ANTOLOGIA POETICA SAN LEO 2012 - culturcalabria SAN LEO 2012.pdf · Antologia poetica “San Leo”...

A N T O L O G I A P O E T I C A

“SAN LEO”

2012

L’Associazione Artemia ringrazia tutti i poeti che hanno deciso di partecipare al Concorso Nazionale Antologia Poetica “San Leo” 2012.

Lo staff dell’Associazione Artemia.

Partecipando al Concorso Nazionale Antologia Poetica “San Leo” 2012, gli autori hanno espressamente dichiarato che le poesie inviate non sono sottoposte ad alcun vincolo editoriale e che sono autentiche,

assumendosi la piena responsabilità di fronte alla legge. L’Associazione non si assume alcuna responsabilità in merito.

Antologia poetica “San Leo” 2012

3

SOMMARIO

Avanzi Paolo ANCORA POCHI ISTANTI pag. 5

Baradello Pier Luigi SUPPLICHE pag. 6

Biasoli Maria Cristina MARIA pag. 7

Bordoni Davide CRUCIS pag. 8

Casadei Franco DAVANTI AL SUDARIO pag. 9

Croce Antonio DEDICA AD UN SACERDOTE pag. 11

De Falco Carla CERCO LA SENSAZIONE CHE TU CI SIA pag. 12

Di Bonito Lucia OLTRE LA STANCHEZZA pag. 13

El Sanafawy Laura UNO SGUARDO pag. 15

Giannone Germana OASI pag. 17

Gregorini Daniela FORZA DI DIO - (LUCA 1,57-66.80) pag. 18

Grieco Salvatore AL SUCCESSORE DI PIETRO pag. 19

Guida Alessandro Ranieri MISERERE pag. 20

Icardi Andrea IL MIO DIO pag. 22

Leone Francesco DALLE PAROLE AI FATTI pag. 24

Lisco Anna Rita TI CERCO DIO pag. 25

Matanovic Franjo FALSO ATEO pag. 26

Montacchiesi Mauro PROSEGUIRÒ SERENO pag. 27

Porri Alessandro IL MIO DIO pag. 28

Raschillà Stefania CI VUOLE FEDE pag. 29

Rosselli Angelo AUGURI pag. 30

Socci Patrizia KAROL pag. 31


4

Tassone Rocco Giuseppe A MADRE TERESA pag. 32

Vetrella Rosario LUCE DELLA VITA pag. 33

Vicidomini Nino PER BOCCA MIA pag. 34

Viscomi Marco ADAMITICO pag. 35


5

ANCORA POCHI ISTANTI

di Avanzi Paolo

Ancora pochi istanti

e non resterà neppure il ricordo

di me. Finisce così com’è cominciata

questa istintiva poesia e sciatta

oltre ogni dire per non lasciar traccia

neppure fra i recenti ricordi

di fine novembre,

confusa fra le ultime caduche foglie

si annullerà

nell'humus dell'inconscia sapienza

per risorgere dopo letargo

di salvifici intenti

a nuova speranza di eterno.


6

SUPPLICHE

di Baradello Pier Luigi

Suppliche

spendiamo come candele

fumiganti incerte

biascicanti,

poca cosa

contro fari incandescenti ed abbaglianti delle parole del successo.

Ma quando s'interrompe

il filo,

quando viene meno

ogni altra energia

restano solo le suppliche

alimentate dalla nostra

anima di stoppa

sostenute dal nostro

coraggio di cera

ad ardere

davanti a Te


7

MARIA

di Biasoli Maria Cristina

Mi riempie di stupore,

ne parlo a lungo seduta sui gradini.

Con prodigioso fervore

gentilmente la immagino offrire il suo cuore.

Indelebile delicato gesto

nell'anima,

nella vita di tanti.

Come candido cigno

la sua luce purissima si posa dolce;

accarezza, aiuta, solleva.

Lei, come venerabile alba di ogni giorno.


8

CRUCIS

di Bordoni Davide

È gracile, un rivolo umile,

la goccia di speranza che, quasi spoglia tra le sopracciglia,

si cristallizza in gemme di illacrimata stilla.

