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Corso di laurea

Scienze della Formazione PrimariaAnno Accademico 2017 – 2018

Relazione di tirocinio II ANNO

Studente:

_____________________

Team Tutor Tirocinio in SdFP Tutor Organizzatore: D.S. Carmen Indirli Tutor Coordinatori: Simonetta Baldari Antonio Martino Gianfranco Molfetta

Da consegnare entro il 01 Ottobre 2018

Presidente del CdLM in SdFP

Prof. Luigino Binanti

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PRIMA PARTE

Dati Conoscitivi e Percorsi Osservativi

La Relazione di Tirocinio si configura come documento di sintesi mediante il quale lo studente narra, riflette e rivisita il proprio percorso formativo, attivando e rinforzando la consapevolezza e la cultura di quella autoriflessività che è tratto professionalizzante della professionalità docente.

È un documento informativo-espositivo, con parti di carattere descrittivo, con lo scopo di informare, descrivere e illustrare i contesti in cui si è svolta l’esperienza di tirocinio e i processi attraverso i quali la stessa si è realizzata. Contiene parti di carattere argomentativo, in quanto propone un’analisi dell’esperienza attraverso la valutazione dei suoi aspetti salienti; momenti e spazi di riflessione sul modo di concepire il tirocinio e sulla sua valenza, in quanto luogo in cui teoria e pratica intrecciano una relazione dialogica e complementare attraverso un’esperienza professionale assistita e guidata da figure preposte a tale scopo, in grado di declinare il concetto di accoglienza in atteggiamento pedagogico da assumere quotidianamente come competenza professionale.

Il primo anno di tirocinio è stato pensato come anno propedeutico alla richiesta di azione didattica: un tirocinio osservativo non strutturato per imparare ad osservare e riflettere attraverso l’uso di tecniche osservative di tipo descrittivo (piste osservative più libere, guidate, “appunti”…) che verranno in seguito declinati in protocolli osservativi per meglio guidare, indirizzare e confrontare l’osservazione. Un’osservazione prevalentemente di contesto ( ambiente scuola, contesti educativi…), con qualche focus sulle variabili di processo ( organizzazione didattica di una giornata di scuola…)

Nel secondo anno di tirocinio, l’attenzione osservativa si focalizzerà prioritariamente sulle variabili di processo ( percorsi di insegnamento apprendimento…) ; sono richiesti momenti osservativi sulla progettazione, documentazione e riflessione nella scuola dell’infanzia, con qualche accenno alle variabili di prodotto ( motivazione e valutazione dell’alunno,...).

La documentazione, dunque, libera e personale dell’attività di tirocinio si sostanzierà in: una descrizione/narrazione di eventi, situazioni, comportamenti vissuti e/o osservati nel

periodo di tirocinio, diretto e indiretto, scelti per la loro significatività (al fine della riflessione successiva),

una riflessione sulle esperienze narrate, risultate particolarmente interessanti e incisive perché nuove, efficaci o anche problematiche e, al contempo, consentirà

una verifica delle proprie motivazioni e aspirazioni a ricoprire il ruolo di insegnante.

Tutor OrganizzatoreDirigente Scolastica Carmen Indirli

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DATI PERSONALI

Cognome:_______________________________ Nome: _______________________________

Matricola n° _________________________

Luogo e data di nascita: _________________________________________________________

Residenza: ____________________________________________________________________

Domicilio: ____________________________________________________________________

E-mail: ________________________________________

Telefono: ______________________ Cell. ____________________________

Eventuale occupazione lavorativa: ________________________________________________

_____________________________________________________________________________

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ISTITUZIONE SCOLASTICA ACCOGLIENTE

(Istituzione Scolastica accreditata ad ospitare tirocinanti dei corsi di laurea magistrale di Scienze della Formazione e dei TFA – D.D.16.11.2016)

Dati informativi Istituto Comprensivo o Circolo Didattico sede del Tirocinio Diretto:

_____________________________________________________________________________

Città (Provincia): ______________________________________________________________

Denominazione plesso Scuola dell’Infanzia: ________________________________________

Denominazione plesso Scuola Primaria: ___________________________________________

Dirigente Scolastico: ___________________________________________________________

Docente Referente di Tirocinio nell’Istituto/Circolo Didattico: ________________________

Tutor accogliente infanzia: ______________________________________________________

Tutor accogliente primaria: _____________________________________________________

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Protocollo osservativo – SCUOLA DELL’INFANZIA

Descrizione degli strumenti di osservazione utilizzati.Documentare le modalità, gli strumenti e la tempistica della fase di osservazione.

