anno01_00
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ANNO I numero 0 del 31 agosto 2011
* Editoriale
* Il punto
* La nostra storia
* É purtòn
* Massimi Sistemi
* Perché no alla Tessera
del tifoso…………..…..IX
* Risultati & Classifiche
SOMMARIO
RIMINI VAI! è una nuova
voce nel panorama bianco-
rosso. Una voce dei tifosi per
i tifosi, nata da un’esigenza
manifestatasi in maniera
sempre più forte: avere uno
spazio monotematico sul
Rimini, benché piccolo e
“artigianale”, senza le confu-
sioni, gli apparentamenti e le
ambiguità degli ultimi mesi.
Ben inteso: comprendiamo la
necessità dei giornali seri e
strutturati di andare incon-
tro a eventuali sponsorizza-
zioni, o più poeticamente di
preservare la così tanto de-
cantata pluralità di informa-
zione. Ma il tifoso, si sa, non
ammette
“compartecipazioni”, né
tollera che le gerarchie ven-
gano eluse o peggio travisa-
te. Questo foglio online non
nasce tuttavia vocato alla
stretta attualità: non ne ha i
titoli, le forze, le capacità, ed
è fatto con opera di volonta-
riato e quando possibile
(senza quindi una periodicità
certa) da semplici appassio-
nati. Prendendo le mosse di
fatto alla vigilia del centena-
rio si propone con un taglio
storico, e con un occhio ad
alcuni aspetti che non trova-
no solitamente spazio nelle
cronache. La veste di RIMI-
NI VAI! sarà pertanto par-
ticolarmente attenta al pas-
sato, all’aneddoto,
all’identità. Ma anche al
contesto, a quel mondo del
tifo oggi sempre più ignorato
e vessato. È in questa dire-
zione che si sono pensate le
prime rubriche: oltre
all’analisi dei fatti del cam-
po, realizzata dalla prospet-
tiva del tifoso sugli spalti, si
inaugurerà lo spazio intitola-
to “E’ PURTÒN”, riferito al
“mitico” portone di ferro
grigio fuori dagli spogliatoi,
luogo di cronache, macchiet-
te, colore e di un’attualità
spesso ignorata. Luogo, per
molti aspetti, caratterizzan-
te; termometro della febbre
biancorossa, dove si è sempre
potuta misurare la tempera-
tura della partecipazione.
Grande spazio avrà poi la
storia. Coronare il centenario
nel 2012 avrà significato solo
se, recuperando pagine im-
portanti ma sbiadite della
nostra storia, si trasforme-
ranno queste vicende in tra-
dizione ed identità. Partiamo
con queste semplici idee; il
foglio online che presentiamo
e inauguriamo vuole nascere
aperto: nella testata si trova-
no riferimenti e contatti, e lo
stesso gravitare nell’orbita
del forumbiancorosso è un
invito al confronto. Dei tifosi
per i tifosi, si diceva: da quel-
la grande ricchezza umana
costituita dalla comunità del
tifo siamo sicuri che ricevere-
mo contributi, consigli e an-
che critiche che aiuteranno
la crescita di questo spazio.
RIMINI VAI! nasce quindi
con un invito a partecipare, e
a contribuire a questo rac-
conto tra presente e passato
di una storia e di un’identità
delle quali andare orgogliosi.
www.riminivai.org - contatti: [email protected]; FB: Rimini Vai
Solo per il Rimini
Il forum RIMINI
VAI !!
appoggia l’iniziativa
L’abbonamento e la
Tessera del tifoso…..VII
La vera storia dell’inno
biancorosso……….…IV
Solo per il Rimini………I
Note sul precampiona-
to……………………….…II
Note di colore e di
“ignorantezza”…...VI
Ciro di Pers
Coppa Italia LegaPro
2011-12…………..…..XI
II
Il 26 giugno 2011 la
Rimini Calcio si gua-
dagnava il ritorno tra
i professionisti dopo
un solo anno di purga-
torio tra i dilettanti.
Chi ha seguito le gesta
dei biancorossi si ri-
corderà per un pezzo
questa stagione, non
solo perché ha segnato
uno dei punti più bassi
dal punto di vista
sportivo della nostra
storia ormai centena-
ria. E’ stato anche – e
soprattutto – l’anno
dell’orgoglio e del sen-
so d’appartenenza,
della riminesità. I mil-
le di Terni dimostrano
che la categoria non è
tutto e costituiscono
la miglior risposta a
quanti si prodigavano
per convincerci che “il
Rimini è morto” e “la
passione per il calcio a
Rimini è finita”. Gli
stessi che ora tentano
di risalire sul carro
professandosi veri tifo-
si, come se niente fos-
se. Ma tant’è, passia-
mo oltre.
