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Raccolta ed elaborazione dati a cura di: Marco Mancini e Giorgio Zampetti Ufficio Scientifico - Legambiente Nazionale

Dossier redatto da: Marco De Biasi e Valeria Tempone Legambiente Basilicata Onlus

Centro Stampa Digitale – Via Nazario Sauro - Potenza

Tel 0971200729 - [email protected] La copertina è stata stampata con macchina ecologica base cera

programma strategico, della Regione Basilicata,

2010-2013 per l’educazione e la promozione della

sostenibilità ambientale

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Indice

Introduzione .............................................................................................................. 4

I fiumi della Basilicata .............................................................................................. 5

Il Basento .................................................................................................................. 6

Il monitoraggio scientifico ........................................................................................ 7

Parametri analizzati e metodologia ........................................................................ 9

Interpretazione dei risultati .................................................................................. 12

Obiettivi di qualità dei corsi d’acqua ...................................................................... 13

Risultati sul Fiume Basento .................................................................................... 14

Il monitoraggio del Basento in immagini… ........................................................ 15

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Introduzione

I corsi d’acqua rappresentano un patrimonio importantissimo per il nostro Belpaese. Paesaggi ed

ecosistemi che contribuiscono a rendere unica l’Italia, su cui si reggono tante economie locali

basate sul rispetto dell’ambiente. Insieme a laghi, mare e agenti atmosferici, i fiumi sono una

componente fondamentale del ciclo dell’acqua. Il fiume, nello specifico, è il protagonista della

parte finale del percorso: all’interno del suo bacino raccoglie l’acqua meteorica non assorbita dal

suolo convogliandola verso il mare. E’ costituito da un insieme di ambienti biologici, in

funzione di più variabili: pendenza, velocità della corrente, temperatura, ossigeno disciolto,

natura del substrato. Variabili che influenzano la composizione delle comunità animali e

vegetali che popolano i vari tratti del corso d’acqua.

La presenza dei fiumi influisce sulle aree che attraversa regolandone il microclima e

modificando il territorio. Il fiume è l’architetto del territorio in cui scorre: disegna valli, pianure,

montagne. Un processo di modellamento dovuto a tre azioni legate fra loro: erosione, trasporto e

sedimentazione. Il corso naturale dei fiumi è, tuttavia, sempre più influenzato dall’azione

antropica che ne altera l’habitat: realizzazione di manufatti e infrastrutture nelle aree golenali,

abusivismo edilizio nelle zone di espansione naturale dei corsi d’acqua, cementificazione,

prelievo abusivo di inerti dagli alvei, pesca illegale e inquinamento delle acque. Tutti interventi

che hanno compromesso la qualità dei fiumi e al tempo stesso reso più fragile il territorio

italiano.

Partendo da queste considerazioni, nell’ambito del progetto “Terre d’acqua” promosso dalla

Rete dei Centri di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità e degli Osservatori Ambientali di

Legambiente in Basilicata (“Il Vecchio Faggio” di Sasso di Castalda, “Oasi Bosco Faggeto” di

Moliterno, “Bosco dei Cigni” di Grumento Nova, “I Calanchi” di Montalbano Jonico,

“Melidoro Pollino” di Valsinni e l’Osservatorio Ambiente e Legalità) in partenariato con

l’Acquedotto Lucano e l’Autorità d’Ambito Ottimale Integrata di Basilicata, finanziato dal

programma regionale Epos – Programma strategico 2010-2013 per l’educazione e la

promozione della sostenibilità ambientale, è stata realizzata “Fiuminforma”, una campagna di

monitoraggio sullo stato di salute dei fiumi lucani. Attraverso un campionamento diffuso lungo

il corso del fiume sono stati effettuati diversi tipi di analisi, quali analisi chimico-fisiche

(temperatura, ossigeno disciolto in acqua, conducibilità, ecc…), microbiologiche (presenza di

batteri di origine fecale – Escherichia Coli e Enterococchi intestinali), calcolo dell’indice IBE

(Indice Biotico Esteso) per verificare la qualità di ecosistemi in acque correnti sulla base di

cambiamenti nelle comunità di macroinvertebrati.

