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A12 153/05 Anno formativo 2007/08 AREA EUROPEA a cura di Luciano Penna Regione Lazio Dipartimento Istituzionale Direzione Organizzazione e Personale

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A12153/05

Anno formativo 2007/08AREA EUROPEA

a cura di Luciano Penna

Regione LazioDipartimento Istituzionale

Direzione Organizzazione e Personale

ARACNE

CORSO BASESULL’UNIONE EUROPEA

LA CITTADINANZA EUROPEA

Luciano PennaMariangela Matonte

Copyright © MMVIIARACNE editrice S.r.l.

[email protected]

via Raffaele Garofalo, 133 A/B00173 Roma

(06) 93781065

ISBN 978–88–548–1428–8

I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,di riproduzione e di adattamento anche parziale,

con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.

Non sono assolutamente consentite le fotocopiesenza il permesso scritto dell’Editore.

I edizione: novembre 2007I ristampa aggiornata: maggio 2008

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Indice

Premessa – Che vuol dire essere cittadini europei? ....................................... 7 di L. Penna PARTE I Autovalutazione Sei un vero cittadino europeo? Test di autovalutazione (a cura del MLPS) .. 11 PARTE II L’Europa la sua storia e le sue istituzioni L’Europa in 12 lezioni ................................................................................... 21 di P. Lafontaine PARTE III La nuova Europa L’Europa a 27 di M. Matonte ................................................................................................ 93 PARTE IV La politica di coesione ................................................................................. 135 Premessa La politica di coesione: la nuova programmazione comunitaria di L. Penna ..................................................................................................... 137 I nuovi fondi strutturali a cura del MLPS ............................................................................................. 141 La programmazione dei fondi strutturali 2007-2013: gli obiettivi e i programmi operativi ...................................................................................... 151

Indice 6

Cartina Nuovi obiettivi .................................................................................. 157 Regione LAZIO – Programma operativo 2007 .............................................. 159 PARTE V Allegati ........................................................................................................... 165 Allegato 1 – I Programmi europei raggruppati per aree tematiche................. 167 Allegato 2 – Il gergo europeo (a cura della Commissione Europea) ............ 173 Allegato 3 – Bibliografia essenziale ............................................................. 197 Allegato 4 – Sitografia .................................................................................. 183 Allegato 5 – Griglia di correzione del test di autovalutazione........................ 197

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PREMESSA Che vuol dire essere cittadini europei?

di LUCIANO PENNA

La cittadinanza è “la condizione per l’esercizio dei diritti connessi alla sovranità da parte del popolo, nonché il fondamento di alcuni do-veri costituzionali”.

Questa definizione può valere anche per la cosiddetta cittadinanza europea?

Il percorso che ha portato all’attribuzione della cittadinanza euro-pea ai cittadini degli Stati membri è stata molto graduale:

― Il Trattato di Roma del 1957 ― istitutivo della C.E.E. ―

negava sì ogni discriminazione basata sulla nazionalità, ma al contempo prevedeva il diritto di circolazione nel territorio del-la C.E.E. come riservato ai soli lavoratori, limitandolo, dunque, all’esercizio di una attività lavorativa.

― L’Atto Unico Europeo del 1986, dopo circa trenta anni, ha stabilito ― con la circolazione senza visti per tutte le persone all’interno del territorio europeo ― la vera libertà di circola-zione per i cittadini.

― Tuttavia, soltanto con il Trattato sull’Unione Europea del 1992, si è riconosciuta solennemente l’esistenza della cittadi-nanza europea, che dà luogo ad una vera e propria cittadinanza “complementare”, tenuto conto che essa non sostituisce quella nazionale, ma si aggiunge ad essa.

Chiunque sia in possesso della cittadinanza di uno Stato membro è

cittadino dell’Unione. Così recita il dal Trattato di Maastricht del 1992. Spetta pertanto a ciascuno Stati membro, senza pregiudizio alla

Premessa 8

legislazione comunitaria, stabilire le condizioni per l’acquisizione e la perdita della cittadinanza. L’Unione europea non possiede dunque al-cuna competenza a tale riguardo.

La cittadinanza dell’Unione è complementare alla cittadinanza na-zionale degli Stati membri e non la sostituisce. I cittadini dell’Unione godono di diritti conferiti loro dal Trattato e sono soggetti a doveri imposti loro dallo stesso Trattato.