Nemmeno un mese
dalla vittoria di Terni
ai danni della Turris
ed è già tempo di fare
le valigie e partire per
il ritiro, destinazione
Villagrande di Monte-
copiolo.
Qui la prima amiche-
vole stagionale contro
la rappresentativa lo-
cale (un match senza
storia, 8 a 0 il risulta-
to) seguita a ruota dal-
le sgambate contro
Verucchio (6-0) e Tor-
conca (3-1). Fin da
subito si mettono in
mostra i baby Bufalo
e Signorini, mentre
Baldazzi e gli altri
“veterani” sono piace-
voli conferme. Si fini-
sce di festeggiare il
Ferragosto ed è già
tempo di calcio vero
con la
Coppa
Italia
di ca-
tegoria. I biancorossi
sono di scena al Rino
Mercante di Bassano
del Grappa (VI), un
impianto con 2.952
posti a sedere nonché
uno dei migliori velo-
dromi italiani.
I giallorossi di casa del
Bassano Virtus
(all’anagrafe Bassano
Virtus 55 Soccer
Team) sono una for-
mazione da non sotto-
valutare: militano in
categoria superiore e
conoscono bene questa
competizione, visto
che si sono aggiudicati
l’edizione 2007/08. Ma
nonostante le dichia-
razioni della vigilia, la
truppa di D’Angelo
non è disposta a fare
la vittima sacrificale:
passata in svantaggio
intorno alla mezzora,
reagisce e trova il pari
ad inizio ripresa por-
tando a casa un buon
punto che fa morale e
classifica. Chi è stato a
Bassano riferisce di un
pari tutto sommato
giusto e – ciò che più
conta – di un Rimini
con la mentalità giu-
sta per affrontare un
campionato senza
troppi patemi.
La seconda giornata
prevede l’esordio sta-
gionale al Romeo Ne-
ri, avversario di turno
Note sul “precampionato”
Il Rimini sceso in campo nell’amichevole di Verucchio (RomagnaNOI)
III
la Giacomense di
mister Massimo Gad-
da. I grigio-rossi rap-
presentano il più pic-
colo paese in tutto il
panorama professioni-
stico: Masi San Giaco-
mo, frazione di Masi
Torello, nel Ferrarese.
Ciò detto, il sodalizio
del presidente Mattioli
– fondato nel 1967 – è
un habituée della cate-
goria: quella che va
iniziare sarà la quarta
stagione consecutiva
in Seconda Divisione.
Non proprio gli ultimi
arrivati, quindi. Dopo
un primo tempo inter-
locutorio, è il solito
Baldazzi ad aprire le
danze con un mancino
dalla trequarti ad ini-
zio ripresa. Complici le
disattenzioni difensive
degli ospiti, Gasperoni
e il baby Signorini ca-
lano il tris. Un 3-0 che
permette ai ragazzi di
D’Angelo di fare un
bel balzo in avanti in
classifica, visto che
Bassano e Treviso se-
gnano il passo. Questa
la cronaca dal campo.
Ma c’è dell’altro.
Detto di prezzi impo-
polari per settori che
nascono invece popo-
lari (10 € sono obbiet-
tivamente troppi per
un biglietto di Curva),
ciò che rimarrà im-
presso sono le intermi-
nabili file alle bigliet-
terie causate dal mal-
funzionamento del ter-
minale. File che hanno
fatto desistere i più,
così che la cornice di
pubblico è stata al-
quanto deludente.
Molti sono entrati a
partita in corso, dopo
l’intervento della so-
cietà. Una scelta det-
tata dal buonsenso,
visto e considerato che
la curva ospiti era de-
serta, ma senza dub-
bio tardiva. Le crona-
che raccontano che
problemi analoghi si
sono avuti anche a
Ferrara e Treviso, ma
questa volta non ce la
sentiamo di dire mal
comune, mezzo gaudio.