Monitoraggio, ma anche partecipazione, informazione e sensibilizzazione. “Fiuminforma”,

infatti, ha coinvolto e continuerà a coinvolgere direttamente i cittadini e gli studenti delle scuole

della regione, consentendo di creare ragionamenti individuali e collettivi sulla necessità di

instaurare un legame costruttivo e non distruttivo tra l’uomo e gli ecosistemi naturali ed

acquatici in primo luogo. La campagna è stata anche un’occasione per porre l’attenzione sul

rischio idrogeologico, sullo stato di sicurezza dei nostri fiumi dove abusivismo, disboscamento,

mancata manutenzione e urbanizzazione irrazionale rendono i nostri territori a rischio di frane

ed inondazioni. I dati del monitoraggio saranno raccolti in un dossier completo, di cui ne

presentiamo un’anteprima con tutte le informazioni sul fiume Basento.

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I fiumi della Basilicata

La variabilità della geomorfologia della Basilicata origina una complessa rete idrografica,

superficiale e sotterranea. Il sistema idrografico, determinato dalla presenza della catena

appenninica che attraversa il territorio occidentale della regione, è incentrato sui cinque fiumi

con foce nel mar Jonio (da est verso ovest Bradano, Basento, Cavone, Agri e Sinni), i cui bacini

nel complesso si estendono su circa il 70% del territorio regionale. La restante porzione è

interessata dal bacino in destra del fiume Ofanto, che sfocia nel mar Adriatico, e dai bacini dei

fiumi Sele e Noce con foce nel Mar Tirreno.

Il regime dei corsi d'acqua lucani è tipicamente torrentizio, caratterizzato da massime portate

durante il periodo invernale e da un regime di magra durante la stagione estiva.

Si individuano 9 bacini idrografici con un estensione territoriale di 11.171,18 Kmq in totale.

Numerosi corsi d'acqua sono stati intercettati mediante la costruzione di dighe e traverse.

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Il Basento

Il fiume Basento nasce nell'Appennino lucano

settentrionale, scorre da nord-ovest a sud-est nelle

province di Potenza e Matera e sfocia nel Golfo di

Taranto; il suo bacino si estende tutto in territorio

lucano per circa 1537 kmq. Dopo un percorso di

circa 149 km, sfocia presso Metaponto. Dai dati

dell’Autorità di Bacino della Basilicata si evince che,

pur con un bacino decisamente minore, il Basento ha

una portata media annua che è circa il doppio di

quella di un altro importante fiume lucano, il

Bradano (12.2 mc/s alla stazione di Menzena a 24

km dalla foce) .

Il bacino è caratterizzato da una scarsa percentuale di superficie permeabile, intorno al 20%,

scarse precipitazioni nella parte bassa del bacino e piuttosto copiose nella parte più alta, dove si

riscontra anche una discreta presenza di emergenze sorgentizie. Lungo il corso del torrente

Camastra il cui bacino è pari al 23% del bacino del Basento ed è caratterizzato da una notevole

complessità del reticolo idrografico, è stato realizzato il lago artificiale del Camastra.

Estensione Bacino

Idrografico (Km²) Affluenti Principali

Lunghezza Asta

Principale (Km) Foce

1.537

Torrente Camastra

Torrente Tora

Torrente Tiera

Torrente Rifreddo

Torrente Rummolo

Torrente Gallitello

Torrente Monaco

149 Mar Jonio

Tabella 1 : dati riassuntivi del fiume Basento

Fonte: Autorità di Bacino della Basilicata

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Il monitoraggio scientifico

Il monitoraggio scientifico sui fiumi lucani è stato condotto sulla base di diversi tipi di analisi,

sia di tipo qualitativo che quantitativo.