Ora fossile, e monumento in corpo

che trattiene un profumo di luce,

è prigione di un gelido incantesimo

specchio indelebile di un immutabile mondo.

Il fiume rubino delle tempie

scorre sterile a lambire l’esalare di labbra spente e prosciugate,

dove è arido il confine dello spirare.

I sentieri degli occhi s’infangano di dense pozze livide

e aculei di spine alimentano torbide cascate zampilli vitali

che s’infrangono nel fossato martoriato e putrido del costato.

Il sospiro è estinto nei chiodi

potenti vessilli di un Regno del nulla

e lo sguardo scomparso, laddove le palpebre, socchiuse, non vivono più.

Il pensiero mormora nel defluire del battito e gesti non vi sono,

se non nello smarrire dell’ombra che, limpida e commossa,

svanisce sepolta dall’umanità della Croce.


9

DAVANTI AL SUDARIO

di Casadei Franco

(Torino, ostensione 2010)

Chi hai avvolto, dimmi,

chi hai abbracciato,

un uomo o un Dio?

Mille volte intravista

sulle pagine dei libri,

ai portali delle chiese,

oggi contemplo il vero telo, il velo

i filamenti sdruciti, bruciacchiati

il lino di quel giorno

Tu deposto, Tu sepolto

in quell’orto, nella pietra.

Il velo, il vero telo

che Ti ha fasciato, asciugato

il sangue e il pianto.

Vedo i chiodi su mani e piedi

lo squarcio al petto, il dorso flagellato i fori della corona attorno al capo.

E la barba disadorna,

le mani incrociate dalla pietà

di chi Ti ha composto.

Vorrei io abbracciare per tre giorni

e sempre quel sangue, quel dolore.

Posso solo fissarTi il Volto

nel silenzio dentro e fuori,

chinare gli occhi e la mente.


10

Come a Maddalena, come a Zaccheo

cambiami il cuore,

dammi pensieri buoni e leggeri,

che affronti la prova senza più timori.

Mi sarai Tu, Figlio dell’uomo,

cireneo e spalla.

Chi hai avvolto, dimmi,

chi hai abbracciato,

un uomo o Dio?


11

DEDICA AD UN SACERDOTE

di Croce Antonio

DIO,

io, Karol J. Wojtyla,

.....goccia

che si tuffa per farsi terra - respiro - tra le voci della gente e in silenzio camminare con cuore

umano - tabernacolo - tra sabbie e dune senza paura.

.....sorriso

che inebria il dolore - amore -

nei meandri della sofferenza

sublimante l'anima

a guisa di preghiere - calore -

inerpicanti la Misericordia.

.....samaritano

sulle orme di Cristo - Gesù -

per le vie di Emmaus

ad incontrare il mare

dell'acqua cristallina - benedetta -

delle anime sante del Paradiso.


12

CERCO LA SENSAZIONE CHE TU CI SIA

di De Falco Carla

ma la terra tua è guerrafondaia e rondini sciamano nei viali uomini stretti nei cappotti fuori

da case con usci e vetri rotti.

cerco la sensazione che Tu ci sia

e scoppia il primo temporale che comprendo.


13

OLTRE LA STANCHEZZA

di Di Bonito Lucia

Oltre la stanchezza

Avesti compassione

dei tuoi

li avevi visti stanchi

tu che per primo

l'avevi provata la stanchezza.

Erano giorni che eri spinto,

tirato;

interminabili giornate

fatte di

richieste di aiuto,

guarigioni,

insegnamenti,

andavi per le strade,

camminavi

e la folla ti seguiva.

Una sequela opportunista

tu eri per loro

solo un taumaturgo,

ma tu volevi essere

il loro pastore.

E questo intendevi

far comprendere

anche ai tuoi.


14

La compassione ti prese

e oltre la stanchezza

e la voglia di fuggire

da quella immensa confusione,

con la voglia di silenzio,

di rifugiarti nel deserto,

di ritrovarti a comunicare

con il Padre,

decidesti di restare,

perché erano:

pecore senza pastore,

e ricominciasti ad insegnare.

