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I I L L G G R R I I L L L L O O S S P P A A R R L L A A N N T T E E Periodico della Scuola Secondaria di Primo Grado Portico di Caserta DICEMBRE 2009 Anno VIII n. 1 SOMMARIO: 1997: avevamo* un anno quando pag. 3 Viva le donne pag . 8 Accade nel mondo pag. 13 Vita scolastica pag. 16 Aspettando il Natale pag. 19 Caro Grillo pag. 21 *Noi ragazzi di III

Transcript of Anno VIII n - icboscoporticodicaserta.gov.it · di guerra e,anche se i servizi segreti israeliani...

IILL GGRRIILLLLOO SSPPAARRLLAANNTTEE

Periodico della Scuola Secondaria di Primo Grado

Portico di Caserta

DICEMBRE 2009

Anno VIII n. 1

SSOOMMMMAARRIIOO:

1997: avevamo* un

anno quando

pag. 3

Viva le donne pag . 8

Accade nel mondo

pag. 13

Vita scolastica

pag. 16

Aspettando il Natale pag. 19

Caro Grillo pag. 21

*Noi ragazzi di III

L’ 11 novembre 2009 alle ore

16:00 si è svolta l’inaugurazione

del progetto “SCUOLE APERTE”

finanziato dalla Regione Campania

dal titolo “Tutti insieme … si può

fare di più”.

Presenti il Sindaco di Portico di Caserta, Arch. Carlo Piccirillo, il nostro Dirigente Scolastico, Prof.

Salvatore Falco, i rappresentanti del W.W.F., dell’Associazione

Volontari Ospedalieri. della Pro Loco. dell’Università di Napoli, delle Associazioni Sportive, le

professoresse Maria Rosaria Clemente e Maddalena Lunato, i

docenti collaboratori del progetto stesso e la tutor della Regione, Giusi Conte. Non poteva mancare il

mitico “Coro Arcobaleno”, che ha accompagnato la serata, diretto

dalla Professoressa Anna Tescione, che in ogni occasione mette tutto il

suo impegno per la buona riuscita degli eventi. Gli scatti dell’alunna Alessandra Pepe e della

professoressa Tecla Gravino hanno immortalato i momenti più

significativi. Il discorso del dirigente ha colpito, come sempre, nel profondo i cuori delle persone

presenti. Tali fondi, ha sottolineato, servono per realizzare dei percorsi

formativi non realizzabili con l’esiguo fondo di Istituto. C’è n’è per tutti, grandi e piccoli, giovani e

meno giovani: Teatro. Ambiente, Tecnologia. E non è finita perchè,

per chi ama il giornalismo, come

noi, c’è quello multietnico, il giornale di scuole aperte che

realizzeremo in rete con la Scuola Media di Macerata Campania. Il sindaco, come del resto tutti gli

intervenuti, sono rimasti meravigliati dalla bravura dei

coristi e dei solisti, che hanno animato l’incontro e si sono complimentati per le tematiche

scelte nell’ambito dei vari progetti. Un ringraziamento speciale va a

tutte le personalità che ci hanno onorato con la loro presenza, ai genitori, ai docenti e a tutte le

persone che collaborano con noi come partner. E’ indubbio che

questi incontri accrescono il nostro bagaglio culturale e la nostra sensibilità nei confronti dei

problemi ambientali e sociali ma ci fanno capire che di certo “Tutti

insieme … si può fare di più”

Donato Squillante - Francesco Iannotta

Francesco Marcellinaro - Raffaele Di lauro

Raffaele Angelino - Gianluca Marcello

Carmela Monteforte - Giulia Guarino,

Marianna Ragozzino - Eleonora Gravina

Lucia Bediaf – Di Michele Dalila

. IL Grillo Sparlante

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Alla “S. Giovanni Bosco” di Portico di Caserta luci sempre accese con il

Il 7 Gennaio a Reggio Emilia venne celebrato il bicentenario della bandiera tricolore

Il tricolore italiano, come bandiera nazionale, nasce

a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797, quando il

Parlamento della Repubblica Cispadana, decreta

"che si renda universale lo Stendardo o Bandiera

Cispadana di Tre Colori: Verde, Bianco, e Rosso, e

che questi tre colori si usino anche nella Coccarda

Cispadana, la quale debba portarsi da tutti".

La bandiera caratterizzata da tre fasce di uguali

dimensioni, nell'Italia del 1796 in cui le numerose

repubbliche di ispirazione giacobina avevano

soppiantato gli antichi Stati assoluti, era chiaramente

ispirata al modello francese del 1790

E anche i reparti militari "italiani", costituiti

all'epoca per affiancare l'esercito di Bonaparte,

avevano stendardi che riproponevano la medesima

foggia. In particolare, i vessilli reggimentali della

Legione Lombarda presentavano, appunto, i colori

bianco, rosso e verde, fortemente radicati nel

patrimonio collettivo di quella regione: il bianco e il rosso, infatti, comparivano nello stemma comunale di Milano

(croce rossa su campo bianco), mentre verde era il colore delle uniformi della Guardia civica milanese.

Gli stessi colori, poi, furono adottati anche negli stendardi della Legione Italiana, che raccoglieva i soldati delle terre

dell'Emilia e della Romagna, e fu probabilmente questo il motivo che spinse la Repubblica Cispadana a confermarli

nella propria bandiera.

Il tricolore fu soffocato dalla Restaurazione, ma continuò ad

essere innalzato, quale emblema di libertà, nei moti del 1831, nelle

rivolte mazziniane, nella disperata impresa dei fratelli Bandiera,

nelle sollevazioni negli Stati della Chiesa.

Durante i moti del 1848 la bandiera divenne il simbolo di una

riscossa ormai nazionale, da Milano a Venezia, da Roma a

Palermo.

Il 14 marzo 1861 venne proclamato il Regno d'Italia e la sua

bandiera continuò ad essere, per consuetudine, quella della prima

guerra d'indipendenza. Ma soltanto nel 1925 si definirono, per

legge, i modelli della bandiera nazionale e della bandiera di Stato.

Quest'ultima (da usarsi nelle residenze dei sovrani, nelle sedi

parlamentari, negli uffici e nelle rappresentanze diplomatiche)

avrebbe aggiunto allo stemma la corona reale.

Dopo la nascita della Repubblica, un decreto legislativo

presidenziale del 19 giugno 1946 stabilì la foggia provvisoria della

nuova bandiera, confermata dall'Assemblea Costituente nella seduta del 24 marzo 1947 e inserita all'articolo 12 della

nostra Carta Costituzionale.

(Coppola Mario III B)

* noi ragazzi di III

Il Grillo Sparlante

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Il 12 Gennaio il pendolino Milano - Roma deraglia nei pressi della stazione di

Piacenza,ci furono 8 morti e 30 feriti,illeso l’ex presidente della Repubblica

Francesco Cossiga che viaggiava sul treno. La nascita del pendolino Già negli ani sessanta, presso varie amministrazioni ferroviarie europee, si era diffusa l’esigenza di

aumentare la velocità di servizio dei treni per tener testa allo sviluppo della motorizzazione su strada ,che

beneficiava della costruzione di autostrade,e

dell’aviazione civile .La realizzazione di nuove linee

ferroviarie attrezzate per velocità più elevate ovvero la

rettifica di lunghe tratte in territori spesso intensamente

abitati richiedeva notevoli investimenti pubblici

.Principalmente per questo motivo si pensò di elevare le

prestazioni dei convogli intervenendo sugli stessi, per cui

si fece strada l’idea di realizzare veicoli più veloci in

grado di pareggiare l’accelerazione traversale in curva .

