anno01_03
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ANNO I numero 3 del 12 ottobre 2011
* Editoriale
* Il punto
* Ciao Loki!………VIII
* La nostra storia
* Amici del Rimini
Calcio……….……XI
* É purtòn
* Massimi Sistemi
* La partita dai Distinti
* Risultati & Classifiche
SOMMARIO
Domenica scorsa, nonostante la
motivata contrarietà della Giunta
comunale, il Real Rimini Siti ha
giocato al Romeo Neri. Lo ha fatto
perché così ha deciso il TAR del
Lazio; ci saranno dei ricorsi, certo,
ma intanto questo è. Ebbene, noi
non li vogliamo. Non al Romeo Neri,
almeno.
La nostra posizione è dovuta a nu-
merose motivazioni.
La suddetta società Real Rimini Siti
è – come si è potuto facilmente appu-
rare per tutta la scorsa stagione – un
corpo estraneo rispetto a tutta la
storia del calcio riminese, senza alcun
rapporto con la città, frutto di
un‟imposizione (o, per meglio dire, di
una “furbata”) nel momento partico-
larmente difficile che il calcio nella
nostra città ha vissuto nell‟estate del
2010. Inoltre è stato un episodio che
tutti vorremmo dimenticare, per le
brutte figure a cui ha esposto – e
continua ad esporre - il nome della
città e i colori biancorossi: dalle
provocazioni estive, alla stagione
sportiva mai in linea con le roboanti
dichiarazioni del suo presidente che
prometteva la serie A in pochi anni,
alla confusione societaria – abbando-
ni di dirigenti, licenziamenti di alle-
natori, cambiamenti continui di
giocatori – fino all‟imbarazzante
questione del titolo sportivo “in
affitto”, come abbiamo sempre sapu-
to noi tifosi e come anche i diretti
interessati hanno dovuto rivelare a
fine stagione. A proposito di questo,
non è inopportuno richiamare come
anche il progetto 2011-2012 del Real
Rimini Siti si presenti tutt‟altro che
chiaro. A pochi giorni dal debutto
ufficiale in Coppa Italia infatti di
questa squadra si ignorava pratica-
mente tutto: situazione societaria,
dirigenti, allenatori, rosa dei giocato-
ri, settore giovanile. Un progetto
veramente strano, permetteteci.
Forse sarà anche colpa nostra se
siamo disinformati, ma è un fatto che
né i giornali cittadini né i siti di
informazione quest‟estate abbiano
riportato mai alcuna notizia sul Real
Rimini Siti. E pensare che fino a
qualche mese fa c‟era chi metteva le
due società sullo stesso piano, anzi si
occupava più del Siti che del Rimi-
ni…
A questo punto ci si deve chiedere:
vale la pena ospitare sul nostro cam-
po una realtà del genere, che deve
guadagnarsi da istituzioni, città e
tifosi un rispetto che non ha certo
ottenuto lo scorso anno? Vale la pena
rovinare un terreno di gioco non in
grado di reggere una o più partite
ogni settimana, specie d‟inverno?
Senza contare le questioni logistiche:
cosa sarebbe successo se il Rimini
non avesse giocato in posticipo con
l‟Alessandria? Un tempo a testa?
Oppure un quadrangolare, come nel
più classico dei tornei estivi!?!
E ancora, vale la pena concedere la
tribuna ad un pubblico inesistente,
che l‟anno scorso raggiungeva nor-
malmente le duecento unità, com-
prendendo nel numero anche addetti
ai lavori e parenti dei giocatori? Tolti
gli amici personali di Pretelli, che
quest‟anno andranno a San Marino,
quanti ne resteranno?
Ha senso tutto questo? Soprattutto,
anche dal punto di vista della diri-
genza (?) del Real Rimini Siti, ha
senso pretendere il Romeo Neri
sfidando non solo il Comune ma i
sentimenti di una città intera, au-
mentando solo un‟ostilità che già
l‟anno scorso era palpabile, come
notavano gli stessi giocatori del Siti?
Questo è il nostro pensiero,
l‟abbiamo detto e scritto più volte.
Ma continueremo a ribadirlo con
forza fino a quando perdurerà
quest‟assurda situazione: via il Real
dal Romeo Neri!
E forza Rimini! (quello vero..)
* * * Questo era l‟editoriale preparato per
io numero 3 di “Rimini vai!”. Supe-
rato dagli eventi, verrebbe da dire. O
meglio: confermato. Sì, perché ai
cento buoni motivi per tenere il Real
lontano dal Neri si è aggiunto il
centounesimo, ovvero la totale,
assoluta inadeguatezza dimostrata
dalla dirigenza del Real in merito
alla gestione degli spazi dello stadio.
