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ANNO I numero 0 del 31 agosto 2011 * Editoriale * Il punto * La nostra storia * É purtòn * Massimi Sistemi * Perché no alla Tessera del tifoso…………..….. IX * Risultati & Classifiche SOMMARIO RIMINI VAI! è una nuova voce nel panorama bianco- rosso. Una voce dei tifosi per i tifosi, nata da un’esigenza manifestatasi in maniera sempre più forte: avere uno spazio monotematico sul Rimini, benché piccolo e “artigianale”, senza le confu- sioni, gli apparentamenti e le ambiguità degli ultimi mesi. Ben inteso: comprendiamo la necessità dei giornali seri e strutturati di andare incon- tro a eventuali sponsorizza- zioni, o più poeticamente di preservare la così tanto de- cantata pluralità di informa- zione. Ma il tifoso, si sa, non ammette “compartecipazioni”, né tollera che le gerarchie ven- gano eluse o peggio travisa- te. Questo foglio online non nasce tuttavia vocato alla stretta attualità: non ne ha i titoli, le forze, le capacità, ed è fatto con opera di volonta- riato e quando possibile (senza quindi una periodicità certa) da semplici appassio- nati. Prendendo le mosse di fatto alla vigilia del centena- rio si propone con un taglio storico, e con un occhio ad alcuni aspetti che non trova- no solitamente spazio nelle cronache. La veste di RIMI- NI VAI! sarà pertanto par- ticolarmente attenta al pas- sato, all’aneddoto, all’identità. Ma anche al contesto, a quel mondo del tifo oggi sempre più ignorato e vessato. È in questa dire- zione che si sono pensate le prime rubriche: oltre all’analisi dei fatti del cam- po, realizzata dalla prospet- tiva del tifoso sugli spalti, si inaugurerà lo spazio intitola- to “E’ PURTÒN”, riferito al “mitico” portone di ferro grigio fuori dagli spogliatoi, luogo di cronache, macchiet- te, colore e di un’attualità spesso ignorata. Luogo, per molti aspetti, caratterizzan- te; termometro della febbre biancorossa, dove si è sempre potuta misurare la tempera- tura della partecipazione. Grande spazio avrà poi la storia. Coronare il centenario nel 2012 avrà significato solo se, recuperando pagine im- portanti ma sbiadite della nostra storia, si trasforme- ranno queste vicende in tra- dizione ed identità. Partiamo con queste semplici idee; il foglio online che presentiamo e inauguriamo vuole nascere aperto: nella testata si trova- no riferimenti e contatti, e lo stesso gravitare nell’orbita del forumbiancorosso è un invito al confronto. Dei tifosi per i tifosi, si diceva: da quel- la grande ricchezza umana costituita dalla comunità del tifo siamo sicuri che ricevere- mo contributi, consigli e an- che critiche che aiuteranno la crescita di questo spazio. RIMINI VAI! nasce quindi con un invito a partecipare, e a contribuire a questo rac- conto tra presente e passato di una storia e di un’identità delle quali andare orgogliosi. www.riminivai.org - contatti: [email protected]; FB: Rimini Vai Solo per il Rimini Il forum RIMINI VAI !! appoggia l’iniziativa L’abbonamento e la Tessera del tifoso…..VII La vera storia dell’inno biancorosso……….…IV Solo per il Rimini………I Note sul precampiona- to……………………….…II Note di colore e di “ignorantezza”…...VI Ciro di Pers Coppa Italia LegaPro 2011-12…………..…..XI

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Note di colore e di “ignorantezza”…...VI * Massimi Sistemi * La nostra storia L’abbonamento e la Tessera del tifoso…..VII * Editoriale * Il punto Coppa Italia LegaPro 2011-12…………..…..XI Ciro di Pers * É purtòn * Perché no alla Tessera del tifoso…………..…..IX La vera storia dell’inno biancorosso……….…IV Note sul precampiona- to……………………….…II * Risultati & Classifiche Solo per il Rimini………I

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ANNO I numero 0 del 31 agosto 2011

* Editoriale

* Il punto

* La nostra storia

* É purtòn

* Massimi Sistemi

* Perché no alla Tessera

del tifoso…………..…..IX

* Risultati & Classifiche

SOMMARIO

RIMINI VAI! è una nuova

voce nel panorama bianco-

rosso. Una voce dei tifosi per

i tifosi, nata da un’esigenza

manifestatasi in maniera

sempre più forte: avere uno

spazio monotematico sul

Rimini, benché piccolo e

“artigianale”, senza le confu-

sioni, gli apparentamenti e le

ambiguità degli ultimi mesi.

