Anonimato e Responsabilita Il Cinema Con Gli Anziani Come Tentativo Di Apertura Al Sociale Del...

download Anonimato e Responsabilita Il Cinema Con Gli Anziani Come Tentativo Di Apertura Al Sociale Del Laboratorio Psicoanalitico Tiburtino Leonardo Della Pasqua

of 15

Transcript of Anonimato e Responsabilita Il Cinema Con Gli Anziani Come Tentativo Di Apertura Al Sociale Del...

  • 7/21/2019 Anonimato e Responsabilita Il Cinema Con Gli Anziani Come Tentativo Di Apertura Al Sociale Del Laboratorio Psico

    1/15

    Anonimato e responsabilit: il cinema con glianziani come tentativo di apertura al sociale delLaboratorio Psicoanalitico Tiburtino

    (Lavoro presentato nel convegno Anonimato e Responsabilit realizzato nel LaboratorioPsicoanalitico San Lorenzo)

    Alessandra Pulvirenti, Augusta Pucci, Leonardo Della Pasqua, Maria GabriellaIntermesoli

    Roma 25 Marzo 2007

    Introduzione

    Forse non unutopia lidea di una scienza psicoanalitica che si interessi alsociale.

    Lo Spazio Psicoanalitico nacque in un periodo storico in cui la societ era infermento: il suo intento era di contrapporsi alle critiche, secondo cui lapsicoanalisi fosse una scienza centrata sui problemi del singolo, incapace, quindi,di affrontare e capire i problemi della societ.

    I Fondatori si adoperarono molto per la corretta diffusione dei concetti

    psicoanalitici, studiarono il problema di un setting che si avvicinasse il pipossibile a quello del modello formativo classico e affrontarono la problematicaconnessa ad una possibile discriminazione della psicoanalisi che, a causadellelevato costo delle terapie, non era accessibile a tutti.

    Nacquero, oltre alla Scuola di Formazione, i Laboratori psicoanalitici, tra cui, negliultimi anni, il Laboratorio Psicoanalitico Tiburtino, frutto di una lunga gestazione di

  • 7/21/2019 Anonimato e Responsabilita Il Cinema Con Gli Anziani Come Tentativo Di Apertura Al Sociale Del Laboratorio Psico

    2/15

    quattro anni durante i quali si dedicata molta attenzione al rapporto tra il singolo

    e il gruppo.

    Ma oggi come possiamo, allinterno dei nostri laboratori, coniugarelinteresse verso il sociale con il lavoro analitico sullindividuo? Cosa si pu fare disociale e per il sociale, oltre adottare quellabbattimento di costi che, soprattuttoallinizio della storia dei laboratori, si profilava come possibilit della psicoanalisidi accedere a strati pi ampi della popolazione, svecchiandola da quellaria un posnob ed elitaria? Quindi visibilit, tentativo di uscire fuori dalle stanze di analisi, diaprirsi al quartiere, fare qualcosa che sia, contemporaneamente, piacevole efruibile e che ci permetta di costruire unidentit analitica del laboratorio nel

    sociale?E tentando di dar voce a queste domande che vorremmo inserire i temi del

    Convegno di oggi: Anonimato e responsabilit.

    Parleremo di sentimento di responsabilit, cio qualcosa di cui ci siassume pienamente il carico, basato per anche sul piacere della cosa fatta.

    Il Laboratorio ed il sociale

    Agganciandoci al sentimento di responsabilit, vorremmo raccontarelesperienza che si sta facendo al Laboratorio anche come spunto di riflessione sualcuni temi che ci sembrano interessanti.

    Lesperienza riguarda una iniziativa che da circa due anni in corso, in cuiviene proposta ad un gruppo di anziani la visione di film, scelti con una certa cura,visione che rappresenta lo stimolo per una discussione.

    E una esperienza innanzitutto caratterizzata dal fatto che entra nelLaboratorio anche un aspetto del sociale cio la persona anziana, ci con tuttalambiguit che questo porta con s.

