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Anno IX n. 10 Dicembre 2016 www.saig-ginevra.ch In carica ad Dipartimento dell’Am- biente urbano e della sicurezza della Città di Ginevra, l’italo-ginevrino Guillaume Barazzone assumerà le funzioni di Sindaco dal 1 giugno 2016 al 31 maggio 2017. Chi è il Sindaco Barazzone Da una famiglia di emigrati piemontesi, precisamente del Comune di Invorio in pro- vincia di Novara, il giovane politico ha la doppia nazio- nalità e fiero di possedere Il 14 novembre 2016, una delegazione della SAIG ha iniziato un viaggio in Sviz- zera per incontrare la rap- presentanza diplomatica italiana in Svizzera parten- do da Lugano, in Ticino, per proseguire poi per Basilea, Zurigo, Berna ed infine Gi- nevra. Le interviste sono state realizzate per "La No- tizia di Ginevra e i video per ciaoitalia.tv. Segue a pag. 22 Intervista al Console Generale di Lugano, Min. Plen. Marcello Fondi La SAIG accoglie un folto pubblico di connazionali alla Conferenza sulle amnistie fiscale e sociale Segue a pag. 8 e 9 Il 14 novembre 2016, una delegazione della SAIG è stata ricevuta dal Console di Basilea, il quale ha risposto ad alcune domande. La prima riguardava la pos- sibilità che il Consolato di Basilea potesse interfacciar- si e collaborare con la SAIG con lo scopo di collocare dei monumenti, anche nella sua circoscrizione consolare, in riconoscenza alle emigrazioni degli italiani in Svizzera. Incontro col Console di Basilea, Michele Camerota La sera dello scorso venerdì 2 dicembre, la SAIG ha organiz- zato, nella Salle des Fêtes de Lignon, una conferenza de- dicata all’amnistia fiscale ed alla nuova normativa penale riguardante la truffa agli enti assistenziali entrata in vigore dal 1 ottobre 2016 (cosiddetta amnistia sociale). A fare da relatori, Marinella De Nardin Lugand, Direttri- ce del Servizio delle prestazioni complementari, e l’Avv. Alessandra Testaguzza, consulente legale della SAIG, da tempo impegnata proprio su questi temi. Molte le persone che hanno presenziato alla conferenza e che hanno posto diverse domande ad entrambi i relatori. La Dott.ssa De Nardin ha spiegato come il sistema di as- sistenza sociale sia stato uno dei Segue a pag. 12 Il Sindaco di Ginevra , Guillaume Barazzone Segue a pag. 10 e 11 E’ una novità in Svizzera : al rientro scolastico 2017, pres- so il centro di formazione professionale artistico (CFP Arts), verrà aperta una scuola superiore nel campo del fu- metto e dell’illustrazione (ESBD). Grande eccitazione e attesa presso il pubblico, questo gio- vedì primo dicembre presso il CFP Segue da pag. 23 Ginevra inaugura una scuola superiore di fumetti

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  • Anno IX n. 10 Dicembre 2016 www.saig-ginevra.ch

    In carica ad Dipartimento dell’Am-biente urbano e della sicurezza dellaCittà di Ginevra, l’italo-ginevrinoGuillaume Barazzone assumerà lefunzioni di Sindaco dal 1 giugno2016 al 31 maggio 2017.

    Chi è il Sindaco Barazzone

    Da una famiglia di emigratipiemontesi, precisamente del Comune di Invorio in pro-vincia di Novara, il giovane politico ha la doppia nazio-nalità e fiero di possedere

    Il 14 novembre 2016, unadelegazione della SAIG hainiziato un viaggio in Sviz-zera per incontrare la rap-presentanza diplomaticaitaliana in Svizzera parten-do da Lugano, in Ticino, perproseguire poi per Basilea,Zurigo, Berna ed infine Gi-nevra. Le interviste sonostate realizzate per "La No-tizia di Ginevra e i video per

    ciaoitalia.tv.

    Segue a pag. 22

    Intervista al Console Generaledi Lugano, Min. Plen. Marcello Fondi

    La SAIG accoglie un folto pubblico diconnazionali alla Conferenzasulle amnistie fiscale e sociale

    Segue a pag. 8 e 9

    Il 14 novembre 2016, unadelegazione della SAIG èstata ricevuta dal Console diBasilea, il quale ha rispostoad alcune domande.

    La prima riguardava la pos-sibilità che il Consolato diBasilea potesse interfacciar-si e collaborare con la SAIGcon lo scopo di collocare deimonumenti, anche nella sua

    circoscrizione consolare, in riconoscenza alle emigrazionidegli italiani in Svizzera.

    Incontro col Console di Basilea,Michele Camerota

    La sera dello scorsovenerdì 2 dicembre,la SAIG ha organiz-zato, nella Salle desFêtes de Lignon,una conferenza de-dicata all’amnistiafiscale ed alla nuovanormativa penaleriguardante la truffa

    agli enti assistenziali entrata in vigore dal 1 ottobre 2016(cosiddetta amnistia sociale).

    A fare da relatori, Marinella De Nardin Lugand, Direttri-ce del Servizio delle prestazioni complementari, e l’Avv.Alessandra Testaguzza, consulente legale della SAIG, datempo impegnata proprio su questi temi.

    Molte le persone che hanno presenziato alla conferenza eche hanno posto diverse domande ad entrambi i relatori.

    La Dott.ssa De Nardin ha spiegato come il sistema di as-sistenza sociale sia stato uno dei Segue a pag. 12

    Il Sindaco di Ginevra , Guillaume Barazzone

    Segue a pag. 10 e 11

    E’ una novità in Svizzera : alrientro scolastico 2017, pres-so il centro di formazioneprofessionale artistico (CFPArts), verrà aperta una scuolasuperiore nel campo del fu-metto e dell’illustrazione(ESBD).

    Grande eccitazione e attesapresso il pubblico, questo gio-

    vedì primo dicembre presso il CFP Segue da pag. 23

    Ginevra inaugura una scuola superioredi fumetti

    http://www.saig-ginevra.ch/

  • Anno IX n. 10Dicembre 2016I consigli del dott. F. Artale

    Editore: S.A.I.G.10, Av. Ernest-Pictet

    1203 GenèveTel. + fax + 41 22 700 97 45

    C.C.P. [email protected]

    Direttore editoriale:

    Carmelo VaccaroN. +41 (o) 78 865 35 00

    Amministratore:Sebastiano Murgo

    SegretarioGino Piroddi

    Redattori e Collaboratori:Menotti Bacci

    Oliviero Bisacchi Silvio Isabella Antonio Scarlino Rosalinda Fiumara

    Organo uff. della S.A.I.G.

    Collaboratori: Simona Cantarelli Alessandra Testaguzza Dott. Francesco Artale Foto e video: © Riccardo Galardi

    Tiratura 3.000 copie Distribuzione: Poste GE

    Distribuito ai membri delleassociazioni e agli italiani

    del Cantone di Ginevra10 numeri l’anno, escluso

    i mesi di luglio e agosto

    Il valore di questa copia edi 2.00 frs.

    Gli articoli impegnanosolo la responsabilità

    degli autori.

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    Avec l'appui de la Ville de Genève ( Département de la Cohésion Sociale et de la solidarieté)

    In parte- nariato con la SAIG (Società delle As-sociazioni Italiane di Ginevra)

    Un esperto inmateria illustrale migliori tec-niche chirurgi-che oggi dispo-nibili per otte-nere gambe sa-ne e belle,dall'interventoper eliminare il

    reflusso della safena senza conva-lescenza e cicatrici alla metodicaper ridisegnare definitivamente lasilhouette.

    Per parlare della salute e dell'esteticadelle gambe ci siamo rivolti al dott. Fran-cesco Artale, specialista in Angiologia eChirurgia Vascolare di lunga esperienza.“L'argomento riguarda in particolare ilsesso femminile – spiega – che rappre-senta l'80% sul totale dei pazienti affettida varici, una patologia quasi sempreereditaria, costantemente influenzata dadisturbi ormonali e, ben inteso, anchedalla sedentarietà”.

    Come si può intervenire?

    “Prima di iniziare qualsiasi trattamentoè indispensabile eseguire una correttadiagnosi con apparecchiature ad altaaffidabilità quali l’eco-color-doppler,che consentono di verificare l'integritàdel circolo venoso profondo e di studiareil flusso all'interno della safena.

    Nella sindrome varicosa, infatti, questavena che normalmente trasporta il san-gue verso il cuore dal basso verso l'altoinverte la direzione determinando unreflusso dall'alto verso il basso”.

    Soluzioni?

    “L'eliminazione del reflusso tramite

    chiusura o eliminazione della safena ma-lata è condizione essenziale per ottenereun buon risultato nella terapia chirurgicadelle varici”.

    Non ci sono alternative all'inter-vento?

    “Almeno sino a qualche tempo fa nonc'era nessuna alternativa alla safenecto-mia e stripping, ovvero all'eliminazionechirurgica della vena. Sebbene fosse unametodica eseguibile in anestesia locale,richiedeva tempi minimi di ricovero equalche giorno di convalescenza”.

    Oggi, invece?

    “Adesso è possibile eliminare il reflussoall'interno della safena mediante Radio-frequenza attraverso una microincisio-ne di pochi millimetri. In pratica sottocontrollo ecografico si introduce unasonda lungo tutto il decorso della venaper poi ottenere, attraverso una fonte dicalore, il riassorbimento della vena stes-sa con immediata eliminazione del re-flusso.

    Il tutto in anestesia locale, senza alcundolore, senza ematomi e cicatrici, soprat-tutto senza convalescenza”.

    L'efficacia è la stessa dell'inter-vento tradizionale?“Sì, la mini-invasività dell'operazionenon incide sui risultati che, a distanza,sono esattamente sovrapponibili a quellidella safenectomia” e spesso migliori.

    ... per saperne di più:www.vein-clinic.ch

    Dr. Francesco Artale

    Come migliorare la salute e l’estetica delle gambe !

    http://www.saig-ginevra.ch/mailto:[email protected]://www.vein-clinic.ch/

  • Anno IX n. 10Dicembre 2016 eventi 3

    bella Carmen, un sopranoubriaco dopo aver bevutotroppo champagne e unWerther tormentato. Suc-cessivamente, c'è stata unapiccola deviazione a Viennaper far festa : Giulietta haaperto il ballo con la suaOde alla vita mentre il te-nore, tale Romeo, ci ha se-dotti e la basso ha poi invo-cato il famoso vitello d'oro.La nostra serata si è con-clusa alla grande con l'ariadella bella Titania, vero

    fuoco d'artificio d'agilità e virtuosità.

    Il pubblico ha richiesto bis e ter, e gliartisti hanno interpretato un duo d'o-peretta di Franz Lehar ed anche ilbrindisi della Traviata per concluderela magnifica serata della festa dell'E-scalade ginevrina.

    Ancora un successo ottenuto dall’in-faticabile Varduhi Khachatryan edall’Associazione AVETIS, ormai af-fermati nella promozione della cultu-ra musicale nel Cantone di Ginevra enon solo.

    grazie alle note cavernose di Bar-seg Tumanyan, basso di fama inter-nazionale. Successivamente, Var-duhi Khachatryan, il nostro sopranoarmeno, che ha cantato durantel'ultimo concerto VIVA Maria Cal-las, dedicato, appunto, a Maria Cal-las, ha incantato la platea con la suainterpretazione delle eroine di Verdie Puccini. Il giovane teno-re Hovhannes Ayvazyan, stella na-scente dell'opera, ha successiva-mente intonato l'aria commoventedi Cavaradossi pensando alla suacara Tosca. Abbiamo poi ascoltatovarie magnifiche arie estratte dalleopere Tosca, DonCarlos, I vespri sici-liani e Turandot.

    Il periplo musicale èproseguito in Fran-cia durante la secon-da parte del concer-to, questa volta sottola direzione del mae-s t r o S e r -gey Ostrovsky. Ab-biamo infatti ascol-tato un Toreadorfare un brindisi alla

    Lo scorso sabato 3 dicembre,l'Associazione AVETIS haavuto l'onore di presentare ilterzo concerto della seriaViva che precedentementeaveva celebrato Antonio Vi-valdi e Maria Callas.