Ben inteso: comprendiamo la

necessità dei giornali seri e

strutturati di andare incon-

tro a eventuali sponsorizza-

zioni, o più poeticamente di

preservare la così tanto de-

cantata pluralità di informa-

zione. Ma il tifoso, si sa, non

ammette

“compartecipazioni”, né

tollera che le gerarchie ven-

gano eluse o peggio travisa-

te. Questo foglio online non

nasce tuttavia vocato alla

stretta attualità: non ne ha i

titoli, le forze, le capacità, ed

è fatto con opera di volonta-

riato e quando possibile

(senza quindi una periodicità

certa) da semplici appassio-

nati. Prendendo le mosse di

fatto alla vigilia del centena-

rio si propone con un taglio

storico, e con un occhio ad

alcuni aspetti che non trova-

no solitamente spazio nelle

cronache. La veste di RIMI-

NI VAI! sarà pertanto par-

ticolarmente attenta al pas-

sato, all’aneddoto,

all’identità. Ma anche al

contesto, a quel mondo del

tifo oggi sempre più ignorato

e vessato. È in questa dire-

zione che si sono pensate le

prime rubriche: oltre

all’analisi dei fatti del cam-

po, realizzata dalla prospet-

tiva del tifoso sugli spalti, si

inaugurerà lo spazio intitola-

to “E’ PURTÒN”, riferito al

“mitico” portone di ferro

grigio fuori dagli spogliatoi,

luogo di cronache, macchiet-

te, colore e di un’attualità

spesso ignorata. Luogo, per

molti aspetti, caratterizzan-

te; termometro della febbre

biancorossa, dove si è sempre

potuta misurare la tempera-

tura della partecipazione.

Grande spazio avrà poi la

storia. Coronare il centenario

nel 2012 avrà significato solo

se, recuperando pagine im-

portanti ma sbiadite della

nostra storia, si trasforme-

ranno queste vicende in tra-

dizione ed identità. Partiamo

con queste semplici idee; il

foglio online che presentiamo

e inauguriamo vuole nascere

aperto: nella testata si trova-

no riferimenti e contatti, e lo

stesso gravitare nell’orbita

del forumbiancorosso è un

invito al confronto. Dei tifosi

per i tifosi, si diceva: da quel-

la grande ricchezza umana

costituita dalla comunità del

tifo siamo sicuri che ricevere-

mo contributi, consigli e an-

che critiche che aiuteranno

la crescita di questo spazio.

RIMINI VAI! nasce quindi

con un invito a partecipare, e

a contribuire a questo rac-

conto tra presente e passato

di una storia e di un’identità

delle quali andare orgogliosi.

www.riminivai.org - contatti: [email protected]; FB: Rimini Vai

Solo per il Rimini

Il forum RIMINI

VAI !!

appoggia l’iniziativa

L’abbonamento e la

Tessera del tifoso…..VII

La vera storia dell’inno

biancorosso……….…IV

Solo per il Rimini………I

Note sul precampiona-

to……………………….…II

Note di colore e di

“ignorantezza”…...VI

Ciro di Pers

Coppa Italia LegaPro

2011-12…………..…..XI

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II

Il 26 giugno 2011 la

Rimini Calcio si gua-

dagnava il ritorno tra

i professionisti dopo

un solo anno di purga-

torio tra i dilettanti.

Chi ha seguito le gesta

dei biancorossi si ri-

corderà per un pezzo

questa stagione, non

solo perché ha segnato

uno dei punti più bassi

dal punto di vista

sportivo della nostra

storia ormai centena-

ria. E’ stato anche – e

soprattutto – l’anno

dell’orgoglio e del sen-

so d’appartenenza,

della riminesità. I mil-

le di Terni dimostrano

che la categoria non è

tutto e costituiscono

la miglior risposta a

quanti si prodigavano

per convincerci che “il

Rimini è morto” e “la

passione per il calcio a

Rimini è finita”. Gli

stessi che ora tentano

di risalire sul carro

professandosi veri tifo-

si, come se niente fos-

se. Ma tant’è, passia-

mo oltre.