Senza entrare nel merito della pole-
mica sul comportamento delle forze
dell‟ordine, il “peccato originale” è
consistito nella folle idea di aprire
solo la tribuna centrale e di convo-
gliare lì tutti i tifosi anconetani, a
stretto contatto con i parenti dei
giocatori del Real (non parliamo di
tifosi…) con gli spogliatoi e con le
attrezzature dello stadio. Si pretende
di poter utilizzare uno stadio da
quasi 10.000 posti e poi per avarizia
o mancanza di mezzi (gli steward
costano) si apre solo un settore utiliz-
zandolo a uso promiscuo, anche in
presenza di tifoserie “pesanti” come
quella di Ancona?
Ci fosse stato bisogno di un‟ulteriore
prova, eccola.
Adesso, FUORI!
www.riminivai.org - contatti: [email protected]; FB: facebook.com/RiminiVai
Via il Real dal Romeo Neri!
Il forum RIMINI VAI !!
appoggia l’iniziativa
Etica civile e mestiere
di calciatore…….XIII
Quelli eran... derby!.......IX
Via il Real dal Romeo
Neri!....................…..I
Rimini, ora sotto col
Bellaria!..................II
dmenga l' ariva e bela-
ria, tot cuntaden ad
cisoina!.................XII
La Redazione
Le pagelle…..............XV
LegaPro2 2011-12......XVI
A Rimini - e al Neri - solo il Rimini!
II
Archiviata non senza
qualche malumore la
sconfitta interna nel
derby col Santarcange-
lo per i biancorossi è
tempo di rimettersi in
marcia, destinazione
Valenza Po – provincia
di Alessandria.
I rossoblu di casa sta-
zionano a quattro punti
in graduatoria e sono
reduci dalla sconfitta
esterna contro il Savo-
na: facile immaginare
che vogliano sfruttare il
turno casalingo per ri-
mettersi subito in car-
reggiata.
Rosini e Andrea Brighi
sono le novità del re-
parto arretrato, mentre
davanti si confermano
Buonocunto, Baldazzi e
Spighi a sostegno
dell‟unica punta Zani-
gni. Pronti via e Mira-
coli ha subito
l‟occasione per portare i
suoi in vantaggio, inter-
cettando un maldestro
passaggio di Rosini per
Brighi: Scotti si supera
e ci mette una pezza,
salvando la porta. Do-
po la sbandata iniziale i
biancorossi iniziano a
macinare gioco, andan-
do al tiro con Baldazzi e
Zanigni, e passano al
23’ dopo azione insisti-
ta: Buonocunto recupe-
ra palla sulla trequarti
e da terra serve Spighi,
che entra in area e la-
scia partire un diagona-
le che fulmina Serena.
Poco dopo Marco Bri-
ghi si supera su Pagan,
evitando il gol del pari
e permettendo ai suoi di
andare a riposo sull‟1 a
0. Un minuto prima
dell‟intervallo Zanigni
raddoppia capitalizzan-
do una bella iniziativa
di Baldazzi, ma
l‟arbitro Brasi annulla
per fuorigioco. Nella
ripresa il Rimini cerca
insistentemente di chiu-
dere la partita, e po-
trebbe farlo già all‟8‟
quando Spighi mette in
area un invitante tra-
versone mal sfruttato
però da Zanigni, che
calcia a lato. I padroni
di casa si fanno vedere
all‟11‟ con Franciosi,
ma il tiro è fuori bersa-
glio. Tutto sembra fila-
re liscio per i nostri, ma
al 26‟ Spighi – il miglio-
re fin qui – rimedia il
secondo giallo per fallo
su Blondett e lascia il
Rimini in 10 per gli ul-
timi 20 minuti.