Oltre la stanchezza

ecco fin dove giunge

il tuo Amore


15

UNO SGUARDO

di El Sanafawy Laura

Lo sguardo di chiunque,

su di me,

quante ansie e paure,

mi provoca.

Scrutando tali occhi, mi chiedo

Ed invece il Tuo?

Che effetto mi farebbe il tuo sguardo.

Chi potrebbe vivere ignorando che,

Tu,

lo osservi,

sempre e dovunque.

Chi potrebbe vivere,

ascoltando battere nel petto,

un solo cuore,

e sentendo scorrere in modo indefinito

sogni, speranze ed illusioni

all’interno di ciò che sembra esser soltanto, sangue, corpo.

Chi potrebbe respirare,

in ogni istante,

sostenendo che

Tu,

non esisti.

Dio,

perché io tanto ti cerco,

e poi ti trovo,

ovunque.

Non ho bisogno di osservare il cielo,

per trovarti,

io so che sei già accanto a me,


16

e dentro me.

Dio,

perché non so rispondere,

quando mi chiedono,

cos’è la religione?

Dio,

perché dico sempre,

e soltanto,

che la mia speranza è

solamente fede.

Fede,

è una parola così

diversa,

così assoluta,

perché pur urlandola

nessuno la comprende?

Dio,

perché lasci che quello sguardo mi scruti, come se fossi io a sbagliare.


17

OASI

di Giannone Germana

Prendono il volo dal nido le rondini.

Il vento soffia imponente sulle querce.

Il sole cuoce la sabbia del deserto.

Ma l'Oasi ristora l'anima con la freschezza dell'acqua limpida.

Ma l'Oasi ristora lo spirito con la fragranza di fiori profumati.

Ma l'Oasi ristora il cuore con emozioni e dolci sensazioni che giorno dopo giorno si

riscontrano nella vita.

Che anno dopo anno si moltiplicano,

donando saggezza e bontà per il tempo futuro.

Ma l'Oasi scende giù dal cielo per dimorare e donare il sole e la gioia ad ogni anima che cerca

il Divino Amore!


18

FORZA DI DIO - (LUCA 1,57-66.80)

di Gregorini Daniela

Giunsero,

in quella dimora

ammantata di Epifania.

Arrivarono gli increduli

e circoncisero il dono

gratuito della misericordia

celeste. – “Forza di Dio”-

irruppe sua madre,

-questo è il suo nome.

Della salvezza

fu l’alba di una nuova

umanità, qual grazia

che conduce

sotto la Croce

del Figlio Salvatore.

– Giovanni, è il suo nome-,

sulla tavoletta Zaccaria

incise verbosa la sua Fede

che sciolse la sapiente lingua

e tremuli fece i cuori

degli increduli.

E alla Chiesa giunsero

meraviglia e promessa,

meditate lungo le strade

della Forza Infinita.


19

AL SUCCESSORE DI PIETRO

di Grieco Salvatore

Ora che al vero son giunto

imploro te, Padre Santo,

servo dell’uomo in cammino,

d’annoverare tra i credenti

questo cuore in congedo.

A te, successore di Pietro,

che d’ermellino ammantato

nell’irriverente armonia

di questo rifiutato tempo

con sovrumano fervore

e affettuosi moniti

d’inseguire non smetti

la smarrita pecorella,

affido la grinzosa anima

da numerose colpe indurita.


20

MISERERE

di Guida Alessandro Ranieri

Miserere,

sogni di un gladiatore sconfitto,

trafitto da un capovolger di mani,

vittoriosamente battuto

dal più voglioso di quella bramosia,

il potere che gli eroi hanno

e che la gente comune ne fa compere,

vogliate così sia.

Miserere,

malattie d’ogni sorta e difetto

i poveri ne vantano il diletto,

se ne dividono l’angusta eredità,

lo Stato la dona a volontà,

cosa giusta è la società

distribuisce carestia,

vogliate così sia.

