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Anno I, n. 0, Ottobre 1989 Secondino Coppo Giovanni Ceiner, Indagine sulla evoluzione morfologica della città teresiana di Trieste tra Sette e Ottocento pp. 5-12 Luisa Cogorno Architettura ed immaginazione nello spazio costruito nel giardino. Grotte artificiali di villa. Ninfei di palazzi genovesi pp. 13-16 Diego Maestri Il contributo della cartografia antica nel rilevamento architettonico. Per una lettura architettonica nel Rione XIII Trastevere in Roma pp. 17-24 Carlo Mezzetti Rappresentazione e linguaggio architettonico: la «Scuola Romana» negli Anni Trenta pp. 25-36 Mario Docci Disegno e rilievo: quale didattica? pp. 37-54 Luigi Corvaja, Antonino Gurgone Leggere l’architettura disegnando. Attività dei Seminari nel Corso di Disegno e Rilievo p. 44 Cesare Cundari Disegnare per conservare pp. 55-60 Pietro Albisinni, Laura De Carlo Oltre il rilievo. Uno studio metodologico delle interrelazioni tra rilievo e progetto per l'intervento nell'ambiente costruito pp. 61-74 Cristiana Bedoni Misura e dimensione in architettura pp. 75-84 Giovanni Carbonara Disegnare per il restauro pp. 85-94

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Anno I, n. 0, Ottobre 1989

Secondino CoppoGiovanni Ceiner, Indagine sulla evoluzione morfologica della città teresiana di Trieste tra Sette eOttocentopp. 5-12

Luisa CogornoArchitettura ed immaginazione nello spazio costruito nel giardino. Grotte artificiali di villa. Ninfei dipalazzi genovesipp. 13-16

Diego MaestriIl contributo della cartografia antica nel rilevamento architettonico. Per una lettura architettonica nelRione XIII Trastevere in Romapp. 17-24

Carlo MezzettiRappresentazione e linguaggio architettonico: la «Scuola Romana» negli Anni Trentapp. 25-36

Mario DocciDisegno e rilievo: quale didattica?pp. 37-54

Luigi Corvaja, Antonino GurgoneLeggere l’architettura disegnando. Attività dei Seminari nel Corso di Disegno e Rilievop. 44

Cesare CundariDisegnare per conservarepp. 55-60

Pietro Albisinni, Laura De CarloOltre il rilievo. Uno studio metodologico delle interrelazioni tra rilievo e progetto per l'interventonell'ambiente costruitopp. 61-74

Cristiana BedoniMisura e dimensione in architetturapp. 75-84

Giovanni CarbonaraDisegnare per il restauropp. 85-94

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Maurice CarbonnellImmagini fotogrammetriche dell'architettura e dei paesaggi urbanipp. 95-108

Anno I, n. 1, Ottobre 1990

Alessandro SartorDalla prospettiva all'architettura d'illusione. Il Vasanzio a Villa Aldobrandini a Frascatipp. 7-18

Laura Romagnoli, Pietro Bagli PennacchiottiLa villa Mondragone a Frascati e il contributo del Vasanzio nella costruzione delle nicchieprospettichep. 15

Laura BagagliCarl Larsson: il disegno come autobiografiapp. 19-27

Carlo Caldera, Giorgio Garzino, Giuseppe Moglia, Giuseppina NovelloIl disegno esecutivo per la chiesa della Gran Madre di Dio e per la Mole Antonelliana in Torinopp. 27-38

Mario Docci, Riccardo MigliariIl rilievo della cappella Torres in S. Caterina dei Funari a Roma: sperimentazione di tecniche integratepp. 39-46

Luciano GarellaNote sul restauro della chiesa di Santa Caterina dei Funaripp. 47-52

Ottorino RosatiRappresentazione di architettura, territorio, oggetto costruito su monete e medagliepp. 53-60

Antonino GurgoneLe scale nei disegni dei maestri: simbolismo, allegoria, percezionepp. 61-72

Cundari CesariLa formazione e l'istruzione nel settore della fotogrammetria architettonica. Rapporto generalepp. 73-76

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Giuseppe Maria CatalanoIl compasso conico. Uno strumento per tracciare qualsiasi conica con moto continuopp. 77-80

Anno II, n. 2, Giugno 1991

Claudio VisintiniMetodologie della rappresentazione nell'architettura delle navi dall'antichità al XVII secolopp. 5-14

Marcello Agostinelli, Carlo Mezzetti, Paolo TausStoria del Palazzo Pianetti di Jesi raccontata attraverso i disegni di progetto e i disegni di rilievopp. 15-26

Patrizia Di MaggioNapoli nella veduta europea dal Quattrocento all'Ottocentopp. 27-36

Paolo Marchi, Elena Cappellari, Maria Linda Falcidieno, Giancarlo Pinto, Rossella SoroRicami di pietra. Le pavimentazioni esterne a ciottoli in Liguriapp. 37-48

Riccardo MigliariIl disegno degli ordini e il rilievo dell'architettura classica: Cinque pezzi facilipp. 49-66

Paola CasellinIl colore progettato: La sperimentazione cromatica ottocentesca nel ptogetto di Damiani Almeyda peril teatro Politeama di Palermopp. 67-74

Luca RibichiniIl rapporto con il classico nel disegno di progetto di Ricardo Bofillpp. 75-80

Maria Teresa BartoliCubito, pertica, canna ferrata nel disegno dell'architettura occidentalepp. 81-90

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Anno II, n. 3, Dicembre 1991

Mario DocciLo spazio e la luce negli acquarelli di Angelo Marinucci: omaggio a un maestropp. 5-14

Carolina de FalcoIl disegno per la conservazione dei monumenti nell'opera di Adolfo Avenapp. 15-22

Giuseppe MorgantiFonti documentarie per le Uccelliere Farnese sul Palatinopp. 23-30

Alessandro SartorGli Orti Farnesiani sul Palatino: contributi del rilievo alla ricercapp. 31-40

Giuseppina Novello Massai, Giorgio GarzinoModelli, maquettes, plastici: note e riflessioni a margine di una esperienza didatticapp. 41-48

Riccardo MigliariNuovi Metodi Operativi per il Rilievo Architettonico: icnografia con il distanziometro a raggi infrarossipp. 49-56

Cesare CundariVerso un sistema informativo dei beni culturali. Il complesso monumentale di Monteoliveto in Napolipp. 57-68

Alberto Anselmi, Gino AnselmiQuando il disegno diviene «segno». Storia, progetto e cronaca di uno stemma regionalepp. 69-78

Andrea Vallicelli, Stefano OrlandoIl disegno assistito da tecniche informatiche nella progettazione di uno scafopp. 79-88

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Anno III, n. 4, Giugno 1992

Franco PuriniUna parete per Disegnarepp. 5-8

Mario Docci, Riccardo Migliari, Carlo BianchiniLe «vite parallele» di Girard Desargues e Guarino Guarini, fondatori della moderna scienza dellarappresentazionepp. 9-18

Laura BlottoIl francobollo come spazio disegnatopp. 19-26

Alberto WhiteAlcuni fogli dei taccuini di viaggio di James Talmage Whitepp. 27-34

Laura Bagagli Il paesaggio in mostra: le origini del Panoramapp. 35-42

Cristiana BedoniUn testo di storia dell'architettura: Villa Flaminia a Roma di Armando Brasinipp. 43-54

Renato ZappullaIl recupero dei Beni Culturali e gli allestimenti museograficipp. 55-62

Cesare CundariL'insegnamento del disegno nelle scuole secondarie superiori. Una ricerca sulla didatticapp. 63-66

Anna Maria Parodi, Maria Linda FalcidienoLa decorazione d'interno nell'Ottocentopp. 67-76

Cesare CundariLa chiesa dei Miracoli della Madonna del Presagio a Po'dolsk, Moscapp. 77-86

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Anno III, n. 5, Dicembre 1992

Claudio D’AmatoUn disegno per la cittàpp. 5-6

Pietro Maria LugliLe XXXVII portae della Roma di Plinio il Vecchio. Interpretazione urbanistica di un passo dellaNaturalis Historiapp. 7-16

Ciro RobottiUn rilievo delle ville del Salento (1870-1930)pp. 17-24

Claudio VisintiniMetodologie della rappresentazione nell'architettura delle navi dal XVII al XIX secolopp. 25-34

Marco Gaiani, Stefano ZagnoniModelli imperfetti: la galleria nella città dei porticipp. 35-44

Carlo MezzettiLa Sagrada Famiglia di Gaudì. Ricerca di un'ereditàpp. 45-56

Mario Docci, Riccardo Migliari, Alida MazzoniL'architettura dipinta da Agostino Tassi a Palazzo Lancellotti in Romapp. 57-70

Piero AlbisinniLa rappresentazione dell'ambiente nello sperimentalismo degli anni settantapp. 71-80

Alberto PratelliIl disegno dei «convegnanti»pp. 81-84

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Anno IV, n. 6, Giugno 1993

Giangiacono D’ArdiaFavole di approcciopp. 5-6

Luigi Corvaja, Antonino GurgoneTra ragione e sentimento: disegni inediti di Luigi Morettipp. 7-16

Vito CardoneUn rilievo giovanile di Benedetto Marzollapp. 17-24

Vladimiro ValerioSul disegno e sulla forma degli anfiteatripp. 25-34

Franca RestucciaLa formatività come procedimento ideativo e metodologico per il ritrovamento della regola dicostruzionepp. 35-42

Giorgio StockelRappresentazione fotografica e percezione visivapp. 43-50

Giuseppe PagnanoModulo e proporzione nei disegni di progetto di Rosario Gagliardipp. 51-60

Cesare Cundari, Arnaldo VendittiCastel Nuovo in Napoli. Un’analisi interdisciplinare per la tutela attiva del monumentopp. 61-72

Emma MandelliLe tarsie marmoree di San Miniato al Monte a Firenzepp. 73-84

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,Anno IV, n. 7, Dicembre 1993

Gaspare De FioreI segni dell’animapp. 5-6

Jose Manuel Pozo MunicioVentura Rodriguez e Villanueva: descrittività ed espressività delle ombre nel disegno architettonicopp. 7-18

Cristiana BedoniL'altra metà del pensiero architettonico: l'architettura «non moderna» all'inizio del XX secolopp. 19-28

Claudio VisintiniTrasformazioni ed interpretazioni del disegno tecnico all'epoca della rivoluzione industrialepp. 29-38

Antonino Gurgone, Elio CaioneSul rapporto Natura-Architettura nel giardino d'inverno di Villa Blanc a Romapp. 39-48

Giorgio DomeniciIl rilievo dell'abbazia di Chiaravalle e la geometria funzionale di Villar de Honnercourtpp. 49-58

Salvatore SantuccioL'architettura disegnata nel fumetto americano degli anni trenta: Flash Gordonpp. 59-68

Marco CarpiceciIl disegno come tecnica autonoma di ricerca: CAD e modelli geometrici per il rilievopp. 69-76

Alessandro Sartor, Silvia Boscolo, Luca Creti, Consuelo MastelloniIl portico del Duomo di Civita Castellana. Nuova lettura di un monumento celebrepp. 77-86

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Anno V, n. 8, Giugno 1994

Francesco CelliniDisegnopp. 5-6

Secondino Coppo, Giuseppe Moglia Anna OselloIl risanamento di via Roma a Torino tra rilievo e progetto: da piazza Castello a piazza San Carlopp. 7-18

Paolo GiandebiaggiStrutturazione geometrico-formali in un progetto neoclassico: Palazzo Corradi-Cervi a Parmapp. 19-28

Giuseppe M. CatalanoUn teorema per l'unificazione dei metodi della scienza della rappresentazionepp. 29-34

Ermanno PollaBrevi considerazioni sul Mausoleo reale della Mauritaniapp. 35-42

Massimo AlfieriL'architettura immaginata da Michelangelo sulla volta della Cappella Sistina in Vaticanopp. 43-50

Riccardo MigliariGiancarlo Bartolini Salimbeni, architetto dell'immaginariopp. 51-60

Piero Albisinni, Alessandro ValentiImmaginare l'architettura. Il Danteum in mostra al Foro Romanopp. 61-70

Diego MaestriIl Disegno dal veropp. 71-78

Luca MazzacuratiI disegno di progetto delle Halles Centrales di Parigipp. 79-86

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Anno V/VI, n. 9-10, Dicembre 1994 - Giugno 1995

Marco PetreschiArchitettura e materiapp. 5-6

Ciro RobottiI cartoni per la decorazione musiva della basilica di San Marco a Veneziapp. 7-20

Carlo BianchiniTecniche medievali di rilevamentopp. 21-28

Secondino Coppo, Giuseppe Moglia, Anna OselloIl risanamento di via Roma a Torino tra rilievo e progetto: da piazza San Carlo a piazza Carlo Felicepp. 29-38

Paola QuattriniSul linguaggio nascosto dell'architettura: la ricerca della Giusta Misura e la conquista dellaProporzione Naturalepp. 39-50

Maria Teresa BartoliScaenographia vitruviana: il disegno delle volte a lacunari tra rappresentazione e costruzionepp. 51-62

Giorgio GarzinoProgetto e modello nei disegni delle costruzioni metalliche alla fine dell'Ottocentopp. 63-72

Antonino Gurgone, Marco GrecoQuestioni di rappresentazione e percezione visiva nel disegno dei cancellipp. 73-84

Luca RibichiniIl disegno di progetto: intervista a Paolo Portoghesipp. 85-94

Graziano Mario ValentiUn prototipo di banca dati per il rilievo urbanopp. 95-100

Donato VenneriL'analisi non distruttiva degli edifici. Esperienze di indagine termografica

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pp. 101-106

Anno VI, n. 11, Dicembre 1995

Alessandro AnselmiCampo lateranensepp. 5-6

Marco GaianiDisegnare in un'epoca di transizionepp. 7-16

Felice RagazzoGeometria delle figure ovoidalipp. 17-24

Riccardo MigliariLa prospettiva e l'infinitopp. 25-36

Mario DocciLa ricerca scientifica e le discipline del disegnopp. 37-42

Riccardo MigliariNote sul «rigore scientifico»p. 41

Carlo Mezzetti, Paolo Clini, Paolo TausL'architetto Vitruvio e la Basilica di Fano. Segni e disegni di un'opera unicapp. 43-54

Ignacio Bosch Reig, Pilar Roig Picazo,La cupola della cappella reale della Virgen de los Desamparados di Valencia. Ricerca e propostad'interventopp. 55-66

Antonio Catizzone, Rachele NunziataSemiologia e simbolismo nella rappresentazione cartograficapp. 67-76

Alida MazzoniI Dispareri di Bassi in materia di perspettiva. Un consulto tra trattatisti del Cinquecentopp. 77-86

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Anno VII, n. 12, Giugno 1996

Roberto MaestroIl muro, la sfera, il labirinto. Un progetto per il campo di Fossolipp. 5-6

Juan M. Montijano GarciaIl complesso gianicolense di San Pietro in Montorio nelle vedute di Roma quattro-cinquecenteschepp. 7-14

Andrea CasaleAlcune riflessioni in margine al De Prospectiva pingendi di Piero della Francescapp. 15-24

Alessandro SartorIl rilievo delle pareti graffitepp. 25-32

Emanuela ChiavoniIl disegno nell'analisi degli organismi architettonici: l'oratorio dei Filippini in Romapp. 33-42

Adriana Baculo GiustiCandido ed altri utenti. Il quadro ermeneutico e l'informaticapp. 43-54

