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Marzo 2009 Anno 3 - N°015 EDITORE United Business Sport&Events Srl DIRETTORE RESPONSABILE Alessandro Disperati DIREZIONE REDAZIONE AMMINISTRAZIONE GRAFICA MARKETING PUBBLICITA’ Viale delle Terme N°97 27052 Godiasco/Salice Terme tel.0383/944916 fax.0383/934583 www.ilperiodiconews.it [email protected] STAMPA Litho Commerciale Sas Novi Ligure Per la Vostra pubblicità su questo giornale tel: 3474029791 Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata la riproduzione, anche parziale, di testi e foto. TIRATURA 15.000 Copie Registrazione Tribunale di Voghera N. 178 del 23/11/2007 il Periodico news Distribuzione Gratuita Ciao Giovanni! Referendum ok Nasce Rivanazzano Terme di Alessandro Disperati Un grande campione. Un grande amico. Giovanni Pari- si ci ha lasciati nel modo più tremendo con cui può essere spezzata una vita, un dramma- tico incidente stradale. Aveva solo 41 anni. Voghera piange la perdita di un campione che ha saputo farsi strada da solo, con la sua testa, la sua grande voglia di lottare contro tut- to e tutti per raggiungere gli obiettivi prefissati. Ho avuto la fortuna di conoscerlo, di se- guirlo passo dopo passo nella sua grandiosa carriera. Posso dire tranquillamente di essere cresciuto giornalisticamen- te con Giovanni, seguendo eventi mondiali che mai avrei pensato di poter vedere da vicino, regalandomi così un grande bagaglio d’esperienza. Ho avuto questa fortuna. For- se non è un caso che tra i tanti documenti che ho raccolto di Giovanni c’è una sua dedica nella mia agenda in cui dice: “Ad Alessandro Disperati, con l’augurio di una grande car- riera giornalistica con vera amicizia e affetto. Giovanni Parisi”. Fu proprio a Salice continua a pagina 3

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Marzo2009Anno 3 - N°015

EDITOREUnited Business Sport&Events SrlDIRETTORE RESPONSABILEAlessandro DisperatiDIREZIONEREDAZIONE AMMINISTRAZIONE GRAFICA MARKETING PUBBLICITA’Viale delle Terme N°97 27052 Godiasco/Salice Terme tel.0383/944916 fax.0383/[email protected] Commerciale SasNovi LigurePer la Vostra pubblicità su questo giornale tel: 3474029791Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata la riproduzione, anche parziale, di testi e foto.TIRATURA15.000 CopieRegistrazione Tribunale di Voghera N. 178 del 23/11/2007

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Distribuzione Gratuita

Ciao Giovanni!

Referendum okNasce Rivanazzano

Terme

di Alessandro Disperati

Un grande campione. Un grande amico. Giovanni Pari-si ci ha lasciati nel modo più tremendo con cui può essere spezzata una vita, un dramma-tico incidente stradale. Aveva solo 41 anni. Voghera piange la perdita di un campione che ha saputo farsi strada da solo, con la sua testa, la sua grande voglia di lottare contro tut-to e tutti per raggiungere gli obiettivi prefissati. Ho avuto la fortuna di conoscerlo, di se-guirlo passo dopo passo nella sua grandiosa carriera. Posso dire tranquillamente di essere cresciuto giornalisticamen-te con Giovanni, seguendo eventi mondiali che mai avrei pensato di poter vedere da vicino, regalandomi così un grande bagaglio d’esperienza. Ho avuto questa fortuna. For-se non è un caso che tra i tanti documenti che ho raccolto di Giovanni c’è una sua dedica nella mia agenda in cui dice: “Ad Alessandro Disperati, con l’augurio di una grande car-riera giornalistica con vera amicizia e affetto. Giovanni Parisi”. Fu proprio a Salice

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la prima volta che vidi ‘Flash’ salire sul ring. Di boxe capivo praticamente nien-te. Per questo mi avvicinai al maestro Livio Lucarno chiedendogli di aiutarmi a capire il gancio, il montante e tutto quanto fa parte della “Noble art”. Era il giugno del 1992. Da quel momento, dal trionfo di Salice, incominciai a frequen-tare la palestra della Boxe Voghera per seguire per ‘La Provincia Pavese’ quel-la che sarebbe stata la grande carriera di Giovanni Parisi. Giovanni dalla testa dura, dal pugno di ferro ma che aveva un cuore grande, grandissimo. Andavo e venivo dalla palestra dell’ex caserma per conoscere i programmi, per fargli interviste. E si era creato un grande rap-porto di amicizia. Si scherzava, si gioca-va. Nel suo angolo Giovanni, a suon di musica, lavorava sodo. Ho conosciuto i malumori di un Parisi che aspettava ri-conoscimenti dalla sua ‘Voghera’ che lo aveva adottato all’età di soli due anni. Riconoscimenti che tardavano a veni-re anche dopo la medaglia olimpica di Seul nel 1988. Già la medaglia di Seul. Ricordo benissimo quando diciottente davanti alla sua casa all’angolo fra via Foscolo e via Dante insieme ad altri ti-fosi lo aspettai per stringergli la mano. Erano le 11 di sera quando febbricitante scese dall’auto avvolto da una coperta e con al collo quella medaglia inseparabi-le inneggiante la madre Carmela, mor-ta da poco. Perchè Giovanni aveva un grade feeling con sua mamma. Le più belle vittorie sul ring portano la sua de-dica. Nel 1992 Voghera, fra tira e molla, organizzò insieme alle Terme di Salice, allora guidate da Maurizio Somensi-ni, il mondiale di Giovanni Parisi. Sul ring allestito allo stadio di via Facchi-netti, Parisi non tradì le aspettative: era campione del mondo dei pesi leggeri versione Wbo. Sanremo, Roma, Mila-no, ancora Milano lo hanno poi ricon-fermato un grande campione. Quante volte mi recai alla Terrazza Martini di Milano per assistere alla presentazione dei suoi match. Sempre con la battuta pronta per noi, giornalisti di provincia, che ci trovavamo di fronte ad una realtà mondiale come Giovanni Parisi. Aveva un pugno micidiale. Veloce. Per questo si conquistò l’appellativo di ‘Flash’. E come un Flash oggi se ne è già andato lasciando in tutti noi un vuoto incolma-bile. Ricordo Giovanni, il suo sguardo. Ricordo quando gli chiesi per quale mo-tivo avesse preferito la boxe al calcio. La risposta era chiara e limpida: “Nel-la boxe vince il singolo - rispondeva - mentre nel calcio è una squadra”. Gio-vanni voleva dimostrare al mondo chi era. Giò era un uomo dal cuore d’oro. Una persona che si batteva per le cose giuste. Andava contro tutto e tutti, ma-gari inimicandosi anche tante persone, ma il suo motto era quello di dare per avere. E la vita non sempre gli ha ricam-biato tutto quello che lui, Giovanni Pari-si, ha fatto per gli altri. Peccato. Peccato perchè solo chi l’ha conosciuto bene sa, oggi, di aver perso un grande amico. Ciao Giovanni, mi mancherai! Ci mancherai!

Alessandro Disperati

Un drammatico incidenteAddio Giovanni ParisiIn un drammatico incidente stradale avvenuto mercoledì sera sulla tangenziale di Voghe-ra ha perso la vita il campione olimpionico e mondiale di pu-gilato Giovanni ‘Flash’ Parisi. Era da solo al volante della sua BMW Coupè color amaranto e stava dirigendosi verso la pro-pria abitazione, una villa nel-l’immediata periferia cittadina, a poche centinaia di metri dallo svincolo di Medassino della stessa superstrada. Per cause ancora in corso di accertamen-to Giovanni ha sbandato ed è finito contro un furgone: l’auto ha terminato la propria corsa in un campo adiacente la tangen-ziale. Il pugile è morto sul col-po per le gravi ferite riportate nell’incidente. Giovanni faceva attualmente parte del comitato Organizzatore Locale dei XV AIBA World Boxing Cham-pionships Milano 2009. Lascia la moglie Silvia e tre figli: Car-los, Angel e Isabel. Giovanni lascia inoltre il fratello Rosario e la sorella Giulia.

I NUMERIDI GIOVANNI PARISI

Giovanni Parisi è nato il 12

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febbraio 1967 a Vibo Valentia (Catanazaro). A due anni con i genitori emigra a Voghera. Alto 173 centimetri, si è messo in luce fin da giovanissimo per l’innata classe pugilistica. Alle Olimpiadi di Seul 1988 ha con-quistato la medaglia d’oro nei pesi piuma e il 15 febbraio 1989 ha esordito tra i professionisti battendo per ko al terzo round lo statunitense Kenny Brown. Il 28 settembre 1991 è diventa-to campione italiano dei legge-ri e il 25 settembre del 1992 ha conquistato il mondiale Wbo della categoria superando per ko tecnico alla decima ripresa il messicano Javier Altamirano. Ha difeso due volte la corona, poi, l’8 aprile 1995, ha fallito l’assalto al titolo Wbc dei su-perleggeri, perdendo ai punti a Las Vegas contro il mitico Julio Cesar Chavez. Il 9 marzo 1996 ha conquistato la cintura Wbo dei superleggeri battendo per ko tecnico all’ottavo round il portoricano Sammy Fuentes. Dopo cinque difese, il 29 mag-gio 1998 viene sconfitto dal messicano Carlos Gonzalez. Dopo un assalto fallito al titolo Wbo dei pesi welter, ha com-battuto per l’ultima volta l’8

Voghera si stringeattorno al suo campione

Immagini di Gabriele Vinciguerra

E’ un lunghissimo, infinito ap-plauso che accompagna la bara di Giovanni Parisi dalla camera ardente allestita nella sala della Battaglia del Comune di Vo-ghera alla Chiesa di San Loren-zo. Le note dell’Inno di Mameli accompagnano il pugile voghe-rese nell’ultimo suo viaggio. Sono davvero in tanti in piazza del Duomo per l’ultimo saluto al campione vogherese. Tantis-sime le persone, tra cui anche la nazionale italiana di pugilato che partecipò alle Olimpiadi coreane, che hanno ricordato il pugile morto in un incidente stradale. “La tua è un’incredi-bile scomparsa che ha creato un vuoto incolmabile nella tua famiglia e nella boxe. Un mondo che non ti dimentiche-rà”, ha detto il presidente della Federazione pugilistica italiana Franco Falcinelli, all’epoca di Seul ‘88 commissario tecnico della nazionale italiana. Pre-senti anche Gianfranco Rosi, ex campione del mondo, neo-consigliere della Fpi e amico di Parisi. Poi Maurizio Stecca, oro

a Los Angeles 1984, l’attuale ct azzurro Francesco Damiani, il procuratore Salvatore Cherchi, i manager televisivi Paolo Ta-veggia ed Andrea Locatelli, i pugili Gianluca e Silvio Bran-co, Cristian Sanavia e Cosimo Pinto. “Giovanni è volato in cielo come un angelo e da lassù ci guarda, insieme alla mamma Carmela che tanto amava”, ha detto il parroco durante l’ome-lia, fra gli occhi lucidi della gen-te, davanti allo sguardo attonito della moglie Silvia e dei figli ancora increduli della tragedia che ha colpito la loro famiglia. “Un uomo semplicemente im-menso, un uomo immensamen-te semplice, che grazie alle sue vittorie ha conferito un enorme prestigio alla nostra città”, ha detto il vice sindaco Graziano Percivalle a nome dell’ammi-nistrazione comunale. Fra le migliaia di persone presenti, anche molti personaggi famosi compresi i grandi giornalisti come Maurizio Mosca e Rino Tommasi che lo hanno sempre seguito. (a.d.)

ottobre 2006 al PalaLido di Milano, perdendo con il francese Frederic Klose, campione europeo dei wel-ter. Dopo quella sconfitta si ritirò.Il suo bilancio da professionista è di 41 vittorie (29 prima del limite), 5 sconfitte e un pari. Insomma un campione con la C maiuscola che ha regalato davvero tante soddisfazioni al mondo dello sport grazie ai suoi successi. Ciao Giovanni. (a.d.)

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’ Il ricordo di Maurizio Somensini:“Grazie per le emozioni che ci hai regalato”

Ricordo con commozione e sti-ma la prima volta che incontrai Giovanni Parisi. Erano i primi mesi del 1990 e Giovanni Pari-si mi fu presentato da Lorenzo Spagnoli, allora suo manager nell’organizzazione dei suoi primi incontri da professionista. Era così serio e determinato a combattere nel territorio nel qua-le era cresciuto che mi convinse ad ospitare il suo esordio da pro-fessionista nell’Oltrepò, a Salice Terme presso le Terme di Sali-ce. L’incontro di pugilato venne organizzato nel settembre del 1990 all’aperto, presso il Dan-cing ‘La Buca’ appositamente allestito e vide, oltre alla diretta televisiva su Rai 1, la presenza di un vastissimo pubblico e di tanti osservatori e giornalisti del settore, desiderosi ed ansiosi di vedere riconfermata la nascita di un vero campione. Si formò allo-ra un gruppo di lavoro che vide protagonisti oltre al sottoscritto, il manager Lorenzo Spagnoli, il dottor Mario Ireneo Sturla, l’indimenticabile presidente del-l’Associazione Boxe Voghera, Peppino Vacari e il maestro Livio Lucarno (che lo aveva seguito e

Il sindaco di Rivanazzano:“Abbiamo persoun campione”

Lorenzo Nosvelli, amico di ‘Flash’ e scrittore vogherese lo ricorda cosìTre titoli italiani (1986, 1987, 1991), un oro olimpico (piuma 1988), due titoli mondiali (leg-geri 1992 - superleggeri 1996), queste sono le credenziali di un campione vero, non costruito né, tantomeno, combinato. Sembrava tutto già scritto, anche da altri famosi protagonisti credu-ti immortali come il mito che li aveva seguiti, inseguiti e sopraffatti. Moderno atleta antico – orgoglio d’Olimpia – fuori del suo tempo, ostinatamente e anacronisticamente avvinghiato a canoni cavallereschi ormai dimenticati e su-perati dal progredire della decadenza dell’homo informaticus. La sua vita è stata una sfida tanto appassionata quanto cruda e impari è stata la lot-ta, contro il mondo e contro se stesso, grazie o in virtù della quale ha potuto assaporare clamorose vittorie e cocenti sconfitte. Da piccolo tirò calci a un pallone, subito dopo prese a pugni la vita. È andato anche contro l’ineluttabilità del pro-prio nome, che tutto poteva fare presagire tranne l’appartenenza ad un temuto fighter, tutt’al più poteva condurre a un modesto pasticcere o a un discreto dipendente comunale. Si fosse chiama-to Sonny o Primo, Rocky piuttosto che Duilio o Mohamed, si sarebbero evocati gli spiriti guer-rieri di chi li ha indossati, ma lui poteva contare solo sul più casereccio e mansueto Giovanni, ol-tre che sul suo gancio sinistro. I numerosi ricordi

appartenevano ormai al passato sportivo, grazie a lui ho avuto il privilegio di assistere nel capoluogo lombardo a due combattimenti mondiali a bordo ring, fra le grandi firme del pugilato. Tu? Gazzetta dello Sport...Tuttosport...Repubblica...Boxe Ring, e tu? Mi usciva con voce affatto stentorea un timi-do... Giornale di Voghera, ma l’atmosfera magica in cui ero immerso non mi faceva sentire per nulla a disagio, anzi avvertivo un certo orgoglio campa-nilistico fregiandomi della conoscenza personale dei protagonista. Entrata all’americana, nel buio i fasci di luce potentissima e accecante roteavano per la sala, mentre la musica di Rocky accompa-gnava l’entrata saltellante del nostro campione in-cappucciato. Anche l’inizio appartiene al miglior neorealismo: emigrato dalla bella e avara terra di Calabria – e perciò affascinante e misteriosa – dif-ficoltà della famiglia, smarrimento di un bambino in una città ostile, la fatica nell’inserimento socia-le. Tutti gli elementi del film anni Cinquanta. Ma il riscatto era dietro l’angolo della ex Caserma di Cavalleria, nella palestra diretta dal maestro padre putativo. Improvvisa e gelida è calata la notte sulla strada di casa e nel cielo stellato si scorge un astro che ci appartiene, indelebile nella memoria: Gio-vanni “Flash” Parisi.

