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Anno 11. PISA 5 Giugno 1869. N. 23. IMMIN■ In- PATTI DI ASSOCIAZIONE Per un anno.. ...... Lire 6. Per un Semestre..„....... 3. L-, inserzioni in terza pagina Costano CCI1t. -fi) per riga. Gli avvisi Ceng. 25 per linea e spazio corrispondente. Per un numero separai.. • CCM. 40 PeK un numero arretrato „ . .r: -.. ,O. :,. It .t. ' -- .. . . n - . .. I. :? kyk.. . _ e: . ...t. ■ • '.4". ;;' ''..: ..1". $1, •C 't ' , ,. a .. 4 2 ..;; ....,4, • lì• " : plsA ....SI PUBBLICA. OGNI SABATO AVVO3TENZE Lettere e minoscrin i rigo:intuii Compilazione Si dirigono fratieati ' ale" Direzione in via S. Andrea . Ntn:n. 5 Le associazioni si ricevopo sotto 13o-r- go alla t, brecia PIANNELLI, epréisso Direzione del iornale. as- ble- m- as- ttte Dve LI INTERESSI LOCALI ELEZ110A1 COMUNALI E PROVINCIALI Manifesto La Giunta Municipale dì Pisa Visti - gli articoli 45 alinea 2.0, 49 e 139 della Legge comunale e provinciale 20 marzo 180; Notifica Il Collegio Elettorale del Comune di Pisa è convocato il giorno di Domenica, 13 giugno, per procedere alla nomina si- multanea .di nove Consiglieri comunali e di due provinciali. All' oggetto di rendere più agevole agli Elettori l' esercizio del loro diritto, il Collegio resta diviso in cinque sezioni tre per il primo e due per il secondo mandamento, a ciascuna delle quali so- no assegnati i locali qui appresso indi- cati, cioè: PRIMO MANDAMENTO SEZIONE PRIMA Parrocchie S. Sepolcro S. Martino Carmine S. Maria Maddalena S. Cosiino S. Cristina S. Paolo Nel Palazzo Comunale SEZIONE SECONDA Parrocchie Primaziale S. N iccola, S. Frediano S. Sisto Nella R. Università SEZIONE TERZA Parrocchie S. Michele in Borgo S. Appollonia S. Caterina S. Cecilia S. Pierino S. Matteo S. Marta Conventuale .Nel R. Liceo SECONDO MANDAMENTO SEZIONE PRIMA Parrocchie S. Marco S. Giovanni al Gatano S. Ginst.o Putigna.no S. Ermete Riglione Oratoio S. Piero Nella R. Università SEZIONE SECONDA Parrocchie Madonna dell' Acqua S. Stefano extra Moenia Barbaricina S. Biagio S. Michele degli Scalzi Elettori dimoranti in altri Comuni Nel R. Liceo Nove sono gl' individui da nominarsi per completare il Consiglio Comunale, avendo cessato dall' ufficio i signori Me- cherini dote. Niccolò, Prini cav. Pietro, Pampana Flamini° e Cuppari commend. prof. Pietro, per renunzia, e Pandolfini don, Clemente, Grassini avv. Francesco, Mastiani-Brunacci conte Francesco, Re- gnolt dott. Carlo, Folini cav. ing. Paolo, perché designati dalla sorte, i quali tutti possono venire rieletti. Rimangono in ufficio, oltre il Sinda- co, i signori Ruschi commend. Francesco, Raschi Nenatore Rinaldo, Bugnamtci cav. prof. Francesco. Cuturz cav. doti.Carlo, Ccramelli cav. Lorenzo, hissim Giacomo, .11astzani-sciamanna march. Cesare, Stu- diati cav, prof. Cesare, S'avi senator prof. Paolo, Gallizzali cav. ing. Lelio, Pro!. Gtovanni, Chiesi cav. doti. Tifo, Mie li cav. Francesco, Camici-Ron- cioni avv. Luigi, Fedeli commenti. pro!. Fedele, Della Santa dote. Tito.„.Ruglioni Ulivo, Scolari prof. Saverio, Modigliani Giacomo, Boldrinz doti. Antonio, Buc- chioni Giovanni, Del Seppia ami. Gaeta- no, Bocci Egidio, Banti "lanieri, Garzella Cosimo, Mariani Vincenzo, Fatali Ales- sandro, Zipoli Filippo, Conti Ferdinando q. Gaspero e Collodi doti. ; e nulli perciò sarebbero i voti dati ai medesimi. I consiglieri provinciali che debbono eleggersi sono due, uno per il primo mandamento, in surroga del sig. cav.. dott. Ranieri Simone/li, cessante d'ufficio per- ciò designato dalla sorte, e che può es- sere rieletto, e l' altro per il secondo mandamento in surroga del defunto sig. doti. Paolo Bartalena. Le operazioni elettorali nei locali de- stinati alle respettive sezioni, avranno principio alle ore 8 antitneridiane ed a forma di Legge la votazione sr esegui- sce per mezzo di un primo appello de- gli Elettori nell' ordine della iscrizione sulla Lista, da incominciare immediata- tamente dopo la costituzione dell'ufficio definitivo, e di un secondo appello che non può aver luogo prima d' un' ora do- po mezzodi sempre che sia trascorsa un' ora dal termine del primo. I due appelli e l' intervallo di un'ora fra l' uno e 1' al- tro sono di rigore; non è però vietato di ricevere le schede degli Elettori che si presenteranno in quell'intervallo, fermo stante che dopo il secondo appello nes- suno può essere più ammesso a votare. A cura dell'uffizio comunale verrà tra- smesso a ciascun Elettore il certificato d' iscrizione nella Lista colla indicazione della sezione ove è ammesso a dare il voto, e che dovrà essere esibito alla por- ta di quella per potervi accedere, con avvertenza che se alcuno degli inscritti fosse per qualsiasi motivo privo del cer- tificato suddetto potrà ottenerlo dalla persona che opportunamente si troverà quivi incaricata. In ciascuna delle sezioni dei due mandamenti si troveranno due Urne, l'u- na destinata per la votazione dei consi- glieri provinciali, e l' altra per quella dei Consiglieri comunali. Le schede dovranno contenere tanti nomi quanti sono i consiglieri da eleg- ,rersi e si considereranno come non scritti gli ultimi eccedenti. Il computo generale dei voti per l'Ele- zioni Comunali dovrà farsi all' ufficio della l.a sezione del 1.0 mandamento; quello per le Elezioni provinciali all' uf- ficio della L a sezione di ciascun manda- mento. Pisa, dal Palazzo Municipale li 27 maggio 1869. La Giunta Bianchi Dott. Giuseppe Sindaco Gallizioli Ing. Lelio Folini Iug raolo Assessori Chiesi Dott. Tito i Il Segretario T. PARENTI. Pubblichiamo volentieri la se- guente lista di candidati per le pros- sime sopra annunziate elezioni am- ministrative, la quale sappiamo es- sere consentita da parecchi elettori: CONSIGLIO PROVINCIALE Piga città Conte Francesco, Mastiani. Pisa campagna e Calci Giovanni Mazzetti — Sindaco di Calci CONSIGLIO COMUNALE Conte Francesco Mastiani Dott. Clemente . Pandolfini Avv. Francesco Grassini Oay../tig.~ 1+'-otifti. - Dott. Antonio D' Acchiardi Avv. Antonio Viti - Prof. Gaetano Puccianti Dott. Antonio Parra. Dott. Pietro Malenchini Per il Consiglio provinciale è inutile lo spendere parole a sostenere la candi- datura del Mastiani la quale ha già in- centrato molto favore in paese. La sosti- tuzione del Sindaco Mazzetti al defunto Avv. Bartalena, ci pare opportuna sia perché ricondurrebbe nel Consiglio un rappresentante del Comune di Calci e della Campagna sia perché le prove che il Candidato ha fatte come . Sindaco di quelComune ci assicurano che esso porte- nella rappresentanza provinciale molta competenza sulle cose amministrative. Quanto ai candidati estratti a-sorte dal consiglio comunale noi di buon gra- do li riproponiamo, perchè essi .gia tero di sè buona prova. Le dimissioni poi di alcuni consiglieri ci danno luogo ad introdurre nel Consiglio qualche nuo- vo elemento. Fra i nuovi proposti due: Acchiardi e il Viti fecero parte già del Municipio ove esercitarono l' ufficio loro con molto zelo e capacità. Col Prof Gae- tano Puccianti verrebbe introdotto nel Consiglio un nuovo rappresentante del nostro illustre Ateneo, un cittadino ope- roso e zelante del pubblico bene e un cultore egregio delle scienze mediche. Il Parra è un cittadino spettabile per ricco censo e per cultura, è un patriotta -di antica e salda fede devoto alle idee ge- nerose di civiltà e di patrio risorgimento. Il Malenchini è uno de' giovani più de- gni di considerazione nella nostra città. La parte onorata eh' egli prese alle pa- trie battaglie ci dà, pegno sicuro della sua fede politica. G1' importanti uffizi da lui lodevolmente esercitati in altri niuni- ci affidano della operosità e dello zelo e della sua abilità. amministrativa. Questi sono i non-li delle persone che noi intendiamo proporre nelle prossime elezioni amministati ve, perchè, coineso- pra dicemmo, le sappiamo ben accette a parecchi elettori. E sebbene altre ve ne possano essere del pari meritevoli di es- ser chiamate al nobile ufficio della rap- presentanza provinciale o comunale, noi preghiamo nondimeno i Concittadini no- stri a voler sovr' esse raccogliere i loro suffragi, affinchè non avvenga una dan- nosa dispersione di voti che potrebbe dar trionfo ad una bea ordinata e compatta minoranza la quale certo non sarebbe la vera espressione delle opinioni e del voto del paese 013 1 .0 1111,1E STIOillt FERRATE DELL' ALTA ITALIA Quando l' amministrazione delle Stra- de ferrate dell' alta Italia assunse l' eser- cizio di alcune linee che attrat versgio „la nostra provincia, noi avemmq •.toato lodare alcuni _utili proVvedimenti prqs,i a favore. dei passeggeri ; ora . per ,debi» di giustiiia e per soddisfare. al14 inv49 . „ I che da molte persone ci vien . fatO shh- t biamo notare un inconveniente .che si la r ,• . menta da tutti quelli che .debbono , per-, correre lo stradale Pisa cl.t9 proviene dal nuovo orario che 1' =Mi- nistrazione ha' messo in vigore. L' uffizio principale della Strada ferrata tra Pisa e Pistoia è quello di mettere in comuni- cazione tra loro i numerosi centri di po- polazione che sono disseminati sulla de- stra sponda dell' Arno e di portarli tutti a far capo al porto di Livorno ove sono diretti i principali interessi mercantili delle nostre provincie. Ora l' orario vi- gente è poco o nulla adattò a sdcldisfare a questo ufficio. Per. l' innanzi i treni itt arrivo a Pisa coincidevano sempre con quelli in partenza per Livorno e vice- versa quelli che giungevano da.Livorno continuavano poi da Pisa alla volta di Lucca e Pistoia. Oggi questo accordo è rotto intieramente e coloro che .dallo stradale Pistoia Pisa muovono verso Li- vorno e viceversa debbono quasi sempre far lunga sosta in Pisa e talvolta sono anche impediti di continuare il viaggio con danno gravissimo dei loro interessi. meglio sono soddisfatti. quei, passeg- geri che muovonsi tra le stazioni dello stradale Pisa Lucca che serve principal- mente agli interessi della nostra Provin- cia. A Lucca debbonsi frequentemente recare tutti coloro che abbiano affari con quella Corte d' Appello. Alle stazio- ni intermedie di S. Giuliano , Rigoli e Ripafratta fa capo tutta la popolazione rurale sparsa nelle valli inferiori del Serchio ed anche questo movimento è poco o nulla soddisfatto dall' orario pre- sentementementc in vigore. I treni che partono da Pisa alle 2. 20 poin. e da Lucca alle 2. 30 pom. rompono la gior- nata a mezzo, laonde quegli che si serve di quei treni o parte troppo presto o ar- riva troppo, tardi per dar compimento al- le sue faccende. Il treno che arriva in Pisa la sera alle 10 non potrebbe essere più scomodo per coloro che datò sesto &ì loro affari vogliono ridursi a casa sul far della sera. E se vuolsi una prova del cattivo ordinamento dell' orario di che parliamo basta osservare il gran numera di vetture e . Cavalli che ha ripreso a percorrere la strada Lucca Pisa dacchè le pa.rterize della ferrovia sono così sco- mode pei passeggeri. Noi speriaino che l' inconveniente lamentato debba attri- buirsi alla novità del servizio ed alla poca conoscenza che l' amministrazione ferroviaria dell' alta Italia ha dei notti bisogni, e siamo certi che essa prerriiiro . sa come è di tutto ciò che riguarda' 'n pubblico interesse, si darà pensier6 di riparare sollecitamente, e noi ne facCia mo calde preghiere a quella amministra- zione ed insieme alli onorevole Minilstro dei Lavori Pubblici per quella parte che a lui può concernere. Le strade ferrate, p e r ciò che riguarda il movimento delle persone, 'si sono sostituite ad ogni altro mezzo di trasporto; è quindi necessario che sieno regolate per modo da soddi- sfare compiutamente ai pubblici bisogni