Fabrizio AvellaGenesi geometrica delle volte centrichepp. 55-62

Cristiana BedoniEsercizi di stile o una questione di stile?pp. 63-72

Branko Mitrović America Antiqua. Il classicismo contemporaneo nei disegni della scuola di Notre Damepp. 73-80

Leonardo ParisProspettiva inversa e militare. Il contributo scientifico di Johan Heinrich Lambertpp. 81-88

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Anno VII, n. 13, Dicembre 1996

Adolfo NataliniSul disegnopp. 5-6

Livio SacchiDurer, il disegni e l'architetturapp. 7-12

Paolo GiordanoIl Palazzo delle poste e dei telegrafi di Giuseppe Vaccaro e Gino Franzi a Napolipp. 13-24

Mario Docci, Antonino GurgoneI disegni e la didattica di Adriano Bentivegnapp. 25-34

Piero AlbisinniIl valore inestimabile del caso contorno. Il disegno dell'architettura nei rilievi di facciate del Settecentoaquilanopp. 35-42

Antonio LudovicoDisegno e rilievo dell'architettura: strumenti concettuali ed operativi nella modellazione assistitapp. 43-50

Marco CarpiceciRilievo e prospettive di una conicapp. 51-60

Michela RossiL'ornamento costruito. L'uso del laterizio nel classicismo padanopp. 61-68

Fabrizio Esposito, Antonio MichettiIl Pantheon: teoria e tecnica della commodulatiopp. 69-80

Claudio Lo MonacoIl casino Sacchetti di Pietro da Cortona a Romapp. 81-88

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Anno VIII, n. 14, Giugno 1997

Manfredi NicolettiL'approdo limpido di una forma simbolopp. 5-8

José Manuel Pozo Municio, Juan M. OtxotorenaIl disegno di architettura, un copione per la fantasia: il Palazzo di Olite in Navarra come paradigmapp. 9-20

Marco Bini, Stefano BertocciUn castello della prima crociata a Petra. Rilievo e archeologia degli elevatipp. 21-32

Giancarlo MaininiIl Palazzo di Diocleziano a Spalato e le pubblicazioni dei monumenti antichi del Settecento: tra rilievoe trattato di architetturapp. 33-42

Michela CigolaL'abbazia di Montecassino. Disegni di rilievo e di progetto per la conoscenza e la memoriapp. 43-52

Riccardo MigliariOrigine e sviluppi degli algoritmi per l'intersezione in avanti nel rilievo d'architetturapp. 53-58

Pierpaolo PalkaConsiderazioni sui nuovi metodi di rilievo nell'architetturapp. 59-62

Luca RibichiniIl disegno di progetto di Michael Graves. Riflessioni su una conversazionepp. 63-68

Rosa PentaSul rilievo urbano e ambientale: una esperienza dalla a alla zpp. 69-78

Cecilia PascucciIl modello come disegnamento de legname. La progettazione tramite i modelli nel Rinascimento e nelBaroccopp. 79-86

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Anno VIII, n. 15, Dicembre 1997

Mario BottaIl disegno, il luogo e il progettopp. 5-8

Francesca ValliScuola di Prospettiva 1800-1860. Una ricerca sulla formazione artistica a Brerapp. 9-20

Mario Docci, Antonino GurgoneProgetti di pietrapp. 21-32

Carlo IngleseI tracciati di cantiere incisi nel Mausoleo di Augusto e sull’anello di copertura del Pantheon a Romapp. 28-29

Diego MaestriIl disegno degli alberipp. 33-42

Fausto Ermanno LeschiuttaDisegni per l’analisi dell’ambiente urbanopp. 43-48

Laura Tedeschini LalliConoscenza astratta: uno sguardopp. 49-58

Riccardo MigliariIl modello digitale continuopp. 59-66

Manfredi NicolettiQuando decidi di fare l'architettopp. 67-74

Alberto PratelliLinee, curve rette e curve pericolosepp. 75-82

Roberta SpalloneCodificazione del disegno progettuale nella seconda metà dell'Ottocento

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pp. 83-92

Anno VIII, n. 16, Giugno 1998

Massimo CarmassiDegli schizzi e dei disegni d'architetturapp. 5-8

Maria Teresa BartoliIl modulo progettuale di Orsanmichele a Firenzepp. 9-18

Elisabetta Pieri«Voglio vedere e per questo disegno». I disegni di Carlo Scarpa per la Chiesa di San GiovanniBattista a Firenzuolapp. 19-30

Marcella MorlacchiL'architettura di Roma disegnata da Giuseppe Vasi nel 1765pp. 31-40

Andrea CasaleLogica fuzzy e rappresentazionepp. 41-46

Nabil Abu-Dayyeh, Ali Abu-GhanimehLa rappresentazione dell'architettura in Giordaniapp. 47-58

Camillo TrevisanLe proporzioni nascoste nel trait della trompe di Anetpp. 59-66

Mario ZorattoDécrire le reste. Alla ricerca di un altro rilievo per la cittàpp. 67-72

Alesandro Sartor, Beatrice AngeliniLa restituzione di fotografie d'epoca: Palazzo Ricci a Romapp. 73-84

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Anno VIII, n. 17, Dicembre 1998

Carlo AymoninoDisegnare per impararepp. 5-8

Ciro RobottiIconografia e percezioni visive per la conoscenza del palazzo Antignano. Un episodio di arte catalanaa Capuapp. 9-18

Marina DocciL'oratorio di San Giuliano e il battistero nella basilica ostiense: restauri ottocenteschi e contemporaneia confrontopp. 19-32

Laura De Carlo, Leonardo ParisRilevare il verde. Indirizzi metodologici per la documentazione delle «architetture vegetali»pp. 33-44

Riccardo Migliari, Beatrice AngeliniIl capitello ionico classico e gli esiti inaspettati di un suo modello numericopp. 45-58

Camillo TrevisanLa prospettiva degli Antichi nella costruzione proposta da Erwin Panofsky. Analisi e confrontosinotticopp. 59-64

Cristiana BedoniPensiero e materia in architettura: dall'astratto al concreto, dall'incolore al cromaticopp. 65-74

José Manuel Pozo MunicioIl tempo di carta: visione, immaginazione e movimentopp. 75-84

Margherita OgnibeneIl disegno delle architetture di servizio nella Torino neoclassica: gli elementi di un vocabolario formalepp. 85-92

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Anno X, n. 18-19, Giugno/Dicembre 1999

Giangiacomo MartinesLe Università di Roma per il restauro del Colosseopp. 7-14

Giorgio CrociIl comportamento strutturale del Colosseopp. 15-22

Mario DocciLa forma del Colosseo: dieci anni di ricerche. Il dialogo con i gromatici romanipp. 23-32

Riccardo MigliariPrincipi teorici e prime acquisizioni nel rilievo del Colosseopp. 33-50

Francesco ConsalviRestauro del Colosseo. Prime fasi degli studi archeologico-topograficipp. 51-62

Laura De CarloUna prospettiva storica per la nuova iconografica del Colosseopp. 63-74

Graziano Mario ValentiCompensazione rigorosa della rete d'inquadramento generale per il rilievo del Colosseopp. 75-80

Andrea CasaleAlcune ipotesi sul progetto e sulle geometrie del Colosseopp. 81-88

Antonio MichettiPossibili costruzioni delle ellissi del Colosseopp. 89-98

Roberto De RubertisUn enigma avvincente: il tracciato planimetrico ellittico del Colosseopp. 99-106

Erminia SciacchitanoIl Colosseo. Geometria dell'impiantopp. 107-116

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Camillo TrevisanSullo schema geometrico costruttivo degli anfiteatri romani: gli esempi del Colosseo e dell'Arena diVeronapp. 117-132

,Marcello Balzani, Marco Gaiani, Leonardo Seccia, Nicola SantopuoliMorfologia e caratterizzazione colorimetrica e spettrale di elementi architettonicipp. 133-144

Anno XI, n. 20-21, Giugno/Dicembre 2000

Paolo ZermaniAtene, Roma, Berlinopp. 5-8

Riccardo MigliariLa rappresentazione e il controllo dello spazio: morte e trasfigurazione della geometria descrittivapp. 8-18

Antonino GurgoneAlla ricerca delle verità nascoste: il rilievo dell'Accademia di scherma al Foro Italicopp. 19-34

Giorgio StockelDisegni prospettici eseguiti con l'aiuto d'una macchinapp. 35-44

Carlo MezzettiOrdine ritmo e geometria nei sistemi aggregativi modularipp. 45-56

Alessandro AnselmiL'arte necessaria: il disegno. Alcune riflessioni sui progetti e sui disegni di Franco Pierluisipp. 57-70

Romolo ContinenzaHerman Hertzberger, disegni di studio e taccuini di viaggiopp. 71-82

Marco CancianiBorromini nel dettaglio architettonico. L'altare maggiore e la cripta Falconieri in San Giovanni deiFiorentinipp. 83-94

Diego MaestriDi alcune costruzioni del pentagono. 1550-1750

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pp. 95-104

Sylvie DuvernoyDue anfiteatri repubblicani: Roselle e Veleiapp. 105-112

Claudio BaldoniUn villino di Angiolo Mazzoni: il Castagno di Grottaferratapp. 113-122

Anno XII, n. 22, Giugno 2001

Robert VenturiOut of ordinarypp. 5-8

Ciro RobottiDisegni. Moduli e griglie geometriche nei mosaici pavimentali di domus e ville romanepp. 9-18

Rodolfo Maria StrolloLe ville Tuscolane dello Status Burghesianum nella Choix des plus célebrès maisons de plaisance…di Percier e Fontainepp. 19-28

Carmine GambardellaArchitettura e Musicapp. 29-38

Maria Teresa BartoliQuadrante geometrico e bastone di Giacobbe: un ipotesi indiziaria per le mura trecentesche diFirenzepp. 39-50

Carlo BianchiniModelli discreti e modelli continui nel rilievo e rappresentazione informatizzata dell'architetturapp. 51-60

Laura De Carlo, Emanuela Chiavoni, Marco GrecoTra natura e artificio. La gestione dei dati di rilievo nelle «architetture vegetali»pp. 61-72

Cristina Bedoni

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Il disegno per il progetto: la pratica grafica come processo di apprendimento, meditazione, progetto everificapp. 73-82

Davide VitaliMemorie di viaggio, l'esperienza didattica in Italia della University of Arkansaspp. 83-92

,Anno XII, n. 23, Dicembre 2001

José ForjazIl disegno e l'invenzione dell'architetturapp. 5-6

Edoardo DottoNote sulla costruzione degli ovali a quattro centri. Vecchie e nuove costruzioni dell'ovalepp. 7-14

Rosario Camacho Martinez, Eduardo Asenjo RubioIl patrimonio pittorico murale di Malaga e Melilla. Lettura della città attraverso un progetto di ricercapp. 15-24

Joaquìn Soria TorresMateriali per l'analisi architettonica e urbana. Forme non canoniche di rappresentazionedell'architettura, il disegno non codificatopp. 25-36

Mario Docci, Marco Gaiani, Riccardo MigliariUna nuova cultura per il rilevamentopp. 37-46

Carolina VaccaroThe architect's dreampp. 47-56

Achille Pascucci, Valerio PascucciProiezioni parallele e computer. Cronaca di un percorsoùpp. 57-62

Fausto Ermanno LeschiuttaLe mura, le porte e le torri nell'immaginario di Pedro Canopp. 63-70

Riccardo Migliari, Massimiliano Ciammaichella, Michele Curuni, Tullia De Majo, Priscilla Paolini

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Recenti linee di ricercapp. 71-84

Maria Linda FalcidienoCorporate image: un problema di identità riconoscibilepp. 85-88

Anno XIII, n. 24, Luglio 2002

Paolo PortoghesiIl gioco dell'architettura/Architectural gamespp. 6-9

Mario DocciDisegno e progetto nell'opera di Tadao AndoDrawings and design in works by Tadao Andopp. 10-25

Rosario MarroccoGiuseppe Samonà. Disegni dal pensieroGiuseppe Samonà. Mind drawingspp. 26-43

Camillo TrevisanProporzioni e vera forma di particolari architettonici rilevati con scanner 3D: caratteristiche di unsoftware specificoProportions and true forms of architectural details surveyed with 3D scanners: characteristics ofspecific softwarepp. 44-49

Maria Cecilia MosconiIl vuoto di un'impronta classica alla periferia di Roma. Una fontana moderna con le radici nellamemoriaThe ‘negative die' of a classic on the outskirts of Rome. A modern fountain rooted in memorypp. 50-61

Annamaria RobottiIl collegio dei Gesuiti a Capua. Analisi rilievi e documentiThe Jesuit College in Capua. Analysis, survey and documentationpp. 62-73

Paola QuattriniArmonie fatte di numeri. Regole universali e necessarie per il disegno di progetto nei trattati delRinascimento

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Harmony made of numbers. Universal Rules necessary for design projects in Renaissance Treatisespp. 74-87

Anno XIII, n. 25, Dicembre 2002

Bernardo Dujvone, Silvia HirshRicerca di equilibriA search for balancepp. 5-7

Maria Teresa BartoliLa torre di Palazzo Vecchio e le mura di FirenzeThe Tower of Palazzo Vecchio and the Walls of Florencepp. 8-19

Ciro RobottiI disegni di Giovanni del Gaizo per la Cattedrale di CapuaThe drawings by Giovanni del Gaizo for the Cathedral in Capuapp. 20-25

Antonio GurgoneL'immagine di Roma medievale, città dalle mille torriMedieval Rome, the city of a thousand towerspp. 26-39

Felice RagazzoUn reticolo di quadrati per il profilo ovale del ColosseoA network of squares for the ovoid profile of the Colosseumpp. 40-47

Carlo IngleseUn’esperienza di rilevamento sincronico: i capitelli in ghisa della Sala da ballo di Villa Blanc a RomaA synchronised survey experience: the survey of the cast iron capitals in the Ballroom of Villa Blanc inRomepp. 48-59

Ginetto Bacco, Gianni MontaldoIl rilievo del nuraghe di Serucci-GonnesaSurvey of the Serucci-Gonnesa nuraghepp. 60-71

Josè Manuel Pozo MunicioIl rilievo per costruire il futuro più che per conservare il passatoSurvey as a way to build the future rather than preserve the pastpp. 72-81

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Emanuela ChiavoniArcheologia industriale a Roma: un'analisi attraverso il disegnoIndustrial Archaeology in Rome: drawing as an analytical toolpp. 82-89

Anno XIV, n. 26, Luglio 2003

Massimo Pica CiamarraRagioni simultaneeSimultaneous Reasonspp. 5-7

Eser Durukal, Mustafa ErdikProteggere Hagia Sophia dai terremoti: una sfida per l'ingegneria e la conservazioneEarthquake protection of Hagia Sophia: a challenge for engineering and conservationpp. 8-19

Carlo Bianchini, Priscilla PaoliniRilievo per il restauro della messa in sicurezza di Hagia Sophia a Istanbul: prime sperimentazioniThe survey for the restoration and the earthquake protection of Hagia Sophia in Istanbul: initialexperimentationpp. 20-31

Mario DocciHagia Sophia. Analisi del rilevamento internoAnalysis of the survey of the interior of Hagia Sophiapp. 32-45

Pio Baldi, Margherita Guccione, Erilde TerenzoniArchivi per l'architettura moderna/Archives for modern and contemporary architecturepp. 46-61

Michela RossiLe vie d'acqua tra rilievo e disegno: l'assetto idraulico e le geometrie del paesaggio parmenseWaterways in surveys and drawings: water management and the geometric patterns of the landscapearound Parmapp. 62-71