Una serata no dal
punto di vista organiz-
zativo insomma, ma
siamo certi che servirà
da lezione in vista del-
le prossime apparizio-
ni al Neri. Dopo un
turno di riposo i nostri
salgono nella Marca,
ospiti del Treviso di
mister Zanin. L’ultimo
incrocio di Coppa tra
le due compagini risale
all’edizione 2007/08:
finì 3-1 per l’Acori-
band di fronte ai 3500
del Romeo Neri. Altri
tempi, altro calcio.
Per i trevigiani 3 pun-
ti significherebbero
matematico passaggio
del turno, ma i bianco-
rossi non intendono
fare regali. La prima
frazione è appannag-
gio dei biancocelesti
che vanno al riposo in
vantaggio per effetto
del gol di Gallon al
31’. Nella ripresa i
biancorossi cambiano
marcia e trovano il
pari su azione
d’angolo con Gianluca
“The Wall” Zanetti.
Scotti si supera in un
paio di occasioni ma i
nostri resistono
all’assalto finale e do-
po 3 minuti di extra-
time l’arbitro fischia
la fine. Per i ragazzi di
D’Angelo un pari pre-
zioso che lascia aperti i
giochi del girone D;
contro la Spal infatti
basterebbe non perde-
re per passare il turno.
Ma un Rimini imbot-
tito di seconde linee
per ragioni di turnover
si deve arrendere alla
maggiore caratura
dell’avversario. Gli
ospiti colpiscono due
volte con Mendy, e
quando Buonocunto
realizza dagli 11 metri
il gol della bandiera il
tempo ormai è finito. I
nostri salutano quindi
la Coppa ma a testa
alta, ed è ciò che con-
ta; ora sotto con la
Sambonifacese.
Avanti Rimini !!
Ivan
Rimini-Giacomense, l’incredibile fila creatasi ai botteghini per la lentezza del sistema
IV
All’interno di quella
fabbrica di passioni
chiamata Calcio, si
individuano segni,
simboli ed elementi
distintivi che a pieno
titolo entrano a far
parte dell’anima pro-
fonda di un Club e
della sua identità e
che sanciscono il lega-
me con la propria
“comunità”.
Ad esempio “l’inno”,
vale a dire il componi-
mento celebrativo di
gesta o di “eroi”,nella
fattispecie intesi nella
loro accezione sporti-
va e agonistica.
Tra tutti quelli in cir-
colazione,un posto di
rilievo per longevità
ed originalità spetta
sicuramente a
“RIMINI VAI !”
La brillante marcetta
di Ghinelli e Morri
resta infatti,a discapi-
to dell’età,un compo-
nimento estremamen-
te “attuale”, basti
pensare che la sua
melodia viene ancor
oggi “presa in presti-
to” da numerosissime
“curve”, spingendosi
non di rado anche ol-
tre i confini nazionali.
Purtroppo i più igno-
rano le origini tutte
riminesi del brano,
per cui ci pare dovero-
so attribuirgli con or-
goglio una degna
“paternità”, attraver-
so alcuni brevi cenni
storici.
L’anno è il 1973 e du-
rante l’estate si com-
pie la svolta organiz-
zativa e gestionale
che darà vita ad uno
dei cicli più gloriosi
del Rimini dei tempi
moderni.
Nasce in quei mesi un
“Comitato Promotore
Rimini Calcio”, con
l’obiettivo di… ”dar
vita ad iniziative volte
al rafforzamento dei
quadri direttivi della
Società e reperire fi-
nanziamenti per il po-
tenziamento economico
della stessa” .
Alla vigilia del cam-
pionato di serie C
1973/74, il Cav. Gil-
berto Gaspari diviene
il nuovo Presidente e,
attraverso un’attenta
riorganizzazione dei
quadri societari, si
insedia un nuovo Con-
siglio Direttivo, con lo
scopo - tra gli altri -
di rilanciare in grande
stile l’immagine del
sodalizio calcistico
cittadino attraverso
iniziative promozio-
nali che possono con-
siderarsi veri e propri
esempi di marketing
sportivo dei primordi.
Viene attivata una
campagna abbona-
menti dai risultati lu-
singhieri (2357 tessere
sottoscritte), ”ci si
riallaccia per espressa
volontà del Presidente
Gaspari alla gloriosa
tradizione della Rimi-
RIMINI VAI! La vera storia dell’inno biancorosso
V
ni Calcio rispolverando
le famose maglie a
scacchi biancorossi” e
viene dato impulso ad
un organo periodico
di stampa, “Il Bian-
corosso” , da lì a poco
ribattezzato con enfa-
si “il Vangelo dello
sportivo”.