L’importanza della cittadinanza dell’Unione risiede nel fatto che i cittadini godono di diritti effettivi in base alla legislazione comunita-ria. I diritti fondamentali conferiti dalla cittadinanza conformemente alla parte seconda del trattato CE sono:

1. libertà di circolare e diritto di soggiornare nel territorio degli

Stati membri; 2. diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento eu-

ropeo e alle elezioni comunali nello Stato membro in cui si ri-siede;

3. diritto alla tutela da parte delle autorità diplomatiche e conso-lari;

4. diritto di petizione dinanzi al Parlamento europeo; 5. diritto di rivolgersi al mediatore. Se, come possiamo osservare dalle norme del Trattato ad essa dedi-

cate, sembrare abbastanza “chiaro”, quali siano i diritti connessi alla “sovranità” da parte del popolo dell’Unione Europea, alquanto vaghi ed indeterminati (se non sulla carta, senza dubbio nella pratica visto il poco diffuso europeismo, ed anzi la sussistenza di un esteso antieuro-peismo), appaiono i doveri costituzionali a cui i cittadini europei sono tenuti, in forza della attribuita cittadinanza.

Essere “cittadini attivi” vuol dire però molto di più: vuol dire Co-noscere e Partecipare.

CONOSCERE: 1. conoscere le istituzioni e gli strumenti che le fanno funzionare; 2. conoscere le peculiarità dei singoli Stati membri; 3. conoscere le Politiche comunitarie.

Premessa

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PARTECIPARE: 1. tenendo conto della propria cittadinanza europea nelle proprie

attività; 2. utilizzando al meglio le possibilità offerte dai Fondi strutturali; 3. favorendo le politiche d’integrazione coi propri comportamenti

civici; 4. facendo sentire la propria voce, quando necessario e coi mezzi

consentiti Questa esigenza ha guidato l’impostazione di questo volume, desti-

nato a quanti non lavorano direttamente su tematiche comunitarie o vi accedono per la prima volta. Entrambi hanno bisogno di orientarsi in una realtà sempre più complessa, come quella dell’Unione Europea, che costituisce e costituirà sempre più in futuro, un punto di riferimen-to essenziale sul piano sociale, politico ―istituzionale ed economico.

Il volume è diviso in 4 parti e un’appendice: La prima parte comincia con un test di verifica molto utile, anche

se un po’ difficile (volutamente!), perché consente di saggiare il pro-prio livello di conoscenza delle principali tematiche europee, indiriz-zandosi a completare le lacune emerse attraverso lo studio del testo contenuto nella seconda parte.

La seconda parte contiene infatti un famoso testo del prof. Pascal Fontaine — esperto di affari europei ed ex professore universitario — nella nuova edizione 2008 del suo popolare opuscolo «L’Europa in 12 lezioni»,in modo molto efficace, descrive tutti i temi principali relativi al funzionamento dell’Unione Europea. A che cosa serve l’Unione eu-ropea? Come è nata e perché? Come funziona? Che cosa ha fatto per i suoi cittadini e quali nuove sfide deve affrontare oggi? Come può riu-scire a coinvolgere di più i suoi cittadini? Nell’era della globalizzazio-ne è in grado di competere con le altre grandi economie e di preserva-re i suoi valori sociali? Potrà continuare a svolgere un ruolo importan-te sulla scena mondiale e contribuire alla lotta contro il terrorismo? Sono queste alcune delle domande a cui il testo darà una risposta

Si prosegue, nella terza parte, con la storia dell’allargamento che

Premessa 10

ha portato all’attuale Europa a 27 membri. Delle schede sintetiche of-friranno un quadro preciso dei paesi membri e un saggio sull’Europa a 27 (di M. Matonte) commenterà pregi e difetti della politica dell’allar-gamento, arrivando a prevedere gli scenari futuri con l’Europa cui mi-ra, per il 2010, la rinnovata Strategia di Lisbona

La quarta parte, affronta il tema delle politiche strutturali della comunità europea, utilizzando grafici, tabelle comparative e testi rea-lizzati da vari soggetti istituzionali. Lo scopo è dare un’idea comples-siva del funzionamento della macchina dei programmi e delle azioni comunitarie (a cura di L. Penna).

Nell’appendice, quattro allegati offriranno materiale utile di appro-fondimento, destinato a stimolare il proprio coinvolgimento nelle te-matiche trattate e il desiderio di continuare a tenersi informato sulle tematiche della cittadinanza europea attiva.

