Antibiotici in pediatria: un progetto per promuovere …...Quaderni acp 2 2016 EsPERIENZE 85 mente...

8
Quaderni acp www.quaderniacp.it 2 [2016] 84 ESPERIENZE Antibiotici in pediatria: un progetto per promuovere l’alleanza terapeutica con i genitori Giorgio Costa 1 , Michele Gangemi 2 , Mauro Cinquetti 3 , Daniela Degani 4 , Silvia Perlini 4 , Valter Spanevello 5 , Franco Raimo 2 , Margherita Andretta 6 1 Farmacista, Coordinamento Regionale Unico sul Farmaco, Regione Veneto; 2 Pediatra di Libera Scelta, Verona, Regione Veneto; 3 Pediatra Ospedaliero, Direttore Dipartimento Materno-Infantile ULSS20 Verona, Regione Veneto; 4 Pediatra Ospedaliero, AOUI Verona, Regione Veneto; 5 Pediatra di Libera Scelta, Vicenza, Regione Veneto; 6 Farmacista, Servizio Farmaceutico Azienda ULSS20 Verona, Regione Veneto Introduzione In pediatria gli antibiotici sono la classe di farmaci più utilizzata. Secondo i dati pubblicati nell’ultimo rapporto dell’Os- servatorio Arno Bambini, nel corso del 2010 gli antibatterici sono stati impiegati dal 48,2% degli assistibili di età inferiore ai 14 anni. Un utilizzo così frequente è giustificato dall’elevata incidenza delle malattie infet- tive in questa particolare fascia d’età. Tut- tavia l’aumento delle resistenze batteriche agli antibiotici segnalato nei report annua- li dell’ European Centre for Disease Preven- tion and Control (ECDC) è indice di un uso generale eccessivo, e a volte improprio, di questi farmaci. La crescita di ceppi batterici resistenti e la necessità di una gestione razionale delle ri- sorse del Servizio Sanitario Nazionale ri- chiedono quindi agli operatori del settore e alla cittadinanza una sensibilità maggio- re per un uso consapevole e responsabile degli antibiotici. Per poter realizzare un progetto che punti a migliorarne l’uso non si può prescindere dal contesto assistenziale in cui la prescrizione avviene: la comunicazione, la relazione tra pediatra e genitore, le conoscenze e le opi- nioni della famiglia diventano quindi ele- menti strategici sui quali intervenire. I dati di partenza e il contesto locale Nel 2013 il dato di prevalenza dei trattati con terapia antibiotica per la fascia di età 0-13 anni nel Veneto era pari al 37%. Lo stesso dato, misurato nel 2004, era del 62,5%. Si osserva dunque una riduzione relativa dei trattati pari al 40%, dovuta verosimil- mente ai diversi progetti realizzati durante questo periodo. Un primo progetto, nato nel 2004 e incluso nell’accordo regionale della pediatria di libe- ra scelta, ha permesso di definire, condivide- re e poi utilizzare sul territorio una serie di PDT relativi alle patologie che più comune- Mesi Trattati Gen Dic Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov 0 10.000 20.000 30.000 40.000 50.000 Figura 1. Andamento mensile del numero di soggetti trattati con almeno una confezione di antibatterici ad uso sistemico (ATC J01) e con età compresa tra 0-13 anni in Regione Veneto nel 2013. Lo sviluppo dell’antibiotico-resistenza è sostenuto da un processo naturale di adattamento del batterio al trattamento antibiotico. L’utilizzo eccessivo e indiscriminato di queste risorse sta provocando un aumento esponenziale della pressione selettiva a favore della diffusione di specie multiresistenti, che minacciano di rendere inefficaci i farmaci ad oggi disponibili. L’evolvere del fenomeno è riconosciuto come una questione di sanità pubblica di fondamentale rilevanza, che impone una reazione tempestiva per convertire l’allarme in un piano di azione concreto1-2. Il progetto, finanziato da AIFA con i fondi della farmacovigilanza attiva, si inserisce nel contesto delle iniziative volte al contenimento dell’antibiotico-resistenza, proponendo un approccio che esprime nella collaborazione tra le componenti pediatriche e tra queste e le famiglie il suo carattere innovativo. Costituiscono elementi fondamentali dell’intervento, tutt’ora in corso, la condivisione dei percorsi di diagnosi e terapia, le attività formative rivolte ai pediatri, la predisposizione di un questionario per indagare le conoscenze dei genitori e per produrre adeguato materiale informativo. e antimicrobial resistance is a natural process derived from the adaptive evolution of bacteria to antibiotic treatment. e widespread and indiscriminate use of these pharmaceutical resources is causing an exponential increase and diffusion of multidrug- resistant species, which threaten to make ineffective medicines available today. is is a public health problem of fundamental importance, which requires a timely reaction to convert an alarm into a concrete action plan1-2. e project, funded by AIFA, is an initiative for the containment of antibiotic resistance, with an innovative approach based on the collaboration between families, primary care paediatricians and hospital specialists. Key elements of this ongoing intervention are common diagnostic and treatment protocols, pediatrician training programs and a specific questionnaire designed to understand the knowledge of the parents and to prepare appropriate information material.