Franco Cervellini«Niente di Default». Alcune indagini sperimentali intorno alla forma architettonica"No default". On certain experimental studies on architectural formpp. 72-83

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Ghisi GrütterIl disegno del manifestoPoster designpp. 84-93

Anno XIV, n. 27, Dicembre 2003

Aldo Loris RossiMetamorfosi del disegno architettonicoThe Metamorphosis of architectural drawingspp. 6-9

Jose-Carlos Martinez, Eloina Coll, Jose HerraezModellazione fotogrammetrica tramite videogrammetriaPhotogrammetric modelling using videogrammetrypp. 10-15

Laura CarlevarisLa prospettiva nell'ottica antica: il contributo di TolomeoPerspective in ancient optics:Ptolemy’s contributionpp. 16-29

Luca RibichiniNorman Foster. Dalla Natura all'Architettura per costruire il nuovo millennioNorman Foster. Nature & Architecture to build a new millenniumpp. 30-41

Livio SacchiRappresentazione fra realtà e utopiaRepresentation: between reality and utopiapp. 42-53

Diego Maestri, Lorenzo Bergamini, Francesca PozziDisegni e opere di Vitale VitaliDrawings & Works by Vitale Vitalipp. 54-65

Lorenzo MartellaLa prospettiva: analisi grafica e commento criticoPerspective: graphic analisys and critiquepp. 66-75

Rodolfo Maria Strollo, Claudio BaldoniCarl Ludwig Franck e la sua opera sulle Ville Tuscolane. Un pioniere del metalinguaggio graficoCarl Ludwig Franck and his work on the Villas Tuscolane. A pioneer of graphic metalanguage

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pp. 76-87

Anno XV, n. 28, Giugno 2004 Joao Ferreire NunesIl piacere del disegnoThe pleasures of drawingpp. 7-9

Margarita FernándezIl firmamento costruito. Simbolismo e materia di Hagia Sophia in Costantinopoli nei testi deicontemporaneiA concrete firmament. Symbolism and materiality of Hagia Sophia in Constantinople in literature ofthe periodpp. 10-19

Laura De CarloGeometrie del pensiero costruttivo nel trattato di stereotomia di Alonso de VandelviraGeometries of Building Philosophy in the Treatise on stereotomy by Alonso de Vandelvirapp. 20-31

Maurizio QuoianiIl chiostro di San Pietro in Vincoli a RomaThe cloister of St. Peter in Chains in Romepp. 32-41

Cristina BedoniIl senso e l'immagine della città e dell'Architettura agli albori del XXI secoloThe meaning and image of the City and Architecture at the dawn of the XXI Centurypp. 42-53

Riccardo AntoniniVerso un’ecologia del virtualeSteps to an ecology of virtual realitypp. 54-61Carlo BianchiniModelli esplorabili in rete: nuove applicazioni del 3D Web Browsing al settore dei beni culturaliInteractive models on the web: new applications of 3D Web Browsing in the field of cultural assetspp. 62-69

Patrizia Falzone, Mario CaraffiniDegrado delle finiture superficiali nelle facciate dell'edelizia storica. Rilievo e restituzione graficaDeterioration of the surface finishings of the facades of historical buildings. Survey and graphicrestitutionpp. 70-83

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Laura InzerilloProcedure della prospettiva nel progetto del disegnoHow to create perspective when planning a drawing

pp. 84-91

Anno XV, n. 29, Dicembre 2004

Mario DocciIn ricordo di Sergio PetruccioliIn memory of Sergio Petrucciolipp. 7-9

Francisco Martinez MindeguìaLa visione frontale dell'Oratorio di San Filippo NeriThe frontal view of the Oratory of St. Philip Neripp. 10-25

Maria Teresa BartoliPalazzo della Signoria a Firenze, dettagli e regole dell'architettura gotica.Palazzo della Signoria in Florence, details and rules of Gothic architecturepp. 26-33

Mario DocciGli ordini architettonici del ColosseoThe architectural orders of the Colosseumpp. 34-45

Kamel O. Mahadin, Ali Abu GhanimehCercare qualità. Un approccio alla progettazione del paesaggio nel MediterraneoQuest for quality. Approach to landscape design in the Mediterraneanpp. 46-51

Alberto PratelliProvare a disegnare. Insegnare Disegno e percezione visiva nelle scuole di Scienze della formazioneprimariaTrying to draw. Teaching Drawing & visual perception at a Graduate Course on Primary EducationSciencepp. 52-63

Fausto Brevi, Nicolò Ceccarelli, Marco GaianiIl cantiere di restauro virtualizzatoA virtual restoration sitepp. 64-79

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Daniele di Marzio, Fiammetta Jahier, Paolo VioliniLa documentazione preliminare al progetto di restauro degli affreschi del ciclo sistino della ScalaSantaThe preliminary documentation for the restoration project of the mural paintings of the Sistine cycle of

the Holy Stairs

pp. 80-89

Anno XVI, n. 30, Giugno 2005

Franco PuriniÈ solo se stessaIt is what it ispp. 7-9

Margarita FernándezDa Leonardo a Barbaro. Lettura Grafica dell'uomo vitruvianoFrom Leonardo to Barbaro. Graphic interpretation of the Vitruvian Manpp. 10-19

Paolo PumaLo studio dei castelli mediorientali nei disegni di Laurence d'ArabiaThe study of Middle Eastern castles in drawings by Lawrence of Arabiapp. 20-31

Assunta Pelliccio, Michela CigolaDisegni di progetto per riconfigurare un tessuto urbano. Intgerventi residenziali pubblici delprimoNovecento a CassinoProject drawings to reconfigure an urban fabric. Public residential housing projects in the earlytwentieth century in Cassinopp. 32-41

Luca RibichiniTomaso Buzzi e il disegnoTomaso Buzzi and drawingpp. 42-53

Alfonso IppolitoLa Scarzuola: "il sogno di pietra" di Tommaso BuzziLa Scarzuola: Tomaso Buzzi's "dream of stone"pp. 54-65

Camillo TrevisanSull'uso delle assonometrie oblique generiche nella rappresentazione dell'architetturaThe use of generic oblique axonometries in architectural representations

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pp. 66-71 ,

Marco Carpiceci, Maurizio TerranaDall'ambiente percepito alla simulazione immersivaFrom a perceived environment to an immersive simulationpp. 72-83

Emilio GuazzoneL'Auditorium di Roma geometria e spazio acusticoThe Rome auditorium: geometry and acoustical spacepp. 84-91

Anno XVI, n. 31, Dicembre 2005

Paolo DesideriDisegnare per costruireDrawing to buildpp. 7-9

Aimaro IsolaLa matita e il coltelloThe pencil and the knifepp. 10-17

Angelo Ambrosi, Gabriele RossiLa rappresentazione delle volte leccesi tra rilievo e iconografiaSurvey and iconography in the representation of vaults in the Lecce regionpp. 18-27

Riccardo MigliariLa prospettiva e PanofskyPanofsky and perspectivepp. 28-43

Andrea CasaleLa non prospettiva vitruvianaVitruvian non perspectivepp. 44-55

Roberto Corazzi, Giuseppe ContiLa cupola di Brunelleschi fra ipotesi e realtàBrunelleschi's dome between theory and realitypp. 56-67

Livio Sacchi

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Il rilevamento di Palazzo Mattei di Giove a RomaThe survey of Palazzo Mattei di Giove in Romepp. 68-81

Marco Gaiani, Gabriele Guidi, Laura Micoli, Massimo Musio Sale, Michele RussoReverse modeling per la nautica: rilievo dello scafo di un gommone con sistemi 3D a basso costoReverse modeling for boats: survey of the hull of an inflatable boat using low cost 3D scansion

systems

pp. 82-93

Anno XVII, n. 32, Giugno 2006

Amedeo e Andrea SchiattarellaIl disegno: un dialogoDrawing and dialoguepp. 6-9

Mario DocciPeter Eisenman. Verso un'architettura del futuroPeter Eisenman. Towards the architecture of the futurepp. 10-23

Piero Albisinni, Laura De CarloLa modellazione informatica nella didattica del disegno dell'architetturaComputer modelling in the teaching of architectural drawingpp. 24-33

Felice RagazzoUniversalis Harmonia. Configurazione di strutture poliedriche in legno di alerceUniversalis Harmonia. Making polyhedral structures in Fitzroya woodpp. 34-41

Carlo Inglese, Antonio PizzoStudio iconografico, raddrizzamento fotografico e proporziona mento per la ricostruzione dell'Arco diTraiano di Augusta EmeritaIconographic study, photographic rectification and proportioning for the reconstruction of Trajan's Archin Augusta Emeritapp. 42-53

Christoph LüthyLa tesi di David Hockney attraverso la camera oscura di VanvitelliDavid Hockney's thesis viewed through Vanvitelli's camera obscurapp. 54-65

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Laura CarlevarisLa questione della prospettiva antica: oltre Panofsky, oltre GioseffiThe issue of perspective: beyond Panofsky, beyond Giseffipp. 66-81

Manuela IncertiArchitettura e cosmo. La rappresentazione come strumento di indagineArchitecture and the Universe. Representation as a study toolpp. 82-91

Anno XVII, n. 33, Dicembre 2006

Franz PratiOltre il disegno

Beyond drawing

pp. 6-9

Dino CoppoIl disegno di luoghi e mercati a Torino: ragioni e metodologia di ricerca

Mapping markets and marketplaces in Turin: rationale and research methods

pp. 10-21

Mario ManganaroDisegnare, … semplicemente disegnare

Drawing, … simply drawing

pp. 22-31

Alessandro SartorSanta Maria al Prato a Gubbio: opera o testimonianza di Borromini?

Santa Maria al Prato (Gubbio): was the church designed by Borromini or does it "testify" to his talent?

pp. 32-45

Emanuela Chiavoni, Alessia FanoneMoretti ritrovato: il caso dell'ex G.I.L. di Trastevere

Moretti rediscovered: the former G.I.L. (Fascist Youth Complex) in Trastevere

pp. 46-55

Umberto CantoniConsiderazioni sull'immagine tridimensionale

Considerations on three-dimensional images

pp. 56-67

Massimiliano Ciammaichella

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Strumenti di rappresentazione stereoscopica e dispositivi di input non convenzionali in ambienti

immersivi

Stereoscopic representation tools and non conventional input devices in immersive environments

pp. 68-79

Marco CarpiceciPseudo-proiezioni ortogonali fotografiche. Un utile chiarimento

Pseudo-photographic orthogonal projections. A useful clarification

pp. 80-91

Anno XVIII, n. 34, Giugno 2007

Valter BordiniNegando uno degli aforismi più noti del Gruppo De StijlDenying one of the most famous aphorisms by De Stijl Grouppp. 7-11

Pedro CanoCittà di cartaPaper Citiespp.12-23

Mario DocciLa Basilica Vaticana non costruita. L'opera di Antonio da SangalloThe unbuilt Vatican Basilica. The project by Antonio da Sangallopp. 24-35

Carlo BianchiniDal reale al virtuale (e ritorno): il modello ligneo di Antonio da Sangallo per il Nuovo San Pietro inVaticanoFrom reality to virtuality (and back): the wooden model by Antonio da Sangallo for the new St. Peter'sin the Vaticanpp. 36-49

Luca RibichiniI Modelli. Storie di diverse vicende e realizzazioniThe fortunes and history of Modelspp. 50-61

Margarita Fernández GómezLa fascinazione dell'Umanesimo per l'epigrafia classica. Leon Battista Alberti, Felice Feliciano eDamianus MoyllusHumanists and the appeal of classical epigraphy. Leon Battista Alberti, Felice Feliciano and

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Damianus Moylluspp. 62-73

Alfonso IppolitoIl De Architectura di Vitruvio nel secolo XV: la ricezione, il testo, l'immagineDe Architectura by Vitruvius in the sixteenth century: distribution, text and illustrationpp. 74-87

Anno XVIII, n. 35, Dicembre 2007

Stefano GaranoRappresentare una cittàTo represent a citypp. 7-9

Marco Gaiani, Fulvio Irace, Italo RotaLa parola all'immagine. I disegni per Good N.E.W.S. Temi e percorsi dell'architetturaImages speak. Drawings for Good N.E.W.S. Topics and itineraries of architecturepp. 10-21Abstract. Il saggio illustra l’esperienza grafica dei disegni per la mostra Good N.E.W.S. Temi e percorsidell'architettura a cura di Fulvio Irace e Italo Rota. Lo scritto ripercorre ipotesi di lavoro, stato dell’arte e modalitàdi svolgimento del processo figurativo relativamente all’illustrazione dei caratteri dei temi che hannoaccompagnato l’architettura nel suo mito e nel suo svolgimento nel corso dei secoli. I disegni affrontano untema rappresentativo proprio della contemporaneità, quello della separazione tra teoria e prassi, ponendo allabase dell’operare una fondamentale crasi che comporta nuovi sperimentalismi e pratiche, che sono quindil’oggetto primo di descrizione dell’articolo e il nodo attorno a cui si svolge la trattazione. In questa direzionesono descritti problemi metodologici, tecniche e tecnologie adottate nella descrizione del frame work adottato.

Isabel Crespo Cabillo, Joan Font Comas, Francisco Martínez MindeguíaIl disegno e l'immagine del progetto. Una mostra di architetti romani a BarcellonaProject Drawings and Images. An exhibition of Roman architects in Barcelonapp. 22-29Abstract. La mostra Il disegno e l'immagine del progetto è un’occasione per riflettere criticamente suimodi di rappresentazione più diffusi fra le nuove generazioni di progettisti, quando si cimentano conl’elaborazione di tavole per un concorso di architettura in cui le convenzioni grafiche del disegno diprogetto possono essere superate per sperimentare nuove modalità espressive.

Daniela SalviCreatività. Tra sguardi, culture e tecniche di rappresentazioneCreativity. Vision, cultures and representation techniquespp. 30-41Abstract. La relazione tra la cultura di riferimento e l’esperienza percettiva e creativa è tale che la realtà chepercepiamo e produciamo è sostanzialmente la realtà che riusciamo a comprendere. Si tratta di un fenomenoche muta nel tempo, poiché l’esperienza produce se stessa in un dinamismo continuo, sintetizzandosi nelnostro sguardo, sicché l’architettura è il nostro sguardo sull’architettura, il progetto è nel nostro sguardo. Anchele tecniche di rappresentazione, in quanto prodotto culturale, incidono nel processo percettivo e creativo, ma

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pur svolgendo un ruolo di grande importanza, dipendono da una concezione culturale più di quanto lainfluenzino.

Maria Teresa BartoliLa villa medicea di Careggi e il palazzo della Signoria a FirenzeVilla Medici in Careggi and Palazzo della Signoria in Florencepp. 42-51Abstract. Nel disegno della villa medicea di Careggi l’andamento quasi curvilineo del muro di prospettorappresenta un tema di difficile spiegazione che la storiografia tende a risolvere con ragioni esterne al progetto,addebitandolo alle preesistenze. Il nuovo rilievo consente oggi il confronto del disegno della villa con quello diPalazzo Vecchio (avendo l’autrice concorso al rilievo di entrambi). La semplice sovrapposizione delle due pianterivela che il primo nucleo della villa fu pensato come la controforma speculare del vuoto del cortile del palazzo.Il lato curvo, contenuto nello spessore del muro fuor di squadra del palazzo comunale, costituisce la riletturamichelozziana di quell’episodio, svelando così il rapporto del nuovo progetto con il palazzo del potere, cheCosimo il Vecchio volle replicare in forma allusiva nel suo palazzo minore.