    Fondata dalla soprano Var-duhi Khachatryan, l’Associa-zione AVETIS ha come scopoquello di diffondere e tra-smettere l'identità, la culturae la lingua armene attraversoi vari media artistici. Favori-sce anche gli scambi culturali e arti-stici tra la Svizzera e l'Armenia orga-nizzando eventi musicali a Ginevra ea livello internazionale. Per quantoriguarda invece L'AVETIS FESTIVALORCHESTRA, esso ha come obiettivodi riunire degli strumentisti svizzeri earmeni di alto livello, abitanti in Sviz-zera, sotto la direzione di Ser-gey Ostrovsky.

    Il concerto di sabato sera era intera-mente dedicato all'opera. Tre cantan-ti e due direttori, tutti d'origine arme-na, ma riuniti presso la grandiosaVictoria Hall di Ginevra, per una solaserata, con lo scopo d'incantare i suoispettatori con le più belle arie dell'o-pera italiana e francese, senza dimen-ticare soprattutto l'operetta viennese.

    E' stato un viaggio musicale nel cuoreeuropeo, presentato con grazia e per-sonalità dalla soprano canadese Isa-belle Nicolas-Johnson. Durante laprima parte del concerto, siamo statiin Italia, culla dell'Opera, in compa-gnia dell'Avetis Festival Orchestra edel direttore invitato, Arutyun Arzu-manyan. Abbiamo scoperto lo spiritodel compositore Gioachino Rossini

    Un altro grande successo per l'Associazione AVETISdurante il concerto “Viva l'Opera!”

  • dalle Associazioni Anno IX n. 10Dicembre 20164

    sciuta anche molto attiva nel sociale,ha colto questa occasione per nonsmentire la generosità che contraddi-stingue l’italianità all’estero. Di con-seguenza, il Presidente Scarlino e ilsuo comitato, hanno devoluto tuttol’incasso della lotteria di questa festa,alla raccolta fondi che la SAIG hamesso in opera per le zone terremo-tate del centro Italia.

    In queste ricorrenze, come in pochedel genere, si può palpare il vero sen-timento di un popolo, quello italiano,gradire il profondo legame culturaletra le nostre regioni d’appartenenza ele tradizioni. Pertanto, quando si par-la di attaccamento alla tradizione,l’Associazione Regionale Pugliese diGinevra è seconda a pochi.

    Sede dell’Associazione Regionale Pu-gliese Ginevra 20,Av. De Luserna1203 Genève.

    Tel. 022 345 84 44

    www.arpge.ch

    ni Lucchesi nel Mondo, Calabrese –Ginevra, Club Forza Cesena, Emi-liano-Romagnoli, Gruppo Alpini diGinevra ed altri amici dell’ARPGE.

    Nel suo discorso il Presidente Scar-lino ha ringraziato il suo nutrito egiovane comitato, per l’eccellentelavoro svolto in questo 2016, dovel’Associazione, che presiede fiera-mente dalla fondazione, con questoevento, si chiudono le celebrazionidel 35esimo anniversario.

    La serata è stata straordinariamentevivacizzata dall’orchestra piemonte-se “ Giuliano e i Baroni”, compostada nove bravi musicanti venuti ap-posta dall’Italia, che ha coinvolto ipresenti inducendoli a cantare bra-ni di cantautori noti e canzoni po-polari del nostro Paese. Se l’effettosonoro non sempre è risultato de-gno di apprezzamento, grande econdiviso il divertimento che haportato a sottolineare con applausiscroscianti anche le prodezze di unasorpresa molto gradita al pubblicopresente: uno spetta-colo di magia. Di fat-to, per la prima voltain una festa socialeassociativa, si è pro-dotto uno spettacolod’illusionismo affida-to al Mago Lino Bor-salino e alla sua part-ner.

    Una lotteria per lezone terremotatedel centro Italia

    L’Associazione Regio-nale Pugliese, ricono-

    2016, Nell’anno dei suoi 35 anni, l’As-sociazione Regionale Pugliese di Gi-nevra (ARPGE) non ha smentito, inun'affascinante atmosfera autunnalein cui gli alberi lasciano cadere le fo-glie ingiallite, la voglia di tramandaree riuscire la sua tradizionale festa diSan Martino.

    Cos'è "San Martino" per i pu-gliesi ?“Per San Martino si spilla la bottedel buon vino”, dice il proverbio.

    “L'undici novembre, giorno di SanMartino, come in altre numeroseparti d’Italia la Puglia usa rendereomaggio al vino novello organizzan-do banchetti allietati da stornelli eproverbi d'ogni genere.

    Qualunque cosa si organizzi l'impor-tante è stare insieme, ritrovarsi in-torno ad una tavola imbandita con ilmeglio che la tradizione e la stagionesanno offrire. Immancabili la salsic-cia, possibilmente arrostita al fuoco,le pittule, le cicorie selvatiche concarne di maiale, le castagne, la coto-gnata e i clementini, ma l'ospite d'o-nore è il vino novello, senza il qualequesta festa non avrebbe motivo diesistere.

    Ogni buon pugliese non manca difare acquisti e di organizzare unaserata nella propria casa, invitandoparenti e amici, o dar loro appunta-mento per un incontro convivialepresso qualche locale. E poiché la“stirpe” pugliese, e soprattutto quellasalentina, è assai diffusa anche lon-tano dalla terra d’origine, negli ulti-mi anni si sono moltiplicati anche gliappuntamenti decisamente… fuori lemura.”

    Anche a Ginevra l’Associazione Re-gionale Pugliese, dalla sua fondazionenel 1981, non manca all’appuntamen-to per festeggiare questo evento pro-grammato e organizzato nei minimiparticolari. Quest’anno, il PresidenteAntonio Scarlino, il suo Comitato e ipugliesi di Ginevra, hanno solenniz-zato questa tradizione, lo scorso 27novembre nella sala Comunale d’O-nex. Come l’usanza vuole, per condi-videre la consueta manifestazioneScarlino ha invitato tanti amicidell’Associazione tra i cui il Preseden-te del Com.It.Es., il Coordinatore del-la SAIG, i Presidenti delle Associazio-

    La Festa di San Martino dei pugliesi ginevrini

    http://www.arpge.ch/

  • dalla SAIGAnno IX n. 10Dicembre 2016 5

    Con questo ennesimo record, la SAIGringrazia energicamente quanti han-no devoluto e contribuito per la riu-scita di questa giornata trascorsa tut-ti insieme a favore dei più bisognosi.Inoltre, ritengo sia giusto e doverosocitare il gruppo SAIG che in questagiornata si è distinto per la puntualegentilezza dimostrata con i cittadini.Una giornata piena di emozioni cheha visto succedersi i 15 volontari delgruppo della SAIG, che hanno parte-cipato di buon grado a questa magni-fica maratona alternandosi con spiri-to di sacrificio ma anche vivendo unagiornata piena di emozioni e traendoda questo impegno molta soddisfa-zione personale.

    Il gruppo era composto dal Coordina-tore e due dei presidenti SAIG, Me-notti Bacci Ass. Lucchesi nel Mondoe Silvio Isabella Valenzi dell’Associa-

    zione Calabrese Gine-vra, Francesco Decic-co Vice presidenteAss. Calabrese, GinoPiroddi SegretarioSAIG, Vittorio Bacci,Gaetano Tognazza,Vittorio Vitali, MariaCrisci, Augusta Scote-ce, John Danilo DeVecchi, Gabriella Isa-bella Valenzi, ClaudeRomanato, Giulia Pa-sinetti e Bruno La-briola.

    C. vaccaro

    merce sono state accatastate al cen-tro di smistamento dell’Associazio-ne Partage che provvede alla ridi-stribuzione a più di cinquanta asso-ciazioni caritative e centri sociali ingrado di offrire migliaia di pastigratuiti durante tutto l'anno.

    La raccolta di generi alimentari del“Samedi du Partage” come le altreazioni programmate, sono a testi-monianza concreta dell’impegnosociale della SAIG, tutte iniziativevolte ad alleviare le sofferenze di chista attraversando momenti di diffi-coltà e fonte di soddisfazione per laconsapevolezza di fornire un servi-zio utile alla comunità italiana eginevrina.

    Queste sono le soddisfazione che laSAIG vuole condividere con chi, nelpassato e ancora oggi, ci ha accoltiper darci la possibilità di un futuro.

    Uno dei maggiori eventi di caratteresociale nel Cantone di Ginevra èproprio il “Samedi du Partage” chesi svolge due volte l’anno: a fine giu-gno e fine novembre. Questa gior-nata di solidarietà, volta alle mi-gliaia di poveri che vivono nel Can-tone di Ginevra, accende i motoridell’imponente macchina della soli-darietà che occupa circa 900 volon-tari che garantiscano la loro presen-za in più di 80 punti vendita perraccogliere 180 tonnellate di pro-dotti alimentari e d’igiene generosa-mente offerti dalla popolazione.Queste cifre fanno del “Samedi dupartage”, il più grande raduno divolontari dell’anno a Ginevra.

    la SAIG (Società delle AssociazioneItaliane di Ginevra) non potevamancare a questo importante appun-tamento sociale rinnovando la suadisponibilità, come ogni anno, alCentro Ginevrino del Volontariato(CGV) e dell’Associazione Partage. Difatto, la SAIG, l’unica realtà associati-va italiana presente, ha messo adi-sposizione la propria struttura alla“Migros des Charmilles” per l’annua-le appuntamento sociale pre-nataliziodel “Samedi du Partage”. Un’occasio-ne gradevole per incontrare centinaiadi benefattori, tra cui molti italiani, aquesto appuntamento di caratteresociale, allo scopo di accrescere leriserve dell’Associazione Partage, dicui il gruppo SAIG, impegnato nell’a-zione, ha ricevuto la gradita visita delsuo direttore, Marc Nobs.

    La generosità dei ginevrini fran-tuma tutti i record delle passateedizioni

    Alla vigilia di questaedizione del “Samedidu Partage” del 26novembre 2016, siavvertiva un’atmo-sfera particolarmen-te gioiosa e convivia-le nei pressi del Cen-tro Commerciale deiCharmilles, confer-mata alle 18:00quando si è contato ilrecord dei 18 pallet,contro i 15 di novem-bre 2015.

    Tutte le pallet di

    La SAIG al “Samedi du Partage” :la generosità dei ginevrini frantuma tutti i record delle passate edizioni

  • dalle Associazioni Anno IX n. 10Dicembre 20166

    tombola con l’assegna-zione di premi anchepregevoli ai fortunativincitori.

    I momenti salienti didomenica 4 dicembresono stati intonati daiballi del Gruppo, che sisono inoltrati dal po-meriggio fino all’arrivodi Babbo Natale per laconsegna ai più piccolidelle strenne natalizie,che ha rappresentato ilmomento più significa-tivo della giornata.

    Ancora una volta il Presidente Isabel-la e il comitato dell’Associazione Ca-labrese sono riusciti a raccogliereintorno all’emblema sociale un ampionumero di corregionali e simpatiz-zanti rappresentativi di tutte le gene-razioni, a dimostrazione della vivaci-tà dell’Associazione e dei forti vincolie sentimenti di appartenenza capar-biamente radicati in quanti identifi-cano le proprie origini nella puntaestrema dello Stivale.

    Questi sono ancora i segni di un’ap-partenenza ai valori regionali che sidistingue nel panorama l’associazio-nismo italiano all’estero.

    Queste sono ancora le virtù che gliitaliani all’estero tendono a traman-dare affinché il nostro tricolore sven-toli sopra l’onestà di quella culturadelle nostre origini. Questo siamo noiitaliani all’estero.Questo sono io e fiero di appartener-vi!

