Anno X - n° 1-2008 IL GIORNALE DELLA · Fondato da Eolo Parodi ENPAM Anno X - n 1-2008 P IL...

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www.enpam.it ENPAM Fondato da Eolo Parodi Anno X - n° 1-2008 IL GIORNALE DELLA Previdenza dei Medici e degli Odontoiatri BILANCIO Unanimità del Consiglio nazionale 5 FUTURO ENPAM Dallocchio: sviluppo nel “mobiliare” 22 CONSIGLIO NAZIONALE Falconi: trasparenza e comunicazione 18 PARODI Lettera aperta ai miei colleghi 1 Dispositivo per elettrocardiogramma utilizzato nel 1920 in un Ospedale francese a Héricy-sur-Seine Poste Italiane SpA - Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004, n. 46) art. 1, comma 1 - CNS/AC-Roma

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www.enpam.it ENPAMFondato da Eolo ParodiAnno X - n° 1-2008

IL GIORNALE DELLAPrevidenzadei Medici e degli Odontoiatri

BILANCIOUnanimità

del Consiglionazionale

5

FUTURO ENPAMDallocchio:

svilupponel “mobiliare”

22

CONSIGLIO NAZIONALEFalconi:

trasparenza e comunicazione

18

PARODILettera aperta

ai mieicolleghi

1

Dispositivo per elettrocardiogramma utilizzato nel 1920 in un Ospedale francese a Héricy-sur-Seine

Poste Italiane SpA - Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004, n. 46) art. 1, comma 1 - CNS/AC-Roma

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46-47 Iniziative sanitarie

48 “Capricci” di un dentista d’avanguardia

49 Mostre ed esposizioni in Italia

50 Notizie

51 Parliamo di noi

52-53 A proposito di… agopuntura

54-55 118, l’emergenza corre sul filo

56-57 Medico, esploratore e cameraman

58-59 Madagascar, tuffo nel colore

60-61 Lettere al Presidente

62 Filatelia, le emissioni del 2008

63 Cassazione e consenso informato

64 Ultime

1-4 Parodi, lettera aperta ai colleghi

5-26 CN, unanimità sul Bilancio

27 Accadde a… Febbraio

28 A proposito dell’Andi

29 Tutela della maternità

30-31 Eugenio Santoro, medicina e informatica

32-33 Doping, conoscere per prevenire

34 Dieci milioni di ecografie all’anno

35 Screening virtuale per i farmaci

36 I 25 anni di Operation Smile

37-40 Congressi, convegni, corsi

41 Editoria, “Nati con la camicia”

42-43 Recensioni libri

44-45 Vita degli Ordini

Numero 1/2008

in questo numero

SOMMARIO

dei Medici e degli OdontoiatriPrevidenza

IL GIORNALE DELLA

Foto di copertina

Dispositivo per elettrocardiogramma utilizzato in un ospedale fran-

cese a Héricy-sur-Seine nel 1920. Gli elettrodi sono applicati sul brac-

cio sinistro e sulla gamba destra inumiditi con acqua salata. A sini-

stra un medico registra il tracciato su di un primitivo apparecchio.

L’elettrocardiografia si sviluppò soltanto dopo il 1903 quando Wil-

lem Einthoven mise a punto il galvanometro a corda. Il fisiologo fu

insignito del premio Nobel per la medicina nel 1924.

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PARLIAMOCI

Lettera aperta ai miei colleghidi Eolo Parodi

pensando che si tratti delle “solite cose”. Non è così.Li invito al sacrificio della lettura perché io parloanche di loro.Viviamo un periodo difficile, per non dire allarmante,relativamente all’esistenza o meno delle cosiddetteCasse privatizzate. Le vicende politiche, le alterneprese di posizione del potere che propone addiritturaproiezioni del nostro futuro previdenziale a cinquan-t’anni ed oltre, ci mettono in agitazione. Ci sono deipericoli: chi mi conosce sa che non sono allarmista. Seprendo posizione è perché sono sicuro che il periododifficile che noi medici stiamo attraversando richiedeuna profonda e seria discussio-ne. Soprattutto tra di noi, rela-tivamente a due temi che con-sidero centrali perché istitu-zionali, ma anche, mi piacesottolinearlo, esistenziali: ilpatto generazionale e la situa-zione dei giovani che, insiemeal patrimonio mobiliare eimmobiliare, sono le fonda-menta su cui è stato costruitoil nostro Enpam. Ed allora,proprio con questi giovani,dobbiamo comunicare conmaggiore alacrità; convincerli,anche con l’aiuto di chi è già inpensione, che il futuro previ-denziale che li attende è legatoal loro Ente.Ragiono con me stesso e ripe-to brevemente quanto ho giàscritto.Le nuove generazioni di medi-ci devono, da una parte, per-cepire il concetto di sostegnointergenerazionale, dall’altradovranno rendersi conto che

con l’aiuto assolutamente determinante dell’Enpampotranno costruirsi, per garantirsi una vecchiaia sere-na, un castelletto previdenziale concreto, utilizzandoanche i Fondi complementari o, per esempio, nellostesso momento dell’entrata nel circuito lavorativo,richiedere il massimo riscatto a loro spettante.Una campagna di promozione specifica in questo sensoprobabilmente non avrebbe un grande effetto vista ladistanza temporale, filosofica e conoscitiva dei giovanirispetto a questo problema, per cui sembra più interes-sante e con maggiori possibilità di immediata percezio-ne, cercare di fidelizzarli utilizzando altri sistemi.

Questa la strada da percorrere?L’Enpam sarà obbligato a pro-muovere una rivoluzione cultu-rale che dovrà affrontare i temipositivi e negativi che ormaiinvestono responsabilmente ilnostro Ente di previdenza.I temi istituzionali ed esisten-ziali che sono premessa allenostre decisioni ed alle conte-stuali responsabilità sono iseguenti:1) con il D.Lgs. n. 509/94 e conil D.Lgs. n. 103/96, il legislato-re ha riconosciuto il diritto dialcuni Enti pubblici previden-ziali di trasformarsi in associa-zioni o Fondazioni in presenzadi determinanti requisiti, conciò realizzando un processo diprivatizzazione della gestionedelle loro funzioni nonché delleloro risorse.Allora il legislatore chiariscacon urgenza e definitivamentela natura, il ruolo e le funzionidelle nostre Casse privatizzate.

Credo sia la prima volta nella mia lunga esperienza che mi rivolgo ai Colleghiscrivendo loro una lettera aperta. A tutti: a coloro che al mio fianco hanno contribuito ad organizzare prima la Federazione degli Ordini e poi il nostro Ente

previdenziale; ai colleghi che di questi progressi abbiano (spero) goduto ma, soprattutto,ai giovani. So, per esperienza, che molti di voi leggendo questa lettera storceranno il naso

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2) La nuova bozza del Decreto inter-ministeriale - ministro del Lavoro edella Previdenza Sociale di concertocon il ministro dell’Economia e delleFinanze - prevede la stabilità dellegestioni previdenziali per un arco tem-porale non inferiore a trent’anni (inprecedenza erano 50).La Fondazione Enpam ritiene neces-sarie ulteriori modifiche al decreto,affinché i Bilanci tecnici attuarialisiano predisposti in considerazionedelle specificità delle Casse professio-nali (numero degli iscritti, presenzafemminile e maschile, andamentodemografico, Università, diverselinee lavorative, dalla libera profes-sione al sistema convenzionale e daquello della dipendenza pubblica,rendimento del patrimonio).3) Regime fiscale. Il sistema di tassa-zione applicato alle Casse, cosiddetto ETT (esenzio-ne, tassazione, tassazione) si traduce nella esenzionedei contributi versati dagli iscritti e nella tassazionesia dei rendimenti dall’attività di investimento delpatrimonio (mobiliare ed immobiliare) sia delle pre-stazioni erogate.

Ciò risulta oltremodo iniquo ed incostituzionale se siconsidera che agli Enti pubblici di previdenza naziona-li, come anche in ambito europeo, viene applicato ilsistema cosiddetto EET (esenzione, esenzione, tassa-zione) dove sono tassate esclusivamente le presta-zioni erogate. Da tempo le Casse privatizzate dei professionisti sonoconcordi nel respingere questa doppia tassazione.Mi sembra auspicabile, almeno, l’adozione dello stes-so trattamento fiscale garantito ai Fondi Pensione,che, essendo strumenti previdenziali del 2° pilastro,non dovrebbero godere di maggiori vantaggi fiscalirispetto a quelli obbligatori del 1° pilastro.Non sarebbe male aprire un dibattito tra tutti i pos-sibili iscritti. Discutendo con cognizione di causa, dache mondo è mondo, si possono ottenere risultatipositivi.Premessa fondamentale deve essere però la condi-

zione professionale dei giovani o dei prossimi colle-ghi. È chiaro che se per tutte le attività della Fondazione,dalla gestione al patrimonio, appare scontata l’esi-genza di far fruttare tutto al meglio, ancora unavolta richiamo l’esigenza di far guadagnare di più lanuova generazione (a garanzia della sostenibilità neltempo del sistema previdenziale comune) ricordando,sempre, che i medici italiani sono i peggio pagati inEuropa. Mi sembra doveroso, ma anche giusto, avanzare,come presidente dell’Enpam, alcune idee e proposteconcrete per cercare di rendere sempre più aperta etrasparente la nostra Fondazione. Partiamo da inizia-tive concrete.a) Carta Enpam giovani. La carta viene data a chi siiscrive a Medicina. Comprende i medesimi vantaggiche hanno gli iscritti all’Enpam più un allargamentospecifico per quei settori ove i giovani hanno neces-sità di risparmiare. Un esempio possono essere i libridi testo, le vacanze per le lingue, i concerti, la benzi-na, motorini etc. La carta è ovviamente un “cavallodi Troia” per poter poi coinvolgere gli studenti conaltri messaggi che dovranno essere modulati nelcorso degli anni di studi. Si potrebbe studiare unaccordo con una Banca che favorisca dei versamentinei primi sei anni di università utili a riscattare poigli anni di studi (pubblicità a carico delle Banche). b) Concedere agli iscritti alla Facoltà di Medicina eChirurgia la nostra assicurazione sanitaria (Stato difamiglia).c) Il Giornale della Previdenza potrebbe essere il veico-

PARLIAMOCI

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La doppia tassazione è iniqua eincostituzionale: sarebbe auspicabile almeno lo stesso trattamento fiscale

garantito ai Fondi pensione

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lo per portare avanti queste nostre idee e progetti.d) Volendo ci sarebbe “lavoro” anche per le Facoltà diMedicina che potrebbero istituire un corso comple-mentare che dovrebbe chiamarsi di “Responsabilitàsociale” (con crediti e, possibilmente, il voto). Sarebbeauspicabile partire a titolo sperimentale in due, tre uni-versità ubicate a nord, centro e sud Italia (c’è chi sugge-risce di scrivere a tutti gli Atenei e vedere quanti rispon-deranno entro una settimana). Lo stesso corso didattico, oltre la responsabilità sociale,potrebbe anche aiutare ad affrontare i problemi che sipresentano nel periodo post-lavorativo. L’Universitàdell’Insubria, per quanto riguarda il nord d’Italia èdisposta a valutare, con l’attenzione che merita, questotipo di sperimentazione.L’ideale sarebbe abbinare l’obbligo di un servizio socia-le di qualche ora in strutture che trasmettano in modoserio e diretto ad esempio la consistenza del problemadell’anziano non autosufficiente.e) Un premio potrebbe consistere in una borsa di stu-dio, uno stage all’estero promosso dall’Ente per uno opiù studenti sorteggiati tra coloro che avranno richiestola Carta Enpam.Spero di non sembrarvi troppo lungo. Cerco di riassu-mere, ma i temi da affrontare credetemi sono moltoimportanti. Affronto ora il problema dei laureati e neo-iscritti agli Ordini dei medici.a) Si potrebbe agire sugli studi di commercialisti facen-do individuare dal loro Ordine quelli di loro che abbia-no la volontà di offrire un pacchetto a costo vantaggio-so per seguire, durante la specialità, questi giovani pro-muovendo informazioni in tema di previdenza.b) Creare un piccolo libretto di responsabilità socialecon indirizzo previdenziale (allargato quindi con infor-mazioni non solo sull’Ente, ma anche sui meccanisminazionali di raccolta, etc.) da regalare all’atto dell’iscri-zione all’Ordine (o all’università con la tesseraEnpam). Non è tutto. Mi lancio in un campo che conosco, peresperienza personale, abbastanza bene. La comunica-zione in generale. Si potrebbe:1) utilizzare la sponsorizzazione per un evento miratoe specifico che attiri i giovani, ma che veicoli il mes-saggio (sport, cultura, musica, svago);2) ipotizzare un appuntamento periodico (uno ogni

due - tre anni) nel quale si invitino i giovani a parlareed ascoltare messaggi formativi e comunicativi sullaprevidenza. Creare un meeting ad hoc oppure affian-carci a qualcosa di già esistente;3) attivare seri contatti con le redazioni della Rai edelle emittenti private per cercare di introdurre inalcuni format un passaggio dedicato ai giovani edall’età post lavorativa, non come pubblicità, ma comemomento reale di vita. Oppure, ad esempio, scorrimen-to di sottotitoli durante trasmissioni o sceneggiati mira-ti (tipo E.R.) che offrano la possibilità di visitare il sitoper la registrazione e la funzione dei benefit.Sono dell’opinione, dopo aver aperto varie finestre, chefacilitando l’avvio professionale dei giovani, riducendoloro gli impegni economici gravosi e per questo anchecondizionanti professionalmente, permettendogli diinvestire nella propria professionalità con una certatranquillità economica non gravata da contingenzefinanziarie pressanti, tutti gli iscritti all’Enpam – attivi,pensionati e superstiti – si garantirebbero dal rischio dicrisi del sistema viste le attuali proiezioni di costanteaumento delle aspettative di vita e di ritardato ingressoprofessionale.Non mi stanco di ripetere che sul nostro sistema, che sibasa su una gestione finanziaria prevalentemente aripartizione, il patto tra generazioni è una priorità cheva curata, tutelata e difesa con politiche lungimiranti.Appare scontato che la priorità istituzionale del siste-ma sia quella di erogare pensioni e che la consistenza e

PARLIAMOCI

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“Carta Enpam giovani” per gli studenti di Medicina con gli stessi vantaggi

degli iscritti più un allargamento per i settori ove vi sia più necessità di risparmiare

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la redditività del Patrimonio siano a garanzia del paga-mento di queste pensioni. Vengo al concreto, il mio “sangue” genovese più chesuggerire lo impone.Va continuata la politica di investimento, sia in immo-bili sia in beni mobiliari, usando le strategie diversifica-te del rischio nel modo ritenuto più congruo: nessunaderoga “di scopo sociale” alla logica del perseguire ilmassimo profitto possibile.Ma andrebbe opportunamente studiata la possibilità ditrarre frutto anche dall’investimento nella categoria,che in questo caso va vista come una potenziale fontedi guadagno dato che per esercitare la professione inve-ste e consuma risorse.Se economicamente conveniente, parte dell’investi-mento patrimoniale, con tutte le garanzie e i paletti coni quali si tutela il rischio, potrebbe esser rivolta alle esi-genze di categoria, che diversamente altri metterebberoa frutto.Si sa che il mondo medico è un target appetito dal poloassicurativo e finanziario, perché ritenuto facoltoso esolvibile; non certo per le sue finalità sociali.Non si intravedono motivi perché l’Enpam non debbapartecipare a questo potenziale mercato, tanto più cheha la garanzia di un rapporto continuativo per tutta lavita con l’iscritto.Un progetto che preveda un investimento mobiliare(parlo di soldi non di palazzi) su componenti struttura-li e organizzative della professione medica potrebbeottenere il duplice obbiettivo di assicurare alla

Fondazione un duraturo e affidabile – se non consisten-te – introito finanziario e nello stesso tempo di sostene-re al meglio l’attività lavorativa dei contribuenti e diconseguenza i loro flussi contributivi, in previsione delprogressivo invecchiamento della popolazione e delconseguente maggior ricorso alla Sanità.Vista dalla parte dei medici potenzialmente interessatiattrae la possibilità, alle condizioni di mercato, di otte-nere da parte del proprio Ente di previdenza un soste-gno alla propria attività professionale, consistente infattori produttivi confacenti alle proprie esigenze especifiche professionali, nella consapevolezza che iricavi dell’Ente contribuiranno poi a sostenere infondo la propria aspettativa di un’adeguata pensione.Ritengo che ogni iscritto ragionevole possa essere bendisposto a far sì che il giusto margine di guadagnovada a incrementare il Patrimonio del suo Ente, in

PARLIAMOCI

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definitiva garantendolo maggiormente in proiezioneprevidenziale. A questo punto è doveroso che io mi occupi dei compi-ti previdenziali degli Ordini provinciali dei medici. Illoro ruolo è importante ed evidente per quanto riguar-da la realtà previdenziale. L’Enpam, completata la fasedella trasparenza, potrebbe promuovere una sua mag-giore protezione operativa periferica in stretta collabo-razione con gli Ordini. Ciò sarebbe utile per intercetta-re le necessità e le esigenze della nuove generazioni deiprofessionisti.Scegliere bene, spesso vuol dire scegliere in tempo; pro-muovere la consapevolezza dei bisogni e gli strumenticulturali per una valutazione autonoma delle esigenze èla condizione basilare per essere tempestivi e appropria-ti nelle scelte.In un sistema che fa della gestione finanziaria a riparti-zione dei suoi Fondi lo strumento attuativo di un pattotra generazioni successive di lavoratori – per cui chilavora mantiene chi ha lavorato – è dal mondo del lavo-ro che scaturiscono i contributi previdenziali, fonte dialimentazione del sistema.Per durare nel tempo, questo sistema deve per forzaessere equo, sostenibile e condiviso. Non avrei finito. Ci sono ancora molti problemi daaffrontare di non facile soluzione. Ho voluto, con que-sto lungo messaggio, mettervi al corrente di una situa-zione in evoluzione, certamente, ma anche minata daavidità, giochi di potere, insicurezza (politica), interessinon sempre chiari. A noi – ci avete eletto – spetta dimontare la guardia: non lasciateci soli a combattere.Insieme, lo sto ripetendo da una vita, insieme si vince.La divisa ce l’abbiamo: è quel camice bianco che indos-siamo con fierezza dal giorno della laurea, quando cisiamo conquistati con fatica e sacrifici l’onore e l’oneredi aiutare chi soffre. •

Nel nostro sistema il patto tra generazioni è una priorità che va curata, tutelata e difesa

con politiche lungimiranti

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Unanimità del CN dell’Enpam sul Bilancio di previsione 2008

Il tavolo della presidenza: (da sinistra) Maria Clemens Barberis, eletta alla segreteria del Consiglio nazionale, Alberto Volponi, direttore generale, Eolo Parodi, presidente Enpam, Mario Falconi, vice presidente vicario,

e Ugo Venanzio Gaspari, presidente del Collegio sindacale

CONSIGLIO NAZIONALE

Ècon il ricordo del-l’amico Vincenzo Pa-cilé, presidente del-

l’Ordine di Vibo Valentia,scomparso improvvisamen-te lo scorso agosto, che ilpresidente Eolo Parodi aprela seduta del Consiglio na-zionale. Un ringraziamento- ha affermato Parodi - adun uomo che ha dedicato lavita ai medici. Il presidenteha poi proseguito informan-do il Consiglio nazionale cheil ministro del Lavoro e del-la Previdenza sociale ha ap-provato il decreto intermi-nisteriale relativo ai 30 an-ni di Bilanci tecnici, dandoragione alla battaglia chel’Enpam ha ingaggiato perevitare il rischio di un ulte-

il presidente - far compren-dere ai colleghi dipendentiospedalieri che l’Enpam èanche loro e che l’Ente puòoffrire la massima tranquil-lità: certamente in misuramaggiore rispetto all’Inpdap.

I FondiLe stime riguardanti il Fon-do di previdenza generale“Quota A” sono state for-mulate secondo la fisiologi-ca evoluzione dei flussi di en-trata e di uscita. L’andamen-to delle entrate è positiva-mente correlato all’annualeindicizzazione del contribu-to e all’aumento della plateadei contribuenti incisiva sì,

riore allungamento del pe-riodo fino ai 50 anni. Dopoquesto preambolo, il presi-dente si è soffermato sul Bi-lancio di previsione assesta-to 2007: il saldo positivo traentrate ed uscite ha incre-mentato la previsione inizia-le di € 276.463.280 rag-giungendo l’importo di €908.340.100. Per quanto ri-guarda il Bilancio preventi-vo 2008 - ha proseguito ilpresidente - le previsioni perl’esercizio formulate comedi consueto con il doverosorispetto del principio dellaprudenza determinano unpresunto avanzo economi-co di € 790.387.850.Anche quest’anno - ha sotto-lineato Parodi - il dato è mag-

giore di quello risultante dal-le previsioni che erano stateformulate per l’esercizio pre-cedente (€ 631.876.820),previsioni già ampiamente su-perate in sede di preconsun-tivo o bilancio assestato e cheprobabilmente troveranno unriscontro ancor più consoli-dato a chiusura dell’esercizio. Tale evoluzione dei dati pre-visionali - ha proseguito ilpresidente - costituisce pe-raltro una costante verifica-tasi anche negli anni prece-denti e consegue alla impo-stazione adottata dall’Entein materia.

PREVIDENZAProblema ospedalieriÈ necessario - ha affermato segue a pag. 8

I presidenti degli Ordini provinciali dei medici e degli odontoiatri hanno dato il via libera al Bilancio di previsione 2008 dopo la minuziosa illustrazione dei vari capitoli fatta dal presidente Eolo Parodi, cui è seguita una serie di documentati interventi

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CONSIGLIO NAZIONALE

Bilancio di previsione 2008 - entrate

ENTRATE CONTRIBUTIVEContributi al Fondo di previdenza generale “Quota A”Contributi quota baseTrasferimenti da altri enti per ricongiunzioni “Quota A”Contributi per maternitàAltri contributiSanzioni e interessi

Contributi al Fondo della libera professione “Quota B” del Fondo generaleContributi al Fondo della libera professione “Quota B” del Fondo generale

Contributi al Fondo di previdenza medici di medicina generaleContributi Fondo genericiTrasferimenti da altri enti per ricongiunzioni Fondo generici

Contributi al Fondo di previdenza medici specialisti ambulatorialiContributi Fondo ambulatorialiTrasferimenti da altri enti per ricongiunzioni Fondo ambulatoriali

Contributi al Fondo di previdenza medici specialisti esterniContributi Fondo specialisti esterniTrasferimenti da altri enti per ricongiunzioni Fondo specialisti esterni

PROVENTI PATRIMONIALI E FINANZIARIRicavi e recuperi della gestione immobiliareFitti attiviRecupero spese gestione immobiliare

Proventi finanziariProventi finanziari

ALTRI PROVENTI E RECUPERIAltri proventi e recuperiRicavi vendita pubblicazioni, penalità, proventi e recuperi diversiContributo di solidarietà (L.144 art. 64 comma 4 del 17.5.1999)

RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIERettifiche di valore di attività finanziarieRettifiche di valore di attività finanziarie

PROVENTI STRAORDINARIProventi straordinariPlusvalenze, sopravvenienze attive, insussistenze di passività e altri proventi straordinariEntrate finanziarie straordinarie

TOTALE ENTRATEDISAVANZOTOTALI A PAREGGIO

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Stanziamenti Bilancio di Previsione 2007 Variazioni Stanziamenti perper l’esercizio 2007 assestato l’esercizio 2008

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CONSIGLIO NAZIONALE

1.692.538.000 1.746.213.000 44.610.000 1.790.823.000335.870.000 346.100.000 4.300.000 350.400.000319.000.000 324.000.000 9.000.000 333.000.000

2.350.000 7.500.000 -3.000.000 4.500.00012.300.000 12.200.000 -1.700.000 10.500.0001.020.000 1.200.000 0 1.200.0001.200.000 1.200.000 0 1.200.000

236.120.000 262.250.000 5.530.000 267.780.000236.120.000 262.250.000 5.530.000 267.780.000

853.200.000 881.820.000 10.480.000 892.300.000847.800.000 875.320.000 10.980.000 886.300.000

5.400.000 6.500.000 -500.000 6.000.000

227.250.000 233.250.000 5.000.000 238.250.000223.450.000 230.450.000 5.000.000 235.450.000

3.800.000 2.800.000 0 2.800.000

40.098.000 22.793.000 19.300.000 42.093.00039.968.000 22.718.000 19.300.000 42.018.000

130.000 75.000 0 75.000

240.054.820 302.371.020 -993.020 301.378.000133.612.000 144.600.000 -24.942.000 119.658.000110.261.000 116.400.000 -18.483.000 97.917.00023.351.000 28.200.000 -6.459.000 21.741.000

106.442.820 157.771.020 23.948.980 181.720.000106.442.820 157.771.020 23.948.980 181.720.000

12.102.000 29.445.470 -9.337.170 20.108.30012.102.000 29.445.470 -9.337.170 20.108.30012.075.000 29.421.470 -9.340.170 20.081.300

27.000 24.000 3.000 27.000

0 1.600.000 -1.600.000 00 1.600.000 -1.600.000 00 1.600.000 -1.600.000 0

2.129.000 96.777.060 -95.421.060 1.356.0002.129.000 96.777.060 -95.421.060 1.356.000

609.000 95.837.060 -95.421.060 416.0001.520.000 940.000 0 940.000

1.946.823.820 2.176.406.550 -62.741.250 2.113.665.3000 0 0 0

1.946.823.820 2.176.406.550 -62.741.250 2.113.665.300

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CONSIGLIO NAZIONALE

ma non determinante ai finidell’incremento complessi-vo, in quanto i nuovi iscrit-ti, appartenendo a fasce dietà a contribuzione ridotta,hanno un peso contributivoindividuale inferiore a quel-lo di coloro che giungono al-l’età pensionabile. Per quan-to riguarda la stima delle spe-se, si prevede per il 2008 unincremento delle uscite perpensioni pari al 7,79 percen-to rispetto al dato di precon-suntivo 2007.Per quanto concerne il Fon-do della libera professione“Quota B” si è rilevato - haproseguito Parodi - un incre-mento delle entrate per con-tributi commisurati al red-dito pari al 6,95 percento ri-spetto all’esercizio preceden-te. Si è quindi ritenuto cau-telativamente, di mettere nelBilancio di previsione 2008un importo in linea con ildato da preconsuntivo 2007.

2004 e approvati dai mini-steri vigilanti nell’anno 2006.Prudenzialmente non si è te-nuto conto degli eventualipositivi riflessi derivanti dairinnovi delle convenzioni.Per quanto riguarda il Fon-do degli specialisti esterni,il presidente ha affermatoche non è ancora possibilequantificare esattamentel’importo delle entrate deri-vanti dall’applicazione delcontributo del 2 percento sulfatturato annuo a carico del-le società professionali me-diche ed odontoiatriche ope-ranti in regime di accredita-mento con il Servizio sanita-rio nazionale, così come pre-visto dall’art. 1, comma 39,della legge 23 agosto 2004n. 243. Il contenzioso giudi-ziario instauratosi in mate-ria, infatti, dopo aver affer-mato la sostanziale legittimi-tà dell’azione della Fonda-zione, sta continuando il suocorso giudiziale proprio conla delicata fase accertativa

La previsione delle presta-zioni da erogare, pur rima-nendo in valori assoluti mol-to contenuta, subisce incre-menti percentuali significa-tivi in considerazione del fat-to che arrivano all’età pen-sionabile iscritti che posso-no vantare una sempre piùelevata anzianità contribu-tiva.Per quanto riguarda la ge-stione separata relativa alleindennità di maternità, ado-zione e aborto - ha continua-to Parodi - occorre tenereconto dei risultati finanziarirelativi agli esercizi prece-denti: valutato che al 31 di-cembre 2006 la gestione re-gistrava un avanzo di €

2.931.953, pur tenendo con-to del moderato aumentodella spesa per prestazioniregistrato nel corso dell’an-no 2007, si è ritenuto di do-ver procedere alla diminu-zione del contributo in mi-sura idonea ad assorbire neltempo il suddetto avanzo.

Per assicurare la copertural’importo del contributo daporre a carico degli iscrittiper il 2008 è stato ridetermi-nato in € 30,00 pro-capitecontro gli € 35,74 del 2007.Il presidente si è poi occupa-to del Fondo dei medici dimedicina generale e del Fon-do degli specialisti ambula-toriali: il gettito dei contri-buti ordinari potrà registra-re un ulteriore incrementodovuto al consolidamentodegli effetti positivi sulla ba-se imponibile degli ultimi ac-cordi di categoria e della gra-duale applicazione degli isti-tuti contrattuali. Nelle valu-tazioni compiute per deter-minare i dati previsionali delprossimo esercizio si è tenu-to conto, per i suddetti Fon-di così come per tutti i Fon-di gestiti, degli andamenticonsolidati dei precedentiesercizi e anche dei positivieffetti prodotti dall’applica-zione degli interventi corret-tivi deliberati dall’Ente nel

Unanimità degli Ordini provinciali

segue da pag. 5

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CONSIGLIO NAZIONALE

della quantificazione dell’im-porto contributivo dovutodalle singole società.Infine - ha concluso Parodi- voglio parlarvi del Fondo-Sanità, un Fondo che è sor-to per merito dell’Andi e, inparticolare, del dott. LuigiDaleffe, che ne è il presiden-te. Il Consiglio d’ammini-strazione è già stato nomi-nato. Vanno registrate le pri-me adesioni degli infermie-ri, dei farmacisti e la dispo-nibilità ad aderire dei pro-fessionisti dell’Adepp.Più ampie saranno le dimen-sioni della base maggiori sa-ranno i vantaggi e si potràparlare veramente di Fondodei professionisti.

PATRIMONIOLa funzione “strumentale”del patrimonio rispetto allaattività istituzionale della pre-videnza e assistenza richie-de di impostarne la gestionein un’ottica di medio-lungoperiodo: negli anni preceden-ti - ha ricordato Parodi - lapolitica degli investimentidell’Ente ha privilegiato quel-li di natura mobiliare al finedi pervenire ad una più equi-librata distribuzione delle va-rie componenti del patrimo-nio complessivo, che è statostoricamente costituito inmaniera preponderante nelsettore immobiliare. Taleequilibrio - ha affermato ilpresidente - è ormai raggiun-

me capisaldi due punti es-senziali strettamente colle-gati fra loro:• cessione dei cespiti non più

strategici ai fini istituzio-nali;

• riqualificazione degli im-mobili strategicamente uti-li all’Ente ma con poten-ziale di reddito non com-pletamente espresso.

Una prima fase del program-ma ha riguardato, come ènoto, il comparto alberghie-ro per il quale si è costituitauna società commerciale, in-teramente posseduta dall’En-te, la “Enpam Real Estate asocio unico s.r.l.”, a cui è sta-to conferito l’usufrutto degliimmobili alberghieri, con ilcompito di provvedere allaloro riqualificazione, ottimiz-zazione delle capacità ricet-tizie, valorizzazione patrimo-niale e miglioramento reddi-tuale, sulla base di articolatiprogrammi di interventi mi-gliorativi e riqualificativi ilcui costo viene sostenuto dal-la Società utilizzando appo-siti finanziamenti erogati dal-l’Ente. I finanziamenti alla EnpamReal Estate ammontano a180 milioni di euro e sonoproduttivi di interessi attiviper la Fondazione in ragio-ne del tasso fisso del 2 per-cento annuo. Tali interessi

to da un paio d’anni e per-tanto anche nel prossimoesercizio il Consiglio di am-ministrazione si propone, co-me illustrato nel piano degliinvestimenti, di allocare le ri-sorse disponibili in entram-bi gli asset patrimoniali, ri-cercando per quanto riguar-da il settore immobiliare lemigliori opportunità di mer-cato per cespiti di prestigio,di adeguata redditività e so-prattutto con un alto poten-ziale di conservazione e ri-valutazione, come ad esem-pio può riscontrarsi in im-mobili situati nei centri sto-rici e direzionali delle più im-portanti città. I nuovi inve-stimenti potranno essere ef-fettuati anche tramite l’uti-lizzo di adeguati e opportu-ni strumenti finanziari, qua-li l’acquisizione di quote difondi immobiliari, e sarannoindirizzati anche verso strut-ture finalizzate alla ricercascientifica e all’assistenza sa-nitaria e sociale in genere,nell’ottica di addivenire aduna più ampia diversificazio-ne del portafoglio immobi-liare utile ad attenuare i ri-schi connessi agli andamen-ti contingenti dei mercati diriferimento.