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PARTE I

Test di autovalutazione Sei un vero cittadino europeo?

a cura della

DIREZIONE PER LE POLITICHE DELL’ORIENTAMENTO E LA FORMAZIONE MINISTERO DEL LAVORO

E DELLA PREVIDENZA SOCIALE (MLPS)

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Il perfetto cittadino europeo Questionario d’ingresso

Conosci davvero l’Unione Europea? Hai ben chiaro quali siano le istituzioni che la compongono? La sua storia, i suoi valori, le politiche e gli obiettivi strategici? Scopri con questo test se sei un vero cittadino europeo.

1 Con l’entrata in vigore del Trattato di Amsterdam (1999), lo status di “cittadino europeo”conferisce: 1. Il diritto a non essere discriminati per motivi riguardanti raz-

za, religione, disabilità, età od orientamento sessuale 2. Il diritto dei accede in ogni stato membro senza passaporto 3. Il diritto di proporre lo strumento del “referendum europeo”

sui grandi temi comunitari previa raccolta di 1 milione di firme

2 L’agenda 2000 è:

1. Un documento strategico adottato dalla Commissione euro-pea nel luglio 1997 che detta le politiche dell’allargamento e delinea il quadro finanziario per il periodo 2000–2006

2. Un piano di aiuti finanziari rivolto ai Paesi in via di sviluppo a partire dal 2000

3. La programmazione degli eventi culturali dell’UE in occa-sione del Giubileo del 2000

3 La Banca Centrale Europea (BCE) è stata inaugurata:

1. Il 25 marzo 1957, a seguito della firma dei Trattati di Roma che istituiscono la CEE

2. Il 30 giugno 1998, a Francoforte 3. Il 1 Gennaio 2002, con l’entrata in vigore della moneta unica

Parte I 14

4 La dichiarazione Shuman è: 1. Il discorso tenuto a Parigi il 9 maggio 1950 dal Ministro de-

gli esteri pro–tempore del governo francese, considerato la prima dissertazione politica in cui emerge il primo concetto di Europa

2. Un celebre discorso pronunciato durante la Conferenza di Yalta nel febbraio 1945

3. La famosa prolusione dell’antropologo Norbert Schuman da cui fu mutuata la “Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo”

5 Un’“economia basata sulla conoscenza più competitiva e di-

namica del mondo, in grado di realizzare una crescita eco-nomica sostenibile, con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale” è l’obiettivo strategico della Strategia di Lisbona per l’Europa. In quest’ottica, entro il 2010: 1. Ogni cittadino europeo potrà usufruire di un ticket per la

formazione del valore tra 2.500 e 5.000 € spendibile in ogni stato membro

2. I titoli di studio europei saranno equiparati automaticamente con quelli di USA e Giappone

3. Il tasso di occupazione globale dell’UE dovrà raggiungere il 70%, mentre il tasso di occupazione femminile dovrà essere pari almeno al 60%

6 La carta dei diritti fondamentali dell’UE, che sancisce i dirit-

ti dei cittadini in materia di dignità, libertà, uguaglianza, so-lidarietà, cittadinanza e giustizia, è stata proclamata in for-ma solenne: 1. Il 7 dicembre 2000, al Consiglio Europeo di Nizza 2. Il 1 dicembre 1975, durante il Consiglio Europeo di Roma,

quando fu decisa la data del primo scrutinio a suffragio universa-le diretto del Parlamento europeo, che avverrà nel giugno 1979

3. Il 1 novembre 1993, in occasione della nascita della UE con l’entrata in vigore del trattato di Maastricht

Test di autovalutazione

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7 Ogni Paese che presenta la propria candidatura di adesione all’UE è tenuto a rispettare i “criteri di Copenaghen”. Oltre ai criteri politici ed economici, per entrare nell’Unione, è fondamentale ottemperare: 1. Al criterio dell’“acquis comunitario” (accettazione della

piattaforma comune di diritti e obblighi che vincolano l’insieme degli Stati membri nel contesto dell’UE)

2. Al criterio del “cuius regio eius religio” (che impone di assi-curare ad ogni cittadino il diritto di professare la propria fe-de anche se diversa da quella di Stato)

4. Al criterio dell’“usque ad finem” (impegno solenne a rima-nere nell’UE senza possibilità di ripensamento)

8 La politica di coesione economica e sociale:

1. È improntata all’equità sociale e alla riduzione del divario economico tra ricchi e poveri mediante indirizzi comuni di politica fiscale

