“Noi la tivvù la guardiamo così”new.caffe.ch/media/STATICHE/ilcaffe/copertine/2018/1.pdfNumero...

1
Copia in omaggio (in edicola Fr. 2.-/ € 1,85) In edicola Fr. 2.- / € 1,85 9 7 7 1 6 6 0 9 6 8 9 0 0 0 1 GAA 6600 LOCARNO –– N. 1 Anni di diplomazia, accordi complessi da... parafare (altro non vuol dire che sigla- re), negoziati complessi, trattati internazio- nali e protocolli da rispettare. Anni di diplo- mazia per poi sentir dire all’uomo più poten- te del mondo, quell’in- credibile Trump, che certi Paesi poveri sono “latrine” e il suo “pul- sante nucleare” è più grande di quello di Kim il coreano. Incredibile co- me diplomazia e rapporti internazionali possano ridursi a nulla. Simili ad un confronto da osteria. È la diplomazia fatta di bassi ricatti, di mascherate (ma non poi tanto) minacce. O la Svizzera riconosce il diritto europeo per regolare il quadro degli accordi bilatera- li tra Ue e Confederazione, oppure... E da qui iniziano sottili minacce e ricatti. Reci- proci. Borsa Svizzera in serie B fra un anno. Ah sì!? Nessun contributo miliardario da Berna per la coesione europea. Il braccio di fer- ro è appena (ri)iniziato. Ricorda la fine “diploma- zia di confine” passata dal blocco dei ristorni all’Italia delle imposte pagate in Ticino dai fron- talieri. La diplomazia si è (ri)messa in moto e vincerà chi la spara più grossa, come al- l’osteria chi ce l’ha più lungo e tra Trump e Kim ce l’ha più grande. buona domenica DIPLOMAZIA Settimanale di attualità, politica, cultura e sport 14 I 18 Anno XIX Numero 1 DOMENICA Non c’è democrazia senza una stampa libera 091 756 24 00 caffe.ch [email protected] Pubblicità 1965-2015 anni La ricerca Le idee Ai migranti istruiti non piace la Svizzera a pagina 22 L’analisi A nni di populismo alimentato da ideo- logie di “sovranismo indigeno”, che qui ha da tempo preso il nome di “primanostrismo”. Anni di fratture, prima politiche e poi sociali, a cui ora non è facile mettere rimedio. Ed è un impegno ancor più gravoso se anche le forze meno estre- me si lasciano contagiare da una demago- gia fatta di promesse irrealizzabili o lotte ideologiche d’altri tempi. segue a pagina 2 Il commento MAURO SPIGNESI A PAGINA 3 Un ricorso ogni settimana contro gli stranieri espulsi Un’impennata di provvedi- menti di allontanamento dalla Svizzera. Chi resta senza lavoro o ha debiti se ne deve andare. Da Sos Ticino un ricorso ogni settimana contro gli stranieri espulsi. I legali sono preoccupa- ti, mentre i casi crescono. Anche Amnesty International chiede meno severità nell’applicazione della legge. “Bisogna tutelare i più deboli, le donne sole e i mi- norenni - dice -. Va ribadito il ri- spetto dei trattati internazionali, che proteggono in particolare i bambini, occorre buon senso”. Ma la legge parla chiaro. Chi grava in maniera durevole sullo stato sociale, per circa 24 mesi, può essere mandato via dalla Svizzera. Così capita che un ma- rito, o una moglie, perfettamen- te integrati, con coniuge e figli svizzeri, debbano fare le valigie. L’inchiesta SI ESCA DALLA SERRA E SI ENTRI NEL REALE LILLO ALAIMO T anto tuonò che non piov- ve! Il banchiere Thomas Matter, deputato Udc, ha ritirato l’iniziativa che voleva il segreto bancario scolpito nella Costituzione svizzera. Il Consiglio federale e i Canto- ni, preoccupati per le finanze sempre meno floride,erano contrari, e così le grandi