GIORNALINO MENSILE N° 250 – SETTEMBRE 2013

REDATTO CON GLI OSPITI DELLA FONDAZIONE

“CARD. GUSMINI” di VERTOVA , VIA SAN CARLO, 30

SERVIZIO ANIMAZIONE

TEL 035/737613

FAX 035/737660

animazione@piacasa.it

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L’Associazione Volontari e Sostenitori

dell’Hospice di Vertova – ONLUS

organizza presso la sala riunioni dell’Hospice

degli incontri di meditazione con la volontaria Silvana.

Ogni incontro è ripartito in 2 sessioni di 45 minuti ciascuna:

il lunedì 1° sessione dalle 20,00 alle 20,45

2° sessione dalle 20,45 alle 21,30

il mercoledì 1° sessione dalle 13,00 alle 13,45

2° sessione dalle 13,45 alle 14,30

1° sessione:15 minuti lettura, 15 minuti consapevolezza e respiro, 15 minuti meditazione seduta silenziosa

2° sessione: 15 minuti meditazione camminata silenziosa e 30 minuti rilassamento.

Si potrà partecipare anche ad una sola sessione rispettandone

però l’orario d’inizio.

La puntualità ed il silenzio saranno requisiti indispensabili.

Gli incontri sono aperti a chiunque frequenti la Fondazione.

CALENDARIO INCONTRI MEDITAZIONE 2013

LUGLIO: 10, 15 e 29 AGOSTO: 7 SETTEMBRE: 4, 9, 18 e 23 OTTOBRE: 9, 14, 23 e 28 NOVEMBRE: 6, 11, 20 e 25 DICEMBRE: 4, 9 e 18

Quest’anno il Comitato Promotore

della Settimana D’Argento

e l’Associazione Commercianti

Arte e Mestieri di Vertova

hanno voluto realizzare un opuscolo dal titolo

“Notèr teedèi”.

L’opuscolo raccoglie alcune composizioni in dialetto e in

italiano del nostro poeta Marino Ranghetti, oltre alla

“Filastròca di teedèi” scritta l’anno scorso in occasione della

prima Sagra di “ol de di teedèi” il piatto tipico Vertovese. Le

composizioni:

Èrfa;

Flash dal paese di Vertova;

In Cavlera;

Sui prati del Monte Cavlera;

La Clòca;

La Càscia Mòrta

sono di sicuro interesse culturale per quanto riguarda le nostre

tradizioni, la nostra terra, le nostre radici….

Lo potete trovare nelle Biblioteche di Vertova, Colzate, Fiorano e

Gazzaniga.

Oppure potete passare in animazione: ne sono rimaste alcune

copie! In animazione troverete anche le simpatiche grembiuline

stampate con il logo dei “teedèi”!

ECO DI BERGAMO, 20 agosto 2013

L'Hospice di Vertova si amplia: passa da otto a dodici posti letto

Il territorio chiede più assistenza sul fronte sulle cure palliative, quelle terapie rivolte ai pazienti in fase avanzata di malattia, quando questa non risponde più ai trattamenti mirati alla guarigione e la prognosi di vita è infausta.

I pazienti afferiti negli Hospice Residenziali della provincia, nel triennio 2009-2011, sono stati 498 e, solo nel 2012, 335. Anche i ricoveri negli Hospice Sanitari hanno fatto registrare una tendenza continua alla crescita, passando dai 685 del 2010 ai 798 del 2011. Tutto ciò rispecchia il dato lombardo in cui si stimano 45.000 casi potenzialmente bisognosi di cure palliative in un anno, di cui 29.000 riferibili a pazienti neoplastici.

L'ampliamento da 8 a 12 posti letto all'Hospice di Vertova ha rappresentato, quindi, un'importante risposta alle esigenze di cura del territorio, voluta dalla stessa Regione Lombardia, che ha ribadito la necessità di adeguare l'indice di posti letto allo standard nazionale di 0,4 p.l. ogni 10.000 abitanti.

«Questo ampliamento ci sta permettendo di continuare con maggiore efficacia sulla strada intrapresa quando l'Hospice ha preso vita», evidenzia Melania Cappuccio, direttore sanitario Fondazione Ips cardinal Gusmini Onlus di Vertova. «Il nostro obiettivo è fornire un servizio residenziale volto a migliorare la qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie, quando si trovano ad affrontare malattie inguaribili, sia attraverso il sollievo dalla sofferenza, identificando e trattando il dolore, sia gestendo le altre problematiche presenti, di natura fisica, psicofisica e spirituale».

«L'Hospice è un sostegno continuo e attento, ha le caratteristiche di una casa, non spezza le abitudini del malato e non è un'alternativa alla famiglia. Il nostro è stato ed è tuttora una risposta essenziale ai bisogni territoriali, in quanto non vi era una struttura residenziale

per la terminalità e il trattamento del dolore nella Val Seriana. Rapportandoci da subito con i diversi professionisti che avevano in carico i malati terminali, ci siamo fatti conoscere in tutto il territorio della Valle e della Provincia, aprendo delle linee di comunicazione proseguite con la formazione in cure palliative che svolgiamo regolarmente anche per i professionisti sanitari esterni alla nostra struttura». La Fondazione Gusmini è anche sede di una Residenza Sanitaria Assistenziale che ha aderito al progetto «Giobbe», promosso dall'Associazione Giobbe-Bergamo e dall'Asl. L'iniziativa, che ha l'obiettivo di formare il personale delle Rsa sul fronte di una migliore gestione della problematica dolore nei pazienti anziani e che vede impegnata in prima linea la stessa dottoressa Cappuccio, punta a coinvolgere progressivamente tutte le residenze sanitarie della provincia.

L'Hospice della Fondazione Gusmini di Vertova è una struttura particolarmente confortevole, immersa nel verde di un giardino. Le camere da letto, pur avendo tutto ciò che necessita per una degenza ospedaliera, sono arredate come una casa: TV, prese di corrente, frigorifero per le piccole necessità, bagno personale. Gli spazi comuni sono ampi e funzionali. Il bagno assistito è caratterizzato da una vasca ad ultrasuoni che garantisce l'igiene rispettando il pudore degli individui e non creando dolori inutili. L'équipe che opera nella struttura si sottopone a una formazione continua e mirata ai bisogni di questi malati, è supportata da riunioni mirate alla gestione dello stress e beneficia di incontri con lo psicologo. Le cure prestate sono quelle promulgate dalla Sicp e tutti i medici hanno conseguito il Master in Cure Palliative, per cui lo staff medico completo fornisce assistenza 24 ore su 24, 7 su 7 giorni. Il personale dell'Hospice svolge anche un servizio di cure palliative a domicilio, permettendo al paziente e alla famiglia di essere seguiti anche in setting diversi.

«La nostra filosofia si basa su umanità, empatia e competenza sanitaria, con un aggiornamento continuo e attento», continua Cappuccio. «L'umanità delle cure offerte, centrate sul malato e sul

soddisfacimento dei suoi bisogni, anche piccoli, che fanno sentire il paziente e la sua famiglia importanti e parte attiva del processo di cura e assistenza. L'empatia che si manifesta da parte di tutta l'équipe e che viene ulteriormente amplificata dai volontari che sono presenti costantemente e rendono ancora più familiare l'ambiente.