L’analisi qualitativa è stata effettuata mediante l’ausilio di opportune schede, come quella

riportata di seguito, per il rilevamento della funzionalità ecologica del fiume, attraverso una

valutazione dello stato dell’ecosistema nei suoi aspetti biotici e abiotici. Inoltre, nei diversi punti

di campionamento la squadra di monitoraggio ha documentato, anche attraverso materiale

fotografico, la presenza di rifiuti (tipologia, quantità, ecc…), oltre all’eventuale presenza di

abusi legati alla cementificazione, scarichi in acqua illegali.

Progetto Monitoraggio Qualità Fiumi Lucani - nell'ambito del progetto "Terre d'Acqua"

Operatore:

Ore:

Data:

n° scheda: Codice:

Bacino:

Corso d'acqua: Basento

Località:

Tratto (m):

Coordinate: - Errore ± m

1) Stato del territorio circostante

Sponda

SX

Sponda

DX

Foreste e boschi Prati pascoli boschi pochi arativi ed incolti Colture stagionali in prevalenza e/o arativi misti e/o colture permanenti;

urbanizzazione rada

Aree urbanizzate

2) Vegetazione presente nella fascia perifluviale primaria Formazioni arboree riparie

Formazioni arbustive riparie (saliceti arbustivi) e/o canneto

Formazioni arboree non riparie

Vegetazione arbustiva non riparia o erbacea o assente

3) Ampiezza della fascia di vegetazione perifluviale arborea e arbustiva Fascia di vegetazione perifluviale > 30 metri

Fascia di vegetazione perifluviale 5 - 30 metri Fascia di vegetazione perifluviale 1 -5 metri

Fascia di vegetazione perifluviale assente

4) Continuità della fascia di vegetazione perifluviale arborea e arbustiva Senza interruzioni

Con interruzioni

Interruzioni frequenti o solo erbacea continua e consolidata

Suolo nudo o vegetazione erbacea rada

5) Conformazione delle rive Con vegetazione arborea e/o massi

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Con erbe e arbusti

Con sottile strato erboso

Rive nude 6) Erosione

Poco evidente e non rilevante

Solamente nelle curve e/o nelle strettoie

Frequente con scavo delle rive e delle radici

Molto evidente con rive scavate e franate o presenza di interventi artificiali

7) Sezione trasversale

Naturale

Naturale con lievi interventi artificiali

Artificiale con qualche elemento naturale

Artificiale

8) Fondo dell'alveo

Diversificato e stabile

A tratti movibile

Facilmente movibile

Artificiale o cementato 9) Raschi, pozze e meandri

Ben distinti, ricorrenti

Presenti a distanze diverse e con successione irregolare

Lunghe pozze che separano corti raschi o viceversa, pochi meandri

Meandri, raschi e pozze assenti, percorso raddrizzato 10) Detrito

Frammenti vegetali riconoscibili e fibrosi

Frammenti vegetali fibrosi e polposi

Frammenti polposi

Detrito anaerobico 00) Strutture di ritenzione degli apporti trofici

Alveo con grossi massi e/o vecchi tronchi stabilm. Incassati o presenza di fasce

di canneto o idrofite

Massi e/o rami presenti con deposito di sedimento o canneto o idrofite rade e

poco estese

Strutture di ritenzione libere e mobili con le piene o assenza di canneto o idrofite

Alveo di sedimenti sabbiosi privo di alghe o sagomature artificiali lisce a

corrente uniforme

Totale

Sp SX Sp DX Fiume

Note finali

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Sotto il profilo quantitativo, con l’ausilio del laboratorio mobile di Legambiente, per ciascun

punto campionato, sono stati analizzati i parametri fisici dell’acqua (ossigeno disciolto, pH,

conducibilità, temperatura), i parametri microbiologici, ovvero la concentrazione di batteri fecali

(Escherichia coli UFC/100mL), ed i parametri chimici quali la concentrazione dell’ azoto (NO3

e NH4 in mg/L) e del fosforo (P totale in mg/L). Nello specifico, sul fiume Basento sono stati

individuati 17 punti di campionamento. Sulla foce del corso d’acqua sono stati analizzati solo i

parametri fisici e microbiologici.

