Antologia "BEPPE GRILLO PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE"

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1 Antologia_BEPPE_GRILLO_PER_UN_FUTURO_SOSTENIBILE_141024.docx 8 novembre 2014 Antologia BEPPE GRILLO PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE A cura di Marco Morosini, Zurigo [email protected] marcomorosini.eu/ sysecol.ethz.ch/people/marcomo linkedin.com/in/marcomorosini/ espresso.repubblica.it/dettaglio/grillo-politico-e-nato-20-anni-fa%3Cbr-%3E/2202295/

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Antologia "BEPPE GRILLO PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE" Raccolta di materiali a cura di Marco Morosini, Zurigo, 9 novembre 2014 www.marcomorosini.eu/ http://en.wikipedia.org/wiki/Wolfgang_Sachs http://www.edizioniambiente.it/eda/catalogo/libri/609/ ------------------ http://www.slideshare.net/morosini1952/futuro-sostenibile-crisiecologicaesocialemorosiniaggsoc2011 http://www.edizioniambiente.it/repository/risorse/reader_braniscelti_futurosostenibile.pdf http://issuu.com/edizioniambiente/docs/s_sachs_futuro_sostenibile_x_web http://www.slideshare.net/morosini1952/riforme-per-un-futuro-sostenibile-delleuropa-e-dellitalia

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Antologia_BEPPE_GRILLO_PER_UN_FUTURO_SOSTENIBILE_141024.docx

8 novembre 2014

Antologia BEPPE GRILLO PER

LO SVILUPPO SOSTENIBILE

A cura di Marco Morosini, Zurigo [email protected] marcomorosini.eu/ sysecol.ethz.ch/people/marcomo linkedin.com/in/marcomorosini/ espresso.repubblica.it/dettaglio/grillo-politico-e-nato-20-anni-fa%3Cbr-%3E/2202295/

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http://www.beppegrillo.it/2011/06/futuro_sostenib.html

Futuro sostenibile, istruzioni per l'uso 8 Giu 2011, 13:57

Wolfgang Sachs, Wuppertal Institut

"Costruire un futuro sostenibile non significa solo ridurre i danni all'ambiente. Significa creare qualcosa di nuovo e rendere possibile la rigenerazione delle risorse." Il Wuppertal Institut è uno dei più importanti centri di ricerca sui temi della sostenibilità. Nel manuale "Futuro Sostenibile", Wolfgang Sachs e l’équipe da lui coordinata al Wuppertal Institut analizzano i principali fattori della crisi ecologica e sociale globale e propongono ai paesi industrializzati un’agenda concreta per riformare la società, l’economia e le tecnologie, le istituzioni internazionali e le relazioni economiche Nord-Sud, gli stili di vita e la partecipazione politica dei cittadini-consumatori. Sostenibilità ambientale e sradicamento della povertà sono sono alcuni degli obiettivi di sviluppo del millennio. Se vogliamo raggiungere questi obiettivi dobbiamo renderci conto che è ipocrita pensare che la riduzione della povertà non debba passare da una mitigazione della ricchezza. Beppe Grillo Intervista a Wolfgang Sachs https://www.youtube.com/watch?v=SoIohJVBfDk&feature=related http://en.wikipedia.org/wiki/Wolfgang_Sachs

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Download: http://www.slideshare.net/morosini1952/riforme-per-un-futuro-sostenibile-delleuropa-e-dellitalia

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http://www.slideshare.net/morosini1952/grillo-meno-int739110408

PERCHÉ VOTARE NON SERVE - di BEPPE GRILLO, 11.4.2008 Internazionale, n. 739 L’unico programma di cui abbiamo bisogno si riassume in una parola: meno. Meno lavoro, meno energia, meno materiali. Ma i partiti non ne parlano.

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MENO ENERGIA, MENO MATERIALI, MENO FATICA – di BEPPE GRILLO 16.5.2008, Area, Lugano Il programma per il 2050 si può riassumere in una parola: meno. Meno energia, materiali, lavoro. In Italia non conosco partiti o politici capaci di farlo. areaonline.ch/Meno-energia-materiali-fatica-99793900 / http://www.slideshare.net/morosini1952/a7-160508-tremeno

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FUTURO SOSTENIBILE (2011) Le risposte eco-sociali alle crisi in Europa1 - Wuppertal Institut Edizione italiana a cura di Marco Morosini2 e Wolfgang Sachs3 Edizioni Ambiente, Milano, 2011, esaurito dal 2012

Download dell’intero libro: http://www.slideshare.net/morosini1952/futuro-sostenibile-2011-wuppertal-institut/ Brani scelti (19 pagine) http://www.edizioniambiente.it/repository/risorse/reader_braniscelti_futurosostenibile.pdf Riassunto e storia del progetto „Futuro sostenibile“ del Wuppertal Institut (13 pagine): http://www.slideshare.net/morosini1952/futuro-sostenibile-crisiecologicaesocialemorosiniaggsoc2011 Indice e prime 50 pagine: http://issuu.com/edizioniambiente/docs/s_sachs_futuro_sostenibile_x_web Sscheda e indice: http://www.edizioniambiente.it/eda/catalogo/libri/609/ Recensione, Avvenire, 8.6.2011: http://www.slideshare.net/morosini1952/futuro-sostenibile-avvenire110608 1 Versione adattata all’Italia di: Zukunftsfähiges Deutschland in einer globalisierten Welt. Ein Anstoss zur gesellschaftlichen Debatte Wuppertal Institut, Wolfgang Sachs et al., 2008, Fischer Verlag. http://www.zukunftsfaehiges-deutschland.de 2 www.marcomorosini.eu/ 3 http://en.wikipedia.org/wiki/Wolfgang_Sachs

