ANNO NUMERO GENNAIO 2016 Intraprendere Gennaio 2016.pdf · quella di Piero Macchi, fondatore nel...

6
componenti per arriva- re ad un risultato co- mune, sapeva ricono- scere i meriti. Era un inventore, un innovato- re: metteva le mani sulle macchine, ne creava sempre di nuo- ve, aveva idee e inven- tiva.” Considerava i propri lavoratori ed azienda come una grande famiglia, dove chi va in pensione pre- senta la candidatura di un parente, dove c‟è un codice etico e attenzio- ne alla sicurezza e al benessere dei lavorato- ri. Per tutto questo, il suo gesto finale non è stato inaspettato: un gesto d‟affetto, concre- to, consistente, deter- minato e… senza cla- mori. Esattamente co- me lui, che amava ripe- tere «l‟esperienza è la somma degli errori: più errori fai più ne sai». (di Rocco Trisolini) Nonostante il 2016 sia appena cominciato, nell‟ambito imprendito- riale italiano esiste già una fortissima candida- tura per “l‟uomo dell‟anno 2016”. È quella di Piero Macchi, fondatore nel 1957 del- la Enoplastic, azienda leader nella produzione di capsule, tappi e chiu- sure innovative per l‟in- dustria enologica, 280 dipendenti, 150 mac- chinari e 4 sedi estere in Spagna, Nuova Ze- landa, Australia e USA. Scomparso lo scorso luglio a 87 anni, ha vo- luto lasciare ai suoi di- pendenti come ultimo, grande regalo di Nata- le, un premio in denaro con somme variabili in base all‟anzianità in azienda, per un totale di circa € 1.500.000. La notizia del “regalo” non è arrivata dall‟azienda, guidata adesso dalla figlia, nè tantomeno da altri componenti della famiglia, ma dagli stes- si lavoratori, gratificati da questo ultimo bel gesto del loro titolare. Imprenditore illumina- to, appassionato di meccanica e buon vino, è stato, per dirla come il coro dei suoi dipen- denti, “un uomo deci- so, con valori forti e con un senso di appar- tenenza alla sua azien- da unico. Credeva nel valore del lavoro, dell‟unità di tutte le L’imprenditore italiano del 2016 INVITALIA crea nuove imprese a tasso 0 Da mercoledì 13 gennaio 2016 gli aspiranti imprenditori di tutta Italia possono chiedere le agevolazioni di “Nuove imprese a tasso zero”. Il nuovo incentivo del Governo è rivolto ai giovani under 35 e alle donne di qualsiasi età che vogliono avviare una micro o piccola impresa. Lo stanziamento inziale è di circa 50 milioni di euro. La domanda si presenta solo online, sulla piattaforma informatica di Invitalia. Chi vuole chiedere gli incentivi deve quindi registrarsi ai servizi online di Invitalia e poi entrare nell’area ri- servata per compilare direttamente sul web la domanda, caricare il business plan e la documentazione da allegare. “Nuove imprese a tasso zero” non è un bando: quindi non ci sono scadenze, né graduato- rie. Le domande vengono valutate in base all‟ordine cronologico di arrivo, fino ad esaurimento fondi. Dopo la verifica formale, è previsto un esame di merito che comprende anche un colloquio con gli esperti di In- vitalia. L’esito della valutazione viene comunicato normalmente entro 60 giorni dalla presentazione della domanda. Le società che superano la selezione possono ricevere un finanziamento a tasso zero, che può coprire fino al 75% delle spese totali e che deve essere restituito massimo entro 8 anni. Approfondimenti su www.invitalia.it ANNO 8, NUMERO 1 GENNAIO 2016 Vita, morte e miracoli di una PMI In questo Numero “OVS” diventa Concept Store 2.0 Pag. 2 Il futuro delle “Social Chat” Pag. 3 “Amazon” lancia l‟ e-commerce a rate Pag. 4 “L‟Angolo Tecnico” Pag. 5 “Wine truck”, nuovo trend di consumo Pag. 5 Intraprendere BUSINESS COMUNICAZIONE MARKETING MANAGEMENT

Transcript of ANNO NUMERO GENNAIO 2016 Intraprendere Gennaio 2016.pdf · quella di Piero Macchi, fondatore nel...