    Chi lanziano? Cosa vuol dire lanziano come problema sociale? Possiamoraggruppare in una classe, diversit, molteplicit, variabilit, con le quali siaffronta questa fase della vita? Non si rischia di respingere nellanonimato, cio

  • 7/21/2019 Anonimato e Responsabilita Il Cinema Con Gli Anziani Come Tentativo Di Apertura Al Sociale Del Laboratorio Psico

    3/15

    anche nellindistinto, la persona? E quindi di affrontare il problema cadendo nei

    luoghi comuni che ci portano a dire: lanziano quello che .?

    Il luogo comune, il pensare generalizzato, richiama quella forma dipensiero che Bion riconosce come anonimo. Quella forma di pensiero che siavvicina pi alle forme del pensare primitivo, caratterizzate dalla mancanza delsoggetto che la esprime, dal contatto con la realt e che v contro lidentitcoprendola.

    Ci sembra questo uno dei rischi che si corre nellaffrontare il sociale daparte di chi si vorrebbe muovere secondo una ottica psicoanalitica.

    Da un altro punto di vista, c un concetto sul quale Bion riflette in varieriprese, in alcuni degli appunti raccolti nel testo Cogitations ossia quello disenso comune. Senso comune nel suo significato di Senso orientato in manieragruppale o sociale i cui scopi vanno al di l dellindividuoIn quanto individuo,devo considerare che cosa il gruppo accettercome esame di realtprima dipoter sentire che la mia opinione ha lavallo del mio senso comune (Bion 1992).Il senso comune appare come il senso della relazione primaria con il gruppo epotrebbe essere visto come un aspetto unificante tra tendenze narcisistiche etendenze socialistiche viste da Bion come tendenze delle forze istintuali.

    Il senso comune sembrerebbe quindi un po il tributo che luomo paga per ilsuo essere animale sociale. Tuttavia, si va da una funzione positiva del sensocomune, allorch si pone come intermedio tra tendenza al narcisismo e tendenzaal socialismo, ad una funzione conformista, allorch il senso comune prevalerigidamente rispetto allaltra tendenza.

    Il concetto di senso comune fa pensare del resto anche alla possibilit diconfrontarsi con la realt. Il concetto anche legato da Bion a quello di pubblic-azione ossia alla possibilit di rendere pubblico qualcosa.

    Vorremmo che la riflessione sugli aspetti che riguardano il sociale nelLaboratorio, andasse verso una direzione che possa essere di stimolo alla

    costruzione di un senso comune, tenendo presente i rischi di poter scivolarenellanonimato.

    Avendo delineato un po i riferimenti che abbiamo e intorno ai quali simuove il nostro pensiero, vorremmo iniziare con una riflessione circa il caratteresociale del Laboratorio.

  • 7/21/2019 Anonimato e Responsabilita Il Cinema Con Gli Anziani Come Tentativo Di Apertura Al Sociale Del Laboratorio Psico

    4/15

    Non solo lo Statuto con il quale il Laboratorio nasce che definisce tale

    carattere, c linteresse che Spazio in generale e il Prof. Perrotti in particolare,hanno sempre rivolto al rapporto Individuo e societ.

    Del resto basta anche scorgere la Rivista Echi di Psicoanalisi per notarelimportanza che viene data al tema di questo rapporto.

    Dalla teoria alla pratica.

    I Laboratori potrebbero allora essere visti come la rappresentazioneconcreta del rapporto tra individuo e gruppo.

    Non solo perch caratterizzato dalla presenza di un gruppo che cerca dilavorare secondo una modalit diversa da quella dello studio associato, maperch dovrebbe avere una attenzione al sociale, in cui ladesione ai costicontenuti solo un aspetto.

    I Laboratori dovrebbero contribuire alla diffusione di una modalit diriflettere intorno a questioni che riguardano la vita complessiva dellindividuonella sua duplice visione individuale e sociale.