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Anno 11. PISA 5 Giugno 1869. N. 23.IMMIN■

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PATTI DI ASSOCIAZIONEPer un anno.. ...... Lire 6.Per un Semestre..„....... 3.

L-, inserzioni in terza pagina CostanoCCI1t. -fi) per riga. Gli avvisi Ceng. 25per linea e spazio corrispondente.

Per un numero separai.. • CCM. 40PeK un numero arretrato „ .

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SI PUBBLICA. OGNI SABATO

AVVO3TENZE

Lettere e minoscrin i rigo:intuiiCompilazione Si dirigono fratieati 'ale"Direzione in via S. Andrea . Ntn:n.

• 5Le associazioni si ricevopo sotto 13o-r-go alla t, brecia PIANNELLI, epréissoDirezione del iornale.

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ble-m-as-ttte

Dve

LI

INTERESSI LOCALI

ELEZ110A1COMUNALI E PROVINCIALI

Manifesto

La Giunta Municipale dì PisaVisti - gli articoli 45 alinea 2.0, 49 e

139 della Legge comunale e provinciale20 marzo 180;

NotificaIl Collegio Elettorale del Comune di

Pisa è convocato il giorno di Domenica,13 giugno, per procedere alla nomina si-multanea .di nove Consiglieri comunalie di due provinciali.