    C. V.

    la Consigliera Amministrativa,Stéphanie Lammar, nonché i tantipersonaggi e attori dell’associazio-nismo ginevrino tra i cui il rappre-sentante del Com.It.Es., il Coordi-natore della SAIG, i Presidenti delleAssociazioni Lucchesi nel Mondo,Regionale Pugliese, Club Forza Ce-sena, AVIS, Bergamaschi, Bellunesi,Emiliano-Romagnoli, Gruppo Alpi-ni di Ginevra ed altri amicidell’ACG.

    L’Associazione Calabrese di Gine-vra non poteva festeggiare questoprimo traguardo senza i presidentiche si sono susseguiti in questi de-cenni. Di fatto, erano presenti gli expresidenti Giuseppe Gatto, LucaOriolo, Francesco Celia, LucreziaCitroni e Giuseppe Pungitore, inpresenza del Presidente della Fede-razione Calabresi in Svizzera, Vin-cenzo Bruzzese.

    Come accennato, particolarmenteapprezzate, come sempre, le pietan-ze offerte, tratte dalla cucina tradi-zionale calabrese e serviteda uno stuolo di volontari evolontarie.

    L’animazione folcloristica emusicale nei due giorni èstata assicurata dal Gruppo“La Voce di Calabria”, chesi è esibito in un variegatorepertorio spaziante di fol-clore regionale: dai classicidella musica regionale ita-liana ai brani di successocontemporanei. Non pote-va mancare la tradizionale

    Sabato 3 e domenica 4dicembre, in un’appro-priata atmosfera natali-zia, l’Associazione Cala-brese Ginevra (ACG) haspento le candeline deisuoi 35 anni dalla fon-dazione e di operositànel Cantone di Ginevra.

    Anche chi, non moral-mente obbligato dalleproprie origini regiona-li, ha optato per la festadell’Associazione Cala-brese, non si è certa-mente pentito dellascelta essendosi ritro-vato, nella spaziosa sala delle feste diCarouge, con altri 300 connazionaliin un’atmosfera allegra e gioiosa pergodere del piacere di condividere congli amici momenti di distensione e diconvivialità.

    I festeggiamenti dello scorso sabato 3dicembre, sono stati molto apprezzatidai presenti, favoriti anche dalla scel-ta di creare un’ambiente caratterizza-to dalle più belle tradizioni calabresi.La scelta del Comitato calabrese, con-dotto dal Presidente Silvio IsabellaValenzi, di proporre una cena dallepietanze tradizionali della Regione edel Gruppo Folcloristico “La Voce diCalabria”, guidato da Antonio Folino,venuto appositamente dall’Italia, hacontribuito a coronare il traguardo diun gruppo di persone che hanno desi-derato portare in alto il nome dellapropria regione in una terra che ogginon è più straniera, sempre desidero-si di mantenere presente e tenerestretti quei valori e le tradizioni che sisono tramandati nei secoli.

    L’evento è stato ufficializzato con lapresenza delle autorità comunali diCarouge, il Sindaco Nicolas Walder e

    Due giorni di festa dell’Associazione Calabrese di Ginevraper il suo 35esimo Anniversario di Fondazione

  • dalla SAIGAnno IX n. 10Dicembre 2016 7

    improvvisazione ma è fatta di tantaesperienza. Teoria e pratica sonoinseparabili: la teoria è alla base dellaconoscenza degli alimenti, le attrez-zature, le leggi e le corrette pratiche,cosa importante se non ci si vuolelimitare a seguire le ricette altrui enon crearne delle proprie. Accantoalla teoria c’è sempre la pratica el’importanza dell’imparare facendo.”

    Rapportarsi con pentole e fornelli,lavorare con gli ingredienti, ci aiuta agestire la nostra manualità. Avere adisposizione un insegnante consentedi sottoporre eventuali dubbi e chia-rirli subito, come si fa abitualmentedurante i questi corsi della SAIG, laquale, non si ha la pretesa di crearedegli chef stellati ma di divertirsi incucina, il fatto di farli insieme è anco-ra più bello e divertente. Si dice checucinare sia come amare o ci si ab-bandona completamente o si rinun-cia. Nessuno rinunci allora!!!! Quindiarrivederci al prossimo appuntamen-to per alleviare la noia e nutrire, oltreche il corpo, anche lo spirito.

    Raoul Derito

    Per la pasta al sugo di tonno sono iltrittico verde costituito da sedano,capperi, aglio e cipolla che la rende-re particolarmente profumata e lacottura del filetto di tonno col vinobianco. Per completare la ricetta,spolverare la pasta con pecorinopiccante ed una pioggia d’origano.

    La bontà della torta all’arancia, (delpasticciere improvvisato, ClaudeRomanato) del tiramisù (eseguitodall’altro pasticciere improvvisato,Roberto Corona) e dei ravioli allaricotta della specialista pasticciera,Giuseppa De Cesare, hanno accom-pagnato la serata al suo termine. Ipartecipanti hanno lasciato la salasoddisfatti. Da premettere che deistudi fatti sull’argomento, hannoevidenziato che non si mangia soloper placare la fame ma anche persoddisfare le proprie emozioni, in-fatti, il cibo dona benessere e predi-spone ad un atteggiamento mentalepositivo.

    “Fin dai tempi antichi il cibo venivausato per festeggiare, calmare, per

    alleviare la noia e ladepressione e, comeconsolazione nei mo-menti di tristezza edangoscia. Se ci doves-simo interrogare sulperché frequentare uncorso di cucina, se siha già la passione edinternet offre tantimateriali informativi,la prima risposta è chela cucina non è unacosa semplice, non è

    Ancora una volta la SAIG ha or-ganizzato una serata all’insegnadel buon cibo. Protagonisti diquesta avventura culinaria sonostati due siciliani doc, Raoul De-rito, già presidente dell’Associa-zione Quelli dell’Aperitivo Italia-no, e Fabrizio Ingarsia, un archi-tetto con la passione della cuci-na.

    Per l’occasione, al corso dellaSAIG, hanno preparato una per-sonale interpretazione dei condi-menti per la pasta aglio, olio epeperoncino e per la pasta altonno. Entrambe le ricette deri-vano da due classici della cucinaitaliana ma sono state rivisitatesulla base delle esperienze culi-narie dei due siciliani che hanno unalunga esperienza nell’organizzazionedi serate enogastronomiche.

    Niente più della permanenza all’este-ro di un italiano con la passione dellacucina può dar luogo alla creazione dinuove interpretazioni dei nostri prin-cipali piatti attraverso nuovi abbina-menti per creare sempre nuove sug-gestive note di sapori. Questo corso,organizzato dalla SAIG, che vede lapartecipazione assidua di oltre unaventina di persone, a farla da padronesono state maggiormente le ricette abase di pasta, passando da classicitipi di pasta dalle diverse regioni ita-liane, sino ad arrivare ad reinterpre-tazioni locali di ricette originariamen-te della nostra Patria.

    Base comune per entrambe le ricetteè l’olio d’oliva extravergine italianocon il quale soffriggere alcuni spicchid’aglio. Dado vegetale, pomodori sec-chi e birra doppio malto sono gli in-gredienti per la pasta aglio olio e pe-peroncino.

    Quelli dell’Aperitivo Italiano ai fornelli del Corso di cucina della SAIG

  • dalla Svizzera Anno IX n. 10Dicembre 2016

    8

    Intervista al Console Generale di Lugano, Min. Plen. Marcello Fondi

    stante azione di media-zione tra la comunitàitaliana e quella svizzera.Inoltre il Canton Ticinodeve tutelare il suo mer-cato del lavoro, il welfaree in questo senso ci sonodelle difficoltà di inseri-mento dei lavoratori ita-liani perché se questoafflusso di lavoratotiprovenienti dall’Italiafosse indiscriminato, ilsistema del welfare can-tonale, ma anche l’anda-mento del mercato del

    lavoro ne soffrirebbero creando pro-blemi sia per i ticinesi che per gli ita-liani, quindi, da una parte abbiamouna maggiore facilità di integrazionedal punto di vista culturale e lingui-stico ma sul piano dei rapporti di la-voro, forse in Ticino la situazione è,al contrario più complessa che in altricantoni della Svizzera.

    Passando a parlare della sua forma-zione professionale, gli è stato chiestose il fatto di essersi laureato allaLUISS Guido Carli di Roma abbiapositivamente o meno influito sullasua successiva brillante carriera. IlConsole ci ha riferito che essendosilaureato in questa Università all’ini-zio degli anni 80, ha avuto l’opportu-nità di usufruire dei programmi mes-si a disposizione in termine di appro-fondimento degli studi, ma anche diagevolazione dei processi di appren-dimento. Essendo un piccola univer-sità c’erano ottimi rapporti fra stu-denti e corpo docenti e un’importantevita sociale dentro l’ateneo che aiuta-va. Quindi in effetti, il Console ci haconfermato di essere convinto di do-vere molto agli studi compiuti pressola Guido Carli di Roma anche se que-sto non significa che in Italia nonesistano altri centri universitari dieccellenza nei quali si può studiarecon attimo profitto.

    Come ultima domanda è stata postala questione relativa alla possibilefutura apertura di un tavolo di di-scussione tesa al miglioramentodell’attuale normativa sulle rappre-sentanze elette all’estero (CO.MI.TESe CGIE) per meglio adattarla alle mo-derne esigenze degli italiani residentiall’estero e per fare in modo che tale

    Segue a pag. 9

    ambientale. In Eritrea il ConsoleFondi ha conosciuto una collettivitàitaliana davvero molto specifica epeculiare rispetto alle comunità ita-liane esistenti nel resto del mondo.In Eritrea, infatti, risiede ancora unmigliaio di connazionali molto co-raggiosi ancorati a dei valori ancoramolto importanti e che rimangonoin eritrea perché lì hanno investitotutto il loro progetto di vita. Sonocoloro i quali attraverso la storia tral’Italia e l’Eritrea, ma anche attra-verso le dinamiche della storia afri-cana, hanno deciso comunque dirimanere ad Asmara a testimoniareun’emigrazione che ormai data1878. Una comunità molto solidache vive in difficoltà crescenti datala crisi che attraversa da tempo ilcontinente africano. Ci ha riferito diaver ritrovato famiglie eritree chevivono in Svizzera o che vi transita-no per raggiungere altri paesi euro-pei, trovando tutto questo moltosignificativo.Al Console Generale è stato poichiesto se, data la prossimità di cul-tura e l’identità di linguaggio inCanton Ticino, gli italiani che risie-dono in questo Cantone si trovanoad affrontare meno difficoltà di in-serimento sociale e nel mondo dellavoro rispetto ad altri Cantoni. Se-condo il Console certamente la lin-gua italiana come fattore comuneagevola tutti i processi di inserimen-to e di integrazione dei connazionaliche continuano ad emigrare in Sviz-zera ed in particolare in Canton Ti-cino e, quindi, dal punto di vistadell’integrazione esistono minoridifficoltà. Tuttavia, per paradosso,poiché il Ticino è una terra di fron-tiera con l’Italia, questo comportauna serie di problematiche che ri-chiedono delle soluzioni ed una co-

    Nei prossimi mesi, la SAIGproporrà tutte le intervistedei nostri rappresentantiistituzionali, allo scopo diconoscerli e capire meglio gliobiettivi che intenderannoraggiungere.

    Come prima tappa, a Luga-no, la SAIG è stata ricevutadal Console Generale d’Italiaa Lugano, Min. Plen. Marcel-lo Fondi, il quale ha iniziatola serie delle interviste pro-grammate.

    La prima riguardava la possibilità cheil Consolato di Lugano potesse inter-facciarsi e collaborare con la SAIGcon lo scopo di collocare dei monu-menti, anche in Canton Ticino, inriconoscenza alle emigrazioni degliitaliani in Svizzera.

    Nel Cantone di Ginevra, difatti, daalcuni anni sono stati apposti, su ini-ziativa della SAIG e su specifica auto-rizzazione delle istituzioni locali, al-cuni monumenti in ricordo dei sacri-fici degli italiani in Svizzera.