Nacque cosi il principio della cassa oscillante, che

consisteva nell’ottimizzare le forze in gioco sul veicolo

nelle curve strette delle linee tradizionali. Fra i numerosi

esperimenti primeggiò la proposta italiana ,scaturita

dall’esperienza acquistata con un sistema di sedili

oscillanti. Il primo veicolo a cassa oscillante funzionante , fu l’ETRY0160 il prototipo. Fu questo prototipo

ad aver attribuito per primo il soprannome “Pendolino” e questo rimase a caratterizzare questi treni. Il

progetto fu sviluppato e si arrivò alla costruzione dell’ ETRL01 il primo vero pendolino, il quale fu costruito

in due esemplari nel 1975. Dall’ ’85 all’ ’87 vennero costruiti quindici treni completi e con otto casse, per

un totale di centotrentacinque veicoli.

(Antonio D’Amico III B )

15 APRILE SCATTA L’OPERAZIONE ALBA PER TENERE SOTTO CONTROLLO I

DISORDINI IN ALBANIA

L’operazione alba avvenuta nel 1997 su richiesta della Nazioni Unite, è nata dopo un’insurrezione

civile in Albania in seguito al fallimento di diverse operazioni finanziarie del governo locale,il

quale ha abbandonato il paese in un oblio totale. La popolazione

è scesa in piazza e sono state svaligiate le caserme in tutto il

paese . Le bande della mafia locale hanno preso il sopravvento

sulla polizia e sull’esercito albanese,ormai senza guide e

comandanti. La popolazione terrorizzata scappa dall’Albania a

bordo delle “carrette del mare” verso l’Italia, per sfuggire alla

fame e alle bande armate. In seguito a questa crisi l’Onu fa

intervenire un supporto militare internazionale fmp (forza

multinazionale di pace) e umanitaria per fare in modo da creare

un ambiente di sicurezza a favore dell’osce (organizzazione per

la sicurezza e la cooperazione in Europa) per poter effettuare il

prima possibile delle elezioni regolari. Il comando delle operazioni

militari viene affidato all’Italia, che invia in brevissimo tempo i

propri militari in diverse città albanesi,seguiti poi dagli operatori osce.

Il lavoro dei militari non si limita alla scorta degli operatori osce, ma

anche alla distribuzione di svariate tonnellate di generi di prima

necessità alla popolazione

(Pasquale Nacca - Pasquale Latino e Valerio Valletta IIIB)

Il Grillo Sparlante

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22 luglio il tribunale militare condanna Erich Priebke a 15 anni di prigione per

l’eccidio alle Fosse Ardeatine

Erich Priebke è un militare tedesco,capitano delle SS durante la seconda guerra mondiale in

Italia,dove partecipò alla pianificazione e alla realizzazione della strage delle Fosse Ardeatine.

nelle SS Priebke raggiunse il grado di capitano. Nel corso della seconda guerra mondiale

soggiornò in Italia. Il 14 giugno 1944 divenne ufficiale di collegamento con lo Stato Maggiore della

Guardia nazionale repubblicana,con sede a Brescia e diede un forte impulso alle perquisizioni ed

alle azioni di rastrellamento, allo scopo di individuare le cellule

cittadine di supporto ai partigiani che presidiavano le montagne

bresciane.

Dopo la sconfitta della Germania, Priebke fuggì in Argentina,ai piedi

delle Ande. Qui riuscì a sfuggire alla cattura per i processi per crimini

di guerra e,anche se i servizi segreti israeliani per molto tempo gli

diedero la caccia,non fu mai scoperto.

Nel maggio 1994 il giornalista statunitense,Sam Donaldson intervistò

Priebke in Argentina. Le autorità italiane, allora, inoltrarono la richiesta

di estradizione a quelle argentine. E stradato in Italia,nel novembre

1995,venne rinchiuso nel carcere militare di Roma. Priebke fu quindi

imputato di concorso in violenza con omicidio continuato a danno dei

cittadini italiani per i fatti accaduti presso le fosse ardeatine il 24 marzo 1944. il primo agosto

1996. Nel marzo 1998,la corte d’appello militare lo condannò all’ergastolo.

Il 12 giugno 2007 il giudice militare concede a Priebke novantatreenne il permesso per uscire di

casa “per recarsi a lavoro” presso lo studio del suo avvocato.

( Veronica Iodice, Maria Clemente IIIB )

31 Agosto muore la principessa Diana

Diana era figlia di Edward John Spencer,Visconte Althorp, naque a

Park House, e venne battezzata nella Chiesa di Santa Maria

Maddalena. La madre Lady Frances lascia la famiglia quando Diana

ha solo sei anni e va a vivere con un facoltoso proprietario terriero..

Il padre discendeva dal Re Carlo II d’Inghilterra. A sedici anni

frequenta per tre mesi un istituto privato in Svizzera a Rougemont,

per la preparazione in attività sociali. Rientrata a Londra,va a vivere

in un appartamento con tre amiche;s’iscrive all’Accademia di

Madame Vacani per la sua grande passione, la danza ,ma un brutto

incidente sugli sci,la fa abbandonare. Iniziò a lavorare part-time

presso un asilo d’infanzia . Nel 1977, giovanissima, ad una battuta

di caccia conosce Carlo,che allora frequentava la sorella Sarah. A

gennaio del 1979 la regina invita le due sorelle a una settimana di

caccia a Sandringham. Nel mese di luglio vengono invitate in

Scozia e a febbraio del1980 per la prima volta, Diana trascorre un

fine settimana a Sandringhan senza la compagnia delle sorelle.

Il Grillo Sparlante

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Si susseguono una serie di incontri fino a che il 24 febbraio 1981 Buckingham Palace annuncia ufficialmente

il loro fidanzamento. Il matrimonio avviene nella cattedrale di Saint Paul a Londra,mercoledì 29 luglio

1981,trasmesso in mondovisione. Diana veste un abito con un velo lungo ben sette metri. Alla cerimonia

nella cattedrale partecipano 2 mila e cinquecento invitati. Il viaggio di nozze di Carlo e Diana è una crociera

a bordo del panfilo reale Britannia,il più antico della marina inglese. Carlo e Diana hanno avuto due

figli:William,erede diretto al trono,nato il 21 giugno 1982 e Harry,nato il 15 settembre 1984. Ma il

matrimonio non è felice e dopo varie vicissitudini la coppia si separa il 9 dicembre 1992. Dopo il

divorzio,Diana ritorna al suo appartamento in Kensington Palace.. Si adopera nel mondo per aiutare i meno

fortunati si batte nella lotta contro l’AIDS. Decisivo è il suo contributo alla campagna per la messa al bando

delle mine antiuomo. Aiuta soprattutto i bambini poveri dell’Africa ed è accanto a personalità come Nelson

Mandela, il XIV Dalai Lama, Tenzin Gyatso,e Madre Teresa di Calcutta. Il 31 agosto 1997 rimane

vittima di un incidente automobilistico sotto il Tunnel de l’Alma a Parigi,insieme al suo compagno Dodi Al-

Fayed. I funerali della principessa del Galles furono celebrati nell’Abbazia di Westminster e durante la

cerimonia Elton John cantò una versione modificata per l’occasione di Candle in the Wind.

(Cicala Nunzia e Borrelli Francesca III B)-

5 SETTEMBRE MADRE TERESA LASCIA IL MONDO TERRENO

Madre Teresa di Calcutta , il cui vero nome era Agnès

Gonxha Bojaxhiu, nasce a Skopie da una benestante

famiglia di origine albanese, il 27 agosto del 1910. Cresce

nella parrocchia di Cristo Re dove frequenta il Sodalizio, un

gruppo di preghiera e aiuto per le missioni. Lì incontra dei

padri gesuiti che lavorano nella lontana Calcutta.

