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Anno XVIII - n. 2 dicembre 2014 Reg. Trib. Milano n. 524 del 5/8/96 - Editore: SPI-CGIL Milano, Corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano - Per eventuali comunicazioni tel. 02.55025409 Direttore responsabile: Mariateresa Magenes - Segreteria di Redazione: Loredana Siverio • Realizzazione: m&c, Milano - Stampa: RDS WEBPRINTING, Arcore (MI) Roma, 25 ottobre Le cartoline inviate a Renzi Milano, 12 dicembre

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Anno XVIII - n. 2 dicembre 2014

Reg. Trib. Milano n. 524 del 5/8/96 - Editore: SPI-CGIL Milano, Corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano - Per eventuali comunicazioni tel. 02.55025409 Direttore responsabile: Mariateresa Magenes - Segreteria di Redazione: Loredana Siverio • Realizzazione: m&c, Milano - Stampa: RDS WEBPRINTING, Arcore (MI)

Roma, 25 ottobre

Le cartoline inviate a Renzi

Milano, 12 dicembre

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La redazione del piano di lavoro dello SPI-CGIL di Milano ha coinvolto tutto il gruppo dirigente delle nostre leghe. Siamo partiti dall’analisi del contesto sociale del mondo dei pensionati, che noi conosciamo bene, e in partico-lare dal concetto che avevo già evidenziato nella mia relazione congressuale circa la percezione mutuata dai mezzi di informazione che descrivono gli anziani come categoria “privilegiata” perché riescono ad usufruire dei sistemi di welfare contrapponendoli alla condizione di disagio vissuta dai giovani.Dai dati Istat emerge una realtà diversa che individua un impoverimento delle fasce sociali più deboli e un netto aumento delle disuguaglianze tra classi sociali. Circa 7 milioni e 500 mila pensionati (44%) vivono con meno di 1.000€ lordi al mese e circa 3 milioni e 500 mila (24%) con meno di 1.500€ lordi, con un welfare che è sempre meno inclusivo. I pensionati in Italia sono i più penalizzati d’Europa, con un reddito netto disponibile più basso del 15% rispetto a quelli di Francia, Germania, Spagna e Inghilterra. In una società dove una persona su tre ha più di sessant’anni, le comunità locali, nazionali e internazionali devono ripensare a come adattare le infrastrutture, i servizi, i programmi di intervento. Per questa ragione è più che mai necessaria una politica non solo di tipo assistenziale, ma in grado di creare una rete di protezione contro la povertà e la disoccupazione.È necessario approcciare nel concreto i problemi di tutte le persone, autosufficienti e non, in modo da riuscire a fornire a chi ne ha effettivamente bisogno strumenti di supporto e una azione di prevenzione e promozione del

benessere attraverso politiche pubbliche. Come sug-geriscono gli studi internazionali, quando investimenti “giudiziosi” sono effettuati in anticipo e programmati per tempo, l’invecchiamento può divenire una risorsa in grado di aumentare il capitale umano, sociale ed economico.I mutamenti in atto, per quanto possibile, vanno gover-nati attraverso progetti che possano aiutare per il 2015 la nostra comunità. Per questo abbiamo approntato un piano di lavoro che intende rafforzare il ruolo delle leghe, dei segretari e di tutto il gruppo dirigente, che ogni giorno sono al servizio della nostra comunità.Tutti i nostri progetti avranno come filo conduttore la formazione, perché ritengo sia fondamentale fornire conoscenze che possano consolidare e valorizzare le capacità cognitive e offrire strumenti che possano essere spesi nell’attività politica che ogni Lega svolge nel suo territorio.Saranno affrontati temi anche relativamente nuovi, non apparentemente riconducibili alla classica attività sindacale, ma in grado di valorizzare le richieste che provengono direttamente dalla nostra comunità.Si tratta di un percorso che si svilupperà sul territorio, con l’ambizione di creare una maggiore consapevolezza, di coinvolgere la comunità locale e allo stesso tempo di introdurre nuovi temi per arricchire l’azione politica sindacale delle leghe, favorendone anche l’attività di proselitismo.

Sergio PassarettiSegretario generale SPI-CGIL Milano

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Abbiamo approntato un piano di lavoro

che intende rafforzare il ruolo della Lega,

dei segretari e di tutto il gruppo dirigente,

ogni giorno al servizio

della nostra comunità

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’IL NOSTRO PIANO DI LAVORO PeR IL 2015

Per noi è fondamentale acquisire conoscenze che possano consolidare

e valorizzare le capacità cognitive del gruppo dirigente attraverso strumenti

da utilizzare nell’attività politica che ogni Lega svolge nel suo territorio

ALL’INSeGNA DeLLA FORMAZIONe

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IL NOSTRO PIANO DI LAVORO PeR IL 2015

Lo SPI-CGIL di Milano, nel definire le sue politiche sindacali, è partito da un’analisi dei bisogni del territorio, con la finalità di costruire un percorso che favorisse la partecipazione attiva del proprio gruppo dirigente con l’intento di renderlo auto-sufficiente nei percorsi di negoziazione territoriale. Si è scelto pertanto, come primo momento sperimentale, di investire sulla progettazione di un corso legato alla negoziazione dei piani di zona che consen-ta ai dirigenti di acquisire le competenze necessarie per un fruttuoso coinvolgimento diretto.Abbiamo pensato di proporre una prima giornata di formazione suddividendo il ter-ritorio in base ai vecchi ambiti distrettuali, in modo da rendere più omogeneo il punto di partenza dei partecipanti (città di Milano, più le leghe della provincia accorpate in quattro micro zone). Tale scelta permette di ottenere due importanti obiettivi: il primo di portare la formazione direttamente sul territorio, il secondo di ampliare la platea dei destinatari della formazione stessa, che potrà essere estesa al gruppo dirigente che si occupa dell’attività di negoziazione.