    Il Console Fondi, dopo aver ringra-ziato la SAIG per l’iniziativa, ha ri-sposto sul punto dicendosi assoluta-mente d’accordo con l’iniziativa pro-posta, e che il Consolato di Lugano sifarà parte attiva con le istituzioni lo-cali affinché queste ultime concordi-no a mettere a disposizione uno spa-zio adeguato in città. A Lugano odanche a Bellinzona o a Locarno si po-trebbero in effetti, secondo lui, collo-care dei simboli che riordino a tuttil’epopea italiana in Svizzera. Tantopiù, ha sottolineato il Console, chenella realtà a Lugano non esiste qual-cosa di simile da poter utilizzare an-che durante le cerimonie commemo-rative (come, ad esempio, il 4 novem-bre) e ove deporre una corona nelleoccasioni ufficiali. Attualmente siutilizza l’ospedale italiano per questotipo di iniziative e, dunque, che benvenga l’apposizione di un simbolo ditale genere.

    Successivamente al Console è statochiesto quali differenze rileva tra leesigenze dei connazionali residenti inEritrea, ove il Ministro è stato Conso-le in precedenza, e quelle dei residen-ti in Svizzera, data l’enorme diversità

  • dalle AssociazioniAnno IX n. 10Dicembre 2016 9ed anzi dovremmo fare una riflessio-ne su questa istanza in modo che gliuffici consolari, sotto il coordinamen-to dell’Ambasciata d’Italia a Berna, sifacciano promotori, perché no, diquesta riflessione assieme agli altrioperatori degli attuali organismi rap-presentativi della collettività.

    La delegazione SAIG si è congedatadal Console Generale d’Italia a Luga-no, Min. Plen. Marcello Fondi, rin-graziandolo fervidamente per l’ospi-talità.

    CAVALT

    contributo dei parlamentari elettiall’estero, crede che sia dovere degliuffici consolari illustrare alla classepolitica italiana se determinati mec-canismi normativi e regolamentarihanno prodotto gli aspetti sperati.La collaborazione in questo senso èfondamentale tenendo anche pre-sente che in Svizzera la rete consola-re è diffusa e importante che racco-glie informazioni che provengonoda una collettività che ormai spera ilmezzo milione di connazionali, e,quindi può fare molto da questopunto di vista. Tutto è perfettibile

    rappresentanza sia presente in ma-niera più uniforme e meglio distribui-ta. La problematica sarebbe capire sele rappresentanze in Svizzera potreb-bero, secondo il suo parere, collabo-rare ad una tale riforma dando l’im-pulso affinché le parti interessate ecompetenti possano arrivare una nor-mativa più adeguata.

    Il Min. Plen. Fondi, dopo aver pre-messo che anche recentemente visono state alcune riforme in questocampo e che spetta al Parlamentoitaliano provvedere a questo con il

    Il Console Generale, Antonino La Piana, in visita nella sede dell’ARPG

    suo mandato a Ginevra, per realizza-re, nei fatti, il suo obbiettivo.

    Ringraziamo, dunque, il “nostro”Console Generale per l’incontro conle nostre comunità che, si auspica, siasolo uno dei primissimi passi di unafrequentazione continuativa e profi-cua.

    C.V.

    delle differenti problematiche testi-moniate da chi si fa portatore dellestesse, a diretto contatto con le per-sone, dimostrando una disponibilitàed una empatia non comuni.

    L’occasione dell’incontro convivialeall’ARPG, dunque, è stata colta esfruttata in pieno da La Piana che,ricordiamo, ha da poco iniziato il

    Reduce da una sfavillante festa a SanMartino, lo scorso 26 novembre, ilPresidente dell’Associazione Regio-nale Pugliese, Antonio Scarlino, hapresieduto un altro appuntamentoimportante presso la sede della suaassociazione, all’Av. De Luserna, ac-cogliendo il Console Generale d’Italiaa Ginevra, Antonino La Piana. Invita-ta anche la SAIG. Il Console Generaleha colto l’occasione per esprimere laconferma dell’importante ruolodell’associazionismo tradizionalmen-te radicato nel Cantone.

    Dopo la visita della sede e le presen-tazioni, le cuoche dell’ARPG hannoservito un pranzo in onore dell’ospite.Il menu, che ha previsto delle sfoglia-telle al salmone, un sorbetto al limo-ne e orecchiette con polpettine allapugliese, hanno dato uno spunto perparlare di come migliorare, con lacollaborazione di tutti, i servizi rivoltialla nostra comunità italiana nel Can-tone e nella Circoscrizione consolaredi Ginevra, tema cui il Console, comeribadito in altre occasioni, tiene mol-to. Per questo motivo Antonino LaPiana, compatibilmente con i suoimolti ed importanti impegni istitu-zionali, non si sottrae agli incontricon la comunità italiana per conosce-re ed interpretare meglio le differentiesigenze che, proprio in queste occa-sioni, emergono.

    Il Console Generale, difatti, è convin-to sostenitore dell’unità e della con-cordanza delle attività associazioni-stiche, sia private che istituzionali,svolte in favore dei nostri connazio-nali all’estero. Fra i suoi compiti isti-tuzionali annovera anche e soprattut-to i momenti di incontro e di ascolto

    Il Presidente e il Comitato Direttivo dell’Asso-ciazione Regionale Pugliese augurano ai soci,

    amici, e avventori del Circolo PuglieseBuon Natale e un Felice Anno Nuovo

    Un fervido ringraziamento anche ai nostrisponsor con l’augurio di buone feste di fine anno

    Associazione Regionale PuglieseAv. De Luserna 20

    1203 Genève

    Tel. 022 345 84 44www.arpge.ch

    http://www.arpge.ch/

  • Anno IX n. 10Dicembre 201610 dalla Svizzera

    formata da professionistiche portano all’esteroquanto di meglio l’Italiapossa offrire in termini dicultura, professionalità epreparazione. Il Consolesi è detto compiaciuto delfatto che si trasferisconopersonalità di alto profiloall’estero, che portanoprestigio al nostro Paese.Come il Consolato puòaiutare concretamente?Di fatto prova già a farlo.

    Intanto sta creando un network disocial, ad esempio per i ricercatori,dell’Università di Basilea, che è laprima università della Svizzera, perraggiungere il maggior numero dipersone attraverso gli strumenti in-formatici che permettono, in fondo,una nuova forma di associazionismocontemporaneo, senza statuti macome associazioni di fatto. Non daultimo va detto che il COMITES diBasilea ha presentato un progetto alMinistero degli Esteri che nelle pros-sime settimane sarà declinato in con-creto con il sostegno del suo Consola-to nel cercare di offrire dei punti diriferimento per i connazionali di nuo-va emigrazione qualunque tipo dilavoro vengano a svolgere. Insommasi pensa alla creazione di sportellidedicati sulla falsa riga di quello chesi fa in altri paese, tipo “Primo appro-do” che esiste a Londra.

    Passando poi a parlare proprio dell’e-migrazione tradizionale, per la qualeil Console Camerota ha sempreespresso molto rispetto, si è chiestocome pensa di poter riconoscere itanti sacrifici e le difficoltà di coloroche hanno poi, di fatto, reso la stradapiù facile agli emigrati dei nostrigiorni, in modo da non essere dimen-ticati. Camerota ha espresso il suogrande amore ed interesse in qualitàdi diplomatico, per la storia ed il pas-sato. Il Console fa notare che l’Italiaha sempre avuto un grande rispettoper chi è andato a lavorare all’estero.L’italiano medio è ben consapevoledel sacrificio che hanno fatto le per-sone che si sono recate a lavorareall’estero, creando di fatto anche del-le opportunità economiche per l’Ita-lia stessa.

    Come ultima domanda è stata posta

    Segue a pag. 11

    l’entusiasmo e la voglia di fare sop-periscono mancanza di esperienza.Ha colto l’occasione, a quel punto,di esprimere due ringraziamenti:uno alla Farnesina per avergli datoquesta opportunità, per aver credu-to nella sua persona assegnandogliun compito non facile e poi all’Am-basciatore Del Panta e a tutti gli al-tri colleghi, Consoli Generali inSvizzera che sono per lui il primo“sportello amico” in quanto può re-lazionarsi molto confidenzialmentecon loro per avere consigli in caso dinecessità.

    Per quanto riguarda, invece, il rap-p o rto Co ns ol ato , c it t ad in i ,“sportello amico”, etc, ci ha riferitoessere proprio questo il settore sucui si stanno impegnando moltoperché in Italia, in particolare, c’èun’assoluta necessità di lavoraresulla costruzione di un rapportovirtuoso tra istituzioni e cittadini. LeIstituzioni esistono per aiutare i cit-tadini non per creare problemi oostacoli e si tratta di una rapporto didiritti e doveri reciproci. Molti risul-tati si stanno ottenendo, soprattuttograzie alla comunicazione, ad esem-pio grazie alla nuova pagina Fa-cebook per informare. Il sito Inter-net è stato rifatto e lui stesso si recadirettamente presso le diverse co-munità, assieme alla presidente delCOMITES, perché ogni momento diincontro è anche un’opportunità dicomunicare e la comunicazione è ilprimo passo per costruire quel rap-porto virtuoso di cui ci ha parlato.

    Al Console è stato poi chiesto comeil “suo” consolato può aiutare con-cretamente quanti si trasferisconooggi per semplificare le operazionidi adattamento, data la differenza diesigenze tra la emigrazione tradizio-nale e quella di nuova generazione,

    Nel Cantone di Ginevra, di-fatti, da alcuni anni sonostati apposti, su iniziativadella SAIG e su specificaautorizzazione delle istitu-zioni locali, alcuni monu-menti in ricordo dei sacrificidegli italiani in Svizzera.

    Il Console Camerota, dopoaver dato il benvenuto e rin-graziato la SAIG per l’inizia-tiva, si è detto lieto di incon-trare persone che si sposta-no dai loro recinti per andare a trova-re situazioni e realtà diverse, soprat-tutto in un paese come la Svizzeradove la dimensione cantonale e lin-guistica hanno una rilevanza e que-ste, dunque, sono buone occasioni dicontaminazione e di confronto reci-proco.

    Per quanto riguarda la proposta per imonumenti, il Console Camerota, harisposto sul punto dicendosi assoluta-mente d’accordo con l’iniziativa pro-posta, avendo già avuto occasione diconfermare il suo apprezzamento pervia informali, in quanto tutto ciò cheva nel senso di conservazione dellamemoria è positivo, soprattutto in unpaese come la Svizzera dove grande èla presenza di connazionali. “Questo èappunto”, - ha dichiarato Camerota -un paese dove il lavoro ed il sacrificiodegli italiani è stato fondamentale percostruire quella che oggi è risaputaessere l’efficienza svizzera. Questapotrebbe, quindi, essere una collabo-razione fruttuosa da presentare alleautorità locali, coinvolgendo certa-mente anche le realtà elettive territo-riali, come i COMITES ed eventual-mente il CGIE in una road map dastabilire”.

    Successivamente è stato chiesto alConsole, che ricordiamo, è il più gio-vane dei consoli in Svizzera e personadotata di entusiasmo e spirito di ini-ziativa, come intende rendere un ser-vizio reale e concreto ai concittadini,attuando quello che egli stesso hadefinito “sportello amico”, miglioran-do i servizi consolari e la comunica-zione con l’utenza. Dopo aver pre-messo che il fattore “giovane età” ineffetti suscita ancora una certa sor-presa in ambienti in cui i cittadinisono abituati da sempre ad avere ache fare con persone ben più“adulte”, sottolinea come proprio

    Incontro col Console di Basilea, Michele Camerota

  • Anno IX n. 10Dicembre 2016 11dalla SAIG

    sono legittimati ad offrire il loro con-tributo ed il proprio punto di vista suun argomento che senza dubbio sta acuore a tutti perché ci si rende contoche è necessario pensare a delle rin-novate forme di rappresentanza. LaSAIG, secondo lui può offrire unospunto interessante ed anche un mo-dello da seguire: il creare delle fede-razioni secondo il principio“dell’unione fa la forza” può essereuna delle risposte.