Tutto ciò con la competenza tecnica e professionale del personale medico, infermieristico, ausiliario, dello psicologo e dell'assistente sociale».

«L'obiettivo fondamentale è la cura del dolore e di tutti i sintomi che disturbano il malato, non solo fisici ma anche psicologici, con un'attenzione alla spiritualità e alla religiosità dell'individuo. È questo mix a fare davvero la differenza, a garantire la migliore qualità di vita e a permettere un vero "accompagnamento" alla morte, guardando, ascoltando e facendo qualcosa di concreto per i malati e le loro famiglie».

«È importante ricordare - conclude la dottoressa Cappuccio -, che se questo è stato possibile lo si deve in primis alle scelte del CdA della Fondazione, presieduto dal dott. Stefano Testa. I rilevanti investimenti messi in campo, sia strutturali che in termini di risorse umane, evidenziano la sensibilità e l'attenzione riposta nei confronti dei pazienti e delle loro famiglie, nel pieno rispetto dello spirito solidaristico che permea le finalità della Fondazione Ips cardinal Gusmini». «Siamo consapevoli che ancora molto è necessario per far conoscere questi servizi e cambiare l'opinione comune secondo cui, nelle fasi finali della vita, si debba rimanere impotenti ad aspettare l'exitus, oppure che fino all'ultimo ci si debba accanire, praticando terapie inutili e che al contempo possono causare sintomi e dolore. Per questo motivo, dopo l'apertura dell'Hospice, pensiamo di non doverci fermare, ma di continuare senza posa a parlare di dolore e cure palliative, a essere aperti verso il territorio, la popolazione e tutto il personale sanitario, cercando quelle linee comunicative che sono necessarie e fondamentali per "morire senza dolore"».

5 aprile

Le cure palliative. “Non è sufficiente

aggiungere giorni di vita, bisogna aggiungere vita

ai giorni che rimangono”

22 aprile Dolore intrattabile o dolore curabile.

Corso base: fisiologia, valutazione

e trattamento del dolore oncologico

27 maggio Dolore intrattabile o dolore curabile.

Corso avanzato: i farmaci oppiacei, la rotazione

e la ricerca dell’efficacia della cura

13 settembre “Life beforedeath”: l’importanza

di cura della sintomatologia Palliativa

ore 8.45-13.00/14.00-18.00

I corsi avranno luogo presso la Sala Polivalente

della Fondazione I.P.S. Card. G. Gusmini ONLUS,

via San Carlo, 30 – Vertova (Bg)

evento realizzato con il contributo dell’ Associazione Volontari e Sostenitori

Hospice Vertova

Associazione

Volontari e Sostenitori

Hospice Vertova ONLUS

Fondazione I.P.S.

Card. G. Gusmini

Vertova ONLUS

PERCORSI

NELLE

CURE

PALLIATIVE

2013

Relatori

Dr. M. Zago

Inf. T. Favretto

corsi ECM per tutte le professioni

8 crediti

ad incontro

segreteria organizzativa

Fondazione IPS Vertova

Tel. 035/737609-611 Fax.035/720470

FONDAZIONE I.P.S. Card. Gusmini, Vertova

UN RICONOSCENTE GRAZIE A……

Una volontaria € 10 Un parente di casa serena € 50 Mirella € 150 Ernestina € 10 Antonella Rodigari € 15 Marisa e Renato € 10 Associazione Pescatori Media Valle € 100 Una volontaria € 35 Fulvio € 10

GRAZIE DI CUORE ANCHE A: Gruppo Folk Horenac della Slovacchia che, grazie al gruppo

Lampiusa di parre, hanno offerto ai nostri ospiti uno spettacolo eccezionale;

Gruppo Alpini Vertova-Colzate per averci invitato al concerto della fanfara dei Congedati della brigata Alpina Tridentina;

Gruppo Fratellanza per averci invitato a trascorrere una bellissima giornata in Valcanale;

Corpo Musicale Vertova per averci riservato i posti per assistere al Concerto di san Lorenzo;

Terri per la cordiale accoglienza e l’ottimo pranzo offerto il giorno in cui siamo stati invitati nella sua casa in Valdegrù;

Gruppo Parrocchiale Solidale di Colzate per aver organizzato la supertombolata con ricchi premi e l’abbondante merenda: i nostri ospiti sono stati felici di partecipare;

I volontari del Gruppo “Amici di Velia” che ci hanno invitato alla Madonna della Castagna offrendoci così l’opportunità di trascorrere al fresco ed in allegria alcune ore;

Gli amici gestori del Centro Sportivo Rodigari per aver messo a disposizione le attrezzature per la gara di pesca, per l’ottimo pranzo, per i regali e per il prezzo di favore;

Ass.Pescatori Media Valle ed i volontari che ci hanno aiutato ad organizzare e a gestire la gara di pesca, donandoci anche un prezioso contributo;

per le feste di compleanno e le merende i favolosi musicisti e cantanti che hanno animato: Giulio ed Amadio, Elia, I Musi-canti della Valbrembana;

Nella e tutte le “sciure” del gruppo “caronsèi e teedèi” per averci preparato e regalato 500 ravioli.

C’è posta per noi……

31 Agosto 2013

Carissimi lettori de L’Arcobaleno,

il mio grazie profondo e sincero va innanzitutto a tutte quelle persone che, attraverso la mia famiglia, Valeria e Luisa, ci fanno arrivare il loro affetto e i loro saluti fin quaggiù. Grazie perché anche se siamo lontani, a mio parere, è bello e fa bene continuare a mantenere i contatti e sentire che qualcuno ti sta pensando e sta pregando per te. Il pensiero a tutti voi ovviamente non manca mai, la preghiera anche, e la speranza è che ognuno di voi possa camminare sulla propria strada, a volte faticosa, ma sempre con una grande speranza e una grande gioia dentro, con gli occhi rivolti verso l’altro… Immagino i colleghi e il Consiglio di Amministrazione impegnati, ognuno nella propria professione, nella continua ricerca di migliorarsi e di migliorare il proprio reparto e il proprio servizio, immagino gli ospiti pronti a riprendere le normali attività dopo l’estate, immagino i volontari intenti a ricominciare o a continuare il loro prezioso servizio di vicinanza e di aiuto, immagino i Vertovesi e tutti gli altri lettori immersi nella vita di ogni giorno, con l’augurio che tutti abbiano avuto la possibilità di concedersi una piccola “vacanza” o un piccolo momento ristoratore. In questi tre mesi molte cose sono successe, molte le situazioni, a volte strane (per il modo di vivere la nostra vita fin d’ora) e delicate, che ci siamo trovati a vivere, ma soprattutto moltissime le persone e le realtà conosciute che piano piano ci hanno permesso di entrare un po’ di più, ma sempre in punta di piedi, in questa realtà. La lingua migliora e questo ci aiuta ed essere più pronti e più vicini a chi chiede un aiuto. In particolare nei nostri compiti c’è quello di occuparci della caritas parrocchiale, di quelle persone e famiglie della parrocchia che, in svariate forme, hanno bisogno di una mano. Stiamo muovendo i nostri primi passi, ancora accompagnati, in questo delicato ma prezioso mondo. Il sabato e la domenica siamo disponibili per le attività parrocchiali e fino ad ora ce ne sono state molte: giorno dell’anziano, giornata della caritas, giochi con le famiglie dei bambini della prima comunione, weekend in tenda con i chierichetti e i giovani…. e molte altre cose!! Grazie alla vicinanza dei bambini dell’appoggio scolastico abbiamo la grande opportunità di conoscere le loro famiglie, le loro speranze, le loro attese ma anche le loro fragilità. Ogni occasione è davvero preziosa per esserci, per condividere, per far sentire loro la nostra presenza. Spesso ora possiamo fare solo quello, ma ci auguriamo che ogni giorno sia quello buono per aiutarli.