    Molto stimolante a questo proposito, ci sembrato larticolo della dott.ssaBruna Palazzetti sui Policlinici psicoanalitici e la diffusione della Psicoanalisi.

    Nel ricostruire la nascita del primo Policlinico a Berlino nel clima particolaredel primo dopoguerra, tra desiderio di speranza, angoscia per lorrore appenavissuto e timori per la nascita di ben altri orrori, lautrice si interroga sulla funzioneche la Psicoanalisi dovrebbe avere sulla capacit di leggere i fenomeni sociali esul contributo che potrebbe dare sui grandi problemi che attraversano la societ econclude con il limite, la difficolt e la scarsa incidenza che la psicoanalisi ha neldibattito attuale.

    Pensiamo cos alla psicoanalisi come allespressione di un pensierocapace di librarsi ad alte quote; dallaltra c un pensiero pesante, concreto,

    incapace di alzarsi di un millimetro.Come far avvicinare queste forme di pensiero?

    Come partecipare attivamente a far s che il Laboratorio diventifattivamente un luogo di riflessione aperto al sociale? Non solo un luogo doveriflettere sul sociale ma luogo in cui riflettere con il sociale.

  • 7/21/2019 Anonimato e Responsabilita Il Cinema Con Gli Anziani Come Tentativo Di Apertura Al Sociale Del Laboratorio Psico

    5/15

    Ci viene in mente la fantasia di Perrotti sul soldato John inconsapevole del

    carico mortale che i suoi superiori, la societ(?), gli avevano affidato di lanciaresu Hiroshima.

    Aveva a che fare con questo tentativo di avvicinamento linvito che Perrottici faceva ad inventare nuovi linguaggi che ci avvicinassero agli altri?

    Confusamente ci tornano alla mente quegli stimoli che ci dava. Linvito adessere permeabili a nuove esperienze. Ricordiamo quando ci parlava di barboni, ciinvitava a portare loro da mangiare. Era forse quel periodo in cui alla porta diSpazio si era insediato un barbone. Forse chiss non casualmente si era installatol.

    La nascita di una idea

    Lidea del cineforum con gli anziani parte dallinvito, mai troppo definito,rivoltoci dal professore Perrotti di approfondire le tematiche che riguardanoquesto universo. Ricordiamo alcune sue riflessioni sul tema, che riguardavano lasolitudine, la depressione, la fragilit, il rilassamento delle strategie difensive

    dellIo, il ripiegamento nevrotico su s stesso: Il problema dellanziano il futuro!Lui non sa come saril domani. La sua angoscia il domani diceva Perrotti inuno degli incontri formativi del sabato per la costruzione del Laboratorio.

    I pensieri di Perrotti partono dalla clinica. In un primo colloquio, cos sipresenta Luomo del farro: Che vuole che le dica, dottore? In due parole: non ciso stare senza far nulla. Dice mia moglie che quando si va in pensione normaleche venga un po di depressione. Daccordo, ma aspettiamo che venga lapensione e poi penseremo alla depressione. Sa com: le donne quando si fissanounidea in capoOra vero che la mia attivitprincipale sta per terminare equesto la spaventa, povera donna: lei mi ha veduto sempre in giro per il mondoper il mio lavoro e pensa: che farquestuomo in casa? E quindi le venuta lideadella depressione(Perrotti, 2005, p.9).

    Perrotti era dubbioso rispetto a come classificare questo paziente.Stabilisce di fissare alcune sedute per decidere se ci fosse il bisogno di un vero eproprio trattamento. Ed ecco quel grande corpo sdraiato sul divano. Mi sentivo un

  • 7/21/2019 Anonimato e Responsabilita Il Cinema Con Gli Anziani Come Tentativo Di Apertura Al Sociale Del Laboratorio Psico

