Anno XI - n. 555 10 luglio 2011 Pellegrini per chiedere la … · Anno XI - n. 555 – 10 luglio...

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Parrocchia Santa Maria Domenica Mazzarello Anno XI - n. 555 10 luglio 2011 XV Settimana tempo ordinario Pellegrini per chiedere la protezione di Maria Santissima per la Missione Parrocchiale Abbiamo iniziato con il pellegrinaggio parrocchiale al Divino Amore lo scorso 11 giugno, vigilia della solennità della Pentecoste, vogliamo proseguire con altri pellegrinaggi in santuari a Roma tanto cari alla nostra devozione mariana. Faremo anche un pellegri- naggio al Santuario della Mentorella (tanto caro al beato Giovanni Paolo II°) e alla Ma- donna dei Bisognosi. In agosto ci recheremo a Santa Maria Maggiore; in settembre e ottobre alle Tre Fontane e alla Madonna della Fiducia al Seminario Romano Sono pellegrinaggi per cui li vogliamo vivere nella preghiera e nella penitenza (caldo, stare in gruppo,…). Nelle tre chiese (sotto indicate) ci rechiamo in pellegrinaggio sabato 16 luglio, ritrovo alle h. 7,30 alla stazione della Metro di Subaugusta. Santa Maria in Via (Madonna del pozzo) La chiesa è stata costruita per commemorare il miracolo avvenuto nel 1256. Nella notte tra il 26 e il 27 settembre dell’anno 1256, un servo del cardinale Pietro Capocci per sbaglio o deliberatamente gettò nel pozzo della stalla l’immagine della Madonna dipinta su un pe- sante mattone di terracotta. Prima che toccasse il fondo, le acque, rigurgitando improvvi- samente e abbondanti, riportarono in superficie l’immagine della Madonna. Il cardinale con devoto stupore, raccolse la sacra immagine prodigiosamente galleggiante sulle acque. Il processo canonico comprovò il miracolo e il papa Alessandro IV la fece mettere in ve- nerazione in una cappella presso il pozzo da dove era riemersa. Santa Maria in Trivio La cappella in cui si custodisce il corpo di San Gaspare del Bufalo nella chiesa vicina a Fontana di Trevi. proprio in quel “trivio” di strade che diede nome all’intero rione e accan-

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Parrocchia Santa Maria Domenica Mazzarello

Anno XI - n. 555 – 10 luglio 2011 – XV Settimana tempo ordinario

Pellegrini per chiedere la protezione

di Maria Santissima

per la Missione Parrocchiale Abbiamo iniziato con il pellegrinaggio parrocchiale al Divino Amore lo scorso 11 giugno,

vigilia della solennità della Pentecoste, vogliamo proseguire con altri pellegrinaggi in

santuari – a Roma – tanto cari alla nostra devozione mariana. Faremo anche un pellegri-

naggio al Santuario della Mentorella (tanto caro al beato Giovanni Paolo II°) e alla Ma-donna dei Bisognosi.

In agosto ci recheremo a Santa Maria Maggiore; in settembre e ottobre alle Tre Fontane e alla Madonna della Fiducia al Seminario Romano

Sono pellegrinaggi per cui li vogliamo vivere nella preghiera e nella penitenza (caldo, stare in gruppo,…).

Nelle tre chiese (sotto indicate) ci rechiamo in pellegrinaggio sabato 16 luglio, ritrovo

alle h. 7,30 alla stazione della Metro di Subaugusta. Santa Maria in Via (Madonna del pozzo) La chiesa è stata costruita per commemorare il miracolo avvenuto nel 1256. Nella notte tra

il 26 e il 27 settembre dell’anno 1256, un servo del cardinale Pietro Capocci per sbaglio o

deliberatamente gettò nel pozzo della stalla l’immagine della Madonna dipinta su un pe-

sante mattone di terracotta. Prima che toccasse il fondo, le acque, rigurgitando improvvi-

samente e abbondanti, riportarono in superficie l’immagine della Madonna. Il cardinale

con devoto stupore, raccolse la sacra immagine prodigiosamente galleggiante sulle acque.

Il processo canonico comprovò il miracolo e il papa Alessandro IV la fece mettere in ve-

nerazione in una cappella presso il pozzo da dove era riemersa.

Santa Maria in Trivio

La cappella in cui si custodisce il corpo di San Gaspare del Bufalo nella chiesa vicina a

Fontana di Trevi. proprio in quel “trivio” di strade che diede nome all’intero rione e accan-

to alla fontana dell’Acqua Vergine costruita nel 19 d.C. da Agrippa. L’antico nome della

chiesa era quello di Santa Maria in Xenodochio vicino ad un ospizio per i forestieri, co-

struito per chiedere il perdono dei propri peccati. Nella fine del ’500 fu affidata all’ordine

dei Crociferi. La chiesa è però resa preziosa anche da un’altra memoria di santità e di gra-

zia: in una cappella laterale, di recente sistemazione, si custodisce il corpo del Santo, il

santo pastore romano che nell’800 illuminò con la sua testimonianza la città eterna.

