrionale (da Carpenter) A Stoa di fronte alla caverna sacra e sorgente di Asclepio B Caverna con la fonte sacra C Muro di Cimone D Muro poligonale primitivo E Muro di ritenzione del secolo v F Strato primitivo di terra G H Terra di riporto del secolo v J Podio del Partenone antecedente K Cella principale del Partenone L Cisterna per lacqua piovana scavata nella roccia

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Fig 2b Acropoli sezione trasversale versante meridionale (da Carpenter) M N Peristilio del primo tempio di Atena N Muro del peristilio settentrionale su cui poggia il porticato delle cariatidi O Mura della cella originaria del primo tempio P Recinto di Pandrosio a ovest dellEretteo Q Rampa di dodici gradini che conduce al livello piugrave alto a est R Muro dellAcropoli ricostruito in tempi moderni S Parte dellAcropoli costruita da Pericle con lunghi blocchi di pietra porosa

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LrsquoAGORArsquo ANTICA

Fig 1 Planimetria dellrsquoAgoragrave (a destra) in evidenza i

due assi principali con i relativi edifici il tempio di Efestio la stoagrave di Attalo e lrsquoOdeo di Agrippa

La nascita dellrsquoAgoragrave egrave di fatto lrsquoevento piugrave importante per la vita politica e la storia

urbanistica della cittagrave Situata inizialmente (in epoca arcaica) attorno al colle dellrsquoAcropoli sulle pendici occidentali

con artigiani e residenti stretti nella valletta tra lrsquoAeropago e la Pnice senza una collocazione precisa viene successivamente collocata su un sito specifico a nord dellrsquoAcropoli a seguito degli avvenimenti politici e alle conseguenti misure legislative adottate nei secc VII-VI aC da Draconte e da Solone

A questrsquoultimo in particolare si deve la prima Costituzione democratica e a misure che portarono alla fioritura di unrsquointensa attivitagrave produttiva artigianale e come conseguenza di questo di un intenso commercio che continueragrave per oltre due secoli

La decisione di dare una cornice architettonica al regime soloniano sancisce definitivamente lrsquoorientamento democratico delle sue riforme

LrsquoAgoragrave era la sede degli edifici pubblici e delle funzioni commerciali posta a differenza dellrsquoAcropoli nella cittagrave bassa e in luighi dove fosse piugrave facile raggiungere i porti

Come i luoghi sacri con il tegravemenos anche le aree delle agoragrave erano ben delimitate Solitamente anche sullrsquoagoragrave vigevano dei limiti religiosi e la sacralitagrave di questi limiti contribuiva alla composizione architettonica degli edifici dellrsquoagoragrave stessa

Giagrave dai secoli VIII e VII anche fuori da Atene il procedimento per la costituzione dellrsquoagoragrave era lo stesso la cinta di mura viene sostituita da un portico (prima colonnato in legno) prima solo su un lato poi a cingere unrsquoarea comunicando con lrsquoarea scoperta e con gli altri edifici vicini

La nuova agoragrave viene costruita sul posto delle necropoli Anche se non regolare come quella di Mileto ma anzi piugrave rispondente ad un processo costitutivo progressivo lrsquoagoragrave antica risponde comunque a dei criteri Le sue strade costituiscono infatti limiti di aree funzionali Lrsquoasse nord-sud delimitato da cippi contiene lrsquoarea amministrativa (prytanikon Bouleterion successivamente archivi) e religiosa (culto di Demetra Apollo Patroos e Zeus Fratrio e Agoraios) Lrsquoasse diagonale invece che andava da NO a SE era il percorso delle Panatenee

Lrsquoagoragrave cosigrave concepita costituiva un insieme funzionale senza unrsquoorganizzazione precisa Nei secoli V e IV la piazza si regolarizza ma vengono costruiti comunque molti edifici a

riempirla in modo costipato A nord e sud si costruiscono invece portici sui quali si affacciano spazi di amministrazione

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di riunione e aule di tribunale I portici come anche gli edifici religiosi e politici allineati lungo gli assi viari anche se non

regolari o senza ordine apparente rispettano perograve la circolazione nellrsquoarea Un ordine piugrave chiaro verragrave successivamente creato in epoca ellenistica con unrsquoomogeneizzazione delle facciate attraverso colonnati rettilinei

Lrsquoepoca ellenistica vide infatti unrsquointensa attivitagrave urbanistica voluta anche dallrsquoatteggiamento propagandista dei sovrani Lrsquourbanistica ellenistica si ispirava a regole estetiche la valorizzazione delle masse monumentali la ricerca di delimitazione e valorizzazione dello spazio ricerca di unitagrave architettonica attraverso lrsquointerazione o lrsquoassociazione di differenti elementi funzionali ricerca della monumentalitagrave dellrsquoarchitettura urbana (fino ad allora dispersa) attraverso lrsquoimpiego di elementi quali i lunghi colonnati

In questo modo alterando e regolarizzando i principi che avevano ispirato i periodi precedenti vennero gettate le basi dellrsquourbanistica

Fig 3 Veduta dellrsquoarea con gli assi e gli edifici meglio conservati

Fig 4 Tempio di Efestio (da Martin) Si tratta di un tempio periptero dorico (6x13) costruito alla metagrave del V secolo aC Il tempio egrave ben conservato poicheacute destinato a diverse funzioni fino agli anni Trenta del Novecento Sono ancora visibili sulle metope della facciata orientale le fatiche di Ercole e su quelle settentrionale e meridionale le fatiche di Teseo

Odeo di Agrippa

Stoa di Attalo

La via delle Panatenee

Tempio di Efestio

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Fig 6 Ricostruzione della sezione dellrsquoOdeo di Agrippa (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 5 La stoagrave di Attalo (da Martin) La stoagrave che vediamo ora egrave unrsquoopera di ricostruzione da parte della scuola americana di studi classici avvenuta nel 1952-1953

Fig 6 Ricostruzione del prospetto della Stoagrave di Attalo (da Mavrojannis-Torelli)

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL CERAMICO

Fig 1 Planimetria del Keramikos In evidenza il Dipylon il Pompeion la Porta Sacra e la via delle Tombe

Lrsquoarea del Ceramico (Keramikos si trova a poca distanza dallrsquoAgoragrave in direzione NO

Installata lungo il fiume Eridano ospitava il piugrave importante cimitero della cittagrave luogo ufficiale di sepoltura dei soldati caduti nelle guerre (Demosion Sema) oltre che dei privati cittadini

Tucidide lo definigrave laquoil piugrave bel suburbio di Ateneraquo In effetti con la sua posizione leggermente distante dai colli e dalla valle in cui si svolgevano le attivitagrave cittadine poteva dare la sensazione di essere un luogo a seacute

Nellrsquoarea si possono ancora apprezzare le sculture e le opere utilizzate nellrsquoAtene antica per celebrare i defunti numerosi sono i raffinati pezzi scultorei a testimonianza della grande attenzione rivolta al culto dei morti

Lrsquoarea perograve non era destinata soltanto a luogo di sepoltura ma era sede di attivitagrave commerciali laboratori ginnasi Il suo nome non a caso egrave da attribuire a Keramos il fondatore del mestiere dei vasai in questo quartiere (demo Keramegraveis) infatti si produceva vasellame (ceramica) grazie alla materia prima offerta dal fiume

Lrsquoarea molto piugrave estesa di quella che vediamo oggi era suddivisa dalle mura La parte destinata alle sepolture era quella al di fuori delle mura divisa dallrsquointerno dalla piugrave grande porta del mondo antico il Dipylon (letteralmente doppia porta δι-πύλη) la piugrave importante delle tredici porte della cinta temistoclea Il Diplylon rivestiva una grande importanza sia simbolica che architettonica Fu voluto da Temistocle ed eretto come le omonime mura nel 478 aC dopo la vittoria sui persiani si estendeva in maniera articolata a doppio Π per 1800 mq verso lrsquointerno delle mura per assicurare unrsquoefficace difesa e inoltre era la porta dalla quale iniziavano le due manifestazioni piugrave importanti la processione per i misteri eleusini (in direzione appunto di Eleusi) e le Panatenee (lungo il drogravemos a N verso lrsquoAgoragrave)

Lrsquoarea del Dipylon si sviluppava in una articolazione di altre costruzioni importanti il Pompeion e la Porta Sacra

Il Pompeion situato a sinistra del Dipylon era un edificio allungato con unrsquoentrata monumentale che si svolgeva attorno ad una corte peristilia dove venivano preparate le macchine delle Panatenee e che veniva utilizzato come ginnasio nel periodo (4 anni) tra le manifestazioni Venne bruciato da Silla nell 86 aC ricostruito come un edificio a tre navate fu nuovamente incendiato dagli Eruli durante il sacco della cittagrave del 267 dC

La Porta Sacra invece era la porta che immetteva sulla via sacra lrsquoaccesso dei pellegrini

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che arrivavano in cittagrave e provvedeva inoltre al passaggio sullrsquoEridano Il cimitero esterno alle porte1

Le testimonianze dellrsquoarchitettura funeraria cambiano completamente volto tra la fine del V e la fine del IV secolo aC In questo periodo infatti le leggi soloniane di limitazioni al lusso funerario la necessitagrave di reperire materiale per la rapida costruzione delle mura voluta da Temistocle ulteriori limitazioni poste da Demetrio di Falero e una nuova emergenza per la fortificazione delle mura dopo la battaglia di Cheronea imposero austeritagrave allrsquoarchitettura funeraria Piugrave che fermarsi tuttavia questa espressione architettonica evolvette verso nuove forme Si svilupparono cosigrave tumuli per sepolture multiple e recinti che accoglievano le spoglie di piugrave membri della stessa famiglia

era sviluppato nella strada a S verso il Pireo in lunghezza dunque su terrazze contenute da muri in blocchi che racchiudevano le sepolture Le sepolture erano sormontate da tumuli funerari prima rettangolari e poi circolari (XII-VII secolo aC) sui quali erano deposti vasi per le libagioni che dal VIII secolo aC assumono dimensioni imponenti divenendo segravemata (sinonimo di tombe) o segnacoli Cosigrave nasce la tradizione di ldquosegnarerdquo la tomba prima appunto con vasi e poi man mano con rilievi su lastre di dimensioni allungate la stele con raffigurazioni dei giovani defunti ai tamburi di pietra dei tumuli vengono sostituiti monumenti in mattoni crudi

Fig 2 Illustrazione dellrsquoarea In evidenza 1 Dipylon 2 Pompeion 3 Port Sacra 4 Fiume Eridano 5 Via delle Tombe

Fig 3 La via delle Tombe (da Greco)

1 Solone introdusse leggi che vietavano le sepolture in cittagrave

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LA PNICE

Fig 1 Ricostruzione della pianta dellrsquoarea

Clistene politico ateniese (565 aC-492 aC) continuograve lrsquoopera iniziata da Solone e che

tanto influenzograve la cultura e lrsquourbanistica greche Per il raduno delle assemblee lui scelse il colle della Pnice un colle che insieme al colle dellrsquoAeropago al colle delle Ninfe e al colle di Filopappo forma il gruppo di colli antistanti lrsquoAcropoli

Lrsquoassemblea o ekklegravesia secondo la sua riforma era lrsquoadunata popolare dei cittadini della polis

Lrsquoassetto degli elementi necessari allrsquoassemblea ha subito variazioni nel corso del tempo a cominciare dal nome del luogo Il nome Pnice infatti venne attribuito soltanto nella metagrave del sec V per via dei cippi di marmo posti a delimitare lrsquoarea

Sempre dopo la metagrave del secolo si intervenne facendo realizzare una meridiana dallrsquoastronomo Metone mentre nel 404 aC lrsquoarea venne rivoluzionata invertendo la posizione di caves e begravema

La sommitagrave del colle fu spianata ulteriormente per accomodare una cavea artificiale realizzata attraverso un terrapieno sostenuto da un muro di contenimento (Mavrojannis-Torelli) Al centro della cavea si trovava un podio il begravema in cui saliva lrsquooratore in modo da essere visibile agli auditori

Inizialmente il podio era posizionato sul lato settentrionale questo accorgimento era stato utilizzato in modo che gli auditori (ossia i cittadini) avessero di fronte la cittagrave nellrsquoascoltare lrsquooratore

Lrsquoarea fu soggetta ad un rifacimento tra il 330 e il 326 aC con Licurgo In questo periodo venne posta una statua di Zeus sul begravema e progettata unrsquoarticolata stoagrave alle spalle della cavea che perograve non venne mai completata a causa delle vicende politico-militari La stoagrave sarebbe servita ad alloggiare i membri dellrsquoassemblea in caso di maltempo

Per le condizioni politico-militari venne poi eretto un muro parallelo alla stoagrave il diategravechisma o muro intermedio a scopi difensivi Contemporaneamente il luogo destinato

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alle assemblee venne spostato al teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dellrsquoAcropoli

Fig 2 Veduta dellrsquoarea occupata dalla stoagrave

Fig 3 Il podio o begravema

Fig 4 Ricostruzione del complesso della Pnyka ad opera della scuola americana di studi classici

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

2

un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

7 8

1

4

5

3

9

9 10

6

2

3

Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 9: Apostila Atenas

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risale agli anni rsquo70 Attualmente il Partenone egrave oggetto di restauro La tecnica prevalentemente utilizzata egrave quella

dello smontaggio si puograve infatti notare come siano state sottratte le pietre angolari della trabeazione della facciata ovest

Fig 1 Il Partenone come appariva prima del restauro in corso Sono visibili i danni al lato meridionale causati dal bombardamento veneziano e la linea di contatto tra la roccia e il contenimento dellrsquoAcropoli Da qui si puograve comprendere lrsquoimponenza della piattaforma posta a basamento del tempio stesso (cfr anche Fig2)

Fig 2 Sezione tra il basamento dellrsquoAcropoli (versante meridionale) e la piattaforma costruita per erigere il Partenone (6) Si noti come il basamento e le mura di contenimento siano stati costruiti in fasi successive mente la piattaforma del Paretnone abbia costituito un intervento unico(da Carpenter)

Fig 2 Piante rappresentanti il primo Partenone e il successivo costruito dopo il sacco persiano(Istituto Nazionale delle Ricerche wwweiegr)

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Fig3 La trasformazione del Partenone in chiesa (disegno M Korres dal sito del Centro di Documentazione Nazionale del Ministero della Cultura)

Fig 4 Il Partenone nel sec XVII durante la dominazione ottomana in un disegno di MKorres (dal sito del Centro di Documentazione Nazionale del Ministero della Cultura)

A seguire sono elencati e rappresentati gli accorgimenti costruttivi adottati per la

costruzione del Partenone per correggere la percezione visiva degli elementi architettonici e dellrsquoedificio nel suo insieme

Fig 5 Curvatura dello stilobate

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Fig 6 La curvatura dello stilobate era applicata sia al lato lungo che al lato corto

Fig 7 Rastremazione ed entasi delle colonne

Fig 8 Inclinazione verso lrsquointerno delle colonne

Fig 9 Inclinazione verso lrsquointerno degli elementi della trabeazione

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

ACROPOLI LrsquoERETTEO

Fig1 Pianta dellrsquoEretteo LrsquoEretteo si erige su e domina la parte settentrionale dellrsquoarea sacra Fu costruito tra il 421

aC e il 407 aC (durante la guerra del Peloponneso) come tempio di Atena Polias o ldquodella cittagraverdquo (dal termine πόλις) il cui nome derivava da quello di Poseidone Erechteus (nome di un re attico)

Questo egrave un tempio molto importante definito anche archaios naos o tempio vecchio Nei secoli come molti altri edifici vide il susseguirsi di diverse destinazioni trasformato n chiesa nel sec VII e in harem e residenza del comandante della fortezza dellrsquoAcropoli al tempo della dominazione turca

Venne eretto sulle vestigia di altri due tempi uno del sec VI completamente scomparso e uno successivo del quale si possono ancor oggi apprezzare le fondamenta tra lrsquoEretteo e lrsquoAcropoli su parte delle quali venne costruita la loggia delle Cariatidi

Ersquo un edificio molto ricco dal punto di vista funzionale stilistico e architettonico Poneva per la sua progettazione molteplici problematiche sapientemente risolte Pausania lo definigrave ldquoedificio doppiordquo poicheacute doveva condensare nei suoi spazi molteplici luoghi di culto Inoltre lrsquoarea a questo destinata presentava dislivelli anche molto consistenti tra tutti i lati

La ricchezza funzionale e progettuale egrave stata coniugata ad un uso spigliato degli stili e degli elementi decorativi

Lrsquoedificio presenta un corpo centrale rettangolare suddiviso allrsquointerno in quattro sale una comunicante con il portico a est e le altre comunicanti con la loggia a nord Al corpo centrale si annettono molteplici elementi Un primo sul lato orientale un portico prostilo esastilo in stile ionico (Fig 2) su parete chiusa finestrata con semicolonne inoltre altri due corpi in asse (S-N) entrambe colonnati di cui uno piugrave profondo (a N) e uno piugrave piccolo (a S)

Il corpo a nord (Figg2-3-5) ha un fronte tetrastilo e chiude a gomito sulla parete con unrsquoaltra colonna egrave un ldquogioiello in stile ionicordquo (Mavrojannis-Torelli) Presentava molte decorazioni ad ovoli e palmette (spesso ripresi come motivi decorativi in architettura anche durante lrsquoepoca neoclassica) che inquadravano una porta monumentale La trabeazione era invece a cassettoni e variopinta mentre il fregio riccamente decorato con un altorilievo in marmo pentelico su marmo blu di Eleusi

Il loggiato meridionale egrave invece un piccolo loggiato famoso con il nome di Loggetta delle Cariatidi per la particolaritagrave di avere figure femminili in vece delle colonne Questo luogo doveva essere destinato a tomba dellrsquoeroe Cercope per questo le cariatidi portano la patera per le libagioni per lrsquoeroe ivi sepolto

Le cariatidi attualmente visibili sono delle copie delle originali apprezzabili invece al museo dellrsquoAcropoli e al British Museum di Londra

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Fig 2 Ricostruzione grafica dellrsquoEretteo dal lato orientale (da Mavrojannis - Torelli)

Fig 3 Ricostruzione grafica dellrsquoEretteo dal lato settentrionale (da Mavrojannis - Torelli)

Fig 4 Vista dellrsquoEretteo dal lato sud-occidentale

Fig5 Capitelli ionici e trabeazione del loggiato settentrionale

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Fig6 La loggia delle Cariatidi

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ATENE CLASSICA

ACROPOLI IL TEMPIETTO DI ATENA NIKE

Fig 1 Planimetria dellrsquoAcropoli in evidenza il Tempietto di Atena Nike Fig 2 (a destra) Pianta del Tempietto di Atena Nike

Il tempietto di Atena Nike a destra dei Propilei sul Pyrgos egrave un piccolo tempio di piccole dimensioni (m827xm544) anfiprostilo tetrastilo in stile ionico

Anche se di stile differente dal Partenone e secondo Torelli leggermente arcaico il tempio fu realizzato dallo stesso architetto Callicrate e come il Partenone fu decorato da un allievo del laboratorio di Fidia

Come il Partenone lrsquoarco di tempo tra lrsquoinizio e la fine lavori fu piuttosto lungo iniziato infatti nel 449 aC fu terminato soltanto nel 421 aC con la pace di Nicia

Quello che noi vediamo attualmente egrave il frutto della seconda ricostruzione cui il tempietto fu sottoposto nel Novecento (la prima era stata dellrsquoOttocento)

Il fregio che lo adorna rappresenta unrsquoassemblea divina ad oriente e battaglie sugli altri lati egrave visibile al museo dellrsquoAcropoli nella sezione dedicata al tempietto

Il parapetto del recinto apprezzabile in frammenti rappresenta Atena che assiste al sacrificio di una giovenca su un altare Forse indica un sacrificio in onore dei morti della prima guerra del Peloponneso (461 aC)

Nel periodo turco fu utilizzato a fini difensivi per resistere ai veneziani e allrsquouopo smontato Gli scavi hanno rivelato che nel luogo dove ora sorge il tempietto precedentemente si

trovavano un sacello1

Nel tempio si egrave succeduta la presenza di statue (lignea in etagrave arcaica e con ali drsquooro in epoca successiva)

quadrato e diversi altari

1 Il sacello (dal latsacellum) egrave lrsquoarea racchiusa da un recinto che cingeva un altare

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Fig 3 Il Tempietto visto dai Propilei (Martin) Fig 4 Vista occidentale del tempietto ai nostri

giorni

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ATENE CLASSICA

LrsquoACROPOLI E IL SUO SVILUPPO

Fig 1 Rappresentazione figurata della cittagrave intorno al sec V a C In rosso egrave evidenziata la cittagrave alta o ακρόπολις contrapposta alla cittagrave bassa o υποπόλις

LrsquoAcropoli (da άκρο- punto estremo piugrave alto e πόλις cittagrave) egrave contrapposta alla cittagrave che si

sviluppa alle sue pendici la ὑπόπολις (voce che tuttavia non egrave mai entrata nelluso comune) o cittagrave bassa che sta sotto Sorge su uno sperone imponente e visibile da molti punti della cittagrave Si presentava inizialmente come un promontorio con poche modeste abitazioni

Lrsquoinsediamento sulla cittagrave alta (Ακρόπολις) nasce inizialmente per esigenze difensive si sviluppa tuttavia sempre per la sua posizione dominante e sicura per scopi di rappresentanza e di culto Se infatti precedentemente e durante il periodo arcaico fu destinata a diversi scopi (il piugrave attivo dei quali fu come sede del potere e del Palazzo durante la tirannia dei Pisistratidi) fu perograve alla fine del sec VI con il riformatore Clistene che divenne definitivamente il centro di culto della cittagrave

Anche se salendovi possiamo essere ingannati dallrsquoidea che la roccia costituisca la base sulla quale poggiano direttamente gli edifici in realtagrave lo sperone egrave sovrastato e livellato da una struttura che si estende per unrsquoenorme area (m82 x m305) Questa enorme struttura arriva ad essere alta anche quasi m10 in alcuni punti anche se attualmente nascosta sotto il livello del terreno I muri che la compongono sono sia di contenimento che di (precedenti) fortificazioni come hanno rivelato una serie di sondaggi effettuati nella parte meridionale tra il 1835 e il 1890 (Carpenter)

Il materiale rinvenuto nel basamento egrave costituito di materiale di scarto di varie provenienze in primis di lavorazione dei materiali ma anche di ceramiche e cocci

La poca considerazione della stratificazione e dei i materiali ceramici ritrovati non hanno permesso tuttavia una datazione precisa dei primi interventi condotti per la costruzione del basamento

La datazione precisa di ciascuno strato avrebbe altresigrave aiutato a definire i differenti stadi di lavorazione e il susseguirsi dei cantieri e di conseguenza della forma conferita allrsquoAcropoli stessa

Uno dei piugrave importanti contributi dellrsquoAcropoli attualmente visibile allo sviluppo urbano propriamente detto egrave il fatto di venire a creare unrsquoarea circoscritta in cui gli edifici dialogano tra loro Come piugrave esaustivamente spiegato nella scheda sui Propilei gli edifici dellrsquoAcropoli sono in relazione sia visiva che proporzionale tra loro Generano dunque un insieme non separabile come invece avveniva tra edifici prima di allora

Inoltre (come evidente dalla scheda del Partenone) per la realizzazione dei singoli edifici

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vennero usati specifici accorgimenti costruttivi per ovviare alle alterazioni della percezione visiva

Ciograve vuol dire che oltre ad una grande sapienza e maestria nelle lavorazioni lrsquoarchitettura e lrsquourbanistica greche potevano vantare di una sensibilitagrave eccezionale e una notevole attenzione alla morfologia urbana La percezione della forma dellrsquoedificio non era secondaria alla sua costruzione alla sua collocazione e alla sua decorazione

Lrsquoaspetto dellrsquoAcropoli odierna profondamente mutato da quello che si presentava ai primi archeologi che vi intervenirono In particolare il lato occidentale dellrsquoAcropoli egrave cambiato radicalmente con i lavori effettuati tra il 1836 e la fine del XIX secolo Il vecchio accesso era il Tholikograve chiuso con gli scavi di Beuleacute (1852-1853) e venne sostituito dallrsquoaccesso occidentale come visibile in Fig 2 Il Tempietto di Athena Nike fu ricostruito intorno nel 1835-1836 ed egrave visibile davanti alla torre franca o Koulagraves come veniva chiamato durante la dominazione turca

Fig 2 Veduta dellrsquoAcropoli

Fig 3 Planimetria dellrsquoAcropoli e relativi edifici (da Martin)

Partenone

Eretteo Propilei

Tempietto di Atena Nike (in restauro)

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Fig 2 LrsquoAcropoli nel 1850con il vecchio accesso il Tholikograve

Fig1 Lrsquoaccesso allrsquoarea intorno al 1855 Ersquo ben visibile la torre franca sullrsquoangolo sud-occidentale

Fig 2a Acropoli sezione trasversale versante settentrionale (da Carpenter) A Stoa di fronte alla caverna sacra e sorgente di Asclepio B Caverna con la fonte sacra C Muro di Cimone D Muro poligonale primitivo E Muro di ritenzione del secolo v F Strato primitivo di terra G H Terra di riporto del secolo v J Podio del Partenone antecedente K Cella principale del Partenone L Cisterna per lacqua piovana scavata nella roccia

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Fig 2b Acropoli sezione trasversale versante meridionale (da Carpenter) M N Peristilio del primo tempio di Atena N Muro del peristilio settentrionale su cui poggia il porticato delle cariatidi O Mura della cella originaria del primo tempio P Recinto di Pandrosio a ovest dellEretteo Q Rampa di dodici gradini che conduce al livello piugrave alto a est R Muro dellAcropoli ricostruito in tempi moderni S Parte dellAcropoli costruita da Pericle con lunghi blocchi di pietra porosa

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LrsquoAGORArsquo ANTICA

Fig 1 Planimetria dellrsquoAgoragrave (a destra) in evidenza i

due assi principali con i relativi edifici il tempio di Efestio la stoagrave di Attalo e lrsquoOdeo di Agrippa

La nascita dellrsquoAgoragrave egrave di fatto lrsquoevento piugrave importante per la vita politica e la storia

urbanistica della cittagrave Situata inizialmente (in epoca arcaica) attorno al colle dellrsquoAcropoli sulle pendici occidentali

con artigiani e residenti stretti nella valletta tra lrsquoAeropago e la Pnice senza una collocazione precisa viene successivamente collocata su un sito specifico a nord dellrsquoAcropoli a seguito degli avvenimenti politici e alle conseguenti misure legislative adottate nei secc VII-VI aC da Draconte e da Solone

A questrsquoultimo in particolare si deve la prima Costituzione democratica e a misure che portarono alla fioritura di unrsquointensa attivitagrave produttiva artigianale e come conseguenza di questo di un intenso commercio che continueragrave per oltre due secoli

La decisione di dare una cornice architettonica al regime soloniano sancisce definitivamente lrsquoorientamento democratico delle sue riforme

LrsquoAgoragrave era la sede degli edifici pubblici e delle funzioni commerciali posta a differenza dellrsquoAcropoli nella cittagrave bassa e in luighi dove fosse piugrave facile raggiungere i porti

Come i luoghi sacri con il tegravemenos anche le aree delle agoragrave erano ben delimitate Solitamente anche sullrsquoagoragrave vigevano dei limiti religiosi e la sacralitagrave di questi limiti contribuiva alla composizione architettonica degli edifici dellrsquoagoragrave stessa

Giagrave dai secoli VIII e VII anche fuori da Atene il procedimento per la costituzione dellrsquoagoragrave era lo stesso la cinta di mura viene sostituita da un portico (prima colonnato in legno) prima solo su un lato poi a cingere unrsquoarea comunicando con lrsquoarea scoperta e con gli altri edifici vicini

La nuova agoragrave viene costruita sul posto delle necropoli Anche se non regolare come quella di Mileto ma anzi piugrave rispondente ad un processo costitutivo progressivo lrsquoagoragrave antica risponde comunque a dei criteri Le sue strade costituiscono infatti limiti di aree funzionali Lrsquoasse nord-sud delimitato da cippi contiene lrsquoarea amministrativa (prytanikon Bouleterion successivamente archivi) e religiosa (culto di Demetra Apollo Patroos e Zeus Fratrio e Agoraios) Lrsquoasse diagonale invece che andava da NO a SE era il percorso delle Panatenee

Lrsquoagoragrave cosigrave concepita costituiva un insieme funzionale senza unrsquoorganizzazione precisa Nei secoli V e IV la piazza si regolarizza ma vengono costruiti comunque molti edifici a

riempirla in modo costipato A nord e sud si costruiscono invece portici sui quali si affacciano spazi di amministrazione

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di riunione e aule di tribunale I portici come anche gli edifici religiosi e politici allineati lungo gli assi viari anche se non

regolari o senza ordine apparente rispettano perograve la circolazione nellrsquoarea Un ordine piugrave chiaro verragrave successivamente creato in epoca ellenistica con unrsquoomogeneizzazione delle facciate attraverso colonnati rettilinei

Lrsquoepoca ellenistica vide infatti unrsquointensa attivitagrave urbanistica voluta anche dallrsquoatteggiamento propagandista dei sovrani Lrsquourbanistica ellenistica si ispirava a regole estetiche la valorizzazione delle masse monumentali la ricerca di delimitazione e valorizzazione dello spazio ricerca di unitagrave architettonica attraverso lrsquointerazione o lrsquoassociazione di differenti elementi funzionali ricerca della monumentalitagrave dellrsquoarchitettura urbana (fino ad allora dispersa) attraverso lrsquoimpiego di elementi quali i lunghi colonnati

In questo modo alterando e regolarizzando i principi che avevano ispirato i periodi precedenti vennero gettate le basi dellrsquourbanistica

Fig 3 Veduta dellrsquoarea con gli assi e gli edifici meglio conservati

Fig 4 Tempio di Efestio (da Martin) Si tratta di un tempio periptero dorico (6x13) costruito alla metagrave del V secolo aC Il tempio egrave ben conservato poicheacute destinato a diverse funzioni fino agli anni Trenta del Novecento Sono ancora visibili sulle metope della facciata orientale le fatiche di Ercole e su quelle settentrionale e meridionale le fatiche di Teseo

Odeo di Agrippa

Stoa di Attalo

La via delle Panatenee

Tempio di Efestio

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Fig 6 Ricostruzione della sezione dellrsquoOdeo di Agrippa (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 5 La stoagrave di Attalo (da Martin) La stoagrave che vediamo ora egrave unrsquoopera di ricostruzione da parte della scuola americana di studi classici avvenuta nel 1952-1953

Fig 6 Ricostruzione del prospetto della Stoagrave di Attalo (da Mavrojannis-Torelli)

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL CERAMICO

Fig 1 Planimetria del Keramikos In evidenza il Dipylon il Pompeion la Porta Sacra e la via delle Tombe

Lrsquoarea del Ceramico (Keramikos si trova a poca distanza dallrsquoAgoragrave in direzione NO

Installata lungo il fiume Eridano ospitava il piugrave importante cimitero della cittagrave luogo ufficiale di sepoltura dei soldati caduti nelle guerre (Demosion Sema) oltre che dei privati cittadini

Tucidide lo definigrave laquoil piugrave bel suburbio di Ateneraquo In effetti con la sua posizione leggermente distante dai colli e dalla valle in cui si svolgevano le attivitagrave cittadine poteva dare la sensazione di essere un luogo a seacute

Nellrsquoarea si possono ancora apprezzare le sculture e le opere utilizzate nellrsquoAtene antica per celebrare i defunti numerosi sono i raffinati pezzi scultorei a testimonianza della grande attenzione rivolta al culto dei morti

Lrsquoarea perograve non era destinata soltanto a luogo di sepoltura ma era sede di attivitagrave commerciali laboratori ginnasi Il suo nome non a caso egrave da attribuire a Keramos il fondatore del mestiere dei vasai in questo quartiere (demo Keramegraveis) infatti si produceva vasellame (ceramica) grazie alla materia prima offerta dal fiume

Lrsquoarea molto piugrave estesa di quella che vediamo oggi era suddivisa dalle mura La parte destinata alle sepolture era quella al di fuori delle mura divisa dallrsquointerno dalla piugrave grande porta del mondo antico il Dipylon (letteralmente doppia porta δι-πύλη) la piugrave importante delle tredici porte della cinta temistoclea Il Diplylon rivestiva una grande importanza sia simbolica che architettonica Fu voluto da Temistocle ed eretto come le omonime mura nel 478 aC dopo la vittoria sui persiani si estendeva in maniera articolata a doppio Π per 1800 mq verso lrsquointerno delle mura per assicurare unrsquoefficace difesa e inoltre era la porta dalla quale iniziavano le due manifestazioni piugrave importanti la processione per i misteri eleusini (in direzione appunto di Eleusi) e le Panatenee (lungo il drogravemos a N verso lrsquoAgoragrave)

Lrsquoarea del Dipylon si sviluppava in una articolazione di altre costruzioni importanti il Pompeion e la Porta Sacra

Il Pompeion situato a sinistra del Dipylon era un edificio allungato con unrsquoentrata monumentale che si svolgeva attorno ad una corte peristilia dove venivano preparate le macchine delle Panatenee e che veniva utilizzato come ginnasio nel periodo (4 anni) tra le manifestazioni Venne bruciato da Silla nell 86 aC ricostruito come un edificio a tre navate fu nuovamente incendiato dagli Eruli durante il sacco della cittagrave del 267 dC

La Porta Sacra invece era la porta che immetteva sulla via sacra lrsquoaccesso dei pellegrini

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che arrivavano in cittagrave e provvedeva inoltre al passaggio sullrsquoEridano Il cimitero esterno alle porte1

Le testimonianze dellrsquoarchitettura funeraria cambiano completamente volto tra la fine del V e la fine del IV secolo aC In questo periodo infatti le leggi soloniane di limitazioni al lusso funerario la necessitagrave di reperire materiale per la rapida costruzione delle mura voluta da Temistocle ulteriori limitazioni poste da Demetrio di Falero e una nuova emergenza per la fortificazione delle mura dopo la battaglia di Cheronea imposero austeritagrave allrsquoarchitettura funeraria Piugrave che fermarsi tuttavia questa espressione architettonica evolvette verso nuove forme Si svilupparono cosigrave tumuli per sepolture multiple e recinti che accoglievano le spoglie di piugrave membri della stessa famiglia

era sviluppato nella strada a S verso il Pireo in lunghezza dunque su terrazze contenute da muri in blocchi che racchiudevano le sepolture Le sepolture erano sormontate da tumuli funerari prima rettangolari e poi circolari (XII-VII secolo aC) sui quali erano deposti vasi per le libagioni che dal VIII secolo aC assumono dimensioni imponenti divenendo segravemata (sinonimo di tombe) o segnacoli Cosigrave nasce la tradizione di ldquosegnarerdquo la tomba prima appunto con vasi e poi man mano con rilievi su lastre di dimensioni allungate la stele con raffigurazioni dei giovani defunti ai tamburi di pietra dei tumuli vengono sostituiti monumenti in mattoni crudi

Fig 2 Illustrazione dellrsquoarea In evidenza 1 Dipylon 2 Pompeion 3 Port Sacra 4 Fiume Eridano 5 Via delle Tombe

Fig 3 La via delle Tombe (da Greco)

1 Solone introdusse leggi che vietavano le sepolture in cittagrave

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LA PNICE

Fig 1 Ricostruzione della pianta dellrsquoarea

Clistene politico ateniese (565 aC-492 aC) continuograve lrsquoopera iniziata da Solone e che

tanto influenzograve la cultura e lrsquourbanistica greche Per il raduno delle assemblee lui scelse il colle della Pnice un colle che insieme al colle dellrsquoAeropago al colle delle Ninfe e al colle di Filopappo forma il gruppo di colli antistanti lrsquoAcropoli

Lrsquoassemblea o ekklegravesia secondo la sua riforma era lrsquoadunata popolare dei cittadini della polis

Lrsquoassetto degli elementi necessari allrsquoassemblea ha subito variazioni nel corso del tempo a cominciare dal nome del luogo Il nome Pnice infatti venne attribuito soltanto nella metagrave del sec V per via dei cippi di marmo posti a delimitare lrsquoarea

Sempre dopo la metagrave del secolo si intervenne facendo realizzare una meridiana dallrsquoastronomo Metone mentre nel 404 aC lrsquoarea venne rivoluzionata invertendo la posizione di caves e begravema

La sommitagrave del colle fu spianata ulteriormente per accomodare una cavea artificiale realizzata attraverso un terrapieno sostenuto da un muro di contenimento (Mavrojannis-Torelli) Al centro della cavea si trovava un podio il begravema in cui saliva lrsquooratore in modo da essere visibile agli auditori

Inizialmente il podio era posizionato sul lato settentrionale questo accorgimento era stato utilizzato in modo che gli auditori (ossia i cittadini) avessero di fronte la cittagrave nellrsquoascoltare lrsquooratore

Lrsquoarea fu soggetta ad un rifacimento tra il 330 e il 326 aC con Licurgo In questo periodo venne posta una statua di Zeus sul begravema e progettata unrsquoarticolata stoagrave alle spalle della cavea che perograve non venne mai completata a causa delle vicende politico-militari La stoagrave sarebbe servita ad alloggiare i membri dellrsquoassemblea in caso di maltempo

Per le condizioni politico-militari venne poi eretto un muro parallelo alla stoagrave il diategravechisma o muro intermedio a scopi difensivi Contemporaneamente il luogo destinato

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alle assemblee venne spostato al teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dellrsquoAcropoli

Fig 2 Veduta dellrsquoarea occupata dalla stoagrave

Fig 3 Il podio o begravema

Fig 4 Ricostruzione del complesso della Pnyka ad opera della scuola americana di studi classici

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 10: Apostila Atenas

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Fig3 La trasformazione del Partenone in chiesa (disegno M Korres dal sito del Centro di Documentazione Nazionale del Ministero della Cultura)

Fig 4 Il Partenone nel sec XVII durante la dominazione ottomana in un disegno di MKorres (dal sito del Centro di Documentazione Nazionale del Ministero della Cultura)

A seguire sono elencati e rappresentati gli accorgimenti costruttivi adottati per la

costruzione del Partenone per correggere la percezione visiva degli elementi architettonici e dellrsquoedificio nel suo insieme

Fig 5 Curvatura dello stilobate

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Fig 6 La curvatura dello stilobate era applicata sia al lato lungo che al lato corto

Fig 7 Rastremazione ed entasi delle colonne

Fig 8 Inclinazione verso lrsquointerno delle colonne

Fig 9 Inclinazione verso lrsquointerno degli elementi della trabeazione

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

ACROPOLI LrsquoERETTEO

Fig1 Pianta dellrsquoEretteo LrsquoEretteo si erige su e domina la parte settentrionale dellrsquoarea sacra Fu costruito tra il 421

aC e il 407 aC (durante la guerra del Peloponneso) come tempio di Atena Polias o ldquodella cittagraverdquo (dal termine πόλις) il cui nome derivava da quello di Poseidone Erechteus (nome di un re attico)

Questo egrave un tempio molto importante definito anche archaios naos o tempio vecchio Nei secoli come molti altri edifici vide il susseguirsi di diverse destinazioni trasformato n chiesa nel sec VII e in harem e residenza del comandante della fortezza dellrsquoAcropoli al tempo della dominazione turca

Venne eretto sulle vestigia di altri due tempi uno del sec VI completamente scomparso e uno successivo del quale si possono ancor oggi apprezzare le fondamenta tra lrsquoEretteo e lrsquoAcropoli su parte delle quali venne costruita la loggia delle Cariatidi

Ersquo un edificio molto ricco dal punto di vista funzionale stilistico e architettonico Poneva per la sua progettazione molteplici problematiche sapientemente risolte Pausania lo definigrave ldquoedificio doppiordquo poicheacute doveva condensare nei suoi spazi molteplici luoghi di culto Inoltre lrsquoarea a questo destinata presentava dislivelli anche molto consistenti tra tutti i lati

La ricchezza funzionale e progettuale egrave stata coniugata ad un uso spigliato degli stili e degli elementi decorativi

Lrsquoedificio presenta un corpo centrale rettangolare suddiviso allrsquointerno in quattro sale una comunicante con il portico a est e le altre comunicanti con la loggia a nord Al corpo centrale si annettono molteplici elementi Un primo sul lato orientale un portico prostilo esastilo in stile ionico (Fig 2) su parete chiusa finestrata con semicolonne inoltre altri due corpi in asse (S-N) entrambe colonnati di cui uno piugrave profondo (a N) e uno piugrave piccolo (a S)

Il corpo a nord (Figg2-3-5) ha un fronte tetrastilo e chiude a gomito sulla parete con unrsquoaltra colonna egrave un ldquogioiello in stile ionicordquo (Mavrojannis-Torelli) Presentava molte decorazioni ad ovoli e palmette (spesso ripresi come motivi decorativi in architettura anche durante lrsquoepoca neoclassica) che inquadravano una porta monumentale La trabeazione era invece a cassettoni e variopinta mentre il fregio riccamente decorato con un altorilievo in marmo pentelico su marmo blu di Eleusi

Il loggiato meridionale egrave invece un piccolo loggiato famoso con il nome di Loggetta delle Cariatidi per la particolaritagrave di avere figure femminili in vece delle colonne Questo luogo doveva essere destinato a tomba dellrsquoeroe Cercope per questo le cariatidi portano la patera per le libagioni per lrsquoeroe ivi sepolto

Le cariatidi attualmente visibili sono delle copie delle originali apprezzabili invece al museo dellrsquoAcropoli e al British Museum di Londra

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Fig 2 Ricostruzione grafica dellrsquoEretteo dal lato orientale (da Mavrojannis - Torelli)

Fig 3 Ricostruzione grafica dellrsquoEretteo dal lato settentrionale (da Mavrojannis - Torelli)

Fig 4 Vista dellrsquoEretteo dal lato sud-occidentale

Fig5 Capitelli ionici e trabeazione del loggiato settentrionale

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Fig6 La loggia delle Cariatidi

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ATENE CLASSICA

ACROPOLI IL TEMPIETTO DI ATENA NIKE

Fig 1 Planimetria dellrsquoAcropoli in evidenza il Tempietto di Atena Nike Fig 2 (a destra) Pianta del Tempietto di Atena Nike

Il tempietto di Atena Nike a destra dei Propilei sul Pyrgos egrave un piccolo tempio di piccole dimensioni (m827xm544) anfiprostilo tetrastilo in stile ionico

Anche se di stile differente dal Partenone e secondo Torelli leggermente arcaico il tempio fu realizzato dallo stesso architetto Callicrate e come il Partenone fu decorato da un allievo del laboratorio di Fidia

Come il Partenone lrsquoarco di tempo tra lrsquoinizio e la fine lavori fu piuttosto lungo iniziato infatti nel 449 aC fu terminato soltanto nel 421 aC con la pace di Nicia

Quello che noi vediamo attualmente egrave il frutto della seconda ricostruzione cui il tempietto fu sottoposto nel Novecento (la prima era stata dellrsquoOttocento)

Il fregio che lo adorna rappresenta unrsquoassemblea divina ad oriente e battaglie sugli altri lati egrave visibile al museo dellrsquoAcropoli nella sezione dedicata al tempietto

Il parapetto del recinto apprezzabile in frammenti rappresenta Atena che assiste al sacrificio di una giovenca su un altare Forse indica un sacrificio in onore dei morti della prima guerra del Peloponneso (461 aC)

