“Io, diPutin” · Fumo e ironia arriva l’anti-manuale del vizio Scienza Cavia umana per un...

3
43 VENERDÌ 28 MAGGIO 2010 Il personaggio OMERO CIAI La reginetta della coca che trattava con i narcos Il caso MICHELE SERRA Fumo e ironia arriva l’anti-manuale del vizio Scienza Cavia umana per un virus informatico Interattività Tecno iPad e dintorni Acer rilancia con l’e-reader OGGI SU REPUBBLICA.IT CERCARE LAVORO AL TEMPO DELLA CRISI Arte Le foto indiscrete Il voyeurismo alla Tate Modern Musica Oltre il punk arrivano in Italia i Green day Repubblica Tv Crisi e mercati interviene Jean-Paul Fitoussi VENERDÌ IL VIP GRIFFATO RILANCIA L’ECONOMIA NATALIA ASPESI C ome faranno a sopravvivere anche i giornali di gossip, se il parlamento, che tanto tiene alla privacy degli italiani, approverà il famoso “emendamento D’Addario”? Nel nu- mero in edicola di “Chi”, di proprietà del premier, c’è per esem- pio un servizio sulla signora Veronica Lario che con un’amica ap- plaude Paolo Rossi al Piccolo Teatro: il settimanale segnala che “ci è andata con l’inseparabile guardia del corpo” (seduto sei file dietro però): è una vistosa violazione della privacy che in futuro potrebbe costare caro, anche se si tratta di un ammiccamento al padrone. Non mancheranno mai invece le storie concordate e quindi non punibili, come quella sempre su “Chi” che glorifica la real casa e la sua privacy di massimo lusso su doppio megayacht, (uno di Marina, uno di Pier Silvio). Ma anche i due augusti per- sonaggi si stanno sottoponendo ai sacrifici richiesti a tutti gli ita- liani; infatti, per rilanciare la nostra economia, Marina, Maurizio (Vanadia), Gabriele, Silvio Jr, Pier Silvio e Silvia (Toffanin) girano completamente firmati, testimonial multimarche di vestiti, bor- se, scarpe, abiti per piccini, non tralasciando cantieri navali (del- le loro barche) e ristoranti (appena frequentati). © RIPRODUZIONE RISERVATA L’ex oligarca Khodorkovskij è in carcere da sette anni dopo uno scontro col Cremlino Lo abbiamo incontrato DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NICOLA LOMBARDOZZI MOSCA U n sorriso dietro al vetro blindato. Mikhail Kho- dorkovskij usa al meglio l’unica arma che gli è rimasta dopo sette anni carcere: quell’aria scanzonata e irriverente che tanto irrita il suo più ostinato nemico, il premier Vladimir Putin. L’oligarca ribel- le mostra il pollice alzato, conti- nua a sorridere ai suoi avvocati, agli agenti in divisa nera che sor- vegliano la sua gabbia di impu- tato, all’anziana signora che ogni mattina di udienza si fa tro- vare in aula e che ogni volta gli ri- volge un flebile applauso e un mormorio di benedizioni. La cella, i lavori forzati in Si- beria, la minaccia di un’altra lunga condanna, non hanno la- sciato segni visibili su questo quarantasettenne ex miliarda- rio diventato una bandiera del- la fragile opposizione russa. Ar- riva in manette al terzo piano del tribunale distrettuale Kha- movnicevskij sulla riva orienta- le della Moscova. SEGUE NELLE PAGINE SUCCESSIVE “Io, Putin” prigioniero di

Transcript of “Io, diPutin” · Fumo e ironia arriva l’anti-manuale del vizio Scienza Cavia umana per un...

Page 1: “Io, diPutin” · Fumo e ironia arriva l’anti-manuale del vizio Scienza Cavia umana per un virus informatico Interattività Tecno iPad e dintorni Acer rilancia con l’e-reader