D‟Angelo corre ai ripari
inserendo Mastronicola
per Baldazzi e metten-
dosi a cinque in difesa:
la scelta paga, perché
nonostante qualche at-
timo di apprensione
nelle mischie in area
romagnola i biancorossi
reggono l‟urto finale dei
rossoblu. Miracoli viene
ammonito per simula-
zione dopo un contatto
in area con Zanetti, che
si riscatta dopo la gior-
nata storta di Agliana
e, dopo cinque lunghi
minuti di recupero, i
biancorossi possono
esultare, fermando così
a due la loro striscia
negativa. Il turno infra-
settimanale vede il Ri-
mini di scena al Neri,
ospite il Casale. I nero-
stellati, campioni
d‟Italia nella stagione
„13/‟14, hanno ambizio-
ni dichiarate di promo-
zione e scendono in Ro-
magna per dare conti-
nuità alla loro serie po-
sitiva. D‟Angelo dispo-
ne i suoi con un 4-1-4-1:
rientra Mastronicola,
Marco Brighi metodista
davanti alla difesa ed in
mezzo la coppia Vale-
riani-Onescu. Sono i
piemontesi a partire
meglio dai blocchi, cer-
cando di imporre il loro
gioco; il Rimini fatica,
sbaglia parecchio, ma
alla mezzora potrebbe
passare con Baldazzi:
Adornato si supera e
toglie la palla
dall‟incrocio. Poco dopo
Taddei, ex Brescia,
mette a sedere Zanetti
ed infila Scotti per l‟1 a
0. Nella ripresa
D‟Angelo gioca la carta
delle quattro punte in-
serendo Monac per Ma-
stro e arretrando Brighi
sulla linea difensiva,
ma la mossa non sorti-
sce gli effetti sperati.
Gli ospiti raddoppiano
al 22‟, ancora Taddei, e
sul Rimini cala il sipa-
rio. La sesta giornata i
nostri sono di scena allo
Stefano Lotti di Poggi-
bonsi, dove finora il
Rimini, sotto col Bellaria!
III
Rimini non ha mai vin-
to. I padroni di casa, in
serie positiva da tre
partite, partono forte e
si rendono pericolosi
con Pera e Settembrini
ma prima la mira è di-
fettosa, poi Scotti salva
in uscita bassa. Rimini
vicino al gol al 40‟ con
Spighi, il cui tiro a bot-
ta sicura si stampa sulla
schiena di un avversa-
rio. Ci pensa allora One-
scu, al 10‟ della ripresa,
a portare in vantaggio i
biancorossi dopo
un‟azione personale in-
sistita e caparbia: tiro
„sporco‟ dal limite, e
Sportiello è battuto.
Valeriani e Spighi vicini
al raddoppio, poi sono i
bonizzesi a sfiorare il
pari al 15‟ e al 36‟. One-
scu in contropiede po-
trebbe siglare la perso-
nale doppietta ad un
minuto dalla fine, ma in
fondo va bene così: 0-1,
vittoria „storica‟ e 3
punti d‟oro in saccoc-
cia. Un Rimini forma-
to trasferta quello visto
finora, ma con
l‟Alessandria i bianco-
rossi sono più che mai
vogliosi di riscatto tra
le mura amiche. I grigi
scendono al Neri desi-
derosi di riscatto dopo
le ultime prove incolori,
costate la panchina a
mister Manueli. Al suo
posto Sonzogni, al de-
butto ufficiale. Primo
tempo nervoso, si ricor-
dano solo un tiro di Cu-
neaz a lato di poco e un
rigore netto negato al
Rimini per fallo su Spi-
ghi lanciato a rete da
M. Brighi. Rigore che
viene concesso invece al
13’ della ripresa per fal-
lo su Gerbino: esempla-
re l‟esecuzione di Marco
Brighi, portiere spiaz-
zato e l‟1 a 0 è servito.
Gli ospiti si fanno vede-
re solo con un tiro di
Artico da buona posi-
zione, ma è solo corner.
È invece il Rimini a
rischiare il raddoppio,
prima al 25‟ ancora con
M. Brighi - destro dal
limite dopo pregevole
controllo di palla - poi
al 44‟ con una rasoiata
di Favero, appena en-
trato in campo. In
mezzo si segnala solo un
colpo di testa di Marti-
ni, ma la mira è difetto-
sa. Dopo quattro lunghi
minuti di extra time i
nostri possono esultare
per la meritata vittoria,
e con loro tutto il Neri.
Domenica prossima
arriva a Rimini una
delle squadre più in for-
ma di questo campiona-
to, il Bellaria di mister
Campedelli, un derby
che si preannuncia dav-
vero interessante.
Poche storie, noi voglia-
mo questa vittoria!
Avanti Rimini!
Baldazzi in azione contro il Casale
Ivan
IV
Rimini - Casale, 28 settembre „11
V
Rimini - Casale, 28 settembre „11
VI
Rimini - Alessandria, 10 ottobre „11
VII
Rimini - Alessandria, 10 ottobre „11
VIII
Il 29 settembre ci ha lasciato Paolo. Noi vogliamo ricordarlo così...