Si tratta di un programma innovativo di assistenza domiciliare del Comune di Milano che prevede il coin-volgimento e monitoraggio a distanza dell’anziano e della sua realtà abitativa e sociale, la predisposizione della Busta numeri e dati utili, uso di ICE (in caso di emergenza) e della CIS (carta d’identità salvavita), informazione ed educazione a comportamenti adeguati nella vita quotidiana, collaborazione con i Medici di Medicina Generale per la gestione del profilo medico-sanitario.Il progetto è già stato sperimentato in zona 3 (Lega Forlanini) anche presso un Centro Anziani del Comune, grazie a un gruppo di volontarie SPI, il cui impegno ha fatto sì che il progetto fosse attivo in due sedi e gli anziani avessero meno spostamenti da fare.Vista la richiesta di estenderlo ad altre Leghe del Comune di Milano, il 18 luglio, presso la sede dello Spi di Milano, si è svolto un incontro con la dott.ssa Zazzi, responsabile per il Comune di Milano del progetto “Anziani più coinvolti e più sicuri”. Oltre ad essere stato inserito dal Comune nei programmi di Milano Smart City, il progetto a livello nazionale è stato premiato al Forum PA 2013 - sezione digitale e a livello regionale da parte di Ancitel Lombardia è risultato vincitore del concorso “Quanto è smart il tuo Comune?”.Lo SPI ritiene che risponda ai bisogni della popolazione anziana e, superata la fase di sperimentazione, concorda sulla necessità che venga ulteriormente implementato in tutta la città di Milano. In tal senso la presenza di 14 leghe SPI e di numerose sub leghe nella città, nonché la possibilità di essere attivi in tanti luoghi frequentati dagli anziani può costituire un importante strumento per estenderne la conoscenza e l’adozione da parte degli anziani.

AnziAni PiU’ coinvolti e PiU’ SicUri

negoziAre le Politiche PUbbliche nell’Ambito dei PiAni di zonA

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La segreteria dello SPI-CGIL e la redazione di NoiOggi augurano un felice anno nuovo agli iscritti e ai lettori.

Indagine realizzata in collaborazione con il Consorzio A.A.STER che, attraverso la sommi-nistrazione di questionari e di focus group da realizzarsi nella leghe dello SPI, si propone di finalizzare il lavoro in un rapporto di ricerca e nella realizzazione di un evento pubblico di socia-lizzazione e di comunicazione dei risultati sulla condizione degli anziani nell’area metropolitana.

lA cittA’ degli AnzAni

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Con questo progetto lo SPI si propone l’obiettivo di fornire ai decisori pub-blici dell’area metropolitana di Milano elementi utili per un piano d’azione rivolto alla mobilità degli anziani.Il progetto analizza la realtà del nostro territorio, identifica le particolari esigenze degli anziani, valuta l’impatto che la loro presenza avrà (proba-bilmente) sulle caratteristiche della mobilità nei decenni a venire e avanza proposte generali (applicabili in genere nelle aree metropolitane) e specifi-che (caratteristiche del nostro territorio).Il progetto si basa su un’analisi della domanda di mobilità degli anziani sul nostro territorio e una descrizione delle loro esigenze in base alle classi di età/salute, sia oggi sia nei due decenni a venire (es: aumento di anziani con la patente). L’analisi verrà effettuata anche tramite un questionario da somministrare all’interno delle leghe e con incontri/discussioni con gruppi di anziani di varie età. In base a quanto emergerà, si potrà presentare agli enti preposti un elaborato con delle raccomandazioni utili per elaborare un piano d’azione.

lA mobilitA’ degli AnziAni

A partire dal mese di gennaio, con l’ap-prossimarsi della discussione dei bilanci di previsione nei comuni e dei P.E.G., sarà pre-sentato un corso di formazione o momenti seminariali, che permetteranno di offrire al gruppo dirigente, quegli strumenti utili per negoziare le politiche pubbliche (bilancio, politiche tariffarie, tassazione locale, poli-tiche pubbliche sociali) e verificare l’anda-mento delle scelte che le amministrazioni comunali faranno sui loro territori.Potrebbe essere interessante sperimentare dei focus che prevedano il coinvolgimento delle leghe che potrebbero in questo modo evidenziare le aspettative e le necessità formative così da armonizzare i contenuti dell’offerta formativa ai fabbisogni emersi.

negoziAre e contrAttAre le Politiche PUbbliche nel bilAncio di PreviSione in Ambito comUnAle

LA SeGReTeRIA DeLLO SPI cGIL DI MILANO

SeRGIO PASSAReTTI Segretario Generale

RITA cARNOVALe

eZIO DARDANeLLI

BRUNO PIeTRONI

ANNA MILANI

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QUeSTO è IL VeRSO GIUSTODa maggio a oggi sono state spedite 1.200.000 cartoline con le richieste

dei pensionati al premier

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I PeNSIONATI VOGLIONO RISPOSTe. INTeRVISTA A cARLA cANTONe SeGReTARIO GeNeRALe SPI cGIL

Di promesse non si vive, i pensionati vogliono delle rispo-ste. Lo slogan sta facendo il giro d’Italia. L’eco rimbalza da una città all’altra. Il popolo dei capelli bianchi reclama dignità, diritti, uguaglianza. Una delle tappe della maratona iniziata a maggio con le cartoline a Renzi #NonStiamoSereni (ne sono state spedite un milione e duecentomila) porta dritta a palazzo Chigi e in Parlamento dove in queste settimane di dicem-bre si approverà la legge di stabilità. È qui che le tre sigle sindacali SPI, Fnp e Uilp vogliono far pesare la forza di rappresentanza di un popolo che ha una grande risorsa su cui poter contare: l’unità della categoria. Questa gente segnata dall’età ha ancora tanta voglia di lottare, non ha appeso le bandiere al chiodo. Le porta in giro, le sventola nelle piazze. Perché lo fa? Carla Cantone lo spiega nell’intervista che segue.

«La nostra mobilitazione - spiega la numero uno dello SPI, Carla Cantone - è iniziata a maggio. Da allora abbia-mo cominciato a raccogliere le firme sulle cartoline da inviare al premier. A partire dalla metà di luglio, ogni giorno gliene abbiamo spedite un pacco, perché gli pervenisse la nostra voce mentre preparava la legge di stabilità. Ora ne dovrebbe aver ricevute quasi un milione e duecentomila».