Anche qui ho il mio piccolo momento che condivido con gli anziani: il venerdì pomeriggio, insieme alla Madre della Parrocchia incontriamo le persone della “terza età” o maggiore età come li chiamiamo qui affettuosamente. Si prega, si dona loro qualcosa di caldo e alcuni alimenti che saranno utilissimi nelle loro case. Non poteva mancarmi il momento della “Creatività” e di “Mani di fata”. Il lunedì pomeriggio infatti con le donne e madri della Parrocchia ci si ritrova per fare anche quello!! In realtà anche qui questo è il mezzo per arrivare al fine: un momento di ritrovo e di confronto, che spesso a loro manca, e un modo di risparmiare volta per volta un pò di denaro che viene poi ridistribuito alla fine dell’anno. Nicola oltre ai progetti prima citati ha altri due progetti che lo impegnano molto: la pastorale penitenziaria e il laboratorio di sedie a rotelle. Con quest’ultimo l’obiettivo è aiutare una cooperativa dove lavorano persone disabili ed ex detenuti nella realizzazione di sedie a rotelle “su misura”. In questo caso le donazioni raccolte in Italia hanno il doppio scopo di permettere a chi produce di avere una vita dignitosa e di autofinanziarsi e a chi acquista di avere un aiuto economico nel caso in cui non si possa permettere l’intera spesa. Per la parte che riguarda il carcere, il compito di Nicola è quello di aiutare i detenuti nel settore della produttività. Si dà loro infatti la possibilità di lavorare realizzando mobili, manufatti in legno, in ferro, scarpe, palloni e prodotti di artigianato. In particolare stiamo appoggiando il progetto delle fasce per neonati e bambini e da poco abbiamo sostenuto la realizzazione di braccialetti. Per chiunque avesse voglia di aiutarci a sostenere il progetto delle fasce può contattarci direttamente via mail o contattare il Centro Missionario di Bergamo, per i braccialetti a breve vi aggiorneremo!! Nel mese di agosto abbiamo sperimentato ancora di più cosa vuol dire accogliere. Numerosi infatti sono stati i gruppi che dall’Italia sono arrivati in Bolivia per fare un esperienza di volontariato. In particolare abbiamo accolto il gruppo di giovani provenienti dal Centro Missionario di Bergamo per tre settimane. Tra questi giovani c’era anche Denise Gualdi, nostra ex collega e volontaria di Semonte, che è già alla sua seconda esperienza. E’ stato bello condividere con loro la nostra idea di Missione, la nostra scelta e il nostro stile di vita. Giorni intensi, dove le difficoltà non sono mancate, ma che, ne siamo sicuri, hanno lasciato nel cuore di questi giovani amici il vero senso della Missione. Mi piacerebbe farvi toccare con mano la bellezza e la semplicità di questa terra e di questa gente: i sorrisi dei bambini, la stretta di mano di un padre di famiglia, l’abbraccio di un anziano, la serenità e la tranquillità con le quali si affronta anche la giornata più nera… per ora mi limito a raccontare a parole, sperando possa arrivarvi anche solo qualche briciola di questo mondo!! Vi abbraccio tutti… con infinito affetto….

A presto…Manuela e Nicola Grazie ragazzi…..alla vostra stupenda lettera risponderemo sul prossimo numero!

Le rubriche redatte con gli ospiti ed i residenti della nostra Fondazione

Amici Miei….dalla CPA-CPM

AGOSTO E LA NOSTRA ESTATE MONDANA …..Abbiamo raccolto qualche impressione riguardo al mese di Agosto appena trascorso: Monica dice che per lei rappresenta una stagione più libera in cui ci si può sbizzarrire partecipando alle feste, ai giochi e trovandosi tutti insieme per raccontare cose allegre e divertenti… ….. magari andando anche a mangiare fuori con le sue sorelle alle feste di paese. Per Mariangela agosto rappresenta la piscina, le grigliate, le angurie mangiate in giardino e, adesso che non sta molto bene, le feste organizzate qui in struttura. Ad Agosto ha iniziato ad andare a San Patrizio, la prima volta a servire ai tavoli, la seconda preparando anche i caffè e le bibite insieme alle volontarie. Oltretutto sta anche andando in montagna… ad esempio la camminata fatta in questi giorni è stata al Tonale, dove sono saliti con la cabinovia e hanno poi camminato un’ora circa. Tornando indietro dal rifugio Presena hanno preso la pioggia, ma ormai sulla via del ritorno son saliti sul pulmino e si sono fermati poi a cena al ristorante. Mariangela è molto soddisfatta anche del fatto che da quest’estate riesce ad uscire anche da sola, oltre che in gruppo. Secondo Lorenzo agosto rappresenta la libertà di fare quello che non si può fare in inverno: passeggiare, andare in piscina, andare sulla pista ciclabile, fare grigliate…

Emanuela ci racconta di come prima, in pianura, soffrisse il caldo: abitando ora in collina le sembra di essere in vacanza perché c’è un clima un po’ più fresco! Per lei è stata un’estate significativa perché ha iniziato ad uscire sia da sola sia in gruppo: l’anno prossimo punta persino ad andare al mare, anche se non sa ancora dove. Per quanto riguarda l’agosto 2013 ha un ricordo particolarmente piacevole della grigliata, per la quale ha trascorso molto tempo in giardino, della giornata di ferragosto in cui ha partecipato all’anguriata in piazzetta e alla pizzata in giardino. A tutti piace sottolineare una bella iniziativa: alle grigliate abbiamo invitato anche i dottori, i volontari del CAI con cui andiamo in montagna e le volontarie del Santuario di San Patrizio che lassù ci seguono nel servizio al bar!!! Pensando ad agosto Lidia ci dice di come si sente a suo agio in piscina, pur non riuscendo bene a camminare. E’ felice anche del fatto di aver ricevuto in regalo un bastone con cui allenarsi a migliorare la deambulazione.. Dell’estate comunque anche lei ama particolarmente il sole e le passeggiate. Bellissima è stata sicuramente per lei anche la settimana al mare. Per Teresa agosto ha rappresentato un mese di sole e di vacanza in montagna che ha molto gradito. Anche Augusto sostiene che agosto sia il mese caldo ideale per fare vacanze molto rilassanti, in montagna o al mare, ognuno in base al suo fisico. Idem per Sandra, che ha trascorso molti giorni di agosto in vacanza in Val di Scalve, un pò in albergo con gli altri compagni di comunità, un po’ a casa dai parenti!