Page 1: ANNO NUMERO GENNAIO 2016 Intraprendere Gennaio 2016.pdf · quella di Piero Macchi, fondatore nel 1957 del-la Enoplastic, azienda leader nella produzione di capsule, tappi e chiu-sure

componenti per arriva-re ad un risultato co-

mune, sapeva ricono-

scere i meriti. Era un inventore, un innovato-re: metteva le mani

sulle macchine, ne creava sempre di nuo-ve, aveva idee e inven-tiva.” Considerava i

propri lavoratori ed azienda come una grande famiglia, dove

chi va in pensione pre-senta la candidatura di un parente, dove c‟è un

codice etico e attenzio-ne alla sicurezza e al benessere dei lavorato-

ri. Per tutto questo, il

suo gesto finale non è stato inaspettato: un gesto d‟affetto, concre-

to, consistente, deter-minato e… senza cla-mori. Esattamente co-

me lui, che amava ripe-tere «l‟esperienza è la somma degli errori: più errori fai più ne sai».

(di Rocco Trisolini)

Nonostante il 2016 sia appena cominciato, nell‟ambito imprendito-riale italiano esiste già

una fortissima candida-tura per “l‟uomo dell‟anno 2016”. È

quella di Piero Macchi,

fondatore nel 1957 del-la Enoplastic, azienda

leader nella produzione di capsule, tappi e chiu-sure innovative per l‟in-dustria enologica, 280

dipendenti, 150 mac-chinari e 4 sedi estere in Spagna, Nuova Ze-

landa, Australia e USA. Scomparso lo scorso

luglio a 87 anni, ha vo-luto lasciare ai suoi di-

pendenti come ultimo,

grande regalo di Nata-le, un premio in denaro con somme variabili in

base all‟anzianità in azienda, per un totale di circa € 1.500.000. La notizia del “regalo” non

è arrivata dall‟azienda, guidata adesso dalla figlia, nè tantomeno da

altri componenti della famiglia, ma dagli stes-si lavoratori, gratificati

da questo ultimo bel gesto del loro titolare. Imprenditore illumina-

to, appassionato di

meccanica e buon vino, è stato, per dirla come il coro dei suoi dipen-

denti, “un uomo deci-so, con valori forti e con un senso di appar-

tenenza alla sua azien-da unico. Credeva nel valore del lavoro, dell‟unità di tutte le

L’imprenditore italiano del 2016

INVITALIA crea nuove imprese a tasso 0 Da mercoledì 13 gennaio 2016 gli aspiranti imprenditori di tutta Italia possono chiedere le agevolazioni di “Nuove imprese a tasso zero”. Il nuovo incentivo del Governo è rivolto ai giovani under 35 e alle

donne di qualsiasi età che vogliono avviare una micro o piccola impresa. Lo stanziamento inziale è di circa 50 milioni di euro. La domanda si presenta solo online, sulla piattaforma informatica di Invitalia. Chi

vuole chiedere gli incentivi deve quindi registrarsi ai servizi online di Invitalia e poi entrare nell’area ri-servata per compilare direttamente sul web la domanda, caricare il business plan e la documentazione da allegare. “Nuove imprese a tasso zero” non è un bando: quindi non ci sono scadenze, né graduato-

rie. Le domande vengono valutate in base all‟ordine cronologico di arrivo, fino ad esaurimento fondi. Dopo la verifica formale, è previsto un esame di merito che comprende anche un colloquio con gli esperti di In-vitalia. L’esito della valutazione viene comunicato normalmente entro 60 giorni dalla presentazione della domanda. Le società che superano la selezione possono ricevere un finanziamento a tasso zero, che può

coprire fino al 75% delle spese totali e che deve essere restituito massimo entro 8 anni. Approfondimenti su www.invitalia.it

ANNO 8, NUMERO 1

GENNAIO 2016

Vita, morte e miracoli di una PMI

In questo Numero

“OVS” diventa

Concept Store 2.0

Pag. 2

Il futuro delle

“Social Chat”