Nel periodo turco fu utilizzato a fini difensivi per resistere ai veneziani e allrsquouopo smontato Gli scavi hanno rivelato che nel luogo dove ora sorge il tempietto precedentemente si

trovavano un sacello1

Nel tempio si egrave succeduta la presenza di statue (lignea in etagrave arcaica e con ali drsquooro in epoca successiva)

quadrato e diversi altari

1 Il sacello (dal latsacellum) egrave lrsquoarea racchiusa da un recinto che cingeva un altare

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Fig 3 Il Tempietto visto dai Propilei (Martin) Fig 4 Vista occidentale del tempietto ai nostri

giorni

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ATENE CLASSICA

LrsquoACROPOLI E IL SUO SVILUPPO

Fig 1 Rappresentazione figurata della cittagrave intorno al sec V a C In rosso egrave evidenziata la cittagrave alta o ακρόπολις contrapposta alla cittagrave bassa o υποπόλις

LrsquoAcropoli (da άκρο- punto estremo piugrave alto e πόλις cittagrave) egrave contrapposta alla cittagrave che si

sviluppa alle sue pendici la ὑπόπολις (voce che tuttavia non egrave mai entrata nelluso comune) o cittagrave bassa che sta sotto Sorge su uno sperone imponente e visibile da molti punti della cittagrave Si presentava inizialmente come un promontorio con poche modeste abitazioni

Lrsquoinsediamento sulla cittagrave alta (Ακρόπολις) nasce inizialmente per esigenze difensive si sviluppa tuttavia sempre per la sua posizione dominante e sicura per scopi di rappresentanza e di culto Se infatti precedentemente e durante il periodo arcaico fu destinata a diversi scopi (il piugrave attivo dei quali fu come sede del potere e del Palazzo durante la tirannia dei Pisistratidi) fu perograve alla fine del sec VI con il riformatore Clistene che divenne definitivamente il centro di culto della cittagrave

Anche se salendovi possiamo essere ingannati dallrsquoidea che la roccia costituisca la base sulla quale poggiano direttamente gli edifici in realtagrave lo sperone egrave sovrastato e livellato da una struttura che si estende per unrsquoenorme area (m82 x m305) Questa enorme struttura arriva ad essere alta anche quasi m10 in alcuni punti anche se attualmente nascosta sotto il livello del terreno I muri che la compongono sono sia di contenimento che di (precedenti) fortificazioni come hanno rivelato una serie di sondaggi effettuati nella parte meridionale tra il 1835 e il 1890 (Carpenter)

Il materiale rinvenuto nel basamento egrave costituito di materiale di scarto di varie provenienze in primis di lavorazione dei materiali ma anche di ceramiche e cocci

La poca considerazione della stratificazione e dei i materiali ceramici ritrovati non hanno permesso tuttavia una datazione precisa dei primi interventi condotti per la costruzione del basamento

La datazione precisa di ciascuno strato avrebbe altresigrave aiutato a definire i differenti stadi di lavorazione e il susseguirsi dei cantieri e di conseguenza della forma conferita allrsquoAcropoli stessa

Uno dei piugrave importanti contributi dellrsquoAcropoli attualmente visibile allo sviluppo urbano propriamente detto egrave il fatto di venire a creare unrsquoarea circoscritta in cui gli edifici dialogano tra loro Come piugrave esaustivamente spiegato nella scheda sui Propilei gli edifici dellrsquoAcropoli sono in relazione sia visiva che proporzionale tra loro Generano dunque un insieme non separabile come invece avveniva tra edifici prima di allora

Inoltre (come evidente dalla scheda del Partenone) per la realizzazione dei singoli edifici

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vennero usati specifici accorgimenti costruttivi per ovviare alle alterazioni della percezione visiva

Ciograve vuol dire che oltre ad una grande sapienza e maestria nelle lavorazioni lrsquoarchitettura e lrsquourbanistica greche potevano vantare di una sensibilitagrave eccezionale e una notevole attenzione alla morfologia urbana La percezione della forma dellrsquoedificio non era secondaria alla sua costruzione alla sua collocazione e alla sua decorazione

Lrsquoaspetto dellrsquoAcropoli odierna profondamente mutato da quello che si presentava ai primi archeologi che vi intervenirono In particolare il lato occidentale dellrsquoAcropoli egrave cambiato radicalmente con i lavori effettuati tra il 1836 e la fine del XIX secolo Il vecchio accesso era il Tholikograve chiuso con gli scavi di Beuleacute (1852-1853) e venne sostituito dallrsquoaccesso occidentale come visibile in Fig 2 Il Tempietto di Athena Nike fu ricostruito intorno nel 1835-1836 ed egrave visibile davanti alla torre franca o Koulagraves come veniva chiamato durante la dominazione turca

Fig 2 Veduta dellrsquoAcropoli

Fig 3 Planimetria dellrsquoAcropoli e relativi edifici (da Martin)

Partenone

Eretteo Propilei

Tempietto di Atena Nike (in restauro)

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Fig 2 LrsquoAcropoli nel 1850con il vecchio accesso il Tholikograve

Fig1 Lrsquoaccesso allrsquoarea intorno al 1855 Ersquo ben visibile la torre franca sullrsquoangolo sud-occidentale

Fig 2a Acropoli sezione trasversale versante settentrionale (da Carpenter) A Stoa di fronte alla caverna sacra e sorgente di Asclepio B Caverna con la fonte sacra C Muro di Cimone D Muro poligonale primitivo E Muro di ritenzione del secolo v F Strato primitivo di terra G H Terra di riporto del secolo v J Podio del Partenone antecedente K Cella principale del Partenone L Cisterna per lacqua piovana scavata nella roccia

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Fig 2b Acropoli sezione trasversale versante meridionale (da Carpenter) M N Peristilio del primo tempio di Atena N Muro del peristilio settentrionale su cui poggia il porticato delle cariatidi O Mura della cella originaria del primo tempio P Recinto di Pandrosio a ovest dellEretteo Q Rampa di dodici gradini che conduce al livello piugrave alto a est R Muro dellAcropoli ricostruito in tempi moderni S Parte dellAcropoli costruita da Pericle con lunghi blocchi di pietra porosa

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LrsquoAGORArsquo ANTICA

Fig 1 Planimetria dellrsquoAgoragrave (a destra) in evidenza i

due assi principali con i relativi edifici il tempio di Efestio la stoagrave di Attalo e lrsquoOdeo di Agrippa

La nascita dellrsquoAgoragrave egrave di fatto lrsquoevento piugrave importante per la vita politica e la storia

urbanistica della cittagrave Situata inizialmente (in epoca arcaica) attorno al colle dellrsquoAcropoli sulle pendici occidentali

con artigiani e residenti stretti nella valletta tra lrsquoAeropago e la Pnice senza una collocazione precisa viene successivamente collocata su un sito specifico a nord dellrsquoAcropoli a seguito degli avvenimenti politici e alle conseguenti misure legislative adottate nei secc VII-VI aC da Draconte e da Solone

A questrsquoultimo in particolare si deve la prima Costituzione democratica e a misure che portarono alla fioritura di unrsquointensa attivitagrave produttiva artigianale e come conseguenza di questo di un intenso commercio che continueragrave per oltre due secoli

La decisione di dare una cornice architettonica al regime soloniano sancisce definitivamente lrsquoorientamento democratico delle sue riforme

LrsquoAgoragrave era la sede degli edifici pubblici e delle funzioni commerciali posta a differenza dellrsquoAcropoli nella cittagrave bassa e in luighi dove fosse piugrave facile raggiungere i porti

Come i luoghi sacri con il tegravemenos anche le aree delle agoragrave erano ben delimitate Solitamente anche sullrsquoagoragrave vigevano dei limiti religiosi e la sacralitagrave di questi limiti contribuiva alla composizione architettonica degli edifici dellrsquoagoragrave stessa

Giagrave dai secoli VIII e VII anche fuori da Atene il procedimento per la costituzione dellrsquoagoragrave era lo stesso la cinta di mura viene sostituita da un portico (prima colonnato in legno) prima solo su un lato poi a cingere unrsquoarea comunicando con lrsquoarea scoperta e con gli altri edifici vicini

La nuova agoragrave viene costruita sul posto delle necropoli Anche se non regolare come quella di Mileto ma anzi piugrave rispondente ad un processo costitutivo progressivo lrsquoagoragrave antica risponde comunque a dei criteri Le sue strade costituiscono infatti limiti di aree funzionali Lrsquoasse nord-sud delimitato da cippi contiene lrsquoarea amministrativa (prytanikon Bouleterion successivamente archivi) e religiosa (culto di Demetra Apollo Patroos e Zeus Fratrio e Agoraios) Lrsquoasse diagonale invece che andava da NO a SE era il percorso delle Panatenee

Lrsquoagoragrave cosigrave concepita costituiva un insieme funzionale senza unrsquoorganizzazione precisa Nei secoli V e IV la piazza si regolarizza ma vengono costruiti comunque molti edifici a

riempirla in modo costipato A nord e sud si costruiscono invece portici sui quali si affacciano spazi di amministrazione

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di riunione e aule di tribunale I portici come anche gli edifici religiosi e politici allineati lungo gli assi viari anche se non

regolari o senza ordine apparente rispettano perograve la circolazione nellrsquoarea Un ordine piugrave chiaro verragrave successivamente creato in epoca ellenistica con unrsquoomogeneizzazione delle facciate attraverso colonnati rettilinei

Lrsquoepoca ellenistica vide infatti unrsquointensa attivitagrave urbanistica voluta anche dallrsquoatteggiamento propagandista dei sovrani Lrsquourbanistica ellenistica si ispirava a regole estetiche la valorizzazione delle masse monumentali la ricerca di delimitazione e valorizzazione dello spazio ricerca di unitagrave architettonica attraverso lrsquointerazione o lrsquoassociazione di differenti elementi funzionali ricerca della monumentalitagrave dellrsquoarchitettura urbana (fino ad allora dispersa) attraverso lrsquoimpiego di elementi quali i lunghi colonnati

In questo modo alterando e regolarizzando i principi che avevano ispirato i periodi precedenti vennero gettate le basi dellrsquourbanistica

Fig 3 Veduta dellrsquoarea con gli assi e gli edifici meglio conservati

Fig 4 Tempio di Efestio (da Martin) Si tratta di un tempio periptero dorico (6x13) costruito alla metagrave del V secolo aC Il tempio egrave ben conservato poicheacute destinato a diverse funzioni fino agli anni Trenta del Novecento Sono ancora visibili sulle metope della facciata orientale le fatiche di Ercole e su quelle settentrionale e meridionale le fatiche di Teseo

Odeo di Agrippa

Stoa di Attalo

La via delle Panatenee

Tempio di Efestio

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Fig 6 Ricostruzione della sezione dellrsquoOdeo di Agrippa (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 5 La stoagrave di Attalo (da Martin) La stoagrave che vediamo ora egrave unrsquoopera di ricostruzione da parte della scuola americana di studi classici avvenuta nel 1952-1953

Fig 6 Ricostruzione del prospetto della Stoagrave di Attalo (da Mavrojannis-Torelli)

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL CERAMICO

Fig 1 Planimetria del Keramikos In evidenza il Dipylon il Pompeion la Porta Sacra e la via delle Tombe

Lrsquoarea del Ceramico (Keramikos si trova a poca distanza dallrsquoAgoragrave in direzione NO

Installata lungo il fiume Eridano ospitava il piugrave importante cimitero della cittagrave luogo ufficiale di sepoltura dei soldati caduti nelle guerre (Demosion Sema) oltre che dei privati cittadini

Tucidide lo definigrave laquoil piugrave bel suburbio di Ateneraquo In effetti con la sua posizione leggermente distante dai colli e dalla valle in cui si svolgevano le attivitagrave cittadine poteva dare la sensazione di essere un luogo a seacute

Nellrsquoarea si possono ancora apprezzare le sculture e le opere utilizzate nellrsquoAtene antica per celebrare i defunti numerosi sono i raffinati pezzi scultorei a testimonianza della grande attenzione rivolta al culto dei morti

Lrsquoarea perograve non era destinata soltanto a luogo di sepoltura ma era sede di attivitagrave commerciali laboratori ginnasi Il suo nome non a caso egrave da attribuire a Keramos il fondatore del mestiere dei vasai in questo quartiere (demo Keramegraveis) infatti si produceva vasellame (ceramica) grazie alla materia prima offerta dal fiume

Lrsquoarea molto piugrave estesa di quella che vediamo oggi era suddivisa dalle mura La parte destinata alle sepolture era quella al di fuori delle mura divisa dallrsquointerno dalla piugrave grande porta del mondo antico il Dipylon (letteralmente doppia porta δι-πύλη) la piugrave importante delle tredici porte della cinta temistoclea Il Diplylon rivestiva una grande importanza sia simbolica che architettonica Fu voluto da Temistocle ed eretto come le omonime mura nel 478 aC dopo la vittoria sui persiani si estendeva in maniera articolata a doppio Π per 1800 mq verso lrsquointerno delle mura per assicurare unrsquoefficace difesa e inoltre era la porta dalla quale iniziavano le due manifestazioni piugrave importanti la processione per i misteri eleusini (in direzione appunto di Eleusi) e le Panatenee (lungo il drogravemos a N verso lrsquoAgoragrave)

Lrsquoarea del Dipylon si sviluppava in una articolazione di altre costruzioni importanti il Pompeion e la Porta Sacra

Il Pompeion situato a sinistra del Dipylon era un edificio allungato con unrsquoentrata monumentale che si svolgeva attorno ad una corte peristilia dove venivano preparate le macchine delle Panatenee e che veniva utilizzato come ginnasio nel periodo (4 anni) tra le manifestazioni Venne bruciato da Silla nell 86 aC ricostruito come un edificio a tre navate fu nuovamente incendiato dagli Eruli durante il sacco della cittagrave del 267 dC

La Porta Sacra invece era la porta che immetteva sulla via sacra lrsquoaccesso dei pellegrini

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che arrivavano in cittagrave e provvedeva inoltre al passaggio sullrsquoEridano Il cimitero esterno alle porte1

Le testimonianze dellrsquoarchitettura funeraria cambiano completamente volto tra la fine del V e la fine del IV secolo aC In questo periodo infatti le leggi soloniane di limitazioni al lusso funerario la necessitagrave di reperire materiale per la rapida costruzione delle mura voluta da Temistocle ulteriori limitazioni poste da Demetrio di Falero e una nuova emergenza per la fortificazione delle mura dopo la battaglia di Cheronea imposero austeritagrave allrsquoarchitettura funeraria Piugrave che fermarsi tuttavia questa espressione architettonica evolvette verso nuove forme Si svilupparono cosigrave tumuli per sepolture multiple e recinti che accoglievano le spoglie di piugrave membri della stessa famiglia

era sviluppato nella strada a S verso il Pireo in lunghezza dunque su terrazze contenute da muri in blocchi che racchiudevano le sepolture Le sepolture erano sormontate da tumuli funerari prima rettangolari e poi circolari (XII-VII secolo aC) sui quali erano deposti vasi per le libagioni che dal VIII secolo aC assumono dimensioni imponenti divenendo segravemata (sinonimo di tombe) o segnacoli Cosigrave nasce la tradizione di ldquosegnarerdquo la tomba prima appunto con vasi e poi man mano con rilievi su lastre di dimensioni allungate la stele con raffigurazioni dei giovani defunti ai tamburi di pietra dei tumuli vengono sostituiti monumenti in mattoni crudi

Fig 2 Illustrazione dellrsquoarea In evidenza 1 Dipylon 2 Pompeion 3 Port Sacra 4 Fiume Eridano 5 Via delle Tombe

Fig 3 La via delle Tombe (da Greco)

1 Solone introdusse leggi che vietavano le sepolture in cittagrave

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LA PNICE

Fig 1 Ricostruzione della pianta dellrsquoarea

Clistene politico ateniese (565 aC-492 aC) continuograve lrsquoopera iniziata da Solone e che

tanto influenzograve la cultura e lrsquourbanistica greche Per il raduno delle assemblee lui scelse il colle della Pnice un colle che insieme al colle dellrsquoAeropago al colle delle Ninfe e al colle di Filopappo forma il gruppo di colli antistanti lrsquoAcropoli

Lrsquoassemblea o ekklegravesia secondo la sua riforma era lrsquoadunata popolare dei cittadini della polis

Lrsquoassetto degli elementi necessari allrsquoassemblea ha subito variazioni nel corso del tempo a cominciare dal nome del luogo Il nome Pnice infatti venne attribuito soltanto nella metagrave del sec V per via dei cippi di marmo posti a delimitare lrsquoarea

Sempre dopo la metagrave del secolo si intervenne facendo realizzare una meridiana dallrsquoastronomo Metone mentre nel 404 aC lrsquoarea venne rivoluzionata invertendo la posizione di caves e begravema

La sommitagrave del colle fu spianata ulteriormente per accomodare una cavea artificiale realizzata attraverso un terrapieno sostenuto da un muro di contenimento (Mavrojannis-Torelli) Al centro della cavea si trovava un podio il begravema in cui saliva lrsquooratore in modo da essere visibile agli auditori

Inizialmente il podio era posizionato sul lato settentrionale questo accorgimento era stato utilizzato in modo che gli auditori (ossia i cittadini) avessero di fronte la cittagrave nellrsquoascoltare lrsquooratore

Lrsquoarea fu soggetta ad un rifacimento tra il 330 e il 326 aC con Licurgo In questo periodo venne posta una statua di Zeus sul begravema e progettata unrsquoarticolata stoagrave alle spalle della cavea che perograve non venne mai completata a causa delle vicende politico-militari La stoagrave sarebbe servita ad alloggiare i membri dellrsquoassemblea in caso di maltempo

Per le condizioni politico-militari venne poi eretto un muro parallelo alla stoagrave il diategravechisma o muro intermedio a scopi difensivi Contemporaneamente il luogo destinato

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alle assemblee venne spostato al teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dellrsquoAcropoli

Fig 2 Veduta dellrsquoarea occupata dalla stoagrave

Fig 3 Il podio o begravema

Fig 4 Ricostruzione del complesso della Pnyka ad opera della scuola americana di studi classici

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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9 10

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 11: Apostila Atenas

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Fig 6 La curvatura dello stilobate era applicata sia al lato lungo che al lato corto

Fig 7 Rastremazione ed entasi delle colonne

Fig 8 Inclinazione verso lrsquointerno delle colonne

Fig 9 Inclinazione verso lrsquointerno degli elementi della trabeazione

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

ACROPOLI LrsquoERETTEO

Fig1 Pianta dellrsquoEretteo LrsquoEretteo si erige su e domina la parte settentrionale dellrsquoarea sacra Fu costruito tra il 421

aC e il 407 aC (durante la guerra del Peloponneso) come tempio di Atena Polias o ldquodella cittagraverdquo (dal termine πόλις) il cui nome derivava da quello di Poseidone Erechteus (nome di un re attico)

Questo egrave un tempio molto importante definito anche archaios naos o tempio vecchio Nei secoli come molti altri edifici vide il susseguirsi di diverse destinazioni trasformato n chiesa nel sec VII e in harem e residenza del comandante della fortezza dellrsquoAcropoli al tempo della dominazione turca

Venne eretto sulle vestigia di altri due tempi uno del sec VI completamente scomparso e uno successivo del quale si possono ancor oggi apprezzare le fondamenta tra lrsquoEretteo e lrsquoAcropoli su parte delle quali venne costruita la loggia delle Cariatidi

Ersquo un edificio molto ricco dal punto di vista funzionale stilistico e architettonico Poneva per la sua progettazione molteplici problematiche sapientemente risolte Pausania lo definigrave ldquoedificio doppiordquo poicheacute doveva condensare nei suoi spazi molteplici luoghi di culto Inoltre lrsquoarea a questo destinata presentava dislivelli anche molto consistenti tra tutti i lati

La ricchezza funzionale e progettuale egrave stata coniugata ad un uso spigliato degli stili e degli elementi decorativi

Lrsquoedificio presenta un corpo centrale rettangolare suddiviso allrsquointerno in quattro sale una comunicante con il portico a est e le altre comunicanti con la loggia a nord Al corpo centrale si annettono molteplici elementi Un primo sul lato orientale un portico prostilo esastilo in stile ionico (Fig 2) su parete chiusa finestrata con semicolonne inoltre altri due corpi in asse (S-N) entrambe colonnati di cui uno piugrave profondo (a N) e uno piugrave piccolo (a S)

Il corpo a nord (Figg2-3-5) ha un fronte tetrastilo e chiude a gomito sulla parete con unrsquoaltra colonna egrave un ldquogioiello in stile ionicordquo (Mavrojannis-Torelli) Presentava molte decorazioni ad ovoli e palmette (spesso ripresi come motivi decorativi in architettura anche durante lrsquoepoca neoclassica) che inquadravano una porta monumentale La trabeazione era invece a cassettoni e variopinta mentre il fregio riccamente decorato con un altorilievo in marmo pentelico su marmo blu di Eleusi

Il loggiato meridionale egrave invece un piccolo loggiato famoso con il nome di Loggetta delle Cariatidi per la particolaritagrave di avere figure femminili in vece delle colonne Questo luogo doveva essere destinato a tomba dellrsquoeroe Cercope per questo le cariatidi portano la patera per le libagioni per lrsquoeroe ivi sepolto

Le cariatidi attualmente visibili sono delle copie delle originali apprezzabili invece al museo dellrsquoAcropoli e al British Museum di Londra

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Fig 2 Ricostruzione grafica dellrsquoEretteo dal lato orientale (da Mavrojannis - Torelli)

Fig 3 Ricostruzione grafica dellrsquoEretteo dal lato settentrionale (da Mavrojannis - Torelli)

Fig 4 Vista dellrsquoEretteo dal lato sud-occidentale

Fig5 Capitelli ionici e trabeazione del loggiato settentrionale

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Fig6 La loggia delle Cariatidi

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ATENE CLASSICA

ACROPOLI IL TEMPIETTO DI ATENA NIKE

Fig 1 Planimetria dellrsquoAcropoli in evidenza il Tempietto di Atena Nike Fig 2 (a destra) Pianta del Tempietto di Atena Nike

Il tempietto di Atena Nike a destra dei Propilei sul Pyrgos egrave un piccolo tempio di piccole dimensioni (m827xm544) anfiprostilo tetrastilo in stile ionico

Anche se di stile differente dal Partenone e secondo Torelli leggermente arcaico il tempio fu realizzato dallo stesso architetto Callicrate e come il Partenone fu decorato da un allievo del laboratorio di Fidia

Come il Partenone lrsquoarco di tempo tra lrsquoinizio e la fine lavori fu piuttosto lungo iniziato infatti nel 449 aC fu terminato soltanto nel 421 aC con la pace di Nicia

Quello che noi vediamo attualmente egrave il frutto della seconda ricostruzione cui il tempietto fu sottoposto nel Novecento (la prima era stata dellrsquoOttocento)

Il fregio che lo adorna rappresenta unrsquoassemblea divina ad oriente e battaglie sugli altri lati egrave visibile al museo dellrsquoAcropoli nella sezione dedicata al tempietto

Il parapetto del recinto apprezzabile in frammenti rappresenta Atena che assiste al sacrificio di una giovenca su un altare Forse indica un sacrificio in onore dei morti della prima guerra del Peloponneso (461 aC)

Nel periodo turco fu utilizzato a fini difensivi per resistere ai veneziani e allrsquouopo smontato Gli scavi hanno rivelato che nel luogo dove ora sorge il tempietto precedentemente si

trovavano un sacello1

Nel tempio si egrave succeduta la presenza di statue (lignea in etagrave arcaica e con ali drsquooro in epoca successiva)

quadrato e diversi altari

1 Il sacello (dal latsacellum) egrave lrsquoarea racchiusa da un recinto che cingeva un altare

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Fig 3 Il Tempietto visto dai Propilei (Martin) Fig 4 Vista occidentale del tempietto ai nostri

giorni

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ATENE CLASSICA

LrsquoACROPOLI E IL SUO SVILUPPO

Fig 1 Rappresentazione figurata della cittagrave intorno al sec V a C In rosso egrave evidenziata la cittagrave alta o ακρόπολις contrapposta alla cittagrave bassa o υποπόλις

LrsquoAcropoli (da άκρο- punto estremo piugrave alto e πόλις cittagrave) egrave contrapposta alla cittagrave che si

sviluppa alle sue pendici la ὑπόπολις (voce che tuttavia non egrave mai entrata nelluso comune) o cittagrave bassa che sta sotto Sorge su uno sperone imponente e visibile da molti punti della cittagrave Si presentava inizialmente come un promontorio con poche modeste abitazioni

Lrsquoinsediamento sulla cittagrave alta (Ακρόπολις) nasce inizialmente per esigenze difensive si sviluppa tuttavia sempre per la sua posizione dominante e sicura per scopi di rappresentanza e di culto Se infatti precedentemente e durante il periodo arcaico fu destinata a diversi scopi (il piugrave attivo dei quali fu come sede del potere e del Palazzo durante la tirannia dei Pisistratidi) fu perograve alla fine del sec VI con il riformatore Clistene che divenne definitivamente il centro di culto della cittagrave

Anche se salendovi possiamo essere ingannati dallrsquoidea che la roccia costituisca la base sulla quale poggiano direttamente gli edifici in realtagrave lo sperone egrave sovrastato e livellato da una struttura che si estende per unrsquoenorme area (m82 x m305) Questa enorme struttura arriva ad essere alta anche quasi m10 in alcuni punti anche se attualmente nascosta sotto il livello del terreno I muri che la compongono sono sia di contenimento che di (precedenti) fortificazioni come hanno rivelato una serie di sondaggi effettuati nella parte meridionale tra il 1835 e il 1890 (Carpenter)

Il materiale rinvenuto nel basamento egrave costituito di materiale di scarto di varie provenienze in primis di lavorazione dei materiali ma anche di ceramiche e cocci

La poca considerazione della stratificazione e dei i materiali ceramici ritrovati non hanno permesso tuttavia una datazione precisa dei primi interventi condotti per la costruzione del basamento

La datazione precisa di ciascuno strato avrebbe altresigrave aiutato a definire i differenti stadi di lavorazione e il susseguirsi dei cantieri e di conseguenza della forma conferita allrsquoAcropoli stessa

Uno dei piugrave importanti contributi dellrsquoAcropoli attualmente visibile allo sviluppo urbano propriamente detto egrave il fatto di venire a creare unrsquoarea circoscritta in cui gli edifici dialogano tra loro Come piugrave esaustivamente spiegato nella scheda sui Propilei gli edifici dellrsquoAcropoli sono in relazione sia visiva che proporzionale tra loro Generano dunque un insieme non separabile come invece avveniva tra edifici prima di allora

Inoltre (come evidente dalla scheda del Partenone) per la realizzazione dei singoli edifici

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vennero usati specifici accorgimenti costruttivi per ovviare alle alterazioni della percezione visiva

Ciograve vuol dire che oltre ad una grande sapienza e maestria nelle lavorazioni lrsquoarchitettura e lrsquourbanistica greche potevano vantare di una sensibilitagrave eccezionale e una notevole attenzione alla morfologia urbana La percezione della forma dellrsquoedificio non era secondaria alla sua costruzione alla sua collocazione e alla sua decorazione

Lrsquoaspetto dellrsquoAcropoli odierna profondamente mutato da quello che si presentava ai primi archeologi che vi intervenirono In particolare il lato occidentale dellrsquoAcropoli egrave cambiato radicalmente con i lavori effettuati tra il 1836 e la fine del XIX secolo Il vecchio accesso era il Tholikograve chiuso con gli scavi di Beuleacute (1852-1853) e venne sostituito dallrsquoaccesso occidentale come visibile in Fig 2 Il Tempietto di Athena Nike fu ricostruito intorno nel 1835-1836 ed egrave visibile davanti alla torre franca o Koulagraves come veniva chiamato durante la dominazione turca

Fig 2 Veduta dellrsquoAcropoli

Fig 3 Planimetria dellrsquoAcropoli e relativi edifici (da Martin)

Partenone

Eretteo Propilei

Tempietto di Atena Nike (in restauro)

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Fig 2 LrsquoAcropoli nel 1850con il vecchio accesso il Tholikograve

Fig1 Lrsquoaccesso allrsquoarea intorno al 1855 Ersquo ben visibile la torre franca sullrsquoangolo sud-occidentale

Fig 2a Acropoli sezione trasversale versante settentrionale (da Carpenter) A Stoa di fronte alla caverna sacra e sorgente di Asclepio B Caverna con la fonte sacra C Muro di Cimone D Muro poligonale primitivo E Muro di ritenzione del secolo v F Strato primitivo di terra G H Terra di riporto del secolo v J Podio del Partenone antecedente K Cella principale del Partenone L Cisterna per lacqua piovana scavata nella roccia

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Fig 2b Acropoli sezione trasversale versante meridionale (da Carpenter) M N Peristilio del primo tempio di Atena N Muro del peristilio settentrionale su cui poggia il porticato delle cariatidi O Mura della cella originaria del primo tempio P Recinto di Pandrosio a ovest dellEretteo Q Rampa di dodici gradini che conduce al livello piugrave alto a est R Muro dellAcropoli ricostruito in tempi moderni S Parte dellAcropoli costruita da Pericle con lunghi blocchi di pietra porosa

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LrsquoAGORArsquo ANTICA

Fig 1 Planimetria dellrsquoAgoragrave (a destra) in evidenza i

due assi principali con i relativi edifici il tempio di Efestio la stoagrave di Attalo e lrsquoOdeo di Agrippa

La nascita dellrsquoAgoragrave egrave di fatto lrsquoevento piugrave importante per la vita politica e la storia

urbanistica della cittagrave Situata inizialmente (in epoca arcaica) attorno al colle dellrsquoAcropoli sulle pendici occidentali

con artigiani e residenti stretti nella valletta tra lrsquoAeropago e la Pnice senza una collocazione precisa viene successivamente collocata su un sito specifico a nord dellrsquoAcropoli a seguito degli avvenimenti politici e alle conseguenti misure legislative adottate nei secc VII-VI aC da Draconte e da Solone

A questrsquoultimo in particolare si deve la prima Costituzione democratica e a misure che portarono alla fioritura di unrsquointensa attivitagrave produttiva artigianale e come conseguenza di questo di un intenso commercio che continueragrave per oltre due secoli

La decisione di dare una cornice architettonica al regime soloniano sancisce definitivamente lrsquoorientamento democratico delle sue riforme

LrsquoAgoragrave era la sede degli edifici pubblici e delle funzioni commerciali posta a differenza dellrsquoAcropoli nella cittagrave bassa e in luighi dove fosse piugrave facile raggiungere i porti

Come i luoghi sacri con il tegravemenos anche le aree delle agoragrave erano ben delimitate Solitamente anche sullrsquoagoragrave vigevano dei limiti religiosi e la sacralitagrave di questi limiti contribuiva alla composizione architettonica degli edifici dellrsquoagoragrave stessa

Giagrave dai secoli VIII e VII anche fuori da Atene il procedimento per la costituzione dellrsquoagoragrave era lo stesso la cinta di mura viene sostituita da un portico (prima colonnato in legno) prima solo su un lato poi a cingere unrsquoarea comunicando con lrsquoarea scoperta e con gli altri edifici vicini

La nuova agoragrave viene costruita sul posto delle necropoli Anche se non regolare come quella di Mileto ma anzi piugrave rispondente ad un processo costitutivo progressivo lrsquoagoragrave antica risponde comunque a dei criteri Le sue strade costituiscono infatti limiti di aree funzionali Lrsquoasse nord-sud delimitato da cippi contiene lrsquoarea amministrativa (prytanikon Bouleterion successivamente archivi) e religiosa (culto di Demetra Apollo Patroos e Zeus Fratrio e Agoraios) Lrsquoasse diagonale invece che andava da NO a SE era il percorso delle Panatenee

Lrsquoagoragrave cosigrave concepita costituiva un insieme funzionale senza unrsquoorganizzazione precisa Nei secoli V e IV la piazza si regolarizza ma vengono costruiti comunque molti edifici a

riempirla in modo costipato A nord e sud si costruiscono invece portici sui quali si affacciano spazi di amministrazione

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di riunione e aule di tribunale I portici come anche gli edifici religiosi e politici allineati lungo gli assi viari anche se non

regolari o senza ordine apparente rispettano perograve la circolazione nellrsquoarea Un ordine piugrave chiaro verragrave successivamente creato in epoca ellenistica con unrsquoomogeneizzazione delle facciate attraverso colonnati rettilinei

Lrsquoepoca ellenistica vide infatti unrsquointensa attivitagrave urbanistica voluta anche dallrsquoatteggiamento propagandista dei sovrani Lrsquourbanistica ellenistica si ispirava a regole estetiche la valorizzazione delle masse monumentali la ricerca di delimitazione e valorizzazione dello spazio ricerca di unitagrave architettonica attraverso lrsquointerazione o lrsquoassociazione di differenti elementi funzionali ricerca della monumentalitagrave dellrsquoarchitettura urbana (fino ad allora dispersa) attraverso lrsquoimpiego di elementi quali i lunghi colonnati

In questo modo alterando e regolarizzando i principi che avevano ispirato i periodi precedenti vennero gettate le basi dellrsquourbanistica

Fig 3 Veduta dellrsquoarea con gli assi e gli edifici meglio conservati

Fig 4 Tempio di Efestio (da Martin) Si tratta di un tempio periptero dorico (6x13) costruito alla metagrave del V secolo aC Il tempio egrave ben conservato poicheacute destinato a diverse funzioni fino agli anni Trenta del Novecento Sono ancora visibili sulle metope della facciata orientale le fatiche di Ercole e su quelle settentrionale e meridionale le fatiche di Teseo

Odeo di Agrippa

Stoa di Attalo

La via delle Panatenee

Tempio di Efestio

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Fig 6 Ricostruzione della sezione dellrsquoOdeo di Agrippa (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 5 La stoagrave di Attalo (da Martin) La stoagrave che vediamo ora egrave unrsquoopera di ricostruzione da parte della scuola americana di studi classici avvenuta nel 1952-1953

Fig 6 Ricostruzione del prospetto della Stoagrave di Attalo (da Mavrojannis-Torelli)

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL CERAMICO

Fig 1 Planimetria del Keramikos In evidenza il Dipylon il Pompeion la Porta Sacra e la via delle Tombe

Lrsquoarea del Ceramico (Keramikos si trova a poca distanza dallrsquoAgoragrave in direzione NO

Installata lungo il fiume Eridano ospitava il piugrave importante cimitero della cittagrave luogo ufficiale di sepoltura dei soldati caduti nelle guerre (Demosion Sema) oltre che dei privati cittadini

Tucidide lo definigrave laquoil piugrave bel suburbio di Ateneraquo In effetti con la sua posizione leggermente distante dai colli e dalla valle in cui si svolgevano le attivitagrave cittadine poteva dare la sensazione di essere un luogo a seacute

Nellrsquoarea si possono ancora apprezzare le sculture e le opere utilizzate nellrsquoAtene antica per celebrare i defunti numerosi sono i raffinati pezzi scultorei a testimonianza della grande attenzione rivolta al culto dei morti

Lrsquoarea perograve non era destinata soltanto a luogo di sepoltura ma era sede di attivitagrave commerciali laboratori ginnasi Il suo nome non a caso egrave da attribuire a Keramos il fondatore del mestiere dei vasai in questo quartiere (demo Keramegraveis) infatti si produceva vasellame (ceramica) grazie alla materia prima offerta dal fiume

Lrsquoarea molto piugrave estesa di quella che vediamo oggi era suddivisa dalle mura La parte destinata alle sepolture era quella al di fuori delle mura divisa dallrsquointerno dalla piugrave grande porta del mondo antico il Dipylon (letteralmente doppia porta δι-πύλη) la piugrave importante delle tredici porte della cinta temistoclea Il Diplylon rivestiva una grande importanza sia simbolica che architettonica Fu voluto da Temistocle ed eretto come le omonime mura nel 478 aC dopo la vittoria sui persiani si estendeva in maniera articolata a doppio Π per 1800 mq verso lrsquointerno delle mura per assicurare unrsquoefficace difesa e inoltre era la porta dalla quale iniziavano le due manifestazioni piugrave importanti la processione per i misteri eleusini (in direzione appunto di Eleusi) e le Panatenee (lungo il drogravemos a N verso lrsquoAgoragrave)

Lrsquoarea del Dipylon si sviluppava in una articolazione di altre costruzioni importanti il Pompeion e la Porta Sacra

Il Pompeion situato a sinistra del Dipylon era un edificio allungato con unrsquoentrata monumentale che si svolgeva attorno ad una corte peristilia dove venivano preparate le macchine delle Panatenee e che veniva utilizzato come ginnasio nel periodo (4 anni) tra le manifestazioni Venne bruciato da Silla nell 86 aC ricostruito come un edificio a tre navate fu nuovamente incendiato dagli Eruli durante il sacco della cittagrave del 267 dC

La Porta Sacra invece era la porta che immetteva sulla via sacra lrsquoaccesso dei pellegrini

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che arrivavano in cittagrave e provvedeva inoltre al passaggio sullrsquoEridano Il cimitero esterno alle porte1

Le testimonianze dellrsquoarchitettura funeraria cambiano completamente volto tra la fine del V e la fine del IV secolo aC In questo periodo infatti le leggi soloniane di limitazioni al lusso funerario la necessitagrave di reperire materiale per la rapida costruzione delle mura voluta da Temistocle ulteriori limitazioni poste da Demetrio di Falero e una nuova emergenza per la fortificazione delle mura dopo la battaglia di Cheronea imposero austeritagrave allrsquoarchitettura funeraria Piugrave che fermarsi tuttavia questa espressione architettonica evolvette verso nuove forme Si svilupparono cosigrave tumuli per sepolture multiple e recinti che accoglievano le spoglie di piugrave membri della stessa famiglia

era sviluppato nella strada a S verso il Pireo in lunghezza dunque su terrazze contenute da muri in blocchi che racchiudevano le sepolture Le sepolture erano sormontate da tumuli funerari prima rettangolari e poi circolari (XII-VII secolo aC) sui quali erano deposti vasi per le libagioni che dal VIII secolo aC assumono dimensioni imponenti divenendo segravemata (sinonimo di tombe) o segnacoli Cosigrave nasce la tradizione di ldquosegnarerdquo la tomba prima appunto con vasi e poi man mano con rilievi su lastre di dimensioni allungate la stele con raffigurazioni dei giovani defunti ai tamburi di pietra dei tumuli vengono sostituiti monumenti in mattoni crudi

Fig 2 Illustrazione dellrsquoarea In evidenza 1 Dipylon 2 Pompeion 3 Port Sacra 4 Fiume Eridano 5 Via delle Tombe

Fig 3 La via delle Tombe (da Greco)

1 Solone introdusse leggi che vietavano le sepolture in cittagrave

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LA PNICE

Fig 1 Ricostruzione della pianta dellrsquoarea

Clistene politico ateniese (565 aC-492 aC) continuograve lrsquoopera iniziata da Solone e che

tanto influenzograve la cultura e lrsquourbanistica greche Per il raduno delle assemblee lui scelse il colle della Pnice un colle che insieme al colle dellrsquoAeropago al colle delle Ninfe e al colle di Filopappo forma il gruppo di colli antistanti lrsquoAcropoli

Lrsquoassemblea o ekklegravesia secondo la sua riforma era lrsquoadunata popolare dei cittadini della polis

Lrsquoassetto degli elementi necessari allrsquoassemblea ha subito variazioni nel corso del tempo a cominciare dal nome del luogo Il nome Pnice infatti venne attribuito soltanto nella metagrave del sec V per via dei cippi di marmo posti a delimitare lrsquoarea

Sempre dopo la metagrave del secolo si intervenne facendo realizzare una meridiana dallrsquoastronomo Metone mentre nel 404 aC lrsquoarea venne rivoluzionata invertendo la posizione di caves e begravema

La sommitagrave del colle fu spianata ulteriormente per accomodare una cavea artificiale realizzata attraverso un terrapieno sostenuto da un muro di contenimento (Mavrojannis-Torelli) Al centro della cavea si trovava un podio il begravema in cui saliva lrsquooratore in modo da essere visibile agli auditori

Inizialmente il podio era posizionato sul lato settentrionale questo accorgimento era stato utilizzato in modo che gli auditori (ossia i cittadini) avessero di fronte la cittagrave nellrsquoascoltare lrsquooratore

Lrsquoarea fu soggetta ad un rifacimento tra il 330 e il 326 aC con Licurgo In questo periodo venne posta una statua di Zeus sul begravema e progettata unrsquoarticolata stoagrave alle spalle della cavea che perograve non venne mai completata a causa delle vicende politico-militari La stoagrave sarebbe servita ad alloggiare i membri dellrsquoassemblea in caso di maltempo

Per le condizioni politico-militari venne poi eretto un muro parallelo alla stoagrave il diategravechisma o muro intermedio a scopi difensivi Contemporaneamente il luogo destinato

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alle assemblee venne spostato al teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dellrsquoAcropoli

Fig 2 Veduta dellrsquoarea occupata dalla stoagrave

Fig 3 Il podio o begravema

Fig 4 Ricostruzione del complesso della Pnyka ad opera della scuola americana di studi classici

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 12: Apostila Atenas

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

ACROPOLI LrsquoERETTEO

Fig1 Pianta dellrsquoEretteo LrsquoEretteo si erige su e domina la parte settentrionale dellrsquoarea sacra Fu costruito tra il 421

aC e il 407 aC (durante la guerra del Peloponneso) come tempio di Atena Polias o ldquodella cittagraverdquo (dal termine πόλις) il cui nome derivava da quello di Poseidone Erechteus (nome di un re attico)

Questo egrave un tempio molto importante definito anche archaios naos o tempio vecchio Nei secoli come molti altri edifici vide il susseguirsi di diverse destinazioni trasformato n chiesa nel sec VII e in harem e residenza del comandante della fortezza dellrsquoAcropoli al tempo della dominazione turca

Venne eretto sulle vestigia di altri due tempi uno del sec VI completamente scomparso e uno successivo del quale si possono ancor oggi apprezzare le fondamenta tra lrsquoEretteo e lrsquoAcropoli su parte delle quali venne costruita la loggia delle Cariatidi

Ersquo un edificio molto ricco dal punto di vista funzionale stilistico e architettonico Poneva per la sua progettazione molteplici problematiche sapientemente risolte Pausania lo definigrave ldquoedificio doppiordquo poicheacute doveva condensare nei suoi spazi molteplici luoghi di culto Inoltre lrsquoarea a questo destinata presentava dislivelli anche molto consistenti tra tutti i lati

La ricchezza funzionale e progettuale egrave stata coniugata ad un uso spigliato degli stili e degli elementi decorativi

Lrsquoedificio presenta un corpo centrale rettangolare suddiviso allrsquointerno in quattro sale una comunicante con il portico a est e le altre comunicanti con la loggia a nord Al corpo centrale si annettono molteplici elementi Un primo sul lato orientale un portico prostilo esastilo in stile ionico (Fig 2) su parete chiusa finestrata con semicolonne inoltre altri due corpi in asse (S-N) entrambe colonnati di cui uno piugrave profondo (a N) e uno piugrave piccolo (a S)