Francesca Bianciardi, Andrea Brogi, Roberto CorazziNella Siena ritrovata di Ambrogio LorenzettiIn rediscovered Siena by Ambrogio Lorenzettipp. 52-61Abstract. La ricerca sull’affresco che rappresenta gli Effetti del Buongoverno nella Sala della Pace del PalazzoPubblico di Siena dimostra che Ambrogio Lorenzetti rispetta i fondamenti della prospettiva a piano verticale.Viene inoltre sottolineato come il dipinto sia in effetti l’unione di sei diverse immagini prospettiche realizzate daaltrettanti punti di vista, individuati dagli autori all’interno del tessuto urbano e come, a partire dagli edifici tutt’oraesistenti, sia possibile evidenziare l’ottima rispondenza dell’architettura dipinta con la Siena del tempo.L’efficacia spaziale dell’affresco nel suo insieme va dunque ricercata nella correttezza prospettica di ciascunadelle sei prospettive che lo compongono e nella sapiente scelta dei singoli scorci.

Emanuele GarbinL'immagine di una scena totale: la sala del teatro La Fenice e la Johannes Passion di Pier Luigi PizziThe image of an inclusive stage: the auditorium of the La Fenice Theatre and the Johannes Passionby Pier Luigi Pizzipp. 62-73Abstract. Il Teatro La Fenice di Venezia, dopo la recente ricostruzione, si presenta come un’architettura del tuttoparticolare in cui si sovrappongono diversi livelli di autenticità e finzione. La sua riproduzione conforme ponequestioni relative alla rappresentatività di una stratificazione densa di immagini e significati. Questioni simili inmerito alla possibilità del disegno di rendere la complessività di uno spettacolo in una sala all’italiana sono stateposte anche dalla ricostruzione di una scena eccessiva e “invadente” come quella della Johannes Passion diJohan Sebastian Bach nella versione di Pier Luigi Pizzi.

Chiara VernizziConsiderazioni sul rilevamento per la valutazione strutturale: le volte della navata centrale del Duomodi ParmaConsiderations regarding the survey for the structural assessment: the vaults of the central nave ofthe Cathedral in Parmapp. 74-85Abstract. A partire da un rilievo effettuato attraverso tecnologie laser scanner 3D, ad integrazione di un rilievofotogrammetrico svolto sulle due campate più deformate della navata centrale del Duomo di Parma, il saggioaffronta una disamina delle problematiche inerenti l’utilizzo delle tecnologie di rilevamento architettonico,sottolineandone le peculiarità sulle quali occorre sapersi orientale al fine di ottenere elaborati graficibidimensionali e modelli tridimensionali ad alta definizione, utili nella valutazione delle condizioni statiche diun’architettura di tipo storico monumentale.

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Anno XIX, n. 36, Giugno 2008

Roberto MaestroDisegnare èTo draw ispp. 7-9

Mario ManganaroRitorno a Gibellina e nella valle del BelìceReturn to Gibellina and the Belíce Valleypp. 10-21Abstract. Un viaggio nella valle del Belìce alla ricerca dello spirito autentico della ricostruzione fa emergere unarealtà variegata e spesso contraddittoria, nel contempo ricca di spunti di riflessione sugli interventi di nuovafondazione. Per rendere vitale un insediamento urbano non bastano architetture di valore o piani urbanistici diampio respiro; il senso della civica si acquista con fatica e si matura negli avvenimenti ai quali la cittadinanzapartecipa coralmente. Il disegno di viaggio è uno strumento di lettura diretto e coinvolgente verso unacomprensione del fenomeno della ricostruzione.

Riccardo MigliariIl problema di Apollonio e la Geometria descrittivaThe Apollonian problem and Descriptive Geometrypp. 22-37Abstract. La Geometria descrittiva ha consentito, dopo duemila anni di sforzi, di affrontare lo studio delproblema di Apollonio nello spazio, approfondendo fino a stabilire il numero esatto delle soluzioni possibili e lerelazioni geometriche che intercedono tra i dati e le soluzioni stesse (Louis De Gautier). E tuttavia non ha fornitouna rappresentazione completa delle sfere che risolvono il problema, presumibilmente perché la complessitàdella costruzione classica supera i limiti di accuratezza degli strumenti grafici. Grazie alla rappresentazionematematica è invece oggi possibile cogliere due nuovi risultati: il primo consiste, appunto, nella visualizzazionecompleta delle soluzioni; il secondo, più importante, consiste in una soluzione geometrica generale, valida, cioè,nel piano come nello spazio e quali che siano i dati assunti: punti, piani o sfere.

Federedico FallavolitaApollonio BelgaThe Belgian Apolloniuspp. 34-35

Leonardo BaglioniEdward Kasner: il caso delle circonferenze a diversa giacituraEdward Kasner: circumferences with different positionspp. 36-37

Ghisi GrütterWim Wenders e la rappresentazione dei "luoghi"Wim Wenders and the representation of "places"pp. 38-47Abstract. Il cinema può essere considerato un mezzo di rappresentazione dei “luoghi”: luoghi reali o luoghivirtauli, spazi d’invenzioni o spazi esistenti reinterpretati. Può essere, inoltre, uno strumento di esplorazione del

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fantastico o un medium di trasposizioni di realtà urbane o territoriali. In questo scritto è stata presa inconsiderazione la filmografia del regista Wim Wenders che sembra usare la ripresa cinematografica come“veicolo” di rappresentazione della città e del territorio; si è analizzato il linguaggio visivo di alcuni suoi filmprincipali confrontandolo con alcune correnti artistiche pittoriche.

Uliva VeloFigure in architettura e musica nel periodo baroccoFigures in architecture and music in the Baroquepp. 48-59Abstract. I rapporti tra architettura e musica sono oggetto di indagine storicamente riconosciuta nella tensionevero un’armonia compositiva. Nel paragonare i modi di fare architettura e musica si può enucleare l’idea chesottende alla pratica compositiva e che risulta avere radici comuni. In particolare il periodo barocco sicaratterizza per il crescente dinamismo prodotto da figure adoperate con innovazione. La modalità di lettura dellegame tra architettura e musica avviene attraverso considerazioni geometriche e poi compositive approfonditecon l’analisi della variazione delle figure di riferimento, la rappresentazione grafica della struttura compositivadelle forme e la comparazione analogico-simbolica dei loro processi compositivi. Quest’ultims intendesottolineare la comunanza di intenti nell’espressione di queste due discipline.

Nino Gurgone, Carlo IngleseDel discrimine tra scienza e tecnica. Il rilievo dei mosaici dell'Accademia di Scherma al Foro ItalicoThe difference between science and technique. Survey of the mosaics of the Fencing Academy in theForo Italicopp. 60-71Abstract. La prima parte delle argomentazioni di questo articolo mira a chiarire quali metodologie si ponganocome discrimine tra procedimenti propri della tecnica e procedimenti caratterizzanti l’attività di ricerca scientifica.La seconda parte di esse descrive le peculiarità che legano le scelte tecniche del rilievo strumentale ai risultaticonoscitivi conseguiti. Il terreno di sperimentazione è stato lo studio, il rilievo e l’analisi del ritrovato pavimentomusivo della “sala ovale” dell’Accademia di Scherma al Foro Italico di Luigi Moretti. Il rigore metodologicoadottato e le strategie operative perseguite hanno permesso di mettere in luce la coerenza delle scelteprogettuali e i pentimenti esecutivi dell’autore del mosaico ed evidenziato, altresì, le congruità e le incertezzedel restauro.

Emanuele GarbinIl teatro all'italiana come "fabbrica di visioni". Lo sguardo moltiplicato e deviato negli specchi del teatroalla ScalaItalian theatre as a "fabric of visions". Multiple, deviated reflections in the mirrors at the Scalapp. 72-81Abstract. Nel Teatro alla Scala, a partire dagli inizi del XIX secolo, lo specchio assume il valore di un temacompositivo ricorrente, impiegato prima nella ridefinizione di alcuni palchi trasformati in vere e proprie scatolecatottriche, poi come elemento determinante nella ricostruzione di nuovi foyer. Nei diversi ambienti del teatro simoltiplicano le immagini di spazi reali e virtuali che invitano all’esercizio di uno sguardo obliquo e interrogante.La complessità prospettica degli spazi riflessi è ormai alla portata degli strumenti della modernacomputergrafica, che però, pur potendo facilmente riprodurre la geometria delle riflessioni multiple, non possonorendere la profondità e l’ambigua stratificazione di realtà e finzione contenuta negli specchi.

Leonardo ParisConseguenze informatiche nella rappresentazione. Disegno e modello del capitello ionicoThe effects of IT on representation. Drawings and models of the Ionic capitalpp. 82-92Abstract. La rivoluzione informatica ha indotto dei cambiamenti, a volte sostanziali, in molte disciplinescientifiche. Nelle scuole di architettura, ingegneria e design si riconosce oggi, dopo un periodo di inevitabileincertezza, un nuovo modo di rappresentare lo spazio attraverso l’interazione tra modello grafico tradizionale emodello informatico. Nel campo della Geometria Descrittiva ciò consente, soprattutto in ambito didattico, diapprofondire temi di grande valenza formativa come, per esempio, il disegno dell’ordine architettonico. Nellaseconda parte del saggio viene proposta una rilettura sulla composizione del capitello ionico approfondendo inparticolare il disegno di Andrea Palladio tratto da I quattro libri dell’Architettura.

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Anno XIX, n. 37, Dicembre 2008

Alessandro AnselmiDisegno: una pratica desueta?Drawing: an antiquated affair?pp. 7-11

José Manuel Pozo MunicioVitruvio versus KoolhaasVitruvio versus Koolhaaspp. 12-21Abstract. L’impiego del computer in architettura induce a pensare che oggigiorno non sia più importanteimparare a disegnare né imparare la geometria. Il fascino che suscitano le opere di alcuni architetti mediatici,grazie alla fama dello spettacolo chiassoso delle loro opere e dei loro disegni-esca porta a chiedersi cosa ci siadietro queste opere. La libertà compositiva dell’architettura moderna e le illimitate possibilità tecniche chesembra possedere, richiedono paradossalmente l’applicazione di maggiore rigore e ordine, ordine che non èsoltanto geometria, assi, allineamenti, simmetrie, etc., ma equilibrio tra i fini e i mezzi impiegati per raggiungereuno scopo: è anche una maggiore sensibilità nello stabilire cosa si deve fare, come quella frase che Paul Valéryfa pronunciare a Socrate quando si chiede «la più ampia libertà non nasce dal più stretto rigore?»

Mario DocciDisegni, progetti e proporzioni nell'opera di Andrea PalladioDrawings, projects and proportions in the works by Andrea Palladiopp. 2-37Abstract. La complessità e la profondità dell’opera di Palladio lasciano ampio spazio a nuove letture: questocontributo parte dai disegni di rilievo, analizzando sia gli schizzi preparatori, sia i disegni finali, che in molti casicostruiranno le tavole de I quattro libri dell’architettura. Si analizzano poi i progetti originali: dal confronto con letavole del trattato emerge una profonda differenza tra i disegni di analisi e di rilievo e quelli di progetto, cheappaiono non solo assolutamente originali, ma anche straordinariamente moderni. Il segno si caratterizza per lasua essenzialità, volta a fornire ai tecnici indicazioni univoche e oggettive, al fine di evitare incomprensioni.Nella parte finale dell’intervento si mette in risalto la teoria progettuale di Palladio, che impiega le serienumeriche per proporzionare gli spazi e le parti dell’edificio seguendo regole basate su rapporti armonici trattidalla musica coeva e, al contempo, i dettami di Vitruvio.

Liliana Girini, Alessandro SartorLa "Bodega Cavagnaro". Un contributo allo studio delle connessioni culturali tra Italia e ArgentinaThe "Bodega Cavagnaro". A contribution to the study of the cultural links between Italy and Argentinapp. 38-47Abstract. La bodega (cantina) Cavagnaro, fondata da un immigrante italiano in Maipù Mendoza, è uno degliesempi più importanti che si conservano del periodo”industriale” della cultura del vino mendocina per le suequalità architettoniche. Nello stesso tempo costituisce un caso ineguagliabile per l’analisi dell’apportodell’immigrazione italiana alla formazione dell’“architettura del vino”, dotata di una propria identità. Le vistosefacciate in laterizio, ispirate ai modelli dell’architettura abitativa dell’Italia del nord, fanno intendere chiaramentela partecipazione di abili costruttori e operatori italiani.

Alberto Sdegno, Jessica Romor

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Percezione e restituzione degli affreschi di Andrea Pozzo presso le Stanze di Sant'Ignazio a RomaPerception and restitution of the frescoes by Andrea Pozzo in the Rooms of St. Ignatius in Romepp. 48-57Abstract. La ricerca si inquadra nel settore di rappresentazione di architettura e si occupa di analizzarel’impianto prospettico realizzato da Andrea Pozzo nel Corridoio presso le Stanze di Sant’Ignazio a Roma. Gliobiettivi principali dell’indagine sono stati l’analisi dell’apparato figurativo, la restituzione prospettica delleproiezioni centrali, lo studio delle possibili metodologie di impiego della procedura proiettiva, la ricostruzionedigitale in chiave realistica della scena e la comparazione con quella reale. I risultati raggiunti consentono diconfermare alcune ipotesi avanzate dalla comunità scientifica e di integrarne i contenuti specifici.

Francesco MaggioEnrico Del Debbio e Angiolo Mazzoni ad AgrigentoEnrico Del Debbio and Angiolo Mazzoni in Agrigentopp. 58-71Abstract. Esplorare l’architettura con il Disegno è lo scopo di questo studio che tenta di verificare, al di là dellastoria e della critica architettonica, se i sistemi “rivelatori” della rappresentazione possano aggiungere qualche“parola” a ciò che è stato scritto. Oggetto di questo lavoro sono due architetture “dimenticate”, realizzate daEnrico Del Debbio e Angolo Mazzoni ad Agrigento. La Casa del balilla, progettata nel 1929 da Del Debbio,definisce il lato nord del “Piazzale Littorio” diventandone il fondale, mentre l’adiacente Palazzo delle Poste diMazzoni, la cui “impronta” circolare diventa in alzato un volume cilindrico, offre all’osservatore un’immaginedinamica, in continuo cambiamento; la scelta della forma cilindrica fa dell’edificio una cerniera urbana,risolvendo, al contempo, il problema della spinta che il terreno retrostante esercita sull’edificio che si trova inuna particolare condizione orografica.

Alfredo RonchettaModelli di conoscenza per la comunicazione dell'architetturaKnowledge-based models to communicate architecturepp. 72-79Abstract. Il testo discute il concetto di “modello” nella comunicazione dell’architettura. si considera l’insufficienzainformativa di un modello esclusivamente spaziale in relazione alla complessità disciplinare e mediatica di unrilievo architettonico. Si considera quindi un’idea di modello inteso come “struttura di conoscenza”. Questomodello, sempre di carattere spaziale, non è più finalizzato alla rappresentazione della forma architettonica, maè volto, invece, all’organizzazione dei dati in un “territorio” esplorabile. Si passa quindi a discutere il concetto di“qualità” in relazione ai dati e in relazione alla loro comunicazione, mettendo in luce alcuni aspetti di conflitto econtraddizione. Si considera infine la relazione tra “dati” e “struttura della comunicazione”, e, da ultimo, il ruolocognitivo dei “metadati”.