Transcript of Antibiotici in pediatria: un progetto per promuovere …...Quaderni acp 2 2016 EsPERIENZE 85 mente...

Quaderni acp www.quaderniacp.it 2 [2016]84 EsPERIENZE

Antibiotici in pediatria: un progetto per promuovere l’alleanza terapeutica con i genitoriGiorgio Costa1, Michele Gangemi2, Mauro Cinquetti3, Daniela Degani4, Silvia Perlini4, Valter Spanevello5, Franco Raimo2, Margherita Andretta6

1Farmacista, Coordinamento Regionale Unico sul Farmaco, Regione Veneto; 2Pediatra di Libera Scelta, Verona, Regione Veneto; 3Pediatra Ospedaliero, Direttore Dipartimento Materno-Infantile ULSS20 Verona, Regione Veneto; 4Pediatra Ospedaliero, AOUI Verona, Regione Veneto; 5Pediatra di Libera Scelta, Vicenza, Regione Veneto; 6Farmacista, Servizio Farmaceutico Azienda ULSS20 Verona, Regione Veneto

IntroduzioneIn pediatria gli antibiotici sono la classe di farmaci più utilizzata. Secondo i dati pubblicati nell’ultimo rapporto dell’Os-servatorio Arno Bambini, nel corso del 2010 gli antibatterici sono stati impiegati dal 48,2% degli assistibili di età inferiore ai 14 anni.Un utilizzo così frequente è giustificato dall’elevata incidenza delle malattie infet-tive in questa particolare fascia d’età. Tut-tavia l’aumento delle resistenze batteriche agli antibiotici segnalato nei report annua-li dell’European Centre for Disease Preven-tion and Control (ECDC) è indice di un uso generale eccessivo, e a volte improprio, di questi farmaci.La crescita di ceppi batterici resistenti e la necessità di una gestione razionale delle ri-sorse del Servizio Sanitario Nazionale ri-

chiedono quindi agli operatori del settore e alla cittadinanza una sensibilità maggio-re per un uso consapevole e responsabile degli antibiotici. Per poter realizzare un progetto che punti a migliorarne l’uso non si può prescindere dal contesto assistenziale in cui la prescrizione avviene: la comunicazione, la relazione tra pediatra e genitore, le conoscenze e le opi-nioni della famiglia diventano quindi ele-menti strategici sui quali intervenire.

I dati di partenza e il contesto localeNel 2013 il dato di prevalenza dei trattati con terapia antibiotica per la fascia di età 0-13 anni nel Veneto era pari al 37%. Lo stesso dato, misurato nel 2004, era del 62,5%.Si osserva dunque una riduzione relativa dei trattati pari al 40%, dovuta verosimil-mente ai diversi progetti realizzati durante questo periodo.Un primo progetto, nato nel 2004 e incluso nell’accordo regionale della pediatria di libe-ra scelta, ha permesso di definire, condivide-re e poi utilizzare sul territorio una serie di PDT relativi alle patologie che più comune-

Mesi

Trat

tati

Gen DicFeb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov0

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

Figura 1. Andamento mensile del numero di soggetti trattati con almeno una confezione di antibatterici ad uso sistemico (ATC J01) e con età compresa tra 0-13 anni in Regione Veneto nel 2013.

Lo sviluppo dell’antibiotico-resistenza è sostenuto da un processo naturale di adattamento del batterio al trattamento antibiotico. L’utilizzo eccessivo e indiscriminato di queste risorse sta provocando un aumento esponenziale della pressione selettiva a favore della diffusione di specie multiresistenti, che minacciano di rendere inefficaci i farmaci ad oggi disponibili. L’evolvere del fenomeno è riconosciuto come una questione di sanità pubblica di fondamentale rilevanza, che impone una reazione tempestiva per convertire l’allarme in un piano di azione concreto1-2. Il progetto, finanziato da AIFA con i fondi della farmacovigilanza attiva, si inserisce nel contesto delle iniziative volte al contenimento dell’antibiotico-resistenza, proponendo un approccio che esprime nella collaborazione tra le componenti pediatriche e tra queste e le famiglie il suo carattere innovativo. Costituiscono elementi fondamentali dell’intervento, tutt’ora in corso, la condivisione dei percorsi di diagnosi e terapia, le attività formative rivolte ai pediatri, la predisposizione di un questionario per indagare le conoscenze dei genitori e per produrre adeguato materiale informativo.