Patrimonio mobiliare Per quanto riguarda il set-tore mobiliare - ha afferma-to Parodi - si è tenuto con-to del positivo andamento

della gestione corrente edella consistenza dei nuoviinvestimenti che si prevededi effettuare nell’esercizio;è stata quindi formulatauna previsione incrementa-tiva dei proventi comunquecontenuta e prudente (cir-ca 181 milioni di euro ri-spetto ai 106 milioni di eu-ro previsti per il 2007 e ai157 milioni di euro dellaprevisione assestata). Spetterà al prof. Dallocchioapprofondire il tema (pub-blicato a pag. 22). La consi-stenza complessiva raggiun-ta dal portafoglio e la sua di-versificazione sono ormai ta-li da poter sopportare un leg-gero incremento di livello dirischio idoneo a determina-re un più che proporzionaleincremento della redditività.Elevare il livello di diversi-ficazione e potenziare il pro-cesso di ottimizzazione delportafoglio sono obiettivifondamentali che il Consi-glio di amministrazione sipropone di continuare aperseguire.

Patrimonio immobiliareCon riferimento al patrimo-nio immobiliare il Consigliodi amministrazione - ha sot-tolineato il presidente - haassunto diverse iniziativevolte alla graduale realizza-zione del programma plu-riennale di riassetto di tut-to il patrimonio, che ha co- segue a pag. 14

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CONSIGLIO NAZIONALE

Bilancio di previsione 2008 - spese

PRESTAZIONI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALIPrestazioni del Fondo di previdenza generale “Quota A”Pensioni e prestazioni assistenziali del Fondo di previdenza generale “Quota A”

Prestazioni del Fondo della libera professione “Quota B” del Fondo generalePensioni del Fondo della libera professione “Quota B” Fondo generaleRimborso contributi (artt. 9 e 18 Regolamento) del Fondo della libera professione Quota "B" Fondo generaleRecupero prestazioni del Fondo della libera professione Quota "B" Fondo generale

Prestazioni del Fondo di previdenza medici di medicina generalePensioni del Fondo previdenza medici di medicina generaleLiquidazioni in capitale del Fondo previdenza medici di medicina generaleTrasferimenti ad altri enti per ricongiunzioni del Fondo previdenza medici di medicina generaleAssegni di malattia del Fondo previdenza medici di medicina generaleRecupero prestazioni del Fondo previdenza medici di medicina generale

Prestazioni del Fondo di previdenza medici specialisti ambulatorialiPensioni del Fondo previdenza specialisti ambulatorialiLiquidazioni in capitale del Fondo previdenza specialisti ambulatorialiTrasferimenti ad altri enti per ricongiunzioni del Fondo previdenza specialisti ambulatorialiAssegni di malattia del Fondo previdenza specialisti ambulatorialiRecupero prestazioni del Fondo previdenza specialisti ambulatoriali

Prestazioni del Fondo di previdenza medici specialisti esterniPensioni del Fondo previdenza specialisti esterniLiquidazioni in capitale del Fondo previdenza specialisti esterniTrasferimenti ad altri enti per ricongiunzioni del Fondo previdenza specialisti esterniAssegni di malattia del Fondo previdenza specialisti esterniRecupero prestazioni del Fondo previdenza specialisti esterni

SPESE GENERALI E DI AMMINISTRAZIONEPersonale in servizioStipendi e altre competenze fisseStraordinariIndennità e rimborso spese per missioniCompetenze accessorie diverseOneri previdenziali e assistenzialiIncentivo post pensionamento L. 243/04Indennità di fine rapportoPremi di assicurazioneInterventi assistenzialiAltri oneri di personaleOneri previdenza complementareCompensi ed oneri per collaborazioni

Personale in quiescenzaIndennità integrativa specialePensioni ex FPI (L.144 art.14 comma 4 del 17.5.99)

AcquistiAcquisto materiali di consumoAcquisto vestiario e divise per commessiAcquisti diversi

*Partite non finanziarie

*

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Stanziamenti Bilancio di Previsione 2007 Variazioni Stanziamenti perper l’esercizio 2007 assestato l’esercizio 2008

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CONSIGLIO NAZIONALE

1.028.140.000 1.005.741.200 60.198.800 1.065.940.000176.450.000 175.358.200 15.101.800 190.460.000164.000.000 164.008.200 13.991.800 178.000.000

31.690.000 28.983.000 4.907.000 33.890.00031.700.000 29.003.000 4.897.000 33.900.000

20.000 20.000 0 20.000-30.000 -40.000 10.000 -30.000

622.000.000 614.000.000 23.700.000 637.700.000599.000.000 592.000.000 21.000.000 613.000.00012.000.000 12.000.000 1.000.000 13.000.0002.000.000 2.000.000 500.000 2.500.000

10.000.000 10.000.000 1.000.000 11.000.000-1.000.000 -2.000.000 200.000 -1.800.000

157.950.000 151.100.000 10.750.000 161.850.000151.000.000 146.500.000 9.500.000 156.000.000

3.000.000 2.000.000 1.000.000 3.000.0003.000.000 2.000.000 0 2.000.0001.200.000 1.000.000 200.000 1.200.000-250.000 -400.000 50.000 -350.000

40.050.000 36.300.000 5.740.000 42.040.00038.000.000 35.250.000 4.750.000 40.000.0002.000.000 1.000.000 1.000.000 2.000.000

50.000 60.000 0 60.00050.000 50.000 0 50.000

-50.000 -60.000 -10.000 -70.000

53.593.000 49.427.600 4.180.500 53.608.10031.520.500 29.989.100 2.328.900 32.318.00016.000.000 15.000.000 1.400.000 16.400.000

900.000 850.000 50.000 900.000400.000 400.000 20.000 420.000

4.450.000 4.350.000 150.000 4.500.0005.680.000 5.300.000 500.000 5.800.000

70.000 90.000 -90.000 01.780.000 1.800.000 150.000 1.950.000

145.000 145.000 10.000 155.000308.000 308.000 8.000 316.000

1.080.000 980.000 162.000 1.142.000357.500 341.000 44.000 385.000350.000 425.100 -75.100 350.000

1.400.000 1.285.000 175.000 1.460.000300.000 295.000 15.000 310.000

1.100.000 990.000 160.000 1.150.000

600.000 565.000 110.000 675.000480.000 445.000 70.000 515.00070.000 50.000 20.000 70.00050.000 70.000 20.000 90.000

Tabella spese segue a pag. 12

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CONSIGLIO NAZIONALE

Bilancio di previsione 2008 - spese (segue)

Spese per servizi e per il Centro elaborazione datiPulizia, vigilanza ed altre spese riguardanti i locali della sedeManutenzioni del fabbricato sede e dei beni strumentaliUtenze della sedePrestazioni professionaliAltre spese per servizi e per il Centro elaborazione datiOrgani amministrativi e di controllo

Spese per godimento di beni di terziCanoni, pulizia e manutenzione dei locali presi in affittoNoleggio, manutenzione e spese di esercizio degli automezzi presi in affittoAltre spese per godimento di beni di terzi

ONERI PATRIMONIALI E FINANZIARIOneri per i fabbricati da reddito e per i relativi impiantiPersonaleAcquistiSpese per serviziIndennità di fine rapporto portieri

Oneri finanziari e altre speseInteressi passiviSpese e commissioni bancarieAltre spese

IMPOSTEImposte erariali e a favore di altri Enti pubblici territorialiIres, Irap, Ici. e altri tributi locali

Imposte ritenute alla fonteImposte su interessi e proventi

Altre imposte e tasseAltre imposte e tasse

QUOTE DI AMMORTAMENTOAmmortamento fabbricatiAmmortamento fabbricati della sede e fabbricati da redditoAmmortamento beni strumentaliAmmortamento beni strumentaliAmmortamento immobilizzazioni immaterialiAmmortamento immobilizzazioni immateriali

ACCANTONAMENTI AI FONDI RISCHIAccantonamenti ai fondi rischiAccantonamenti ai fondi rischi

ONERI STRAORDINARIOneri straordinariMinusvalenze, sopravvenienze, perdite su crediti e altri oneri straordinariUscite finanziarie straordinarieTOTALE SPESEFONDO DI RISERVAFondo di riservaFondo di riserva per integrare gli stanziamenti di capitoli deficitari

TOTALE SPESEAVANZOTOTALI A PAREGGIO

*Partite non finanziarie

*

*

*

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Stanziamenti Bilancio di Previsione 2007 Variazioni Stanziamenti perper l’esercizio 2007 assestato l’esercizio 2008

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CONSIGLIO NAZIONALE

18.550.500 16.117.500 1.575.600 17.693.100800.000 802.800 59.200 862.000

1.065.000 1.290.000 -230.000 1.060.000946.000 946.000 0 946.000

2.017.000 1.315.300 -8.300 1.307.0008.620.500 7.500.400 1.015.700 8.516.1005.102.000 4.263.000 739.000 5.002.000

1.522.000 1.471.000 -9.000 1.462.0001.370.000 1.370.000 30.000 1.400.000

2.000 1.000 1.000 2.000150.000 100.000 -40.000 60.000

105.561.500 71.529.700 13.531.650 85.061.35094.068.000 60.474.800 11.293.350 71.768.1502.014.000 2.010.500 -208.850 1.801.6502.778.000 2.745.300 -303.300 2.442.000

89.124.000 55.564.000 11.837.500 67.401.500152.000 155.000 -32.000 123.000

11.493.500 11.054.900 2.238.300 13.293.200320.000 314.650 -22.650 292.000602.000 402.000 50.000 452.000

10.571.500 10.338.250 2.210.950 12.549.200

83.032.500 72.371.900 2.587.100 74.959.00055.905.000 52.853.400 -5.847.400 47.006.00055.905.000 52.853.400 -5.847.400 47.006.000

27.000.000 19.420.000 8.430.000 27.850.00027.000.000 19.420.000 8.430.000 27.850.000

127.500 98.500 4.500 103.000127.500 98.500 4.500 103.000

1.847.000 1.222.100 -76.100 1.146.000380.000 380.000 0 380.000380.000 380.000 0 380.000859.000 707.000 -94.000 613.000859.000 707.000 -94.000 613.000608.000 135.100 17.900 153.000608.000 135.100 17.900 153.000

250.000 22.000.000 -21.900.000 100.000250.000 22.000.000 -21.900.000 100.000250.000 22.000.000 -21.900.000 100.000

4.523.000 7.773.950 -4.310.950 3.463.0004.523.000 7.773.950 -4.310.950 3.463.0001.923.000 5.673.950 -4.310.950 1.363.0002.600.000 2.100.000 0 2.100.000

1.276.947.000 1.230.066.450 54.211.000 1.284.277.45038.000.000 38.000.000 1.000.000 39.000.00038.000.000 38.000.000 1.000.000 39.000.00038.000.000 38.000.000 1.000.000 39.000.000

1.314.947.000 1.268.066.450 55.211.000 1.323.277.450631.876.820 908.340.100 -117.952.250 790.387.850

1.946.823.820 2.176.406.550 -62.741.250 2.113.665.300

Tabella spese segue da pag. 11

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ratteristica del Fondo (in par-ticolare derivanti dai rappor-ti locativi in corso) mentre il79,44 percento è costituitoda rivalutazioni degli immo-bili facenti parte del patrimo-nio del Fondo.L’utile complessivo, matura-to dalla data di inizio attivi-tà del Fondo (2.3.07) alla da-ta dell’ultimo rendiconto(30.6.07) ammonta ad €21.856.615, di cui €

4.493.615 si riferiscono allagestione corrente.Si sono avviate attività fina-lizzate all’ampliamento delpatrimonio del Fondo, pre-vedendo l’acquisizione di al-tri cinque prestigiosi immo-bili: quattro siti in S. Dona-to Milanese (piazza Boldri-ni 1, via S. Salvo 1, via Ma-ritano 26, piazza Vanoni 1);ed uno a Roma, in piazzaledell’Industria 24/26. Come noto la Fondazione haacquistato la nuova presti-giosa sede da realizzarsi aRoma in piazza Vittorio. Ta-le operazione consentirà diriunire tutte le funzioni tec-niche ed amministrative del-la Fondazione in un unico

ra di tipo competitivo fina-lizzata ad ottenere il valoredi cessione più elevato pos-sibile.Il prof. Parodi si è poi dedi-cato alla sottoscrizione, de-liberata dal Consiglio di am-ministrazione lo scorso giu-gno, con la società AlimedeLuxembourg S.a.r.l. delgruppo Pirelli e con Pirelli& C. Real Estate Opportu-nities S.G.R. S.p.A., societàche gestisce un Fondo co-mune di investimento immo-biliare di tipo chiuso, di uncontratto preliminare di ces-sione di quote future che pre-vede il trasferimento dellaproprietà del pacchetto diimmobili ad uso commercia-le al predetto Fondo per unimporto complessivo pari ad€ 305.163.000, importoconsiderato dall’advisor ilmassimo obiettivo raggiun-gibile, in considerazione del-l’attuale situazione del mer-cato immobiliare e delle ca-ratteristiche del portafogliooggetto della procedura.La Fondazione apporterà gliimmobili al costituendo Fon-do e contestualmente il Fon-

do stesso si accollerà l’inde-bitamento finanziario, libe-rando la Fondazione stessada ogni obbligo collegato.Per gli immobili commercia-li la plusvalenza rispetto aivalori di bilancio è indicatanel preconsuntivo 2007 in58 milioni di euro.Per quanto riguarda i nuoviinvestimenti immobiliari - hacontinuato Parodi - l’Ente haacquistato nel 2007 la tota-lità delle quote del FondoImmobiliare chiuso ad ap-porto denominato “Ippocra-te”, proprietario di tre pre-stigiosi complessi immobi-liari ubicati rispettivamentein Roma, piazzale Mattei 1e piazza Kennedy 20 ed inMilano, via Filzi 25/A, il tut-to al prezzo di 362 milionidi euro.Si nota sin d’ora che il valoredella quota al 30.6.2007 cor-risponde ad € 530.188,697 epresenta un incremento del6,04 percento rispetto al va-lore iniziale della stessa (€500.000).Di tale incremento il 20,56percento è costituito da uti-li originati dalla gestione ca-

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Unanimità degli Ordini provinciali

CONSIGLIO NAZIONALE

segue da pag. 9

devono essere corrispostidalla società mutuataria a ca-denza annuale, alla fine diciascun esercizio, mentre l’in-tero capitale dovrà essere re-stituito alla scadenza del fi-nanziamento, che coincidecon quella dell’usufrutto, fis-sata alla fine del 2015.Con riferimento al patrimo-nio immobiliare da reddito,nel corso del 2007, l’Enpamha predisposto la vendita diimmobili a destinazione siacommerciale/uffici sia abita-tiva: per la vendita sono sta-ti stipulati due diversi con-tratti di incarico, uno per gliimmobili residenziali e l’al-tro per quelli commerciali,affidati alla società ColliersElitrade, già utilizzata per lospin off portato a termine nelcorso del 2005.Per il portafoglio commer-ciale l’advisor ha procedutonel corso del 2007 con unaseconda operazione di spinoff, con caratteristiche e se-condo procedure già segui-te per quello precedente; èstata adottata una procedu-

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stabile. I lavori procedonoma sono condizionati da al-cuni ritrovamenti archeolo-gici in seguito ai quali si do-vrà procedere a scavo con-trollato, secondo le indica-zioni e le prescrizioni dellaSoprintendenza archeologi-ca. L’Alta sorveglianza - haspiegato il presidente - staprocedendo ad una valuta-zione degli impatti tempora-li generati dai suddetti ritro-vamenti. Nei prossimi mesi- ha proseguito Parodi - unaltro problema si affacceràall’orizzonte: gli affitti dellecase dell’Enpam. Il necessa-rio adeguamento dei canoniavrà un rilevante impatto.

COMUNICAZIONEVoglio ricordare a tutti gliiscritti - ha detto Parodi -che, come ho scritto nel fon-do pubblicato nell’ultimonumero del Giornale delloscorso anno, risponderò atutte le lettere che mi saran-no inviate con “riservatapersonale”. Per quanto ri-guarda il Centro di acco-glienza telefonica, a lugliosono arrivate 26mila chia-mate. La cifra chiarisce qua-li siano le difficoltà che si af-frontano nel ricevere e ri-spondere ad un così alto nu-mero di telefonate.

Tra i progetti che coinvol-gono organismi esterni allaFondazione, il presidente haindicato quello di trasmis-sione telematica dei datianagrafici degli iscritti, chesi prevede di completare en-tro il 2008 e che include uncontributo una tantum daerogare agli Ordini dei me-dici e degli odontoiatri perconcorrere a sostenere glioneri relativi alla trasmissio-ne dei dati all’Ente. Obiettivo anche del 2008è attivare sempre più ser-vizi a favore degli iscritticome l’invio dell’estrattoconto riepilogativo deicontributi versati, indica-ti e distinti per ciascunFondo di appartenenza.Per quanto riguarda lo svi-luppo delle procedure perl’implementazione delnuovo software dedicatoalla gestione amministra-tiva e contabile del patri-monio immobiliare com-patibile con il programmadi contabilità generale, giàin uso presso il Serviziocontabilità e bilancio, itempi previsti e concorda-ti dovrebbero consentire -ha concluso il presidenteParodi - l’uso esclusivo delnuovo software a partiredall’1.1.2009.

Nonostante l’impegno di-mostrato e la qualità eleva-ta del servizio reso, il datoevidenzia che per la gestio-ne di flussi di tale portata sirende necessario prevederel’utilizzo di ulteriori e piùadeguati strumenti informa-tici nonché l’implementa-zione dell’attuale dotazioneorganica.Il presidente si è poi soffer-mato su “Il Giornale dellaPrevidenza dei Medici e de-gli Odontoiatri”, rinnovatocon caratteristiche di miglio-re qualità e variazione del-la veste tipografica, valideanche per l’esercizio 2008con l’obiettivo di soddisfa-re l’interesse degli oltre431mila lettori a numero.Per il 2008 si prevede l’atti-vazione di video conferenze,finalizzate a facilitare l’inte-razione tra la Fondazione evari utenti dislocati sul terri-torio nazionale, come gli Or-dini provinciali: questo siste-ma - ha spiegato il presiden-te - offre la possibilità di or-ganizzare incontri o riunioni“virtuali”, impostati su speci-fici argomenti di interesse de-gli interlocutori coinvolti. Vogliamo organizzare - hacontinuato il presidente - an-che convegni regionali di ini-ziativa Enpam, da tenersi nei

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CONSIGLIO NAZIONALE

capoluoghi, per poter discu-tere e proporre soluzioni.Per quanto riguarda il sitoweb della Fondazione si ri-correrà ad ulteriori strumen-ti che permetteranno agliiscritti di usufruire di impor-tanti servizi. La ristruttura-zione del portale, già inizia-ta nel 2007, riguarda sial’aspetto formale-grafico, conun restyling delle varie sezio-ni in ragione delle nuove fun-zionalità che saranno attiva-te, sia l’aspetto prettamentecontenutistico, che si preve-de di ottimizzare e raziona-lizzare grazie al feedbackcontinuo delle esigenze e al-le proposte che gli iscritti viavia comunicano.

ORGANIZZAZIONE Nel corso del 2008 saran-no implementate le attivitàriguardanti il progetto di ge-stione documentale, finaliz-zato a ridurre i volumi car-tacei che sono utilizzati ne-gli uffici e a migliorare la ri-cerca dei documenti digita-lizzati, e si estenderà la po-sta elettronica certificata atutti gli uffici dell’Ente, perassicurare uno scambio te-lematico sicuro anche conorganismi esterni, quali Or-dini, Fnomceo ed altre isti-tuzioni abilitate.

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CONSIGLIO NAZIONALE

Piano degli investimenti 2008

RISORSE PER INVESTIMENTI PATRIMONIALIVendita di fabbricatiVendita di terreniScadenza o vendita di titoliCessione di partecipazioniRiscossioni di mutui e prestiti attiviRiscossioni di depositi vincolatiAvanzo economico dell’esercizio precedente (preconsuntivo)Quote di ammortamento ultimo bilancio approvatoRisorse non spese in precedenti esercizi su contratti in corsoRisorse non investite in precedenti eserciziTOTALE RISORSEACQUISIZIONI PER ESIGENZE GESTIONALIAcquisto di immobilizzazioni tecnicheCosti per immobilizzazioni immaterialiTOTALE ACQUISIZIONI PER ESIGENZE GESTIONALITOTALE RISORSE INVESTIMENTI PATRIMONIALI

USCITE PER INVESTIMENTI PATRIMONIALISpese per acquisto o costruzione di immobili e per migliorieAcquisto di titoliAcquisto di partecipazioni in società ed entiAcquisto di partecipazioni in società immobiliariConcessione di mutui e prestitiTOTALE USCITE PER INVESTIMENTI PATRIMONIALI

A questo punto il prof. Parodi ha dato la parola al presidente del Collegio sindacale.

Il Collegio Sindacale ha esaminatole Variazioni di assestamento delBilancio di previsione 2007, che si

riassumono in maggiori entrate per €229.582.730 e minori uscite per €46.880.550. In virtù del saldo positi-vo che scaturisce da queste variazioniil presunto avanzo economico del 2007si incrementa, rispetto alla previsioneiniziale, di € 276.463.280, raggiun-gendo l’importo di € 908.340.100. Le previsioni indicate in entrata e inuscita risultano attendibili e conformiai principi di certezza e di prudenza. Tra le principali variazioni delle entra-te, rispetto alle previsioni iniziali, sievidenziano quella della riscossione deicontributi previdenziali (+ 53 milioni),dei proventi patrimoniali e finanziari(+ 62 milioni) e dei proventi straordi-nari (+ 94 milioni), da ritenersi con-

ti. Sul fronte della spesa previdenzia-le, le previsioni formulate confermanoun fisiologico aumento delle uscite do-vuto sia alle nuove entrate in quiescen-

grue alla luce dei fatti gestionali già av-venuti nel corso dell’esercizio. Tra le maggiori spese, infine, si segna-la l’iscrizione di un congruo accanto-namento di € 21.750.000 al Fondo ri-schi.Passando al Bilancio di previsione2008, il Collegio ha verificato che ilPreventivo economico è stato predi-sposto nel rispetto dei generali princi-pi di prudenza, chiarezza e razionalitàe sulla base di idonee valutazioni dicompetenza economica. Sono stati ana-lizzati gli stanziamenti delle entratecontributive e delle prestazioni previ-denziali e si è verificato che sono sta-te calcolate tenendo conto dei dati pre-consuntivi 2007, degli effetti dell’indi-cizzazione dei contributi e delle pre-stazioni nonché del trend storico-de-mografico degli iscritti e dei pensiona-

UGO VENANZIO GASPARI - Presidente Collegio sindacale

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CONSIGLIO NAZIONALE

Stanziamenti Differenza stanziamento Stanziamenti perper l’esercizio 2007 l’esercizio 2008

540.815.000 -202.124.279 338.690.7214.000.000 -4.000.000 0

55.319.000 -41.187.600 14.131.4002.000.000 3.000.000 5.000.0003.716.000 700.000 4.416.000

36.200.000 -36.200.000 0660.209.416 248.130.684 908.340.100

1.375.590 -23.988 1.351.6024.984.559 -4.636.418 348.141

102.415.435 19.441.601 121.857.0361.411.035.000 -16.900.000 1.394.135.000

1.150.000 -180.000 970.0001.200.000 -650.000 550.0002.350.000 -830.000 1.520.000

1.408.685.000 -16.070.000 1.392.615.000

509.140.000 -214.000.000 295.140.000440.545.000 209.930.000 650.475.00040.000.000 -10.000.000 30.000.000

362.000.000 43.000.000 405.000.00057.000.000 -45.000.000 12.000.000

1.408.685.000 -16.070.000 1.392.615.000

za sia ai meccanismi di indicizzazionedelle prestazioni. La previsione di incremento, rispettoall’assestamento 2007, dei proventidella gestione mobiliare è da attribui-re a due fattori: l’incremento degli in-vestimenti mobiliari da effettuarsi nelcorso del 2008 e la percezione dei di-videndi distribuibili delle partecipa-zioni ed in particolare i proventi deri-vanti dalla gestione del Fondo immo-biliare “Ippocrate” del quale la Fon-dazione detiene la totalità delle quo-te. Il Collegio ritiene che dette previ-sioni siano state prudenzialmente con-tenute e, tenuto conto del peso rag-giunto nell’ambito dell’asset alloca-tion strategica dell’Ente, raccomandadi proseguire nel puntuale e rigorosomonitoraggio.In merito alla gestione del patrimonioimmobiliare il Collegio osserva che: • sul lato dei proventi, viene corretta-

mente prevista una contrazione, instretta connessione alle dismissionilegate alla seconda operazione di

• la corrispondenza, degli investimen-ti ipotizzati, con gli obiettivi genera-li di allocazione delle risorse;

• un andamento sostanzialmente ana-logo a quello dell’esercizio in corso.

In conclusione il Bilancio di previsio-ne 2008 evidenza un avanzo economi-co presunto di € 790.387.850, già alnetto del prudenziale accantonamen-to al fondo di riserva, e quantifica incirca 724 milioni di euro il risultatodella gestione previdenziale.In virtù di quanto esposto, così comemeglio dettagliato nella relazione chevi è stata consegnata, il Collegio Sin-dacale esprime parere favorevole ai fi-ni dell’approvazione dell’assestamen-to del Bilancio 2007, del Bilancio diprevisione 2008 e della Relazione de-gli amministratori il cui contenuto ègiudicato esaustivo.Il Collegio sindacale presieduto daldott. Gaspari è composto dai sindacieffettivi Vittorio Cerracchio, FrancescoVinci, Francesco Noce e Caterina Piz-zutelli.

spin-off immobiliare già avviata nelcorso del 2007;

• sul lato della spesa per interventi ma-nutentivi, la previsione di € 26.500.000è congrua e comprende anche gli in-terventi già programmati nel 2007 manon ancora eseguiti a causa dei rallen-tamenti delle procedure introdotte conl’applicazione del D.Lgs. 163/2006.

Sul lato delle spese si prende atto chel’incremento delle spese generali di am-ministrazione scaturisce principalmen-te dagli aumenti retributivi e dai pas-saggi di livello per anzianità connessial rinnovo biennale della parte econo-mica del contratto di categoria del per-sonale in servizio. Per ciò che riguarda il Piano degli in-vestimenti, che ammonta ad euro 1 mi-liardo e 392mila circa, il Collegio con-stata:• la ragionevole certezza e prudenzia-

lità nella quantificazione delle risor-se che si renderanno disponibili pergli investimenti mobiliari ed immo-biliari;

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CONSIGLIO NAZIONALE

Sintesi dell’intervento del dottor MARIO FALCONI - Vice presidente vicario Enpam

Voglio partire dall’orgoglio me-dico agganciandomi, come na-turale, a quanto detto dal pre-

sidente. Mi si potrebbe obiettare: “Checosa c’entra questo argomento con lagestione dell’Ente di previdenza?”.C’entra eccome. Infatti, il nostro Enteprevidenziale è forte nella misura in cuilo sono i medici e i loro Ordini che del-l’Ente sono gli azionisti. Se accettiamo questo, che io conside-ro un importante punto di partenza perarrivare a decisioni concrete, allora do-vremmo tutti trovarci d’accordo sulfatto che la politica, oggi così pressan-te, anche nei nostri riguardi, dovrebbefare un deciso passo indietro eliminan-do la perversa invadenza nella gestio-ne della sanità. Perciò chiedo, sicurodi trovare una quasi unanimità, Ordi-ni provinciali più forti. Troppi sono inostri colleghi “infangati” perché in-dagati per colpe non commesse. L’as-soluzione, purtroppo dopo il linciag-gio dei media, non restituisce loro laserenità auspicata aumentando l’imba-razzo ordinistico. Vedo l’invadenza della politica anchein alcuni tentativi di prevaricarci usan-do categorie professionali non medichein maniera del tutto inappropriata. Atal proposito, infatti, mi auguro che siinterrompa l’abitudine crescente di fardirigere Unità Operative Complesse eDipartimenti da non medici, con i me-dici quali sottoposti. Certamente, anche noi abbiamo delleresponsabilità e doveri deontologici daassolvere nella migliore maniera possi-bile. Primi tra tutti l’obbligo di miglio-rare i rapporti con i cittadini che do-vrebbero essere, in definitiva, i nostriunici alleati. La nostra difesa, non di-mentichiamolo mai, è il legame onesto,sincero e consapevole con i pazienti. Ho affrontato tutti questi temi nel cor-so di una grande manifestazione che siè svolta a Roma, presso il teatro Capra-nica, dove sono intervenuti circa mil-

per alcuni Fondi, e sarà forse necessa-rio ridurre la redditività finale degli eu-ro investiti in Enpam. Faremo comun-que in modo che un euro investito nelnostro Ente dia una redditività finalein ogni caso superiore a quella di qua-lunque altro Fondo di previdenza. Tanti, purtroppo, sono le incompren-sioni ed i qualunquismi quando si par-la di questi argomenti, determinati spes-so dalla carenza di una vera cultura pre-videnziale, soprattutto da parte dei gio-vani, di cui dovremmo farci carico. Inparticolare sui giovani dovremo scom-mettere aiutandoli a diventare “coscien-temente” i nostri migliori azionisti.Troppi sono ancora coloro che hannodel nostro Ente di previdenza un’im-magine lontana dalla realtà, probabil-mente retaggio di un passato remotonon sempre glorioso. Abbandoniamo il pessimismo e trovia-mo la verità anche attraverso una mo-derna e costruttiva comunicazione fat-ta, però, da chi conosce seriamente iproblemi della previdenza. Al di fuoridei personalismi. Questo è il mio messaggio per tutti voi,sicuro di interpretare anche il presiden-te Parodi. Auguri.

leduecento medici e odontoiatri chehanno accolto con entusiasmo il mioappello e soprattutto hanno rispostosinceramente alla domanda: “Nella pro-fessione ti comporti tutelando più testesso o il malato?”. Oltre il 40% ha ri-sposto che è “costretto” ad occuparsiprevalentemente di se stesso, pratican-do una medicina difensiva che nulla haa che vedere con la nostra mission edil nostro Codice deontologico. La situazione è eufemistico definirlapreoccupante ed è tale da pregiudica-re anche l’avvenire dell’Enpam nono-stante gli ottimi risultati conseguiti, ri-sultati che voi applaudite. Oggi abbiamo discusso di bilancio, Eo-lo Parodi lo ha spiegato in tutte le suepieghe: è chiaro che per perseguire co-stantemente il miglioramento occorro-no scelte chiare e decise, tenendo benpresente in quale contesto ci si muove.L’Enpam è stato risanato e bene: però,come dicevo, non possiamo, non dob-biamo mostrarci tranquilli. I motivi ditensione sono la debolezza strutturaledel Paese e, scusate se ci ritorno ma ilmio è un vero e proprio allarme, la po-litica che cerca di invadere, destabiliz-zandolo, anche il campo della previden-za privatizzata, invece di cercare di ri-sollevare quella pubblica in crisi peren-ne. Si pensi alla stabilità di bilancio pas-sata da quindici a trenta anni: alcunipolitici “esperti” hanno addirittura pen-sato di elevare il termine a cinquantaanni. Iniziativa che, pur se da noi ste-rilizzata, porterebbe ad una crisi di ge-stione irreversibile. Altro elemento di destabilizzazione èrappresentato dall’allungamento dellavita media. A tutti piace vivere più alungo, ma noi come amministratori ab-biamo l’obbligo di dover garantire pen-sioni dignitose, proprio come abbiamofatto sino ad oggi. Purtroppo, in tale scenario non baste-ranno nemmeno gli indispensabili au-menti di contribuzione, in particolare

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CONSIGLIO NAZIONALE

Il compito istituzionale dell’Enpam è quello di metterea reddito i contributi obbligatori e volontari riscossi da-gli iscritti, per poi erogare, una volta che questi abbia-

no maturato i requisiti previsti, le prestazioni previden-ziali e assistenziali dei cinque Fondi gestiti. Tutto ricompresso nella logica della solidarietà tra gene-razioni, per cui chi lavora paga con la sua contribuzionela pensione a chi ha cessato di lavorare, di fatto trasferen-dogli un reddito, maturando così il diritto allo stesso trat-tamento, quando cesserà il lavoro. Come in una catenafatta da tanti anelli - le generazioni successive - con un pa-trimonio a garanzia che questi anelli reggano nel tempo. Dobbiamo tener debito conto degli interessi che collega-no gli anelli di questa catena e li possiamo classificare sutre direttrici tipologiche. La prima direttrice è quella del-l’interesse individuale di un medico ad avere prestazionisostanzialmente equivalenti ai contributi versati. Lo stru-mento tecnico che attesta questa corrispettività è la sche-da individuale che ognuno di noi ha aperta in Previdenza.D’altro canto ogni sistema previdenziale deve avere unequilibrio di bilancio tra quanto riscosso dalla platea deicontribuenti, quanto ottenuto dagli investimenti e quan-to speso tra prestazioni e costi di gestione: è la dimensio-ne collettiva dell’interesse, quella della quale oggi in que-sto Consiglio nazionale stiamo valutando una parte, conil Bilancio preventivo, ma che poi si sostanzia ex post, conil Bilancio consuntivo. Ma queste due visioni, individua-le e collettiva, sono limitate se non vengono proiettatetemporalmente nella considerazione di tutti gli anelli diquesta catena: attivi, pensionati e futuri.È la dimensione intergenerazionale, sulla quale poggial’equilibrio della nostra Fondazione, e per questo lo stru-mento di valutazione è il Bilancio tecnico attuariale: laproiezione di tenuta nel tempo del sistema.“STD” è l’acronimo usato dal nostro presidente: S comesingolo, T come tutti, D come domani. Però non tutto èriconducibile ad un “do ut des”, è anche una questione disolidarietà e dobbiamo dirlo con orgoglio che noi la soli-darietà la pratichiamo. Ogni medico iscritto all’Ordine,anche con zero contribuzione, in caso di eventi devastan-ti, per i quali non possa più lavorare, ha diritto a una pen-sione, da subito, di più di 13.000 euro annui rivalutati. Siamo l’unica categoria che lo fa: comunichiamolo effica-cemente che noi stiamo praticando la solidarietà. Per far questo abbiamo però bisogno di obbligare tutti astare nel sistema. Ma ci sono delle buone ragioni per que-sto obbligo: la prima - appunto - è quella della solidarie-tà praticata, l'altra è anche il fatto che ogni contributo ver-sato dà una buona redditività assolutamente proporzio-nale a quanto si versa.