ban- che. Il successo popolare eva- porava, meglio evitare una sconfitta. Per dichiararsi vin- citori, avendo barattato il riti- ro dell’iniziativa popolare (al- la faccia del popolo sovrano!) con il ritiro della riforma del diritto penale fiscale. Risultato: tutto rimane come prima. Il Fisco svizzero non potrà inda- gare nelle ban- che, salvo in ca- so di frode fisca- le o di sottrazio- ne fiscale aggra- vata. Rimane in vita l’infrazione minore, definita come “sottrazio- ne fiscale”, che non viene perseguita dal Ministero Pub- blico, bensí soltanto dal Fi- sco. Ma soltanto con gli occhi bendati, nel senso che non può chiedere informazioni al- le banche. Sonni ancora tranquilli, quindi, per gli evasori fiscali. Rimane fuori dalla Svizzera “l’incultura del sospetto fra Stato e cittadino, estranea al- la tradizione elvetica” procla- ma il leghista Lorenzo Qua- dri. ”Se accettata, l’iniziativa avrebbe persino ridotto gli attuali strumenti di indagine a disposizione del fisco” ri- batteva il Consiglio federale. GLI EVASORI POSSONO DORMIRE SONNI TRANQUILLI PAOLO BERNASCONI* Le previsioni S in dall’inizio della legislatura ho av- viato un programma di visite azien- dali, iniziando così un viaggio attra- verso il cuore pulsante dell’economia tici- nese. L’obiettivo era quello di far cono- scere al largo pubblico la nostra realtà economica, caratterizzata da molte azien- de che, oltre ad affermarsi sul mercato locale, sanno primeggiare anche a livello internazionale. segue a pagina 21 APERTURE E TUTELE MA CON EQUILIBRIO CHRISTIAN VITTA, ministro dell’Economia N el 2017 la crescita globale ha supe- rato tutte le previsioni: al netto del- l’inflazione il Pil mondiale è cre- sciuto del 3,7 per cento contro un massi- mo del 3,3 per cento previsto alla fine del 2016. Per la prima volta dal 2010 le pre- visioni sono state aggiustate al rialzo e non al ribasso. Abbiamo girato l’angolo lasciandoci la crisi del credito alle spalle? segue a pagina 19 TRA SOLDI E LAVORO COME SARÀ IL FUTURO L’intervento LORETTA NAPOLEONI A PAGINA 7 ANDREA STERN PAGINA 9 “Le code dopo gli incidenti potrebbero essere ridotte, alla polizia spiego cosa fare” La polemica Il caso Il trader geniale riceve un altro no, “milioni bloccati” A PAGINA 23 Lo scandalo “Il docente è stato incastrato dal Dipartimento” “Noi la tivvù la guardiamo così” Il Caffè“entra”nel salotto e nelle abitudini di quattro famiglie e analizza con gli esperti le ragioni di una televisione di Stato Il Caffè è “entrato” nel salotto e nelle abitudini di quattro famiglie per capire come guardano la tv. Il piccolo schermo come finestra sul mondo per alcuni, appassionati di documentari e approfondi- menti, come semplice strumento di svago per al- tri, veri e propri teledipendenti, onnivori e inte- ressati a ogni tipo di programma. Mentre quattro esperti analizzano le ragioni di una televisione di Stato. Tv e denaro pubblico, binomi al centro di un acceso dibattito sui meccanismi di un sistema da rivedere. Ha senso ancora pagare una tassa per vedere la televisione o ascoltare la radio, in un contesto informativo che cambia rapidamen- te? Uno sguardo anche su come altri Paesi af- frontano la questione. Italia, Germania e Gran Bretagna, dove la discussione sulla necessità o meno di pagare il canone è attuale. ANFOSSI, CARLINI, GUENZI e VASTANO ALLE PAGINE 4 e 5 segue a pagina 12 Ti-Press