Pag. 3

“Amazon” lancia

l‟ e-commerce a rate

Pag. 4

“L‟Angolo Tecnico”

Pag. 5

“Wine truck”, nuovo trend di consumo

Pag. 5

Intraprendere BUSINESS

COMUNICAZIONE

MARKETING

MANAGEMENT

Page 2: ANNO NUMERO GENNAIO 2016 Intraprendere Gennaio 2016.pdf · quella di Piero Macchi, fondatore nel 1957 del-la Enoplastic, azienda leader nella produzione di capsule, tappi e chiu-sure

(Digital 4 Marketing gen 2016 Laura Zanotti)

OVS sceglie la strada del concept store 2.0, rac-

contando gli orizzonti di un digital retail in con-tinua evoluzione. Info-

taiment e shopping experience, infatti, ven-gono riformulati attraver-so una nuova equazione

a base tecnologica: gra-zie alla Internet of Things, il brand sfrutta

l'intelligenza degli ogget-

ti. È così che il marke-ting più illuminato tira

fuori dal cappello nuove strategie di ingaggio e di gamification ad alto tasso di soddisfazione.

Dopo aver cambiato il look e gli arredi per tra-sformare i suoi store in

un coordinato di design e di fashion (quello più fast), OVS inventa nuove

esperienze immersive fatte di virtual fitting room, magic mirror, assistenti alla vendita

muniti di iPad, servizio

click & collect (ordine online e ritiro capi gratui-

to in negozio), app dedi-cata che consente non solo di accedere ad ogni

tipo di informazione ri-guardante i prodotti ma anche di ricevere notifi-che personalizzate con

logiche di proximity marketing grazie agli iBeacon, collezionare

virtual point con la OV-SCard e pagare diretta-mente dal proprio

smartphone. L'ultima idea, in ordine di appari-zione, è una caccia al

tesoro, anzi ai prodotti,

tramite gli smart wea-rable più noti: i Google Glass! Il punto di par-

tenza della strategia di OVS, infatti, è integrare il valore del punto vendi-

ta fisico con i trend dell' e-commerce, dello sho-

wrooming ma, soprat-tutto, di quella routine che rischia di narcotizza-re i consumator i

(indebolendo la loro pro-pensione all'acquisto). La discesa sul mercato di

brand internazionali del fast fashion è tanta e la competizione va giocata con molto stile. Il brand

italiano punta le sue car-te migliori, investendo nel digitale per portare

una qualità più creativa

al concept store 2.0, per diventare pioniere di

una serie di sperimenta-zioni che raccontano l'in-novazione di una distri-buzione italiana che, tra

idee e vision, dimostra di avere davvero una marcia in più. Usare i

Google Glass e la realtà aumentata, ad esempio, è un progetto che ha un

obiettivo preciso: fare in modo che gli shopper girino per il negozio alla ricerca delle novità in

assortimento. La caccia la tesoro digitale vede da

un lato lo shopper e

dall'altra una hostess: mentre il cliente indossa gli smart glass, la ra-

gazza lo accompagna e lo supporta con un ta-blet Android. La formu-la è stata studiata in ogni

dettaglio, sfruttando un'interaction design bimodale: sia da Glass

che da tablet, infatti, si può cambiare l'obbiettivo della caccia, selezionan-

do ogni volta un capo tra quelli da trovare. Sul ta-blet appaiono i capi da

cercare e il tempo rima-

nente per completare la caccia, mentre sul Glass c‟è un mirino e la descri-

zione del capo da cerca-re. E non si pensi che i consumatori OVS siano

spaventati della tecnolo-gia, anzi è proprio il con-

trario. Nel vedere la ho-stess con in mano la ver-sione aranciata degli smart glass più cool del

momento, si avvicinano incuriosite signore della terza età e i ragazzini,

attempati signori e gio-vani coppie. La novità, infatti, è sempre ben ve-nuta se si sa creare il