E poi è tutto cumulabile, cosache non avviene nelle altre ge-stioni. L’Enpam ha delle caratteristi-che che non ha nessuno: asse-gna già al momento dell’incas-so del contributo quella chesarà la redditività del contri-buto stesso. Ovviamente que-sta redditività viene definitasulla base dei dati più attualidi aspettativa di vita a dispo-sizione.E non solo! C’è un secondo

grosso vantaggio che l’Enpam dà: il meccanismo del pro-rata, per cui qualsiasi intervento riduttivo sia necessariofare, questo vale da quel momento in poi senza effetti re-troattivi.Si tenga presente che in qualsiasi altro sistema, compresi- appunto - quelli che adottano il contributivo, la Cassaprevidenziale vi dirà quando prenderete solo al momen-to dell’uscita dal sistema, mai prima come in Enpam, eogni intervento di modifica potrà anche interessare i pe-riodi precedenti.Cerchiamo di tenerceli cari questi vantaggi. È ovvio chenel momento che incassi un contributo e gli assegni unaredditività che vuoi mantenere, ti fai carico di un obbligoche diventa un debito previdenziale. Ogni contributo in-cassato è un debito contratto. Quindi stiamo attenti a di-re: “Basta aumentare i contributi”. No. Aumentiamo il de-bito se non siamo attenti e rigorosi a che il contributo in-cassato - con quello che presumiamo renderà investendo-lo bene - compensi per intero la pensione, per tutto il tem-po che questa verrà erogata. Ci deve essere di fatto una corrispettività assoluta fra icontributi versati dagli attivi e le prestazioni, le pensionie l’assistenza - godute dai pensionati. Quindi tecnicamente dobbiamo trovare l’equivalenza tral’aliquota percentuale di contribuzione a cui assogget-tiamo il nostro reddito e quello che è il rendimento cheassegniamo ad ogni contributo al suo incasso. Le presta-zioni sono calcolate su tutti i contributi scaturenti dairedditi prodotti dal lavoratore, in maniera totalmenteproporzionale. Dove stanno quindi i problemi? Uno è ilproblema fisiologico della longevità crescente, l’altroquello della politica.Il fattore longevità: ogni anno che passa aumenta di tremesi l’aspettativa di vita, quindi quando noi assegniamoal contributo la sua redditività dobbiamo avere tabelle piùche aggiornate, perché aumentando l’aspettativa di vitaaumenta per noi il debito previdenziale. Il fattore longevità determina uno squilibrio per la tenuta

ALBERTO OLIVETI - Consigliere Enpam

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CONSIGLIO NAZIONALE

collettiva se poi si vivrà più a lungo di quanto previstostatisticamente al momento dell’assegnazione della red-ditività. Di fatto noi, quando siamo chiamati a determinare l’en-tità delle pensioni dobbiamo stimare, da un lato, quantoquesti contributi renderanno per tutto il tempo che do-vranno rendere e, dall’altro, dobbiamo stimare qual èl’aspettativa di vita del pensionato, cioè per quanto tem-po dobbiamo pagare pensioni, per lui e per i suoi aventidiritto. Non è un problema da poco.In ogni caso nonostante assegniamo la redditività all’incas-so del contributo, nonostante l’elemento di garanzia del pro-rata, in tema di convenienza ogni euro versato in Enpamrende oggi molto più di quelli versati nelle altre Casse. Un contribuente al Fondo generale “Quota A”, con gli at-tuali rendimenti in 8 anni riprende quello che ha versato.Un contribuente al Fondo generale “Quota B” ci mette 7anni, un medico di Medicina generale ci mette 10 anni. Ma se l’aspettativa di vita è più lunga, e oggi lo è sensibil-mente, dove troviamo i soldi per pagare? Dal nostro pa-trimonio, accumulato a garanzia delle pensioni. Il Bilancio preventivo di quest’anno è ottimo.Su 790 milioni di euro di attivo, 723 sono riferibili al sal-do previdenziale fra le entrate contributive e le prestazio-ni, ma dobbiamo tenere sempre presente anche la dimen-sione temporale intergenerazionale che è alla base dei cal-coli attuariali: l’equilibrio nel tempo del sistema lo si per-segue commisurando al patrimonio le prestazioni da pa-gare e, in base a ciò, va definita la contribuzione. Quali sono gli interventi possibili per mantenere la nostraFondazione in equilibrio nel tempo?Sono cinque: 1) aumentare la redditività del patrimonio,2) ridurre la sua tassazione, dato che ci tassano come fos-se un investimento speculativo e non a garanzia di un di-ritto costituzionale, 3) aumentare la contribuzione, anchese non basta - come ho detto prima - aumentarla se nonsi controlla l’assegnazione della corrispondente aliquotadi redditività, quindi 4) la riduzione delle prestazioni, chenon è soltanto tagliare le pensioni (abbiamo il pro-rata,che ne limita gli effetti), ma anche ridurre le aliquote di

redditività che assegniamo al contributo all’incasso. Infi-ne 5) aumentare obbligatoriamente l’età pensionabile. Sa-rebbe questo l’aspetto più spiacevole. Il nostro Patrimonio è posto a garanzia del pagamento del-le pensioni. È una riserva tecnica, che compensa e garan-tisce la solvibilità nel tempo, a fronte di squilibri demo-grafici tra le varie classi successive oppure fattori econo-mico-lavorativi avversi, ma se noi sapremo assoggettare acontribuzione individuale il crescente “consumo” di sani-tà, da questo versante staremo tranquilli. Da qui l’impor-tanza però di assoggettare a contribuzione le società di ca-pitale, che invece aggirano la contribuzione individuale.Una particolare attenzione anche alla sottrazione contri-butiva che ci può venire dal crescente incremento di ope-ratori professionali sanitari o sociali.Ogni pensione infatti, ogni mese, viene pagata per quotaparte con il flusso corrente dei contributi incassati e perquota parte con i proventi del patrimonio. È ovvio che maggiore è la componente patrimoniale piùsiamo tranquilli sulle fluttuazioni dei flussi contributivi.Ma se si tassa incostituzionalmente - non ho problemi asostenerlo - il Patrimonio, ci vorranno più contributi perpagare pensioni che oltretutto sappiamo che stanno au-mentando per la crescente longevità. Quindi non possiamo restare indifferenti su questa tassa-zione.Dato che il lavoro è un diritto costituzionale e l’art. 38 del-la Costituzione in sostanza afferma che: 1) i lavoratori“hanno diritto a…”; 2) gli inabili al lavoro “hanno dirittoa…”; 3) ci sono degli Enti predisposti dallo Stato per fa-re questo (l’Enpam). Questi Enti vengono di fatto priva-tizzati nei mezzi da utilizzare per raggiungere la finalitàpubblica costituzionale e lo Stato deve farsi garante di ta-le rispetto e non deve entrare nei mezzi, come invece fa. Del resto, il nostro Ente privatizzato non gode della tute-la del ricorso alla fiscalità generale in caso di dissesto, equindi almeno per reciprocità, non dovrebbe contribuireal fisco.In Italia invece vige il sistema ETT di tassazione degli En-ti previdenziali: E - come esenzione nella fase dei contri-

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buti, tanto è vero che i contributi a finalità previdenzialesono totalmente deducibili dal reddito, non ci paghiamotasse; T - come tassazione sul patrimonio sulla messa areddito quindi dei contributi incassati, tassazione fra l’al-tro più pesante di quella del capitale speculativo nel cam-po immobiliare privato, dato che l’Iva per noi è un costo;T - come tassazione del singolo pensionato, che paga letasse con le normali aliquote progressive.Questo sistema ETT è applicato solo in tre Paesi, in Eu-ropa: Italia, Svezia e Danimarca. Ma Svezia e Danimarcahanno una rete sociale diversa dalla nostra. Tutte le altreNazioni d’Europa sono invece esentate dalla tassazionesul patrimonio. È ora che facciamo una bella battaglia su questo, perchépesa veramente tanto in termini di equilibrio prospetticodel sistema. E invece arriva la Finanziaria 2007 che a maggior garan-zia dei futuri stabilisce di portare ad almeno 30 anni l’oriz-zonte temporale di equilibrio, dagli originali 15 anni pre-visti dalla privatizzazione del 94 sui quali abbiamo rego-lato e calibrato il sistema.Ciò significa che, mentre stai giocando a carte una parti-ta ti cambiano le regole del gioco.Il successivo Decreto interministeriale applicativo addi-rittura prova ad estendere a 50 anni “l’almeno 30 anni”,previsto dalla Finanziaria. Adesso pare che questo sia abortito, grazie alla nostra de-cisione. Però il Decreto non considera le specificità demografichedella nostra platea, né quelle gestionali, né quelle econo-mico finanziarie, usa i parametri di riferimento del siste-ma pubblico, che - come ben sapete - gode di una saluteinvidiabile: almeno 5 minuti dalla cessazione della levadella fiscalità generale! Per avere bilanci tecnici attuariali veritieri per noi è indi-spensabile computare il tasso di redditività del patrimo-nio sul dato reale dell’ultimo quinquennio, dato che, co-me ho detto prima: patrimonio – prestazioni = contribu-zione di equilibrio nel tempo.Invece ci obbligano a non superare il parametro del debi-to pubblico del 3 percento: nonostante abbiamo una red-ditività del 5-6 percento, non possiamo usarla. E quindi,tenendo basso per legge il patrimonio, dobbiamo aumen-tare i contributi! Per poi vederceli sottrarre da una tassa-zione iniqua nella loro fase di messa a reddito.Io la chiamo l’ingerenza indebita della politica. In nome della sostenibilità il patrimonio ci viene tassato

come quello di un’impresa speculativa e quindi non vie-ne considerato quello che è, una capitalizzazione a garan-zia del diritto costituzionale alla previdenza, indisponibi-le per logiche redistributive, perché finalizzato a una so-lidarietà intercategoriale.Se non si gode di trasferimenti di risorse pubbliche, nonsi deve contribuire al bilancio dello Stato. Quindi l’obbligo di iscrizione e di contribuzione è l’ele-mento fondante di un sistema solidale praticato, che de-ve garantire a tutti la pensione massima sostenibile, nel ri-spetto della corrispettività tra contributi e prestazioni, manella convenienza di tutti gli anelli della catena, quindi an-che dei futuri a parteciparvi. Abbiamo bisogno che i futuri siano resi - passatemi ovvia-mente la provocazione - ricchi il prima possibile, per po-terci pagare le pensioni, tenendo presente che noi abbia-mo il rispetto dei diritti acquisiti e del pro-rata come nes-sun’altra forma di previdenza ha.La previdenza privata, di cui si parla tanto come model-lo di riferimento, definisce le prestazioni alla cassa, cioèin uscita, il pro-rata non è previsto, il gestore ci guadagna,ovviamente, e quindi quello che guadagna te lo toglie, an-che se poi gode di una tassazione agevolata. I Fondi pensione nella fase di capitalizzazione dei contri-buti (la prima T), hanno una tassazione all’11 percento esono il secondo pilastro, gerarchicamente subordinato alprimo. Noi perché dobbiamo avere una tassazione totale da red-dito speculativo? Almeno esser trattati come il secondopilastro!Il pensionato del Fondo pensione, dopo 35 anni di versa-menti, ha una tassazione personale del 9 percento. Il pen-sionato Enpam ha le normali aliquote dei lavoratori, finoall’aliquota marginale del 43 percento, più l’addizionaleregionale e quella comunale. Arriviamo in certe Regionial 47 e mezzo o 48 percento!Importante è diffondere la cultura della integrazione tem-pestiva: abbiamo l’istituto del riscatto di laurea e di alli-neamento, che è un modo volontario e - ribadisco - total-mente deducibile dall’imponibile fiscale, per aumentarsila pensione per tempo. Da quest’anno c’è anche il FondoSanità annunciato e spie-gato dal presidente. Concludo dicendo: l’Enpam terrà bene nel tempo e pa-gheremo le pensioni. Sono sicuro di questo, però dobbia-mo continuare ad agire con lungimiranza, con prudenzae con rigore.

Al termine dell’intervento del dott. Alberto Oliveti, Eolo Parodi ha reso noto che il consigliereMaurizio Dallocchio ha fatto pervenire il testo, distribuito ai presidenti o loro delegati, che diseguito pubblichiamo.

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A questo punto il prof. Parodi ha dato la parola ai rappresentanti degli Ordini provinciali deimedici e degli odontoiatri.

sivo molto contenuto, garan-tito da una diversificazionesempre più estesa; 3) la ga-ranzia di un processo di al-locazione trasparente; 4) ilcontrollo attento delle pre-stazioni di ciascuno dei no-stri interlocutori. Ma con una consapevolezzain più. Il Consiglio di ammi-nistrazione ha unanimemen-te deliberato di mutare la co-siddetta Asset AllocationStrategica (in sigla AAS).

Nulla di rivoluzionario, intendiamoci. La ripartizioneideale fra investimenti mobiliari e immobiliari perma-ne identica in valori reali: 50 e 50 percento. Nella com-ponente mobiliare tuttavia, pur mantenendo un atteg-giamento di garanzia e di enorme rispetto nei confron-ti delle risorse dei medici, si è ritenuto di convogliaremaggiori investimenti rispetto al passato verso il com-parto azionario e verso quello degli “alternativi”. Si trat-ta di una scelta che non dovrà essere attuata immedia-tamente, ma in modo graduale e coordinato. Con dueobiettivi di Fondo: 1) andare alla ricerca di rendimentiun poco più elevati, coerentemente con le esigenze stra-tegiche di lungo periodo dell’Ente; 2) sostenere lo svi-luppo dell’economia in modo selettivo e ragionato, at-traverso l’apporto di capitale alle imprese che hanno ca-ratteristiche adeguate. Sono pienamente consapevole che la scelta di una simi-le direzione, che prevede di investire fino al 15 percen-to del totale del patrimonio in titoli azionari o legati al-l’azionario e fino al 9,50 percento in titoli “alternativi”,ovvero in Fondi di sviluppo o hedge (a titolo puramen-te esemplificativo), possa esporre a oscillazioni anchesostenute i nostri rendimenti di breve termine, almenoper le componenti legate a queste categorie. Ma se pen-siamo che il nostro unico orizzonte di riferimento è illungo periodo, e che in quest’ambito l’azionario ha sem-pre reso più di qualsiasi altra asset class, ebbene, la scel-ta è necessaria. Pensate che in Gran Bretagna e negli Sta-ti Uniti i Fondi pensione hanno allocato in azioni rispet-tivamente il 59 e il 62 percento del totale delle risorse,e che la previdenza privata in questi contesti ha una tra-dizione e un’esperienza di valore assoluto! La previsio-ne di 181 milioni di reddito mobiliare per il prossimoanno è dunque anche funzione della relativamente mo-desta variazione di rotta che vi ho illustrato.

MAURIZIO DALLOCCHIO - Consigliere Enpam

La Fondazione Enpam non aveva l’investimento in ti-toli mobiliari nel suo Dna. Ancora una decina di anniorsono il patrimonio era impiegato unicamente in at-tività immobiliari e in questo contesto erano radicatele competenze e le esperienze del personale e dei con-siglieri. Timidamente, verso la fine degli anni ’90, l’En-te ha incominciato a diversificare il suo portafoglio,andando alla ricerca di gestori accorti, fissando lorodei “paletti” molto rigidi e monitorando con attenzio-ne il loro comportamento. Inoltre ha anche realizzatoinvestimenti diretti, identificando titoli quasi esclusi-vamente a capitale garantito, che ha selezionato concautela, attenzione e prudenza, facendo sue le indica-zioni che provenivano dal Consiglio, così come dal Col-legio Sindacale. Oggi le cose sono mutate profondamente. La strutturache si occupa di investimenti mobiliari è ancora snella(forse “troppo snella”) in funzione della dimensione del-le risorse allocate in questo comparto, ma ha maturatouna solida esperienza sul fronte dell’analisi e del con-trollo. L’oggettiva complessità della gestione degli im-mobili, unita alla gravosissima tassazione alla quale so-no esposti i rendimenti di questa fetta di patrimonio, fasì che i ritorni netti che ci si può attendere siano mode-sti in valore assoluto, e in ogni caso non sufficienti a ga-rantire l’equilibrio trentennale che proprio nei giorniscorsi è stato imposto al nostro Ente. Ecco la necessitàdi procedere con decisione nella ricerca di redditività ge-nerata dai titoli mobiliari; ecco la necessità di un’azionesempre più incisiva nel contesto che ci consente di mi-rare a un ritorno lordo sul capitale non distante dal 7percento annuo. La previsione assestata dei rendimenti mobiliari del 2007mostra 157 milioni di euro. È una cifra ragguardevolein assoluto e in relativo. In assoluto perché si tratta dipiù del 15 percento dell’avanzo complessivo dell’Ente.Si tratta pensate, di un valore pari a una volta e mezzoquello di Borsa della Roma calcio o della storica Snia.In relativo perché ottenuto in un anno orribile per i mer-cati finanziari e con l’assunzione di un rischio comples-sivo davvero molto contenuto.Certo, anche gli investimenti che stiamo realizzandosono ragguardevoli. La previsione per il prossimo an-no si assesta infatti al di sopra dei 650 milioni di euro.La logica di fondo dell’allocazione delle risorse nonmuterà, avendo nel mirino: 1) la ricerca di rendimen-ti adeguati; 2) il mantenimento di un rischio comples-

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Sono estremamente sod-disfatto di quanto tu

presidente, Mario Falconi eAlberto Oliveti avete detto.Mi rassicura anche il fattoche saremo in grado di pren-dere posizioni serie, chiare,decise rispetto a quello chesta accadendo. Dal punto divista previdenziale è veroche ci sono scaglioni, pro ra-ta, garanzie e tutto il restoed è anche vero che il nostroobiettivo è quello di un Fon-do unico, ma dobbiamo sa-pere bene che si parte daFondi che hanno situazionidiverse, con retribuzioni di-verse, scaglioni diversi e, ad-dirittura, prelievi diversi nel-lo stesso Fondo. Quindi at-tenzione a non andare in-contro agli scaloni.Falconi hai ragione quandosottolinei che la categoria èin uno stato di sofferenza.Leggi quadro che non van-no mai a risoluzione, la bu-rocrazia è imperante. E poisi deve registrare l’aggressi-vità del paziente che è uten-te, che è cittadino, che è di-ventato cliente. Con lui sìdobbiamo fare un’alleanzama prima si devono trovarei termini di confronto.Aggiungiamo il fatto che illavoro si svolge in una situa-zione di risorse limitate, conaspettative spaventose e inmolte regioni con i piani dirientro che sono semplice-mente stilati in modo eco-nomicistico. Stiamo assisten-do alla disgregazione di pi-lastri del sistema sanitarionazionale, dove dobbiamolavorare. È una situazioneallarmante. Noi stiamo vi-

MARIO MANUELEOrdine di Aosta

Vorrei sottolineare alcu-ni aspetti previdenziali

e assistenziali.Mi spiego: perché cessaredel tutto l’attività di medicodi medicina generale, rag-giunta una certa età? C’èpossibilità per il medico dicontinuare la propria attivi-tà nel campo - per esempio- della formazione? Bisogna comunque pensarea nuove strategie di incre-mento dei versamenti effet-tuati dai medici in modo in-versamente proporzionale.Sarebbe importante una di-versificazione delle percen-tuali di reddito da dedicarealla previdenza. I giovani. I giovani medicinon conoscono i meccani-smi previdenziali; spesso so-no i genitori che pagano leprime quote perché, una vol-ta abilitato, il medico pro-duce il reddito. Si paga an-che se non si produce. Que-sta è la situazione italiana:tu paghi, anche se non pro-duci, in misura del 12,50percento. Pagano le fami-glie! Sarebbe opportuno chenelle strategie di coinvolgi-mento cominciassimo a for-nire prospettive serie, primadi cominciare a chiedere. Un’ultima considerazione:

aumenta l’aspettativa di vi-ta ma sta diminuendo, pergli anziani, la qualità dellavita, non tanto collegata aldenaro, ma alla solitudine.

PRESIDENTE - A questoproposito comunico che stia-mo aumentando, organiz-zandola meglio, una strut-tura assistenziale. Spende-remo molto di più rispettoal passato. Troppo spesso as-sistiamo al pianto delle per-sone.

SERGIO BOVENGAOrdine di Grosseto

Io sono fra quei presidentiche si sentono mortificati.

Quando tu presidente ci haifatto l’onore, e il piacere, divenirci a trovare a Grosse-to, non ci fu una grande par-tecipazione di colleghi.Apprezzo l’idea di renderepiù sinergica l’azione tra ilgoverno dell’Ente e quelloche tu e anche Mario Falco-ni avete chiamato il vostropadrone, e cioè il Consiglionazionale. Anche se preferi-sco pensare a voi come il go-verno e al Consiglio nazio-nale come il parlamentino.Dico questo perché apprez-zo i risultati da voi ottenutigrazie anche alla collabora-zione del Consiglio naziona-le. Hai parlato, presidente,

anche del problema dei me-dici ospedalieri. Ciò che haidetto è vero. I ferrovieri viag-giano gratis, alle poste han-no benefit, eccetera e noi,che siamo medici, cosa otte-niamo dagli Ordini? Che cidà l’Enpam? Non possiamocontinuare nell’errore di pen-sare che i nostri colleghi noncapiscano. Vorrei chiedereun chiarimento sul bilancio.Nel testo che ho in mano c’èscritto: “I nuovi investimen-ti potranno essere effettuatianche tramite l’utilizzo diadeguati e opportuni stru-menti finanziari, e sarannoindirizzati anche verso strut-ture finalizzate alla ricercascientifica e all’assistenza sa-nitaria e sociale in genere”.

PRESIDENTE - Lo chiari-sco subito. Forse ci difende-remmo meglio se potessimoentrare nel salotto buonodella finanza. Noi vogliamoaumentare il reddito, in tut-te le forme possibili. Soldinon ce ne regala nessuno.Se dovessimo regalarli, di-co la verità, li regaleremo aimedici, alle famiglie non au-tosufficienti e a quelli chesoffrono. Per costoro farem-mo qualsiasi cosa.

ENRICO LANCIOTTIOrdine di Pescara

La parola agli Ordini

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vendo una situazione, anchedal punto di vista economi-co, preoccupante, e nondobbiamo fingere, dal mo-mento che ci consideriamoclasse eletta, che questi sia-no problemi di altri, e ma-gari solo delle nuove gene-razioni. Il mancato rinnovodei contratti, i nuovi scaglio-ni fiscali, cominciano ad es-sere problemi anche econo-mici per tutti. Le nuove professioni, i nuo-vi laureati, con i quali si vor-rebbe avere un buon rappor-to fanno parte di collegi cor-porativi che li tutelano: noiinvece non sappiamo gesti-re i nostri giovani medici so-prattutto per quanto riguar-da le tariffe minime. Entra-no a 700, 800, 900 euro e sitrovano al cospetto di coe-tanei che guadagnano il dop-pio di loro e che, tra l’altro,essendo da più anni all’in-terno del circuito, li estro-mettono dal sistema. Un altro esempio? Conl’Ecm stiamo assistendo adelle grandissime ammuc-chiate fatte per infermieri emedici, all’interno di grandiaule per concederci un po’di crediti e lavarsi la coscien-za dall’obbligo contrattualedi portarci avanti in Ecm.Attenzione, perché in unasituazione di questo generesi sviluppa quella che io de-finisco la “sindrome delle treI” nella classe medica: insod-disfazione, insofferenza e in-tolleranza. Chi ci rimette al-la fine sono le istituzioni,l’Ordine. L’Onaosi, l’abbiamo vistoche cosa è accaduto, anzi so-no rassicurato dal fatto cheper quanto abbiano reinse-rito i parametri dell’anziani-tà e della progressività eco-

RENATO MELEOrdine di Pistoia

Parlo di previdenza e diEnpam. Mi riferisco al-

la più lunga aspettativa divita, al sistema a ripartizio-ne di tipo retributivo, al-l’equilibrio patrimonio im-mobiliare - mobiliare e atante altre questioni. Oggiho sentito parlare di debi-to previdenziale, e non diutile o di patrimonio. Noiparliamo infatti di un Entepensionistico che maturasempre più quanto più si ri-scuotono contributi. Quali le novità del Bilanciopreventivo 2008?La rimodulazione degli in-vestimenti, più investimen-ti azionari e gli studi attua-riali che sulla base delle nuo-ve leggi riguarderanno i 30anni.Vediamo velocemente questidue aspetti. Più azioni, più ri-schio. Più rischio, più control-li. Più controlli, più spese dicontrollo. Più spese di con-trollo, meno rendimento.Quindi il patrimonio mobi-liare sicuramente avrà un’ul-teriore risalita nel suo ren-dimento però non si posso-no aumentare gli investi-menti azionari oltre un cer-to livello fisiologico, e quin-di si ritorna al punto di par-tenza, cioè il meccanismoche governa il nostro tipo diprevidenza è un meccani-smo a ripartizione.Il patrimonio è un cuscinet-

nomica rimaniamo con deiprelievi bassi per il prossi-mo anno.In una situazione di questogenere è evidente che dob-biamo in qualche modo or-ganizzare una strategia.Dobbiamo portare dalla no-stra parte la categoria. Di-versamente, senza ancheun’accurata interazione, sor-geranno problemi molto gra-vi per tutti noi.

PRESIDENTE - Ho chie-sto una conferenza nazio-nale della professione perdire la verità. Noto anch’ioche si prova a un certo pun-to vergogna di essere medi-co. È il problema maggioree più grave.

LUIGI CONTEOrdine di Udine

Penso che tutti siamo or-gogliosi di essere medi-

ci, di essere presidenti, di es-sere nella Fnomceo e nel-l’Enpam. L’unica cosa diver-sa è il modo di manifestarequesto orgoglio, il modo diperseguire le finalità diespressione di questo orgo-glio. È importante avere unobiettivo comune, e tutti ten-dere a quell’obiettivo anchese in forme diverse, in ma-nifestazioni diverse. Perchétutto sommato queste ma-nifestazioni tengono ancheconto delle connotazionipersonali. Va benissimo or-ganizzare una conferenza

perché si stabiliscano obiet-tivi comuni e strategie co-muni. Obiettivi comuni co-me questa joint venture chestiamo organizzando per lagestione dell’anagrafica espero per altre iniziative.C’è stato costantemente unriferimento ai giovani. Inparticolare alle recenti vicen-de degli specializzandi, perle quali ci siamo particolar-mente interessati anche perrispondere alle loro esigen-ze. È stato fatto qualche pas-so per coinvolgere questicolleghi in iniziative di tipoassistenziale che insegnasse-ro anche a loro a fare qual-cosa. Ebbene a un certopunto abbiamo provato unpo’ di delusione perché so-no incominciati ad emerge-re atteggiamenti dubbiosi daparte loro.Secondo me c’è l’esigenzadi eseguire uno studio socio-logico sui nostri giovani me-dici, perché, probabilmen-te, non sono come eravamonoi alla loro età. Concludo facendo un riferi-mento all’anagrafica.Voi sapete che ci sono quat-tro Ordini provinciali chestanno sperimentando lanuova anagrafica: stanno ve-nendo fuori elementi allar-manti. In qualche Ordine cisono iscritti di cui non figu-ra l’iscrizione alla Fnomceo.Ci sono codici fiscali e indi-rizzi sbagliati.Allora questa è un’occasio-ne unica per cercare di farechiarezza e mettere ordinein queste cose. In merito varicordato che la Federazio-ne ha messo a disposizionefondi per cercare di miglio-rare le dotazioni informati-che di ciascun Ordine, so-prattutto di quelli piccoli.

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ne. Un ringraziamento an-che a Mario Falconi per isuoi interventi e ad AlbertoOliveti. Però nessuno ha an-cora rimarcato che si sta ten-tando di offendere la nostracapacità professionale. Hostudiato 20 anni per sentir-mi dire che una legge finan-ziaria potrebbe obbligarmia non poter più prescrivereil farmaco che voglio io, mami obbliga a scrivere il prin-cipio attivo del farmaco difascia C. Ma stiamo dandoi numeri?Sento tanti giovani che spe-rano che l’Enpam si trasfor-mi in sindacato. I motivi so-no anche economici. I sin-dacati, appiattiti, hanno unatrattenuta non indifferentee molti giovani medici nonsi iscrivono perché non han-no intenzione di tirare fuo-ri quei soldi tutti i mesi. Ec-co perché c’è chi si augurache l’Enpam si trasformi an-che in sindacato.

UMBERTO DELLA MAGGIOREOrdine di Lucca

U na domanda: si po-trebbe istituire una

scuola quadri dell’Enpam?Siamo 103 Ordini, ci sono103 presidenti che potreb-bero venire ad impararedue volte l’anno tutto quel-lo che c’è da sapere sul-l’Enpam.E una critica. Molti degli in-tervenuti al dibattito mi

to che sta diventando sem-pre più importante, però èpur sempre un cuscinetto,che deve svolgere questoservizio nei momenti in cuiil rapporto tra pensionati eattivi, tra pensioni e contri-buti avrà una decisa inver-sione di tendenza.Gli studi attuariali ci chie-dono di sviluppare delle pro-spettive in un arco di tempoparticolarmente lungo. Eforse è proprio per questoche si comincia ad usare unaterminologia più previden-ziale, ad essere più chiari neitermini perché probabilmen-te il momento sta per arri-vare. Oggi incontro dei col-leghi che mi chiedono cosapenso dell’Enpam e cosapenso dell’Onaosi.Dell’Enpam spiego che il no-stro Ente serve ai medici,quando però mi domanda-no se l’Onaosi serve ai me-dici o i medici servono al-l’Onaosi, non so risponderecon chiarezza.