The antimicrobial resistance is a natural process derived from the adaptive evolution of bacteria to antibiotic treatment. The widespread and indiscriminate use of these pharmaceutical resources is causing an exponential increase and diffusion of multidrug-resistant species, which threaten to make ineffective medicines available today. This is a public health problem of fundamental importance, which requires a timely reaction to convert an alarm into a concrete action plan1-2. The project, funded by AIFA, is an initiative for the containment of antibiotic resistance, with an innovative approach based on the collaboration between families, primary care paediatricians and hospital specialists. Key elements of this ongoing intervention are common diagnostic and treatment protocols, pediatrician training programs and a specific questionnaire designed to understand the knowledge of the parents and to prepare appropriate information material.

Quaderni acp www.quaderniacp.it 2 [2016] 85EsPERIENZE

mente prevedono il ricorso agli antibiotici; il tutto sostenuto da un percorso formativo che ha coinvolto tutti i pediatri di libera scelta della regione negli anni successivi.Il progetto più recente, “Prescrizione di Antibiotici in Pediatria: un’opportunità di Audit”, iniziato nel 2009 e finanziato da AIFA, ha previsto l’organizzazione di convegni sul tema dell’appropriatezza pre-scrittiva, la divulgazione dei dati di pre-scrizione e l’aggiornamento di PDT.Analizzando nel dettaglio i dati di moni-toraggio relativi al 2013 si evidenziano due principali aree di criticità e di intervento: 1 l’aumento delle prescrizioni di antibio-

tici in coincidenza dei mesi inverna-li (a più alto tasso di infezioni virali) potrebbe essere indice di un uso inap-propriato degli antibiotici e suggerisce l’opportunità di migliorarne l’appro-priatezza prescrittiva (figura 1);

2 l’analisi dei dati per fascia di età evi-denzia punte di prevalenza d’uso del 50% nei bambini tra i 2 e i 5 anni, sot-tolineando la necessità di porre una particolare attenzione in questa fascia di popolazione (figura 2).

Partendo da questi dati, il progetto inten-de proseguire il percorso di miglioramento che fino a oggi ha dato ottimi risultati nei valori di prevalenza generali.

Il progettoIn questo scenario il Coordinamento Re-gionale Unico sul Farmaco della Regione Veneto (CRUF), l’Azienda ULSS 20 di Verona, l’Azienda Ospedaliera Univer-sitaria Integrata di Verona, l’Associazio-ne Culturale Pediatri (ACP), il Centro Studi per la formazione e la ricerca in pediatria del territorio (CESPER) e il Dipartimento di Psicologia dello Svilup-po e della Socializzazione dell’Università di Padova hanno sviluppato un progetto che promuove l’alleanza terapeutica e che mira ad aumentare l’appropriatezza d’uso degli antibiotici in ambito pediatrico.La gestione operativa è stata affidata a un gruppo multidisciplinare di esperti costi-tuito da farmacisti, pediatri di libera scel-ta, pediatri ospedalieri, pediatri di Pronto Soccorso e psicologi.La particolarità dell’iniziativa consiste nel riconoscere che la relazione tra pediatra e genitore è un elemento fondamentale che influenza la prescrizione dei farmaci, in particolar modo degli antibiotici. Di fatto, le conoscenze e le aspettative del genitore incidono sull’attitudine prescrittiva, come ampiamente documentato dalla letteratu-ra scientifica.Per questo motivo, tramite questionari ad hoc elaborati dal Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione, sono

state verificate le competenze dei genitori sulle principali malattie del bambino, su-gli antibiotici e sulle resistenze batteriche. Dall’analisi dei questionari è emerso che le maggiori incertezze riguardano la causa e la cura di alcune malattie infettive, quali oti-te, bronchite, polmonite e faringotonsillite.Sulla base dei dati raccolti, dunque, il gruppo multidisciplinare ha definito per le quattro principali patologie i contenu-ti da trasmettere, sintetizzandoli in un poster generale e in quattro schede pato-logia-specifiche (broncopolmonite, farin-gotonsillite, otite media acuta e infezioni delle vie urinarie).In questo progetto il confronto tra ospe-dale e territorio ha innescato un proces-so virtuoso che si è poi rivelato essenziale per elaborare un approccio omogeneo alle principali patologie pediatriche, pur man-tenendo la massima attenzione alle diffe-renze di contesto. Il dialogo tra la pediatria di libera scelta e la pediatria ospedaliera ha portato alla condivisione dei percorsi dia-gnostico-terapeutici e ha permesso di ot-tenere una maggior coerenza nelle scelte di trattamento e di gestione del paziente. Il monitoraggio dei PDT così definito è stato incluso negli Accordi Aziendali con