Il corpo a nord (Figg2-3-5) ha un fronte tetrastilo e chiude a gomito sulla parete con unrsquoaltra colonna egrave un ldquogioiello in stile ionicordquo (Mavrojannis-Torelli) Presentava molte decorazioni ad ovoli e palmette (spesso ripresi come motivi decorativi in architettura anche durante lrsquoepoca neoclassica) che inquadravano una porta monumentale La trabeazione era invece a cassettoni e variopinta mentre il fregio riccamente decorato con un altorilievo in marmo pentelico su marmo blu di Eleusi

Il loggiato meridionale egrave invece un piccolo loggiato famoso con il nome di Loggetta delle Cariatidi per la particolaritagrave di avere figure femminili in vece delle colonne Questo luogo doveva essere destinato a tomba dellrsquoeroe Cercope per questo le cariatidi portano la patera per le libagioni per lrsquoeroe ivi sepolto

Le cariatidi attualmente visibili sono delle copie delle originali apprezzabili invece al museo dellrsquoAcropoli e al British Museum di Londra

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Fig 2 Ricostruzione grafica dellrsquoEretteo dal lato orientale (da Mavrojannis - Torelli)

Fig 3 Ricostruzione grafica dellrsquoEretteo dal lato settentrionale (da Mavrojannis - Torelli)

Fig 4 Vista dellrsquoEretteo dal lato sud-occidentale

Fig5 Capitelli ionici e trabeazione del loggiato settentrionale

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Fig6 La loggia delle Cariatidi

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ATENE CLASSICA

ACROPOLI IL TEMPIETTO DI ATENA NIKE

Fig 1 Planimetria dellrsquoAcropoli in evidenza il Tempietto di Atena Nike Fig 2 (a destra) Pianta del Tempietto di Atena Nike

Il tempietto di Atena Nike a destra dei Propilei sul Pyrgos egrave un piccolo tempio di piccole dimensioni (m827xm544) anfiprostilo tetrastilo in stile ionico

Anche se di stile differente dal Partenone e secondo Torelli leggermente arcaico il tempio fu realizzato dallo stesso architetto Callicrate e come il Partenone fu decorato da un allievo del laboratorio di Fidia

Come il Partenone lrsquoarco di tempo tra lrsquoinizio e la fine lavori fu piuttosto lungo iniziato infatti nel 449 aC fu terminato soltanto nel 421 aC con la pace di Nicia

Quello che noi vediamo attualmente egrave il frutto della seconda ricostruzione cui il tempietto fu sottoposto nel Novecento (la prima era stata dellrsquoOttocento)

Il fregio che lo adorna rappresenta unrsquoassemblea divina ad oriente e battaglie sugli altri lati egrave visibile al museo dellrsquoAcropoli nella sezione dedicata al tempietto

Il parapetto del recinto apprezzabile in frammenti rappresenta Atena che assiste al sacrificio di una giovenca su un altare Forse indica un sacrificio in onore dei morti della prima guerra del Peloponneso (461 aC)

Nel periodo turco fu utilizzato a fini difensivi per resistere ai veneziani e allrsquouopo smontato Gli scavi hanno rivelato che nel luogo dove ora sorge il tempietto precedentemente si

trovavano un sacello1

Nel tempio si egrave succeduta la presenza di statue (lignea in etagrave arcaica e con ali drsquooro in epoca successiva)

quadrato e diversi altari

1 Il sacello (dal latsacellum) egrave lrsquoarea racchiusa da un recinto che cingeva un altare

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Fig 3 Il Tempietto visto dai Propilei (Martin) Fig 4 Vista occidentale del tempietto ai nostri

giorni

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ATENE CLASSICA

LrsquoACROPOLI E IL SUO SVILUPPO

Fig 1 Rappresentazione figurata della cittagrave intorno al sec V a C In rosso egrave evidenziata la cittagrave alta o ακρόπολις contrapposta alla cittagrave bassa o υποπόλις

LrsquoAcropoli (da άκρο- punto estremo piugrave alto e πόλις cittagrave) egrave contrapposta alla cittagrave che si

sviluppa alle sue pendici la ὑπόπολις (voce che tuttavia non egrave mai entrata nelluso comune) o cittagrave bassa che sta sotto Sorge su uno sperone imponente e visibile da molti punti della cittagrave Si presentava inizialmente come un promontorio con poche modeste abitazioni

Lrsquoinsediamento sulla cittagrave alta (Ακρόπολις) nasce inizialmente per esigenze difensive si sviluppa tuttavia sempre per la sua posizione dominante e sicura per scopi di rappresentanza e di culto Se infatti precedentemente e durante il periodo arcaico fu destinata a diversi scopi (il piugrave attivo dei quali fu come sede del potere e del Palazzo durante la tirannia dei Pisistratidi) fu perograve alla fine del sec VI con il riformatore Clistene che divenne definitivamente il centro di culto della cittagrave

Anche se salendovi possiamo essere ingannati dallrsquoidea che la roccia costituisca la base sulla quale poggiano direttamente gli edifici in realtagrave lo sperone egrave sovrastato e livellato da una struttura che si estende per unrsquoenorme area (m82 x m305) Questa enorme struttura arriva ad essere alta anche quasi m10 in alcuni punti anche se attualmente nascosta sotto il livello del terreno I muri che la compongono sono sia di contenimento che di (precedenti) fortificazioni come hanno rivelato una serie di sondaggi effettuati nella parte meridionale tra il 1835 e il 1890 (Carpenter)

Il materiale rinvenuto nel basamento egrave costituito di materiale di scarto di varie provenienze in primis di lavorazione dei materiali ma anche di ceramiche e cocci

La poca considerazione della stratificazione e dei i materiali ceramici ritrovati non hanno permesso tuttavia una datazione precisa dei primi interventi condotti per la costruzione del basamento

La datazione precisa di ciascuno strato avrebbe altresigrave aiutato a definire i differenti stadi di lavorazione e il susseguirsi dei cantieri e di conseguenza della forma conferita allrsquoAcropoli stessa

Uno dei piugrave importanti contributi dellrsquoAcropoli attualmente visibile allo sviluppo urbano propriamente detto egrave il fatto di venire a creare unrsquoarea circoscritta in cui gli edifici dialogano tra loro Come piugrave esaustivamente spiegato nella scheda sui Propilei gli edifici dellrsquoAcropoli sono in relazione sia visiva che proporzionale tra loro Generano dunque un insieme non separabile come invece avveniva tra edifici prima di allora

Inoltre (come evidente dalla scheda del Partenone) per la realizzazione dei singoli edifici

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vennero usati specifici accorgimenti costruttivi per ovviare alle alterazioni della percezione visiva

Ciograve vuol dire che oltre ad una grande sapienza e maestria nelle lavorazioni lrsquoarchitettura e lrsquourbanistica greche potevano vantare di una sensibilitagrave eccezionale e una notevole attenzione alla morfologia urbana La percezione della forma dellrsquoedificio non era secondaria alla sua costruzione alla sua collocazione e alla sua decorazione

Lrsquoaspetto dellrsquoAcropoli odierna profondamente mutato da quello che si presentava ai primi archeologi che vi intervenirono In particolare il lato occidentale dellrsquoAcropoli egrave cambiato radicalmente con i lavori effettuati tra il 1836 e la fine del XIX secolo Il vecchio accesso era il Tholikograve chiuso con gli scavi di Beuleacute (1852-1853) e venne sostituito dallrsquoaccesso occidentale come visibile in Fig 2 Il Tempietto di Athena Nike fu ricostruito intorno nel 1835-1836 ed egrave visibile davanti alla torre franca o Koulagraves come veniva chiamato durante la dominazione turca

Fig 2 Veduta dellrsquoAcropoli

Fig 3 Planimetria dellrsquoAcropoli e relativi edifici (da Martin)

Partenone

Eretteo Propilei

Tempietto di Atena Nike (in restauro)

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Fig 2 LrsquoAcropoli nel 1850con il vecchio accesso il Tholikograve

Fig1 Lrsquoaccesso allrsquoarea intorno al 1855 Ersquo ben visibile la torre franca sullrsquoangolo sud-occidentale

Fig 2a Acropoli sezione trasversale versante settentrionale (da Carpenter) A Stoa di fronte alla caverna sacra e sorgente di Asclepio B Caverna con la fonte sacra C Muro di Cimone D Muro poligonale primitivo E Muro di ritenzione del secolo v F Strato primitivo di terra G H Terra di riporto del secolo v J Podio del Partenone antecedente K Cella principale del Partenone L Cisterna per lacqua piovana scavata nella roccia

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Fig 2b Acropoli sezione trasversale versante meridionale (da Carpenter) M N Peristilio del primo tempio di Atena N Muro del peristilio settentrionale su cui poggia il porticato delle cariatidi O Mura della cella originaria del primo tempio P Recinto di Pandrosio a ovest dellEretteo Q Rampa di dodici gradini che conduce al livello piugrave alto a est R Muro dellAcropoli ricostruito in tempi moderni S Parte dellAcropoli costruita da Pericle con lunghi blocchi di pietra porosa

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LrsquoAGORArsquo ANTICA

Fig 1 Planimetria dellrsquoAgoragrave (a destra) in evidenza i

due assi principali con i relativi edifici il tempio di Efestio la stoagrave di Attalo e lrsquoOdeo di Agrippa

La nascita dellrsquoAgoragrave egrave di fatto lrsquoevento piugrave importante per la vita politica e la storia

urbanistica della cittagrave Situata inizialmente (in epoca arcaica) attorno al colle dellrsquoAcropoli sulle pendici occidentali

con artigiani e residenti stretti nella valletta tra lrsquoAeropago e la Pnice senza una collocazione precisa viene successivamente collocata su un sito specifico a nord dellrsquoAcropoli a seguito degli avvenimenti politici e alle conseguenti misure legislative adottate nei secc VII-VI aC da Draconte e da Solone

A questrsquoultimo in particolare si deve la prima Costituzione democratica e a misure che portarono alla fioritura di unrsquointensa attivitagrave produttiva artigianale e come conseguenza di questo di un intenso commercio che continueragrave per oltre due secoli

La decisione di dare una cornice architettonica al regime soloniano sancisce definitivamente lrsquoorientamento democratico delle sue riforme

LrsquoAgoragrave era la sede degli edifici pubblici e delle funzioni commerciali posta a differenza dellrsquoAcropoli nella cittagrave bassa e in luighi dove fosse piugrave facile raggiungere i porti

Come i luoghi sacri con il tegravemenos anche le aree delle agoragrave erano ben delimitate Solitamente anche sullrsquoagoragrave vigevano dei limiti religiosi e la sacralitagrave di questi limiti contribuiva alla composizione architettonica degli edifici dellrsquoagoragrave stessa

Giagrave dai secoli VIII e VII anche fuori da Atene il procedimento per la costituzione dellrsquoagoragrave era lo stesso la cinta di mura viene sostituita da un portico (prima colonnato in legno) prima solo su un lato poi a cingere unrsquoarea comunicando con lrsquoarea scoperta e con gli altri edifici vicini

La nuova agoragrave viene costruita sul posto delle necropoli Anche se non regolare come quella di Mileto ma anzi piugrave rispondente ad un processo costitutivo progressivo lrsquoagoragrave antica risponde comunque a dei criteri Le sue strade costituiscono infatti limiti di aree funzionali Lrsquoasse nord-sud delimitato da cippi contiene lrsquoarea amministrativa (prytanikon Bouleterion successivamente archivi) e religiosa (culto di Demetra Apollo Patroos e Zeus Fratrio e Agoraios) Lrsquoasse diagonale invece che andava da NO a SE era il percorso delle Panatenee

Lrsquoagoragrave cosigrave concepita costituiva un insieme funzionale senza unrsquoorganizzazione precisa Nei secoli V e IV la piazza si regolarizza ma vengono costruiti comunque molti edifici a

riempirla in modo costipato A nord e sud si costruiscono invece portici sui quali si affacciano spazi di amministrazione

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di riunione e aule di tribunale I portici come anche gli edifici religiosi e politici allineati lungo gli assi viari anche se non

regolari o senza ordine apparente rispettano perograve la circolazione nellrsquoarea Un ordine piugrave chiaro verragrave successivamente creato in epoca ellenistica con unrsquoomogeneizzazione delle facciate attraverso colonnati rettilinei

Lrsquoepoca ellenistica vide infatti unrsquointensa attivitagrave urbanistica voluta anche dallrsquoatteggiamento propagandista dei sovrani Lrsquourbanistica ellenistica si ispirava a regole estetiche la valorizzazione delle masse monumentali la ricerca di delimitazione e valorizzazione dello spazio ricerca di unitagrave architettonica attraverso lrsquointerazione o lrsquoassociazione di differenti elementi funzionali ricerca della monumentalitagrave dellrsquoarchitettura urbana (fino ad allora dispersa) attraverso lrsquoimpiego di elementi quali i lunghi colonnati

In questo modo alterando e regolarizzando i principi che avevano ispirato i periodi precedenti vennero gettate le basi dellrsquourbanistica

Fig 3 Veduta dellrsquoarea con gli assi e gli edifici meglio conservati

Fig 4 Tempio di Efestio (da Martin) Si tratta di un tempio periptero dorico (6x13) costruito alla metagrave del V secolo aC Il tempio egrave ben conservato poicheacute destinato a diverse funzioni fino agli anni Trenta del Novecento Sono ancora visibili sulle metope della facciata orientale le fatiche di Ercole e su quelle settentrionale e meridionale le fatiche di Teseo

Odeo di Agrippa

Stoa di Attalo

La via delle Panatenee

Tempio di Efestio

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Fig 6 Ricostruzione della sezione dellrsquoOdeo di Agrippa (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 5 La stoagrave di Attalo (da Martin) La stoagrave che vediamo ora egrave unrsquoopera di ricostruzione da parte della scuola americana di studi classici avvenuta nel 1952-1953

Fig 6 Ricostruzione del prospetto della Stoagrave di Attalo (da Mavrojannis-Torelli)

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL CERAMICO

Fig 1 Planimetria del Keramikos In evidenza il Dipylon il Pompeion la Porta Sacra e la via delle Tombe

Lrsquoarea del Ceramico (Keramikos si trova a poca distanza dallrsquoAgoragrave in direzione NO

Installata lungo il fiume Eridano ospitava il piugrave importante cimitero della cittagrave luogo ufficiale di sepoltura dei soldati caduti nelle guerre (Demosion Sema) oltre che dei privati cittadini

Tucidide lo definigrave laquoil piugrave bel suburbio di Ateneraquo In effetti con la sua posizione leggermente distante dai colli e dalla valle in cui si svolgevano le attivitagrave cittadine poteva dare la sensazione di essere un luogo a seacute

Nellrsquoarea si possono ancora apprezzare le sculture e le opere utilizzate nellrsquoAtene antica per celebrare i defunti numerosi sono i raffinati pezzi scultorei a testimonianza della grande attenzione rivolta al culto dei morti

Lrsquoarea perograve non era destinata soltanto a luogo di sepoltura ma era sede di attivitagrave commerciali laboratori ginnasi Il suo nome non a caso egrave da attribuire a Keramos il fondatore del mestiere dei vasai in questo quartiere (demo Keramegraveis) infatti si produceva vasellame (ceramica) grazie alla materia prima offerta dal fiume

Lrsquoarea molto piugrave estesa di quella che vediamo oggi era suddivisa dalle mura La parte destinata alle sepolture era quella al di fuori delle mura divisa dallrsquointerno dalla piugrave grande porta del mondo antico il Dipylon (letteralmente doppia porta δι-πύλη) la piugrave importante delle tredici porte della cinta temistoclea Il Diplylon rivestiva una grande importanza sia simbolica che architettonica Fu voluto da Temistocle ed eretto come le omonime mura nel 478 aC dopo la vittoria sui persiani si estendeva in maniera articolata a doppio Π per 1800 mq verso lrsquointerno delle mura per assicurare unrsquoefficace difesa e inoltre era la porta dalla quale iniziavano le due manifestazioni piugrave importanti la processione per i misteri eleusini (in direzione appunto di Eleusi) e le Panatenee (lungo il drogravemos a N verso lrsquoAgoragrave)

Lrsquoarea del Dipylon si sviluppava in una articolazione di altre costruzioni importanti il Pompeion e la Porta Sacra

Il Pompeion situato a sinistra del Dipylon era un edificio allungato con unrsquoentrata monumentale che si svolgeva attorno ad una corte peristilia dove venivano preparate le macchine delle Panatenee e che veniva utilizzato come ginnasio nel periodo (4 anni) tra le manifestazioni Venne bruciato da Silla nell 86 aC ricostruito come un edificio a tre navate fu nuovamente incendiato dagli Eruli durante il sacco della cittagrave del 267 dC

La Porta Sacra invece era la porta che immetteva sulla via sacra lrsquoaccesso dei pellegrini

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che arrivavano in cittagrave e provvedeva inoltre al passaggio sullrsquoEridano Il cimitero esterno alle porte1

Le testimonianze dellrsquoarchitettura funeraria cambiano completamente volto tra la fine del V e la fine del IV secolo aC In questo periodo infatti le leggi soloniane di limitazioni al lusso funerario la necessitagrave di reperire materiale per la rapida costruzione delle mura voluta da Temistocle ulteriori limitazioni poste da Demetrio di Falero e una nuova emergenza per la fortificazione delle mura dopo la battaglia di Cheronea imposero austeritagrave allrsquoarchitettura funeraria Piugrave che fermarsi tuttavia questa espressione architettonica evolvette verso nuove forme Si svilupparono cosigrave tumuli per sepolture multiple e recinti che accoglievano le spoglie di piugrave membri della stessa famiglia

era sviluppato nella strada a S verso il Pireo in lunghezza dunque su terrazze contenute da muri in blocchi che racchiudevano le sepolture Le sepolture erano sormontate da tumuli funerari prima rettangolari e poi circolari (XII-VII secolo aC) sui quali erano deposti vasi per le libagioni che dal VIII secolo aC assumono dimensioni imponenti divenendo segravemata (sinonimo di tombe) o segnacoli Cosigrave nasce la tradizione di ldquosegnarerdquo la tomba prima appunto con vasi e poi man mano con rilievi su lastre di dimensioni allungate la stele con raffigurazioni dei giovani defunti ai tamburi di pietra dei tumuli vengono sostituiti monumenti in mattoni crudi

Fig 2 Illustrazione dellrsquoarea In evidenza 1 Dipylon 2 Pompeion 3 Port Sacra 4 Fiume Eridano 5 Via delle Tombe

Fig 3 La via delle Tombe (da Greco)

1 Solone introdusse leggi che vietavano le sepolture in cittagrave

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LA PNICE

Fig 1 Ricostruzione della pianta dellrsquoarea

Clistene politico ateniese (565 aC-492 aC) continuograve lrsquoopera iniziata da Solone e che

tanto influenzograve la cultura e lrsquourbanistica greche Per il raduno delle assemblee lui scelse il colle della Pnice un colle che insieme al colle dellrsquoAeropago al colle delle Ninfe e al colle di Filopappo forma il gruppo di colli antistanti lrsquoAcropoli

Lrsquoassemblea o ekklegravesia secondo la sua riforma era lrsquoadunata popolare dei cittadini della polis

Lrsquoassetto degli elementi necessari allrsquoassemblea ha subito variazioni nel corso del tempo a cominciare dal nome del luogo Il nome Pnice infatti venne attribuito soltanto nella metagrave del sec V per via dei cippi di marmo posti a delimitare lrsquoarea

Sempre dopo la metagrave del secolo si intervenne facendo realizzare una meridiana dallrsquoastronomo Metone mentre nel 404 aC lrsquoarea venne rivoluzionata invertendo la posizione di caves e begravema

La sommitagrave del colle fu spianata ulteriormente per accomodare una cavea artificiale realizzata attraverso un terrapieno sostenuto da un muro di contenimento (Mavrojannis-Torelli) Al centro della cavea si trovava un podio il begravema in cui saliva lrsquooratore in modo da essere visibile agli auditori

Inizialmente il podio era posizionato sul lato settentrionale questo accorgimento era stato utilizzato in modo che gli auditori (ossia i cittadini) avessero di fronte la cittagrave nellrsquoascoltare lrsquooratore

Lrsquoarea fu soggetta ad un rifacimento tra il 330 e il 326 aC con Licurgo In questo periodo venne posta una statua di Zeus sul begravema e progettata unrsquoarticolata stoagrave alle spalle della cavea che perograve non venne mai completata a causa delle vicende politico-militari La stoagrave sarebbe servita ad alloggiare i membri dellrsquoassemblea in caso di maltempo

Per le condizioni politico-militari venne poi eretto un muro parallelo alla stoagrave il diategravechisma o muro intermedio a scopi difensivi Contemporaneamente il luogo destinato

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alle assemblee venne spostato al teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dellrsquoAcropoli

Fig 2 Veduta dellrsquoarea occupata dalla stoagrave

Fig 3 Il podio o begravema

Fig 4 Ricostruzione del complesso della Pnyka ad opera della scuola americana di studi classici

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 13: Apostila Atenas

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Fig 2 Ricostruzione grafica dellrsquoEretteo dal lato orientale (da Mavrojannis - Torelli)

Fig 3 Ricostruzione grafica dellrsquoEretteo dal lato settentrionale (da Mavrojannis - Torelli)

Fig 4 Vista dellrsquoEretteo dal lato sud-occidentale

Fig5 Capitelli ionici e trabeazione del loggiato settentrionale

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Fig6 La loggia delle Cariatidi

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ATENE CLASSICA

ACROPOLI IL TEMPIETTO DI ATENA NIKE

Fig 1 Planimetria dellrsquoAcropoli in evidenza il Tempietto di Atena Nike Fig 2 (a destra) Pianta del Tempietto di Atena Nike

Il tempietto di Atena Nike a destra dei Propilei sul Pyrgos egrave un piccolo tempio di piccole dimensioni (m827xm544) anfiprostilo tetrastilo in stile ionico

Anche se di stile differente dal Partenone e secondo Torelli leggermente arcaico il tempio fu realizzato dallo stesso architetto Callicrate e come il Partenone fu decorato da un allievo del laboratorio di Fidia

Come il Partenone lrsquoarco di tempo tra lrsquoinizio e la fine lavori fu piuttosto lungo iniziato infatti nel 449 aC fu terminato soltanto nel 421 aC con la pace di Nicia

Quello che noi vediamo attualmente egrave il frutto della seconda ricostruzione cui il tempietto fu sottoposto nel Novecento (la prima era stata dellrsquoOttocento)

Il fregio che lo adorna rappresenta unrsquoassemblea divina ad oriente e battaglie sugli altri lati egrave visibile al museo dellrsquoAcropoli nella sezione dedicata al tempietto

Il parapetto del recinto apprezzabile in frammenti rappresenta Atena che assiste al sacrificio di una giovenca su un altare Forse indica un sacrificio in onore dei morti della prima guerra del Peloponneso (461 aC)

Nel periodo turco fu utilizzato a fini difensivi per resistere ai veneziani e allrsquouopo smontato Gli scavi hanno rivelato che nel luogo dove ora sorge il tempietto precedentemente si

trovavano un sacello1

Nel tempio si egrave succeduta la presenza di statue (lignea in etagrave arcaica e con ali drsquooro in epoca successiva)

quadrato e diversi altari

1 Il sacello (dal latsacellum) egrave lrsquoarea racchiusa da un recinto che cingeva un altare

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Fig 3 Il Tempietto visto dai Propilei (Martin) Fig 4 Vista occidentale del tempietto ai nostri

giorni

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ATENE CLASSICA

LrsquoACROPOLI E IL SUO SVILUPPO

Fig 1 Rappresentazione figurata della cittagrave intorno al sec V a C In rosso egrave evidenziata la cittagrave alta o ακρόπολις contrapposta alla cittagrave bassa o υποπόλις

LrsquoAcropoli (da άκρο- punto estremo piugrave alto e πόλις cittagrave) egrave contrapposta alla cittagrave che si

sviluppa alle sue pendici la ὑπόπολις (voce che tuttavia non egrave mai entrata nelluso comune) o cittagrave bassa che sta sotto Sorge su uno sperone imponente e visibile da molti punti della cittagrave Si presentava inizialmente come un promontorio con poche modeste abitazioni

Lrsquoinsediamento sulla cittagrave alta (Ακρόπολις) nasce inizialmente per esigenze difensive si sviluppa tuttavia sempre per la sua posizione dominante e sicura per scopi di rappresentanza e di culto Se infatti precedentemente e durante il periodo arcaico fu destinata a diversi scopi (il piugrave attivo dei quali fu come sede del potere e del Palazzo durante la tirannia dei Pisistratidi) fu perograve alla fine del sec VI con il riformatore Clistene che divenne definitivamente il centro di culto della cittagrave

Anche se salendovi possiamo essere ingannati dallrsquoidea che la roccia costituisca la base sulla quale poggiano direttamente gli edifici in realtagrave lo sperone egrave sovrastato e livellato da una struttura che si estende per unrsquoenorme area (m82 x m305) Questa enorme struttura arriva ad essere alta anche quasi m10 in alcuni punti anche se attualmente nascosta sotto il livello del terreno I muri che la compongono sono sia di contenimento che di (precedenti) fortificazioni come hanno rivelato una serie di sondaggi effettuati nella parte meridionale tra il 1835 e il 1890 (Carpenter)

Il materiale rinvenuto nel basamento egrave costituito di materiale di scarto di varie provenienze in primis di lavorazione dei materiali ma anche di ceramiche e cocci

La poca considerazione della stratificazione e dei i materiali ceramici ritrovati non hanno permesso tuttavia una datazione precisa dei primi interventi condotti per la costruzione del basamento

La datazione precisa di ciascuno strato avrebbe altresigrave aiutato a definire i differenti stadi di lavorazione e il susseguirsi dei cantieri e di conseguenza della forma conferita allrsquoAcropoli stessa

Uno dei piugrave importanti contributi dellrsquoAcropoli attualmente visibile allo sviluppo urbano propriamente detto egrave il fatto di venire a creare unrsquoarea circoscritta in cui gli edifici dialogano tra loro Come piugrave esaustivamente spiegato nella scheda sui Propilei gli edifici dellrsquoAcropoli sono in relazione sia visiva che proporzionale tra loro Generano dunque un insieme non separabile come invece avveniva tra edifici prima di allora

Inoltre (come evidente dalla scheda del Partenone) per la realizzazione dei singoli edifici

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vennero usati specifici accorgimenti costruttivi per ovviare alle alterazioni della percezione visiva

Ciograve vuol dire che oltre ad una grande sapienza e maestria nelle lavorazioni lrsquoarchitettura e lrsquourbanistica greche potevano vantare di una sensibilitagrave eccezionale e una notevole attenzione alla morfologia urbana La percezione della forma dellrsquoedificio non era secondaria alla sua costruzione alla sua collocazione e alla sua decorazione

Lrsquoaspetto dellrsquoAcropoli odierna profondamente mutato da quello che si presentava ai primi archeologi che vi intervenirono In particolare il lato occidentale dellrsquoAcropoli egrave cambiato radicalmente con i lavori effettuati tra il 1836 e la fine del XIX secolo Il vecchio accesso era il Tholikograve chiuso con gli scavi di Beuleacute (1852-1853) e venne sostituito dallrsquoaccesso occidentale come visibile in Fig 2 Il Tempietto di Athena Nike fu ricostruito intorno nel 1835-1836 ed egrave visibile davanti alla torre franca o Koulagraves come veniva chiamato durante la dominazione turca

Fig 2 Veduta dellrsquoAcropoli

Fig 3 Planimetria dellrsquoAcropoli e relativi edifici (da Martin)

Partenone

Eretteo Propilei

Tempietto di Atena Nike (in restauro)

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Fig 2 LrsquoAcropoli nel 1850con il vecchio accesso il Tholikograve

Fig1 Lrsquoaccesso allrsquoarea intorno al 1855 Ersquo ben visibile la torre franca sullrsquoangolo sud-occidentale

Fig 2a Acropoli sezione trasversale versante settentrionale (da Carpenter) A Stoa di fronte alla caverna sacra e sorgente di Asclepio B Caverna con la fonte sacra C Muro di Cimone D Muro poligonale primitivo E Muro di ritenzione del secolo v F Strato primitivo di terra G H Terra di riporto del secolo v J Podio del Partenone antecedente K Cella principale del Partenone L Cisterna per lacqua piovana scavata nella roccia

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Fig 2b Acropoli sezione trasversale versante meridionale (da Carpenter) M N Peristilio del primo tempio di Atena N Muro del peristilio settentrionale su cui poggia il porticato delle cariatidi O Mura della cella originaria del primo tempio P Recinto di Pandrosio a ovest dellEretteo Q Rampa di dodici gradini che conduce al livello piugrave alto a est R Muro dellAcropoli ricostruito in tempi moderni S Parte dellAcropoli costruita da Pericle con lunghi blocchi di pietra porosa

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LrsquoAGORArsquo ANTICA

Fig 1 Planimetria dellrsquoAgoragrave (a destra) in evidenza i

due assi principali con i relativi edifici il tempio di Efestio la stoagrave di Attalo e lrsquoOdeo di Agrippa

La nascita dellrsquoAgoragrave egrave di fatto lrsquoevento piugrave importante per la vita politica e la storia

urbanistica della cittagrave Situata inizialmente (in epoca arcaica) attorno al colle dellrsquoAcropoli sulle pendici occidentali

con artigiani e residenti stretti nella valletta tra lrsquoAeropago e la Pnice senza una collocazione precisa viene successivamente collocata su un sito specifico a nord dellrsquoAcropoli a seguito degli avvenimenti politici e alle conseguenti misure legislative adottate nei secc VII-VI aC da Draconte e da Solone

A questrsquoultimo in particolare si deve la prima Costituzione democratica e a misure che portarono alla fioritura di unrsquointensa attivitagrave produttiva artigianale e come conseguenza di questo di un intenso commercio che continueragrave per oltre due secoli

La decisione di dare una cornice architettonica al regime soloniano sancisce definitivamente lrsquoorientamento democratico delle sue riforme

LrsquoAgoragrave era la sede degli edifici pubblici e delle funzioni commerciali posta a differenza dellrsquoAcropoli nella cittagrave bassa e in luighi dove fosse piugrave facile raggiungere i porti

Come i luoghi sacri con il tegravemenos anche le aree delle agoragrave erano ben delimitate Solitamente anche sullrsquoagoragrave vigevano dei limiti religiosi e la sacralitagrave di questi limiti contribuiva alla composizione architettonica degli edifici dellrsquoagoragrave stessa

Giagrave dai secoli VIII e VII anche fuori da Atene il procedimento per la costituzione dellrsquoagoragrave era lo stesso la cinta di mura viene sostituita da un portico (prima colonnato in legno) prima solo su un lato poi a cingere unrsquoarea comunicando con lrsquoarea scoperta e con gli altri edifici vicini

La nuova agoragrave viene costruita sul posto delle necropoli Anche se non regolare come quella di Mileto ma anzi piugrave rispondente ad un processo costitutivo progressivo lrsquoagoragrave antica risponde comunque a dei criteri Le sue strade costituiscono infatti limiti di aree funzionali Lrsquoasse nord-sud delimitato da cippi contiene lrsquoarea amministrativa (prytanikon Bouleterion successivamente archivi) e religiosa (culto di Demetra Apollo Patroos e Zeus Fratrio e Agoraios) Lrsquoasse diagonale invece che andava da NO a SE era il percorso delle Panatenee

Lrsquoagoragrave cosigrave concepita costituiva un insieme funzionale senza unrsquoorganizzazione precisa Nei secoli V e IV la piazza si regolarizza ma vengono costruiti comunque molti edifici a

riempirla in modo costipato A nord e sud si costruiscono invece portici sui quali si affacciano spazi di amministrazione

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di riunione e aule di tribunale I portici come anche gli edifici religiosi e politici allineati lungo gli assi viari anche se non

regolari o senza ordine apparente rispettano perograve la circolazione nellrsquoarea Un ordine piugrave chiaro verragrave successivamente creato in epoca ellenistica con unrsquoomogeneizzazione delle facciate attraverso colonnati rettilinei

Lrsquoepoca ellenistica vide infatti unrsquointensa attivitagrave urbanistica voluta anche dallrsquoatteggiamento propagandista dei sovrani Lrsquourbanistica ellenistica si ispirava a regole estetiche la valorizzazione delle masse monumentali la ricerca di delimitazione e valorizzazione dello spazio ricerca di unitagrave architettonica attraverso lrsquointerazione o lrsquoassociazione di differenti elementi funzionali ricerca della monumentalitagrave dellrsquoarchitettura urbana (fino ad allora dispersa) attraverso lrsquoimpiego di elementi quali i lunghi colonnati

In questo modo alterando e regolarizzando i principi che avevano ispirato i periodi precedenti vennero gettate le basi dellrsquourbanistica

Fig 3 Veduta dellrsquoarea con gli assi e gli edifici meglio conservati

Fig 4 Tempio di Efestio (da Martin) Si tratta di un tempio periptero dorico (6x13) costruito alla metagrave del V secolo aC Il tempio egrave ben conservato poicheacute destinato a diverse funzioni fino agli anni Trenta del Novecento Sono ancora visibili sulle metope della facciata orientale le fatiche di Ercole e su quelle settentrionale e meridionale le fatiche di Teseo

Odeo di Agrippa

Stoa di Attalo

La via delle Panatenee

Tempio di Efestio

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Fig 6 Ricostruzione della sezione dellrsquoOdeo di Agrippa (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 5 La stoagrave di Attalo (da Martin) La stoagrave che vediamo ora egrave unrsquoopera di ricostruzione da parte della scuola americana di studi classici avvenuta nel 1952-1953

Fig 6 Ricostruzione del prospetto della Stoagrave di Attalo (da Mavrojannis-Torelli)

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL CERAMICO

Fig 1 Planimetria del Keramikos In evidenza il Dipylon il Pompeion la Porta Sacra e la via delle Tombe

Lrsquoarea del Ceramico (Keramikos si trova a poca distanza dallrsquoAgoragrave in direzione NO

Installata lungo il fiume Eridano ospitava il piugrave importante cimitero della cittagrave luogo ufficiale di sepoltura dei soldati caduti nelle guerre (Demosion Sema) oltre che dei privati cittadini

Tucidide lo definigrave laquoil piugrave bel suburbio di Ateneraquo In effetti con la sua posizione leggermente distante dai colli e dalla valle in cui si svolgevano le attivitagrave cittadine poteva dare la sensazione di essere un luogo a seacute

Nellrsquoarea si possono ancora apprezzare le sculture e le opere utilizzate nellrsquoAtene antica per celebrare i defunti numerosi sono i raffinati pezzi scultorei a testimonianza della grande attenzione rivolta al culto dei morti

Lrsquoarea perograve non era destinata soltanto a luogo di sepoltura ma era sede di attivitagrave commerciali laboratori ginnasi Il suo nome non a caso egrave da attribuire a Keramos il fondatore del mestiere dei vasai in questo quartiere (demo Keramegraveis) infatti si produceva vasellame (ceramica) grazie alla materia prima offerta dal fiume

Lrsquoarea molto piugrave estesa di quella che vediamo oggi era suddivisa dalle mura La parte destinata alle sepolture era quella al di fuori delle mura divisa dallrsquointerno dalla piugrave grande porta del mondo antico il Dipylon (letteralmente doppia porta δι-πύλη) la piugrave importante delle tredici porte della cinta temistoclea Il Diplylon rivestiva una grande importanza sia simbolica che architettonica Fu voluto da Temistocle ed eretto come le omonime mura nel 478 aC dopo la vittoria sui persiani si estendeva in maniera articolata a doppio Π per 1800 mq verso lrsquointerno delle mura per assicurare unrsquoefficace difesa e inoltre era la porta dalla quale iniziavano le due manifestazioni piugrave importanti la processione per i misteri eleusini (in direzione appunto di Eleusi) e le Panatenee (lungo il drogravemos a N verso lrsquoAgoragrave)

Lrsquoarea del Dipylon si sviluppava in una articolazione di altre costruzioni importanti il Pompeion e la Porta Sacra

Il Pompeion situato a sinistra del Dipylon era un edificio allungato con unrsquoentrata monumentale che si svolgeva attorno ad una corte peristilia dove venivano preparate le macchine delle Panatenee e che veniva utilizzato come ginnasio nel periodo (4 anni) tra le manifestazioni Venne bruciato da Silla nell 86 aC ricostruito come un edificio a tre navate fu nuovamente incendiato dagli Eruli durante il sacco della cittagrave del 267 dC

La Porta Sacra invece era la porta che immetteva sulla via sacra lrsquoaccesso dei pellegrini

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che arrivavano in cittagrave e provvedeva inoltre al passaggio sullrsquoEridano Il cimitero esterno alle porte1

Le testimonianze dellrsquoarchitettura funeraria cambiano completamente volto tra la fine del V e la fine del IV secolo aC In questo periodo infatti le leggi soloniane di limitazioni al lusso funerario la necessitagrave di reperire materiale per la rapida costruzione delle mura voluta da Temistocle ulteriori limitazioni poste da Demetrio di Falero e una nuova emergenza per la fortificazione delle mura dopo la battaglia di Cheronea imposero austeritagrave allrsquoarchitettura funeraria Piugrave che fermarsi tuttavia questa espressione architettonica evolvette verso nuove forme Si svilupparono cosigrave tumuli per sepolture multiple e recinti che accoglievano le spoglie di piugrave membri della stessa famiglia

era sviluppato nella strada a S verso il Pireo in lunghezza dunque su terrazze contenute da muri in blocchi che racchiudevano le sepolture Le sepolture erano sormontate da tumuli funerari prima rettangolari e poi circolari (XII-VII secolo aC) sui quali erano deposti vasi per le libagioni che dal VIII secolo aC assumono dimensioni imponenti divenendo segravemata (sinonimo di tombe) o segnacoli Cosigrave nasce la tradizione di ldquosegnarerdquo la tomba prima appunto con vasi e poi man mano con rilievi su lastre di dimensioni allungate la stele con raffigurazioni dei giovani defunti ai tamburi di pietra dei tumuli vengono sostituiti monumenti in mattoni crudi

Fig 2 Illustrazione dellrsquoarea In evidenza 1 Dipylon 2 Pompeion 3 Port Sacra 4 Fiume Eridano 5 Via delle Tombe

Fig 3 La via delle Tombe (da Greco)

1 Solone introdusse leggi che vietavano le sepolture in cittagrave

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LA PNICE

Fig 1 Ricostruzione della pianta dellrsquoarea

Clistene politico ateniese (565 aC-492 aC) continuograve lrsquoopera iniziata da Solone e che

tanto influenzograve la cultura e lrsquourbanistica greche Per il raduno delle assemblee lui scelse il colle della Pnice un colle che insieme al colle dellrsquoAeropago al colle delle Ninfe e al colle di Filopappo forma il gruppo di colli antistanti lrsquoAcropoli

Lrsquoassemblea o ekklegravesia secondo la sua riforma era lrsquoadunata popolare dei cittadini della polis

Lrsquoassetto degli elementi necessari allrsquoassemblea ha subito variazioni nel corso del tempo a cominciare dal nome del luogo Il nome Pnice infatti venne attribuito soltanto nella metagrave del sec V per via dei cippi di marmo posti a delimitare lrsquoarea

Sempre dopo la metagrave del secolo si intervenne facendo realizzare una meridiana dallrsquoastronomo Metone mentre nel 404 aC lrsquoarea venne rivoluzionata invertendo la posizione di caves e begravema

La sommitagrave del colle fu spianata ulteriormente per accomodare una cavea artificiale realizzata attraverso un terrapieno sostenuto da un muro di contenimento (Mavrojannis-Torelli) Al centro della cavea si trovava un podio il begravema in cui saliva lrsquooratore in modo da essere visibile agli auditori

Inizialmente il podio era posizionato sul lato settentrionale questo accorgimento era stato utilizzato in modo che gli auditori (ossia i cittadini) avessero di fronte la cittagrave nellrsquoascoltare lrsquooratore

Lrsquoarea fu soggetta ad un rifacimento tra il 330 e il 326 aC con Licurgo In questo periodo venne posta una statua di Zeus sul begravema e progettata unrsquoarticolata stoagrave alle spalle della cavea che perograve non venne mai completata a causa delle vicende politico-militari La stoagrave sarebbe servita ad alloggiare i membri dellrsquoassemblea in caso di maltempo

Per le condizioni politico-militari venne poi eretto un muro parallelo alla stoagrave il diategravechisma o muro intermedio a scopi difensivi Contemporaneamente il luogo destinato

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alle assemblee venne spostato al teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dellrsquoAcropoli

Fig 2 Veduta dellrsquoarea occupata dalla stoagrave

Fig 3 Il podio o begravema

Fig 4 Ricostruzione del complesso della Pnyka ad opera della scuola americana di studi classici

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 14: Apostila Atenas

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Fig6 La loggia delle Cariatidi

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ATENE CLASSICA

ACROPOLI IL TEMPIETTO DI ATENA NIKE

Fig 1 Planimetria dellrsquoAcropoli in evidenza il Tempietto di Atena Nike Fig 2 (a destra) Pianta del Tempietto di Atena Nike

Il tempietto di Atena Nike a destra dei Propilei sul Pyrgos egrave un piccolo tempio di piccole dimensioni (m827xm544) anfiprostilo tetrastilo in stile ionico

Anche se di stile differente dal Partenone e secondo Torelli leggermente arcaico il tempio fu realizzato dallo stesso architetto Callicrate e come il Partenone fu decorato da un allievo del laboratorio di Fidia

Come il Partenone lrsquoarco di tempo tra lrsquoinizio e la fine lavori fu piuttosto lungo iniziato infatti nel 449 aC fu terminato soltanto nel 421 aC con la pace di Nicia

Quello che noi vediamo attualmente egrave il frutto della seconda ricostruzione cui il tempietto fu sottoposto nel Novecento (la prima era stata dellrsquoOttocento)

Il fregio che lo adorna rappresenta unrsquoassemblea divina ad oriente e battaglie sugli altri lati egrave visibile al museo dellrsquoAcropoli nella sezione dedicata al tempietto

Il parapetto del recinto apprezzabile in frammenti rappresenta Atena che assiste al sacrificio di una giovenca su un altare Forse indica un sacrificio in onore dei morti della prima guerra del Peloponneso (461 aC)

Nel periodo turco fu utilizzato a fini difensivi per resistere ai veneziani e allrsquouopo smontato Gli scavi hanno rivelato che nel luogo dove ora sorge il tempietto precedentemente si

trovavano un sacello1

Nel tempio si egrave succeduta la presenza di statue (lignea in etagrave arcaica e con ali drsquooro in epoca successiva)

quadrato e diversi altari

1 Il sacello (dal latsacellum) egrave lrsquoarea racchiusa da un recinto che cingeva un altare

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Fig 3 Il Tempietto visto dai Propilei (Martin) Fig 4 Vista occidentale del tempietto ai nostri

giorni

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ATENE CLASSICA

LrsquoACROPOLI E IL SUO SVILUPPO

Fig 1 Rappresentazione figurata della cittagrave intorno al sec V a C In rosso egrave evidenziata la cittagrave alta o ακρόπολις contrapposta alla cittagrave bassa o υποπόλις

LrsquoAcropoli (da άκρο- punto estremo piugrave alto e πόλις cittagrave) egrave contrapposta alla cittagrave che si

sviluppa alle sue pendici la ὑπόπολις (voce che tuttavia non egrave mai entrata nelluso comune) o cittagrave bassa che sta sotto Sorge su uno sperone imponente e visibile da molti punti della cittagrave Si presentava inizialmente come un promontorio con poche modeste abitazioni