All' oggetto di rendere più agevoleagli Elettori l' esercizio del loro diritto,il Collegio resta diviso in cinque sezionitre per il primo e due per il secondomandamento, a ciascuna delle quali so-no assegnati i locali qui appresso indi-cati, cioè:

PRIMO MANDAMENTOSEZIONE PRIMA — Parrocchie

S. SepolcroS. MartinoCarmineS. Maria MaddalenaS. CosiinoS. CristinaS. Paolo

Nel Palazzo ComunaleSEZIONE SECONDA Parrocchie

PrimazialeS. N iccola,S. FredianoS. Sisto

Nella R. UniversitàSEZIONE TERZA — Parrocchie

S. Michele in BorgoS. AppolloniaS. CaterinaS. CeciliaS. PierinoS. MatteoS. MartaConventuale

.Nel R. LiceoSECONDO MANDAMENTO

SEZIONE PRIMA — ParrocchieS. MarcoS. Giovanni al GatanoS. Ginst.oPutigna.noS. ErmeteRiglioneOratoioS. Piero

Nella R. UniversitàSEZIONE SECONDA — Parrocchie

Madonna dell' AcquaS. Stefano extra MoeniaBarbaricinaS. BiagioS. Michele degli ScalziElettori dimoranti in altri Comuni

Nel R. LiceoNove sono gl' individui da nominarsi

per completare il Consiglio Comunale,avendo cessato dall' ufficio i signori Me-cherini dote. Niccolò, Prini cav. Pietro,Pampana Flamini° e Cuppari commend.prof. Pietro, per renunzia, e Pandolfinidon, Clemente, Grassini avv. Francesco,Mastiani-Brunacci conte Francesco, Re-gnolt dott. Carlo, Folini cav. ing. Paolo,perché designati dalla sorte, i quali tuttipossono venire rieletti.

Rimangono in ufficio, oltre il Sinda-co, i signori Ruschi commend. Francesco,Raschi Nenatore Rinaldo, Bugnamtci cav.prof. Francesco. Cuturz cav. doti.Carlo,Ccramelli cav. Lorenzo, hissim Giacomo,.11astzani-sciamanna march. Cesare, Stu-diati cav, prof. Cesare, S'avi senator prof.Paolo, Gallizzali cav. ing. Lelio,Pro!. Gtovanni, Chiesi cav. doti. Tifo,Mie li cav. Francesco, Camici-Ron-cioni avv. Luigi, Fedeli commenti. pro!.Fedele, Della Santa dote. Tito.„.RuglioniUlivo, Scolari prof. Saverio, ModiglianiGiacomo, Boldrinz doti. Antonio, Buc-chioni Giovanni, Del Seppia ami. Gaeta-no, Bocci Egidio, Banti "lanieri, GarzellaCosimo, Mariani Vincenzo, Fatali Ales-sandro, Zipoli Filippo, Conti Ferdinandoq. Gaspero e Collodi doti. ; e nulliperciò sarebbero i voti dati ai medesimi.

I consiglieri provinciali che debbonoeleggersi sono due, uno per il primomandamento, in surroga del sig. cav.. dott.Ranieri Simone/li, cessante d'ufficio per-ciò designato dalla sorte, e che può es-sere rieletto, e l' altro per il secondomandamento in surroga del defunto sig.doti. Paolo Bartalena.

Le operazioni elettorali nei locali de-stinati alle respettive sezioni, avrannoprincipio alle ore 8 antitneridiane ed aforma di Legge la votazione sr esegui-sce per mezzo di un primo appello de-gli Elettori nell' ordine della iscrizionesulla Lista, da incominciare immediata-tamente dopo la costituzione dell'ufficiodefinitivo, e di un secondo appello chenon può aver luogo prima d' un' ora do-po mezzodi sempre che sia trascorsa un'ora dal termine del primo. I due appellie l' intervallo di un'ora fra l' uno e 1' al-tro sono di rigore; non è però vietato diricevere le schede degli Elettori che sipresenteranno in quell'intervallo, fermostante che dopo il secondo appello nes-suno può essere più ammesso a votare.

A cura dell'uffizio comunale verrà tra-smesso a ciascun Elettore il certificatod' iscrizione nella Lista colla indicazionedella sezione ove è ammesso a dare ilvoto, e che dovrà essere esibito alla por-ta di quella per potervi accedere, conavvertenza che se alcuno degli inscrittifosse per qualsiasi motivo privo del cer-tificato suddetto potrà ottenerlo dallapersona che opportunamente si troveràquivi incaricata.

In ciascuna delle sezioni dei duemandamenti si troveranno due Urne, l'u-na destinata per la votazione dei consi-glieri provinciali, e l' altra per quelladei Consiglieri comunali.

Le schede dovranno contenere tantinomi quanti sono i consiglieri da eleg-,rersi e si considereranno come non scrittigli ultimi eccedenti.

Il computo generale dei voti per l'Ele-zioni Comunali dovrà farsi all' ufficiodella l.a sezione del 1.0 mandamento;quello per le Elezioni provinciali all' uf-ficio della La sezione di ciascun manda-mento.

Pisa, dal Palazzo Municipaleli 27 maggio 1869.

La Giunta

Bianchi Dott. Giuseppe SindacoGallizioli Ing. LelioFolini Iug raolo AssessoriChiesi Dott. Tito

i

Il SegretarioT. PARENTI.

Pubblichiamo volentieri la se-guente lista di candidati per le pros-sime sopra annunziate elezioni am-ministrative, la quale sappiamo es-sere consentita da parecchi elettori:

CONSIGLIO PROVINCIALEPiga città

Conte Francesco, Mastiani.Pisa campagna e Calci

Giovanni Mazzetti — Sindaco di CalciCONSIGLIO COMUNALE

Conte Francesco MastianiDott. Clemente . PandolfiniAvv. Francesco GrassiniOay../tig.~ 1+'-otifti. -Dott. Antonio D' AcchiardiAvv. Antonio Viti -Prof. Gaetano PucciantiDott. Antonio Parra.Dott. Pietro Malenchini

Per il Consiglio provinciale è inutilelo spendere parole a sostenere la candi-datura del Mastiani la quale ha già in-centrato molto favore in paese. La sosti-tuzione del Sindaco Mazzetti al defuntoAvv. Bartalena, ci pare opportuna siaperché ricondurrebbe nel Consiglio unrappresentante del Comune di Calci edella Campagna sia perché le prove cheil Candidato ha fatte come . Sindaco diquelComune ci assicurano che esso porte-rà nella rappresentanza provinciale moltacompetenza sulle cose amministrative.

Quanto ai candidati estratti a-sortedal consiglio comunale noi di buon gra-do li riproponiamo, perchè essi .giatero di sè buona prova. Le dimissionipoi di alcuni consiglieri ci danno luogoad introdurre nel Consiglio qualche nuo-vo elemento. Fra i nuovi proposti due:

Acchiardi e il Viti fecero parte già delMunicipio ove esercitarono l' ufficio lorocon molto zelo e capacità. Col Prof Gae-tano Puccianti verrebbe introdotto nelConsiglio un nuovo rappresentante delnostro illustre Ateneo, un cittadino ope-roso e zelante del pubblico bene e uncultore egregio delle scienze mediche. IlParra è un cittadino spettabile per riccocenso e per cultura, è un patriotta -diantica e salda fede devoto alle idee ge-nerose di civiltà e di patrio risorgimento.Il Malenchini è uno de' giovani più de-gni di considerazione nella nostra città.La parte onorata eh' egli prese alle pa-trie battaglie ci dà, pegno sicuro dellasua fede politica. G1' importanti uffizi dalui lodevolmente esercitati in altri niuni-

ci affidano della operosità e dellozelo e della sua abilità. amministrativa.