■ 43

VENERDÌ 28 MAGGIO 2010 Il personaggio

OMERO CIAI

La reginettadella cocache trattavacon i narcos

Il caso

MICHELE SERRA

Fumo e ironiaarrival’anti-manualedel vizio

Scienza

Cavia umanaper un virusinformatico

Interattività

Tecno

iPad e dintorniAcer rilanciacon l’e-reader

OGGI SUREPUBBLICA.IT

CERCARE LAVORO AL TEMPO DELLA CRISI

Arte

Le foto indiscreteIl voyeurismoalla Tate Modern

Musica

Oltre il punkarrivano in Italiai Green day

Repubblica Tv

Crisi e mercatiintervieneJean-Paul Fitoussi

VENERDÌ

IL VIP GRIFFATO RILANCIA L’ECONOMIA

NATALIA ASPESI

Come faranno a sopravvivere anche i giornali di gossip, seil parlamento, che tanto tiene alla privacy degli italiani,approverà il famoso “emendamento D’Addario”? Nel nu-

mero in edicola di “Chi”, di proprietà del premier, c’è per esem-pio un servizio sulla signora Veronica Lario che con un’amica ap-plaude Paolo Rossi al Piccolo Teatro: il settimanale segnala che“ci è andata con l’inseparabile guardia del corpo” (seduto sei filedietro però): è una vistosa violazione della privacy che in futuropotrebbe costare caro, anche se si tratta di un ammiccamento alpadrone. Non mancheranno mai invece le storie concordate equindi non punibili, come quella sempre su “Chi” che glorifica lareal casa e la sua privacy di massimo lusso su doppio megayacht,(uno di Marina, uno di Pier Silvio). Ma anche i due augusti per-sonaggi si stanno sottoponendo ai sacrifici richiesti a tutti gli ita-liani; infatti, per rilanciare la nostra economia, Marina, Maurizio(Vanadia), Gabriele, Silvio Jr, Pier Silvio e Silvia (Toffanin) giranocompletamente firmati, testimonial multimarche di vestiti, bor-se, scarpe, abiti per piccini, non tralasciando cantieri navali (del-le loro barche) e ristoranti (appena frequentati).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ex oligarca Khodorkovskijè in carcere da sette annidopo uno scontro col CremlinoLo abbiamo incontrato

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

NICOLA LOMBARDOZZI

MOSCA

Un sorriso dietro alvetro blindato.Mikhail Kho-dorkovskij usa almeglio l’unica arma

che gli è rimasta dopo sette annicarcere: quell’aria scanzonata eirriverente che tanto irrita il suopiù ostinato nemico, il premierVladimir Putin. L’oligarca ribel-le mostra il pollice alzato, conti-nua a sorridere ai suoi avvocati,agli agenti in divisa nera che sor-vegliano la sua gabbia di impu-tato, all’anziana signora cheogni mattina di udienza si fa tro-vare in aula e che ogni volta gli ri-volge un flebile applauso e unmormorio di benedizioni.

La cella, i lavori forzati in Si-beria, la minaccia di un’altralunga condanna, non hanno la-sciato segni visibili su questoquarantasettenne ex miliarda-rio diventato una bandiera del-la fragile opposizione russa. Ar-riva in manette al terzo pianodel tribunale distrettuale Kha-movnicevskij sulla riva orienta-le della Moscova.

SEGUE NELLE PAGINESUCCESSIVE

“Io,

Putin”prigioniero

di

Page 2: “Io, diPutin” · Fumo e ironia arriva l’anti-manuale del vizio Scienza Cavia umana per un virus informatico Interattività Tecno iPad e dintorni Acer rilancia con l’e-reader

R2MONDO■ 44

VENERDÌ 28 MAGGIO 2010

la RepubblicaL’INTERVISTA

È in carcere da 7 anni, accusato di evasionefiscale. Ricchissimo, alla guida di un colossodel petrolio, ha perso tuttodopo esserediventato il peggior nemico di Putin

Adesso lancia un appello:

“Restituite la democrazia al mio Paese”

secondo i suoi sostenitori, Putingli avrebbe promesso per il suoimpegno politico e per i suoi fi-nanziamenti ai movimenti di op-posizione. Tesi, quella di un pro-cesso politico, confermata pro-prio ieri in aula da Mikhail Kasya-nov ex premier russo nella primapresidenza Putin “licenziato”proprio per dissidii sulla gestionedegli oligarchi.

E, sempre pensando a Putin,Khodorkovskij continua a sorri-dere. Assiste alla consegna daparte dei suoi avvocati delle ri-sposte alle domande che gli ab-biamo fatto arrivare in carcere.Dice a gesti che le ha scritte lui apenna, ci fa capire che non vedel’ora di poter parlare di persona,quando tutto questo finirà.