Tutte le informazioni ed i dati rilevati nel corso del monitoraggio sono stati raccolti, per ciascun

fiume, in una scheda di sintesi di tutti i parametri campionati, con l’intento di fornire indicazioni

sullo stato del fiume, dalla sorgente alla foce, nelle sue caratteristiche ecologiche (flora, fauna,

aspetti abiotici) e caratteristiche legati all’uso e all’impatto che l’uomo esercita in rapporto con

essi.

Tutte le analisi e i parametri campionati fanno riferimento alla normativa vigente.

Parametri analizzati e metodologia

Come già evidenziato, i parametri presi in considerazione nel monitoraggio hanno toccato

diversi aspetti, indagando la qualità ecologica, chimico-fisica, microbiologica e aspetti legati ad

un “uso” sostenibile del territorio.

Le variabili chimico fisiche rilevate sono riportate in tabella 2, in cui è stata descritta anche la

metodologia con la quale sono state effettuate le misure:

Parametro Unità di misura Tipologia Metodologia

Temperatura acqua °C Qualità Chimico - Fisica

Attraverso strumento di misura

multiparamentrico e/o

termometro

Conducibilità mS/cm Qualità Chimico - Fisica Attraverso strumento di misura

multiparamentrico

O2 mg/l Qualità Chimico - Fisica Attraverso strumento di misura

multiparamentrico

O2 % Sat Qualità Chimico - Fisica Attraverso strumento di misura

multiparamentrico

pH scala pH Qualità Chimico - Fisica Attraverso strumento di misura

multiparamentrico

Salinità g/l Qualità Chimico - Fisica Attraverso strumento di misura

multiparamentrico

COD mg/l O2 Qualità Chimico - Fisica Attraverso fotometro portatile

AL400 e relativo kit di misura

Nitrati mg/l N Qualità Chimico - Fisica Attraverso fotometro portatile

AL400 e relativo kit di misura

Ammoniaca mg/l NH4 N Qualità Chimico - Fisica Attraverso fotometro portatile

AL400 e relativo kit di misura

Fosforo totale mg/l P Qualità Chimico - Fisica Attraverso fotometro portatile

AL400 e relativo kit di misura

Tabella 2 : parametri chimico fisici e metodologia di misurazione

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La tabella seguente riporta le variabili microbiologiche rilevate. Anche in questo caso viene

descritta la metodologia utilizzata per le misurazioni.

Parametro Unità di misura Tipologia Metodologia

Escherichia coli UFC/100 ml Microbiologica

La procedura di filtrazione eseguita è

quella delle membrane filtranti

(ai sensi del Dlgs 16/2008)

Tabella 3 : parametri microbiologici e metodologia di misurazione

Di seguito la scheda di sintesi dei parametri chimico fisici e microbiologici analizzati per

ciascun punto di campionamento

Progetto Monitoraggio Qualità Fiumi Lucani - nell'ambito del progetto "Terre d'Acqua"

Operatore:

Ore:

Data:

n° scheda:

Codice:

Bacino:

Corso d'acqua: Basento

Località:

Tratto (m): Coordinate: - Errore ± m

Provincia: Potenza

Comune: Potenza

Parametri Chimico Fisici

Temperatura

acqua (°C) pH

Conducibilità

(mS/cm) Salinità (g/L)

O2 (mg/L)

O2 (% Sat)

Caratteristiche dell'acqua e del sedimento

Colore acqua

Trasparenza acqua (cm)

Fioriture algali

Presenza di schiume

Tipologia di sedimento

Parametri microbiologici e chimici

Escherichia coli

UFC/100 mL

Fosforo totale

mg/l P

COD

mg/l O2

Nitrati

mg/l NO3 --> N

Ammoniaca

mg/l NH4 --> N

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La valutazione della qualità ecologica (vegetazione, caratteristiche geomorfologiche,

conformazione dell’alveo fluviale, ecc …) e della qualità dell’“uso” sostenibile del territorio

(scarico/abbandono di rifiuti, tipologie, abusivismo, ecc …), sono state riportate in schede come

quella seguente.