Antonella SalucciOsservazioni sull'immagine di un sistema complesso. Il parco monumentale dell'isola BisentinaBrief observations on a complex system. The monumental park on the island of Bisentinapp. 80-90Abstract. Questo racconto per immagini documenta gli esiti di uno studio sul parco monumentale dell’isolaBisentina, un sistema ambientale complesso, che coniuga natura spettacolare e architettura storica, le cuivicende sono connesse con il processo di valorizzazione operato in maniera diffusa dai Farnese in tutta laTuscia. La dimensione culturale di questo bene nelle sue relazioni spaziali e percettive con il territorio vieneindagata comparando fonti documentarie eterogenee, attraverso le potenzialità espressive dellarappresentazione, indispensabile medium per la costruzione di un quadro conoscitivo aperto, finalizzato allasalvaguardia e alla gestione di questo patrimonio straordinario.

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Anno XX, n. 38, Giugno 2009

Carmen AndrianiSegno-di-segnoSign-de-signpp. 7-11

Felipe Soler SanzI tracciati geometriciGeometric Layoutspp. 12-21Abstract. Le regole applicate dai progettisti nella ideazione dello spazio trovano fondamento in modelli e

prototipi che, nel corso del tempo, sono stati adattati per risolvere specifici problemi spaziali e funzionali. Dagli

studi di Michel Ecochard sugli edifici a pianta ottagonale emerge la possibilità di ricondurre il tracciamento della

pianta di esempi anche distanti geograficamente e cronologicamente ad un unico modello trasformato

inscrivendo o circoscrivendo figure geometriche ad una circonferenza che ha, in tutti i casi studiati, le medesime

dimensioni.

Riccardo MigliariDisegnare nello spazioDrawing in Spacepp. 22-29Abstract. Wilhelm Fiedler sosteneva, già a fine Ottocento, che l’omologia dei sistemi solidi poteva essereconsiderata come «la teoria dell’arte di modellare». Questa omologia è, di fatto, la prospettiva di figure cheabitano lo spazio oggettivo, proiettata su un secondo spazio sovrapposto al primo. E questa concezione èquanto mai attuale, perché consente di superare le differenze quasi inconciliabili tra la genesi dell’immaginegrafica e la genesi dell’immagine digitale, essendo la prima legata all’idea della intersecazione della piramidevisiva e la seconda ad un prodotto tra vettori nel quale non si prendono in considerazione le ordinate z,passando in questo modo, da uno spazio tridimensionale ad uno bidimensionale. Se l’operazione di proiezionee sezione viene invece costruita tutta nello spazio, come relazione tra uno spazio oggettivo e uno spazioprospettico o scenografico, non solo si superano le suddette antinomie, ma è anche possibile ricavare i metoditradizionali come casi particolari di una concezione più generale e utilizzare la relazione suddetta pertrasformare una figura nell’altra, ottenendo, ad esempio, le quadriche come trasformate proiettive della sfera.

Maurizio UnaliQual è il modello di rappresentazione compreso nella rivoluzione informatica?What sort of representation model is used by the IT revolution?pp. 30-39Abstract. A distanza di circa due decenni dalla rivoluzione informatica in architettura, crediamo importanteaccelerare il processo di storicizzazione sul ruolo svolto, in tutte le sue molteplici declinazioni, dallarappresentazione digitale. In particolare, crediamo importante approfondire l’argomento a partire da unaquestione per noi fondativa: qual è il modello di rappresentazione compreso nella rivoluzione informatica? Qualisono gli ambiti teorico-operativi in cui si propone? Qual è il suo “sistema di riferimento”? Quali geometrie perelaborare rappresentazioni da abitare? La rd è un “metodo” o una “tecnica” di visualizzazione? E infine, quale ilsalto epistemologico generato dalle immagini digitali?

João Sousa Morais

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Il disegno come metodologia nel territorio rurale. L'esempio di Odeceixe e Rogil sulla costa vicentinain PortogalloDrawing as a methodology in rural areas Odeceixe and Rogil on the Vicentine coast in Portugalpp. 40-49Abstract. I due concetti di architettura e di disegno in quanto strumento privilegiato dell’architettura sono semprestati strettamente legati. Questa associazione è tanto più stretta quanto più il significato dell’architetturacomprende il paesaggio rurale e i suoi piccoli nuclei urbani, eliminando qualsiasi separazione formale tra ilcostruito e il paesaggio rurale stesso. Il caso della costa vicentina, nel sud del Portogallo, è un esempiosignificativo di quanto detto, dato che la continuità rurale è segnata dalla geomorfologia e l’uso agricolo delsuolo è strutturato dal tracciato preesistente (Via Romana). I limiti delle proprietà (catasto) sono relazionati conil tipo di utilizzazione del suolo e l’occupazione del territorio da parte dell’uomo è risultante dalle tipologiecostruttive. Il disegno è lo strumento e anche la metodologia della rappresentazione del territorio alle differentiscale, codificando l’espressione fisica del territorio in forma avvolgente e continua dove il tutto e le parti sonoidentificati attraverso la pratica del Disegnare.

Michela RossiRealtà e immaginazione: nuove forme e antiche simmetrieReality and imagination: new forms and ancient symmetriespp. 50-61Abstract. Per rispondere alla triade vitruviana di firmitas, utilitas, venustas, l’architettura è condizionata dallaforza di gravità e dal piano di calpestio e si organizza quindi secondo le dimensioni dello spazio cartesiano.Sembra quindi difficile e inutile prevedere oggetti con una quarta dimensione spaziale, o riferiti alle geometrienon euclidee, ma se l’architettura propone un modello artificiale del cosmo, nuovi modelli del cosmo ne possonocondizionare la concezione. Alcune forme architettoniche contemporanee rielaborano suggestioni propostedalla matematica, che ci riportano alle ricerche di M. C. Escher e di B. Fuller. Partendo dallo studio delle leggidella simmetria nello spazio, entrambi hanno sviluppato proposte originali, che anticipano ricerche più recenti.

Giorgio StockelVedere e fotografareTo see and to photographpp. 62-75Abstract. Non è necessaria la luce per vedere, essa è necessaria agli occhi per guardare e alla fotocamera perfotografare. Con gli occhi si guarda, con la mente si vede, con la fotocamera si fotografa. Durante il sonno,sognando, vediamo anche se abbiamo gli occhi chiusi. La fotografia è una rappresentazione di una pococonosciuta realtà esterna che comunica ad altri quello che il fotografo ha visto e capito. È una rappresentazionesoggettiva, come lo scrivere, il disegnare, il vedere. Il fotografo è responsabile della sua rappresentazione dalmomento della sua progettazione fino alla pubblicazione in forma definitiva. Si rimane perplessi se ci vieneriferito che esistono fotografi ciechi; in effetti di fotografi “ciechi” ce ne sono tanti, ed esistono anche personeprive della vista che fanno fotografie: non sono poche e sono anche di valore. Un cieco ha solo necessità di uninterprete che traduca una sensazione luminosa nella attitudine e capacità sensoriale di una persona che nonvede.

Alfonso IppolitoLa modellazione delle superfici murarie del Tempio del Divo Claudio a RomaModelling the wall surfaces of the Temple of Divine Claudius in Romepp. 76-85Abstract. La rappresentazione del rilievo archeologico diventa sempre più tema di studio in un momento in cui le

nuove metodologie del rilevamento entrano nell’archeologia. In questa ricerca, portata avanti a stretto contatto

con archeologi, si tenta di stilare un percorso in cui, partendo da una nuvola di punti, sia possibile realizzare dei

modelli che possano essere letti e utilizzati a vari livelli e in maniera trasversale dall’utente più esperto a quello

con conoscenze di base. Tema ed esempio di tale sperimentazione sono i resti del grande basamento del

tempio di Claudio sul colle Celio in Roma.

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Anno XX, n. 39, Dicembre 2009

Franco LuccichentiSul disegnoEssay on drawingpp. 7-11

Marco Ceccarelli, Michela CigolaContiguità e commistione tra Geometria descrittiva e Teoria dei meccanismi nell'ingegneria italianadel XIX secoloDescriptive Geometry and the Theory of Mechanisms in nineteenth-century Italian engineering:similarities and interrelationshippp. 12-25Abstract. Se sono maggiormente conosciuti gli sviluppi e le conseguenze dell’opera di Monge nell’ambito dellarappresentazione, meno noti sono quelli in ambito meccanico, con personalità di spicco che pur portando avantinell’Università italiana contributi e sviluppi autonomamente elaborati, possono vedere riportato il proprio lavoroall’opera di Monge. Il suo lavoro ebbe infatti una forte ricaduta sulla Teoria dei meccanismi, tanto da arrivare ainfluenzare lo sviluppo moderno dell’ingegneria e da delineare nell’Italia della prima metà del XIX secolo nuovelinee di formazione e ricerca nei settori della rappresentazione e della Teoria dei meccanismi, anche perl’operato di personalità accademiche italiane che furono allievi di Monge stesso o della École Polytechnique.Successive figure di rilievo fecero propri tali fondamenti nello sviluppo ulteriore delle discipline ingegneristicheche si andavano specializzando settorialmente.

Laura CarlevarisLa galleria espositiva nel Rinascimento e gli affreschi del Corridor Grande di SabbionetaExhibition galleries in the Renaissance and the frescoes in the Grand Corridorin Sabbionetapp. 26-37Abstract. La storia della galleria con funzione espositiva – spazio che salda la funzione dinamica del passaggioalla funzione statica dell’osservare – lega strettamente la cultura francese e quella italiana dal Quattro alSeicento, secoli nei quali si diffonde e si radica il gusto per una decorazione parietale intesa come vera epropria ri-creazione dello spazio architettonico. Al centro del progetto della galleria espositiva sono infatti i codicifigurativi della sua decorazione; la prospettiva, con la sua capacità di reinventare lo spazio, diventa lo strumentoprincipale del connubio architettura/decorazione/funzione. Particolare risalto assume, in questo panorama, il«modello esemplare» costituito dalla Galleria degli Antichi, realizzata nel Palazzo del Giardino di Sabbionetaper volere di Vespasiano Gonzaga: la forte valenza di segno urbano e le vertiginose proporzioni di questoedificio si sposano con l’importante decorazione realizzata dai fratelli Alessandro e Giovanni Alberti di BorgoSan Sepolcro.

James HoranConversazioni con un disegnoConversations with a drawingpp. 38-49Abstract. Il taccuino è sempre stato un elemento centrale nell’armamentario dell’architetto. Nei secoli, gli

architetti hanno utilizzato i loro taccuini tascabili per appuntare le idee così come arrivavano, per registrare

osservazioni durante i viaggi e per indagare i progetti nella primissima fase della loro ideazione. Con l’avvento

del digitale e l’introduzione del computer e della macchina fotografica digitale, agli occhi di molti è in qualche

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modo diminuita l’importanza del taccuino e la figura dell’architetto come “scarabocchiatore” compulsivo è

divenuto un fenomeno meno frequente. La presenza del taccuino nella tasca di un architetto apre la strada ad

un’ampia gamma di possibilità per gli architetti di intraprendere un dialogo con loro stessi. In queste pagine si

indaga la natura della relazione tra l’architetto e il disegno e le illustrazioni non sono altro che una serie di

immagini realizzate da un architetto sul suo taccuino in un arco di tempo di circa diciotto mesi.

Antonino SaggioInterpretazioni del capolavoro di Borromini alla Sapienza. Il motivo del doppio e altre considerazioniInterpretations of Borromini's masterpiece at the Sapienza. The reasons for doubles and otherconsiderationspp. 50-59Abstract. L’articolo si propone di fornire una spiegazione esaustiva di molti di quegli elementi iconografici

dell’opera di Borromini alla Sapienza la cui interpretazione è a tutt'oggi quantomeno dubbia, ponendo

l’attenzione, in particolare, sulla presenza ricorrente del tema della corona (o meglio delle due corone) e sul

frequente ricorso al tema binario. Si avanza un’interpretazione della spirale sulla lanterna coerente con le analisi

precedenti e infine si individua il ruolo decisivo della sfera posta alla sommità della costruzione. Gli elementi

iconografici vengono interpretati in stretto rapporto con lo sviluppo delle scelte architettoniche e spaziali di

Borromini. L'apparato iconografico non è mai uno strato decorativo apposto su una sostanza spaziale ad esso

estranea: le scelte iconografiche, rafforzate dalle decisioni spaziali e organizzative, costituiscono la forza stessa

dell'opera. Il “motivo” di Sant'Ivo risiede dunque proprio in questo indissolubile intreccio, centro della

progettazione di Borromini e, al contempo, segreto dell'opera.

Marco Gaiani, Benedetto Benedetti, Fabrizio Ivan ApollonioStandard di acquisizione e strutturazione di modelli digitali per sistemi informativi di areearcheologiche: il caso di PompeiAcquisition standards and structuralisation of digital models to create three-dimensional IT systems ofarchaeological areas: the case of Pompeiipp. 60-73Abstract. Lo scritto illustra un nuovo framework digitale che ha lo scopo di connettere strettamente le attività discavo, ricerche scientifiche e progetti, la documentazione storica delle sistemazioni, dei restauri e delle attivitàdi manutenzione in un importante sito archeologico, quale è Pompei. Il framework è completamente geo-referenziato e basato sui modelli 3D generati a partire da dati rilevati. Il nuovo sistema informativo è interamentebasato su standard metrici e qualitativi riferiti all’oggetto reale ed è stato progettato per essere scalabile, pertenere conto di differenti tipi di utenti e della necessaria adeguatezza al sistema computazionale in uso.Accurate linee guida lo rendono robusto e facile da implementare in modo omogeneo da parte di differentiutenti.

Patrizia Falzone, Giulia PellegriRilievo, documentazione, tutela: l'intervento nel sito archeologico di "Corte Bassa"Survey, documentation, conservation: the project in the archaeological site of the "Corte Bassa"pp. 74-85Abstract. Il caso riporta ai legami indissolubili tra rilievo, documentazione, tutela, ma anche al problema, che si

ripresenta ogni volta, di quali metodi e strumenti di rilievo usare, anche in funzione di ottimizzazione delle

risorse, senza trascurare la necessità di massimo approfondimento nella lettura dei dati attraverso un rilievo

criticamente condotto. Ciò pone in campo anche il problema dell’utilizzo degli strumenti informatici, ossia del

laser scanner 3D, che comporta un onere economico e di realizzazione non indifferente, cui non sempre poi fa

riscontro una corretta e approfondita disamina del manufatto nei diversi tipi di informazioni contenute, visibili ma

anche non visibili, che vanno selezionate e gerarchizzate nella congerie infinita di punti acquisiti nel corso delle

riprese e poi restituiti, spesso acriticamente, senza la necessaria e puntuale esperienza diretta sul manufatto.

Alberto PratelliGeometria emotivaGeometria emotivapp. 86-87

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Anno XXI, n. 40, Gennaio 2010

Marcello PazzagliniTre tipologie di disegni, per esempio...For example, three types of drawings...pp. 7-11Abstract.

Franco PuriniUn quadrato idealeAn ideal squarepp. 12-25Abstract. Il disegno di architettura non è soltanto uno strumento tecnico a servizio del processo compositivo ecostruttivo di un edificio. Esso si configura infatti come un luogo teorico e creativo nel quale l’idea architettonicanasce e si evolve, fino a conquistare una necessaria pienezza logica e una altrettanto essenziale capacitàpropositiva. Analizzato in tale prospettiva, che scaturisce anche da considerazioni storiche, il disegno sipresenta come un quadrato ideale i cui vertici sono il vedere, il pensare, il comunicare e il ricordare. Si tratta difinalità complesse che il disegno digitale non ha modificato ma confermato, anche se con intensità e tonalitànuove, finalità che dimostrano con sufficiente chiarezza come il rapporto con la rappresentazione costituiscauno degli ambiti più elevati e duraturi di riflessione sull’architettura.