Nemmeno un mese

dalla vittoria di Terni

ai danni della Turris

ed è già tempo di fare

le valigie e partire per

il ritiro, destinazione

Villagrande di Monte-

copiolo.

Qui la prima amiche-

vole stagionale contro

la rappresentativa lo-

cale (un match senza

storia, 8 a 0 il risulta-

to) seguita a ruota dal-

le sgambate contro

Verucchio (6-0) e Tor-

conca (3-1). Fin da

subito si mettono in

mostra i baby Bufalo

e Signorini, mentre

Baldazzi e gli altri

“veterani” sono piace-

voli conferme. Si fini-

sce di festeggiare il

Ferragosto ed è già

tempo di calcio vero

con la

Coppa

Italia

di ca-

tegoria. I biancorossi

sono di scena al Rino

Mercante di Bassano

del Grappa (VI), un

impianto con 2.952

posti a sedere nonché

uno dei migliori velo-

dromi italiani.

I giallorossi di casa del

Bassano Virtus

(all’anagrafe Bassano

Virtus 55 Soccer

Team) sono una for-

mazione da non sotto-

valutare: militano in

categoria superiore e

conoscono bene questa

competizione, visto

che si sono aggiudicati

l’edizione 2007/08. Ma

nonostante le dichia-

razioni della vigilia, la

truppa di D’Angelo

non è disposta a fare

la vittima sacrificale:

passata in svantaggio

intorno alla mezzora,

reagisce e trova il pari

ad inizio ripresa por-

tando a casa un buon

punto che fa morale e

classifica. Chi è stato a

Bassano riferisce di un

pari tutto sommato

giusto e – ciò che più

conta – di un Rimini

con la mentalità giu-

sta per affrontare un

campionato senza

troppi patemi.

La seconda giornata

prevede l’esordio sta-

gionale al Romeo Ne-

ri, avversario di turno

Note sul “precampionato”

Il Rimini sceso in campo nell’amichevole di Verucchio (RomagnaNOI)

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III

la Giacomense di

mister Massimo Gad-

da. I grigio-rossi rap-

presentano il più pic-

colo paese in tutto il

panorama professioni-

stico: Masi San Giaco-

mo, frazione di Masi

Torello, nel Ferrarese.

Ciò detto, il sodalizio

del presidente Mattioli

– fondato nel 1967 – è

un habituée della cate-

goria: quella che va

iniziare sarà la quarta

stagione consecutiva

in Seconda Divisione.

Non proprio gli ultimi

arrivati, quindi. Dopo

un primo tempo inter-

locutorio, è il solito

Baldazzi ad aprire le

danze con un mancino

dalla trequarti ad ini-

zio ripresa. Complici le

disattenzioni difensive

degli ospiti, Gasperoni

e il baby Signorini ca-

lano il tris. Un 3-0 che

permette ai ragazzi di

D’Angelo di fare un

bel balzo in avanti in

classifica, visto che

Bassano e Treviso se-

gnano il passo. Questa

la cronaca dal campo.

Ma c’è dell’altro.

Detto di prezzi impo-

polari per settori che

nascono invece popo-

lari (10 € sono obbiet-

tivamente troppi per

un biglietto di Curva),

ciò che rimarrà im-

presso sono le intermi-

nabili file alle bigliet-

terie causate dal mal-

funzionamento del ter-

minale. File che hanno

fatto desistere i più,

così che la cornice di

pubblico è stata al-

quanto deludente.

Molti sono entrati a

partita in corso, dopo

l’intervento della so-

cietà. Una scelta det-

tata dal buonsenso,

visto e considerato che

la curva ospiti era de-

serta, ma senza dub-

bio tardiva. Le crona-

che raccontano che

problemi analoghi si

sono avuti anche a

Ferrara e Treviso, ma

questa volta non ce la

sentiamo di dire mal

comune, mezzo gaudio.

Una serata no dal

punto di vista organiz-

zativo insomma, ma

siamo certi che servirà

da lezione in vista del-

le prossime apparizio-

ni al Neri. Dopo un

turno di riposo i nostri

salgono nella Marca,

ospiti del Treviso di

mister Zanin. L’ultimo

incrocio di Coppa tra

le due compagini risale

all’edizione 2007/08:

finì 3-1 per l’Acori-

band di fronte ai 3500

del Romeo Neri. Altri

tempi, altro calcio.

