APOPTOSI - fisiokinesiterapia.biz · Robbins Cotran: Le basi patologiche delle malattie. flippasi...
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Programma di morte cellulare
SCOPO: ELIMINARE CELLULE NON DESIDERATE ATTRAVERSO L’ATTIVAZIONE DI UNA SERIE DI EVENTI COORDINATI E INTERNAMENTE PROGRAMMATI PORTATI AVANTI DA
UN INSIEME SPECIFICO DI PRODOTTI GENICI.
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Grande sviluppo nella conoscenza dell’apoptosi negli ultimi anni
PERCHÉ SI PARLA DI PROGRAMMA APOPTOTICOVIENE PORTATO AVANTI ATTIVAMENTE, CIOÈ CON DISPENDIO DI ENERGIAÈ INNESCATO DA INDUTTORI SPECIFICIRICHIEDE L'AZIONE DEI PRODOTTI SPECIFICI DI ALCUNI GENI
Decisionecellulareassente nella morte accidentale
Fattori esterni (per es. ormoni e fattori di crescita) e fattori interni governano il destino della cellula
Morte accidentale(“necrosi”)*
Stevens&Lowe: Patologia
CELLULA APOPTOTICA AL MICROSCOPIO ELETTRONICO
H33342 – FITC EC3 linfociti normali a sinistra e 2 apoptotici a destra.
un colorante fluorescente che si lega al DNA evidenzia la cromatina condensata tipica delle cellule in apoptosi
un colorante fluorescente che si lega alla membrana plasmaticaevidenza la presenza di un’estroflessione (bleb) della membrana di una cellula apoptotica
• mantenimento omeostasi numerica nei tessuti adulti
Bilancio dei processi che determinano il numero cellulare. La dimensione di una particolare popolazione cellulare può essere
controllata variando la velocità di morte cellulare, così come lavelocità di differenziamento e proliferazione
L’apoptosi è responsabile di numerosi eventi fisiologici, adattativi e patologici, fra i quali:
- La distruzione programmata di cellule durante l’embriogenesi.
- L’involuzione ormono-dipendente nell’adulto (es. distruzione dell’endometrio nel ciclo mestruale / atrofia dei follicoli ovarici in menopausa / regressione della ghiandola mammaria dopo lo svezzamento / atrofia della prostata dopo castrazione).
- La deplezione di cellule in popolazioni cellulari proliferanti (es. epitelio delle cripte intestinali).
- La morte di cellule nei tumori.
- La morte dei neutrofili in corso di infiammazione acuta.
- La morte di cellule immunitarie (es. linfociti T e B dopo deplezione di linfochine / deplezione di cellule T autoreattive durante lo sviluppo del timo).
- La morte cellulare indotta da cellule citotossiche (es. rigetto dei trapianti).
- Atrofia da ostruzione duttale.
- Danno cellulare in alcune malattie virali (es. epatite virale).
- La morte cellulare indotta da diversi stimoli lesivi se somministrati a basse dosi (calore / radiazioni / farmaci antineoplastici / ipossia).
Irreversibilità del processo
Robbins Cotran: Le basi patologiche delle malattie
flippasi
Annexin V
L’annessina V fluoresceinata (verde) si lega alla fosfatidilserina esposta esternamente sulla membrana delle cellule apoptotiche
PI= ioduro di propidio: si intercala nel DNA (fluorescenza rossa)
Uptake diannexin V fluorescente
Real time imaging dell’apoptosi nel cuore del topo in vivo
Single photon emission computed tomographic analysis (SPECT)del cuore di un paziente infartuato: la zona positiva alla captazione di annessina V (dopo 20h) è sovrapponibile alla zona sestamibi-negativa(dopo 3 g)
Elettroforesi del DNA di cellule in apoptosi
1- DNA di cellule in apoptosi: si può osservare il ladder(scaletta), formato da frammenti di peso molecolare discreto (multipli di nucleosomi)
2- DNA ad alto peso molecolare di cellule integre
3- DNA di cellule in necrosi: i frammenti sono di peso molecolare vario, per lo piùpiccolo (striscio continuo)
Matriceproteica
Fibrille dicromatina
CROMATINA IN UN NUCLEO INTERFASICO
Ogni fibrilla dicromatina è costituitada un solenoide compatto
ciascuna spira di avvolgimentoè costituita da 6 nucleosomi
la doppia elica del DNA si avvolge due volte attorno al nucleosoma
il taglio a livellodel DNA “linker”produce frammentimultipli di 180 bp
“ladder”: come si spiega?