Mario Docci, Alfonso IppolitoIl ruolo del disegno nella progettazione del XXI secoloThe role of drawing in 21st century designpp. 26-37Abstract. L’articolo si propone di analizzare l’iter progettuale attraverso l’impiego del disegno nell’era digitale.Oggi i progettisti, avvalendosi delle potenzialità informatiche e delle capacità dei software, possono esprimere ecomunicare i loro progetti attraverso diverse modalità e rappresentazioni digitali. Attraverso due tesi di laurea sidescrivono due diversi processi, entrambi mirati alla definizione del progetto partendo dall’ideazione, passandoper la realizzazione di modelli 3D fino alla realizzazione del progetto esecutivo. La prima tesi sviluppa i processiper descrivere e acquisire forme “libere” realizzate in maniera plastica attraverso scanner laser 3D e la lorosuccessiva elaborazione all’interno di software di modellazione; la seconda ripropone invece il disegno a manolibera digitale.

Carmen García Reig, Ismael García RíosIl disegno parametrico e la geometria delle forme architettonicheParametric design and the geometry of architectural formspp. 38-45Abstract. Lavorare con software che gestiscono oggetti parametrici richiede di prevedere fin dal primo stadiouna struttura in grado di organizzare e articolare il processo di progettazione, cosa che rende possibile, inparticolare, trovare soluzioni che non potevano essere immaginate quando si lavoravano le variabili con uncerto grado di aleatorietà. Le opportunità che si aprono per i matematici grazie alle loro più recenti ricerche nelcampo della geometria sono del tutto simili a quelle che i mezzi informatici offrono agli architetti: unasistematizzazione metodica e razionale non disgiunta da quella di natura empirica. Grazie a questi softwarepossiamo avventurarci alla scoperta di modelli tridimensionali e di immagini di geometrie numericamentecontrollate, generate spesso dal lavoro dell’inconscio.

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Francisco Martínez MindeguíaLimiti e potenzialità del disegnoDrawing: its potential and limitspp. 46-57Abstract. Come ogni linguaggio, il disegno ha dei limiti che definiscono l’ambito di ciò che è possibile spiegare.Ma in questo caso tali limiti non sono il punto in cui tutto finisce o la linea che non si può superare, bensì il luogodal quale si suggerisce quanto non è possibile spiegare. Conoscere un mezzo è anche conoscerne i limiti equesto contributo tratta di tale questione; iniziando dall’idea che il disegno viene letto da parte del recettoremediante il ricordo di esperienze precedenti, si conclude con l’esempio singolare di Ferrabosco e con ciò che ildisegno è capace di suggerire quando sembra esaurire le capacità del linguaggio grafico.

Luca Ribichini"Recondite Armonie" a Ronchamp"Mysterious Harmonies" at Ronchamppp. 58-69Abstract. Concentratosi su uno spazio “plasmato” piuttosto che “disegnato”, Le Corbusier configura il progetto diNotre-Dame-du-Haut come un immenso orecchio stilizzato che si adagia sulla collina, dotato di singolaricorrispondenze anatomiche anche a livello di dettaglio. Alla meditazione extradisciplinare – tutta giocatanell’ambito di un “orecchio ambientale” in sintonia con gli “orizzonti acustici” – Le Corbusier aggancia, conprocedure oblique, le tematiche a lui sempre care dell’esoterico, del metapsichico e del divino.

Marco FasoloIl contorno apparente di Piero della Francesca. Indagine e riflessioniPiero della Francesca's apparent contour. Study and ideaspp. 70-79Abstract. In Piero della Francesca coesistono due anime, quella di pittore e quella di matematico, l’unainscindibile dall’altra. Il seguente articolo intende approfondire il teorema «Nel termine asignato, col dato puncto,proportionalmente la testa degradare» contenuto nel suo celebre trattato nel quale il rapporto e il connubio traarte e scienza trova una efficace applicazione: la realizzazione in prospettiva di una testa. In particolare vieneformulata un’ipotesi di ricostruzione del procedimento utilizzato da Piero e vengono presentate alcuneconsiderazioni sul problema della determinazione dell’immagine del contorno apparente di una superficie.

Ali Abu ghanimeh, Abdulsalam Alshboul, Nabeel Al KurdiIl disegno della pianta nell'edilizia residenziale e la sua influenza sulla concezione spaziale: il caso diAmman in GiordaniaDesigning layouts in residential housing and its influence on the concept of space: Amman, Jordanpp. 80-86Abstract. Nell’ambito dello studio dell’edilizia abitativa di Amman del XX secolo l’esame di alcune piante, sceltea esemplificazione dei diversi ambiti cronologici in cui è possibile suddividere i momenti fondamentali del suosviluppo, consente di leggere l’evoluzione del pensiero relativo all’abitazione in Giordania e di riflettere sullerelazioni che legano l’organizzazione spaziale e la distribuzione planimetrica dell’alloggio alle variabili esternelegate allo sviluppo sociale della città.

Anno XXI, n. 41, Dicembre 2010

Lucio Passarelli

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Disegnare/"segni da re"To draw/"signs-of-kings"pp. 7-9

Renato NicoliniIo e il disegno, il pensiero e il progettoDrawing, thoughts, design… and mepp. 10-17Abstract. Renato Nicolini ripercorre il suo rapporto col disegno (il padre Roberto, i corsi di disegno dal vero,l’esame di applicazioni di geometria descrittiva con Orseolo Fasolo; il progetto per la città universitaria a TorVergata e la propria tesi di laurea con Ludovico Quaroni ; la prima attività progettuale). La via aneddotica sceltavorrebbe suggerire per analogia alcuni temi concettuali: il valore di pensiero, di progetto, del disegno; lapossibilità di arricchire la propria progettualità aggiungendo alla mano, più o meno felice, la tecnologia, dallafotografia al computer.

Marco CarpiceciFilologia/ermeneutica dell'architettura leonardianaLeonardo's architectural philology/hermeneuticspp. 18-29Abstract. L’armonia dell’aspetto grafico, del layout, dei manoscritti vinciani costituisce un evidente punto dipartenza dell’analisi di ogni sua espressione scientifica e artistica e quindi, nel nostro caso, dell’analisi della suaespressione architettonica. Con l’ausilio delle tecniche grafiche attuali possiamo costruire un modellotridimensionale congruente alla rappresentazione leonardiana, in maniera da poterne fornire una edizionediplomatica e una edizione interpretativa che unisca testo e disegni. Questo metodo di analisi si spinge però aldi là della mera ricerca filologica, verso il concetto traslato di ermeneutica, intesa come volontà di “svelare” ilpensiero “nascosto”.

Carlo Bianchini, Carlo IngleseIl Rilievo come Sistema di Conoscenza: prime sperimentazioni su Santa Maria della Rupe in NarniSurvey as a tool to build a Knowledge System: first tests on Santa Maria della Rupe in Narnipp. 30-41Abstract. Il rilievo integrato della chiesa ipogea di Santa Maria della Rupe a Narni, utilizzando la nota tecnologiadi scansione 3D, e la successiva restituzione grafica, dalla nuvola di punti, ha dato luogo ai primi risultati chesono andati oltre la semplice realizzazione di disegni bidimensionali. Attraverso l’analisi geometrica delle formee uno studio metrologico ci si è posti l’obiettivo di verificare l’esistenza di una matrice geometrica e di un modulodi progetto. I risultati pubblicati in questo lavoro rappresentano un contributo importante e una base di partenzaper futuri sviluppi di ricerca.

Massimiliano Lo Turco, Marco SannaLa modellazione digitale ricostruttiva: il caso della chiesa della Misericordia a TorinoReconstructive digital modelling: the Church of Mercy in Turinpp. 42-51Abstract. La ricerca illustrata intende analizzare avanzate procedure di modellazione volte non solo allaricostruzione dell’immagine complessiva del manufatto oggetto di studio, ma anche alla stessa fruibilità delmodello virtuale, atto alla proposizione di futuri interventi di restauro, nonché alla realizzazione di strumenti diconoscenza a fini puramente divulgativi. Il modello digitale risulta particolarmente flessibile e adattabile a utilizziproduttivi di conoscenza diversi quali simulazione, spiegazione, verifica e dimostrazione: occorre pertantodefinire nuove procedure metodologiche volte a determinare efficaci strategie comunicative. Tali considerazionisono inerenti alla ricostruzione digitale dell’interno della chiesa della Misericordia, esperienza ritenuta diparticolare significato operativo e metodologico.

Emanuela ChiavoniMatera: struttura, forma e coloreMatera: structure, form and colourpp. 52-65Abstract. Come si può arricchire il processo di conoscenza delle strutture architettoniche che normalmenteavviene attraverso il disegno dal vero a matita e a penna? Questo contributo illustra il tentativo di ottenere talearricchimento attraverso una tecnica antica, l’acquarello, usata dai pittori più che dagli architetti. Essa è parsaestremamente valida per apprezzare non solo la forma, la geometria, le proporzioni e i materiali checompongono l’edificio, ma anche per studiare gli effetti che derivano dall’intera composizione architettonica e

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che, in caso di riqualificazione o di ripristino, possono essere uno spunto fondamentale per tutte le operazioniprogettuali.

Juan Serra LluchIl mito del colore bianco nel Movimento ModernoThe myth of the colour white in the Modern Movementpp. 66-77Abstract. L’architettura del Movimento Moderno è stata spesso associata con il colore bianco, e questaidentificazione è perdurata per anni, fino a diventare un’idea quasi mitica. Come accade con altri miti, l’originedello stretto legame bianco-moderno non è certa né è strettamente legata alla verità storica mentre è costellatadi personaggi eroici che raccontano l’origine del mondo, in questo caso dell’architettura contemporanea. Inquesto articolo vengono analizzate e discusse le motivazioni di tale mito, si ripercorrono i momenti salienti delconflitto tra i sostenitori dell’impiego di ampie gamme di colori e coloro che parteggiano invece per una forteriduzione della varietà cromatica nell’architettura del Ventesimo secolo; si individuano inoltre alcune dellemotivazioni culturali e delle cause inconsapevoli di questa cromofobia.

Ramona QuattriniIl disegno di scuola romana negli anni Trenta. I progetti di concorso dello studio Paniconi e PediconiDrawings of the Roman School in the thirties. Competition designs by the Paniconi and Pediconistudiopp. 78-89Abstract. Nel clima di regime, tra innovazione e tradizione, si trovano a muovere i primi passi Mario Paniconi eGiulio Pediconi, attenti e partecipi alla “stagione dei concorsi”. La breve esperienza, insieme con la volontà disfondare, li induce a una ricerca di forme espressive e figurative non sempre lineare ma fatta anche diripiegamenti: il carboncino, la tempera e la penna vengono applicati nella rappresentazione in proiezioneortogonale, nelle prospettive di concorso e in rare assonometrie. Altro capitolo della produzione dello studio ècostituito dal disegno esecutivo e di dettaglio, che conduce agli esiti forse più interessanti. Il presente studioanalizza occasioni progettuali importanti degli anni Trenta quali concorsi per piani regolatori ed edifici pubblici(Palazzo di Giustizia, delle Finanze e per l’Economia Corporativa, Case del Balilla e colonie).

Anno XXIII, n. 42, Giugno 2011

Lucio AltarelliStratigrafieStratigraphiespp. 7-11

Mario ManganaroPonti e paesaggio rurale in Sicilia. Disegni e noteBridges and the countryside in Sicily. Drawingsand notespp. 12-21Abstract. Riscoprire antichi ponti significa anche ritrovare brani di paesaggi scomparsi che danno peso espessore alla memoria dei luoghi. Il loro spaesamento costituisce motivo per un inserimento consapevole innuovo paesaggio ritrovato. Queste brevi note, con i relativi disegni, riguardano la ricerca di ponti antichi nelterritorio siciliano e la loro rappresentazione nel paesaggio prevalentemente agrario, in cui sono inseriti,

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limitando l’interesse ad alcuni esempi significativi, costruiti fino al secolo XVIII.

Cesare Rossi, Marco Ceccarelli, Michela CigolaLa groma, lo squadro agrimensorio e il corobate. Note di approfondimento su progettazione efunzionalità di antiche strumentazioniThe groma, the surveyor's cross and the chorobates. In-depth notes on the design of old instrumentsand their usepp. 22-33Abstract. Nel presente contributo vengono esaminati alcuni strumenti per il tracciamento e la misura degliangoli, la groma e lo squadro per angoli in orizzontale, il corobate per la misura di angoli verticali. Tali strumenti,illustrati mediante l’utilizzo di fonti iconografiche, fonti scritte e reperti archeologici, in molti casi mostrano unasorprendente modernità per quanto riguarda sia la loro concezione sia le soluzioni costruttive adottate.

Mario Docci, Carlo Bianchini, Alfonso IppolitoContributi per una teoria del rilevamento architettonicoPapers for a theory of architectural surveypp. 34-41Abstract. Il contributo intende stabilire una nuova modalità operativa mirata alla comprensione “profonda” degliorganismi architettonici. La conoscenza di una struttura architettonica avviene mediante operazioni di misurache portano alla costruzione di “modelli” sia bidimensionali sia tridimensionali. Nello scritto viene analizzato ilpassaggio dalla modalità di acquisizione tradizionale, in cui le misurazioni venivano effettuate su punti notevoli,a una acquisizione effettuata attraverso scanner laser 3D, in cui è possibile determinare la posizione dei punticaratterizzanti l’oggetto acquisito solo successivamente all’elaborazione del dato numerico rilevato.

Fabrizio Ivan Apollonio, Guido Beltramini, Giacomo Fabbi, Marco GaianiVilla Contarini a Piazzola sul Brenta: studi per un'ipotesi di attribuzione palladiana servendosi dimodelli tridimensionaliThe use of 3D models to discover whether Palladio's drawing RIBA XVII/15r is Villa Contarini inPiazzola sul Brentapp. 42-55Abstract. L’articolo presenta uno studio condotto sull’impiego dei modelli digitali tridimensionali quale strumentodi ausilio nel campo delle ricerche per un’ipotesi di attribuzione di un disegno di architettura. Rispetto aesperienze simili già condotte in questo ambito, il lavoro qui presentato si differenzia per il tema trattato, cheriguarda l’appartenenza di un disegno autografo di Palladio a un primo progetto di Villa Contarini, per il ricorso auna costruzione semantica del modello digitale non solo come mezzo per guardare a un edificio ma come a unsistema conoscitivo e infine per l’utilizzo di tecniche di consultazione interattive (real-time rendering) per lavisualizzazione del modello tridimensionale e delle possibili varianti dell’ipotesi formulata.

Ignacio Bosch, Pilar Roig, Ana Navarro, Luis BoschInterventi sui ponti storici Trinidad e Serranos a ValenciaWork on the historic Trinidad and Serranos bridges in Valenciapp. 56-67Abstract. Il contributo illustra gli interventi progettati ed eseguiti tra il 2005 e il 2009 per il restauro dei pontiTrinidad (XV secolo) e Serrano (XVI secolo) nella città di Valenza. Vengono posti in evidenza il rilevamento conscanner 3D, le soluzioni proposte per i problemi strutturali con l’impiego di fibre aramidiche, la riproposizione delconcetto di “non finito”, il recupero dei parapetti del ponte Serranos e delle scale del ponte Trinidad e lasoluzione adottata per la pedonalizzazione dei due ponti.