Ciao Loki!
Ti sia lieve la terra, fratello della Est.
IX
Un colpo alla cieca da
parte di un destino bef-
fardo e irriverente ed ecco
che il pallone rotola dise-
gnando traiettorie e assu-
mendo direzioni del tutto
imponderabili.
Capita così che in epoca
recente la Rimini calcisti-
ca si sia ritrovata a vive-
re-suo malgrado-una sce-
na di dualismo agonistico
intestino assolutamente
fuori programma,visto il
palinsesto andato in onda
nel corso del lustro prece-
dente.
A.C.Rimini 1912 vs. Real
Rimini Siti: questo il tito-
lo del film!
Soprattutto agli albori
della stagione 2010/11,
contraddistinta
dall‟iscrizione di entram-
be le squadre al campio-
nato di LND-Girone F, la
tenzone tra le due conten-
denti di biancorosso ve-
stite (!) ha assunto i con-
notati di un duello di cap-
pa e spada, senza esclu-
sione di colpi e dalla dia-
lettica piccante. Poi,come
spesso accade,il tempo ha
compiuto il suo corso e i
risultati del campo hanno
delineato in maniera pe-
rentoria gli esiti e i confi-
ni di una vicenda che ci
piacerebbe ricordare sola-
mente come una fugace
parentesi, sebbene persi-
stano tuttora alcuni suoi
strascichi polemici a tur-
bare l‟animo degli sporti-
vi.
Questa è storia di ieri,
tuttavia quello che in
maniera sin troppo pom-
posa è salito alla ribalta
delle cronache moderne
col sigillo di “derby”,
deve cedere inesorabil-
mente il passo, impalli-
dendo al cospetto di epi-
che sfide di un tempo in
cui ben altre gesta in-
fiammavano e animava-
no le piazze e le vie della
città.
Quelli eran… derby!
“Libertas o Dopolavoro?” Cronache di rivalità cittadina.
Azione di gioco sul campo del DLF di via Roma… “la Scatoletta”
(Parte I^)
Bibliografia: “IL DOPOLAVORO FERROVIARIO DI RIMINI(1927/2002)” a cura di G. Calbucci (Capitani Editore);
“SPORT E FASCISMO A RIMINI” di L. Faenza (Guaraldi Editore).
X
Furono gli anni ‟30 infat-
ti, col loro fermento lega-
to alla pratica sportiva e
all‟ardore agonistico tipi-
co dell‟opera svolta dal
governo in auge tra le
due guerre, a rappresen-
tare il palcoscenico ideale
per le imprese memorabili
di “Libertas” e
“Dopolavoro Ferrovia-
rio”, le due compagini di
punta del panorama cal-
cistico cittadino
dell‟epoca. In maglia a
quarti contrapposti bian-
co-rossi la prima; in tenu-
ta nera con banda oriz-
zontale bianca superior-
mente cinta di rosso la
seconda.
Quella del foot-ball rimi-
nese sino ad allora era
stata una ribalta a pres-
soché totale appannaggio
della Unione Sportiva
Libertas, società che sin
dal 1905 prese ad assorbi-
re e organizzare tutte le
piccole realtà sportive
operanti sul territorio e
che successivamente ini-
ziò a introdurre nuove
discipline, tra le quali
appunto il calcio, in
un‟ottica di sviluppo e di
grandi traguardi per “la
rigenerazione dello spirito
e del corpo”.
Poi, intorno al 1930, si
cominciarono ad avere le
prime testimonianze
dell‟attività svolta dalla
squadra del Dopolavoro
Ferroviario, che nella
stagione 1930/31 disputò,
aggiudicandoselo, il cam-
pionato U.L.I.C. di I^
Categoria, successo che
gli permise il salto nella
serie superiore.
L‟Unione Libera Italiana
Calcio era all‟epoca una
sorta di lega giovanile per
atleti non tesserati presso
società “regolari”.
Proprio il cam-
pionato di III^
Divisione-
Girone D
1931/32 rappre-
sentò a tutti gli
effetti una tap-
pa storica per il
calcio riminese.
Data senz‟altro
fondamentale
fu il 4 novem-
bre 1931, gior-
no in cui, come
riportano le
cronache tratte
da “Il Popolo di
Romagna”, i
Ferrovieri Ri-
minesi videro
coronato uno
dei loro voti più
fervidi con
l‟inaugurazione
del campo spor-
tivo situato in
via Roma e
ricavato su di
un appezza-
mento di terre-
no demolendo
alcuni padiglio-
ni dell‟officina
veicoli.