Lorenzo Nosvelli

forgiato fin dai primi passi). A questo gruppo si aggiunse subito anche un vero appassionato della Boxe, Paolo Affronti, allora sin-daco di Voghera, grazie al quale potemmo affrontare con serenità il “sogno” di organizzare tra Sa-lice Terme e Voghera la futura (ma certa) scalata di Giovanni al titolo mondiale. Ci si incontrava settimanalmente per preparare questo importante appuntamento che vide il suo epilogo il 25 set-tembre del 1992 a Voghera presso lo Stadio Comunale. Pensate: un titolo mondiale di pugilato orga-nizzato nella nostra terra, con Vo-ghera protagonista, con Giovanni protagonista che ha reso protago-nista di un evento mondiale an-che il territorio nel quale si era forgiato e la sua popolazione. Quella sera c’era il mondo! Le vecchie glorie che avevamo visto campioni mondiali (Loi, Benve-nuti, Lopopolo e tanti altri), il ghota dei giornalisti sportivi ed il Presidente mondiale della WBO con i suoi più alti collaboratori. Insomma, veramente il mondo a Voghera. Quello che ci ha dato, e non solo quello, Giovanni Parisi.

Maurizio Somensini

Il sindaco di Rivanazzano, Ro-mano Ferrari, inieme a numerosi consiglieri ed assessori del Co-mune, tra cui Nicola Chiapponi e Andrea Deglialberti ha preso parte ai funerali di Giovanni Parisi. Il primo cittadino della località termale lo ricorda così: “Siamo molto vicini alla fami-glia di Giovanni Parisi per il lut-to che l’ha colpita. Giovanni era una campione che ha dato lustro a tutto il nostro territorio e non solo alla sua città, a Voghera. Era un campione che lo vedavamo spesso sulle strade del nostro comune ad allenarsi insieme a Livio Lucarno, il suo allenatore, che è un amico e che frequenta spesso Rivanazzano. In un mo-mento come questo è difficile trovare altre parole. Resta solo il rimpianto e la speranza che co-munque la traccia che ha lasciato questo campione serva ai gio-vani per costruirsi un futuro nel mondo dello sport”.

Maurizio Somensini

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’Affronti: “Il mondiale di Voghera riconciliò Parisi alla sua città”Rivedo Rino Tommasi dopo tanto tempo, oggi in una triste circostanza sempre legata al mondo del pugilato, alla vita e alla morte di un grande campio-ne Giovanni Parisi. Mi saluta con cordialità, nelle stanze di Palazzo Gounela, dove nella sala della Bat-taglia viene reso l’estremo omaggio all’olimpionico di Seul, e ribadisce: “Io a Voghera sono venuto due volte, quando eri Sindaco in occasione del cam-pionato del mondo versione WBO dei pesi leggeri allo stadio comunale e se ben ricordo preceduto da quella conferenza stampa alle Terme di Salice, di Parisi e Altamirano e purtroppo oggi. A Voghera -continua Rino Tommasi - abbiamo visto quella sera un grande campione, oggi lo salutiamo in tragiche circostanze”. La presenza di Tommasi, giornalista della grande boxe e promoter di serate pugilistiche indimenticabili, mi fa ricordare quanto importante fosse quell’evento organizzato nel settembre 92 a Voghera. Per la verità lo avevo avvertito anch’io e intervistato poche settimane fa, in tempo non sospet-to, da Alessandro Disperati per il “Periodico” avevo così risposto ad una sua precisa domanda:un sogno nel cassetto? Io risposi: “Uno singolare tra i tanti lo ho realizzato nel ’92 come Sindaco della città, ho organizzato a Voghera con l’immagine e l’impegno anche delle Terme di Salice, rappresentate allora da Maurizio Somensini, un campionato del mondo di pugilato (una mia passione giovanile ed un impe-gno di giornalista sportivo specializzato) quello che ha visto Parisi conquistare il titolo mondiale nella sua città. Mi pare che quella risposta appare molto significativa dopo il tragico incidente che ha visto la scomparsa di Giovanni Parisi. Al momento in cui ho appreso la tragica notizia, la mia mente è corsa a ricordare particolari che hanno preceduto quel gran-de evento sportivo svoltosi a Voghera e ripreso in diretta dalle televisioni di tutto il mondo: era il 26 Settembre 1992. In perfetta sintonia con Maurizio Somensini, avevamo organizzato le due fasi: il rito delle operazioni di peso in mattinata a Salice, nel salone delle Terme, conferenza stampa degli orga-nizzatori (Sindaco di Voghera, Amministratore delle Terme) del promoter Spagnoli e dei due contendenti, Giovanni Parisi e Josè Altamirano, il tutto davanti a telecamere e a giornalisti giunti da tutto il mondo. Poi in serata nella straordinaria cornice apposita-mente allestita allo stadio di Voghera, inni nazionali e congratulazioni agli sponsor. L’impegno del Co-mune e delle Terme, venne sottolineato anche dal positivo risultato raggiunto che aveva comportato non poco impegno. Ma perché eravamo arrivati ad una manifestazione così impegnativa, come quella della disputa di un campionato mondiale in Oltrepò. Determinazione ed impegno nostro uniti a quello dei dirigenti della Boxe Voghera, come non ricordare l’entusiasmo di Peppino Vaccari, Giovanni Nosvelli, Gustavo Campari, Giulio Ferri e poi ancora di Giulio Ferrari, Peppino Mariani, Remo Facchini, Vincenzo Alpini e di Sandro Raina e Titta Tosi ed altri, oltre a quello più impegnativo del preparatore ed amico di sempre, il maestro Livio Lucarno, che su questo giovane aveva puntato da subito. Grande entusiasmo anche per il Dott. Terziani, medico dell’A.B.V. da sempre, e per il medico sportivo simbolo del pugila-to italiano, il pavese Dott. Mario Ireneo Sturla. Parisi ripaga tutti con una splendida vittoria e la conquista del suo primo titolo mondiale dei pesi leggeri versio-ne W.B.O. La cintura la riceve dal presidente della federazione mondiale arrivato a Voghera per inco-

ronare il campione del mondo di quella categoria. Ma perché un match mondiale a Voghera? Ricordo che nel corso di una premiazione a palazzo Gounela, in riconoscimento dei successi di Giovanni Parisi e dei calciatori della Vogherese che si erano assicurati l’ingresso in C2, Parisi si lamentò che le Ammini-strazioni comunali di Voghera comunque non erano state generose con lui, al di la di qualche festeggia-mento. Gli ricordai il suo ritorno da Seul con la se-rata al cinema Roma, organizzata dall’Amministra-zione Gatti, Assessore allo Sport Piero Dono, ma lui con il suo carattere scontroso ma in modo chiaro mi disse: vedremo cosa sarai capace di fare visto che in passato sei stato dirigente della Boxe Voghera e direttore di una rivista di pugilato. Devo dire che quella richiesta “sfida”, fu per me una scommessa e un richiamo al mio orgoglio di appassionato di pugilato attorno ai ring di mezza Europa. Ne parlai con Assessori e Consiglieri Comunali: Geremondia, Accialioli e Legora e Dono; l’occasione venne ben presto da un’amicizia di Maurizio Somensini con il promoter Spagnoli, che ventilò la possibilità di un grande match in Oltrpò Pavese. Il binomio Salice-Voghera, da me sempre sostenuto, poteva trovare ra-pida attuazione organizzativa. Si trattava di trovare gli sponsor, e non era poca cosa, e garantire l’impe-gno del Comune di Voghera e dell’Amministrazio-ne delle Terme. Così fu e la grande serata segnò la riconciliazione di Parisi con la sua città, con quella città dov’era giunto giovanissimo alla ricerca di un futuro migliore ma una città ove aveva dovuto strin-gere i denti (non solo boxando) per essere accettato. Il ragazzo estroso ma pieno di grinta da meridionale tollerato era diventato così in pochi anni gloria della città con la conquista dell’alloro di Seul, ma aveva suggellato con Voghera e la sua gente un patto di fer-ro con la conquista da professionista del titolo mon-diale nella sua città. Vibo Valentia, la città calabrese dove era nato lo festeggiava e lo rivendicava anche con presenze impegnative sul ring di Vibo. Ma Pari-si aveva scelto Voghera e l’Oltrepò, per lui abituato ormai alla celebrità nei più lontani paesi del mondo, era il luogo dove aveva realizzato la sua splendida casa e dove cresceva la sua famiglia. “Flash” ci ha lasciato tragicamente ma lui rimane un punto fermo nella storia sportiva di questa città. “Il talento più limpido che la Boxe italiana abbia avuto negli ultimi vent’anni. Lo chiamavano flash perché aveva brac-cia veloci e un diretto sinistro secco e duro, quando arrivava a segno rapido, preciso e schioccante come una saetta, l’avversario non aveva più scampo”. Così ha detto di lui, sul “Corriere della Sera” il giornali-sta Claudio Colombo. Ricordarlo è l’impegno della città verso il mondo dello sport, verso la moglie e i suoi figli che della sua presenza se ne sono visti così presto privati.

Paolo Affronti

Il saluto di Franco FalcinelliE’ scomparso, vittima di un grave incidente stradale, uno dei più grandi campioni della boxe con-temporanea. Uno straordinario e ineguagliabile talento. Giovanni Parisi è stato campione del mondo e ai Giochi Olimpici di Seul nel 1988 sbaragliò tutti, conquistando la medaglia d’oro contro colui che l’aveva battuto tre mesi prima, il rumeno Daniel Dumitrescu, con una classe, una potenza, una precisione incredibili. Tutto il mondo del pugilato ed io siamo distrutti da questa notizia. E’ stato uno dei miei allievi prediletti, un uomo di grande coraggio che ha affrontato mille difficoltà. Di fronte a fatti del genere ridimensioniamo tutte le nostre velleità. Il suo ricordo rimarrà impresso tra le pagine più belle e celebri del pugilato. Alla famiglia, alla moglie e ai figli un abbraccio affettuoso da tutto il pugilato italiano. Franco Falcinelli

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ANO Elena Barbieri: “Rivanazzano deve continuare ad

avere un ruolo determinante per la Val Staffora”

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Tempo di bilanci per tutti i comuni. E proprio in questi giorni abbiamo in-contrato Elena Barbieri per tracciare un bilancio ad oltre un anno e mezzo dall’incarico di assessore del comune di Rivanazzano. Da Rivanazzano a Rivanazzano Ter-me. Un bel risultato?“Ritengo sia giusto aggiungere la parola Terme al nome Rivanazza-no; i motivi possono essere tanti, ma l’obiettivo principale è quello di quali-ficare l’identità termale di Rivanazza-no e darne immediata riconoscibilità

per un sicuro ritorno in termini turi-stici ed economici; l’aggiunta Terme non fa altro che rispecchiare la vera realtà del paese, visto che possiede una grande risorsa perché non valo-rizzarla? Sono davvero contenta per il risultato che abbiamo ottenuto. Un successo che dimostra come anche i rivanazzanesi credano nelle proprie origini”.E’ ormai passato oltre un anno da quando è entrata a far parte della giunta comunale di Rivanazzano: come considera la sua esperienza?

“E’ sicuramente una delle esperienze più importanti che abbia mai avuto la fortuna di intraprendere prima di tutto perché vedere da vicino la ge-stione di un comune dal punto di vista finanziario è estremamente complesso ma molto affascinante e in secondo luogo perché ho avuto la possibilità di conoscere e lavorare con persone straordinarie che mi hanno insegnato veramente molto”. A volte arrivano critiche sul bilancio del Comune: cosa risponde?“E’ sicuramente inevitabile essere sog-getti a critiche quando si è fortemente operativi su un campo specialmente se scomodo come quello inerente il bi-lancio; tuttavia è indispensabile con-siderare le critiche dal punto di vista costruttivo e renderle un’occasione di costante miglioramento”.L’amministrazione comunale di Ri-vanazzano ha voluto puntare in par-ticolare su quali investimenti?“Senz’altro i lavori più importanti per il 2009 sono, come già detto dal mio collega Nicola Chiapponi, Assessore ai Lavori Pubblici, quelli inerenti la realizzazione di nuovi tratti fognari riguardanti le zone di Viale Colombo, Cascina Chioda, via Diviani, nonché

il termine dei lavori della Scuola Ma-terna “Don Alberto Leidi” e dei giar-dini pubblici”.Elena Barbieri, la sua scelta di fare politica da dove arriva?“Ho sempre nutrito una grande pas-sione e un interesse vivo nei confronti della politica locale, con una partico-lare curiosità per il settore finanziario. È per questo motivo che terminati gli studi liceali, ho scelto di iscrivermi alla facoltà di Scienze Politiche con indirizzo economico. Volevo appro-fondire quello che è sempre stato un interesse sincero. La cosa che oggi mi rende felice è di poter concretizzare la mia passione nel lavoro che posso svolgere a Rivanazzano”.A parte il comune di Rivanazzano, ha ambizioni politiche?“Per il momento l’unica ambizione che nutro è quella di portare a com-pimento il mio mandato nella migliore maniera possibile”.Cosa auspica per il suo paese?“Mi piacerebbe che Rivanazzano con-tinuasse ad essere un paese “vivo” dal punto di vista aggregativo e culturale in modo che sempre più persone possano usufruire di tutte le belle iniziative che sono messe a loro disposizione”. (a.d.)