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Scheda di Edizioni Ambiente:

FUTURO SOSTENIBILE (2011) Le risposte eco-sociali alle crisi in Europa 4 - Wuppertal Institut Edizione italiana a cura di Marco Morosini5 e Wolfgang Sachs6 Edizioni Ambiente, Milano, 2011, esaurito dal 2012 Download dell’intero libro: http://www.slideshare.net/morosini1952/futuro-sostenibile-2011-wuppertal-institut/ CONTENUTI Grazie alla loro capacità di coniugare le questioni dell’ecologia con i temi della giustizia sociale, Wolfgang Sachs e il Wuppertal Institut sono un riferimento per il mondo ambientalista e per quello cristiano. Con Futuro sostenibile, Sachs e l’équipe da lui coordinata al Wuppertal Institut analizzano i principali fattori della crisi ecologica e sociale globale e propongono ai paesi industrializzati un’agenda concreta per riformare la società, l’economia e le tecnologie, le istituzioni internazionali e le relazioni economiche Nord-Sud, gli stili di vita e la partecipazione politica dei cittadini-consumatori. Questo studio ha ispirato una campagna per la sostenibilità promossa da tre grandi organizzazioni tedesche per l’ambiente e per la cooperazione allo sviluppo. È stato definito “un’opera di riferimento nel campo della sostenibilità” dall’ex presidente della Repubblica Federale Tedesca, Horst Köhler, ed è sulla scrivania dell’attuale presidente, Christian Wulff. L’edizione italiana è stata adattata ai paesi europei e integrata con alcuni riferimenti al nostro paese, proponendosi così come un concreto progetto politico e sociale per un futuro sostenibile. Il Wuppertal Institut per il clima, l’ambiente e l’energia, fondato nel 1991, è considerato uno dei più importanti centri di ricerca interdisciplinare sui temi della sostenibilità. Oltre che con diverse università, il Wuppertal Institut collabora con il governo tedesco e con il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente. L'AUTORE Wolfgang Sachs, autore di numerosi libri e direttore della sede di Berlino del Wuppertal Institut, ha studiato sociologia e teologia cattolica. Ha insegnato all’Università di Pennsylvania, è docente allo Schumacher College, professore onorario all’Università di Kassel, collaboratore dell’Ipcc, membro del Club of Rome. Ha curato Il dizionario dello sviluppo (Ega, 2004), un classico degli studi sulla sostenibilità e la giustizia sociale. Tra i suoi titoli più recenti in italiano: Per un futuro equo (Feltrinelli, 2007), Ambiente e giustizia sociale (Editori Riuniti, 2002) e Futuro sostenibile – Riconversione ecologica. Nord-Sud, nuovi stili di vita (Emi, 1997).

4 Versione adattata all’Italia di: Zukunftsfähiges Deutschland in einer globalisierten Welt. Ein Anstoss zur gesellschaftlichen Debatte Wuppertal Institut, Wolfgang Sachs et al., 2008, Fischer Verlag. http://www.zukunftsfaehiges-deutschland.de 5 www.marcomorosini.eu/ 6 http://en.wikipedia.org/wiki/Wolfgang_Sachs

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Download: http://www.slideshare.net/morosini1952/futuro-sostenibile-avvenire110608

Economia etica,ma solo se è per tutti

DI MARCO MOROSINI

sce oggi la versione italiana di u-no studio che sta cambiando laGermania: Futuro sostenibile. Le

risposte eco-sociali alle crisi in Europa.Questo nuova ricerca di Wolfgang Sa-chs e del Wuppertal Institut fa partedella campagna "Germania capace difuturo" condotta dal 1996 dal Bund (laprincipale organizzazione ambientali-sta tedesca) dalla Chiesa cattolica e,dal 2008, dalla Chiesa evangelica, perproporre riforme politiche, sociali, e-conomiche, tecnologiche e degli stilidi vita che rendano la Germania so-cialmente e ecologicamente sostenibi-le, secondo principi di equità globale.Il libro è stato definito dall’ex presi-dente della Repubblica Federale Tede-sca, Horst Köhler «un’opera di riferi-mento nel campo della sostenibilità»ed è sulla scrivania dell’attuale presi-dente Christian Wulff. La sua prima e-dizione fu presentata a Berlino nel1996 anche da Angela Merkel, all’epo-ca ministro dell’ambiente. La versioneitaliana, finanziata tra gli altri da Ban-ca etica, Acli, Caritas, Cisl e pubblicatadalle Edizioni Ambiente, è stata adat-tata al nostro Paese togliendo i riferi-menti alla Germania e aggiungendo ri-ferimenti all’Italia e all’Europa, non-ché note e bibliografia aggiornate al2011. Le riforme proposte da WolfgangSachs e dai 30 autori dello studio po-trebbero impegnare i governi di unPaese europeo per le prossime due ge-nerazioni e rispondono a una doman-da sempre più drammatica: come o-spitare degnamente gli abitanti dellaTerra senza stravolgere gli equilibri e-cologici su cui si fondano l’alimenta-zione, il benessere e l’intera econo-mia? «In questo momento storico –scrive Sachs – il conflitto tra ecologia egiustizia palesa la sostenibilità comevero e proprio programma di soprav-vivenza, perché la drammatica alter-nativa è: sostenibilità o autodistruzio-ne. Lungi dal servire solo alla protezio-ne dei panda e delle balene, l’ecologiaè l’unica opzione per garantire sullaTerra il diritto d’ospitalità a un numerocrescente di esseri umani». Sia la pri-ma edizione dello studio (1996) sia laseconda (2008) hanno venduto in Ger-mania 30.000 copie e sono state lostrumento di una campagna che hanotevolmente influenzato il dibattitonella società e la prassi politica. Sui te-mi dei due libri sono stati realizzati piùdi mille tra presentazioni, seminari,convegni, tre film televisivi, una mo-stra itinerante, diverse tesi di laurea euna ventina di libri e quaderni satelliti,specialmente per il lavoro nelle scuole.«Dobbiamo portare davanti agli occhidell’opinione pubblica due ingiustizie:che i beni di questo mondo siano ri-partiti in modo così sproporzionato eche quest’iniqua distribuzione nonvenga modificata». Quando nel 1952 ilcardinale Joseph Frings pronunciòqueste parole nel discorso di fondazio-ne di Misereor (l’organizzazione catto-lica per la cooperazione allo sviluppoche ha finanziato lo studio e la campa-gna del 1996) forse non immaginavache sessant’anni più tardi i numeri dimiliardari, di milionari, di poveri e dimalnutriti avrebbero raggiunto recordstorici su un pianeta che già oggi po-trebbe garantire nutrizione, benessere,