dalla CRM……….IL GRILLO PARLANTE

L’AMICIZIA… COS’E’ PER NOI

Giuseppe: per me l’amicizia è un sentimento che nasce e che cresce nel tempo. A me capita di avere ancora tanti amici delle scuole e sono amici veri perché quando ti serve una mano ci sono. Poi ho anche amici sposati e quando vado a trovarli mi fanno sempre entrare in casa e mi offrono il caffè. Credo che la loro ospitalità sia sincera. Carmen: per me l’amicizia è un rapporto simbiotico tra due persone che si trovano sulla stessa linea d’onda senza porre limiti alla natura dell’uomo (es. maschio-femmina). In questa simbiosi entrambi gli individui sembrano percepire in anticipo il bisogno dell’altro condividendo comunque anche momenti di allegria e la gioia di stare insieme. Da quando sono stata ricoverata in questa struttura ho riscoperto il valore dell’amicizia vera perché una cara amica d’infanzia, da molti anni sposata a Colzate, viene sempre a trovarmi da quando ha saputo che ero ricoverata presso questa comunità. Egle: per me l’amicizia ha un valore importante anche se devo dire che da quando sono giunta qua come ospite, quelli che si ritenevano miei amici sono scomparsi. Io intendo l’amicizia come un aiuto reciproco, un sostegno a vicenda soprattutto nei momenti brutti. Qui in comunità posso contare su poche persone che mi capiscono e interagiscono con me. Venturina: inesistente l’amicizia per me. Barbara: l’amicizia si basa soprattutto sulla sincerità, quando questa viene a mancare si sgretola una parte importante di essa! Maurizio: io non ho mai avuto amici perché mi tradivano e ho capito che mi facevano solo del male. Sono sempre stato solo con i miei parenti.

All’interno della comunità invece ho trovato persone con cui riesco a condividere molte cose e sto sperimentando quella che dovrebbe essere la vera amicizia. Se fossi in salute, poi, farei volontariato. Monica: per me l’amicizia è una cosa molto importante. Da quando sono qui ho perso tutti gli amici; spero che un giorno ci troveremo tutti insieme e faremo tanto belle cose e non ci lasceremo mai. L’amicizia più bella è quella della mamma perché non ti tradirà mai. Valentina: per me l’amicizia è più importante dell’amore perché l’amore prima o poi si spegne invece l’amicizia vera rimane sia nei momenti difficili che nei momenti sereni. Per me l’amicizia è confidarsi, aiutarsi a vicenda e sostenersi!

COSA MI RENDE ALLEGRO

Maurizio: io sono allegro e felice quando tutto mi va bene, cioè quando tutti i problemi della mia vita si risolvono positivamente. Valentina: ciò che mi rende allegra è il momento in cui faccio teatro per i bambini e loro mi regalano un sorriso. Mi sento realizzata quando riesco ad aiutare gli altri. Nives: mi rende allegra una giornata di sole, andare in vacanza in un posto nuovo, conoscere persone, fare cose semplici. Egle: mi rende allegra ascoltare la musica. Sono contenta quando riesco a svolgere le mie mansioni da sola e non disturbare continuamente il dottore e gli educatori per i miei attacchi di panico. Ho imparato a relazionarmi con gli altri, anche se faccio fatica, senza parlare dei miei malanni. Mi rende allegra aiutare gli altri quando sto bene e fare gossip.

I ragazzi di CRM fanno i pasticcieri!!! Ci consigliano questa: CROSTATA RICOTTA E CIOCCOLATO

INGREDIENTI PER LA FROLLA :

1/2KG di farina bianca + QB per infarinare il piano di lavoro e la teglia 250 GR. di burro freddo 250 GR. di zucchero 2 uova intere + 2 tuorli 1 bustina di vaniglia 1 pizzico di sale ½ bustina di lievito INGREDIENTI PER IL RIPIENO :

500 GR. di ricotta 100 GR. di zucchero 100GR. di cioccolato 2 tuorli + 2 chiare montate a neve 1 bustina di vanillina PROCEDIMENTO PER PREPARARE LA FROLLA:

impastare velocemente tutti gli ingredienti per la pasta frolla e formare un panetto. Riporlo in frigorifero….( si può preparare anche il giorno prima). PROCEDIMENTO PER PREPARARE IL RIPIENO :

setacciare la ricotta, aggiungere lo zucchero, il cioccolato, la vanillina, 2 tuorli ed in ultimo le chiare montate a neve. Amalgamare dal basso verso l’alto per non smontare l’impasto. ESECUZIONE:

riprendere il panetto di frolla, infarinare il piano di lavoro, imburrare la teglia ed infarinarla anche se è antiaderente. Stendere con il mattarello la frolla non troppo sottile. Tagliarla secondo grandezza della teglia lasciando più pasta anche per i bordi. Mettere la frolla nella teglia facendola aderire bene ai bordi. Riporre l’eccesso di frolla nel frigorifero. Riempire con la farcia la frolla, livellarla. Riprende la frolla stenderla ricavandone con l’apposita rondella tagliapasta delle strisce da applicare incrociandole sulla torta. Mettere in forno già caldo a 180° gradi per 45/50 minuti. Quando sarà ben colorita togliere dal forno. Una volta fredda decorare con zucchero a velo….

MI RITORNI IN MENTE……..dal Nucleo Alzheimer

L’ESTATE STA FINENDO….. MA NON PER NOI !!!!

Anche quest’anno stiamo per partire. A settembre andiamo ancora al mare e non vediamo l’ora. L’allegra compagnia del nucleo alzheimer sta per preparare le valigie e, per il quarto anno consecutivo sta per dirigersi in Liguria. All’hotel Sole di Diano Marina si stanno già mobilitando e le camere sono già state prenotate. Gli ombrelloni aspettano solo noi e le nostre cantate! Rosina, Maria, Rosa, Giorgio, Angela e Livia sono pronte a fare il bagno, godere della spiaggia e divertirsi con serate strepitose ….. Rosina si ricorda bene dell’anno scorso… “un’esperienza davvero bella. La sorella di Raffaele che gestisce l’albergo è molto gentile e al ristorante si mangia molto bene. L’anno scorso mi sono molto divertita e non mi perderei mai l’occasione di tornare. Una bella vacanza fa sempre bene e soprattutto questa… mi piace molto.” In effetti il mare è un’esperienza in cui vediamo i nostri ospiti sotto una luce diversa, un’ottica particolare che sottolinea aspetti del comportamento davvero molto distanti dalla normale vita al nucleo. Gli ospiti possono vivere davvero una vera vacanza in totale relax e divertimento. Oltre a questo sono i primi animatori delle serate in albergo, dove proprio i nostri vacanzieri, spesso e volentieri, sono i primi trascinatori delle serate in compagnia. Tutti gli anni la socializzazione con gli altri gruppi in vacanza all’hotel Sole è davvero unica e si creano delle vere e proprie amicizie che sono molto positive per tutti noi. Quest’anno la data è fissata per il 16 Settembre, e quando i bimbi tornano a scuola…i nonni vanno al mare! Con il pullmino della struttura e l’auto di Raffaele ci dirigeremo sulla riviera dei fiori, sperando nel bel tempo, sperando nel caldo sole, sperando nella bella compagnia, ma soprattutto sperando che anche quest’anno sia una fantastica esperienza per tutti gli ospiti e non solo. Gli ingredienti per La buona riuscita ci sono tutti…. Quindi cosa aspettiamo? Facciamo le valigie e partiamo! Carichi dell’esperienza dell’anno scorso e certi dell’esperienza di quest’anno possiamo tranquillamente dire che :