Beniamino Barbieri ammette“Minoranza disunita”

potrà esserci un’unica lista futura le rispondo subito di no. Personalmente, ma non da solo, continuerò a svolge-re il mio compito nell’interesse della popolazione. Certamente senza condi-zionamenti per interessi personali ma neppure da contropartite a favore di terzi ancorché tenuti nascosti”.Se lei avesse una bacchetta magica come la utilizzerebbe?“Evito la facile battuta e dico che non la utilizzerei perché in politica si ha l’obbligo di programmare. Chi non programma è perché pensa che la pub-blicità sia l’anima della politica. Ma il tempo presenta il conto. Cosa che ho fatto con l’attuale amministrazione an-dando ben oltre tale periodo. Prosegui-re ancora sarebbe scorretto”.Dopo essersi espresso sulla minoran-za vuole fare altrettanto per la mag-gioranza?“Senza entrare nel merito del ritri-to aspetto della loro compattezza, è voce di piazza considerarla in campa-gna elettorale. Gli articoli sulla car-ta stampata sono così numerosi che, francamente, mi sono posto anch’io la domanda di questo improvviso cambia-mento. Poi, considerando che mancano ancora tre anni alle elezioni potrebbe essere l’anticipo di qualche novità. Ba-sta aspettare”.

Tutto è pronto per una grande in-ziativa che si terrà a Rivanazzano nel mese di giugno. Si tratta del-la “Fiera del Libro del territorio pavese” che si svolgerà, presso i Giardini Comunali di Viale Mar-tiri della Libertà in corso di ri-strutturazione, dal 12 al 14 giugno 2009. Al centro della piazzola dei giardini, sarà installata un’apposi-ta tensostruttura. Saranno propo-ste opere librarie e multimediali pubblicate da editori pavesi. Par-ticolare riguardo sarà riservato all’Oltrepò nelle sue molteplici sfaccettature: dalla guida turisti-ca, all’antologia di racconti della tradizione; dal testo scientifico di approfondimento, al testo dedica-to alla ricerca storica o artistica; dalla raccolta iconografica, al ma-nuale di gastronomia locale; dal cd audio con raccolta di canzoni popolari, al documentario pae-saggistico. Saranno presenti, al-l’interno dell’iniziativa culturale, appositi spazi dedicati ad autori locali della narrativa e della poe-sia, privilegiando così anche gli autori che hanno partecipato alla nona edizione del “ Premio Bien-nale Letterario Nazionale di Poe-sia e Narrativa -Comune di Ri-

Marco Largaiolli presidentedella biblioteca di Rivanazzano

Ultimo della minoranza a dar ‘batta-glia’ all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Romano Ferrari, Beniamino Barbieri scende nuovamen-te in campo sottolineando che l’attuale minoranza è a pezzi.Spesso la sua amministrazione è stata criticata per avere promesso lavori senza averli realizzati. Cosa risponde?“Un’amministrazione che cade all’im-provviso e che lascia sul tappeto mol-teplici ed importanti opere ed iniziative da realizzare significa che ha lavorato bene e tanto. E’ il caso della mia ammi-nistrazione visto che i lavori pubblici più importanti che si stanno facendo, e non solo, sono quelli preventivati durante il mio mandato. E dimostrano pure quanto fossero fasulle le critiche che mi erano state rivolte a suo tempo. Tutto ciò senza dimenticare le opere e le soluzioni, alcune fondamentali, che ha realizzato la mia amministrazione. Ne riparleremo”. Le risultano vere le voci che indicano una minoranza non unita?“Una voce che ho sentito anch’io che dividerebbe l’opposizione in tre cor-renti. Due contro l’amministrazione e quella rappresentata dal consigliere Piaggi che è di fatto appartenente alla maggioranza. Se poi vuole sapere se

vanazzano -”. Saranno altresì create aree riservate ai generi letterari defi-niti di “evasione” come i gialli, il rosa e i fumetti. Nel corso della manifesta-zione saranno proposti incontri musi-cali da tenersi in angoli caratteristici della località termale oltrepadana. Un evento quindi destinato a suscitare un vivo interesse presso i media e presso la popolazione dell’intera provincia. Durante questa manifestazione sarà così possibile vedere libri di scrittori locali e soprattutto trovare numerose opere, a volte anche sconosciute, che parlano proprio del pavese ed in par-ticolare del territorio oltrepadano.

Dal 12 al 14 giugnoLa Fiera del Libro

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Un referedum senza storia. Perchè la vit-toria del si è stata talmente schiacciante che forse neppure i rivanazzanesi stessi, che sono andati al voto, si aspettavano questo risultato. Rivanazzano dunque cambia nome e da oggi in poi si chia-merà Rivanazzano Terme. Un successo per l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Romano Ferrari che sin dal giorno del suo insediamento perseguiva questo obiettivo. Ed i rivanazzanesi che ormai quasi due anni fa lo avevano scelto come sindaco alla guida di Rivanazzano non hanno tradito le aspettative. Anzi: i risultati parlano da soli. Con questo atto viene riconosciuta a tutti gli effetti la vo-cazione di località termale a Rivanazza-no. Un atto dovuto. Esulta il sindaco di Rivanazzano, Romano Ferrari dopo aver letto i dati ufficiali. Dei 3946 aventi dirit-to al voto ben 1853 rivanazzanesi si sono recati al seggio. Sfiorando quasi il 50 per cento. E per un referendum che non aveva neppure bisogno del quorum per essere valido, è un risultato che va ben oltre ogni più rosea speranza. Ma quello che rende ancora più grande questo suc-cesso è il numero dei si: ben 1633 contro 206 no. Insomma un plebiscito. Esulta la giunta ma esulta anche il patron delle Terme di Rivanazzano, Giorgio Matto. Ma eccolo il sindao di Rivanazzano, Romano Ferrari. Un successo davvero importante per la sua giunta e per Ri-vanazzano?“Questo era un piccolo seme che abbia-mo piantato e che adesso è fiorito. E’ una vittoria del paese. Per una ragione as-surda questo passaggio da Rivanazzano a Rivanazzano Terme non era mai avve-nuta in passato. Noi non abbiamo fatto altro che innaffiare questo seme. Grazie a tutti quelli che hanno contribuito, gra-zie al paese, grazie ai commercianti, alle associazioni, a quelli che la pensavano diversamente da noi in politica ma che però in questo caso si sono espressi a fa-vore e quindi ci hanno aiutato. E’ stata una grandissima vittoria di Rivanazzano e non solo della nostra amministrazio-ne”. Al fianco di Romano Ferrari c’è il pa-tron delle Terme di Rivanazzano, Gior-gio Matto. Una svolta per Rivanazzano e per le sue terme: cosa ne pensa?

L’88% dice si: è un buongiorno a Rivanazzano Terme

IL RISULTATO

Aventi diritto al voto 3946 Votanti 1853 Percentuale votanti 46,95 Si 1633 No 206 Nulle 4 Bianche 10 Percentuale SI 88,13

“Si tratta sicuramente una svolta prima di tutto per Rivanazzano che in questo modo riconosce una vocazione che è so-prattutto del territorio che ha una voca-zione termale secolare. Risale alla metà dell’ottocento la scoperta delle acque termali, quindi un percorso se vogliamo iniziato oltre 150 anni fa e oggi, a mio avviso, Rivanazzano aggiunge al pro-prio nome la vocazione al termalismo. La scritta Rivanazzano Terme, in vista anche dell’Expo 2015 di Milano, permet-terà di essere maggiormente riconosci-bili. E’ un’aggiunta quella della scritta ‘Terme’ che molti invidiano e noi che da 150 anni abbiamo e sfruttiamo le acque termali avevamo il diritto ed il dovere di diventare Rivanazzano Terme”. Senza dimenticare che Rivanazzano Terme è nata prima di Salice...“Bisogna ricordare che fu un rivannaz-zanese che ha avuto il merito di scoprire per primo le acque del nostro bacino ter-male. E’ vero che il primo insediamento termale fu proprio a Rivanazzano ma lo stesso rivanazzanese, Ernesto Brugnatel-li, ha permesso che anche Salice potesse avere uno sviluppo legato al mondo del termalismo. Questo permette di prose-guire un cammino, tutti insieme, per dare vita ad un grade bacino termale”.

Alessandro Disperati

Dal capogruppo di maggioranza“Grazie di cuore”Il capogruppo di maggioranza in seno al consiglio comunale di Rivanazzano, Domenico Chiodi ringrazia i rivanazzanesi per il voto al referedum. “Proprio da queste pagine lo scorso mese ho esortato a votare ‘SI’ al referendum per aggiun-gere “terme” a Rivanazzano: un’occasione storica con un risultato di parteci-pazione altrettanto storico. Il “SI” ha vinto e questo è il momento di ringraziare tutti gli elettori soprattutto i più anziani che nonostante le avverse condizioni atmosferiche hanno risposto in massa all’invito dell’amministrazione comunale dimostrando così di avere a cuore (forse ancor più dei giovani) il futuro del loro paese. Ringraziamenti anche per le associazioni presenti sul nostro territorio, per i commercianti, per le Terme di Rivanazzano, per i dipendenti comunali che hanno fattivamente collaborato e per Giancarlo Piaggi e Vincenzo Giudice. Uni-ca nota stonata; i consiglieri comunali di minoranza che non sono riusciti ad af-ferrare la reale potenza dell’evento e con il loro silenzio hanno dimostrato di non essere interessati ad argomenti che possono incidere positivamente sul futuro del nostro paese e che tanto hanno appassionato gli elettori”.

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ANO Riqualificati i giardini di Rivanazzano

Domenica ci sarà il taglio del nastro

I giardini diRivanazzano

Fiore all’occhiello della località termale di Rivanazza-no. I giardini saranno inaugurati domenica: sono già lì da vedere in tutto il loro splendore dopo un accurato intervento di recupero e di riqualifica che ha portato questo polmone verde ad essere il cuore della località dove la gente potrà ritrovarsi in un luogo che da do-menica prossima, 5 aprile, giorno dell’inaugurazione, farà invidia a molti. Le opere si stanno concludendo proprio in queste ore. L’inaugurazione avverrà alle ore 12, in concomitanza con la tradizionale Fiera d’Aprile di Rivanazzano e per l’occasione questa parte di giar-dini sarà dedicata a Vincenzo Mezzacane, cavalieri del lavoro.L’assessore ai lavori pubblici del Comune di Ri-vanazzano Terme, Nicola Chiapponi ha seguito in prima persona queste opere spiega: “Sono in fase di ultimazione i lavori per la riqualificazione dei giardi-ni pubblici di Rivanazzano che hanno comportato una spesa complessiva di 460 mila euro di cui 162 mila euro con contributo regionale e 298 mila euro invece sono fondi propri del Comune”.Quali interventi sono stati eseguiti? La riqualificazione dei giardini comprende le opere di sistemazione del verde, dei vialetti che percorrono l’area che sono stati anche completamente riasfaltati, la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione che è stato realizzato in conformità alle norme di ri-sparmio energetico e di abbattimento dell’inquinamen-to luminoso. Abbiamo anche previsto la realizzazione dell’impianto di irrigazione che è alquanto particolare. Infatti è stata realizzata anche una vasca di conteni-

mento delle acque piovane di 30 metri cubi. Tale vasca permetterà così di irrigare i giardini senza sprechi, ov-viamente nel periodo di maggior siccità quando non ci saranno piogge tali da alimentare il vascone si pro-cederà diversamente. Tra le altre opere è stato anche realizzato un nuovo parco giochi per i bambini, la posa di un bagno pubblico automatizzato, un info poit e nuo-vo arredo urbano con panchine, cestini e illuminazione tutta realizzata seguendo uno stile alquanto caratte-ristico ed anticato. Volevo fare un ringraziamento in particolare, per la tempistica sui lavori svolti sull’im-pianto di illuminazione all’Enelsole, all’ingenier Erba e al responsabile di zona Marco Boragno”. Il sindaco di Rivanazzano Terme, Romano Ferrari spiega il perchè dell’intitolazione dei giardini a Vin-cenzo Mezzacane. “I giardini saranno inaugurati in occasione della Fiera d’Aprile perchè abbiamo accet-tato la proposta che ci è pervenuta dalla presidentessa dell’Associazione Occasioni di Festa, Piera Spalla Sel-vatico (organizzatrice della Fiera stessa). Proposta che abbiamo condivisio e cioè l’intitolazione dei giardini al cavaliere del lavoro Vincenzo Mezzacane che è stato sindaco di Rivanazzano dal 1951 al 1959. Infatti l’As-sociazione culturale Occasioni di Festa ha proposto nel mese di giugno del 2008 l’intitolazione dei giardini a Mezzacane con la seguente motivazione: ‘Vincenzo Mezzacane è un rivanazzanese nato a Rivanazzano che ha sempre mantenuto stretti legami con il paese pur lavorando nelle più grandi città italiane. Era un gran-de imprenditore agricolo che diede vita ad un’azienda agricola in località Pizzone di Rivanazzano, premia-

to a livello nazionale per la produttività. E’ stato un grandissimo imprenditore edile e molti rivanazzanesi hanno lavorato per lui in molti cantieri sparsi sul ter-ritorio nazionale. Fu eletto sindaco dal 1951 al 1959. Ed iniziò i lavori di realizzazione degli attuali giardini. Lavori che furono poi completati dal suo successore, dottor Cortemiglia’. Questi giardini sono stati un’idea geniale perchè il loro posizionamento, la loro visibilità, fanno il biglietto da visita principale per chi arriva a Rivanazzano, insieme al Parco Brugnatelli”. E dell’info point che verrà realizzato all’ingresso dei giardini cosa ci può dire?“L’info point - spiega il sindaco Romano Ferrari - realizzato in un contesto archiettonico particolare e nello stesso stile con cui sono state realizzate le pensili-ne dell’autobus servirà alle associazioni per poter ave-re un punto di riferimento e di visibilità per dare tutte le informazioni sulle ricettività rivanazzanesi nel corso di manifestazioni importanti che saranno oragnizzate a Rivanazzano. Chiaramente non avremo una persona fissa tutti i giorni ma nel momento in cui si terrà una manifestazione o si terranno eventi fissi, come nel caso del mercatino, questo punto avrà un ruolo importan-te”.L’assessore Andrea Deglialberti spiega: “Nei giardi-ni è stato posizionato un nuovo parco giochi utilizzan-do i vecchi giochi già presenti e acquistandone anche di nuovi. Un progetto sicuramente innovativo realizza-to in quest’area sarà poi quello di realizzare un’area verde attrezzata per i cani. Un’area che prevede per l’appunto uno steccato per una superficie totale di 1200-1300 metri. Abbiamo preso contatti con l’Enpa di Voghera per avere una regolamentazione e per avere il proprio parere favorevole a questa iniziativa. L’Enpa ha collaborato con noi per sviluppare questa idea an-che perchè siamo il primo comune della zona a pensare alla realizzazione di un’area verde attrezzata a favore dei cani e che dia la possibilità a tutti di poter por-tare il cane in tranquillità in quest’area, lasciandolo correre liberamente, senza guinzaglio e senza correre il rischio che possa essere investito da una macchina. Anche questo, e ci tengo a sottolinearlo, era un punto che era stato inserito nel nostro programma elettorale e che riusciamo a realizzare in risposta alle esigenze che avevamo rilevato durante la stesura del program-ma elettorale”.