Sant'Andrea alle Fratte

Alfonso Ratisbonne, laureato in giurisprudenza, ebreo, fidanzato, gaudente ventisettenne,

cui tutto promettevano l’amore, le promesse e le risorse di ricchi banchieri suoi parenti,

l’irrisore dei dommi e delle pratiche cattoliche, il beffeggiatore della Medaglia Miracolosa,

decise un giorno, per distrarsi di mettersi in viaggio e visitare alcune città dell' Occidente e

dell’Oriente, escludendo Roma, che odiava, essendo la sede del Papa.

A Napoli avvenne qualcosa di misterioso. Una forza irresistibile lo portò a prenotare il po-

sto per il nuovo viaggio, anziché per Palermo, prenotò per Roma. Arrivato nella città eter-

na, fece visita a tanti suoi amici tra cui a Teodoro De Bussière, fervente cattolico. Questi,

sapendolo miscredente, riuscì, nelle varie conversazioni a fargli prendere la medaglia e a

promettere di dire la preghiera alla Madonna di S.Bernardo, a cui, però, con sorriso beffar-

do e sdegno disse:”vuol dire che sarà per me un’occasione, nelle mie conversazioni con gli

amici, di mettere in ridicolo le vostre credenze”.

Fai come vuoi, gli rispose il De Bussière, e si mise a pregare con tutta la sua famiglia per

la sua conversione. Il 20 gennaio uscirono tutti e due. Si fermarono davanti alla Chiesa di

S. Andrea delle Fratte. Il cattolico andò in Sacrestia per segnare una Messa per un funera-

le, mentre l’ebreo preferì visitare il tempio, curioso di trovarvi dell’arte, ma nulla lo attras-

se, nonostante i lavori del Bernini, del Borromini, del Vanvitelli, del Maini ed di altri illu-

stri artisti ivi raccolti. Si era nel mezzodì. La Chiesa deserta dava l’immagine di un luogo

abbandonato; un cane nero passò saltellante accanto a lui e disparve.

Ma lasciamo la parola al veggente “ Mentre camminavo per la chiesa ed ero giunto incon-

tro ai preparativi del funerale, all’improvviso mi senti preso da un certo turbamento, e vidi

come un velo innanzi a me, mi sembrava la chiesa tutta oscura, eccettuata una cappella,

quasi tutta la luce della medesima Chiesa si fosse concentrata in quella. Levai gli occhi

verso la cappella raggiante di tanta luce, e vidi sull’Altare della medesima, in piedi, viva,

grande, maestosa, bellissima, misericordiosa la SS.ma Vergine Maria simile all’atto e nella

struttura all’immagine che si vede nella Medaglia Miracolosa dell’Immacolata. A tal vista

io caddi in ginocchio nel luogo dove mi trovavo; procurai, quindi, varie volte di levar gli

occhi verso la SS.ma Vergine, ma la riverenza e lo splendore me li feci abbassare, ciò che

però non impediva l’evidenza di quell’apparizione. Fissai le di Lei mani, e vidi in esse

l’espressione del perdono e della misericordia.

Quantunque Ella non mi dicesse nulla compresi l’orrore dello stato in cui mi trovavo, la

deformità del peccato, la bellezza della religione cattolica, in una parola capì tutto. “Sono

caduto ebreo e mi sono alzato cristiano”.

In seguito il convertito fece un bellissimo cammino che lo portò al sacerdozio e a partire

missionario nella sua terra di Palestina, dove morì da santo. Infatti il 31 gennaio si battez-

zò col nome di Alfonso Maria. Ruppe il fidanzamento con Flora ed entrò nella Compagnia

di Gesù, divenendo sacerdote nel 1848. Passò poi nella Congregazione dei religiosi di No-

stra Signora di Sion, costituita per la conversione degli ebrei e dei musulmani, fondando

una sede in Palestina.

Quest’ultimo fatto ha inciso profondamente nella storia di questa centrale chiesa, facendo-

la assurgere a Santuario Mariano. Nel 1848, il 18 gennaio, l’altare sul quale apparve, già

dedicato a S.Michele, venne consacrato alla Beata Vergine Maria con il titolo della Meda-

glia, a ricordo della Medaglia Miracolosa che aveva il Ratisbonne al momento della sua

conversione.

Santuario della Mentorella e Madonna dei Bisognosi

3 settembre partenza alle h. 7,30 e ritorno per le 17.