“ L’ESTATE STA FINENDO……. MA NON PER NOI” !!!!!! UN SALUTO DAL NUCLEO ALZHEIMER…SE CI RICORDIAMO

VI SPEDIREMO UNA CARTOLINA! CIAOOOOOO…

Dal CENTRO DIURNO INTEGRATO

Anche quest’anno l’estate è ormai alle porte e noi del CDI vogliamo ricordare come trascorrevamo le vacanze… Costanzo non aveva tempo per rilassarsi. Lavorava tutto l’anno e quando poteva concedersi un po’ di relax trovava sempre altri lavori da svolgere. Per lui non esistevano le vacanze estive, ma trascorreva volentieri le sue giornate in Ganda, Cavlera o Altino. Luigina ci dice che ogni anno andava al mare con il marito, ma per delle cure a cui il coniuge doveva sottoporsi. Ricorda che non potevano permettersi di alloggiare in un albergo e così pagavano una piccola stanza dove la cucina e il bagno erano in comune con altre persone. Serafina invece ha viaggiato moltissimo. Talmente tanto che non si ricorda più tutti i posti in cui è stata. Ce ne elenca solo alcuni: Spagna, Portogallo, Svizzera, Parigi, Medjugorje, Livigno, Russia. Ci dice che ha visitato questi luoghi bellissimi solo dopo essersi sposata perché prima non poteva permettersi nessun tipo di vacanza poiché i soldi erano sempre pochi. Sergio, al contrario di quasi tutti gli altri ospiti del CDI, andava in ferie anche prima di sposarsi. E ci andava proprio con la sua fidanzata!! Ricorda le romantiche vacanze trascorse a Jesolo. Dopo il matrimonio la sua meta estiva diventò S. Bartolomeo. Ci andava tutti gli anni con moglie e figlie. Ci racconta che la sua bimba aveva iniziato a camminare proprio in spiaggia, baciata dal sole!! Luis e Adele sono gli altri ospiti che hanno viaggiato prima del matrimonio, ma purtroppo da soli e non in dolce compagnia.

Luis, quando viveva in Francia, trascorreva le sue vacanze presso famiglie che ospitavano gli studenti durante il periodo estivo. Adele, invece, ricorda di essere andata una volta in vacanza a Riccione con le suore. Dopo sposati entrambi non hanno quasi più viaggiato. I figli di Luis andavano al mare, ma con la loro zia; mentre Adele dice di aver fatto una sola vacanza a S. Bartolomeo. Marina, invece, è ancora super abbronzata!! Anche quest’anno, è andata in vacanza per ben 15 giorni a Pietra Ligure con marito e figlio. I prima anni soggiornavano per un mese intero e di conseguenza prendevano in affitto una piccola casa. Ultimamente invece preferiscono andare in albergo poiché i costi sono aumentati e il periodo di vacanza ridotto. Dice che ormai conosce tutti, ed ha una bella compagnia di amici. Giuseppe e Giovanna ci dicono che portavano sempre le loro figlie al mare ad Arma di Taggia. Solo una volta si sono concessi una vacanza da soli usufruendo di quelle organizzate dal Comune. Enrica è l’unica ospite che se ne andava al mare a Diano Marina con le figlie lasciando a casa… il marito!! Sostiene che era un’ottima scelta, perché per un mese riposavano entrambi. Concetta conclude la nostra conversazione ricordando le sue vacanza a Jesolo e a Venezia. Tutti gli anni, in compagnia della figlia, ci trascorreva un lungo mese. Di giorno si sdraiava in spiaggia a prendere il sole e di sera usciva con gli amici che puntualmente, ogni anno, rincontrava.

Dopo questa nostalgica chiacchierata vi parliamo delle nostre

VACANZE e delle GITE ESTIVE….

Anche quest’anno quattro ospiti del CDI si sono concessi una vacanza presso il Rifugio Alpini di Cavlera. Chiedo ai nostri vacanzieri come è stato il soggiorno al Rifugio. Luis: “favoloso! Sarei rimasto in Cavlera un mese intero!!! Voglio ringraziare tutti gli alpini per la calorosa accoglienza ed in particolare Gianni per il servizio cucina... una bontà!!” Serafina: “mi è piaciuto tanto! Passavo la maggior parte delle giornate in compagnia di Gesuina e facevamo dei grandi tornei di scopa. Il mangiare era davvero troppo buono! E anche i letti erano comodissimi.. quanti bei sogni!!” Costanzo: “la vacanza è stata davvero molto positiva! Per una settimana ho liberato la mente da qualsiasi pensiero! Tutti i giorni mi sono fatto delle belle passeggiate fino alla chiesetta! Grazie a tutti gli alpini per l’ottima ospitalità!” Elio: “bene!, bella vacanza. Cavlera è molto più bella di Bondo di Colzate dove io ho una cascina. Sono stato proprio tranquillo e beato e nessuno mi ha mai disturbato. Tutti i giorni mi leggevano il giornale, prendevo un po’ di sole, mangiavo le prelibatezze che Gianni ci cucinava e, dopo una pennichella, facevo qualche passeggiata. La sera dormivamo presto perché eravamo davvero stanchi!”

Insomma, non ci resta altro che dire…

EVVIVA EVVIVA IL REGGIMENTO, EVVIVA EVVIVA IL CORPO DEGLI ALPIN!!!

In particolare GRAZIE al GRUPPO ALPINI VERTOVA-COLZATE!

Il 19 agosto alcuni ospiti del CDI hanno avuto la fortuna di recarsi alla cascina di Maria Teresa in Val de Gru

Chiedo loro come hanno passato questa giornata in mezzo alla natura…… Enrica: “benissimo! Il cielo al mattino era limpido e così siamo stati nel cortile davanti casa per respirare un po’ di “buona” aria. Ho trascorso davvero una piacevole giornata in ottima compagnia. Bellissima anche la fontana che ti accoglie appena si arriva in Valle e la chiesetta di San Salvatore! Ho solo avuto paura di cadere in qualche burrone durante il viaggio di andata e di ritorno!”

Sergio: “che bella giornata! Grazie a Maria Teresa per tutto, ma soprattutto per il pranzo davvero squisito!! Il menù era proprio tipico: polenta, ciareghì, cornetti e… tanto formaggio e salame nostrano! Complimenti davvero per la calda accoglienza!”

Marina: “bellissima esperienza. Avevo mangiato talmente tanto che il pomeriggio mi ero appisolata sul dondolo. Il momento più bello è stato quando ci siamo recati alla chiesetta ed, aprendo uno sportellino del campanile, ho potuto suonare la campana. Grazie a Maria Teresa che ci ha permesso di passare questa giornata immersi nel verde e nella tranquillità!