Alessandro Disperati

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Marciapiedi di Salice: un disastro. Perchè nonostan-te da anni ormai ci siano regole ben precise per chi porta a passeggio i cani, che dovrebbe essere mu-nito dell’occorrente per raccogliere gli escremen-ti del proprio animale, a Salice questa regola non sembra essere mai arrivata. E così basta passeggiare per Viale delle Terme e percorrere quotidianamen-te i marciapiedi per rendersi conto di persona della situazione in cui versano. Bisogna fare slalom tra i ‘ricordini’ lasciati dai cani e che puntualmente i pa-droni non raccolgono. Una situazione che va avanti da tanto, troppo tempo. Sino ad aver stancato anche alcuni albergatori e commercianti di questa via che dopo aver raccolto palate di ‘ricordini’ dei cani ora hanno detto basta ed hanno deciso di agire sistema-do dei veri e propri manifesti lamentando l’indecen-za di una situazione che va avanti da tanto tempo e senza che nessuno sanzioni chi impeccabilmente abbandona gli escrementi del proprio cane sui mar-ciapiedi. E questo nonostante lo sforzo fatto anche dall’edicolante di Salice che per venire incontro a tutti i possessori di cani, ha posizionato all’ingresso dell’edicola una cassettina con tanto di sacchettino per raccogliere gli escrementi. Un gesto che è stato apprezzato da molti ma che trova come sempre per-sone ignoranti che continuano ad essere incuranti di quanto accade. Ed ora in molti, operatori turistici in primo piano, scendono in campo chiedendo alla Po-lizia Locale un maggiore controllo con l’intento di avere una località termale più pulita e dei marciapie-di che possano essere accessibili e non impraticabili come ormai capita quasi tutti i giorni. Camminare per credere.

Alessandro Disperati

Marciapiedi di Salice sempre più sporchiParte la rivolta di esercenti ed albergatori

Grande successo per il Carnevale di SaliceTante mascherine hanno animato il Don GnocchiHa ottenuto come sempre largo successo, visto l’ele-vato numero di partecipanti, il Carnevale di Salice, andato in scena nei giorni scorsi e che è stato organiz-zato dalla Pro Loco di Salice in collaborazione con la fondazione Don Gnocchi e la Parrocchia. “Anche quest’anno la Pro Loco di Salice Terme - spiega il presidente del sodalizio salicese, Ezio Beltrandi - ha organizzato il tradizionale appuntamento con il car-

nevale che apre in sostanza le manifestazioni. Alle piccole e numerose mascherine sono stati offerti dalla pro loco i dolci tipici di carnevale e numerosi omaggi tutti offerti dal dinamico sodalizio rappresentato dal vice presidente Roberta Gatti e dal consigliere Cosi-ma Cavallo. Tra i presenti anche l’assessore Piercarlo Franchignoni ed il direttore del Centro Don Gnocchi Elio Zambianchi”. La manifestazione come sempre

I cartelli che sono apparsi

in questi giorni

a Salice Terme:

qui a fianco quello

dell’Hotel Genova.

Quello più a sinistra

dell’alimentari Guaschi e quello qui

a fianco dell’Hotel

Milano

ha richiamato molti bambini in maschera che per un pomeriggio intero hanno dato vita ad una sfilata ed a giochi. Anche a Godiasco la parrocchia di San Siro e Santa Reparata hanno dato vita al carnevale ed anche in questo caso c’è stata un’ottima partecipazione di bambini che, sempre mascherati, hanno festeggiato il Carnevale. Grande successo pure a Menconico per la sfilata dei carri allegorici. (a.d.)

Il carnevale a Salice (foto di Maurizio Setti)

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La fontana di nuovo ingabbiataAl via opere di staticità

Sorpresa: hanno ingabbiato la fontana di Salice. Ep-pure funzionava bene. Bene? Si fa per dire perchè, nonostante i supporti di marmo messi sotto i ‘peta-li’ per reggerli, la fontana perdeva ancora acqua. E così, per la seconda volta da quando è stata resa fun-

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MEzionante la fontana è stata nuovamente chiusa per permettere nuove opere di staticità che la rendano definitivamente sicura e senza alcun problema. Nel giro di alcuni giorni la fontana di Salice tor-nerà così a funzionare regolarmente. Le opere attuali in sostanza consisteranno nel posizionamento di alcuni supporti di metallo all’interno della fontana stessa che avranno il compito di reggere perfet-tamente i petali che fanno da corollario alla struttura in marmo in modo tale che anche se dovessero sedersi sopra molte persone, come è accaduto in questi mesi,

Piove ed è un disastro. Piove e l’entrata nella località termale di Salice, fiore all’occhiello dell’Oltrepo e non solo, diventa impraticabile con oltre venti cen-timetri d’acqua che hanno invaso entrambe le car-reggiate creando non pochi problemi agli automobi-listi. Domenica scorsa le auto in entrata ed in uscita da Salice hanno faticato non poco a superare quella barriera d’acqua che si è formata poco prima del pon-te sul torrente Staffora (proprio dinanzi all’ingresso del parco di Salice). Colpa degli scarichi che, ostrui-ti dalle foglie, non riescono a far defluire le acque piovane che ristagnano immancabilmente in strada. Già, immancabilmente perchè questo non è un pro-blema di domenica scorsa ma di ogni volta che pio-ve: l’acqua dal centro di Salice scorre verso valle, verso Staffora ma alla fine ristagna in strada. Spe-riamo che qualcuno al più presto intervenga. (a.d.)

Piove e l’ingressodi Salice diventa un fiume

Sorrentino: “Se vinciamo le elezionifaremo una mostra mercato floro vivaistica”Sagre di cultura contadina, di antichi mestieri, di prodotti tipici popoleranno nel prossimo mese tanti comuni del nostro Oltrepò. Adesso giunge anche no-tizia, dal blog www.unitipergodiasco.blogspot.com animato dalla minoranza consiliare di Godiasco, di una ulteriore e, in zona, inedita iniziativa. Viene pro-messo, in caso di vincita alle prossime elezioni ammi-nistrative, di istituire una mostra mercato floro vivai-stica, dell’arredo da giardino, dei prodotti biologici. La promessa varrebbe per il centro storico di Godia-

sco, con le sue tante vie delimitate da costruzioni an-tiche e per il parco pubblico Montale che sorge lungo il torrente Staffora. Nella presentazione data sul blog si sottolinea che la manifestazione è piuttosto com-plessa da organizzare e che quindi viene prospettata per l’anno prossimo sia per avere il tempo materiale di organizzare l’evento, sia perché avrebbe il pieno supporto dell’amministrazione se fosse quella espres-sa, appunto, dal gruppo di Uniti per Godiasco guidato da Alberto Sorrentino.

la struttura sarà in grado di reggere il peso senza de-formarsi e di conseguenza senza che si verifichino nuovi cedimenti strutturali. Pochi giorni dunque e la fontana tornerà poi a funzionare regolarmente rega-lando un bello scenario per la località termale. (a.d.)

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Alberto Sorrentino pronto alla sfida per la conquista della poltrona di sindaco di GodiascoDopo qualche titubanza, Alberto Sor-rentino ha deciso di ricandiarsi alle prossime amministrative a Godiasco.Scelta difficile?“Sì e no. Facile perchè le idee sono chiare, il programma sostanzialmen-te già pronto, importante, fattibile e di sicuro impatto sull’elettorato per la ca-pacità di cambiare veramente nel pro-fondo. Difficile perchè in paese regna la diffidenza e non è facile trovare dispo-nibilità a mettersi in gioco di persona, anche perchè un programma come il nostro richiede un grande sforzo in sede di governo (se saremo premiati dagli elettori) e quindi richiede persone di-sponibili a dare tanto impegno e lavoro per la collettività e questo è un aspetto che spesso mal si concilia con gli impe-gni lavorativi e familiari”.Alla fine dunque è certa la sua candi-datura. Su cosa vertirà in particolare il programma della sua lista? “Come dicevo è un programma molto articolato, ma per riassumere potremmo forse usare una sola parola: sviluppo”.Lista già fatta o da completare? “Siamo a buon punto”.Un anno fa si diceva che alle ammini-strative 2009 a Godiasco ci sarebbero state quasi sette liste. Oggi sembra ce ne saranno al massimo tre, forse quattro? Ma cos’è successo? “Credo che il problema siano i cosid-detti “poteri forti”: si stanno misuran-do fra di loro, stanno soppesandosi, stanno contando le rispettive pedine da muovere, stanno cercando alleanze: tut-to stanno facendo fuorchè preoccuparsi dei tanti problemi del paese, un paese che sta morendo sepolto da problemi mai risolti e fors’anche mai affronta-ti, minacciato da una crisi via via più devastante che cancella posti di lavoro e spinge sempre più alla ricerca di un lavoro lontano da casa. Ognuno agi-sce secondo la propria mentalità: tanti stanno giocando a risiko, noi preferia-

mo parlare con le persone per preoccu-parci di risolvere i loro problemi, che sono tanti”.Per 5 anni è stato consigliere di mino-ranza: come reputa il suo operato? “Posso dire senza tema di smentite che siamo stati l’unico gruppo che ha svol-to un lavoro di minoranza negli ultimi trenta anni, se non di più. Grazie a noi è venuto fuori tutto il malgoverno del-le terme nella gestione comunale (ma nessuno ha pagato per precisa volontà dell’amministrazione), la pessima at-tuazione della privatizzazione che ha lasciato la collettività con poco più di un pugno di mosche, è stato respinto il tentativo di erigere un ospedale (con tanto di malati terminali, grandi ustio-nati e normali degenti) nel bel mezzo del parco di Salice. Oltre a questo ab-biamo fatto numerose proposte su la bi-blioteca comunale, le scuole elementari di salice, le materne, i mercati di Salice e Godiasco, il parco Montale, zone pe-donali e ciclabili, assistenza ad anziani e disabili, servizio salvavita, telecamere di sicurezza, asfaltatura strade, elimi-nazione barriere architettoniche, museo multimediale ecc”.Perchè la gente dovrebbe votare per Alberto Sorrentino?“Perchè è contornato da un gruppo di persone oneste, che non hanno mai avu-to intrallazzi, che sono pronte a lavorare duramente per far risorgere il paese con un programma forte, ambizioso. Perchè sono persone che sognano un paese mi-gliore e aiutarle è un dovere per ogni cittadino che giornalmente constata lo squallore che ci circonda”.Cosa auspica per Godiasco-Salice Terme? “Il riscatto: ridiventare il punto di ri-ferimento non solo della vallata, ma di tutta la provincia, e non solo”.Roberto Stafforini, che faceva parte della sua lista, oggi è indipendente e si dice pronto a ricandidarsi solo

AlbertoSorrentino

Pierangelo Ghezzi replica: “Non ho

mai detto di volermi candidare

sindaco”Ill.mo Direttore, mi permetto di rivolgermi a Lei in relazione all’articolo apparso su “Il periodico” dello scorso mese di febbraio, a pag. 11, ri-guardante le prossime elezioni amministrative nel comune di Godiasco. Ho letto con stupo-re che La Lega Nord “vedreb-be come candidato sindaco” il sottoscritto; con la presente intendo smentire tale notizia, in quanto non è mai stata mia in-tenzione candidarmi. Sono stato interpellato anche da esponenti di altre correnti, ma non intendo in alcun modo prendere parte alle discussioni sulle prossime votazioni.Grato per lo spazio che gentil-mente vorrà dedicarmi nel pros-simo numero del suo giornale, in attesa di un suo riscontro, porgo cordiali saluti.

Pierangelo Ghezzi

Due mesi e saremo chiamati al voto. E a dire il vero a Godiasco e Salice c’è ancora tanta e grande confusione. La gente mi ferma per strada per chie-dere, ogni giorno, se ho novità circa i candidati alla carica di sindaco di Godiasco. Ma certezze per ora non ce ne sono. A parte Alberto Sorren-tino che ha ufficializzato la propria intenzione di candidarsi e il sindaco uscente, Angelo Deantoni che inve-ce ha motivato la propria intenzione a non presentarsi più, per il resto è buio fitto. Anzi fittissimo. Si rincorro-no giorno dopo giorno voci di possi-bili candidati. Ma nessuno dichiara con certezza l’intezione di presentar-si alle prossime amministrative. Tanti nomi: da Anna Corbi a Fabio Riva, da Elio Berogno a Pierangelo Ghezzi che smentisce categoricamente l’in-tenzione di scendere in campo. In-somma è ancora tutto in alto mare ma ormai i tempi stringono. Comunque, mai, come quest’anno si è assistito a un’omertà di questo genere. Forse perchè in tanti stanno alla ‘finestra’ a guardare, ad aspettare le mosse degli altri prima di decidere sul da farsi. Ma intanto il tempo stringe. (a.d.)

in una lista vincente. Come giudica la scelta di averla abbandonata a metà percorso e di voler correre solo se si-curo di vincere? “Desidero parlare del futuro, il passato ormai non interessa, nè me, nè gli elettori”.