Iscrizioni in segreteria parrocchiale, al più presto (per poter prenotare il pullman) versando

l’acconto di € 5. La quota i partecipazione è di € 15 per persona. La quota familiare è di €

28 (2 persone), € 39 (3 persone), € 48 (4 persone), € 55 (5 persone).

Hai visto? La cappella feriale è chiusa! Per lavori. Da tempo macchie di umidità, condensa e il passare degli anni hanno reso

sporca le pareti della cappella dove si custodisce il Santissimo Sacramento dell’Eucarestia

e dove, nei giorni feriali si celebra la Santa Messa.

Finalmente abbiamo dato avvio ai lavori: ma costano. Per questo tipo di interventi straor-

dinari è necessario chiedere uno sforzo straordinario a tutti noi nella generosità delle of-

ferte che possono essere fatte durante la celebrazione eucaristica o consegnando in se-

greteria o direttamente a don Giuseppe o don Andrea.

La spesa prevista è di circa € 2.500.

Altri interventi urgenti sono la risistemazione delle coperture dell’ingresso chiesa e edifici

parrocchiali e la bonifica delle strutture in cemento armato.

La spesa prevista è di € 3.500.

Anche la tinteggiatura delle aule, la collocazione degli estintori per la sicurezza, ecc. sono

altri lavori e quindi spese che vorremmo fare nell’estate.

POSSIAMO ESSERE GENEROSI? È vero che c’è la crisi, però…..

XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

Antifona d'ingresso

Nella giustizia contemplerò il tuo volto, al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Sal 17,15)

Colletta

O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità, perché possano tornare sulla retta via, concedi a tutti coloro che si professano cristiani di respingere ciò che è contrario a questo nome e di seguire ciò che gli è conforme. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

Oppure:

Accresci in noi, o Padre, con la potenza del tuo Spirito la disponibilità ad accogliere il germe della tua parola, che continui a seminare nei solchi dell’umanità, perché fruttifichi in opere di giustizia e di pace e riveli al mondo la beata speranza del tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Is 55,10-11) La pioggia fa germogliare la terra.

Dal libro del profeta Isaìa Così dice il Signore: «Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata». Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 64)

Rit: Tu visiti la terra, Signore, e benedici i suoi germogli.

Tu visiti la terra e la disseti, la ricolmi di ricchezze. Il fiume di Dio è gonfio di acque; tu prepari il frumento per gli uomini. Così prepari la terra: ne irrìghi i solchi, ne spiani le zolle, la bagni con le piogge e benedici i suoi germogli. Coroni l’anno con i tuoi benefici, i tuoi solchi stillano abbondanza. Stillano i pascoli del deserto e le colline si cingono di esultanza.

I prati si coprono di greggi, le valli si ammantano di messi: gridano e cantano di gioia!

SECONDA LETTURA (Rm 8,18-23) L’ardente aspettativa della creazione è protesa verso la rivelazio-

ne dei figli di Dio.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani Fratelli, ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. L’ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio. La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità – non per sua volontà, ma per volontà di colui che l’ha sottoposta – nella speranza che anche la stessa creazio-ne sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della glo-ria dei figli di Dio. Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro cor-po.Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 13,19.23)

Alleluia, alleluia. Il seme è la parola di Dio, il seminatore è Cristo:

chiunque trova lui, ha la vita eterna. Alleluia.

VANGELO (Mt 13,1-23 (forma breve Mt 13,1-9)) Il seminatore uscì a seminare.

+ Dal Vangelo secondo Matteo Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia. Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti». Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché a loro parli con parabo-le?». Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con pa-rabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendo-no. Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice: “Udrete, sì, ma non comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete. Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,

sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi, non ascoltino con gli orecchi e non comprendano con il cuore e non si convertano e io li guarisca!”. Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascolta-rono! Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato se-minato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è sta-to seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tri-bolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quel-lo seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mon-do e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Quel-lo seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno». Parola del Signore Preghiera dei fedeli

Dio Padre ci ha inviato il suo Figlio, il buon seminatore, che diffonde anche oggi la sua

Parola. Chiediamogli che ci renda capaci di accoglierla con animo lieto e di viverla ogni

giorno. Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

-Per la Chiesa, perché non si stanchi di annunciare al mondo la Parola del Signore, nella

convinzione che essa farà germogliare nei cuori il desiderio della salvezza. Preghiamo.

-Perché i cristiani non si lascino catturare dalla logica del mondo, ma promuovano la pace

e la concordia tra le nazioni, promuovendo la comunione fraterna. Preghiamo.

-Per i missionari, perché l’annuncio del Vangelo sia testimoniato da una vita coerente con

gli ideali del Vangelo e dall’amore sincero a Cristo. Preghiamo.