Questi sono i non-li delle persone chenoi intendiamo proporre nelle prossimeelezioni amministati ve, perchè, coineso-pra dicemmo, le sappiamo ben accette aparecchi elettori. E sebbene altre ve nepossano essere del pari meritevoli di es-ser chiamate al nobile ufficio della rap-presentanza provinciale o comunale, noipreghiamo nondimeno i Concittadini no-

stri a voler sovr' esse raccogliere i lorosuffragi, affinchè non avvenga una dan-nosa dispersione di voti che potrebbe dartrionfo ad una bea ordinata e compattaminoranza la quale certo non sarebbe lavera espressione delle opinioni e del votodel paese

013 1.0 1111,1E STIOillt FERRATEDELL' ALTA ITALIA

Quando l' amministrazione delle Stra-de ferrate dell' alta Italia assunse l' eser-

cizio di alcune linee che attratversgio „lanostra provincia, noi avemmq •.toatolodare alcuni _utili proVvedimenti prqs,ia favore. dei passeggeri ; ora . per ,debi»di giustiiia e per soddisfare. al14 inv49. „ • I

che da molte persone ci vien . fatO shh-tbiamo notare un inconveniente .che si lar,• • .menta da tutti quelli che .debbono , per-,correre lo stradale Pisa cl.t9proviene dal nuovo orario che 1' =Mi-nistrazione ha' messo in vigore. L' uffizioprincipale della Strada ferrata tra Pisae Pistoia è quello di mettere in comuni-cazione tra loro i numerosi centri di po-polazione che sono disseminati sulla de-stra sponda dell' Arno e di portarli tuttia far capo al porto di Livorno ove sonodiretti i principali interessi mercantilidelle nostre provincie. Ora l' orario vi-gente è poco o nulla adattò a sdcldisfarea questo ufficio. Per. l' innanzi i treni ittarrivo a Pisa coincidevano sempre conquelli in partenza per Livorno e vice-versa quelli che giungevano da.Livornocontinuavano poi da Pisa alla volta diLucca e Pistoia. Oggi questo accordo èrotto intieramente e coloro che .dallostradale Pistoia Pisa muovono verso Li-vorno e viceversa debbono quasi semprefar lunga sosta in Pisa e talvolta sonoanche impediti di continuare il viaggiocon danno gravissimo dei loro interessi.Nè meglio sono soddisfatti. quei, passeg-geri che muovonsi tra le stazioni dellostradale Pisa Lucca che serve principal-mente agli interessi della nostra Provin-cia. A Lucca debbonsi frequentementerecare tutti coloro che abbiano affaricon quella Corte d' Appello. Alle stazio-ni intermedie di S. Giuliano , Rigoli eRipafratta fa capo tutta la popolazionerurale sparsa nelle valli inferiori delSerchio ed anche questo movimento èpoco o nulla soddisfatto dall' orario pre-sentementementc in vigore. I treni chepartono da Pisa alle 2. 20 poin. e daLucca alle 2. 30 pom. rompono la gior-nata a mezzo, laonde quegli che si servedi quei treni o parte troppo presto o ar-riva troppo, tardi per dar compimento al-le sue faccende. Il treno che arriva inPisa la sera alle 10 non potrebbe esserepiù scomodo per coloro che datò sesto &ìloro affari vogliono ridursi a casa sul fardella sera. E se vuolsi una prova delcattivo ordinamento dell' orario di cheparliamo basta osservare il gran numeradi vetture e . Cavalli che ha ripreso apercorrere la strada Lucca Pisa dacchèle pa.rterize della ferrovia sono così sco-mode pei passeggeri. Noi speriaino chel' inconveniente lamentato debba attri-buirsi alla novità del servizio ed allapoca conoscenza che l' amministrazioneferroviaria dell' alta Italia ha dei nottibisogni, e siamo certi che essa prerriiiro .sa come è di tutto ciò che riguarda' 'npubblico interesse, si darà pensier6 diriparare sollecitamente, e noi ne facCiamo calde preghiere a quella amministra-zione ed insieme alli onorevole Minilstrodei Lavori Pubblici per quella parte chea lui può concernere. Le strade ferrate,p e r ciò che riguarda il movimento dellepersone, 'si sono sostituite ad ogni altromezzo di trasporto; è quindi necessarioche sieno regolate per modo da soddi-sfare compiutamente ai pubblici bisogni

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nutriti largamente si ma non tantoquanto da taluni si usa, in modo cioèda evitate del pari lo stento e le in-digestioni.

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è ciò è tanto più necessario e desidera-bile in Italia ove il governo e quindi ilpaese ha fatto e fa grandissimi sacrifiziper promuovere quelle vie e per mante-nerle in esercizio onde anche per debitodi giustizia i contribuenti possono pre-tendere che il servizio ferroviario secon-di i loro interessi. Ci si potrebbe doman-dare quale altro orario potrebbe soddi-sfare il pubblico, ed è facile la risposta.Quello, o per dir meglio quelli che pre-cedentetnente erano in vigore furono a-dottati dopo lunga esperienza e conser-vati, salvo poche modificazioni che intro-ducevansi nelle diverse Stazioni, per mo'-to torneo; ove si ritornasse al vecchio ora-rio e si osservasse con precisione noi cre-diamo che il paese sarebbe soddisfattocome Io era prima giacehè. i suoi inte-ressi e le sue consuetudini non sono di-verse da quelle di prima, e potrebberoessere appagate nello stesso modo.

ALLEVAMENTI

DEI BACHI DA SETA

Nonostante la insolita morta!ità, ilraccolto: dei bozzoli, possiamo oggi dirlosenza timore, fu nel contaci° di Pisamaggiore del consueto. Il mercato dimartedì decorso riboccava di belle par-tite di bozzoli di razza nostrale, che si.può dire quasi esclusivamente allevatafra noi, abbenchè fosse stato un belmercato anche quello del precedenteVenerdì ., e bello fosse stato quello delSabato nella vicina l'ontedera: e seb-bene molte veedite si facciano in tuttii giorni della settimana a Lucca , etalune anche direttamente nelle nostrecampagne alle diverse filande che visi trovano sparse. Da che derivò que-sta abbondanza G.) Fu per la grandissimaquantità di Setnenta messa a nascere?

perchè le grida di chi soffi iva ildanno fecero sembrare la mortalitàassai maggiore di quello che veramenteera? O meglio per ambedue questi .

motivi? — Comunque si pensi su que-sto particolare, a noi sembra che ilfatto verificatosi sia per se assai con-solante se in ispecie si rifletta, che

'mese anno avemmo contrario l' anda-mento stranamente insolito della sta-gione, il quale appunto perchè insolitonon dovrebbe ripetersi di frequente:e che i modi di allevamento dei bachi,già in qualche parte migliorati per le

:dure lezioni della avversità, possono-senza gravi difficoltà perfezionarsi an-cora in molti punti, talchè si giungaad avere più bozzoli ponendo menoseme.

L' andamento della stagione fu in-solito e cattivissimo, ed è sperabilenon debba rinnovarsi l'anno avvenirema ove ciò accada non dovremomica credete di essere tornati comeai bei tempi di prima a navigare inun mare senza scogli. Della malattiadei corpuscoli o pebrioa o gallina che,voglia dirsi, quest' anno si è parlatoben poco, non sapemmo dire se amotivo di una dueinuzioue nella sua.nteusità, o petali\ è oramai divemita-;eneiale ha noi la pratica della sceltaAccui ala (lei semi, mediaute l' esameinicioscopico. Poniamo che anche nel-I' aniio avvenire sia così': poniamo chenulla di nuovo, di affatto sconosciutoci pionibi addosso: non per questodovremo dimeeticare che in quest' an-no abbiaino avuto una grave elidemiadi morti bianchi, e che dobbiamo te-

mere che più o meno forte possa an-cora ripetersi in seguito — Quando,così fra eli uomini come fra g li ani-mali, si vede dominate u n a malattiaepidemica, non bisogna credere che laparte più sostanziale .e caratteristica diquesto fatto sia da attribuire a quellecagioni morbifere che oceasionalmentecaso per caso determinano lo sv.luppodella malattia — Una cagame generalesconosciuta è quella che in quei tem-pi produce negli animali tuoi insolitaproclività ad ammalare, e ad ammalareI[ quella deterinioata guisa : le causeoccasionali fanno esse pure una parteimportatnissima , peicIù sono quellaultima goccia che fa traboccare il bic-chiere, e schiudono il varco alla az:onemalefica di quella più generale cagione:alla quale si s , deve se la potenzaloto ci comparisce per virtù dell' ,o(2.-culto alleato, insolitamente cresciuta,e se ai morbi diversi e men gravi chedesse sole produrrebbero subentra quel-lo più uniforme e più fatale, che co-stituisce la epidemia — Nulla ci è datofare contro la misteriosa cagione dellaepidemia, molto invece possiamo farenon di rado rispetto alle comuni cause .di malattia che le sono ausiliari effica-cissimi, e questo è il punto sul qualelesogua che si concentri tutta la atten-zione degli allevatori dei filugelli