E

salute e istruzione a tutti i suoi abitan-ti. Fedele a quella consegna, Sachs do-cumenta l’evoluzione globale di po-vertà, ricchezza e diseguaglianze negliultimi decenni, constata l’inadegua-tezza delle ricette di sviluppo applicateper mezzo secolo e conclude che «vo-ler mitigare la povertà senza mitigarela ricchezza è ipocrisia». «Quel fuocod’artificio di risorse che l’Europa bru-cia – scrive – non è ripetibile nel mon-do, non di certo con un numero cre-scente di esseri umani. I due patrimo-ni, che permisero l’ascesa dell’Europanon sono più a disposizione all’infini-to: i combustibili fos-sili destabilizzano ilclima e vanno esau-rendosi e per le ma-terie prime biotichenon sono più dispo-nibili colonie oltreo-ceano. È questa latragedia dell’attualemomento storico:l’immaginario deiPaesi emergenti s’i-spira alla civiltà euro-atlantica, ma i mezzi per la sua realiz-zazione non sono più a disposizione. Iceti dei consumatori globali nel Nord enel Sud, degli imprenditori e degli in-vestitori sono chiamati a cedere allanatura e a chi sta peggio nel mondo u-na parte del loro potere in termini dicapitale e confort. Se non lo faranno,resterà ben poco di ciò che ora rendela loro posizione così desiderabile. Ilvero problema non è se vi siano risor-se sufficienti, ma a chi e per che cosaesse vengono distribuite quando di-ventano scarse. In definitiva, una poli-tica ambientale che non si occupi altempo stesso di politica sociale non a-

vrà successo. Per questo sono urgentiuna nuova politica del lavoro e dellapartecipazione, nonché misure per laridistribuzione dei redditi e dei patri-moni». Al tema del lavoro è dedicatoun importante capitolo, la cui ideacentrale è quella del «lavoro intero». «Illavoro visibile che crea valore di mer-cato – sostengono gli autori – ha biso-gno dell’altro, invisibile e all’apparen-za privo di valore, in famiglia e nellasocietà. Tutta l’economia di mercato èsostenuta da un’economia di cura. Il 7°Rapporto sulla famiglia del governo te-desco quantifica con 96 miliardi di ore

il volume totale dellavoro svolto in que-sto campo nel 2001.Questo corrispondea 1,7 volte i 56 miliar-di di ore di lavoro re-tribuito prestate». Laproposta del libro èdi ricomporre l’inte-rezza del lavoro, sug-gerendo una riparti-zione delle attivitàsia per gli uomini sia

per le donne in media in «un terzo dilavoro retribuito, un terzo di lavoro dicura, un terzo d’impegno civile e di la-voro per sé». Per permettere la rivalu-tazione delle seconde due componentidel lavoro, sarebbe opportuno ridurreil tempo del lavoro monetizzato dalleattuali circa 1700 a 1300 ore annue, e-quivalenti in media a 30 ore alla setti-mana, offrendo quello che gli autoridefiniscono un «tempo pieno breve» acoloro che lo desiderano. Come con-clude Wolfang Sachs, «il benessere diun’economia dematerializzata dovràfondarsi meno sulle cose e più sullepersone».

stili di vitaL’obiettivo possibile? Una società da 2000 watt

ltre ad alcune idee guida per una societàsostenibile e a molti esempi di buonepratiche di sostenibilità già in atto, lo

studio Futuro sostenibile di Wolfgang Sachs e delWuppertal Institut propone riforme a tre livelli: icomportamenti individuali, la società el’economia nazionale, la politica e l’economiamondiale. «Chi acquista in modo oculato – scriveSachs – presterà attenzione, al di là del prezzo, allaqualità ecologica e sociale dei prodotti. Chi si sentecittadino anche nelle sue scelte di consumatorefarà sì che i suoi acquisti contribuiscano sia atutelare l’ambiente sia a promuovere la solidarietàverso coloro che vivono peggio». Per esempio: «Lasignora Rossi si sveglia al suono della radiosveglia(emissione di CO2: 22 g/giorno). Accende la luce(0.3 kg) e saluta l’inverno nel tepore domestico (10kg). Si lava i denti con lo spazzolino elettrico (48 g),fa la doccia (2.9 kg), fa bollire l’acqua per il tè (138g). Percorre in auto otto chilometri (3.6 kg) e apranzo si mangia una bella bistecca di manzo (1.3kg di CO2)... e per dessert fragole dal Sudafrica (11kg). Tornata a casa fa il bucato (1 kg) e lo mettenell’asciugatrice (2.3 kg), accende la lavastoviglie(870 g), usa l’aspirapolvere per dieci minuti (100 g)e guarda la tv (40 g). Televisore e lettore Dvd sonoin modalità standby (150 g). Quando la signoraRossi va a letto, ha emesso in totale 38 kg di CO2.Senza apportare grandi modifiche alla sua vita,potrebbe ridurre di un terzo le sue emissioni diCO2, per esempio optando per la carne di maiale