Lrsquoinsediamento sulla cittagrave alta (Ακρόπολις) nasce inizialmente per esigenze difensive si sviluppa tuttavia sempre per la sua posizione dominante e sicura per scopi di rappresentanza e di culto Se infatti precedentemente e durante il periodo arcaico fu destinata a diversi scopi (il piugrave attivo dei quali fu come sede del potere e del Palazzo durante la tirannia dei Pisistratidi) fu perograve alla fine del sec VI con il riformatore Clistene che divenne definitivamente il centro di culto della cittagrave

Anche se salendovi possiamo essere ingannati dallrsquoidea che la roccia costituisca la base sulla quale poggiano direttamente gli edifici in realtagrave lo sperone egrave sovrastato e livellato da una struttura che si estende per unrsquoenorme area (m82 x m305) Questa enorme struttura arriva ad essere alta anche quasi m10 in alcuni punti anche se attualmente nascosta sotto il livello del terreno I muri che la compongono sono sia di contenimento che di (precedenti) fortificazioni come hanno rivelato una serie di sondaggi effettuati nella parte meridionale tra il 1835 e il 1890 (Carpenter)

Il materiale rinvenuto nel basamento egrave costituito di materiale di scarto di varie provenienze in primis di lavorazione dei materiali ma anche di ceramiche e cocci

La poca considerazione della stratificazione e dei i materiali ceramici ritrovati non hanno permesso tuttavia una datazione precisa dei primi interventi condotti per la costruzione del basamento

La datazione precisa di ciascuno strato avrebbe altresigrave aiutato a definire i differenti stadi di lavorazione e il susseguirsi dei cantieri e di conseguenza della forma conferita allrsquoAcropoli stessa

Uno dei piugrave importanti contributi dellrsquoAcropoli attualmente visibile allo sviluppo urbano propriamente detto egrave il fatto di venire a creare unrsquoarea circoscritta in cui gli edifici dialogano tra loro Come piugrave esaustivamente spiegato nella scheda sui Propilei gli edifici dellrsquoAcropoli sono in relazione sia visiva che proporzionale tra loro Generano dunque un insieme non separabile come invece avveniva tra edifici prima di allora

Inoltre (come evidente dalla scheda del Partenone) per la realizzazione dei singoli edifici

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vennero usati specifici accorgimenti costruttivi per ovviare alle alterazioni della percezione visiva

Ciograve vuol dire che oltre ad una grande sapienza e maestria nelle lavorazioni lrsquoarchitettura e lrsquourbanistica greche potevano vantare di una sensibilitagrave eccezionale e una notevole attenzione alla morfologia urbana La percezione della forma dellrsquoedificio non era secondaria alla sua costruzione alla sua collocazione e alla sua decorazione

Lrsquoaspetto dellrsquoAcropoli odierna profondamente mutato da quello che si presentava ai primi archeologi che vi intervenirono In particolare il lato occidentale dellrsquoAcropoli egrave cambiato radicalmente con i lavori effettuati tra il 1836 e la fine del XIX secolo Il vecchio accesso era il Tholikograve chiuso con gli scavi di Beuleacute (1852-1853) e venne sostituito dallrsquoaccesso occidentale come visibile in Fig 2 Il Tempietto di Athena Nike fu ricostruito intorno nel 1835-1836 ed egrave visibile davanti alla torre franca o Koulagraves come veniva chiamato durante la dominazione turca

Fig 2 Veduta dellrsquoAcropoli

Fig 3 Planimetria dellrsquoAcropoli e relativi edifici (da Martin)

Partenone

Eretteo Propilei

Tempietto di Atena Nike (in restauro)

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Fig 2 LrsquoAcropoli nel 1850con il vecchio accesso il Tholikograve

Fig1 Lrsquoaccesso allrsquoarea intorno al 1855 Ersquo ben visibile la torre franca sullrsquoangolo sud-occidentale

Fig 2a Acropoli sezione trasversale versante settentrionale (da Carpenter) A Stoa di fronte alla caverna sacra e sorgente di Asclepio B Caverna con la fonte sacra C Muro di Cimone D Muro poligonale primitivo E Muro di ritenzione del secolo v F Strato primitivo di terra G H Terra di riporto del secolo v J Podio del Partenone antecedente K Cella principale del Partenone L Cisterna per lacqua piovana scavata nella roccia

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Fig 2b Acropoli sezione trasversale versante meridionale (da Carpenter) M N Peristilio del primo tempio di Atena N Muro del peristilio settentrionale su cui poggia il porticato delle cariatidi O Mura della cella originaria del primo tempio P Recinto di Pandrosio a ovest dellEretteo Q Rampa di dodici gradini che conduce al livello piugrave alto a est R Muro dellAcropoli ricostruito in tempi moderni S Parte dellAcropoli costruita da Pericle con lunghi blocchi di pietra porosa

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LrsquoAGORArsquo ANTICA

Fig 1 Planimetria dellrsquoAgoragrave (a destra) in evidenza i

due assi principali con i relativi edifici il tempio di Efestio la stoagrave di Attalo e lrsquoOdeo di Agrippa

La nascita dellrsquoAgoragrave egrave di fatto lrsquoevento piugrave importante per la vita politica e la storia

urbanistica della cittagrave Situata inizialmente (in epoca arcaica) attorno al colle dellrsquoAcropoli sulle pendici occidentali

con artigiani e residenti stretti nella valletta tra lrsquoAeropago e la Pnice senza una collocazione precisa viene successivamente collocata su un sito specifico a nord dellrsquoAcropoli a seguito degli avvenimenti politici e alle conseguenti misure legislative adottate nei secc VII-VI aC da Draconte e da Solone

A questrsquoultimo in particolare si deve la prima Costituzione democratica e a misure che portarono alla fioritura di unrsquointensa attivitagrave produttiva artigianale e come conseguenza di questo di un intenso commercio che continueragrave per oltre due secoli

La decisione di dare una cornice architettonica al regime soloniano sancisce definitivamente lrsquoorientamento democratico delle sue riforme

LrsquoAgoragrave era la sede degli edifici pubblici e delle funzioni commerciali posta a differenza dellrsquoAcropoli nella cittagrave bassa e in luighi dove fosse piugrave facile raggiungere i porti

Come i luoghi sacri con il tegravemenos anche le aree delle agoragrave erano ben delimitate Solitamente anche sullrsquoagoragrave vigevano dei limiti religiosi e la sacralitagrave di questi limiti contribuiva alla composizione architettonica degli edifici dellrsquoagoragrave stessa

Giagrave dai secoli VIII e VII anche fuori da Atene il procedimento per la costituzione dellrsquoagoragrave era lo stesso la cinta di mura viene sostituita da un portico (prima colonnato in legno) prima solo su un lato poi a cingere unrsquoarea comunicando con lrsquoarea scoperta e con gli altri edifici vicini

La nuova agoragrave viene costruita sul posto delle necropoli Anche se non regolare come quella di Mileto ma anzi piugrave rispondente ad un processo costitutivo progressivo lrsquoagoragrave antica risponde comunque a dei criteri Le sue strade costituiscono infatti limiti di aree funzionali Lrsquoasse nord-sud delimitato da cippi contiene lrsquoarea amministrativa (prytanikon Bouleterion successivamente archivi) e religiosa (culto di Demetra Apollo Patroos e Zeus Fratrio e Agoraios) Lrsquoasse diagonale invece che andava da NO a SE era il percorso delle Panatenee

Lrsquoagoragrave cosigrave concepita costituiva un insieme funzionale senza unrsquoorganizzazione precisa Nei secoli V e IV la piazza si regolarizza ma vengono costruiti comunque molti edifici a

riempirla in modo costipato A nord e sud si costruiscono invece portici sui quali si affacciano spazi di amministrazione

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di riunione e aule di tribunale I portici come anche gli edifici religiosi e politici allineati lungo gli assi viari anche se non

regolari o senza ordine apparente rispettano perograve la circolazione nellrsquoarea Un ordine piugrave chiaro verragrave successivamente creato in epoca ellenistica con unrsquoomogeneizzazione delle facciate attraverso colonnati rettilinei

Lrsquoepoca ellenistica vide infatti unrsquointensa attivitagrave urbanistica voluta anche dallrsquoatteggiamento propagandista dei sovrani Lrsquourbanistica ellenistica si ispirava a regole estetiche la valorizzazione delle masse monumentali la ricerca di delimitazione e valorizzazione dello spazio ricerca di unitagrave architettonica attraverso lrsquointerazione o lrsquoassociazione di differenti elementi funzionali ricerca della monumentalitagrave dellrsquoarchitettura urbana (fino ad allora dispersa) attraverso lrsquoimpiego di elementi quali i lunghi colonnati

In questo modo alterando e regolarizzando i principi che avevano ispirato i periodi precedenti vennero gettate le basi dellrsquourbanistica

Fig 3 Veduta dellrsquoarea con gli assi e gli edifici meglio conservati

Fig 4 Tempio di Efestio (da Martin) Si tratta di un tempio periptero dorico (6x13) costruito alla metagrave del V secolo aC Il tempio egrave ben conservato poicheacute destinato a diverse funzioni fino agli anni Trenta del Novecento Sono ancora visibili sulle metope della facciata orientale le fatiche di Ercole e su quelle settentrionale e meridionale le fatiche di Teseo

Odeo di Agrippa

Stoa di Attalo

La via delle Panatenee

Tempio di Efestio

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Fig 6 Ricostruzione della sezione dellrsquoOdeo di Agrippa (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 5 La stoagrave di Attalo (da Martin) La stoagrave che vediamo ora egrave unrsquoopera di ricostruzione da parte della scuola americana di studi classici avvenuta nel 1952-1953

Fig 6 Ricostruzione del prospetto della Stoagrave di Attalo (da Mavrojannis-Torelli)

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL CERAMICO

Fig 1 Planimetria del Keramikos In evidenza il Dipylon il Pompeion la Porta Sacra e la via delle Tombe

Lrsquoarea del Ceramico (Keramikos si trova a poca distanza dallrsquoAgoragrave in direzione NO

Installata lungo il fiume Eridano ospitava il piugrave importante cimitero della cittagrave luogo ufficiale di sepoltura dei soldati caduti nelle guerre (Demosion Sema) oltre che dei privati cittadini

Tucidide lo definigrave laquoil piugrave bel suburbio di Ateneraquo In effetti con la sua posizione leggermente distante dai colli e dalla valle in cui si svolgevano le attivitagrave cittadine poteva dare la sensazione di essere un luogo a seacute

Nellrsquoarea si possono ancora apprezzare le sculture e le opere utilizzate nellrsquoAtene antica per celebrare i defunti numerosi sono i raffinati pezzi scultorei a testimonianza della grande attenzione rivolta al culto dei morti

Lrsquoarea perograve non era destinata soltanto a luogo di sepoltura ma era sede di attivitagrave commerciali laboratori ginnasi Il suo nome non a caso egrave da attribuire a Keramos il fondatore del mestiere dei vasai in questo quartiere (demo Keramegraveis) infatti si produceva vasellame (ceramica) grazie alla materia prima offerta dal fiume

Lrsquoarea molto piugrave estesa di quella che vediamo oggi era suddivisa dalle mura La parte destinata alle sepolture era quella al di fuori delle mura divisa dallrsquointerno dalla piugrave grande porta del mondo antico il Dipylon (letteralmente doppia porta δι-πύλη) la piugrave importante delle tredici porte della cinta temistoclea Il Diplylon rivestiva una grande importanza sia simbolica che architettonica Fu voluto da Temistocle ed eretto come le omonime mura nel 478 aC dopo la vittoria sui persiani si estendeva in maniera articolata a doppio Π per 1800 mq verso lrsquointerno delle mura per assicurare unrsquoefficace difesa e inoltre era la porta dalla quale iniziavano le due manifestazioni piugrave importanti la processione per i misteri eleusini (in direzione appunto di Eleusi) e le Panatenee (lungo il drogravemos a N verso lrsquoAgoragrave)

Lrsquoarea del Dipylon si sviluppava in una articolazione di altre costruzioni importanti il Pompeion e la Porta Sacra

Il Pompeion situato a sinistra del Dipylon era un edificio allungato con unrsquoentrata monumentale che si svolgeva attorno ad una corte peristilia dove venivano preparate le macchine delle Panatenee e che veniva utilizzato come ginnasio nel periodo (4 anni) tra le manifestazioni Venne bruciato da Silla nell 86 aC ricostruito come un edificio a tre navate fu nuovamente incendiato dagli Eruli durante il sacco della cittagrave del 267 dC

La Porta Sacra invece era la porta che immetteva sulla via sacra lrsquoaccesso dei pellegrini

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che arrivavano in cittagrave e provvedeva inoltre al passaggio sullrsquoEridano Il cimitero esterno alle porte1

Le testimonianze dellrsquoarchitettura funeraria cambiano completamente volto tra la fine del V e la fine del IV secolo aC In questo periodo infatti le leggi soloniane di limitazioni al lusso funerario la necessitagrave di reperire materiale per la rapida costruzione delle mura voluta da Temistocle ulteriori limitazioni poste da Demetrio di Falero e una nuova emergenza per la fortificazione delle mura dopo la battaglia di Cheronea imposero austeritagrave allrsquoarchitettura funeraria Piugrave che fermarsi tuttavia questa espressione architettonica evolvette verso nuove forme Si svilupparono cosigrave tumuli per sepolture multiple e recinti che accoglievano le spoglie di piugrave membri della stessa famiglia

era sviluppato nella strada a S verso il Pireo in lunghezza dunque su terrazze contenute da muri in blocchi che racchiudevano le sepolture Le sepolture erano sormontate da tumuli funerari prima rettangolari e poi circolari (XII-VII secolo aC) sui quali erano deposti vasi per le libagioni che dal VIII secolo aC assumono dimensioni imponenti divenendo segravemata (sinonimo di tombe) o segnacoli Cosigrave nasce la tradizione di ldquosegnarerdquo la tomba prima appunto con vasi e poi man mano con rilievi su lastre di dimensioni allungate la stele con raffigurazioni dei giovani defunti ai tamburi di pietra dei tumuli vengono sostituiti monumenti in mattoni crudi

Fig 2 Illustrazione dellrsquoarea In evidenza 1 Dipylon 2 Pompeion 3 Port Sacra 4 Fiume Eridano 5 Via delle Tombe

Fig 3 La via delle Tombe (da Greco)

1 Solone introdusse leggi che vietavano le sepolture in cittagrave

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LA PNICE

Fig 1 Ricostruzione della pianta dellrsquoarea

Clistene politico ateniese (565 aC-492 aC) continuograve lrsquoopera iniziata da Solone e che

tanto influenzograve la cultura e lrsquourbanistica greche Per il raduno delle assemblee lui scelse il colle della Pnice un colle che insieme al colle dellrsquoAeropago al colle delle Ninfe e al colle di Filopappo forma il gruppo di colli antistanti lrsquoAcropoli

Lrsquoassemblea o ekklegravesia secondo la sua riforma era lrsquoadunata popolare dei cittadini della polis

Lrsquoassetto degli elementi necessari allrsquoassemblea ha subito variazioni nel corso del tempo a cominciare dal nome del luogo Il nome Pnice infatti venne attribuito soltanto nella metagrave del sec V per via dei cippi di marmo posti a delimitare lrsquoarea

Sempre dopo la metagrave del secolo si intervenne facendo realizzare una meridiana dallrsquoastronomo Metone mentre nel 404 aC lrsquoarea venne rivoluzionata invertendo la posizione di caves e begravema

La sommitagrave del colle fu spianata ulteriormente per accomodare una cavea artificiale realizzata attraverso un terrapieno sostenuto da un muro di contenimento (Mavrojannis-Torelli) Al centro della cavea si trovava un podio il begravema in cui saliva lrsquooratore in modo da essere visibile agli auditori

Inizialmente il podio era posizionato sul lato settentrionale questo accorgimento era stato utilizzato in modo che gli auditori (ossia i cittadini) avessero di fronte la cittagrave nellrsquoascoltare lrsquooratore

Lrsquoarea fu soggetta ad un rifacimento tra il 330 e il 326 aC con Licurgo In questo periodo venne posta una statua di Zeus sul begravema e progettata unrsquoarticolata stoagrave alle spalle della cavea che perograve non venne mai completata a causa delle vicende politico-militari La stoagrave sarebbe servita ad alloggiare i membri dellrsquoassemblea in caso di maltempo

Per le condizioni politico-militari venne poi eretto un muro parallelo alla stoagrave il diategravechisma o muro intermedio a scopi difensivi Contemporaneamente il luogo destinato

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alle assemblee venne spostato al teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dellrsquoAcropoli

Fig 2 Veduta dellrsquoarea occupata dalla stoagrave

Fig 3 Il podio o begravema

Fig 4 Ricostruzione del complesso della Pnyka ad opera della scuola americana di studi classici

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 15: Apostila Atenas

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ATENE CLASSICA

ACROPOLI IL TEMPIETTO DI ATENA NIKE

Fig 1 Planimetria dellrsquoAcropoli in evidenza il Tempietto di Atena Nike Fig 2 (a destra) Pianta del Tempietto di Atena Nike

Il tempietto di Atena Nike a destra dei Propilei sul Pyrgos egrave un piccolo tempio di piccole dimensioni (m827xm544) anfiprostilo tetrastilo in stile ionico

Anche se di stile differente dal Partenone e secondo Torelli leggermente arcaico il tempio fu realizzato dallo stesso architetto Callicrate e come il Partenone fu decorato da un allievo del laboratorio di Fidia

Come il Partenone lrsquoarco di tempo tra lrsquoinizio e la fine lavori fu piuttosto lungo iniziato infatti nel 449 aC fu terminato soltanto nel 421 aC con la pace di Nicia

Quello che noi vediamo attualmente egrave il frutto della seconda ricostruzione cui il tempietto fu sottoposto nel Novecento (la prima era stata dellrsquoOttocento)

Il fregio che lo adorna rappresenta unrsquoassemblea divina ad oriente e battaglie sugli altri lati egrave visibile al museo dellrsquoAcropoli nella sezione dedicata al tempietto

Il parapetto del recinto apprezzabile in frammenti rappresenta Atena che assiste al sacrificio di una giovenca su un altare Forse indica un sacrificio in onore dei morti della prima guerra del Peloponneso (461 aC)

Nel periodo turco fu utilizzato a fini difensivi per resistere ai veneziani e allrsquouopo smontato Gli scavi hanno rivelato che nel luogo dove ora sorge il tempietto precedentemente si

trovavano un sacello1

Nel tempio si egrave succeduta la presenza di statue (lignea in etagrave arcaica e con ali drsquooro in epoca successiva)

quadrato e diversi altari

1 Il sacello (dal latsacellum) egrave lrsquoarea racchiusa da un recinto che cingeva un altare

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Fig 3 Il Tempietto visto dai Propilei (Martin) Fig 4 Vista occidentale del tempietto ai nostri

giorni

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ATENE CLASSICA

LrsquoACROPOLI E IL SUO SVILUPPO

Fig 1 Rappresentazione figurata della cittagrave intorno al sec V a C In rosso egrave evidenziata la cittagrave alta o ακρόπολις contrapposta alla cittagrave bassa o υποπόλις

LrsquoAcropoli (da άκρο- punto estremo piugrave alto e πόλις cittagrave) egrave contrapposta alla cittagrave che si

sviluppa alle sue pendici la ὑπόπολις (voce che tuttavia non egrave mai entrata nelluso comune) o cittagrave bassa che sta sotto Sorge su uno sperone imponente e visibile da molti punti della cittagrave Si presentava inizialmente come un promontorio con poche modeste abitazioni

Lrsquoinsediamento sulla cittagrave alta (Ακρόπολις) nasce inizialmente per esigenze difensive si sviluppa tuttavia sempre per la sua posizione dominante e sicura per scopi di rappresentanza e di culto Se infatti precedentemente e durante il periodo arcaico fu destinata a diversi scopi (il piugrave attivo dei quali fu come sede del potere e del Palazzo durante la tirannia dei Pisistratidi) fu perograve alla fine del sec VI con il riformatore Clistene che divenne definitivamente il centro di culto della cittagrave

Anche se salendovi possiamo essere ingannati dallrsquoidea che la roccia costituisca la base sulla quale poggiano direttamente gli edifici in realtagrave lo sperone egrave sovrastato e livellato da una struttura che si estende per unrsquoenorme area (m82 x m305) Questa enorme struttura arriva ad essere alta anche quasi m10 in alcuni punti anche se attualmente nascosta sotto il livello del terreno I muri che la compongono sono sia di contenimento che di (precedenti) fortificazioni come hanno rivelato una serie di sondaggi effettuati nella parte meridionale tra il 1835 e il 1890 (Carpenter)

Il materiale rinvenuto nel basamento egrave costituito di materiale di scarto di varie provenienze in primis di lavorazione dei materiali ma anche di ceramiche e cocci

La poca considerazione della stratificazione e dei i materiali ceramici ritrovati non hanno permesso tuttavia una datazione precisa dei primi interventi condotti per la costruzione del basamento

La datazione precisa di ciascuno strato avrebbe altresigrave aiutato a definire i differenti stadi di lavorazione e il susseguirsi dei cantieri e di conseguenza della forma conferita allrsquoAcropoli stessa

Uno dei piugrave importanti contributi dellrsquoAcropoli attualmente visibile allo sviluppo urbano propriamente detto egrave il fatto di venire a creare unrsquoarea circoscritta in cui gli edifici dialogano tra loro Come piugrave esaustivamente spiegato nella scheda sui Propilei gli edifici dellrsquoAcropoli sono in relazione sia visiva che proporzionale tra loro Generano dunque un insieme non separabile come invece avveniva tra edifici prima di allora

Inoltre (come evidente dalla scheda del Partenone) per la realizzazione dei singoli edifici

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vennero usati specifici accorgimenti costruttivi per ovviare alle alterazioni della percezione visiva

Ciograve vuol dire che oltre ad una grande sapienza e maestria nelle lavorazioni lrsquoarchitettura e lrsquourbanistica greche potevano vantare di una sensibilitagrave eccezionale e una notevole attenzione alla morfologia urbana La percezione della forma dellrsquoedificio non era secondaria alla sua costruzione alla sua collocazione e alla sua decorazione

Lrsquoaspetto dellrsquoAcropoli odierna profondamente mutato da quello che si presentava ai primi archeologi che vi intervenirono In particolare il lato occidentale dellrsquoAcropoli egrave cambiato radicalmente con i lavori effettuati tra il 1836 e la fine del XIX secolo Il vecchio accesso era il Tholikograve chiuso con gli scavi di Beuleacute (1852-1853) e venne sostituito dallrsquoaccesso occidentale come visibile in Fig 2 Il Tempietto di Athena Nike fu ricostruito intorno nel 1835-1836 ed egrave visibile davanti alla torre franca o Koulagraves come veniva chiamato durante la dominazione turca

Fig 2 Veduta dellrsquoAcropoli

Fig 3 Planimetria dellrsquoAcropoli e relativi edifici (da Martin)

Partenone

Eretteo Propilei

Tempietto di Atena Nike (in restauro)

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Fig 2 LrsquoAcropoli nel 1850con il vecchio accesso il Tholikograve

Fig1 Lrsquoaccesso allrsquoarea intorno al 1855 Ersquo ben visibile la torre franca sullrsquoangolo sud-occidentale

Fig 2a Acropoli sezione trasversale versante settentrionale (da Carpenter) A Stoa di fronte alla caverna sacra e sorgente di Asclepio B Caverna con la fonte sacra C Muro di Cimone D Muro poligonale primitivo E Muro di ritenzione del secolo v F Strato primitivo di terra G H Terra di riporto del secolo v J Podio del Partenone antecedente K Cella principale del Partenone L Cisterna per lacqua piovana scavata nella roccia

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Fig 2b Acropoli sezione trasversale versante meridionale (da Carpenter) M N Peristilio del primo tempio di Atena N Muro del peristilio settentrionale su cui poggia il porticato delle cariatidi O Mura della cella originaria del primo tempio P Recinto di Pandrosio a ovest dellEretteo Q Rampa di dodici gradini che conduce al livello piugrave alto a est R Muro dellAcropoli ricostruito in tempi moderni S Parte dellAcropoli costruita da Pericle con lunghi blocchi di pietra porosa

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LrsquoAGORArsquo ANTICA

Fig 1 Planimetria dellrsquoAgoragrave (a destra) in evidenza i

due assi principali con i relativi edifici il tempio di Efestio la stoagrave di Attalo e lrsquoOdeo di Agrippa

La nascita dellrsquoAgoragrave egrave di fatto lrsquoevento piugrave importante per la vita politica e la storia

urbanistica della cittagrave Situata inizialmente (in epoca arcaica) attorno al colle dellrsquoAcropoli sulle pendici occidentali

con artigiani e residenti stretti nella valletta tra lrsquoAeropago e la Pnice senza una collocazione precisa viene successivamente collocata su un sito specifico a nord dellrsquoAcropoli a seguito degli avvenimenti politici e alle conseguenti misure legislative adottate nei secc VII-VI aC da Draconte e da Solone

A questrsquoultimo in particolare si deve la prima Costituzione democratica e a misure che portarono alla fioritura di unrsquointensa attivitagrave produttiva artigianale e come conseguenza di questo di un intenso commercio che continueragrave per oltre due secoli

La decisione di dare una cornice architettonica al regime soloniano sancisce definitivamente lrsquoorientamento democratico delle sue riforme

LrsquoAgoragrave era la sede degli edifici pubblici e delle funzioni commerciali posta a differenza dellrsquoAcropoli nella cittagrave bassa e in luighi dove fosse piugrave facile raggiungere i porti

Come i luoghi sacri con il tegravemenos anche le aree delle agoragrave erano ben delimitate Solitamente anche sullrsquoagoragrave vigevano dei limiti religiosi e la sacralitagrave di questi limiti contribuiva alla composizione architettonica degli edifici dellrsquoagoragrave stessa

Giagrave dai secoli VIII e VII anche fuori da Atene il procedimento per la costituzione dellrsquoagoragrave era lo stesso la cinta di mura viene sostituita da un portico (prima colonnato in legno) prima solo su un lato poi a cingere unrsquoarea comunicando con lrsquoarea scoperta e con gli altri edifici vicini

La nuova agoragrave viene costruita sul posto delle necropoli Anche se non regolare come quella di Mileto ma anzi piugrave rispondente ad un processo costitutivo progressivo lrsquoagoragrave antica risponde comunque a dei criteri Le sue strade costituiscono infatti limiti di aree funzionali Lrsquoasse nord-sud delimitato da cippi contiene lrsquoarea amministrativa (prytanikon Bouleterion successivamente archivi) e religiosa (culto di Demetra Apollo Patroos e Zeus Fratrio e Agoraios) Lrsquoasse diagonale invece che andava da NO a SE era il percorso delle Panatenee

Lrsquoagoragrave cosigrave concepita costituiva un insieme funzionale senza unrsquoorganizzazione precisa Nei secoli V e IV la piazza si regolarizza ma vengono costruiti comunque molti edifici a

riempirla in modo costipato A nord e sud si costruiscono invece portici sui quali si affacciano spazi di amministrazione

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di riunione e aule di tribunale I portici come anche gli edifici religiosi e politici allineati lungo gli assi viari anche se non

regolari o senza ordine apparente rispettano perograve la circolazione nellrsquoarea Un ordine piugrave chiaro verragrave successivamente creato in epoca ellenistica con unrsquoomogeneizzazione delle facciate attraverso colonnati rettilinei

Lrsquoepoca ellenistica vide infatti unrsquointensa attivitagrave urbanistica voluta anche dallrsquoatteggiamento propagandista dei sovrani Lrsquourbanistica ellenistica si ispirava a regole estetiche la valorizzazione delle masse monumentali la ricerca di delimitazione e valorizzazione dello spazio ricerca di unitagrave architettonica attraverso lrsquointerazione o lrsquoassociazione di differenti elementi funzionali ricerca della monumentalitagrave dellrsquoarchitettura urbana (fino ad allora dispersa) attraverso lrsquoimpiego di elementi quali i lunghi colonnati

In questo modo alterando e regolarizzando i principi che avevano ispirato i periodi precedenti vennero gettate le basi dellrsquourbanistica

Fig 3 Veduta dellrsquoarea con gli assi e gli edifici meglio conservati

Fig 4 Tempio di Efestio (da Martin) Si tratta di un tempio periptero dorico (6x13) costruito alla metagrave del V secolo aC Il tempio egrave ben conservato poicheacute destinato a diverse funzioni fino agli anni Trenta del Novecento Sono ancora visibili sulle metope della facciata orientale le fatiche di Ercole e su quelle settentrionale e meridionale le fatiche di Teseo

Odeo di Agrippa

Stoa di Attalo

La via delle Panatenee

Tempio di Efestio

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Fig 6 Ricostruzione della sezione dellrsquoOdeo di Agrippa (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 5 La stoagrave di Attalo (da Martin) La stoagrave che vediamo ora egrave unrsquoopera di ricostruzione da parte della scuola americana di studi classici avvenuta nel 1952-1953

Fig 6 Ricostruzione del prospetto della Stoagrave di Attalo (da Mavrojannis-Torelli)

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL CERAMICO

Fig 1 Planimetria del Keramikos In evidenza il Dipylon il Pompeion la Porta Sacra e la via delle Tombe

Lrsquoarea del Ceramico (Keramikos si trova a poca distanza dallrsquoAgoragrave in direzione NO

Installata lungo il fiume Eridano ospitava il piugrave importante cimitero della cittagrave luogo ufficiale di sepoltura dei soldati caduti nelle guerre (Demosion Sema) oltre che dei privati cittadini

Tucidide lo definigrave laquoil piugrave bel suburbio di Ateneraquo In effetti con la sua posizione leggermente distante dai colli e dalla valle in cui si svolgevano le attivitagrave cittadine poteva dare la sensazione di essere un luogo a seacute

Nellrsquoarea si possono ancora apprezzare le sculture e le opere utilizzate nellrsquoAtene antica per celebrare i defunti numerosi sono i raffinati pezzi scultorei a testimonianza della grande attenzione rivolta al culto dei morti

Lrsquoarea perograve non era destinata soltanto a luogo di sepoltura ma era sede di attivitagrave commerciali laboratori ginnasi Il suo nome non a caso egrave da attribuire a Keramos il fondatore del mestiere dei vasai in questo quartiere (demo Keramegraveis) infatti si produceva vasellame (ceramica) grazie alla materia prima offerta dal fiume

Lrsquoarea molto piugrave estesa di quella che vediamo oggi era suddivisa dalle mura La parte destinata alle sepolture era quella al di fuori delle mura divisa dallrsquointerno dalla piugrave grande porta del mondo antico il Dipylon (letteralmente doppia porta δι-πύλη) la piugrave importante delle tredici porte della cinta temistoclea Il Diplylon rivestiva una grande importanza sia simbolica che architettonica Fu voluto da Temistocle ed eretto come le omonime mura nel 478 aC dopo la vittoria sui persiani si estendeva in maniera articolata a doppio Π per 1800 mq verso lrsquointerno delle mura per assicurare unrsquoefficace difesa e inoltre era la porta dalla quale iniziavano le due manifestazioni piugrave importanti la processione per i misteri eleusini (in direzione appunto di Eleusi) e le Panatenee (lungo il drogravemos a N verso lrsquoAgoragrave)

Lrsquoarea del Dipylon si sviluppava in una articolazione di altre costruzioni importanti il Pompeion e la Porta Sacra

Il Pompeion situato a sinistra del Dipylon era un edificio allungato con unrsquoentrata monumentale che si svolgeva attorno ad una corte peristilia dove venivano preparate le macchine delle Panatenee e che veniva utilizzato come ginnasio nel periodo (4 anni) tra le manifestazioni Venne bruciato da Silla nell 86 aC ricostruito come un edificio a tre navate fu nuovamente incendiato dagli Eruli durante il sacco della cittagrave del 267 dC

La Porta Sacra invece era la porta che immetteva sulla via sacra lrsquoaccesso dei pellegrini

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che arrivavano in cittagrave e provvedeva inoltre al passaggio sullrsquoEridano Il cimitero esterno alle porte1

Le testimonianze dellrsquoarchitettura funeraria cambiano completamente volto tra la fine del V e la fine del IV secolo aC In questo periodo infatti le leggi soloniane di limitazioni al lusso funerario la necessitagrave di reperire materiale per la rapida costruzione delle mura voluta da Temistocle ulteriori limitazioni poste da Demetrio di Falero e una nuova emergenza per la fortificazione delle mura dopo la battaglia di Cheronea imposero austeritagrave allrsquoarchitettura funeraria Piugrave che fermarsi tuttavia questa espressione architettonica evolvette verso nuove forme Si svilupparono cosigrave tumuli per sepolture multiple e recinti che accoglievano le spoglie di piugrave membri della stessa famiglia

era sviluppato nella strada a S verso il Pireo in lunghezza dunque su terrazze contenute da muri in blocchi che racchiudevano le sepolture Le sepolture erano sormontate da tumuli funerari prima rettangolari e poi circolari (XII-VII secolo aC) sui quali erano deposti vasi per le libagioni che dal VIII secolo aC assumono dimensioni imponenti divenendo segravemata (sinonimo di tombe) o segnacoli Cosigrave nasce la tradizione di ldquosegnarerdquo la tomba prima appunto con vasi e poi man mano con rilievi su lastre di dimensioni allungate la stele con raffigurazioni dei giovani defunti ai tamburi di pietra dei tumuli vengono sostituiti monumenti in mattoni crudi

Fig 2 Illustrazione dellrsquoarea In evidenza 1 Dipylon 2 Pompeion 3 Port Sacra 4 Fiume Eridano 5 Via delle Tombe

Fig 3 La via delle Tombe (da Greco)

1 Solone introdusse leggi che vietavano le sepolture in cittagrave

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LA PNICE

Fig 1 Ricostruzione della pianta dellrsquoarea

Clistene politico ateniese (565 aC-492 aC) continuograve lrsquoopera iniziata da Solone e che

tanto influenzograve la cultura e lrsquourbanistica greche Per il raduno delle assemblee lui scelse il colle della Pnice un colle che insieme al colle dellrsquoAeropago al colle delle Ninfe e al colle di Filopappo forma il gruppo di colli antistanti lrsquoAcropoli

Lrsquoassemblea o ekklegravesia secondo la sua riforma era lrsquoadunata popolare dei cittadini della polis

Lrsquoassetto degli elementi necessari allrsquoassemblea ha subito variazioni nel corso del tempo a cominciare dal nome del luogo Il nome Pnice infatti venne attribuito soltanto nella metagrave del sec V per via dei cippi di marmo posti a delimitare lrsquoarea

Sempre dopo la metagrave del secolo si intervenne facendo realizzare una meridiana dallrsquoastronomo Metone mentre nel 404 aC lrsquoarea venne rivoluzionata invertendo la posizione di caves e begravema

La sommitagrave del colle fu spianata ulteriormente per accomodare una cavea artificiale realizzata attraverso un terrapieno sostenuto da un muro di contenimento (Mavrojannis-Torelli) Al centro della cavea si trovava un podio il begravema in cui saliva lrsquooratore in modo da essere visibile agli auditori

Inizialmente il podio era posizionato sul lato settentrionale questo accorgimento era stato utilizzato in modo che gli auditori (ossia i cittadini) avessero di fronte la cittagrave nellrsquoascoltare lrsquooratore

Lrsquoarea fu soggetta ad un rifacimento tra il 330 e il 326 aC con Licurgo In questo periodo venne posta una statua di Zeus sul begravema e progettata unrsquoarticolata stoagrave alle spalle della cavea che perograve non venne mai completata a causa delle vicende politico-militari La stoagrave sarebbe servita ad alloggiare i membri dellrsquoassemblea in caso di maltempo

Per le condizioni politico-militari venne poi eretto un muro parallelo alla stoagrave il diategravechisma o muro intermedio a scopi difensivi Contemporaneamente il luogo destinato

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alle assemblee venne spostato al teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dellrsquoAcropoli

Fig 2 Veduta dellrsquoarea occupata dalla stoagrave

Fig 3 Il podio o begravema

Fig 4 Ricostruzione del complesso della Pnyka ad opera della scuola americana di studi classici

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 16: Apostila Atenas

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Fig 3 Il Tempietto visto dai Propilei (Martin) Fig 4 Vista occidentale del tempietto ai nostri

giorni

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ATENE CLASSICA

LrsquoACROPOLI E IL SUO SVILUPPO

Fig 1 Rappresentazione figurata della cittagrave intorno al sec V a C In rosso egrave evidenziata la cittagrave alta o ακρόπολις contrapposta alla cittagrave bassa o υποπόλις

LrsquoAcropoli (da άκρο- punto estremo piugrave alto e πόλις cittagrave) egrave contrapposta alla cittagrave che si

sviluppa alle sue pendici la ὑπόπολις (voce che tuttavia non egrave mai entrata nelluso comune) o cittagrave bassa che sta sotto Sorge su uno sperone imponente e visibile da molti punti della cittagrave Si presentava inizialmente come un promontorio con poche modeste abitazioni

Lrsquoinsediamento sulla cittagrave alta (Ακρόπολις) nasce inizialmente per esigenze difensive si sviluppa tuttavia sempre per la sua posizione dominante e sicura per scopi di rappresentanza e di culto Se infatti precedentemente e durante il periodo arcaico fu destinata a diversi scopi (il piugrave attivo dei quali fu come sede del potere e del Palazzo durante la tirannia dei Pisistratidi) fu perograve alla fine del sec VI con il riformatore Clistene che divenne definitivamente il centro di culto della cittagrave

Anche se salendovi possiamo essere ingannati dallrsquoidea che la roccia costituisca la base sulla quale poggiano direttamente gli edifici in realtagrave lo sperone egrave sovrastato e livellato da una struttura che si estende per unrsquoenorme area (m82 x m305) Questa enorme struttura arriva ad essere alta anche quasi m10 in alcuni punti anche se attualmente nascosta sotto il livello del terreno I muri che la compongono sono sia di contenimento che di (precedenti) fortificazioni come hanno rivelato una serie di sondaggi effettuati nella parte meridionale tra il 1835 e il 1890 (Carpenter)

Il materiale rinvenuto nel basamento egrave costituito di materiale di scarto di varie provenienze in primis di lavorazione dei materiali ma anche di ceramiche e cocci

La poca considerazione della stratificazione e dei i materiali ceramici ritrovati non hanno permesso tuttavia una datazione precisa dei primi interventi condotti per la costruzione del basamento

La datazione precisa di ciascuno strato avrebbe altresigrave aiutato a definire i differenti stadi di lavorazione e il susseguirsi dei cantieri e di conseguenza della forma conferita allrsquoAcropoli stessa

Uno dei piugrave importanti contributi dellrsquoAcropoli attualmente visibile allo sviluppo urbano propriamente detto egrave il fatto di venire a creare unrsquoarea circoscritta in cui gli edifici dialogano tra loro Come piugrave esaustivamente spiegato nella scheda sui Propilei gli edifici dellrsquoAcropoli sono in relazione sia visiva che proporzionale tra loro Generano dunque un insieme non separabile come invece avveniva tra edifici prima di allora

Inoltre (come evidente dalla scheda del Partenone) per la realizzazione dei singoli edifici

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vennero usati specifici accorgimenti costruttivi per ovviare alle alterazioni della percezione visiva

Ciograve vuol dire che oltre ad una grande sapienza e maestria nelle lavorazioni lrsquoarchitettura e lrsquourbanistica greche potevano vantare di una sensibilitagrave eccezionale e una notevole attenzione alla morfologia urbana La percezione della forma dellrsquoedificio non era secondaria alla sua costruzione alla sua collocazione e alla sua decorazione

Lrsquoaspetto dellrsquoAcropoli odierna profondamente mutato da quello che si presentava ai primi archeologi che vi intervenirono In particolare il lato occidentale dellrsquoAcropoli egrave cambiato radicalmente con i lavori effettuati tra il 1836 e la fine del XIX secolo Il vecchio accesso era il Tholikograve chiuso con gli scavi di Beuleacute (1852-1853) e venne sostituito dallrsquoaccesso occidentale come visibile in Fig 2 Il Tempietto di Athena Nike fu ricostruito intorno nel 1835-1836 ed egrave visibile davanti alla torre franca o Koulagraves come veniva chiamato durante la dominazione turca

Fig 2 Veduta dellrsquoAcropoli

Fig 3 Planimetria dellrsquoAcropoli e relativi edifici (da Martin)

Partenone

Eretteo Propilei

Tempietto di Atena Nike (in restauro)

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Fig 2 LrsquoAcropoli nel 1850con il vecchio accesso il Tholikograve

Fig1 Lrsquoaccesso allrsquoarea intorno al 1855 Ersquo ben visibile la torre franca sullrsquoangolo sud-occidentale

Fig 2a Acropoli sezione trasversale versante settentrionale (da Carpenter) A Stoa di fronte alla caverna sacra e sorgente di Asclepio B Caverna con la fonte sacra C Muro di Cimone D Muro poligonale primitivo E Muro di ritenzione del secolo v F Strato primitivo di terra G H Terra di riporto del secolo v J Podio del Partenone antecedente K Cella principale del Partenone L Cisterna per lacqua piovana scavata nella roccia

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Fig 2b Acropoli sezione trasversale versante meridionale (da Carpenter) M N Peristilio del primo tempio di Atena N Muro del peristilio settentrionale su cui poggia il porticato delle cariatidi O Mura della cella originaria del primo tempio P Recinto di Pandrosio a ovest dellEretteo Q Rampa di dodici gradini che conduce al livello piugrave alto a est R Muro dellAcropoli ricostruito in tempi moderni S Parte dellAcropoli costruita da Pericle con lunghi blocchi di pietra porosa

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LrsquoAGORArsquo ANTICA

Fig 1 Planimetria dellrsquoAgoragrave (a destra) in evidenza i

due assi principali con i relativi edifici il tempio di Efestio la stoagrave di Attalo e lrsquoOdeo di Agrippa

La nascita dellrsquoAgoragrave egrave di fatto lrsquoevento piugrave importante per la vita politica e la storia

urbanistica della cittagrave Situata inizialmente (in epoca arcaica) attorno al colle dellrsquoAcropoli sulle pendici occidentali

con artigiani e residenti stretti nella valletta tra lrsquoAeropago e la Pnice senza una collocazione precisa viene successivamente collocata su un sito specifico a nord dellrsquoAcropoli a seguito degli avvenimenti politici e alle conseguenti misure legislative adottate nei secc VII-VI aC da Draconte e da Solone

A questrsquoultimo in particolare si deve la prima Costituzione democratica e a misure che portarono alla fioritura di unrsquointensa attivitagrave produttiva artigianale e come conseguenza di questo di un intenso commercio che continueragrave per oltre due secoli

La decisione di dare una cornice architettonica al regime soloniano sancisce definitivamente lrsquoorientamento democratico delle sue riforme

LrsquoAgoragrave era la sede degli edifici pubblici e delle funzioni commerciali posta a differenza dellrsquoAcropoli nella cittagrave bassa e in luighi dove fosse piugrave facile raggiungere i porti

Come i luoghi sacri con il tegravemenos anche le aree delle agoragrave erano ben delimitate Solitamente anche sullrsquoagoragrave vigevano dei limiti religiosi e la sacralitagrave di questi limiti contribuiva alla composizione architettonica degli edifici dellrsquoagoragrave stessa