Da quel mo-
mento in città due cuori
presero a battere per il
pallone e due ”case” di-
vennero orgogliosamente
teatro delle gesta di
“biancorossi” e
“nerocerchiati”. Una,
quella della Libertas,
presso il campo polispor-
tivo sull‟area dell‟ex ip-
podromo Flaminio, con i
suoi spalti e il suo
parterre intorno
all‟ampia pista ad anello
che nel 1934 vennero por-
tati a totale ristruttura-
zione col nome di “Stadio
del Littorio”. L‟altra,
quella dopolavorista,
all‟ombra dei capannoni
delle Officine di via Ro-
ma, col suo campo a pol-
vere di carbone dalle ri-
dottissime dimensioni
regolamentari, sormonta-
to da una tribuna coperta
e circondato da una stret-
ta recinzione a ridosso del
terreno di gioco e per
questo denominato “La
scatoletta”.
Alla seconda giornata di
quel torneo andò in scena
l‟inedito incontro stracit-
tadino di campionato. Le
due contendenti incrocia-
rono le armi per la prima
volta nella loro storia
dando vita ad un match
pirotecnico, ricco di se-
gnature, che si risolse con
la vittoria “in trasferta”
dei libertini per 4-2 (0-0 il
ritorno al “Prato della
Sartona”).
Al termine di quella sta-
gione la Libertas, classifi-
catasi al 3°posto alle
spalle di Forlì e Ravenna
e dopo la disputa del giro-
ne finale, venne promossa
in II^ Divisione. I
“nerocerchiati” dal canto
loro, in virtù di un piaz-
zamento finale al 4°posto
e pur perdendo gli spa-
reggi, furono parimenti
ammessi alla categoria
superiore. Era di nuovo
derby! (segue…)
Pianta dell‟epoca di Rimini, con l‟ippodromo Flaminio
e la zona officine su via Roma
Old-Fan
XI
Sul modello di realtà operanti sia all‟estero,
sia in importanti piazze italiane, anche a
Rimini si è dato il via già da qualche mese
ad una iniziativa di azionariato popolare,
con lo scopo di creare una rappresentanza
responsabile e democratica di supporters
che possano diventare parte attiva nella
crescita sportiva e finanziaria del Club per
cui fanno il tifo.
L'Associazione denominata “Amici del Ri-
mini Calcio” è nata in data 28 febbraio 2011
per volere di un gruppo di Soci Fondatori
ed ha raggiunto oggi la cifra di oltre 130 as-
sociati.
Il gruppo,aperto a tutti coloro che amano il
Rimini e credono nel progetto di sostenere
la
squadra biancorossa,opera con l'intento di
partecipare fattivamente al mondo del cal-
cio nella nostra città e in particolare si pro-
pone di concorrere al capitale sociale del
Club di Piazzale del Popolo.
Le quote versate dai Soci (la quota minima
per ottenere lo status di Socio è fissata in 50
euro annui) andranno infatti a comporre il
capitale sociale che verrà utilizzato, in ac-
cordo con la Presidenza dell‟ A.C. Rimini
1912, per l'acquisto di una quota della no-
stra squadra, il cui atto è ormai in dirittura
d‟arrivo.
Sul sito dell‟Associazione
www.amicidelriminicalcio.it è possibile tro-
vare aggiornamenti periodici relativi a nu-
mero di sottoscrizioni e importo raccolto,
unitamente a statuto, modulo di adesione e
notiziario inerente le attività in corso di
svolgimento. È inoltre attiva una pagina
facebook raggiungibile all‟indirizzo
www.facebook.com/amicidelriminicalcio.
Per informazioni e iscrizioni, oltre alla sede
dell'Associazione, ubicata in Piazza Malate-
sta 21 a Rimini e raggiungibile all‟indirizzo
[email protected], è possibile
contattare i seguenti “Amici del Rimini
Calcio Point”:
- Stazione di servizio Esso di Carlini Alfre-
do (Via Marecchiese)
- “Enoteca del Teatro” di Agostini Riccar-
do (Piazza Malatesta, 40)
- “Edicola La Prima” di Ivan Amati (Via
Marecchiese, 5)
- “Edicola Supporters” di Casadei Andrea
(Via della Grotta Rossa, 18)
… oppure rivolgersi a: Federico Morri, tel.
327-9926043; Enrico Fabbri, tel. 347-
5650669.