Transcript of “Noi la tivvù la guardiamo così”new.caffe.ch/media/STATICHE/ilcaffe/copertine/2018/1.pdfNumero...

Page 1: “Noi la tivvù la guardiamo così”new.caffe.ch/media/STATICHE/ilcaffe/copertine/2018/1.pdfNumero 1 DOMENICA Non c’è democrazia senza una stampa libera 091 756 24 00 caffe.ch

Copia in omaggio (in edicola Fr. 2.-/ € 1,85) In edicola Fr. 2.- / € 1,859

77

16

60

96

89

00

01

GAA

6600

LOCA

RNO

––N.

1

xx xxx 20xx

Anni di diplomazia, accordi complessida... parafare (altro non vuol dire che sigla-re), negoziati complessi, trattati internazio-nali e protocolli da rispettare. Anni di diplo-mazia per poi sentir dire all’uomo più poten-te del mondo, quell’in-credibile Trump, checerti Paesi poveri sono“latrine” e il suo “pul-sante nucleare” è piùgrande di quello di Kim ilcoreano. Incredibile co-me diplomazia e rapportiinternazionali possanoridursi a nulla. Simili ad un confronto daosteria. È la diplomazia fatta di bassi ricatti,di mascherate (ma non poi tanto) minacce.

O la Svizzera riconosce il diritto europeo

per regolare il quadro degli accordi bilatera-li tra Ue e Confederazione, oppure... E daqui iniziano sottili minacce e ricatti. Reci-proci. Borsa Svizzera in serie B fra un anno.Ah sì!? Nessun contributo miliardario da

Berna per la coesioneeuropea. Il braccio di fer-ro è appena (ri)iniziato.Ricorda la fine “diploma-zia di confine” passatadal blocco dei ristorniall’Italia delle impostepagate in Ticino dai fron-talieri.

La diplomazia si è (ri)messa in moto evincerà chi la spara più grossa, come al-l’osteria chi ce l’ha più lungo e tra Trump eKim ce l’ha più grande.

buona domenicaDIPLOMAZIA

Settimanale di attualità, politica,cultura e sport

14I

18

Anno XIXNumero 1

DOMENICA

Non c’è democrazia senza una stampa libera

091 756 24 00caffe.ch

[email protected]

Pubblicità

1965-2015anni

La ricercaLe ideeAi migranti istruiti non piace la Svizzeraa pagina 22

L’analisi

Anni di populismo alimentato da ideo-logie di “sovranismo indigeno”, chequi ha da tempo preso il nome di

“primanostrismo”. Anni di fratture, primapolitiche e poi sociali, a cui ora non è facilemettere rimedio. Ed è un impegno ancorpiù gravoso se anche le forze meno estre-me si lasciano contagiare da una demago-gia fatta di promesse irrealizzabili o lotteideologiche d’altri tempi.

segue a pagina 2

Il commento

MAURO SPIGNESI A PAGINA 3

Un ricorso ogni settimanacontro gli stranieri espulsi

Un’impennata di provvedi-menti di allontanamento dallaSvizzera. Chi resta senza lavoroo ha debiti se ne deve andare.Da Sos Ticino un ricorso ognisettimana contro gli stranieriespulsi. I legali sono preoccupa-ti, mentre i casi crescono. AncheAmnesty International chiedemeno severità nell’applicazionedella legge. “Bisogna tutelare ipiù deboli, le donne sole e i mi-

norenni - dice -. Va ribadito il ri-spetto dei trattati internazionali,che proteggono in particolare ibambini, occorre buon senso”.

Ma la legge parla chiaro. Chigrava in maniera durevole sullostato sociale, per circa 24 mesi,può essere mandato via dallaSvizzera. Così capita che un ma-rito, o una moglie, perfettamen-te integrati, con coniuge e figlisvizzeri, debbano fare le valigie.

L’inchiesta

SI ESCA DALLA SERRAE SI ENTRI NEL REALELILLO ALAIMO

Tanto tuonò che non piov-ve! Il banchiere ThomasMatter, deputato Udc, ha

ritirato l’iniziativa che volevail segreto bancario scolpitonella Costituzione svizzera. IlConsiglio federale e i Canto-ni, preoccupati per le finanzesempre meno floride,eranocontrari, e così le grandi ban-che. Il successo popolare eva-porava, meglio evitare unasconfitta. Per dichiararsi vin-citori, avendo barattato il riti-ro dell’iniziativa popolare (al-la faccia del popolo sovrano!)con il ritiro della riforma deldiritto penale fiscale.