    6/15

    po in imbarazzo: era come piegare alle esigenze e ai rituali analitici un bravuomo

    che per tutta la vita ha avuto a che fare con problemi concreti e ha conosciuto piil dolore della fatica fisica che quello dellangoscia, e quando ha i capelli bianchigli si vuole scoprire qualche nevrosi. Ma era proprio cos?(Perrotti, 2005, p.10)

    Nei seminari di sabato, Perrotti insisteva sulla necessit di trovarealternative diverse per lavorare col sociale. Lui era convinto che non tutti i pazientifossero adatti ad una analisistandarde sentiva la necessit di trovare nuove vieper lavorare col sociale, impiegando lo strumento psicoanalitico. Tutto ci senzaperdere di vista la formazione classica e limportanza del lavoro a tre seduteallinterno dei laboratori.

    Oltre a Perrotti, un altro anziano molto caro a Lo Spazio Psicoanalitico haavuto uninfluenza diretta nella nostra scelta di occuparci del mondo dellanzianonel Laboratorio: il dott. Armando Bianchi Ferrari.

    Nel 2004, il dott. Ferrari venuto a Spazio per presentare il suo ultimolibro, Il pulviscolo di Giotto, un libro dove sviluppa delle ipotesi sul lavoroanalitico con malati terminali e pazienti anziani. In quelloccasione abbiamomanifestato il nostro interesse a lavorare con gli anziani e i nostri dubbi su comeimpostare il lavoro. Se volete sapere come lavorare con gli anziani dovete starciinsieme. Passate del tempo con loro e scoprirete come lavorare. Il problemadellanziano il tempo. Il suo unico tempo il presente. Lanziano ha molto

    tempo! rispose Ferrari.

    Il luogo

    Il Laboratorio Psicoanalitico Tiburtino si colloca in una zona della cittassediata dai cavalcavia, dalla tangenziale, dallo snodo ferroviariodallautostrada. La via consolare taglia in due il quartiere, che vive, in un grovigliodi strade e di vicoli in cui i palazzi-alveare si accalcano, serrati luno accantoallaltro. Il frastuono delle macchine, in fila per chiss dove, produce unsottofondo ripetitivo e rumoroso incessante.

    Durante le ore del giorno il quartiere si anima di un via vai ininterrotto dipersone che si passano accanto e passano accanto a vetrine che blandiscono conofferte eccezzionali! Pi avanti, qualche centro commerciale e catene di fast-food dove si pu consumare un pasto distratto e veloce, davanti a schermi chemandano in onda immagini e musica spesso fuori sincrono, mentre una bizzarrasuoneria di cellulare cerca di ridestare lattenzione in qualcuno.

  • 7/21/2019 Anonimato e Responsabilita Il Cinema Con Gli Anziani Come Tentativo Di Apertura Al Sociale Del Laboratorio Psico

    7/15

    Il quartiere, privo di piazze e costruito in parte nel dopoguerra, con gli

    schemi di unarchitettura popolare realizzata con materiali poveri, abitatoprevalentemente da famiglie di immigrati. Sembra un luogo uguale a tanti altri dichiss quante metropoli, in cui la finalit del movimento, sia esso di automobili odi esseri umani, sembra consistere nel transitare il pi velocemente possibile,correre senza soffermarsi, un correre supportato da un esaltato sviluppotecnologico che, attraverso un processo di mimesi, produce una probabileapparenza di crescita (Bion, 1948, pag. 14).

    In quartieri come questo, pieni di non-luoghi (Aug, 1993) ed in cui ilmovimento maniacale sembra eretto a difesa da angosce catastrofiche qualespazio per una pausa, quali relazioni e quale socialit sono possibili?

    questo il contesto urbano in cui situato il laboratorio, lo sfondo in cui sicolloca il nostro intervento con gli anziani, volto ad affiancare la difficoltnellessere tanto fisicamente quanto mentalmente veloci e flessibili. Sovente,infatti, lanziano si presenta ancorato al suo passato: il mantenere in vita i ricordi,ripetendoli, contribuisce ad una narrazione costante di s che mantenimentodellidentit.