giusto ingaggio in un ambiente in cui i consu-matori si trovano bene e

si fidano. Il progetto,

infatti, intende coinvol-gere un pubblico più va-

sto a livello territoriale, diversificando il sistema di gamification. Come funziona? Il cliente in-

dossa gli occhiali e legge il codice a barre del pro-dotto semplicemente in-

quadrandolo con la lente intelligente. Un segnala-tore acustico è la confer-

ma che la scelta sia quel-la giusta o quella sbaglia-ta. In base al numero dei capi trovati e del tempo

sul sito, il counter ela-bora il risultato della cac-

cia al tesoro e, esatta-

mente come avviene nei videogiochi, viene visua-lizzata la posizione del

cliente nella classifica. Su l s i t o (h t tp : / /t reasurehun t .ovs . i t /caccia/) è possibile anche

controllare il proprio po-sizionamento rispetto alla classifica, in quanto

creare competizione tra i clienti fa parte di tutti i crismi dell'antagonismo

ludico. Nel caso specifico, il bonus del cliente è una OVSCard gratuita (se

non la possiede già) e

200 punti Glam che con-tribuiscono al raggiugi-mento dei vantaggi pre-

visti dal programma Loyalty.

“IL MARKETING TIRA FUORI

DAL CAPPELLO NUOVE

STRATEGIE DI INTERNET OF

THINGS”

Pagina 2 Intraprendere

OVS diventa un concept store 2.0.

Page 3: ANNO NUMERO GENNAIO 2016 Intraprendere Gennaio 2016.pdf · quella di Piero Macchi, fondatore nel 1957 del-la Enoplastic, azienda leader nella produzione di capsule, tappi e chiu-sure

Nel mondo social la pa-rola d‟ordine è futuro, e la rete è sempre alla ri-cerca della “next big

thing”. Mentre nel mer-cato italiano il focus principale delle aziende

operanti nei social me-dia resta Facebook e, al secondo posto, Twitter, oltreoceano stanno au-

mentando a dismisura le aziende che innovano, pianificando campagne

con alcune delle chat

application più note al momento, come Wha-

tsapp e Snapchat La vera rivoluzione in ambi-to Digital Social riguar-da il mondo della mes-

saggistica. Snapchat è infatti la regina incontra-s t a t a t r a l e

“communication app”. Questo servizio di mes-saggistica, che spopola

negli U.S.A., consente di inviare messaggi di te-sto, foto e video come il competitor Whatsapp,

ma aggiunge una featu-

re interessante: la possi-bilità di decidere per

quanti secondi è visibile il messaggio inviato. Snapchat è un servizio

nato nel 2011 e permette di condividere messaggi che si autodistruggono dopo un periodo limita-

tissimo di tempo. Attra-verso un editor delle immagini è possibile mo-

dificare la propria foto con filtri dinamici (testo , emoji e lenses) L‟espe-rienza è quella di mes-

saggi estemporanei che raccolgono l‟essenza di un istante e che vanno

vissuti in un attimo. Nes-sun like, nessuna condi-visione. Senza l‟ansia del giudizio sociale, Sna-

pchat vuole favorire la creatività e la libertà di espressione. Ed è diven-

tato un attore importante

nel rapporto tra millen-nial e Brand, o partiti

politici come nel caso delle elezioni americane.

In modo non troppo di-verso dagli altri social;

sia WhatsApp che Sna-pchat possono essere attivati per iniziative o a

supporto di campagne. Ovviamente, sono canali molto più intimi e privati

rispetto ad Instagram, Twitter o Periscope. Va quindi conquistata la fi-ducia delle persone pri-

ma di pensare di

“attivarli” e stimolarli verso un‟azione specifica.