Per i trevigiani 3 pun-

ti significherebbero

matematico passaggio

del turno, ma i bianco-

rossi non intendono

fare regali. La prima

frazione è appannag-

gio dei biancocelesti

che vanno al riposo in

vantaggio per effetto

del gol di Gallon al

31’. Nella ripresa i

biancorossi cambiano

marcia e trovano il

pari su azione

d’angolo con Gianluca

“The Wall” Zanetti.

Scotti si supera in un

paio di occasioni ma i

nostri resistono

all’assalto finale e do-

po 3 minuti di extra-

time l’arbitro fischia

la fine. Per i ragazzi di

D’Angelo un pari pre-

zioso che lascia aperti i

giochi del girone D;

contro la Spal infatti

basterebbe non perde-

re per passare il turno.

Ma un Rimini imbot-

tito di seconde linee

per ragioni di turnover

si deve arrendere alla

maggiore caratura

dell’avversario. Gli

ospiti colpiscono due

volte con Mendy, e

quando Buonocunto

realizza dagli 11 metri

il gol della bandiera il

tempo ormai è finito. I

nostri salutano quindi

la Coppa ma a testa

alta, ed è ciò che con-

ta; ora sotto con la

Sambonifacese.

Avanti Rimini !!

Ivan

Rimini-Giacomense, l’incredibile fila creatasi ai botteghini per la lentezza del sistema

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IV

All’interno di quella

fabbrica di passioni

chiamata Calcio, si

individuano segni,

simboli ed elementi

distintivi che a pieno

titolo entrano a far

parte dell’anima pro-

fonda di un Club e

della sua identità e

che sanciscono il lega-

me con la propria

“comunità”.

Ad esempio “l’inno”,

vale a dire il componi-

mento celebrativo di

gesta o di “eroi”,nella

fattispecie intesi nella

loro accezione sporti-

va e agonistica.

Tra tutti quelli in cir-

colazione,un posto di

rilievo per longevità

ed originalità spetta

sicuramente a

“RIMINI VAI !”

La brillante marcetta

di Ghinelli e Morri

resta infatti,a discapi-

to dell’età,un compo-

nimento estremamen-

te “attuale”, basti

pensare che la sua

melodia viene ancor

oggi “presa in presti-

to” da numerosissime

“curve”, spingendosi

non di rado anche ol-

tre i confini nazionali.

Purtroppo i più igno-

rano le origini tutte

riminesi del brano,

per cui ci pare dovero-

so attribuirgli con or-

goglio una degna

“paternità”, attraver-

so alcuni brevi cenni

storici.

L’anno è il 1973 e du-

rante l’estate si com-

pie la svolta organiz-

zativa e gestionale

che darà vita ad uno

dei cicli più gloriosi

del Rimini dei tempi

moderni.

Nasce in quei mesi un

“Comitato Promotore

Rimini Calcio”, con

l’obiettivo di… ”dar

vita ad iniziative volte

al rafforzamento dei

quadri direttivi della

Società e reperire fi-

nanziamenti per il po-

tenziamento economico

della stessa” .

Alla vigilia del cam-

pionato di serie C

1973/74, il Cav. Gil-

berto Gaspari diviene

il nuovo Presidente e,

attraverso un’attenta

riorganizzazione dei

quadri societari, si

insedia un nuovo Con-

siglio Direttivo, con lo

scopo - tra gli altri -

di rilanciare in grande

stile l’immagine del

sodalizio calcistico

cittadino attraverso

iniziative promozio-

nali che possono con-

siderarsi veri e propri

esempi di marketing

sportivo dei primordi.

Viene attivata una

campagna abbona-

menti dai risultati lu-

singhieri (2357 tessere

sottoscritte), ”ci si

riallaccia per espressa

volontà del Presidente

Gaspari alla gloriosa

tradizione della Rimi-

RIMINI VAI! La vera storia dell’inno biancorosso

Page 5: anno01_00

V

ni Calcio rispolverando

le famose maglie a

scacchi biancorossi” e

viene dato impulso ad

un organo periodico

di stampa, “Il Bian-

corosso” , da lì a poco

ribattezzato con enfa-

si “il Vangelo dello

sportivo”.