Che cosa chiedete al governo? «Il messaggio che mandiamo al Presidente del Consiglio si può condensare in quattro punti. Il primo è: abbiamo bisogno di lavoro per i giovani. Perché senza lavoro non c’è sviluppo. Come seconda cosa, chiediamo un welfare fondato sull’uguaglianza, sulla giustizia, sulle pari oppor-tunità per tutti i cittadini. Il terzo punto è una legge sulla non autosufficienza che da molto tempo inseriamo tra le

nostre richieste, alla quale non ci viene mai detto di no, ma poi non viene mai fatta. La quarta richiesta è la tutela dei redditi dei pensionati. Chiediamo a Renzi gli ottanta euro che ci aveva promesso. Sono ormai circa dieci anni che, a cicli alterni, bloccano la rivalutazione delle pen-sioni, anche quando la rivalutazione è molto misera. E questa è un’altra nostra richiesta».

Renzi non ha risposto. Forse dovevate mandargli delle e-mail?

«So per certo che le ha ricevute le nostre cartoline. E che le ha viste. Le abbiamo consegnate anche al ministro Giuliano Poletti, a settembre, quando l’ab-biamo incontrato in sostituzione del Presidente del Consiglio. Il ministro del Lavoro ci aveva garantito che avremmo continuato a confrontarci a quel tavolo che avevamo conquistato, ma che poi è sparito. Noi siamo sempre in attesa».

E sempre meno sereni ... «Proprio così. Questa è la ragione delle iniziative di Milano, Roma e Palermo, nelle quali abbiamo lanciato i contenuti della piattaforma e chiesto anche che tutte le pensioni vengano pagate il primo giorno del mese, dopo il tentativo che c’è stato di spostarle tutte al 10».

Perché la vostra prima rivendicazione è il lavoro? «Senza il lavoro non c’è crescita economica. E il rischio è che salti tutto quel welfare che nella seconda metà del Novecento abbiamo conquistato con tanta fatica. Se non c’è lavoro che pensioni potranno mai avere i giovani? Si discute molto di nuove regole, di nuovi modelli, ma senza lavoro non ci sono né Jobs Act, né un nuovo modello contrattuale, né tantomeno le pensioni».

Renzi dice che con il sindacato non deve contrattare le leggi, perché le fa il Parlamento. Ma nelle Regioni e nei Comuni i governi locali contrattano con i sindacati ... «E infatti, noi continuiamo la nostra azione di contratta-zione territoriale e sociale. Con le Regioni e con i Comuni riusciamo a confrontarci, a dialogare e spesso a fare accordi. Li incalzeremo per evitare che, con la scusa dei tagli lineari previsti nella legge di stabilità, si riducano i servizi assistenziali e sanitari. Quello su cui devono intervenire - chi non l’ha fatto già - sono gli sprechi e i privilegi. E non escludiamo entro dicembre un’ulteriore iniziativa di carattere nazionale. Vedremo assieme a Cisl e UiI con quali modalità».

Quanto pesa quel di più che voi portate in questa lotta e che è dato dall’unità della vostra mobilitazione? «Portiamo la nostra capacità di lotta, maturata in anni e anni, e la nostra saggezza. C’era un bellissimo striscione il 25 ottobre in piazza San Giovanni, con una frase molto significativa: “Siamo nati per lottare”. E io aggiungo: siamo nati anche per conquistare».

La prima richiesta che facciamo

è il lavoro per i giovani.

Poi chiediamo a Renzi gli ottanta euro che ci aveva

promesso

Siamo nati per lottare, diceva uno striscione il 25 ottobre in piazza

San Giovanni, e io aggiungo:

siamo nati anche per conquistare

eZIO DARDANeLLI

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La protesta ha coinvolto tutti i settori, pubblici e privati,

e ha visto una forte adesione e una significativa presenza nelle piazze

IL PAeSe SI cAMBIA SOLO cON I LAVORATORI

#CosiNonVa, questo lo slogan dello sciopero generale di 8 ore dello scorso 12 dicembre, contro il Jobs Act, la legge di stabilità e le politiche sull’amministrazione pubblica. “Non si cambia un Paese se non lo si fa con i lavoratori. Altrimenti succede che ci si trova in brutta compagnia come quelle che emergono dalle cronache”. È il messag-gio che Susanna Camusso ha lanciato al Governo. “Senza il lavoro il Paese non esce dalla crisi ma continua a spro-fondarci, senza nessuna prospettiva. Se il messaggio di Renzi è ‘tiriamo dritto’ sappia che sappiamo tirare dritto anche noi. Non abbiamo bisogno di sentirci minacciati. Vorremmo che tante promesse diventassero realtà. La vera rivoluzione è dire a un giovane precario che ha diritti sul lavoro. Quando Renzi dice che ci sono troppi diritti per i lavoratori disoccupati fa un errore grave. Continueremo la lotta per cambiare le norme del governo”. Una protesta che ha coinvolto tutti i settori, dalla sanità agli uffici pubblici, dalla scuola ai trasporti, compreso quello ferroviario, dopo la revoca della precettazione dei macchinisti decisa il giorno prima dal Ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi. Al centro delle richieste, la necessità di cambiare il Jobs Act e la legge di stabilità, prevedendo tra l’altro l’estensione del bonus degli 80 euro ai pensionati e agli incapienti e lo sblocco del con-tratto del pubblico impiego, fermo al 2009. “Il Jobs Act - ha insistito la Camusso - non riduce la precarietà ma i diritti e le tutele e “incentiva i licenziamenti, monetizzan-do l’articolo 18”. Dati positivi sulla presenza alle iniziative. Nel settore industriale le adesioni sono state oltre il 60% e affolla-tissime le cinquantaquattro piazze dove si sono tenuti i

cortei e le manifestazioni a sostegno dello sciopero.A Milano hanno partecipato alla manifestazione 50mila lavoratori. Graziano Gorla, Segretario generale della Camera del Lavoro ha detto: “Sono particolarmente soddisfatto per la riuscita dello sciopero. Ora il Governo deve ascoltare le voci preoccupate dei lavoratori, dei pen-sionati e dei tanti giovani che chiedono un rapido cambio di passo. Non c’è tempo da perdere. Occorre mettere in campo una politica straordinaria di investimenti pubbli-ci in grado di dare ossigeno ad una economia stanca. Chiediamo al Governo di rivedere la riduzione dei diritti, in particolare quelli relativi all’articolo 18”. Una giornata straordinaria, di protagonismo assoluto del mondo del lavoro che, riprendendosi la scena, segna un passaggio cruciale della mobilitazione contro le scelte sbagliate del governo, per un cambiamento vero.