A seconda delle azioni richieste agli utenti è possibile misurare l‟im-

patto effettivo generato dai nostri messaggi. Per esempio, una piccola/media attività commer-

ciale può inviare aggior-namenti a gruppi ben profilati di clienti e atti-

vare promozioni speciali in linea con specifiche esigenze oppure un Brand può utilizzare

Snapchat per generare interesse verso un certo tipo di iniziativa o su un

nuovo prodotto che sta per essere lanciato e mi-surare il traffico tramite lead generati su un sito

o su una landing page, attraverso visite in nego-zio o contatti diretti. Le

App come WhatsApp,

Snapchat, Instagram raccolgono ogni giorno

nuovi utenti e soprattutto giovani consumatori che vogliono condividere esperienze con i propri

network e le proprie cer-chie di amici, piuttosto che usare piattaforme

pubbliche mainstream come Facebook o Twit-ter. Sulla base di questa

esigenza manifestata le aziende per colpire il loro target di riferimento si stanno orientando

sempre più sul cosiddetto

“Dark Social”. Per “Dark Social” si intende

l‟insieme delle condivisio-ni e relative conversazio-ni che passano attraver-

so canali privati come email, chat, app di mes-saggistica, che può gene-rare quel traffico che non

si vede ma c‟è. Di fatto la sfida è nel gestire queste attività “nascoste”

sua strategia: meno pun-ti vendita negli agglome-rati urbani minori e una maggiore focalizzazione

sulle grandi città. Già presente a Hong Kong e Shanghai, la storica ca-

tena britannica di grandi magazzini ha aperto per

(Popai.it gen 2016)

Un negozio grande 1.500

metri quadrati nel cuore di Pechino per cavalcare l‟onda della classe media cinese

Marks & Spencer an-nuncia di aver rivisto la

la prima volta anche nel-la capitale dell‟ex Impero Celeste. La spinta decisi-va è arrivata dalla popo-

larità dei suoi prodotti, che vanno dagli abiti agli alimentari, sulle piatta-

forme online come Tmall.com di Alibaba e JD.com.

Occhio alla crescita delle social chat

Marks & Spencer a Pechino

Intraprendere Pagina 3

Cristina TINELLI

“LA VERA RIVOLUZIONE DEL DIGITAL

SOCIAL RIGUARDA IL

MONDO DELLE CHAT”

Page 4: ANNO NUMERO GENNAIO 2016 Intraprendere Gennaio 2016.pdf · quella di Piero Macchi, fondatore nel 1957 del-la Enoplastic, azienda leader nella produzione di capsule, tappi e chiu-sure

(Il Sole 24 ore - gen 2016)

La tv al centro del salotto

per gestire la casa smart, fino a 200 ogget-ti: vedere chi suona il citofono, chiudere la ser-

ratura, spegnere le luci. Il frigorifero con un di-splay al centro della cu-

cina, aperto a tutti i membri della famiglia per fissare appuntamenti,

incrociare agende, persi-no fare acquisti online se si scopre che manca il

latte. La casa smart di

Samsung prende così forma, come si è visto al CES di Las Vegas.

Il nuovo frigorifero mon-ta un display da 21,5 pollici. Si possono carica-

re le foto, condividere il calendario con il resto

della famiglia, fare acqui-sti grazie alle Groceries app realizzata da Ma-stercard. Vista sul lungo

termine, magari con l'ar-rivo di servizi come Ama-zon Prime Now, signifi-

ca aprire il frigorifero e in un click fare un ordine che arriva a casa entro un'ora. Poteva sembrare

un'assurdità fino a sol-tanto un paio di anni fa, ma oggi i servizi e la lo-

gistica ci sono. E anche

l'idea che un display in cucina, ovviamente sin-

cronizzato con gli smartphone, possa fa-vorire l'organizzazione familiare è interessante,

anche se sui social non sono mancate le ironie («Ci mancava un display

sul frigorifero!»). Al di là

delle specifiche (ad esempio, quanto può durare un frigo del gene-re? I tempi di invecchia-

mento del digitale sono molto più rapidi degli elettrodomestici) è la

direzione che conta.

La casa connessa sta prendendo forma, men-tre fino a poco tempo fa

sembrava un angosciante scenario futuristico e complesso. Lo sforzo di

semplicità occupa l'attivi-

tà di alcune startup, come Flic: un bottone

bluetooth che una volta programmato in base alle volte che viene premuto può rispondere al telefo-

no, accendere le luci e così via.

ai mobili. Anche se la

possibilità di pagare a rate non è limitata a chi acquisti un singolo arti-

colo “caro”, ma anche a chi prenda in un‟unica operazione più articoli, il

cui prezzo complessivo superi le 400 sterline.