L'esperienza dei missionari la colpisce profondamente, tanto

che a 18 anni decide di entrare nella Congregazione delle

Suore missionarie di Nostra Signora di Loreto, presente

anche in India. Il 24 maggio 1931 pronuncia i primi voti

assumendo il nuovo nome di suor Teresa. Inizia la sua

attività di religiosa, per volere dei superiori, come

insegnante di storia e geografia alla Saint Mary of Loreto High School di Calcutta, un collegio

per ragazze cattoliche. Più tardi viene anche nominata direttrice. Al di là dell'alto muro del convento

c'è il misero quartiere Moti Jheel. Si rende sempre più conto che Calcutta non è solo la metropoli

dei mercanti, degli uomini degli affari e della politica, ma che accanto ai grandi palazzi ci sono i

tuguri dove troppi esseri umani ogni giorno muoiono di fame. Inoltre dal 1939 tutto diventa più

difficile: scoppia la guerra che dall'Europa si estende in tutto il mondo. Anche l'India è coinvolta: e i

poveri diventano sempre più poveri. Suor Teresa sale su un treno che la riporta a Darjeeling per gli

esercizi spirituali. Tante scene che l'avevano sconvolta non può dimenticarle, e continuamente

ripete: - Devo fare qualcosa ... Su quel treno ha una seconda chiamata o, come Madre Teresa in

seguito l'ha definita "una vocazione nella vocazione". Ritornata a Calcutta e dopo vari tentavi

ottiene l’autorizzazione a lasciare il convento, il 16 agosto 1948 .

Prende un treno per Patna, dove trascorre tre mesi presso le Medical Sisters per apprendere

rudimentali nozioni di medicina, poi rientra a Calcutta alla ricerca dei più miseri..Dopo tre giorni

apre una scuola, all'aria aperta, sotto un albero. Ogni giorno la fragile suora dal sari bianco continua

la sua opera per le vie di Calcutta e il suo corpo per gli stenti è tutto dolorante. Quando è sopraffatta

dalla fatica ripensa al convento di Loreto, alla vita regolare, alla sicurezza. Ma la sua scelta è decisa,

suor Teresa è convinta che la sua vita sia assieme a coloro che cascano per la strada, consapevoli di

morire e accanto ai quali i "vivi" passano volgendo il capo. Nel febbraio 1949 Michele Gomez,

funzionario dell'amministrazione statale, mette a disposizione di suor Teresa un locale all'ultimo

piano di una casa di Creek Lane e lì giunge la prima consorella.,che prende il nome di Agnese.

Il Grillo Sparlante

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Presto le suore diventano 12 e la comunità si va formando.Il 7 ottobre 1950 nasce ufficialmente, con

decreto della Santa Sede, la Congregazione delle Missionarie della carità e suor Teresa diventa

Madre Teresa La Casa per il moribondo abbandonato, Nirmal Hriday, viene inaugurata il 1954.

Madre Teresa parte con il suo carrettino, ormai famoso nella città, per la "raccolta" dei moribondi di

ogni età. E' il 1964, a Bombay si celebra il Congresso eucaristico alla presenza del Papa PaoloVI.

Madre Teresa chiede un incontro col Papa che, dopo aver constatato il suo enorme lavoro, le lascia

un ricordo: una stupenda, lunga auto americana, con una dedica: "A Madre Teresa per la sua

universale missione d'amore". Appena la Madre vede la lussuosa vettura scuote il capo dicendo: -

Chissà quanta benzina consuma! Meglio il mio carrettino tirato a mano. La metterò all'asta. Questa

è la macchina dei lebbrosi .La minuta figura di Madre Teresa, il suo fragile fisico piegato dalla

fatica, il suo scarno viso solcato da innumerevoli rughe sono ormai conosciuti in tutto il mondo. Nel

1979 le venne attribuito il premio Nobel per la pace. Le suore di Madre Teresa sono ormai sparse

in tutto, lei continua il suo lavoro nonostante la salute malferma fino al 5 settembre, giorno della sua

morte avvenuta a Nuova Dheli. (Rita Pascarella e Cristiana Rauccio III B )

Il 26 ottobre entra in vigore il Trattato di Schengen Con gli accordi di Schengen si fa riferimento a un trattato che coinvolge sia alcuni Stati membri

dell’Unione Europea sia Stati terzi. Gli accordi, inizialmente nati al di fuori della normativa UE, ne

divennero parte con il Trattato di

Amsterdam, e vennero integrati nel

Trattato sull’Unione Europea (meglio

noto come Trattato di Maastricht)..

Si può definire Schengen come una

cooperazione rafforzata all’interno

dell’Unione Europea. Gli obiettivi che si propone:

Abolizione dei controlli

sistematici delle persone alle

frontiere interne dello spazio

Schengen

Rafforzamento dei controlli alle

frontiere esterne dello spazio

Schengen

Collaborazione delle forze di polizia e possibilità di queste di intervenire in alcuni casi anche

oltre i proprio confini (per esempio durante gli inseguimenti di malavitosi)

Coordinamento degli stati nella lotta alla criminalità organizzata di rilevanza internazionale

(per esempio mafia,traffico d’armi,droga,immigrazione clandestina)

Integrazione delle banche dati delle forze di polizia (il Sistema di informazione Schengen,detto

anche SIS).Gli accordi vennero firmati il 14 giugno 1985 a Schengen,cittadina del

Lussemburgo,inizialmente da solo cinque stati membri della allora CEE,vista l’impossibilità di

giungere ad un accordo sulla libera circolazione delle persone in sede

CEE:Belgio,Francia,Lussemburgo,Germania e Paesi Bassi. Dopo il primo accordo tra i cinque

paesi fondatori,è stata elaborata una convenzione firmata il 19 giugno 1990 ed entrata in vigore nel

1995.

(Romano Giusy e Cicala Nunzia IIIB)

Il Grillo Sparlante

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Khadija: donna colta e raffinata

Khadija (556- 619), secondo la tradizione musulmana, era

una ricca vedova non giovanissima, di un mercante. Khadija

discendeva da un’ antica famiglia di capotribù, era una donna

colta e raffinata. Nel salotto di Khadija si discuteva con

molto interesse come risolvere il problema di abbattere i corei

scoti e tornare all’uguaglianza delle origini e l’urgenza di

riunire tutte le tribù e la fede nella credenza di un solo Dio.

Fra tanti pensatori che frequentano la casa di Khadija c’era

anche un giovane bello e affascinante: Maometto. Lui da

prima lavorava come servitore ma in seguito Khadija colpita

dalla sua onestà e bellezza si innamorò e lo sposò. Questa

unione non era solo un amore pagano, ma soprattutto

spirituale, in quando tutti i momenti bui che Maometto

dovette attraversare il sostegno principale fu Khadija, che lo

seppe confortare e consigliare. Da questa unione così sublime

ed elevata nacque Fatima. Dopo la morte di Khadija, Maometto pensò che per lui non ci fosse più

amore così supremo e decise di non risposarsi.

(Grimaldi Emma IB)

Isabella d‘Este apre la corte di Mantova alla cultura

Isabella d’Este nacque a Ferrara il 18 Maggio del 1474 e morì a

Mantova il 13 Febbraio del 1539. Fu una delle donne più

importanti del Rinascimento e del mondo culturale del suo tempo.