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Al centro delle richieste,

la necessità di cambiare

il Jobs Act e la legge di stabilità,

prevedendo tra l’altro l’estensione

del bonus degli 80 euro ai pensionati

e agli incapienti e lo sblocco

del contratto del pubblico impiego,

fermo al 2009

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IL PAeSe SI cAMBIA SOLO cON I LAVORATORI

PIAZZA FONTANA

cGIL, DAI cORTeI DeLLO ScIOPeRO chIeDIAMO VeRITà e GIUSTIZIA

Il 12 dicembre, il giorno in cui ricorreva il 45esimo anniversario della strage di Piazza Fontana, la Cgil ricordava le vittime e, dalle manife-stazioni dello sciopero generale tornava a chiedere verità e giustizia. Quarantacinque anni fa una bomba collocata all’interno della filiale della Banca Nazionale dell’Agricoltura uccise 17 persone e ne ferì 88. Quella strage segnò l’inizio di una stagione buia, della strategia della tensione, che aveva l’obiettivo di minare le basi della democrazia repubblicana e che venne sconfitta grazie alla mobilitazione unitaria dei lavoratori, del sindacato, degli antifascisti e delle forze democra-tiche del Paese. In un momento delicato, ancora segnato dalla crisi, la CGIL ha rinnovato con forza l’insegnamento scaturito da quegli anni: contro il terrorismo, per difendere la democrazia, la Repubblica e i dirit-ti dei lavoratori e delle lavoratrici, è necessario tenere alta la memoria e non abbassare la guardia. Un messaggio che è risuonato in tutte le 54 piazze in cui CGIL e UIL hanno manifestato in occasione dello scio-pero generale. Nel pomeriggio la Cgil ha partecipato alle celebrazioni di Milano con il suo Segretario generale, Susanna Camusso.

A Milano, la responsabile della Lega SPI-CGIL Crescenzago, Giovanna Tedesco, dal palco della manifestazione ha letto il messaggio della Cgil sulla strage

• Per una riforma realmente universale degli ammortizzatori sociali

• Per cancellare le iniquita’ contenute nella legge Fornero sulle pensioni

• Per contrastare realmente il lavoro debole e precario

• Per tutelare i lavoratori licenziati ingiustamente e senza un vero motivo

• Per una politica che tagli le tasse a lavoratori e pensionati e produca vero contrasto all’evasione fiscale

• Per aprire rapidamente la contrattazione nei settori pubblici

• Per investire realmente in vere politiche attive per il lavoro

• Per la risoluzione delle molte crisi industriali anche con il rifinanziamento e la generalizzazione dei contratti di solidarietà

• Per una misura di contrasto alle povertà

• Per la lotta alla corruzione, all’evasione, agli sprechi, agli appalti al massimo ribasso e all’economia illegale

• Per difendere il ruolo della contrattazione come strumento essenziale per la tutela delle condizioni normative e salariali dei lavoratori

• Per un piano straordinario che metta in sicurezza il territorio dal rischio ambientale promuovendo anche occasioni di lavoro per giovani

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Le MINIMe DeL 2015

A GeNNAIO PeNSIONI PIù BASSe

Recuperata una piccola quota degli adeguamenti

assegnati in via provvisoria nel 2014

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II NUOVI IMPORTI

Gennaio porterà una sorpresa poco gradita ai pensionati: l’importo delle loro pen-sioni potrà risultare leggermente più basso di quello del 2014 per il recupero di una piccola somma che era stata percepita in più.Infatti all’inizio del 2014, sulla base dell’inflazione 2013, era stato riconosciuto un incremento provvisorio dell’1,2 per cento che, con i dati definitivi è risultato legger-mente più alto di quello effettivo, pari all’1,1. Di conseguenza l’Inps dovrà limare dello 0,1 gli aumenti dello scorso anno attraverso il recupero nel mese di gennaio 2015 dei pochi euro percepiti in più dai pensionati.

UN SeRVIZIO che TI TUTeLAUna nuova attività a disposizione di pensionate e pensionati milanesi

Attraverso questo servizio, nato in accordo con il patronato Inca Cgil di Milano, oltre al controllo della busta paga del pensionato, lo SPI offre assi-stenza ad anziani e pensionati in merito a:• assegni al nucleo familiare/assegni familiari• importo aggiuntivo di 154,94 euro• maggiorazioni sociali• somma aggiuntiva 14°• integrazioni al minimo• assegno/pensione sociale• ricostruzioni• reversibilità• contenzioso• verifica invalidità civile.

lo Sportello centrale lo trovi a milano in corso di Porta vittoria 43.Per le altre sedi di SPi informa, rivolgiti direttamente alla tua lega.

coSi’ lA PenSione minimA nel 2015€ 502,39 al mese; € 6.531,07 all’anno

coSi’ lA mAggiorAzione Per chi hA redditi bASSi eta’ importo mensile reddito annuo di coppia60 anni € 25,83 € 6.866,86 € 12.697,6265 anni € 82,64 € 7.605,39 € 13.436,1575 anni € 92,97 € 7.739,68 € 13.570,44

65 anni € 369,63 € 4.805,19 € 16.559,4870 anni € 638,83 € 8.304,79 € 14.135,55

l’ASSegno SociAle nel 2015eta’ importo mensile reddito annuo di coppia65 anni € 448,52 € 5.830,76 € 11.661,52

l’ASSegno SociAle con mAggiorAzioneeta’ importo mensile reddito annuo di coppia65 anni € 461,44 € 5.998,72 € 12.529,7970 anni € 638,83 € 8.304,79 € 14.135,55