Da questa rinnovata
ventata di entusia-
smo, che - come pre-
annunciato con slan-
cio dallo stesso
“Numero Uno” di Via
Sigismondo- porterà
“la B in tre anni”,
prendono corpo nuo-
ve iniziative da parte
dei tifosi e si comincia
a profilare un nuovo
modello organizzati-
vo, sulla base di mo-
menti di aggregazione
quali quelli offerti dal
“Circolo Rimini Cal-
cio”, il “Centro orga-
nizzazione carovane
biancorosse” e i vari
ritrovi presso i bar
della città, preludio
alla creazione di un
vero e proprio “Centro
di Coordinamento
Clubs”.
E’ in questo partico-
lare contesto,che si
colloca la nascita di
un “inno ufficiale”
per la squadra di cal-
cio!
Curioso l’aneddoto
raccontato da uno de-
gli autori, il Maestro
Franco Morri, inter-
venuto ad una tra-
smissione televisiva
locale. Il composito-
re, sull’onda dei ricor-
di, vola a quell’estate
del ’73…
Il musicista, che
all’epoca si esibiva al
“Caffè Concerto Som-
brero” di Marina Cen-
tro, venne raggiunto
una sera da un grup-
po di tifosi, capitanati
da Bruno Cappelli e
dal Rag. Giuseppe
Pino Ghinelli della
Cassa di Risparmio, i
quali - senza mezzi
termini - gli avanza-
rono la richiesta di
mettere in musica un
testo che accompa-
gnasse le gesta dei
biancorossi…Il tutto
entro il giorno seguen-
te!
Fu così che, termina-
ta la propria esibizio-
ne intorno alla mezza-
notte, Morri nelle pri-
me ore del nuovo
giorno compose la me-
lodia,seguendo le indi-
cazioni e le parole di
Ghinelli, per poi ritro-
varsi il mattino stesso
presso la“Sala di regi-
strazione Branzanti” a
Gatteo Mare per com-
pletare l’opera. Il Ma-
estro scherzando ri-
corda un coro improv-
visato, formato da
alcuni amici reclutati
seduta stante, ma con
soddisfazione afferma
che…alla sera il 45
giri era pronto!
“RIMINI VAI!”
divenne in breve tem-
po non solo l’inno uf-
ficiale della locale
squadra di calcio, ma
anche un vero e pro-
prio inno della città,
inserito nel repertorio
della“Banda Città di
Rimini” e oggetto di
una campagna divul-
gativa nelle scuole.
Sul retro del vinile
dell’epoca compare la
poesia dialettale
“Forza Burdèll” , del
noto autore riminese
Guido Lucchini.
Old Fan
VI
ionato Note di colore e di “ignorantezza” “tstè te adlà? se’ a
stag mè! bo’…mo
un sarà za scap
l’arbitro? Mo seeee
l’è za scap…. Alora
andem a durmì…
mo va in te ca-
sein..”. È l’ultima
frase captata in
prossimità del
“purton” domenica
sera dopo la vittoria,
un gruppo di tifosi
scontenti
dell’operato arbitrale
si erano preparati e
lo aspettavano per
fargli un saluto, il
più giovane è un
pensionato e passa i
65.
Episodi e dialoghi
come questi un tem-
po li sentivi ad ogni
angolo della nostra
Rimini, adesso se
non vuoi sbagliare
fat un zir dri me pur-
ton dop la partida o
fat una scapeda ma l’
hilton quant ut per…
Quella Rimini che
sborbotta sempre,
smoccola e non è mai
contenta c’è ancora.
Fura de purton si so-
no vissute gioie in-
descrivibili e momen-
ti di sconforto estre-
mo, me’ purton non
conta chi sei quanti
anni hai e il resto…
me’ purton se sei Ri-
minese ti senti a ca-
sa.
Puoi trovare quelli
con le idee chiare che
muoiono dalla voglia
di spiegare e quelli
confusi che ripetono
a tutti la stessa do-
manda… “di ma ste
Tugui le’ fort?
Perche’ un zuga
mai?”.
Non mancano i com-
menti più sul concre-
to, visto Olcese
l’anno scorso uscire
guidando una Gran-
de Punto si è sentito
un “l’an pased e’ sca-
peva se “suv” enca l’
utmi di pataca!!!