nazionale, facendoasciugare i panniall’aria, scegliendofrutta di stagione eutilizzando elettricitàecologica». Le scelteindividuali però nonbastano se non sicambia la politicaindustriale: «Una flottadi automobili in cuitecnicamente i veicolinon possono superarei 120 km/h necessitamolto menocarburante e consentealtre soluzioni permateriali, peso,attrezzature disicurezza o progettodella forma; si trattadunque di una nuovagenerazione ditecnologiaautomobilistica.

Similmente, si possono progettare treni non piùveloci di 200 km/h, soglia oltre la quale il consumod’energia aumenta oltre misura. Nel progetto diveicoli avvedutamente motorizzati l’utopia del XXIsecolo di vivere con eleganza entro limiti naturalitrova così la sua nuova espressione tecnologica.C’è più futuro nello Zeppelin che nell’Airbus A-380». Una nuova politica industriale deveaffrontare in modo globalmente equo prima ditutto il tema dell’energia, mirando a dimezzare inItalia entro il 2050 l’uso d’energia primaria e asoddisfare il rimanente fabbisogno quasiesclusivamente con energie rinnovabili. Come giàdeciso nel 2002 dal governo elvetico, l’obiettivo èuna «società da 2000 watt», in cui l’uso d’energiaprimaria sia ridotto a 1,5 tonnellate equivalenti dipetrolio (tep) pro capite, pari a un flusso continuopro capite di 2000 watt di potenza; il nostroconsumo medio attuale è di 3 tep, pari a 4000 watt;quello negli Usa, di 8 tep (11 000 watt). Riformafiscale ecologica, regionalizzazione e regolazionedell’economia, rafforzamento dello stato sociale edei servizi pubblici, reddito di cittadinanza: sonoqueste alcune delle proposte a livello nazionale.Una riforma dell’Organizzazione mondiale delcommercio che includa nelle sue regole standardsociali e ambientali e la creazione di unaOrganizzazione internazionale dell’ambiente sonole proposte per avviare una «politica interna dellaterra».

Marco Morosini

O

Bisogna dettare nuove priorità industriali: paradossalmentec’è più futuro nel dirigibile Zeppelin che nell’Airbus A-380

Wolfgang Sachs

L’ecologia non servesolo a salvare i panda e le balene,ma a garantire sulla Terra l’ospitalitàa un numero sempremaggiore di persone

il rapportoArriva in Italia lo studiotedesco dell’IstitutoWuppertal sul futurosostenibile, edito in collaborazione con le Chiese cattolicaed evangelica.L’obiettivo è proporreriforme capaci di rendere l’Europa più vivibile dal punto di vista dell’equitàsociale e ambientale

PREMI

GRINZANE A MCCANN◆ L’irlandese Colum McCann con"Questo bacio vada al mondointero" (Rizzoli) è il supervincitoredella prima edizione del PremioBottari Lattes Grinzane per lasezione "Il Germoglio", dedicata aimigliori libri di narrativa italiana ostraniera pubblicati nell’ultimoanno. A stabilirlo sono stati glistudenti di sei giurie scolasticheitaliane e una argentina, che sisono espressi su tutti i finalisti allacompetizione letteraria. A McCannsono andati 50 voti, a "Il sorrisolento" di Caterina Bonvicini, 30;"Addio al calcio" di ValerioMagrelli, 8. Il premio verràassegnato il primo ottobre aMonforte D’Alba. Nella sezione "LaQuercia" è stato premiato, per ilcomplesso della sua opera, lospagnolo Enrique Vila-Matas.

DI MARIO IANNACCONE

noto che sulla Sindone volen-tieri si sfoga la voglia di prota-gonismo di ricercatori, avven-

turieri, burloni, storici distratti. Pernon parlare dei professionisti del-l’informazione in cerca di visibilità odei blogger che gareggiano per con-quistarsi più gradimenti su Face-book. L’ultima sentita (o rilanciataperché già se n’era avuta eco tempoaddietro), in questi giorni, vorrebbeche l’autore della Sindone sia stato ilsommo pittore Giotto. La Sindonesarebbe un manufatto dipinto, un’i-cona pittorica. Questa notizia (madovremmo chiederci cosa sia una"notizia") è circolata nei giorni scor-si, rimbalzata su quotidiani, su sitiinternazionali, radio e tv. Non ne èvenuto fuori nulla di clamoroso, per-ché certi meccanismi di autocensu-ra contro il ridicolo funzionano an-cora. Per fortuna. Tuttavia, davverodovremmo chiederci cosa sia diven-tata la notizia; perché un minimo diverifica sull’attendibilità di quantoviene diffuso, e persino commenta-to, ci vorrebbe. Ma tant’è. Coi tempiche corrono, con la velocità impostaai giri e rigiri delle notizie, con la