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OSSERVAZIONE DEGLI ORGANI COLLEGIALI

CONSIGLIO D’ISTITUTOComponenti (numero e ruoli):

Ordine del giorno e tematiche affrontate:

Conduzione:

chi presiede

approccio comunicativo

interventi: modalità e tempi

partecipazione componente infanzia/primaria

clima relazionale

Delibere:

soggetti proponenti

proposte e soluzioni individuate(descrizione iter)

modalità decisionali(accordo, votazione…)

Considerazioni e riflessioni personali sull’esperienza

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COLLOQUIO CON I GENITORI (non obbligatorio)

Componenti (numero e ruoli):

Tematiche affrontate:

Conduzione:

chi presiede

modalità e tempi

proposte e soluzioni individuate

modalità decisionali

clima relazionale rilevato

Considerazioni e riflessioni personali sull’esperienza

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CONSIGLIO DI INTERSEZIONE - Scuola dell’Infanzia

(tecnico e con la presenza dei genitori) non obbligatorio

Ordine del giorno e tematiche affrontate:

Conduzione:

chi presiede

interventi: modalità e tempi

proposte e soluzioni individuate

modalità decisionali (condivisione, eventuale votazione…)

clima relazionale rilevato

Considerazioni e riflessioni personali sull’esperienza

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PROGRAMMAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Modalità organizzative e clima relazionale. Non obbligatorio

Documentare le modalità, gli strumenti (Giornale dell’insegnante, Agenda della programmazione, format realizzato dalla scuola…), la tempistica e le fasi della programmazione didattica.

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ANALISI DEI DOCUMENTI DELLA SCUOLA(Attività svolta presso le scuole, singolarmente o in gruppo – 10 ore)

Breve descrizione dei documenti analizzati

Fonti e risorse normative

Orientamenti 91 e Indicazioni Nazionali 2012 (scuola dell’infanzia) L. 104/1992, L. 53/2010, L.170/2010, Linee guida DSA Direttiva BES del 27/12/2012 e C.M. n. 8 del 6/03/2013 L.107/2015 D. Legislativo n. 66 del 13 aprile 2017 D. Legislativo n. 62 del 13 aprile 2017 Curricolo della scuola dell’infanzia UDA scuola dell’infanzia RAV infanzia

Informazioni, connessioni e collegamenti tra RAV, PDM e PTOF.

Percezioni e riflessioni personali sulla Scuola dell’Infanzia.

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Scheda di progettazione (rif. modello Indire)

DOCENTE TUTOR

Titolo:

Campo di esperienza di riferimento:

Aree coinvolte:

Destinatari:

COMPETENZE EUROPEE

COMPETENZE TRASVERSALI

Traguardi per lo sviluppo delle competenze di riferimento

Prerequisiti

Obiettivi di apprendimento

ABILITÀ CONOSCENZE

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ATTIVITÀ (Fasi in cui si articola il percorso e tempo che si prevede per ciascuna)

Fase 1 Presentazione: breve introduzione, da parte della docente, dell’attività didattica da eseguire

Fase 2 Esecuzione

Fase 3 Verbalizzazione orale, attraverso un brainstorming, per far emergere stati d’animo e riflessioni spontanee degli alunni dell’esperienza fatta

Fase 4 Verbalizzazione scritta, attraverso la compilazione di un questionario strutturato per attivare la riflessione metacognitiva sul lavoro svolto

Fase 5 Compilazione collettiva di un test strutturato sugli aspetti precedentemente emersi

Fase 7 Realizzazione del prodotto finale

Fase 8 Socializzazione

METODOLOGIA

Laboratorio, lavori in piccolo gruppo, brainstorming

Strumenti.

VerificaValutazione dei processi, sulla base dei seguenti criteri:

Valutazione del prodotto, sulla base dei seguenti criteri:

Tempi

Spazi

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SECONDA PARTE

Riflessione CriticaAlla fine del percorso, lo studente rifletterà su: pensieri, sensazioni, punti di forza e di debolezza, utilizzo di conoscenze teoriche, commenti, aspettative soddisfatte o disattese, pratiche professionali osservate e discusse durante il percorso di tirocinio diretto e indiretto, con particolare attenzione e riflessione su:

Strategie didattiche (strutturazione dell’attività, stile comunicativo, sostegno all’apprendimento)

Gestione della classe/sezione (uso del tempo, organizzazione degli spazi, motivazione all’apprendimento, regole e comportamenti)

Relazione (empatia, accoglienza, solidarietà, collaborazione, conflittualità)

Utilizzo di laboratori, spazi laboratoriali, N.T. ( labs, biblioteche, LIM, tablet, web…)

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Rilevanza del percorso di tirocinio (diretto e indiretto, confronto con area accademica,

ricaduta sulla professionalità docente, autoriflessione) erielaborazione personale dell’esperienza

Tipo Prodotto: relazione critica

Titolo: L’esperienza del secondo anno di tirocinio: vincoli e opportunità per lo sviluppo professionale.Consegna: Si consideri l’aspetto di essere portatore di interesse prevalente del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria. L’esperienza del tirocinio è dunque occasione per sviluppare concretamente la propria professionalità docente, contribuendo a raccordarsi con la scuola reale, la scuola immaginata, la scuola raccontata nei corsi formali. La relazione dovrebbe – guidata dalla pista di riflessione seguente – contribuire a porre in relazione le differenti componenti dell’esperienza svolta, facendo emergere elementi utili sia per lo sviluppo personale che professionale, nonché suggerimenti per una maggiore adesione del Corso alle istanze dei portatori di interesse.