Secondo il Guardian, con questa iniziativa

Amazon po t r ebbe "minacciare seriamente" altri grandi retailer bri-

tannici, che proprio sulle offerte a rate facevano affidamento per le vendi-

te attraverso i canali

“tradizionali”. L‟iniziativa di Amazon, che potreb-be presto essere estesa

anche ad altri mercati, prevede che sia possibile rateizzare soltanto la

spesa relativa agli ogget-ti venduti e consegnati direttamente da Ama-

(Popai.it gen 2016)

E-commerce sì, ma a

rate. Se si acquistano su Amazon beni per un importo complessivo su-periore alle 400 sterline,

pari a circa 550 euro, il g i g a n t e d e l l ‟ e -commerce mette a di-

sposizione dei propri utenti sul territorio bri-tannico la possibilità di

“spalmare” la spesa in rate mensili da due, tre o quattro anni, a un tasso di interesse, secondo

quanto pubblicizzato dall‟azienda, del 16,9%.

Si tratta di “Amazon

Pay Monthly”, ed è il sistema messo a punto dal gruppo fondato da

Jeff Bezos per rilanciare i consumi oltremanica, soprattutto per quanto riguarda i beni più costo-

si, dagli elettrodomestici

zon, non quelli in offerta

tramite parti terze.

Per accedere al sistema di pagamento a rate,

secondo quanto riportato dalla stampa britannica, sarà necessaria una veri-

fica di accesso al credito, tutta online, con un questionario all‟acquiren-te. “Pay Monthly” è il

primo servizio di rateiz-zazione legato all‟e-commerce, anche se

sempre Amazon, negli Stati uniti, offre possibili-tà simili ai consumatori

che hanno carte di credi-

to “brandizzate” con il marchio dell‟azienda, legate però al circuito di

credito e non diretta-mente alla società.

La casa del futuro di Samsung

Amazon: nasce l'e-commerce "a rate"

Pagina 4 Intraprendere

“LANCIATA NEL REGNO UNITO LA

SOLUZIONE PER

DILAZIONARE I PAGAMENTI

ONLINE ”

Page 5: ANNO NUMERO GENNAIO 2016 Intraprendere Gennaio 2016.pdf · quella di Piero Macchi, fondatore nel 1957 del-la Enoplastic, azienda leader nella produzione di capsule, tappi e chiu-sure

Con la Legge di Stabili-tà per l‟anno 2016 dal 1° gennaio 2016 viene innalzato da 1.000 euro

a 3.000 euro il limite al di sotto del quale è am-messa la trasferibilità del

denaro contante, dei li-bretti di deposito bancari e postali al portatore o di titoli al portatore.

Viene lasciato immutato a 1.000 euro l‟importo a partire dal quale gli asse-

gni bancari e postali, gli

assegni circolari ed i va-glia postali e cambiari

devono recare l‟indicazio-ne del nome o della ra-gione sociale del benefi-ciario e la clausola di non

trasferibilità. Resta, inol-tre, fermo a 999,99 euro il limite per:

1. il saldo dei libretti di deposito bancari o postali al portatore;

2. la soglia per il servizio di “rimessa in dena-ro” (c.d. money trans-fer).

Dovrà essere chiarito da una circolare ministeriale se il nuovo limite di

3.000 euro sia applicabile anche ai fini della trac-ciabilità dei pagamenti e

dei versamenti effettuati dalle associazioni sporti-ve dilettantistiche ed equiparate. Generalmen-

te devono ritenersi inte-

ressate dalle nuove nor-me una serie di operazio-ni frequenti nella pratica commerciale di imprese

e professionisti, qualora le stesse siano effettuate per importi inferiori a

3.000 euro, a titolo esemplificativo:

1. incasso o pagamento delle fatture in contanti;

2. movimentazioni di contante tra soci e socie-tà sia nel caso delle so-

cietà di persone sia nel caso delle società a re-sponsabilità limitata

(prelievo soci, finanzia-mento, distribuzione di utili, ecc.);

3. prelevamenti e versa-

menti di contante dell‟imprenditore nella ditta individuale;

4. anticipi a dipendenti;

5. donazioni.