Giagrave dai secoli VIII e VII anche fuori da Atene il procedimento per la costituzione dellrsquoagoragrave era lo stesso la cinta di mura viene sostituita da un portico (prima colonnato in legno) prima solo su un lato poi a cingere unrsquoarea comunicando con lrsquoarea scoperta e con gli altri edifici vicini

La nuova agoragrave viene costruita sul posto delle necropoli Anche se non regolare come quella di Mileto ma anzi piugrave rispondente ad un processo costitutivo progressivo lrsquoagoragrave antica risponde comunque a dei criteri Le sue strade costituiscono infatti limiti di aree funzionali Lrsquoasse nord-sud delimitato da cippi contiene lrsquoarea amministrativa (prytanikon Bouleterion successivamente archivi) e religiosa (culto di Demetra Apollo Patroos e Zeus Fratrio e Agoraios) Lrsquoasse diagonale invece che andava da NO a SE era il percorso delle Panatenee

Lrsquoagoragrave cosigrave concepita costituiva un insieme funzionale senza unrsquoorganizzazione precisa Nei secoli V e IV la piazza si regolarizza ma vengono costruiti comunque molti edifici a

riempirla in modo costipato A nord e sud si costruiscono invece portici sui quali si affacciano spazi di amministrazione

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di riunione e aule di tribunale I portici come anche gli edifici religiosi e politici allineati lungo gli assi viari anche se non

regolari o senza ordine apparente rispettano perograve la circolazione nellrsquoarea Un ordine piugrave chiaro verragrave successivamente creato in epoca ellenistica con unrsquoomogeneizzazione delle facciate attraverso colonnati rettilinei

Lrsquoepoca ellenistica vide infatti unrsquointensa attivitagrave urbanistica voluta anche dallrsquoatteggiamento propagandista dei sovrani Lrsquourbanistica ellenistica si ispirava a regole estetiche la valorizzazione delle masse monumentali la ricerca di delimitazione e valorizzazione dello spazio ricerca di unitagrave architettonica attraverso lrsquointerazione o lrsquoassociazione di differenti elementi funzionali ricerca della monumentalitagrave dellrsquoarchitettura urbana (fino ad allora dispersa) attraverso lrsquoimpiego di elementi quali i lunghi colonnati

In questo modo alterando e regolarizzando i principi che avevano ispirato i periodi precedenti vennero gettate le basi dellrsquourbanistica

Fig 3 Veduta dellrsquoarea con gli assi e gli edifici meglio conservati

Fig 4 Tempio di Efestio (da Martin) Si tratta di un tempio periptero dorico (6x13) costruito alla metagrave del V secolo aC Il tempio egrave ben conservato poicheacute destinato a diverse funzioni fino agli anni Trenta del Novecento Sono ancora visibili sulle metope della facciata orientale le fatiche di Ercole e su quelle settentrionale e meridionale le fatiche di Teseo

Odeo di Agrippa

Stoa di Attalo

La via delle Panatenee

Tempio di Efestio

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Fig 6 Ricostruzione della sezione dellrsquoOdeo di Agrippa (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 5 La stoagrave di Attalo (da Martin) La stoagrave che vediamo ora egrave unrsquoopera di ricostruzione da parte della scuola americana di studi classici avvenuta nel 1952-1953

Fig 6 Ricostruzione del prospetto della Stoagrave di Attalo (da Mavrojannis-Torelli)

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL CERAMICO

Fig 1 Planimetria del Keramikos In evidenza il Dipylon il Pompeion la Porta Sacra e la via delle Tombe

Lrsquoarea del Ceramico (Keramikos si trova a poca distanza dallrsquoAgoragrave in direzione NO

Installata lungo il fiume Eridano ospitava il piugrave importante cimitero della cittagrave luogo ufficiale di sepoltura dei soldati caduti nelle guerre (Demosion Sema) oltre che dei privati cittadini

Tucidide lo definigrave laquoil piugrave bel suburbio di Ateneraquo In effetti con la sua posizione leggermente distante dai colli e dalla valle in cui si svolgevano le attivitagrave cittadine poteva dare la sensazione di essere un luogo a seacute

Nellrsquoarea si possono ancora apprezzare le sculture e le opere utilizzate nellrsquoAtene antica per celebrare i defunti numerosi sono i raffinati pezzi scultorei a testimonianza della grande attenzione rivolta al culto dei morti

Lrsquoarea perograve non era destinata soltanto a luogo di sepoltura ma era sede di attivitagrave commerciali laboratori ginnasi Il suo nome non a caso egrave da attribuire a Keramos il fondatore del mestiere dei vasai in questo quartiere (demo Keramegraveis) infatti si produceva vasellame (ceramica) grazie alla materia prima offerta dal fiume

Lrsquoarea molto piugrave estesa di quella che vediamo oggi era suddivisa dalle mura La parte destinata alle sepolture era quella al di fuori delle mura divisa dallrsquointerno dalla piugrave grande porta del mondo antico il Dipylon (letteralmente doppia porta δι-πύλη) la piugrave importante delle tredici porte della cinta temistoclea Il Diplylon rivestiva una grande importanza sia simbolica che architettonica Fu voluto da Temistocle ed eretto come le omonime mura nel 478 aC dopo la vittoria sui persiani si estendeva in maniera articolata a doppio Π per 1800 mq verso lrsquointerno delle mura per assicurare unrsquoefficace difesa e inoltre era la porta dalla quale iniziavano le due manifestazioni piugrave importanti la processione per i misteri eleusini (in direzione appunto di Eleusi) e le Panatenee (lungo il drogravemos a N verso lrsquoAgoragrave)

Lrsquoarea del Dipylon si sviluppava in una articolazione di altre costruzioni importanti il Pompeion e la Porta Sacra

Il Pompeion situato a sinistra del Dipylon era un edificio allungato con unrsquoentrata monumentale che si svolgeva attorno ad una corte peristilia dove venivano preparate le macchine delle Panatenee e che veniva utilizzato come ginnasio nel periodo (4 anni) tra le manifestazioni Venne bruciato da Silla nell 86 aC ricostruito come un edificio a tre navate fu nuovamente incendiato dagli Eruli durante il sacco della cittagrave del 267 dC

La Porta Sacra invece era la porta che immetteva sulla via sacra lrsquoaccesso dei pellegrini

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che arrivavano in cittagrave e provvedeva inoltre al passaggio sullrsquoEridano Il cimitero esterno alle porte1

Le testimonianze dellrsquoarchitettura funeraria cambiano completamente volto tra la fine del V e la fine del IV secolo aC In questo periodo infatti le leggi soloniane di limitazioni al lusso funerario la necessitagrave di reperire materiale per la rapida costruzione delle mura voluta da Temistocle ulteriori limitazioni poste da Demetrio di Falero e una nuova emergenza per la fortificazione delle mura dopo la battaglia di Cheronea imposero austeritagrave allrsquoarchitettura funeraria Piugrave che fermarsi tuttavia questa espressione architettonica evolvette verso nuove forme Si svilupparono cosigrave tumuli per sepolture multiple e recinti che accoglievano le spoglie di piugrave membri della stessa famiglia

era sviluppato nella strada a S verso il Pireo in lunghezza dunque su terrazze contenute da muri in blocchi che racchiudevano le sepolture Le sepolture erano sormontate da tumuli funerari prima rettangolari e poi circolari (XII-VII secolo aC) sui quali erano deposti vasi per le libagioni che dal VIII secolo aC assumono dimensioni imponenti divenendo segravemata (sinonimo di tombe) o segnacoli Cosigrave nasce la tradizione di ldquosegnarerdquo la tomba prima appunto con vasi e poi man mano con rilievi su lastre di dimensioni allungate la stele con raffigurazioni dei giovani defunti ai tamburi di pietra dei tumuli vengono sostituiti monumenti in mattoni crudi

Fig 2 Illustrazione dellrsquoarea In evidenza 1 Dipylon 2 Pompeion 3 Port Sacra 4 Fiume Eridano 5 Via delle Tombe

Fig 3 La via delle Tombe (da Greco)

1 Solone introdusse leggi che vietavano le sepolture in cittagrave

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LA PNICE

Fig 1 Ricostruzione della pianta dellrsquoarea

Clistene politico ateniese (565 aC-492 aC) continuograve lrsquoopera iniziata da Solone e che

tanto influenzograve la cultura e lrsquourbanistica greche Per il raduno delle assemblee lui scelse il colle della Pnice un colle che insieme al colle dellrsquoAeropago al colle delle Ninfe e al colle di Filopappo forma il gruppo di colli antistanti lrsquoAcropoli

Lrsquoassemblea o ekklegravesia secondo la sua riforma era lrsquoadunata popolare dei cittadini della polis

Lrsquoassetto degli elementi necessari allrsquoassemblea ha subito variazioni nel corso del tempo a cominciare dal nome del luogo Il nome Pnice infatti venne attribuito soltanto nella metagrave del sec V per via dei cippi di marmo posti a delimitare lrsquoarea

Sempre dopo la metagrave del secolo si intervenne facendo realizzare una meridiana dallrsquoastronomo Metone mentre nel 404 aC lrsquoarea venne rivoluzionata invertendo la posizione di caves e begravema

La sommitagrave del colle fu spianata ulteriormente per accomodare una cavea artificiale realizzata attraverso un terrapieno sostenuto da un muro di contenimento (Mavrojannis-Torelli) Al centro della cavea si trovava un podio il begravema in cui saliva lrsquooratore in modo da essere visibile agli auditori

Inizialmente il podio era posizionato sul lato settentrionale questo accorgimento era stato utilizzato in modo che gli auditori (ossia i cittadini) avessero di fronte la cittagrave nellrsquoascoltare lrsquooratore

Lrsquoarea fu soggetta ad un rifacimento tra il 330 e il 326 aC con Licurgo In questo periodo venne posta una statua di Zeus sul begravema e progettata unrsquoarticolata stoagrave alle spalle della cavea che perograve non venne mai completata a causa delle vicende politico-militari La stoagrave sarebbe servita ad alloggiare i membri dellrsquoassemblea in caso di maltempo

Per le condizioni politico-militari venne poi eretto un muro parallelo alla stoagrave il diategravechisma o muro intermedio a scopi difensivi Contemporaneamente il luogo destinato

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alle assemblee venne spostato al teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dellrsquoAcropoli

Fig 2 Veduta dellrsquoarea occupata dalla stoagrave

Fig 3 Il podio o begravema

Fig 4 Ricostruzione del complesso della Pnyka ad opera della scuola americana di studi classici

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 17: Apostila Atenas

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ATENE CLASSICA

LrsquoACROPOLI E IL SUO SVILUPPO

Fig 1 Rappresentazione figurata della cittagrave intorno al sec V a C In rosso egrave evidenziata la cittagrave alta o ακρόπολις contrapposta alla cittagrave bassa o υποπόλις

LrsquoAcropoli (da άκρο- punto estremo piugrave alto e πόλις cittagrave) egrave contrapposta alla cittagrave che si

sviluppa alle sue pendici la ὑπόπολις (voce che tuttavia non egrave mai entrata nelluso comune) o cittagrave bassa che sta sotto Sorge su uno sperone imponente e visibile da molti punti della cittagrave Si presentava inizialmente come un promontorio con poche modeste abitazioni

Lrsquoinsediamento sulla cittagrave alta (Ακρόπολις) nasce inizialmente per esigenze difensive si sviluppa tuttavia sempre per la sua posizione dominante e sicura per scopi di rappresentanza e di culto Se infatti precedentemente e durante il periodo arcaico fu destinata a diversi scopi (il piugrave attivo dei quali fu come sede del potere e del Palazzo durante la tirannia dei Pisistratidi) fu perograve alla fine del sec VI con il riformatore Clistene che divenne definitivamente il centro di culto della cittagrave

Anche se salendovi possiamo essere ingannati dallrsquoidea che la roccia costituisca la base sulla quale poggiano direttamente gli edifici in realtagrave lo sperone egrave sovrastato e livellato da una struttura che si estende per unrsquoenorme area (m82 x m305) Questa enorme struttura arriva ad essere alta anche quasi m10 in alcuni punti anche se attualmente nascosta sotto il livello del terreno I muri che la compongono sono sia di contenimento che di (precedenti) fortificazioni come hanno rivelato una serie di sondaggi effettuati nella parte meridionale tra il 1835 e il 1890 (Carpenter)

Il materiale rinvenuto nel basamento egrave costituito di materiale di scarto di varie provenienze in primis di lavorazione dei materiali ma anche di ceramiche e cocci

La poca considerazione della stratificazione e dei i materiali ceramici ritrovati non hanno permesso tuttavia una datazione precisa dei primi interventi condotti per la costruzione del basamento

La datazione precisa di ciascuno strato avrebbe altresigrave aiutato a definire i differenti stadi di lavorazione e il susseguirsi dei cantieri e di conseguenza della forma conferita allrsquoAcropoli stessa

Uno dei piugrave importanti contributi dellrsquoAcropoli attualmente visibile allo sviluppo urbano propriamente detto egrave il fatto di venire a creare unrsquoarea circoscritta in cui gli edifici dialogano tra loro Come piugrave esaustivamente spiegato nella scheda sui Propilei gli edifici dellrsquoAcropoli sono in relazione sia visiva che proporzionale tra loro Generano dunque un insieme non separabile come invece avveniva tra edifici prima di allora

Inoltre (come evidente dalla scheda del Partenone) per la realizzazione dei singoli edifici

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vennero usati specifici accorgimenti costruttivi per ovviare alle alterazioni della percezione visiva

Ciograve vuol dire che oltre ad una grande sapienza e maestria nelle lavorazioni lrsquoarchitettura e lrsquourbanistica greche potevano vantare di una sensibilitagrave eccezionale e una notevole attenzione alla morfologia urbana La percezione della forma dellrsquoedificio non era secondaria alla sua costruzione alla sua collocazione e alla sua decorazione

Lrsquoaspetto dellrsquoAcropoli odierna profondamente mutato da quello che si presentava ai primi archeologi che vi intervenirono In particolare il lato occidentale dellrsquoAcropoli egrave cambiato radicalmente con i lavori effettuati tra il 1836 e la fine del XIX secolo Il vecchio accesso era il Tholikograve chiuso con gli scavi di Beuleacute (1852-1853) e venne sostituito dallrsquoaccesso occidentale come visibile in Fig 2 Il Tempietto di Athena Nike fu ricostruito intorno nel 1835-1836 ed egrave visibile davanti alla torre franca o Koulagraves come veniva chiamato durante la dominazione turca

Fig 2 Veduta dellrsquoAcropoli

Fig 3 Planimetria dellrsquoAcropoli e relativi edifici (da Martin)

Partenone

Eretteo Propilei

Tempietto di Atena Nike (in restauro)

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Fig 2 LrsquoAcropoli nel 1850con il vecchio accesso il Tholikograve

Fig1 Lrsquoaccesso allrsquoarea intorno al 1855 Ersquo ben visibile la torre franca sullrsquoangolo sud-occidentale

Fig 2a Acropoli sezione trasversale versante settentrionale (da Carpenter) A Stoa di fronte alla caverna sacra e sorgente di Asclepio B Caverna con la fonte sacra C Muro di Cimone D Muro poligonale primitivo E Muro di ritenzione del secolo v F Strato primitivo di terra G H Terra di riporto del secolo v J Podio del Partenone antecedente K Cella principale del Partenone L Cisterna per lacqua piovana scavata nella roccia

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Fig 2b Acropoli sezione trasversale versante meridionale (da Carpenter) M N Peristilio del primo tempio di Atena N Muro del peristilio settentrionale su cui poggia il porticato delle cariatidi O Mura della cella originaria del primo tempio P Recinto di Pandrosio a ovest dellEretteo Q Rampa di dodici gradini che conduce al livello piugrave alto a est R Muro dellAcropoli ricostruito in tempi moderni S Parte dellAcropoli costruita da Pericle con lunghi blocchi di pietra porosa

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LrsquoAGORArsquo ANTICA

Fig 1 Planimetria dellrsquoAgoragrave (a destra) in evidenza i

due assi principali con i relativi edifici il tempio di Efestio la stoagrave di Attalo e lrsquoOdeo di Agrippa

La nascita dellrsquoAgoragrave egrave di fatto lrsquoevento piugrave importante per la vita politica e la storia

urbanistica della cittagrave Situata inizialmente (in epoca arcaica) attorno al colle dellrsquoAcropoli sulle pendici occidentali

con artigiani e residenti stretti nella valletta tra lrsquoAeropago e la Pnice senza una collocazione precisa viene successivamente collocata su un sito specifico a nord dellrsquoAcropoli a seguito degli avvenimenti politici e alle conseguenti misure legislative adottate nei secc VII-VI aC da Draconte e da Solone

A questrsquoultimo in particolare si deve la prima Costituzione democratica e a misure che portarono alla fioritura di unrsquointensa attivitagrave produttiva artigianale e come conseguenza di questo di un intenso commercio che continueragrave per oltre due secoli

La decisione di dare una cornice architettonica al regime soloniano sancisce definitivamente lrsquoorientamento democratico delle sue riforme

LrsquoAgoragrave era la sede degli edifici pubblici e delle funzioni commerciali posta a differenza dellrsquoAcropoli nella cittagrave bassa e in luighi dove fosse piugrave facile raggiungere i porti

Come i luoghi sacri con il tegravemenos anche le aree delle agoragrave erano ben delimitate Solitamente anche sullrsquoagoragrave vigevano dei limiti religiosi e la sacralitagrave di questi limiti contribuiva alla composizione architettonica degli edifici dellrsquoagoragrave stessa

Giagrave dai secoli VIII e VII anche fuori da Atene il procedimento per la costituzione dellrsquoagoragrave era lo stesso la cinta di mura viene sostituita da un portico (prima colonnato in legno) prima solo su un lato poi a cingere unrsquoarea comunicando con lrsquoarea scoperta e con gli altri edifici vicini

La nuova agoragrave viene costruita sul posto delle necropoli Anche se non regolare come quella di Mileto ma anzi piugrave rispondente ad un processo costitutivo progressivo lrsquoagoragrave antica risponde comunque a dei criteri Le sue strade costituiscono infatti limiti di aree funzionali Lrsquoasse nord-sud delimitato da cippi contiene lrsquoarea amministrativa (prytanikon Bouleterion successivamente archivi) e religiosa (culto di Demetra Apollo Patroos e Zeus Fratrio e Agoraios) Lrsquoasse diagonale invece che andava da NO a SE era il percorso delle Panatenee

Lrsquoagoragrave cosigrave concepita costituiva un insieme funzionale senza unrsquoorganizzazione precisa Nei secoli V e IV la piazza si regolarizza ma vengono costruiti comunque molti edifici a

riempirla in modo costipato A nord e sud si costruiscono invece portici sui quali si affacciano spazi di amministrazione

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di riunione e aule di tribunale I portici come anche gli edifici religiosi e politici allineati lungo gli assi viari anche se non

regolari o senza ordine apparente rispettano perograve la circolazione nellrsquoarea Un ordine piugrave chiaro verragrave successivamente creato in epoca ellenistica con unrsquoomogeneizzazione delle facciate attraverso colonnati rettilinei

Lrsquoepoca ellenistica vide infatti unrsquointensa attivitagrave urbanistica voluta anche dallrsquoatteggiamento propagandista dei sovrani Lrsquourbanistica ellenistica si ispirava a regole estetiche la valorizzazione delle masse monumentali la ricerca di delimitazione e valorizzazione dello spazio ricerca di unitagrave architettonica attraverso lrsquointerazione o lrsquoassociazione di differenti elementi funzionali ricerca della monumentalitagrave dellrsquoarchitettura urbana (fino ad allora dispersa) attraverso lrsquoimpiego di elementi quali i lunghi colonnati

In questo modo alterando e regolarizzando i principi che avevano ispirato i periodi precedenti vennero gettate le basi dellrsquourbanistica

Fig 3 Veduta dellrsquoarea con gli assi e gli edifici meglio conservati

Fig 4 Tempio di Efestio (da Martin) Si tratta di un tempio periptero dorico (6x13) costruito alla metagrave del V secolo aC Il tempio egrave ben conservato poicheacute destinato a diverse funzioni fino agli anni Trenta del Novecento Sono ancora visibili sulle metope della facciata orientale le fatiche di Ercole e su quelle settentrionale e meridionale le fatiche di Teseo

Odeo di Agrippa

Stoa di Attalo

La via delle Panatenee

Tempio di Efestio

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Fig 6 Ricostruzione della sezione dellrsquoOdeo di Agrippa (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 5 La stoagrave di Attalo (da Martin) La stoagrave che vediamo ora egrave unrsquoopera di ricostruzione da parte della scuola americana di studi classici avvenuta nel 1952-1953

Fig 6 Ricostruzione del prospetto della Stoagrave di Attalo (da Mavrojannis-Torelli)

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL CERAMICO

Fig 1 Planimetria del Keramikos In evidenza il Dipylon il Pompeion la Porta Sacra e la via delle Tombe

Lrsquoarea del Ceramico (Keramikos si trova a poca distanza dallrsquoAgoragrave in direzione NO

Installata lungo il fiume Eridano ospitava il piugrave importante cimitero della cittagrave luogo ufficiale di sepoltura dei soldati caduti nelle guerre (Demosion Sema) oltre che dei privati cittadini

Tucidide lo definigrave laquoil piugrave bel suburbio di Ateneraquo In effetti con la sua posizione leggermente distante dai colli e dalla valle in cui si svolgevano le attivitagrave cittadine poteva dare la sensazione di essere un luogo a seacute

Nellrsquoarea si possono ancora apprezzare le sculture e le opere utilizzate nellrsquoAtene antica per celebrare i defunti numerosi sono i raffinati pezzi scultorei a testimonianza della grande attenzione rivolta al culto dei morti

Lrsquoarea perograve non era destinata soltanto a luogo di sepoltura ma era sede di attivitagrave commerciali laboratori ginnasi Il suo nome non a caso egrave da attribuire a Keramos il fondatore del mestiere dei vasai in questo quartiere (demo Keramegraveis) infatti si produceva vasellame (ceramica) grazie alla materia prima offerta dal fiume

Lrsquoarea molto piugrave estesa di quella che vediamo oggi era suddivisa dalle mura La parte destinata alle sepolture era quella al di fuori delle mura divisa dallrsquointerno dalla piugrave grande porta del mondo antico il Dipylon (letteralmente doppia porta δι-πύλη) la piugrave importante delle tredici porte della cinta temistoclea Il Diplylon rivestiva una grande importanza sia simbolica che architettonica Fu voluto da Temistocle ed eretto come le omonime mura nel 478 aC dopo la vittoria sui persiani si estendeva in maniera articolata a doppio Π per 1800 mq verso lrsquointerno delle mura per assicurare unrsquoefficace difesa e inoltre era la porta dalla quale iniziavano le due manifestazioni piugrave importanti la processione per i misteri eleusini (in direzione appunto di Eleusi) e le Panatenee (lungo il drogravemos a N verso lrsquoAgoragrave)

Lrsquoarea del Dipylon si sviluppava in una articolazione di altre costruzioni importanti il Pompeion e la Porta Sacra

Il Pompeion situato a sinistra del Dipylon era un edificio allungato con unrsquoentrata monumentale che si svolgeva attorno ad una corte peristilia dove venivano preparate le macchine delle Panatenee e che veniva utilizzato come ginnasio nel periodo (4 anni) tra le manifestazioni Venne bruciato da Silla nell 86 aC ricostruito come un edificio a tre navate fu nuovamente incendiato dagli Eruli durante il sacco della cittagrave del 267 dC

La Porta Sacra invece era la porta che immetteva sulla via sacra lrsquoaccesso dei pellegrini

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che arrivavano in cittagrave e provvedeva inoltre al passaggio sullrsquoEridano Il cimitero esterno alle porte1

Le testimonianze dellrsquoarchitettura funeraria cambiano completamente volto tra la fine del V e la fine del IV secolo aC In questo periodo infatti le leggi soloniane di limitazioni al lusso funerario la necessitagrave di reperire materiale per la rapida costruzione delle mura voluta da Temistocle ulteriori limitazioni poste da Demetrio di Falero e una nuova emergenza per la fortificazione delle mura dopo la battaglia di Cheronea imposero austeritagrave allrsquoarchitettura funeraria Piugrave che fermarsi tuttavia questa espressione architettonica evolvette verso nuove forme Si svilupparono cosigrave tumuli per sepolture multiple e recinti che accoglievano le spoglie di piugrave membri della stessa famiglia

era sviluppato nella strada a S verso il Pireo in lunghezza dunque su terrazze contenute da muri in blocchi che racchiudevano le sepolture Le sepolture erano sormontate da tumuli funerari prima rettangolari e poi circolari (XII-VII secolo aC) sui quali erano deposti vasi per le libagioni che dal VIII secolo aC assumono dimensioni imponenti divenendo segravemata (sinonimo di tombe) o segnacoli Cosigrave nasce la tradizione di ldquosegnarerdquo la tomba prima appunto con vasi e poi man mano con rilievi su lastre di dimensioni allungate la stele con raffigurazioni dei giovani defunti ai tamburi di pietra dei tumuli vengono sostituiti monumenti in mattoni crudi

Fig 2 Illustrazione dellrsquoarea In evidenza 1 Dipylon 2 Pompeion 3 Port Sacra 4 Fiume Eridano 5 Via delle Tombe

Fig 3 La via delle Tombe (da Greco)

1 Solone introdusse leggi che vietavano le sepolture in cittagrave

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LA PNICE

Fig 1 Ricostruzione della pianta dellrsquoarea

Clistene politico ateniese (565 aC-492 aC) continuograve lrsquoopera iniziata da Solone e che

tanto influenzograve la cultura e lrsquourbanistica greche Per il raduno delle assemblee lui scelse il colle della Pnice un colle che insieme al colle dellrsquoAeropago al colle delle Ninfe e al colle di Filopappo forma il gruppo di colli antistanti lrsquoAcropoli

Lrsquoassemblea o ekklegravesia secondo la sua riforma era lrsquoadunata popolare dei cittadini della polis

Lrsquoassetto degli elementi necessari allrsquoassemblea ha subito variazioni nel corso del tempo a cominciare dal nome del luogo Il nome Pnice infatti venne attribuito soltanto nella metagrave del sec V per via dei cippi di marmo posti a delimitare lrsquoarea

Sempre dopo la metagrave del secolo si intervenne facendo realizzare una meridiana dallrsquoastronomo Metone mentre nel 404 aC lrsquoarea venne rivoluzionata invertendo la posizione di caves e begravema

La sommitagrave del colle fu spianata ulteriormente per accomodare una cavea artificiale realizzata attraverso un terrapieno sostenuto da un muro di contenimento (Mavrojannis-Torelli) Al centro della cavea si trovava un podio il begravema in cui saliva lrsquooratore in modo da essere visibile agli auditori

Inizialmente il podio era posizionato sul lato settentrionale questo accorgimento era stato utilizzato in modo che gli auditori (ossia i cittadini) avessero di fronte la cittagrave nellrsquoascoltare lrsquooratore

Lrsquoarea fu soggetta ad un rifacimento tra il 330 e il 326 aC con Licurgo In questo periodo venne posta una statua di Zeus sul begravema e progettata unrsquoarticolata stoagrave alle spalle della cavea che perograve non venne mai completata a causa delle vicende politico-militari La stoagrave sarebbe servita ad alloggiare i membri dellrsquoassemblea in caso di maltempo

Per le condizioni politico-militari venne poi eretto un muro parallelo alla stoagrave il diategravechisma o muro intermedio a scopi difensivi Contemporaneamente il luogo destinato

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alle assemblee venne spostato al teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dellrsquoAcropoli

Fig 2 Veduta dellrsquoarea occupata dalla stoagrave

Fig 3 Il podio o begravema

Fig 4 Ricostruzione del complesso della Pnyka ad opera della scuola americana di studi classici

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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4

5

3

9

9 10

6

2

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 18: Apostila Atenas

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vennero usati specifici accorgimenti costruttivi per ovviare alle alterazioni della percezione visiva

Ciograve vuol dire che oltre ad una grande sapienza e maestria nelle lavorazioni lrsquoarchitettura e lrsquourbanistica greche potevano vantare di una sensibilitagrave eccezionale e una notevole attenzione alla morfologia urbana La percezione della forma dellrsquoedificio non era secondaria alla sua costruzione alla sua collocazione e alla sua decorazione

Lrsquoaspetto dellrsquoAcropoli odierna profondamente mutato da quello che si presentava ai primi archeologi che vi intervenirono In particolare il lato occidentale dellrsquoAcropoli egrave cambiato radicalmente con i lavori effettuati tra il 1836 e la fine del XIX secolo Il vecchio accesso era il Tholikograve chiuso con gli scavi di Beuleacute (1852-1853) e venne sostituito dallrsquoaccesso occidentale come visibile in Fig 2 Il Tempietto di Athena Nike fu ricostruito intorno nel 1835-1836 ed egrave visibile davanti alla torre franca o Koulagraves come veniva chiamato durante la dominazione turca

Fig 2 Veduta dellrsquoAcropoli

Fig 3 Planimetria dellrsquoAcropoli e relativi edifici (da Martin)

Partenone

Eretteo Propilei

Tempietto di Atena Nike (in restauro)

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Fig 2 LrsquoAcropoli nel 1850con il vecchio accesso il Tholikograve

Fig1 Lrsquoaccesso allrsquoarea intorno al 1855 Ersquo ben visibile la torre franca sullrsquoangolo sud-occidentale

Fig 2a Acropoli sezione trasversale versante settentrionale (da Carpenter) A Stoa di fronte alla caverna sacra e sorgente di Asclepio B Caverna con la fonte sacra C Muro di Cimone D Muro poligonale primitivo E Muro di ritenzione del secolo v F Strato primitivo di terra G H Terra di riporto del secolo v J Podio del Partenone antecedente K Cella principale del Partenone L Cisterna per lacqua piovana scavata nella roccia

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Fig 2b Acropoli sezione trasversale versante meridionale (da Carpenter) M N Peristilio del primo tempio di Atena N Muro del peristilio settentrionale su cui poggia il porticato delle cariatidi O Mura della cella originaria del primo tempio P Recinto di Pandrosio a ovest dellEretteo Q Rampa di dodici gradini che conduce al livello piugrave alto a est R Muro dellAcropoli ricostruito in tempi moderni S Parte dellAcropoli costruita da Pericle con lunghi blocchi di pietra porosa

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LrsquoAGORArsquo ANTICA

Fig 1 Planimetria dellrsquoAgoragrave (a destra) in evidenza i

due assi principali con i relativi edifici il tempio di Efestio la stoagrave di Attalo e lrsquoOdeo di Agrippa

La nascita dellrsquoAgoragrave egrave di fatto lrsquoevento piugrave importante per la vita politica e la storia

urbanistica della cittagrave Situata inizialmente (in epoca arcaica) attorno al colle dellrsquoAcropoli sulle pendici occidentali

con artigiani e residenti stretti nella valletta tra lrsquoAeropago e la Pnice senza una collocazione precisa viene successivamente collocata su un sito specifico a nord dellrsquoAcropoli a seguito degli avvenimenti politici e alle conseguenti misure legislative adottate nei secc VII-VI aC da Draconte e da Solone

A questrsquoultimo in particolare si deve la prima Costituzione democratica e a misure che portarono alla fioritura di unrsquointensa attivitagrave produttiva artigianale e come conseguenza di questo di un intenso commercio che continueragrave per oltre due secoli

La decisione di dare una cornice architettonica al regime soloniano sancisce definitivamente lrsquoorientamento democratico delle sue riforme

LrsquoAgoragrave era la sede degli edifici pubblici e delle funzioni commerciali posta a differenza dellrsquoAcropoli nella cittagrave bassa e in luighi dove fosse piugrave facile raggiungere i porti

Come i luoghi sacri con il tegravemenos anche le aree delle agoragrave erano ben delimitate Solitamente anche sullrsquoagoragrave vigevano dei limiti religiosi e la sacralitagrave di questi limiti contribuiva alla composizione architettonica degli edifici dellrsquoagoragrave stessa

Giagrave dai secoli VIII e VII anche fuori da Atene il procedimento per la costituzione dellrsquoagoragrave era lo stesso la cinta di mura viene sostituita da un portico (prima colonnato in legno) prima solo su un lato poi a cingere unrsquoarea comunicando con lrsquoarea scoperta e con gli altri edifici vicini

La nuova agoragrave viene costruita sul posto delle necropoli Anche se non regolare come quella di Mileto ma anzi piugrave rispondente ad un processo costitutivo progressivo lrsquoagoragrave antica risponde comunque a dei criteri Le sue strade costituiscono infatti limiti di aree funzionali Lrsquoasse nord-sud delimitato da cippi contiene lrsquoarea amministrativa (prytanikon Bouleterion successivamente archivi) e religiosa (culto di Demetra Apollo Patroos e Zeus Fratrio e Agoraios) Lrsquoasse diagonale invece che andava da NO a SE era il percorso delle Panatenee

Lrsquoagoragrave cosigrave concepita costituiva un insieme funzionale senza unrsquoorganizzazione precisa Nei secoli V e IV la piazza si regolarizza ma vengono costruiti comunque molti edifici a

riempirla in modo costipato A nord e sud si costruiscono invece portici sui quali si affacciano spazi di amministrazione

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di riunione e aule di tribunale I portici come anche gli edifici religiosi e politici allineati lungo gli assi viari anche se non

regolari o senza ordine apparente rispettano perograve la circolazione nellrsquoarea Un ordine piugrave chiaro verragrave successivamente creato in epoca ellenistica con unrsquoomogeneizzazione delle facciate attraverso colonnati rettilinei

Lrsquoepoca ellenistica vide infatti unrsquointensa attivitagrave urbanistica voluta anche dallrsquoatteggiamento propagandista dei sovrani Lrsquourbanistica ellenistica si ispirava a regole estetiche la valorizzazione delle masse monumentali la ricerca di delimitazione e valorizzazione dello spazio ricerca di unitagrave architettonica attraverso lrsquointerazione o lrsquoassociazione di differenti elementi funzionali ricerca della monumentalitagrave dellrsquoarchitettura urbana (fino ad allora dispersa) attraverso lrsquoimpiego di elementi quali i lunghi colonnati

In questo modo alterando e regolarizzando i principi che avevano ispirato i periodi precedenti vennero gettate le basi dellrsquourbanistica

Fig 3 Veduta dellrsquoarea con gli assi e gli edifici meglio conservati

Fig 4 Tempio di Efestio (da Martin) Si tratta di un tempio periptero dorico (6x13) costruito alla metagrave del V secolo aC Il tempio egrave ben conservato poicheacute destinato a diverse funzioni fino agli anni Trenta del Novecento Sono ancora visibili sulle metope della facciata orientale le fatiche di Ercole e su quelle settentrionale e meridionale le fatiche di Teseo

Odeo di Agrippa

Stoa di Attalo

La via delle Panatenee

Tempio di Efestio

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Fig 6 Ricostruzione della sezione dellrsquoOdeo di Agrippa (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 5 La stoagrave di Attalo (da Martin) La stoagrave che vediamo ora egrave unrsquoopera di ricostruzione da parte della scuola americana di studi classici avvenuta nel 1952-1953

Fig 6 Ricostruzione del prospetto della Stoagrave di Attalo (da Mavrojannis-Torelli)

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL CERAMICO

Fig 1 Planimetria del Keramikos In evidenza il Dipylon il Pompeion la Porta Sacra e la via delle Tombe

Lrsquoarea del Ceramico (Keramikos si trova a poca distanza dallrsquoAgoragrave in direzione NO

Installata lungo il fiume Eridano ospitava il piugrave importante cimitero della cittagrave luogo ufficiale di sepoltura dei soldati caduti nelle guerre (Demosion Sema) oltre che dei privati cittadini

Tucidide lo definigrave laquoil piugrave bel suburbio di Ateneraquo In effetti con la sua posizione leggermente distante dai colli e dalla valle in cui si svolgevano le attivitagrave cittadine poteva dare la sensazione di essere un luogo a seacute

Nellrsquoarea si possono ancora apprezzare le sculture e le opere utilizzate nellrsquoAtene antica per celebrare i defunti numerosi sono i raffinati pezzi scultorei a testimonianza della grande attenzione rivolta al culto dei morti

Lrsquoarea perograve non era destinata soltanto a luogo di sepoltura ma era sede di attivitagrave commerciali laboratori ginnasi Il suo nome non a caso egrave da attribuire a Keramos il fondatore del mestiere dei vasai in questo quartiere (demo Keramegraveis) infatti si produceva vasellame (ceramica) grazie alla materia prima offerta dal fiume

Lrsquoarea molto piugrave estesa di quella che vediamo oggi era suddivisa dalle mura La parte destinata alle sepolture era quella al di fuori delle mura divisa dallrsquointerno dalla piugrave grande porta del mondo antico il Dipylon (letteralmente doppia porta δι-πύλη) la piugrave importante delle tredici porte della cinta temistoclea Il Diplylon rivestiva una grande importanza sia simbolica che architettonica Fu voluto da Temistocle ed eretto come le omonime mura nel 478 aC dopo la vittoria sui persiani si estendeva in maniera articolata a doppio Π per 1800 mq verso lrsquointerno delle mura per assicurare unrsquoefficace difesa e inoltre era la porta dalla quale iniziavano le due manifestazioni piugrave importanti la processione per i misteri eleusini (in direzione appunto di Eleusi) e le Panatenee (lungo il drogravemos a N verso lrsquoAgoragrave)

Lrsquoarea del Dipylon si sviluppava in una articolazione di altre costruzioni importanti il Pompeion e la Porta Sacra

Il Pompeion situato a sinistra del Dipylon era un edificio allungato con unrsquoentrata monumentale che si svolgeva attorno ad una corte peristilia dove venivano preparate le macchine delle Panatenee e che veniva utilizzato come ginnasio nel periodo (4 anni) tra le manifestazioni Venne bruciato da Silla nell 86 aC ricostruito come un edificio a tre navate fu nuovamente incendiato dagli Eruli durante il sacco della cittagrave del 267 dC

La Porta Sacra invece era la porta che immetteva sulla via sacra lrsquoaccesso dei pellegrini

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che arrivavano in cittagrave e provvedeva inoltre al passaggio sullrsquoEridano Il cimitero esterno alle porte1

Le testimonianze dellrsquoarchitettura funeraria cambiano completamente volto tra la fine del V e la fine del IV secolo aC In questo periodo infatti le leggi soloniane di limitazioni al lusso funerario la necessitagrave di reperire materiale per la rapida costruzione delle mura voluta da Temistocle ulteriori limitazioni poste da Demetrio di Falero e una nuova emergenza per la fortificazione delle mura dopo la battaglia di Cheronea imposero austeritagrave allrsquoarchitettura funeraria Piugrave che fermarsi tuttavia questa espressione architettonica evolvette verso nuove forme Si svilupparono cosigrave tumuli per sepolture multiple e recinti che accoglievano le spoglie di piugrave membri della stessa famiglia

era sviluppato nella strada a S verso il Pireo in lunghezza dunque su terrazze contenute da muri in blocchi che racchiudevano le sepolture Le sepolture erano sormontate da tumuli funerari prima rettangolari e poi circolari (XII-VII secolo aC) sui quali erano deposti vasi per le libagioni che dal VIII secolo aC assumono dimensioni imponenti divenendo segravemata (sinonimo di tombe) o segnacoli Cosigrave nasce la tradizione di ldquosegnarerdquo la tomba prima appunto con vasi e poi man mano con rilievi su lastre di dimensioni allungate la stele con raffigurazioni dei giovani defunti ai tamburi di pietra dei tumuli vengono sostituiti monumenti in mattoni crudi

Fig 2 Illustrazione dellrsquoarea In evidenza 1 Dipylon 2 Pompeion 3 Port Sacra 4 Fiume Eridano 5 Via delle Tombe

Fig 3 La via delle Tombe (da Greco)

1 Solone introdusse leggi che vietavano le sepolture in cittagrave

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LA PNICE

Fig 1 Ricostruzione della pianta dellrsquoarea

Clistene politico ateniese (565 aC-492 aC) continuograve lrsquoopera iniziata da Solone e che

tanto influenzograve la cultura e lrsquourbanistica greche Per il raduno delle assemblee lui scelse il colle della Pnice un colle che insieme al colle dellrsquoAeropago al colle delle Ninfe e al colle di Filopappo forma il gruppo di colli antistanti lrsquoAcropoli

Lrsquoassemblea o ekklegravesia secondo la sua riforma era lrsquoadunata popolare dei cittadini della polis

Lrsquoassetto degli elementi necessari allrsquoassemblea ha subito variazioni nel corso del tempo a cominciare dal nome del luogo Il nome Pnice infatti venne attribuito soltanto nella metagrave del sec V per via dei cippi di marmo posti a delimitare lrsquoarea

Sempre dopo la metagrave del secolo si intervenne facendo realizzare una meridiana dallrsquoastronomo Metone mentre nel 404 aC lrsquoarea venne rivoluzionata invertendo la posizione di caves e begravema

La sommitagrave del colle fu spianata ulteriormente per accomodare una cavea artificiale realizzata attraverso un terrapieno sostenuto da un muro di contenimento (Mavrojannis-Torelli) Al centro della cavea si trovava un podio il begravema in cui saliva lrsquooratore in modo da essere visibile agli auditori

Inizialmente il podio era posizionato sul lato settentrionale questo accorgimento era stato utilizzato in modo che gli auditori (ossia i cittadini) avessero di fronte la cittagrave nellrsquoascoltare lrsquooratore

Lrsquoarea fu soggetta ad un rifacimento tra il 330 e il 326 aC con Licurgo In questo periodo venne posta una statua di Zeus sul begravema e progettata unrsquoarticolata stoagrave alle spalle della cavea che perograve non venne mai completata a causa delle vicende politico-militari La stoagrave sarebbe servita ad alloggiare i membri dellrsquoassemblea in caso di maltempo

Per le condizioni politico-militari venne poi eretto un muro parallelo alla stoagrave il diategravechisma o muro intermedio a scopi difensivi Contemporaneamente il luogo destinato

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alle assemblee venne spostato al teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dellrsquoAcropoli

Fig 2 Veduta dellrsquoarea occupata dalla stoagrave

Fig 3 Il podio o begravema

Fig 4 Ricostruzione del complesso della Pnyka ad opera della scuola americana di studi classici

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 19: Apostila Atenas

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Fig 2 LrsquoAcropoli nel 1850con il vecchio accesso il Tholikograve

Fig1 Lrsquoaccesso allrsquoarea intorno al 1855 Ersquo ben visibile la torre franca sullrsquoangolo sud-occidentale

Fig 2a Acropoli sezione trasversale versante settentrionale (da Carpenter) A Stoa di fronte alla caverna sacra e sorgente di Asclepio B Caverna con la fonte sacra C Muro di Cimone D Muro poligonale primitivo E Muro di ritenzione del secolo v F Strato primitivo di terra G H Terra di riporto del secolo v J Podio del Partenone antecedente K Cella principale del Partenone L Cisterna per lacqua piovana scavata nella roccia

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Fig 2b Acropoli sezione trasversale versante meridionale (da Carpenter) M N Peristilio del primo tempio di Atena N Muro del peristilio settentrionale su cui poggia il porticato delle cariatidi O Mura della cella originaria del primo tempio P Recinto di Pandrosio a ovest dellEretteo Q Rampa di dodici gradini che conduce al livello piugrave alto a est R Muro dellAcropoli ricostruito in tempi moderni S Parte dellAcropoli costruita da Pericle con lunghi blocchi di pietra porosa