Progetto Monitoraggio Qualità Fiumi Lucani - nell'ambito del progetto "Terre d'Acqua"

Operatore:

Ore: Data: n° scheda:

Codice:

Bacino:

Corso d'acqua: Basento

Località:

Tratto (m): Coordinate: - Errore ± m

Provincia: Potenza

Comune: Potenza

Centro urbano nelle vicinanze

Potenza

RSU

Residui bituminosi

(es. catrame, asfalto, …)

Vetro

Gomma

Plastica

Altri rifiuti (specificare nelle note)

Note:

I dati raccolti in queste schede sono stati informatizzati e utilizzati per l’elaborazione delle

analisi statistiche.

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Interpretazione dei risultati

In base ai risultati delle analisi relativi ai parametri misurati è stato dato un giudizio di qualità

utilizzando le 5 classi indicate dalla normativa (1: ottimo; 2: buono; 3: sufficiente; 4: scarsa; 5:

pessima) sulla base dei valori di riferimento per la costruzione dell’indice L.I.M. ai sensi del D.

Lgs. 152/2006.

Tabella 3: Tab 7 dell’allegato 1 del D.Legs 258/2000 (Modificata)

(Gli stessi valori e parametri sono ripresi anche nel Dlgs 152/2006, parte terza)

L’indice LIM descrive lo stato di qualità globale delle acque, principalmente dal punto di vista

chimico. All’interno dei parametri presi in considerazione troviamo anche valori relativi alla

concentrazione di azoto, fosforo, COD, ossigeno disciolto e Escherichia coli.

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Obiettivi di qualità dei corsi d’acqua

La Direttiva Quadro (2000/60CE) che ha il compito di definire obiettivi di qualità per i diversi

corpi idrici e prevedere misure atte a raggiungerli entro il 2015, recepita nel nostro Paese con il

D.lgs 152/2006. In particolare, entro la data fissata, i corpi idrici superficiali e sotterranei

devono raggiunger il livello di qualità buono o mantenere quello elevato, nel caso sia già stato

raggiunto.

Per la determinazione dello stato di qualità dei corpi idrici le Arpa e le regioni stanno lavorando

per adeguare il sistema di monitoraggio alle metodologie dettate dalle nuove norme, anche se

nel nostro Paese quanto previsto dalla direttiva 2000/60, soprattutto in termini d classificazione

dei corsi d’acqua e monitoraggio dello stato di qualità delle acque, era stato in parte anticipato

dal D.lgs 152/1999 e pertanto in alcuni casi si continuano a seguire le modalità previste da

questo decreto. Gli indici di riferimento per i fiumi sono il SECA (Stato ecologico dei corsi

d’acqua).

Il SECA si ricava dalla combinazione di due indici, uno che si basa sulle concentrazioni di

sostanze chiamate macrodescrittori (LIM – tra i parametri monitorati: ossigeno disciolto, BOD5,

COD, NH4, NO3, fosforo totale, ortofosfato)) e il secondo che invece è significativo dello stato

ecologico del corso d’acqua (IBE). Parametro importante perché rileva lo stato di qualità di un

tratto di corso d'acqua integrando la componente inquinamento con le caratteristiche fisiche e

morfologiche dell’alveo.

Il monitoraggio di Legambiente durante lo scorso mese di Maggio sul fiume Basento ha previsto

il monitoraggio del corso d’acqua in 16 stazioni dalla sorgente alla foce. In particolare sono stati

monitorati i principali parametri per la determinazione del LIM, ovvero quelli chimici e

microbiologici (ossigeno disciolto, pH, conducibilità, temperatura, la concentrazione di batteri

fecali (Escherichia coli UFC/100mL) e quella di azoto (NO3 e NH4 in mg/L) e fosforo (P totale

in mg/L)) e in funzione dei valori è stato attribuito, secondo i limiti previsti dalla normativa

vigente (che distingue in base alle concentrazioni di alcuni parametri 5 classi di qualità da

ottimo a scarsa).