la pediatria di libera scelta, al fine di raf-forzare l’intervento stesso e di consentir-ne la diffusione capillare.Dal punto di vista del genitore, il contri-buto del progetto consiste in una maggiore informazione sui meccanismi patologici e sulla conseguente scelta terapeutica effet-tuata dal pediatra, nonché in una capaci-tà di distinguere i sintomi che richiedono una prestazione ospedaliera (accesso al Pronto Soccorso pediatrico) dai sintomi per cui è sufficiente la presa in carico del pediatra di libera scelta.Il fulcro di questo intervento è la promo-zione dell’alleanza terapeutica tra pediatra e genitore, un rapporto fondato sulla fiducia e sulla comunicazione. Gli strumenti infor-mativi sono di supporto al pediatra nel con-sigliare il genitore privilegiando, in questo modo, il dialogo, la relazione e la corretta comprensione dei contenuti rispetto alla veicolazione passiva del materiale.Il poster e le quattro schede patologia sono disponibili:y come allegato alla versione online del

presente articolo sul sito www.acp.it/quaderni-acp;

y sul sito del CRUF-Regione Veneto: www.cruf.veneto.it/projects.

Figura 2. Prevalenza dei trattati di età compresa tra 0-13 anni con almeno una confezione di antibatte-rici ad uso sistemico (ATC J01) in Regione Veneto nel 2013, suddivisi per fascia di età.

Età (anni)Tr

atta

ti/As

sist

ibili

<10%

10%

20%14%

40%

50%

1 2-5 6-11 12-13 Totale 0-13

60%

44%

50%

33%

25%

37%

30%

IL PROGETTO IN 6 PUNTI...

> Ricerca bibliografica e analisi, processo di condivisione e adattamento al contesto locale delle linee guida nazionali ed internazionali per le patologie considerate: otite media acuta, infezioni delle vie urinarie, faringotonsillite e broncopolmonite.

> Somministrazione di questionari per la valutazione delle conoscenze dei genitori.> Accordi aziendali, definizione e condivisione di protocolli ospedale-territorio e preparazione del

materiale informativo (schede patologia e poster).> Coinvolgimento dei genitori nella valutazione del materiale informativo (schede patologia e poster).> Interventi di formazione dei pediatri, divulgazione dei dati di prescrizione e distribuzione del ma-

teriale informativo (schede patologia e poster).> Raccolta ed analisi dei dati: misura degli indicatori di frequenza e di qualità del trattamento e degli

indicatori di consumo delle prestazioni sanitarie.

Quaderni acp www.quaderniacp.it 2 [2016]86 EsPERIENZE

Gli indicatoriL’appropriatezza d’uso degli antibiotici e dei Servizi viene monitorata mediante l’u-tilizzo di indicatori di frequenza di tratta-mento e di consumo di prestazioni.L’indicatore di frequenza utile alle finalità dello studio è la prevalenza, intesa come rapporto percentuale tra trattati e assisti-bili, mentre il consumo dei Servizi verrà misurato valutando il tasso di accesso al Pronto Soccorso pediatrico, calcolato co-me rapporto tra il numero di pazienti con almeno un accesso causato dalle patologie oggetto dell’intervento e il totale degli as-sistibili.Saranno inoltre monitorate l’intensità della cura, definita in base al numero di confezioni prescritte, e la qualità del trat-tamento, valutata in base al principio atti-vo prescritto.Sono coinvolti nel monitoraggio i sogget-ti di età inferiore ai 14 anni residenti nel territorio dell’Azienda ULSS20 di Ve-rona, in quanto la condivisione dei pro-tocolli tra ospedale e territorio nonché l’attuazione del progetto si è realizzata principalmente nel contesto veronese. I dati raccolti sono confrontati su due pia-ni: sul piano locale, con i dati registra-ti negli anni precedenti all’intervento e relativi all’Azienda ULSS20, e sul piano regionale, con il trend del restante ter-ritorio Veneto. In questo modo vengono limitati i bias dovuti a fattori esterni al progetto che possono modificare il com-portamento dei clinici o della popolazio-ne nel contesto socio-assistenziale in cui il progetto si è svolto.

ConclusioniIl lavoro comune ha avuto il merito di guardare il problema dell’iperprescrizione di antibiotici in pediatria da vari punti di vista: pediatria di libera scelta, servizi di emergenza pediatrici e famiglie.Senza uno sguardo alla complessità si ri-schia di semplificare un processo che include vari attori e non può essere affron-tato in un’ottica di cambiamento senza il vero coinvolgimento di tutti. Ci sembra importante sottolineare il metodo utiliz-zato che, in una cornice istituzionale, ha avviato un vero confronto tra le compo-nenti pediatriche che non si sono chiuse in un’ottica autoreferenziale, mettendo al centro il bambino e la sua famiglia.

Conflitto d’interessiGli Autori dichiarano di non avere alcun conflitto d’interessi.

* [email protected]

Belongia EA, Schwartz B. Strategies for pro-moting judicious use of antibiotics by doc-tors and patients. BMJ 1998;317:668-71.