ALESSANDROINNOCENTIOrdine di Sondrio

M i fa piacere aver con-statato che per quan-

to concerne le prestazioniassistenziali avete aumenta-to le quote del 40 percentoe la “Quota B” del 33 per-cento. È un problema gros-so che sta assillando gli Or-dini. Riceviamo tantissimerichieste di aiuto e quanto

viene fatto dall’Enpam ci dàsollievo soprattutto perquanto riguarda bambini eragazzi. Un altro argomento impor-tantissimo affrontato dalpresidente è quello dei Fon-di previdenziali degli specia-listi esterni. Una battaglia che va com-battuta. Le società di capi-tale ci stanno assillando, por-tano molti giovani colleghiad andare a lavorare vera-mente per quattro soldi sen-za nessun versamento al-l’Enpam.Ancora: previdenza integra-tiva come Fondo Enpam. Èun punto sul quale dovremosicuramente batterci perspiegare ai giovani che l’En-pam serve, eccome.

VINCENZO LIGUORIOrdine di Caserta

Ho annotato tre puntiper i quali vorrei un ri-

scontro. Il primo punto ri-guarda gli specializzandi.Con l’amico Corcione, agiugno, abbiamo propostoun ordine del giorno che ap-provammo a maggioranza:chiedevamo o che si abbas-sasse a quattro anni la vali-dità della contribuzione per-ché fosse traslata ad altriFondi, o che si trovasse unasoluzione per il versamen-to delle ritenute o all’Enpamo alla stessa Inps, conside-rando che buona parte del-le specializzazioni sono di

durata quadriennale. Il se-condo punto riguarda l’equi-librio trentennale. Riterreiopportuno valutare le mu-tate esigenze dei medici piùanziani. Dal momento chedobbiamo fare delle proie-zioni trentennali e visto cheil 50 percento del patrimo-nio viene investito in immo-bili, forse sarebbe opportu-no cominciare ad acquista-re strutture che possano sod-disfare i bisogni dei medicipiù anziani: nella fase inizia-le dovrebbero essere riser-vate agli ultra sessantacin-quenni e, successivamente,anche ai più giovani.Il terzo punto riguarda l’as-sicurazione da rischio pro-fessionale. Dovremmo tro-vare un sistema per difende-re quei medici che hannodifficoltà ad essere assicura-ti, pure essendo equilibrati,preparati. Esiste sempre laspada di Damocle dell’im-previsto. Alcune societàscientifiche e alcuni sinda-cati offrono polizze assicu-rative di entità proporziona-ta al rischio professionale. Èdifficile per talune discipli-ne avere un’assicurazione.

RENATO GIUSTOOrdine di Savona

Un ringraziamento al pre-sidente che ci permette

di trasformare questa assem-blea da riunione che parlasolo di numeri ad assise vi-tale della nostra professio-

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sembra che abbiano affron-tato problemi da discuterenon in un’assemblea del-l’Enpam, ma in un’assem-blea della Federazione de-gli Ordini dei medici.

PRESIDENTE - Questo èuno dei motivi per i qualiauspico la conferenza na-zionale della professione. Iproblemi si intersecano,uno vale l’altro. Si parla disocietà di capitale? Quelliche sono venuti qui eranotutti avvocati non c’era unmedico. Quando io ho chie-sto: “C’è un medico tra divoi?”, mi è stato risposto“No, i medici devono obbe-dire a noi”.

RAFFAELLO MANCINIOrdine di Brescia

A ncora due parole sugliuffici Enpam presso

gli Ordini. Un grosso pas-so avanti è stato già fatto:il collegamento telefonicoriservato e via dicendo. Iocredo, però, che se ci desteun po’ di aiuto anche eco-nomico non sarebbe male.Non batto a cassa, chiedopiù organizzazione. In altritermini, il mio ufficio al-l’Ordine visto da voi fun-ziona bene o funziona cosìe così?Questo non per dare i voti,

arrendiamo, stiamo zitti.Bisogna invece parlarne.Come vengono “costrui-ti” i medici e gli specializ-zandi? Per questi ultimistavano per firmare l’ac-cordo per farli venire al-l’Enpam. All’ultimo mo-mento è saltato tutto. Si-gnifica che l’area funzio-nale dei medici vuole es-sere divisa in 26 parti edessere data a tutti, ai po-dologi, a questo, a que-st’altro, eccetera. Mi ac-corgo anche che calanogli introiti finanziari deimedici, e vedendo che lacategoria non va bene, hoil diritto e il dovere di fa-re un richiamo. Noi En-pam lavoriamo ma se nonc’è la base, se il mediconon capisce che cosa stia-mo facendo, allora tutto èinutile.Ringrazio tutti. RingrazioDaleffe, l’ho voluto qui altavolo della presidenza,perché rappresenta il Fon-doSanità. Ringrazio l’amico Milillosegretario della Fimmg etutti quelli che hanno par-tecipato in rappresentan-za delle varie organizza-zioni. Terremo bene inconto ciò che avete detto.Stiamo facendo anchel’impossibile.Prima di votare il Bilan-cio voglio fare tanti augu-ri, a voi e alle vostre fami-glie. Un ricordo partico-lare ai medici che in que-sto momento non stannobene, alle loro famiglieche soffrono. Grazie ditutto a tutti.

ma per offrire uno stimoloa chi potrebbe giudicarci li-beramente e serenamente,dati alla mano.

PASQUALE MACRÌOrdine di Siena

C ome sempre, voglio rin-graziare il Consiglio di

amministrazione e, in parti-colare modo, il presidente,perché il bilancio è valido.Parodi dopo gli anni di per-manenza alla Federazionedegli Ordini, si è conquista-to stima e fama alla guidadell’Enpam.

VITO GAUDIANOOrdine di Matera

Non ho mai frequenta-to l’Enpam durante i

miei 14 anni da presiden-te. Ho fatto male. Oggi hodeciso di partecipare e de-vo dire che per me, medi-co ospedaliero di vecchiadata, è stata una scopertae questo mi dà motivo didire al presidente Parodiche forse, visto che la co-

municazione è uno dei pro-blemi principali in tutte leaziende e in tutte le gestio-ni delle attività, è necessa-ria una comunicazione piùchiara. E noi abbiamo una perso-na che sa comunicare: Al-berto Oliveti. L’ho ascolta-to in due occasioni perciòcredo che sia la persona piùidonea a fare capire agliospedalieri quanto l’Enpamsia valido, gestito bene equanto possa essere validaquella idea, che ho sentitoqui avanzare, di trasferirela dipendenza nell’unicoEnte mutualistico che offreinteressi veri.Spero, presidente, di veder-la presto a Matera.Ho inoltre molto apprez-zato la sua intenzione di fa-re un unico convegno En-pam Fnomceo sulla profes-sione medica. Servirebbeanche per dare un segno diunità.

PRESIDENTE - Ho ascol-tato e vi ringrazio per ciòche avete detto. Il nostroGiornale darà, come sem-pre, ampio risalto a que-sto Consiglio nazionale.Anch’io vedo ogni giorno“scendere” la professionemedica. Vedo quasi unapaura negli occhi di tan-ti colleghi, vedo mediciche non ridono più, ar-rabbiati. E ciò mi preoc-cupa perché la rabbia delmedico si scarica anchesul malato. Alla base po-trebbe anche esserci ilproblema universitario.Di fronte all’Università ci

IL BILANCIO DI PREVISIONE 2007 ASSESTATO VIENE APPROVATO ALL’UNANIMITÀIL BILANCIO PREVENTIVO 2008 VIENE APPROVATO ALL’UNANIMITÀ

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ACCADDE A...

11 FEBBRAIO 1990Dopo ben ventisette annitrascorsi in carcere in Su-dafrica, Nelson Mandelatorna ad essere un uomolibero.

28 FEBBRAIO 1988Grande affermazione inCanada di Alberto Tom-ba. Lo sciatore italianoconquista a Calgary duemedaglie d’oro, nello spe-ciale e nel gigante.

21 FEBBRAIO 1972Il presidente americanoRichard Nixon è in visi-ta in Cina: ad accoglier-lo Mao Tse-tung in per-sona e Chou En-lai. Unanuova fase di distensioneaveva preso il via tra idue Paesi da quell’otto-bre del ’49, quando a se-

voro di Charlie Chaplin,viene proiettato per la pri-ma volta negli Stati Unitinelle sale cinematografiche.

14 FEBBRAIO 1929Chicago è teatro di unotra i più gravi scontri trabande mafiose rivali cheverrà battezzato “il mas-sacro di San Valentino”.Il boss Al Capone fa uc-cidere dai suoi uominitravestiti da poliziotti benundici uomini della ban-da rivale guidata dall’ir-landese Bugsy Moran.

12 FEBBRAIO 1922Pietro Gobetti pubblica aTorino il primo numerodel settimanale “La rivo-luzione liberale”.

guito della rivoluzionecomunista molte nazionidell’Occidente avevanointerrotto le relazioni di-plomatiche.

9 FEBBRAIO 1950Negli Stati Uniti si temo-no infiltrazioni sovieticheall’interno dell’Ammini-

strazione: di conseguen-za prende il via una cam-pagna di denuncia orga-nizzata dal senatore Jo-seph R. McCarthy.

11 FEBBRAIO 1945Il nuovo assetto dell’Euro-pa è il principale argomen-to di cui discuteranno aYalta, in Crimea, Chur-chill, Roosevelt e Stalin.

15 FEBBRAIO 1944L’abbazia benedettina diMontecassino, risalenteal sesto secolo, viene qua-si completamente distrut-ta dai bombardamentidelle forze alleate.

5 FEBBRAIO 1936Tempi moderni, capola-

Febbraioe le sue storie...

Alberto Tomba

Nelson Mandela

EspiazioneIInnffiiaammmmaattaa ee ttrraaffiittttaa

ddaaii bbaaccii((llllii)) ddii uunn vvaannddaallooll’’oorrggoogglliioossaa ttoonnssiillllaa ppaallaattiinnaa,,

ttrraavvoollttaa ddaalllloo ssccaannddaalloo,,ssii cchhiiuussee nneellllaa ccrriippttaa

ee pprreessee iill vveellooppeenndduulloo..

Sergio Galluzzi, Gli epigrammedici

Al Capone

Mao Tse-tung e Richard Nixon

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ASSOCIAZIONI

di Giampiero Malagnino (*)

L a Fondazione Andi hacome scopo la realiz-zazione di iniziative di

alto interesse sociale me-diante l’esecuzione di in-terventi di assistenza me-dica e odontoiatrica in Ita-lia e all’Estero, in situazio-ni di particolare disagio edemergenza, avvalendosi diprogettualità propria e diEnti e associazioni di vo-lontariato. Essa persegue esclusiva-mente finalità di solidarie-tà sociale e opera nel set-tore dell’assistenza sanita-ria. L’attività si estende al-la promozione della cultu-ra della solidarietà, graziead una capillare opera diinformazione e comunica-zione non limitata al mon-do professionale medico eodontoiatrico, ma rivoltaanche a tutti i settori dellasocietà civile. Particolareinteresse riveste la possibi-lità di poter intervenire di-rettamente sulla formazio-ne degli operatori sanitari,portando così un notevolecontributo nel campo lavo-rativo e aprendo nuoveprospettive nel settore del-la sussidiarietà. La Fonda-zione Andi, inoltre, realiz-za e promuove la ricerca

HPV Oral Cancer Day:screening per la preven-zione del tumore del cavoorale - ricerca del paillo-ma virus nella popolazio-ne di San PatrignanoFornire un servizio di pre-venzione sui tumori del ca-vo orale agli ospiti dellaComunità di San Patrigna-no attraverso uno scree-ning per la ricerca di lesio-ni precancerose associatoalla rilevazione della pre-senza del papilloma virusumano attraverso brushingdelle mucose e prelievo disaliva. Il progetto si inseri-sce nel più ampio contestodel progetto “Oral CancerDay” promosso da Andi.

FAD – Alleanza per gli Ospedali Italiani

nel MondoRealizzare corsi in ambitoodontoiatrico per la forma-zione a distanza degli ope-ratori sanitari degli ospe-dali italiani nel mondo.

Altri progetti sono quellochiamato “Guatemala, lastrada del sorriso”, ovve-ro il diritto alla salutedentale per bambini eadulti, ed uno studio at-tento alla situazione car-ceraria italiana e in parti-colare siciliana.La realizzazione dei pro-getti e l’attività della Fon-dazione necessitano note-volmente di un’adeguataopera di sostegno. Per ulteriori informazioniè possibile visitare il sitodella Fondazione:www.fondazioneandi.org

(*) Vice presidente Enpam

scientifica anche attraver-so studi di nuove metodo-logie diagnostico – terapeu-tiche e l’erogazione di pre-mi e borse di studio. In tut-ti i suoi ambiti di inter-vento la Fondazione puòorganizzare e promuovereeventi culturali e convegniscientifici.Agisce essenzialmente condue differenti tipologie diintervento, socio sanitariae scientifica, che quasisempre si fondono comeaspetti diversi e comple-mentari di un unico pro-getto. L’ideazione e la pianifica-zione dei progetti dellaFondazione in ambito so-cio-sanitario e scientificodeve necessariamente pro-cedere da una corretta e at-tenta analisi delle patolo-gie e delle reali problema-tiche emergenti ad esseconnesse nel campo odon-toiatrico, con particolareriguardo per le fasce socia-li più deboli. Fattore determinante perquesta analisi è l’apportodelle istituzioni e delle as-sociazioni di volontariatoche già operano nei diver-si settori di interesse.Per questo motivo si inten-de ove possibile coinvol-gerle anche attraverso pro-

tocolli di intesa che regoli-no le reciproche competen-ze e le sinergie in ogni pro-getto.

PROGETTI

Malattie Rare: Displasia Ectodermica

La realizzazione di un per-corso formativo sulle pa-tologie rare con sequele inambito odontoiatrico è unodei progetti principali del-la Fondazione Andi e ve-drà il coinvolgimento deiprofessionisti e dei fami-gliari dei portatori di que-ste patologie per giungerealla costituzione di una re-te di servizi odontoiatricidedicati, di qualità, conti-nuativi ed erogati a costiaccessibili.

Volontariato a San Patrignano

Organizzare un suppor-to volontario alle attivitàodontoiatriche del Centromedico della Comunità diSan Patrignano, in partico-lare per rispondere alle nu-merose urgenze che si ve-rificano giornalmente edunque consentire un piùefficace intervento degliodontoiatri “strutturati” suipazienti in corso di riabili-tazione programmata.

La Fondazione Andi nasce l’8 giugno 2005.Con oltre 22mila soci certificati è l’associazione

odontoiatrica maggiormente rappresentativa in Italia e in Europa.Le finalità di solidarietà sociale ed assistenza sanitaria

Progetti in corsodei dentisti italiani

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NORMATIVA

di Marco Perelli Ercolini (*)

Pur partendo da unaidentica situazione do-vuta alla gravidanza e

alla nascita di un figlio, an-cora diverse sono alcune ri-soluzioni di tutela dell’even-to delle lavoratrici madri-medico anche se il Testounico, decreto legislativo151 del 2001, ha tentato,insieme a pronunce giuri-sprudenziali, non solo disemplificare le applicazio-ni normative riunendole inun unico testo, ma anche,chiarendo l’intricata mate-ria prevista in più disposi-tivi legislativi, di uniformar-le il più possibile.L’eterogeneità professiona-le del medico, tuttavia, la-scia per alcune figure dif-formità applicative che quiriferiremo perché la mam-ma possa sapere i propri di-ritti nell’evento maternitàspecialmente per quanto ri-guarda l’astensione obbli-gatoria e la relativa inden-nità.Per le madri medico dellaMedicina dei servizi la con-venzione prevede che in ca-so di gravidanza o puerpe-rio, l’azienda mantenga l’in-carico per sei mesi conti-nuativi e che durante la gra-vidanza e il puerperiol’azienda corrisponda l’in-

nità verrà corrisposta dal-l’Enpam previa domandanei termini dovuti.Infine, per le specializzan-de nel contratto di Forma-zione specialistica è previ-sto per i 2 mesi prima e i 3mesi dopo la nascita la so-spensione dell’attività cheandrà poi recuperata a finecorso, con un trattamentoeconomico a carico del-l’Università: “Gli impedi-menti temporanei superio-ri ai quaranta giorni lavo-rativi consecutivi per ma-ternità, per la quale resta-no ferme le disposizio-ni previste dal D.Lgs.151/2001, e malattia so-spendono il periodo di for-mazione con obbligo per ilmedico in formazione spe-cialistica di recupero delleassenze effettuate. Duran-te la sospensione per i pre-detti impedimenti al medi-co in formazione speciali-stica compete esclusiva-mente la parte fissa del trat-tamento economico, limi-tatamente ad un periodo ditempo complessivo massi-mo di un anno oltre quelliprevisti dalla durata legaledel corso”.Questa corresponsione eco-nomica è esente dall’impo-sta sul reddito delle perso-ne fisiche, seguendo la sor-te fiscale del reddito che so-stituisce, che per espressaprevisione contrattuale èappunto esente. Infatti, secondo il Testo uni-co delle imposte sui reddi-ti l’indennità di maternità,pur avendo natura previ-denziale, segue sempre lasorte fiscale del reddito chesostituisce. •

(*) Consigliere Enpam

tero trattamento economi-co goduto in attività di ser-vizio per un periodo mas-simo complessivo di quat-tordici settimane. Per l’ul-teriore periodo dei 5 mesiprevisti di astensione ob-bligatoria, inoltrando do-manda, l’Enpam provvede-rà alla corresponsione del-l’indennità di maternità peril periodo non pagato dal-l’azienda.Nessuna previsione speci-fica è contemplata, invece,nel contratto per i medicidella Continuità assisten-ziale e dell’Emergenza ter-ritoriale.Anche nella specialisticaambulatoriale il contrattoprevede che per l’assenzaper gravidanza e puerperiol’azienda corrisponda l’in-tero trattamento economi-co per un periodo massimocomplessivo di quattordici

Per alcune figure di medico sussistono difformità applicativenell’evento maternità, specialmente per quanto riguarda

l’astensione obbligatoria e la relativa indennità. Il Testo unico e le varie convenzioni

Tutela della maternità di alcune figure mediche

settimane. Per il restanteperiodo di 5 mesi previstidi astensione obbligatorial’indennità di maternità va,anche qui, richiesta all’En-pam.I medici del Tirocinio pra-tico in medicina generalepossono assentarsi per bre-vi periodi per un massimodi trenta giorni. Assenze piùlunghe quale quella per ma-ternità (5 mesi di astensio-ne obbligatoria) sono giu-stificate, ma comportano lasospensione temporaneadella borsa; ovviamente ilmedico dovrà poi recupe-rare questi periodi con lafrequenza in ospedale e aiseminari, con ripresa dellacorresponsione economica,col corso successivo di tiro-cinio pratico. Durante l’as-senza dei 5 mesi di asten-sione obbligatoria per ma-ternità l’indennità di mater-

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di Claudia Furlanetto

“Un luogo (vir-tuale) al qua-le chiunque

può liberamente accedereattraverso l’impiego di soft-ware gratuito al fine di con-dividere informazioni e col-laborare per creare cono-scenza”. Questo è il web 2.0nella definizione di EugenioSantoro, responsabile del la-boratorio di Informatica me-dica dell’Istituto Mario Ne-gri, che abbiamo intervista-to per un approfondimentosulle potenzialità e applica-zioni di questa “seconda ver-sione” del World Wide Web.Qual è la situazione dell’uti-lizzo del web 2.0 in Italia?Secondo un’indagine di Niel-sen//NetRatings negli ultimidodici mesi l’utenza è espo-nenzialmente cresciuta perstrumenti come Wikipedia

(+122 percento), YouTube(+1034 percento) e MySpa-ce (+1295 percento). Ma sia-mo ancora indietro, soprat-tutto rispetto al Nord Ame-rica e al Nord Europa. In-dubbiamente i giovani sonoquelli che ci credono di più,situazione che si riflette an-che in ambito sanitario. Inrealtà questo crea una sor-ta di bias: chi utilizza que-sti strumenti di solito è gio-vane e sta bene e non ha bi-sogno di cure o di essere in-formato sulle cure. È il pri-mo problema in ambito sa-nitario: veicolare l’informa-zione dove serve sul serio.E per quanto riguarda i me-dici?Credo che sull’argomento imedici abbiano ancora del-le perplessità nate anche dal-la resistenza alle nuove tec-nologie. Non conoscono an-cora bene lo strumento e il

suo potenziale utilizzo perun più costante aggiorna-mento. Inoltre la mole di la-voro a cui sono sottoposti licostringe a far passare in se-condo piano l’aggiornamen-to, anche quello tradiziona-le, figuriamoci quello inno-vativo. Anche se i dati con-fermano che il 70 percentodegli studi medici d’Italia so-no ormai informatizzati nonvuol dire che poi il compu-ter si trasformi in un mezzoutilizzato routinariamenteper rispondere alle due do-mande tipiche: come puoiaiutarmi nella pratica clini-ca? Come puoi aiutarmi performarmi?Qual è la situazione di bloge siti italiani gestiti da me-dici?La gestione di blog o sitiweb in ambito sanitario è re-golamentata in Italia dalledirettive che sono state ema-

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L’applicazione nel nostro Paese e le limitazionideontologiche. I progetti delle società scientifiche

e delle associazioni dei pazienti e gli studi che ne valutanol’utilizzo nella fase della formazione

Eugenio Santoro, ricercatore presso l’Istituto diricerche farmacologiche “Mario Negri” di Milano,

guida il laboratorio di Informatica medica. Sioccupa di Internet e delle sue applicazioni e

ricadute in ambito medico. Ha firmato più di 140articoli su riviste mediche e informatiche nazionalie internazionali ed è autore di due volumi “Guida

alla medicina in rete” e “Internet in medicina.Guida all’uso e applicazioni pratiche”. Di

prossima uscita “Il web 2.0, medicina e sanità”edito dal Pensiero Scientifico di Roma

Medicina e informaticaWeb 2.0 anche in Italia?

L’INTERVISTA

L’informazione più affidabile sembra essersi

orientata verso i podcast

Eugenio Santoro

nate alla fine del 2006 dalnuovo codice deontologico.Le linee guida sull’utilizzodi strumenti come Internetsono abbastanza chiare epongono dei vincoli moltostretti. Spesso siti o blog so-no più che altro vetrine, nonpossono fornire informazio-ni su diagnosi, non si puòcolloquiare con i pazienti at-traverso il web. E gli altri strumenti?Il web 2.0 è stato scopertosia dalle società scientificheche lo utilizzano come mez-zo di aggiornamento deipropri iscritti, sia dalle asso-ciazioni di pazienti. Peresempio la Simg ha attivatoil portale Progetto Asco (Ag-giornamento scientifico con-tinuo online - www.proget-toasco.it): pubblicano deipodcast di commento allaletteratura scientifica più in-teressante, selezionata dalleriviste mediche internazio-nali. In ambito respiratorioè stato creato il Progetto Li-bra (www.progettolibra.it)che si propone di divulgarele principali linee guida suasma bronchiale, bpco e ri-nite: anche loro attraversopodcast audio distribuisco-no aggiornamenti e novitàsu malattie respiratorie. Ed ancora: l’Adipso - Asso-ciazione per la difesa deglipsoriaci - ha attivato un ca-nale che attraverso i podcastinforma i pazienti sulla ma-lattia e sulle recenti scoper-

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l’efficacia di un trattamentoo l’end-point di un pazien-te. Alcuni riguardano l’effi-cacia e l’impiego di podcastnella formazione. Durantel’ultimo congresso dell’Ame-rican College of Cardiologyè stato presentato uno stu-dio i cui risultati hanno di-mostrato che l’utilizzo deipodcast migliora la capaci-tà degli studenti di cardiolo-gia di imparare l’ausculta-zione dei battiti cardiaci ri-spetto ai metodi tradiziona-li: raddoppia la performan-ce e la capacità di individua-re particolari rumori cardia-ci (Barrett MJ et al, 2007).Un risultato simile si è ot-tenuto in ambito respirato-rio: uno studio presentatoal congresso dell’EuropeanRespiratory Society ha di-mostrato come l’utilizzo diun riproduttore mp3 possasostituire il normale usodello stetoscopio. Infatti laqualità del rumore registra-to appoggiando il riprodut-

tore al petto è paragonabi-le a quella del classico stru-mento di auscultazione,senza contare che ne per-mette il riascolto. In alcunicasi, inoltre, gli studentihanno riconosciuto più fa-cilmente rumori respirato-ri con questo strumento ri-spetto allo stetoscopio(Skjodt NM et al, 2007).E i pazienti come utilizza-no gli strumenti del web2.0?L’obiettivo principale del pa-ziente è quello della condi-visione delle esperienze e laricerca del supporto. Unesempio è il portale CarePa-ges (www.carepages.com)attraverso il quale i pazien-ti americani ricoverati in unastruttura ospedaliera comu-nicano con i loro conoscen-ti e familiari, informandolisulle proprie condizioni disalute. Con l’aggiornamen-to di un blog possono rag-giungere un vasto numerodi conoscenti senza dover ri-

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L’INTERVISTA

correre al telefono che im-porrebbe, quanto meno, lanecessità di dover ripetereogni volta la propria storia.Quelli che possono accede-re al blog possono inviare aloro volta dei messaggi for-nendo così al degente un so-stegno morale proprio nelmomento in cui ne ha piùbisogno. Il portale CarePa-ges è usato anche come stru-mento per lo scambio di in-formazioni ed esperienze trapersone affette dalle stessepatologie: è proprio attra-verso questo “incontro” chesi cerca il sostegno moraleper affrontarle.I pazienti americani, inol-tre, hanno cominciato adutilizzare le cartelle clinichepersonalizzate (phr - perso-nal health record). Attra-verso la compilazione dimoduli informatici le infor-mazioni sanitarie vengonoconservate in aree protette.Se necessario il medico puòquindi rivolgersi alla bancadati dove potrà trovare tut-ta la storia medica del pa-ziente. Per capire la poten-zialità di questi sistemi ba-sta pensare che a fine otto-bre Microsoft ha lanciatoHealthVault (www.heal-thvault.com), un portaleche, oltre a fornire informa-zioni di vario genere al con-sumer in ambito sanitario,permette l’archiviazione deidati sanitari personali. L’ac-cordo con le strutture ospe-daliere affinché le informa-zioni ufficiali possano esse-re riversate automaticamen-te in questi database di car-telle cliniche permette inol-tre di rendere più affidabi-li le informazioni in essecontenute. •

te. L’informazione più certi-ficata, più affidabile, sembraquindi essersi orientata ver-so i podcast piuttosto cheverso uno strumento colla-borativo come il blog. Quali sono i vantaggi e glisvantaggi di questi stru-menti?I podcast come i feed rss ren-dono possibile la ricezione adomicilio e l’immediato uti-lizzo dei materiali di aggior-namento: i primi possono es-sere ascoltati attraverso let-tore mp3 o pc mentre i se-condi attraverso aggregato-ri di feed rss, come Googlereader, permettono la rac-colta e l’organizzazione gra-tuita delle notizie provenien-te dalle fonti scelte dall’uten-te, senza essere costretti ascaricare il materiale sul pc.Per quanto riguarda blog ewiki il vantaggio è la possi-bilità di condividere unostesso problema tra più per-sone: discutere casi clinici inmodo tale da arrivare ad unasoluzione nel più breve tem-po possibile. Gli svantaggisono legati all’affidabilità del-le fonti che si stanno consul-tando, ma questo è un pro-blema che ha sempre carat-terizzato la Rete. Bisogne-rebbe inserire dei meccani-smi che permettano la par-tecipazione solo a medici edoperatori sanitari, soprattut-to in ambiti in cui si scam-biano informazioni poten-zialmente pericolose perl’utenza inesperta.Esistono studi che valutanoi limiti e i benefici di questatecnologia?Ancora non esistono deglistudi formali che misuranoquanto l’introduzione distrumenti web 2.0 migliori

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DOPING

non solo fra gli sportivi professionisti, ma anche fra idilettanti, gli amatori o categorie particolari di lavo-ratori; si trascura cioè il doping quotidiano, praticatoda numerosi atleti e sportivi privi di fama. È un fenomeno sempre più in espansione tanto da di-ventare un vero e proprio problema sociale e soprat-tutto di salute pubblica. Per questo i governi e gli or-ganismi internazionali si adoperano, con crescente im-pegno, al fine di prevenire, combattere e sconfiggerequesta piaga.Una materia tanto complessa e così articolata comeil doping non è ovviamente di facile comunicazionee di semplice apprendimento ed è per questo che or-mai da diversi anni vengono promosse campagne diinformazione e formazione sul doping per megliosensibilizzare la popolazione su questo fenomeno.Nonostante ciò molto spesso il vero significatodella parola doping e, soprattutto ciò che in re-altà indica, non è noto a tutti e nemmeno a mol-ti medici come conferma anche uno studio pub-blicato sulla rivista scientifica Medicina delloSport, la più diffusa del settore in Italia (Med Sport2005; 58: 265-72).L’origine della parola deriva dal verbo inglese todope che a sua volta deriverebbe dal tedesco dop(bevanda assunta dai guerrieri Zulu in riti pre bat-taglia) o dall’olandese doop (salsa, miscuglio, ecc.).A livello mondiale l’organismo che promuove, co-ordina e monitora la lotta al doping nello sport intutte le sue forme è la Wada (World anti-dopingagency).La Wada è stata istituita come autorità di riferi-mento mondiale per l’armonizzazione delle rego-le di lotta al doping, per la definizione della listadelle sostanze vietate e per l’accreditamento dei la-boratori internazionali.Secondo il codice Wada viene definito doping ciò cheinnalza artificialmente le prestazioni sportive, rappre-senta un rischio per la salute, viola lo spirito dello

sport ed infine è doping anche tutto ciò che viene attua-to con la finalità di nascondere le prove di un eventua-le doping.In Italia un passo importante nella lotta contro il do-ping si è compiuto con l’approvazione della legge 376del 14 dicembre 2000 in cui si sancisce che il fenome-no doping è un problema riguardante non solo l’eticasportiva ma anche la salute pubblica, per questo la lot-ta al doping esula dall’ambito ristretto del mondo spor-

tivo per divenire tema di politica e di interesse pub-blico.Secondo l’art. 1 della legge 376/2000, è conside-rato doping: “la somministrazione o l’assunzionedi farmaci o di sostanze biologicamente o farma-cologicamente attive e l’adozione o la sottoposi-zione a pratiche mediche non giustificate da con-

dizioni patologiche ed idonee a modificare lecondizioni psicofisiche o biologiche dell’orga-nismo al fine di alterare le prestazioni agoni-stiche degli atleti […] e comunque idonee amodificare i risultati dei controlli antidoping.”Questa definizione è importante perché evi-denzia che non è pratica dopante soltanto quel-la che consiste nell’assunzione di una sostan-za e di un farmaco che consente di alterare laprestazione agonistica, ma anche l’assunzio-ne di sostanze o la pratica di un metodo cheserve ad eludere il controllo.In Italia gli organismi che si occupano di lot-ta al doping sono la Commissione per la vi-gilanza ed il controllo sul doping e per la tu-tela della salute nelle attività sportive (Cvd),istituita presso il ministero della Salute, chesvolge attività di vigilanza, controllo, pre-venzione, informazione e ricerca (art. 3 leg-ge 376/2000) e il Coni (Comitato olimpi-co nazionale italiano) che si occupa di or-ganizzazione e potenziamento dello sportnazionale, promozione della massima dif-

Doping: conoscere per preveniredi Mario Carletti (*)

Negli ultimi tempi il fenomeno doping ha avuto sempre maggiore risalto. È unproblema assai ampio che investe molti segmenti della società: i giovani, lepersone che praticano sport, le famiglie, i medici, le istituzioni, gli organismi

e le organizzazioni sportive. Spesso ci si occupa di doping solo di fronte al caso chefa notizia e non ci si rende conto delle dimensioni che ha raggiunto il fenomeno,

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DOPING

fusione della pratica sportiva (art. 2 del decreto legi-slativo 23 luglio 1999, n. 242) e di adozione di misu-re di prevenzione e repressione dell’uso di sostanzeche alterano le naturali prestazioni fisiche degli atletinelle attività sportive, d’intesa con la Commissione mi-nisteriale.Inoltre con l’Atto di Intesa tra il ministro della Salute,il ministro per le Politiche giovanili e le attività sporti-ve e il presidente del Coni, sottoscritto nell’ottobre 2007,si è voluto rendere più efficace il sistema italiano di pre-venzione e contrasto del doping, creando uno stabilecoordinamento tra la Cvd e la Commissione Coni-Na-do (Organizzazione nazionale antidoping), che operapresso il Comitato olimpico nazionale italiano.Il coordinamento riguarda in primo luogo l’attività an-tidoping e, al fine di ampliare i settori dello sport con-trollati, prevede programmi di controllo che abbianocome target non soltanto gli atleti di vertice o che ga-reggiano nello sport professionistico, ma anche quei set-tori giovanili ed amatoriali nei quali il fenomeno si staespandendo in maniera preoccupante.Si è concordato, quindi, di riservare alla CommissioneConi-Nado i controlli sullo sport agonistico di livellonazionale ed internazionale, in aderenza a quanto pre-visto dal Codice mondiale antidoping dell'Agenzia mon-diale antidoping. Alla Commissione interministerialesono affidati, invece, principalmente i controlli sanita-ri antidoping sulle attività sportive non agonistiche edagonistiche non aventi rilievo nazionale.La Commissione interministeriale provvede anche al-l’aggiornamento periodico della lista delle sostanze vie-tate per doping (art. 2 Legge 376/2000).Le classi di sostanze vietate sono sostanzialmente tre:quella degli agenti proibiti in gara e fuori gara, quelladegli agenti proibiti soltanto in gara, e le sostanze spe-cifiche che sono proibite solo in particolari sport. Neldettaglio le sostanze proibite sono riportate nella tabel-la sottostante.