Da questa rinnovata

ventata di entusia-

smo, che - come pre-

annunciato con slan-

cio dallo stesso

“Numero Uno” di Via

Sigismondo- porterà

“la B in tre anni”,

prendono corpo nuo-

ve iniziative da parte

dei tifosi e si comincia

a profilare un nuovo

modello organizzati-

vo, sulla base di mo-

menti di aggregazione

quali quelli offerti dal

“Circolo Rimini Cal-

cio”, il “Centro orga-

nizzazione carovane

biancorosse” e i vari

ritrovi presso i bar

della città, preludio

alla creazione di un

vero e proprio “Centro

di Coordinamento

Clubs”.

E’ in questo partico-

lare contesto,che si

colloca la nascita di

un “inno ufficiale”

per la squadra di cal-

cio!

Curioso l’aneddoto

raccontato da uno de-

gli autori, il Maestro

Franco Morri, inter-

venuto ad una tra-

smissione televisiva

locale. Il composito-

re, sull’onda dei ricor-

di, vola a quell’estate

del ’73…

Il musicista, che

all’epoca si esibiva al

“Caffè Concerto Som-

brero” di Marina Cen-

tro, venne raggiunto

una sera da un grup-

po di tifosi, capitanati

da Bruno Cappelli e

dal Rag. Giuseppe

Pino Ghinelli della

Cassa di Risparmio, i

quali - senza mezzi

termini - gli avanza-

rono la richiesta di

mettere in musica un

testo che accompa-

gnasse le gesta dei

biancorossi…Il tutto

entro il giorno seguen-

te!

Fu così che, termina-

ta la propria esibizio-

ne intorno alla mezza-

notte, Morri nelle pri-

me ore del nuovo

giorno compose la me-

lodia,seguendo le indi-

cazioni e le parole di

Ghinelli, per poi ritro-

varsi il mattino stesso

presso la“Sala di regi-

strazione Branzanti” a

Gatteo Mare per com-

pletare l’opera. Il Ma-

estro scherzando ri-

corda un coro improv-

visato, formato da

alcuni amici reclutati

seduta stante, ma con

soddisfazione afferma

che…alla sera il 45

giri era pronto!

“RIMINI VAI!”

divenne in breve tem-

po non solo l’inno uf-

ficiale della locale

squadra di calcio, ma

anche un vero e pro-

prio inno della città,

inserito nel repertorio

della“Banda Città di

Rimini” e oggetto di

una campagna divul-

gativa nelle scuole.

Sul retro del vinile

dell’epoca compare la

poesia dialettale

“Forza Burdèll” , del

noto autore riminese

Guido Lucchini.

Old Fan

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VI

ionato Note di colore e di “ignorantezza” “tstè te adlà? se’ a

stag mè! bo’…mo

un sarà za scap

l’arbitro? Mo seeee

l’è za scap…. Alora

andem a durmì…

mo va in te ca-

sein..”. È l’ultima

frase captata in

prossimità del

“purton” domenica

sera dopo la vittoria,

un gruppo di tifosi

scontenti

dell’operato arbitrale

si erano preparati e

lo aspettavano per

fargli un saluto, il

più giovane è un

pensionato e passa i

65.

Episodi e dialoghi

come questi un tem-

po li sentivi ad ogni

angolo della nostra

Rimini, adesso se

non vuoi sbagliare

fat un zir dri me pur-

ton dop la partida o

fat una scapeda ma l’

hilton quant ut per…

Quella Rimini che

sborbotta sempre,

smoccola e non è mai

contenta c’è ancora.

Fura de purton si so-

no vissute gioie in-

descrivibili e momen-

ti di sconforto estre-

mo, me’ purton non

conta chi sei quanti

anni hai e il resto…

me’ purton se sei Ri-

minese ti senti a ca-

sa.

Puoi trovare quelli

con le idee chiare che

muoiono dalla voglia

di spiegare e quelli

confusi che ripetono

a tutti la stessa do-

manda… “di ma ste

Tugui le’ fort?

Perche’ un zuga

mai?”.

Non mancano i com-

menti più sul concre-

to, visto Olcese

l’anno scorso uscire

guidando una Gran-

de Punto si è sentito

un “l’an pased e’ sca-

peva se “suv” enca l’

utmi di pataca!!!

St’an e centraventi e’

zira sla grande pun-

to… tan fom Olce-

se???”.

Le contestazioni in

generale sono il piat-

to forte... tanto ci si

augura non servano

tanto si pregusta

l’eventuale svolgi-

mento condito di

moccoli e dialetto a

volontà.