    CAVALT

    competenti possano arrivare unanormativa più adeguata.

    Il Console Camerota, ci ha rispostosul punto, dicendo che non si do-vrebbe utilizzare il condizionale. Lerappresentanze elette e consolaripossono e devono collaborare perquesto. Il dibattito è attuale e moltoampio a livello parlamentare e sia-mo in una fase in cui si raccolgonotutti i contributi a cominciare pro-prio dai COMITES e del CGIE finoalla rappresentanza consolare ed aiparlamentari eletti all’estero. Tutti

    la questione relativa alla possibilefutura apertura di un tavolo di di-scussione tesa al miglioramentodell’attuale normativa sulle rappre-sentanze elette all’estero (CO.MI.TESe CGIE) per meglio adattarla alle mo-derne esigenze degli italiani residentiall’estero e per fare in modo che talerappresentanza sia presente in ma-niera più uniforme e meglio distribui-ta. La problematica sarebbe capire sele rappresentanze in Svizzera potreb-bero, secondo il suo parere, collabo-rare ad una tale riforma dando l’im-pulso affinché le parti interessate e

    Grande festa natalizia alla SAIG con il tradizionale pranzo mensilecon gli anziani del quartiere

    Pertanto, negli incontri culinari conle persone anziane, sono propriomomenti come questi che ci fannocapire quanto sia importante l’azio-ne della SAIG che, in collaborazionecon l’Antenne sociale de proximité(ASP) Servette Pt-Saconnex / St-

    Jean della Città di Ginevra e la volon-taria, Maritza Villegas, può svolgerenei confronti di chi è ‘meno giovane’.Altresì coscienti che, con un po’ dellanostra disponibilità, si possono rea-lizzare cose grandissime ed il sorrisoche ci è stato donato, da chi ha parte-

    cipa a questo appunta-mento mensile, ci ripagaampiamente per tutti glisforzi compiuti.

    Come dimostrano i risul-tati, lavorare con loro èsempre un piacere ed ilrisultato è garantito, so-no convinto che questotipo di collaborazionedarà grandi soddisfazio-ni ai nostri anziani, comelo dimostra il clima chesi è respirato, anche inquesta splendida occa-sione.

    Proprio nel giorno dell’Immacolata, 8dicembre, che la SAIG ha accolto 25anziani per festeggiare l’arrivo delleprossime feste di fine anno.

    Tutti presenti i responsabili di questaattesa attività mensile della Societàdelle Associazioni Italiane di Ginevraa partire dai due presidenti AntonioScarlino e Menotti Bacci che si impe-gnano assiduamente per portare unrisultato culinario soddisfacente ainostri ospiti anziani. Inoltre, questoincontro mensile, si è rivelato un en-nesima significativa gratificazione pertutti i dirigenti SAIG sulle attivitàsociali programmate durante l’anno.

    L’entusiasmo della nostra Società, nelpromuovere questo evento, nascedalla convinzione e consapevolezzache questi incontri sono fondamenta-le per poter dare un momento di feli-cità agli anziani del quartiere, quindi,senza difficoltà troviamodei volontari che si pre-stano ad organizzare almeglio il pranzo comeLisette Bacci, FrancescoDecicco, Gino Piroddi,Claude Romanato.

    Dopo il fastoso pranzodai sapori italiani chericorda anche la stagionefestiva, la SAIG ha salu-tato i graditi ospiti, rega-lando loro un piccolopanettone italiano. Conun sorriso sincero ed unapplauso, l’equipe dellaSAIG si è, ancora unavolta, rallegrato di passa-re momenti intensi insie-me a loro.

  • Anno IX n. 10Dicembre 201612 dalla SAIG

    La SAIG accoglie un folto pubblico di connazionali alla Conferenzasulle amnistie fiscale e sociale

    in campo per permettere di rende-re consapevoli il maggior numerodi contribuenti possibile circa ibenefici ed i rischi dell’amnistiastessa. La SAIG e l’Avv. Testaguz-za, difatti, restano convinti cheun’adeguata informazione sia l’u-nica strada percorribile giudicandoirresponsabili coloro che diffondo-no notizie destituite di fondamento

    che tendono a dissuadere i contri-buenti dall’autodenunciarsi. La tra-sparenza fiscale è un obbligo ben pre-ciso che i contribuenti tutti dovrebbe-ro rispettare, indipendentementedalle possibili sanzioni che le varienormative prevedono. I servizi che loStato predispone e di cui tutti godia-mo, vengono finanziati con la giusta edoverosa contribuzione di tutti, nes-suno escluso. Alcuna scusa può esse-re utilizzata per sottrarsi a quello cheè un preciso dovere civico. Non sipuò assolutamente sostenere o consi-gliare di non avere fretta ad autode-nunciarsi, contando sul fatto che for-se il segreto bancario verrà mantenu-to o che magari il Tribunale Federalefra qualche tempo interpreterà que-sta amnistia in modo tale da sollevareda oneri ulteriori i contribuenti. Pa-gare le imposte è un principio che vaal di là delle sanzioni o dell’incertezzase denunciare tutti i propri beni omeno. Le tasse si devono pagare.Punto. Chi dice il contrario o instilladubbi fa del male alla res publica e,quindi a tutti noi e non fa altro chefornire ulteriori scuse agli evasori.Perché sì. Di evasori si tratta.

    Coloro che avallano o favorisconoquesta tendenza, giudicando, a tortoed in maniera incompetente, l’onestolavoro degli altri, non fanno altro chesottolineare la loro scarsa culturagiuridica e la loro mancanza di one-stà intellettuale, istigando i contri-buenti a commettere un reato, al solopresumibile scopo di avere una certavisibilità sui mezzi di informazione.

    Detto questo, per tornare alla confe-renza, gli strumenti per evitare i pro-blemi più grandi e aiutare, nonostan-te tutto, coloro che finora hannoignorato o eluso il proprio doverecivico ci sono. Approfittiamone dun-que, e regolarizziamo le situazioni abeneficio nostro, dei figli e della co-munità tutta.

    La Redazione

    stenziali da parte della persona cheha deciso di spogliarsi volontaria-mente e a titolo gratuito dei propribeni. Non è prevista alcuna prescri-zione e, quindi, il bene verrà sempreconsiderato ancora di proprietà deldonante. Soltanto la vendita metteal riparo da questa ipotesi.

    Altre domande sono state poste alfine di meglio comprendere in chemodo il servizio di prestazioni com-plementari procede al calcolodell’ammontare degli aiuti da eroga-re. La De Nardin ha fatto presenteche esiste una franchigia che vieneutilizzata per calcolare la base da cuipartire. Tale franchigia si sostanziain una somma predefinita che variaa seconda che gli aiuti debbano es-sere erogati ad una persona che viveda sola oppure in coppia oppure inpresenza di figli. Per una personasola la franchigia ammonta a 37.500franchi; per una coppia 60.000 eper ogni figlio si aggiungono 15.000franchi. Ecco, allora, che se si ha unpatrimonio stimato in 100.000franchi, per una coppia si sottrar-ranno 60.000 e rimarrà la sommadi 40.000 dalla quale partire per ilcalcolo degli aiuti.

    L’Avv. Testaguzza, dal canto suo, harisposto alle domande sull’amnistiafiscale, precisando che ancora pertutto il 2017 si potrà approfittare diquesta opportunità offerta dalle au-torità fiscali svizzere per regolariz-zare la propria situazione fiscale.

    Prendendo spunto proprio da que-sto argomento, la SAIG (unica enti-tà associativa italiana a diffonderenel cantone di Ginevra ed oltre, dapiù di un anno, senza scopo di lucro,in maniera costante e capillareun’informazione completa e, soprat-tutto, di provenienza istituzionale)fa presente di non condividere affat-to le posizioni che alcuni stannoprendendo a proposito delle molte-plici attività di informazione messe

    migliori strumenti introdotti nellostato di diritto nella storia recenteeuropea, in quanto dà la possibili-tà a tutti i contribuenti più biso-gnosi, di essere assistiti dallo Sta-to, qualora ve ne fosse la necessità.Naturalmente, però, perché questosistema funzioni è necessario chevenga utilizzato come strumento dibilanciamento delle differenze so-ciali e, soprattutto, che venga utilizza-to in modo corretto e rigoroso soltan-to da e per coloro che ne abbiano uneffettivo bisogno.

    In questo senso va la riforma del co-dice penale svizzero che ha introdottoil reato di truffa agli enti assistenzialiper punire coloro che approfittinodelle casse sociali pubbliche senzaaverne il diritto. E, dunque, chi abbiarichiesto ed ottenuto aiuti socialiomettendo di dichiarare tutto il pro-prio patrimonio, esistente in Svizzerao in altri paesi, oggi sarà perseguitopenalmente e subirà anche l’espulsio-ne per un periodo di tempo che va dai5 ai 15 anni.

    Il cantone di Ginevra, come ancheribadito dalla Dott.ssa De Nardin, èl’unico in Svizzera ad aver debita-mente informato tramite lettera tutticoloro che beneficiano di aiuti socialie ad aver predisposto una sorta di“paracadute” prevedendo un breveperiodo di tempo (fino al 31 dicembre2016) per poter inviare una domandadi regolarizzazione agli enti assisten-ziali ed evitare, in questo modo, ilprocedimento penale e l’espulsione. IlConsigliere di Stato Mauro Poggia,difatti, ha stilato un accordo con ilProcuratore generale, in modo chenon apra alcuna indagine fino al 1gennaio del 2017. Attenzione, però, ladomanda di regolarizzazione noneviterà la possibile restituzione deldenaro incassato.

    Alcune persone presenti hanno chie-sto alla Dott.ssa De Nardin cosa acca-de nel caso in cui gli immobili deibeneficiari di aiuti sociali siano statidonati ai discendenti e la Direttriceha risposto che la normativa prevedeche in caso di donazione il bene con-tinua ad essere considerato come fa-cente parte del patrimonio del do-nante e, quindi, può rappresentareuna garanzia per gli eventuali creditimaturati nei confronti degli enti assi-

  • Anno IX n. 10Dicembre 2016 13dalle Associazioni

    Attività della SAIG

    Il Corso di cucina della SAIG del mese di gennaio

    Giovedì 26 gennaio, Corso a sorpresa di una Regione italiana

    Le date e le regioni dei corsi di febbraio, saranno comunicate nel giornale digennaio 2017

    Per iscriversi al Corso di Cucina, 2015 - 2016:C. Vaccaro 078 865 35 00

    Informazioni sulle attività della SAIG (10, av Ernest-Pictet 1203 Genève)La Permanenza sociale Lunedì mercoledì e venerdì dalle 14:00 alle 17:00

    Il corso d’informatica si svolge tutti i mercoledì dalle 18.30 alle 20.00

    Per informazioni e iscrizioni: Bruno Labriola 076 381 97 12Carmelo Vaccaro 078 865 35 00

    www.saig-ginevra.ch

    per l'impegno e la collaborazioneall'Ufficio Scuola con i suoi docenti,ad Angelo Colella, Angelo Albrizio,alla Trattoria "da Tonino" (fornitricedi profumatissima pasta al forno emeravigliose pizze), alla Signora Gia-da Ianni il cui contribuito è stato par-ticolarmente apprezzato e non perultimo ai cari genitori , la cui fattivaopera consente il mantenimento deicorsi di lingua nel Cantone.

    L'evento, che speriamo diventi unappuntamento fisso nel calendariodelle manifestazioni volute dall'Uffi-cio scuola del Consolato di Ginevraunitamente all'Ente Gestore CAE, èsicuramente da ripetersi in un prossi-mo futuro.

    Comitato Assistenza Educativa

    gnora e i nodini di mozzarella magi-stralmente preparati da Angelo Al-brizio di Casa Mozzarella. Non èmancata poi la musica ed un simpa-tico momento in cui gli allievi deicorsi di lingua e cultura italianahanno cantato e ballato "Aggiungiun posto a tavola", canzone perfet-tamente a tema con la serata.Un'occasione di festa e chiacchieretra amici e conoscenti che ha datospazio alla solidarietà attraversouna raccolta fondi in favore dellezone recentemente colpite dal terre-moto in Italia, con una particolareattenzione ad Amatrice.