Figlia di Ercole I d’Este e di Eleonora d’Aragona fu marchesa di

Mantova ed ebbe come sorella un personaggio storico ugualmente

famoso: Beatrice d’Este, duchessa di Milano e moglie di Ludovico

Sforza. Isabella d’Este all’età di sedici anni sposò Francesco

Gonzaga ,marchese di Mantova. Sotto gli auspici di Isabella la

corte di Mantova divenne una delle più acculturate d’Europa. Tra i più importanti artisti vi giunsero

Raffaello Sanzio e Andrea Mantenga, Tiziano e Leonardo da Vinci che la ritrassero e i cui dipinti

sono esposti al Louvre. A Isabella piaceva molto giocare a scacchi e un grande matematico del

Rinascimento, Luca Paciali, nel 1499 le dedicò uno scritto “Schifanoia”. Quest’opera per secoli

venne ritenuta persa, solo nel 2006 fu ritrovata in una biblioteca di Gorizia. Si dedicò anche alla

vicenda del matrimonio del figlio, un’operazione molto ingarbugliata, che si concluse alla fine con

il matrimonio con Margherita Paleolga.

( Giovanni Coppola II B) Il Grillo Sparlante

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CATERINA DEI MEDICI

Caterina Maria

Romula dei

Medici, meglio

conosciuta come

Caterina de’ Medici, nacque a

Firenze il 13

Aprile 1519.

Qualche giorno

dopo la sua

nascita, la

bambina rimase

orfana di entrambe i genitori. Ancora in fasce

venne portata a Roma e affidata inizialmente

alla nonna paterna, Alfonsina Orsini, alla

morte di quest’ultima subentrarono le zie

Lucrezia Salvati e Clarice Strozzi.

Nel 1523 suo zio venne eletto papa col nome

di Clemente VII, per il nuovo pontefice la

bambina rappresentava un’importante pedina

politica. A sei anni la bimba venne riportata a

Firenze assieme a due cugini illegittimi:

Alessandro e Ippolito: Nel 1529 dopo la

discesa dei Lanzichenecchi e il saccheggio di

Roma, Caterina venne presa in osteggio dai

Fiorentini, che si erano ribellati alla famiglia

Medici. La città venne, però, presa d’assedio

dalle truppe pontificie.

Caterina lasciò nuovamente Firenze e ripartì

per Roma, sotto stretto ordine dello zio ed in

città riscosse un grande successo in società; la

sua attrazione per le cose belle e raffinate, e la

sua accurata educazione la resero assai

piacevole ai nobili romani. Pure il papa

sinceramente affezionato a lei la teneva in

grande considerazione. In questo periodo

Caterina apprese che c’erano in corso delle

trattative per il suo matrimonio. Nel 1533,

dopo aver ponderato a lungo la sua decisione,

il pontefice scelse Enrico di Valois,

secondogenito di Francesco I, re di Francia,

come sposo di Caterina. Nel 1560 divenne

reggente per il figlio Carlo IX, morì a Blois

nel 1589.

(Salegna Maddalena, Massaro Michela II B)

Suor Rita Casa RUT : il coraggio di una comunità

Questa è la storia di suor Rita, nata a Quinto Vincentino nel 1956, e delle sue consorelle Lorenza Dal

Santo,Albina Bolcato e Silvana Mutti.” Senza la loro energia non so come andrebbero avanti le cose” dice

Dacia Maraini nella prefazione del libro “Non più schiave” scritto da Suor Rita in cui racconta la sua

esperienza per la nascita di casa RUT. Questa comunità è nata, il 2 ottobre 1995 per opera dell’agguerrito

gruppo di suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria. Esse vanno in giro nel territorio casertano, per scoprire

la sofferenza di ragazze straniere, sole e indifese,ed accoglierle in casa RUT, luogo di speranza per una vita

migliore. Con il suo spirito collaborativo e democratico Suor Rita riesce a evitare quell’aria da luogo di

reclusione che alle volte si portano dietro le case di accoglienza. Le parole delle donne moldave, polacche,

albanesi, nigeriane sono indici puntati contro la falsità di una società,la nostra, che tratta il fenomeno della

prostituzione come un problema di ordine pubblico.. Recentemente suor Rita è stata insignita del titolo di

Ufficiale della Repubblica dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Grazie all’operosità di

Suor Rita e delle sue consorelle,è nata una cooperativa,”New Hope” ovvero “ nuova speranza”, che ha dato

la possibilità alle ragazze di casa RUT di lavorare, fabbricando borse,borsellini,zainetti ecc.

Suor Rita è una grande donna ,che ci insegna che ogni tanto dobbiamo provare a pensare a chi ci è vicino e

non solo alle nostre preoccupazioni e non lamentarci in continuazione per cose sciocche. Proviamo a pensare

alle sofferenze che ci sono in altri paesi, che coinvolgono giovani ragazze, costrette a venire qui in Italia

credendo di trovare lavoro e invece trovano altro. Suor Rita è una donna con un’energi e con un coraggio

immenso che solo Dio conosce,ed è proprio la fede in Dio che l’aiuta ad andare avanti e continuare a donare

se stessa agli altri. Io mi ritengo fortunatissima ad averla conosciuta di persona e ho capito davvero che

dietro quel suo dolce sorriso nasconde una tenacia incredibile.

Il Grillo Sparlante

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Il logo riprende il tema della casa, con le linee rosse che tracciano un

simbolico tetto, sotto il quale capeggiano i colori dell’arcobaleno della

pace.

( Cristiana Rauccio IIIB)

Armida Barelli sostenitrice della nascita dell’università Cattolica del S.Cuore

nata laica e morta francescana

Armida Barelli fu una protagonista di un

movimento chiamato “Apostolato dei laici”

che raggiunse la

sua importanza

con Pio XI e XII.

Questo movimento

intendeva mettere

in primo piano:la

famiglia, la

cultura,tenendo

presente

l’insegnamento del

Vangelo.La Barelli

fu impegnata su

quattro fronti: la

Gioventù Femminile dell’ Azione

Cattolica, l’Università Cattolica, il Pio

Sodalizio delle missionarie della Regalità e

l’opera delle Regalità di nostro Signore Gesù Cristo. Il Pio Sodalizio delle

missionarie della legalità fu quello che poi

diventò un istituto secolare, mentre l’opera

della regalità diventò una casa editrice. Questi

quattro fronti impegnarono Armida per tutta

la sua vita, sia dal punto di vista fisico che

morale. Armida nacque nel 1882 da una

famiglia unita e ricca ma che di religione le

insegnava ben poco, infatti lei ebbe i primi

contatti con la spiritualità francescana in un

istituto delle suore in Svizzera, dove si reca a

studiare. Nel 1910 incontra Padre Agostino

Gemelli e gli parla di suo fratello minore

studente di medicina, anche lui lontano da

ogni conoscenza religiosa, e fu in questo

periodo che Armida finisce per entrare nel

terz’ ordine francescano. Successivamente fu

nominata Capo dell’ Azione cattolica, dal

professore Gianni Toniolo. Fu una

sostenitrice dell’Università Cattolica che

volle fosse del dedicato al Sacro Cuore. Lei

fu bravissima tanto che formò un esercito di

giovani preparati a una religiosità matura. Di

questo esercito Armida fu la Presidente fino

al 1946, quando l’Italia era al bivio tra

monarchia e repubblica e fu allora che Pio

XII le diede l’incarico di girare il paese per

sostenere un voto ispirato Cristianamente.

Dopo 40 anni di dedizione al suo lavoro, la

Barelli fu colpita da una terribile malattia che

le tolse l’uso della parola e delle mani e morì

nel 1952. Ora riposa nell’Università Cattolica

a Milano sotto l’altare del Sacro Cuore.