    Lesperienza

    in questo contesto che nasce lesperienza del cineforum.

    Augusta per un periodo ha fatto delle supervisioni col dott. Perrotti supazienti anziani che vedeva in un servizio pubblico. Nasce la curiosit e la vogliadi approfondire il tema. Perrotti ci mette in contatto con la dott.sa Laura De Lauro,psicoanalista che da molti anni si occupa dellanalizzabilit delle persone anzianee del lavoro sociale con le persone della terza et. Cominciamo ad andare insupervisione da lei, lavorando su i casi che portava Augusta. Cresceva il nostrointeresse e desiderio di avvicinarci alluniverso dellanziano. Le parole di Ferrari:Passate del tempo con loro e scoprirete come lavorareerano sempre presenti,

    finch, nel settembre 2005 abbiamo deciso di creare un cineforumrivolto allaterza et.

    La prima rassegna di filmdedicata agli anziani iniziata il 29 ottobre 2005.Abbiamo scelto 3 commedie da proiettare ogni due settimane, con lobiettivo divalutare linteresse e ladesione alla attivit. La seconda rassegna iniziata subitodopo, con cadenza mensile e una selezione diversificata di filmda proiettare. La

  • 7/21/2019 Anonimato e Responsabilita Il Cinema Con Gli Anziani Come Tentativo Di Apertura Al Sociale Del Laboratorio Psico

    8/15

    terza rassegna iniziata il 27 gennaio 2007 ed in corso ogni mese al laboratorio,

    sempre di sabato alle 16:30.Ma torniamo allinizio. Siamo andati ai centri anziani del quartiere e

    alluniversit della terza et di Roma per divulgare liniziativa.I film sono stati proiettati nel salone del laboratorio, un spazio che pu

    ospitare fino a una trentina di persone. Al termine di ogni proiezione abbiamodisposto le sedie in modo da formare un cerchio prima di iniziare il dibattito. Glianziani hanno partecipato alla disposizione delle sedie e lattivit statapreceduta dallofferta di pasticcini, cioccolatini, caramelle che a volte offriamo noi,a volte portano direttamente i partecipanti. Abbiamo labitudine di chiamaretelefonicamente tutti i partecipanti del cineforumuna settimana prima della

    proiezione del film per ricordare lincontro.Il gruppo di partecipanti non mai stato molto numeroso (max 10) e quasi

    sempre composto dalle stesse persone, fatto che rende il gruppo un poparticolare. Ci adoperiamo per creare una atmosfera familiare che consenta allepersone di dire con meno imbarazzo i propri pensieri. Inoltre, importantesottolineare la tipologia di persona anziana che viene al laboratorio.Fondamentalmente sono di due tipi: lanziano attivo, che partecipa a tanteattivit, conserva un interesse per iniziative culturali e ha il gusto di riflettere suquestioni importanti della vita e della esistenza; e lanziano con qualche disturbo

    psichiatrico, di tipo depressivo o psicotico (inviati al laboratorio da una psichiatrache lavora presso un CIM), che mantiene viva la voglia di stare insieme agli altri,magari insieme a persone normali che lo accetti per quello che .

    Il dibattito inizia da impressioni sul film e da l si diramano discorsi, siaccentua un aspetto: i cambiamenti dellet, le difficolt di gestione del tempoquando si va in pensione, il senso di solitudine, limportanza di legami significativiper non ripiegarsi su s stessi, la qualit del legame tra i personaggi e lapossibilit di investire affettivamente anche dopo una certa et sono stati temiche abbiamo affrontato insieme.

    Ogni film stimola diversi temi. Lerba di Grace, per esempio, rendepossibile toccare punti come la sessualit in et matura, la menopausa, icambiamenti affettivi e fisici del tempo e la possibilit di fare qualcosa ditrasgressivo. Lista dattesa ci permette di parlare e riflettere su un temaprettamente psicoanalitico: il sogno. Tanguy, Una canzone per Bobby Long eEl abrazo partido fanno di sfondo alla relazione genitori-figli. Central do Brasil ci

  • 7/21/2019 Anonimato e Responsabilita Il Cinema Con Gli Anziani Come Tentativo Di Apertura Al Sociale Del Laboratorio Psico

    9/15

    permette di riflette insieme a loro sulla forza trasformativa della relazione tra un

    bambino e una donna anziana.