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Risultati sul Fiume Basento

Tra le sedici stazioni monitorate solo una cade nella classe buona, rispettando quindi l’obiettivo

di qualità previsto dalla normativa da raggiungere entro il 2015. Tutte le altre sono invece fuori

da tali obiettivi e rientrano 13 in classe sufficiente e 2 in classe scarsa.

Punto Provincia Comune Qualità

LIM+

Ponticello sotto condotta Ciciniello Pz Potenza Sufficiente

Ponte al bivio per Pignola, dalla Basentana Pz Potenza Sufficiente

Viale del Basento, Ponte Romano, S. Vito zona industriale Pz Potenza Buona

Zona industriale Potenza, ponte prima del bivio per Rio Freddo Pz Potenza Scarsa

Vaglio Scalo Pz Vaglio Scalo Sufficiente

Stazione Brindisi di Montagna Pz

Brindisi di

Montagna Sufficiente

Ponte sul fiume, uscendo dalla Basentana, verso Castel

Merzano/Albano Scalo Pz

Albano di

Lucania

Scalo Sufficiente

Uscita della Basentana Campo Maggiore, Pietrapertosa Pz Pietrapertosa Sufficiente

Calciano Scalo, uscita della SS407 verso Potenza Mt Calciano Sufficiente

Ponte sul fiume SS407, bivio per Grassano Mt

Grassano

Scalo Sufficiente

Sotto ponte svincolo per Potenza, zona industriale Ferrandina Mt Ferrandina Sufficiente

A monte Tecnoparco, prima della confluenza del Torrente Vella Mt Ferrandina Sufficiente

A valle della confluenza del Torrente Vella Mt Ferrandina Sufficiente

A valle del depuratore zona Pontanello, Tecnoparco, Pisticci Mt Ferrandina Sufficiente

Pisticci Scalo sud, a valle dell'ENI Mt Pisticci Sufficiente

Scarico del Tecnoparco Mt Pisticci Scarsa

Tabella 4: Scheda di sintesi del fiume Basento

Fonte: Legambiente

Tra i parametri che presentano i valori più critici troviamo il Fosforo, con valori al di sopra dei

limiti di legge (rientranti nella classe di qualità scarsa) in 5 stazioni su 16: il COD, parametro

che rappresenta la quantità di ossigeno necessaria per la completa ossidazione dei composti

organici e quindi, anche se non è una sostanza inquinate il suo valore è indice del grado di

inquinamento dell’acqua. Il COD presenta valori molto elevati (rientranti nella classe di qualità

scarsa) in 8 stazioni, la metà di quelle monitorate. Infine critici anche i valori di Escherichia coli,

indicatori di scarichi fognari non depurati che riversano direttamente nel fiume con valori che

superano la soglia dei 5000 UFC/100 ml in tre stazioni su sedici.

Alle stazioni di campionamento sopra riportati va aggiunta la foce del fiume, su cui, come si

diceva in precedenza, a differenza di tutti gli altri punti, sono state effettuate solo le analisi di

tipo fisico e microbiologico.

Punto Provincia Comune Inquinamento

Foce del Basento, Metaponto Lido Pz Matera Fortemente Inquinato

Tabella 5: foce fiume Basento

Fonte: Legambiente

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Il fiume, come in tanti altri contesti subisce ancora oggi le gravi conseguenze derivanti dalla

presenza di scarichi inquinanti, scarichi industriali e le conseguenze disastrose sugli ecosistemi

acquatici dell’artificializzazione sempre più intensa dei corsi d’acqua. Interventi che oltre ad

aggravare il rischio idrogeologico del territorio italiano ha anche gravi ripercussioni in termini di

qualità dei fiumi e delle acque. Come già detto ancora oggi, a ridosso della scadenza europea per

il raggiungimento del buono stato dei corsi d’acqua, la sfida di riqualificazione ambientale del

Basento è ancora tutta da giocare.