(Clemente Maria IIIB)

Il Grillo Sparlante

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Pasquarosa: “la pittrice fauve”

La si potrebbe definire una pittrice fauve. Pasquarosa

Marcelli,figlia di contadini modesti,a soli sedici anni

lascia il paese natio ,e si trasferisce a Roma per lavorare

come modella e incontra il pittore Nino Bertoletti. Tra i

due nasce un’amore ed è grazie a lui che Pasquarosa

scopre il suo talento di pittrice. Nel 1915 partecipano

insieme alla Terza Esposizione Internazionale d’Arte

della Secessione romana. Si dedica alla sua carriera di

artista,partecipando all’Arlington Gallery di Londra

nel 1929. Circondata dall’affetto e dalla stima di

artisti,critici e letterari continua ad inseguire il suo

sogno,cioè a dipingere. La sua vita al fianco del marito e

dei suoi tre figli si svolge serena. (Rauccio Cristiana III B)

Elena Barbara Giuranna: la più importante compositrice di musica del ‘900. Elena Barbara nacque a Palermo il 18 Novembre 1899. Frequentò il collegio Maria Adelaide di

Palermo per studiare musica che a quei tempi era

frequentata solo dai maschi. Si diplomò nel 1923

al Conservatorio di Napoli e qui conobbe un

ragazzo:Mario Giuranna e nel 1924 decisero di

sposarsi. Negli anni venti compose,insieme alla

sua piccola orchestra “Apina rapita dai nani

della montagna”. Poi fu invitata nel 1936 al

Festival Internazionale di Bruxelles con

“Toccata per Orchestra”. Dopo la morte del

marito,per poter mantenere i suoi figli divenne

insegnante al Conservatorio di Santa Cecilia,dal

1937 al 1970. Nel 1948,entrò alla Rai come

collaboratrice per i programmi sinfonici. Morì

nel 1998 all’età di novantanove anni.

( Nacca Pasquale IIIB)

Il Grillo Sparlante

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Piera Gatteschi Fondelli: il primo generale di brigata donna Piera Gatteschi Fondelli, nasce in Toscana all’inizio del Novecento, e fu l’unica generale di

Brigata donna. Si trasferisce a Roma con la mamma, con la quale aveva un ottimo rapporto e nel

1921 si inscrive al Fascio di combattimento di Roma. Il 28 Ottobre 1922 è a capo di un gruppo di

donne che formano la “squadra d’onore di scorta al Gagliardetto”. Siccome era un’ottima

organizzatrice, Piera diventa ispettrice della “fondazione

dell’Urbe” e si occupò dell’Opera Nazionale Maternità

e Infanzia,della Croce Rossa e delle colonie estive. Però

nel 1936 lascia tutto, e segue l’ingegner Mario Gatteschi

diretto in Africa e che poi diventa suo marito. Tre anni

dopo rientra in Italia e caduto il Fascismo, si rifugia dai

suoceri nel Casentino, mentre il marito si trova in Kenya

perc

tenut

o

prigioniero. Quando viene informato che

Mussolini è stato liberato,Piera si trasferisce a

Brescia,dove avvia una nuova collaborazione

con Alessandro Pavolini. E nel

1943,manifesta al Duce di voler dare alle

donne un ruolo più importante nella difesa del

paese. Questa richiesta viene approvata e il 18

Aprile del 1944 nasce il “Servizio Ausiliare

Femminile”. Il suo regolamento è molto

rigido:niente pantaloni,né trucco né fumo.

Tutte le donne assistono negli ospedali

,lavorano negli uffici. Il 25 Aprile del 1945 il

“Servizio Ausiliare Femminile”, si dissolve, e

Piera si ritrova a vivere,prima in un convento,

poi in un manicomio. Piera Gatteschi Fondelli

muore nel 1985 e Mia Pavolini scrive: “Se la

vita è

movimento,lotta,delusioni,entusiasmo,fede,te

nerezza, rabbia o dolore,interessarsi a tutto, sapersi meravigliare,estasiare,commuovere e saper

capire ed aiutare con amore, saper ridere e piangere, se tutto ciò è vita,tu eri la vita”.

(Cicala Nunzia 3B)

Il Grillo Sparlante

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Sono trascorsi vent’anni dalla caduta del muro di Berlino: Il

muro venne eretto dal governo comunista della Germania dell’Est

e divise in due la città di Berlino. La caduta del muro avvenuta il

9 novembre 1989 aprì la strada alla riunificazione tedesca che fu

formalmente conclusa il 3 ottobre 1990. Grande manifestazione quest’anno a Berlino per la ricorrenza a

cui hanno partecipato tutti i Grandi della Terra,i quali tra l’altro

hanno assistito allo spettacolo del domino, che ha simulato il

crollo del muro. Il Parlamento italiano, ha dichiarato il 9 novembre “Giorno della

libertà", quale ricorrenza dell'abbattimento del muro di Berlino,

evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di

democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo

il domino che ha simulato il crollo del muro di Berlino

CORSIA DI SORPASSO PER I PEDONI VELOCI

Londra – Siccome la loro via, Oxford Street, è sempre molto

affollata per gli acquisti, e sui marciapiedi si creano veri e propri

ingorghi, i commercianti della prestigiosa via Londinese hanno

presentato un insolito progetto alle autorità comunali: i

marciapiedi a due corsie. Una per pedoni lenti, l’altra a

scorrimento veloce, non potrà scendere sotto le 3 miglia orari, e

dei vigili, coadiuvati da autovelox controlleranno il traffico.

Lungo la celebre via circolano, infatti, ogni anno oltre 200

milioni di pedoni. Il comune ha dichiarato di tenere in seria

considerazione il progetto.

ANCHE LE API SI UBRIACANO

Per questo,sono sotto osservazione da parte di un gruppo di

scienziati inglesi e statunitensi che sta pensando di sfruttare questa

loro “caratteristica” per combattere l’alcolismo umano. Alcuni

scienziati hanno sottoposto un gruppo di api ad un singolare

esperimento. Le hanno messe di fronte a due soluzioni:una ad

altissima concentrazione di zucchero,l’altra ad elevata gradazione

alcolica. Tutte le api si sono precipitate sull’alcool. La

conseguenza è che le api ubriache una volta tornate nell’alveare vengono emarginate dalla comunità

e tenute letteralmente separate dal resto dello sciame. Su queste api gli scienziati hanno già

sperimentato con successo alcuni ritrovati contro l’alcolismo.

(Rauccio Filippo IIB) Il Grillo Sparlante

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IL BULLISMO

Negli ultimi anni sono sempre più numerosi gli atti di violenza

nelle scuole soprattutto nel periodo adolescenziale e

preadolescenziale. Tali atti vengono indicati col termine: bullismo,

il fenomeno delle prepotenze perpetrate da bambini e ragazzi nei

confronti dei loro coetanei. I ragazzi che li subiscono vengono

derisi,umiliati,minacciati, ricevono lesioni e vengono assaliti da una

paura che sfocia in notti insonni, per cui non riescono a trovare il

coraggio di reagire e denunciare le molestie subite. I ragazzi che li

provocano sono detti: bulli e provano piacere nel prevalere

prepotentemente sugli altri con violenza fisica e verbale e quasi

sempre sono destinati a diventare dei veri e propri delinquenti. Le

cause che determinano questo fenomeno sono molte,alcune

dipendono dall’ambiente familiare da cui provengono e dalla

società di oggi che non è abbastanza attenta all’importanza delle

relazioni sociali. Bisogna denunciare le violenze subite, in modo da

evitare che il bullismo manifestato a scuola e in altri ambienti possa

provocare seri danni per altre persone. Si deve lottare contro

questo fenomeno tanto diffuso tra i banchi di scuola confidando

nel pieno aiuto delle istituzioni scolastiche. Va prevenuto e debellato. Molte sono le vittime

innocenti. Ormai questo fenomeno è diventato una vera e propria piaga sociale! Solo riuscendo a

sconfiggerlo si potrà sperare in un mondo migliore senza sopraffazione, nel quale prevalga la

tolleranza e il rispetto per ogni essere umano.