Risultato: tutto rimanecome prima. Il Fisco svizzero

non potrà inda-gare nelle ban-che, salvo in ca-so di frode fisca-le o di sottrazio-ne fiscale aggra-vata. Rimane invita l’infrazioneminore, definitacome “sottrazio-

ne fiscale”, che non vieneperseguita dal Ministero Pub-blico, bensí soltanto dal Fi-sco. Ma soltanto con gli occhibendati, nel senso che nonpuò chiedere informazioni al-le banche.

Sonni ancora tranquilli,quindi, per gli evasori fiscali.Rimane fuori dalla Svizzera“l’incultura del sospetto fraStato e cittadino, estranea al-la tradizione elvetica” procla-ma il leghista Lorenzo Qua-dri. ”Se accettata, l’iniziativaavrebbe persino ridotto gliattuali strumenti di indaginea disposizione del fisco” ri-batteva il Consiglio federale.

GLI EVASORIPOSSONO DORMIRESONNI TRANQUILLI

PAOLO BERNASCONI*

Le previsioni

Sin dall’inizio della legislatura ho av-viato un programma di visite azien-dali, iniziando così un viaggio attra-

verso il cuore pulsante dell’economia tici-nese. L’obiettivo era quello di far cono-scere al largo pubblico la nostra realtàeconomica, caratterizzata da molte azien-de che, oltre ad affermarsi sul mercatolocale, sanno primeggiare anche a livellointernazionale. segue a pagina 21

APERTURE E TUTELEMA CON EQUILIBRIOCHRISTIAN VITTA, ministro dell’Economia

Nel 2017 la crescita globale ha supe-rato tutte le previsioni: al netto del-l’inflazione il Pil mondiale è cre-

sciuto del 3,7 per cento contro un massi-mo del 3,3 per cento previsto alla fine del2016. Per la prima volta dal 2010 le pre-visioni sono state aggiustate al rialzo enon al ribasso. Abbiamo girato l’angololasciandoci la crisi del credito alle spalle?

segue a pagina 19

TRA SOLDI E LAVOROCOME SARÀ IL FUTURO

L’intervento

LORETTA NAPOLEONI

A PAGINA 7

ANDREA STERN PAGINA 9

“Le code dopo gli incidentipotrebbero essere ridotte,alla polizia spiego cosa fare”

La polemica

Il caso

Il trader genialericeve un altro no,“milioni bloccati”

A PAGINA 23

Lo scandalo

“Il docenteè stato incastratodal Dipartimento”

“Noi la tivvù la guardiamo così”Il Caffè “entra” nel salotto e nelle abitudini di quattro famigliee analizza con gli esperti le ragioni di una televisione di Stato

Il Caffè è “entrato” nel salotto e nelle abitudinidi quattro famiglie per capire come guardano latv. Il piccolo schermo come finestra sul mondo peralcuni, appassionati di documentari e approfondi-menti, come semplice strumento di svago per al-tri, veri e propri teledipendenti, onnivori e inte-ressati a ogni tipo di programma. Mentre quattroesperti analizzano le ragioni di una televisione diStato. Tv e denaro pubblico, binomi al centro diun acceso dibattito sui meccanismi di un sistema

da rivedere. Ha senso ancora pagare una tassaper vedere la televisione o ascoltare la radio, inun contesto informativo che cambia rapidamen-te? Uno sguardo anche su come altri Paesi af-frontano la questione. Italia, Germania e GranBretagna, dove la discussione sulla necessità omeno di pagare il canone è attuale.

ANFOSSI, CARLINI, GUENZI e VASTANOALLE PAGINE 4 e 5 segue a pagina 12

Ti-Press