Anche i muri lì in-

torno parlano, ci so-

no scritte che pur la-

sciando il segno du-

rano poco e altre che

stanno lì anni… cer-

cheremo di cogliere

frammenti di

“purton” relativi alla

stagione in corso e

cercheremo di ricor-

dare anche momenti

passati perchè della

cavalcata vincente in

c1 possiamo ricor-

dare un gol di Musli-

movic o Nevio che

faccia a faccia con

Corona (uscito tran-

quillamente dal por-

tone nonostante a-

vesse drizzato le o-

recchie in segno di

sfida dopo aver se-

gnato) lo affronta

dicendogli “brott

fnocc… a tli stcent

agli urecci se tfe’ dar-

nov e’ pataca”!!!! poi

si gira verso i carabi-

nieri e “le’ tot in a-

micizzia… us fa’ per

rid…”.

Non sarà sempre

semplice riuscire a

trasmettere la ge-

nuina

“ignorantezza” rimi-

nese ma ci provere-

mo, ci proverete…

tot a pasem dri’ me

purton… Av salut…

Drugo

Page 7: anno01_00

VII

Uno dei temi

dell’estate del tifoso,

oltre al mercato ed ai

calendari, è

l’abbonamento al nuo-

vo campionato. Ma

che cos’è

l’abbonamento per un

tifoso? Sicuramente è

qualcosa che va al di

là di una logica di ri-

sparmio, di comodità,

di (eventualmente)

posto riservato:

l’abbonamento è so-

prattutto un simbolo,

un feticcio, un segno

di appartenenza. La

fila per

l’abbonamento è un

momento atteso, in

cui si rivedono gli a-

mici, le “facce note”

di persone di cui ma-

gari non si conosce il

nome, le mura stesse

dello stadio. Questo è

stato vero soprattutto

lo scorso anno, quan-

do fare quella fila e

rivedere quelle perso-

ne ha avuto un sapore

particolare ed ancora

più bello: “ci siamo

ancora, non siamo

morti”.

Nei confronti di que-

sto feticcio il tifoso

prova lo stesso amore

viscerale che lo porta

ad indossare la maglia

della squadra, a porta-

re allo stadio in ogni

stagione la sciarpa

(magari di raso…), a

“fare la po-

sta” alle edi-

cole per acca-

parrarsi le

figurine dei

giocatori

(fossero pure i

bambini della

scuola-calcio),

ad appendere

alle pareti del

proprio luogo

di lavoro il

poster della

squadra. È

una bella sensazione

sentirselo in tasca, ed

è un orgoglio averlo

sempre, al di là delle

categorie e delle cam-

pagne-acquisti più o

meno faraoniche. È

anche una piccola sod-

disfazione, infine, ti-

rarlo fuori nelle gior-

nate di folla, in mezzo

a tutti gli

“occasionali” col bi-

glietto.

Quest’anno avere

l’abbonamento avreb-

be avuto un valore in

più, trattandosi di

quello del centenario;

eppure, per molti non

sarà così. Perché? Pa-

radossalmente proprio

per quei motivi di pas-

sione e di amore per la

maglia esposti sopra.

Chi crede ancora che il

calcio debba essere

amore per i propri co-

lori e nient’altro, chi

rifiuta certi aspetti del

L’abbonamento e la Tessera del tifoso

Protesta coreografica dei tifosi del Saint-Étienne (SportPeople)

Striscione degli Implacabili Andria (SportPeople): serve aggiungere altro?

Page 8: anno01_00

VIII

calcio moderno sem-

pre meno passione ve-

ra e sempre più show

business e pay tv, co-

stantemente sotto as-

sedio da parte

dell’affarismo,

quest’anno forse non

farà l’abbonamento.

Chi non si sente clien-

te, (parola ormai usa-

ta da Galliani, il per-

sonaggio-simbolo, in

Italia, di un certo mo-

do di gestire il calcio)

ma appassionato, ri-

fiuta di cedere a quello

che, mascherato sotto

le veste dell’ordine

pubblico, non è

nient’altro che un ri-

catto economico, vol-

to a mettere nelle ta-

sche tifosi di calcio

centinaia di migliaia

di carte di credito.