Adele Buratti MazzottaLa rappresentazione del sistema idrico milanese nella cartografia tra Cinque e SeicentoRepresentation of the water supply system in the Milan region in the sixteenth and seventeenthcenturiespp. 68-77Abstract. Dopo la metà del Cinquecento, sulla scorta di una vasta innovazione delle infrastrutture territoriali, siforma a Milano una nuova cartografia riferita all’analisi dei confini, delle acque, delle proprietà. In tale ambito siinserisce il gruppo di disegni qui presentati, riguardanti l’organizzazione idrica cittadina e la sua relazione con larete dei canali che vi confluiscono. Partendo da una mappa che descrive la situazione all’inizio del XVII secolo,si è scelto di approfondire gli studi su due interventi: quello della sistemazione del canale della Vettabbia equello dell’ingresso in città, nell’area contigua a San Marco, del Naviglio della Martesana con tutta la sottoretedistributiva delle acque ai conventi e monasteri della zona. Tali episodi esemplificano in maniera magistrale

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anche l’evoluzione della cultura e delle tecniche della rappresentazione.

Claudio ImpigliaLa pirotecnia come arte di disegnare e dipingere con la luce: la progettazione eclettica dell'effimero aRoma nel XIX secoloPyrotechnics as the art of designing and painting with light: the eclectic design of the ephemeral innineteenth-century Romepp. 78-89Abstract. Lo studio della storia dell’architettura si arricchisce di suggestione se, parallelamente all’analisi dellearchitetture in pietra, calcestruzzo, malta e mattoni, giunte fino a noi, si porta avanti in modo costante lo studiodi quelle che sono state le strutture effimere della festa, ossia quell’insieme di manufatti in tela, legno, stucco,gesso e cartapesta che, calati nel tessuto vivo e pulsante della città, hanno costituito delle forme complementaria quella che era l’architettura permanente: la costante che gli architetti ricercavano in queste vere e proprierappresentazioni teatrali era rendere vivida nello spettatore l’effetto di sinestesia, nel quale la luce, l’architettura,la musica e il tempo si fondevano insieme a creare una vera e propria forma di “arte totale”.

Anno XXIII, n. 43, Dicembre 2011

Giorgio TestaDisegni al telefonoDrawings on the telephonepp. 7-11

Antonino SaggioLa camera da letto di Vincent van Gogh: rappresentazioni simboliche, riferimenti autobiografici,deformazioni prospetticheThe Bedroom by Vincent van Gogh: symbols, autobiographical images and perspective distortionspp. 12-25Abstract. Se il tema centrale dell’articolo è nell’analisi delle particolari scelte che investono il tema dellarappresentazione prospettica e cromatica del pittore, il testo fornisce anche nuovi e inediti aspetti biografici sulpittore. Questo scritto svolge per la prima volta una analisi dettagliata delle differenze tra le tre diverse versionidi questo capolavoro, analisi che insieme con quella dei documenti dimostra senza ombra di dubbio un fatto: lacamera è il luogo più intenso del mondo emotivo, affettivo ed erotico del pittore. Nello scritto emerge il temacentrale dell’opera del pittore olandese che non dipinge “nature morte”, ma oggetti come fossero esseri viventiin un sforzo di renderli accesi e vitali, in un continuo rimando autobiografico con il proprio essere nel mondo.Questo processo di impersonificazione negli oggetti si traduce, dal punto di vista della rappresentazione, in unavista grandangolare da una distanza molto ravvicinata e deformante che si muove sul quadro come con unasorta di lente endoscopica. Il rapporto tra aderenza realistica ai temi della rappresentazione prospettica ealcune deformazioni espressive viene indagato insieme alle particolare e volutamente “arbitraria” impostazionecromatica.Parole chiave: Vincent van Gogh, Paul Gauguin, Arles, pittura impressionista, Rachel, prospettiva,impersonificazione, colore.

Fabio Colonnese

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Note su alcuni disegni “panoramici” di Le CorbusierNotes on several “panoramic” drawings by Le Corbusierpp. 26-35Abstract. Le Corbusier, fautore dell’abolizione della Storia dalle scuole di architettura, in realtà proponevatipologie storiche di rappresentazione, in una costante re-invenzione e ibridazione con i nuovi modelli dellacomunicazione di massa, come la fotografia, il cinema e il fumetto, e con i risultati delle sue esperienzepittoriche. Anche quando per Villa Stein disegna delle insolite prospettive montando assieme punti di vistadiversi, egli ripercorre gli artifici degli scenografi e dei vedutisti aspirando consapevolmente a ottenere quelpotenziale didattico e dinamico proprio dei panorama e del cinema e, contemporaneamente, a elaborarne unacongrua traduzione spaziale nei suoi edifici.Parole chiave: Le Corbusier, Villa Stein, prospettiva, panorama, fotografia panoramica.

Stefano BrusaporciArchitetture cistercensi nell'Abruzzo aquilano. Misure, geometrie, proporzioniCistercian Architecture in the L'Aquila region of the Abruzzi. Measurements, geometries, proportionspp. 36-45Abstract. Oggetto della ricerca sono le architetture cistercensi del territorio aquilano. In particolare si focalizzal’attenzione sulle chiese di Santo Spirito d’Ocre, Santa Maria ad Cryptas a Fossa e San Pellegrino a Bominacoche presentano impianto originario riconoscibile e delle quali è stato condotto il rilevamento con metodointegrato. Lo studio evidenzia i caratteri peculiari degli edifici in riferimento al contesto locale, anche secondo unportato culturale di dimensione sovranazionale, pur non escludendo influssi locali. La metrologia indica alcunemisure ricorrenti e suggerisce come le maestranze possano aver svolto un ruolo nel processo diincastellamento del territorio. Le analisi proporzionali evidenziano il ricorso a rapporti armonici e a geometrieproprie della pianta bernardina – ad quadratum e ad triangulum – nonché il rapporto 3 a 4 tra grandezzecodificato da Hahn. Sulla base delle analisi condotte si avanzano ipotesi sul processo seguito nel tracciamentodegli edifici.Parole chiave: architettura, cistercensi, rilevamento, metrologia, proporzioni.

Pedro M. Cabezos, Juan J. Cisneros-VivóImmagini stereoscopiche per la didatticaStereoscopic images in educationpp. 46-55Abstract. La stereoscopia ha attirato l’uomo fin dagli albori della fotografia dal momento che i postulati scientificiche l’hanno resa possibile risalgono sostanzialmente all’invenzione della fotografia, nonostante la visionebinoculare fosse conosciuta fin dai tempi di Euclide. I progressi ottenuti nell’ambito dei metodi di visualizzazionee di creazione delle immagini stereoscopiche hanno reso possibili anche gli studi relativi al fenomeno 3D chesta progredendo notevolmente proprio ai nostri giorni. La conoscenza dei prinicìpi della visione umana el’applicazione delle nuove tecnologie rende possibile la reazione di immagini stereoscopiche come gli anaglifi,che possono essere applicati a fini didattici per facilitare la comprensione dei rapporti spaziali tra i corpi o anchele geometrie complesse, cosa che motiva peraltro i ragazzi, risultando particolarmente divertente. Questocontributo espone i concetti fondamentali della visione stereoscopica e la metodologia da seguire per otteneregli anaglifi, presentando inoltre una panoramica sui risultati.Parole chiave: immagini stereoscopiche, anaglifi, visione 3D.

Mirco CannellaLa Cappella Palatina di Palermo: misura, interpretazione, rappresentazioneThe Palatine Chapel in Palermo: measurements, interpretation, representationpp. 56-69Abstract. Lo studio è incentrato sull’analisi delle vicende costruttive della Cappella Palatina nel Palazzo Reale diPalermo, costruita per volontà di Ruggero II nella prima metà del XII secolo. La peculiarità della Cappella èquella di aver mantenuto pressoché inalterati i caratteri spaziali dell’interno attraverso i secoli; ciò ha fatto sì chela Cappella sia stata oggetto di studi molto approfonditi, condotti da storici dell’arte a partire dalla fine del XIXsecolo fino ai nostri giorni. Lo studio intende porsi come contributo alla conoscenza della Cappella, allainterpretazione di alcune questioni rimaste irrisolte e come stimolo ausiliare per successivi studi, attraverso glistrumenti disciplinari del Rilievo e della Rappresentazione.Parole chiave: Beni Culturali, laser scanner, modellazione 3D, modellazione poligonale, texture.

Ciro RobottiLa settecentesca Villa Campolieto in documenti grafici dell'OttocentoThe eighteenth-century Villa Campolieto in nineteenth-century graphic documentspp. 70-79

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Abstract. Il contributo studia e interpreta le destinazioni d’uso di nove tavole di rilievo planimetrico dellasettecentesca Villa Campolieto, residenza di diporto del duca Luzio di Sangro a Resina, complesso realizzatodal 1755 al 1775 sul territorio costiero del golfo di Napoli e poco distante dagli scavi archeologici dell’anticaErcolano. I grafici, preziosi documenti d’archivio redatti dall’architetto Gennaro Pecoraro nel 1832, hannocontribuito a verificare e attualizzare i momenti progettuali di due maestri dell’architettura napoletana: MarioGioffredo e Luigi Vanvitelli.Parole chiave: Villa Campolieto, paesaggio Vesuviano.

Francesco NovelliCastellum diretto da Piero Gazzola. Il rilievo per il restauro nei primi venti numeri della rivistaCastellum: magazine editor Piero Gazzola. Restoration survey in the first twenty issuespp. 80-89Abstract. In margine agli studi e alle celebrazioni del centenario dalla nascita di Piero Gazzola (1908-2008) sipresenta un contributo relativo al ruolo del rilievo nell’azione di tutela e restauro dei castelli letto attraversoquindici anni (dal 1965 al 1979) di sua direzione della rivista Castellum. A partire dai principi enunciatinell’ambito teorico (Carta di Venezia, 1964) il contributo indaga la centralità del rilievo dei “monumenti”finalizzato al restauro nell’ attività istituzionale dell’Istituto Italiano dei Castelli, di cui Gazzola fu uno dei fondatorinonché primo presidente.Parole chiave: Gazzola, castelli, rilievo.

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Anno XXIII, n. 44, giugno 2012

Mario DocciEditoriale. Il Disegno è vivo. Viva il DisegnoEditorial. Drawing is alive. Long live Drawingpp. 3-6

Manfred WehdornDallo schizzo al computer. Frammenti di pensieroFrom sketches to the computer. Fragments of thoughtspp. 7-11

Antonella SalucciIl disegno di Mario Marchi per il complesso termale di Chianciano (1942-1951)Drawings by Mario Marchi for the Spa complex in Chianciano (1942-1951)

Abstract. Il contributo propone una riflessione sul disegno dell’architettura italiana negli anni tra le due guerre e sull’opera grafica diMario Marchi (1900-1996), architetto e pittore di scuola romana, attraverso l’osservazione diretta di alcuni disegni di progetto per lacittadella termale di Chianciano. Forgiata attraverso il disegno all’etica profonda del fare architettura e del costruire, la poliedricapersonalità di Mario Marchi, si pone con un atteggiamento “integrale” nei confronti della rappresentazione dell’architettura – con unlinguaggio raffinato e consapevole, rigoroso e obiettivo – svolgendo un’intensa attività, sia accademica sia professionale, prevalentementea Roma, in posizione di assoluta autonomia rispetto alle imperanti logiche politiche e al dibattito sul moderno.pp. 12-21

Juan Saumell, Jose Carlos SalcedoL’Humilladero e le cappelle del Monastero di Guadalupe (Spagna). Tracciati grafici generatoriThe Humilladero and chapels of the Monastery of Guadalupe (Spain). Generative modular grids

Abstract. Il Monastero di Guadalupe e il contesto in cui si erge sono elementi preziosi del patrimonio culturale. La collocazione delmonastero e delle Cappelle di Santa Catalina e di San Blas è da mettere in relazione con le strade di accesso a questo luogo dipellegrinaggio. L’opinione avanzata da uno degli autori di questo contributo avalla l’ipotesi che il tracciamento grafico di questecostruzioni sia solo parzialmente abbozzato. L’articolo analizza il posizionamento sul territorio di questi edifici ed effettua un confrontografico tra le loro piante. Il risultato di questa indagine garantisce uno sguardo interdisciplinare allo studio dei documenti scritti,arricchendo la ricerca e facilitando la sua divulgazione.pp. 22-31

Maria Teresa BartoliLe trifore gotiche di Orsanmichele, icone del canone armonico del RinascimentoThe Gothic 3-light mullioned windows of Orsanmichele, icons of the harmonic canons of the Renaissance

Abstract. Nelle trifore che chiusero le arcate esterne della loggia di Orsanmichele l’imposta degli archi intrecciati è posta a un’altezzainferiore rispetto a quella degli archi a pieno centro che li accolgono. L’analisi delle geometrie dell’intreccio delinea le ragioni di questaanomala scelta da un lato nel tema delle proporzioni armoniche, il cui logo rinascimentale ha nel traforo lapideo di Orsanmichele il suochiaro precursore (Raffaello nella Scuola d’Atene, Zarlino nel suo trattato sulla musica), dall’altro nella discussione del problema diApollonio, che fu lo strumento che guidò le scelte metriche del progettista.pp. 32-41

Adriana RossiNel disegno dei mastri d’operaThe drawings of master masons

Abstract. All’origine delle procedure che hanno consentito la rappresentazione biunivoca dei corpi dello spazio, si pone il sapere dellemaestranze specializzate: un patrimonio acquisito con lo studio delle opere classiche oltre che con la pratica sul campo. Il tema, senza

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dubbio non originale, si pone come innovativo nello specifico settore disciplinare giacché ricostruisce dimostrando, con puntualità ecircospezione, il passaggio che traghetta la concettualizzazione geometrica verso l’iniziale controllo della realtà.pp. 42-55

Luca RibichiniVilla Savoye, icona del NovecentoVilla Savoye, icon of the twentieth century

Abstract. In questo contributo si studia e si interpreta una delle opere più conosciute e apprezzate del movimento moderno: la Villa Savoyedi Le Corbusier, oggetto di una affascinante ipotesi: le piante del piano terra e del primo piano ricalcherebbero i tracciati proporzionali egeometrici di un volto femminile. Tale audace ipotesi di ricerca trova conforto e singolari corrispondenze con il lavoro di Matila Ghykasulle proporzioni e sul numero d'oro. Da tale studio emerge come Le Corbusier abbia dissimulato dietro l’apparente rigido componimentomatematico di una villa delle evidenze antropomorfe e figurative; egli venne però anticipato dal pittore toscano Gino Severini che già diecianni prima affrontò il problema delle proporzioni e della costruzione che deve sostenere ogni opera d’arte.pp. 56-67

Roberto Mingucci, Simone Garagnani, Stefano Cinti LucianiCAD versus BIM: evoluzione di acronimi o rivoluzione nel mondo della progettazione?CAD versus BIM: the evolution of acronyms or a revolution in the world of design?