A vederla, sembra in gran for-ma ma come si sente dopo setteanni di carcere?

«La prigione in genere, e le pri-gioni in Russia in modo particola-re, non sono resort di lusso. I de-tenuti sono chiusi in celle moltopiccole e non è per niente diver-tente. La cosa più difficile è starelontano dalla famiglia. Sono di-ventato un “nonno di penna”, houn rapporto epistolare con i miei

familiari e ho permesso ai miei fi-gli di andare a scuola e a mia figliaall’università. Mia moglie e i mieigenitori mi stanno aspettando dasette anni. Il loro sostegno, però,continua a infondermi coraggio,a difendere la mia reputazione e amantenere saldi i miei principi».

Per la prima volta in questalunga vicenda ha deciso di difen-dersi in aula raccontando la suaverità, lanciando le sue accuse al

governo. Che voto dà alla sua ar-ringa difensiva?

«La nostra linea difensiva noncrede nell’imparzialità della Cor-te che, circa un anno fa, ha dovu-to interrompere il processo poi-ché il pubblico ministero nonaveva indicato la fonte della de-nuncia né supportato l’accusacon dei documenti. Mi dica, chipuò aver formulato queste accu-

se assurde secondo cui 350 milio-ni di tonnellate di greggio sareb-bero state “rubate”? Nessuno haconfessato. Questo “processofarsa” continua ancora».

La sua sembra sempre più unaquestione personale con Putin.Il presidente Medvedev è riusci-to fino ad ora a prendere le di-stanze da una vicenda giudizia-ria pur ingombrante e clamoro-sa come la sua. Si aspetta qualco-sa di positivo dal Cremlino?

«Il mio processo non può esse-re considerato un mero fatto per-sonale poiché l’intera comunitàgiuridica e quasi la metà della po-polazione appartenente alla fa-scia più istruita e attiva ne osservale evoluzioni da ben sette anni.Questo processo mostra il conte-sto nel quale il business opera inRussia e rappresenta un chiaroprecedente di “nichilismo giuri-dico”(citazione da un discorsocritico sulla giustizia russa dellostesso presidente Medvedev,ndr). Il sistema russo rispetterà lalegge? Non lo so. Lo spero».

A leggere ogni giorno le crona-che dei giornali, Medvedev e Pu-tin sembrano sempre in disac-cordo su quasi tutti i grandi temi,

dallo spazio da concedere all’op-posizione, alle riforme dell’eco-nomia. Crede sia vera polemica osolo gioco delle parti?

«Credo che le differenze traMedvedev e Putin attengano aduna questione meramente stili-stica. Putin preferisce rapportar-si con l’opinione pubblica attra-verso gli strumenti della paura edell’oppressione, mentre Med-vedev preferisce il dialogo e la tra-sparenza. Non ho avuto molteopportunità di valutare Medve-dev come politico indipenden-te, ma mi sembra che il suo stilesia più moderno».

Putin ha già fatto sapere cheintende ricandidarsi comepresidente. Crede che Medve-dev resterà in gioco come pre-mier o che sarà sostituito co-me partner?

«Credo che né Putin né Medve-dev abbiano finalizzato il loro pia-no strategico in vista del 2012».

Eppure qualcosa si sta muo-vendo. Le manifestazioni del 31del mese diventano sempre piùseguite e quasi tollerate. Non èun piccolo ma significativo pas-so in avanti?

«Senza dubbio Medvedev non

(segue dalla copertina)

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

NICOLA LOMBARDOZZI

Ma le porta con leg-gerezza, ringra-zia il poliziottoche gliele toglie,perlustra con lo

sguardo di uno di casa l’aula unpo’ improvvisata, piena di piantee scrivanie scompagnate; più si-mile a un seggio elettorale che al-la sede di un processo. Giunto apochi mesi dalla fine della pena diotto anni, inflittagli nel 2003 perevasione fiscale, Khodorkovskij siè visto raggiungere da un’accusache non pare molto credibile, cheha indignato il presidente ameri-cano Obama e sollevato un’on-data di proteste da parte delle or-ganizzazioni umanitarie di tuttoil mondo. I giudici sostengonoche avrebbe rubato, in cinque an-ni, 358 milioni di tonnellate di pe-trolio alla sua stessa compagnia,la Yukos, secondo colosso petro-lifero di Russia e uno dei più gran-di al mondo. Se fosse ritenuto col-pevole rischierebbe una pena di22 anni e quella morte civile che,