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SPORTeLLO

INFORMA

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I LAVORATORI DeL cIBOUN RAccONTO ATTRAVeRSO FOTOGRAFIe, PAROLe e DOcUMeNTI

Mostra a cura dell’Archivio del Lavoro

e Comune Milano | Cultura, Polo Musei Storici e Musei Archeologici

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VeRSO eXPO MILANO 2015

Le condizioni di vita e di lavoro delle campagne mila-nesi nel dopoguerra sono ricostruite nella mostra “I Lavoratori del cibo. Un racconto attraverso fotografie, parole e documenti”. Un percorso alla riscoperta dell’i-dentità culturale lombarda che recupera le tradizioni, i mestieri tipici delle cascine milanesi (famigli, bergamini, cavallanti, om de’ fer, braccianti e mondine) e le batta-glie condotte dal sindacato per garantire ai lavoratori un’esistenza dignitosa. Il materiale in mostra, sia fotografico sia documentale, è inedito e inesplorato e pertanto in linea con l’intento di riscoprire un patrimonio storico e culturale di grande importanza. La documentazione proviene dall’Archi-vio del Lavoro – Cgil Milano e in particolare dal fondo del fotografo Silvestre Loconsolo e dalle carte della Federbraccianti Cgil Milano.All’impianto generale si aggiungono documenti e filmati dell’Archivio storico della Same-Deutz Fahr, indispensa-bili per descrivere la motorizzazione delle campagne, e un video realizzato dallo SPI-CGIL di Milano per descrivere iniziative didattiche svolte nel comprensorio sull’alimentazione corretta e sostenibile.

Il percorso espositivo affronta in chiave storica il tema dei mestieri della campagna, delle condizioni di vita e di lavoro, dell’acquisizione dei diritti attraverso le battaglie sindacali e, infine, del processo di motorizzazione e innovazione delle campagne.Fanno da corredo alcune interviste ai lavoratori agri-coli, ai sindacalisti e agli imprenditori che restituiscono la vivacità di un settore in piena riscoperta, e alcuni attrezzi tipici provenienti dal Museo contadino della Bassa Pavese.La mostra sarà una delle iniziative di accompagna-mento all’esposizione internazionale ed è parte delle attività promosse dal Comune di Milano per Expo 2015. Beneficia, inoltre, del prezioso contributo della Regione Lombardia e del patrocino della Camera del Lavoro di Milano e del Comitato scientifico Expo 2015.Il catalogo, corredato da un’introduzione storica, è disponibile al costo di 15 euro, richiedendolo a [email protected].

debora migliucci Direttrice Archivio del Lavoro

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La mostra sarà aperta

dal 19 dicembre 2014 al 29 marzo 2015

dal martedì alla domenica

9.00-13.00 14.00-17.30

INGRESSO LIBERO

Palazzo Moriggia Museo

del RisorgimentoVia Borgonuovo, 23

Milano

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ALIMeNTAZIONe

Alimentazione, acquisto e consumo antispreco.

Ciclo di lezioni gratuite per i pensionati del territorio milanese

“VALORe e VALORI IN cUcINA”

Il conto alla rovescia per Expo è iniziato e il Sindacato dei Pensionati della CGIL, lo SPI di Milano, per avvicinarsi all’evento, ha realizzato il progetto “Valore e Valori in cucina”, iniziativa che mira al miglioramento del benessere degli anziani del territorio milanese. Un ciclo di incontri programmati nel giugno scorso a Milano, al CAM di viale TIbaldi 41, ma anche a Pieve Emanuele, presso la Biblioteca del Comune, e a Rho, a Villa Burba. Gli incontri, quattro per ciascun territorio, sono stati tenuti da un docente di nutrizione dell’Università di Milano, da un tecnico del Parco Agricolo Sud Milano esperto di rapporto tra agricoltura e territorio, da uno specialista di Federconsumatori che ha parlato di consumo consapevole e infine da un cuoco. Non solo incontri di formazione e informazione rivolti ai pensionati che hanno deciso di confrontarsi con gli esperti sui temi dello spreco alimentare, della conservazione dei cibi, del consumo sostenibile e consapevole, ma anche scambio di esperienze attraverso i social network, utiliz-zo di materiali informativi e, per concludere, una visita guidata per tutti alla struttura produttiva della Cascina Guzzafame di Gaggiano. Perché è proprio lo SPI ad occuparsi di alimentazione? «Perché - spiega Sergio Passaretti, Segretario generale dello SPI-CGIL di Milano - se il tema di EXPO 2015 è “Nutrire il pianeta, energia per la vita” e l’Italia è il paese più anzia-no d’Europa, con il 20% della popolazione sopra i 65 anni, un’iniziativa rivolta agli anziani per consumare, acquistare meglio, restare in salute più a lungo producendo anche meno rifiuti e meno spreco è un progetto che ha impatto non solo sulla vita degli anziani ma su quella di tutta la cittadinanza e delle generazioni future». Per realizzare il primo ciclo di corsi lo SPI di Milano si è fatto promotore di una rete di partner scelti tra le isti-tuzioni locali, il terzo settore e i territori con l’obiettivo comune di produrre un cambiamento dei modelli culturali di consumo. Il ciclo di lezioni è ripreso a novembre nelle realtà di Melzo, Cernusco sul Naviglio e nella Zona 3 del Comune di Milano. il progetto è stato inserito nella selezione conclusiva del bando internazionale “best Sustainable development Practices on Food Security” (bSdP) di expo milano 2015 rivolto ad esperienze di sviluppo che abbiano applicato i principi dello sviluppo sostenibile e prodotto effetti migliorativi nel loro specifico contesto.

