Etica ed estetica nella società contemporaneaUno sguardo psicoanalitico

Dr. Angelo A. Moroni

Philip Roth (2000):

• " Certamente, lo sforzo della prima meta' del 1900, l'intero sforzo intellettuale ed artistico e' stato vedere dietro le cose(...). Esplorare la coscienza e' stata la grande missione della prima meta' del secolo, sia che parliamo di Freud o di Joyce, dei Surrealisti o di Kafka o di Marx, di Frazer o di Proust, o di chiunque altro. L'intero sforzo e' stato espandere la coscienza e ciò che vi e' dietro. Questo non interessa piu'. Stiamo assistendo ad un restringimento della coscienza".

Philip Roth (2000) segue:

• "Il pubblico di oggi non e' interessato a qualcuno che può indicare una strada per penetrare nella coscienza. E' interessato soltanto a quanti soldi ha fatto oppure a dov'e' lo scandalo".

S. Freud, "L'interesse estetico della psicoanalisi" (1913):

• "L'arte e' un' attività che si propone di temperate desideri irrisolti, in primo luogo nello stesso artista creatore, e in seguito nell'ascoltatore e nello spettatore"

• "L' inconscio arriva ad essere presentato come opera d' arte, solo attraverso una trasformazione che ne mitiga l' aspetto urtante, ne cela l' origine personale, e offre agli altri, rispettando regole estetiche, seducenti premi di piacere".

S.Freud, " Il poeta e la fantasia"(1907):

• "Il poeta fa quello che fa il bambino giocando: crea un mondo di fantasia, che prende molto sul serio; che cioè carica di forti importi d'affetto, pur distinguendolo nettamente dalla realtà'.

• "Il poeta ci mette in condizione di gustare d'ora in poi le nostre fantasie senza rimprovero e senza vergogna"

• L' artista, secondo Freud, e' quell'architetto che sa ospitare la interiorità dandole una "casa rappresentativa".

• La relazione tra " casa", "familiarità" e "perturbante", e' un caposaldo della teoria estetica freudiana.

S. Freud, "Un ricordo d' infanzia di Leonardo da Vinci" (1910)

• Freud era affascinato dalla figura artistica di Leonardo da Vinci, e ne ammirava la curiosità scientifica, identificandosi in parte con lui.

• Il saggio risuona di importanti suggestioni, ma anche di errori dovuti ad una cattiva traduzione in tedesco dei testi leonardeschi.

• Analisi del dipinto "Sant'Anna, la Madonna e il bambino con l'agnello"

S. Freud, " Il Mose' di Michelangelo" (1914)

• Analisi del movimento plastico della scultura di Michelangelo, attraverso l'ascolto delle emozioni suscitate in Freud stesso, da questa opera di Michelangelo.

• Freud sottolinea come la scultura di Michelangelo rappresenti il tentativo dell' Io di tenere sotto controllo le proprie pulsioni, soprattutto aggressive.

• Per Freud, godere dell'opera d'arte significa capire la genesi dell' emozione che suscita, cioè riportare l'emozione nell' orbita della ragione cosciente.

S. Freud, " Il perturbante" (1919)

• " Il perturbante e' quella sorta di spaventoso che risale a quanto ci e' noto da lungo tempo, a ciò che ci e' familiare".

• Perturbante=Unheimlich

• Unheimlich= da Heim, casa e heimisch, abituale, domestico

• Anche l'arte più " perturbante" deve tuttavia avere, secondo Freud una sua estetica, cioè richiamarsi ad un' ETICA CONDIVISA, per essere considerata vera arte.

S. Freud, "L'Io e l'Es" (1922)

• Secondo Freud l'inconscio non e' conoscibile o rappresentabile, anche sul piano artistico, direttamente, ma mediante la mediazione del PRECONSCIO.

• Io-Sistema Preconscio-Inconscio

• I movimenti del sistema Inconscio sono intuibili attraverso i DERIVATI del Preconscio.

• DERIVATI: sogni, associazioni libere, lapsus, atti mancati, creazioni artistiche.

• L'Io individuale e' un sistema composito costituito da IO-percettivo, ES e Super-Io (istanza etico-morale).

Critica freudiana del surrealismo

• Secondo Freud i Surrealisti pensano di poter " far parlare l' inconscio" senza velature, cioè senza la mediazione dei suoi derivati preconsci, ma questa, secondo Freud non e' arte. Non e' cioè prodotto culturale universalmente condivisibile.

• " L' inconscio di per se' non ha alcun valore artistico".

• E' possibile estendere questa critica freudiana all'arte contemporanea ( vedi la " body art" e forme patologiche dell'espressività artistica, fino al piercing, ai tatuaggi, e ad altre forme di cultura popolare).

Fraintendimenti e ambiguità nel modo di intendere cio' che e' estetico/artistico oggi .

• Da "svelare l'inconscio", nell'Estetica novecentesca, all' illusione di "liberare l'inconscio", nella cultura contemporanea.

• L' arte tende a non essere più vista come "gioco" che si esprime attraverso regole e limiti, ma come "trasgressione" fine a se stessa, cioè " oltrepassamento del limite".

• Uso commerciale e consumistico del prodotto estetico per generare nello spettatore desideri indotti.