(Antonio Madonna IIIC)

LE BATTUGLIE DI PASTELLESSA

La festa più amata dalla popolazione di

Macerata Campania (Caserta) è quella

dedicata a Sat’Antuono, meglio noto come

Sant’Antonio Abate, che si tiene ogni anno il

17 gennaio. A rendere ineguagliabile i

festeggiamenti è la tipica sfilata delle

“Battuglie di Pastellessa”,le quali

ripropongono l’antica sonorità maceratese dal

nome , la “Pastellessa con strumenti di uso

contadino: botti,tini e falci assumono una

nuova veste di natura musicale.Col tempo

la Pastellessa e la festa di Sant’Antuono ha

“invaso” le comunità limitrofe. Prime fra

tutte Portico di Caserta che conserva da

decenni la stessa tradizione. Per capire come è nata l’antica tradizione dei Bottari bisogna fare un

passo indietro fino al XIII. Al tempo il paese si presentava come una comunità prevalentemente

agricola e artigianale,dove il lavoro dei campi richiedeva l’uso di una ricca gamma di attrezzi e

strumenti che venivano fabbricati dagli artigiani locali. Costoro, per mettere in evidenza la

robustezza dei loro prodotti, percuotevano con magli le botti, con mazze di legno i tini e con ferri le

falci creando una commistione di suoni che scoordinati ad asincronici apparivano persino

assordanti, ma che con i voluti o forse fortuiti miglioramenti ritmici, portarono alla creazione di

quelle peculiarità sonore che ancora oggi caratterizza la Pastellessa. Il Grillo Sparlante

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Nata come rituale pagano, questa tradizione è confluita nella festa religiosa di S . Antonio

Abate,patrono degli animali e Santo protettore dalle avversità del fuoco.Per la sfilata delle

“Battuglie di Pastellessa” vengono allestiti dei carri, ovvero le “battuglie”di una lunghezza media di

20 metri e lunghezza e altezza di 4 metri, su cui vi trovano alloggiod dalle 40 alle 50 persone se

non di più.La capacità espressiva e l’impegno profuso nell’ esecuzione hanno consentito al Gruppo

di proporsi per interventi in svariate manifestazioni delle più diverse località con entusiasmanti

riscontri di pubblico e critica. ( Tufaro Pietro Piccirillo M. Domenico III C)

LA FESTA DEL RINGRAZIAMENTO

(THANKSGIVING DAY )

Negli Stati Uniti d’America, lo

scorso 26 novembre, c’e’ stata

come ogni anno la festa del

ringraziamento. In questo occasione

è usanza pranzare col tacchino.

Questa festa immobilizza mezza

America perché è molto importante

e sentita dalla gente; i negozi sono

chiusi e le strade sono addobbate.

Noi abbiamo conosciuto questa

festività attraverso lo studio della

civiltà inglese. Siamo venuti a

conoscenza che essa risale al 1620

quando una nave chiamata “the

Mayflover” sbarcò sulle coste degli

Stati Uniti portando più di cento

Inglish men. Essi erano puritani

scappati dall’Inghilterra per sfuggire alla persecuzione religiosa e alla povertà. Il primo inverno fu

per loro molto freddo e i pellegrini non avevano niente da mangiare. La primavera successiva i

nativi anche americani li aiutarono dando loro del granturco, lo piantarono ed il raccolto fu

rigoglioso per cui decisero di istituire una festa per ringraziare Dio di questo raccolto. Visto che il

granturco è il cibo preferito dei tacchini, ecco che i tacchini sono diventati il piatto del

ringraziamento. Il Thaksgiving Day di quest’ anno è stato ancora più importante perchè in questo

giorno è caduta la borsa di Dubai e gli statunitensi non ne hanno risentito in quanto le banche erano

chiuse. Inoltre come gesto simbolico in difesa degli animali, il presidente B. Obama non ha ucciso

il tacchino portato alla Casa Bianca per il pranzo del Thanksgiving, ma lo ha donato ad uno zoo.

( Monaco Angelo, Squillante Donato IIIA )

Il Grillo Sparlante

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Una lezione speciale di artistica!

Nell’approssimarsi del Natale noi ragazzi della IIIB insieme

alla professoressa di Arte e Immagine Rossano Alfonsina

abbiamo preparato delle simpatiche composizioni di fiori e vari

oggetti natalizi! Li abbiamo creati con il das e poi dipinti con

tanti colori vivaci delle tempere. E’stato un lungo e faticoso

lavoro ma,con tanta fantasia e anche divertimento, siamo

riusciti a creare tante belle cose che secondo noi faranno una

bella figura!!! Questi oggetti saranno venduti al mercatino che

si terrà in occasione del concerto natalizio e il ricavato verrà

speso per aiutare un bambino adottato a distanza dalla scuola. Siamo fieri di aver fatto un lavoro che

servirà a far trascorrere un Natale più sereno a un bimbo più sfortunato di noi.

Il giorno 4 novembre in occasione della festa delle forze armate, tutti gli alunni delle classi terze

della scuola secondaria di primo grado “San Giovanni Bosco” di Portico di Caserta, sono andati a

visitare la prestigiosa Accademia Aeronautica di Pozzuoli, una delle più antiche e importanti del

mondo. Si tratta di un istituto dove possono accedere maschi e femmine dai 17 ai 22 anni, che

hanno frequentato o il liceo classico o lo scientifico. Qui i ragazzi studiano, si allenano, per poi

uscire da essa con un alto grado di qualificazione e con una brillante carriera davanti. Sono partiti in

orario scolastico e si sono imbarcati nel pullman per andare a visitare l’Accademia. Il Grillo Sparlante

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Durante il viaggio i ragazzi hanno scherzato,