Il monitoraggio del Basento in immagini…

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“Terre d’Acqua”, è un progetto di sensibilizzazione, informazione ed animazione territoriale,

finanziato dall’Epos – Programma strategico 2010-2013 per l’educazione e la promozione della

Sostenibilità Ambientale nell’ambito del bando 2011 “A… come acqua”. Il programma prevede

proposte educative, moduli formativi, progetti di animazione territoriale, attività scolastiche ed

extra scolastiche che coniughino conoscenza scientifica e creatività, informazione e

comunicazione e rappresenta un valore aggiunto per tutto il territorio, sia per la scelta

strategica di rafforzare e promuovere il tema dell’educazione alla sostenibilità in modo

trasversale e sia per l’idea di dare nuova linfa alla Rete di Educazione alla Sostenibilità della

Basilicata.

“Terre d’Acqua” nasce dalla necessità di far comprendere l’importanza della risorsa idrica

quale bene rinnovabile ma limitato, responsabilizzando i fruitori del progetto ad un uso

razionale dell’acqua, in primo luogo di quella potabile. In quest’ottica ci si propone di mettere

in campo azioni tese non solo ad informare, ma anche ad incidere sugli stili di vita individuali,

sulle abitudini collettive, affinché ciascuno, in varia misura, si assuma la responsabilità della

tutela di questa risorsa. “Pensare globalmente, agire localmente”, sarà questo il filo conduttore

dell’intero progetto, messo in campo dalla rete degli Osservatori e dei Centri di Educazione

Ambientale e alla Sostenibilità che costituiscono il partenariato: “Il Vecchio Faggio” di Sasso di

Castalda, “Oasi Bosco Faggeto” di Moliterno, “Bosco dei Cigni” di Grumento Nova, “I Calanchi”

di Montalbano Jonico, “Melidoro Pollino” di Valsinni e l’Osservatorio Ambiente e Legalità.

Partenariato ulteriormente rafforzato dalla presenza di Acquedotto Lucano e dell’Autorità

d’Ambito Ottimale Integrata: una rete sinergica e collaborativa tra i presidi educativi

rappresentati dai CEAS e gli enti pubblici come strumento di promozione della sostenibilità che

mira ad avere una ricaduta diretta sul territorio. L’idea progettuale, partendo dall’analisi delle

criticità legate alla risorsa acqua, mira a innescare dei processi virtuosi, tali per cui i cittadini

stessi ed i giovani possano essere la chiave di svolta e i protagonisti stessi dei cambiamenti

necessari. Occorre adattarsi agli effetti, cambiando l’approccio che fino ad oggi ha guidato la

pianificazione della risorsa, passando dalla lunga tradizione di politica della domanda alla

nuova stagione della pianificazione e gestione della risorsa disponibile. Ciò si traduce da una

parte in una riduzione della domanda stessa e dei consumi, dall’altra in un incremento

dell’efficienza degli usi.

Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, tra le varie azioni messe in campo, vi è

“Fiuminforma”, svolta in parallelo ad percorso didattico che ha visto il coinvolgimento di circa

400 studenti. Fiuminforma” è la campagna di monitoraggio scientifico dei principali fiumi lucani

(Agri, Basento, Sinni, Melandro), nelle aree d’intervento dei Ceas coinvolti del progetto, che ha

permesso di raccogliere dati e informazioni sulla qualità dell’acqua e controllare così il loro

stato di salute. Attraverso un campionamento diffuso lungo il corso dei fiumi sono state

effettuate diversi tipi di analisi, chimico-fisiche (temperatura, ossigeno disciolto in acqua,

conducibilità, ecc…) e microbiologiche (presenza di batteri di origine fecale – escherichia coli e

enterococchi intestinali). I campionamenti sono stati eseguiti direttamente dall’equipaggio di

Legambiente Nazionale con l’ausilio di un laboratorio mobile. I dati elaborati costituiscono la

base di questo lavoro.

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