“Amici del Rimini Calcio” aderisce al Coor-
dinamento Nazionale Azionariato Popolare
(www.azionariatopopolareitalia.it).
***
Prossime iniziative di “Amici” saranno: la
presenza di un proprio stand informativo
presso la “6^ Festa del Borgo S.Andrea” in
programma nei giorni 14-15-16 ottobre e la
convocazione di una Assemblea dei soci, en-
tro la settimana successiva, per la delibera
sull‟acquisto di una quota dell‟A.C.Rimini
1912.
ANCHE A RIMINI UNA ESPERIENZA DI AZIONARIATO POPOLARE
XII
ionato dmenga l' ariva e belaria, tot cuntaden ad cisoina!
L' arbitro, me purtòn,
l'arbitro è sempre get-
tonatissimo.
“sè sè, adess a ridem
tot mo quest l' era un
zucoun claviva voia ad
zoca zala!!! i rigur iera
tre no un sno, me al
tniria drointa fina a
mezanota!”
Dunque non è piaciu-
to molto nonostante
il risultato ci abbia
premiato con un cal-
cio di rigore non sola-
re secondo molti; vin-
ce comunque l' ora
tarda e il buon umore
conseguente alla vit-
toria.
Il clima è disteso, si
parla serenamente e
le risate sono poche e
misurate.
Viene raccontata e
strappa risate la sce-
na in cui un tifoso du-
rante l'intervallo
chiama con apparente
entusiasmo l'ex alle-
natore Selighini e poi,
catturata la sua at-
tenzione, lo apostrofa
con un “va in te casein
brot sumar!” gelando
il buon Elvio e scate-
nando le risate di chi
ascoltava.
Si discute molto delle
condizioni del Neri e
il buon Aquilino Di
Tora viene nominato
spesso nei capannelli
che si creano.
“è menc iavess mess ti
distinti isè is fasiva un
favor a spachè tot i
bagn!”
Ma la mente corre già
avanti “dmenga l' ari-
va e belaria, tot cunta-
den ad cisoina”,
“l'alenador po l'è e pezz
ad tot” “chi clè?”
“Campedelli” “e presi-
dent?” “ no, e fradel”
“osta, è bsugnarà urlei
che cosa ad bon” “ai
pensarem”.
Nel complesso la
serata è tranquilla,
i giocatori escono
alla spicciolata e la
gente sorride salu-
tando, ricevendo
sorrisi e cenni di
saluto in cambio.
Serate come questa
in cui tutto è calmo
e la pace regna so-
vrana fanno pensa-
re agli amarcord ed
il primo che mi tor-
na in mente è in
antitesi con il clima
che si vive questa se-
ra.
27 aprile 1998, dopo il
pareggio per 1 a 1
con il Castel San Pie-
tro l'arbitro Manari di
Teramo (squadra in
lizza col Rimini in
campionato) viene
trasportato fuori dal-
lo stadio in elicottero
mentre i tifosi infero-
citi lo assediano chie-
dendo conto delle 3
espulsioni comminate
ai biancorossi nell'ar-
co della gara.
Sono le venti meno
due minuti quando
l'elicottero della fi-
nanza atterra dentro
il campo di gioco e
porta via il direttore
di gara.
Un piccolo pensiero
prima di chiudere va
anche a un contadino
di San Vito tifoso del
Rimini, tale Locchi
Armenio che molti di
noi incrociavano tem-
po addietro sul web.
Ciao Armenio, pur-
troppo non lo incroce-
remo più ma faremo
tesoro del suo “nu fè
d' una scureza una ca-
pleta ad merda”.
Drugo
XIII
Etica e mestiere di
calciatore si trovano
una condizione di
contraddizione insa-
nabile, secondo mol-
ti. Al punto tale che
nei discorsi da bar o
da parrucchiera i cal-
ciatori sono regolar-
mente additati al
pubblico ludibrio co-
me esempio di cate-
goria inutile e non
meritevole della for-
tuna, soprattutto e-
conomica, di cui go-
de. Chi, nei giorni
dell‟annuncio della
scoperta della veloci-
tà dei neutrini e del
gelminiano “tunnel”
non ha sentito para-
gonare lo stipendio
mensile di molti dei
ricercatori che hanno
lavorato alla scoper-
ta a quello dei nostri
“eroi della domeni-
ca”? Di recente poi
ad accreditare questa
opinione corrente si
sono dedicati anche
alcuni giornali ed al-
cuni politici, i quali –
spesso, molto spesso
in mala fede – hanno
attaccato duramente
la protesta dei calcia-
tori bollandola come
“sciopero dei miliar-
dari”. Senza tornare
sulla questione, e sul-
la malafede di chi ha
cercato di oscurare la
vera natura – condi-
visibile o meno – del-
la protesta per getta-
re su una categoria
decisamente poco
amata il malconten-
to dei cittadini per i
sacrifici chiesti dalla
crisi economica (già,
perché screditare i
già screditati calcia-
tori serviva ad devia-
re verso di loro il fa-
stidio che i cittadini
sentono nei confronti
di altre caste, ben
più dannose dei cal-
ciatori), c‟è da chie-
dersi se sia così scon-
tato attribuire tanto
facilmente l‟etichetta
di immoralità a chi
guadagna lautamen-
te “solo tirando
quattro calci ad un
pallone”.