    Si ringraziano tutti i presenti per lagenerosità dimostrata e la parteci-pazione attiva. Un grazie speciale

    Una bella serata quella organizzatadall'Ufficio Scuola del Consolato d'I-talia Ginevra in collaborazione con ilCAE - Comitato Assistenza Educativa- il 23 novembre nella sala Astronexalla Maison Onesienne di Onex. Laserata di degustazione si è svoltanell'ambito della settimana della cu-cina italiana nel mondo (21-27 no-vembre) patrocinata dal Ministerodegli Affari Esteri e della Cooperazio-ne Internazionale.

    Presenti per l'occasione il ConsoleGenerale d'Italia a Ginevra Dott. An-tonino La Piana e Signora, il Dirigen-te Scolastico Prof. Damiano De Paola,la Presidente dell'Ente Gestore Virgi-nia Cremonte, tutti i membri dellaGiunta, numerosi rappresentanti diassociazioni, gli allievi dei corsi dilingua e cultura italiana ed i loro ge-nitori.

    Una serata all'insegna della semplici-tà con un'unica grande ed indiscutibi-le protagonista, famosa in tutto ilmondo, la cucina italiana. Tutta Italiaè stata degnamente rappresentata, danord a sud, con prodotti tipici sapori-ti e colorati: pasta al forno, pizza, ri-so, lenticchie, salumi e tantissimi dol-ci. Se è vero che il cibo si mangia an-che con gli occhi, questi piatti sonostati davvero irresistibili!

    Due dimostrazioni pratiche hannofatto da sfondo alla serata: la pastatipica pugliese egregiamente fatta amano dallo chef Angelo Colella e Si-

    Il CAE per il sociale: serata di degustazione in favore dei terremotati

    http://www.saig-ginevra.ch/

  • Anno IX n. 10Dicembre 201614 dalle Associazioni

    Alla Festa sociale dell’Associazione Lucchesi nel Mondo arriva “Babbo Natale”

    comunità lucchese, ma anche diquella italiana nel Cantone ginevri-no.

    La solita folta presenza di soci esimpatizzanti ha partecipato congrande fermento, alla buonissimacena, durante la quale si è volutostare vicino ai nostri connazionalidel centro Italia, colpiti dal recentesisma, proponendo rigatoni all’a-matriciana.

    Il rappresentante consolare, CinziaMattoccia e alcuni presidenti e rap-presentati di altre realtà associativeitaliane presenti sul territorio gine-vrino, hanno desiderato partecipareper portare ai membri dell’Associa-zione Lucchese il saluto loro perso-nale e dei propri associati e formu-lare gli auguri per le feste di fineanno.

    Una serata danzante dove FrancoMazzola e Carmelo Capra, che forma-no “ Il Duo di Casa Nostra”, hannoincantato con la loro travolgente mu-sica i lucchesi, toscani e simpatizzantipresenti in sala richiamando alledanze gran parte degli ospiti. Il mo-mento più emozionante della serata èsenz’altro stato l’arrivo di Babbo Na-tale, reclamato, sulle note del Duo,dal dolce richiamo cantato di tutti ibimbi presenti. Ad ognuno di loro,Babbo Natale ha regalato un dono,tirato fuori dal suo gran cesto in vi-mini.

    Il Presidente Menotti Bacci ha fattocontinuare la festa, fino al momentodella lotteria, con in palio grandi pre-mi, invitando tutti a partecipare, ilprossimo 4 febbraio data in cui ini-zieranno le attività dell’Associazioneper il 2017, al carnevale lucchese, inoccasione del 43esimo anniversariodell’Associazione Lucchesi nel Mon-do. Il Presidente Bacci ha infine rin-graziato tutti coloro i quali, con laloro allegria e viva partecipazione,hanno fatto sentire più forte nell’aria,l’atmosfera del vicino Natale.

    Un sodalizio, quello dei lucchesi delCantone di Ginevra, che si rinnova dapiù di quarant’anni a dimostrazionedella saldezza della più anziana co-munità italiana presente nel Cantonedi Ginevra.

    C. V.

    L’Associazione dei Lucchesi nel Mon-do di Ginevra continua a mantenerealti i colori della Regione Toscana,programmando ed eseguire, con pro-fessionalità, le loro attività di socialiche volgono a rappresentare quelliche sono le tradizioni lucchesi e to-scani.

    Dopo il fitto programma annuale condue viaggi culturali, un pic-nic e duefeste sociali, l’Associazione Lucchesinel Mondo ginevrina, chiude il suoprogramma annuale con la piacevoleesperienza ben organizzata “Festa diNatale”, tenutosi il 10 dicembre, nellasala della scuola di Vernier Place aVernier, grazie alle capacità proposi-tive ed organizzative del suo Presi-dente Bacci Menotti e del suo comita-to. Il gruppo associativo toscano, nel-la realizzazione d’eventi e delle diver-se iniziative, suscitando il continuointeressante, non solo quindi della

  • dalle AssociazioniAnno IX n. 10Dicembre 2016 15

    volto a consolidare le collaborazionitra la SAIG e la Città di Ginevra.

    più vicini alla Società delle Associa-zioni Italiane di Ginevra. L’incon-tro è stato un momento conviviale

    Lo scorso 5 dicembre, una delegazio-ne SAIG, guidata dal CoordinatoreCarmelo Vaccaro, ha incontrato SamiKanaan, Consigliere Amministrativodella Città di Ginevra, incaricato delDipartimento della Cultura e delloSport.

    Oltre agli auguri di fine anno, l’occa-sione è stata gradita per consegnarglila targa commemorativa per la Par-tecipazione della Città di Ginevra alla“XVI Settimana della Lingua Italiananel Mondo” svoltasi la settimana dal17 al 23 ottobre 2016, organizzatadalla nostra Società.

    Molto attento alla cultura in generale,Sami Kanaan rimane sempre interes-sato alle attività culturali della SAIG,rimanendo cosi, uno dei sostenitori

    La SAIG incontra Sami Kanaan per la consegna della targa commemorativadella “ XVI Settimana della Lingua Italiana nel Mondo”

    Entusiasmi e tradizioni alla festa natalizia del Corso di cucina della SAIG

    le diverse culture re-gionali, espresse at-traverso la degusta-zione dei nostri piattitipici, e del desideriodi stare insieme ericordare sempre al-cuni dettagli dellenostre città di prove-nienza, piccoli e insi-gnificanti in apparen-za ma profondamen-te significativi nellaloro essenza.

    Il primo appuntamento al Corso diCucina della SAIG 2017 è stato fissa-to giovedì 26 gennaio per iniziare unnuovo anno pieno di allegria, di ami-cizia ed emozioni.

    rosamente italiani.

    Per questo evento di fine anno, so-no stati invitati alcuni amici dellaSAIG e i famigliari dei frequentatoridel Corso. Dopo i meritati compli-menti per la riuscita della cena, conil contributo culinario di tutti le al-lieve del corso di cucina, sia pur conqualche giorno di ritardo, i dirigentiSAIG hanno voluto, inoltre, appro-fittare dell’occasione per ricordarel’evento storico ginevrino dell’Esca-lade. La spaccatura della marmitta,come vuole la tradizione, è stataeseguita, dal responsabile dei Corsid’informatica, Bruno Labriola e dalPresidente dell’Ass. Lucchese, Me-notti Bacci, responsabile del Corsodi Cucina.

    Una serata pienamente riuscita etrascorsa in allegria, all’insegna del-

    Numerose le emozioniche si sono succedute, loscorso 15 dicembre, inoccasione della festa na-talizia del Corso di cuci-na della SAIG. L’arrivofestoso e festante delleassistenti cuoche, ha da-to inizio ad un corso dicucina particolare, gui-dato con maestria daicuochi della serata, Giu-seppe Mirabella e PietroToro, catanesi doc, invia-ti dal Ristorante “I Siciliani”, perun’esibizione magistrale della realiz-zazione dei famosi arancini.

    A seguire, è stato proposto un festivaldi dolci nel quale erano rappresentatealcune regioni italiane. Il tutto ac-compagnato da vini e prosecco rigo-

  • eventi Anno IX n. 10Dicembre 201616

    l’Editto di Nantes, della corte d’Inghil-terra, e del Duca di Wurtemberg.

    Veniamo ai tempi nostri. La festacommemorativa storica ricorre la se-conda domenica di dicembre di ognianno.La celebrazione annua di questa festa- sotto diverse forme - fa parte delletradizioni viventi (Unesco) della Sviz-zera.

    Altro evento festivo, la celebre corsadell’Escalade, nella città vecchia, haluogo a inizi dicembre e riunisce nu-merosissimi partecipanti di tutte leetà.

    Come già citato, nella notte tra l’11 edil 12 dicembre 1602, la città di Ginevraè stata attaccata dai soldati savoiardiche hanno tentato di scalare le mura.Il Duca di Savoia, che aveva perso ilsuo antico possesso di Ginevra, tentadi riconquistare la città.

    A partire dall’anno successivo, i Gine-vrini onorano e celebrano la vittoriadella Città sul nemico. Un grande cor-teo commemorativo composto da 600ginevrini, che raffigurano personaggiin costumi d’epoca, assieme a cavalli earmi di quel periodo, sfila per le stra-de della città vecchia, le vie basse, e ilquartiere di Saint-Gervais e sulle duerive del Rodano, alla luce di torce efiaccole.

    Non mancano personaggi storici oleggendari come la Mère Royaumecon la sua marmitta. Di fatti,in suo omaggio, dal 1881, delle mar-mitte di cioccolato, decorate con lostemma ginevrino e riempite con pic-coli petardi e verdure di marzapane,sono esposte, ogni anno in questo

    Segue a pag. 11

    e gli esempi del loro valore sononumerosi, in particolare si sottoli-nea, nella storia, il coraggio dellaMère Royaume, madre di famigliadi una numerosa prole, che, salitasulle mura della città, ha versatosulla testa di un Savoiardo il conte-nuto della sua marmitta piena dizuppa.

    I Savoiardi avrebbero probabilmen-te ottenuto la vittoria se avesseropotuto far saltare la porte Neuvesecondo i loro piani. Ma Isaac Mer-cier glielo impedì facendo cadere icancelli e sbarrando così il passag-gio alle truppe in massa.I nemici ripartono a mani vuote elasciarono indietro 54 soldati. Alleprime ore del giorno, i Ginevrinicontarono 18 morti e si radunarononei santuari, sotto la guida diThéodore de Bèze.

    Nel 1603, il trattato di Saint-Juliensegnerà la fine delle ostilità. Le cortieuropee appoggiarono questo pro-cesso di pace. Ginevra si vanterà,tra l’altro, del sostegno del re diFrancia Enrico IV che aveva firmato

    L’Escalade deve il suo nome all’assal-to, per mezzo di scale di legno smon-tabili, delle mura della città di Gine-vra da parte delle truppe del Duca diSavoia durante la notte tra l’11 ed il 12dicembre 1602. Ogni anno a dicem-bre, la Festa dell’Escalade commemo-ra la vittoria di Ginevra tra umorismoe tradizioni.

    La storia ci insegna che nel 1602 Gi-nevra, repubblica prospera e ricca,attira l’avidità dei savoiardi. CarloEmanuele primo, infatti, progetta direndere Ginevra la sua capitale alNord delle Alpi e di lottare contro ilcalvinismo con l’appoggio del papaClemente VIII, malgrado « una pacegiurata e stragiurata ».

    Così, la notte tra l’11 ed il 12 dicembre1602, una delle più scure dell’anno,una truppa di 2000 soldati sbarca asorpresa. Arrivati a Plainpalais, imercenari scalano le mura che cir-condano la città. E’ per questa ragio-ne che la commemorazione porta ilnome di «Escalade».