Alessandro Disperati

Commento

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“Torriani ha lavorato molto bene. Chi gli succederà abbia a cuore Voghera”

ficoltà in quanto non conoscevo il ruolo del Consiglie-re Comunale ed il ruolo dell’Amministratore Pubblico. L’esperienza maturata in questi anni sia in maggioranza che in minoranza mi ha dato atto che il ruolo di chiunque voglia affacciarsi alla politica, deve essere quello della propositività volta per il bene della società. Tutti gli altri gli elementi inquinanti di quanto affermato, portano ad una deviazione della politica e a degli interessi che non sono quelli della collettività”.Da quanto tempo calca i banchi della scena politica Vogherese?“La mia esperienza politica parte quattro legislature fa con l’allora Sindaco Ferrari nella lista della Democra-zia Cristiana. Successivamente sempre tra i banchi della Minoranza con l’Amministrazione Scotti ed in fine due legislature in Maggioranza con l’attuale Sindaco Torria-ni nella lista di Forza Italia. Fin dal primo mandato il mio spirito critico mi ha portato ad avere degli scontri all’interno della maggioranza, definendomi la minoran-za della maggioranza in quanto in certe situazioni non riuscivo ad accettare delle scelte che andassero a depri-mento di tutta la collettività. Fu un periodo difficile che si è risolto con la prima legislatura Torriani, all’in-terno della Maggioranza con una collocazione che mi ha permesso di essere ascoltato, portando degli indirizzi ideologici e politici a contributo della città di voghera.”Qual’é il suo ruolo all’interno di Forza Italia?“All’interno del partito non ricopro nessuna carica. Que-sto non ha penalizzato la mia attività politica, proprio perché mi considero un uomo da trincea ovvero difen-dere e promuovere gli interessi della collettività laddove

Gianantonio Pozzoli fa politica da un ventennio, con una forte inclinazione per il Sociale. Si considera un uomo proposi-tivo al servizio della comunità, preferen-do stare in prima linea laddove le discus-sioni politiche sono più intense.Chi è Gianantonio Pozzoli?“Mi considero una persona normalissi-ma che ha deciso di partecipare in questi anni all’attività politica con il vero spi-rito di servizio, cercando di portare la propria esperienza negli ambiti laddove ha una maggior conoscenza. All’inizio della mia carriera politica ebbi delle dif-

Gianantonio Pozzoli

Il peperone di Vogheraprotagonista a Milano

a Voghera?“Stiamo aspettando che ciò avvenga a livello nazio-nale, dopodiché bisognerà trovare quelle che sono le sinergie più adeguate. Sia la scorsa legislatura che quella attuale la maggioranza al suo interno non ha mai avuto delle divergenze, anzi è sempre stata for-temente coesa, al contrario di altre realtà comunali. Ciò fa presumere che la fusione a livello locale av-verrà senza frizioni di alcuna natura”. Ad un anno dalle prossime elezioni, qual è il suo bilancio?“Penso che la città sia stata ben amministrata. Fare due legislature per Torriani è stato molto importante per portare a termine quanto era stato definito nel programma elettorale e cosa molto importante; ri-spettando il patto di stabilità. Senza ombra di dubbio lo considero un bilancio positivo”.Ci saranno delle novità per la candidatura del nuovo Sindaco di Voghera?“A questa domanda non so rispondere, mi rimetto ovviamente alle decisioni di partito, l’auspicio è che chiunque sia, abbia a cuore la città di Voghera”.

Gabriele Vinciguerra

gli scontri per il raggiungimento di tali obbiettivi sono più accesi.”Di quali commissioni consiliari fa parte e di cosa si occupa?“Perciò che riguarda questo mandato sono il Pre-sidente della Commissione Quarta che è la Com-missione Servizi Sociali, Cultura e Sport. Una maggiore attenzione da parte mia è stata data ai Servizi Sociali proprio perché i miei primi passi nel sociale iniziarono come uno degli ammini-stratori della Casa di Riposo. Un periodo molto importante che durò quindici anni. Personalmente sono molto legato e affezionato alla Casa di Ripo-so Pezzani, non nego di nutrire delle perplessità su questa vicenda che sta amareggiando il Consiglio, la Città e gli investimenti fatti, in quanto conside-ro la Pezzani un’istituzione di grande importan-za. Successivamente l’esperienza maturata mi ha portato ad affiancarmi all’Assessorato ai Servizi Sociali contribuendo nelle scelte e negli orienta-menti. Come presidente dalla commissione quarta stiamo promuovendo un’iniziativa importantissi-ma in un segmento sociale molto delicato, ovvero quello di istituire presso Villa Balma un centro di tutela per i minori. Voghera inoltre ha la neces-sità di un nuovo dormitorio, poichè le situazioni di povertà sono aumentate. Insieme all’Assessore ai Servizi Sociali e il Sindaco stiamo lavorando per ridare una sede a quella che è la Consulta del Volontariato in modo da poter mettere in rete tutte le Associazioni di Volontariato. Un unico ufficio migliorerebbe i servizi offerti dalle Associazioni”.Forza Italia, Alleanza Nazionale, Popolo delle Libertà cosa ne pensa?“Lo considero un passaggio naturale, purtroppo quando avvengono delle fusioni si manifestano delle situazioni di protagonismo che andrebbero smussate ed accettando il nuovo ruolo. Se in una grande realtà come quella che stà per nascere, tutti accettano le loro posizioni prodigandosi ed impegnandosi con gli stessi obbiettivi, non posso-no che essere di contributo per il partito e per la collettività”.A livello nazionale stiamo vedendo cosa sta ac-cadendo nella fusione di questo nuovo Partito e

Sotto il segno ACLI di Pavia tre pro-tagonisti, ruoli diversi, del territorio oltrepadano in particolare e pavese in generale confermano e rafforzano il loro “patto di alleanza” a favore dei consumatori, nel segno della qualità e del risparmio. E’ quanto da un anno sta realizzando la triade guidata dal-l’’Associazione PepeVo per la Tutela e Valorizzazione del peperone di Vo-ghera che ha preso parte alla “Prima fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili” in programma a Milano nei padiglioni di fieramila-nocitiy. La fiera denominata con uno slogan eloquente “Fa la cosa giusta” è organizzata e sostenuta da un grup-po di noti referenti della qualità della vita, dell’alimentazione sana e del rispetto delle tasche dei consumatori.

Il peperone di Voghera è ospite dello spazio assegnato alle ACLI provin-ciali di Pavia e giocherà un ruolo mol-to importante non solo in rappresen-tanza del territorio in cui è l’esempio del significato delle vocazioni locali che sono sempre più ricercate quali espressioni della capacità dei pro-duttori di recuperare antiche valenze tipiche ma anche come testimonian-za della qualità di alimenti sani e con prerogative assolutamente particolari. L’Associazione è stata presente nei tre giorni con un repertorio dimostrativo dei risultati della ricerca scientifica che ha permesso il recupero presso-ché totale dello storico ortaggio noto in tutta Italia nel secolo scorso (mate-riale cartaceo, un filmato, tabelle ana-litiche sulle qualità organolettiche,

ricette culinari). Inoltre è stato orga-nizzato un Work show, nel padiglio-ne destinato agli incontri collettivi, a cui ha fatto seguito una degustazione che l’Associazione PepeVo ha offerto ai presenti a base di stuzzichini pe-peronati (crostini con marmellata di peperoni di Voghera con formaggio caprino – focaccia salata con pepe-rone di Voghera – assaggi di pepe-rone sott’aceto) proposti con la col-laborazione dell’Iper Montebello e del Ristò che nello scorso anno sono stati i partner significativi che hanno permesso al peperone di Voghera di ritornare sulla tavola dei consumatori assecondato da una campagna di in-formazione che ha sottolineato le sue prerogative che fanno della fragran-za se conservato e della digeribili-tà le qualità di maggiore spicco. La manifestazione “Fa la cosa giusta” costituisce un’ulteriore occasione di conoscenza del prodotto locale sulle piazze metropolitane dopo il grande successo ottenuto nello scorso settem-

bre a Genova in occasione della Fiera nazionale dell’Agricoltura. Occasio-ni che sono sempre accompagnate da un grande successo di pubblico e di estimatori del nostro ortaggio di cui hanno modo di gustare le qualità ed apprezzarne l’eccezionalità. Anche a Milano come già a Genova la de-gustazione sarà accompagnata dalla proposta di un prestigioso vino doc offerto dal Consorzio Vini Oltrepò. La fiera del consumo critico cade proprio nel momento in cui i soci produttori della PepeVo stanno perfezionando il piano di semina per l’anno in corso che vedrà aumentare sensibilmente la produzione e certamente raggiungerà un ulteriore traguardo sul piano del perfezionamento della coltura gra-zie all’impegno prezioso di tre enti scientifici (L’Istituto Tecnico Agra-rio “Gallini” di Voghera, l’Istituto di Patologia Vegetale dell’Università di Milano e il CRA, centro di ricerca sperimentale orticola di Montasnaso Lombardo, nel lodigiano).

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“Opposizione e maggioranza sono sullo stesso piano: serve slancio per far rinascere la città”Abbiamo incontrato il segretario del Partito Democratico di Voghera, Li-liana Giampetruzzi per tracciare un bilancio della sezione vogherese del Pd ed anche per capire come inten-de muoversi questo partito in città. E quali sono le aspettative anche a livello nazionale dopo la nascita uf-ficiale del Pdl.Come spiega la situazione attuale sul Partito Democratico a livello Nazionale?“Il PD ha sicuramente avuto un mo-mento di grande difficoltà in occa-sione delle dimissioni del Segretario Walter Veltroni, ma la forza di un grande Partito la si evidenzia so-prattutto nei momenti difficili, per-ché è proprio in quei momenti che deve emergere la fiducia nella realiz-zazione di un grande progetto rifor-mista quale è quello del Partito De-mocratico. La scelta di Franceschini va in questa direzione. Il Partito ha dimostrato di saper tenere la barra dritta e, mi pare, che i risultati co-mincino a intravedersi, lo dimostra l’incoraggiante recupero nei son-daggi di questi giorni ma soprattutto l’aver finalmente iniziato a dettare l’agenda politica del Paese portan-do il Governo a rispondere su fatti concreti quali la proposta di eroga-re un assegno mensile a chi perde il lavoro, proposta che ha avuto una risposta negativa. Il lavoro da fare è certamente enorme, soprattutto in questo momento di crisi mondia-le, ma crediamo nella possibilità di realizzare questo progetto politico di ampio respiro”.Quali sono le attività promosse lo-calmente dal Partito?“Attualmente il Circolo di Voghera si sta concentrando soprattutto su quelle che ritiene siano le questioni più scottanti che l’Amministrazione Comunale deve affrontare, come ad esempio la Casa di Riposo. La Pez-zani è in grosse difficoltà con un pe-sante mutuo da pagare, con enormi spese di gestione. Molte sono le cose da dire in proposito, ad esempio il non essersi resi conto che forse la scelta dell’ASP non è stata la mi-gliore a discapito della Fondazio-ne che probabilmente avrebbe dato maggiori agevolazioni, che il conto economico della struttura non è in grado di pagare un euro di piano di ammortamento, che il C.d.A. che per moltissimi anni ha svolto il proprio compito in maniera assolutamente volontaristica oggi viene profuma-tamente pagato. Il Palazzetto dello Sport. A chi serve? Spesi 6.000.000 di euro per una struttura di cui non conosciamo il possibile utilizzo. Forse quei 6 milioni potevano esse-re spesi in modo diverso. Forse la Pezzani oggi non avrebbe tutti i pro-blemi che ha, se la gestione da parte del Comune fosse stata non dico più

oculata, ma almeno presente”.Cosa ne pensa della proposta di Francescini, tassare coloro che hanno un reddito superiore ai 120 mila euro?“Credo sia una proposta ragionevo-le. In fondo si chiede in termini mol-to semplici a chi sta oggettivamente meglio (ricordo che 120.000 euro all’anno equivalgono più o meno a 240.000.000 delle vecchie lire) di esprimere solidarietà concreta a coloro che in questo momento si trovano in estrema difficoltà come i disoccupati, i precari, i pensionati minimi, le famiglie che faticano a gestire delle risorse sempre minori. Si tratterebbe di dimostrare che l’es-sere Cittadini con la C maiuscola comporta a volte l’assunzione di re-sponsabilità diventando un vantag-gio per tutta la Comunità”.Cosa ne pensa della reazione avu-ta dal Centro Destra?“Che è assolutamente conseguen-ziale al loro agire politico che uti-lizza parole quali solidarietà, giu-stizia sociale, attenzione ai bisogni, sicurezza solo per questioni di mera propaganda ma che non è disposta a rinunciare a un minimo di privi-legio a favore di chi sta peggio e pertanto si arrocca nella protezio-ne di classi sociali ben definite (si veda il provvedimento sull’ICI) non comprendendo che questo atteggia-mento invece di favorire l’unione, l’integrazione la solidarietà di una Nazione, porta ad un inasprimento delle tensioni sociali che non vanno sottovalutate”.Voghera e la Politica?“Sinceramente, ritengo che la poli-tica Vogherese negli ultimi anni sia stata probabilmente non all’altezza dei problemi emersi ed emergenti. Questa critica deve necessariamen-te essere, almeno dal mio punto di vista, in via prioritaria a chi gover-na se per Politica si intende l’arte di governare una società rispondendo alle sue istanze e risolvendo i suoi problemi. Voghera si è adagiata su se stessa dandosi una pennellata in quella che io ritengo essere dove-rosa amministrazione ordinaria ma non dando slancio a progettazioni che dovrebbero caratterizzare una città del terzo millennio. Questa critica va comunque rivolta anche all’opposizione tenendo però con-to che gli spazi di azione per essa sono oggettivamente ridotti. Basti pensare all’attività del Consiglio Comunale che viene convocato cir-ca 4 o 5 volte all’anno in occasione delle scadenze obbligatorie di legge il che riduce di fatto la possibilità di un confronto puntuale con la citta-dinanza”.Tra un anno si andrà al voto, sta-te pianificando la strategia per la pianificazione elettorale?