Khodorkovskij

La scheda

GIOVANE COMUNISTAFunzionario delKomsomol (lagioventù comunista)Khodorkovskij usa isuoi contatti nelperiodo dellaperestoijka peremergere assiemead altri nuoviimprenditori

IL SUCCESSONegli anni ’90Khodorkovskijassume il controllodella Yukos, unadelle prime aziendepetrolifere private diRussia. Nel giro dipoco tempo divental’uomo più ricco delPaese

IN DISGRAZIACon la controversafusione tra Yukos eSibneft arrivano iguai. Khodorkovskijviene incriminato earrestato per truffaed evasione fiscaleNel 2005 vienecondannato a 9 annidi detenzione

I giudici dicono cheha rubato alla suastessa compagniaRischia altri 22 annie la “morte civile”che il premier gliavrebbe promesso

“La mia storiadimostra comeda noi, senza unavera opposizione,prosperanopopulismoe corruzione”

“Mia moglie miaspetta. Mi dàcoraggio e mi aiutaa mantenere saldii miei principi”

L’oligarca ribelle

Page 3: “Io, diPutin” · Fumo e ironia arriva l’anti-manuale del vizio Scienza Cavia umana per un virus informatico Interattività Tecno iPad e dintorni Acer rilancia con l’e-reader

■ 45

@VENERDÌ 28 MAGGIO 2010

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙ www.khodorkovskycenter.comwww.themoscowtimes.com

nel sistema. Da un lato, viene im-pedita l’affermazione di una pub-blica amministrazione moder-na; dall’altro, vengono pro-mossi radicalismo, populismoe corruzione. Non vedo un po-sto per me in questo sistema».

Negli anni scorsi l’opinionepubblica internazionale eramolto schierata a suo favore.Adesso che con questo nuovoprocesso rischia di rimanerein carcere per altri 22 anni noncrede che l’interesse attornoal suo caso si sia smorzato? Ese sì, perché?

«Sono grato ai media e all’opi-nione pubblica per la loro atten-zione e il loro sostegno. Il mio ca-so non è importante in quanto ta-le, ma è un simbolo di ciò che staaccadendo in Russia. Fintantoche permane la speranza di uncambiamento, l’attenzione saràgarantita. Sarei molto triste se tut-te le speranze dovessero svanire».

Ha detto di aver sentito nomi-nare per la prima volta Obamaquando, da senatore, perorò nel2005 al Congresso una mozionea suo favore. Adesso il presiden-te degli Stati Uniti sembra moltoimpegnato a ricucire le difficili

relazioni con la Russia. Teme chesi sia dimenticato di lei?

«Non ho manie di grandezzané vorrei diventare il centro ne-vralgico delle relazioni interna-zionali della Russia. Credo che ilgiudice sia incaricato di formu-lare sentenze legittime e impar-ziali. Un sistema giudiziario sa-no è essenziale, prima di tutto,per il mio Paese. Al tempo stesso,però, desidero esprimere la mia

gratitudine nei confronti delpresidente Obama per il suo so-stegno, mentre era senatore eancora oggi per l’attenzione chededica al mio caso».

Tornando ai suoi processi. Co-me è possibile che per sei anni unPaese, comunque sotto i rifletto-ri internazionali, possa tenere inpiedi un castello di accuse che se-condo lei sarebbero tutte assolu-

tamente inventate?«Non avere un riscontro di alto

livello rappresenta un problemaper ogni regime autoritario. Mol-ti ufficiali russi sono davvero con-vinti che la comunità internazio-nale, i media, gli attivisti dei dirit-ti umani siano stati comprati dame o dai loro stessi governi percombattere contro la Russia. Alcontrario, credono che i burocra-ti russi siano onesti professioni-sti. Se si guarda la televisione diStato o si leggono i giornali filo-governativi questo è quantoemerge. Solo Medvedev e il suoteam conoscono davvero il po-tenziale della rete».

Non ha mai riflettuto suqualche errore, o almeno suqualche leggerezza, compiutanegli anni del grande successoeconomico e politico?