Già, perché di questo

si tratta: la tessera del

tifoso non è un sempli-

ce documento di rico-

noscimento gratuito, è

una carta di credito

ricaricabile, del costo

di 10€, da spillare al

tifoso con la scusa del-

la sicurezza negli stadi

e ricattandolo nella

sua passione. Inten-

diamoci: se quei 10€

ce li avesse chiesti la

Rimini Calcio per sé li

avremmo pagati senza

battere ciglio; se ce li

avesse chiesti in forma

di tassa il governo na-

zionale o locale, maga-

ri finalizzandoli

all’impiantistica o al

finanziamento

dell’attività sportiva,

li avremmo dati; ma

che il tifoso di calcio

sia obbligato a to-

gliersi di tasca (in un

momento come que-

sto, poi) 10€ per darli

ad una banca o ad una

finanziaria, questo ci

pare degno di una bat-

taglia di principio.

Un provvedimento

inutile per l’ordine

pubblico, tremendo

nelle sue conseguenze

sulle presenze negli

stadi, almeno per le

società medie e picco-

le, truffaldino sul pia-

no economico, più che

discutibile per quanto

riguarda i diritti indi-

viduali: fino a quando

si crede di poter abu-

sare della nostra pas-

sione?

La passione lo scorso

anno ci ha uniti tra

noi tifosi del Rimini e

con la nostra nuova

società, che da subito

ha mostrato di essere

in sintonia con noi su

questi aspetti;

quest’anno restiamo

ancora uniti, nel ri-

spetto reciproco, qua-

lunque scelta abbiamo

fatto.

E forza Rimini!

Prof

Benevento-Perugia 09/10

Striscione di denuncia da San Cataldo (Sport People)

Taranto-Samb 03/04

Parterre Firenze (Sport People)

Page 9: anno01_00

IX

Abbonarsi come gesto di stima e di fiducia nei confronti della società: chi tutti

gli anni si abbona alla propria squadra del cuore parte con questo stimolo. Ma

l'abbonamento è anche qualcosa d'altro, un oggetto-simbolo che testimonia il

proprio attaccamento viscerale a quei colori nonostante tutto, indipendente da

categorie, campagne acquisti, aumenti di prezzo; qualcosa che è bello sentirsi

in tasca. Normalmente il numero degli abbonati è considerato un buon termo-

metro della febbre che c’è intorno alla squadra ma anche questi elementari ra-

gionamenti si sono arresi alla logica del calcio moderno , falso e "mangione".

La piazza riminese aveva assistito da lontano lo scorso anno alla querelle

“tessera si, tessera no” che aveva tenuto banco nei discorsi e nelle azioni di tut-

te le tifoserie italiane dalla “A” alla lega pro. Tante sono state le prese di posi-

zione e i comunicati messi in campo dai tifosi per contrastarla… con questo co-

municato è nostra intenzione far comprendere a tutti che chi non si abbona più

non lo fa con la società e la propria squadra nel mirino ma lo fa per una que-

stione di principio che si contrappone all’ idea che in nome del calcio e dell'a-

more per la propria squadra un tifoso debba essere alla mercè di qualunque co-

sa gli venga imposta, anche se palesemente sbagliata, inutile e dannosa.

I tasti dolenti che irritano ed allontanano i tifosi sono principalmente due, dif-

ferenti ma importanti entrambi.

La tessera viene proposta come strumento aggiuntivo e necessario per la ge-

stione dell’ ordine pubblico, sei obbligato a sottoscriverla SE VUOI ABBO-

NARTI ALLE GARE CASALINGHE DELLA TUA SQUADRA E PARTE-

CIPARE LIBERAMENTE ALLE TRASFERTE DELLA STESSA. Nessuno

pensa che questa tessera potrebbe essere sottoscritta da chi sta scontando

provvedimenti restrittivi per reati da stadio ma qui giungiamo all’ estremo che

chi ha già scontato un provvedimento non può sottoscriverla per ulteriori 5 an-

ni .

Sarebbe come se a chi si è reso colpevole di taccheggio in un supermercato ve-

nisse interdetto per anni, dopo la fine della pena, l'accesso a qualunque centro

commerciale.

Ma c’è anche un altro aspetto che sconcerta e allontana non poco i potenziali

sottoscrittori: dietro il paravento della schedatura ferrea (2 fototessera non an-

tecedenti i 6 mesi, doppia fotocopia del codice fiscale, doppia fotocopia di un

documento) si nasconde nient'altro che un'abile mossa subdolamente commer-

ciale.