moltiplicazionedelle fonti dub-bie e più chedubbie, conl’ansia di pro-durre grida piùalte come almercato, si hadifficoltà a veri-ficare, a contat-tare l’esperto, a

ragionare persino. Bisogna arrivareper primi nella speranza che la "no-tizia" si riveli una notizia vera. Chequesta macchina del ridicolo siaparticolarmente efficiente quandoriguarda Chiesa e reliquie, santi estoria cristiana, non deve essere di-mostrato. Veniamo allora alla "noti-zia" di cui si parla. Secondo LucianoBuso, restauratore veneto, Giotto a-vrebbe fabbricato la Sindone non giàricorrendo a tecniche d’impressioneinnovative, come avrebbe fatto, se-condo altri, Leonardo, ma usandopennello e colori. La prova starebbein una firma apposta numerose vol-te sulla superficie del telo. La datadell’operazione: il 1315, data che sidistinguerebbe sul tessuto. Questavolta i Templari non c’entrano enemmeno conventicole di maghi.Giotto avrebbe voluto semplicemen-te garantire l’autenticità del suo fal-so. E già qui la logica non regge. Se e-ra un falso, che aveva lo scopo di ri-produrre una nota reliquia già sotto-posta a venerazione, non si com-prende perché il pittore dovesse fir-marlo. A protezione di quale auto-rialità? Secondo Bruno Barberis, di-rettore del Centro internazionale disindonologia, gli studi più evoluti«hanno stabilito senza ombra didubbio che non può essere un di-pinto», pertanto «Buso appartienealla folla di coloro che si illudono diaver visto sulla Sindone le tracce piùdisparate interpretate nei modi piùfantasiosi». Nei fatti, Buso tace sulvero mistero della Sindone, che nes-suno ancora è riuscito a spiegare: lanatura dell’immagine; i pollini e altrielementi sottili presenti nell’aria del-la Palestina di venti secoli fa; le con-cordanze con i racconti dei Vangeli;la moneta romana; la mancanza ditracce di pennellate e molto altro.Dettagli che il poco tempo che sipuò riservare alla stesura di un arti-colo non concedono d’esaminare. Eallora torniamo al quesito originario.Non sappiamo cosa sia veramente laSindone, ma sappiamo, ormai, cosasia davvero una notizia?

È

e vin de solitude è il primoromanzo che IrèneNémirovsky pubblicò da Albin

Michel, nel 1935. A soli trentadueanni è una scrittrice di grandesuccesso, soprattutto per quel DavidGolder (1929) da cui era stato trattoanche un applaudito film di JulienDuvivier, il regista che l’anno dopofirmerà un altro film tratto da unromanzo di Némirovsky, Le Bal, conl’attrice esordiente DanielleDarrieux. Il passaggio dall’editoreGrasset ad Albin Michel è dettato daragioni economiche: il nuovoeditore offre un contratto inesclusiva per vent’anni, per uno odue romanzi all’anno, con unmensile di 4.000 franchi per la

durata di tre anni(rinnovabili), per untotale garantito di

144.000 franchi. Grasset non puòconcedere altrettanto. Il vino dellasolitudine, che Adelphi pubblica oranella traduzione di Laura FrausinGuarino (pp. 248, euro 18), vendettediecimila copie, cifra ragguardevolema lontana dalle sessantamila diDavid Golder. Il vino dellasolitudine è un romanzo crudele,tanto più impressionante perchéautobiografico. Racconta, comeafferma l’autrice stessa, «la vendettadi una figlia contro la madre».Siamo nell’impero russo, ai primidel Novecento. La bambina Hélèneè un impiccio per la madre, Bella,che tradisce il marito Boris Karolcon il giovane nipote Max, oltre checon amanti occasionali. Boris,

ricchissimo per spericolatespeculazioni borsistiche, è divoratodal demone del gioco e, nonostantetutto, ama la moglie. Allo scoppiodella rivoluzione, la famiglia, Maxincluso, si trasferisce dapprima inFinlandia poi a Parigi, dove Bellafinalmente può fare la vita brillantee dissoluta che ha sempre sognato.Hélène aveva già perso il sostegnodell’istitutrice francese,Mademoiselle Rose, colei che le hafatto da madre, brutalmentelicenziata per ingiuste accuse.L’odio tra madre e figlia non fa chemettere nuovi rami e nuove foglie.Passano gli anni ed Hélène attua lasua vendetta: farà innamorare di séMax per sottrarlo alla madre,affranta dalla gelosia e ormaisoccombente nella lotta con lavecchiaia incipiente. Hélène rifiuta

il matrimonio che Max le offre: nonlo ama, l’ha solo usato contro lamadre. Il giovane parte perl’Inghilterra, dove in seguito sisposerà. Boris è malato, il suopatrimonio si sgretola per ifallimenti delle imprese di cui èazionista e per il gioco. Muorenell’indifferenza egoista dellamoglie, che ha un nuovo amante.Hélène lascia quella casafastosamente kitsch e, con la piccolasomma che il padre le ha lasciato,tenterà di costruirsi un’esistenza dasola. Raccontato così sembra unromanzo d’appendice e, in effetti,un po’ feuilletonistico lo è. Ma lamagia della scrittura di Irène rendecredibile il tutto, che ha una suamoralità, nel senso che il male èsentito come male, anche quando acommetterlo è Hélène nei confronti

dell’indegna madre. Il personaggiodi Bella riapparirà come Gladys nelromanzo Jezabel del 1936 (Adelphi2007). L’accademico Chaumeixelogerà Il vino della solitudineparagonando Némirovsky «aifilosofi più stimati, ai pessimisti piùseri, ai teologi che ci illustrano ilsignificato e gli effetti del peccatooriginale, e ai poeti che megliohanno raccontato la dolorosaavventura della vita terrena».Adelphi ha pubblicato nel 2009anche la vasta biografia scritta daOlivier Philipponnat e PatrickLienhardt, con il semplice titolo Lavita di Irène Némirovsky. Unabiografia che illumina le opere diuna scrittrice che ha confezionatoquesto aforisma: «Le infanzie felicicreano una vita armoniosa. Leinfanzie infelici, una vita feconda».