Lunghezza minima richiesta del prodotto 3000 caratteri-spazi inclusi. Font: Times New Roman, corpo 12, interlinea singola.

Pista di Riflessione

Le seguenti domande vogliono semplicemente agevolare e orientare i percorsi riflessivi dello studente che ha comunque facoltà di spaziare ed esprimere liberamente le proprie riflessioni nelle seguenti aree di attenzione:

1. ESPERIENZE1.1 percorsi di tirocinio diretto

(descrizione/narrazione di eventi, situazioni, comportamenti vissuti e/o osservati, particolarmente significativi perché nuovi, efficaci o problematici; punti di forza e di debolezza)

a. qual era il mio obiettivo in riferimento al fatto/evento osservato?b. come e quanto può servirmi questa esperienza nel mio lavoro?c. cosa so adesso che non sapevo prima di questa esperienza?d. che cosa posso considerare ora, che maggiormente mi ha colpito, tra scuola

reale e scuola immaginata?e. ……………………………………………………………………………….

1.2. percorsi di tirocinio indiretto(riflessione critica sulla dimensione formativa del tirocinio di tipo indiretto, relativamente alla possibilità di acquisire consapevolezza relativamente alla connessione con il tirocinio diretto e più in generale allo sviluppo della professionalità docente, punti di forza e di debolezza)

a. quali erano le attese rispetto al tirocinio diretto?b. quali cifre formative ha espresso relativamente ad acquisire

consapevolezza nei significati del corso, della comprensione della vita scolastica e dello sviluppo professionale?

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c. in quale misura ha contribuito a riflettere sul differenziale tra scuola

immaginata/scuola reale?d. come e quanto ha esercitato un momento di approfondimento rispetto al

tirocinio diretto?e. In quali modi potrei trarne maggiore vantaggio?f. ………………………………………………………………………………

2. CONOSCENZE (confronto con area accademica)

a. che cosa mi è stato di guida – tra gli studi dei Corsi – per vivere con maggiore consapevolezza l’esperienza?

b. che cosa mi è stato utile recuperare dei Corsi frequentati per facilitare l’interpretazione della realtà?

c. quali particolari teorie hanno supportato le riflessioni e relazioni ipotizzate?d. quali – e in quale misura - le conoscenze teoriche hanno facilitato la

comprensione/gestione dei problemi – se affrontati?e. …………………………………………………………………….

3. CONSAPEVOLEZZA PROFESSIONALE, (ricadute sulla professionalità docente, verifica delle proprie motivazioni e aspirazioni a ricoprire il ruolo di insegnante, ri-orientamento, capacità di trovare in se stessi e nella propria motivazione la spinta propulsiva…)

a. in quale misura - dopo quanto osservato/appreso – l’esperienza di tirocinio permette di poter affrontare con maggiore padronanza e consapevolezza la vita della classe e della scuola?

b. quali sono gli aspetti più difficili da affrontare – immaginandosi futuro docente – con i quali ha dovuto misurarsi?

c. ha maturato un’idea di docente di professionalità diversa dalle attese? Ha mai pensato durante l’esperienza che “la scuola non fa per me, pensavo diversamente, e oggi se potessi farei altre scelte?” Riesce, nel caso, ad esprime qualche motivo?

d. in cosa - e come - sento il bisogno di migliorare?e. in quali campi desidero ampliare le mie conoscenze e pratiche per essere più

efficace nella professionalità?f. ………………………………………………………………………………….

4. AUTORIFLESSIONEa. quali fattori hanno influenzato il mio pensare/agire durante l’esperienza?b. che cosa potrei fare per migliorare la mia esperienza?c. che cosa ho fatto – realizzato, raggiunto come obiettivo, situazione

affrontata – della quale mi ritengo soddisfatto/a ?d. quali i punti di forza e gli aspetti critici del lavoro svolto ?e. …………………………………………………………………………

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Contributo per eventuali suggerimenti al miglioramentodell’Istituzione Scolastica- Scuola dell’Infanzia

Tipo Prodotto: report

Titolo: Report di analisi e di proposte per il miglioramentoConsegna: Considerando l’esperienza di tirocinio come una condizione di osservatore esterno, si chiede di rilevare alcuni aspetti dei processi e delle attività agite nel contesto professionale della Scuola dell’Infanzia. Per facilitare la stesura, si consiglia l’utilizzo del “ciclo riflessivo” di Gibbs presentato nell’incontro di tirocinio del 4 Maggio 2018.

Lunghezza minima richiesta del prodotto 3000 caratteri-spazi inclusi. Font: Times New Roman, corpo 12, interlinea singola.

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