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LrsquoAGORArsquo ANTICA

Fig 1 Planimetria dellrsquoAgoragrave (a destra) in evidenza i

due assi principali con i relativi edifici il tempio di Efestio la stoagrave di Attalo e lrsquoOdeo di Agrippa

La nascita dellrsquoAgoragrave egrave di fatto lrsquoevento piugrave importante per la vita politica e la storia

urbanistica della cittagrave Situata inizialmente (in epoca arcaica) attorno al colle dellrsquoAcropoli sulle pendici occidentali

con artigiani e residenti stretti nella valletta tra lrsquoAeropago e la Pnice senza una collocazione precisa viene successivamente collocata su un sito specifico a nord dellrsquoAcropoli a seguito degli avvenimenti politici e alle conseguenti misure legislative adottate nei secc VII-VI aC da Draconte e da Solone

A questrsquoultimo in particolare si deve la prima Costituzione democratica e a misure che portarono alla fioritura di unrsquointensa attivitagrave produttiva artigianale e come conseguenza di questo di un intenso commercio che continueragrave per oltre due secoli

La decisione di dare una cornice architettonica al regime soloniano sancisce definitivamente lrsquoorientamento democratico delle sue riforme

LrsquoAgoragrave era la sede degli edifici pubblici e delle funzioni commerciali posta a differenza dellrsquoAcropoli nella cittagrave bassa e in luighi dove fosse piugrave facile raggiungere i porti

Come i luoghi sacri con il tegravemenos anche le aree delle agoragrave erano ben delimitate Solitamente anche sullrsquoagoragrave vigevano dei limiti religiosi e la sacralitagrave di questi limiti contribuiva alla composizione architettonica degli edifici dellrsquoagoragrave stessa

Giagrave dai secoli VIII e VII anche fuori da Atene il procedimento per la costituzione dellrsquoagoragrave era lo stesso la cinta di mura viene sostituita da un portico (prima colonnato in legno) prima solo su un lato poi a cingere unrsquoarea comunicando con lrsquoarea scoperta e con gli altri edifici vicini

La nuova agoragrave viene costruita sul posto delle necropoli Anche se non regolare come quella di Mileto ma anzi piugrave rispondente ad un processo costitutivo progressivo lrsquoagoragrave antica risponde comunque a dei criteri Le sue strade costituiscono infatti limiti di aree funzionali Lrsquoasse nord-sud delimitato da cippi contiene lrsquoarea amministrativa (prytanikon Bouleterion successivamente archivi) e religiosa (culto di Demetra Apollo Patroos e Zeus Fratrio e Agoraios) Lrsquoasse diagonale invece che andava da NO a SE era il percorso delle Panatenee

Lrsquoagoragrave cosigrave concepita costituiva un insieme funzionale senza unrsquoorganizzazione precisa Nei secoli V e IV la piazza si regolarizza ma vengono costruiti comunque molti edifici a

riempirla in modo costipato A nord e sud si costruiscono invece portici sui quali si affacciano spazi di amministrazione

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di riunione e aule di tribunale I portici come anche gli edifici religiosi e politici allineati lungo gli assi viari anche se non

regolari o senza ordine apparente rispettano perograve la circolazione nellrsquoarea Un ordine piugrave chiaro verragrave successivamente creato in epoca ellenistica con unrsquoomogeneizzazione delle facciate attraverso colonnati rettilinei

Lrsquoepoca ellenistica vide infatti unrsquointensa attivitagrave urbanistica voluta anche dallrsquoatteggiamento propagandista dei sovrani Lrsquourbanistica ellenistica si ispirava a regole estetiche la valorizzazione delle masse monumentali la ricerca di delimitazione e valorizzazione dello spazio ricerca di unitagrave architettonica attraverso lrsquointerazione o lrsquoassociazione di differenti elementi funzionali ricerca della monumentalitagrave dellrsquoarchitettura urbana (fino ad allora dispersa) attraverso lrsquoimpiego di elementi quali i lunghi colonnati

In questo modo alterando e regolarizzando i principi che avevano ispirato i periodi precedenti vennero gettate le basi dellrsquourbanistica

Fig 3 Veduta dellrsquoarea con gli assi e gli edifici meglio conservati

Fig 4 Tempio di Efestio (da Martin) Si tratta di un tempio periptero dorico (6x13) costruito alla metagrave del V secolo aC Il tempio egrave ben conservato poicheacute destinato a diverse funzioni fino agli anni Trenta del Novecento Sono ancora visibili sulle metope della facciata orientale le fatiche di Ercole e su quelle settentrionale e meridionale le fatiche di Teseo

Odeo di Agrippa

Stoa di Attalo

La via delle Panatenee

Tempio di Efestio

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Fig 6 Ricostruzione della sezione dellrsquoOdeo di Agrippa (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 5 La stoagrave di Attalo (da Martin) La stoagrave che vediamo ora egrave unrsquoopera di ricostruzione da parte della scuola americana di studi classici avvenuta nel 1952-1953

Fig 6 Ricostruzione del prospetto della Stoagrave di Attalo (da Mavrojannis-Torelli)

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL CERAMICO

Fig 1 Planimetria del Keramikos In evidenza il Dipylon il Pompeion la Porta Sacra e la via delle Tombe

Lrsquoarea del Ceramico (Keramikos si trova a poca distanza dallrsquoAgoragrave in direzione NO

Installata lungo il fiume Eridano ospitava il piugrave importante cimitero della cittagrave luogo ufficiale di sepoltura dei soldati caduti nelle guerre (Demosion Sema) oltre che dei privati cittadini

Tucidide lo definigrave laquoil piugrave bel suburbio di Ateneraquo In effetti con la sua posizione leggermente distante dai colli e dalla valle in cui si svolgevano le attivitagrave cittadine poteva dare la sensazione di essere un luogo a seacute

Nellrsquoarea si possono ancora apprezzare le sculture e le opere utilizzate nellrsquoAtene antica per celebrare i defunti numerosi sono i raffinati pezzi scultorei a testimonianza della grande attenzione rivolta al culto dei morti

Lrsquoarea perograve non era destinata soltanto a luogo di sepoltura ma era sede di attivitagrave commerciali laboratori ginnasi Il suo nome non a caso egrave da attribuire a Keramos il fondatore del mestiere dei vasai in questo quartiere (demo Keramegraveis) infatti si produceva vasellame (ceramica) grazie alla materia prima offerta dal fiume

Lrsquoarea molto piugrave estesa di quella che vediamo oggi era suddivisa dalle mura La parte destinata alle sepolture era quella al di fuori delle mura divisa dallrsquointerno dalla piugrave grande porta del mondo antico il Dipylon (letteralmente doppia porta δι-πύλη) la piugrave importante delle tredici porte della cinta temistoclea Il Diplylon rivestiva una grande importanza sia simbolica che architettonica Fu voluto da Temistocle ed eretto come le omonime mura nel 478 aC dopo la vittoria sui persiani si estendeva in maniera articolata a doppio Π per 1800 mq verso lrsquointerno delle mura per assicurare unrsquoefficace difesa e inoltre era la porta dalla quale iniziavano le due manifestazioni piugrave importanti la processione per i misteri eleusini (in direzione appunto di Eleusi) e le Panatenee (lungo il drogravemos a N verso lrsquoAgoragrave)

Lrsquoarea del Dipylon si sviluppava in una articolazione di altre costruzioni importanti il Pompeion e la Porta Sacra

Il Pompeion situato a sinistra del Dipylon era un edificio allungato con unrsquoentrata monumentale che si svolgeva attorno ad una corte peristilia dove venivano preparate le macchine delle Panatenee e che veniva utilizzato come ginnasio nel periodo (4 anni) tra le manifestazioni Venne bruciato da Silla nell 86 aC ricostruito come un edificio a tre navate fu nuovamente incendiato dagli Eruli durante il sacco della cittagrave del 267 dC

La Porta Sacra invece era la porta che immetteva sulla via sacra lrsquoaccesso dei pellegrini

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che arrivavano in cittagrave e provvedeva inoltre al passaggio sullrsquoEridano Il cimitero esterno alle porte1

Le testimonianze dellrsquoarchitettura funeraria cambiano completamente volto tra la fine del V e la fine del IV secolo aC In questo periodo infatti le leggi soloniane di limitazioni al lusso funerario la necessitagrave di reperire materiale per la rapida costruzione delle mura voluta da Temistocle ulteriori limitazioni poste da Demetrio di Falero e una nuova emergenza per la fortificazione delle mura dopo la battaglia di Cheronea imposero austeritagrave allrsquoarchitettura funeraria Piugrave che fermarsi tuttavia questa espressione architettonica evolvette verso nuove forme Si svilupparono cosigrave tumuli per sepolture multiple e recinti che accoglievano le spoglie di piugrave membri della stessa famiglia

era sviluppato nella strada a S verso il Pireo in lunghezza dunque su terrazze contenute da muri in blocchi che racchiudevano le sepolture Le sepolture erano sormontate da tumuli funerari prima rettangolari e poi circolari (XII-VII secolo aC) sui quali erano deposti vasi per le libagioni che dal VIII secolo aC assumono dimensioni imponenti divenendo segravemata (sinonimo di tombe) o segnacoli Cosigrave nasce la tradizione di ldquosegnarerdquo la tomba prima appunto con vasi e poi man mano con rilievi su lastre di dimensioni allungate la stele con raffigurazioni dei giovani defunti ai tamburi di pietra dei tumuli vengono sostituiti monumenti in mattoni crudi

Fig 2 Illustrazione dellrsquoarea In evidenza 1 Dipylon 2 Pompeion 3 Port Sacra 4 Fiume Eridano 5 Via delle Tombe

Fig 3 La via delle Tombe (da Greco)

1 Solone introdusse leggi che vietavano le sepolture in cittagrave

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LA PNICE

Fig 1 Ricostruzione della pianta dellrsquoarea

Clistene politico ateniese (565 aC-492 aC) continuograve lrsquoopera iniziata da Solone e che

tanto influenzograve la cultura e lrsquourbanistica greche Per il raduno delle assemblee lui scelse il colle della Pnice un colle che insieme al colle dellrsquoAeropago al colle delle Ninfe e al colle di Filopappo forma il gruppo di colli antistanti lrsquoAcropoli

Lrsquoassemblea o ekklegravesia secondo la sua riforma era lrsquoadunata popolare dei cittadini della polis

Lrsquoassetto degli elementi necessari allrsquoassemblea ha subito variazioni nel corso del tempo a cominciare dal nome del luogo Il nome Pnice infatti venne attribuito soltanto nella metagrave del sec V per via dei cippi di marmo posti a delimitare lrsquoarea

Sempre dopo la metagrave del secolo si intervenne facendo realizzare una meridiana dallrsquoastronomo Metone mentre nel 404 aC lrsquoarea venne rivoluzionata invertendo la posizione di caves e begravema

La sommitagrave del colle fu spianata ulteriormente per accomodare una cavea artificiale realizzata attraverso un terrapieno sostenuto da un muro di contenimento (Mavrojannis-Torelli) Al centro della cavea si trovava un podio il begravema in cui saliva lrsquooratore in modo da essere visibile agli auditori

Inizialmente il podio era posizionato sul lato settentrionale questo accorgimento era stato utilizzato in modo che gli auditori (ossia i cittadini) avessero di fronte la cittagrave nellrsquoascoltare lrsquooratore

Lrsquoarea fu soggetta ad un rifacimento tra il 330 e il 326 aC con Licurgo In questo periodo venne posta una statua di Zeus sul begravema e progettata unrsquoarticolata stoagrave alle spalle della cavea che perograve non venne mai completata a causa delle vicende politico-militari La stoagrave sarebbe servita ad alloggiare i membri dellrsquoassemblea in caso di maltempo

Per le condizioni politico-militari venne poi eretto un muro parallelo alla stoagrave il diategravechisma o muro intermedio a scopi difensivi Contemporaneamente il luogo destinato

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alle assemblee venne spostato al teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dellrsquoAcropoli

Fig 2 Veduta dellrsquoarea occupata dalla stoagrave

Fig 3 Il podio o begravema

Fig 4 Ricostruzione del complesso della Pnyka ad opera della scuola americana di studi classici

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 20: Apostila Atenas

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Fig 2b Acropoli sezione trasversale versante meridionale (da Carpenter) M N Peristilio del primo tempio di Atena N Muro del peristilio settentrionale su cui poggia il porticato delle cariatidi O Mura della cella originaria del primo tempio P Recinto di Pandrosio a ovest dellEretteo Q Rampa di dodici gradini che conduce al livello piugrave alto a est R Muro dellAcropoli ricostruito in tempi moderni S Parte dellAcropoli costruita da Pericle con lunghi blocchi di pietra porosa

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LrsquoAGORArsquo ANTICA

Fig 1 Planimetria dellrsquoAgoragrave (a destra) in evidenza i

due assi principali con i relativi edifici il tempio di Efestio la stoagrave di Attalo e lrsquoOdeo di Agrippa

La nascita dellrsquoAgoragrave egrave di fatto lrsquoevento piugrave importante per la vita politica e la storia

urbanistica della cittagrave Situata inizialmente (in epoca arcaica) attorno al colle dellrsquoAcropoli sulle pendici occidentali

con artigiani e residenti stretti nella valletta tra lrsquoAeropago e la Pnice senza una collocazione precisa viene successivamente collocata su un sito specifico a nord dellrsquoAcropoli a seguito degli avvenimenti politici e alle conseguenti misure legislative adottate nei secc VII-VI aC da Draconte e da Solone

A questrsquoultimo in particolare si deve la prima Costituzione democratica e a misure che portarono alla fioritura di unrsquointensa attivitagrave produttiva artigianale e come conseguenza di questo di un intenso commercio che continueragrave per oltre due secoli

La decisione di dare una cornice architettonica al regime soloniano sancisce definitivamente lrsquoorientamento democratico delle sue riforme

LrsquoAgoragrave era la sede degli edifici pubblici e delle funzioni commerciali posta a differenza dellrsquoAcropoli nella cittagrave bassa e in luighi dove fosse piugrave facile raggiungere i porti

Come i luoghi sacri con il tegravemenos anche le aree delle agoragrave erano ben delimitate Solitamente anche sullrsquoagoragrave vigevano dei limiti religiosi e la sacralitagrave di questi limiti contribuiva alla composizione architettonica degli edifici dellrsquoagoragrave stessa

Giagrave dai secoli VIII e VII anche fuori da Atene il procedimento per la costituzione dellrsquoagoragrave era lo stesso la cinta di mura viene sostituita da un portico (prima colonnato in legno) prima solo su un lato poi a cingere unrsquoarea comunicando con lrsquoarea scoperta e con gli altri edifici vicini

La nuova agoragrave viene costruita sul posto delle necropoli Anche se non regolare come quella di Mileto ma anzi piugrave rispondente ad un processo costitutivo progressivo lrsquoagoragrave antica risponde comunque a dei criteri Le sue strade costituiscono infatti limiti di aree funzionali Lrsquoasse nord-sud delimitato da cippi contiene lrsquoarea amministrativa (prytanikon Bouleterion successivamente archivi) e religiosa (culto di Demetra Apollo Patroos e Zeus Fratrio e Agoraios) Lrsquoasse diagonale invece che andava da NO a SE era il percorso delle Panatenee

Lrsquoagoragrave cosigrave concepita costituiva un insieme funzionale senza unrsquoorganizzazione precisa Nei secoli V e IV la piazza si regolarizza ma vengono costruiti comunque molti edifici a

riempirla in modo costipato A nord e sud si costruiscono invece portici sui quali si affacciano spazi di amministrazione

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di riunione e aule di tribunale I portici come anche gli edifici religiosi e politici allineati lungo gli assi viari anche se non

regolari o senza ordine apparente rispettano perograve la circolazione nellrsquoarea Un ordine piugrave chiaro verragrave successivamente creato in epoca ellenistica con unrsquoomogeneizzazione delle facciate attraverso colonnati rettilinei

Lrsquoepoca ellenistica vide infatti unrsquointensa attivitagrave urbanistica voluta anche dallrsquoatteggiamento propagandista dei sovrani Lrsquourbanistica ellenistica si ispirava a regole estetiche la valorizzazione delle masse monumentali la ricerca di delimitazione e valorizzazione dello spazio ricerca di unitagrave architettonica attraverso lrsquointerazione o lrsquoassociazione di differenti elementi funzionali ricerca della monumentalitagrave dellrsquoarchitettura urbana (fino ad allora dispersa) attraverso lrsquoimpiego di elementi quali i lunghi colonnati

In questo modo alterando e regolarizzando i principi che avevano ispirato i periodi precedenti vennero gettate le basi dellrsquourbanistica

Fig 3 Veduta dellrsquoarea con gli assi e gli edifici meglio conservati

Fig 4 Tempio di Efestio (da Martin) Si tratta di un tempio periptero dorico (6x13) costruito alla metagrave del V secolo aC Il tempio egrave ben conservato poicheacute destinato a diverse funzioni fino agli anni Trenta del Novecento Sono ancora visibili sulle metope della facciata orientale le fatiche di Ercole e su quelle settentrionale e meridionale le fatiche di Teseo

Odeo di Agrippa

Stoa di Attalo

La via delle Panatenee

Tempio di Efestio

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Fig 6 Ricostruzione della sezione dellrsquoOdeo di Agrippa (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 5 La stoagrave di Attalo (da Martin) La stoagrave che vediamo ora egrave unrsquoopera di ricostruzione da parte della scuola americana di studi classici avvenuta nel 1952-1953

Fig 6 Ricostruzione del prospetto della Stoagrave di Attalo (da Mavrojannis-Torelli)

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL CERAMICO

Fig 1 Planimetria del Keramikos In evidenza il Dipylon il Pompeion la Porta Sacra e la via delle Tombe

Lrsquoarea del Ceramico (Keramikos si trova a poca distanza dallrsquoAgoragrave in direzione NO

Installata lungo il fiume Eridano ospitava il piugrave importante cimitero della cittagrave luogo ufficiale di sepoltura dei soldati caduti nelle guerre (Demosion Sema) oltre che dei privati cittadini

Tucidide lo definigrave laquoil piugrave bel suburbio di Ateneraquo In effetti con la sua posizione leggermente distante dai colli e dalla valle in cui si svolgevano le attivitagrave cittadine poteva dare la sensazione di essere un luogo a seacute

Nellrsquoarea si possono ancora apprezzare le sculture e le opere utilizzate nellrsquoAtene antica per celebrare i defunti numerosi sono i raffinati pezzi scultorei a testimonianza della grande attenzione rivolta al culto dei morti

Lrsquoarea perograve non era destinata soltanto a luogo di sepoltura ma era sede di attivitagrave commerciali laboratori ginnasi Il suo nome non a caso egrave da attribuire a Keramos il fondatore del mestiere dei vasai in questo quartiere (demo Keramegraveis) infatti si produceva vasellame (ceramica) grazie alla materia prima offerta dal fiume

Lrsquoarea molto piugrave estesa di quella che vediamo oggi era suddivisa dalle mura La parte destinata alle sepolture era quella al di fuori delle mura divisa dallrsquointerno dalla piugrave grande porta del mondo antico il Dipylon (letteralmente doppia porta δι-πύλη) la piugrave importante delle tredici porte della cinta temistoclea Il Diplylon rivestiva una grande importanza sia simbolica che architettonica Fu voluto da Temistocle ed eretto come le omonime mura nel 478 aC dopo la vittoria sui persiani si estendeva in maniera articolata a doppio Π per 1800 mq verso lrsquointerno delle mura per assicurare unrsquoefficace difesa e inoltre era la porta dalla quale iniziavano le due manifestazioni piugrave importanti la processione per i misteri eleusini (in direzione appunto di Eleusi) e le Panatenee (lungo il drogravemos a N verso lrsquoAgoragrave)

Lrsquoarea del Dipylon si sviluppava in una articolazione di altre costruzioni importanti il Pompeion e la Porta Sacra

Il Pompeion situato a sinistra del Dipylon era un edificio allungato con unrsquoentrata monumentale che si svolgeva attorno ad una corte peristilia dove venivano preparate le macchine delle Panatenee e che veniva utilizzato come ginnasio nel periodo (4 anni) tra le manifestazioni Venne bruciato da Silla nell 86 aC ricostruito come un edificio a tre navate fu nuovamente incendiato dagli Eruli durante il sacco della cittagrave del 267 dC

La Porta Sacra invece era la porta che immetteva sulla via sacra lrsquoaccesso dei pellegrini

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che arrivavano in cittagrave e provvedeva inoltre al passaggio sullrsquoEridano Il cimitero esterno alle porte1

Le testimonianze dellrsquoarchitettura funeraria cambiano completamente volto tra la fine del V e la fine del IV secolo aC In questo periodo infatti le leggi soloniane di limitazioni al lusso funerario la necessitagrave di reperire materiale per la rapida costruzione delle mura voluta da Temistocle ulteriori limitazioni poste da Demetrio di Falero e una nuova emergenza per la fortificazione delle mura dopo la battaglia di Cheronea imposero austeritagrave allrsquoarchitettura funeraria Piugrave che fermarsi tuttavia questa espressione architettonica evolvette verso nuove forme Si svilupparono cosigrave tumuli per sepolture multiple e recinti che accoglievano le spoglie di piugrave membri della stessa famiglia

era sviluppato nella strada a S verso il Pireo in lunghezza dunque su terrazze contenute da muri in blocchi che racchiudevano le sepolture Le sepolture erano sormontate da tumuli funerari prima rettangolari e poi circolari (XII-VII secolo aC) sui quali erano deposti vasi per le libagioni che dal VIII secolo aC assumono dimensioni imponenti divenendo segravemata (sinonimo di tombe) o segnacoli Cosigrave nasce la tradizione di ldquosegnarerdquo la tomba prima appunto con vasi e poi man mano con rilievi su lastre di dimensioni allungate la stele con raffigurazioni dei giovani defunti ai tamburi di pietra dei tumuli vengono sostituiti monumenti in mattoni crudi

Fig 2 Illustrazione dellrsquoarea In evidenza 1 Dipylon 2 Pompeion 3 Port Sacra 4 Fiume Eridano 5 Via delle Tombe

Fig 3 La via delle Tombe (da Greco)

1 Solone introdusse leggi che vietavano le sepolture in cittagrave

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LA PNICE

Fig 1 Ricostruzione della pianta dellrsquoarea

Clistene politico ateniese (565 aC-492 aC) continuograve lrsquoopera iniziata da Solone e che

tanto influenzograve la cultura e lrsquourbanistica greche Per il raduno delle assemblee lui scelse il colle della Pnice un colle che insieme al colle dellrsquoAeropago al colle delle Ninfe e al colle di Filopappo forma il gruppo di colli antistanti lrsquoAcropoli

Lrsquoassemblea o ekklegravesia secondo la sua riforma era lrsquoadunata popolare dei cittadini della polis

Lrsquoassetto degli elementi necessari allrsquoassemblea ha subito variazioni nel corso del tempo a cominciare dal nome del luogo Il nome Pnice infatti venne attribuito soltanto nella metagrave del sec V per via dei cippi di marmo posti a delimitare lrsquoarea

Sempre dopo la metagrave del secolo si intervenne facendo realizzare una meridiana dallrsquoastronomo Metone mentre nel 404 aC lrsquoarea venne rivoluzionata invertendo la posizione di caves e begravema

La sommitagrave del colle fu spianata ulteriormente per accomodare una cavea artificiale realizzata attraverso un terrapieno sostenuto da un muro di contenimento (Mavrojannis-Torelli) Al centro della cavea si trovava un podio il begravema in cui saliva lrsquooratore in modo da essere visibile agli auditori

Inizialmente il podio era posizionato sul lato settentrionale questo accorgimento era stato utilizzato in modo che gli auditori (ossia i cittadini) avessero di fronte la cittagrave nellrsquoascoltare lrsquooratore

Lrsquoarea fu soggetta ad un rifacimento tra il 330 e il 326 aC con Licurgo In questo periodo venne posta una statua di Zeus sul begravema e progettata unrsquoarticolata stoagrave alle spalle della cavea che perograve non venne mai completata a causa delle vicende politico-militari La stoagrave sarebbe servita ad alloggiare i membri dellrsquoassemblea in caso di maltempo

Per le condizioni politico-militari venne poi eretto un muro parallelo alla stoagrave il diategravechisma o muro intermedio a scopi difensivi Contemporaneamente il luogo destinato

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alle assemblee venne spostato al teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dellrsquoAcropoli

Fig 2 Veduta dellrsquoarea occupata dalla stoagrave

Fig 3 Il podio o begravema

Fig 4 Ricostruzione del complesso della Pnyka ad opera della scuola americana di studi classici

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 21: Apostila Atenas

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LrsquoAGORArsquo ANTICA

Fig 1 Planimetria dellrsquoAgoragrave (a destra) in evidenza i

due assi principali con i relativi edifici il tempio di Efestio la stoagrave di Attalo e lrsquoOdeo di Agrippa

La nascita dellrsquoAgoragrave egrave di fatto lrsquoevento piugrave importante per la vita politica e la storia

urbanistica della cittagrave Situata inizialmente (in epoca arcaica) attorno al colle dellrsquoAcropoli sulle pendici occidentali

con artigiani e residenti stretti nella valletta tra lrsquoAeropago e la Pnice senza una collocazione precisa viene successivamente collocata su un sito specifico a nord dellrsquoAcropoli a seguito degli avvenimenti politici e alle conseguenti misure legislative adottate nei secc VII-VI aC da Draconte e da Solone

A questrsquoultimo in particolare si deve la prima Costituzione democratica e a misure che portarono alla fioritura di unrsquointensa attivitagrave produttiva artigianale e come conseguenza di questo di un intenso commercio che continueragrave per oltre due secoli

La decisione di dare una cornice architettonica al regime soloniano sancisce definitivamente lrsquoorientamento democratico delle sue riforme

LrsquoAgoragrave era la sede degli edifici pubblici e delle funzioni commerciali posta a differenza dellrsquoAcropoli nella cittagrave bassa e in luighi dove fosse piugrave facile raggiungere i porti

Come i luoghi sacri con il tegravemenos anche le aree delle agoragrave erano ben delimitate Solitamente anche sullrsquoagoragrave vigevano dei limiti religiosi e la sacralitagrave di questi limiti contribuiva alla composizione architettonica degli edifici dellrsquoagoragrave stessa

Giagrave dai secoli VIII e VII anche fuori da Atene il procedimento per la costituzione dellrsquoagoragrave era lo stesso la cinta di mura viene sostituita da un portico (prima colonnato in legno) prima solo su un lato poi a cingere unrsquoarea comunicando con lrsquoarea scoperta e con gli altri edifici vicini

La nuova agoragrave viene costruita sul posto delle necropoli Anche se non regolare come quella di Mileto ma anzi piugrave rispondente ad un processo costitutivo progressivo lrsquoagoragrave antica risponde comunque a dei criteri Le sue strade costituiscono infatti limiti di aree funzionali Lrsquoasse nord-sud delimitato da cippi contiene lrsquoarea amministrativa (prytanikon Bouleterion successivamente archivi) e religiosa (culto di Demetra Apollo Patroos e Zeus Fratrio e Agoraios) Lrsquoasse diagonale invece che andava da NO a SE era il percorso delle Panatenee

Lrsquoagoragrave cosigrave concepita costituiva un insieme funzionale senza unrsquoorganizzazione precisa Nei secoli V e IV la piazza si regolarizza ma vengono costruiti comunque molti edifici a

riempirla in modo costipato A nord e sud si costruiscono invece portici sui quali si affacciano spazi di amministrazione

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di riunione e aule di tribunale I portici come anche gli edifici religiosi e politici allineati lungo gli assi viari anche se non

regolari o senza ordine apparente rispettano perograve la circolazione nellrsquoarea Un ordine piugrave chiaro verragrave successivamente creato in epoca ellenistica con unrsquoomogeneizzazione delle facciate attraverso colonnati rettilinei

Lrsquoepoca ellenistica vide infatti unrsquointensa attivitagrave urbanistica voluta anche dallrsquoatteggiamento propagandista dei sovrani Lrsquourbanistica ellenistica si ispirava a regole estetiche la valorizzazione delle masse monumentali la ricerca di delimitazione e valorizzazione dello spazio ricerca di unitagrave architettonica attraverso lrsquointerazione o lrsquoassociazione di differenti elementi funzionali ricerca della monumentalitagrave dellrsquoarchitettura urbana (fino ad allora dispersa) attraverso lrsquoimpiego di elementi quali i lunghi colonnati

In questo modo alterando e regolarizzando i principi che avevano ispirato i periodi precedenti vennero gettate le basi dellrsquourbanistica

Fig 3 Veduta dellrsquoarea con gli assi e gli edifici meglio conservati

Fig 4 Tempio di Efestio (da Martin) Si tratta di un tempio periptero dorico (6x13) costruito alla metagrave del V secolo aC Il tempio egrave ben conservato poicheacute destinato a diverse funzioni fino agli anni Trenta del Novecento Sono ancora visibili sulle metope della facciata orientale le fatiche di Ercole e su quelle settentrionale e meridionale le fatiche di Teseo

Odeo di Agrippa

Stoa di Attalo

La via delle Panatenee

Tempio di Efestio

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Fig 6 Ricostruzione della sezione dellrsquoOdeo di Agrippa (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 5 La stoagrave di Attalo (da Martin) La stoagrave che vediamo ora egrave unrsquoopera di ricostruzione da parte della scuola americana di studi classici avvenuta nel 1952-1953

Fig 6 Ricostruzione del prospetto della Stoagrave di Attalo (da Mavrojannis-Torelli)

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL CERAMICO

Fig 1 Planimetria del Keramikos In evidenza il Dipylon il Pompeion la Porta Sacra e la via delle Tombe

Lrsquoarea del Ceramico (Keramikos si trova a poca distanza dallrsquoAgoragrave in direzione NO

Installata lungo il fiume Eridano ospitava il piugrave importante cimitero della cittagrave luogo ufficiale di sepoltura dei soldati caduti nelle guerre (Demosion Sema) oltre che dei privati cittadini

Tucidide lo definigrave laquoil piugrave bel suburbio di Ateneraquo In effetti con la sua posizione leggermente distante dai colli e dalla valle in cui si svolgevano le attivitagrave cittadine poteva dare la sensazione di essere un luogo a seacute

Nellrsquoarea si possono ancora apprezzare le sculture e le opere utilizzate nellrsquoAtene antica per celebrare i defunti numerosi sono i raffinati pezzi scultorei a testimonianza della grande attenzione rivolta al culto dei morti

Lrsquoarea perograve non era destinata soltanto a luogo di sepoltura ma era sede di attivitagrave commerciali laboratori ginnasi Il suo nome non a caso egrave da attribuire a Keramos il fondatore del mestiere dei vasai in questo quartiere (demo Keramegraveis) infatti si produceva vasellame (ceramica) grazie alla materia prima offerta dal fiume

Lrsquoarea molto piugrave estesa di quella che vediamo oggi era suddivisa dalle mura La parte destinata alle sepolture era quella al di fuori delle mura divisa dallrsquointerno dalla piugrave grande porta del mondo antico il Dipylon (letteralmente doppia porta δι-πύλη) la piugrave importante delle tredici porte della cinta temistoclea Il Diplylon rivestiva una grande importanza sia simbolica che architettonica Fu voluto da Temistocle ed eretto come le omonime mura nel 478 aC dopo la vittoria sui persiani si estendeva in maniera articolata a doppio Π per 1800 mq verso lrsquointerno delle mura per assicurare unrsquoefficace difesa e inoltre era la porta dalla quale iniziavano le due manifestazioni piugrave importanti la processione per i misteri eleusini (in direzione appunto di Eleusi) e le Panatenee (lungo il drogravemos a N verso lrsquoAgoragrave)

Lrsquoarea del Dipylon si sviluppava in una articolazione di altre costruzioni importanti il Pompeion e la Porta Sacra

Il Pompeion situato a sinistra del Dipylon era un edificio allungato con unrsquoentrata monumentale che si svolgeva attorno ad una corte peristilia dove venivano preparate le macchine delle Panatenee e che veniva utilizzato come ginnasio nel periodo (4 anni) tra le manifestazioni Venne bruciato da Silla nell 86 aC ricostruito come un edificio a tre navate fu nuovamente incendiato dagli Eruli durante il sacco della cittagrave del 267 dC

La Porta Sacra invece era la porta che immetteva sulla via sacra lrsquoaccesso dei pellegrini

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che arrivavano in cittagrave e provvedeva inoltre al passaggio sullrsquoEridano Il cimitero esterno alle porte1

Le testimonianze dellrsquoarchitettura funeraria cambiano completamente volto tra la fine del V e la fine del IV secolo aC In questo periodo infatti le leggi soloniane di limitazioni al lusso funerario la necessitagrave di reperire materiale per la rapida costruzione delle mura voluta da Temistocle ulteriori limitazioni poste da Demetrio di Falero e una nuova emergenza per la fortificazione delle mura dopo la battaglia di Cheronea imposero austeritagrave allrsquoarchitettura funeraria Piugrave che fermarsi tuttavia questa espressione architettonica evolvette verso nuove forme Si svilupparono cosigrave tumuli per sepolture multiple e recinti che accoglievano le spoglie di piugrave membri della stessa famiglia

era sviluppato nella strada a S verso il Pireo in lunghezza dunque su terrazze contenute da muri in blocchi che racchiudevano le sepolture Le sepolture erano sormontate da tumuli funerari prima rettangolari e poi circolari (XII-VII secolo aC) sui quali erano deposti vasi per le libagioni che dal VIII secolo aC assumono dimensioni imponenti divenendo segravemata (sinonimo di tombe) o segnacoli Cosigrave nasce la tradizione di ldquosegnarerdquo la tomba prima appunto con vasi e poi man mano con rilievi su lastre di dimensioni allungate la stele con raffigurazioni dei giovani defunti ai tamburi di pietra dei tumuli vengono sostituiti monumenti in mattoni crudi

Fig 2 Illustrazione dellrsquoarea In evidenza 1 Dipylon 2 Pompeion 3 Port Sacra 4 Fiume Eridano 5 Via delle Tombe

Fig 3 La via delle Tombe (da Greco)

1 Solone introdusse leggi che vietavano le sepolture in cittagrave

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LA PNICE

Fig 1 Ricostruzione della pianta dellrsquoarea

Clistene politico ateniese (565 aC-492 aC) continuograve lrsquoopera iniziata da Solone e che

tanto influenzograve la cultura e lrsquourbanistica greche Per il raduno delle assemblee lui scelse il colle della Pnice un colle che insieme al colle dellrsquoAeropago al colle delle Ninfe e al colle di Filopappo forma il gruppo di colli antistanti lrsquoAcropoli

Lrsquoassemblea o ekklegravesia secondo la sua riforma era lrsquoadunata popolare dei cittadini della polis

Lrsquoassetto degli elementi necessari allrsquoassemblea ha subito variazioni nel corso del tempo a cominciare dal nome del luogo Il nome Pnice infatti venne attribuito soltanto nella metagrave del sec V per via dei cippi di marmo posti a delimitare lrsquoarea

Sempre dopo la metagrave del secolo si intervenne facendo realizzare una meridiana dallrsquoastronomo Metone mentre nel 404 aC lrsquoarea venne rivoluzionata invertendo la posizione di caves e begravema

La sommitagrave del colle fu spianata ulteriormente per accomodare una cavea artificiale realizzata attraverso un terrapieno sostenuto da un muro di contenimento (Mavrojannis-Torelli) Al centro della cavea si trovava un podio il begravema in cui saliva lrsquooratore in modo da essere visibile agli auditori

Inizialmente il podio era posizionato sul lato settentrionale questo accorgimento era stato utilizzato in modo che gli auditori (ossia i cittadini) avessero di fronte la cittagrave nellrsquoascoltare lrsquooratore

Lrsquoarea fu soggetta ad un rifacimento tra il 330 e il 326 aC con Licurgo In questo periodo venne posta una statua di Zeus sul begravema e progettata unrsquoarticolata stoagrave alle spalle della cavea che perograve non venne mai completata a causa delle vicende politico-militari La stoagrave sarebbe servita ad alloggiare i membri dellrsquoassemblea in caso di maltempo

Per le condizioni politico-militari venne poi eretto un muro parallelo alla stoagrave il diategravechisma o muro intermedio a scopi difensivi Contemporaneamente il luogo destinato

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alle assemblee venne spostato al teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dellrsquoAcropoli

Fig 2 Veduta dellrsquoarea occupata dalla stoagrave

Fig 3 Il podio o begravema

Fig 4 Ricostruzione del complesso della Pnyka ad opera della scuola americana di studi classici

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 22: Apostila Atenas

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di riunione e aule di tribunale I portici come anche gli edifici religiosi e politici allineati lungo gli assi viari anche se non

regolari o senza ordine apparente rispettano perograve la circolazione nellrsquoarea Un ordine piugrave chiaro verragrave successivamente creato in epoca ellenistica con unrsquoomogeneizzazione delle facciate attraverso colonnati rettilinei

Lrsquoepoca ellenistica vide infatti unrsquointensa attivitagrave urbanistica voluta anche dallrsquoatteggiamento propagandista dei sovrani Lrsquourbanistica ellenistica si ispirava a regole estetiche la valorizzazione delle masse monumentali la ricerca di delimitazione e valorizzazione dello spazio ricerca di unitagrave architettonica attraverso lrsquointerazione o lrsquoassociazione di differenti elementi funzionali ricerca della monumentalitagrave dellrsquoarchitettura urbana (fino ad allora dispersa) attraverso lrsquoimpiego di elementi quali i lunghi colonnati

In questo modo alterando e regolarizzando i principi che avevano ispirato i periodi precedenti vennero gettate le basi dellrsquourbanistica

Fig 3 Veduta dellrsquoarea con gli assi e gli edifici meglio conservati

Fig 4 Tempio di Efestio (da Martin) Si tratta di un tempio periptero dorico (6x13) costruito alla metagrave del V secolo aC Il tempio egrave ben conservato poicheacute destinato a diverse funzioni fino agli anni Trenta del Novecento Sono ancora visibili sulle metope della facciata orientale le fatiche di Ercole e su quelle settentrionale e meridionale le fatiche di Teseo

Odeo di Agrippa

Stoa di Attalo

La via delle Panatenee

Tempio di Efestio

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Fig 6 Ricostruzione della sezione dellrsquoOdeo di Agrippa (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 5 La stoagrave di Attalo (da Martin) La stoagrave che vediamo ora egrave unrsquoopera di ricostruzione da parte della scuola americana di studi classici avvenuta nel 1952-1953

Fig 6 Ricostruzione del prospetto della Stoagrave di Attalo (da Mavrojannis-Torelli)

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL CERAMICO

Fig 1 Planimetria del Keramikos In evidenza il Dipylon il Pompeion la Porta Sacra e la via delle Tombe

Lrsquoarea del Ceramico (Keramikos si trova a poca distanza dallrsquoAgoragrave in direzione NO

Installata lungo il fiume Eridano ospitava il piugrave importante cimitero della cittagrave luogo ufficiale di sepoltura dei soldati caduti nelle guerre (Demosion Sema) oltre che dei privati cittadini

Tucidide lo definigrave laquoil piugrave bel suburbio di Ateneraquo In effetti con la sua posizione leggermente distante dai colli e dalla valle in cui si svolgevano le attivitagrave cittadine poteva dare la sensazione di essere un luogo a seacute

Nellrsquoarea si possono ancora apprezzare le sculture e le opere utilizzate nellrsquoAtene antica per celebrare i defunti numerosi sono i raffinati pezzi scultorei a testimonianza della grande attenzione rivolta al culto dei morti

Lrsquoarea perograve non era destinata soltanto a luogo di sepoltura ma era sede di attivitagrave commerciali laboratori ginnasi Il suo nome non a caso egrave da attribuire a Keramos il fondatore del mestiere dei vasai in questo quartiere (demo Keramegraveis) infatti si produceva vasellame (ceramica) grazie alla materia prima offerta dal fiume

Lrsquoarea molto piugrave estesa di quella che vediamo oggi era suddivisa dalle mura La parte destinata alle sepolture era quella al di fuori delle mura divisa dallrsquointerno dalla piugrave grande porta del mondo antico il Dipylon (letteralmente doppia porta δι-πύλη) la piugrave importante delle tredici porte della cinta temistoclea Il Diplylon rivestiva una grande importanza sia simbolica che architettonica Fu voluto da Temistocle ed eretto come le omonime mura nel 478 aC dopo la vittoria sui persiani si estendeva in maniera articolata a doppio Π per 1800 mq verso lrsquointerno delle mura per assicurare unrsquoefficace difesa e inoltre era la porta dalla quale iniziavano le due manifestazioni piugrave importanti la processione per i misteri eleusini (in direzione appunto di Eleusi) e le Panatenee (lungo il drogravemos a N verso lrsquoAgoragrave)

Lrsquoarea del Dipylon si sviluppava in una articolazione di altre costruzioni importanti il Pompeion e la Porta Sacra

Il Pompeion situato a sinistra del Dipylon era un edificio allungato con unrsquoentrata monumentale che si svolgeva attorno ad una corte peristilia dove venivano preparate le macchine delle Panatenee e che veniva utilizzato come ginnasio nel periodo (4 anni) tra le manifestazioni Venne bruciato da Silla nell 86 aC ricostruito come un edificio a tre navate fu nuovamente incendiato dagli Eruli durante il sacco della cittagrave del 267 dC

La Porta Sacra invece era la porta che immetteva sulla via sacra lrsquoaccesso dei pellegrini

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che arrivavano in cittagrave e provvedeva inoltre al passaggio sullrsquoEridano Il cimitero esterno alle porte1

Le testimonianze dellrsquoarchitettura funeraria cambiano completamente volto tra la fine del V e la fine del IV secolo aC In questo periodo infatti le leggi soloniane di limitazioni al lusso funerario la necessitagrave di reperire materiale per la rapida costruzione delle mura voluta da Temistocle ulteriori limitazioni poste da Demetrio di Falero e una nuova emergenza per la fortificazione delle mura dopo la battaglia di Cheronea imposero austeritagrave allrsquoarchitettura funeraria Piugrave che fermarsi tuttavia questa espressione architettonica evolvette verso nuove forme Si svilupparono cosigrave tumuli per sepolture multiple e recinti che accoglievano le spoglie di piugrave membri della stessa famiglia

era sviluppato nella strada a S verso il Pireo in lunghezza dunque su terrazze contenute da muri in blocchi che racchiudevano le sepolture Le sepolture erano sormontate da tumuli funerari prima rettangolari e poi circolari (XII-VII secolo aC) sui quali erano deposti vasi per le libagioni che dal VIII secolo aC assumono dimensioni imponenti divenendo segravemata (sinonimo di tombe) o segnacoli Cosigrave nasce la tradizione di ldquosegnarerdquo la tomba prima appunto con vasi e poi man mano con rilievi su lastre di dimensioni allungate la stele con raffigurazioni dei giovani defunti ai tamburi di pietra dei tumuli vengono sostituiti monumenti in mattoni crudi

Fig 2 Illustrazione dellrsquoarea In evidenza 1 Dipylon 2 Pompeion 3 Port Sacra 4 Fiume Eridano 5 Via delle Tombe

Fig 3 La via delle Tombe (da Greco)