anno attuale l' aiuto più efficace. venne alla 'segreta cagione della epi-demia dei morti bianchi da I pessileoandamento della stagione: e non po-chi esempi si hanno di bachi di unat»edesima partita colti o rispettati dalmale, stammi° il punto della vita incui si trovavano al sopraggiungeredelle perturbazioni atmosferiche del 1516 e 17 Maggio. Su questo gli nomi-Iii non hanno potere; ma come talcosa fu straordinaria così è sperabilenon si debba ripetere. — Ma tutto il tnalederivò dalla stiesiooe ? non si è forseveduto che i bachi tenuti bene hannodato un numero tii vittime immensa-mente minore degli altri ? A tuttoquello che concerne le cure dello alle-vamento bisogna dunque che i bacaisi propongano di attendere con dili-genza tanto insolita e tanto grande,quanto grande ed insolito è il pericoloche gli minaccia, se non vogliono poidoversi chiamare colpevoli della pro-pria - rovina — Molte e molte sono lecose che in proposito si potrebberodire e che gia ripetutamente furonodette meglio di quanto si potrebbe fa-re itt un articolo di giornale : su tresole voglia 100 rliamare specialmenteI' attenzione dei bacai, perchè a quantosembra hanno importaoza speciale nelcaso di che si tratta : e queste sonola temperatura non troppo bassa. esoprattutto non variabile delle bigat-tiere : la poi -essa dell' aria e la suaasciuttezza: il cibo buono e dato conregolarità e con giusta misura —Inu-tile sarebbs ogni schiarimento circa ledue prime cose: per l' ultima diremoche la 11)3 latta dei morti bianchi ma-nifesta i suoi dannosi effetti più prestoe più palesemente che altrove nellostomaco del baco da seta, e che perciòè naturale che quando se ne è minac-ciati Si debba porre ogni possib:le in-iezione a quanto concerne la alimenta-zione di i come pure è assai cre-dibile che abbiano rettamente osservatocoloro che creduti° di avere fatto re-trocedere la malattia al suo p! Uno ma-nifestarsi, mediante un digiuno di al-quante ore, e coloro che pensano chelieti Mutua età i bachi debbano essere

ANNUNZIO BIBLIOGRAFICO

•••• ••■•••••

Il 3 Maggio decorso nella Sezione diLetteratura e Belle Arti della R. Acca-demia Peloritana di Messina vennero let-ti tre componimenti, i quali sono statipubblicati in Un grazioso libbrieeino in-titolato: Un fiore sidla tomba di MariaEI/ero. Il primo componimento è unaprosa affettuosissima del prof. A. Catara-Lettieri, in cui imagina che Io spirito diMaria gli apparisca in una visione e gliparli del suo diletto consorte Pietro edella sua figliuola lasciati da lei nel mon-do allorchè fu chiamata dal Primo Amo-re al secolo immortale. Poi gli dice chelassù tra i beati ha veduto le anime deiSoci dell' Accademia passati di questavita ad una migliore , dove godono ilpremio eterno dei loro studi indefessi in-dirizzati a migliorare i destini dell' uma-nità. Finalmente quell' eletto spirito rim-piange gli acerbi mali dell' I'alia prodot-ti dai vizi, delle maledette discordie, dal-le malnate passioni degli stessi suoi cit-tadini, ai quali sembra stia più a cuoreil privato interesse che il pubblico bene.Questa prosa del Catara-Lettieri fa onorea chi la scrisse e a chi fu consacrata : nèle sono inferiori di merito gli altri dueconvoniinenti un Ode elegiaca latina delprof. Andrea Vayola e un Ode italianadel cav. prof. Riccardo Mitchell noto nellarepubblica letteraria per la sua versionedi Esiodo, per l' Ezzecchiello e per altri?avori poetici.

x.

■••••■■1■1111i

CONFRONTO ELETTORALE — Un recen-te numero del Pasquino conteneva unacaricatura politica che vale, a noi sem-bra, molto più di certi articoli dei no-stri giornali che vanno per la maggiore.In Inghilterra due elettori lottano aspra-mente al grido di Viva Gladstone, VivaDisraeli. In Francia altri due elettoriaccanitamente si battono gridando A moiliancel , A MOi 011ivter. In Italia un e-lettore è comodamente sdraiato su diuna poltrona, e guardando melanconica-mente i globetti di fumo del suo sigarodice : per me eleggano chi vogliono , io720fl me ne imbarazzo.

LA FOTOGRAFIA IN AIUTO DEI CANDI-DATI ELETTORALI — Leggesi in un ap-pendice della Indèpendance Belge:

Quest' anno la fotografia ha volutovenire in aiuto alla ambizione , e si so-no formati stabilimenti speciali per lefotografie dei candidati. Se ne fanno ditutte le dimensmei, e al più discretoprezzo. Il mezzo non è cattivo ; e nientelusinga tanto 1' ,elettore di campagnaquanto il ricevere entro una sopraccartaa lui diretta il ritratto 'del suo candidato;egli non é lontano dal credere che la pro-va sia unica e che sia stata fatta appo-sitamente per lui.

L' uomo E LA SCIMMIA — Sotto aquesto titolo l' illtistre Aiccolò Tommasèola scorsa settimana ha affidato per lastampa alla Ditta Giacomo Agnelli di

Milano il manoscritto di un nuovo lavoro

destinato certamente a muovere la cu-riosità di chi legge .in Italia e fuori.

Ne riparleremo alla pubblicazione.

LA STRADA FERRATA DEL PACIFICO.Un telegramma americano ( dice il Ti-mes) annunziava testè al mondo che furecata a compimento una delle più stu-pende imprese dell' età moderna. Il po-polo degli Stati Uniti ha gittato per tuttala larghezza del suo vasto continenteuna via ferrata che congiunge l' OceanoAtlantico col Pacifico. La distanza per-coraa da questa linea o combinazione dilinee, oltrepassa quella che separa ilMondo Vecchio dal Nuovo Mondo, giac-ché, mentre il ;tragitto da Liverpool aNuova York è di 2800 miglia, il viaggioda questa a Sacramento é di 3000 perlo meno.

Questa Strada Ferrata che attraversaun deserto di vastissime pianure interrot-te ogni tanto da giogaie o da solitariilaghi, che congiunge Nuova York a SanFrancisco, che dà modo agli Stati delPacifico di prender nuovo rapidissimosviluppo politico e commerciale, si pre-senta come un cospicuo monumento nonsolamenteedi energia nazionale, ma pu-ranco di pubblica sapienza. Sarebbe unacuriosa coincidenza se quest' anno doves-se pur vedere il compimento dell' Istmodi Suez, ma anche quesf opera meravi-gliosa non regge forse al confronto dellaStrada Ferrata del Pacifico. È lodevolis-sima la. pazienza ; è segnalato il trionfodel sig. Lesseps; ma gl' ingegneri ,ame-ricani che. piantarono le loro rotaie aragione di sei miglia al giorno in mi de-serto, hanno speciali diritti all' ammira-zione del genere umano.