Liliana Giampetruzzi

capacità che avremo di affrontare i problemi concreti della gente nel dare le soluzioni che riterremo giu-ste e opportune. Sul territorio au-spico che il lavoro da svolgere non sia limitato ad una visione ridotta. Ovvero. Oggi i problemi non sono più soltanto quelli di ogni singola realtà ma devono avere una visione più ampia. Basti pensare al proble-ma dell’acqua (ATO – Pavia Acque ecc.) Credo fortemente in un lavoro di rete, fatto in condivisione da parte di tutte le autonomie nell’affrontare le questioni che sono trasversali a tutto l’Oltrepo. Il Pd si è organiz-zato in Circoli ed il radicamento passa attraverso la possibilità di offrire, attraverso un lavoro di rete, risposte a grandi problemi quali lo sviluppo economico del territorio, l’organizzazione dei servizi sociali, la distribuzione dell’acqua, il pro-blema energetico e tanti altri. Siamo nati con un progetto politico ben de-finito, un Partito aperto, disponibile al confronto fatto non solo di iscrit-ti. Auspico di poter dimostrare che siamo capaci di trasmettere un mes-saggio concreto, che abbiamo idee forti per migliorare la vita di tutti gli abitanti non solo Vogheresi ma di tutto l’Oltrepo. Noi non siamo il Partito del 70% e del 30%. Quando ci siamo uniti non abbiamo minima-mente pensato a far prevalere rap-porti di forza, perché chi si è unito aveva sicuramente una cosa in co-mune, il concetto di democrazia ed è nella forza della democrazia che io spero. Concetti come la solidarietà, la giustizia sociale, il rispetto delle regole viaggino sempre insieme alla soluzione dei problemi. Auspico che il Partito Democratico oltre ad es-sere un soggetto credibile e compe-tente sia anche in grado di riportare in mezzo alla gente concetti forse un po’ offuscati che portino all’indigna-zione e alla partecipazione, che ren-dano le persone davvero Cittadini con la C maiuscola e non sudditi”.

Gabriele Vinciguerra

“Abbiamo iniziato la discussione al nostro interno e con alcune forze po-litiche. Stiamo altresì lavorando su alcuni punti che riteniamo strategici per la predisposizione del Program-ma Elettorale. Entro la fine dell’ anno dovremo aver pianificato strategie e modalità per essere pronti con un programma credibile da presentare ai nostri concittadini”.Presenterete nella lista elettorale nuovi personaggi, o vi affiderete dell’esperienza di quelli attua-li?“Innovare è importante quanto uti-lizzare le esperienze e le competenze esistenti. Io ritengo che sia estrema-mente importare portare alla Poli-tica soggetti che abbiano non solo voglia e coraggio ma anche compe-tenze perché preparare una nuova classe politica è indispensabile al ricambio in una società complessa e nuova. La lista dovrà necessaria-mente tenere conto di queste varia-bili”.Cosa ne pensa dei tagli alle Forze dell’Ordine?“Penso all’assurdità di far perce-pire ai cittadini di vivere in luoghi non sicuri e contemporaneamente tagliare fondi a coloro che questa si-curezza la devono mantenere e assi-curare, per poi magari affidarsi alle “Ronde”. É un non senso. Se la que-stione è rilevante e lo è allora forse sarebbe meglio non spendere circa 500 milioni di euro per farci vota-re 3 domeniche nello stesso mese sprecando soldi pubblici a discapi-to dell’acquisto della benzina, della manutenzione delle macchine, della formazione del personale, degli sti-pendi di coloro che quotidianamente sono chiamati a proteggerci metten-do a repentaglio la loro vita”.Partito Democratico, un partito in crescita, sul territorio cosa auspi-ca?“Il Partito Democratico, lo dicevo prima, in questi giorni ha recupe-rato nuovi consensi. L’auspicio é che questo consenso cresca a livello nazionale soprattutto in ordine alla

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L’assessore Giuseppe Carbone: “Gli anziani un patrimonio che va tutelato”Dopo una lunga pausa dalla scom-parsa dell’Assessore Paolo Becca-ria il testimone passa a Giovanni Carbone, che dopo un lungo silen-zio stampa si concede ad un’inte-vista.Oggi ricopre un assessorato im-portante e che sta molto a cuore per ciò che rappresenta a tutta l’amministrazione. Sente il peso o la responsabilità di questo nuovo ruolo politico?“Questo è un Assessorato impor-

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tante che va a rappresentare un segmento sociale molto delicato e complesso. Ci sono delle situazioni di disagio causato dalla precarietà del lavoro, da condizioni familiari border line, da condizioni di abitabilità che per certe famiglie andrebbero rivi-ste ed un disagio giovanile che preoccupa. Queste sono le tematiche che più mi stanno a cuore e per le quali mi sento molto coinvolto forse anche da un passato recente nella protezione civile che è sempre stata la predisposizione ad essere a disposizione di chi ne ha veramente bisogno senza secondi fini. Ovviamente mi sono molto a cuore gli anziani che dal mio punto di vista rappresentano un patrimonio da tutelare e proteggere. Dalla mia risposta non ho cercato di evadere o glissare sulla domanda ma ci tenevo ad evidenziare degli aspetti che mi toccano profondamente. Il mio sarà un impegno volto non solo a dimostrare la fiducia del Sindaco Torriani, ma a continuare l’opera di chi mi ha preceduto”.Prende il posto di Paolo Beccaria, politico e uomo di spessore scomparso per una grave malattia nel 2008. Che situazione le ha lasciato?“Chi mi ha preceduto ha ricoperto questo ruolo in modo encomiabile. Fra noi due c’è sempre stato un gran feeling nella percezione e discussione delle te-matiche sociali. La sensibilità e professionalità di Paolo Beccaria in tutto ciò che era il mondo dei di-sabili che riuscì a realizzare dei centri come il CSE di Voghera, il Parkinson. La situazione che ho ere-ditato è il risultato di un lavoro di grande levatura. Avrei preferito essere ancora Consigliere Comuna-le e continuare a condividere con il caro Paolo le nostre piacevoli chiacchierate”.Ex Presidente del quartiere Sud, Responsabile della Protezione Civile cittadina. Com’è stato il passaggio a questo nuovo e importante incarico? Attualmente come sono i rapporti con la Prote-zione Civile?“Penso che questo ruolo rappresenti un percorso politico iniziato vent’anni fa quando ero consigliere di circoscrizione, dove ho imparato quelle che sono le modalità volte ad affrontare discutere e realizza-re quelle che sono le problematiche della gente. Da Presidente del quartiere Sud e non solo ho sempre affrontato i problemi proprio con quella lucidità e determinazione per le quali meritavano fossero fronteggiate. Questo nuovo incarico mi allontana dalla Protezione Civile che ho sempre nel cuore. La Protezione Civile è un’Associazione di volontari che senza alcun rimborso togliendo spazio alle fa-miglie si prodigano in aiuto di chi ne ha bisogno. Il mio attaccamento alla Protezione Civile è tale che se dovessi scegliere rinuncerei all’Assessorato pur di non abbandonare il gruppo di volontari che con il loro senso civico hanno saputo compiere gesta degne di nota”.Tornando allo scenario politico. Forza Italia, Al-leanza Nazionale, Popolo delle Libertà. Cosa ne pensa?

“Non posso che condividere un percorso politico che non poteva andare in direzioni diverse. Proba-bilmente due grandi poli miglioreranno e snelliran-no le scelte nell’interesse di un paese che necessita di tempistiche diverse. Penso che questo passaggio anche sul territorio avvenga serenamente, proprio perché i rapporti tra le parti politiche sono sempre stati di confronto e fiducia. Ci sono stati dei momen-ti in cui il rapportarti è stato più acceso ma sicura-mente non si è mai messo in discussione la solidità e la compattezza di una maggioranza che a Voghera ha saputo fare la differenza”.Pensa che con le nuove elezioni comunali, lo scenario politico cambierà, o verrà riproposta l’esperienza di chi ha amministrato in questa ul-tima legislatura?“Il mio auspicio è quello di vedere anche delle fi-gure nuove, per le idee che possono portare. Con questo intendo dire che un mix tra chi ha maturato una certa esperienza e nuove figure non possono che giovare ad una politica più fresca che porte-rebbe maggior fiducia tra i giovani. Sicuramente auspico un aumento delle quote rosa, in quanto le donne hanno una sensibilità ed una percezione che non può che giovare al sistema”.Se dovesse fare un bilancio su ciò che è stato fatto fin’ora cosa direbbe?“Senza ombra di dubbio non può che essere un bi-lancio positivo, che dire, Voghera è lì da vedere è stato fatto tantissimo è stato fatto pressoché tutto quello che era stato previsto nel piano elettorale e soprattutto rispettando il patto di stabilità. Quindi bisogna riconoscere a questa Amministrazione ed al Sindaco Torriani la capacità indubbia di ammini-strare senza sprechi, cosa che altre realtà comunali non sono riuscite a compiere. Sicuramente non si può accontentare tutti ma una cosa è certa in questo ultimo decennio la città è cambiata… In Meglio”.

Gabriele Vinciguerra

Giuseppe Carbone

Chiedilo al notaioA partire dallo scorso mese di febbraio, e per tutto l’anno (tranne i mesi di luglio, agoso e dicembre) il consiglio dei notai di Pavia ha varato l’iniziativa dal titolo “Chiedilo al notaio”. I cittadini potran-no quindi chiedere e ricevere consulenze gratuite da parte dei notai della propria città su svariati argomenti, fra i quali casa, eredità, patrimonio di famiglia e molti altri temi di interesse notarile. Per prenotare la consulenza gratuita è necessario mettersi in contatto con il consiglio notarile di Pa-via (n. 0382.35167) e chiedere la prestazone del notaio della propria città. La consulenza è rivol-ta esclusivamente ai privati ed al momento della prenotazione viene chiesto di indicare l’argomento desiderato.

Semaforo in tiltTraffico in tilt l’altra mattina tra corso XXVII Mar-zo e via Papa Giovanni. Un semaforo, infatti, a cau-sa di un corto circuito ha preso fuoco ed ha fatto saltare tutto il sistema. La luce gialla e quella rossa si accendevano contemporaneamente. Sul posto è arrivata la Polizia Locale che ha cercato di dirige-re il traffico per creare il minor disagio possibile. L’impianto semaforico è già stato rispristinato.

Arriva il dog parkAnche la nostra città, come altre realtà (soprattut-to metropolitane) avrà presto un dog park, ovvero un’area interamente dedicata ai cani (ed ai loro padroni), che potranno liberamente passeggiare. Il progetto nasce dalla collaborazione fra l’am-ministrazione comunale e l’Enpa di Voghera. In pratica, in strada Folciona, attuale sede del canile municipale, l’area a disposizione dell’Enpa verrà raddoppiata.

Nell’ex caserma inauguratii nuovi uffici Asm“Questo è il primo passo verso la creazione di quel grande polo di servizi che farà di Voghera la capi-tale dell’Oltrepo Pavese”. Così il sindaco Aurelio Torriani ha esordito, in occasione dell’inaugu-razione dei nuovi uffici commerciali di Asm Vo-ghera Spa, che da largo Toscanini si sono trasferiti nell’ex caserma di cavalleria. Già funzionanti da qualche giorno, nella nuova ala ristrutturata del-l’ex caserma hanno trovato posto gli uffici di Asm Vendita e Servizi e della società Voghera Energia Vendita. A disposizione degli utenti ci sarà quindi il parcheggio più capiente della città, con l’obietti-vo di proseguire la ristrutturazione della caserma e di ospitare altri importanti servizi cittadini. “Asm è presente da più di cento anni sul territorio - ha spiegato il presidente Rocca - E’ stato quindi per noi un onore poter essere i primi ad occupare gli uffici ristrutturati dell’ex caserma di cavalleria. Spero che tanti altri seguano il nostro esempio”. Oltre al sindaco ed al presidente Asm, erano pre-senti molte autorità, fra cui l’amministratore de-legato Stefano Bina, il presidente della provincia Vittorio Poma, l’assessore provinciale Mario An-selmi, il presidente di Asm Vendita e Servizi Luigi Visigalli, il vice questore Mauro Zampiero e tanti amministratori locali.

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APaolo Piazzardi: “Ci candidiamo per voltare pagina e puntare al rilancio di Varzi”Dopo tante incertezze ecco uscire il nome ufficiale del primo candidato sindaco a Varzi: è Paolo Piazzardi.Lo abbiamo incontrato nei giorni scorsi a Varzi.Cosa pensa di Varzi?“Paese mio, che stai sulla colli-na, disteso come un vecchio ad-dormentato. Nelle parole di una malinconica canzone sembra racchiudersi le realtà della Var-zi d’oggi. Un paese che appare come assopito, inerte, rassegnato a vivere nei ricordi di un passato ben diverso. Già, i ricordi. Si fati-ca a credere che alla voce ‘Varzi’ l’Annuario del Touring Club Ita-liano del primo novecento abbia descritto il nostro paese così: uffici giudiziari, del registro, alberghi, trasporti, dazio, mercato agricolo e del bestiame, banche, ospedale, teatro: in una parola tutto quanto contribuiva all’immagine di una cittadina autosufficiente, che non solo viveva di vita propria, ma era pure guida e motore degli altri centri della Valle Staffora”. Cosa intende dire?“Un ruolo di punta che Varzi era riuscita a mantenere per buona parte del secolo, anche se chi era nato nel secondo dopoguerra aveva dovuto fare i conti con una pover-tà diffusa: difficoltà economiche di ogni sorta, adulti che ingrossava-no le file dei disoccupati, bambini che si riparavano dal freddo con i maglioni del patrono scolastico e si rifocillavano con le gallette del-la P.O.A, la pontificia opera d’as-sistenza. Era il tempo di un’eco-nomia primordiale: il denaro non circolava, o meglio compariva una volta al mese, per regolare i conti in sospeso nei negozi che segnava-no tutto nei “libretti”. Anni diffi-cili, nei quali però si crearono le fondamenta della rinascita econo-mica varzese, quella che coniugò i capannoni industriali col benesse-re materiale: siderurgia, minicars, maglierie, camicerie”.Cosa è rimasto di quell’epoca?“Purtroppo nulla. L’ultimo ca-pannone ha chiuso i battenti pochi mesi fa, lasciando molte famiglie nella drammatica incertezza del-l’oggi e del domani. Resta il terza-rio assistenziale e ospedaliero che, per quanto importante per la col-lettività, non può ragionevolmente rappresentare l’indicatore di un paese in crescita”.In questo quadro di generale de-pressione si svolgeranno le ele-zioni amministrative per il rin-novo del Consiglio comunale. E