Il 27 agosto ci siamo recati al Centro Sportivo Rodigari di Valbondione per l’annuale gara di pesca

Ecco cosa ci racconta Adele: sono stata contenta di essere andata in gita a Valbondione e soprattutto di aver partecipato alla gara di pesca. Il presidente dei pescatori mi ha seguita ed aiutata…sono stata felicissima quando la trota ha abboccato…! La mia trota pesava 335 grammi: non era la più grossa e perciò non ho vinto la gara ma, come si usa dire, importante è partecipare! Dopo la gara siamo entrati nel ristorante e ci siamo accomodati. Il pranzo è stato ottimo e la pasta con il ragù fatto in casa è stata deliziosa. Gustosi anche gli spiedini con polenta e patatine….buonissimo il gelato. I gestori sono stati molto gentili ed affettuosi: ci accolgo ogni anno con cordialità e ci viziano. Eravamo in cinquanta ed è stato bello stare tutti insieme. Siamo stati anche fortunati perché ha piovuto solo mentre mangiavamo. Grazie di cuore a tutti: pescatori, volontari, personale in accompagnamento e gestori del Centro…grazie!

Da CASA SERENA: gli ospiti ci hanno raccontato……

LA RICERCA DELLA FELICITA’

Rosa F.: “felicità sarebbe essere ancora a casa con la mia famiglia. La felicità bisogna cercarla nelle piccole cose. Anche la visita di un parente o di un amico può renderti molto felice”!

Gesuina F.: “io ho trovato la felicità nella famiglia. Ho sposato un uomo che mi voleva davvero molto bene, abbiamo avuto dei bellissimi figli e, nonostante qualche litigio, ci siamo sempre amati. Voglio augurare a tutti una vita piena di felicità, soprattutto ai giovani. Spero che ognuno di voi trovi la sua anima gemella con cui costruire una solida famiglia.”

Mea F.: “puoi trovare la felicità nella famiglia, nell’avere un marito bravo, buono, calmo, con il quale non litigare. Per me è stato così: ho trovato la felicità grazie a mio marito e ai miei figli. Erano tempi duri, ma si era feliciti perché in famiglia si andava d’accordo.”

Angela M.: “la felicità è quando si ottiene ciò che si desidera. Io ho trovato l’amore, un uomo che mi voleva bene e che mi ha sempre protetto. Nella vita bisogna accontentarsi di quello che si ha. Se guardi troppo lontano e desideri quello che non puoi avere, non sarai mai contento. Un proverbio dice: chi si accontenta gode!”

Virginia G.: “per me la felicità significa avere fede, credere profondamente in Dio e vivere secondo i suoi comandamenti. È importante anche sapersi accontentare ed avere una famiglia che ti vuol bene, sulla quale sai di poter sempre contare.”

Maria B.: “sono felice quando sto bene fisicamente. La salute viene sempre al primo posto. Nella vita sono stata felice: sono nata in una grande famiglia, i miei fratelli mi volevano molto bene ed ero molto coccolata, essendo la prima figlia femmina. La vita era più difficile rispetto ad oggi: lavorava solo mio papà ed io aiutavo nelle faccende domestiche, ma, nonostante tutto, eravamo felici perché ci volevamo molto bene e ci sostenevamo a vicenda. Anche adesso che siamo anziani io e i miei fratelli ci vogliamo un gran bene!”

Liduina B.: “essere felice per me vuol dire stare bene con se stessi. Non mi sono mai sposata, probabilmente era il mio destino ed io l’ho accettato serena. Ho vissuto sempre con i miei genitori dedicando loro le mie cure e attenzioni. Ripensando agli anni vissuti posso dire di essere sempre stata molto felice.”

….le cronache: il ricordo del CONCERTO DI SAN LORENZO….

Sabato 10 agosto abbiamo festeggiato San Lorenzo. Come ogni anno ci siamo recati in Piazza San Lorenzo per assistere al concerto del Corpo Musicale Vertova. In effetti anche quella sera abbiamo assistito ad uno spettacolo-concerto proposto in forma scenica dal titolo: “il destino dell’umanità” tratto dal più famoso musical “Jesus Christ Superstar”. Il musical racconta dell’ultima settimana di vita di Gesù. Spettacolo bellissimo come musica, canti, balletti, costumi, scenografia…La nostra storica piazzetta addobbata e illuminata stava perfettamente inserita nell’atmosfera dell’opera. Ecco cosa ci dicono i nostri ospiti: Angela: una bellissima serata, piena di gioia e di emozioni! Sono stati bravi tutti e speriamo che anche l’anno prossimo avremo una sorpresa così piacevole. Lino: è stato bello: bravissimi i cantanti, i musicisti ed i ballerini… Rosaria: mi sono molto emozionata e sono stata felice: avevo la pelle d’oca! Bravi tutti. Liliana: non sono un’intenditrice della musica ma questo spettacolo mi è piaciuto moltissimo. Complimenti a tutti… …e per finire: un GRAZIE da parte degli ospiti di Casa Serena al Corpo Musicale Vertova e a chi ha avuto l’idea di proporre questo emozionante musical. GRAZIE per averci riservato i posti ed averci dato l’opportunità di partecipare e vivere questo grande evento!!!!

COMPLIMENTI di cuore!!!

E visto che si è raccontato della GARA di PESCA, pubblichiamo i risultati

Al 1° posto si è classificata la signorina Emanuela L. di c.p.m. che ha pescato una trota di ben 445 grammi!

Al 2° posto la signorina Monica A., sempre di c.p.m. che ha preso all’amo una trota appena più piccola…: 440 grammi!

Il 3° posto se lo è aggiudicato la signora Claudia B. dell’ i.d.r. che ha pescato una trota di 420 grammi!

Bravissimi tutti gli ospiti che hanno accettato l’invito per mettersi in gioco nell’annuale gara di pesca. Sono stati ben 25 i pescatori e tutti hanno avuto la soddisfazione di prendere una trota. Naturalmente ha vinto chi ha pescato la trota più pesante, però nessuno è rimasto deluso perché nelle gare, come nella vita, spesso è la fortuna che decide!!! Complimenti a: Giuseppe B., Giordano M., Stefano S., Lorenzo P., Fabrizio M., Adele P., Rosina M., Serafina G., Rosaria M., Lino B., Elisabhet P., Giuseppe N., Luigi R., Angela V., Domenico M., Valentina M., Venturina C., Giuseppe F., Luciano G., Alberto B.,Fiorenza P., Giorgio M. Abbiamo trascorso una giornata stupenda presso il Centro Sportivo Rodigari di Valbondione, oasi ideale per rilassarsi anche se non si pesca. Tutti ormai sanno della cordialità degli amici gestori: stare con loro è come stare in famiglia! Grazie con tutto il cuore all’Associazione Pescatori Media Valle, presenti anche quest’anno per aiutare, incoraggiare e supportare gli ospiti che hanno pescato. Grazie per la loro generosità…infatti hanno sponsorizzato la gara ed hanno coperto le spese sostenute per l’acquisto delle coppe e delle medaglie in palio! Oltre ai colleghi in accompagnamento un grazie speciale va anche ai volontari…senza di loro sarebbe davvero stato difficile seguire e far star bene così tanti ospiti!