Consiglio Comunale

I i Consiglier Chiesi ali' a pri rsi dellaSeduta, che ebbe luogo il 31 del pas-sato mese di maggio, richiamò l' in-tenzione del Consigliò sopra un' articoloinserito nel Giornale la Provincia nelsuo numero del 30 Maggio, nel qualeFra le altre cose era (letto che certerecenti deliberazioni della Giunta era-no dirette pitato5to a .rinfocolare le ireche a comporre gli animi a concordia.Proponeva ti Chiesi che il Consiglioprendesse in esame l' operato dellaGiunta e quindi giudicasse su qualfondamento era basata l'ingiusta accusa,ma il Consiglio Si oppose a questaproposta, perchè come osservò il Con-sigher etnuri esso non aveva bisognodi fare indagini a questo proposito, laGiunta avendo tutta la sua fiducia, eI' accusa della Provincia non essendomeritevole d' altio che. di disprezzo.Essendo però la Provincia un Giornalesussidiato dal Cotpune per. _la pubbli-cazione dei suoi atti, a proposta del Sinda-co il Consiglio unanimemente votò un'or-dine .del giorno con eui si dava facoltàalla Giunta di troncare qualunque rap-porto con l' indicato Giornale e di ces-sare immediatamente il pagamento delsussidio.

11 resto della Seduta fu occupatanella discussione di una proposta re-lativa alla Società Filarmonica, che laterza commissione presentò alt' appro-vazione del Consiglio. La proposta con-sisteva nello accordare a questa Societàrecentemente costituitasi in Pisa, l'asse -

gnu di L. 4300 stanziato in bilancio

Per la Banda musicale. La terza com-missione per mezzo del suo reletore

Sig. l•agioiil CoiYeditse Ser.lunquDO n(ni desi op1tore iche siSodeila Bagiorponevnuovala pisgranquelkappro

SICutuecaricain P,labilel'amaeranosi poai la

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L. 150,723. 68Interessi di Capitali, durante

la gestione della Commis-sione a

Passate dal Municipio dal 27Agosto 1867 al 12 Decem-bre 1868, sul frutto del fon-do di L. 90,000 cedutogli a

INTROITI•Oblazioni

7,755. 14

2,646. 93

011~aliffill~11.11.111.1".--41—."~"ilairald~1~1111;i1"11°&"A 111,

GAllETTA DI PISA 3

Si;. Francesco Buschi, espose tutte leragioni per le quali credeva giusto cheil Consiglio adottasse l' indicato prov-vedimento, ma i Consiglieri Bonamicie Scolari °levano Si sospendesse qua-lunque 'deliberazione fino a che alme-no non lbssero meglio note h-5 intenzio-ni dell' antica Società degli Alfei. A ciòsi opposero vari Consiglieri, ed il vela-tura, il quale disse fra le altre coseche se esisteva sempre in Pisa questaSocietà degli Alfei, non esisteva piùla Banda degli Alfei, perche la mag-gior parte dei suonatovi che la com-ponevano era passata a far parte dellanuova' Società. Mandata prima ai votila proposta sospen,iva fu respinta a -gran maggioranza, e quindi mandataquella della Commissione, fu questaapprovata alla unanimità.

Sul finii e della Seduta ConsigherCatturi a nome della Cormuissione in-caricata di occuparsi della conduzionein Pisa di una quantità di acqua po-tabile, fece sapere che le trattata e conl' am m i nistrazione del la tenuta di Agnanoerano detinitivarnente sistemate, ondesi poteva iinmediataíneate tnetter (nanoai lavori occorrenti.

Una dichiarazione simile fece ilConsiglier Folini a proposito dei Bagni

e da lui S1peterlì0 conio perla occupazione del suolo i proprietarie specialmente i Sigillavi Appolloni sierano messi d' accordo con il Comune,e così i limiti della strada erano in-cominciati senza Ostacoli e senza averLisogrio di chiedere la espropriazioneper ragione di pubblica utilità.

■•■••••■•••••

IL PASSAGGIODEI REALI PRINCIPI

DI PIEMONTE

Alle ore 6 30• poni. di mercoledì 2Giugno, attese vivamente , giungevanoalla nostra Stazione da Livorno , doveerano arrivate non molto prima da Na-poli per via di mare, le LL. AA. RR.. ilPrincipe ereditario d' Italia e l' AugustaConsorte.

Le truppe erano tutte schierate in se-gno di onoranza dentro alla Stazione .81 . E. il Generale Cialdini, il Prefetto diPisa, il Sindaco, il Presidente del Consi-glio Provinciale. il Rettore della R. Uni-versità, il Regio Provveditore degli Stu-di, il Presidente del Tribunale civile ecorrezionale e parecchi alti' . funzionarierano là ad aspettare l' arrivo delle LL.AA. RR. -

Abbiamo yeduto anco la bandiera del-la Società Operaia dì Pisa.

L' avvicinarsi del Treno reale era an-nunziato dal tuono del cannone, e l' an-sia crescente nel numerosissimo popoloaccorso scoppiò in applausi allorchè ilTreno fece sosta e apparvero il marziale

• aspetto del valoroso Principe Umberto eil volto avvenente e simpatico della Prin-cipessa Margherita.

Nel Vagone reale erano le LL. AA.insieme al sig. Marchese Gualterio Mini-

.) stro della Real Casa e al sig. Commen-datore De Martino Direttore Generaledelle Strade ferrate Romane. Negli altriVagoni era il seguito delle LL. AA. RR.

Le LL. AA.; RR. ammisero nel Va-gone ad ossequiarle le primarie Autoritàcivili e militari e con loro si trattenneroalquanto.

Poi dopo breve fermata, lasciando intutti vivo desiderio che Pisa venga ono-rata dalla loro presenza ; partirono perFirenze.

-•-

Noi pure registriamo con dolorenel nostro Giornale la morte delConte :Luigi ZDe Canahra■ -

10iigny, Uffiziale di Cavalleria, accaduta Domenica scorsa nella nostraCittà. Questa perdita che immer-geva quasi improvvisamente ' nellutto la famiglia dell' egregio Mi-nistro delle Finanzi, commossequanti conoscevano l' ottimo giova-ne, pochi giorni prima pieno disperanze e di vita. Le onoranzech3 si fecero alle memoria dell' e-stinto il giorno in cui fu traspos-tato alla Chiesa Parrocchiale, il nu-meroso stuolo di conoscenti, diamici e di compagni che seguivanoil funebre corteggio, chiaramentemostrarono come fosse generala ilcompianto per la persona immatuturamente rapita, come degnacommiseraz . one la sua famiglia.

Onde ovviare a qualunque interpreta-zione che per avventura potesse darsi allepoche parole intestate al processo verbaledell' Arbitrate intorno alla vertenza fra.i S ignori Conte F. e Barone C. nel nu-mero precedente . del . nostro Giornale, cifacciamo debito di dichiarare, che mai cicolse dubbio stilli onesti propositi dei pri-mi rappresentanti i due valenti avversari,e che anzi ci risulta da taluno degli Ar-bitri, avere i padrini del Conte F. signoriBarone Guglielmo D' Hogguer ed ArnoldoPozzolini, precedentemente avanzati aipadrini del Barone C. proposte analoghea quelle che servirono di base alla solu-zione per 1' Arbitrato

La Direzione

RENDICONTI

DELLA COMMISSIONE DI SOCCORSO PEI

DANNEGGIATI DAL COLERA DEL 1865IN ANCONA.

Il Comitato esecutivo della Com-missione sopra detta , avendo sin dal26 Agosto 1867 stipulato col Munici-pio Ariconita no l' atto di trasmissionedei capitali per essa raccolti, ed aVen-do il 1 2 Dicembre del 1 868 fatto aldetto suo successore la coosegna ef-fettiva della amministrazione, ritenutaI ntanto provvisoriamente per incaricodel Municipio stesso, a motivo dellaritardata costituzioni? della sua Deputa-zione, ha creduto di adempiere il do-ver suo pubblicando in tre prospetti ireso conti della propria gestione, l' unodall' epoca in cui venoe istituita laCommissione sino alla sa pulazione

Istrumento, l' altro da quell' epocasino alla cbusegna, il terzo riassuntivo(li entrambi.