1 Solone introdusse leggi che vietavano le sepolture in cittagrave

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LA PNICE

Fig 1 Ricostruzione della pianta dellrsquoarea

Clistene politico ateniese (565 aC-492 aC) continuograve lrsquoopera iniziata da Solone e che

tanto influenzograve la cultura e lrsquourbanistica greche Per il raduno delle assemblee lui scelse il colle della Pnice un colle che insieme al colle dellrsquoAeropago al colle delle Ninfe e al colle di Filopappo forma il gruppo di colli antistanti lrsquoAcropoli

Lrsquoassemblea o ekklegravesia secondo la sua riforma era lrsquoadunata popolare dei cittadini della polis

Lrsquoassetto degli elementi necessari allrsquoassemblea ha subito variazioni nel corso del tempo a cominciare dal nome del luogo Il nome Pnice infatti venne attribuito soltanto nella metagrave del sec V per via dei cippi di marmo posti a delimitare lrsquoarea

Sempre dopo la metagrave del secolo si intervenne facendo realizzare una meridiana dallrsquoastronomo Metone mentre nel 404 aC lrsquoarea venne rivoluzionata invertendo la posizione di caves e begravema

La sommitagrave del colle fu spianata ulteriormente per accomodare una cavea artificiale realizzata attraverso un terrapieno sostenuto da un muro di contenimento (Mavrojannis-Torelli) Al centro della cavea si trovava un podio il begravema in cui saliva lrsquooratore in modo da essere visibile agli auditori

Inizialmente il podio era posizionato sul lato settentrionale questo accorgimento era stato utilizzato in modo che gli auditori (ossia i cittadini) avessero di fronte la cittagrave nellrsquoascoltare lrsquooratore

Lrsquoarea fu soggetta ad un rifacimento tra il 330 e il 326 aC con Licurgo In questo periodo venne posta una statua di Zeus sul begravema e progettata unrsquoarticolata stoagrave alle spalle della cavea che perograve non venne mai completata a causa delle vicende politico-militari La stoagrave sarebbe servita ad alloggiare i membri dellrsquoassemblea in caso di maltempo

Per le condizioni politico-militari venne poi eretto un muro parallelo alla stoagrave il diategravechisma o muro intermedio a scopi difensivi Contemporaneamente il luogo destinato

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alle assemblee venne spostato al teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dellrsquoAcropoli

Fig 2 Veduta dellrsquoarea occupata dalla stoagrave

Fig 3 Il podio o begravema

Fig 4 Ricostruzione del complesso della Pnyka ad opera della scuola americana di studi classici

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 23: Apostila Atenas

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Fig 6 Ricostruzione della sezione dellrsquoOdeo di Agrippa (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 5 La stoagrave di Attalo (da Martin) La stoagrave che vediamo ora egrave unrsquoopera di ricostruzione da parte della scuola americana di studi classici avvenuta nel 1952-1953

Fig 6 Ricostruzione del prospetto della Stoagrave di Attalo (da Mavrojannis-Torelli)

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL CERAMICO

Fig 1 Planimetria del Keramikos In evidenza il Dipylon il Pompeion la Porta Sacra e la via delle Tombe

Lrsquoarea del Ceramico (Keramikos si trova a poca distanza dallrsquoAgoragrave in direzione NO

Installata lungo il fiume Eridano ospitava il piugrave importante cimitero della cittagrave luogo ufficiale di sepoltura dei soldati caduti nelle guerre (Demosion Sema) oltre che dei privati cittadini

Tucidide lo definigrave laquoil piugrave bel suburbio di Ateneraquo In effetti con la sua posizione leggermente distante dai colli e dalla valle in cui si svolgevano le attivitagrave cittadine poteva dare la sensazione di essere un luogo a seacute

Nellrsquoarea si possono ancora apprezzare le sculture e le opere utilizzate nellrsquoAtene antica per celebrare i defunti numerosi sono i raffinati pezzi scultorei a testimonianza della grande attenzione rivolta al culto dei morti

Lrsquoarea perograve non era destinata soltanto a luogo di sepoltura ma era sede di attivitagrave commerciali laboratori ginnasi Il suo nome non a caso egrave da attribuire a Keramos il fondatore del mestiere dei vasai in questo quartiere (demo Keramegraveis) infatti si produceva vasellame (ceramica) grazie alla materia prima offerta dal fiume

Lrsquoarea molto piugrave estesa di quella che vediamo oggi era suddivisa dalle mura La parte destinata alle sepolture era quella al di fuori delle mura divisa dallrsquointerno dalla piugrave grande porta del mondo antico il Dipylon (letteralmente doppia porta δι-πύλη) la piugrave importante delle tredici porte della cinta temistoclea Il Diplylon rivestiva una grande importanza sia simbolica che architettonica Fu voluto da Temistocle ed eretto come le omonime mura nel 478 aC dopo la vittoria sui persiani si estendeva in maniera articolata a doppio Π per 1800 mq verso lrsquointerno delle mura per assicurare unrsquoefficace difesa e inoltre era la porta dalla quale iniziavano le due manifestazioni piugrave importanti la processione per i misteri eleusini (in direzione appunto di Eleusi) e le Panatenee (lungo il drogravemos a N verso lrsquoAgoragrave)

Lrsquoarea del Dipylon si sviluppava in una articolazione di altre costruzioni importanti il Pompeion e la Porta Sacra

Il Pompeion situato a sinistra del Dipylon era un edificio allungato con unrsquoentrata monumentale che si svolgeva attorno ad una corte peristilia dove venivano preparate le macchine delle Panatenee e che veniva utilizzato come ginnasio nel periodo (4 anni) tra le manifestazioni Venne bruciato da Silla nell 86 aC ricostruito come un edificio a tre navate fu nuovamente incendiato dagli Eruli durante il sacco della cittagrave del 267 dC

La Porta Sacra invece era la porta che immetteva sulla via sacra lrsquoaccesso dei pellegrini

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che arrivavano in cittagrave e provvedeva inoltre al passaggio sullrsquoEridano Il cimitero esterno alle porte1

Le testimonianze dellrsquoarchitettura funeraria cambiano completamente volto tra la fine del V e la fine del IV secolo aC In questo periodo infatti le leggi soloniane di limitazioni al lusso funerario la necessitagrave di reperire materiale per la rapida costruzione delle mura voluta da Temistocle ulteriori limitazioni poste da Demetrio di Falero e una nuova emergenza per la fortificazione delle mura dopo la battaglia di Cheronea imposero austeritagrave allrsquoarchitettura funeraria Piugrave che fermarsi tuttavia questa espressione architettonica evolvette verso nuove forme Si svilupparono cosigrave tumuli per sepolture multiple e recinti che accoglievano le spoglie di piugrave membri della stessa famiglia

era sviluppato nella strada a S verso il Pireo in lunghezza dunque su terrazze contenute da muri in blocchi che racchiudevano le sepolture Le sepolture erano sormontate da tumuli funerari prima rettangolari e poi circolari (XII-VII secolo aC) sui quali erano deposti vasi per le libagioni che dal VIII secolo aC assumono dimensioni imponenti divenendo segravemata (sinonimo di tombe) o segnacoli Cosigrave nasce la tradizione di ldquosegnarerdquo la tomba prima appunto con vasi e poi man mano con rilievi su lastre di dimensioni allungate la stele con raffigurazioni dei giovani defunti ai tamburi di pietra dei tumuli vengono sostituiti monumenti in mattoni crudi

Fig 2 Illustrazione dellrsquoarea In evidenza 1 Dipylon 2 Pompeion 3 Port Sacra 4 Fiume Eridano 5 Via delle Tombe

Fig 3 La via delle Tombe (da Greco)

1 Solone introdusse leggi che vietavano le sepolture in cittagrave

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LA PNICE

Fig 1 Ricostruzione della pianta dellrsquoarea

Clistene politico ateniese (565 aC-492 aC) continuograve lrsquoopera iniziata da Solone e che

tanto influenzograve la cultura e lrsquourbanistica greche Per il raduno delle assemblee lui scelse il colle della Pnice un colle che insieme al colle dellrsquoAeropago al colle delle Ninfe e al colle di Filopappo forma il gruppo di colli antistanti lrsquoAcropoli

Lrsquoassemblea o ekklegravesia secondo la sua riforma era lrsquoadunata popolare dei cittadini della polis

Lrsquoassetto degli elementi necessari allrsquoassemblea ha subito variazioni nel corso del tempo a cominciare dal nome del luogo Il nome Pnice infatti venne attribuito soltanto nella metagrave del sec V per via dei cippi di marmo posti a delimitare lrsquoarea

Sempre dopo la metagrave del secolo si intervenne facendo realizzare una meridiana dallrsquoastronomo Metone mentre nel 404 aC lrsquoarea venne rivoluzionata invertendo la posizione di caves e begravema

La sommitagrave del colle fu spianata ulteriormente per accomodare una cavea artificiale realizzata attraverso un terrapieno sostenuto da un muro di contenimento (Mavrojannis-Torelli) Al centro della cavea si trovava un podio il begravema in cui saliva lrsquooratore in modo da essere visibile agli auditori

Inizialmente il podio era posizionato sul lato settentrionale questo accorgimento era stato utilizzato in modo che gli auditori (ossia i cittadini) avessero di fronte la cittagrave nellrsquoascoltare lrsquooratore

Lrsquoarea fu soggetta ad un rifacimento tra il 330 e il 326 aC con Licurgo In questo periodo venne posta una statua di Zeus sul begravema e progettata unrsquoarticolata stoagrave alle spalle della cavea che perograve non venne mai completata a causa delle vicende politico-militari La stoagrave sarebbe servita ad alloggiare i membri dellrsquoassemblea in caso di maltempo

Per le condizioni politico-militari venne poi eretto un muro parallelo alla stoagrave il diategravechisma o muro intermedio a scopi difensivi Contemporaneamente il luogo destinato

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alle assemblee venne spostato al teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dellrsquoAcropoli

Fig 2 Veduta dellrsquoarea occupata dalla stoagrave

Fig 3 Il podio o begravema

Fig 4 Ricostruzione del complesso della Pnyka ad opera della scuola americana di studi classici

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 24: Apostila Atenas

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL CERAMICO

Fig 1 Planimetria del Keramikos In evidenza il Dipylon il Pompeion la Porta Sacra e la via delle Tombe

Lrsquoarea del Ceramico (Keramikos si trova a poca distanza dallrsquoAgoragrave in direzione NO

Installata lungo il fiume Eridano ospitava il piugrave importante cimitero della cittagrave luogo ufficiale di sepoltura dei soldati caduti nelle guerre (Demosion Sema) oltre che dei privati cittadini

Tucidide lo definigrave laquoil piugrave bel suburbio di Ateneraquo In effetti con la sua posizione leggermente distante dai colli e dalla valle in cui si svolgevano le attivitagrave cittadine poteva dare la sensazione di essere un luogo a seacute

Nellrsquoarea si possono ancora apprezzare le sculture e le opere utilizzate nellrsquoAtene antica per celebrare i defunti numerosi sono i raffinati pezzi scultorei a testimonianza della grande attenzione rivolta al culto dei morti

Lrsquoarea perograve non era destinata soltanto a luogo di sepoltura ma era sede di attivitagrave commerciali laboratori ginnasi Il suo nome non a caso egrave da attribuire a Keramos il fondatore del mestiere dei vasai in questo quartiere (demo Keramegraveis) infatti si produceva vasellame (ceramica) grazie alla materia prima offerta dal fiume

Lrsquoarea molto piugrave estesa di quella che vediamo oggi era suddivisa dalle mura La parte destinata alle sepolture era quella al di fuori delle mura divisa dallrsquointerno dalla piugrave grande porta del mondo antico il Dipylon (letteralmente doppia porta δι-πύλη) la piugrave importante delle tredici porte della cinta temistoclea Il Diplylon rivestiva una grande importanza sia simbolica che architettonica Fu voluto da Temistocle ed eretto come le omonime mura nel 478 aC dopo la vittoria sui persiani si estendeva in maniera articolata a doppio Π per 1800 mq verso lrsquointerno delle mura per assicurare unrsquoefficace difesa e inoltre era la porta dalla quale iniziavano le due manifestazioni piugrave importanti la processione per i misteri eleusini (in direzione appunto di Eleusi) e le Panatenee (lungo il drogravemos a N verso lrsquoAgoragrave)

Lrsquoarea del Dipylon si sviluppava in una articolazione di altre costruzioni importanti il Pompeion e la Porta Sacra

Il Pompeion situato a sinistra del Dipylon era un edificio allungato con unrsquoentrata monumentale che si svolgeva attorno ad una corte peristilia dove venivano preparate le macchine delle Panatenee e che veniva utilizzato come ginnasio nel periodo (4 anni) tra le manifestazioni Venne bruciato da Silla nell 86 aC ricostruito come un edificio a tre navate fu nuovamente incendiato dagli Eruli durante il sacco della cittagrave del 267 dC

La Porta Sacra invece era la porta che immetteva sulla via sacra lrsquoaccesso dei pellegrini

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che arrivavano in cittagrave e provvedeva inoltre al passaggio sullrsquoEridano Il cimitero esterno alle porte1

Le testimonianze dellrsquoarchitettura funeraria cambiano completamente volto tra la fine del V e la fine del IV secolo aC In questo periodo infatti le leggi soloniane di limitazioni al lusso funerario la necessitagrave di reperire materiale per la rapida costruzione delle mura voluta da Temistocle ulteriori limitazioni poste da Demetrio di Falero e una nuova emergenza per la fortificazione delle mura dopo la battaglia di Cheronea imposero austeritagrave allrsquoarchitettura funeraria Piugrave che fermarsi tuttavia questa espressione architettonica evolvette verso nuove forme Si svilupparono cosigrave tumuli per sepolture multiple e recinti che accoglievano le spoglie di piugrave membri della stessa famiglia

era sviluppato nella strada a S verso il Pireo in lunghezza dunque su terrazze contenute da muri in blocchi che racchiudevano le sepolture Le sepolture erano sormontate da tumuli funerari prima rettangolari e poi circolari (XII-VII secolo aC) sui quali erano deposti vasi per le libagioni che dal VIII secolo aC assumono dimensioni imponenti divenendo segravemata (sinonimo di tombe) o segnacoli Cosigrave nasce la tradizione di ldquosegnarerdquo la tomba prima appunto con vasi e poi man mano con rilievi su lastre di dimensioni allungate la stele con raffigurazioni dei giovani defunti ai tamburi di pietra dei tumuli vengono sostituiti monumenti in mattoni crudi

Fig 2 Illustrazione dellrsquoarea In evidenza 1 Dipylon 2 Pompeion 3 Port Sacra 4 Fiume Eridano 5 Via delle Tombe

Fig 3 La via delle Tombe (da Greco)

1 Solone introdusse leggi che vietavano le sepolture in cittagrave

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LA PNICE

Fig 1 Ricostruzione della pianta dellrsquoarea

Clistene politico ateniese (565 aC-492 aC) continuograve lrsquoopera iniziata da Solone e che

tanto influenzograve la cultura e lrsquourbanistica greche Per il raduno delle assemblee lui scelse il colle della Pnice un colle che insieme al colle dellrsquoAeropago al colle delle Ninfe e al colle di Filopappo forma il gruppo di colli antistanti lrsquoAcropoli

Lrsquoassemblea o ekklegravesia secondo la sua riforma era lrsquoadunata popolare dei cittadini della polis

Lrsquoassetto degli elementi necessari allrsquoassemblea ha subito variazioni nel corso del tempo a cominciare dal nome del luogo Il nome Pnice infatti venne attribuito soltanto nella metagrave del sec V per via dei cippi di marmo posti a delimitare lrsquoarea

Sempre dopo la metagrave del secolo si intervenne facendo realizzare una meridiana dallrsquoastronomo Metone mentre nel 404 aC lrsquoarea venne rivoluzionata invertendo la posizione di caves e begravema

La sommitagrave del colle fu spianata ulteriormente per accomodare una cavea artificiale realizzata attraverso un terrapieno sostenuto da un muro di contenimento (Mavrojannis-Torelli) Al centro della cavea si trovava un podio il begravema in cui saliva lrsquooratore in modo da essere visibile agli auditori

Inizialmente il podio era posizionato sul lato settentrionale questo accorgimento era stato utilizzato in modo che gli auditori (ossia i cittadini) avessero di fronte la cittagrave nellrsquoascoltare lrsquooratore

Lrsquoarea fu soggetta ad un rifacimento tra il 330 e il 326 aC con Licurgo In questo periodo venne posta una statua di Zeus sul begravema e progettata unrsquoarticolata stoagrave alle spalle della cavea che perograve non venne mai completata a causa delle vicende politico-militari La stoagrave sarebbe servita ad alloggiare i membri dellrsquoassemblea in caso di maltempo

Per le condizioni politico-militari venne poi eretto un muro parallelo alla stoagrave il diategravechisma o muro intermedio a scopi difensivi Contemporaneamente il luogo destinato

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alle assemblee venne spostato al teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dellrsquoAcropoli

Fig 2 Veduta dellrsquoarea occupata dalla stoagrave

Fig 3 Il podio o begravema

Fig 4 Ricostruzione del complesso della Pnyka ad opera della scuola americana di studi classici

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 25: Apostila Atenas

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che arrivavano in cittagrave e provvedeva inoltre al passaggio sullrsquoEridano Il cimitero esterno alle porte1

Le testimonianze dellrsquoarchitettura funeraria cambiano completamente volto tra la fine del V e la fine del IV secolo aC In questo periodo infatti le leggi soloniane di limitazioni al lusso funerario la necessitagrave di reperire materiale per la rapida costruzione delle mura voluta da Temistocle ulteriori limitazioni poste da Demetrio di Falero e una nuova emergenza per la fortificazione delle mura dopo la battaglia di Cheronea imposero austeritagrave allrsquoarchitettura funeraria Piugrave che fermarsi tuttavia questa espressione architettonica evolvette verso nuove forme Si svilupparono cosigrave tumuli per sepolture multiple e recinti che accoglievano le spoglie di piugrave membri della stessa famiglia

era sviluppato nella strada a S verso il Pireo in lunghezza dunque su terrazze contenute da muri in blocchi che racchiudevano le sepolture Le sepolture erano sormontate da tumuli funerari prima rettangolari e poi circolari (XII-VII secolo aC) sui quali erano deposti vasi per le libagioni che dal VIII secolo aC assumono dimensioni imponenti divenendo segravemata (sinonimo di tombe) o segnacoli Cosigrave nasce la tradizione di ldquosegnarerdquo la tomba prima appunto con vasi e poi man mano con rilievi su lastre di dimensioni allungate la stele con raffigurazioni dei giovani defunti ai tamburi di pietra dei tumuli vengono sostituiti monumenti in mattoni crudi

Fig 2 Illustrazione dellrsquoarea In evidenza 1 Dipylon 2 Pompeion 3 Port Sacra 4 Fiume Eridano 5 Via delle Tombe

Fig 3 La via delle Tombe (da Greco)

1 Solone introdusse leggi che vietavano le sepolture in cittagrave

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LA PNICE

Fig 1 Ricostruzione della pianta dellrsquoarea

Clistene politico ateniese (565 aC-492 aC) continuograve lrsquoopera iniziata da Solone e che

tanto influenzograve la cultura e lrsquourbanistica greche Per il raduno delle assemblee lui scelse il colle della Pnice un colle che insieme al colle dellrsquoAeropago al colle delle Ninfe e al colle di Filopappo forma il gruppo di colli antistanti lrsquoAcropoli

Lrsquoassemblea o ekklegravesia secondo la sua riforma era lrsquoadunata popolare dei cittadini della polis

Lrsquoassetto degli elementi necessari allrsquoassemblea ha subito variazioni nel corso del tempo a cominciare dal nome del luogo Il nome Pnice infatti venne attribuito soltanto nella metagrave del sec V per via dei cippi di marmo posti a delimitare lrsquoarea

Sempre dopo la metagrave del secolo si intervenne facendo realizzare una meridiana dallrsquoastronomo Metone mentre nel 404 aC lrsquoarea venne rivoluzionata invertendo la posizione di caves e begravema

La sommitagrave del colle fu spianata ulteriormente per accomodare una cavea artificiale realizzata attraverso un terrapieno sostenuto da un muro di contenimento (Mavrojannis-Torelli) Al centro della cavea si trovava un podio il begravema in cui saliva lrsquooratore in modo da essere visibile agli auditori

Inizialmente il podio era posizionato sul lato settentrionale questo accorgimento era stato utilizzato in modo che gli auditori (ossia i cittadini) avessero di fronte la cittagrave nellrsquoascoltare lrsquooratore

Lrsquoarea fu soggetta ad un rifacimento tra il 330 e il 326 aC con Licurgo In questo periodo venne posta una statua di Zeus sul begravema e progettata unrsquoarticolata stoagrave alle spalle della cavea che perograve non venne mai completata a causa delle vicende politico-militari La stoagrave sarebbe servita ad alloggiare i membri dellrsquoassemblea in caso di maltempo

Per le condizioni politico-militari venne poi eretto un muro parallelo alla stoagrave il diategravechisma o muro intermedio a scopi difensivi Contemporaneamente il luogo destinato

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alle assemblee venne spostato al teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dellrsquoAcropoli

Fig 2 Veduta dellrsquoarea occupata dalla stoagrave

Fig 3 Il podio o begravema

Fig 4 Ricostruzione del complesso della Pnyka ad opera della scuola americana di studi classici

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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9 10

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 26: Apostila Atenas

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

LA PNICE

Fig 1 Ricostruzione della pianta dellrsquoarea

Clistene politico ateniese (565 aC-492 aC) continuograve lrsquoopera iniziata da Solone e che

tanto influenzograve la cultura e lrsquourbanistica greche Per il raduno delle assemblee lui scelse il colle della Pnice un colle che insieme al colle dellrsquoAeropago al colle delle Ninfe e al colle di Filopappo forma il gruppo di colli antistanti lrsquoAcropoli

Lrsquoassemblea o ekklegravesia secondo la sua riforma era lrsquoadunata popolare dei cittadini della polis

Lrsquoassetto degli elementi necessari allrsquoassemblea ha subito variazioni nel corso del tempo a cominciare dal nome del luogo Il nome Pnice infatti venne attribuito soltanto nella metagrave del sec V per via dei cippi di marmo posti a delimitare lrsquoarea

Sempre dopo la metagrave del secolo si intervenne facendo realizzare una meridiana dallrsquoastronomo Metone mentre nel 404 aC lrsquoarea venne rivoluzionata invertendo la posizione di caves e begravema

La sommitagrave del colle fu spianata ulteriormente per accomodare una cavea artificiale realizzata attraverso un terrapieno sostenuto da un muro di contenimento (Mavrojannis-Torelli) Al centro della cavea si trovava un podio il begravema in cui saliva lrsquooratore in modo da essere visibile agli auditori

Inizialmente il podio era posizionato sul lato settentrionale questo accorgimento era stato utilizzato in modo che gli auditori (ossia i cittadini) avessero di fronte la cittagrave nellrsquoascoltare lrsquooratore

Lrsquoarea fu soggetta ad un rifacimento tra il 330 e il 326 aC con Licurgo In questo periodo venne posta una statua di Zeus sul begravema e progettata unrsquoarticolata stoagrave alle spalle della cavea che perograve non venne mai completata a causa delle vicende politico-militari La stoagrave sarebbe servita ad alloggiare i membri dellrsquoassemblea in caso di maltempo

Per le condizioni politico-militari venne poi eretto un muro parallelo alla stoagrave il diategravechisma o muro intermedio a scopi difensivi Contemporaneamente il luogo destinato

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alle assemblee venne spostato al teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dellrsquoAcropoli

Fig 2 Veduta dellrsquoarea occupata dalla stoagrave

Fig 3 Il podio o begravema

Fig 4 Ricostruzione del complesso della Pnyka ad opera della scuola americana di studi classici

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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4

5

3

9

9 10

6

2

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 27: Apostila Atenas

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alle assemblee venne spostato al teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dellrsquoAcropoli

Fig 2 Veduta dellrsquoarea occupata dalla stoagrave

Fig 3 Il podio o begravema

Fig 4 Ricostruzione del complesso della Pnyka ad opera della scuola americana di studi classici

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 28: Apostila Atenas

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ATENE CLASSICA ED ELLENISTICA

IL TEATO DI DIONISO

Fig 1 Pianta del teatro nella sua seconda fase seconda metagrave del V secolo aC

Il teatro di Dioniso si trova alle pendici dellrsquoAcropoli sul lato meridionale fu la sede

dellrsquoassemblea dalla fine del IV secolo aC Si trova a nord di unrsquoarea recintata (tegravemenos) irregolare dal che racchiudeva il tempio (dorico distilo in antis visibile in Figg1-2) e lrsquoaltare che costituivano il santuario di Dioniso Successivamente (secIV) vennero aggiunti un secondo tempio e la stoagrave

Il tegravemenos implica lrsquoisolamento dello spazio dedicato alla divinitagrave ed egrave solitamente costituito o da una divisione fisica come ad esempio un muro di cinta o anche solo simbolicamente da cippi che limitano lrsquoestensione dellrsquoarea sacra

Fu eretto nel VI secolo da Pisistrato per poter portare anche ad Atene il culto popolare attico del teatro tragico e comico

Ersquo formato da una enorme cavea semicircolare (m100x90) che si adagia naturalmente sul declivio del terreno Inizialmente la cavea accomodava gli spettatori su panche di legno con proedrio marmoreo (Fig1) In seguito vennero tagliate le gradinate nella roccia calcarea e venne mantenuta la presenza dei seggi marmorei riservati nelle prime file

Dal IV secolo in poi perograve subigrave una decisa ristrutturazione dovuta a Licurgo politico ed oratore ateniese Questi gli dette la forma classica del teatro greco ampliandolo fino a fargli raggiungere una capienza di diciassettemila persone

Presentava unrsquoorchestra circolare recante al centro la thymegravele o altare rotondo di Dioniso (mavrojannis-Torelli) e una scena (σκηνή) rettangolare semplice dalla facciata in muratura

Il proscenio era decorato con rilievi rappresentanti scene legate al culto del dio (Fig4) Il teatro veniva inizialmente utilizzato in occasione delle feste in onore del dio e e

successivamente per rappresentazioni che avvenivano in precedenza nellrsquoagoragrave In epoca ellenistica invece fu destinato solamente a sede dellrsquoassemblea

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 29: Apostila Atenas

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Fig 2 Il teatro nella sua prima fase sec VI aC

Fig 3 Veduta attuale del teatro (da Mavrojannis-Torelli)

Fig 4 Il proscenio del teatro n una fotografia del 1870

Fig 5 Veduta del teatro in una fotografia del 1869

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 30: Apostila Atenas

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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9 10

6

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 31: Apostila Atenas

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE ROMANA

Il percorso si svilupperagrave attraverso la visita ai siti soprindicati SVILUPPO DELLA CITTArsquo

Fig 1 Sviluppo di Atene durante il periodo romano

Atene fu cittagrave dellrsquoImpero a partire dal 146 aC Fu completamente devastata dalla furia

distruttrice di Silla nellrsquo86 aC Fortunatamente il rispetto manifestato dagli imperatori successivi per la cultura classica permise di salvare ciograve che era rimasto e vide la cittagrave fiorire di

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 32: Apostila Atenas

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nuovi lavori ed opere pubbliche In particolare Adriano designograve Atene come quartier generale del Panellino e portograve avanti un ambizioso programma di lavori che continuograve fino ad Erode Attico

Il programma prevedeva la costruzione di una nuova agoragrave cuore commerciale della cittagrave che fu eretta nel I secolo aC Nei due secoli successivi la cittagrave vide una nuova fioritura con la costruzione della Biblioteca del Pantheon del Tempio di Zeus Olimpo del Teatro di Erode Attico e da una serie di Bagni

Dopo la comparsa degli Eruli lrsquoimperatore Valeriano riparograve le vecchie fortificazioni e ne eresse di nuove a protezione della cittagrave ma ciograve non salvograve la cittagrave da questi invasori che la distrussero nel 267 dC

Immediatamente dopo la distruzione venne creata una cinta muraria che racchiudeva 16 ha a nord dellrsquoAcropoli comprendendo lrsquoAgoragrave romana e la Biblioteca di Adriano Per la costruzione venne utilizzato materiale prelevato ai monumenti distrutti

Questo nucleo costituigrave il cuore dello sviluppo urbano dallrsquoantichitagrave e fino al sec XIX

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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1

4

5

3

9

9 10

6

2

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 33: Apostila Atenas

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STRSTIFICAZIONE DI ATENE ROMANA

LrsquoAGORArsquo ROMANA LA BIBLIOTECA DI ADRIANO E LA TORRE DEI VENTI

LrsquoAgoragrave romana egrave la spia dellrsquointeresse dei Romani per la cultura classica e per Atene e

dellrsquointenzione di renderla una cittagrave ancora grandiosa durante lrsquoepoca imperiale e forse anche elemento di collegamento Lrsquoagoragrave presentava infatti due porte o Propylaia una costituita dallrsquoingresso vero e proprio allrsquoAgoragrave posta sul lato orientale e dedicata1

Entrambe queste porte erano costituite da un solenne corpo tetrastilo dorico ed immettevano in una piazza quadrangolare colonnata che misurava m111xm87 la vera e propria Agoragrave

agli Dei Augusti lrsquoaltra sul lato opposto immetteva attraverso una strada allrsquoAgoragrave antica

Tutto il complesso egrave solenne e lussuoso a parte le fondazioni in pietra porosa infatti era interamente realizzato in marmo (imettio e pentelico)

Le botteghe dellrsquoAgoragrave si sviluppavano lungo il lato settentrionale Il lato meridionale era caratterizzato da un doppio portico e da una fontana centrale con

attigua scala che collegava alle strade circostanti poste su un piano piugrave alto Allineata al lato occidentale allrsquoAgoragrave egrave invece la Biblioteca di Adriano Dedicata nel

132 dC la Biblioteca si egrave ben mantenuta specialmente per quanto riguarda le murature esterne in pograveros che erano state trasformate successivamente in bastione delle mura

Come gli scultori anche gli architetti del tempo piuttosto che elaborare un nuovo linguaggio si limitavano anche se con egregia maestria a ripetere motivi architettonici del passato Cosigrave la Biblioteca di Adriano imitazione del Templum Pacis nel Foro di Vespasiano e considerata da Plinio il Vecchio il piugrave bel tempio romano del tempo fa parte di questa categoria di edifici

A livello architettonico riprende i motivi decorativi adottati nel Foro di Nerva a Roma nati come imitazioni ma sviluppati poi con caratteristiche specifiche

Alla biblioteca si accedeva da una porta inquadrata da sette colonne corinzie (di cipollino su plinti) per lato Con ogni probabilitagrave queste colonne dovevano essere cornate da altrettante statue

Le estremitagrave del prospetto terminavano in due acroteri raffiguranti una Nike in volo Allrsquointerno la biblioteca constava di un peristilio di cento colonne in marmo frigio su

stilobate di marmo bianco I lati lunghi (meridionale e settentrionale) erano scanditi da tre nicchie per parte due laterali semicircolari e una centrale rettangolare Al centro dellrsquoarea si trovava una lunga piscina

La biblioteca propriamente detta si trovava centralmente al lato orientale Era costituita da 1 Lrsquoatrtibuzione egrave stata possibile grazie ad unrsquoepigrafe non piugrave in loco

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 34: Apostila Atenas

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un enorme sala con pareti di pietra e laterizio Seppur senza attico (come invece nellrsquoesempio di Roma) le colonne sono sollevate su plinti sagomati ancora visibili (Fig 6)

La sala era servita da ballatoi colonnati con tre serie di nicchie (ancora visibili) che alloggiavano gli armadi contenenti i rotoli di papiro e i volumi di pergamena Altre nicchie ospitavano sculture di dei e imperatori

Il corpo della biblioteca era affiancato da due corpi laterali simmetrici che ospitavano locali di servizio e le scale di accesso ai ballatoi

Altri ritrovamenti fanno pensare che il luogo venisse utilizzato anche per attivitagrave oratoria e per il ginnasio Questo egrave confermato dal fatto che in epoca tardo-antica sul luogo della piscina venne costruita unrsquoaula destinata alle funzioni oratorie Lrsquoaula egrave triconca con avancorpo munito di locali laterali minori

Fig 1 Pianta del complesso dellrsquoAgoragrave Torre dei Venti e Bibiloteca di Adriano (da Mavrojannis Torelli) 1 Accesso allrsquoAgoragrave 2 Porta di collegamento con lrsquoAgoragrave antica 3 Torre dei Venti 4 Latrina 5 Costruzione di attribuzione incerta 6 Porta della Biblioteca di Adriano 7 Piscina 8 Sala della biblioteca 9 Vani di servizio alla sala della biblioteca 10 Aula triconca

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9 10

6

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 35: Apostila Atenas

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Fig 2 Veduta dellrsquoAgoragrave dal lato dellrsquoingresso principale

Fig 3 Veduta dellrsquoarea centrale dellrsquoAgoragrave

Fig 4 (in basso) Veduta dellrsquoarea della Biblioteca dal lato orientale

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 36: Apostila Atenas

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Fig 5 Le colonne corinzie su stilobate del lato destro dellrsquoingresso della Biblioteca

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 37: Apostila Atenas

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Fig 6 Capitello e trabeazione delle colonne che inquadrano lrsquoingresso della Biblioteca

Fig 7 Il plinto e il profilo della base delle colonne

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 38: Apostila Atenas

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Fig 8 La piscina e lrsquoaula triconca

Fig 9 La parete orientale della sala della biblioteca

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 39: Apostila Atenas

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Fig 10 I plinti che ospitavano le colonne della biblioteca

Fig 11 Particolare del muro orientale esterno della sala della biblioteca

Esterna al recinto dellrsquoAgoragrave ma ad essa collegata egrave la Torre dei Venti un edificio

minore costruito intorno alla metagrave del I secolo aC per contenere lrsquoorologio ad acqua di Andronico di Cirro (personaggio ricordato anche da Vrrone e Vitruvio) Ward-Perkins la ritiene nel suo genere un piccolo capolavoro poicheacute proprio in questi edifici minori (come anche la Porta di Adriano) si poteva apprezzare in quel periodo una maggiore creativitagrave

Lrsquoedificio in marmo pentelico egrave una torre ottagonale con unrsquoappendice circolare sul lato meridionale Presenta due piccoli protiri a NE e NO (lati dai quali la torre egrave accessibile) su colonne i cui capitelli sono decorati a fiori di loto (motivo ripreso successivamente)

Sulle parti alte degli otto lati esterni sono scolpite a rilievo figure rappresentative del vento cui erano sottoposte e conseguentemente abbigliate

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 40: Apostila Atenas

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I venti vengono chiamati con i loro nomi nelle iscrizioni Bogravereas (da N) Skigraveron (da NO) Zegravephyros (da O) Ligraveps (da SO) Nogravetos (da S) Euros (da SE) Apeliogravetes (da E) e Kagraveikas (da NE)

La copertura che dallrsquoesterno egrave a falde egrave in realtagrave a cupola ammirabile dallrsquointerno dove sono presenti anche cornici a diverse altezze Le falde esterne sono spioventi e terminano co gocciolatoi a teste leonine

Nellrsquoappendice circolare della torre era contenuta lrsquoacqua necessaria al funzionamento dellrsquoorologio del quale si possono ancora vedere sul pavimento interno le sedi degli incassi cilindrici I venti erano invece indicati da una banderuola bronzea esterna a forma di tritone

Fig 12 Vista della Torre dei Venti

Fig 13 (in basso) Particolare della cisterna dellrsquoacqua

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 41: Apostila Atenas

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Fig 14 La rappresentazione della figura a rilievo sul lato SO della torre

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 42: Apostila Atenas

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ATENE ROMANA

LA PORTA DI ADRIANO E IL TEMPIO DI ZEUS

Fig 1 Veduta della porta di Adriano e dei resti del

tempio di Zeus dallrsquoAcropoli La Porta di Adriano puograve essere considerata analogamente alla Torre dei Venti un edificio

minore Come questa tuttavia rivela una creativitagrave non rileggibile nei monumenti maggiori dellrsquoepoca (Ward-Perkins)

Segna il passaggio dalla cittagrave di Adriano a quella di Teseo come egrave indicato da unrsquoiscrizione incisa sul fornice e celebrava il tempio di Zeus allrsquoarea del quale dava accesso

Lrsquoarco egrave una quinta marmorea (Mavrojannis Torelli) costituita da una struttura fornice unico a doppio ordine Un arco in basso egrave incorniciato da colonne su plinti a loro volta contenute visivamente dai pilastri terminali In corrispondenza delle colonne centrali un secondo ordine di colonne sorregge un architrave interrotto da unrsquoedicola centrale sormontata da un timpano Le colonne che lo sostengono sono piugrave esili in stile corinzio

Se anche non rappresenti un capolavoro architettonico la porta denota una certa freschezza creando un gioco visivo tra le sue parti portanti e decorative Le esili colonne su plinti infatti anche se poste in corrispondenza dei piedritti del secondo ordine non hanno altra funzione che quella decorativa mentre in corrispondenza dei pilastri laterali e della chiave di volta erano poste statue La successione tra le diverse quinte di colonne e pilastri crea inoltre una seppur lieve successione prospettica e articolazione di piani

Fig 2 Ricostruzione del prospetto della Porta di Adriano (da Ward-Perkins)

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 43: Apostila Atenas

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Fig 3 La Porta di Adriano in una fotografia degli anni Settanta (da Ward-Perkins)

Tra la Grecia e Roma esisteva uno scambio continuo di esperienze e se lrsquoinfluenza

dellrsquoAttica egrave visibile ovunque nella scultura marmorea e nei monumenti romani egrave vero anche che la maestria greca era stata talmente assorbita dagli architetti romani che da Marco Cossuzio chiamato ad Atene da Antioco di Siria nel 175-164 aC per erigere il Tempio di Zeus Olimpio (124-132 dC) nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere un tempio voluto dai Pisistratidi

Anche questo secondo tentativo falligrave per la morte del re Alcuni scavi hanno infatti evidenziato le fondazioni in poros di una struttura che avrebbe dovuto essere colossale ma non altro

Il tempio fu quindi voluto dallrsquoimperatore per celebrare la sua grandezza ma anche per riparare ai torti subiti dalla cittagrave nel passato

Il tempio si trova nella valle dellrsquoIlisso (oggi coperto) accessibile dalla porta di Adriano era al centro di un gigantesco tegravemenos (m206x129) in opera quadrata E il piugrave grande tempio in stile corinzio costruito in Grecia peristilio con tre file di colonne sui fronti e due sui lati lunghi su uno stilobate di m110x44 Le colonne 104 in tutto racchiudevano una cella contenente la statua crisoelefantina del dio La cella egrave particolarmente strtta e allungata Tutto intorno dovevano esserci statue delle quali sono visibili le basi

Attualmente sono rimaste soltanto quindici colonne

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 44: Apostila Atenas

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Fig 4 Il tempio di Zeus e lrsquoarea circostante planimetria Lungo il peristilio sono evidenziati i resti attualmente visibili

Fig 5 I resti visibili del Tempio

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 45: Apostila Atenas

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 46: Apostila Atenas

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ATENE ROMANA

MAUSOLEO DI FILOPAPPO

Fig 1 Veduta del Mausoleo di Filopappo (da Greco)

Il Mausoleo di Filopappo si trova sul colle piugrave alto della cittagrave colle che ha avuto

storicamente un rulo difensivo Da qui i Veneziani sferrarono lrsquoattacco ai depositi di armi che i Turchi avevano installato sullrsquoAcropoli e qui fu costruito un forte nel 294 aC dal quale si poteva controllare la strada che congiungeva con il porto

Il monumento fu costruito allrsquoinizio del secII dC dagli ateniesi in onore di Caio Giulio Antioco Filopappo console romano e cittadino di Atene

Ersquo in marmo pentelico Doveva contenere una camera funeraria alla quale si accedeva dal retro (della quale rimangono due lesene e una piccola parte della struttura che sosteneva il sarcofago) e una facciata ad esedra verso lrsquoAcropoli della quale sono ancora visibili i resti del fregio che celebrava lrsquoarrivo del console

Le decorazioni denotano il doppio carattere intellettuale ed eroico della figura di Filopappo Nel basamento si trovano infatti rilievi in stile romano mentre in alto nellrsquoesedra si trovano nicchie con statue sedute di Filopappo suo nonno Antioco IV e un suo antenato Seleuco Nicatore (primo re di Siria) in atteggiamento filosofico

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 47: Apostila Atenas

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Fig 2 Ricostruzione delle piante a differenti livelli e sezione del Mausoleo (da Mavrojannis Torelli)

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 48: Apostila Atenas

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ATENE ROMANA

IL TEATRO DI ERODE ATTICO

Fig 1 Vista esterna del Teatro dal lato meridionale

Il Teatro di Erode Attico fu donato dallrsquoomonimo benestante cittadino ateniese ai suoi

concittadini tra il 160 e il 170 dC Presenta una ripida cavea semicircolare di m76 di diametro in marmo imittio suddivisa in altezza da un corridoio o diagravezoma posto a circa metagrave Ha unrsquoorchestra pavimentata in marmo colorato come ornate con lastre di marmo erano le pareti di tutto lrsquoedificio

Lrsquoedificio scenico egrave molto imponente alto ben m 28 egrave fatto in muratura a blocchi calcarei con riempimenti in cemento e laterizi Il fronte scena era romano articolato in tre piani articolati ciascuno con nicchie e colonne ai quali si accedeva da scale interne

La parte piugrave importante del teatro doveva essere perograve il tetto ligneo bruciato durante il sacco degli Eruli che non fu mai ricostruito

Il teatro poteva ospitare ca cinquemila spettatori Attualmente in una cavea completamente ristrutturata ospita ancora manifestazioni

teatrali e musicali

Fig 2 Pianta del deatro e della contigua stoagrave di Eumene II

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 49: Apostila Atenas

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Fig 3 Vista del Teatro e della contigua Stoa di Eumene II

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 50: Apostila Atenas

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIA EKATERINI

Fig1 La chiesa di Agia Ekaterini

Agia Ekaterini egrave una chiesa del XI-XII secolo a croce inscritta con cupola Al corpo

bizantino egrave stato aggiunto un corpo negli anni Nella parte originaria che emerge dallrsquoaggiunta successiva sono rileggibili ancora tutte le caratteristiche della chiesa ateniese la cupola ottagonale le aperture a feritoria sui suoi lati lrsquoopera muraria a ricorsi di pietra porosa e laterizi i ricorsi dei laterizi che creano motivi decorativi sulle pareti

Fig2 Corpo aggiunto in epoca successiva

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 51: Apostila Atenas

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Fig 3 Il corpo originario come emerge dal corpo addossato

Fig 4 Particolare dellrsquoattacco del tamburo

Fig 5 Particolare del lato occidentale con la traccia di una precedente apertura

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 52: Apostila Atenas

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Fig 6 Apertura bifora ed elementi decorativi in laterizio

Fig 7 Il campanile a vela egrave stato aggiunto successivamente come anche in altre chiese del periodo

Fig 8 Sullrsquoarea molto vicina alla porta di Adriano si trovano resti di un peristilio romano In questo scorcio sono visibili resti delle colonne lisce su basi ioniche