Ciofi degli Atti ML, Massari M, Bella A, Boccia D, Filia A, Salmaso S, SPES Stu-dy Group. Clinical, social and relational de-terminants of paediatric ambulatory drug prescriptions due to respiratory tract in-fections in Italy. Eur J Clin Pharmacol 2006; 62:1055-64.

Costelloe C, Metcalfe C, Lovering A, Mant D, Hay AD. Effect of antibiotic prescribing in primary care on antimicrobial resistance in individual patients: systematic review and meta-analysis. BMJ 2010;18;340:c2096.

Fisman D. Seasonality of viral infections: me-chanisms and unknowns. Clin Microbiol Infect 2012;18:946-54.

Moro ML, Marchi M, Gagliotti C, Di Mario S, Resi D and the ProBA Regional Group. Why do paediatricians prescribe antibiotics? Resul-ts of an Italian regional project. BMC Pedia-trics 2009;9:69. World Health Organization. Global Action Plan on Antimicrobial Resi-stance. WHO Library Cataloguing-in-Pu-blication Data, ISBN 9789241509763

Osservatorio ARNO Bambini. I profili assisten-ziali della popolazione in età pediatrica, 2011.

Servizio Epidemiologico area vasta Vicenza, Pediatri di Famiglia, UO Materno-Infantili e Servizi Farmaceutici territoriali ULSS 3, 4, 5, 6, Direzione Piani e Programmi Socio Sanitari, Centro di Riferimento sul Farma-co - Regione Veneto. Antibiotici: impatto sulla prescrizione. Percorsi di cura condivisi in pediatria. Dialogo sui farmaci, Volume 5, settembre-ottobre 2007.

Spanevello V, Piastra M, Gangemi M, et al. Prescrizioni di antibiotici in Pediatria. Va-lutazione di un’esperienza veneta di percorsi diagnostico-terapeutici. Dialogo sui farma-ci, Volume 4, luglio-agosto 2010.

Vinker S, Ron, Kitai E. The knowledge and expectations of parents about the role of an-tibiotic treatment in upper respiratory tract infection – a survey among parents atten-ding the primary physician with their sick child. BMC Family Practice 2003;4:20.

Vinson DC, Lutz LJ. The effect of parental expectations on treatment of children with a cough: a report from ASPN. J Fam Pract 1993;37:23-7.

World Health Organization. Antibiotic re-sistance: multi-country public awareness survey. WHO Library Cataloguing-in-Pu-blication Data, ISBN 9789241509817.

Zolaly MA, Hanafi MI. Factors Affecting An-tibiotics’ Prescription in General Pediatric Clinics. J T U Med Sc 2012;1.

Quaderni acpIndice Pagine elettroniche (numero 1, 2016)

NEWsLETTER PEDIATRICA> Anchiloglossia per motivi diversi dall’allattamento al seno: non ci sono evidenze> Possibile correlazione tra diabete gestazionale precoce e disturbi dello spettro autistico> I batteri intestinali influenzano il cervello? > Olio di palma, profilo lipidico e rischio cardiovascolare: una metanalisi sugli interventi dietetici> Probiotici e bambini al nido: molta spesa e poca resa> Cochrane Database of Systematic Review: revisioni nuove o aggiornate settembre-ottobre 2015

DOCUMENTI> Sentire, ascoltare, comunicare e… parlare: nascita della relazione. Come stimolare lo sviluppo del linguaggio con la voce, il canto e la musica, di

Serena Bonifacio e Ingrid Rudoi (commento di Stefano Gorini e Cecilia Pizzorno)> Premio Nonino 2016 a “Nati per Leggere” (commento di Giancarlo Biasini )

AMBIENTE E sALUTE> Cambiamento climatico e salute dei bambini: rischi e strategie preventive, di Laura Todesco

ARTICOLO DEL MEsE> Indicazioni per l’utilizzo dei probiotici nei bambini

PEDIATRA DI FAMIGLIA

In caso di sintomi quali:

• febbre e mal di gola persistenti anche

dopo terapia con paracetamolo o

ibuprofene

• se il/la bambino/a ha difficoltà a

deglutire e/o respira male

Le infezioni urinarie sono

quasi sempre causate da

batteri, quindi l’utilizzo di

antibiotici è corretto.

Antibiotici : Sì o No?

GLI ANTIBIOTICI NON SONO LA CURA GIUSTA PER TUTTE LE

MALATTIE.

SOMMINISTRATI QUANDO NON SERVONO POSSONO

PORTARE A GRAVI CONSEGUENZE PER LA SALUTE DI TUO/A

FIGLIO/A E DELLA COMUNITA’.

Cosa sono le resistenze

batteriche agli antibiotici?

LA RESISTENZA AGLI ANTIBIOTICI E’ UN FENOMENO

NATURALE, I BATTERI CHE CAUSANO LE INFEZIONI NON

RIMANGONO SEMPRE GLI STESSI, CAMBIANO ED IMPARANO

A RESISTERE ALLE CURE ANTIBIOTICHE.