Di queati a noi basterà di ripro-durre solana-mte l' ultimo nel qualevengono riassunti i due primi.

RIASSUNTO DEI RESOCONTI.

L. 161,130. 77

ESITOSussidi di collocamento dì

orfani beneficenze diverse espese L.70,980.77

Fondo ceduto alMunicipio . . L. 90,000. 00

Oggetti inesita-ti che stannoa disposizionedel Municipiosuddetto . . . 150,00,00

L. 90,250. 00 a 90,150. 00

L.161,130.77

Con questi cenni e colla riprodu-zione di questo riassunto, noi abbiamocreduto di soddisfare, in parte almeno,al desiderio degli egregi componenti ilComitato su-rammentato ( C. Marinelli,

Giovanelli e D. Passari ) i qualihaano voluto colla loro pubblicazione( per usare le istesse loro parole ) ren-dere ancora « nuovo omaggio di gra-titudine agli splendidi atti di benefi-cenza con cui tutta Italia concorse aconfortarli in quella grande sciagura,e di cui si serberà caro e perenne neicuori Anconitani il ricordo P,

CRONACA DELLA CITTÀ

Polizia Municipale — Accadespesso, forse ogni notte, che dei contadi-ni venuti in Pisa per levare il pozzonero,quando sono per cominciare la loro ope-razione, o vi hanno posto mano , debbanocessarla, pelale da una finestra d' una,casa più o meno lontana si affaccia qual-cuno, che loro intima, e non sempre conmodi gentili, di andarsene, dicendo cheai è un malato o una puerpera cui quel-la operazione potrebbe nuocere . E cosìquel disgraziato agricoltore dopo averperduti) una mezza giornata e tutta lanottata, dopo aver affaticato se e la suabestia, che ha dovuto talvolta percorrereventi miglia e più, è costretto di ritor-narsene a vuoto a casa, per l' asserzioned' un incognito, della quale gli è impos-sibile il fare constatare in quell' ora laverità. A noi parrebbe ben fatto, che ilMunicipio ( sin tanto che non sarà, adot-tato il sistema della vuotatura inodora )obbligasse, .come si usa in altre città, ilproprietario del pozzonero a mettere sul-Id porta della sua casa un avviso, ondechi ha ragione d' impedire quell' opera-zione, lo faccia in tempo debito. E sa-rebbe bene che fosse pubblicato un Re-aaulamento in proposito precisando la di-stanza, che 'deve passare fra la casa delmalato e quella ove deve farsi la vuo-tazione, e soprattutto fissando un tempoPCI. il puerperio, parendoci che quello diquaranta giorni, come lo pretendono al-cuni, sia eccessivo. Forse un Regolamen-to esiste, e se è così si pubblichi di nuo-vo, perciò dai più ignorato, e se è in-completo, ai corregga, avendo riguardoalla benemerita classe degli agricoltoriche non hanno tempo da perdere, e chenell' eseguire una faticosa e sgradevoleoperazione sono per compenso spesso bur-lati ed ingiuriati.

Biblioteca popolare Galileo Ga-lilei — Sappiamo che il Consiglio Di-rettivo della nuova Biblioteca popolareGalileo Galilei ha deciso di farne la so-lenne inaugurazione nel corrente meseui giugno. Siccome crediamo che il po-polo debba -essere istruito per godere ifrutti della vera libertà e non abusarne,e però raccomandiamo, ai nostri concit-tadini di concorrere a quell'opera civilecon elargizioni di libri e di danari. Aidemagoghi sfrenati e cupidi di moverele moltitudini secondo il loro perversetalento, ai governi despoti e oppressoridei diritti dell' nome e del cittadino, laistruzione popolare fa paura, ai veri li-berali no, poichè senza istruzione propor-zionata alle diverse classi della cittadi-nanza. non può allignare in un paeseonesta libertà, e le libere istituzioni tra-lignando per la ignoranza dei più si con-vertono in licenziosa anarchia, alla quale

tiene dietro il dispotismo e la tirannide,cowe legittima conseguenza.

Mercati dei Bozzoli — Ora chel' allevamento dei Bachi da seta ha pre-so uno sviluppo tanto grande anche tranoi, ci pare che due Mercati la settima-na non sieno sufficienti al bisogno, trat-tandosi particolarmente di un prodottoche viene a maturità di raccolta pressoa poco nel medesimo termine di tempoe che non si può indugiare ad esitarle.Quindi preghiamo la onorevole Cameradi Commercio che per l' anno avveniresi compiaccia, se lo crederà opportuno,di tener conto di questa osservazione,che abbiamo fatta isiarati dal desideriodi provvedere nel miglior modo posaibfiealla industria della nostra città.

La Commemorazione dei mortidi Curtatone e le Guardie Muni-cipali. — La Società dei reduci dellepatrie battaglie, volendo celebrare nelCamposanto urbano una festa in com-memorazione dei morti caduti per l'Ita-lia a Curtatone e a. Montanara, come fafatto sabato decorso, pregò il Sindaco avolerle concedere le Guardie Municipa liperchè vegliassero sui Monumenti diquel nostro Panteon e decorassero la fe _sta. li Sindaco condiscese di buon gra-do alla richiesta della SocietàGuardie prestarono i loro servigi gratui _tamente. Il Sindaco e le Guardie aluni _cipali s'abbiano la lode, che è kro do-vuta .

Una nuova Messa del MaestroHoltzmann. — Domenica decorsa u-tin3i.n icheo con n

Borgorgn iniolt °pio una nre nellaz Chiesa di

S .

ot v a Messa

posta in musica dal maestro CorradoHoltzmann. Il giovine compositore dettea parer nostro ottimo saggio di se conquesto sligoenrilouolo-origlitrivaolreo enelferonadleo,ri;

assai accurato dell' arte. Alcunisscruoiciitiorasi

pezzi di quella Musicaci parvero perogni riguardo eccellenti e degni anchedi più provetto maestro. Una sola avver-tenza noi vogliamo fare al sig. noltzmanned è di attendere a conservar sempre launità dello stile che nella musica reli-gioaa più che in ogni altro gauere dicomposizione e necessario. Con questaosservazione non intendiamo già di fargliun addebito, che un giovane maestro èdi necessità portato a raccogliere quelleispirazioni che gli paiono più belle. Esolamente col tempa e colla pratica e liesi acquista quella unità di stile che nonsi può in alcun modo pretendere da unmaestro novello. Il sig. Heltzmann, lo ri-petiamo, ha dato bella prova del suo in-gegno e atei suoi studi, e noi ci

- auguria-mo che egli possa percorrere con moltosuccesse quella carriera nella quale hagià aiosse lodevolmente i primi passi.

La festa dell unita d' itaTia edello Statuto. Domani, festa dell'u-nità d' Italia e della nostra libertà ga-rantita dallo Statuto, avrà luogo la so-lita rivista delle truppe di guarnigionesulla Piazza del Duomo : alle 11imborsazione dei nomi delle fanciulle po-vere per il sorteggio delle doti nella saladel Consiglio Comunale: a mezzogiornoe mezzo nell'Aula- dell'Università saran-no dispensate le medaglie e le menzionionorevoli agli Espositori delle due pro-vincie di Pisa e di Livorno giudicati de-gni di premio nella Esposizione provin-ciale pisana dell' anno decorso alle tiponi. estrazione delle dodici doti alle fan-ciulle povere sulla piazza di S. Caterinae subito dopo le tre Tombole . a benefi-cio dell'ospizio di. Mendicità : la sera tini-sica da ballo sotto le logge di Banchiilluminate a gaz. Una notificazione' delSindaco prega i cittadini ad ornare diarazzi e bandiere le finestre e i balconidelle proprie case. Noi non aggiungiamo veruna parola di esortazione- perchéi nostri concittadini rispondano degna-mente all'invito del loro Sindaco diecianni di libere istituzioni hanno oggimaiprovato a sufficenza quanto sia grandee profondo e inalterabile nei Pisani l'a-more della libertà e della patria.