giocato, parlato e la professoressa Buonpane,

docente della sezione B, ha fatto loro da guida,

raccontando alcune cose importanti sia sulla città

di Pozzuoli, che sull’ Aeronautica. Una volta

arrivati, sono stati accolti da due gentili

sottotenenti che dividendosi le classi hanno fatto

loro da guida. Inizialmente gli studenti sono stati

portati in un teatro dove hanno assistito a dei

filmati che hanno riassunto un po’ la vita militare

aeronautica: le varie costruzioni di aerei, i

soccorsi, il giuramento…Poi hanno visitato alcune

sale l’Accademia, i vari simboli dell’aeronautica,

i diversi spadini, che vengono usati il giorno del

giuramento, i tipi di aerei.I ragazzi sono stati

condotti anche nella Chiesa dell’ Accademia,

dedicata alla Madonna di Loreto, che è la

protettrice degli avieri, dove tutti i militari si

riuniscono in preghiera, o celebrano momenti

particolari della loro vita. Alla destra e alla

sinistra dell’ altare due grandi lapidi ricordano

tutti gli avieri morti. Questa accademia prepara

giovani ufficiali ed è strettamente legata

all’Università degli Studi di Napoli Federico II,

che rilascia agli aspiranti ufficiali vari tipi di

lauree: per il ruolo dei piloti è previsto una laurea

in scienze aeronautiche, per gli allievi del campo

aeronautico è prevista una laurea in ingegneria,

mentre per i commissari spetta la laurea in

giurisprudenza. Da quest’anno è stata introdotta

anche la facoltà di medicina per gli ufficiali. I

ragazzi hanno percorso un lungo corridoio alle cui

pareti sono attaccate tutte le immagini dei

personaggi più importanti dell’Accademia dal

primo anno in cui è nata fino al 2009, i bellissimi

e antichissimi stemmi dei vari corsi frequentati

che portano come simbolo una lettera del-

l’alfabeto con il nome di un animale ad esempio la

lettera A stava per Aquila, B per Borea, C per

Centauro e così via fino alla lettera Z, poi si

riparte da capo. Sempre nel corridoio ci sono gli

stemmi e le fotografie, gli studenti hanno,poi,

ammirato dei piccoli modellini di aerei riprodotti

in scala che servivano, per modificare quelli reali,

su un modellino un po’ più grande è salita una

ragazza che ha avuto il privilegio di diventare

pilota professionista per quale minuto. In un’altra

sala, invece, gli alunni sono rimasti colpiti da un

seggiolino molto particolare, anche se sembrava

una comoda poltrona da salotto, infatti quel grosso

seggiolino era capace di catapultare il pilota

dall’aereo come un razzo nel caso non

funzionassero i motori. A proposito di motori i

ragazzi poco dopo sono andati a visitare una

stanza piena di vecchi e moderni motori d’aerei.

Peccato, però, che da questa sala cosi affascinante

sono dovuti andar via prestissimo, perché i

cadetti dovevano iniziare la lezione con il

professore, già in aula. Così si sono spostati in una

stanza in cui la guida ha spiegato loro, attraverso

un modellino di legno, i vari movimenti dell’aereo

e la diversa dinamicità che essi possono avere e la

stanza dove i cadetti incontravano i loro familiari.

Gli studenti sono stati, poi, condotti nella sala del

vento, dove c’è una macchina stretta e lunga che

serve per provare se gli aerei sono in grado di

prendere il volo oppure no. Come prima cosa si

deve creare un modello di un aereo rimpicciolito,

poi si devono attaccare dei fili di lana dietro la

coda dell’aereo, in seguito mettere il modello

dell’ aero nella macchina. Se i fili di lana

diventano tesi l’aereo può volare, se si muovono

appena l’aereo non può volare. Gli alunni, al

termine della visita guidata, sono rimasti molto

colpiti, la visita infatti oltre ad essere interessante

è stata anche divertente: i ragazzi hanno potuto

visitare qualcosa di diverso, di molto bello e

anche molto interessante.

(Veronica,Maria,Giusy,Cristiana,Pasquale e Rita IIIB)

Il Grillo Sparlante

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What is it?

Great Britain, United Kingdom or England?

(eterno dilemma…!!!) Si, è proprio un dilemma! Quando dobbiamo parlare di questo

stato, non sappiamo mai se usare “Great Britain”, “United

Kingdom” oppure “England”. Ora però abbiamo finalmente capito

la differenza….(Quante volte la prof. Ragozzino ci ha ripetuto

queste cose fino a farla anche arrabbiare..per la nostra

testardaggine!!! L’Inghilterra infatti non è altro che la regione più

vasta della Gran Bretagna che comprende anche il Galles (Wales)

e la Scozia (Scotland). Invece quando si dice Regno Unito (United

Kingdom) ci riferiamo a tutto ciò che rientra nella stato inglese e

quindi anche l’Irlanda del nord. La denominazione “Regno Unito”

cominciò dopo l’unione dei vari regni con re Giacomo I. Questo

re oltre a unire i due regni, unì anche le bandiere. Sovrapponendo

i simboli di ciascuna di esse venne fuori una nuova bandiera formata da 3 croci e venne chiamata

“Union Jack” (l’unione di Giacomo)

Cross San Patrizio Cross San Giorgio Cross Sant’ Andrea

“United Jack” ( Rauso Arianna, Vetrella Assunta, III D )

Il Grillo Sparlante

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S a l v i a m o L ’a m b i e n t e

A c c o g l i e n z a

Il Grillo Sparlante

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E’ giunto come ogni anno Dicembre, il mese per me più bello, perché arriva Natale. A

Natale la natura, che sembra ormai morta dopo l’arrivo

dell’autunno, si veste “a festa” con un manto di luci che

illumina e rallegra ogni casa e via. Il periodo che precede Il

Natale è pieno d'agitazione, le persone accorrono nei negozi a

fare acquisti ed hanno un gran da fare per addobbare le

proprie case con luci, con l’albero ed il presepe. Spesso

curiosando tra le vetrine o tra le riviste, in cerca di novità,

possiamo trovare la rinomata figura di Babbo Natale. Noi

sappiamo che, come vuole la tradizione, ogni anno nella notte

tra la Vigilia e il 25 egli sovrasta i cieli con una slitta trainata

da renne, e distribuisce i regali a tutti i bambini. La figura del

vecchietto più amato e atteso dai bambini, ha una storia che si

perde nella notte dei tempi. Già nell’antichità il dio nordico

Odino cavalcava il suo cavallo per distribuire sul suo

passaggio dei doni per i bambini buoni. Il Babbo Natale che

conosciamo noi è, infatti, l’evoluzione di un personaggio

realmente esistito San Nicola. Nicola, nato in Turchia e diventato vescovo di Myra,

nell’Asia Minore, attorno al 350 d. C., divenne popolare per la

sua bontà e carità. Intorno a lui, negli anni che seguirono la sua morte, si diffusero numerose leggende. Una tra le più famose, confermata anche da Dante nel Purgatorio, è quella che racconta come Nicola,

addolorato dal pianto e commosso dalle preghiere di un nobiluomo impossibilitato a sposare le sue tre figlie,

perché caduto in miseria, decise di intervenire lanciando per tre notti consecutive, attraverso una finestra, tre

sacchi di monete per le ragazze. La prima e la seconda notte le cose andarono come stabilito, ma la terza

notte San Nicola trovò la finestra chiusa e decise di arrampicarsi sul tetto per gettare il sacchetto di monete

attraverso il camino. Quando morì, le spoglie del santo, o le presunte tali, vennero deposte a Myra fino al

1087. In quell’anno furono trafugate da un gruppo di cavalieri italiani e portate a Bari, dove fu eretto un

santuario e tuttora sono conservate. Il Babbo Natale d'oggi riunisce le rappresentazioni del portatore di doni,

di ispirazione religiosa o popolare, con un personaggio britannico preesistente. Quest'ultimo risale almeno al

XVII secolo, e ne sono rimaste delle illustrazioni d'epoca in cui è rappresentato come un signore barbuto e

corpulento, vestito di un mantello verde lungo fino ai piedi e ornato di pelliccia, Santa Claus.

Nel 1809, lo scrittore Washington Irvin parlò per la prima volta dei suoi spostamenti nel cielo per la

distribuzione dei regali. In seguito, nel 1821, il pastore Americano, Clément Clarke Moore scrisse una favola

su Natale, per i bambini, nella quale il personaggio di Babbo Natale appariva su una slitta tirata da otto

renne. ali renne vengono nominate con i nomi: Fulmine, Ballerina, Donnola, Freccia, Cometa, Cupido,

Salterello e Donato. Per ricordare tali nomi, in italiano esiste una nota filastrocca:

Il Grillo Sparlante

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“Non solo fanno la slitta volare

e in ciel galoppano senza cadere

Ogni renna ha il suo compito speciale

per saper dove i doni portare

Cometa chiede a ciascuna stella

Dov’è questa casa o dov’è quella.

Fulmine guarda di qui e di là

Per sapere se la neve verrà.

Donnola segue del vento la scia

Schivando le nubi che sbarran la via.