St’an e centraventi e’
zira sla grande pun-
to… tan fom Olce-
se???”.
Le contestazioni in
generale sono il piat-
to forte... tanto ci si
augura non servano
tanto si pregusta
l’eventuale svolgi-
mento condito di
moccoli e dialetto a
volontà.
Anche i muri lì in-
torno parlano, ci so-
no scritte che pur la-
sciando il segno du-
rano poco e altre che
stanno lì anni… cer-
cheremo di cogliere
frammenti di
“purton” relativi alla
stagione in corso e
cercheremo di ricor-
dare anche momenti
passati perchè della
cavalcata vincente in
c1 possiamo ricor-
dare un gol di Musli-
movic o Nevio che
faccia a faccia con
Corona (uscito tran-
quillamente dal por-
tone nonostante a-
vesse drizzato le o-
recchie in segno di
sfida dopo aver se-
gnato) lo affronta
dicendogli “brott
fnocc… a tli stcent
agli urecci se tfe’ dar-
nov e’ pataca”!!!! poi
si gira verso i carabi-
nieri e “le’ tot in a-
micizzia… us fa’ per
rid…”.
Non sarà sempre
semplice riuscire a
trasmettere la ge-
nuina
“ignorantezza” rimi-
nese ma ci provere-
mo, ci proverete…
tot a pasem dri’ me
purton… Av salut…
Drugo
VII
Uno dei temi
dell’estate del tifoso,
oltre al mercato ed ai
calendari, è
l’abbonamento al nuo-
vo campionato. Ma
che cos’è
l’abbonamento per un
tifoso? Sicuramente è
qualcosa che va al di
là di una logica di ri-
sparmio, di comodità,
di (eventualmente)
posto riservato:
l’abbonamento è so-
prattutto un simbolo,
un feticcio, un segno
di appartenenza. La
fila per
l’abbonamento è un
momento atteso, in
cui si rivedono gli a-
mici, le “facce note”
di persone di cui ma-
gari non si conosce il
nome, le mura stesse
dello stadio. Questo è
stato vero soprattutto
lo scorso anno, quan-
do fare quella fila e
rivedere quelle perso-
ne ha avuto un sapore
particolare ed ancora
più bello: “ci siamo
ancora, non siamo
morti”.
Nei confronti di que-
sto feticcio il tifoso
prova lo stesso amore
viscerale che lo porta
ad indossare la maglia
della squadra, a porta-
re allo stadio in ogni
stagione la sciarpa
(magari di raso…), a
“fare la po-
sta” alle edi-
cole per acca-
parrarsi le
figurine dei
giocatori
(fossero pure i
bambini della
scuola-calcio),
ad appendere
alle pareti del
proprio luogo
di lavoro il
poster della
squadra. È
una bella sensazione
sentirselo in tasca, ed
è un orgoglio averlo
sempre, al di là delle
categorie e delle cam-
pagne-acquisti più o
meno faraoniche. È
anche una piccola sod-
disfazione, infine, ti-
rarlo fuori nelle gior-
nate di folla, in mezzo
a tutti gli
“occasionali” col bi-
glietto.
Quest’anno avere
l’abbonamento avreb-
be avuto un valore in
più, trattandosi di
quello del centenario;
eppure, per molti non
sarà così. Perché? Pa-
radossalmente proprio
per quei motivi di pas-
sione e di amore per la
maglia esposti sopra.
Chi crede ancora che il
calcio debba essere
amore per i propri co-
lori e nient’altro, chi
rifiuta certi aspetti del
L’abbonamento e la Tessera del tifoso
Protesta coreografica dei tifosi del Saint-Étienne (SportPeople)
Striscione degli Implacabili Andria (SportPeople): serve aggiungere altro?
VIII
calcio moderno sem-
pre meno passione ve-
ra e sempre più show
business e pay tv, co-
stantemente sotto as-
sedio da parte
dell’affarismo,
quest’anno forse non
farà l’abbonamento.
Chi non si sente clien-
te, (parola ormai usa-
ta da Galliani, il per-
sonaggio-simbolo, in
Italia, di un certo mo-
do di gestire il calcio)
ma appassionato, ri-
fiuta di cedere a quello
che, mascherato sotto
le veste dell’ordine
pubblico, non è
nient’altro che un ri-
catto economico, vol-
to a mettere nelle ta-
sche tifosi di calcio
centinaia di migliaia
di carte di credito.