Paolo Piazzardi

lei intende candidarsi, giusto?“Certo. E come spesso avviene in clima elettorale, in questi giorni si assiste ad una attività di con-tatti ed incontri mirati alla costi-tuzione di una lista. E’ prevedibile che la giunta uscente opererà per ripresentarsi, mentre altri cerche-ranno di allestita una compagine competitiva e rappresentativa al tempo stesso. In questa direzione si muove la Lista Civica ‘Rina-scimento Varzese’, che ha rivolto alla società civile del nostro paese l’appello a farne parte. Consape-voli della gravità dei problemi che sono sotto gli occhi di tutti, dei ti-mori del presente e delle speranze che l’elettore ripone in chi avrà il compito di amministrare il paese, la nostra campagna elettorale si sta svolgendo su basi inedite e tra-sparenti, che stanno riscuotendo l’apprezzamento della popolazio-ne”.Cosa garantite ai componenti della sua lista?“A ogni potenziale membro del-la nostra lista tutto ciò che viene promesso è impegno, lavoro, e de-dizione ai compiti amministrativi che lo attendono. In altre parole l’oggetto dei nostri incontri non sono né poltrone, né presidenze, né cariche”.Del resto non potrebbe essere al-trimenti, se ‘Rinascimento Varzese’ intende dare un segnale concreto di discontinuità col passato. Lo stesso vale anche per il cosiddetto ‘programma’, sul quale la vecchia politica ha quasi sempre finito per arenarsi. Intendiamoci, la nostra lista ha ben chiari i programmi da implementare se avrà, come è nostro augurio, il suffragio degli elettori”.Cosa ritiene importante in que-sto momento per il rilancio di Varzi?“Ma in questa fase è soprattutto fondamentale la persona umana ed i valori morali che l’accompa-gnano, valori per i quali la scelta obbligata da compiere non può che essere una sola: l’interesse del paese. Senza nasconderci le difficoltà che ci attendono, avrem-mo l’aspirazione di provarci, con quell’umiltà che è indispensabile per affrontare le prove più diffici-li. In questo rientra anche la deci-sione di chi scrive, se sarà eletto sindaco, da destinare all’indennità prevista per la carica alle priori-tà ed emergenze che in Comune non mancheranno di presentarsi. Pur nella consapevolezza che nel

mare del debito pubblico in cui si dibattono le amministrazioni dello stato ciò potrà rappresentare poco più di una goccia, sarà comunque un simbolico segnale di disponibi-lità”.Cosa intendete fare in particola-re per Varzi?“Fermi restando rispetto e consi-derazione per gli sforzi compiuti dalle amministrazioni che ci han-no precedute, da eletti avremmo in animo di compiere qualunque iniziativa si rendesse necessaria per verificare: se è davvero senza speranza la decadenza del nostro paese; se lo sviluppo del turismo culturale può essere una risposta efficace alla perdita dei posti di la-voro; se il degrado e la sporcizia lamentati da residenti e visitatori sono senza rimedio; se dovremo rassegnarci per sempre alle pre-carie condizioni della viabilità attuale. Se i nostri intenti saranno premiati, non avremo fatto nulla di eroico. Semplicemente avremo servito il paese dove siamo nati ed i suoi abitanti”.

Nato a Varzi, Paolo Piazzardi è stato addetto culturale all’estero presso le nostre ambasciate di Amman e Ban-gkok ed i consolati di New Orleans e Los Angeles. Tra gli incarichi ricoper-ti, quello di presidente della Società Dante Alighieri, di vicepresidente del Rotary Club in Thainlandia, e del comitato tecnico scientifico di Varzi Viva. Ha pubblicato articoli e libri tra i quali ‘Italiani alla Corte del Siam’ a cura del ministero degli Esteri.

Chi è Paolo Piazzardi

Bagnaria: la giunta Bediniavvia numerose opereL’amministrazione comunale di Bagna-ria, guidata dal sindaco Gianluigi Bedini ha avviato in questi giorni una serie di opere pubbliche. In particolare sono ini-ziati i lavori di sistemazione e riqualifi-cazione della piazza della Chiesa, dove è previsto l’ampliamento, la costruzione di un locale adibito a ricovero attrezzi e re-lativi servizi igienici, il rifacimento della pavimentazione, dell’illuminazione e di un’area verde attrezzata per un importo di lavori di €240.000 (280.000 incluse le spese di progettazione ed oneri per la sicurezza). Sempre in tema di lavori pubblici prossimamente sarà completato il parco giochi nella frazione di Ponte Crenna, dove è stato realizzato un nuovo campo giochi ed un campo da calcetto in erba. E’ stata ulteriormente potenziata l’illuminazione pubblica in alcuni punti ancora sprovvisti e a breve sarà ulterior-mente potenziata con due nuovi punti luce, uno nella parte retro del Municipio e l’altro sulla via 4 novembre dopo il di-stributore Tamoil. E’ in fase di ristruttu-razione il muro interno del cimitero del Capoluogo dove è prevista la rimozione dell’intonaco civile e nuova stuccatura a pietra vista del muro; inoltre non appena sarà potenziato il contatore e sarà attivo l’ascensore realizzato nella parte retro del Municipio grazie ad un finanziamen-to della Regione Lombardia sull’elimi-

nazione delle barriere architettoniche. Si sta predisponendo il progetto defini-tivo per quanto riguarda la sistemazio-ne ed il consolidamento del versante in località Livelli dove sarà realizzato un consolidamento del muro attraverso la realizzazione di trincee drenanti con la funzione di salvaguardare il muro in terra armata per un importo lavori di €90.000. Grazie al contributo del Mi-nistero dell’Ambiente di € 900.000 sui dissesti idrogeologici, nei giorni scorsi sono stati fatti i sondaggi geologici sui terreni e si sta predisponendo la pro-gettazione per la realizzazione di un muro di sostegno, la canalizzazione superficiale, sistemazione, pulizia e ricalibratura alveo del torrente Cren-na a difesa dell’abitato della frazione Livelli.

Gianluigi Bedini

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Danese: “A Varzi bisogna affrontare i problemi veri. Priorità all’occupazione e al salame”

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Franco Danese, assessore allo allo Sport, Turismo e Tempo Libero del Comune di Varzi traccia un bilan-cio di questi cinque anni di assessorato nella giunta guidata da Ernesto Querciolli.Com’è andata in questi cinque anni di assessorato a Varzi?“Il bilancio dei cinque anni di mandato non deve essere fatto dall’assessore competente per settore, bensì deve essere la popolazione a valutare ciò che è stato possibile fare. Il sacrificio e il lavoro sono stati sicuramente considerevoli anche perché l’ammini-strazione di un comune come Varzi è sicuramente im-pegnativa al fronte dei 10.000,00 euro annui messi a bilancio, da anni, per il settore turistico - sportivo. In tale cifra rientrano anche i contributi dati alle varie associazioni sportive quali AS Varzi Calcio, Bikers Club Varzi, Snowbord Varzi; mentre al Tennis Club Varzi è stato riservato l’uso gratuito dei campi da tennis e i relativi incassi della gestione degli stessi”.Quante iniziative avete organizzato?“Oltre 400 iniziative locali e a diffusione interpro-vinciale gestite, sono la testimonianza della collabo-razione espressa con tutte le associazioni volontarie aventi sede sul territorio varzese”.Tra l’altro avete anche pertecipato con successo alla Bit per tutti i cinque anni di sua amministra-zione...“Si, a questa vetrina turistica internazionale dove l’amministrazione comunale varzese è sempre stata presente, in questi cinque anni, è la Borsa Interna-zionale del Turismo che si svolge presso la Fiera di Milano, ora a Rho, ogni anno a febbraio e che vede, grazie alla collaborazione determinante della Pro Loco di Varzi, sempre presenti le degustazioni del salame e della torta di mandorle di Varzi all’interno dello stand della Regione Lombardia, unitamente a quelle dei più rinnovati prodotti culinari dell’intera regione”.E del nuovo ufficio Iat cosa ci può dire?

“Altro punto a favore segnato è stata l’ammodernamen-to dell’ufficio di informazione turistica IAT, presso la piazza della Fiera di Varzi. Tale ufficio rimane, insieme a quelli di Pavia e di Salice Terme, l’unico riconosciu-to dalla Provicia. Ma, mentre questi sono gestiti dalla Provincia stessa, con personale da essa stipendiato, quello di Varzi è stato autonomamente gestito grazie all’inserimento di tale servizio all’interno del progetto di sviluppo territoriale Equal e alla collaborazione con la Pro Loco di Varzi e l’Istituto IPSIA di Varzi. Attra-verso tale ufficio viene distribuito materiale cartaceo turistico, illustrati i percorsi eno-gastronomici e de-scritti i servizi di vario genere presenti sul territorio”. Se non sbaglio sono stati anche realizzati due siti in-ternet...“E’ vero. A completamento di quello fatto in questi anni c’è anche la gestione di due siti internet di cui uno comunale e uno interamente creato dall’Assesso-rato alla Cultura, sui quali si incontrano nozioni stori-co- turistiche con approfondimento degli eventi e degli appuntamenti; e la continua produzione di locandine illustrative, cartine del comune ed opuscoli storico in-formativi”. Il successo degli eventi organizzati da dove arriva?“Fondamentale è stata la stesura e la capillare diffu-sione di un calendario degli eventi all’inizio di ogni anno al fine di distribuire le manifestazioni sul terri-torio e permettere al turista una visione completa del territorio varzese nei vari periodi dell’anno utile per risaltare le bellezze e le qualità di tutto il comune. Nelle frazioni, i locali di ritrovo pubblico sono stati costante-mente forniti di: manifesti, depliant, brochure inerenti la successione degli eventi presenti sul territorio var-zese”.Mancano pochi mesi alla chiusura della legislatura targata Querciolli. C’è ancora qualche progetto in cantiere?“Per i prossimi mesi, è stato già richiesto un mutuo di 150.000 euro, al fine di realizzare un intervento si-gnificativo presso il centro sportivo Carlo Chiappano. Grazie anche all’impegno dell’assessorato ai lavori pubblici, verranno rifatti i manti dei campi da tennis, costruita una nuova centrale termica che servirà gli spogliatoi dello stesso campo sportivo e realizzati ser-vizi igienici a servizio del pubblico”.E a livello politico cosa accadrà a Varzi in vista delle elezioni?“Per il futuro, valuto positivo il fatto che tante persone si impegnino per raggiungere il Palazzo Malaspina; tutti i cittadini dovrebbero avere la voglia di ammini-strare almeno per una volta il proprio comune. Oggi però sono subentrati altri problemi. La crisi che tutto coinvolge impone all’amministratore coraggio, volon-

tà di rischiare: non si può più galleggiare necessita scegliere da che lato raggiungere la riva”.Quali sono i suoi obiettivi personali dopo cinque anni di assessorato?“Oggi il problema non è concorrere per le ammi-nistrative ed eventualmente vincere. Il problema è il dopo. Un dopo formato da stanziamenti stata-li sempre minori (vedi la soppressione dell’ICI mai realmente coperta dallo Stato) e da servizi ed aiuti sempre maggiori richiesti dai cittadini a causa di una crisi di cui probabilmente non abbiamo ancora visto il vero inizio. Oggi più che mai non sono sufficienti le strette di mano e le pacche sulle spalle; è più utile un amministratore un po’ meno simpatico ma più reatti-vo ai reali bisogni della gente. Amministrare signifi-ca saper distribuire le risorse; non hanno più senso campagne elettorali roboanti condite con promesse irrealizzabili”.E quali problemi vanno risolti per il bene di Var-zi?“Il primo problema da affrontare è quello del lavo-ro. Non si parla abbastanza della chiusura dell’Ilva spa, del fatto che da Godiasco al Brallo le uniche strutture che danno lavoro sono ospedale e case di ri-poso e che sono decine di anni che un’industria non apre i battenti in Valle Staffora grazie anche a quel manufatto che qualcuno ha il coraggio di chiamare strada. I giovani non è che non vogliono fermarsi nei nostri territori: è che non possono! Anche quest’an-no la prima elementare ha una sola sezione: urgono interventi decisi. La stessa risorsa “Salame di Varzi” è ora che diventi realmente una realtà non solo per il nostro comune, ma per l’intera vallata:è inutile van-tarsi di ciò che in realtà non si ha”.E per quanto riguarda la routine cosa serve per Varzi?“Per quanto concerne il quotidiano non servono menti illustri e questionari per capire cosa occorra. La sicurezza, maggior spazi per gli anziani, il taglio del verde, una maggior cura dei cimiteri, lo sgom-bero della neve e una diversa gestione della pulizia generale; sono necessari. L’amministratore deve es-sere rispettato nelle sue indicazioni perché non solo è stato eletto democraticamente dalla popolazione, ma della popolazione fa parte: certo servono la volontà e il coraggio di scontrarsi contro quel muro burocra-tico che deve capire semplicemente una cosa: che è a disposizione del popolo. Il mio personale parere è che oggi può, anzi deve, amministrare solo chi per decidere, non deve attendere le sirene di chi non sa neppure dove siano Praglasso, Barostro e Ghiareto; cioè chi è esterno a qualunque intrallazzo politico-amministrativo”.

L’assessore Franco Danese

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Un call center a Varzi garantisce occupazione ai giovani abitanti della montagnaDa ormai alcuni anni a Varzi è ope-rativo il Telecentro Appennino Onli-ne che garantisce occupazione a ben venti giovani. Attualmente il call center di Varzi sta ricercando perso-nale inbound ed outbound. Con Bruno Tagliani, presidente del Gal, parliamo di questo call center attivo a Varzi.“Si tratta di un’iniziativa che è nata all’interno del progetto Leader che è stato portato avanti dal Gal in questi anni. E si tratta di un’iniziativa molto importante perchè ha, come elemen-to di base, l’innovatività. Il ragio-namento è stato in sostanza quello di cercare di portare occupazione in questo territorio con nuove figure professionali sfruttando quelle che sono le nuove tecnologie e che per-mettono di superare un pò gli spazi temporali e quindi grazie anche agli sponsor che hanno sostenuto questa iniziativa, dal Gal alla Fondazione della Banca del Monte di Lombar-dia siamo riusciti a realizzare questa struttura che è importantissima per il territorio”. Di che cosa si occupa questo call center?“Il Telecentro opera in convenzio-ne con alcune società del territorio e da supporto alla clientela di que-

ste società. Quella del Telecentro è un’attività importante perchè riesce a dare occupazione ad una ventina di persone che operano all’interno di questo telecentro e che trovano piena soddisfazione. Insomma non è un call center dove si vende qualche cosa o si propongono ai clienti l’acquisto di prodotti, a volte con risultati un pò frustanti, in questo telecentro si ri-sponde alle richieste di determinate società che si appoggiano a noi per fare da tramite con la propria clien-tela. Insomma il nostro è un telecen-tro di qualità più elevata e quindi si ottiene anche una certa gratificazio-ne professionale”.Oltre a Varzi sono previsti altri te-lecentri in Oltrepo?“Il progetto iniziale prevedeva la realizzazione di alcune sedi ‘satelliti’ per dare occupazione anche in altre realtà svantaggiate. Per questo si è pensato, e il progetto verrà attuato in futuro, di creare nuovi telecentri a Val di Nizza, Golferenzo perchè l’obietti-vo è quello di portare occpazione nel-le aree più marginali ad oggi stiamo cercando di consolidare la struttura madre di Varzi per poi cercare di po-tenziarci sul territorio con l’obietti-vo di creare appunto occupazione. Il telecentro è una struttura importante

Il Telecentro Appennino Online nasce per gestire un progetto in collaborazione con Enti Locali, Agenzie per lo Sviluppo Territoriale e alcuni Comuni dell’Alto Oltrepo Pavese. Gli obiettivi del progetto mirano a coinvolgere attori pubblici e pri-vati per sostenere e/o incentivare l’economia nella zona dell’Alto Oltrepò Pavese. L’obiettivo principe è di limitare i flussi migratori verso realtà cittadine che offrono sicuramente più possibilità di impiego. La creazione del Telecentro del Brallo e successivamente di quello di Varzi sono da considerarsi come esempi atti a trattene-re sul territorio montano i giovani e soprattutto ad incentivare il lavoro femminile.

che può essere utilizzata anche diretta-mente sul territorio con servizi di suppor-to per gli enti pubblici, per le imprese e per tutti coloro che operano direttamente sul territorio stesso. Una struttura che può occuparsi a 360 gradi anche della promozione del territorio, di marketing. Sostanzialmente si tratta di una scommes-sa nuova e di un’arma in più a disposi-zione del territorio oltrepadano”. (a.d.)