L

Il «vino» di Némirovsky, veleno dell’egoismo

SOCIETÀE CULTURA

29 MERCOLEDÌ8 GIUGNO 2011

leggere, rileggeredi Cesare Cavalleri

la polemicaQuando la "notizia"sulla Sindone diventa"icona" del ridicolo

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Riassunto del libro - Download: http://www.slideshare.net/morosini1952/futuro-sostenibile-crisiecologicaesocialemorosiniaggsoc2011

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FUTURO SOSTENIBILE (1997) Riconversione ecologica - Nord Sud - Nuovi stili di vita Wuppertal Institut, Prefazione di Jeremy Rifkin - A cura di Marco Morosini Editrice EMI, 19987, Bologna, www.emi.it Traduzione di: Greening The North7 – A Post-industrial Blueprint for Ecology and Equity, Wuppertal Institut, Wolfgang Sachs, Manfred Linz et al., Zed Books 1997

Questa ricerca sul Futuro sastenibile, curata dall'istituto di Wuppertal, fonda la sostenibilità su tre basi: riconversione ecologica di tutte le attività economiche, giustizia nei rapporti Nord/Sud, nuovi stili di vita. Progettato per la Germania su commissione della Misereor (istituzione cattolica per la cooperazione allo sviluppo) e della Bund (sezione tedesca di "Friends of the Earth"), lo studio è stato successivamente pubblicato in un'edizione internazionale a cura di Manfred Linz, Reinhard Loske e Wolfgang Sachs.In Germania ha suscitato un acceso dibattito e in Italia ha incontrato l'interesse del mondo scientifico, industriale, economico e politico, degli ambienti cattolici, delle associazioni ambientaliste e di volontariato sociale, ma specialmente dei giovani nelle università. Tutti percepiscono che il futuro può essere assicurato dall'unione fra rigore scientifico e ispirazione etica, così come avviene in quest'opera. Questa terza ediziane italiana, con una prefaziane di Jeremy Rifkin, è stata interamente rivista nel testo e aggiornata nella bibliografia.

L'istituto di Wuppertai conduce ricerche per committenti pubblici e privati. Occupa alcune decine di economisti, tecnologi, climatologi, chimici, fisici, biologi, sociologi e storici della cultura. Cultura e natura, società e tecnica si intrecciano nel lavoro dell'istituto I dipartimenti sono cinque: Politica del clima, Flussi di materiali e cambiamenti di struttura, Energia, Trasporta nuovi modelli di benessere.

7 Edizione internazionale di: Zukunftsfähiges Deutschland - Ein Beitrag zu einer global nachhaltigen Entwicklung (Germania sostenibile - Un contributo per uno sviluppo globalmente sostenibile), Wuppertal Institut Für Klima, Umwelt, Energie, 453 p., Birkhäuser, Basilea, 1996. http://de.wikipedia.org/wiki/Zukunftsfähiges_Deutschland http://www.zukunftsfaehiges-deutschland.de/zukunftsfaehiges_deutschland/geschichte/ http://www.zukunftsfaehiges-deutschland.de/zukunftsfaehiges_deutschland/geschichte/materialien_erste_studie/

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http://www.amazon.com/Greening-North-Post-Industial-Blueprint-Ecology/dp/1856495086

GREENING THE NORTH8 (1997) A POST-INDUSTRIAL BLUEPRINT FOR ECOLOGY AND EQUITY Wuppertal Institute, Wolfgang Sachs, Manfred Linz Foreword by Jeremy Rifkin, Zed Books 1997

Editorial Reviews 'A breath of fresh air, this book gives us a roadmap to sustainability in the 21st century. It should be widely read, passionately debated and thoughtfully analysed' Jeremy Rifkin 'The North has led the world into a highly seductive but environmentally unsustainable development model. Only the North can now lead the world out of it. This book has the potential to spark off a global debate on how the future of the world can be secured' - Anil Agarwal, Centre for Science and Environment 'Everybody pays lipservice to the need to change the North profoundly for the sake of global sustainable development. This is a book which lives up to the challenge and figures out what it means' Martin Khor, Director, Third World Network 'Greening the North is a breakthrough work. No longer is ecological thinking a reactive or resistant response to industrial development. This is the first time a comprehensive ecological framework has been applied to whole field of economic planning and social development where it can be seen as an astute, humane, and decidedly advantageous, one might say inevitable, direction for society. A primer for the 21st century in all industrialized countries, a godsend for the balance of the world's peoples who have wondered how and when the north will take responsibility for its impact upon the global commons' Paul Hawken, Author, Ecology of Commerce