La tessera altro non è che una carta di credito ricaricabile (tipo poste pay) for-

nita dal circuito fin presto spa che nel modulo di adesione sottoposto ti infor-

Perché no alla Tessera del tifoso Lettera aperta dei tifosi rivolta alla Rimini Calcio ed ai media locali

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ma che “ l’approvazione della presente richiesta di adesione è rimessa alla deci-

sione di istituto centrale delle banche popolari italiane spa di Key clients cards

e solutions spa e di Fin presto spa”.

Il tutto dietro un regolamento di 15 punti in cui si parla genericamente di

commissioni ecc. ecc..

10 €: la tesserina che vogliono metterci in tasca costa 10 € (8 piu iva) e la fede

calcistica dovrebbe, secondo chi ha architettato il meccanismo, farci passare

sopra a questa cosa pur di abbonarci alla nostra squadra.

Noi siamo convinti che la nostra società comprenderà pienamente le perplessi-

tà che, tra l’altro, non sono solo di noi riminesi visto che la tessera in termini di

presenze medie ha fatto più danni della grandine. E questo, se vogliamo, è un

ulteriore elemento di fastidio nei confronti della tessera: non ha prodotto buoni

risultati sul piano dell'ordine pubblico (anzi, talora ha creato problemi, costrin-

gendo i non-tesserati in trasferta a mischiarsi in tribuna ai locali) e ha fatto ca-

lare ulteriormente gli spettatori. Nonostante questo, viene sbandierata dal mi-

nistero come un grande successo, diffondendo dati taroccati.

Questo testo è rivolto alla nostra società cui saremo comunque sempre vicini

acquistando di volta in volta il singolo biglietto in casa e, ove possibile, in tra-

sferta, e a tutti coloro che non avendo compreso il significato del nostro gesto

potrebbero, in buona o in cattiva fede, speculare sul numero degli abbonamen-

ti staccati tentando di innescare polemiche inutili tanto quanto pericolose per

l’ambiente. Se fosse possibile, saremmo disposti ad acquistare in anticipo tutti

e 19 i biglietti delle partite casalinghe e aderiremo a tutte le iniziative messe in

campo dalla società in questo senso.

Non vogliamo convincere nessuno a non abbonarsi, anzi. Però, se rinunciamo

ad avere quel cartoncino a cui siamo "affettivamente" legati, se preferiamo pa-

gare qualche decina di euro in più (meglio dare 60-70 euro alla Rimini Calcio

piuttosto che pagarne 10 ad una banca o ad una finanziaria!), se siamo disposti

ad accettare il disagio delle file o delle prevendite lo facciamo per una questio-

ne di principio, e vorremo che la nostra scelta fosse compresa ed almeno rispet-

tata, così come noi rispettiamo gli altri.

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È attiva una petizione su firmiamo.it: chi si riconosce in queste righe la firmi con nome e co-

gnome. Grazie per la collaborazione.

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XI

Coppa Italia LegaPro 2011-12 Classifica gir.D Spal pt. 10

Treviso pt. 6

Rimini pt. 5

Bassano pt. 5

Giacomense pt. 0

Prima giornata - 17 agosto 2011 : Bassano-Rimini 1-1 (28’ pt Mateos, 16’ st aut. Lorenzini)

Spal-Treviso 1-1

Riposa: Giacomense

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Seconda giornata - 21 agosto 2011 : Rimini-Giacomense 3-0 (4' st Baldazzi, 34' st Gasperoni, 38' st Signorini )

Treviso-Bassano 1-1

Riposa: Spal

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Terza giornata - 24 agosto 2011 : Bassano-Spal 2-4

Giacomense-Treviso 1-2

Riposa: Rimini

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Quarta giornata - 28 agosto 2011 : Spal-Giacomense 1-0

Treviso-Rimini 1-1 (31’ pt Gallon, 25’ st Zanetti)

Riposa: Bassano

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Quinta giornata - 31 agosto 2011 : Giacomense-Bassano 0-1

Rimini-Spal 1-2 (44' pt e 3' st Mendy, 48' st Buonocunto (rig.) )

Riposa: Treviso

Il gol di Mateos (bassanovirtus.com) Valeriani in tackle (bassanovirtus.com)

Baldazzi e Mastronico-

la in azione

(RomagnaNOI)