Il trasferimento del con-

tante per importi pari o superiori a 3.000 euro è

vietato anche quando è effettuato con più paga-

menti inferiori alla soglia che appaiono artificiosa-mente frazionati, fatta

salva la presenza di un contratto tra le parti che preveda ipotesi di ratea-

zione o somministrazio-ne. Se il frazionamento è previsto dalla natura stessa dell‟operazione,

ovvero deriva da un pre-ventivo accordo tra le parti, e per ogni singolo pagamento viene conser-

vata la disposizione scrit-ta dei contraenti circa la corresponsione e l‟accet-

tazione del versamento, la condotta in oggetto non configura un‟azione illecita:

- sono ammessi fraziona-menti previsti da prassi commerciali o frutto della

libertà contrattuale delle

parti purché se ne possa dare prova documentale

(è bene pertanto che le parti sottoscrivano un accordo per il pagamento rateale o annotino la mo-

dalità di pagamento sulla fattura, e, ad ogni paga-mento avvenuto, il credi-

tore rilasci quietanza fir-mata e datata);

- sono ammessi paga-

menti frazionati allor-quando il frazionamento sia connaturato all‟opera-zione stessa (ad esempio

un contratto di sommini-strazione). Rientra co-munque nel potere di-

screzionale dell‟ Ammini-strazione finanziaria va-lutare, caso per caso, se

il frazionamento è stato comunque realizzato con lo specifico scopo di elu-dere il divieto imposto

dalla disposizione.

siede uno shop online in

Germania da anni. Di recente aveva ampliato la gamma di operazioni e

-commerce, che princi-palmente si focalizzavano su general merchandi-

se, aggiungendo più food così come articoli di dro-gheria. Lidl ha intenzio-ne d i mantenere

La catena di discount

del Schwarz Group ha rilevato il 100% del box d e l i v e r y s e r v i c e

Kochzauber dallo spe-cialista di e-commerce MyToys.de. Quest'ulti-

mo, prima di questo ac-cordo, stava valutando la chiusura del business Kochzauber. Lidl pos-

Kochzauber come un

standalone brand e ha in programma di espan-dere il suo servizio

'recipe box', che vede gli utenti ricevere scato-loni con all'interno tutti

gli ingredienti per una determinata ricetta e generi alimentari.

Il limite per i pagamenti in contanti

LIDL si rafforza online

“INNALZATO DA 1.000

EURO A 3.000 EURO IL

LIMITE PER EFFETTUARE PAGAMENTI

IN CONTANTI”

Intraprendere Pagina 5

Laura PUTIGNANO

L’Angolo Tecnico di

Page 6: ANNO NUMERO GENNAIO 2016 Intraprendere Gennaio 2016.pdf · quella di Piero Macchi, fondatore nel 1957 del-la Enoplastic, azienda leader nella produzione di capsule, tappi e chiu-sure

da che sembra aver messo in moto le idee. O meglio su ruote. In que-sti mesi è tutto un fiorire

di gelati truck, polpette truck, caffè truck, pasta truck. Tanto che ad Ex-

po il padiglione degli Usa è stato ribattezzato “Food Truck Nation”,

quasi a voler sottolinea-

re che l'America guarda avanti. E, infatti, i Paesi dove al momento la for-

mula è più utilizzata so-no gli Usa, seguiti dal Nord Europa, soprattutto

Inghilterra, Svezia e Svizzera. Ma a che pun-to è il wine truck? Co-

Gambero Rosso gen 2016 - Loredana Sottile)

Dopo il cibo, anche il vino, con un po' di ritar-

do, si lancia nel circuito dei truck. L'ultimo arri-vato è Bollicino, men-

tre Caràvin fa il bilancio del primo anno di attivi-tà. Intanto le carrozzerie

si attrezzano e sempre

più cantine scelgono la vendita on the road. In principio erano i carretti

del gelato, i furgoncini del latte o i carrelli dei bomboloni da spiaggia.