During apoptosis, DNAse activity not onlygenerates double-stranded, low-molecular-weight DNA fragments (mono- and oligonucleosomes), but also introducesstrand breaks ("nicks") into the high-molecular-weight DNA. These processescan be identified by labeling the free 3’-OH termini with terminal deoxynucleotidyltransferase (TdT), which attaches labelednucleotides to all 3´OH-ends (TUNEL reaction; TdT-mediated dUTP nick end labeling).
Microscopio a fluorescenza
Microscopio ottico
citometria di flusso
Chi frammenta il DNA?
La via finale di tutti i tipi di apoptosiconsiste nell’attivazione di una cascata proteolitica. Le relative proteasi sono
proteine altamente conservate e appartengono alla famiglia delle caspasi
(che comprende almeno 14 membri).
C cisteino-proteasi
CASPASI
Asp taglia dopo un residuo di ac. aspartico
Conseguenze dell’attivazione delle caspasi: effetti nucleari
• Frammentazione del DNALa caspasi 3 causa l’attivazione
dell’endonucleasi CAD (Caspase ActivatedDNase).
Normalmente la CAD si trova nel citosol, legata ad un inibitore. La caspasi 3 distacca l’inibitore, dopodichè CAD trasloca nel nucleo, dove causa una rapida frammentazione del DNA nucleare.
Conseguenze dell’attivazione delle caspasi:effetti nucleari
• Inattivazione degli enzimi di riparazione del DNA.– Es.: la capacità della PARP (poly ADP-ribose polymerase)
di riparare danni al DNA viene impedita in seguito alla proteolisi operata dalla caspasi 3
• Inattivazione di enzimi coinvolti nella replicazione cellulare.– ES.: le caspasi inattivano la DNA topoisomerasi II,
essenziale per la replicazione e riparazione del DNA.
• Distruzione di proteine strutturali del nucleo.– Es.: le laminine sono proteine che mantengono la forma
del nucleo e mediano l’interazione tra cromatina e membrana nucleare. La degradazione della laminina da parte della caspasi 6 è responsabile della condensazione della cromatina e della frammentazione nucleare.
Metodo per quantificare l’apoptosi in cellule intatte, viventi
Subfamily members of caspase familySubfamily Role MembersI Apoptosis activator Caspase-2Caspase-8Caspase-9Caspase-10II Apoptosis executioner Caspase-3Caspase-6Caspase-7III Inflammatory mediator Caspase-1Caspase-4Caspase-5Caspase-11Caspase-12Caspase-13Caspase-14
INDUZIONE DELL’APOPTOSI
• Gli stimoli apoptotici possono essere segnali extracellulari che, attraverso l’interazione con recettori, possono innescare vie di trasduzione del segnale che comportano soppressione o induzione dei programmi di morte. I piùimportanti esempi sono rappresentati dalle “vie di morte” attivate dal legame di appropriati ligandi con recettori appartenenti alla superfamiglia dei TNFR (recettori del fattore di necrosi tumorale).
• In altri casi l’apoptosi è iniziata da segnali intracellulari che sono prodotti in situazioni di stress cellulare, quali l’esposizione a radiazioni, a tossici o a infezioni virali. Può essere anche la conseguenza della privazione di fattori di crescita o di stress ossidativo. In generale i segnali intrinseci iniziano l’apoptosi attraverso il coinvolgimento dei mitocondri.
L’APOPTOSI PUO’ ESSERE INNESCATA DA SEGNALI PARTICOLARI CHE AGISCONO LEGANDOSI A SPECIFICI RECETTORI DI MEMBRANA.
L’APOPTOSI, OLTRE CHE DA STIMOLI LESIVI O DALLA DEPRIVAZIONE DI FATTORI DI CRESCITA, PUO’ ESSERE INNESCATA DA SEGNALI PARTICOLARI CHE AGISCONO LEGANDOSI A SPECIFICI RECETTORI DI MEMBRANA.