TALE FENOMENO E’ ACCELERATO ED AGGRAVATO

DALL’ ABUSO E DALL’ USO INAPPROPRIATO DEGLI

ANTIBIOTICI.

GLI ANTIBIOTICI CHE OGGI CI CURANO

DOMANI POTREBBERO RISULTARE INEFFICACI.

ANTIBIOTICI SOLO DOPO PRESCRIZIONE MEDICA

RISPETTANDO DOSI E DURATA DELLA TERAPIA.

PEDIATRA DI FAMIGLIA

In caso di sintomi quali:

• dolore all’orecchio

• pianto inconsolabile

• sensazione di orecchio chiuso

• febbre

• agitazione, irritabilità ed inappetenza

(sotto i 2 anni)

PEDIATRA DI FAMIGLIA

In caso di sintomi quali:

• tosse e febbre persistenti

• difficoltà respiratoria

• rientramenti toracici

• respiro frequente

PRONTO SOCCORSO PEDIATRICO

Se il/la bambino/a ha:

• meno di 6 mesi

• grave difficoltà respiratoria

PEDIATRA DI FAMIGLIA

In caso di sintomi quali:

• febbre anche isolata

• urina spesso e/o con dolore

• inappetenza e malessere

• dolore addominale e/o lombare

• urine maleodoranti

PRONTO SOCCORSO PEDIATRICO

Se il/la bambino/a ha:

• meno di 6 mesi

• grave compromissione generale

Lo sapevate che…

…è consigliabile

controllare febbre e

dolore con paracetamolo

o ibuprofene.

Lo sapevate che…

…è utile fare subito lo

stick test delle urine.

Lo sapevate che…

…gli esami del sangue non

servono e la radiografia

non è indispensabile per

identificare la malattia.

ANTIBIOTICI: Non sempre

Se consigliato dal Pediatra, nei bambini

con più di 2 anni, vanno utilizzati solo

farmaci per il controllo del dolore nelle

prime 48-72 ore.

L’antibiotico, se ritenuto opportuno,

verrà prescritto dal Pediatra.

Lo sapevate che…

…la prima cosa da fare è

controllare il dolore.

La broncopolmonite può essere

causata sia da virus che da batteri,

spesso da entrambi, quindi l’utilizzo

di antibiotici è corretto.

ANTIBIOTICI: Sì ANTIBIOTICI: Sì

Autori: Alberti C. Farmacista

AOUI Verona

Andretta M. Farmacista

Az. ULSS 20 Verona

Cinquetti M. Pediatra Ospedaliero

Az. ULSS 20 Verona

Costa G. Farmacista

CRUF Regione Veneto

Degani D. Pediatra Ospedaliero

AOUI Verona

Gangemi M. Pediatra di Libera Scelta

Az. ULSS 20 Verona

Perlini S. Pediatra Ospedaliero

AOUI Verona

Raimo F. Pediatra di Libera Scelta

Az. ULSS 20 Verona

Spanevello V. Pediatra di Libera Scelta

Az. ULSS 6 Vicenza

Accredited - Agréé

AZIENDA OSPEDALIERA

UNIVERSITARIA INTEGRATA

VERONA

AZIENDA ULSS 20

DI VERONA COORDINAMENTO REGIONALE UNICO SUL FARMACO

La maggior parte delle

faringotonsilliti è causata da

virus e quindi guarisce da

sola.

ANTIBIOTICI: Non sempre

Infezioni delle vie urinarie alte

Infezioni delle vie urinarieInfezioni delle vie urinarieInfezioni delle vie urinarieInfezioni delle vie urinarieLe infezioni delle vie urinarie si dividono in duecategorie:

Cos’è?

Gli antibiotici servono per queste infezioni?

UNA GUIDA PER I GENITORI: UNA GUIDA PER I GENITORI: UNA GUIDA PER I GENITORI: UNA GUIDA PER I GENITORI: quello che si dovrebbe sapere su…quello che si dovrebbe sapere su…quello che si dovrebbe sapere su…quello che si dovrebbe sapere su…

SI! Le infezioni delle vie urinarie dipendonoquasi sempre da batteri contro i quali gliantibiotici sono efficaci.

Quali i possibili sintomi?

• Urina spesso e/o con dolore

• Inappetenza e malessere

• Febbre anche isolata

Pediatra di famiglia

• Se il/la bambino/a ha meno di 6mesi

Pronto Soccorso Pediatrico

Ma lo sapevi che gli antibiotici…?

Se prescritti dal Pediatra,devono essere assunti fino altermine della terapia , anche setuo/a figlio/a sta meglio.

E ricorda!