    Alla fine della seconda rassegna di film, alcuni membri sentivano ildesiderio di poter fare qualcosaltro, senza avere chiaro cosa volevano. Altrimembri si sono lamentati dellimpossibilit di poter parlare dei loro problemipersonali nel gruppo, ma tutti erano daccordo di continuare con lattivit.

    Attualmente siamo alla terza rassegna di film, nuovi membri si sonoaggregati al gruppo iniziale. Il fatto che loro tornino e che sentiamo di darequalcosa a queste persone, senza avere chiaro cosa sia, ci ha spinto a pensare escrivere questa relazione. Tante domande sono emerse: qual il nostro ruolo?Quale deve essere il nostro ruolo? Cosa diamo a queste persone? Perchtornano? Come intervenire per promuovere sempre pi lespressione e lariflessione sui temi sollecitati?

    Riflessioni sullesperienza

    Ci interroghiamo sul perch gli anziani vengano, al Laboratorio, forse per

    portare un significato? Oaffinch i loro stati danimo acquistino un significato?Perch le loro conoscenze ed esperienze non vadano a finire nellanonimato?

    Di questo breve percorso vorremo sinteticamente riportare alcuni momentiche ci sono sembrati dare maggiormente senso a questa esperienza. Sembrache il cineforum, sia il luogo dove gli anziani vengano per portare i loro pensieri, leloro emozioni, le loro storie. Dove portare forse, una parte tenuta segreta e chemagari evitano di mettere in comune con i giovani, con la troppo veloce realtquotidiana perch non sia profanata, non sia dissociatadisintegrata. Un luogodove incontrarsi, sentirsi accolti, ma anche un luogo per confrontarsi e perpensare e che attraverso la visione e il commento dei film, offra lopportunit per

    aggregare i discorsi ed unire le persone.ll film, narrando di mondi possibili e vicende pi o meno verosimili, diventa

    cos un ponte verso, un mezzo per comunicare e creare un legame, ma anche unmodo per sottrarre allanonimato le proprie esperienze, il luogo di un rifornimentonarcisistico possibile, nella misura in cui la conduzione valorizza ed illumina

  • 7/21/2019 Anonimato e Responsabilita Il Cinema Con Gli Anziani Come Tentativo Di Apertura Al Sociale Del Laboratorio Psico

    10/15

    quanto messo dai partecipanti nel gioco della condivisione con gli altri. Insieme si

    dissodano emozioni che affiorano improvvise; i ricordi, che pure si attivanoassociativamente, l in una dimensione presente, con una partecipazione attiva.

    Latmosfera che si respira durante questi incontri di un pensiero vivo,contrassegnato da riferimenti autobiografici che si snodano lungo una catenaassociativa gruppale

    E una esperienza quella del cineforum, dove creare un legame con ilpensiero dellaltro anche un ricreare in piccolo una societ, quella che poi cambiata, o quella che si persa e che, ora, si ritrova nel tempo attuale, non nelpassato o nel futuro. E un tempo presente, un tempo vitale un tempo che non hafinitezza o scadenza.

    Spunti per non concludere

    Per non concludere, partirei da una frase di Bion, presente in Memorie dalFuturo:

    La maggioranza delle persone sperimentano la morte mentale se vivonoabbastanza a lungo. Non necessario vivere a lungo per avere quellesperienza.

    Tutto quello che si deve fare essere mentalmente vivi.(Bion, 1993, p. 177)

    Mi viene da pensare che, anche se tale discorso non riferibile solo aglianziani, in quanto lessere mentalmente vivi rappresenta una qualit della mente per, forse, proprio in questa fase della vita in cui si transita pi velocementeverso la morte, che lessere mentalmente vivi acquista un carattere di pregnantenecessit.