Diciamo che, nono-
stante le apparenze,
la cosa non è così
semplice come sem-
bra.
Punto primo: in una
società basata sul
capitale ciascuno è
pagato in relazione
non a ciò che effetti-
vamente produce per
il pubblico bene ma
in relazione al denaro
“spostato”. Lo sti-
pendio spropositato
di Rooney o Cristia-
no Ronaldo non è
frutto dell‟insipienza
di qualche presidente
-ricco scemo, come li
chiamava Brera, ma
dei contratti pubbli-
citari e dei diritti te-
levisivi. In sostanza,
lo paghiamo noi ogni
volta che guardiamo
una partita in tv e
vediamo le pubblici-
tà oppure compria-
mo un paio di scarpe
sportive. Non possia-
mo contestare quegli
ingaggi e poi accetta-
re tutti gli altri a-
spetti della società
capitalistica di cui
quelle cifre sono il
prodotto e la conse-
guenza.
Punto secondo. Cer-
tamente nessuno a-
vrebbe il coraggio di
Etica civile e mestiere di calciatore
XIV
affermare che i ricer-
catori del CERN val-
gono meno di un gio-
catore di serie B, co-
me invece risulta da-
gli stipendi. Siamo
sicuri però che il pa-
ragone sia corretto?
O meglio, siamo sicu-
ri che il paragone
debba essere sempre
e solo quello?
In una società piena
di personaggi “di
successo” privi di
qualunque qualità e
costruiti col nulla
(presunti artisti, con-
correnti di reality,
veline, televisivi va-
ri, financo molti poli-
tici) e che nulla san-
no veramente fare; in
un modo dove alle
bambine viene inse-
gnato sin da piccole
(avete mai osservato
con attenzione le
pubblicità che hanno
come target le bam-
bine o le preadole-
scenti?) che il loro
obiettivo deve essere
quello di essere belle
e seducenti, perché
quello è il loro ruolo
sociale; in un‟Italia
in cui un notis-
simo giornali-
sta scrive sulle
colonne di un
importantissi-
mo quotidiano
che “le donne
stanno sedute
sulla loro fortu-
na”; in un pae-
se dove delle
emerite nullità
“figlie di” su-
perano sempre chi
vale, addirittura an-
che
nell‟amministrazione
della cosa pubblica;
in tutto questo, sia-
mo sicuri che proprio
i calciatori meritino
la palma dei peggio-
ri?
Paradossalmente, e
un po‟ provocatoria-
mente, si può arriva-
re a dire che i calcia-
tori siano un esempio
positivo, almeno in
questa Italia. Non è
affatto facile diven-
tare calciatore pro-
fessionista, e non lo
si diventa per caso.
Un ragazzo che vo-
glia arrivare a fare
questo mestiere deve
avere almeno un po‟
di talento, che va
coltivato e che non
deve esser sprecato;
deve avere tanta vo-
glia di applicarsi, in
molti casi concilian-
do gli allenamenti
con la scuola; deve
avere disponibilità
anche a fare dei sa-
crifici, dato che non
ha certo la stessa li-
bertà di mangiare,
bere, viaggiare e fare
tardi dei propri coe-
tanei. Inoltre, sul
campo di calcio non
ci si nasconde. Si gio-
ca in undici, non c‟è
spazio per gli imbo-
scati, per quelli che si
occultano dietro un
scrivania inutile, cer-
cando di fare meno
danni possibile o di
non lavorare affatto.
Se non giochi bene,
se non sei all‟altezza
degli altri, sul campo
si vede e non c‟è alle-
natore o procuratore
che tenga: se non
rendi, duri poco, con-
trariamente a quanto
avviene altrove.