LeGA GRATOSOGLIO

LA cONOSceNZA DeI FARMAcI e IL LORO USO cORReTTOMercoledì 21 gennaio, presso lo Spazio Barrili, in via Barrili 21 - Lega di Gratosoglio, parte un corso per anziane e anziani sulla conoscenza dei farmaci che ha lo scopo di dare informazioni in generale, capire cosa sono i principi attivi, gli eccipienti, i farmaci generici, quali sono le forme farmaceutiche, imparare a leggere e interpre-tare correttamente le indicazioni presenti sull’astuccio e sul foglietto illustrativo ed educare le persone al loro uso corretto. Il corso è pianificato in quattro sessioni di due ore ciascuna e avrà come docente Claudio Ballico, biologo con consolidata esperienza nella fabbricazione dei farmaci. Nelle prime due sessioni saranno trattati gli aspetti generali (definizione, concetto di principio attivo, gli eccipienti, farmaci generici o equivalenti, le forme farmaceu-tiche, l’astuccio, il foglietto illustrativo, la conservazione dei farmaci, uso corretto dei farmaci e i medicinali di ultima generazione.Nella terza sessione saranno trattati i temi relativi alla produzione dei farmaci.La quarta sessione sarà dedicata alla contraffazione dei farmaci e all’approfondi-mento e ai chiarimenti sugli argomenti trattati in precedenza.Il corso sarà anche occasione per somministrare “Il Movimento degli Anziani” questionario già proposto nel quartiere Giambellino con lo scopo di capire come gli anziani si muovono, quali sono le paure che li investe quando si spostano nel territorio, il loro giudizio sui servizi di trasporto pubblico e sui servizi in generale. Il corso, a ingresso libero, è organizzato in collaborazione con il Centro culturale Conca Fallata (Circolo Arci).

Una lezione a Villa Burba di Rho

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’cASA e SINDAcATO PeNSIONATI

I recenti fatti di cronaca avvenuti in diversi quartieri popolari di Milano, chiamano le Istituzioni e la politica a dare risposte concrete alle pressanti richieste che giungono dai cittadini che vi abitano. I quartieri popolari di Milano, dove vivono molti anziani, sono caratterizzati da problematiche tipiche di tutte le periferie e dell’hinterland delle città moderne: moro-sità, manutenzioni, sicurezza, legalità, convivenza sociale.A tali problemi non si risponde con la strumentalizzazione e la demagogia, come stanno facendo alcune forze politi-che che, in decenni di governo non hanno messo in atto gli interventi strutturali necessari, consegnando di fatto interi quartieri alla malavita.Lo SPI-CGIL non cerca voti ma risposte concrete ai tanti problemi che riguardano i tantissimi cittadini che vivono in questi quartieri.Al primo posto dei provvedimenti da attuare poniamo la tute-la delle fasce sociali più deboli, quali famiglie monoreddito e/o con componenti non autosufficienti, anziani, famiglie di lavoratori che perdono il lavoro, studenti fuori sede.Strettamente connessi alla morosità e quindi spesso all’oc-cupazione abusiva degli alloggi sono tutti i problemi inerenti la sicurezza delle persone sia nella propria abitazione (furti, occupazioni in caso di assenze prolungate, ecc.), sia esterna o ambientale (infiltrazioni malavitose, la paura di uscire dalla propria abitazione che aumenta il disagio e la solitudine delle persone anziane, ecc.).Per migliorare la vivibilità nei quartieri popolari chiediamo di riqualificare i complessi abitativi a partire dall’eliminazione delle barriere architettoniche, di incentivare la mediazione civica e i portierati sociali, di destinare parte degli alloggi e dei negozi sfitti a strutture diversamente organizzate sul territorio, che diano risposte più adeguate dal punto di vista dell’assistenza agli anziani sul modello delle case albergo o micro alloggi di prossimità, seguite e sostenute dai servizi sociali e socio-sanitari del territorio.

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UN SeRVIZIO DI TUTeLA cIVILe e PeNALe PeR GLI ANZIANIPer lo SPI di Milano è sempre più importante cercare collaborazioni che favoriscano gli anziani con scarse possibilità economiche ad avvalersi della consulenza di esperti. Per questa ragione ha stretto in via speri-mentale un accordo di collaborazione con lo Studio Legale Martinelli che, per i primi sei mesi del 2015, a cadenza settimanale, metterà a disposizione un proprio esperto per fornire ai pensionati iscritti allo SPI-CGIL una prima consulenza gratuita nella sede di Corso di Porta Vittoria 43.Tale collaborazione sarà anche l’occasione per cominciare ad affrontare, con l’aiuto di diversi esperti, una serie di argomenti, spesso sottovalutati, che sempre più riguardano la condizione delle persone anziane. L’obiettivo è fornire ai pensionati, attraverso incontri seminariali, tutti gli strumenti e i percorsi idonei ad affrontare importanti temi della loro vita quotidiana.Il primo incontro si terrà nel mese di febbraio e avrà come argomento “La violenza domestica e nelle strutture per anziani pubbliche e private”.

RISPOSTe cONcReTe PeR Le PeRIFeRIe

NOVITà AI VeRTIcI DI AUSeR MILANOLuigi Ferlin, ex segretario della Lega Sempione dello SPI-CGIL è stato eletto all’interno dell’ufficio di Presidenza di Auser Milano. La sua esperienza, pur nella specifica autonomia dei ruoli sarà di grande utilità nelle azioni congiunte tra SPI-CGIL e AUSER. A lui i migliori auguri di buon lavoro.

Alimentazione, acquisto e consumo antispreco.

Ciclo di lezioni gratuite per i pensionati del territorio milanese

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cONOSceRe L’ORTO URBANO

DIFeNDIAMO I DIRITTI DeLL’INFANZIA

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’INIZIATIVA SPI-cGIL ZONA 5 e AUSeR