2) alla manipolazione dei campioni, cioè l’occultamen-to delle prove, che può avvenire anche attraverso in-fusioni endovenose, fatto salvo il caso in cui vi sia unachiara esigenza medica;3) al doping genetico definito come l’utilizzo di geni,elementi di tipo genetico e/o cellule che hanno la ca-pacità di migliorare la performance atletica. È indubbio che il ruolo del medico nella prevenzioneal doping sia determinante ed una sua formazione inquesto settore specifico è assai utile. Il medico di base, il pediatra e gli specialisti hanno in-fatti continui contatti con atleti agonisti e non, ma an-che con comuni pazienti ai quali nel momento dellaimpostazione terapeutica possono comunicare infor-mazioni relative al corretto uso della diverse sostanzee le eventuali controindicazioni. Ruolo cardine ha poi il medico dello sport che ha l’op-portunità di seguire gli atleti anche professionisti a360° e l’occasione, con le visite di idoneità alla prati-ca sportiva agonistica e non, di esercitare un costantemonitoraggio dei soggetti nel tempo.Concludendo, è importante formare i medici sui variaspetti del doping (legislativo, scientifico, tossicologi-co) affinché conoscendo possano trasmettere, promuo-vere e difendere la “cultura dello sport”, come unica,vera alternativa alla “cultura del doping”. •

(*) Consigliere Enpam

PPRROOIIBBIITTII IINN EE FFUUOORRII GGAARRAA• Agenti anabolizzanti• Ormoni e sostanze correlate• Beta-2 agonisti• Agenti con attività

antiestrogenica• Diuretici e agenti mascheranti

PPRROOIIBBIITTII SSOOLLOO IINN GGAARRAA• Stimolanti• Narcotici• Cannabinoidi• Glucocorticosteroidi

L’alcol e i beta-bloccanti sono proibiti solo in partico-lari sport.Il campo dei divieti si allarga poi: 1) ai metodi di trasporto di ossigeno che sono: l’auto-trasfusione, l’emoglobina artificiale e tutte quelle so-stanze con struttura o effetto biologico simile;

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IN ATTENZIONE

di Matteo Di Paolo Antonio

O ggi nel nostro Pae-se si fanno più didieci milioni di eco-

grafie l’anno. Grazie allenuove tecnologie lo svilup-po in questo campo è sta-to rapidissimo e la presen-za degli ecografisti è diven-tata un obbligo nei settoridella ginecologia, delle ma-lattie cardiovascolari, nel-la gastroenterologia, in on-cologia e nelle malattie del-l’apparato urinario. Purtroppo, però, non tuttigli ospedali sono dotati di

strumenti di ultima gene-razione e, ciò che è ancorapiù grave, in Italia sono ine-sistenti strutture universi-tarie di formazione e scuo-le di specializzazione.Questa mancanza spinge iradiologi, chirurghi, inter-nisti e ginecologi a specia-lizzarsi da soli. Inoltre, nelnostro Paese è del tutto as-sente una Guardia medicaradiologica e la stragran-de maggioranza dei nostriPronto soccorso non sonoin grado di assicurare lapresenza di un ecografistaper le 24 ore, mentre così

ni. In poco più di 50 annil’ecografia è entrata nellanostra vita migliorandolasensibilmente: si pensi al-l’utilizzo in gravidanza che,oltre a permettere di stabi-lire il numero dei feti e ilsesso dei nascituri, ci fa sa-pere se ci sono malforma-zioni o situazioni di rischiopotenziale prima del par-to. Questo mezzo non è in-vasivo e non provoca effet-ti collaterali come può av-venire invece con i raggi Xo con la Tac. Per questoviene utilizzato regolar-mente nei casi di trapian-to di organo, anche conun’ecografia al giorno.Ma ancora più interessan-te è lo sviluppo che la tec-nica sta avendo come gui-da negli interventi. Nel con-vegno il professor Tito Li-vraghi ha sottolineato ilruolo insostituibile dell’eco-grafia nelle malattie dellatiroide e nella rimozionedei piccoli tumori inopera-bili del fegato, grazie so-prattutto alla ricerca di me-dici italiani. La dottoressaFranca Meloni ha ricorda-to che l’ecografia è una del-le metodiche più facilmen-te esportabili e trasporta-bili e permette diagnosi im-mediate. Per questo, è unodei mezzi che si sta intro-ducendo nei Paesi in via disviluppo come l’Africa, perprevenire complicazionidovute alla gravidanza o al-le malattie infettive. In questo Continente, perl’Organizzazione mondia-le della sanità, una donnagravida su 16 rischia lamorte, contro una su 2800in Occidente. •

si ridurrebbero drastica-mente i costi per il ricor-so inadeguato a diversiesami radiologici e il nu-mero delle false diagnosi.Di tutto questo si è discus-so nel congresso naziona-le della Siumb, la Societàitaliana di ultrasonologiain medicina e biologia, te-nutosi a novembre a Ro-ma. Nel corso dell’incon-tro è stato sottolineato ilruolo sempre più signifi-cativo che l’ecografia haassunto nell’ultimo ven-tennio e assumerà ancoradi più nei prossimi decen-

Italia, 10.000.000di ecografie l’anno

Un esame che è divenuto per molti specialisti quasi un “obbligo”. La Siumb ha fatto il punto

della situazione in occasione del Congresso nazionale

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Screening virtualeper i farmaci di successo

di Livio Frittella

Immettere un farmaco sulmercato è un processolungo, difficile e costoso.

Comporta sperimentazioniripetute di sostanze chimi-che sugli animali finché, pa-ragonando l’effetto appa-rente ottenuto con i diver-si trattamenti, non viene ri-levato un reale vantaggionella cura della patologiache è oggetto d’interesse deiricercatori.Secondo fonti specializzate,perché un medicinale siacommerciabile occorronodai 10 ai 15 anni di speri-mentazione (considerando itest in vitro, in vivo e la se-rie di trial clinici che ne con-seguono) e un costo medioche oscilla tra i 400 e i 600milioni di euro. In tutti i la-boratori, per queste ragioni,è in voga un motto emble-matico: “fail early, fail fast”(fallisci presto, fallisci conrapidità). Un altro modo didire che il tempo è denaro.Da oggi però è possibilesveltire le procedure, ab-battere i costi, ridurre glieffetti collaterali e – risvol-to non indifferente per chiha a cuore le istanze ani-maliste – limitare i test sul-le cavie. La formula magi-ca è: “screening virtuale”.Un’idea concepita e con-

Grazie alle tecniche computerizzate del progetto Rationaldrug design del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa

tempi brevi per la commercializzazione dei medicinali

RICERCA

dotta dai ricercatori del-l’Istituto di biofisica e del-l’Istituto per i processi chi-mico-fisici del Consiglio na-zionale delle ricerche di Pi-sa, capace di coniugare co-noscenze e applicazioni difarmacologia clinica, di chi-mica e di informatica.Il progetto si chiama Rdd(Rational drug design) ed èGino Turchi dell’Ibf-Cnr,coordinatore dell’iniziativa,ad illustrarne i dettagli.“Con il drug design la spe-rimentazione di una nuovamolecola, potenzialmenteaggressiva nei confronti diuna certa malattia, avvienevirtualmente, tramite mo-

delli che girano su compu-ter e che vanno ad analiz-zare tutte le possibili varia-zioni strutturali fino a tro-vare quella che è più effica-ce e che magari produceminori effetti collaterali. Sitratta essenzialmente – ag-giunge il ricercatore – diutilizzare strumenti com-putazionali, la grafica mo-lecolare, che permette diinserire un potenziale far-maco all’interno della bio-molecola, e gli algoritmi dicalcolo, in grado di valuta-re la forza dell’interazioneche si stabilisce tra loro. Inquesto modo sarà possibi-le effettuare uno screening

virtuale, simulando anchemutazioni patologiche peresaminare, sempre su com-puter, che cosa accade a li-vello molecolare quandoun farmaco noto o poten-ziale (cioè una molecolamodello che può esseremodificata a piacere) si le-ga a un target biologico, siaesso il sito recettoriale diuna proteina, il sito attivodi un enzima o un com-plesso proteico”.In parole più povere, si trat-ta di una simulazione deglieffetti del farmaco che pre-cede la sua eventuale mes-sa a punto. Con questo si-stema, inoltre, è possibilevalutare, ancor prima dellasintesi, ulteriori caratteristi-che farmacologiche fonda-mentali del composto allostudio, definite complessi-vamente mediante l’acroni-mo Admet (assorbimento,distribuzione, metabolismo,escrezione e tossicità) e disostanziale importanza peril successo clinico del me-dicinale in questione. Diceancora Turchi: “Al momen-to attuale ci sono moltissi-mi composti potenzialmen-te interessanti in attesa diessere valutati sotto il loroprofilo Admet. Riuscendoa far questo prima di effet-tuare lunghe e costose sin-tesi, si renderanno disponi-bili sempre maggiori risor-se e si abbrevieranno i tem-pi di immissione sul merca-to dei nuovi farmaci”. Mar-cel Proust diceva: “La veraricerca non consiste nelloscoprire nuove terre, manell’avere nuovi occhi”. Latecnologia sembra proprioin grado di donarceli. •

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ASSISTENZA

La speranza di un “nuovo” sorriso

A volte basta poco per disegnare un sorriso. A volte il disegno è realizzato da uo-mini che adoperano strumenti precisi come pennelli ed il risultato, potremmo di-re, equivale allo stupore che si prova ammirando i più noti capolavori d’arte.

Solo che in questo caso, letele sono i visi semplici edimpauriti dei bambini, gli ar-tisti i medici di OperationSmile International, l’orga-nizzazione umanitaria inter-nazionale che proprio inquesti giorni ha compiuto25 anni di “capolavori”, ri-donando il sorriso a più di100mila bambini, colpiti dal-la nascita da malformazionifacciali, labbro leporino, pa-latoschisi, ustioni, per cor-reggere le quali occorronointerventi di chirurgia pla-stica ricostruttiva. OperationSmile Italia onlus, la sezio-ne del nostro Paese, è una Fondazione nata nel 2000, nelcui organico sono presenti medici, paramedici e volon-tari che operano in venticinque Paesi del mondo, ed il fi-ne di tale organizzazione non è esclusivamente di recu-pero della funzionalità delle parti colpite, ma quello dicreare, attorno ai bambini, una sorta di cordone sanita-rio assistenziale che riesca a sopperire alle mancanze tec-niche e professionali difficilmente riproducibili in am-bienti come i Paesi africani o asiatici più poveri. Mada-gascar, Kenya, Giordania, Marocco, Thailandia, Etiopia,Egitto, Laos, sono gli scenari in cui opera Operation Smi-le, scenari in cui gli operatori si adoperano per far attec-chire le conoscenze medico-sanitarie, per costituire luo-ghi permanenti di assistenza e trattamento delle patolo-gie ortodontiche, fornendo nel contempo certificazionie formazione agli operatori. La struttura della onlus ita-liana ha come presidente il dott. Santo Versace, fratellodello scomparso stilista Gianni, il vicepresidente è l’av-vocato Beatrice Menis dalla Chiesa, mentre il dottor Do-menico Scopelliti è il responsabile scientifico. “L’auto-sufficienza medica, la qualità della vita dopo l’interven-to e la continua formazione sono i pilastri sui quali vo-gliamo poggiare e far crescere il nostro impegno”, dico-no da Operation Smile, aggiungendo che “i risultati si

concretizzeranno quando inostri medici potranno agi-re secondo i protocolli in-ternazionali, nei tempi e sulluogo di operazione.” L’ab-negazione, il sacrificio, l’im-pegno dei medici, sono delresto tangibili dietro i rico-noscimenti, le collaborazio-ni, il ruolo di ambasciatoridella cooperazione nel mon-do, che da più parti la on-lus riceve. Un esempio, sututti: il World Journey ofSmiles, ovvero il mese delsorriso, tenutosi lo scorsonovembre. In questa occasione, i me-

dici hanno moltiplicato per quaranta l’impegno e l’amo-re per i bambini: questo infatti il numero delle missio-ni operative in venticinque paesi, da Addis Abeba inEtiopia, ad Amman in Giordania, passando per Mae-sot, in Thailandia, Tamatave in Madagascar, Nakuru inKenia, portando ovunque professionalità e grandi spe-ranze. Dice il dott. Scopelliti: “Non posso più farne ameno, è la mia medicina per digerire gli ospedali italia-ni. È una forma di compensazione perché recuperi ladimensione dell’essere medico solo in quella circostan-za”. Ma la “donazione” di Operation Smile cominciacon la formazione del proprio corpo sanitario. I corsicon i quali si aggiornano gli operatori, vertono sull’evo-luzione ed applicazione delle nuove tecniche chirurgi-che, oltre che sulla pianificazione e discussione dei ca-si clinici e del loro trattamento pre e post-operatorio.Qui, un aspetto fondamentale suggella il legame del me-dico volontario con quello indigeno. Infatti è essenzia-le la partecipazione dei medici locali al campo operato-rio, all’intervento chirurgico vero e proprio, un’investi-tura sul campo che si rivela preziosa per donare l’enne-simo “smile”, quel sorriso che i medici della onlus nonsi stancheranno mai di ammirare sul viso dei piccoli pa-zienti. •

di Demetrio Logiudice

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CONGRESSI, CONVEGNI, CORSI

TEMPI E MODI PER LA PUBBLICAZIONELe notizie inerenti congressi, convegni, corsi e manifestazioni scientifiche, devono essere rese note

alla redazione del giornale dell’Enpam - oltre tre mesi prima dell’evento - tramite posta all’indirizzo Via Torino, 38 - 00184 Roma; via e-mail all’indirizzo [email protected]; via fax ai numeri 06/48294260 - 06/48294793.

Per esigenze tipografiche e di spazio si invita a trasmettere testi sintetizzati in circa dieci righe. Si ribadisce che la pubblicazione degli avvisi è gratuita.

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CONGRESSI, CONVEGNI, CORSI

Sda Bocconi School of Management – AnmdoDirezione medica di presidio ospedalieroMilano, 19 febbraioObiettivi: il corso è rivolto a quanti ricoprono ruoli di responsabilità nei processi di definizione delle strategie aziendalidi presidi ospedalieriDurata: dieci giorni, suddivisi in tre moduli:I Modulo: dal 19 al 22 febbraio - saperi managerialiII Modulo: dal 10 al 12 marzo - saperi specialisticiIII Modulo: dal 31 marzo al 2 aprile - competenze gestionaliInformazioni: Sda Bocconi School of Management tel. 02 5836.6849; e-mail: [email protected]

Università degli studi di BresciaStrategie sanitarie per un mondo globaleBrescia, febbraio-giugnoObiettivi: il laboratorio di organizzazione ed economia sanitaria, giunto alla sua quarta edizione, si propone comemomento di riflessione e lettura critica del fenomeno della globalizzazione in ambito sanitario, con l’obiettivo difornire all’operatore strategie per orientarsi nel complesso e dinamico mondo dell’e-healthProgramma: 22 febbraio l’informazione sanitaria in un mondo globalizzato; 14 marzo governare l’informationtechnology in sanità; 18 aprile l’offerta di prestazioni sanitarie al paziente “informato”; 16 maggio privacy, informationsharing e sanità pubblica, un conflitto inevitabile?; 6 giugno e-health and policyInformazioni: Segreteria Organizzativa tel. 030 3838611, fax 030 3701404, e-mail: [email protected] web: www.unibs.it/on-line/dms/Home/Ricerca/Corsiconvegnieseminari.html

Associazione italiana odontoiatria ImplantologiaRoma, febbraio-giugno Relatori: dott. Filippo Tomarelli, dott. Giuseppe Marano Sede: Via Ermete Novelli 1, 00197 RomaObiettivi: scopo del corso è di passare in rassegna le molteplici situazioni anatomo-cliniche che solitamente siincontrano nella normale pratica ambulatorialeDurata: 4 incotri (29/02 e 01/03/2008, 04-05/04/2008, 09-10/05/2008, 20-21/06/2008) Informazioni: dott. Giovanni Migliano, tel. 06 7803744, e-mail: [email protected]

Medicina omeopatica, omeopatia e malattie viraliRoma, 16 febbraio e 1 marzo, Istituto Nazareth, Via Cola di Rienzo 140Argomenti: metodologia diagnostica, clinica e terapeutica omeopatica nell’influenza, nella mononucleosi e nelle piùcomuni malattie infettivo contagiose Informazioni: Segreteria Organizzativa I.R.M.S.O., Via Paolo Emilio 32, 00192 Roma tel 06 3242843, fax 06 3611963, e-mail: [email protected], sito web: www.irmso.itEcm: richiesti crediti ecm

Società italiana per la psicopatologiaPsicopatologia fenomenologica e psicoterapiaFigline Valdarno (Fi), febbraio- giugno, Palazzo Pretorio, Piazza San FrancescoResponsabile Scientifico: dott. Giampaolo Di PiazzaElementi di metodologia fenomenologica: 22-23 febbraio La persona del delirante, possibilità trasformative:14-15 marzoLa persona del melanconico e del maniacale, possibilità trasformative: 11-12 aprile La persona del nevrotico, possibilità trasformative: 9-10 maggioLa persona al limite, possibilità trasformative: 23-24 maggioVerso una psicoterapia fenomenologica: 13-14 giugnoInformazioni: Segreteria Organizzativa AIM Group AIM Congress, Sede di Firenze, Viale G. Mazzini 70, 50132 Firenzetel. 055 23388.1, fax 055 2480246, e-mail: [email protected], sito web: www.aimgroup.eu

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CONGRESSI, CONVEGNI, CORSI

MesoterapiaBoario Terme (BS), 8-9 marzo, Hotel Excelsior PalaceOrganizzatori: dott. Stefano Marcelli, Scuola italiana di mesoterapiaProgramma: sabato; generalità, storia della mesoterapia, indicazioni e controindicazioni, strumenti, i cinquemeccanismi d’azione (suggestione, puntura, sanguinamento, anestetici, altri farmaci). Appunti di procedura,la scelta delle zone da trattare, punti locali e distanti, microiniezioni e nappage, mesoterapia classica (Pistor),mesoterapia puntuale sistematizzata (Mrejen), mesoterapia intraepidermica (Perrin), profondità di puntura, ifarmaci della mesoterapia, allopatia e omeopatia, agopuntura, neuralterapia e mesoterapia, effetti collaterali locali esistemici. il test dei punti attivi. Domenica: dimostrazioni ed esercitazioni praticheInformazioni: tel. 0364 535916, 328 4898603, sito web: www.meso.itEcm: richiesti crediti ecm

Seconda Università di Napoli Ecografia interventisticaNapoli, febbraio–giugnoPresidente: prof. U. ParmeggianiResponsabile: dott. L. TarantinoArgomenti principali: ecografia del fegato, vie biliari, pancreas - ecografia del tenue e del colon: reperti ecograficinei pazienti con tumori intestinali - studio ecografico dell’intestino nel paziente con sintomatologia acutaaddominale - appendicite, diverticolite, enteriti. Ecografia nella diagnosi e nel follow-up del paziente con rettocoliteulcerosa e M. di CrohnInformazioni: dott. I. Sordelli, tel. 338 5404037, e-mail: [email protected]

Ordine provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri, BergamoResponsabilità amministrativa del medicoSala Omceo di Bergamo, 1 marzoSaluti del Presidente dell’Ordine provinciale dei medici chirurghi e odontoiatri, dott. Emilio Pozzi Moderatore: Prof. Marco Perelli ErcoliniInterventi: prof. Marco Perelli Ercolini “Presentazione della responsabilità amministrativa del medico”; dott. Guido Marinoni“La responsabilità amministrativa e il medico di medicina generale”; dott. Livio Abonante “La responsabilità amministrativa eil medico ospedaliero”; dott. Piero Attilio Bergamo “La medicina convenzionata e la responsabilità amministrativa” dott. AttilioSteffano “La responsabilità amministrativa e la difesa legale”; avv. Paola Ferrari “Il parere del legale”Verifica dell’apprendimento e consegna questionari ECM Informazioni: Segreteria Organizzativatel. 035 217200, fax 035 217230, e-mail: [email protected], Via V. G. Manzù 25, 24122 Bergamo

Scuola di olismologiaMilano, febbraio - novembreL’Olismologia (medicina della sintesi) è una disciplina innovativa, unificante e trasversale caratterizzata da un impiantoteorico autonomo, basato sulle conoscenze accademiche dell’anatomia, della fisiologia, della Pnei e sulle attualiacquisizioni della medicina energetica. Utilizza le tecniche manuali (massaggio curativo fisico, posturale, emozionale esomatopsichico) e le tecniche integrative (kinesiologia diagnostico-terapeutica, energetica, metabolica, organica,funzionale, alimentare ed emozionale) del metodo Mas.Cur.Int.® (www.mascurint.com)Informazioni: dott. Lorenzo Paride Capello, cell 339 5311459, e-mail: [email protected]

Congress of the International Federation for the Surgery of ObesityEuropean Chapter (IFSO-EC)Capri, 17-19 april Presidente onorario: prof. Nicola ScopinaroPresidente del Convegno: prof. Luigi AngrisaniInformazioni: Segreteria Organizzativa MCM eventi e congressi, Rione Siringano 5, 80121 Napoli tel. 081 668774, fax 081 664372, e.mail: [email protected], web site: www.ifsocapri2008.com

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CONGRESSI, CONVEGNI, CORSI

Ecografia internisticaRoma, 15-16 marzo, Dipartimento di radiologia e diagnostica per immagini, Clinica GuarnieriResponsabile Scientifico: dott. Antonio De FioresInformazioni: Segreteria OrganizzativaGiulia Vivoli, tel. 06 66502942, e-mail: [email protected], Daniela Pecci, e-mail: [email protected]: richiesto accreditamento ecm per medico internista, area specialistica

International WorkshopGastric Cancer Roma, 4-5 aprile, Istituto Nazionale Tumori Regina ElenaChairman: Alfredo GarofaloFocus on: research, innovation, cooperationInformation: Scientific SecretariatOncologyic Surgery Department, Digestive Branch, Regina Elena National Cancer CenterVia Elio Chianesi 53, 00144 Roma, tel. 06 52662328/2337/6884, fax 06 52662338e-mail: [email protected], website: www.sicoonline.orgOrganizing Secretariat: C.e.c., Via delle Vigne 42, 00148 Romatel. 06 65192051, fax 06 65494640, e-mail: [email protected]

Arcispedale S. Maria Nuova- Reggio EmiliaChirurgia della tiroide e delle paratiroidiReggio Emilia, 16 – 18 aprileDirettore: dott. Verter BarbieriIl corso è articolato in sedute operatorie mattutine e pomeridiane con seminari negli intervalli tra gli interventichirurgici. È prevista la partecipazione attiva alle sedute operatorieInformazioni: Segreteria Organizzativa Martina Parini c/o Arcispedale S. Maria Nuova, Viale Risorgimento 80, 42100 Reggio Emiliatel. 0522 296580, fax 0522 295839, e-mail: [email protected]

Adult with congenital heart defectSan Donato Milanese (Milano), 18th of april, Irccs Policlinico San DonatoProgramme Directors: dott. Massimo Chessa & dott. Alessandro GiambertiObjective: indications on the use of new diagnostic and therapeutic methods. To discuss and to delve into recent andimportant issues, with the objective of supplying concrete and useful indications in the daily clinical and surgeryassisting practice. To increase the collaboration and the synergy of the network of physicians who monitor the follow-up of these patients at various levelsInformation: Organizing SecretariatArcamedica s.r.l., Via Cadorna 8/27, 20090 Buccinasco (MI), tel. 02 89074711, fax 02 89074712e-mail: [email protected], sito web: www.arcamedica.com

Politrauma e grandi urgenzeRoma, 14 – 15 febbraio, Aurelia Hospital, Via Aurelia 860Coordinatore Scientifico: dott. Raoul Borioni, tel: 330652728, email: [email protected]: scopo del presente Convegno, organizzato in memoria del prof. Raffaele Garofalo, è quello di ricostruire ilpercorso clinico-assistenziale dell’urgenza, dal territorio al Pronto Soccorso ed al Dea, analizzandone alcuni aspettifondamentali, quali l’organizzazione regionale, la formazione culturale dei professionisti coinvolti, le modalità di primosoccorso e di trasferimento, le priorità nell’assistenza e le varie competenze specialistiche all’interno del Trauma-Team.Il programma comprende inoltre alcuni workshop (assistenza respiratoria, terapia antibiotica, chirurgia laparoscopica,traumi del bacino, ferite difficili), rivolti all’approfondimento di temi specificiInformazioni: segreteria tel. 06 66492380

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IN EDITORIA

È impressione genera-le che scriva anchequando cammina o,

addirittura, dorme. È Lu-ciano Sterpellone che hadonato all’appassionatafolla dei suoi lettori l’en-nesima fatica : “Nati conla camicia”. Sterpellone,patologo clinico, che co-nosce bene la storia equella della Medicina inparticolare, ci onora daanni della sua collabora-zione al punto che piùd’una volta noi della re-dazione ci siamo conside-rati nati con la camiciaper averlo conosciuto. Nel nuovo libro (EditoreSEI frontiere. Sestante),l’autore racconta storieche arrivano dall’antichi-tà presentandole con l’abi-tuale signorile distacco eun pizzico di “civetteria”culturale che pervade il te-sto, a partire da quel“Non è vero che sia cicu-ta” per arrivare a un “Vi-vere 400 anni: ne vale lapena?”Una raffica di citazioni,un’interminabile rassegnadi grandi personaggi chehanno fatto la storia a co-minciare dalla copertinache rievoca la nascita diGiulio Cesare col “tagliocesareo”, una miniaturasu pergamena custodita in

Francia nella BibliotecaNazionale.Tante curiosità storicheche aiuteranno il lettore aricordare i beati tempi del-

la scuola, quegli anni feli-ci quando si poteva studia-re sognando, senza paroled’ordine e cori sguaiati.Quando si aveva paura

della vita perché la si co-nosceva e si nutrivanoperplessità nei riguardidella morte. E, per tutti,c’era un maestro: Platone(è di moda?) che insegna-va a ragionare.Sterpellone non dimenti-ca il grande filosofo e cipresenta perciò un suo So-crate con il bicchiere del-la cicuta in mano, prontoa morire serenamente.Prima di concedergli laparola, ricordando di es-sere un medico, esegueuna scrupolosa analisi far-macologica del veleno af-finchè l’uso della cicutanon procuri dolori primadella morte.“Socrate resta sereno e lu-cido sino all’ultimo istan-te, quando si rivolge al fe-dele Critone.Dobbiamo sacrificare ungallo ad Esculopio. Nondimenticarlo.Perché a Esculopio?Voglio ringraziarlo perchéha guarito con la morteuna malattia che si chia-ma vita”.E ricordi della vita di que-sti “eroi” li troviamo lun-go tutto il libro in una gal-leria di personaggi e situa-zioni che è utile rivisitarenella quasi certezza che,tutto sommato, forse stia-mo meglio oggi, perchèsiamo nati per soffrire e ciriusciamo molto bene. •

La camicia…di Sterpellone

di Giuliano Crisalli

Nuovo libro del medico-scrittore con “storie” che vengono

da molto lontano e consigli su come assumere un “buon” bicchiere di cicuta.

Fatti singolari, eventi inquietanti, testimoni del difficile procedere

attraverso tentativi, successi, ma anche errori strabilianti

Storie di grandi

personaggi che arrivano dall’antichità

Una rafficadi citazionie scrupolose

analisifarmacologiche

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La crisi della diagnosiCon questo suo agile e approfonditolavoro Vito Cagli fa conoscere comesia mutata, nel concetto e nelle proce-dure, la diagnosi medica.Un insieme di circostanze, che sonostate scarsamente prese in considera-zione dalla letteratura medica, hannocontribuito, negli ultimi decenni, alverificarsi di questo cambiamento.Prima fra tutte il veloce sviluppo dellatecnologia e dei mezzi strumentali e di laboratorio. L’autore, con un’analisi dal carattere storico, filosofico esociologico, frutto della sua lunga esperienza a contattocon i malati e con le teorie di quanti hanno contribuitoall’evolversi degli orientamenti della medicina, ricerca lemotivazioni di questa crisi nell’ambito delle nuove con-cezioni di malattia, nelle prospettive offerte dalla geneti-ca e negli orientamenti metodologici influenzati dal tur-binio della vita moderna.

Vito Cagli“La crisi della diagnosi”

Armando Editore, Roma - pp.96, euro 10,00

Invecchiare bene? Si può!500 domande, 500 risposteLe persone che hanno raggiunto unacerta età troveranno nel manualescritto da Paolo Fumelli e RodolfoColarizi un parere chiaro e concisosui tanti quesiti riguardanti la salu-te, il modo di mantenersi in forma,i perché dei diversi “acciacchi” cheli affliggono e sui quali si interroga-no quotidianamente.Questo manuale, strutturato con la tecnica di impostarei problemi a domande e risposte, permette di ottenere,senza doversi confrontare con astruse trattazioni scienti-fiche, informazioni chiare e concise su argomenti dicarattere medico, ma anche psicologico, etico e sociale,sviluppate in ventisei capitoli che affrontano questioniche vanno dalla definizione di vecchiaia alla paura diinvecchiare; dall’insonnia all’alimentazione; dal tempolibero alla sessualità; dalla vita in famiglia al ruolo dellebadanti.

P. Fumelli, R. Colarizi“Invecchiare bene? Si può! 500 domande, 500 risposte”

Ed. Tecnoprint, Ancona - pp.176, euro 15,00

La storia di Carlotta. Una diagnosi tardiva di dislessiaLuisanna Gariglio racconta con que-sto lavoro l’esperienza vissuta assiemealla figlia Carlotta per spiegare cosa siala dislessia a tutti quei genitori che,spesso sbagliando, ritengono di avereun figlio pigro, distratto, poco studio-so, mentre invece, il più delle volte,hanno un figlio normale, o addiritturaintelligentissimo, al quale dovrebbe semplicemente esse-re diagnosticato il Disturbo Specifico dell’Apprendimen-to (DSA) per poter continuare un percorso scolastico se-reno e per non essere più giudicato un incapace o, anco-ra peggio, uno svogliato nullafacente. Far conoscere le sof-ferenze di chi è affetto dal Disturbo Specifico dell’Appren-dimento e viene colpevolizzato da insegnanti e genitori sa-rà utile, secondo l’autrice, a far sì che storie come quellavissuta da Carlotta e da sua madre diventino sempre piùrare.

Luisanna Gariglio“La storia di Carlotta.