«Mi dispiace di averci messotanto tempo per capire che era unmio dovere quello di contribuirea costruire una società civile.Avrei dovuto creare “Open Rus-sia” molto prima, piuttosto chesperare che altri imprenditoricomprendessero l’importanza diaiutare la popolazione. Ho fattomolti errori: grandi e piccoli. Non

credo nei rimorsi: compiere sba-gli, correggerli e andare avanti ènormale per ogni essere umano.Ai posteri la sentenza».

Il suo caso viene letto in Occi-dente come il paradigma dellalotta spietata di Putin agli oligar-chi non controllabili. Agli ultimiresidui del sistema creato dallaliberalizzazione totale di Eltsin.A mente fredda non crede chequegli anni siano stati comun-que deleteri per la popolazionerussa con bruschi arricchimentie spaventoso divario di redditi?

«Il numero delle persone mol-to facoltose è aumentato in Rus-sia negli ultimi 10 anni e molti diloro sono funzionari pubblici.Ovviamente queste personenon sostengono un’opposizio-ne indipendente. Il Paese avevabisogno di questo cambiamen-to? Non ne sono sicuro e in ognicaso non mi permetto di con-dannare nessuno».

Ci racconta la sua spettacola-re ascesa economica, prima inera sovietica e poi subito dopo?

«E’ stato un percorso moltolungo per poter essere riassuntoin una sola risposta. In breve:settore del commercio — ban-

si limita a mere dichiarazioni. Icambiamenti sono evidenti an-che da dietro le sbarre. La societàsta lentamente cominciando a ri-fiorire. La burocrazia, da tempoprepotente per la completa as-senza di controllo, comincia a su-bire alcune restrizioni. Viviamoun momento molto difficile: lasocietà è ancora molto debole el’establishment avverte limita-zioni alla sua onnipotenza. Ri-spetto alla situazione attuale, èimpossibile prevedere qualsiasitipo di scenario».

Se fosse libero punterebbe acostruire un’opposizione nuovao c’è già, nell’arcipelago dei mo-vimenti semiclandestini, qual-cosa da salvare e da rafforzareper costruire un’alternativa alpotere attuale?

«Un’opposizione indipen-dente, influente e responsabile,coinvolta nei meccanismi legi-slativi e di controllo, rappresentauno degli elementi chiave in unoStato democratico. In assenza diuna tale opposizione, taluni mec-canismi diventano a priori ineffi-caci e ciò mostra esattamentequanto accade nel nostro Paese,dove la burocrazia interferisce

cario — petrolifero. Per ogni fa-se della mia ascesa economicaposso documentare l’originedel mio capitale. Infatti, i pub-blici ministeri stanno tentandodi scovare delle “falle” da 7 annie il risultato delle loro ricerche ènoto. Comunque la mia ricettaè: lavoro di squadra, una buonastrategia e un po’ di fortuna. Epiù di 15 anni di duro lavoro».

Ci farebbe i nomi delle perso-ne che hanno acquistato ric-chezze e potere facendola fuoricosì brutalmente dal gioco?

«La lista degli acquirenti degliasset della Yukos è nota. I soste-nitori nell’ombra sono altret-tanto conosciuti».

Tutte le sue dichiarazioni ri-lasciate dal carcere trasudanouna ferrea volontà e un ottimi-smo senza titubanze. Adesso lasua fiducia è integra o si sonoaperte delle crepe?

«Le persone che per me sonoimportanti mi sostengono: lamia famiglia innanzitutto, partedella società russa più istruita einformata dei fatti e molte per-sone per bene all’estero. Nonposso e non voglio deluderli».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I personaggi

VLADIMIR POTANIN

Diventa il capo delgrande gruppo minerarioNorilsk ma vienedestituito nel 2009

ROMAN ABRAMOVIC

Nel mirino dell’antitrustfinisce il colossosiderurgico Evraz, diproprietà del miliardariopresidente del Chelsea

BORIS BEREZOVSKIJ

L’imprenditore russo, unodei primi miliardari delperiodo post-sovietico,vive in esilio a Londra

BADRI PATARKAZISHVILI

Georgiano, nemicogiurato di Putin e miglioreamico di Berezovskij,è morto a Londra incircostanze misteriose

“La nostra societàè debole e il potereavverte limitazionialla suaonnipotenza”

ALLA SBARRA

L’oligarca Kodorkoskijin tribunale: è in carcereda 7 anni. A destrail premier Vladimir Putin