Poi è stata la volta del food truck. L'evoluzione gourmet del cibo di stra-

me mai il fenomeno non è ancora esploso, men-tre sul fronte beverage ha avuto più fortuna la

birra (in Italia: Birra di classe, Birrificio Belgra-no, Beer Bike Baladin,

etc.)? E ancora, potreb-be trattarsi dell‟ultima frontiera del consumo su

ruote? Bollicino, viag-

gia su un'apecar e vie-ne da Cuneo, oltre alla città di origine punta su

altri centri in occasione di manifestazioni, dentro e fuori dai confini nazio-

nali. (…)

Wine truck, l'ultima frontiera dei consumi?

Intraprendere è una newsletter edita da ROTORA e desti-nata ad uso unicamente interno all’impresa. La sua fruibilità è inoltre prerogativa gratuita ed esclusiva dei gentili Clienti di ROTORA che hanno formulato richiesta alla sua consultazione e/o alla sua ricezione nella propria casella di posta elettronica, in ottem-peranza al D. Lgs. n°196 del 30 giugno 2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali). L’eventuale inoltro a destina-tari terzi è consentito, solo nella sua interez-za senza alcuna modifica ed omissione, esclusivamente da parte di soggetti da questi autorizzati. Per tutte le informazioni riportate nella newsletter è citata la fonte, interna o esterna all’azienda, che ne è direttamente responsabile. La newsletter non può essere pubblicata su siti web e blog senza un previo accordo con ROTORA.

Tutti i diritti sono riservati.

(TTG Italia.com gen 2016 di Francesco Zucco)

Era, probabilmente, la mossa che tutti temevano. Il gigante

contro cui tutti hanno paura di scontrarsi, una delle poche aziende che può fare (quasi) tutto quello che vuole, lancia la sua sfida diretta al mondo delle prenotazioni online. L’an-nuncio era nell‟aria già da tempo, ma ormai è ufficiale, come

riporta tnooz.com: Google ha intenzione di dirottare le preno-tazioni alberghiere sui propri sistemi di prenotazione, bypassan-do sia le Ota che i metamotori. Il tutto giocando sullo stesso

terreno delle agenzie di viaggi online: addio all’ormai noto cost-per-click, benvenuta commissione. In altre parole, se fino ad oggi Big G incassava una determinata cifra per ogni click

degli utenti sui risultati sponsorizzati, ora il colosso di Moun-tain View applicherà un sistema a percentuali, proprio come accade con Ota e metamotori di ricerca. Sempre secondo il sito, mentre l’Hotel Ads Commissione Program sarà applicato in

tutto il mondo, la feature di prenotazione direttamente su Google, per il momento, è disponibile solo negli Usa. Il merca-to del turismo online, del resto, si stava rivelando troppo

„goloso‟ per credere che Google non volesse partecipare al ban-chetto reclamando la propria fetta di business. E se per il mo-mento, nel mirino, ci sono gli hotel, è facile pensare che il pros-

simo obiettivo siano i voli aerei. Booking.com, Expedia e compagnia varia dovranno dunque fare i conti con una vera e propria nuova Ota, pronta a sfidarli direttamente: infatti, in sostanza, Google si sta trasformando in una vera e propria on-

line travel agency, non solo dal punto di vista dell’utente ma anche da quello del fornitore. La differenza rispetto allo sbarco sul mercato di un nuovo player „qualsiasi‟ è che questa volta si

tratta di un colosso del web dal quale passa gran parte del traf-fico online. Molti utenti, per cercare la propria soluzione di viag-gio, iniziano la ricerca digitando su Google: e questo è innega-

bilmente un enorme vantaggio di partenza del quale può godere solo Big G.

Big G sfida le agenzie di viaggi

Via della Resistenza 10/b

70015 - Noci (BA)

Tel.: +39 - 080 4949240

Fax: +39 - 080 4949037

E-mail: [email protected]

www.rotora.it