Una diagnosi tardiva di dislessia”Edizioni Biografiche, Milano - pp.136, euro 12,00

Urgenze ed emergenze. IstituzioniUn manuale voluminoso e riccamen-te illustrato che Maurizio Chiarandainizia presentando i vari modi di af-frontare le situazioni di emergenza chepotrebbero mettere in pericolo la so-pravvivenza dell’infortunato o la fun-zione di un suo organo vitale. Nei capitoli successivi illustra le pro-cedure della rianimazione di base edavanzata e traccia il percorso diagno-stico-terapeutico delle principali emer-genze internistiche, chirurgiche, traumatologiche e tossi-cologiche, dalla prima valutazione extraospedaliera finoal trattamento nel pronto soccorso. Il lavoro tratta anche i principi di terapia antalgica e l’or-ganizzazione del soccorso sanitario extraospedaliero e for-nisce in dettaglio tutte le informazioni utili al raggiungi-mento degli obiettivi formativi dei corsi di Laurea specia-listica dell’Area sanitaria nel settore dell’urgenza e del-l’emergenza.

Maurizio Chiaranda“Urgenze ed emergenze. Istituzioni”

Piccin Nuova Libraria, Padova - pp.704, euro 70,00

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di G. F. Barbalace

RECENSIONI

Libri ricevuti

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In breveDomande di genitoriLa pediatra Silene Thiella, difronte alle malattie dei bambi-ni e di fronte al disagio psicoe-mozionale che queste causanoai genitori e agli stessi piccini,ha trovato nella neuropsichia-tria infantile efficaci possibilitàdi intervento e di risposta. Que-sta scienza le ha dato la possi-bilità di approfondire la cono-scenza della clinica neurologi-ca e psichiatrica del bambino e,nello stesso tempo, di acquisire nuove possibilità diapproccio nei confronti delle problematiche psicoe-mozionali e relazionali nell’ambito della formazionepsicodinamica.Il suo libro raccoglie le riflessioni e le risposte formu-late sulla base delle più frequenti domande che le han-no fatto i genitori dei tanti bambini da lei curati, o peri quali è stata consultata. I suggerimenti forniti dal-l’autrice sono il frutto della sua sensibilità affinata al-la scuola di Françoise Dolto.

Silene Thiella“Domande di genitori”

Perosini Editore, Zevio (VR)pp.78, euro 12,00

Da Dresda a Venezia a piediTradotto in prosa da FrancescoFavaretti Camposampiero, que-sto è il secondo poema di JamesHenry, medico irlandese, poeta,studioso di Virgilio, precursoredegli ecologisti, critico della re-ligione di stato e delle ingiusti-zie sociali. Il titolo originale del-l’opera è Thalia Petasata Iterumperché, come nel poema prece-dente, il poeta affida a Talia lasua ispirazione. Nel resoconto diquesto viaggio, fatto anche que-sta volta a piedi in compagniadella figlia Katharine, la sensibilità romantica propriadell’autore pervade le belle descrizioni della natura,le osservazioni scientifiche e artistiche, le rievocazio-ni storiche e le considerazioni sociologiche, che arric-chiscono il suo poema, in un afflato poetico tutto ori-ginale, nel quale si coglie la capacità di gioire anchedelle minime esperienze del viaggio, simbolo del per-corso della vita.

James Henry“Da Dresda a Venezia a piedi”

Libreria Editrice Marco Polo, Veneziapp.103, euro 18,00

Pietro MuniLLAA LLOOTTTTAA AALLLL’’EEVVAASSIIOONNEE FFIISSCCAALLEE Un originale progetto per combattere efficacemente l’evasio-ne fiscale basato su l’uso esclusivo della moneta elettronicache permetterebbe di ottenere la semplificazione burocratica,la sparizione di molte attività illegali e l’alleggerimento delle tas-se. Il primo ostacolo alla realizzazione di questo vantaggiosoprogramma sarebbe però, secondo l’autore, la generale indi-sponibilità dei parlamentari.Campanotto Editore, Pasian di Prato (UD) - pp. 84, euro 10,00

Antonella VandelliCCAARRII AAMMIICCIISaper accettare se stessi e gli altri è lo scopo di questo librosull’amicizia. Il testo è scritto secondo lo stile dell’autrice, conscioltezza e con garbo e propone, in una serie di capitoletti, bre-vi storie per illustrare i diversi comportamenti umani e i vari at-teggiamenti dello spirito. Questi racconti invitano il lettore a me-ditare sul proprio modo d’agire e sul rapporto che può instau-rare con i propri simili.www.matarreseeditore.it - pp. 113, euro 10,00

Elvi MonacoLLEE CCEELLLLUULLEE FFOOLLLLII.. DDAALL CCAANNCCRROO AALLLLAA VVIITTAAL’autrice racconta l’esperienza vittoriosa che ha avuto con lamalattia tumorale. Vuole così dimostrare che, con l’aiuto deimedici, di idonee terapie e con un’adeguata attivazione del-le energie vitali di cui tutti disponiamo, questo male, una vol-ta ritenuto incurabile, può essere affrontato e debellato. L’As-sociazione Italiana Amici di Raoul Follereau ha accolto congioia l’impegno di divulgare questo incoraggiante messaggiodi speranza.Editrice Berti, Piacenza - pp. 162, euro 10,00

Maurizia CavalleroRREEAALLTTÀÀ EE RREEAALLIISSMMOO IINN PPIITTTTUURRAAInteressante e complesso il tema affrontato questa volta dal-l’autrice. La realtà, che pervade per intero l’arte lungo tutta lasua storia, ha la sua oggettività, ma viene interpretata indivi-dualmente da ogni singolo artista e in modi diversi col succe-dersi delle epoche finendo così per scivolare nella soggettivi-tà. Nella descrizione di questa continua tensione, che fa del rea-le un elemento ora apprezzato, ora respinto, è l’originalità diquesto studio.Lorenzo Editore, Torino - pp. 69, euro 12,00

Giuseppe SalzanoUUNN TTEESSTTIIMMOONNEE DDEELL SSUUOO TTEEMMPPOOL’autore di questa biografia racconta la vita del proprio genito-re senza dilungarsi nei dettagli dei singoli episodi e negli aned-doti che caratterizzarono le esperienze familiari, scolastiche,belliche e lavorative che egli visse. Sullo sfondo di queste vi-cende sofferma piuttosto la sua attenzione sul loro rapportoemotivo ed empatico, assolvendo così ad un debito affettivo chelo lega a suo padre, alla sua famiglia nonché alla cultura e alletradizioni del Cilento.L’Opera Editrice, Vallo della Lucania (SA) - pp. 75

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RECENSIONI

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VITA DEGLI ORDINI

SavonaCorso di inglese per medici

Considerato l’esito positivoavuto lo scorso anno, per chifosse interessato, si segnalache l’Ordine, ha programma-to in collaborazione con l’as-sociazione culturale Sympo-sium corsi di inglese per me-dici: 50 ore con lezioni di dueore alla settimana oppure 80ore con due incontri settima-

nali di due ore (o anche un’ora e mezza) per gruppi diotto–dieci studenti.In giorni e orari da concordare che potranno essere siapresso la sede dell’Ordine in via San Lorenzo, 3/6 (Sa-vona) sia presso la sede dell’associazione a Finale L. invia Brunenghi, 285–287.Insegnanti qualificati di madrelingua.All’inizio è praticato un test di ingresso per valutare ilgrado di conoscenza delle lingue degli studenti e stabi-lirne il livello di ingresso in gruppi omogenei.Durante le ore di lezione l’insegnante si rivolge agli stu-denti in madrelingua favorendo l’apprendimento. Even-tuali adesioni e richieste di chiarimenti possono essereinviate all’Ordine dei Medici tramite fax al n. 019811036 oppure tramite e-mail [email protected].

Enrica Fossarello

NovaraSparlare del proprio ospedale può comportare il licenziamento

Sparlare del proprio ospeda-le può comportare il licenzia-mento. Secondo la Cassazio-ne sez. Lavoro (sentenza n.19232 del 14 settembre2007), che ha annullato ilreintegro al lavoro accorda-to in primo e secondo gradodi giudizio (tribunale diMonza e Corte d’Appello diMilano), la maldicenza se ripetuta può esprimere unapotenzialità negativa sul futuro adempimento degli ob-blighi del dipendente e far venire meno il rapporto difiducia.

Malattia, sempre il certificato medico

Con la sentenza numero 17898 del 22 agosto 2007 la

Cassazione afferma che anche in caso di assenza permalattia di un solo giorno, anche in presenza di unaprassi aziendale consolidata, va sempre presentato ilcertificato del medico se richiesto dal datore di lavoro.

RovigoEcm: aumentati i crediti triennio 2008–2010

In data 1 agosto 2007 èstato siglato l’accordo Sta-to–Regioni concernente il“Riordino del sistema diFormazione continua inmedicina”.Nell’accordo è riportato,tra l’altro, che ogni opera-tore sanitario deve acqui-sire 150 crediti formativinel triennio 2008–2010secondo la seguente ripar-tizione: 50 crediti/anno(minimo 30 e massimo 70per anno) per un totale di150 nel triennio 2008–2010.In particolare, dei 150 crediti formativi del triennio2008-2010, almeno 90 dovranno essere “nuovi” cre-diti, mentre fino a 60 potranno derivare dal riconosci-mento di crediti formativi acquisiti negli anni dellasperimentazione a partire dall’anno 2004 fino all’an-no 2007.

Forlì-CesenaAssistenza sanitaria agli studenti universitari non residenti

Si comunica che con deter-minazione del direttore delDistretto è stato prorogatoper un anno il progetto“Medico degli studenti” condecorrenza 1.9.2007 finoal 31.8.2008, con interru-zione nei periodi dal15.12.2007 al 15.1.2008 edall’1.8.2008 al 31.8.2008.In esecuzione alla Deter-minazione è stato rinnova-

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to l’incarico al dott. Fiorenzo Cangini, da svolgersipresso l’ambulatorio di Dermatologia di via Ober-dan 11 (1° piano) a Forlì, confermando la preceden-te articolazione: lunedì e mercoledì dalle ore 14 al-le ore 16.L’attività sanitaria è rivolta esclusivamente agli stu-denti universitari non residenti nel territorio del-l’Azienda Usl di Forlì, che dovranno presentare ap-posito tesserino di riconoscimento, accompagnato daun documento di identità nel caso in cui la tessera siasprovvista di fotografia.Il progetto, avviato in via sperimentale il 4 settembre2006 a seguito della proposta avanzata dalle Associa-zioni degli studenti universitari e della richiesta daparte del Comune di Forlì di un servizio di assisten-za sanitaria a loro destinato, ha realizzato efficace-mente l’obiettivo di andare incontro agli studenti chenon soggiornano in modo permanente a Forlì, con-sentendo loro di usufruire gratuitamente di prestazio-ni mediche di base adeguate presso l’Ausl di Forlì. Perulteriori informazioni rivolgersi allo 0543 733622 o733633.

CremonaRiscossione accentrata anche nelle onlus

La concessione in uso, aqualsiasi titolo, di localiattrezzati per l’eserciziodi attività mediche o pa-ramediche e l’organizza-zione di servizi ad essafunzionali, fa scattarel’obbligo della riscossio-ne accentrata dei compen-si (articolo 1 comma 38Finanziaria 2007).Anche le associazioni divolontariato che all’inter-no dei propri locali riser-vano stanze per lo svolgi-mento dell’attività liberoprofessionale da parte dimedici sono soggette a tale obbligo: incassare il com-penso in nome e per conto del medico libero profes-sionista e riversarlo contestualmente, previa registra-zione nelle proprie scritture contabili obbligatorie oin apposito registro.Sono questi i chiarimenti forniti dall’Agenzia delle en-trate nella Risoluzione 270/E del 28 settembre 2007che richiama la Circolare 13/E del 15 marzo 2007.

Marco Perelli Ercolini

BergamoModulistica pubblicità

Sul nostro sito all’indirizzowww.omceo.bg.it alla vocemodulistica è possibile repe-rire e scaricare tutte le infor-mazioni e i modelli relativi al-le nuove disposizioni in temadi pubblicità sanitaria.Sempre alla voce modulistica so-no inoltre disponibili i modellirelativi ad autocertificazioni, iscrizione neolaureati, dop-pia iscrizione, medici provenienti da altro Ordine, iscrizio-ne elenco psicoterapeuti, cancellazioni, parere congruitàparcella, medici provenienti da altro Ordine extracomuni-tari, iscrizione medici extracomunitari.

VercelliParodi a Vercelli “spiega” l’Enpam

Tutto esaurito al Piccolo Studio di Vercelli per l’inizia-tiva promossa dall’Ordine dei medici sul tema dellepensioni e dei fondi integrativi. A fare gli onori di ca-sa il vicepresidente dell’Ordine, il dott. Giovanni Scar-rone, che ha salutato con particolare affetto il presi-dente dell’Enpam, Eolo Parodi. Erano, tra gli altri, presenti i medici di Vercelli e delVercellese, ma anche i presidenti degli Ordini di Biel-la, Novara, Verbania e Asti e colleghi provenienti dal-le provincie vicine e l’onorevole Roberto Rosso. EoloParodi ha detto tra l’altro: “L’Enpam ha 494 dipenden-ti. Fra poco cambieremo sede a Roma e, come si dicea Genova, ci preoccupiamo di “mettere pane nel cas-setto” per i lavoratori più giovani. L’avanzo di bilan-cio previsto nel 2007 è di circa 900 milioni di euro”.Il presidente Parodi, da politico attento, non ha pe-rò nascosto i problemi che da qualche anno investo-no la classe medica. “I medici – ha detto – sono unacomponente importante del Paese. Lavorano in me-dia dieci ore al giorno, ma sono i peggio pagati d’Eu-ropa”. Quindi Parodi ha consigliato ai medici di ri-volgersi direttamente a lui per eventuali consulenze.“Io rispondo a tutti – ha detto –. Ma vi ricordo chegli uffici Enpam hanno ricevuto da febbraio decinedi migliaia di telefonate. Non dovete stupirvi se riu-scire a parlare con un funzionario non è un’impresafacile”. Per gli aspetti tecnici sono intervenuti Alber-to Oliveti, consigliere d’amministrazione dell’Enpam,e Luigi Daleffe, esperto dei fondi.

VITA DEGLI ORDINI

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INIZIATIVE SANITARIE

SARDEGNAOspedali di Cagliari, installate cinque nuove TacCinque nuove Tac sonostate installate negliospedali della provinciadi Cagliari, quattro neipresidi che fanno capoalla Asl e nell’Aziendamista Ospedaliero-Uni-versitaria. Si tratta dimacchinari di ultimagenerazione ad altissima velocità di acquisizione peresami del corpo intero, capaci di assicurare il più altogrado di prestazioni e potenzialità diagnostiche anchenelle applicazioni più innovative e specialistiche in par-ticolare in ambito cardiologico e vascolare. Un esamedurerà poco più di un minuto con grande risparmio ditempo e massima sicurezza per tutti i pazienti anchequelli più vulnerabili (neonati, anziani, disabili). Biso-gnerà aspettare questo mese di febbraio per l’Ospeda-le Marino e l’Oncologico Businco (si stanno ultimandoi lavori propedeutici all’installazione), mentre nel futu-ro Centro per la Radioterapia il macchinario è in fasedi installazione (insieme ai quattro acceleratori lineariper la radioterapia). Una Tac Multistrato sarà operati-va da questo mese anche presso l’Ospedale di Isili.

MARCHEPotenziato ospedale San SeverinoL’ospedale di San Se-verino Marche verràpresto potenziato conl’Hospice (entro giu-gno 2008), l’ottimizza-zione del servizio uro-logico, l’avvio dell’iterper il riconoscimentodell’unità operativa dioncologia come struttura complessa, e il completamen-to della digitalizzazione della mammografia. E’ quantoemerso in un incontro fra il sindaco, il direttore gene-rale della Zona territoriale 10 dell’Asur e i membri del-la commissione comunale per la sanità. Il nosocomiosarà presto dotato anche di un impianto termico di tri-generazione che, alimentato da fonti rinnovabili, copri-rà l’80% del fabbisogno della struttura a livello di elet-tricità, acqua calda e impianto di condizionamento del-l’aria. I lavori comportano un investimento pari a unmilione e 256 mila euro (il 75% coperto da contributicomunitari) e termineranno entro quest’anno.

FRIULI VENEZIA GIULIAAl via piano prevenzione obesità La Regione Friuli Venezia Giu-lia ha avviato un piano per laprevenzione dell’obesità. Tre isettori nei quali saranno con-centrate le iniziative: la forma-zione, lo stile di vita con nuo-vi modelli alimentari e unamaggior attività sportiva. Ilprogetto va ad affiancare lo stu-dio di fattibilità per la realizza-zione di un centro residenzia-le regionale, in collaborazionecon la Regione Veneto, per la cura dei pazienti affettida disturbi alimentari.

PIEMONTEEx Hopital sarà gestito da società mista

L’ex Hopital du Piemont, la strut-tura sanitaria di Settimo Torine-se al 90% dei francesi della Sias,in futuro sarà gestita da una so-cietà mista a forte prevalenzapubblica. E’ l’esito della lungatrattativa tra la Regione Piemon-te, la società d’Oltralpe e gli al-tri soci, che hanno sottoscrittoun verbale di accordo sulle quo-te di partecipazione. In base a

questo accordo, che definisce in 35 milioni e 800 milaeuro il valore complessivo dell’operazione, la Regione,tramite le Aziende sanitarie locali 3 e 4 di Torino e 7 diChivasso, acquisterà il 52% delle quote, il Comune diSettimo Torinese (con l’Azienda Sviluppo Multiservi-zi) il 31,5% e la cooperativa sociale Frassati il restan-te 16,5%. Le Asl coinvolte e la cooperativa Frassati do-vranno mettere a punto il futuro modello assistenzialeche sarà applicato alla struttura sanitaria, dove verran-no sistemati la direzione del distretto, i suoi servizi am-ministrativi compresi gli sportelli Cup, scelta del medi-co, assistenza integrativa e protesica e quelli per le cu-re domiciliari, le attività di prelievo ad accesso diretto,la specialistica ambulatoriale, la radiologia di primo li-vello, un ambulatorio di oncologia, oltre alla riabilita-zione e al recupero funzionale per esterni. Saranno at-tivati, inoltre, 40 posti letto per la riabilitazione, altret-tanti per la lungodegenza e 60 per le dimissioni protet-te. Infine, la struttura potrà ospitare anche un’unità dicure primarie, in accordo con i medici di medicina ge-nerale e di pediatri di libera scelta, e un punto di con-tinuità assistenziale per il primo soccorso.

a cura di Andrea Meconcelli

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INIZIATIVE SANITARIE

VENETOCnr, un superfiltro contro fumi nocivi in cucina Mai più odore di fritto,sgradevole e per giunta tos-sico, con il filtro di ultimagenerazione ideato da Isi-dra, un team di ricercatoridell’Istituto di chimica bio-molecolare del Consiglionazionale delle ricerche diPadova (Icb-Cnr), dell’uni-versità di Padova e di una società esperta nel settore. Ilnuovo sistema filtrante sarà in grado di eliminare quel-le sostanze maleodoranti e nocive prodotte dalla degra-dazione dei grassi alimentari e che conferiscono al ciboil caratteristico sapore di rancido. “E’ noto che, espo-nendo all’aria una fettina di carne o scaldando l’olio inpadella”, affermano dall’Icb-Cnr, “i grassi alimentari su-biscono un processo di ossidazione nel quale le mole-cole dei grassi insaturi si rompono, generando altre mo-lecole più piccole e potenzialmente pericolose per la no-stra salute”. Come l’aldeide acroleina, tipica sostanzatossica da frittura che si forma per decomposizione delglicerolo ad una temperatura specifica per ogni olio.“Questa molecola non ha solo un odore acre e pungen-te - proseguono i ricercatori del Icb-Cnr - ma è causa diirritazione delle mucose, dermatiti ed è da tempo so-spettata di provocare danni irreversibili all’apparato re-spiratorio umano oltre all’aumento dell’incidenza di tu-mori negli animali ad essa esposti. Filtri come quelli aicarboni attivi, attualmente in uso nelle cucine domesti-che o nei ristoranti, assorbono queste sostanze in mo-do reversibile, con potenziale rischio di rilascio dellestesse’’.

LOMBARDIA18mila casi all’anno di ictus

Diciottomila casi di ic-tus all’anno in Lom-bardia, dove ci sono120mila persone col-pite, di cui 94milahanno un’età superio-re ai 65 anni. Sono piùdonne che uomini: 50mila contro 44 mila.Sono dati annunciati

in occasione del primo International Forum on Stroke.L’ ictus è la terza causa di morte in assoluto dopo le ma-lattie cardiovascolari ed i tumori, causa il 12 per centocirca di tutti i decessi annui e rappresenta la principa-le causa di invalidità. Se il tasso di prevalenza genera-

le dell’ictus in Lombardia per la fascia d’età 65/85 an-ni raggiunge il 6,5 per cento della popolazione, il datosi discosta nella classificazione per sesso, più alto il tas-so per gli uomini (7,4 per cento) contro il 5,9 per cen-to delle donne. “Un quadro preoccupante - afferma lapresidente del Forum e responsabile dell’Unita’ per gra-vi cerebrolesioni della Fondazione S.Maugeri di Pavia- che vede ogni anno un bilancio drammatico e che vaindagato a fondo soprattutto nelle ultime decadi di vi-ta dei pazienti, visto che sappiamo che il 75 per centodegli ictus colpisce a partire dai 65 anni in su. Tuttaviala battaglia alle patologie cerebrovascolari ed all’ictusin particolare può contare nella nostra regione su spe-cifici progetti come il progetto SUN (Stroke Unit Net-work), il cui scopo è la realizzazione di un sistema in-tegrato tra Centri Ospedalieri del territorio per una tem-pestiva identificazione dei bisogni dell’assistito e unoscambio di informazioni su trattamenti proposti e rice-vuti, le terapie in atto e gli eventi di rilevanza clinica”.Gli obiettivi sono sostanzialmente due: informare sem-pre di più i cittadini sul significato della prevenzione,sull’ importanza di adottare stili di vita ed abitudini ali-mentari corrette, ma anche quello prettamente scienti-fico volto a rafforzare l’applicazione delle novità dellaricerca.

EMILIA ROMAGNANel bolognese arriva l’infermiere di famiglia

Gli abitanti del Comune di Mon-zuno, sull’Appennino bolognese,hanno una nuovo servizio messoa disposizione dall’ Ausl: l’infer-miere di famiglia. Come è avvenu-to per la figura del medico di fa-miglia, anche l’infermiere è a di-sposizione del nucleo familiare perprestazioni infermieristiche am-bulatoriali e domiciliari. In que-sto modo si crea un’interfaccia ef-ficace fra la famiglia, il suo medi-

co di fiducia e le altre figure professionali che si occu-pano di cure primarie, come ostetriche, assistenti sani-tarie, fisioterapisti, assistenti sociali. Il modello orga-nizzativo è basato sulla presa in carico, sia in ambitoambulatoriale sia domiciliare, del paziente e della suafamiglia. Il ruolo di questa nuova figura è quello di ga-rantire risposte al cittadino attraverso la rilevazione delbisogno di salute, la realizzazione di interventi informa-tivi ed educativi, l’orientamento al corretto ed appro-priato utilizzo dei servizi sanitari. La popolazione tar-get di riferimento per questa prima fase sperimentalesono gli anziani fragili residenti in questo territorio.

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L a mostra d’arte con-temporanea “Capricci”è ormai diventata un

appuntamento nell’ambitodel panorama artistico con-temporaneo. Un bellissimoesempio di come una sem-plice passione si trasformiin una sfida che non soloviene vinta, ma che conti-nua a riscuotere successocon il passare del tempo. Ilprotagonista di questa vi-cenda è il medico odonto-iatra perugino Giuseppe Ca-scetta. La passione per l’arte deldottor Cascetta cominciamolti anni fa e precisamen-te nel 1975, quando si recòal Sacro Convento di Assi-si per vedere una mostra de-dicata ad Alberto Burri.Successivamente, Giusep-pe Cascetta consegnò unpiccolo tabernacolo ad En-rico Castellani, al qualechiese un suo personale in-tervento su questo oggettoantiquario. Il risultato fusorprendente. Da questo momento, fu ir-refrenabile la curiosità di ve-dere cosa altri artisti avreb-bero potuto creare dopoaver consegnato loro un pic-colo pezzo antiquario.Superata l’incredulità ini-ziale e sorpresi dall’insolitarichiesta, tutti gli artisticoinvolti hanno lavoratocon intensità, eleganza ed

originalità al pezzo conse-gnato, realizzando un’ope-ra sublime sia come prodot-to finito sia nel suo back-ground lavorativo e di pre-parazione. Piccolo mobilio,statue, cornici, leggii, taber-nacoli sono gli oggetti concui hanno avuto a che faregli artisti e con cui si sonoconfrontati con il passato.Ma in questo caso, che poirappresenta la parte più no-bile del progetto, non si trat-tava di una sfida di linguag-gi o il desiderio di afferma-zione di una mentalità arti-stica sul passato. Si trattainvece di una felice integra-zione, la capacità di dialo-go, che poi, con l’allargarsi

della collezione, hanno mo-strato tutti gli artisti. Ognisingolo artista ha dimostra-to di rispettare l’oggetto sen-za limitazioni della propriacreatività. Ciascuna operarappresenta un mondo cheè fatto della cultura artisti-ca contemporanea e del pas-sato culturale italiano. Ognioggetto, diventato oggettod’arte, inizialmente avevauna funzione che trovava vi-ta nella quotidianità e per-ciò concreto esempio di unacultura che coinvolgeva tut-ti i livelli sociali. Ed è perquesto che ogni singolo og-getto antiquario è simbolodi un tempo passato e diuna cultura che, mistifica-

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ARTE

“Capricci” di un dentistad’avanguardia

Il dottor Giuseppe Cascetta espone, a fine febbraio, la collezione di numerosi ed originali pezzi realizzati

da artisti italiani contemporanei

zioni a parte, ancora è vivanelle menti delle persone. E,grazie all’intervento dell’ar-tista, questo oggetto ha ot-tenuto nuova vitalità e chia-ve d’accesso per il futuro.Perché c’è differenza tra ilconservarsi per il futuro ap-partenendo al passato e illanciarsi nel futuro, rinno-vandosi con il linguaggiocontemporaneo (nonostan-te l’accezione temporaneadel termine) pur non per-dendo la propria e più in-trinseca identità. Questo èquanto è accaduto con lamostra d’arte “Capricci” deldottor Cascetta, arrivato acollezionare 50 pezzi origi-nali dagli artisti italiani con-temporanei più influenti daldopoguerra ai giorni nostri.Cominciata nel 2004 con 26pezzi, oggi sono 50. Fortu-natamente gli artisti hannopreso coscienza del valoredel progetto ed hanno subi-to accettato la sfida. Laprossima mostra è previstail 23 febbraio nell’ex Pina-coteca Comunale del comu-ne di Assisi e un catalogodocumenterà la raccolta diopere. La copertina del ca-talogo sarà disegnata dal-l’artista Jannis Kounellis. Ilcatalogo raccoglierà tutte lefoto delle opere, si vedrà laparte finale di un progettoche in verità racchiude an-che aneddoti, contatti, con-versazioni con gli artisti, in-contri che rappresentano illato più umano dei “Capric-ci” del dottor Cascetta. •

G.M.

Jannis Kounellis con Giuseppe Cascetta

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MOSTRELE CORBUSIER.DIPINTIALESSANDRIAfino al 30 marzo Occasione unica per am-mirare i dipinti e i disegni,in gran parte inediti in Ita-lia, realizzati da uno deimaggiori architetti del XXsecolo.Palazzo Monferratotelefono: 199 199 111

LA MADONNA DEL PRESEPE DA DONATELLO A GUERCINOCENTO (FE) fino al 13 aprile La mostra rende omaggioad una magnifica immagi-ne mariana di intensa de-vozione, divenuta fonte di

ispirazione per artisti di ta-lento come Donatello eGuercino.Pinacoteca Civicatelefono: 051 [email protected]

MONETE ETRUSCHEFIRENZEfino al 21 marzo Oltre quattrocento pezziesposti offrono una pano-ramica pressoché comple-ta della produzione mone-taria etrusca.Museo Archeologico Nazionaletelefono: 055 23575

a cura di Anna Leyda Cavallied esposizioni in Italia“PER ALLUMARE”. ARGENTI PER LA LUCE DEL 700 GENOVESEGENOVAfino al 9 marzo Mostra dedicata al temadegli oggetti d’argento le-gati alla necessità di illu-minare ed organizzata inoccasione della donazionedi quattro candelieri, signi-ficativo esempio dell’argen-teria genovese del Sette-cento.Galleria Nazionale di Palazzo Spinolatelefono: 010 2705300www.palazzospinola.it

L’ARTE DELLE DONNEDAL RINASCIMENTOAL SURREALISMOMILANOfino al 9 marzo Prima grande esposizionededicata alle donne attra-verso le opere di oltre cen-to artiste da Sofonisba An-guissola a Camille Claudel,da Lavinia Fontana e FridaKahlo, da Marietta RobustiTintoretto a Tamara deLempicka.Palazzo Realetelefono: 02 54915

LA SCULTURA IN CARTAPESTA. SANSOVINO, BERNINIE I MAESTRI LECCESITRA TECNICA E ARTIFICIOMILANOfino al 30 marzo L’esposizione presentaesempi illustri di sculturain cartapesta, materialeumile ma molto apprezza-to dai più grandi scultoridel Rinascimento e del Barocco.Museo Diocesanotelefono: 02 89420019www.museodiocesiano.it

PINTURICCHIOPERUGIAfino al 29 giugno Mostra monografica dedi-cata al grande pittore pe-rugino in occasione del550° anniversario della na-scita, con oltre ottanta ope-re tra dipinti su tavola, mi-niatura e disegni.GNU – Galleria Nazionale dell’Umbriatelefono: 075 5721009

Verena D’Alessandro, “Tempo nero sull’autostrada”, olio su tavola. L’operasarà presentata alla mostra personale di Verena D’Alessandro che si svolgerà aRoma dal 23 febbraio fino all’8 marzo presso la Galleria Lombardi (ViaUrbana, 8A, tel. 06-4744143, aperta dal martedì al sabato dalle ore 10,30 alle13 e dalle ore 16,30 alle 19,30). La mostra si propone un’interessante panora-mica sui mutamenti del paesaggio urbano e suburbano attraverso una quindi-cina di olii su tela e su tavola di medio e grande formato.

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NOTIZIE

L a Fondazione Pezcol-ler di Trento, voluta efondata dal trentino

prof. Alessio Pezcoller(1896- 1993) a lungo pri-mario chirurgo dell’ospeda-le cittadino, opera da più diun ventennio nel campodella ricerca oncologica permezzo di premi, borse distudio, finanziamenti diprogrammi di ricerca, sim-posi e seminari di studio edi aggiornamento.

Premi internazionaliL’annuale Pezcoller Foun-dation – AACR Internatio-nal Award for Cancer Re-search è organizzato in col-laborazione con l’Associa-zione americana per la ri-

cerca sul cancro. Fra gli ul-timi premiati Paul Nursenel 1995, successivamenteNobel nel 2001 e MarioCapecchi, Pezcoller Awardnel 2003 e Nobel pochimesi fa. Il biennale Pezcoller Foun-

dation – European CanCerOrganization (ECCO) Re-cognition for a Contribu-tion to Oncology in colla-borazione con l’associazio-ne europea, conferito peruna vita dedicata alla lot-ta contro il cancro.