2. Favorisce lo sviluppo equilibrato del territorio comunitario, la riduzione dei divari strutturali tra le varie regioni, la pro-mozione di pari opportunità reali tra i cittadini

3. Obbliga gli Stati membri a mantenere posizioni di bilancio conformi al patto di stabilità

9 Il principio di sussidiarietà garantisce la possibilità di inter-

vento dell’UE nei settori che non sono di sua esclusiva com-petenza: 1. “soltanto se e nella misura in cui, gli obiettivi dell’azione

prevista, non possono essere sufficientemente realizzati da-gli Stati membri e dunque possono essere realizzati meglio a livello comunitario”

2. “solo in caso di riconosciuta impossibilità da parte dei singo-li Stati membri di portare a termine l’azione prevista secon-do gli obiettivi prefissati a livello comunitario”

3. “nel caso in cui uno stato membro ne faccia esplicita ri-chiesta”

Parte I 16

10 Il primo Stato membro a sottoporre il Trattato costituzionale europeo a referendum popolare è stata: 1. La Francia 2. La Germania 3. La Spagna

11 I Fondi Strutturali hanno l’obiettivo di: 1. Finanziare i progetti europei per la Ricerca scientifica e tec-

nologica 2. Sovvenzionare la costruzione di edifici e strutture idonee ad

ospitare istituzioni europee e le rappresentanze dei vari Stati membri

3. Promuovere la competitività e l’inclusione sociale, creare posti di lavoro e rafforzare la coesione economica e sociale eliminando le disparità regionali

12 Il motto dell’Unione, enunciato anche nel testo del Trattato

costituzionale europeo, è: 1. “L’Europa è di tutti” 2. “Unità nella diversità” 3. “Un’Unione Europea per i cittadini”

13 Il Mediatore europeo, figura istituita dal Trattato di Maa-stricht, ha la funzione di: 1. Ricevere le denunce dei cittadini dell’UE riguardanti casi di

cattiva amministrazione nell’operato delle istituzioni o degli organi comunitari

2. Veicolare con trasparenza ed equità i finanziamenti dei Fondi europei all’indirizzo dei cittadini particolarmente di-sagiati

3. Orientare i cittadini verso le opportunità formative e profes-sionali all’estero più idonee alle loro aspettative e vocazioni

14 Il Consiglio europeo di Lacken ha adottato, il 15 dicembre

2001, una “dichiarazione sul futuro dell’Unione europea”, la cosiddetta dichiarazione di Lacken, che impegna l’UE a: 1. Diventare più democratica, trasparente ed efficace

Test di autovalutazione

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2. Accogliere in sé il maggior numero di paesi, attraverso il processo di allargamento

3. Favorire l’integrazione degli extracomunitari e il loro in-gresso regolamentato attraverso il sistema delle quote

15 Europass è:

1. Una carta prepagata valida in tutti gli Stati membri volta ad evitare le code ai caselli autostradali

2. Il servizio doganale attivo alle frontiere della UE che per-mette di importare determinati quantitativi di merce in esen-zione d’iva

3. Il Portafoglio composto da una raccolta personale e coordi-nata di documenti, volto a facilitare la mobilità geografica e professionale dei cittadini europei attraverso la valorizzazio-ne di qualifiche e competenze

16 Il programma Leonardo da Vinci:

1. Promuove l’arte e le discipline tecniche attraverso bandi, borse di studio e concorsi, rivolti a giovani europei trai 18 e i 30 anni

2. Sostiene le persone che partecipano ad attività d’istruzione e formazione professionali per acquisire nuove conoscenze, competenze e qualifiche; sostiene il miglioramento della qualità nei sistemi formativi ecc.