LA FONDAZIONE “CARD. GUSMINI”

L’ASSOCIAZIONE ANZIANI E PENSIONATI

IL GRUPPO FRATELLANZA

IL GRUPPO CARITATIVO

in collaborazione con i gruppi GS Semonte e GAV Vertova

hanno organizzato per

Domenica 1 SETTEMBRE

alle ore 15,00

nella piazzetta antistante la Sala Polivalente

la 23ª FESTA INSIEME

Il tema scelto per questa edizione è LO SPORT inteso come:

condivisione, movimento, integrazione, divertimento, rispetto,

solidarietà, gioco, collaborazione, socializzazione……

Il programma:

CONCORSO TORTE,

GIOCHI PER TUTTI,

LANCIO DEI PALLONCINI con i messaggi,

MERENDA con DEGUSTAZIONE TORTE

Diamo libero sfogo alla fantasia

sia nella realizzazione delle torte,

sia nel preparare i messaggi…

Lo slogan è: “FESTA INSIEME….VINCE CHI NON MOLLA!!!”

Inoltre………………

Il 2, 9, 16, 18, 23, 25 alle ore 15,00:

ATTIVITÀ RISOCIALIZZANTI ITINERANTI

con merende, sgelatate, tombolate, anguriate, cantate….

Il 4 alle ore 9,30:

GITA A BOLGARE…

alla CASCINA-AGRITURISMO ASPERTI

ci troveremo con gli ospiti e volontari della C.D.R. di Nembro

per trascorrere nella natura una giornata particolare e speciale!

Il 5 alle ore 15,00 in animazione

passa a salutarci PADRE MARIA della Missioni di Allipallì

e faremo merenda insieme

il 14:

partecipiamo alla “NOTTE BIANCA”

Il 15 alle ore 15,00 in Sala Polivalente:

ESIBIZIONE del CORO ALPINO VALLECAVALLINA

ed estrazione dei premi della sottoscrizione a conclusione del

progetto della CRI VALGANDINO

per l’acquisto della nuova autoambulanza.

il 19 alle ore 14,30 in animazione:

LABORATORIO DI CUCINA

e alle ore 19,00 in animazione: CENIAMO INSIEME!!!

Il 20 alle ore 15,30:

FESTA PER I COMPLEANNI

animata dal bravo tastierista-cantante

GIAMBATTISTA VEDOVATI

Il 29 alle ore 15,00 presso il C.D.I.:

i volontari dell’Associazione “LA SPERANZA”

organizzano una TOMBOLATA E MERENDA

Continua la stagione di pesca….

….. chiunque volesse acquistare le trote pescate presso il laghetto

Vecchio Mulino di Rovetta, è pregato di comunicarlo entro le ore 9

del venerdì mattina, chiamando uno dei seguenti numeri:

035-737643 035-737617

Qui di seguito sono elencate le date in cui, se il tempo lo permetterà,

i pescatori saranno in azione…… -06/09 -13/09

Grazie a tutti dagli ospiti e dagli educatori

AVVISO/INVITO

AI COLLEGHI EDUCATORI-ANIMATORI

delle C.D.R e C.D.I della nostra provincia

Vi ricordiamo che è possibile prenotare la Mostra Fotografica

Itinerante allestita nella nostra struttura durante la Settimana

D’Argento 2013.

Le fotografie del Concorso Fotografico “Oltre le Stagioni…i

sogni” sono già predisposte su cartoncini colorati e correlate di

didascalia, ecc…

La Mostra è stata prenotata e sarà visitabile:

dal 19 al 30 settembre presso la C.D.R. di ALBINO;

dal 2 al 14 ottobre presso la C.D.R. di CENE;

dal’11 al 24 novembre presso la C.D.R. di BREMBATE

Chi fosse interessato all’esposizione ci può contattare

In animazione al numero 035/737613.

Le animatrici Valeria e Luisa

Alcune ANTICIPAZIONI delle attività programmate

dal Servizio Animazione per il mese di OTTOBRE

Domenica 6 alle ore 15,00 in sala polivalente: la compagnia

teatrale “LE PEONIE” di Montello, presenta la COMMEDIA

DIALETTALE “Vacanze forzate”, a cui farà seguito la

MERENDA

Martedì 8 alle ore 9,30 in animazione: LABORATORIO DI

CUCINA e alle ore 12,00 in animazione PRANZIAMO INSIEME

Sabato 12 per le ore 14,30 ci troviamo in animazione per

recarci in PARROCCHIA alla FUNZIONE in onore della

Madonna del Santo Rosario

Domenica 13 per le ore 13,30 ci troviamo in animazione per

partecipare alla CAMMINATA PRO HOSPICE

Martedì 15 alle ore 15,30 in Sala polivalente: FESTA PER I

COMPLEANNI

Giovedì 24 alle ore 20,15 in sala polivalente: SERATA

DANZANTE

Domenica 27 per le 14,30 ci troviamo in animazione per

recarci al parco del Centro Culturale Testori per la

tradizionale CASTAGNATA in MUSICA

A TUTTI AUGURIAMO

BUONA CONTINUAZIONE

E BUONA VITA!!!

La pagina del buonumore……….

- Immagino che tu sappia che quella è un’ortica …

COSA DISSE???

……La zanzara all’ape: vieni con me a Mosca in vespa?

…..Una mela a una pera mentre giocavano a briscola: pesca!

……Una cassaforte ad un’altra cassaforte: toh….che

combinazione!

…….Un rubinetto guasto lamentandosi: siamo agli sgoccioli!

…….Un canguro: io non ho mai giocato ….in borsa!

… e continuiamo a leggere “Gioppino scarpe grosso e cervello fino”

(libro scritto dall’amico Fabrizio Dettamanti…)

L’OSTERIA DELLA SPERANZA

L’osteria di Zanica era situata nella via centrale del paese, di fianco alla bottega del sellaio, che era il cliente più assiduo. L’oste, un uomo panciuto e completamente calvo, di nome Biagio, se ne stava tutto il giorno accanto al cassetto del denaro, che di tanto in tanto contava facendone dei mucchietti ordinati, mentre la figlia Genoveffa, si occupava dei clienti. Addossato alla parete centrale dell’osteria, il bancone di legno scuro, che aveva l’aspetto lugubre catafalco, che era sempre sporco e puzzava di vino come tutti i tavoli, a cui i clienti sedevano per bere o giocare alla morra. Soltanto se qualcuno ordinava da mangiare, Genoveffa passava rapidamente uno straccio sul ripiano del tavolo prima di deporvi i piatti e i bicchieri, ma questa era soltanto una formalità, poiché per pulire i tavoli del locale ci sarebbe voluta una pialla. Ciò nonostante, l’osteria era diventata abbastanza famosa per via del suo piatto forte, che le osterie dei paesi vicini ancora non sapevano cucinare. L’avrete capito subito che si trattava della “polenta e osèi”. Speranza, la moglie di Biagio, era espertissima nel preparare questa specialità, e spesso i mercanti e i contadini di Urgnano e di Cologno che si recavano a Bergamo per affari, al loro ritorno si fermavano a pranzo nel suo locale. Uno dei clienti abituali dell’osteria era Gioppino, il quale, grazie alla sua astuzia, trovava sempre il modo di farsi offrire un “calicino” da qualcuno. Una domenica, dopo pranzo, egli si presentò per la prima volta all’osteria col vestito regalatogli dal papa e subito fu sommerso da un applauso seguito da una fragorosa risata generale. -Non vi piace questo vestito? – chiese Gioppino, guardando ad uno ad uno tutti i presenti.