Freccia controlla il tempo scrupoloso

Ogni secondo che fugge è prezioso.

Ballerina tiene il passo cadenzato

Per far che ogni ritardo sia recuperato.

Saltarello deve scalpitare

Per dare il segnale di ripartire.

Donato è poi la renna postino

Porta le lettere d’ogni bambino.

Cupido, quello dal cuore d’oro

Sorveglia ogni dono come un tesoro.

Quando vedete le renne volare

Babbo Natale sta per arrivare.”

L'abitudine di scrivere una lettera a Babbo Natale è una tradizione natalizia che risale a molto tempo fa. In

molti paesi, le Poste accettano le lettere che i bambini scrivono a Babbo Natale per spiegare che sono stati

buoni e desiderano ricevere dei doni; in Europa è più diffusa la versione finlandese che lo fa abitare nel

villaggio di Rovaniemi, in Lapponia. Sono anche disponibili alcuni siti Web che seguono Babbo

Natale tutto l'anno, mostrando le attività che si svolgono presso la sua fabbrica di giocattoli. In

molti casi sono pubblicati anche indirizzi e-mail a cui inviare una versione più moderna delle

letterine cartacee a Babbo Natale. La figura di Babbo Natale rimane una tra le più belle e amate,

soprattutto dai bambini, che lo aspettano con ansia ogni anno,nella notte della vigilia di Natale.

.

(Squillante Donato III A)

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Caro Grillo,

siamo due ragazze della 3B. Questo è l’ultimo anno della carissima scuola media e quindi l’ultima volta che

ti scriviamo. Siamo molto tristi al solo pensiero di lasciare i nostri amici e professori ma soprattutto il

Dirigente prof. Salvatore Falco,che in questi tre anni,mediante molte manifestazioni e diverse visite guidate

ha arricchito il nostro bagaglio culturale, insegnandoci i valori importantissimi della vita,ma non solo. Non

vogliamo pensare al fatto che l’anno prossimo dobbiamo

conoscere nuovi amici,ma soprattutto nuovi insegnanti

forse più severi. In questi tre anni siamo stati molti

fortunati ad aver conosciuto amici come i nostri, ma

soprattutto degli insegnanti comprensivi, che ci hanno

formato sia culturalmente che socialmente e ci hanno

preparato ad affrontare la lunga vita, che si apre davanti a

noi. Sono stati tre anni indimenticabili ,nei quali ci sono

stati momenti belli ma anche incomprensioni ,litigi ,rivalità

ma grazie ai professori e maggiormente alla prof.

Buonpane sempre presente ci ha aiutato ad affrontare

tutto con il dialogo e la serenità. Non possiamo dimenticare

quei momenti in cui tutti insieme prepariamo il giornalino oppure dei cartelloni,come sono belli quei

momenti quando ognuno esprime la sua opinione ma ,soprattutto, quando parliamo di tutti di temi profondi

come la libertà, l’amicizia. Lasciare tutto ci rattrista molto è davvero difficile accettare ciò. Ad aggravare la

situazione ci si mette poi la tensione per l’esame di terza media che ci aspetta alla fine dell’anno scolastico.

Abbiamo paura,speriamo vada tutto bene visto che il primo esame che sosteniamo e soprattutto perché non è

difficile esprimersi davanti a tutti gli insegnanti,visto che la maggior parte delle volte si rimane bloccati

come pezzi di ghiaccio e non si riesce ad andare più avanti Siamo sicuri che gli insegnanti ci aiuteranno,

incoraggiandoci come hanno fatto sempre. Caro Grillo noi dobbiamo ringraziare anche te sempre presente,su

di te,ognuno di noi ha potuto esprimere le sue emozioni ,oppure i suoi problemi,sei stato un caro amico. (Romano Giusy e Rauccio Cristiana III B)

Caro Grillo,sento tanta nostalgia di mio fratello maggiore e tramite TE volevo

inviargli un pensiero,

Caro Mauro, ricordo l’ultima volta che ci siamo visti e da allora sono passati

quasi due anni!

Sono tante le cose che avrei voluto dirti e forse faccia a faccia non avrei mai

avuto il coraggio di farlo, perché molto spesso è più facile scrivere che parlare.

Tu sei il mio fratello maggiore e per me sei stato sempre il mio punto di

riferimento e la persona su cui potevo sempre contare, visto che i nostri genitori

non si occupavano molto dei loro figli.

Tu ti preoccupavi sempre di me quando mi trovavo in difficoltà e questo mi

faceva sentire protetto e sicuro. Per questo motivo avrei voluto dirti “grazie”e

abbracciarti ogni volta, ma non avevo il coraggio perché mi vergognavo. Avrei

voluto dirti “ti voglio bene” ma soprattutto avrei voluto aiutarti anch’io, perché

tu eri il più grande e nessuno si occupava di te.

Quando penso a te ho difficoltà a ricordare il tuo volto e poi penso che sarai anche cresciuto e cambiato in

due anni, ma il mio affetto per te rimarrà sempre lo stesso e spero che un giorno non troppo lontano tutte

queste cose potrò dirtele di persona.

Un bacio da tuo fratello Gennaro…

Ti voglio bene

Il Grillo Sparlante

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Caro Grillo,

sono contenta di potervi raccontare una meravigliosa

esperienza visitando una delle accademie più belle. E

poichè ho provato tante emozioni, voglio

trasmetterle anche a voi, anche se in modo un po’

diverso! Allora tutto cominciò il 4 Novembre che

come sapete è il giorno delle forze armate e per

festeggiare quel giorno tutte le classi di terza media

andarono a Pozzuoli per visitare appunto

quest’accademia militare. Il tempo non era

meraviglioso ma l’emozione e la grande curiosità di

vedere l’accademia, non ci rovinò la giornata!

Appena entrammo, c’erano due tenenti molto gentili che, con la loro sapienza e voglia di insegnarci

cose nuove, ci resero la giornata particolarmente interessante. E’ stato veramente bello : ho appreso

tante nuove cose che prima non conoscevo minimamente,poi, ci hanno fatto visitare un po’

l’Accademia:un’oasi di pace, fuori dal chiasso cittadino. E’ stata una bellissima giornata passata in

modo costruttivo e interessante, ma soprattutto in compagnia di quei bei ragazzi! Ci siamo istruiti

ancora di più e abbiamo sperimentato che nella vita non si finisce mai di imparare cose sempre più

belle! E’ stato un giorno che non dimenticherò mai più! ( Borrelli Francesca III B)

Caro Grillo,

che emozione la sera del venerdì 06 Novembre 2009!!!

Stavo cercando qualcosa di interessante da vedere in TV. Ed ecco chi

appare sullo schermo?

La fotografia di Peppino Impastato! Si proprio lui! Un brivido mi ha

attraversato tutto il corpo: stavano facendo un servizio su di lui. E’

apparsa anche la mamma sig.ra Felicia in una intervista di qualche anno

addietro , prima della sua morte, poi c’è stata l’intervista a Giovanni

Impastato. Allora io sono andata con la mente al giorno (o meglio ai

giorni, perché furono tre) in cui la scuola secondaria di I grado, grazie al

nostro amatissimo Dirigente prof. Salvatore Falco, organizzò una “tre

giorni” sulla legalità e tra i tanti ospiti c’era proprio lui Giovanni

Impastato, a cui un mio compagno fece un intervista, che ,poi,

leggemmo proprio sul “Grillo”. Che emozione !!! E grazie ancora al

mio ex Preside che mi fa avere questi stupendi ricordi.

Un’ex alunna

Il Grillo Sparlante

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B U O N N A T A L E E F E L I C E A N N O N U O V O

Il Grillo Sparlante

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