3. Raccorda le iniziative di innovazione e ricerca, creando una piattaforma unica europea per il deposito dei brevetti

17 Il 29 ottobre 2004 si è svolta a Roma la cerimonia della firma

del Trattato che adotta la Costituzione europea. Il processo di ratifica del testo da parte dei 25, e ora 27, Paesi dell’Unione europea: 1. Si è concluso nel marzo 2006 2. È ancora in atto 3. Non ha mai avuto luogo, dal momento che la Costituzione è

entrata automaticamente in vigore al momento della firma

Parte I 18

18 I rappresentanti dei circa 500 milioni di cittadini che com-pongono le fila del Parlamento europeo sono: 1. 732 2. 1150 3. 550

19 Il Patto di stabilità e di cresciat (Psc): 1. Impone agli Stati membri di non superare la soglia di cresci-

ta del 3% 2. Impone di ridurre e contenere il debito pubblico, di garantire

la sostenibilità a lungo termine delle finanze e di far sì che la disciplina di bilancio continui, dopo l’introduzione della moneta unica

3. Impone agli Stati membri di mantenere il rapporto deficit/Pil sotto il 25%

20 In ambito europeo Pico sta per: 1. Piano per l’innovazione, la crescita e l’occupazione 2. Piattaforma internazionale per il commercio on line 3. Programma per l’integrazione e il coordinamento delle

Ong

21 Per “addizionalità” s’intende”: 1. Che il processo di allargamento non operi come mero mec-

canismo aggregante 2. Che l’aiuto dell’UE vada ad aggiungersi all’impegno degli

Stati senza ridurre la portata dell’intervento nazionale 3. Che le direttive comunitarie non vadano a sostituire ma si

aggiungano alle norme nazionali

22 La cittadinanza europea garantisce 4 diritti specifici: libertà di circolazione e soggiorno, il diritto di voto ed eleggibilità al-le elezioni municipali e del Parlamento europeo, la protezione diplomatica e consolare dell’autorità di ogni stato nel caso in cui lo Stato del cittadino membro non sia rappresentato nel

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luogo ove si trova, il diritto di petizione e ricorso al mediato-re europeo. Introdotta col trattato di Maastricht del 1992, la cittadinanza europea: 1. Sostituisce quella nazionale 2. Non sostituisce, bensì va ad aggiungersi,alla cittadinanza

nazionale 3. Può sostituire la cittadinanza nazionale previa presentazione

di apposita richiesta alla circoscrizione elettorale competente

23 Eures è: 1. Il portale europeo per la protezione della parità di genere 2. Un sistema di placement itinerante per i lavoratori dello

spettacolo attivo dal 1987 3. Una rete di cooperazione internazionale per promuovere e

facilitare la libera circolazione dei lavoratori nello spazio economico europeo

24 Nell’ambito del processo di allargamento dell’UE la sigla

“Acc” sta per: 1. Accreding and candidate countries 2. Agreed community citizenship 3. Accordo comunitario condiviso

25 Il Cedefop è: 1. Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale 2. Comitato europeo di monitoraggio per l’erogazione dei fon-

di SFOP (orientamento della pesca) 3. Il congresso annuale dei ministri della difesa degli Stati

membri che si tiene a Strasburgo

26 Il concetto di adattabilità: 1. È uno dei criteri alla base del processo di allargamento.

Rappresenta la capacità di un paese di adattarsi all’acquis comunitario, ovvero alla piattaforma comune di diritti ed obblighi che vincolano gli Stati membri

2. Esprime l’attitudine e l’idoneità dei sistemi socio–politici dei Paesi in via di adesione ad armonizzarsi col modello europeo

Parte I 20

3. È alla base delle politiche per l’occupazione ed esprime la capacità di imprese e lavoratori di adeguarsi alle nuove con-dizioni di mercato e di adottare le nuove tecnologie

27 L’agenda 21 è:

1. La strategia in 21 punti per favorire l’aumento dei tassi di occupazione negli Stati membri

2. Il piano d’azione per il 21° secolo per uno sviluppo sosteni-bile, da realizzare su scala globale, nazionale e locale

3. Il programma operativo nazionale per il potenziamento degli investimenti delle imprese nella ricerca e nell’innovazione

28 L’Ecofin è:

1. L’ufficio, con sede a Bruxelles, deputato al monitoraggio delle politiche nazionali in materia ambientale

2. Il Consiglio Economia e Finanza composto dai Ministri dell’Economia e delle Finanze degli Stati membri e dai Mi-nistri dal Bilancio

3. La quota annuale limite delle emissioni di gas a effetto serra imposta ai paesi che hanno ratificato il protocollo di Kyoto

29 QSN sta per :

1. Quadro sintetico di negoziazione 2. Quota soglia di negoziabilità 3. Quadro strategico nazionale

30 L’inno dell’Unione europea è: 1. Le Nozze di Figaro di Mozart 2. L’Inno alla gioia di Beethoven 3. La cavalcata delle valchirie di Wagner