Per un ragazzo di og-
gi coltivare questo
sogno rispetto ad al-
tri – si consenta –
può rappresentare
addirittura un valore
da considerare positi-
vamente.
Almeno nell‟Italia
del 2011. Ma questo
è un altro discorso.
Prof
Foto tratta da “Il biancorosso” n.7 „77-„78
XV
SCOTTI 6 – Poco impegnato ma ha dato
molta sicurezza.
GASPERONI 6 – ancora impiegato da ter-
zino, non spinge molto ma fa bene il suo
compitino.
ZANETTI 6 – troppi
lanci sbagliati ma forse
è anche colpa dei com-
pagni che si muovono
poco. Visto che usa il
sinistro… ma è manci-
no o no?
ROSINI 6 – si vede po-
co e fa vedere poco il
proprio attaccante,
questa è una cosa posi-
tiva.
PALAZZI 5,5 – come
Gasperoni, sta cercan-
do la condizione fisica
migliore.
SPIGHI 6 – anche que-
sta volta dimostra di
avere grandi doti ma di non essere sfrutta-
to adeguatamente.
BRIGHI M. 7 – primo tempo difficile ma
come sempre la squadra dipende dai suoi
piedi e dalla sua testa e alla fine si prende
la responsabilità di un rigore molto impor-
tante.
VALERIANI 5,5 – spaesato nel primo tem-
po a sinistra, meglio nel secondo da finto
trequartista.
BALDAZZI 5,5 – in
ombra, troppo poco
chiamato in causa.
BUONOCUNTO ng
GERBINO POLO 6 –
non fa cose sensazionali
ma si sbatte, sta cercan-
do di capire i compagni
e di entrare nei mecca-
nismi della squadra.
CARDINALE 6 – Tra i
migliori, sbaglia tanti
passaggi ma è dapper-
tutto correndo come un
matto come al solito.
D’ANGELO 6 – questa
volta sbaglia la forma-
zione (Valeriani e Bal-
dazzi per 40 minuti non la vedono mai) ma
poi ha la bravura di invertirli e la squadra
ne viene molto favorita meritando la vitto-
ria contro una squadra sulla carta molto
forte.
Distinto
Le pagelle
XVI
Classifica - girone A
LegaPro2 - Stagione 2011/12
Prossimo turno - 16 ottobre 2011 ore 15.00: Casale - Renate
Cuneo - San Marino
Lecco - Borgo a Buggiano
Mantova - Savona
Poggibonsi - Sambonifacese
Pro Patria - Valenzana
Rimini - Bellaria Igea M.
Santarcangelo - Montichiari
Virtus Entella - Giacomense
Alessandria - Treviso
Settima giornata - 9 ottobre 2011: Bellaria Igea M. - Cuneo……...……………………….…2-1
Borgo a Buggiano - Mantova …………………………...1-2
Giacomense - Casale……………………………………...2-4
Lecco - Poggibonsi...……………………………………..2-2
Montichiari - Sambonifacese...…………………………..0-2
Renate - San Marino……………………………………..1-0
Rimini - Alessandria……………………………………..1-0
(13’ st M. Brighi (rig.))
Savona - Virtus Entella.…………………………………1-1
Treviso - Pro Patria……………………………………...2-0
Valenzana - Santarcangelo...…………………………….2-4
Squadra Punti G V N S GF GS
Treviso 17 7 5 2 0 13 4
Casale 16 7 5 1 1 15 7
Cuneo 13 7 4 1 2 15 9
Santarcangelo 13 7 4 1 2 13 7
Bellaria 13 7 4 1 2 8 8
Rimini 12 7 4 0 3 7 5
Savona 12 7 4 1 2 8 6
Montichiari 12 7 4 0 3 7 6
Poggibonsi 11 7 3 2 2 10 9
Giacomense 11 7 3 2 2 13 13
Mantova 9 7 2 3 2 9 12
Borgo a Buggiano 8 7 2 2 3 9 9
Virtus Entella 8 7 2 2 3 6 8
San Marino 7 7 2 1 4 10 10
Renate 7 7 2 1 4 5 7
Sambonifacese 6 7 2 0 5 7 13
Alessandria 5 7 2 1 3 6 9
Pro Patria 4 7 2 1 4 6 10
Valenzana 4 7 1 1 5 6 12
Lecco 3 7 0 3 4 6 14
G: Partite giocate | V: Partite vinte | N: Partite pareggiate | S: Partite perse | GF: Gol fatti | GS: Gol subiti