Già, perché di questo
si tratta: la tessera del
tifoso non è un sempli-
ce documento di rico-
noscimento gratuito, è
una carta di credito
ricaricabile, del costo
di 10€, da spillare al
tifoso con la scusa del-
la sicurezza negli stadi
e ricattandolo nella
sua passione. Inten-
diamoci: se quei 10€
ce li avesse chiesti la
Rimini Calcio per sé li
avremmo pagati senza
battere ciglio; se ce li
avesse chiesti in forma
di tassa il governo na-
zionale o locale, maga-
ri finalizzandoli
all’impiantistica o al
finanziamento
dell’attività sportiva,
li avremmo dati; ma
che il tifoso di calcio
sia obbligato a to-
gliersi di tasca (in un
momento come que-
sto, poi) 10€ per darli
ad una banca o ad una
finanziaria, questo ci
pare degno di una bat-
taglia di principio.
Un provvedimento
inutile per l’ordine
pubblico, tremendo
nelle sue conseguenze
sulle presenze negli
stadi, almeno per le
società medie e picco-
le, truffaldino sul pia-
no economico, più che
discutibile per quanto
riguarda i diritti indi-
viduali: fino a quando
si crede di poter abu-
sare della nostra pas-
sione?
La passione lo scorso
anno ci ha uniti tra
noi tifosi del Rimini e
con la nostra nuova
società, che da subito
ha mostrato di essere
in sintonia con noi su
questi aspetti;
quest’anno restiamo
ancora uniti, nel ri-
spetto reciproco, qua-
lunque scelta abbiamo
fatto.
E forza Rimini!
Prof
Benevento-Perugia 09/10
Striscione di denuncia da San Cataldo (Sport People)
Taranto-Samb 03/04
Parterre Firenze (Sport People)
IX
Abbonarsi come gesto di stima e di fiducia nei confronti della società: chi tutti
gli anni si abbona alla propria squadra del cuore parte con questo stimolo. Ma
l'abbonamento è anche qualcosa d'altro, un oggetto-simbolo che testimonia il
proprio attaccamento viscerale a quei colori nonostante tutto, indipendente da
categorie, campagne acquisti, aumenti di prezzo; qualcosa che è bello sentirsi
in tasca. Normalmente il numero degli abbonati è considerato un buon termo-
metro della febbre che c’è intorno alla squadra ma anche questi elementari ra-
gionamenti si sono arresi alla logica del calcio moderno , falso e "mangione".
La piazza riminese aveva assistito da lontano lo scorso anno alla querelle
“tessera si, tessera no” che aveva tenuto banco nei discorsi e nelle azioni di tut-
te le tifoserie italiane dalla “A” alla lega pro. Tante sono state le prese di posi-
zione e i comunicati messi in campo dai tifosi per contrastarla… con questo co-
municato è nostra intenzione far comprendere a tutti che chi non si abbona più
non lo fa con la società e la propria squadra nel mirino ma lo fa per una que-
stione di principio che si contrappone all’ idea che in nome del calcio e dell'a-
more per la propria squadra un tifoso debba essere alla mercè di qualunque co-
sa gli venga imposta, anche se palesemente sbagliata, inutile e dannosa.
I tasti dolenti che irritano ed allontanano i tifosi sono principalmente due, dif-
ferenti ma importanti entrambi.
La tessera viene proposta come strumento aggiuntivo e necessario per la ge-
stione dell’ ordine pubblico, sei obbligato a sottoscriverla SE VUOI ABBO-
NARTI ALLE GARE CASALINGHE DELLA TUA SQUADRA E PARTE-
CIPARE LIBERAMENTE ALLE TRASFERTE DELLA STESSA. Nessuno
pensa che questa tessera potrebbe essere sottoscritta da chi sta scontando
provvedimenti restrittivi per reati da stadio ma qui giungiamo all’ estremo che
chi ha già scontato un provvedimento non può sottoscriverla per ulteriori 5 an-
ni .
Sarebbe come se a chi si è reso colpevole di taccheggio in un supermercato ve-
nisse interdetto per anni, dopo la fine della pena, l'accesso a qualunque centro
commerciale.
Ma c’è anche un altro aspetto che sconcerta e allontana non poco i potenziali
sottoscrittori: dietro il paravento della schedatura ferrea (2 fototessera non an-
tecedenti i 6 mesi, doppia fotocopia del codice fiscale, doppia fotocopia di un
documento) si nasconde nient'altro che un'abile mossa subdolamente commer-
ciale.