La crisi estetica contemporanea (1)

• Alcuni importanti storici del' arte come Yve-Alain Bois e Rosalind Krauss, ispirandosi a Freud, descrivono l'arte contemporanea come tendenzialmente "psicotica":

• L'arte contemporanea tende patologicamente a mostrare l'inconscio senza limiti, " velature", ma:

• "L'arte non e' il vuoto della rappresentazione quanto piuttosto la rappresentazione del vuoto. In questo senso l'arte non può mai liberarsi dal linguaggio in nome di un originario prelinguistico" (C. Baldini, "Freud e l'arte contemporanea in Egon Schiele e l' espressionismo austriaco" Milano, 2000).

La crisi estetica contemporanea (2)

• Estetica dell'orrido come perversione di ideale estetico umano (vedi l' "estetica" capovolta del corpo anoressico inteso come come "oggetto superiore"- W. Bion).

• Mass media come veicolo di un' "estetica del possesso", nonché dell'ambiguità e dell'onnipotenza.

La crisi estetica contemporanea (3)

• La cultura contemporanea sta perdendo il senso della rappresentazione estetica come simbolo che da individuale diventa metafora del' "universale".

• Il senso del "bello" come "enigma" sembra non essere più alla base dell'estetica contemporanea.

• Il segno estetico diventa tendenza perversa e illusoria all'"exploitation" del' Inconscio.

• Il segno estetico e' invece SIMBOLO del' Inconscio che "larvatus prodest", " avanza mascherato" (P. Ricoeur, 1965), come evidenzia anche la teoria estetica freudiana.

Etica ed estetica - 1

• Responsabilità sociale dell'artista e sua totale deresponsabilizzazione nell' eta' contemporanea (vedi Hirtsch, Koons etc.).

• Rischi della industrializzazione postmoderna dell'arte (J.-F. Lyotard)

• Ricadute sul valore estetico- rivelativo dell' arte.

• Lo storico del' arte Jean Clair sostiene che oggi, a differenza del passato, molti artisti pensano di non aver alcun dovere etico verso la società.

• Molti artisti contemporanei si sentono "artisti totalitari" , "com'era un tempo lo Stato , in cui traspariva lo spettro del bambino che crede di essere onnipotente e di imporre agli altri, attraverso le istituzioni pubbliche, gli escrementi di cui si compiace" (Jean Clair, 2010).

Etica ed estetica - 2

Estetica romantica ed estetica contemporanea: un confronto.

• Paul Cezanne: 1878- "L'Estaque, vue du golf e de Marseille". >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

• Jeff Koons: 2005- "Michael Jackson and bubble" >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Una sintesi sull' arte come spazio di gioco.D. W. Winnicott

• Arte come "spazio potenziale" e "oggetto transizionale" (Winnicott)

• L' oggetto transizionale si costituisce nell'infanzia ed e' un importante mediatore tra onnipotenza infantile, illusione e realtà . Esso promuove il processo di simbolizzazione nel bambino

• Un esempio di " oggetto transizionale" nell' infanzia e' l' orsacchiotto che il bambino porta con s'è prima di addormentarsi. Anche il GIOCO e' una prima forma di comunicazione culturale/artistica.

• Arte come spazio potenziale e luogo di transizione , di gioco, tra fantasia e realtà.

• Il GIOCO implica comunque una REGOLA, un LIMITE, un CONFINE, che un' ARTE senza ETICA vorrebbe superare, tradendo la sua missione di civiltà' di cultura, di messaggio UNIVERSALE.

• CINEMA come forma d' arte che esemplifica bene l' idea di arte come " oggetto transizionale".

CINEMA come rappresentazione estetica ed etica dell' inconscio, all'incrocio tra

individuale e sociale.

A) L'arte cinematografica ha spesso l'obiettivo di rappresentare e raccontare i problemi sociali più complessi (vedi ad esempio

registi come Ken Loach in Inghilterra, Pasolini in Italia, Clinton Eastwood negli Stati Uniti etc.). In questo modo l'arte torna a

possedere una sua importante funzione etica.B) Il cinema, così come altri mezzi audiovisivi e

documentaristici e' utilizzato come strumento e ausilio socio-assistenziale e terapeutico in vari contesti di prevenzione e di

cura.C) Funzione catartica del cinema (come la tragedia nell'antica Grecia); vedi ad esempio la funzione de Cinema Horror per le

fasce sociali giovanili e adolescenziali.

Riferimenti bibliografici• S. Freud (1907), Il poeta e la fantasia, tr.it. in Opere, Vol. 5, pagg.

375-388

• S. Freud (1910), Un ricordo d' infanzia di Leonardo da Vinci, tr.it. in Opere, Vol. 6, pagg. 229, 257-258

• S. Freud (1913), L' interesse estetico della psicoanalisi, tr.it. in Opere, Vol. 7, pagg. 249-275

• S. Freud (1913), Il Mose' di Michelangelo, tr.it. in Opere, Vol. 7, pagg. 299-331

• S. Freud (1919), Il Perturbante, tr.it. in Opere, Vol. 9, pagg.81-122

Riferimenti bibliografici• S. Freud (1922), L'Io e l'Es, tr.it. in Opere, Vol. 9, pagg.

475-523

• C. Baldini, "Freud e l'arte contemporanea in Egon Schiele e l' espressionismo austriaco" , Mazzotta, Milano, 2000

• J. Claire, (1998), La responsabilità dell' artista, tr. It. Allemandi, 1999.

• J.F. Lyotard (1979), La condizione postmoderna, tr. It. Feltrinelli, Milano, 1981.

Riferimenti bibliografici

• D.W. Winnicott (1971) Gioco e Realtà, tr. It. Armando, Roma, 2006

• Y.-A. Bois, R. Krauss (2003) L'Informe. Istruzioni per l'uso. Tr. It. Bruno Mondadori, Milano, 2003.