È in distribuzione gra-tuita ai clienti dei cen-tri ottici Vision Wel-

lness il fascicolo di novem-bre del periodico semestra-le “MIX Magazine, la rivi-sta dei Cinque Sensi”, di-retta da Luciano Garibal-di, sempre più apprezzatada un numero crescente dilettori. Anche stavolta ilprimato va alla vista, contre servizi esclusivi: l’entu-siasmante e commoventestoria di Louis Braille, ilpiccolo genio che, a soli 12anni, ebbe l’idea dei carat-teri in rilievo; un’intervistaesclusiva con David DeAngelis, “l’avvocato che hasconfitto la miopia”, il qua-le rivela i segreti della sua

scoperta che sta attirandol’interesse di migliaia dipersone; il primato assolu-to raggiunto in Europa dal-la “Fondazione Banca de-gli Occhi del Veneto” siacome numero di donatorisia come numero di tra-pianti di cornea effettuati:

in cinque anni, oltre cin-quemila. Ma non è tutto.In una intervista, Paola LaRosa, docente della “Pale-stra degli occhi”, spiega co-me colmare le carenze vi-sive che un po’ tutti ci por-tiamo appresso sin dallaprima infanzia. E lo fa do-

po la scoperta di un grup-po di scienziati britanniciche ha messo a punto unamacchina capace di valu-tare gli spostamenti dellepupille in termini di milli-secondi. Per quanto riguarda gli al-tri sensi, i servizi di “MIXMagazine” spaziano dalruolo dell’olfatto nel de-terminare l’innamoramen-to di due persone, ad unainchiesta sui rumori piùmolesti e sul modo di di-fendere l’udito. Luciano Garibaldi giorna-lista di lunga carriera, an-cora una volta, con questaelegante pubblicazione, af-fronta problemi di grandeattualità. •

I “cinque sensi”di Mix Magazine

Borse di studio e finanziamenti di ricercaLe borse di studio per gio-vani trentini che si aggior-nano in Italia o all’esteronel campo dei tumori. Le Scholar-in-training Fel-loships per giovani italianio europei che presentanoposters al congresso an-nuale americano dellaAACR. Altre borse di stu-dio per partecipare ai con-gressi ECCO ed EACR(European Association forCancer Research). Inoltre il finanziamento diun programma biennale diricerca (€ 40.000) di unricercatore o ricercatrice,che non abbia compiuto i36 anni, da eseguirsi in Ita-lia, con la collaborazioneorganizzativa della SIC,Società Italiana di Cance-rologia. Analogo finanzia-mento per una ricerca daeseguirsi in Trentino. •

Fondazione Pezcoller per la ricerca sul cancro

Da sin.: il prof. John Smyth, il prof. Luigi Chieco-Bianchi ed ilpresidente della Fondazione Pezcoller prof. Gios Bernardi

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PARLIAMO DI NOI

Ci hanno “lasciato” sor-ridendo. Con passogiovanile hanno salta-

to il fosso e ora ci osserva-no dall’altra parte. È statauna festa. Abbiamo saluta-to commossi sei nostri ami-ci che sono andati in pen-sione. Il presidente Parodili ha ringraziati con paro-le toccanti, ricordando cheanche a loro, al lavoro chehanno svolto per anni con

assiduità e bravura, si de-ve la rinascita dell’Enpam.“Dobbiamo tutti qualcosaa voi che avete dimostra-to, in tanti anni, che il no-stro Ente di previdenza erala vostra seconda casa, senon addirittura la prima.Voglio ricordarvi che se an-che lasciate il vostro tavo-lo da lavoro, le porte del-l’Enpam saranno sempreaperte per voi”.

In pensione con il sorriso

Da sin.: Giovanna Lugini, Patrizia Bassan, Giustina Buono, Angela Maria Guerrisi, Leonardo Zongoli

Sei nostri dipendenti tra i più stimati hanno lasciato il tavolo da lavoro all’Enpam. Il saluto ed i ringraziamenti

del presidente Eolo Parodi

Patrizia Bassan – Servizio prestazioni Fondi specialiGiustina Buono – Servizio prestazioni Fondi specialiAngela M. Guerrisi – Dirigente Servizio prestazioni Fondo generaleGiovanna Lugini – Servizio contabilità e bilancioGiancarla Pucci – Servizio contributi minimi Fondo generaleLeonardo Zongoli – Direttore generale

che che c’è un’ora in cui èlecito riposare.Osservandoli, mentre ap-plauditi ricevevano la me-daglia ricordo, venivano al-la mente i loro meriti: l’ope-rosità e l’esempio di attac-camento al lavoro di Bas-san, Buono, Lugini e Pucci(assente per indisposizio-ne), il piglio dirigenzialepermeato di bontà e com-prensione della dottoressaGuerrisi che ha diretto, peranni, il delicato Servizioprestazioni Fondo genera-le, una delle finestre apertedell’Enpam. E poi lui, Leo-nardo Zongoli che fu indi-menticabile direttore gene-rale. Il funzionario che co-nosce tutti e tutto, stimatoanche per il suo alto sensodel dovere. Il dottor Zon-goli, entrato per concorsopubblico all’Enpam, fu as-sunto in ruolo nell’ottobredel 1970 e da allora, comefunzionario, ha ricopertoruoli chiave nei servizi del-la Previdenza, del Patrimo-nio e successivamente nelServizio di Contabilità e bi-lancio fino ad assumere ladirezione di tutta l’area del-le funzioni di Ragioneria,anche con l’incarico di se-guire gli investimenti del-l’Ente nel settore mobilia-re. Un curriculum degno disette vite, come ha sottoli-neato il presidente Parodiabbracciandolo e ringra-ziandolo a nome di tutti imedici italiani.Questi cari compagni di la-voro, siamo sicuri, verrannospesso a trovarci. Ci aspet-tiamo che continuino ad in-segnarci che cosa sono ilsenso del dovere e l’orgogliodi lavorare all’Enpam. •

C’erano tutti i dipendentiad applaudirli, si respiravaamicizia e affetto. Giancar-la, Giustina, Giovanna, Pa-trizia. E poi i “pezzi grossi”Angela Maria e Leonardo.Tutti insieme commossi perquesto “addio” corale e peri suoi ringraziamenti since-ri, consci, questi sei nostriamici, che il lavoro allonta-na tre grandi mali: la noia,il vizio e il bisogno, ma an-

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MEDICINA TRADIZIONALE

L’intervista a LucianoOnder, vicedirettore delTg2 e esperto ricono-sciuto di tematiche me-diche, ha sollevato qual-che rimostranza nellaparte in cui il giornali-sta affronta il tema del-la medicina tradiziona-le. La “protesta”, piùche educata, è quella deldott. Mariano Postiglio-ne, già direttore Oms,docente della scuola diagopuntura tradiziona-le di Firenze, il quale da-ti alla mano, ribadisce la“inoppugnabile eviden-za scientifica sull’effica-cia e sicurezza dell’ago-puntura nella cura di de-terminate malattie inmani qualificate edesperte”. Postiglione sot-tolinea che la RegioneToscana (e altre Regio-ni italiane) ha integratol’agopuntura nella me-dicina ufficiale. Gli dan-no ragione i dottori Re-nato Crepaldi, presiden-te della FondazioneMatteo Ricci e il presi-dente dell’Ordine di Bo-logna, Giancarlo Pizza,autori dell’articolo chepubblichiamo.

sempre più im-piego all’inter-no della medi-cina occidenta-le sostenuta daquella che de-finiamo medi-cina basatasull’evidenza. In particola-re, le metana-lisi Cochrane,che rivedonoperiodica-mente in ma-niera sistema-tica gli studiclinici pubbli-cati, selezio-nando quellidi maggiorequalità, indi-viduano indi-cazioni di si-cura efficaciasoprattutto nel-l’area del dolore: dolorelombare (Furlan, 2005), ce-falea idiopatica (Melchart,2004), dolore lombare ingravidanza (Pennick,2002), controllo del dolo-re nel travaglio di parto(Smith, 2006), artrosi delginocchio (Ezzo, 2001),dolore cervicale (Trinh,2006), dismenorrea (Proc-tor, 2004), nausea e vomi-to da chemioterapia (Ezzo,2006), nausea e vomitopostoperatori (Lee, 2004),

di Giancarlo Pizzae Renato Crepaldi

Una recente ricerca adopera di un gruppodi ricercatori tedeschi

ha portato in primo pianoil problema dell’efficaciadell’agopuntura nel tratta-mento dell’ipertensione. Iricercatori hanno condot-to uno studio randomizza-to, in cieco, su 160 sogget-ti affetti da ipertensioneutilizzando, in accordo coni criteri della medicina ci-nese, un pattern di agopun-ti specifico per la sindro-me presentata dal pazien-te oppure uno del tuttoaspecifico. In breve, i risul-tati hanno dimostrato unasignificativa diminuzionedei valori pressori nei pa-zienti trattati con il patternspecifico rispetto al tratta-mento aspecifico, meglionoto come trattamentosham, il quale è risultatosostanzialmente inefficace(Flachskamps, 2007).Questo lavoro non è certoil primo né il solo ad affron-tare, e verificare, l’argomen-to dell’efficacia dell’agopun-

tura secondo la medicina ba-sata sulle evidenze. Deve es-sere sottolineato inoltre ilfatto che al paziente non siastato sottratto il trattamen-to farmacologico ma lo si siaintegrato con l’agopunturasecondo i criteri della medi-cina tradizionale cinese.Questo ed altri studi inglesie tedeschi (si veda in propo-sito lo studio Gerac, acroni-mo di German Acupunctu-re Trials for Chronic LowBack Pain, che ha dimostra-to come la tecnica dell’ago-puntura fedele alla medici-na tradizionale cinese mi-gliori la lombalgia cronica- Haake, 2007) evidenzia-no come possano integrar-si tecniche diagnostico-te-rapeutiche con basi cultu-rali e scientifiche tra lorodiversissime con risultaticlinici di sicura efficacia.Come noto il compito delmedico da sempre si confi-gura nella frase “curaresempre, guarire quando èpossibile”. Ed è proprio nella defini-zione del curare che unadisciplina medica comel’agopuntura trova ora

Aperte le porteall’agopuntura

Anche l’Ordine di Bologna ne riconoscel’efficacia e accredita la scuola

della “Fondazione Matteo Ricci” che si impegna a collaborare

sia nel campo organizzativo sia in quello scientifico – sanitario

per una seria riuscita dell’iniziativa

Il riconoscimento della Scuola

consente di offrire garanzie

di affidabilità sia al discente sia al paziente

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MEDICINA TRADIZIONALE

quisito in campo naziona-le ed internazionale.La collaborazione siner-gica e coordinata tra leparti firmatarie (Ordine eFondazione) ha lo scopodi promuovere lo svilup-po cognitivo della medi-cina tradizionale cinese edell’agopuntura anche aldi fuori dell’ambito setto-riale specifico, nell’otticadi aumentare e intensifi-care il confronto ed il di-battito scientifico-integra-tivo con altre discipline econ l’ulteriore obiettivo diporre a disposizione deimedici iscritti all’Ordine,ogni strumento utile allaformazione e preparazio-ne degli stessi in settoridella medicina non con-venzionale. La Fondazione si impegnaquindi a sottoporre all’Or-dine corsi e progetti diformazione e ricerca chepossano costituire un va-lido strumento di forma-zione, preparazione e spe-cializzazione dei sanitariiscritti nel settore dellamedicina tradizionale ci-nese e dell’agopunturamentre l’Ordine valuteràogni iniziativa sottopostaalla propria attenzionerendendosi disponibile afornire la propria collabo-razione, sia dal punto divista pratico organizzati-vo che dal punto di vistascientifico e sanitario. •

Renato Crepaldi e il presidente Giancarlo Pizzasono in possesso d’una notevole bibliografia sull’argomento agopuntura. Per informazioni:[email protected]

bassissimo costo di eser-cizio, si pone il problemadella qualità della forma-zione in questa antica me-dicina. In attesa che una legge na-zionale regolamenti le me-dicine non convenzionali,il riconoscimento dellaScuola di agopuntura del-la Fondazione Matteo Ric-ci da parte dell’Ordine deimedici chirurghi ed odon-toiatri di Bologna, in virtùdella prima convenzionestipulata in Italia tra unOrdine dei medici ed unIstituto privato di forma-

zione professionalizzatadelle medicine non conven-zionali, consente, nell’at-tuale vuoto legislativo, dioffrire alcune garanzie diaffidabilità sia al discente- per la formazione - sia ditutela al paziente per la suacura, grazie alla trentenna-le esperienza che la Fonda-zione Matteo Ricci ha ac-

“Le metanalisiCochrane

individuanoindicazioni

di sicura efficaciasoprattutto

nell’area del dolore

induzione del travaglio diparto (Smith, 2004), mal-posizione fetale (Coyle,2005).E se in altra patologia i ri-sultati degli studi clinicisono contrastanti - colonirritabile (Lim, 2006), di-pendenza da cocaina (Ga-tes, 2006), cessazione delfumo (White, 2006), epi-lessia (Cheuk, 2006),schizofrenia (Rathbone,2005), spalla dolorosa(Green, 2005), depressio-ne (Smith, 2005), ictus(Zhang, 2005; Wu 2006),paralisi di Bell (He, 2004),asma cronico (McCarney,2004), epicondilite (Gre-en, 2004) -, soltanto in duecondizioni patologiche lerevisioni sono risultate ne-gative - artrite reumatoide(Casimiro, 2005), sindro-me dolorosa patello femo-rale (Crossley, 2001) -.È inoltre interessante no-tare che negli ultimi annialcune indicazioni per lequali si era apparentemen-te descritta inefficacia so-no ora in corso di rivaluta-zione grazie a nuovi studiclinici meglio impostati.Nel momento in cui l’ago-puntura assume semprepiù rilevanza scientifica enotevole diffusione nellapratica medica occidenta-le, grazie anche al suo

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IN EMERGENZA

di Antonio Gulli

L’attenzione che questogiornale ha dedicato ai“protagonisti del soc-

corso” del 118 (Il Giorna-le della Previdenza, n° 10,2007) ha impresso nella no-stra volontà la voglia di ap-profondire, di conoscere edi capire le persone che ani-mano questo servizio essen-ziale. Di penetrare que-st’esperienza umana e lavo-rativa che unisce al propriointerno un’alta professiona-lità e un forte sentimento disolidarietà. Di scavare den-tro le personalità e le per-formance di queste figureal fine di evidenziare quan-to la routine dello stare vi-cino al dolore e al bisognodi aiuto può riuscire a nonscalfire il senso di parteci-pazione profonda alle vicis-situdini delle persone e, nel-lo stesso tempo, non met-tere in discussione il pro-prio “saper fare”. Sono deiprofessionisti: ovvero dellepersone che dimostranoquotidianamente di saperapplicare un metodo e/ouna procedura intersogget-tivamente riconosciuta, unapproccio, o una metodicalavorativa che mostra – co-me scrive Johnson nel 1997a proposito delle caratteri-stiche che distinguono una

la “visita” dell’attesa spa-smodica che altera il suotrascorrere oggettivo. L’au-toambulanza è sempre e pe-rennemente in ritardo. Queiminuti che separano la ri-chiesta di aiuto dall’aiutoeffettivamente offerto sem-brano sempre un lasso ditempo interminabile. Lapercezione dell’attesa è ca-pace di aprire un baratro incui la vita può essere risuc-chiata. Si è assaliti dal “non-senso” del dolore e dall’an-goscia dell’insicurezza e del-la supposta colpa. Il prima-to dell’esistere subisce loscacco peggiore: la pauradi non farcela. Mi dice unoperatore: “Dal momentodella chiamata all’arrivo sulposto in genere non passamolto tempo. Anche quan-do arriviamo sul posto inpochi minuti la gente se laprende sempre con noi. Cidicono sempre che siamoarrivati in ritardo. A volteabbiamo anche rischiato diessere aggrediti.” Un altroaggiunge: “Quando ci dico-no solo le parolacce va be-ne. Mica si rendono conto!Spesso cerchiamo di dimo-strargli che tra quando è ar-rivata la chiamata e l’arri-vare sono passati solo po-chi minuti. Ma non c’è ver-so; non capiscono. Noi perloro siamo sempre in ritar-do. Come se ce la prendes-simo comoda. Mica lo san-no che tra il momento incui viene segnalato l’inter-vento e il momento in cuisaliamo sull’automezzo c’èsempre un lasso di tempo.Ma mica dipende da noi! Ilproblema è che noi – la no-stra postazione – non è vi-cina all’autoambulanza.

professione – “dei tratti edegli attributi specifici”. Nel1983 D. A. Schon – profes-sore emerito Ford Interna-tional e Senior Lecturerpresso il M.I.T. – dà allestampe un lavoro che hacome oggetto la proposta diuna nuova epistemologia ri-guardante le pratiche pro-fessionali. In sostanza, que-sto economista parte daun’evidenza: “I professioni-sti migliori sanno più diquanto riescano a esprime-re nel far fronte alle sfidegiornaliere lanciate dal pro-prio lavoro, essi ricorronoa quel genere di improvvi-sazione che si apprende nelcorso della pratica, più chea formule imparate duran-te gli studi universitari” (tr.

it. 1993:55). Lo sanno be-ne i medici, i primi a doverfare fronte alla singolaritàdi ogni intervento e all’uni-cità di ogni caso. I dottoriche ho raggiunto mi hannotestimoniato questo e comela professione sia un’attivi-tà in cui la routine è pres-sochè marginale. “Ogni in-tervento – mi dice un me-dico – rappresenta un ca-so a sé stante. Ma ognunodi questi richiede, però,esperienza e una buona do-se di conoscenze consoli-date”. Ogni volta che un’autoam-bulanza accende la sirene,una parte della città si fer-ma; la vita di una personadiventa preda di tutta la suaprecarietà; il tempo riceve

Schiacciando un bottone si accende la sirena: da quel momento scattauna rincorsa che può avere per obiettivo la vita stessa di una persona.Perché un medico sceglie di vivere e operare su un terreno “minato”

118: professionalità, mezzi e… Valori

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Questo è un problema dicui noi non siamo respon-sabili.” Ma al di là dell’ef-ficienza che sicuramentepuò essere migliorata cre-ando la postazione di ser-vizio vicino agli automez-zi, resta il fatto che lo sta-to affettivo di chi vorrebbeun aiuto immediato rara-mente tiene conto dell’og-gettiva realizzabilità dellapossibilità del ricevere nel-l’immediato l’aiuto di cuisi ha estremo bisogno. Edè nel far fronte a questaemergenza emotiva che –come ricordato poco sopra– gli operatori “sanno mol-to di più di quanto […] sipuò apprendere durante glistudi”. Come è facile intui-re, il tempo che si impiegaè decisivo; pochi minutifanno la differenza incol-mabile tra la vita e la mor-te. E il tempo di un inter-vento, nella sua stretta ef-fettività, si lega alla dispo-nibilità del mezzo e degliuomini. Un’autoambulan-za che si blocca per via deltraffico; una che si fermaper via della maleducazio-

ne, del suo uso improprioo per la mancanza di rac-cordo tra i diversi “attori”del sistema sanità, mette arischio la possibilità di es-sere efficienti. Ma mai ef-ficaci. La lamentazione deidiversi rapporti con i pre-sidi sanitari è trasversale airacconti degli operatori. Midice un infermiere: “è unproblema di comunicazio-ne tra azienda e prontosoccorso se io vado a unpronto soccorso… per di-re al Gemelli… io gli do ilpaziente… subito io sonooperativo. In altri prontosoccorso questo non avvie-ne e quindi io devo aspet-tare che scende l’ortopedi-co o il neurologo… e quin-di devo aspettare”. In so-stanza, quello che emergeè che tra operatori del soc-corso e presidi ospedalierinon c’è un raccordo in gra-do di rispondere ad ambe-due le esigenze. Da un la-to la presenza continua sulterritorio; dall’altro, la ve-ra e propria cura del pa-ziente. Nel corso delle in-terviste realizzate, più vol-te ho insistito sull’efficien-

Ci si innamora dopo di ciòche si fa. Io sono arrivatoa fare l’infermiere per ca-so. Cercavo un lavoro. Ilresto lo fa la scuola. È ascuola che ti rendi contodel tipo di lavoro.” “È lì – mi dice un operato-re del 118 con un’anziani-tà di servizio di vent’anni– che avviene la vera e pro-pria selezione”. Ma più chedi selezione si può parlaredi capacità di far emerge-re, nell’esperienza dellapersona, quella parte che ècapace di occuparsi deglialtri. Nessuna vocazione;ma solo scoperta di alcunepossibilità. Alla mia do-manda: “Ma tutti possonofare questo mestiere?” Larisposta è la medesima: “Sì.Sono pochi quelli che nonho più visto e che se ne so-no andati.” Il clima di se-renità, nonostante il catti-vo tempo e il freddo che haaccompagnato questo miolavoro di raccolta delle te-stimonianze, mi confermache questo lavoro forse lopossono fare tutti, ma dif-ficilmente la persona rima-ne nello stesso modo in cuiera all’inizio. Si può affer-mare, senza ombra di dub-bio, che sia una professio-ne che educa la persona neisuoi fondamenti. Forse èutile ricordare, per chiude-re questa riflessione, chequando il proprio successoè quello degli altri c’è unprofessionista; quando del-le persone sanno fare entra-re i bisogni degli altri nellapropria vita in maniera di-screta e senza stare sottoi riflettori dello spettacoloc’è la prova concreta diuna società che vive. •

za dei mezzi. Quasi tutti mihanno risposto che negli ul-timi anni c’è stato un rile-vante miglioramento, anchese gli interventi di manuten-zione avvengono sempre expost, nel senso che ancoranon c’è un controllo pro-grammato delle macchine.Mi racconta un autista: “Èchiaro che i mezzi hanno iloro difetti, sta all’autistache ci sale verificare, suquesto non ci piove, vacontrollato ed eventual-mente segnalato che lamacchina comincia a fre-nare poco o che ci sta damettere l’olio […]”. Ma al-la domanda: “può non par-tire un’autoambulanza?”,il mio interlocutore mi ri-sponde in maniera decisa:“No! Quando c’è una chia-mata io ci vado, poi mi pre-occupo della macchina.Mai un intervento non si èfatto. In qualche caso chia-mo un’altra macchina”. Macome si arriva ad essere unoperatore del soccorso? Gliinterlocutori da me rag-giunti sono quasi unaniminel rispondermi: “Per caso.

IN EMERGENZA

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DOCUMENTI

di Daniele Romano

L o sguardo del medicopuò essere esteso aipopoli, alle zone sco-

nosciute del mondo e del-la natura, quale esplorato-re, speleologo, etnologo,archeologo. Con l’obietti-vo centrato sempre sull’uo-mo e sulla sorprendente emisteriosa architettura del-la natura.Questo accade a medicispeciali come Paolo Costa,mossi fin dall’adolescenzada pulsioni ancestrali allascoperta dell’uomo, dellanatura e del mondo.35 giri del mondo, oltre 50documentari per “Geo &Geo”, “Alle falde del Kili-mangiaro”, “La macchinadel tempo”, nei territoripiù ostili e inesplorati, in-sieme ai più grandi ocea-nografi ed esperti del ma-re come Howard Hall del-la National Geographic So-ciety.L’aspetto sorprendente èche tutta la carriera medi-ca non viene compressa,anzi.Medico di famiglia specia-lizzato in Ortopedia eTraumatologia, dal 1980vive e lavora a Ponte di Le-gno, in provincia di Bre-scia, dove i suoi concitta-dini e pazienti lo hanno

le popolazioni incontrate,dai quali sempre ne è natoun arricchimento umano eprofessionale”.La diversità delle reazionidella gente ha quasi sem-pre avuto un retroterra cul-turale condizionato dallecredenze religiose. “Ricor-do per esempio quel pasto-re gibutiano, musulmano,che fermò la mia jeep sul-le montagne al confine conl’Etiopia per chiedere qual-che medicina per la giova-ne figlia che soffriva di unterribile mal di testa, ma sioppose fermamente allamia offerta di visitarla. Enon mutò atteggiamentoanche dopo che gli chiariiche intendevo farlo allapresenza della madre.Gli diedi alcune bustine diun antinfiammatorio cheavevo con me. Alcuni gior-ni dopo mentre ripassavoin quegli stessi luoghi si fe-ce riconoscere e mi disseche la figlia stava meglio eper questo mi ringraziava.”Al contrario, durante laspedizione scientifica inMicronesia nella quale do-vevano rilevare la presen-za dei metalli pesanti,quando l’équipe di Costachiese agli abitanti cristia-ni di alcuni atolli sperduti,se volevano collaborare fa-cendosi prelevare un po’ disangue, ci fu la corsa e siformò subito la coda da-vanti al banchetto per ilprelievo. “Partecipai in ArunachalPradesh, India, al conve-gno annuale degli sciama-ni apatani animisti, tra lemontagne di Ziro.Il rito molto lungo termi-nò col sacrificio di un pul-

eletto sindaco dal 1990 al1995. A 18 anni con le primeesperienze di filmati subac-quei amatoriali riesce a ri-prendere la Foca Monaca,data per dispersa, nellegrotte sommerse della Sar-degna.Diventa socio attivo dellaMedisub, associazione dimedici che svolgono atti-vità nel settore subacqueoed iperbarico.Nel 1989 fonda con alcu-ni colleghi medici l’asso-ciazione di ricerca e do-cumentazione scientificaOrca (Oceanic Researchand Cinematographic As-sociation).Progetta e dirige spedizio-ni, in collaborazione con le

Università di Parma, Trie-ste, Milano e con il CNRdi Ancona, in Micronesia,Belize, Vanuatu e Fiji. Per primo al mondo haeseguito immersioni e do-cumentari nelle lagune an-dine tra Cile e Bolivia. Si èimmerso, filmando di not-te, i caimani e i piraña del-l’Amazzonia.È stato accolto dalle ulti-me tribù antropofaghe almondo.Racconta Paolo Costa:“Durante tutti questi annila mia professione medicaha svolto un ruolo impor-tante sia per il supporto da-to ai viaggiatori che mi era-no stati affidati sia in oc-casione dei tanti episodi“terapeutici” realizzati con

L’affascinante racconto di un medico che conoscemari, monti, uomini selvaggi ed animali.

Tra un’escursione e l’altra è stato anche eletto sindaco

Alla ricerca di noi stessigirando per questo mondo

Il dottor Costa al villaggio indigeno nel corso di una cerimonia rituale

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cino e il successivo esamedi cuore e polmoni chepassarono di mano in ma-no fino a produrre una de-cisione finale su quanti ma-iali si sarebbero dovuti im-molare per avere un buonraccolto.”In tutti questi anni di viag-gi e di avventure, partico-larmente fortunati sonostati gli incontri con gli ani-mali, già di per sé difficiliper gli specialisti del setto-re che necessitano di lun-ghe permanenze, apposta-menti ed obiettivi fotogra-fici particolari.“Sono sempre stato con-vinto fin dai primi incon-tri, che gli animali abbia-no la capacità, probabil-mente perduta dalla specieumana, di percepire le va-riazioni del campo elettro-magnetico emesso dal no-stro corpo e in questo mo-do capire un comporta-mento aggressivo o ami-chevole.Ho sempre adottato quin-di un atteggiamento posi-tivo ripetendo a bassa vo-ce o solo mentalmente fra-si tipo “cara farfalla se tiposi qui davanti alla tele-camera mi farai felice e ioti sarò grato” oppure “ami-ca balena voglio bene a tee al tuo piccolo, queste im-magini ti faranno amare erispettare da tante perso-ne” e il tutto ha funziona-to più che bene.”Fra i molti ricordi l’incon-tro con la tigre nel parcodi Ranthambhore in India,col rinoceronte unicornoavvicinato a non più di tremetri a dorso di elefante,con le balene grigie in Ba-ja California e i capodogli

tinua e che ogni cosa, an-che se apparentementecattiva come il dolore e lamorte, fa parte di un pro-getto del quale talvolta cisfugge il significato, ma èsempre per il nostro benefinale.” •

in Nuova Zelanda, col coc-codrillo di mare, col vara-no e col molok in Austra-lia, con gli squali balena aGibuti, con le mante a Yapin Micronesia, con i barra-cuda in Sudan, con le tar-tarughe giganti in Oman,con l’orca a Santo Domin-go, con i pinguini in Pata-gonia, con i tonni e la focamonaca in Sardegna, coidelfini alle Maldive, con glielefanti di mare in Terradel Fuoco.“Ma sopratutto rimanel’emozione della immersio-ne nelle acque di Tonga inPolinesia, insieme alle me-gattere (balenotteri) con ipiccoli che si avvicinavanoa pochi centimetri dalla te-lecamera per guardarminegli occhi incuriositi. Enel lago grande dell’Amaz-zonia boliviana quando misono tuffato di notte perfilmare il caimano nero e imitici piraña.”Nel ’98 raggiunse per laterza volta le isole della Mi-cronesia. Nell’atollo diTruk si era svolta una gran-de battaglia durante la se-conda guerra mondiale traamericani e giapponesi.“Mi ero già immerso sui re-litti di quelle navi affonda-te. Dopo qualche giorno leemozioni che inizialmenteerano state tristi e cupe, co-minciarono a cambiare. Leossa che ancora erano ri-maste all’interno dei miti-ci caccia zero non incute-vano più timore. Sentii chei cannoni e i carri armaticoperti di meravigliosi co-ralli molli sarebbero diven-tati un parco giochi per gliuomini del futuro.I camion e i trattori nasco-

DOCUMENTI

Alcuni momenti dell’attività del dott. Paolo Costa

sti nel profondo delle sti-ve, ricoperti di spugne co-me una vernice nuova, nonavrebbero più scavato trin-cee o trascinato bombe. Come medico e uomo difede sono fermamenteconvinto che la vita con-

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VIAGGI

Gli abitanti della “grande isola” accolgono i turisti con grande sensodell’ospitalità. Le strade della capitale meritano una passeggiata

testo e foto di Mauro Subrizi

Èun Paese dal fascinoatipico, perché coniu-ga tutti i colori ed i sa-

pori dell’Africa nera con lacontaminazione della colo-nizzazione francese, che halasciato forti impronte nel-le abitudini e nei compor-tamenti della popolazione.Le sfumature dei verdi del-le foreste pluviali; il rossodelle piste impervie che at-traversano le gole aride; gliarancioni ed i gialli dei fiu-mi limacciosi durante le sta-gioni delle piogge sono ca-ratteristici del paese quan-to le vecchie Renault 4 e leCitroen 2 CV utilizzate co-me taxi che percorronoavanti ed indietro le tortuo-

se vie acciottolate, od i tipi-ci ristorantini di cucina fran-cese annidati in ogni vico-lo. I tempi di vita ed i livelli diorganizzazione sono quellidilatati tipicamente africa-ni: con un mezzo pubblico,per percorre 900 Km (daAntananarivo a Diego Sua-rez) possono essere neces-sari tre giorni pieni. Non bi-sogna mai avere fretta ed es-sere eccessivamente impa-zienti ed esigenti. Non ser-virebbe comunque a nulla.Già dopo un breve periododi permanenza ci si rendeconto che non è correttoconsiderare i malgasci pro-priamente africani. Infattigli abitanti della “GrandeIsola” sono esattamente ciòche dice il nome, un popo-

lo isolano, che si ritiene no-tevolmente superiore ai più“primitivi” africani.In tutto il Madagascar l’ac-coglienza verso i forestierie le tradizioni dell’ospitali-tà sono considerate sacre.Ogni famiglia, per quantopovera, considera un dove-re offrire cibo ed acqua adun ospite.Altra importante caratteri-stica del Paese è la situazio-ne politico - economica: ilnuovo presidente Marc Ra-valomanana, neomiliarda-rio imprenditore nel setto-re alimentare, nel corso del-le presidenziali del 2001 an-nunciò la sua candidaturafondando il partito TIM (si-gla che in malgascio corri-sponde all’espressione “ioamo il Madagascar”). La

sua campagna elettorale erabasata sulla promessa di unrapido sviluppo economicograzie alle sue capacità im-prenditoriali, che dovevanoconsentire di richiamare gliinvestimenti stranieri, com-battere la povertà e ripristi-nare le infrastrutture delPaese, ridotte in pessimecondizioni. Gli investitoristranieri, dall’impennatadella crescita economica re-gistrata dopo l’inizio dellanuova presidenza, sono sta-ti ulteriormente allettati dauna serie di leggi che garan-tiscono sgravi fiscali sugliinvestimenti e concedonol’acquisto di terreni agli stra-nieri. Anche la Banca Mon-diale ha dimostrato fiducianel nuovo governo, conce-dendo al Paese un prestitodi 30 milioni di dollari percombattere la povertà.Per visitare il Madagascar èindicato qualsiasi periododell’anno, tranne i mesi dagennaio a marzo, nei qualile forti precipitazioni inmolte zone del Paese ren-dono le strade fangose edimpraticabili ed è alto il ri-schio dei cicloni.

AntananarivoLa capitale del Madagascarha un nome scioglilinguache significa “Città dei Mil-le”, in riferimento ai milleguerrieri radunati da An-drianjaka, fondatore dellacittà.Se ve la sentite di affronta-re lunghe scalinate e straderipide, il centro di Tana èun bel posto da esplorare apiedi. Passeggiare nellaHaute-Ville e lungo le stra-de nei pressi di Avenue del’indèpendance consente di

Madagascar, tuffo nel colore

Pescatore a Diego Suarez

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VIAGGI

vedere molti piccoli spac-cati di vita malgascia. Gliedifici antichi più belli so-no concentrati nella Hau-te-Ville, che è molto piùtranquilla e facile da gira-re della frenetica Basse-Vil-le. Il lago di Antananarivo(Lac Anosy) si estende nel-la parte sud della città ed èraggiungibile con una faci-le passeggiata in discesadalla Haute-Ville.