    Ma che cosa deve avvenire perch non si effettui un impoverimento dellamente visto che i limiti dei sensi non sono necessariamente i limiti della mente?

    I mille impegni che il gruppetto anziani sembra avere, quasi a tenersioccupati tutta la settimana, potrebbero essere letti come una risposta, in terminimaniacali, alla paura di una depauperizzazione della loro vita: tra corsi di ballo,ceramica e circoli vari sembra che non si corra proprio nessun rischio!

    Ma lessere mentalmente vivi, secondo Bion, qualcosa di pi complesso.

  • 7/21/2019 Anonimato e Responsabilita Il Cinema Con Gli Anziani Come Tentativo Di Apertura Al Sociale Del Laboratorio Psico

    11/15

    E una qualit che richiede che il cambiamento di stato mentale, lacesura,

    cio la pausa nella quale si determina il passaggio, ma anche la barriera dietro cuici si protegge dallessere morti, non sia solo una chiusura, un taglio, una distanzatra il prima e il dopo, ma un transitare attraverso nuovi stati mentali.

    Tale condizione naturale del cambiamento precede il legame e permette dimantenersi vivi mentalmente: bisogna trovare continuit, legame, non negazione,maniacalitprovare a stare nei sentimenti di depressione che questa fase divita richiama pi di altre in termini realistici, pensando a ci che si lascia in vita.

    E nello stesso tempo rivalutare quei segni impercettibili, di sensazioni edemozioni che si affacciano timidamente nella mente e sembrano non aver alcunsignificato rispetto alla mole di esperienze passate, perch microscopiche, ancorainformi, senza un prima e un dopo preordinato, ma immerse in un impercettibileadesso.

    La mente umana, infatti, secondo Bion, pu portare avanti, se vuole, ilpensiero dellinfinito, dellinforme, del senza significato e non necessariamenteindietreggiare, spaventandosi, come il protagonista del film Novecento sullescalette della nave da cui sta per scendere e da cui vede una citt pulsante edinfinita che lo terrorizza, essendo lui abituato ad unesistenza su untransatlantico, contenitore limitato che, paradossalmente, solca linfinito oceano!

    Bion, in memorie dal futuro, parla di questo riferendosi alle menti eccelse,di Pascal e Newton. Pascal scopr, nello spazio stellato, linfinito ma riusc adavvicinarsi soltanto un po a qualcosa che, proprio a causa della sua infinitagrandezza, lo paralizz.

    Fu invece Newton che arriv ad avere una duplice visione delle cose,potendole considerare finite e, nello stesso tempo, non spaventandosi dispingere lo sguardo verso linfinito, linforme, il disordine emotivo che puirrompere.

    Condizione possibile, quindi,secondo Bion, ma costosa e forse pericolosaper la mente stessa di chi si messo nellimpresa.

    E, ritornando al nostro gruppo di anziani, forse, ci pi chiara tutta ladifficolt a farsi attori, seppur di frammenti, della propria esistenza psichica,perch questo richiede un andare oltre lappartenenza al passato e ad un oggi

  • 7/21/2019 Anonimato e Responsabilita Il Cinema Con Gli Anziani Come Tentativo Di Apertura Al Sociale Del Laboratorio Psico

    12/15

    velocizzato, e il provare a transitare tra i diversi stati mentali, tra il definito

    dellesperienza passata e lindefinito delle sensazioni attuali.

    Dai seminari italiani tenuti da Bion a Roma nel 77:

    Questa morte annunciata del paziente non mi interessa pi che la sua nascita.Quel pezzettino piccolo tra nascita e morte, quello s che mi interessa. Si dice chequesto particolare paziente stia morendo. Ancora una volta non mi interessa. Noitutti stiamo morendo, dal momento che in effetti stiamo vivendo. Ma mi interessache la vita e lo spazio che ci restano sono tali che valga la pena di viverli oppureno.