Abstract. L’adozione del BIM costituisce un approccio innovativo al mondo delle costruzioni, esteso a tutto il ciclo di vita di un manufattoedilizio: migliore qualità di progetto e della sua comunicazione, tempi ottimizzati, riduzione di errori e di costi. Questo approccio, che hanotevoli implicazioni sulla cultura della progettazione e della costruzione, è supportato da strumenti informatici dei quali si ripercorre, inquesto articolo, lo sviluppo dalle origini e l’adozione da parte del mondo professionale e industriale, analizzandone elementicaratterizzanti e aspetti critici significativi.pp. 68-79

Carlo IngleseIl rilievo integrato dei mosaici pavimentali nelle ville romane di Terme Vigliatore e di piazza della Vittoria a SiracusaIntegrated survey of the floor mosaics in the Roman villas in Terme Vigliatore and in piazza della Vittoria (Syracuse)

Abstract. Le esperienze di rilevamento condotte sulle ville romane di Terme Vigliatore (Me) e di Piazza della Vittoria (Sr), hanno offertouna ulteriore occasione di approfondimento del concetto di rilievo integrato, qui applicato a manufatti archeologici, attraverso l’impiego didiverse metodologie, dal rilievo topografico, allo scanning laser, al raddrizzamento fotografico, all’elaborazione di immagini panoramichesferiche, con l’intento di definire una procedura metodologica specifica per il rilievo degli impianti musivi. Si riferisce, inoltre, deldifferente “Modus operandi” riscontrato, in questa esperienza, sia nella pratica operativa che nella fase progettuale, negli operatori attiviprofessionalmente nel settore del rilievo rispetto al contesto accademico.pp. 80-91

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Anno XXIII, n. 45, dicembre 2012

Mario DocciEditoriale. Contributi alle Teorie delle discipline del DisegnoEditorial. Theories of Drawing. Contributionspp. 3-6

Marco PetreschiDisegni di maschere architettoniche. Riflessioni sparseDrawings of architectural masks. Random thoughtspp. 7-12

Irene de la Torre Fornés, Ana Torres Barchino, Angela Garcia CodoñerIl recupero della decorazione architettonica ad azulejo del Convento di Santa Clara de Xàtiva. Colore e morfologiaThe recovery of architectural tiles in the Convent of Santa Clara in Xativa: colour and morphology

Abstract. Il Convento di Santa Clara de Xàtiva è un monumento che rivela una grande ricchezza sul piano artistico e che conserva nel suopatrimonio molte piastrelle smaltate di grande valore storico, del XVII, XVIII e XIX secolo che, nell’insieme, formano un disegnointeressante e particolare. Il contributo propone una metodologia specifica che, attraverso la raccolta dei dati, porti all’analisi degliazulejo presenti nell’ambiente oggetto di indagine a partire dalla suddivisione della composizione secondo una griglia prestabilita e da unasuccessiva schedatura. Lo studio si basa sull’analisi delle caratteristiche cromatiche e morfologiche, e giunge a formulare una serie diipotesi relative all’originalità dei pezzi ceramici e della loro attuale disposizione. Allo stesso modo è stata realizzata una carta del colorespecifica prendendo come riferimento il sistema Munsell: l’obiettivo è rappresentato da una catalogazione che renda possibile un futurointervento di restauro delle piastrelle.pp. 12-23

Massimiliano CiammaichellaIl modello ideale e il disegno di progetto. La tettonica della rappresentazione nell’opera di Coop Himmelb(l)auThe ideal model and design drawings. Tectonics of representation in works by Coop Himmelb(l)au

Abstract. Ripercorrendo le fasi progettuali dall’ideazione all’esecuzione dell’artefatto, è centrale il ruolo della geometria descrittiva che sirelaziona con strumenti digitali del disegno, nell’ottica di rilanciare consolidati metodi esperibili nelle diverse soluzioni poste dai problemidella trattatistica di settore. L’articolo analizza l’opera di Coop Himmelb(l)au, per approfondire gli studi sulle applicazionidell’architettura contemporanea.pp. 24-35

Emiliano Della BellaGli algoritmi degli archi del Folio 20v del portfolio di Villard de HonnecourtThe algorithms of the arches on Folio 20v of the portfolio by Villard de Honnecourt

Abstract. Partendo da alcuni disegni del portfolio di Villard de Honnecourt, il paper analizza analogie e discrepanze degli archi a sestoacuto medievali e le loro controparti moderne. In particolare si pone l’accento sulle metodologie di cantiere e sulla conoscenza dellageometria pratica. Sullo stesso portfolio, grazie all’utilizzo dei raggi ultravioletti, è stato possibile “ritrovare” numerosi appunti e disegni– a volte sbiaditi, a volte deliberatamente cancellati – che permettono una più attenta lettura ed interpretazione degli algoritmi costruttivi.pp. 36-45

José Laborda YnevaIl progetto accademico di architettura. La prova di esame di Agustin de HumaranThe academic design of architecture. The exam by Agustin de Humaran

Abstract. Tra gli architetti che hanno seguito gli insegnamenti dell’Academia de San Fernando nel suo momento migliore, vale a dire nelperiodo che va dal 1780 al 1805, Agustín de Humarán può essere considerato un valido esempio degli obiettivi dellAccademia spagnola,non solo ai suoi primi passi da aspirante al titolo di Architetto nell’ultima decade del XVIII secolo, ma anche nel periodo successivo,quando lavora come professionista. In Humarán sono riuniti gli obiettivi e i risultati del progetto accademico di architettura. Nei disegni –fino a oggi inediti – da lui eseguiti per le esercitazioni accademiche è possibile riconoscere i segni specifici di una maniera di interpretare eprogettare l’architettura in un periodo in cui la spinta neoclassica intendeva rafforzarsi in Spagna.pp. 46-55

Franco CervelliniI modi del disegno d’invenzioneCreative drawing methods

Abstract. Come è dato che alcuni pensieri e intenzioni tendono a divenire idee e “cose” d’architettura? Principalmente attraverso ildisegno. Il contributo propone l’ipotesi che nell’elaborazione del progetto il disegno agisca processualmente attraverso differenti

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manipolazioni di configurazioni geometriche, dotate di una forte carica allusiva fisico-materiale. Esse costituiscono manifestazioniprecipue del disegno come forma operazionale specifica del pensiero umano immaginifico e danno vita a modi distinti della prassiinventiva che si può cercare di individuare, nominare – disegni di immagine, schemi, disegni di montaggio e disegni di tracciato – eanalizzare.pp. 56-65

Fabio QuiciLa modernità critica dello spazio obliquoCritical Modernity and oblique space

Abstract. La teoria dell’obliquo, elaborata dal gruppo Architecture Principe in Francia negli anni Sessanta, si riallaccia a precedentiesperienze, maturate soprattutto in seno alle avanguardie storiche, dove la negazione dello spazio cartesiano passa attraverso l’esaltazionedello spazio improntato sulla diagonale, volendo mettere in crisi i limiti imposti dalla tradizionale spazialità prospettica di retaggiorinascimentale. In tali esperienze vengono coinvolti fattori che riguardano la percezione e la rappresentazione di spazi alternativi dove ilcoinvolgimento dello spettatore è totale e dove il disegno appare come lo strumento principale deputato a dar forma all’utopia.pp. 66-75

Saleem M. Dahabreh, Ali Abu ghanimehIl progetto come formulazione: dall’applicazione alla riflessioneDesign as Formulation: from application to reflection

Abstract. L’attività progettuale consiste nell’applicazione della conoscenza ad un determinato edificio. Un progetto architettonico che siacreativo deve necessariamente riflettere in modo critico su questa conoscenza, che si confronta con la sua immediata applicazione in unospecifico contesto progettuale, anche quando questo non si traduce in una forma o in una funzione innovative. Riflettere sul concetto diformulazione progettuale porta a considerare il progetto architettonico come un processo basato sull’interazione tra progettoarchitettonico, in quanto attività di riflessione, e applicazione della conoscenza agli edifici, quando la riflessione critica su un problema diprogetto lo ridefinisce, andando oltre la sua immediata formulazione, fino alla comprensione del contesto e a una più grande creatività.Queste riflessioni sono supportate dalle presentazione di un caso di studio che ripropone con forza l’idea del progetto come formulazione.pp. 76-88

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Anno XXIV, n. 46, giugno 2013

Mario DocciEditoriale. Dal rilevamento con il laser scanner 3D alla fotomodellazioneEditorial. From 3D laser scanner survey to photomodellingpp. 3-6

Lucio BarberaDisegno, viaggio, progettoDrawing, travel, designpp. 7-11

Francisco Egaña Casariego, Carlos Montes SerranoGli anni del soggiorno romano dell’architetto spagnolo Joaquín Vaquero PalaciosThe Roman sojourn of the Spanish architect Joaquin Vaquero Palacios

Abstract. L’articolo presenta la figura di un architetto spagnolo poco conosciuto in Italia: Joaquín Vaquero Palacios (1900-1998).Vaquero, oltre a realizzare un’opera architettonica notevole e meritevole della Medaglia d’Oro del Consiglio degli Architetti di Spagna,ottenne grandi riconoscimenti come disegnatore, pittore e scultore. Nominato vicedirettore dell’Academia Española de Bellas Artes diRoma, tra il 1950 e il 1960 Vaquero si stabilì in Italia. Come pittore, il suo soggiorno italiano gli consentì di approfondire la conoscenza ela frequentazione delle rovine classiche e gli offrì l’occasione di partecipare attivamente a diverse edizioni della Biennale di Venezia edella Triennale di Milano. Come architetto, poté invece realizzare diversi interventi sul patrimonio storico italiano e, da Roma, potécontinuare a lavorare alla redazione di molti progetti architettonici da realizzarsi sia in Spagna che in America.pp. 12-21

Jose Ma Gentil BaldrichLa prospettiva: “un buco nella tavoletta”Perspective: ‘a hole in a small piece of wood’

Abstract. La prospettiva conica è l’arte di osservare, e non l’arte di vedere. Gli studi storici che ruotano intorno alla prospettiva sonodedicati, in genere, a speculazioni sulla visione o sull’esistenza dei punti di fuga, che hanno sempre affascinato in maniera particolare glistudiosi: le loro domande ossessive sulle immagini storiche rappresentano un settore specifico di studio per gli analisti, che hanno portatoa identificare questa particolare proprietà proiettiva delle rette parallele con la prospettiva conica stessa. Questo contributo sostiene che lascelta operata inizialmente di osservare da un unico punto di vista è stata più importante, nel suo sviluppo, del presupposto ritrovamentodei mitici punti limite delle rette parallele.pp. 22-29

Luca Ribichini, Flavio Mangione, Tommaso MagnificoIl Teatro Imperiale di Luigi Moretti. L’importanza del disegno nella concezione dello spazioThe Imperial Theatre by Luigi Moretti. The importance of drawing in the concept of space

Abstract. Il presente studio prende avvio da una tesi di laurea sul Teatro Imperiale di Luigi Moretti. Il lavoro di ricerca si è avvalso di unimportante materiale messo a disposizione dall’archivio Moretti – Magnifico. I grafici presi in esame mostrano l’importanza del disegnocome strumento di indagine e conoscenza. Inoltre, attraverso l’analisi e il ridisegno del progetto esecutivo, custodito nell’archivio EurS.p.A., è stato possibile realizzare un puntuale modello virtuale che svela le deformazioni e compensazioni geometriche apportate daMoretti per correggere la percezione ottiche dell’edificio da più punti di vista. Attraverso i disegni di Moretti si è potuto quindi ricostruireun percorso mentale e scientifico che arricchisce la lettura critica effettuata sino a oggi, svelando aspetti completamente inediti sul TeatroImperiale di Luigi Moretti.pp. 30-41

Federico Fallavollita, Marta SalvatoreLa costruzione degli assi principali delle superfici quadricheThe construction of the main axes of quadric surfaces

Page 56: Anno I, n. 0, Ottobre 1989 - dsdra.it · PDF fileIl contributo della cartografia antica nel rilevamento architettonico. ... Le XXXVII portae della Roma di Plinio il Vecchio. ... la

Abstract. Lo studio propone un metodo sintetico per la costruzione degli assi principali di una superficie quadrica, a partire da una suagenerica porzione. La costruzione degli assi di una quadrica fa parte dei problemi del repertorio classico della geometria descrittiva, ed èparticolarmente complessa se affrontata con i metodi grafici della rappresentazione. Il metodo proposto, sintetico e cioè grafico, èelaborato attraverso il disegno digitale tridimensionale. La costruzione descritta, applicata al caso di un cono quadrico, è generalizzata edestesa a tutte le altre superfici quadriche.pp. 42-51

Tommaso EmplerUniversal Design: ruolo del Disegno e RilievoUniversal Design: the role of Drawing and Survey

Abstract. Il tema dell’Universal Design è di recente acquisizione e indica i requisiti prestazionali che gli oggetti devono possedere peressere fruiti da tutti gli utilizzatori di un ambiente. Il settore disciplinare del Disegno e Rilievo, in questo contesto, assume un ruolo centralese si pensa a tutte le soluzioni che devono essere predisposte dal punto di vista della grafica e comunicazione visiva ed extra visiva per idisabili sensoriali. Lo sviluppo di simboli e caratteri tipografici per il disegno a rilievo delle mappe tattili rivolte ai disabili visivi, o glielementi della grafica, in cui ci sia una enfatizzazione dell’informazione/comunicazione, per i disabili uditivi e cognitivi, sono alcuni degliambiti della ricerca attualmente condotta in questa direzione.pp. 52-63

Carlo IngleseIl tracciato di cantiere dell’Augusteo in Roma: integrazione di metodologie di rilievoWorksite tracing lines of the Mausoleum of Augustus in Rome: integrating survey methods

Abstract. Il rilievo con scanner laser del pronao del Pantheon ha consentito di effettuare ulteriori verifiche sulla ipotesi di studio che vedenei tracciati presenti sul lastricato d’ingresso del Mausoleo di Augusto i disegni esecutivi per la realizzazione del timpano del Pantheonstesso. Questa ipotesi di lettura viene avvalorata anche dagli studi condotti sui numerosi esempi di tracciati di cantiere, che rappresentanodei veri e propri progetti di particolari architettonici, in scala al vero, utilizzati per il controllo delle fasi di realizzazione. La ripetizione intempi diversi, facendo ricorso a diverse metodologie, di rilievi già effettuati, costituisce un’ulteriore verifica di questi e la premessa per unstudio basato sulla ripetibilità di sperimentazioni dalle quali sono scaturiti interessanti risultati.pp. 64-73

Alberto SdegnoSketchpad: sulla nascita del disegno digitaleSketchpad: the birth of digital drawing

Abstract. Il saggio analizza alcuni documenti relativi al primo sistema di disegno digitale, chiamato Sketchpad dal suo autore – il giovanestudente del MIT Ivan Sutherland – nella versione bidimensionale e nella sua declinazione tridimensionale, a cinquant’anni dalla suacreazione. Alcune differenze rispetto alle tecniche tradizionali di rappresentazione mostrano il grande impegno a suo tempo destinatoanche alla sua formulazione teorica, come si evince da alcuni significativi contributi teorici, tra i quali bisogna annoverare quelli diSteven Coons, e alcune note tecniche relative al sistema utilizzato.pp. 74-81

Michele RussoLa rinascita dell’architettura Cham: un percorso di ricostruzione virtuale di architetture scomparseThe revival of Cham architecture: a path for the virtual reconstruction of lost architectures

Abstract. I resti archeologici rappresentano un segno tangibile del passaggio di antiche culture nel territorio. Il rilievo integrato consentedi arrivare ad una equilibrata conoscenza dell’evoluzione del manufatto e alla proposizione di ricostruzioni virtuali storiche. Ma ladefinizione di modelli digitali “affidabili” dal punto di vista geometrico e interpretativo rende necessario l’affinamento di metodologieiterative, fondate sulla integrazione fra diverse conoscenze. Un esempio viene fornito dalla ricostruzione interpretativa di un gruppo ditempli Cham in Vietnam, patrimonio dell’UNESCO dal 1999.pp. 82-92