La tessera altro non è che una carta di credito ricaricabile (tipo poste pay) for-
nita dal circuito fin presto spa che nel modulo di adesione sottoposto ti infor-
Perché no alla Tessera del tifoso Lettera aperta dei tifosi rivolta alla Rimini Calcio ed ai media locali
X
ma che “ l’approvazione della presente richiesta di adesione è rimessa alla deci-
sione di istituto centrale delle banche popolari italiane spa di Key clients cards
e solutions spa e di Fin presto spa”.
Il tutto dietro un regolamento di 15 punti in cui si parla genericamente di
commissioni ecc. ecc..
10 €: la tesserina che vogliono metterci in tasca costa 10 € (8 piu iva) e la fede
calcistica dovrebbe, secondo chi ha architettato il meccanismo, farci passare
sopra a questa cosa pur di abbonarci alla nostra squadra.
Noi siamo convinti che la nostra società comprenderà pienamente le perplessi-
tà che, tra l’altro, non sono solo di noi riminesi visto che la tessera in termini di
presenze medie ha fatto più danni della grandine. E questo, se vogliamo, è un
ulteriore elemento di fastidio nei confronti della tessera: non ha prodotto buoni
risultati sul piano dell'ordine pubblico (anzi, talora ha creato problemi, costrin-
gendo i non-tesserati in trasferta a mischiarsi in tribuna ai locali) e ha fatto ca-
lare ulteriormente gli spettatori. Nonostante questo, viene sbandierata dal mi-
nistero come un grande successo, diffondendo dati taroccati.
Questo testo è rivolto alla nostra società cui saremo comunque sempre vicini
acquistando di volta in volta il singolo biglietto in casa e, ove possibile, in tra-
sferta, e a tutti coloro che non avendo compreso il significato del nostro gesto
potrebbero, in buona o in cattiva fede, speculare sul numero degli abbonamen-
ti staccati tentando di innescare polemiche inutili tanto quanto pericolose per
l’ambiente. Se fosse possibile, saremmo disposti ad acquistare in anticipo tutti
e 19 i biglietti delle partite casalinghe e aderiremo a tutte le iniziative messe in
campo dalla società in questo senso.
Non vogliamo convincere nessuno a non abbonarsi, anzi. Però, se rinunciamo
ad avere quel cartoncino a cui siamo "affettivamente" legati, se preferiamo pa-
gare qualche decina di euro in più (meglio dare 60-70 euro alla Rimini Calcio
piuttosto che pagarne 10 ad una banca o ad una finanziaria!), se siamo disposti
ad accettare il disagio delle file o delle prevendite lo facciamo per una questio-
ne di principio, e vorremo che la nostra scelta fosse compresa ed almeno rispet-
tata, così come noi rispettiamo gli altri.
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È attiva una petizione su firmiamo.it: chi si riconosce in queste righe la firmi con nome e co-
gnome. Grazie per la collaborazione.
XI
Coppa Italia LegaPro 2011-12 Classifica gir.D Spal pt. 10
Treviso pt. 6
Rimini pt. 5
Bassano pt. 5
Giacomense pt. 0
Prima giornata - 17 agosto 2011 : Bassano-Rimini 1-1 (28’ pt Mateos, 16’ st aut. Lorenzini)
Spal-Treviso 1-1
Riposa: Giacomense
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Seconda giornata - 21 agosto 2011 : Rimini-Giacomense 3-0 (4' st Baldazzi, 34' st Gasperoni, 38' st Signorini )
Treviso-Bassano 1-1
Riposa: Spal
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Terza giornata - 24 agosto 2011 : Bassano-Spal 2-4
Giacomense-Treviso 1-2
Riposa: Rimini
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Quarta giornata - 28 agosto 2011 : Spal-Giacomense 1-0
Treviso-Rimini 1-1 (31’ pt Gallon, 25’ st Zanetti)
Riposa: Bassano
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Quinta giornata - 31 agosto 2011 : Giacomense-Bassano 0-1
Rimini-Spal 1-2 (44' pt e 3' st Mendy, 48' st Buonocunto (rig.) )
Riposa: Treviso
Il gol di Mateos (bassanovirtus.com) Valeriani in tackle (bassanovirtus.com)
Baldazzi e Mastronico-
la in azione
(RomagnaNOI)