MARcIA UNIceF

Il progetto intende estendere l’iniziativa degli orti scolastici, già esistenti in tre scuole del quartiere, ad altri istituti e plessi della Zona 5 del Comune di Milano, per un totale di 15 orti stabili.Le scuole che verranno coinvolte nel nostro quartiere saranno la Scuola elementare Arcadia 22, la Scuola Media Arcadia 24, la Scuola elementare Feraboli 44 e la Scuola elementare C. Baroni 73.Il progetto sottoposto e approvato dal Collegio dei docenti degli Istituti Scolastici è stato inserito nel P.O.F. (Piano Offerta Formativa) e per ogni istituto è stato nominato un docente di riferimento dell’attività.L’orto scolastico è uno strumento didattico di integrazione multidisciplinare che coinvolge le abilità senso-percettive, motorie, logico-matematiche e propedeutiche all’educazione di un’alimentazione sana.Ai giovani viene insegnato a riconoscere le piante da ortaggi più comuni, a capire il funzionamento del compostaggio, il risparmio idrico, la raccolta delle acque meteoriche, il riciclo degli elementi naturali e il calendario lunare.Lo SPI-CGIL della Zona 5, e l’Auser danno il proprio contributo a questo progetto mobilitando e coinvolgendo alcuni nonni volontari residenti nel quartiere che, mettendo a disposizione le proprie competenze ed esperienze, le condividono con i giovani. I ragazzi imparano a coltivare il proprio cibo e a ricono-scere la stagionalità dei prodotti ottenuti senza l’uso di concimi chimici né diserbanti salvo quelli specificamente ammessi dal regolamento.Le finalità del progetto sono:• il valore del risparmio idrico• agricoltura biologica senza l’ausilio di prodotti chimici• pratiche ambientali sostenibili.È previsto un pacchetto formativo di 12 ore in 6 settimane (si

sono già svolti 3 incontri) tenuto da un docente della Scuola

agraria del Parco di Monza rivolto ai docenti referenti e ai nonni volontari. Il corso si svolge presso la Scuola Media di via Heine 2 in collaborazione con la Dirigente Scolastica. Sono previste delle co-presenze con alcuni allievi del 3° o 4° anno dell’Istituto di Agraria di Noverasco. Su richiesta dell’Istituto i tecnici del Comune di Milano e altri esperti del settore sono a disposizione durante l’anno scolastico. Sono previste delle verifiche periodi-che quadrimestrali per monitorare l’andamento delle attività e dei risultati conseguiti, con il coinvolgimento sia dei docenti che dei progettisti esperti e dei nonni.Alla fine del progetto verrà redatta una relazione supportata da disegni e foto dell’esperienza vissuta.

Sono quattro anni che i nonni e le nonne dello Spi di Milano partecipano alla marcia con i bambini milanesi per ricordare la Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’ado-lescenza indetta dall’Onu. Anche quest’anno il 20 novembre circa 2mila bambini, sotto l’insegna dell’Unicef e dell’Arci ragazzi, con i loro insegnanti hanno sfilato per le vie del centro di Milano. Un corteo festoso, colorato, animato dai giocolieri, accompagnato dai nonni dello Spi, per ricordare a tutti l’importanza dei diritti dei bambini a costruirsi un futuro con la possibilità di studiare e di giocare, di vivere, cioè, la propria età. Alle 60 classi che hanno partecipato abbiamo consegnato un blocchetto di colori con in copertina lo smile, ovvero la faccina oramai nota a chi usa il telefonino o il PC con la scritta “il sorriso dei bambini è la felicità dei nonni”. Quest’anno con l’Unicef di Milano abbiamo anche sostenuto la campagna “100% vacciniamoli tutti”. Otto paesi dove si concentrano un quarto della mortalità infantile: Afghanistan, Angola, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Nigeria, Pakistan, Sud Sudan e Yemen.Gli obiettivi :. copertura dell’85% per il vaccino trivalente Difterite,Pertosse e Tetano;. eradicare il virus della Polio inAfghanistan, Nigeria e Pakistan;. lo status di Paese Libero dalla Polio negli altri 5 Paesi.Il nostro sostegno all’Unicef è un modo concreto per affermare nel mondo il diritto dei bambini a vivere.

Anna milani Segretaria Organizzativa SPI-CGIL Milano

Un progetto intergenerazionale rivolto alle scuole del quartiere

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E’ la classica domanda che viene posta ai nostri attivisti quando pensionati ed anziani entrano in contatto con il nostro mondo nelle sedi delle leghe dello SPI.Tante potrebbero essere le risposte frutto del lavoro e dell’attività che lo SPI da anni svolge per difendere e tutelare le persone anziane, basterebbe entrare in una delle nostre sedi per capire l’utilità della nostra organizzazione.Pensionati che aiutano e pensionati che hanno necessi-tà di essere aiutati.Un’organizzazione impegnata con i propri attivisti volontari a dare una mano a tanti pensionati ed anziani assillati da tante incombenze vecchie e nuove che la società impone.Sempre pronti a dare una mano, anche se a volte si rischia di essere scambiati per i terminali dell’Inps o dell’agenzia dell’entrate, ma noi siamo il sindacato dei pensionati della Cgil che ha radici profonde nate dal mondo del lavoro, che vive con le proprie risorse: quelle umane che sono i nostri volontari uomini e donne, quel-le economiche che sono i contributi dei nostri iscritti.È grazie ai nostri iscritti e ai volontari che possiamo tener aperte le nostre sedi, che sono un luogo di riferi-mento per tante persone.La grande forza che esprime il sindacato dei pensionati è quella di dare voce a tanti uomini e donne, in modo che possano essere visibili nella nostra società. Non ci si limita solo a difendere le pensioni o in qualche modo a difendere i propri diritti, ma cerca di trasformare i diritti in agire, costruendo una capacità di esistere, di fare, di esserci e di avere un futuro.

Anna milaniSegretaria Organizzativa SPI-CGIL Milano

PeRchè IScRIVeRSI ALLO SPI?P

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La tessera della Cgil del 2015 sarà sempre rossa dedicata al LAVORO.Parlare del lavoro significa parlare della CGIL e della storia in gran parte del nostro Paese. Impossibile separare gli eventi più importanti dal Novecento ad oggi, dal percorso compiuto dalla confederazione, dall’apporto che ha dato alla costruzione stessa dell’identità nazionale.Vale la pena ricordare la convinzione che ha sempre animato l’impe-gno della confederazione che l’idea che i diritti del lavoro e le iniziati-ve tese ad affermarli fossero una sola cosa con l’interesse complessi-vo dei lavoratori e del paese. Ed è questo che spiega anche la grande popolarità di uomini come Giuseppe Di Vittorio e Luciano Lama.In questi ultimi anni di grande trasformazione, il sindacato è desti-nato a ridefinire programmi ed obiettivi, modificando anche la sua stessa fisionomia. Ma proprio perché la necessità del cambiamento è grande, il legame con la memoria, la sua trasmissione diventano essenziali.Per tenere saldi i valori di fondo della nostra azione, per rammentare che non partiamo da zero, per dire ai giovani che la possibilità di un futuro migliore nasce da ciò che nel tempo si è costruito e che