• E’ utile fare subito lo stick testdelle urine ed iniziare la terapiaantibiotica dopo tale esame

• Se prescritti dal Pediatra, ritira ilprima possibile gli esiti degliesami delle urine edell’urinocoltura

Infezioni delle vie urinarie basse

Riguardano i reni e gli ureteri, se non curate intempi brevi (entro 48h) possono portare a dannirenali.

• Dolore addominale/lombare

• Urine maleodoranti

• In caso di grave compromissionegenerale

A chi ti devi rivolgere?

• In tutti i casi in cui il/la bambino/amostri i sintomi sopra elencati

Riguardano la vescica e l’uretra, generalmente sirisolvono dopo adeguata terapia antibiotica.

CauseLe infezioni delle vie urinarie, sia basse chealte, sono quasi sempre causate da batteri.

AZIENDA OSPEDALIERAUNIVERSITARIA INTEGRATA

VERONA

AZIENDA ULSS 20DI VERONACOORDINAMENTO REGIONALE UNICO

SUL FARMACO

Alberti C.Farmacista

AOUI Verona

Andretta M.Farmacista

Az. ULSS 20 Verona

Cinquetti M.Pediatra Ospedaliero

Az. ULSS 20 Verona

Costa G.Farmacista

CRUF Regione Veneto

Degani D.Pediatra Ospedaliero

AOUI Verona

Gangemi M.Pediatra di Libera Scelta

Az. ULSS 20 Verona

Perlini S.Pediatra Ospedaliero

AOUI Verona

Raimo F.Pediatra di Libera Scelta

Az. ULSS 20 Verona

Spanevello V.Pediatra di Libera Scelta

Az. ULSS 6 Vicenza

Furlan S.Psicologa

Giunti O.S. Firenze

A cura di: Autori:

BroncopolmoniteBroncopolmoniteBroncopolmoniteBroncopolmoniteLa broncopolmonite è un’infiammazione informa acuta dei bronchi e dei polmoni.

Cos’è?

La broncopolmonite può essere causatasia da virus che da batteri , spesso daentrambi.

Cause

Gli antibiotici servono per questa infezione?

UNA UNA UNA UNA GUIDA PER I GENITORI: GUIDA PER I GENITORI: GUIDA PER I GENITORI: GUIDA PER I GENITORI: quello che si dovrebbe sapere su…quello che si dovrebbe sapere su…quello che si dovrebbe sapere su…quello che si dovrebbe sapere su…

SI!La broncopolmonite dipende quasi sempreda batteri contro i quali gli antibiotici sonoefficaci.

Quali i possibili sintomi?

• Persistenza di tosse e febbre

• Difficoltà respiratoria

Pediatra di famiglia

A chi ti devi rivolgere?

Pronto Soccorso Pediatrico

• In tutti i casi in cui il/labambino/a mostri i sintomisopra elencati

Ma lo sapevi che gli antibiotici…?

Se prescritti dal Pediatra,devono essere assunti fino altermine della terapia , anche setuo/a figlio/a sta meglio.

E ricorda!

• Non servono gli esami del sangue

• La radiografia è indicata solo insituazioni dubbie

• È importante contattare ilPediatra dopo 48 ore dall’iniziodella somministrazionedell’antibiotico per verificare sela terapia è efficace

• Rientramenti toracici

• Respiro frequente

• Se il/la bambino/a ha meno di 6 mesi

• In caso di grave difficoltà respiratoria

Alberti C.Farmacista

AOUI Verona

Andretta M.Farmacista

Az. ULSS 20 Verona

Cinquetti M.Pediatra Ospedaliero

Az. ULSS 20 Verona

Costa G.Farmacista

CRUF Regione Veneto

Degani D.Pediatra Ospedaliero

AOUI Verona

Gangemi M.Pediatra di Libera Scelta

Az. ULSS 20 Verona

Perlini S.Pediatra Ospedaliero

AOUI Verona

Raimo F.Pediatra di Libera Scelta

Az. ULSS 20 Verona

Spanevello V.Pediatra di Libera Scelta

Az. ULSS 6 Vicenza

Furlan S.Psicologa

Giunti O.S. Firenze

A cura di: Autori:

AZIENDA OSPEDALIERAUNIVERSITARIA INTEGRATA

VERONA

AZIENDA ULSS 20DI VERONACOORDINAMENTO REGIONALE UNICO

SUL FARMACO

Otite Media AcutaOtite Media AcutaOtite Media AcutaOtite Media AcutaL’otite media acuta è un’infiammazione conristagno di catarro dietro al timpano, cioènella parte chiamata orecchio medio.

CauseL’otite media acuta può essere causatasia da virus che da batteri , specialmentequando il/la bambino/a ha il raffreddore o ilmal di gola.

Serve sempre l’antibiotico per guarire?