-Perché i giovani sappiano trovare momenti di silenzio e di ascolto della Parola, purifican-

do il cuore e ispirando al Vangelo le loro scelte di vita. Preghiamo.

-Per la nostra comunità, perché la pratica religiosa non si riduca a stanca abitudine, ma sia

occasione per l’accoglienza della Parola che si traduce nella comunione fraterna. Preghia-

mo.

Fa’, o Padre, che i semi del Vangelo ricevuti in questa liturgia mettano radici profonde

nei nostri cuori, perché solo così possiamo essere testimoni della verità che ora accoglia-mo nella fede. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte

Guarda, Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera, e trasformali in cibo spirituale per la santificazione di tutti i credenti. Per Cristo nostro Signore.

Antifona di comunione

Il passero trova la casa, la rondine il nido dove porre i suoi piccoli, presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio.

Beato chi abita la tua casa: sempre canta le tue lodi. (Sal 84,4-5) Oppure:

Dice il Signore: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, rimane in me e io in lui”. (Gv 6,56)

Oppure:

“Il seme seminato nella terra buona è colui che ascolta la parola e la comprende”. (Mt 13,23)

Preghiera dopo la comunione

Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa’ che per la comunione a questi santi misteri si affermi sempre più nella nostra vita l’opera della redenzione. Per Cristo nostro Signo-re.

Preghiamo per la Missione popolare.. Gesù Cristo,Tu sei l'unico Salvatore del mondo,

Tu sei la Via, la Verità, la Vita!

Noi ti preghiamo per la Missione Popolare

nella nostra Comunità parrocchiale.

Mostraci i tesori della Tua sapienza,

riscaldaci con il fuoco dello Spirito Santo.

Facci conoscere il Padre, rendici Tuoi veri discepoli.

Accresci in noi il desiderio e l'impegno di essere simili a Te.

Concedici la grazia di accogliere

i Missionari con grande spirito di Fede, sicuri che,

ascoltando loro, ascoltiamo Te.

Gesù Cristo, per intercessione di Maria, Tua e nostra Madre,

di Santa Maria Domenica Mazzarello nostra patrona,

fa che per mezzo di questa Santa Missione Popolare

nel nostro quartiere venga il Tuo Regno! Amen.

Cos’è la Missione Popolare?

È un evento straordinario col quale la comunità cristiana esce da se stessa per ritrovarsi

nei luoghi della vita affettiva, lavorativa, di sofferenza, di gioia e dove si spera per un

mondo migliore.

Quando sarà?

La missione si tiene dal 27 novembre all’ 8 dicembre 2011

Chi sono i missionari?

I missionari sono Padri Monfortani e Suore in collaborazione con i sacerdoti e laici della

parrocchia.

A chi è rivolta?

A tutti i battezzati nella Chiesa cattolica e la gente di buona volontà che abita nel territo-

rio della parrocchia.

Perché la Missione?

Per favorire o rinnovare l’incontro personale e comunitario con Gesù Cristo.

Come avverrà?

I missionari visitano tutte le famiglie che vivono nel nostro territorio, animano i momenti

di preghiera, di annuncio, di dialogo sia in parrocchia sia nelle strade del nostro quartiere.

Don Giuseppe ringrazia

perché nella preghiera ave-

te condiviso con lui e con

tutti i sacerdoti la solennità

del Sacro Cuore di Gesù

proclamata giornata della

santificazione sacerdotale.

I sessant’anni di sacerdozio

del papa Benedetto XVI,

l’ordinazione di d. Giuseppe

Pititto e gli anniversari di d.

Andrea e d. Giuseppe sono

stati un bel proseguimento

dell’anno sacerdotale cele-

brato lo scorso anno.

Continuiamo a pregare per i

sacerdoti!

Grazie anche per il rinfresco

e la generosissima offerta

che le è stata fatta.

Giovedì 14 h. 19,30 ADORAZIONE EUCARISTICA

Venerdì 15 h. 17 – 19 Centro d’ascolto e aiuto agli indigenti

Nel sito della parrocchia trovi foto e filmati della nostra vita parrocchiale

PARROCCHIA SANTA MARIA DOMENICA MAZZARELLO

PIAZZA SALVATORE GALGANO, 100 - 00173 ROMA - TELEFONO 06.72.17.687 FAX 06.72.17.308

E MAIL: [email protected] -

[email protected]

www.vicariatusurbis.org/santamariadomenicamazzarello/ LA DOMENICA LA MESSA FESTIVA H. 10, H. 12, H. 19 –

IL SABATO LA MESSA FESTIVA H. 19 – NEI GIORNI FERIALI LA MESSA H. 19

CONFESSIONI: MEZZ’ORA PRIMA DELLA MESSA

SEGRETERIA: da lunedì a venerdì dalle h. 17 alle h. 18,45