    Riferimenti bibliografici:

    AUGE M.Non-luoghi: introduzione ad una antropologia della surmodernit.

    Milano: Elutera Editrice, 1993.

    BION, Wilfred. R.Attenzione e interpretazione. Armando Editore, Roma, 1973

    BION, Wilfred. R.Seminari Italiani.Roma: Edizione Borla, 1985.

    BION, Wilfred. R.La psichiatria in tempo di crisi.Il piccolo Hans, n 67, 1990.

    BION, Wilfred. R.Cogitations.Roma: Armando, 1992.

    BION, Wilfred. R.Memorie del futuro.Milano: Raffaello Cortina Editore, 1993.

    FERRARI, Armando B.Vida e tempo Reflexoes Psicanaliticas.Sao Paulo: Casa

    do Psicologo, 2004.

    KHAN. M. (1977).Come un campo lasciato a maggese. In KHAN. M. (1983),I Snascosti, Bollati Boringhieri, Torino, 1990.

  • 7/21/2019 Anonimato e Responsabilita Il Cinema Con Gli Anziani Come Tentativo Di Apertura Al Sociale Del Laboratorio Psico

    13/15

    PALAZZETTI, Bruna. I policlinici psicoanalitici e la diffusione della psicoanalisi. In:

    Echi di Psicoanalisi Quaderno 4: Trasferimenti.Roma: Edizioni Kappa,2006.

    PERROTTI, Paolo.Luomo del farro. In:Echi di Psicoanalisi Quaderno 3: Ipercorsidellangoscia.Roma: Edizioni Kappa, 2005.

    PERROTTI, Paolo.Missione Hiroshima. In:Echi di Psicoanalisi Quaderno 4:Trasferimenti. Roma: Edizioni Kappa, 2006.

  • 7/21/2019 Anonimato e Responsabilita Il Cinema Con Gli Anziani Come Tentativo Di Apertura Al Sociale Del Laboratorio Psico

    14/15

    Appendice

    Le rassegne di filmproiettati nel Laboratorio PsicoanaliticoTiburtino

    Prima rassegna

    29/10/2005 Nessun messaggio in segreteria(Italia, 2005). Regia: Luca

    Miniero, Paolo Genovese12/11/2005 Tutto pu succedere(USA, 2003). Regia: Nancy Mayers

    03/12/2005 Lerba di Grace(Gran Bretagna, 2000). Regia: Nigel Cole

    Seconda rassegna

    04/02/2006 Una storia vera(Francia/USA, 1999). Regia: David Linch

    04/03/2006 Lista dattesa(Cuba, 2000). Regia: Juan Carlos Tabio

    01/04/2006 Tanguy(Francia, 2002). Regia: Ettienne Chatiliez

    13/05/2006 Una canzone per Bobby Long(USA, 2004). Regia: Shainee Gabel

    10/06/2006 El abrazo partido(Argentina, Francia, Italia, Spagna, 2003). Regia:Daniel Barman

    Terza rassegna (ancora in corso)

    27/01/2007 Central do Brasil(Brasile, 1998). Regia: Walter Salles.

    24/02/2007 Come eravamo(USA, 1973). Regia: Sydney Pollack

  • 7/21/2019 Anonimato e Responsabilita Il Cinema Con Gli Anziani Come Tentativo Di Apertura Al Sociale Del Laboratorio Psico

    15/15

    31/03/2007 Confidenze troppo int ime(Francia, 2004). Regia Patricia Le conte

    28/04/2007 Un po per caso un po per desiderio (Francia, 2006). Regia:Daniel Thompson

    26/05/2007 La stel la che non c(Italia, 2006). Regia: Ermanno Olmi

    Tutti i film vengono proiettati il sabato alle 16:30

    Laboratorio Psicoanalitico Tiburtino

    Via Rondinini, 7 00159 Roma

    Tel. 06 43 59 96 47