La Matinée parisienne del Sig.Prof. Alexa,ndre — Assistemmo colimoltissimo piacere e viva e profanda am-mirazione all' Accademia Drammatica e

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GAllETTA DI PISA

Letteraria data, come avevamo annunzia-to, dall' egregio sig. prof. Alexandre diParigi nel R. Liceo di questa Città, il 30Maggio.

Il valentissimo e giustamente rinoma-to professore mostrò quell' abilità. tuttasU3 di cui altre volte pure avea datoprova.. La scelta dei brani. che declamòfu eccellente, e gli porse modo di far co-noscere come la varietà di soggetto e distile non fosse difficoltà per lui. Gli stu-pendi squarci dei capilavori francesi diBéranger, di Corneille, di Molière, di Ra-cine, di Scribe .sulle labbra del sig. Ale-xandre, che possiede appieno la difficilearte del proferire acconciainente e delporgere adequa,to, crebbero di bellezza,

dir cosi, e strapparono meritamentei ripetuti applausi di chi lo ascoltava.

Recitò anche due Sonetti del Petrarcae, sebbene straniero, e quantunque fossela prima volta che si accingeva a decla-mare passi italiani in pubblico, e mal-grado la difficoltà non piccola di ben re-citargli, n' ebbe lode, e si mostrò decla-matore valente.

Noi abbiamo voluto tener discorso diquesta bella Mattnée parisienne perchéveramente il sig. Alexandre è degno diencomio e d' incoraggiamento ; e non soloI' abilità di lui yella declamazione, chevuolsi grandemente pregiare e di cui po-trebbe venire utile molto a chi ne seguis-se gl' insegnamenti, ma la conoscenzadi'. esso ha della lingua e della lettera-tura francese e insieme della lingua no-stra, speriamo che gli procaccierà tuttoquei bene ch' egli si merita.

41. ~Ma.

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Collezione dei celebri romanzi di Walter ScoliGiovedì, 10 Giugno, uscirà la prima dispensa del secondo volume illustrato

•Opera completa 30 Dispense 3

Due Dispense la settimana Cent. 10

IL CASTELLO DI KENILWORIIIINon meno celebri dei romanzi del Sue e del Dinnas stipo quelli di WALTER SCOTT, il a

giusta ragione nieritossi di essere chiiiia;0 il padre dt colai geuere dl letteratura. S • Dei primi ilrapalo :nvieetidarsi degli avvenimeeti e, diciamolo pure, le passioni spinie ali esagerazione in ild - o

verita, riescimi) a cattivare l' attenzioae di lin numero infinito lei tori, nei sec.:0million pochipur si compiacciono delle animate descrizion , veramente sorpreudenti per graziosa naiiiralezza, dellosvolgiineuto piano delle situazioni drammanche e della bellezza dei personaggi storici o fitiizi.Gli Editori scelsero .a prima pubbiicazioni l' IVANHOE ed IL CASTELLO DI KENILWORTH, annuiti°perche in fama stimi 'lei più graoli l •oc. dello Scozzese forse i migliori di tubi. In essi Si trovata)a grandi tratti (la sonnna mano maestra. peilelleggiate al vivo da parerci 'rivivere a (pie' tempi, esotio quei costumi. il secolo della CaVallieria eolie sue nobdi insegne, le armi e gii amori, unita-incute però alle lordure che lo deturparono, specialmente ordine dei Templari, i qua nli soo ilMatti° del Crociato tenevano nascosta la pegg.or schiuma di birboni, a cotifoomie perpetua di coloroetie iion finiscono mai di lodare il Mittlio Evo e le - bon vieux temps.

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Estratto (li :0,000 guarigioniCUTa n. 65,184.

minimo (circondario di mondovo. il 9.4 oltobre 1866.La po;so assicurare che da due anni OSAMICI till(Sta tiIiiiVigliOSa Bevute/t/a, non scolo pii.)

alcun ine.onodo della vecchiaia, ne il peso dei miei 54 anni.Le i' le gambe diventarono forti, la Olia vista non chiede p:ù occhiali, il niio siomaeo

riibosto eailie a 30 anni. io mi sento insoniiiia ringiovanito, e predico, COlgeSSO. Visito ammalati_faccio v.aggi a piedi anche Itiughi, e sciatimi chiara la inente e fresc.ii la memoria.

D. PIETRO CASTELLI, fiaccai ureato di teologia ed arciprete di Primetto.

Cura n. 69,421.Fireeze, il 28 maggio 1867.

Cura n. 48,3l4.Gateaere, presso Literpool.

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Romaine des illes ( Saona e Loira ). Dio sia benedetto! La Revalenta Aratica DC BARRY ha messo

„termine ai miei 18 anni di orribili patimentl di stomaco, di sudori notturni e catiive digestioni,

G. (oMPARET, parroco. — N. 66,4'28 : la bambina del sig. notaio Boniuo, segretario comunale diLa Loggia (Torino) da una orribile malattia di consunzione. — N. 46,210: sig. Marhimi, dottore

in medicina, da una gastralg,ia ed irritazione dello somme() che Io faceva vomitare 15 o 46 volteal giorno per lo spazio di oiio anni. — N. 46,218: il colonuello Walso di gotta, neurak,tia e sti-

tichezza ostinata. — N. 49.422: il sig. Ilaldwin, dal più logoro stato di salute, paralisia delle mem-bi•a cagionala da eccessi di gioventù.

Alt' immensa mortalità di bambini (60,000 in Francia e 50,000 in Inr.hetterral la scienza medica

non e ni..i riuscita ad opporre un rimedio efficace, e non deve far meraviglia, Sid)itoChé ogni droga

non può produrre altro effetto iranne (wenn di all'oculare la debolezza deile forze vitali della dige-

stione e della nutrizione dei !DTA i e del cervello. Era serbato alla REV AUNT t ARABIC% Do Barry e

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vitali e la dia•" •stione dei malati che non potevano più digerire, rigettavano ogni cibo, soffreudo in

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C.aro Sig. du Bai•ryEra più di deu anni, che io soffriva di lio3 irritazione nervosa e dispopsia, unita alla più gran-

de spossilezza di forze, e Si rendevano Unitili tutte le cure che mi sii ggerivalio i 1o1 i mi che pre-siedevano alla in la cura ; or sono quasi 4 Seltilibine Che IO iii i eredeVa agli esiietni, mia disappe-lenza ed un abbattitn•nto di spirito aumentava il tristo tnio Stillo. La di lei gustosissima Bevalenta,della qu.ile 110II cesserò mai di apprezzare i miracolosi effetii, mi ha assolutamente tolta da tantepene. — lo le preàeuln. in io caro signore, i miei più sinceri ringraziamenti,assicuraiolola io paritempo, che se varranno le mie forze, io noli mi stancherò mai di spargere fra i miei cidioseetitiche la Revalenta Arabica Do Barry è l' unico rimedio per espellere di bel subito lal genere di ma-lattia , frattanto mi eretta

Sua ticontiscentissima serva GIULIA LEVI.La signora marchesa di Bréban, di selle anni di battiti nervosi per LiaLo il corpo, indigestione,

insonnie gd agitazioni nervose.

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