IL NORD

Diego SuarezDiego, così è chiamata co-munemente la città, è unimportante porto costruitosu un piccolo promontorioproteso verso un’ampia ba-ia che rappresenta uno deipiù bei porti naturali del-l’Oceano Indiano. Verso lafine del XIX secolo i fran-cesi costruirono in questabaia una base navale che ri-mase operativa fino al 1973.Gli antichi palazzi colonia-li e gli ampi viali conferisco-no a Diego Suarez una ele-ganza particolare, ma pur-

troppo molti degli edificistanno cadendo in rovina.La città, con buoni ristoran-ti e qualche buon albergo,si rivela un’utile base peresplorare i dintorni.

Parc National de Montagne d’AmbreIl parco è la maggior attrat-tiva naturalistica del Mada-gascar settentrionale, copre18.200 ettari di un grandemassiccio vulcanico. Lestrutture turistiche sonoconcentrate interamentenell’area settentrionale, do-ve i visitatori sono autoriz-zati a spostarsi senza l’ac-compagnamento di una gui-da. Quindi potranno esplo-rare in tutta tranquillità lamagica foresta attraversatadai raggi del sole e fermar-si ad ammirare le cascate.Vi sono sette specie di lemu-ri nel parco e fra i rettili egli anfibi si contano variespecie di camaleonti, di ge-chi, di rane e di serpenti.Nel parco vivono oltre set-tanta specie di uccelli. Al-l’interno del parco vi è un

sentiero che conduce allapiccola Cascade sacre, unacascata considerata sacradalla gente del luogo, chelascia offerte di vario gene-re sulle rive per i propri avi.

Nosy Be Nosy Be (che in malgasciosignifica “isola grande”) èla principale attrazione tu-ristica del Madagascar equi atterrano ogni settima-na voli charter pieni di tu-risti. Inevitabilmente, la po-polarità dell’isola tra i turi-sti europei ha incrementa-to uno sviluppo turisticosconsiderato, riscontrabilenegli alberghi appariscentie di cattivo gusto e nellespiagge affollate. L’isola, ol-tre ai piaceri balneari offrealcuni splendidi angoli me-no accessibili da esplorare.L’entroterra di Nosy Be ri-chiama una atmosfera va-gamente caraibica, caratte-rizzata dalle piantagioni dicanna da zucchero e dalledistillerie di rum. Sull’iso-la si trovano alberghi cheaccontentano tutte le dispo-

nibilità economiche anchese in generale i prezzi so-no più elevati rispetto al re-sto del paese.I fondali di Nosy Be e del-le altre isole ospitano unafauna marina molto vastae varia e offrono ottimepossibilità di effettuare im-mersioni subacquee e pra-ticare snorkelling.Da Nosy Be è possibile rag-giungere Nosy Komba,un’isoletta vulcanica situa-ta a metà strada con la co-sta del Madagascar. Le bar-che approdano ad Ampan-gorina, dove si tiene un in-teressante mercato di pro-dotti d’artigianato.A 10 Km da Nosy Kombasi trova l’isola di Nosy Ta-nikely. Essendo una riservamarina ufficialmente pro-tetta rappresenta una dellezone più belle per dedicar-si allo snorkelling ed alleimmersioni subacquee. Isuoi fondali sono popolatida coralli, miriadi di pescie perfino da qualche tarta-ruga marina.In queste isole, ancor piùche nel resto del Paese, èparticolarmente sviluppa-to quello che viene defini-to “turismo sessuale”, pia-ga che colpisce tutti i Pae-si in via di sviluppo. Ledonne malgascie sono mol-to belle, molto povere (lostipendio medio per un im-piegato dello stato non rag-giunge i 35 euro mensili)ed a 15 anni vengono con-siderate sessualmente con-senzienti. Senza falsi mo-ralismi devo confessare chein alcune situazioni mi so-no sentito solo fortunato adessere nato nella mia partedi mondo. •

Antananarivo-Palazzo presidenziale

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HO DELLE SCADENZE, COME DEVO PROCEDERE?

Carissimo Presidente,a gennaio compio settanta anni e quindi dovròandare in pensione dall’attività di medico con-venzionato con il Ssn. Come dovrei procedere?

Aspettare il compimento dell’età di 70 anni e fare la domandadi pensione all’Enpam, oppure provvedere ad inviare i documen-ti del caso qualche mese prima. Ti ringrazio anticipatamente e tiinvio i miei più cordiali saluti.

Lettera firmata

Caro Collega,a decorrere dalla data di compimento del 70° anno di età po-trai, previa cessazione dell’esercizio dell’attività in convenzio-ne, presentare la domanda di pensione, che ti verrà accredita-ta a partire dal mese successivo; in caso di dilazione dell’ero-gazione rispetto alla data prevista, ti saranno riconosciuti gli ar-retrati maturati.La prestazione ipotetica cui avrai diritto sarà pari a circa euro4.200,00 mensili lordi; optando per la conversione in capitaledel 15% di quanto maturato, ti verrà corrisposta un’indennità,in unica soluzione, di circa euro 77.000,00 lordi, mentre il rateomensile residuo sarà pari a circa euro 3.600,00 lordi.Tengo a precisarti infine che, pur essendo la data del tuo pen-sionamento ormai prossima, le ipotesi sopra rappresentate po-trebbero subire variazioni a causa di modificazioni della norma-tiva previdenziale di riferimento. E’ pertanto opportuno che, pri-ma della cessazione dell’attività, tu proceda ad una ulterioreverifica sia della sussistenza dei requisiti che della misura del-le prestazioni presso gli uffici delegati all’effettiva erogazionedelle pensioni. Ne consegue che la presente informativa nondeve ritenersi impegnativa per la Fondazione.Ti saluto cordialmente.

Eolo Parodi

LA MIA SITUAZIONE NON È PROPRIO TIPICA

Gentile Presidente,mi sono laureato in Medicina nel 1991. Ho poi lavorato negliUSA come medico ricercatore (per un totale di 30 mesi circa).Dal 1995 fino alla fine del 2006 ho lavorato come specializzan-do (Diploma di Specialità in Neurochirurgia valido per la UEconseguito nel 2001), quindi specialista ed infine aiuto neuro-chirurgo in Germania. Dal gennaio 2007 sono assunto come Dir.Medico I° livello. Ho regolato la situazione in Germania in mo-do tale che mi sarà erogata una modica pensione al compimen-to del 65° anno di età (questo il limite dell’età pensionabile perle autorità tedesche).Ho pagato contributi e associazione all’Ordine dei Medici fino

LETTERE AL PRESIDENTE

al 1992 circa, ho quindi ripre-so solo ora. Ho richiesto alleautorità locali il riconoscimen-to ai fini pensionistici degli an-ni fatti in USA e in Germania.A questo punto vorrei saperequale sia la migliore strategiaai fini previdenziali e pensioni-stici, dato che la mia situazio-ne non è proprio tipica. Non socosa sia meglio fare in meritoagli anni dell’Università. Michiedo quale sarà la mia pen-sione italiana volendo andarein pensione qui col massimo deicontributi (per me).Cordiali saluti.

Lettera firmata

Caro Collega,in relazione alle richieste infor-mazioni ti faccio presente chela contribuzione alla Quota Adel Fondo di Previdenza Gene-rale è dovuta obbligatoriamen-te ex lege dalla data di iscrizio-ne all’Ordine dei Medici, aisensi del disposto dell’artico-lo 21, D.L.C.P.S. 13 settembre1946, n. 233 (ratificato con lalegge 17 aprile 1956 n. 561).Da un controllo effettuatopresso gli archivi anagrafici del-l’Enpam risulta che sei iscrittoa questa Fondazione dal 2007;pertanto, continuando a con-tribuire su base annuale, se-condo le prescritte disposizio-ni, fino al compimento del 65°anno di età, a quella data ti ver-rà corrisposta una prestazionepensionistica, cui potrebberoaggiungersi altri trattamenti acarico:– del Fondo della Libera Pro-fessione – Quota B del FondoGenerale, nel caso dovessiesercitare attività medica libe-ro-professionale; a tal proposi-to ti rammento che sia la Quo-ta A che la Quota B del Fondodi Previdenza Generale eroga-no esclusivamente prestazio-ni di vecchiaia;

– dei Fondi Speciali dell’En-pam, nel caso dovessi eserci-tare attività in convenzione congli Istituti del Servizio Sanita-rio Nazionale (es. medico di ba-se, specialista ambulatoriale,etc.); in tale ipotesi potresti co-munque accedere al tratta-mento di vecchiaia a partire dai65 anni o, in presenza di deter-minati requisiti (58 anni di etàanagrafica, 30 anni di anziani-tà di laurea e 35 anni di anzia-nità contributiva), potresti chie-dere la pensione di anzianità.Tali prestazioni, ove maturate,non inficeranno il tuo diritto avederti riconosciuta la pensio-ne verosimilmente erogata dal-l’Inpdap, quale istituzione de-stinataria della contribuzionein qualità di dirigente medico(ritengo di una Amministrazio-ne pubblica).Ti informo, inoltre, che allo sta-to attuale non hai maturatopresso nessun Fondo dell’En-pam i requisiti per riscattare glianni del corso legale di laurea;se interessato, potrai informar-ti sulla possibilità di attivarel’istituto con l’Inpdap. Infine, ti faccio presente chela contribuzione maturata al-l’estero potrà essere utilizzataper attivare l’istituto della to-talizzazione, previsto dai Rego-lamenti CEE 1408/71 e 574/72in materia di sicurezza sociale;all’approssimarsi del colloca-mento a riposo, l’interessatoche presso una gestione nonmaturi autonomo diritto all’ero-gazione di una prestazione,chiede ai vari Enti ove ha ver-sato i contributi di totalizzaredegli stessi, ottenendo così la“somma”, dal solo punto di vi-sta dell’anzianità temporale,dei periodi non coincidenti pre-senti nelle differenti Casse fi-no al raggiungimento, pressociascuna di esse, dei prescrit-ti requisiti. La prestazione da

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LETTERE AL PRESIDENTE

erogare verrà poi calcolata inottemperanza alla legislazio-ne vigente nello Stato di com-petenza e sulla base della so-la contribuzione maturatapresso il singolo Fondo di pre-videnza. Ti saluto cordialmente.

E. P.

.

QUANDO AVRÒ DIRITTO ALLA PENSIONE MINIMA?

Caro Presidente,mi sono laureata nel 76; ho ini-ziato la mia attività nel 1978come medico scolastico e con-temporaneamente, come medi-co mutualista, dapprima con levecchie mutue e poi con il Ssn.Nel 1980 ho lasciato l’incaricodi medico scolastico perché ilnumero dei miei pazienti, cir-ca 300, era superiore a quelloconsentito dalle Leggi allora vi-genti ed ho continuato la miaattività come medico di base.Desidererei sapere: 1. quando potrò cessare il miolavoro per avere diritto allapensione minima e, in questocaso, a quanto ammonterebbela stessa? 2. Se volessi raggiungere il mas-simo della contribuzione ai fi-ni pensionistici, quanti anni do-vrei lavorare ancora e a quan-to ammonterebbe, in questo ca-so, la mia pensione? 3. Non avendo riscattato gli an-ni di laurea ai fini pensionisti-ci, sarebbe conveniente farlooggi e con quale rateazione? Fiduciosa di una sua risposta lasaluto cordialmente.

Lettera firmata

Cara Collega,ti rappresento che presso ilFondo dei Medici di MedicinaGenerale risultano accreditatiin tuo favore versamenti dal1978 ad oggi per circa euro180.000,00. Continuando acontribuire con regolarità, ma-turerai i requisiti - 35 anni dicontribuzione, 58 anni di etàanagrafica e 30 anni di anzia-nità di laurea – richiesti per go-

dere della pensione di anziani-tà alla fine del 2012.Ai sensi delle disposizioni re-cate dalla L. 449/97, che pre-vedono un differimento del go-dimento della pensione rispet-to alla data di raggiungimentodei requisiti (c.d. “finestre diuscita”), previa presentazionedella relativa domanda potraieffettivamente godere del trat-tamento pensionistico dal 1°luglio 2013 e l’importo ipoteti-co della prestazione cui avre-sti diritto sarebbe pari a circaeuro 2.600,00 mensili lordi.In alternativa, proseguendol’attività fino al 65° anno di etàpotresti godere del trattamen-to di vecchiaia, quantificabilemensilmente in circa euro3.300,00 lordi. Inoltre, in basealla normativa attualmente vi-gente, potresti continuare ul-teriormente l’esercizio dellaprofessione in convenzione fi-no al compimento del 70° an-no di età; a quella data verreb-be applicato un coefficiente dimaggiorazione sull’importodella pensione erogata in tuofavore, che sarebbe dunquepari a circa euro 4.100,00 lor-di mensili.Inoltre, al compimento del 65°anno potrai presentare la do-manda di pensione a caricodella Quota A del Fondo di Pre-videnza Generale, il cui impor-to sarà ,in ipotesi, pari a circaeuro 300,00 mensili lordi.Ti preciso, altresì, che il riscat-to degli anni di laurea ha unaduplice convenienza ai fini pre-videnziali, sia in termini di au-mento dell’anzianità contribu-tiva utile per anticipare il pen-sionamento, ferma restandola concomitanza degli altri re-quisiti, sia in termini di incre-mento dell’importo del rateoche l’iscritto percepirà. Ove in-teressata, potrai compilare espedire il relativo modulo di do-manda, reperibile presso l’Or-dine dei medici di appartenen-za o sul sito Internet della Fon-dazione www.enpam.it e, aseguire, riceverai da questaFondazione una proposta nonvincolante, completa dei costidell’operazione, dei relativi pia-

ni di ammortamento e degliipotetici importi delle presta-zioni di cui godresti raffrontaticon e senza riscatto.Ti faccio presente, infine, cheper effetto di eventuali modi-fiche della normativa previden-ziale di riferimento, le ipotesisopra rappresentate potrebbe-ro subire variazioni. E’ pertan-to opportuno che, prima dellacessazione dell’attività, tu pro-ceda ad una ulteriore verificasia della sussistenza del dirit-to che della misura delle pre-stazioni presso gli uffici dele-gati all’erogazione delle pen-sioni. Cordiali saluti.

E. P.

SI PUÒ PAGARE IN CON-TANTI LA RIMANENZA DEL RISCATTO?

Caro Presidente, titolare d’incarico di MedicinaGenerale (ex Enpdep) dal 1974sino al 2001, data del mio pas-saggio alla dipendenza, nel1999 ho presentato domandadi riscatto di laurea e di allinea-mento.Attualmente ho pagato circa lametà del riscatto di laurea. Da-to che ho sempre ritenuto in-vestimenti validi sia il riscattodi laurea che quello di allinea-mento, vorrei saper l’entità del-la mia pensione all’età di 64 an-ni compiuti e di 65 anni con osenza ritiro del capitale (15%)e sapere se cessando l’attivitàa 64 anni potrei pagare in con-tanti la rimanenza del riscattoe con quali vantaggi.Non ho ancora ricevuto propo-sta su riscatto di allineamento,vorrei sapere quanto mi verreb-be a costare e con quali vantag-gi previdenziali.Purtroppo, pur pagando il ri-scatto di laurea non ho mai ri-cevuto dall’Enpam un prospet-to con il vantaggio economicodello stesso.Ringrazio anticipatamente.

Lettera firmata

Caro Collega,sulla base della contribuzionematurata presso il Fondo de-gli Specialisti Ambulatoriali econsiderando il riscatto di tut-to il corso legale della laurea,il trattamento pensionistico divecchiaia cui avresti diritto a65 anni è quantificabile in cir-ca euro 4.200,00 lordi mensi-li, oppure, in caso di sceltadella conversione in capitale,in circa euro 3.600,00 mensi-li lordi, con un’indennità di eu-ro 90.000,00 lordi in unica so-luzione.Peraltro, già all’età di 64 annipotresti, previo perfeziona-mento dei versamenti per ri-scatto, accedere al trattamen-to previdenziale di anzianità;in tal caso l’importo mensilecui avresti diritto sarebbe dicirca euro 3.900,00 lordi men-tre, con la conversione in ca-pitale del 15% della pensionematurata, usufruiresti di un’in-dennità lorda pari a circa eu-ro 88.000,00 e di un rateo re-siduo di circa euro 3.300,00mensili lordi.Inoltre, ho sollecitato i com-petenti uffici della Fondazio-ne a definire i conteggi relati-vi al riscatto di allineamentoche hai menzionato nella tuanota; pertanto, riceverai, abreve, un prospetto riportan-te eventuali oneri da sostene-re ed i corrispondenti benefi-ci previdenziali.Tengo a precisare che per ef-fetto di eventuali modifichedella normativa previdenzialedi riferimento, le ipotesi soprarappresentate potrebbero su-bire variazioni. Ne consegue che la presenteinformativa non deve ritener-si impegnativa per la Fonda-zione.Infine, ti faccio presente chepresso il Fondo dei Medici diMedicina Generale risultanoversati contributi, dal 1974 al1992, che ti sono stati resisotto forma di restituzione or-dinaria in capitale negli anni1993 e 1994.Cordiali saluti.

E. P.

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di Gian Piero Ventura

C i eravamo lasciati loscorso anno raccon-tando di come si è

sviluppata la filatelia al-l’interno della Penisola enello specifico analizzan-do quella della Repubbli-ca di San Marino. Proprio dal Monte del Ti-tano vogliamo riprenderela nostra rubrica in que-sto nuovo anno, ma que-sta volta parlando delleemissioni previste nel2008 dalle principali am-ministrazioni e volgendouna particolare attenzio-ne ai personaggi scelti perle emissioni commemora-tive.La piccola Repubblica ri-corderà il latinista Con-cetto Marchesi, il pittoree scultore Honoré Dau-mier, gli scrittori Giovan-ni Guareschi, EdmondoDe Amicis e Cesare Pave-se ed infine il grande ar-chitetto padovano Andreadi Pietro della Gondola,più conosciuto come An-drea Palladio, a cinque se-coli dalla nascita.Sarà proprio l’urbanistaperò a farla da padronenel 2008: infatti, graziealle sue numerose opere

ispirate ad uno stile clas-sicista greco-romano, sa-rà l’unico personaggiocommemorato anche dal-la Repubblica Italiana edalla Città del Vaticano. Quest’ultima ricorderàanche San Paolo, nell’an-no a lui dedicato, ed ilPontificato di ClementeXIII; oltre naturalmentea celebrare le visite ed iviaggi nel mondo di PapaBenedetto XVI.Poste Italiane invece, ol-tre al Palladio ed ai trescrittori succitati, comme-mora un altro scrittore,Tommaso Landolfi, un al-tro architetto, GiuseppePiermarini, un giurista,Alberico Gentili, un filo-sofo, Ludovico Gèymo-nat, uno sportivo, Doran-do Pietri (protagonistadella maratona olimpicadel 1908), ma ancheAmintore Fanfani, AnnaMagnani, Giacomo Puc-

cini, il Pinturicchio e S.Francesco Caracciolo, pa-trono della Federazioneitaliana cuochi… e i me-dici?!?Pare proprio che se nesiano scordati un po’ tut-ti, volgendo infatti unosguardo anche al recentepassato non ci risultanoemissioni su qualche illu-stre collega meritorio ditale riconoscimento.Aspettiamo quindi propo-ste su qualche buona ini-ziativa da intraprenderecon Poste Italiane, ricor-dando che l’emissionecommemorativa, chiestacon almeno due anni dianticipo, può riguardaresolo “cifre tonde”, ovve-ro cinquantenari o cente-nari.Come ci viene sempre ri-chiesto, in conclusione, ri-cordiamo le mostre mer-cato distribuite per l’Ita-lia: alla Fiera di Genova aPiazzale Kennedy il 9 e 10febbraio; il 22 e 23 dellostesso mese presso il Pa-lapartenope a Fuorigrot-ta per la “25esima Napo-li Colleziona” ed anche,fino al 24, a Roma nell’-Hotel Alta Quota in via diCiampino 70. Infine dueinteressanti appuntamen-

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Francobolli, le novità del 2008

FILATELIA

“L’Italia,il Vaticano

e San Marinoricorderanno

Andrea Palladio

ti nei primi giorni di mar-zo: a Cremona l’8 e il 9 la32esima mostra mercatopresso la Palestra Spetta-colo in via Postumia; perconcludere con quella cheè tra le più importantimanifestazioni nazionali,ovvero “Milanofil 2008”,quest’anno dal 7 al 9 mar-zo sempre nella Fiera diMilano, padiglione 17/2con ingresso da PortaGattamelata. •

Anticipiamo alcune emissioni che vedranno la lucenell’anno in corso in Italia, a San Marino ed in Vaticano.

Per gli appassionati un elenco delle principali mostremercato tra le quali, a marzo, Milanofil 2008

La prima emissione di PosteItaliane nel 2008.

È stato editato il volumeannuale che raccoglie tutta la produzione filatelica e gli annulli usati dalle Poste Vaticane nel 2007

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“A curadell’Avv. Pasquale Dui (*)

L a Corte di Cassazio-ne, con la sentenza16 ottobre 2007, ha

scritto una pagina di sto-ria sui diritti della perso-na, non importa se sana omalata, ma come indivi-duo, mettendo al centroil rispetto della personaumana, ispirata dal fasciodi convinzioni etiche, re-ligiose, culturali e filoso-fiche che orientano le sueconvinzioni.La sentenza è strutturatain due parti: la prima de-dicata al “consenso infor-mato” e ai diritti della per-sona, la seconda dedicataai diritti del malato inca-pace, che ha una portatagenerale. Afferma la Cas-sazione: senza il “consen-so informato” l’interventodel medico è sicuramenteillecito. La Corte fa riferimento al-le ipotesi di mancanza di“consenso informato” e didissenso espresso del pa-ziente, concentrandosi, poi,sul rifiuto delle cure da par-te del soggetto capace. La sentenza ribadisce confermezza i principi costi-

tuzionali e sovranaziona-li - compresa la Conven-zione di Oviedo finora ri-tenuta inapplicabile - dilibertà, di autodetermina-zione e di dignità del pa-ziente, nonché di necessi-tà di preventivo consensolibero e informato perogni intervento, di dirittoall’integrità della personae a non subire interventiinvasivi indesiderati.

Ne consegue, pertanto,l’illiceità di ogni tratta-mento, anche se salvifico,eseguito in assenza o con-tro la volontà del pazien-te a prescindere dal diver-so e più complesso profi-lo dello stato di necessitàe, quindi, la non punibili-tà del medico che si asten-ga dall’intervenire rispet-tando il volere del pazien-te, pure in caso di morte,e viceversa la punibilitàdello stesso quando violiil diverso volere del pa-ziente, anche se per sal-vargli la vita. Dicono sempre i giudici:non si tratta di un para-dosso, ma di un atto dicoerenza giuridica.

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Il volere del paziente può anche portare al paradosso di dover porrefine alla terapia. Storica sentenza della Cassazione che prende in esame il “consenso informato” e i diritti del malato incapace

Senza consenso l’intervento è illecito

L’AVVOCATO

Si è creatoun conflitto

tra il magistrato,il medico legale e lo specialista

La sentenza stabilisce lapiena liceità di staccare laspina, fermi restando idue requisiti dell’irrever-sibilità dello stato vegeta-tivo e della certezza dellavolontà del malato. A riguardo è importanterilevare che, secondo laSuprema Corte, questocomportamento, esterior-mente attivo, ha inveronatura sostanzialmenteomissiva e delimita in mo-do invalicabile il confinedi liceità della morte, nonessendo in alcun modo le-gittimate ipotesi di euta-nasia in senso stretto. In questa sentenza la Cas-sazione sembra aver su-perato la tesi restrittiva se-condo la quale il medicoè legittimato a sottoporreil paziente affidato allesue cure al trattamento te-rapeutico che giudica ne-cessario alla salvaguardiadella salute dello stesso,anche in assenza di unospecifico consenso.Ora la parola passa ai giu-dici di merito, che avran-no il difficile compito didecidere in tutti i casi disoggetti incapaci come in-terpretare la volontà dichi non è in grado diesprimerla. •

(*) del Foro di Milano

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Registrazione Tribunale di Roma n. 348/99 del 23 luglio1999

IL GIORNALE DELLA PREVIDENZA

DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRI

PERIODICO INFORMATIVO DELLA FONDAZIONE ENPAM

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MENSILE - ANNO X - N. 1 DEL 23/01/2008Di questo numero sono

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L’autore è a disposizione degli aventi diritto con i quali

non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni

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A MARICLA TAGLIAFERRI IL PREMIO “D. MECCOLI”

L a “nostra” Maricla Tagliaferri,che da anni racconta il cinemasu Il Giornale della Previdenza,

ha vinto il premio Domenico Mec-coli: “Scrivere di cinema” (presiden-te Laura Delli Colli) come la “miglio-re giornalista cinematografica del-l’anno”. Sapevamo che era la “mi-gliore”, diversamente non avrebbelavorato con noi; sapevamo che me-ritava un premio ambito come ilMeccoli; sapevamo anche che era “si-cura” di vincere perché noi ci sarem-mo uniti nell’applauso generale.

ASSOCIAZIONE SERENA TALARICO

Èun’associazione intitolata aduna ragazza, Serena Talari-co, venuta a mancare nel

2004. Attualmente, tra le princi-pali attività di questa Onlus ci so-no l’istituzione di una borsa distudio del valore di 15mila europer la ricerca sull’osteosarcoma,malattia di cui soffrì Serena (la“borsa” verrà assegnata su segnalazione del Dipartimen-to di medicina sperimentale e patologia dell’Università “LaSapienza” di Roma), ed un aiuto per il sostentamento el’istruzione dei bambini orfani dell’Uganda. Informazioni: associazione “Serena Talarico per i giovaninel mondo” Via Mario Cingolani 6, 00155 Roma, tel/fax06-4078112, cell. 339-1547851.

UNA “SERPE” PER CHI SCRIVE

Q uanti sono i medici scritto-ri? Tanti. Argomenti prefe-riti? Tutti: amore, morte,

medicina. Sono così numerosi cheuna buona parte partecipa all’As-sociazione dei medici scrittori(Amsi) presieduta da Nicola Avel-lino che cura anche un’elegantis-sima rivista, “la Serpe”. Una ser-pe che diventa d’oro nel lancio diun ambìto premio letterario cuipossono partecipare i medici italiani che “rivolgono i lo-ro interessi alla poesia, alla narrativa, alla saggistica”. “La Serpe”, diretta con mano magica, si avvale di splen-dide fotografie che illustrano testi che si rifanno alla sto-ria. Antica e recente come si conviene ad una pubblicazio-ne che fa Cultura in un deserto. È il caso di dire: se ti mor-de la Serpe sarai felice.

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INFORMAZIONIQUOTA A, SCADENZA TERMINE PAGAMENTO CONTRIBUTI 2007E’ scaduto il termine per il pagamento del contributo di Quota A dovuto al Fondo di previdenza generale per l’anno 2007. Pertanto icontribuenti che devono ancora regolarizzare la propria posizione non dovranno più utilizzare i bollettini RAV allegati all’avviso di pa-gamento notificata da ESA.TRI S.p.A., ma dovranno attendere la nuova cartella emessa dai Concessionari provinciali nel corso del cor-rente anno.

QUOTA B, RITARDO DICHIARAZIONEI medici e gli odontoiatri, che hanno prodotto nell’anno 2006 redditi da libera professione e non abbiano provveduto a comunicarlo, pos-sono presentare la dichiarazione utilizzando il modello D personalizzato. In mancanza di tale modello, è possibile utilizzare il modello Dgenerico, reperibile nel portale Enpam, www.enpam.it, cliccando su previdenza, modulistica, contributi Quota B. La dichiarazione deveessere inoltrata a mezzo posta, raccomandata semplice, alla Fondazione Enpam, via Torino 38, 00184 Roma.Si precisa che le relative sanzioni verranno calcolate alla data di presentazione della dichiarazione.

DUPLICATO CUDIl pensionato potrà richiedere il Duplicato CUD a partire dal mese di marzo.Per ricevere il Duplicato CUD all’indirizzo di residenza è sufficiente una semplice richiesta telefonica al numero 06 48294 829 o al nu-mero di fax 06 48294 444, o all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Per ricevere il Duplicato Cud all’indirizzo diverso da quello della residenza, allegare all’istanza copia di un documento di identità vali-do del pensionato. L’istanza deve essere inoltrata al Sat al numero di fax 06 48294 444, completa di dati anagrafici, indirizzo e recapititelefonici. Per ricevere il Duplicato Cud tramite fax, allegare all’istanza copia di un documento di identità valido del pensionato. L’istanza deve es-sere inoltrata al Sat, al numero di fax 06 48294 444, completa di dati anagrafici, numero di fax e recapiti telefonici. Attenzione: Qualora la richiesta non fosse presentata dai pensionati ma da loro incaricati, è necessario allegare la delega sottoscritta,copie dei documenti di identità, oltre alle indicazioni necessarie per consentirne l’evasione.

BONUS FISCALE La Fondazione Enpam, in qualità di sostituto d’imposta, con il rateo di gennaio, ha erogato in via automatica, la somma di euro 150,00,in favore di determinate categorie di soggetti, in corrispondenza con quanto disposto dall’art. 44 del D. L. n° 159/07, convertito in Leg-ge n° 222/07. I beneficiari che hanno diritto al riconoscimento di un’ulteriore somma, pari ad euro 150,00 per ciascun familiare a cari-co, dovranno presentare un’istanza direttamente all’Agenzia delle Entrate, utilizzando un apposito modello in corso di approvazione. N.B.: Per essere considerato a carico, il familiare deve possedere un reddito complessivo non superiore ad euro 2.840, 51.

CLASSE MEDICA 1943Pensione ordinaria classe medica 1943. Ai sensi del vigente Regolamento del Fondo di Previdenza Generale, gli iscritti nati nel 1943potranno presentare la domanda di pensione ordinaria nel corso dell’anno 2008, dal compimento del 65° anno di età.

VARIAZIONE DELL’INDIRIZZOPensionatiLa variazione dell’indirizzo di residenza deve essere comunicata direttamente per posta ordinaria, alla Fondazione Enpam, Dipartimentodella Previdenza, Servizio prestazioni Fondo generale, via Torino 38 - 00184 Roma, oppure, al numero di fax 06 48294 648, allegandofotocopia del documento di identità. Iscritti attiviLa variazione dell’indirizzo di residenza deve essere comunicata, alla Fondazione Enpam, Dipartimento della Previdenza, Servizio contri-buti minimi Fondo generale, obbligatoriamente per il tramite dell’Ordine di appartenenza. La variazione dell’indirizzo di recapito postale può essere comunicata direttamente per posta ordinaria, alla Fondazione Enpam, Dipar-timento della Previdenza, Servizio contributi minimi Fondo generale, via Torino 38 - 00184 Roma, oppure, al numero di fax 06 48294913, allegando fotocopia del documento di identità.Il modulo è reperibile nel sito www.enpam.it, cliccare su previdenza, modulistica, contributi quota a, comunicazione d’indirizzo per re-capito postale.

VARIAZIONE DELLE MODALITÀ DI PAGAMENTO DELLA PENSIONELa variazione delle modalità di pagamento della pensione, deve essere comunicata direttamente per posta ordinaria, alla Fondazione En-pam, Dipartimento della Previdenza, Servizio prestazioni Fondo generale, via Torino 38 - 00184 Roma, oppure, al numero di fax 06 48294648, allegando fotocopia del documento d’identità.Il modulo è reperibile nel sito www.enpam.it, cliccare su previdenza, modulistica, altre, modalità di pagamento della pensione Enpam,modello pagamento pensioni per i Paesi aderenti alla Comunità Europea, modello pagamento pensioni per i Paesi non aderenti alla Co-munità Europea.

ACCESSO ALL’AREA RISERVATAPer accedere all’area riservata ed usufruire dei servizi online, è necessario essere registrati al sito www.enpam.it.In caso di difficoltà nella registrazione inviare un fax al numero 06 48294 444.

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