Miserere,

abboccate voi

che leggete di concorsi

son pieni i fossi,

guardate sto strano mondo

v’hanno detto che è rotondo,

menzogna,

io vi dico che è sempre stato piatto,

se mentissi io vi giuro

che nel momento schiatto,

quella distesa assieme all’anima mia


21

rimane sempre l’Italia,

vogliate così sia.

Miserere,

piange il futuro in fasce,

non s’acquieta,

non riesce a veder la meta,

eppure lui sogna

un mondo diverso,

no come sto mondo

così perverso,

si guasta gli occhi

a veder sto macello

di ingiustizia e soprusi,

e lo chiamano bello!

Zuppo di pianto dal Cielo

cade un velo,

è quello della madre sua

la Vergine Maria,

vogliate così sia.


22

IL MIO DIO

di Icardi Andrea

Il mio Dio non è bianco,

Il mio Dio non è nero.

Il mio Dio porta

i colori di ogni uomo.

Il mio Dio non sta a destra,

Il mio Dio non sta a sinistra.

Il mio Dio sta dalla parte

di chi chiede conforto.

Il mio Dio non è maschio,

Il mio Dio non è femmina.

Il mio Dio però,

è sia un padre che una madre.

Il mio Dio non appartiene

a nessuna religione,

ma vive nella fede

di chi invoca il suo nome.

Il mio Dio non ha razza,

né sesso

né etnia.

Il mio Dio non ha nome.

Il mio Dio è invisibile.

Il mio Dio è indifferente.


23

Il mio Dio vuole solo

il bene di ogni gente.


24

DALLE PAROLE AI FATTI

di Leone Francesco

Valorizza l’anima

scegli la cultura

ama la terra

rispetta la natura

ama il tuo prossimo

e aiuta ancor di più:

non devono esser solo

parole di Gesù!


25

TI CERCO DIO

di Lisco Anna Rita

TI CERCO DIO

E NON TI TROVO

LA TUA CROCE E' AFFISSA

SULLA FINESTRA DEL MONDO

A NESSUNO APPARTIENE IL TUO DOLORE DI UOMO A NESSUNO INTERESSA

L'ORIZZONTE DEL MISTERO TI CERCO DIO E NON TI TROVO POTESSI SCAVARE

NELL'ANIMO LA RISPOSTA CHE NON VIENE.

CIRCONDATA DAL LIMBO

DAL DISORDINE UMANO

LA TUA CASA NON E' TEMPIO DI PREGHIERA

MA SPOGLIA DIMORA DI PENSIERI IN AVARIA.

SEGNAMI IL PERCORSO PER ARRIVARE ALLA GRAZIA MOSTRAMI IL SENSO

DELLE COSE LONTANE.

NEI VUOTI DELLA MIA ASSENZA

FINALMENTE

TI TROVO

NELLA PACE DEL SILENZIO

CHIEDO IL TUO PERDONO


26

FALSO ATEO

di Matanovic Franjo

non credo in Dio

ma Dio crede in me

ed io non sarò incredulo


27

PROSEGUIRÒ SERENO

di Montacchiesi Mauro

Padre Celeste

non mi hai mai abbandonato

non hai mai voltato lo sguardo

dalle mie sofferenze violente

dai miei dolorosi lamenti!

Ho sempre sentito su di me

la tua sacra presenza

la tua luce divina

mie guide nei momenti di buio.

Ho percepito il tuo scudo

contro le subdole trappole

contro i vorticosi abissi della vita.

E sento che ancora mi guardi

di te percepisco la luce

torcia

delle mie paure

delle mie incertezze

che la nebbia dirada.

Finché ti sentirò qui con me

proseguirò sereno per la mia strada

fino al giorno

che potrò adergermi

fino al giorno

che potrò diventare luce

nella tua luce.