8 Edizione internazionale di: Zukunftsfähiges Deutschland - Ein Beitrag zu einer global nachhaltigen Entwicklung (Germania sostenibile - Un contributo per uno sviluppo globalmente sostenibile) Wuppertal Institut Für Klima, Umwelt, Energie, 453 p., Birkhäuser, Basilea, 1996. http://de.wikipedia.org/wiki/Zukunftsfähiges_Deutschland http://www.zukunftsfaehiges-deutschland.de/zukunftsfaehiges_deutschland/geschichte/ http://www.zukunftsfaehiges-deutschland.de/zukunftsfaehiges_deutschland/geschichte/materialien_erste_studie/

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FOREWORD BY JEREMY RIFKIN TO: Greening the North (1997) A Post-industrial Blueprint for Ecology and Equity Wuppertal Institute, Wolfgang Sachs, Manfred Linz For the past several hundred years western civilization has been engaged in a radical experiment on the Earth's biosphere -- an experiment that is temporal in nature and for which there is no precedent in human history. From the beginning of human time until the 19th century, human beings lived within the temporal rhythms of nature's own gait. Solar flow, animal and human muscle power, the winds and waves and the changing seasons set the pace for economic life. As a consequence, human economic activity never strayed too far from the Earth's recycling rhythms. Every society's production and consumption patterns were constrained by the dictates of nature's own timetable. The human species as a whole, could not produce and consume the Earth's bounty faster than the biosphere could recycle and replenish it. Humanity's first economy was regenerative and relied on nature's blessing. The invention of the steam engine and the extraction and harnessing of coal and later oil and natural gas -- stored sun -- allowed humanity for the very first time, to greatly accelerate the speed by which it extracted, processed, manufactured, distributed and consumed natures largesse. Today, our nanosecond culture is wreaking havoc on the Earth's endowment, exhausting resources and depleting the store of precious germplasm that makes up our biological legacy -- all in the name of efficiency. What we call gross domestic product is less a measure of the wealth we generate each year, and more a measure of the resources we've expended and the waste we've generated. Now, with a population of over 5.9 billion human beings to feed, clothe and shelter, our species is beginning to ask the fundamental question: how do we create a sustainable and equitable approach to economic development that will allow us to share, more equitably, the Earth's bounty with each other, future generations and the other creatures with whom we share the Earth. Unfortunately, the term sustainability has been so bantered about in the political arena and the marketplace, that it's come to mean all things to all people. That's why Greening the North by Wolfgang Sachs, Reinhard Loske, and Manfred Linz, is so important. In an environmental discussion that has become more superficial than substantial, these three analysts have done something rather extraordinary. They have thought about what sustainable policy should look like and how it might be implemented in public policy. They have understood that economic issues and environmental issues are inseparable and they have made it clear that a healthy environment is critical to the maintenance of a healthy economy. In the final analysis all of economic activity is derivative in nature and dependent on nature, despite the remonstrances of neo-classical economists who would like to think of the economy as an autonomous sphere and the environment as mere inputs. The authors of Greening the North have provided an interdisciplinary window for viewing a sustainable future. And, they have been courageous enough to put a major share of the responsibility for rehealing the Earth on the wealthy Northern countries who use such a disproportionate share of the Earth's resources, often wastefully and shamelessly. One doesn't have to agree with all of the conclusions. Indeed, some of their prescriptions may prove less fruitful than others. Yet, what they have laid out, in detail, gives all of us a roadmap to sustainablity in the 21st century. Their work should be widely read, passionately debated and thoughtfully analyzed. It's a breath of fresh air in a debate that, in recent years has become far too facile and stuffy. Ideas matter, even in a world of seven-second sound bites and political spin. These are real ideas laid out in the pages that follow. Now, it's up to the rest of us to take up the challenge these three men have put forth.

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UN FUTURO SOSTENIBILE (1998, film) Con meno, di più e meglio. Una speranza per il nuovo millennio Gian Luigi Quarti - Tiziano Gamboni Consulenza scientifica: Marco Morosini Tutto il film è visibile qui: https://www.youtube.com/watch?v=BmjwcQeI9q4

VIDEOCASSETTA (Produzione: Televisione Svizzera - Versione: italiana) Basandosi sull’importante studio “Futuro Sostenibile” (terza edizione it. Emi, Bologna 1997), realizzato dall’Istituto di Wuppertal - per il clima, l’ambiente e l’energia - il documentario presenta la teoria e soprattutto l’applicazione pratica della nuova filosofia dello “sviluppo sostenibile” per garantire un futuro al pianeta e ai suoi abitanti. Beppe Grillo da anni ridicolizza con le arti della comicità il nostro modo di produrre, di consumare, di vivere. Chi meglio di lui poteva concorrere a sintetizzare ed esemplificare questi argomenti? Premi e riconoscimenti: Premio ENEA 1999 "Sviluppo Sostenibile". ISBN 88-307- 0970-0 – minuti 53 – RTSI 1998 http://www.emi.it/

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Da: http://www.enea.it/com/enea/vincitori.htm PREMIO ENEA SVILUPPO SOSTENIBLE 1999