Ci fu un attimo di silenzio, poi qualcuno disse :- No, anzi è bellissimo. Ma sarebbe come vedere il mantello di un re addosso ad un asino! Tutti scoppiarono a ridere. Con calma, Gioppino fece alcuni passi in direzione di colui che aveva parlato e, fissandolo negli occhi, disse: - Sarà come tu dici, però se sapessi chi mi ha regalato questo vestito, ci rimarresti di stucco. -Bum – replicò quello – Non dirmi che te l’ha regalato il Papa! – Tutti scoppiarono nuovamente a ridere, ma subito si interruppero perché Gioppino, con un sorriso compiaciuto disse: - Fuocherello! – Quindi, con aria indifferente, andò a sedersi di fianco ad una botte gigantesca che occupava un angolo dell’osteria, mentre tutti i presenti morivano dalla curiosità. -Avanti, Gioppino – insistevano . – Dicci chi ti ha dato quel vestito! – Allora Gioppino, tamburellando la botte con la punta delle dita, fece chiaramente intendere che non avrebbe parlato se prima non gli fosse stato offerto da bere. -Biagio! – gridò finalmente uno dei curiosi rivolgendosi all’oste. – Porta subito un altro bicchiere! - Gioppino, soddisfatto, cominciò a raccontare le sue avventure in Città Alta e tutti spalancarono le orecchie per non perdere una parola. Però, man mano che l’interesse degli ascoltatori cresceva, cresceva anche la sete del narratore, che ogni quattro parole si fermava per dire: -Ho la gola secca e non riesco più ad andare avanti. – Così, al termine del suo racconto, Gioppino si era scolato un quarto di botte e a malapena riusciva a distinguere le facce di coloro che lo attorniavano ormai pieni di ammirazione. -Cantaci una canzone delle tue, Gioppino! Disse ad un certo punto Genoveffa. Tale richiesta fu calorosamente applaudita da tutti e Gioppino incominciò:

“All’osteria della Speranza parabonzi - bonzi bo

c’è da bere in abbondanza parabonzi – bonzi bo e ci penserà Gioppino

a scolarsi tutto il vino dammi da ber biondina dammi da ber biondà.”

Tutti guardarono con larghi sorrisi in direzione di Genoveffa che, a dire il vero era scurissima di capelli, e poi si unirono in coro a Gioppino che aveva già attaccato la seconda strofa:

“Lo diceva San Gennaro parabonzi – bonzi bo

chi non beve è un gran somaro parabonzi –bonzi bo lo diceva Sant’Achille

chi non beve è un imbecille dammi da ber biondina dammi da ber bion…”

Ciac! Uno schiaffo colpì Gioppino sulla guancia destra e pose fine bruscamente alla canzone. Nell’osteria si fece un silenzio di tomba, dal quale emerse la voce del parroco che urlava: -Lascia stare i Santi, Gioppino e voi smettetela di far bere questo ubriacone! – In un attimo il locale si svuoto. Dovete sapere che tutte le domeniche, don Terenzio aveva il suo da fare per far sì che gli Zanichesi partecipassero numerosi alle funzioni religiose pomeridiane. Le donne si recavano in chiesa spontaneamente, ma gli uomini… quelli bisognava andarli a cercare tutte le volte e il parroco, da buon pastore, sapeva bene in quale ovile poteva trovare le sue pecorelle. Pertanto, come ogni domenica, tutti si dovettero sorbire un’ora di predica e Gioppino smaltì la sbornia in chiesa fra i commenti di disappunto delle “pie donne”. Costoro, che all’apparenza erano le comari più devote del paese, durante le funzioni religiose non fecero altro che criticare Gioppino e stabilirono che era loro preciso dovere informare il parroco del suo atteggiamento poco cristiano.

Alla prossima……………!!!

NEL MESE DI SETTEMBRE COMPIONO GLI ANNI I SIGNORI:

Alla C.P.M

Il 05 compie 58 anni Sergio G.

Alla C.R.M

Il 21 compie 48 anni Marina C.

Il 23 compie 44 anni Giuseppe F.

A CASA SERENA

Il 04 compie 85 anni Seconda F.

Il 14 compie 89 anni Bartolomea F.

Il 26 compie 89 anni Carlo B.

AL NUCLEO ALZHEIMER

Il 01 compie 81 anni Angela P.

Il 06 compie 85 anni Alessandro F.

Il 21 compie 88 anni Anna Maria A.

Il 24 compie 75 anni Ermenegilda A.

Il 25 compie 76 anni Giuseppe P.

Il 30 compie 76 anni Francesco Angelo S.

LA FESTA sarà VENERDI’ 20 alle ore 15,30 in sala polivalente

con il cantante tastierista GIANBATTISTA VEDOVATI.

AL CENTRO DIURNO INTEGRATO

Il 09 compie 73 anni Enrica M.

Il 23 compie 82 anni Antonio B.

Il 23 compie 89 anni Rachele C.

Il 29 compie 76 anni Marina S.

LA FESTA sarà LUNEDI’ 23 alle ore 14,30

AL CENTRO DIURNO INTEGRATO con il mitico Claudio Gallizioli

ANDIRIVIENI in FONDAZIONE

Sono stati dimessi ed auguriamo loro buona vita….

Anna B.; Giancarlo C.;

Ubaldo Gregorio C., Giuseppe V.

Sono entrati in Fondazione …

Pietro B., Giovanni G.,

Santo G., Liliana Giuditta M.,

Luigina M., Mario R., Marisa R.

Un cordiale benvenuto!!!

E’ salito alla casa del Padre il signor:

Francesco B.

Ai carissimi parenti porgiamo sincere ed affettuose condoglianze!

Con piacere porgiamo i nostri affettuosi auguri

alla gentilissima Cristina, figlia della signora Mirella Zucca,

che il 10 agosto si è sposata con Luca!!!

Esibizione

CORO ALPINI VALCAVALLINA domenica 15 settembre

presso la SALA POLIVALENTE della Fondazione

alle ore 15,00 A seguire - Estrazione sottoscrizione

C.R.I. VALGANDINO E MEDIA VALLE SERIANA SOTTOSCRIZIONE A PREMI

PER ACQUISTO NUOVA AUTOAMBULANZA Info: valgandino@cribergamo.it

DIRETTORE RESPONSABILE: TESTA DOTT. STEFANO

EDITORE E INDIRIZZO DELLA REDAZIONE: FONDAZIONE I.P.S. CARDINAL GUSMINI ONLUS

VIA SAN CARLO, 30

24029 VERTOVA (BG)

REGISTRAZIONE PRESSO IL TRIBUNALE DI BERGAMO AL NR. 13/10

STAMPATO PRESSO: FONDAZIONE I.P.S. CARDINAL GUSMINI ONLUS