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 53: Apostila Atenas

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 54: Apostila Atenas

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOS ELEFTERIOS

Fig 1 Veduta prospettica di Agios Elefterios

Agios Elefterios egrave una chiesa risalente al secXII Costruita con marmo pendelico egrave stata

realizzata pressocheacute interamente con materiale di spoglio Il materiale di spoglio allrsquoepoca veniva ldquocristianizzatordquo ossia sui resti decorati di templi

antichi venivano infatti spesso inseriti simboli cristiani quali la croce La chiesa nonostante le sue ridotte dimensioni presenta la tipica pianta a croce greca nella

variante semicomplessa a quattro pilastri (che sorreggono la cupola e contemporaneamente servono da partizione interna) mono-absidata le cui piccole navate laterali terminano in due nicchie La struttura egrave rileggibile anche dallrsquoalzato (Fig1) con cupola (ateniese come in Agioi Asomatoi)

In epoca moderna egrave stata affiancata dalla cattedrale Ersquo una delle chiese bizantine per le quali egrave stato utilizzato maggior materiale di spoglio

Fig 2 Spaccato assonometrico della chiesa

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 55: Apostila Atenas

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Fig 3 Soluzioni architettoniche della modanatura del tetto del corpo centrale e decorative di facciata

Fig 4 Particolare architettonico del portale

Fig 5 Soluzione architettonica dellrsquoaccostamento del corpo centrale al laterale per lo scolo delle acque

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 56: Apostila Atenas

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Figg 6 7 8 Bassorilievi raffiguranti animali allegorici risalenti al secXII

Fig 9 Lrsquoarchitrave del portale con bassorilievi e il simbolo della croce

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 57: Apostila Atenas

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Fig 10 Soluzione del capitello drsquoangolo con decorazioni floreali su una fila di ovoli Generalmente molto del materiale con cui venivano costruite le chiese bizantine (non solo nel caso di Agios Elefterios) era materiale di spoglio

Fig 11 Particolare decorativo di facciata

Fig 12 Bifora del lato SO La bifora egrave una soluzione ricorrente nellrsquoarchitettura bizantina

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 58: Apostila Atenas

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Fig 13 Apertura a feritoia spesso presente nelle absidi delle chiese ateniesi

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 59: Apostila Atenas

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STRATIFICAZIONE DELLA ATENE BIZANTINA

Il percorso della stratificazione di Atene bizantina si svilupperagrave attraverso la visita delle chiese indicate CENNI SULLrsquoEVOLUZIONE E SULLA SITUAZIONE STORICA

Lrsquoavvento e il trionfo del Cristianesimo e la creazione dellrsquoImpero Bizantino sancirono la decadenza della maggior parte delle grandi cittagrave greche riducendole perlopiugrave a centri provinciali privi di significato In questo quadro Atene a parte una breve parentesi di nuova fioritura nel V secolo dC subigrave la stessa sorte spinta anche dalla chiusura delle scuole filosofiche (Giustiniano 529 dC) e la proibizione dei santuari pagani

Fu in questo periodo che i templi antichi vennero convertiti in chiese come abbiamo visto per il Partenone e sempre in questo periodo comparvero le prime basiliche Protocristiane

Atene non conobbe grande splendore in questo periodo Nel sec XI perograve vide una parziale nuova fioritura In questo periodo si tentograve di ridare unrsquoorganizzazione alla cittagrave Le abitazioni vennero collocate fino alla vecchia cinta muraria e le attivitagrave amministrative venivano praticate nellrsquoarea dellrsquoAgoragrave antica

La testimonianza per noi molto piugrave importante sono perograve le tante piccole chiese costruite nellrsquoarea centrale ancor prima di questo tentativo generalizzato di organizzazione

La tipologia che venne sviluppata si puograve dire che sia bizantina ma con degli influssi tipicamente ateniesi

Ciograve che al di lagrave dei singoli esempi egrave perograve da notare a livello urbano egrave la stratificazione che

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 60: Apostila Atenas

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queste denotano Costruite per la maggior parte a nord dellrsquoAcropoli si sviluppano su una traiettoria che parallelamente alle pendici dellrsquoAcropoli stessa si svolge lungo tutto il centro fino alla fine del quartiere di Plaka A parte due costruite in alto lungo le pendici del colle e una che ha subito interventi successivi le chiese sono poste su un piano ribassato rispetto a quello della cittagrave attuale

Le chiese ricostituiscono cosigrave il piano su cui si sviluppava la cittagrave Atene poteva vantare di molte piccole chiese del periodo bizantino delle quali rimane perograve

soltanto una piccola parte La maggior parte delle chiese ateniesi hanno delle caratteristiche specifiche riconducibili

alla scuola greca sono comparse in Grecia nella prima metagrave del sec X Non tutte queste caratteristiche sono riconducibili a influenze di Costantinopoli

Le caratteristiche sono sintetizzabili nellrsquoimpostazione a croce inscritta con cupola in cui una croce si interseca con un presbiterio tripartito Sul tipo di intersezione di queste due parti si differenziano i tipi complesso a quattro colonne semi-complesso a quattro colonne semplice a quattro colonne e semplice a due colonne La pianta egrave rettangolare e la croce greca rileggibile dallrsquointersezione del tetto al centro dellrsquointersezione di erge la cupola del tipo ateniese ossia di ridotte dimensioni spesso ottagonale con una o due aperture per ciascun lato Lrsquoambiente centrale della chiesa egrave spesso preceduto da un nartece

Un altro tipo di chiesa ad Atene egrave invece quella delle chiese ottagonali (Lykodemo e Monastero di Dafne) Queste chiese si distinguono per la cupola che idealmente copre lrsquointera estensione dellrsquoedificio La cupola egrave ottagonale su otto supporti colonne o pilastri I supporti della cupola sono proiettati sul pavimento della chiesa a formare un ottagono

Lrsquoalzato era caratterizzato di ricorsi di pietra porosa reticolati con ricorsi di laterizi I laterizi erano usati anche per creare motivi decorativi sulle pareti come visibile da molti degli esempi

Illustrazione dellrsquoestensione dellrsquoAtene bizantina

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 61: Apostila Atenas

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Fig 1 Sezione dellrsquoalzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

Fig 2 Pianta a croce greca inscritta con nartece del tipo piugrave semplice

Fig 3 Alzato della chiesa tipo a croce greca inscritta

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 62: Apostila Atenas

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Fig 4 Pianta tipo del tipo di chiesa ottagonale

Fig 5 Alzato tipo della cupola ateniese

Fig 6 Pianta tipo della cupola ottagonale della chiesa ateniese

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 63: Apostila Atenas

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Figg 6 7 Alzato e sezione tipo della chiesa ateniese Sono visibili i ricorsi di pietra e laterizi

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 64: Apostila Atenas

ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI KAPNIKAREA

Fig 1 Veduta della chiesa di Kapnikarea

Kapnikarea egrave una delle piugrave conosciute e forse piugrave belle chiese bizantine La sua costruzione

egrave attribuita allrsquoimperatrice Irene che tenne lrsquoimpero dal 797 allrsquo802 dC Lrsquoattribuzione del nome Kapnikarea egrave sconosciuta Come altre chiese bizantine per la sua costruzione egrave stato utilizzato materiale di spoglio La cupola (Figg 3 e 4) egrave infatti sorretta da quattro colonne romane

Si trova sulla strada che collega il Parlamento al Keramikos (Odos Ermou Fig 2) egrave a croce greca a pianta complessa con tamburo e cupola che si innalza su finestre a feritoia incorniciate da un ordine tri-absidata con protiro laterale

In questo esempio il protiro (Fig 7) inquadra con chiarezza il nartece (Fig16) Ersquo stata restaurata negli anni Cinquanta periodo nel quale fu arricchita di affreschi di F

Kontoglou

Fig 2 La quinta costituita dalla chiesa di Kapnikarea su Odos Ermou da piazza Monastiraki

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 65: Apostila Atenas

Fig 3 La compenetrazione dei solidi costituiti dalle croci del transetto della navata dal tamburo e dalla cupola

Fig 4 La cupola dallrsquointerno Nellrsquoarchitettura bizantina ogni elemento architettonico diveniva superficie decorativa

Fig 5 Lrsquoabside tripartita esposta a est

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 66: Apostila Atenas

Fig 6 I molteplici volumi compenetrandosi generano unrsquoarchitettura articolata allrsquoesterno che risulta in una elaborata composizione dei piani di copertura

Fig 7 Il protiro

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 67: Apostila Atenas

Fig 8 Particolare architettonico-decorativo esterno del lato meridionale Ersquo evidente la tipica tecnica costruttiva dei ricorsi di laterizi che inquadrano i ricorsi di pietra porosa e creano motivi decorativi

Fig 9 Il capitello del protiro

Fig 10 Esterno dellrsquoapertura absidale a feritoia

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 68: Apostila Atenas

Figg11-12-13-14 Particolari decorativi dei capitelli di facciata

Fig 15 Un mosaico interno

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 69: Apostila Atenas

Fig 16 Vista del nartece Nelle chiese bizantine il nartece era un elemento ricorrente un corridoio posto trasversalmente allrsquoasse longitudinale

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 70: Apostila Atenas

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ANARGIROI

Figg 1-2 Veduta dei campanili a doppio ordine della Chiesa di Agioi Anargiroi nel quartiere di

Psirri

Fig 2 Veduta della Chiesa di Agioi Anargiroi lato NO

Agion Anargiron fu edificata nelrsquoXI secolo Lo stile bizantino egrave piugrave difficile da rileggere

poicheacute lrsquoaspetto originario della chiesa fu completamente stravolto dai rifacimenti degli inizi del Novecento nei quali i muri vennero rivestiti esternamente con finti intonaci e materiali industriali del tempo I rifacimenti hanno perograve fortunatamente rispettato lrsquoimpostazione della chiesa originale internamente e per quanto riguarda alcuni elementi Questa chiesa differisce sensibilmente dallo stile bizantino ateniese percheacute composta di due ordini

Gli elementi architettonici e decorativi originari (Figg 4-5) provenivano con ogni probabilitagrave da materiale di spoglio

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 71: Apostila Atenas

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Fig 3 Le trame originali dei laterizi sono ancora visibili seppur alterate nei campanili

Fig 4 Un capitello del portale drsquoingresso

Fig 5 Motivo decorativo dellrsquoarchitrave di unrsquoapertura laterale

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 72: Apostila Atenas

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Fig 6 Imitazione della bifora che doveva costituire lrsquoapertura originaria

Fig 7 Le absidi della chiesa seppur visibilmente alterate dai rivestimenti degli interventi novecenteschi sono ancora rileggibili

Fig 8 I pennacchi e il tamburo della cupola Gli interni della chiesa mantengono ancora alcuni caratteri della chiesa originaria

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 73: Apostila Atenas

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ATENE BIZANTINA

LA CHIESA DI AGIOI ASOMATOI

Fig 1 Veduta della chiesa di Agioi Asomati

La chiesa di Agioi Asomati (Santi Incorporei) come la chiesa di Kapnikarea si trova su

Odos Ermou la strada che collega Syntagma al Ceramico Ersquo una piccola chiesa del sec XI Le caratteristiche dello stile bizantino ateniese qui seppur alterate da modificazioni avvenute nel 1651 e da rifacimenti condotti nel 1955 sono chiaramente rileggibili Vediamo cosrsquo la cupola snella che si erge allrsquointersezione del transetto con il presbiterio la sua forma ottagonale con le aperture a feritoia sugli otto lati la pietra porosa incorniciata da elementi laterizi degli alzati le aperture bifore il gioco dei volumi e delle coperture e i motivi decorativi creati con i laterizi

Fig 2 Come la maggior parte delle chiese bizantine pervenute sino a noi si erge su un piano ribassato rispetto alla cittagrave attuale

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 74: Apostila Atenas

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Fig 3 La cupola egrave di forma finitura e proporzioni proprie del tipo ateniese Ersquo evidente dalla figura inoltre il complesso gioco di volumi caratteristico delle chiese bizantine ateniesi

Fig 4 La soluzione di intersezione tra il corpo longitudinale e quello trasversale per lo scolo delle acque

Fig 5 Apertura bifora cone elementi marmorei decorati e motivi decorativi costruiti con i laterizi

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 75: Apostila Atenas

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Fig 6 Elemento architettonico sovrastante il portale drsquoingresso

Fig 7 Elemento decorativo dellrsquoarchitrave del portale

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 76: Apostila Atenas

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LA STRATIFICAZIONE DELLA ATENE OTTOMANA

La visita alla stratificazione ottomana si svilupperagrave attraverso un percorso tra i monumenti sopraindicati

ATENE OTTOMANA

Fig1 Lrsquoestensione di Atene durante la dominazione turca

LrsquoImpero franco terminograve definitivamente nel 1453 con la caduta di Costantinopoli Atene fu

conquistata dai Turchi tre anni piugrave tardi nel 1456 Fortunatamente la cittagrave e i suoi monumenti godevano di tale considerazione da parte del sultano Mohammed II che costui emanograve un editto

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 77: Apostila Atenas

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che proibiva la distruzione dei suoi monumenti inoltre le accordograve privilegi speciali riguardo tasse e amministrazione

Lrsquoamministrazione Ottomana si estese gradualmente nel tempo andando dalla cinta muraria del tardo-romana nel primo periodo di dominazione fino alla cinta muraria della antica fortificazione su questa nel 1778 vennero costruite nuove mura La cittagrave tuttavia vide un declino della popolazione

Lrsquoinsediamento urbano vedeva ancora la contrapposizione tra lrsquoacropoli e la cittagrave bassa Lrsquoacropoli era sede della fortezza una sede militare eretta dai dominatori e di molteplici abitazioni il Partenone invece era stato trasformato nella moschea principale Unrsquoaltra moschea fu costruita tra le rovine del Partenone dopo la sua distruzione da parte dei Veneziani (1687)

La cittagrave bassa era caratterizzata invece da molteplici edifici presentava un costruito denso lungo strade strette Le aree residenziale inoltre non erano socialmente caratterizzate ma sia le residenza piugrave ricche sia le piugrave modeste erano distribuite nei quartieri

La zona amministrativa e commerciale il bazar aveva sede nelle aree dellrsquoAgoragrave romana e della Biblioteca di Adriano

Altre moschee i bagni e i seminari dei quali si possono trovare ancora tracce nonostante le distruzioni del XIX secolo erano costruiti nelle aree adiacenti

Nonostante il riguardo iniziale perograve della Atene Ottomana rimane ben poca testimonianza Intorno alla fine del sec XVII infatti la cittagrave subigrave numerosi danni molti dei quali non intenzionali ma dovuti alla guerra in corso I danni subiti dai Propilei e dal Partenone in particolare furono dovuti ai cannoni veneziani che al comando di Morosini colpirono lrsquoAcropoli dalla collina di Filopappo per distruggere i depositi di armi turchi

Fig 2 Illustrazione della moschea principale costruita nel Partenone con le costruzioni che al tempo invadevano lrsquoAcropoli

Fig 3 La moschea costruita tra i resti del Partenone dopo la distruzione dello stesso da parte dei Veneziani di Morosini

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 78: Apostila Atenas

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ATENE OTTOMANA

IL BAGNO DEI VENTI (AERIDON)

I bagni giagrave dallrsquoantichitagrave assolvevano a funzioni di pulizia e religiose (in Grecia sono stati

trovati complessi di bagni antichi a Cnosso) la pulizia assumeva infatti il significato di catarsi del corpo e dello spirito

Nella cultura ottomana perograve il bagno o hammam svolgeva anche funzioni sociali era infatti il principale luogo di incontro specialmente per le donne Il bagno come avviene ancora funzionava alternativamente per donne o uomini in orari differenti durante lrsquoarco della giornata

Lrsquoedificio egrave costituito di spazi riscaldati attraverso un sistema sotterraneo lrsquoipocausto (dal gr ὑπό sotto e καυστος acceso) basato sulla circolazione di molta aria calda sotto il pavimento e allrsquointerno delle pareti Al centro del sistema crsquoegrave una fornace dalla quale lrsquoaria arrivava al pavimento attraverso un passaggio Il sistema funzionava come una grande camera drsquoaria dal pavimento rialzato attraverso pilastrini di mattoni o muratura (di ca cm 40-60 di altezza) lrsquoaria passava alle pareti attraverso le forature di mattoni cavi e usciva in alto

La quantitagrave di calore negli ambienti veniva regolata attraverso la quantitagrave di fuoco e degli sfoghi dellrsquoaria in uscita

Il sistema di approvvigionamento delle acque funzionava grazie ad una cisterna centrale Gli ambienti principali in cui si svolgeva il bagno erano differenti lo spogliatoio la sala

fredda la sala tiepida e la sala calda Erano dunque organizzati attraverso differenti momenti che servivano al corpo per potersi abituare alle temperature ed evitare cosigrave i rischi provenienti da sbalzi di temperatura eccessivi

Per mantenere omogenea la temperatura gli ambienti erano coperti a volta ed illuminati attraverso lucernari circolari vetrati (φεγγίδες)

Lrsquoedificio ha svolto la funzione di hammam fino al 1965 Ha subito differenti interventi il primo molto consistente nel 1870 anno in cui vennero annesse due intere ali che permisero il funzionamento contemporaneo per uomini e donne successivamente fu annesso un altro corpo ausiliario dove si puograve ancora vedere un cosidetto bagno europeo Una nuova ristrutturazione nel 1999 ha segnato il cambio di funzione da bagno a sede distaccata del museo di arti popolari

La costruzione attuale egrave frutto di un rifacimento mantiene perograve internamente le partizioni e i caratteri originari Si possono apprezzare in particolare lo spessore delle pareti la successione degli ambienti con le piccole aperture e le coperture a cupola

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Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

4

Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

5

Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

6

Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

1

ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

2

Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

3

Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

4

Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

5

Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

1

STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

2

Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

3

Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

4

Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

5

Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

2

Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

2

LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

3

Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

4

Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

5

Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

7

Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

12

Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

2

Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

2

Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

3

Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 79: Apostila Atenas

2

Fig 1 La facciata dellrsquoHammam

3

Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

4

Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

5

Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

2

Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

2

Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 80: Apostila Atenas

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Fig 2 La copertura a voltine nella sala degli spogliatoi

Fig 3 La sala degli spogliatoi

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 81: Apostila Atenas

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Fig 4 La successione di ambienti interni

Fig 5 La volta di copertura delgi ambienti interni

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

2

Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

3

Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

4

Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

5

Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

6

Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

1

ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

2

Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

3

Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

4

Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

5

Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

1

STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

2

Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

3

Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

4

Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

5

Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

2

Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

2

LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

3

Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

4

Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

5

Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

7

Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

12

Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

2

Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 82: Apostila Atenas

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Fig La sala intermedia dei bagni delle donne

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

2

Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 83: Apostila Atenas

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ATENE OTTOMANA

LA MOSCHEA TZISTARAKI

Fig 1 Veduta della moschea

La moschea Tzistaraki costruita nel 1759 egrave una delle testimonianze piugrave importanti della

dominazione turca della cittagrave Si trova in Plateia Monastiraki la piazza dove piugrave evidenti sono le testimonianze della

varietagrave di aspetti che hanno contribuito alla storia greca La moschea egrave costruita ai margini dellrsquoarea della Biblioteca di Adriano sullrsquoangolo dellrsquoala

settentrionale del colonnato drsquoingresso Ersquo una costruzione a pianta quadrata con copertura a cupola su tamburo ottagonale e

annesso portico in facciata Al portico si accede attraverso una scala laterale Il portico egrave composto di tre passi di archi a sesto acuto di cui il centrale piugrave stretto ed

evidente Le campate e la copertura rivelano i caratteri tipici dellrsquoarchitettura ottomana di Atene con le

coperture a cupola svasata Nonostante le aperture siano molteplici due ordini sulle pareti laterali e una ciascun lato del

tamburo lrsquoedificio manifesta un forte carattere introspettivo rafforzato inoltre dal piano della moschea rialzato rispetto a quello degli spazi circostanti In facciata invece si crea continuitagrave tra lo spazio interno e quello esterno del portico attraverso le molteplici aperture

Sul portale sono visibili iscrizioni e decorazioni La moschea egrave stata restaurata nel 1966 per permettere le preghiere nel luogo sacro al settimo

sultano saudita Ibn Saʿūd allora esule in Grecia Attualmente lrsquoedificio egrave come i Bagni dei Venti sede distaccata del Museo delle arti

popolari

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

2

Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 84: Apostila Atenas

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Fig 2 Pianta

Fig 3 Illustrazione della moschea nel sec XVIII

Fig 4 Veduta della moschea dal lato meridionale sec XVIII (illustrazione)

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

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Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

2

Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

3

Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

4

Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

1

STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

2

Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

3

Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

4

Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

5

Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

2

Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

2

LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

3

Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

7

Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

2

Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 85: Apostila Atenas

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Fig 5 Il portico egrave caratterizzato dagli archi a sesto acuto dei quali il centrale egrave piugrave snello

Fig 6 Veduta del portico e della copertura a cupole

4

Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

10

Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

11

Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

12

Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

2

Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

2

Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

3

Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 86: Apostila Atenas

4

Fig 7 Gli archi del portico e i pennacchi delle cupole

Fig8 Particolare dellrsquoattacco del portico al corpo centrale

5

Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

6

Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

1

ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

2

Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

3

Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

4

Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

5

Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

1

STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

2

Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

3

Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

4

Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

2

Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

2

LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 87: Apostila Atenas

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Fig9 Capitello angolare del portico

Fig 10 Elementi architettonici e decorativi del portale drsquoingresso

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

3

Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

4

Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

7

Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

8

Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 88: Apostila Atenas

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Fig11 Gli ordini di finestre delle pareti laterali

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ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

2

Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

3

Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 89: Apostila Atenas

1

ATENE OTTOMANA

LA CHIESA DI PANTANASSA

Fig 1 La chiesa di Pantanassa o Monastiraki

La chiesa di Pantanassa egrave una chiesa del XVI secolo Ha un impianto semplice con un corpo

centrale di forma allungata diviso internamente in tre navate Seppure continui la tradizione bizantina presenta caratteri specifici di influsso orientale come la svasatura del tetto che copre il corpo centrale

Era la parte centrale del katholikon il luogo di culto centrale di un piccolo monastero nel quale si producevano tessuti che rifornivano il vicino mercato (bazaar)

Negli anni ha subito molteplici alterazioni con aggiunte soprattutto esterne e in facciata successivamente rimosse Dei lavori successivi rimane visibile un campanile

Il convento venne rimosso per gli scavi archeologici del 1885 e successivamente per la costruzione della linea ferroviaria Rimase soltanto il katholikon che divenne una chiesa ordinaria cui venne dato il nome di Monastiraki che letteralmente significa appunto Piccolo Monastero

Fig 2 Prospetto occidentale

2

Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

3

Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

4

Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

5

Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

2

Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

3

Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

4

Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

5

Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

2

Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

2

LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

3

Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

4

Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

5

Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

7

Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

2

Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 90: Apostila Atenas

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Fig 3 Il monastero con il Katholikon che emerge

Fig 4 La chiesa con le alterazioni Ottocentesche

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Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

5

Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

10

Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

11

Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

12

Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

2

Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

1

ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

2

Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

3

Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 91: Apostila Atenas

3

Fig 5 Veduta prospettica della chiesa attuale

Fig 6 Profilo della copertura

Fig 7 Particolare di una soluzione laterale del corpo centrale

4

Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

5

Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

1

STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

2

Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

3

Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

4

Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

2

Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

2

LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

3

Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

4

Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

5

Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

6

LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 92: Apostila Atenas

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Fig 8 Contrafforte laterale

Fig 9 Particolare decorativo con croce bizantina

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Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

4

Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

5

Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

6

LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

7

Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

8

Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

10

Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

11

Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

12

Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

2

Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

1

ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

2

Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

3

Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 93: Apostila Atenas

5

Fig 10 Unitagrave base della decorazione floreale della decorazione del portale

1

STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

2

Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

3

Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

5

Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

2

Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

2

LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 94: Apostila Atenas

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STRATIFICAZIONE DI ATENE BIZANTINA

IL MENDRESSES O SCUOLA DEL CORANO

Fig 1 La porta del Mendresses (unico resto visibile del complesso)

Il Mendresses costruito nel 1721 era la sede della scuola del Corano il seminario dove

venivano istruiti i giovani Il complesso si affacciava sul lato orientale dellrsquoAgoragrave romana sulla Torre dei Venti Era un edificio a recinto che si sviluppava su una pianta quadrilatera intorno a una corte

centrale circondato da piccole stanze su tre lati Le stanze dei lati orientale e meridionale si affacciavano su un portico colonnato Nellrsquoangolo nord-orientale si trovava invece un altare

Nel 1836 su progetto dellrsquoarchitetto danese Christian Hansen lrsquoedificio venne completamente alterato Gli venne aggiunto un piano e fu trasformato in carcere

Lrsquoedificio subigrave successivamente enormi danni a causa della scarsa considerazione di cui godeva lrsquoarchitettura ottomana una gran parte dellrsquoedificio venne infatti demolito nellrsquoambito della campagna di scavi archeologici nel 1914

Di tutto il complesso attualmente rimangono soltanto parte del recinto e il portale drsquoingresso sul quale egrave visibile una lunga epigrafe

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Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

2

LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

3

Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

4

Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

5

Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

6

LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

7

Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

8

Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

9

Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

10

Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

11

Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

12

Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

2

Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

1

ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

2

Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

3

Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 95: Apostila Atenas

2

Fig 2 Illustrazione storica del cortile della scuola (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 3 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

3

Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

4

Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

5

Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

2

Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

2

LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

3

Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

4

Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

5

Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

7

Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

8

Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 96: Apostila Atenas

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Fig 4 Pianta del complesso (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

Fig 5 Il portico interno in una fotografia storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

2

Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

2

LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

3

Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

4

Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

5

Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

6

LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

7

Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

8

Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

9

Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

10

Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

11

Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

12

Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

2

Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

1

ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

2

Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

3

Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 97: Apostila Atenas

4

Fig 6 Particolare decorativo di facciata con rilievo a palmetta

Fig 7 La Scuola del Corano in unrsquoillustrazione storica (dal sito dellrsquoIstituto Nazionale delle Ricerche)

5

Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

2

Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

2

LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

3

Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

4

Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

5

Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

6

LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

7

Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

8

Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

9

Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 98: Apostila Atenas

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Fig 8 Decorazione tortile cornice del portale di facciata

Fig 9 Motivo decorativo di facciata ricorrente nellrsquoarchitettura ottomana ateniese

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

2

Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

2

LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

3

Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

4

Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

5

Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

6

LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

7

Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

8

Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

9

Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

10

Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

11

Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

12

Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

2

Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

1

ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

2

Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

3

Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 99: Apostila Atenas

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

La visita si svolgeragrave con un percorso parte a piedi e parte con metropolitana e autobus lungo il percorso suindicato INQUADRAMENTO STORICO

Lrsquoera moderna ad Atene inizia con la liberazione dai turchi cominciata nel 1821 a seguito di una rivoluzione che ha visto Atene diventare il teatro di numerose battaglie molte delle quali vennero combattute sullrsquoAcropoli

SullrsquoAcropoli i greci prevalsero nel 1822 poi vennero nuovamente sconfitti dai turchi comandati da Kioutachis ma vinsero definitivamente nel 1827

Lo Stato greco venne proclamato tale nel 1830 Quando la Grecia venne riconquistata e il nuovo stato proclamato si pose la questione della

reggenza del paese Lo stato greco nasce cosigrave nel quadro di un equilibrio politico e dinastico europeo ancor prima che economico Gli stati alleati (Francia Inghilterra e Russia) con il trattato di Londra (1832) affidarono il neo-nato paese alla dinastia Bavarese che avrebbe dovuto riportare il paese in Europa rendendolo una monarchia parlamentare e costituzionale Re Ludovico I di Baviera designograve come nuovo regnante il proprio erede il principe Ottone

Al nuovo regnante spettograve il compito di individuare la cittagrave piugrave adatta a divenire la capitale del regno Temporaneamente il ruolo venne attribuito ad Egina e successivamentea Nafplio poicheacute Atene di fatto nel 1833 era ancora in mano ai Turchi Si continuograve comunque a sondare altre e piugrave appropriate possibilitagrave

Le cittagrave che si mobilitarono per la candidatura furono molte tra cui Corinto Nafplio Argo e

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 100: Apostila Atenas

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Megara La scelta ricadde tuttavia su Atene nonostante la difficoltagrave geografica di amministrazione

del paese e le perplessitagrave di molti Secondo Sica la scelta di Atene come capitale dimostra la ldquononcuranza delle grandi potenze per i caratteri e lrsquoassetto sociale dei popoli minorirdquo

Le motivazioni che portarono a scegliere Atene risentirono molto dellrsquoatteggiamento romantico di cui la cultura tedesca era al tempo pervasa e del contributo che i resti della Atene antica avevano dato al neo-classicismo

La nuova capitale avrebbe dovuto riassumere la continuitagrave tra glorioso passato e presente inglobando simbolicamente la cittagrave turca e recuperando la testimonianza e la simbologia dellrsquoAcropoli

Nel 1822 Atene era poco piugrave di un piccolo paese isolato dal porto con una popolazione che non superava i dodicimila abitanti e che durante le battaglie con i turchi aveva subito distruzione delle giagrave sparute abitazioni

I profughi e i vecchi proprietari terrieri rientrarono perograve in cittagrave e cominciarono ad esercitare pressione sul nuovo governatore Capodistrias per un piano di Atene degno di una capitale

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

2

LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

3

Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

4

Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

5

Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

6

LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

7

Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

8

Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

9

Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

10

Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

11

Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

12

Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

2

Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

1

ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

2

Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

3

Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 101: Apostila Atenas

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

LrsquoARCHITETTURA NEOCLASSICA

LA TRILOGIA ATENIESE DEL NEOCLASSICISMO (UNIVERSITArsquo ACCADEMIA BIBLIOTECA NAZIONALE)

IL PALAZZO REALE (SEDE DEL PARLAMENTO)

LA CHIESA CATTOLICA

Lrsquoattuazione del piano ne abbassograve la qualitagrave Il piano infatti a parte la rappresentanza di

alcuni edifici in odos Stadiou la maggior parte del resto fu oggetto di speculazioni edilizie rese possibili dalla rapida crescita della popolazione

I maggiori edifici vengono realizzati su odos Panepistimiou il nuovo viale realizzato per lrsquoaccresciuta importanza che il palazzo reale aveva dato a Syntagma e furono affidati ai maggiori architetti tedeschi in voga al tempo il palazzo reale (1837-41) fu affidato a von Gartner lrsquoUniversitagrave (1837-42) a HC Hansen lrsquoAccademia (1859-87) e la Biblioteca (1860-1892) a T Hansen (che formano un unico complesso neogreco) la chiesa cattolica (1854-63) a von Klenze

Biblioteca Accademia e Universitagrave costituiscono la trilogia ateniese del classicismo la cui realizzazione e collocazione erano note giagrave dal 1842

Tutti questi edifici sono realizzati in stile neoclassico che anche se rappresentava lo stile della modernitagrave lo stile internazionale del tempo ad Atene assume la funzione di riconoscimento dellrsquoantichitagrave e legittimazione del rapporto che questa cittagrave aveva con la civiltagrave classica

Fa eccezione la costruzione della nuova cattedrale che si inserisce nellrsquoaltra grande componente culturale greca quella nata dal legame con lrsquoimpero bizantino generatrice della megagraveli idegravea il disegno della nuova nazione greca a spese dellrsquoimpero ottomano (Fig )

Il resto del tessuto urbano venne ripulito da molte piccole chiese bizantine il cui materiale andograve ad arricchire la costruzione della chiesa metropolitana (Mitropoleos) neobizantina di THansen

Lo stadio per le prime olimpiadi moderne disputate proprio ad Atene a suggellare questo nuovo ingresso in Europa e a rappresentare il ponte tra lrsquoantico e il moderno egrave affidato invece a Averof (1896)

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

4

Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

5

Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 102: Apostila Atenas

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LrsquoUNIVERSITArsquo

Lrsquoedificio egrave stato realizzato su progetto dellrsquoarchitetto danese Hans Christian Hansen nel

1839 ma alla realizzazione hanno contribuito anche L Kaftantzoglou e A Theophilas per il completamento della costruzione dellrsquoala anteriore con il portico ionico (1843) e delle altri ali terminate soltanto nel 1864

Ersquo un edificio monumentale che si sviluppa secondo una doppia T Vi si rispecchiano i principi del classicismo in una composizione che unisce imponenza e scala umana

I portici sono affrescati con fregio su un disegno del pittore bavarese Karl Rahl del 186 ma furono realizzati soltanto successivamente alla sua morte dal pittore polacco Lebiedzky nel 1888-1889

Fig 1 Pianta dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

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Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

4

Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

5

Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

7

Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

2

Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

1

ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

2

Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

3

Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 103: Apostila Atenas

3

Fig 2 Illustrazione de progetto dellrsquoUniversitagrave di HC Hansen

Fig 3 Veduta aerea Si nota lrsquoimpostazione a doppio T

Fig 4 Prospetto dellrsquoedificio

Fig 5 Lrsquoingresso e la facciata su Odos Panepistimiou in unrsquoillustrazione storica

4

Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

5

Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

6

LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

7

Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

8

Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

9

Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

10

Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

11

Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

12

Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

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Fig 6 Il colonnato ionico di facciata

Fig 7 Decorazioni del portale drsquoingresso

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

8

Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 105: Apostila Atenas

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Fig 8 Particolare degli affreschi del fregio

Fig 9 Ingresso del Politecnico Lo stile degli edifici ripeteva unrsquoimpostazione monumentale e celebrativa anche se cercava di riportare lrsquoimponenza e la monumentalitagrave verso una scala umana atto necessario per le destinazioni funzionali degli edifici

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LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

2

Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

1

ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

2

Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

3

Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 106: Apostila Atenas

6

LA BIBLIOTECA (o VALLIANIOS)

La biblioteca fu progettata da Theophil Hansen e realizzata grazie alle donazioni dei fratelli

Vallianos La collocazione dellrsquoedificio era nota da tempo ma la costruzione durograve molti anni e lrsquoedificio venne terminato soltanto nel 1902 La composizione segue un ritmo dorico e lo stile si combina con una scala a due ali in stile rinascimentale Il progetto prevedeva rilievi sui frontoni e decorazioni che perograve non vennero realizzate per motivi economici

Fig 10 La biblioteca in una foto storica

Fig 11 Prospetto del lato settentrionale

Fig 12 Veduta aerea Si noti la combinazione dello stile dorico cno lo stile rinascimentale della scala

7

Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

8

Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

9

Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

10

Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

11

Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

12

Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

2

Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 107: Apostila Atenas

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Fig 13 Prospetto su Odos Pamepistimiou

LrsquoACCADEMIA (o SINEA)

LrsquoAccademia egrave stata costruita tra il 1859 e il 1885 su progetto dellrsquoarchitetto Theophil Hansen con la collaborazione dellrsquoarchitetto Ernst Ziller che ha influenzato la moderna architettura greca

Lrsquoedificio egrave noto anche con il nome di Sinea dal nome del donatore grazie al quale lrsquoedificio egrave stato realizzato Lrsquoedificio egrave realizzato in stile ionico con marmo pendelico e presenta una maestosa facciata incorniciata da due colonne ioniche sulle quali sono poste le statue di Atena e Apollo

Lrsquoedificio a parte alcune sezioni egrave lrsquoipotesi di utilizzo come residenza di visitatori illustri egrave rimasto a lungo inutilizzato poicheacute nonostante la realizzazione della biblioteca lrsquoAccademia egrave stata istituita solo successivamente allrsquoedificio nel 1926

Fig 14 Prospetto principale

8

Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

9

Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

2

Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 108: Apostila Atenas

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Fig 15 La pianta dellrsquoedificio

Fig 16 Lrsquoesterno dellrsquoAccademia in una fotografia storica

Fig 16 Veduta aerea

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 109: Apostila Atenas

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Fig 17 Lrsquoingresso

IL PALAZZO REALE (attuale SEDE DEL PARLAMENTO)

Lrsquoex palazzo reale ora sede del Parlamento egrave stato realizzato da von Gartner tra il 1836 e il 1843 in quella che allora era la parte orientale della cittagrave I lavori furono ripetutamente interrotti e a dieci anni dallrsquoinizio dei lavori ancora si trovavano parti incompiute

Si presenta come un enorme semplice parallelepipedo in stile neoclassico con quattro ali perimetrali e una centrale con colonnati dorici (est e sud) e portici (ovest) Nello stile egrave stato criticato da Biris che lo ritiene pesante e privo di eleganza e dal EAbout secondo il quale assomiglia a una caserma

Le funzioni a cui fu destinato furono molteplici Per quasi sette decenni fu sede reale successivamente ai danni subiti in due incendi i reali se ne allontanarono e divenne residenza della Regina Madre Poi ancora ospedale durante la campagna dellrsquoAsia Minore e quartier generale dei servizi per i rifugiati dopo il 1922 fincheacute Venizelos lo rese sede della Camera e del Senato (1934)

Dal 1946 tranne un periodo di interruzione dovuto alla dittatura (1967-1974) egrave sede della Camera

Lrsquoedificio nel corso del tempo subigrave alcune significative variazioni le piugrave importanti delle quali furono quelle dovute ai danni causati da due successivi incendi un primo nel 1884 quando bruciograve il secondo piano dellrsquoala nord e un secondo nel 1909 che determinograve la distruzione dellrsquoala centrale e di parti delle sezioni orientale ed occidentale

Significativa fu tuttavia anche la ristrutturazione condotta per adattarlo a divenire sede del Parlamento In quellrsquooccasione su progetto dellrsquoarchitetto Andrea Kriezis (rappresentante dellrsquoeclettismo accademico e laureato presso lrsquouniversitagrave di Monaco di Baviera) si demoligrave lrsquoala centrale fino alle fondamenta e al suo posto si costruirono i due anfiteatri per le sessioni delle due ali del Parlamento e un portico di sei colonne doriche sul lato settentrionale Per i nuovi interventi vennero utilizzati cemento armato per i pavimenti e strutture in acciaio con copertura in vetro

In seguito gli interventi vennero fatti allrsquointerno e tra il 1996 e il 2000 venne costruito un garage sotterraneo

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

2

Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

1

ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

2

Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

3

Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 110: Apostila Atenas

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Fig 18 Pianta

Fig 19 Prospetto dei facciata

Fig 20 Veduta in unrsquoillustrazione storica

11

Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

12

Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

1

ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

2

Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

2

Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

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Fig 21 Facciata su Plateia Syntagmatos

Fig 22 Veduta aerea Sono ancora visibili gli anfiteatri

Fig 23 Veduta aerea Si riesce ad apprezzare lrsquoalterazione di meagrave del sec XIX

LA CHIESA CATTOLICA

La chiesa di San Dioniso egrave la chiesa cattolica progettata da L von Klenze nellrsquoambito del piano e dellrsquoistituzione dei collegamenti tra la piazza centrale Omonia e il palazzo reale in piazza Syntagmatos

La chiesa ha subito interventi successivi che ne hanno alterato lo stile di facciata e il ritmo degli archi in facciata

La chiesa egrave funzionante ed egrave recentemente stata oggetto di nuovi restauri

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 112: Apostila Atenas

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Fig 24 Illustrazione dellrsquoedificio della chiesa cattolica di L von Klenze

Fig 25 Cartolina dellrsquoedificio della chiesa con le alterazioni della facciata

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 113: Apostila Atenas

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ATENE MODERNA E NEOCLASSICA

IL NUOVO ASSETTO URBANO E IL PIANO URBANISTICO

I privati giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del piano di Atene capitale del

nuovo Stato Il primo piano venne infatti affidato dagli stessi proprietari terrieri con un nullaosta a S Kleanthis e E Shaubert (discepoli di Schinkel) e redatto nel 1831

Il piano urbanistico della Atene moderna nasce quindi sotto la pressione di grandi interessi ma anche con una forte componente ideologica

Gli interessi privati giocarono un ruolo cosigrave importante che il futuro centro identificato dai due architetti con una zona a metagrave tra lrsquoAcropoli e il Pireo (lrsquoattuale Moschato - in previsione di unrsquoespansione in direzione del porto) venne cambiato in favore di uno per lo sviluppo a nord poicheacute maggiori erano le proprietagrave della borghesia in queste aree

Il piano proposto aveva unrsquoimpostazione geometrica molto spiccata tutta giocata tra luoghi simbolici e assi che li connettevano a formare un impianto geometrico a figure regolari Prendendo come centro lrsquoattuale piazza Omonia sede del palazzo reale il piano prevedeva due assi principali che da qui si sviluppavano in diagonale andando simbolicamente ad abbracciare lrsquoAcropoli Odos Pireos e Odos Stadiou

Lrsquoinclinazione delle strade era studiata simbolicamente Infatti mentre odos Pireos andava a ricongiungersi lambendolo il Keramikos per poi proseguire odos Stadiou interrotta a Syntagma si ricongiungeva idealmente con lo stadio (da cui il nome)

Lrsquoangolo formato da Odos Pireos e Odos Stadiou veniva suddiviso da una bisettrice perpendicolare alle pendici nord dellrsquoAcropoli Odos Athinas che terminava nella piazza di Monastiraki piazza in cui maggiormente egrave visibile la stratificazione urbana La composizione geometrica dei tre assi veniva poi completata da odos Ermou che collegando piazza Syntagma al Keramikos formava la base dei due triangoli e costituiva il centro religioso con la cattedrale

La parte residenziale si sviluppava verso nord Per volere del re Ottone che voleva affermare la sua autoritagrave il piano di Kleanthis e

Shaubert venne rivisitato dallrsquoarchitetto von Klenze nel 1834 Costui mantenne sostanzialmente invariata lrsquoimpostazione di fondo riportando perograve la zona residenziale nellrsquoarea compresa tra gli assi e lrsquoAcropoli

Funzionalmente odos Athinas rimaneva una strada commerciale (dove ancor oggi si volge il mercato urbano piugrave grande) mentre la strada di rappresentanza servizi e amministrazione era odos Stadiou La sede del palazzo era spostata a Syntagma e la rete di boulevard al di fuori di Athinas veniva ridimensionata

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 114: Apostila Atenas

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Fig 1 Il piano di Kleanthis e Schaubert in una copia del 1836

Fig 2 Piano di von Klenze (1835)

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

Page 115: Apostila Atenas

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ATENE MODERNA

IL KALIMARMARO

Lo stadio fu costruito tra il 1894 e il 1896 per ospitare le prime olimpiadi moderne a

conclusione di quel ponte ideale tra cultura classica ed Europa moderna iniziato con la scelta di Atene come capitale del neo-nato Stato greco

La proposta della sua costruzione si rileva infatti giagrave dal piano di Kleanthis-Schaubert Il luogo aveva infatti ospitato lrsquoantico stadio giagrave dal sec IV aC e assunto la forma analoga

a quella attuale con lavori effettuati nel secII aC da Erode Attico Nel corso dei secoli era stato abbandonato ed utilizzato come fonte di materiale di spoglio

per altre costruzioni La sua progettazione egrave redatta dallrsquoarchitetto greco Anastasios Metaxas e pensata sui resti

dello stadio antico La soluzione progettuale egrave semplice e morfologicamente chiara La struttura ha una forma a

ferro di cavallo con gradinate marmoree che si sviluppano su due lunghi lati e terminano in una curva che si adagia sul fianco del colle Arditto Le gradinate sono organizzate in due ordini con corridoio intermedio

La curva avrebbe dovuto essere coronata da un portico dorico destinato a Gallerie della Scultura che non fu mai realizzato

Come anche la trilogia del neoclassicismo anche questo progetto fu costruito grazie a donazioni private (di G Averof la cui statua egrave stata collocata davanti al palco)

Fig 1 Sezione trasversale e prospetto del portico dorico non realizzato

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

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Fig 2 A Metaxas pianta dello stadio per le Olimpiadi moderne

Fig 3 A Metaxas progetto delle gradinate sezione

Fig 4 Vista dello stadio dalla sommitagrave della curva in una foto storica

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Fig 5 Veduta della struttura attuale

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Fig 5 Veduta della struttura attuale