UNA GUIDAUNA GUIDAUNA GUIDAUNA GUIDA PER I GENITORI: PER I GENITORI: PER I GENITORI: PER I GENITORI: quello che si dovrebbe sapere su…quello che si dovrebbe sapere su…quello che si dovrebbe sapere su…quello che si dovrebbe sapere su…

NO! In molti casi l’otite media acutaguarisce spontaneamente senza unaterapia antibiotica.

Quali i possibili sintomi?

• Sensazione di orecchio chiuso

• Febbre

• Pianto inconsolabile

• Sotto i 2 anni , agitazione, irritabilità e inappetenza

Pediatra di famiglia

• Consulta il pediatria di famiglia alpiù presto in presenza dei sintomisopra elencati e sempre se ilbambino ha meno di 2 anni

• Nell’attesa, somministra al/allatuo/a bambino/a paracetamolo oibuprofene per controllare il dolore

Ma lo sapevi che gli antibiotici…?

Sono inefficaci contro le infezioni virali.

Somministrati quando non servono possono portarea gravi conseguenze per la salute di tuo/a figlio/a edella comunità.

Se prescritti dal Pediatra,devono essere assunti fino altermine della terapia , anche setuo/a figlio/a sta meglio.

E ricorda!

Posticipare l’uso di antibioticinon aumenta il rischio dicomplicanze.

Per controllare il doloresomministra paracetamolo oibuprofene.

Cos’è?

• Dolore all’orecchio

A chi ti devi rivolgere?

AZIENDA OSPEDALIERAUNIVERSITARIA INTEGRATA

VERONA

AZIENDA ULSS 20DI VERONACOORDINAMENTO REGIONALE UNICO

SUL FARMACO

Alberti C.Farmacista

AOUI Verona

Andretta M.Farmacista

Az. ULSS 20 Verona

Cinquetti M.Pediatra Ospedaliero

Az. ULSS 20 Verona

Costa G.Farmacista

CRUF Regione Veneto

Degani D.Pediatra Ospedaliero

AOUI Verona

Gangemi M.Pediatra di Libera Scelta

Az. ULSS 20 Verona

Perlini S.Pediatra Ospedaliero

AOUI Verona

Raimo F.Pediatra di Libera Scelta

Az. ULSS 20 Verona

Spanevello V.Pediatra di Libera Scelta

Az. ULSS 6 Vicenza

Furlan S.Psicologa

Giunti O.S. Firenze

A cura di: Autori:

FaringotonsilliteFaringotonsilliteFaringotonsilliteFaringotonsilliteIl mal di gola è causato solitamente daun’infezione della gola (faringite) e, talvolta,anche delle tonsille (faringotonsillite) .

Cos’è?

La maggior parte delle faringiti e dellefaringotonsilliti è causata da virus ed è spessoassociata al raffreddore.

Cause

Serve sempre l’antibiotico per guarire?

UNA GUIDAUNA GUIDAUNA GUIDAUNA GUIDA PER I GENITORI: PER I GENITORI: PER I GENITORI: PER I GENITORI: quello che si dovrebbe sapere su…quello che si dovrebbe sapere su…quello che si dovrebbe sapere su…quello che si dovrebbe sapere su…

NO! L’antibiotico serve solo se il Pediatradiagnostica un’infezione batterica .

Quali i possibili sintomi?

Ma lo sapevi che gli antibiotici…?

Sono inefficaci contro le infezioni virali.

Somministrati quando non servono possono portare agravi conseguenze per la salute di tuo/a figlio/a e dellacomunità.

Se prescritti dal Pediatra, devonoessere assunti fino al termine dellaterapia , anche se tuo/a figlio/a stameglio.

E ricorda!

Per controllare febbre e dolorealla gola , somministraparacetamolo o ibuprofene.

• Mal di gola, dolore

durante la deglutizione

• Febbre

• Ghiandole del collo gonfie

Pediatra di

famiglia

• Se febbre e mal di golapersistono

• Se il/la bambino/a ha difficoltà adeglutire e/o respira male

A chi ti devi rivolgere?

Alberti C.Farmacista

AOUI Verona

Andretta M.Farmacista

Az. ULSS 20 Verona

Cinquetti M.Pediatra Ospedaliero

Az. ULSS 20 Verona

Costa G.Farmacista

CRUF Regione Veneto

Degani D.Pediatra Ospedaliero

AOUI Verona

Gangemi M.Pediatra di Libera Scelta

Az. ULSS 20 Verona

Perlini S.Pediatra Ospedaliero

AOUI Verona

Raimo F.Pediatra di Libera Scelta

Az. ULSS 20 Verona

Spanevello V.Pediatra di Libera Scelta

Az. ULSS 6 Vicenza

Furlan S.Psicologa

Giunti O.S. Firenze

A cura di: Autori:

AZIENDA OSPEDALIERAUNIVERSITARIA INTEGRATA

VERONA

AZIENDA ULSS 20DI VERONACOORDINAMENTO REGIONALE UNICO

SUL FARMACO