Fas associatedproteinwith a deathdomain
L’APOPTOSI PUO’ ESSERE INNESCATA DA SEGNALI PARTICOLARI CHE AGISCONO LEGANDOSI A SPECIFICI RECETTORI DI MEMBRANA.
Questa via può esserebloccata da FLIP che lega laprocaspasi 8, ma non la attiva.La FLIP viene prodotta ancheda alcuni virus
La funzione mitocondriale può essere influenzata in due modi:
- Provocando una transizione di permeabilità mitocondriale(MPT): apertura di pori nella membrana interna riduzione potenziale di membrana arresto fosforilazioni ossidativerigonfiamento.
- Provocando un aumento della permeabilità della membrana esterna e il rilascio del citocromo C nel citosol.
RUOLO DEL MITOCONDRIO• I mitocondri promuovono l’apoptosi attraverso il
rilascio del citocromo c che, insieme con Apaf-1 (fattore pro-apoptotico di attivazione delle proteasi) e ATP, forma un complesso (apoptosoma) con la pro-caspasi 9 che porta all’attivazione della caspasi 9 e quindi della cascata delle caspasi.
• Le proteine della famiglia Bcl-2 modulano il processo apoptotico dipendente dai mitocondri.
• I membri anti-apoptotici, quali Bcl-2 e Bcl-XL, sono localizzati sulla faccia esterna della membrana mitocondriale e promuovono la sopravvivenza cellulare.
• I membri pro-apoptotico, quali Bad e Bax, mediano i loro effetti sia interagendo con Bcl-2 e Bcl-XL, sia attraverso interazioni dirette con la membrana mitocondriale.
Robbins
Danni genetici non letali sono alla base del processo di cancerogenesi.
I bersagli principali del danno genetico sono:
• I proto-oncogèni che promuovono la crescita cellulare
• Gli anti-oncogèni o geni onco-soppressori che inibiscono la crescita (es. p53)
• I geni che regolano l’apoptosi (es. Bcl2)
• I geni che regolano il processo di riparazione del DNA
p53
p53 è il gene più frequentemente alterato in tumori umani. La perdita omozigote del gene p53 si trova nel 70% dei tumori del colon, nel 30-50% dei tumori della mammella e nel 50% dei tumori del polmone.
GENI DELL’APOPTOSIBcl-2
• Traslocazione 18;14 presente in 85% dei linfomi follicolari e nel 20% dei linfomi diffusi a cellule B iperespressione di Bcl-2.
• Transfezione di Bcl-2 in linee IL-dipendenti: non è fattore di crescita, ma impedisce l’apoptosi.
• Topi transgenici per il gene Bcl-2 sviluppano iperplasia follicolare per linfoproliferazione policlonale. Dopo lunghi periodi di latenza, la proliferazione policlonale evolve in linfoma maligno monoclonale.
APOPTOSI INDOTTA DA LINFOCITI T CITOTOSSICI
• I CTL, attivati dal riconoscimento di antigeni estranei, esprimono il FasL alla loro superficie e possono pertanto indurre apoptosi nelle cellule bersaglio dotate di Fas.
• Un altro meccanismo (forse più efficiente) consiste nel produrre pori nella membrana della cellula bersaglio tramite la secrezione di perforina. Attraverso tali pori viene immessa nelle cellule la proteasi granzima B che taglia le proteine a livello dei residui di ac. Aspartico e può attivare direttamente alcune caspasi cellulari.
APOPTOSI INDOTTA DA LINFOCITI T CITOTOSSICI
La frammentazione del DNA, che costituisce la caratteristica saliente del processo apoptotico, ha un notevole significato protettivo, in quanto causa la distruzione del DNA dei microrganismi (in genere virus) situati all’interno della cellula bersaglio
Implicazioni in patologia e terapia
Parkinson, Alzheimer, AIDS
tumori, infiammazioni croniche
Approcci terapeutici (a livello sperimentale preclinico)
Molecole capaci di modulare la via dei recettori di morte,e.g. FasL in forma solubile o il ligando TRAIL( tumor
necrosis factor related apoptosis induced ligand)o altre molecole come Smac-Diablo (second mithocondria-derived activator of caspasis)
Impiego di sostanze capaci di modulare l’espressione di geni associati all’apoptosi, e.g. oligonucleotidi antisenso per geni target della famiglia BCl-2 o per le caspasi
Terapia genica di geni pro o antiapoptotici