28

IL MIO DIO

di Porri Alessandro

Fratello

Io non so se credi in qualcosa

non so se hai un Dio e come lo chiami

non so neanche se il tuo è il mio stesso Dio a volte mi interrogo se ci sarà o no il mio Dio

Ho visto soffrire, ho visto rassegnarsi ho visto dissolversi progetti ed anime

ho visto la natura benevola trasfigurarsi in qualcosa di terrificante ho visto cose cui non so

dare delle risposte

poi…

Ho visto gioie, nuove anime candide

ho visto il bello della natura tornare ad afferrare i propri spazi ho visto sogni realizzati ed

anime rallegrate

ho visto cose cui solamente molto tempo dopo

ho saputo dare un senso


29

CI VUOLE FEDE

di Raschillà Stefania

Ci vuole fede

per salutare il giorno aprendo il cuore

alla speranza

nei gesti antichi d’un travaglio oscuro

come il seme, nascosto nella terra.

Ci vuole fede per non cedere

all’insidia del “Non ce la faccio più”

quando i denti aguzzi del dolore

ti straziano la carne, come quelli

d’un cane rabbioso,

sapendo che anche l’oggi

scorrerà via lento,

senza che alcuno possa liberartene, mentre dentro cresce la voglia di maledire.

Ci vuole fede – e coraggio –

per contemplare il volto della propria

mediocrità o, peggio,

della propria meschinità

-la stessa d’ogni uomo -

per perdonarsi e perdonare.

Ci vuole fede per sollevarsi

dalla polvere

- non una, ma mille volte.

Ci vuole fede, quando si fa sera,

per chiuder gli occhi sazi di fatica,

nell’attesa serena della

luce.


30

AUGURI

di Rosselli Angelo

I tempi son maturi,

son giunte le feste,

è tempo degli auguri,

e delle colorate ceste.

Colme di regali,

lenticchie cotechini,

per pranzi eccezionali,

e la gioia dei bambini.

Vini, spumanti,

nastri decorazioni,

lucine scintillanti,

torroni e panettoni.

Che le festività,

accendino in ogni cuore,

gioia, serenità,

pace, salute e amore.


31

KAROL

di Socci Patrizia

Con la tua preghiera

hai abbattuto

il muro della vergogna

si è sgretolato

portando con sé

l’odore acre

della sofferenza.

Una trama di speranza

ha intessuto le lacrime

trasformando milioni

di automi

in esseri umani.

Hai abbracciato

tutto il mondo

hai coperto di fiori

il deserto

delle nostre vite.

Quegli spari

non ti hanno fermato

con mani tremanti

ci hai guidato

e più tremavi

più l’amore rafforzava

le nostre coscienze.

Hai compiuto il miracolo

in un mondo

che si era perduto.


32

A MADRE TERESA

di Tassone Rocco Giuseppe

Gli occhi tristi nel dolore,

il sorriso freddo nella speranza,

la mano ferma nella Fede,

la carezza ad un lebbroso,

una limousine venduta

per la fame del suo popolo.

Scalza per non disturbare

la povertà degli umili,

con dignità e rispetto

hai affrontato la morte

mendicando un ultimo respiro

per la tua gente.


33

LUCE DELLA VITA

di Vetrella Rosario

Signore,

illuminami sulla Tua Parola,

rendila fertile attraverso

le mie labbra,

le mie gesta, la mia vita.

Sii mentore e lume

sul sentiero impervio

che mi conduce a Te.

Fa che io sia,

in ogni tempo,

latore di verità e d’amore.

Quella verità e quell’amore

che Tu stesso

ci hai istruito,

consacrando il Tuo

unico Figlio redento.


34

PER BOCCA MIA

di Vicidomini Nino

- Ti muoveranno guerre

ma non ti vinceranno. –

( Ger. 1,19 )

E così sia…

Come Tu vuoi

sarò profeta anch’io!..

Mandami dove vuoi.

Avrò la forza

della Tua parola.

…E dirò pane al pane

e vino al vino.

Avranno scarpe strette;

mi muoveranno guerre

ma non mi vinceranno.

La Tua giustizia

annunzierò

per bocca mia.


35

ADAMITICO

di Viscomi Marco

La pietra angolare dei costruttori divenne muraglia e vallo, la breccia della città fantasma e i

suoi incursori.

Vellutata, una ghianda leccia,

sbatte con pungente slavina,

sino a scogliera, la sua treccia.

Quella civiltà inclina

sul fondo d'un burrone,

d’uomo il golem un clone.

Altri déi falsi,

poi fede.

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