Documentario per la TSI "Un futuro sostenibile", 1998 Il documentario spiega lo "Sviluppo Sostenibile", non soltanto in termini di risorse ed inquinamento, ma anche evidenziandone gli aspetti sociali, giuridici e culturali. Le diverse tematiche vengono affrontate su due diversi piani che si alternano per tutta la durata del documentario. Da una parte, una serie di esperti illustrano i vari aspetti dello sviluppo sostenibile a livello globale, con interventi chiari, bene informati, equilibrati e di ampio respiro. Dall'altra, vengono presentate alcune interessanti soluzioni concrete al dilemma sviluppo/sostenibilità adottate in alcuni paesi europei. Il risultato è un ampio approfondimento, con rimandi dal locale al globale e viceversa, corredati da dati ed opinioni, che aiuta a capire come è possibile conciliare in modo intelligente lo sviluppo economico con le esigenze e le opportunità dell'ambiente, la ricchezza di una società tecnologica con la qualità della vita di tutti, il benessere di oggi con quello dei nostri figli e con il futuro del pianeta. L'opera ha centrato il tema dello sviluppo sostenibile, nel rapporto tra sviluppo e protezione dell'ambiente, che viene trattato con taglio positivo e propositivo, con un'informazione di ampio respiro e con un linguaggio chiaro. L'ampia panoramica offerta sui più diversi aspetti del tema esaminato testimonia un approfondito lavoro di ricerca, i dati e le opinioni sono trattati con correttezza ed equilibrio, mantenendo al tempo stesso un carattere vivace e rigoroso (soprattutto, mai retorico e mai banale). Il tema viene trattato con una nuova sensibilità che muove dalle motivazioni e dai bisogni del pubblico, anziché da astratte motivazioni di principio o da grandi problemi che sfuggono alla percezione del cittadino comune. L'ottima regia e l'impiego di immagini originali e suggestive ne fanno un modello di divulgazione.

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UN GRILLO PER LA TESTA (1995, film) Lo "zaino ecologico" e il "punto di non ritorno" Gian Luigi Quarti - Tiziano Gamboni Consulenza scientifica: Marco Morosini Tutto il film è visibile qui: https://www.youtube.com/watch?v=3TLy1ALGdNo

VIDEOCASSETTA (Produzione: Televisione Svizzera - Versione: italiana) Beppe Grillo ha deciso di non essere più una pecora dell’economia. Ne ha analizzato i meccanismi e svelato gli sprechi per poi rivelare al pubblico, in modo coinvolgente ed acuto, i risultati delle sue riflessioni. E’ giunto il tempo di ridefinire il concetto di “sviluppo” e considerarci noi i paesi in via di sviluppo. Serve introdurre e considerare seriamente nuovi concetti ecologici ed economici quali lo zaino ecologico e il punto di non ritorno. Il documentario alterna gli interventi comici di Beppe Grillo con interviste ad esperti qualificati che descrivono il concetto di “sviluppo economico sostenibile”. Una controinformazione documentata, incisiva, e al tempo stesso divertente. Premi e riconoscimenti; "Premio Gran Paradiso" al Canavese International Ecofilm Festival 1999. ISBN 88-307- 0965-4 – minuti 50 – RTSI 1995 Da: http://www.emi.it/

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http://www.feltrinellieditore.it/opera/opera/tutto-il-grillo-che-conta/ Tutto il Grillo che conta – di Beppe Grillo, Feltrinelli, 2006

‟Vent’anni fa ho fatto una pubblicità. Ma poi ho capito alcune cose sulla pubblicità. Quindici anni fa me la prendevo con i politici. Ma poi ho capito alcune cose sull’economia. Dieci anni fa finivo i miei spettacoli sfasciando un computer a mazzate. Ma poi ho capito alcune cose sui computer e su internet. Oggi la pubblicità mi sembra uno dei mali peggiori, l’economia la vera padrona della politica, internet uno dei pochi spiragli per difendersi e ridare alla politica lo spazio che l’economia le ha rubato.” Beppe Grillo

Il volume raccoglie lunghi segmenti degli spettacoli in teatri e palazzetti e delle trasmissioni televisive dal "Beppe Grillo Show‟ su RAI uno nel 1993, a "beppegrillo.it‟ nel 2005, nonchè undici dei principali articoli pubblicati da Grillo sulla stampa italiana dal 1993 al 2006.

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http://www.slideshare.net/morosini1952/2013-zurigo-fabbrica2000watt130305

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http://www.slideshare.net/morosini1952/vivereleggermentesociet2000watt2010

meetupeuropa.eu/italia-2050-una-societa-a-2000-watt-2/ http://llht.org/2014/10/17/2000-watt/ ◦ http://www.slideshare.net/morosini1952/2013-zurigo-fabbrica2000watt130305 ◦ http://www.slideshare.net/morosini1952/2000-watt-morosinipadova2010 ◦ en.wikipedia.org/wiki/2000-watt_society ◦ www.cepe.ethz.ch/publications/Jochem_Steps_towards_a_2000_Watt_Society.pdf ◦ www.cepe.ethz.ch/publications/Jochem_WhiteBook_on_RD_energyefficient_technologies.pdf ◦ www.novatlantis.ch/index.php?id=1&L=1 ◦ www.deza.admin.ch/ressources/resource_it_23811.pdf ◦ www.bfe.admin.ch/energie/00588/00589/00644/index.html?lang=it&msg-id=47785

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Proposte di Marco Morosini per lo sviluppo sostenibile e per il M5S: meetupeuropa.eu/per-una-riforma-fiscale-ecologica-in-italia/

meetupeuropa.eu/iniziativa-112-per-salari-equi-in-italia-2/

meetupeuropa.eu/settimana-di-lavoro-di-30-ore-2/

meetupeuropa.eu/italia-2050-una-societa-a-2000-watt-2/

Per sviluppare il programma del Movimento 5 stelle

meetupeuropa.eu/per-sviluppare-il-programma-del-movimento-5-stelle/

meetupeuropa.eu/per-sviluppare-il-programma-del-movimento-5-stelle/ Intervento MM di 24' a Londracinquestelle, 24.11.2013 (da 20'30" a 44'00“): youtube.com/watch?v=PCoRUBxsMfQ