    I Ginevrini sentendosi accerchiati e inpericolo, si armano di coraggio edescono vittoriosi da questa battaglia.

    L’allerta cominciò alle 4 :30 con uncolpo di moschetto lanciato da unasentinella. La Clémence, campanadella Cattedrale di Saint-Pierre, fecepartire l’allarme, seguita da tutte lecampane del monumento. I cittadini,armati di coraggio e di alabarde, usci-rono a difendere la città affiancandola milizia borghese e la guardia deisoldati. Tutti i mezzi sono buoni percombattere il nemico.

    La battaglia è fu dura, ma i Ginevrinicoraggiosamente difesero la loro città

    Ginevra e l’Escalade: un evento patriottico ricorrente e molto sentito

  • dalla SAIGAnno IX n. 10Dicembre 2016 17

    La prima candelina del Gruppo Genitori GinevraAssemblea Generale e festa di Natale per grandi e piccini

    Non mancheranno le sto-rie raccontate in linguaitaliana e nuovi eventi de-dicati alla genitorialità.

    L’associazione “GruppoGenitori Ginevra” (GGG)può contare sull’appoggiodi numerosi partner, tracui il Liceo bilingue Paretodi Losanna, il Com.It.es,l’associazione culturale “Ariveder le stelle” e la SAIG.

    Quest’ultima tra l’altro è stata ospitedurante l’assemblea del GGG, nellapersona del suo Coordinatore, Car-melo Vaccaro. La festa di Natale delloscorso sabato 10 dicembre, ha visto ilsuo culmine proprio con l’arrivo diBabbo Natale, che ha distribuito donie sorrisi a tutti i bambini presenti.

    Un bellissimo evento, per augurareun sereno Natale a tutte le famiglieitaliane di Ginevra e darsi appunta-mento per un 2017 ricco di tantenuove esperienze da fare insieme.

    Paola ProiettiSocia Gruppo Genitori Ginevra

    L’associazione, creata da quattrogiovani famiglie italiane, pone lebasi della sua attività su tre granditemi: ImpariAMO, sezione di labo-ratori didattici per bambini e corsidi lingua e cultura italiana; leggiA-MO, dove sono realizzati incontri dilettura di favole e storie, ovviamentein lingua italiana e incontriAMO,sezione dedicata ai grandi con even-ti per conoscersi e conoscere megliola cultura italiana. Già in questoprimo anno di attività, sono statinumerosi gli appuntamenti realizza-ti, soprattutto per i più piccoli, comei corsi del “Piccolo pizzaiolo” e ilPiccolo Casaro”, gli incontri di lettu-re e lo spazio dedicatoalla poesia. Per nonparlare delle feste, tracui quella organizzataper la Festa della Re-pubblica e il Carnevale.Per il 2017 l’agenda ègiù piena zeppa dinuovi e interessantiappuntamenti: per ipiù piccoli, la confer-ma degli atelier giàrealizzati con l’aggiun-ta di quello dedicatoalla fotografia.

    Lo sguardo stupito e la fac-cia di chi proprio non se loaspettava. Babbo Natale haregalato momenti d’incredu-lità ai tanti bambini presentisabato, 10 dicembre, all’As-semblea Generale e festa diNatale organizzata dalGruppo Genitori Ginevra,per festeggiare il suo primoanno di vita.

    Dalla mattina fino al tardopomeriggio, i locali dellaMissione Cattolica Italiana hannoospitato tanti bambini e i loro genito-ri. Tra atelier per realizzare disegnicon la pasta e alberi di Natale verdecartoncino, tavoli colmi di disegni dacolorare e truccabimbi, non sonomancati momenti dance con il mae-stro di zumba che, per oltre un’ora hafatto ballare tutti, grandi e piccoli.

    Nel corso della giornata, mentre ipiccoli si dilettavano tra danze e ate-lier, i grandi si sono ritagliati un mo-mento di relax, grazie all’incontro“Genitori senza stress”, della psicote-rapeuta Barbara De Angelis.

    La festa di Natale è stato il modo difesteggiare un anno dell’associazioneGruppo Genitori Ginevra, che vuolepromuovere la lingua e cultura italia-na, riunendo e unendo le famiglieitaliane che vivono sul territorio can-tonale. Associazione nata, o meglio,rinata, per creare un collegamentodiretto con il Consolato Italiano epromuovere la bellezza della nostralingua e la vastità della nostra culturache, soprattutto i bambini, rischianodi non scoprire, vivendo in un Paesestraniero.

    mancabile la Basler Verein Genf,(l’Associazione dei basilesi di Ginevra,che forma un gruppo di 35 pifferai etamburai di Basilea e che partecipaogni anno da 50 anni.

    Un corteo di grande spessore storicoculturale, di cui migliaia di ginevrinisono riuniti durante il percorso dovesfilano per la gioia dei grandi e deipiccoli. Un evento che viene piacevol-mente sentito in maniera patriottica.

    Foto : ©Photography Geneva byDemir SÖNMEZ

    monia si conclude con un grandefalò.

    Questa animazione molto particola-re fa del Corteo dell'Escalade la piùimportante ricostruzione storicagratuita di tutta l’Europa.

    Quest’anno alla tradizionale festatenutasi domenica 11 dicembre, suinvito delle autorità ginevrine, era-no presenti il Presidente della Con-federazione Johann Scheider-Ammann e le autorità di Stato delCantone di Basilea in corporeo. Im-

    periodo, al pubblico che può acqui-starle. Inoltre, la marmitta è rottatradizionalmente, dopo aver formula-to la frase rituale: «Ainsi périssent lesennemis de la République!», cosi pe-riscono i nemici della Repubblica,dalle mani unite del più giovane e delpiù anziano dei presenti.

    Durante le soste del corteo, ripetuta-mente, un araldo a cavallo legge ilproclamo annunciando la vittoriasugli invasori. Arrivati alla Cattedraledi Saint Pierre, i partecipanti intona-no qualche canto patriottico e la ceri-

  • dal Comune di Chêne-Bourg Anno IX n. 10Dicembre 201618

    controllo del incendio. Gli specialistidella protezione dei beni culturaliattraverso la pre-pianificazione, ren-dono attenti gli interventori a questeminacce, precisando che essi possonoentrare nel palazzo una volta assicu-rato dai vigili del fuoco, per organiz-zare l'evacuazione dei beni culturali eil loro trasporto verso la salvezza.

    Il tempo è ormai al debriefing

    "Testare l'adeguatezza dei nostri daticon quelli del terreno, migliorare lenostre tecniche di salvaguardia e au-mentare la collaborazione con i vigilidel fuoco di Chêne-Bourg facevanoparte dei nostri obiettivi principali diquesto esercizio. Il nostro compito èora quello di condurre un debriefing efare il punto dell'esercizio in una co-stante preoccupazione di migliora-mento ", osserva Guillaume de Can-dolle, responsabile della protezionedei beni culturali dell’ORPC Voirons.

    specifica. Se, nel 2006, non avevaper qualsiasi informazione che al-cune fotocopie di articoli e datistorici, ora ha un database di com-puter vero e proprio. Si noti, tutta-via, che il suo effettivo, nel frat-tempo, è passato da tre a una doz-zina, tutti specializzati in materieattinenti alla loro area d’interven-to.

    Il servizio di protezione dei beniculturali sta anchepreparando a in-tervenire in casodi danni, tipo in-cendio, per esem-pio. In tali casi, ibeni culturali pos-sono essere mi-nacciati sia dalcalore, dal fumo edalle f iamme,dall’acqua e dall’u-midità associate al

    Salvare le opere e i documentidell chiesa san Francesco d'Assisi

    L’organizzazione regionale di Protezio-ne Civile (ORPC) Voirons riunisce daquasi 25 anni i comuni di Chêne-Bourg, Jussy, Presinge, Puplinge eThônex. Il 7 dicembre scorso, il ORPCVoirons ha organizzato la più grandeesercitazione mai effettuata finora mo-bilitando la metà del suo effettivo sia150 uomini su 300. L'esercizio è statosuddiviso in due parti distinte ma con-dotti simultaneamente. Uno, aThônex, nel gruppo di edifici Apollo incui, in un incendio simulato, si trattavaessenzialmente di soccorrere le perso-ne sinistrate e di trasferirle nelle diver-se costruzioni dell’ORPC. L'altro, incollaborazione con i vigili del fuocodella compagnia Chêne-Bourg, pressola Chiesa di San Francesco d’Assisi aChêne-Bourg, dove nelle stesse condi-zioni di sinistro, l'obiettivo era la con-servazione dei beni culturali.

    La protezione dei beni culturali

    Nel corso degli anni, il servizio di pro-tezione dei beni culturali dell’ORPCVoirons ha compilato un elenco deivari beni culturali esistenti e stabilitoper ogni oggetto o edificio, una scheda

    Esercizio ORPC Voirons

  • dalla Città diAnno IX n. 10Dicembre 2016 19

    Nicolas Walder ,«La piccola pattumiera verde per la raccoltadi rifiuti organici», un’attesa ricompensata

    Così come Nicolas Walder, Consiglie-re Amministrativo, anche molti abi-tanti del comune di Carouge hannoapprovato «la piccola pattumiera ver-de», di cui continua la distribuzioneagli abitanti.

    Più di 5000 abitazioni nel comune diCarouge posseggono oggi la «la picco-la pattumiera verde». «E’ un ottimosuccesso che dimostra l’interesse del-la popolazione per la problematicadel riciclaggio dei rifiuti e la sua atte-sa rivela la sua scelta di una soluzioneveramente pratica», si congratulaNils Rademacher, Capo del Serviziodella nettezza urbana, spazi verdi emateriale. «Pratico» è in effetti il pri-mo aggettivo qualificativo ritenutodagli utenti, sull’esempio del Consi-gliere Amministrativo Nicolas Wal-der.« Dentro questo contenitore aerato, irifiuti si seccano, non marciscono edevitano così l’emanazione di odorisgradevoli. Il sacchetto rimane asciut-to e non si rompe. E’ un cambiamentoefficace » , è il suo commento. Piccolae facilmente trasportabile, «la piccolapattumiera verde» è sempre a portatadi mano. « In questo modo, la pattu-miera per i rifiuti di tutti i materialinon riciclabili resta meno piena»,precisa il magistrato. E la formulafunziona: la quantità di rifiuti organi-ci rilevata dalla nettezza urbana nelmese di novembre 2016 è aumentatadel 20% rispetto a quella di novembre2015. « Vi è ancora un vasto marginedi progresso nel riciclaggio di rifiutidi cucina, aggiunge Nicolas Walder.Fino ad oggi non lo facevamo neces-sariamente. Le soluzioni propostenon erano ottimali e ci siamo concen-trati solo sul riciclaggio di annessicome le capsule di caffè, ad esempio.Questa campagna condotta in tutto il

    Cantone di Ginevra dà un nuovoimpulso. E’ un incitamento chiaro alriciclaggio dei rifiuti di cucina. Unpiccolo gesto cittadino per un gran-de impatto ambientale.I rifiuti organici rappresentano mol-to più di un terzo dei rifiuti dome-stici nel cantone. Solo nel comunedi Carouge, il loro incenerimentorappresenta un costo annuo di 415000 franchi, allorché sono costituitial 90% di acqua e peggiorano am-piamente la produzione di caloreutilizzato per il riscaldamento a di-stanza.

    Lanciata lo scorso settembre, que-st’operazione proseguirà nel 2017.In totale, 128 000 «piccole pattu-miere verdi» saranno offerte allapopolazione del cantone, più di6000 agli abitanti di Carouge. «Forse di più se possibile», speraNils Rademacher. Il capo della net-tezza urbana si congratula dei mezzimessi a disposizione per la sua di-stribuzione. « Gli abitanti possono

    venire a cercarla allo sportello«Carouge à votre service». Organiz-ziamo anche delle distribuzioni portaa porta, effettuate dagli impiegatidella nettezza urbana. Un modo perfar conoscere meglio i loro doveri erispondere in diretta alle domandedei nostri concittadini. »

    Patinoire de Carouge

    Chaussez vos patins et venezglisser au coeur de Carouge,dans une ambiance festive,sportive et décontractée!