lo studio, il confronto su quel che si è fatto, aiuta a sviluppare l’impegno per un domani diverso.Solo ripartendo dal lavo-ro, dal suo valore e dalla sua centralità, si può dare un senso e una risposta alla diffusa richiesta di cambiamento chiesta da lavoratori, giovani e pensionati.Le misure contenute nei recenti provvedimenti riguardanti lo Jobs Acts e la legge di stabilità non creano lavoro e non danno una rispo-sta al disagio sociale nato in questi anni di crisi, non determinano quel “cambio di verso” nella politica economica e sociale che sarebbe necessario e urgente per riaprire una fase di crescita dell’economia, a partire dalla modifica delle scelte dell’Unione Europea imperniate sul rigore e l’austerità.

cAMPAGNA TeSSeRAMeNTO 2015

LA NOSTRA TeSSeRA

AbbonAti A liberetA’, il menSile dei PenSionAtiAssieme alla tessera troverete il bollettino di conto corrente postale per l’abbonamento alla nostra rivista “libereta’”, il mensile per tutta la famiglia al prezzo di 12 euro per un anno. ogni mese una lettura critica dei fatti e tutta l’informazione che serve per essere aggiorna-ti su pensioni, salute, lavoro, diritti, cultura e tempo libero.

Contrastare la precarietà, abolendo la miriade di contratti esistenti e favorendo, con incentivi e sgravi fiscali, la buona e piena occupazione.

Indirizzare maggiori risorse finanziarie, da reperire dalla lotta all’evasione fiscale e all’illegalità, verso la scuola, l’università, la ricerca, la salvaguardia del territorio e un welfare più solidale.

Riformare l’attuale sistema pensionistico che non garantisce una giusta pensione alle nuove generazioni.

Il 25 ottobre siamo stati a Roma

a gridare la nostra indignazione contro

un governo incapace di orientare

la politica economica verso la crescita

e l’occupazione.

Le ricette sono sempre le stesse da più

di vent’anni: tagli allo stato sociale,

ai diritti di chi lavora, agli investimenti.

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i nostri sErvizi pEr i pEnsionati Anche per il 2015 i pensionati e lavoratori possono rivolgersi al CSF e avvalersi dei servizi fiscali, ISEE, Bonus, RED ecc.

Da quest’anno entra in vigore il nUovo 730, che in realtà non viene inviAto A cASA, ma è reso disponibile in una apposita area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate. In quest’area NON sono riportati dati importanti (spese sanitarie, spese per ristrutturazione,ecc.).

rivolgendoSi Al cSF, lA comPilAzione di QUeSto nUovo 730 e lA relAtivA tUtelA ASSicUrAtivA Sono gArAntite.

Per avvalersi del cSF e’ neceSSArio conferire la delegA, per accedere al cassetto fiscale.

Il CSF, inoltre fornisce il servizio di StAmPA dei cUd.

Anche Per il 2015, l’inPS non invierA’ A cASA dei PenSionAti il modello red. e’ PoSSibile recArSi direttAmente PreSSo le noStre Sedi e farsi assistere nell’elaborazione del modello red e icric.

Ricordiamo, inoltre, che il CSF può essere d’aiuto con ulteriori servizi, in particolare:

compilazione del modello red, inviato dall’INPS o dall’INPDAP;

assistenza gratuita nella compilazione delle dichiarazioni iSee, attestato indicante la situazione economica, che permetterà di ottenere condizioni agevolate sulle prestazioni sociali e assistenziali o su servizi di pubblica utilità (telefono, luce, gas, trasporti);

gestione della pratica per il risparmio energetico(bonus gas/luce);

calcolo e stampa bollettiniimU,cedolare secca e tASi;

compilazione modello Unico;

pratiche di successione;

assistenza nell’espletamento di tutte le procedure dicontenzioso tributario;

sportello di assistenza ai datori di lavoro di colf e badanti;

assistenza ai lavoratori atipici e autonomi(partite iva)per i numerosissimi obblighi fiscali.

Il Centro Servizi Fiscali offre la possibilità di prenotare in anticipo un appuntamento presso il Centro Assistenza più vicino al domicilio del singolo utente.

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centri dove Si eFFettUA l’ASSiStenzAMilano:Corso di Porta Vittoria, 43 - Via Giambellino, 115 - Via Rogoredo, 41 - Via Conte Rosso, 30

Via Volturno, 43 - Piazzale Segesta, 4 - Via Oglio, 16 Milano Centro StoriCo:Via Lazzaro Papi, 10 -Milano CreSCenzago:Via Boiardo, 20 -Milano SeMpione:Piazza Prealpi, 4 -

Milano Baggio:Piazza Anita Garibaldi, 1 -Milano Barona:Via Santa Rita da Cascia, 59 -Milano BoviSa:Via Mercantini, 15Milano gratoSoglio:Via Costantino Baroni, 5 -Bollate:Via G. Garibaldi, 53-CernuSCo Sul naviglio:Via Briantea, 18 CiniSello BalSaMo:Via Monte Ortigara, 14 -Cologno MonzeSe:Via Fontanile,13 -CorMano:Via Caduti della Libertà, 4

CorSiCo:Via Foscolo, 34 - garBagnate:Via Canova, 49 - gorgonzola:Vicolo C. Battisti, 3 Melegnano:Via Castellini, 173 - Melzo:Via Monte Rosa, 2 - opera:Largo Nenni, 2 -paderno dugnano:Via Roma, 68

peSChiera BorroMeo:Via 2 Giugno, 6/4 -rho:Via Piave, 30 - rozzano: Via dei Garofani, 21 San giuliano MilaneSe:Via Fratelli Rizzi, 5 -Segrate:Via XXV Aprile, 19 -SeSto San giovanni:Via Risorgimento, 26 - Via Salvemini, 8

SettiMo MilaneSe:Piazza degli Eroi, 6/H -trezzo Sull’adda: Via C. Biffi, 3/7

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