    La patinoire ouvre sesportes ce samedi 19 no-vembre dès 10h jusqu'au 26février 2017.

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  • dalla Città di Anno IX n. 10Dicembre 201620

    uno squisito apericenapreparato dal ristoratoreRevolution Food, speciali-sta dei prodotti locali cer-tificati e bio.

    Categoria Sport

    Angie Pecorini è una gio-vane Onesiana che praticada più anni il gioco degliscacchi. E’ stata conferma-ta ben due volte campio-

    nessa della Svizzera nella categoriaminore di 12 anni (2012 e 2015), in cuila prima volta aveva solo 8 anni emezzo. Ha rappresentato la Svizzeradurante i Campionati del mondo 2015in Grecia e i Campionati d’Europa2016 a Praga.

    Azione cittadina

    I S amarita ni d’ On ex- Bernex-Confignon hanno festeggiato quest’an-no i loro 50 anni di attività. Dal 2011,la sezione copre un vasto territorio didieci comuni, che vanno da Onex finoa Chancy. I 40 soccorritori attivi orga-nizzano, soprattutto, la raccolta disangue, dispensano dei corsi che isti-tuiscono delle stazioni sanitarie du-rante le manifestazioni comunali qualila Festa delle scuole e quella del primoagosto.

    Azione cittadina

    Ogni anno a novembre, l’associazioneLa Trans’Onésienne organizza, nellato sud di Onex, la corsa che porta lostesso nome, la più antica corsa fuoristadio del Cantone di Ginevra. Più di1'000 persone vi partecipano. Circa 70volontari s’impegnano per permettereil successo di questa manifestazionebon enfant.

    modo onorato la Città d’Onex ». Ilmagistrati si complimentava anchedel fatto che i Meriti Onesiani nonsiano attribuiti solamente a deglisportivi.

    Impegni volontari onorati

    Angie Pecorini è stata premiata per isuoi risultati brillanti, acquistati inuna disciplina particolarmente ar-dua, ed in più ad un’età molto gio-vane.

    Organizzatrice di una corsa annua-le, l’associazione La Trans’Onésien-ne è stata premiata per il suo ruolonella promozione dello sport aOnex. I suoi circa 70 volontari fedelilavorano con entusiasmo il giornocon la « G » maiuscola e, alcuni diloro, molto in anticipo per assicura-re il risultato di questa giornata.

    Per quanto riguarda i Samaritani, ilcui incessante e disinteressato im-pegno è stato unanimemente rico-nosciuto, essi hanno condiviso ilproprio « immenso piacere ed ono-re di ricevere questo Merito che ce-lebra il nostro cinquantesimo anni-versario. Questo è la testimonianzadel sostegno della Città d’Onex »,dichiarava il suo Presidente. Questamagnifica serata conviviale si è con-clusa attorno ad

    E uno, e due e tre ! Due as-sociazioni e un giovane spor-tivo sono stati distinti loscorso giovedì 17 novembre,alla salle du Manège, in oc-casione dell’attribuzione dei“Mérites Onésiens” 2016.Questi premi, ricompensanouna persona o entità che,nelle loro professioni o azio-ni, ha onorato la Città d’O-nex.

    Due colori hanno notevolmente do-minato nelle gradinate in occasionedi questa serata conviviale: il verdefluorescente dei volontari dell’asso-ciazione La Trans’Onésienne e il gial-lo, anch’esso fluorescente, dei giub-botti dei Samaritani della sezioned’Onex-Bernex-Confignon. Perché, sì,sono proprio queste due associazioniad essere state onorate per la loroazione cittadina, accanto alla giova-nissima Angie Pecorini, che, appenatredicenne, è già specialista del giocodegli scacchi.

    Onex riconosce i suoi

    Le Autorità comunali avevano regi-strato sei candidature, di cui solo tretra loro hanno ricevuto questa ricom-pensa onorifica. « Oggi la Città d’O-nex riconosce i percorsi dei suoi, cheservano di esempio ad altri. Compli-menti a voi tutti e riguardo agli altri,perseverate! », è quanto ha dichiaratoSylvain Haldi, Presidente del Consi-glio Municipale.

    Sindaco d’Onex e Preside della giuria,François Mumenthaler si rallegravaparticolarmente del fatto che il suocomune abbia « rinnovato questabella tradizione perduta durantequalche anno. Vi siete distinti graziealla vostra azione, alle vostre attivitào alla vostra dedizione e avete in tal

    Meriti Onesiani : onorati il gioco degli scacchi, la corsa a piedi e il primo soccorso

  • dalla Città diAnno IX n. 10Dicembre 2016 21

    par Christine Jeanneret-Ter Kuile,coordinatrice Pro Vélo Genève, à Yvan

    Lo scorso martedì primo novembre,l’associazione Pro Vélo ha svelato ilvincitore per il migliore assetto dedi-cato alla mobilità dolce. Quest’anno,la Città di Vernier ha ricevuto la Ru-stine d’Or 2016 ed anche il primopremio per le nuove disposizioniciclabili della via di Bois-des-Frères.

    Degli otto dossier che le sono statisottomessi, la giuria non ha esitatoad eleggere questo progetto che essaconsidera come esemplare in terminidi mobilità dolce. La giuria ha ancheapprezzato le infrastrutture realizza-te che permettono i collegamenti trai diversi quartieri (Lignon – Gordon-Bennett) ed ha reso omaggio aglisforzi della Città di Vernier per ilmiglioramento della qualità di vitadei suoi abitanti.

    Légende : Remise de la rustine d’orRochat, Conseiller administratif.

    © Thibault Schneeberger

    La Città di Vernier ricompensata per le disposizioni delle piste ciclabililungo la via di Bois-des-Frères!

    cerca di libertà, questa storia, messain scena da Rébecca Stella, trattacon molta dolcezza e umorismo itemi della manipolazione, del mal-trattamento e delle ingiustizie

    Appuntamento in famiglia presso laSalle du Lignon il prossimo sabato28 gennaio per scoprire questa com-media che s’iscrive nella quotidiani-tà dei bambini e degli adolescenti dioggi!

    INFOUn Bon Petit Diable

    D’après la Comtesse de Ségur -Théâtre aux Etoiles / FR

    Dès 6 ans

    La compagnia Le Théâtre aux étoilesrivisita un grande classico dellaContessa di Ségur, Un Bon PetitDiable (Un Buon Piccolo Diavolo)che ha tutti gli stili di una commediaallo stesso tempo trepidante, diver-tente e piena di sorprese!

    Ma chi sarebbe questo buon piccolodiavolo ? Charles, ragazzo dodicen-ne, è affidato da suo padre alle manidella vedova Mac’Miche, una cuginaarcigna e spilorcia. Egli continueràsenza tregua le sue marachelle attra-verso la complicità di Betty, la serva,per non subire più i maltrattamentiche sua cugina gli infligge.

    Sorta di cammino iniziatico e di ri-

    Spectacle familial, théâtre, cirque etillusion

    Samedi 28 janvier 2017 à 16h30Durée du spectacle : 1h sans entracteSalle du Lignon, Place du Lignon 16,1219 Le Lignon, Bus 7, 9, 23 et 51 – arrêtCité Lignon

    Caisse et buvette une heure avant le débutdu spectacle, accès à la salle 10 min.avant le début de la représentation.Achats de billets : www.vernier.ch/billetterie, Renseignements : service dela culture et de la communication, tel.022 306 07 80

    [email protected]/VilledeVernier

    Un Bon Petit Diable s’invita alla Salle du Lignon

    Photo : RustineOr

    http://www.vernier.ch/mailto:[email protected]://www.facebook.com/VilledeVernier

  • dalla Città di Ginevra Anno IX n. 10Dicembre 201622

    dei miei obbiettivi è quello difar conoscere Ginevra aglisvizzeri tedeschi, per questo ilcantone di Bäle sarà l’ospited’onore alla festa che avràluogo ai Bastioni quest’anno.

    Sono convinto che bisognapensare da ora all’avvenireper preparare il futuro, perchévoglio che i giovani possanocontinuare a vivere in unacittà con una buona qualità divita, come Ginevra, situata inun luogo naturale incredibile,basti pensare al lago che ab-biamo ed alle montagne che cicircondano. E voglio ancheche i giovani continuino adavere un lavoro: questo è

    estremamente importante.

    Ginevra vive un momento nega-tivo. Come risponde Lei ai biso-gni delle famiglie in termini disicurezza?

    In effetti Ginevra ha risentito un pe-riodo negativo in questo settore. Lacriminalità nel cantone sta aumen-tando e gli sforzi della città e di Pier-re Maudet (capo del Dipartimentodell’Ambiente urbano e della sicurez-za) di aumentare il personale effetti-vo di Polizia cantonale ma anche mu-nicipale, si traducono ora con un au-mento del 50% di effettivi. Inoltre siala Polizia di prossimità, sia quellacantonale lavorano insieme per pre-venire la criminalità.

    Inoltre, bisogna dire che da quandosono arrivato sono state aperte altredue stazioni di Polizia, nei quartieridi Acacias e di Petit-Sacconex e, pre-sto, il prossimo autunno, ne saràaperta un’altra nel quartiere diChampel. Dunque possiamo dire chestiamo costruendo tutte le maglieaffinché la catena per rinforzare lasicurezza nella nostra città. In questosettore c’è, purtroppo, tanto lavoroda fare e per tante persone. Ma sonoconvinto che tutti insieme ce la po-tremo fare.

    Conclusa l’intervista, Carmelo Vacca-ro ha ringraziato il Sindaco auguran-dogli un buon lavoro per il suo annodi Sindaco.

    L’intervista televisiva è disponi-bile su www.ciaoitalia.tv

    Ginevra è un mélange di cose e si-tuazioni. Abbiamo una Ginevra lo-cale e la presenza di 250 organizza-zioni non governativi, nonché unaventina di organizzazioni interna-zionali. Inoltre, Ginevra è divenutala sede di moltissime riunioni perdiscutere dei problemi di tutto ilmondo. Ma allo stesso tempo abbia-mo una popolazione estremamentedinamica, con una grande energia evoglia di fare. E’ una città con unenorme potenziale, nonostante iproblemi legati ad ogni grande cittàcome la mobilità, la mancanza dialloggi a prezzi convenienti, ed ilfatto che i giovani della mia genera-zione, se vogliono crearsi una fami-glia, sono costretti a trasferirsi inFrancia per contenere i costi di al-loggio: questi sono problemi chemeritano di essere regolati.E al tempo stesso Ginevra gode diuna coesione sociale che deve esseremantenuta. Inoltre debbono esserecombattute le stigmatizzazioni con-tro gli stranieri.

    La popolazione è piena di idee ed hauna grande voglia di metterle inpratica ed io, che voglio essere ilSindaco di tutti, che siano ginevrini,svizzeri o stranieri che qui risiedo-no, ho intenzione di convogliare efavorire tutte queste energie positi-ve.

    Quali saranno, a grandi linee, ivostri progetti in qualità diSindaco?

    Il ruolo del Sindaco è, come dicevo,quello di rappresentare tutti. Uno

    anche il Passaporto italiano.Figlio di immigrati italiani diquarta generazione, il primoad emigra fu il bisnonno Luigisi trasferì in Svizzera nel lon-tano 1896, quando molti ita-liani sceglievano mete oltreoceano. Il nonno intrapresegli studi dove insieme al papàPhilippe, padre di Guillaume,sono diventati rinomati medi-ci nella Città di Calvino.

    Guillaume Barazzone nonsegue la carriera in medicina,ma bensì sceglie giurispru-denza e, dopo gli studi di alleuniversità di Ginevra e Zuri-go, ottiene anche un masteralla Columbia law school diNew York.

    Inizia da giovane, appena 18enne, lasua carriera politica nel Partito De-mocratico Cristiano (PDC), dove haassunto la presidenza dei giovani delpartito. Oltre ad essere Consiglie