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Città di CasteggioProvincia di Pavia

Regione Lombardia

Provincia di Pavia

organizzazione:

ORARI:inaugurazione

venerdì 22.00/23.30

sabato 10.00/23.30domenica 10.00/19.00

INFO:[email protected]. 0383 82476

www.oltrevini.it

Ministerodelle Politiche Agricole

Alimentari e Forestali

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ENTOCasteggio, sabato 9 e domenica 10 maggio

Oltrevini: un anno di emozioni con i vini d’OltrepoLa 39^ edizione di Oltrevini, evento dedicato alle eccel-lenze del vino dell’Oltrepò Pavese, si svolgerà sabato 9 e domenica 10 maggio 2009 presso la Certosa Cantù di Casteggio (PV). Come lo scorso anno, la manifestazio-ne avrà un’anteprima nella serata che precede l’evento: l’inaugurazione si terrà infatti venerdì 8 maggio, alle ore 22.00, dopo il concerto che prevede la partecipazio-ne del Maestro Ennio Poggi (Chiesa di San Pietro Mar-tire, ore 21.00). Se lo schema dell’iniziativa ripropone la formula tecnica di successo dello scorso anno, molte sono le novità nell’edizione 2009.

LA SELEZIONE DI PAOLO MASSOBRIO E MARCO GATTI

Prima novità, il criterio di selezione dei vini le cui Aziende produttrici saranno invitate a partecipare. La selezione è stata infatti condotta da due fra i più autore-voli esperti di vino italiani, il giornalista e critico eno-gastronomico Paolo Massobrio, presidente di Club di Papillon, e il giornalista Marco Gatti, vicepresidente di Club di Papillon e grande conoscitore dei vini dell’Ol-trepò. Due nomi prestigiosi e di completa professionali-tà, ai quali Casteggio Servizi, attuatore dell’evento per il Comune di Casteggio, ente organizzatore di Oltrevini, ha chiesto nei mesi scorsi di valutare e individuare i vini protagonisti dell’eccellenza del territorio. L’elenco in-dicato da Massobrio e Gatti rappresenterà non soltanto il criterio di partecipazione all’evento, ma “vivrà” per il corso di tutto il 2009 in una serie di iniziative pianificate da Casteggio Servizi. E sarà la prima “guida virtuale” esclusivamente dedicata ai vini dell’Oltrepò fruibile da fine marzo sul rinnovato sito www.oltrevini.it. Collega-to a una newsletter periodica, il sito di Oltrevini aggior-nerà sulle iniziative in programma, con approfondimen-ti sui protagonisti dell’Oltrepò: vini, Aziende, eventi e territorio.

UN ANNO DI EMOZIONI CON I VINI DELL’OLTREPÒ: NASCE L’ENOTECA

DI OLTREVINI

L’evento del prossimo 9 e 10 maggio, con la sua for-mula di identità tecnica, sarà la prima di una serie di iniziative sotto il segno di Oltrevini. L’appuntamento con le migliori espressioni del vino dell’Oltrepò tornerà nella 627^ edizione della Fiera del-l’Ascensione di Voghera (22/24 maggio): grazie all’ac-cordo fra Casteggio Servizi e ASM Voghera, presieduta da Gianpiero Rocca e di cui è Amministratore Delegato Stefano Bina, la “Sensia” ospiterà quest’anno infatti il Padiglione Vini, scenario che accenderà nuovamente i riflettori sui vini di Oltrevini. E, ancora, Oltrevini siglerà la sua presenza nella Ras-segna di Casteggio (26 – 30 agosto) e nella Fiera del Tartufo e del Miele (28 – 29 novembre, Casteggio). A far da filo conduttore fra i vari eventi sarà l’Enoteca di Oltrevini, “luogo” itinerante e occasione nella quale acquistare i vini proposti presso gli stand aziendali o in banco d’assaggio. L’Enoteca di Oltrevini sarà gestita da Casteggio Servizi, in accordo con le Aziende dell’Ol-trepò, alle quali sarà offerta l’opportunità di scegliere la partecipazione alle iniziative di loro maggiore inte-resse.

IL PROGRAMMA DI OLTREVINI 2009

Taglio del nastro in programma venerdì 8 maggio alle ore 22.00 per la 39^ edizione di Oltrevini, nello splen-dido scenario settecentesco della Certosa Cantù di Casteggio e nel suggestivo contesto serale. Sarà Pao-lo Massobrio ad accompagnare la serata inaugurale. Ma l’evento a livello mediatico si riproporrà anche il giorno successivo, sabato 9 maggio, con il grande ap-puntamento di riconoscimento pubblico alle Aziende partecipanti: sempre presso la Certosa Cantù, Paolo

guidato da Paolo Massobrio.Numerose le degustazioni per il pubblico (sabato 9 maggio: ore 12.00, ore 17.30 e ore 21.00 – domenica 10 maggio: ore 11.30, 15.00 e 17.30. Numero posti limita-to. Necessaria la prenotazione) curate da esperti e pro-fessionisti del settore. Gli orari di apertura degli spazi espositivi e dell’Enoteca di Oltrevini saranno i seguenti: venerdì 8 maggio, ore 22.00 – 23.30; sabato 9 maggio, ore 10.00 – 23.30; domenica 10 maggio, ore 10.00 – 19.00. (info: www.oltrevini.it ; Tel. 0383 82476).

OLTREVINI, PER UN BERE MODERATO, BUONO E SICURO

La filosofia di Oltrevini 2009 e della sua articolazione in appuntamenti programmati da maggio a novembre è riconducibile a un’unica parola: territorio. E’ il terri-torio Oltrepò, con i suoi patrimoni di ambiente, storia, cultura e gastronomia, ad affermarsi nel 2009 con la sua complessa e marcata identità. E con attenzione anche ai fenomeni sociali. Parte da Oltrevini, grazie alla colla-borazione con l’Assessorato alla Solidarietà Sociale e Parità della Provincia di Pavia, retto da Annita Daglia, la campagna di sensibilizzazione per un “bere modera-to, buono e sicuro”, invito che sarà rinnovato ad ogni iniziativa programmata e che troverà momenti di appro-fondimento nelle varie occasioni di incontro organizza-te da Casteggio Servizi.

L’IDENTITÀ DELLA TRADIZIONE: IL BINO-MIO VINI – GASTRONOMIA,

LA VALORIZZAZIONE DELLA CARTA DEI VINI DELL’OLTREPÒ

Ma l’Oltrepò è anche qualità e identità gastronomica, che Casteggio Servizi intende valorizzare nel corso del 2009. Su stimolo della Strada del Vino e dei Sapori dell’Oltrepò Pavese, di cui è Presidente Fabio Tonali-ni, Casteggio Servizi invita infatti al riconoscimento di portata simbolo dell’Oltrepò per l’agnolotto rigorosa-mente preparato con ripieno di stufato al Bonarda o alla Barbera dell’Oltrepò. La sinergia fra le due realtà si esplicherà già in occasione di Oltrevini, con l’invito da parte di Casteggio Servizi a conoscere, prima o dopo la visita alla Certosa Cantù, direttamente “nel piatto” l’agnolotto dell’Oltrepò presso i ristoranti della Strada del Vino e dei Sapori, che, a loro volta, valorizzeranno i vini dell’Oltrepò presenti nella loro Carta dei Vini.

CASTEGGIO SERVIZI E OLTREVINI, PROMOZIONE DENTRO E FUORI

IL TERRITORIO. IL TALENTO D’ORO

E’ attualmente allo studio della presidenza del Concor-so del Talento d’Oro la modalità di aggiornamento del Concorso, che nelle sue fasi attuative potrebbe essere seguito in futuro da Casteggio Servizi. Con una convin-zione, che così esprime Michele Rossetti, Assessore al-l’Agricoltura del Comune di Casteggio e Presidente del Concorso Enologico: “Oltrevini si sta delineando come nome sinonimo dei vini dell’Oltrepò, quindi utilizzabile non soltanto sul territorio ma anche al di fuori di esso,

con la forza di un’immediata riconoscibilità. Casteggio Servizi può diventare, questo come auspico in prospetti-va, anche motore di collegamento fra manifestazioni del vino extraterritoriali e le Aziende oltrepadane, occupan-dosi di contatti, informazioni e organizzazione. Questa è una soddisfazione amministrativa per l’Assessorato all’Agricoltura, che trova in Oltrevini così come con-cepita attualmente una risposta concreta agli obiettivi e alle tematiche formulate negli scorsi anni. In quest’otti-ca evolutiva, quale Presidente del Concorso del Talento d’oro segnalo che è allo studio l’eventualità di una mo-difica del Concorso tale da rendere Casteggio Servizi operativa anche in questo senso e conferire al Concorso una nuova, aggiornata identità, vantaggiosa e proficua per le Aziende dell’Oltrepò”.

IL COMUNE DI CASTEGGIO PER OLTREVINI

Giunto alla sua 39^ edizione, Oltrevini è l’evento che più connota il sistema dei vini e del territorio Oltrepò. L’evento, pensato e sostenuto dal Comune di Casteggio in collaborazione con la Camera di Commercio di Pa-via, presieduta da Piero Mossi, e la Provincia di Pavia, in particolare con l’Assessorato all’Agricoltura retto da Mario Anselmi, è sintetizzato dal Sindaco di Casteggio, Michele Manfra, con la seguente riflessione: “La 39^ edizione di Oltrevini rappresenta, per la città di Casteg-gio e per tutto l’Oltrepò, un momento importante. Sia-mo alla soglia dei 40 anni e, per me personalmente, si-gnifica il raggiungimento di alcuni traguardi che mi ero proposto: creare un evento tecnico per il vino, ma anche far sistema con il territorio. L’evento tecnico è nato un anno fa, con la nuova compagine di Casteggio Servizi, composta dal Presidente Piero Bonferoni e dai Consi-glieri d’Amministrazione Giuseppe Carbone e Cinzia Montagna. Quest’anno l’aspetto tecnico è rafforzato, grazie alla collaborazione preziosa di Paolo Massobrio e Marco Gatti. Ma Oltrevini, quest’anno, assume anche un altro significato e si tratta del secondo obiettivo che ci proponevamo: creare intorno ad Oltrevini un ‘sistema Oltrepò’, con il suo patrimonio enologico, ma anche con il suo patrimonio gastronomico, culturale, di attenzione all’ambiente e ai fenomeni sociali. Protagoniste di Ol-trevini sono le Aziende ed è il territorio, con le sue città e i suoi paesi, una grande risorsa che vuole richiamare e che merita attenzione. Il fatto che siano protagonisti per tutto il 2009, ha comportato a Casteggio Servizi un impegno di cui voglio ringraziare il Presidente Bonfe-roni e i consiglieri Montagna e Carbone, poiché per la prima volta abbiamo una pianificazione non episodica ma continuativa e articolata, tale da consentire anche alle Aziende una loro programmazione di presenze. Sarà questa programmazione, almeno nel mio auspicio, a rappresentare un forte strumento di comunicazione da cui l’Oltrepò emerga non come “fatto” episodico ma come contesto di qualità, in primis per i vini. Ringra-ziando la Giunta e il Consiglio Comunale, la Camera di Commercio e la Provincia che, insieme, hanno seguito e favorito la costruzione della nuova Oltrevini, auspi-cando il raggiungimento di un risultato territoriale per tutti positivo, formulo il mio invito a Oltrevini, 39esima edizione”.

Massobrio, Marco Gatti e gli organizzatori della manifestazione (Comune di Casteggio attraverso Casteggio Servizi, in collabora-zione con Camera di Commercio di Pavia e Provincia di Pavia), inviteranno le Azien-de partecipanti a salire sul palcoscenico di Oltrevini per la consegna dell’ attestato di presenza significativo dei livelli qualitativi dei vini selezionati (ore 10.30). A seguire, la prima delle degustazioni dedicate ai vini delle Aziende presenti (ore 12.00), secondo un calendario che prevede un successivo appuntamento riservato agli operatori della ristorazione (sabato 9 maggio, ore 15.00) e

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Applausi per il coro ComolpaIn Belgio due giorni di musica e di consensi

Dal 27 al 30 di Marzo il Coro COMOLPA si è recato in Belgio per una serie di concerti presso alcune Co-munità di minatori o ex minatori di origine italiana. I momenti più rappresentativi sono stati i seguenti: sa-bato 28 marzo concerto nella località di Genk (circa 90 km da Bruxelles) dove era prevista una sessione a Coro schierato in formazione classica e, a seguire, in formazione a “Coro d’osteria”. Domenica 29 marzo: a Bruxelles, dopo uno spettacolo di retrospettiva di ringraziamento a Dario Fo per il suo “Mistero Buffo”, organizzato da un Circolo Culturale ha fatto seguito l’esibizione insieme ad altri due Cori, uno di lingua Francese e l’altro di lingua Fiamminga (Olandese);

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ENTO “Il Buio oltre la siepe”

Si conclude il 9 maggio il ciclo di iniziative dal titolo “Quattro Chiacchiere con l’Autore” andate in scena presso la biblioteca di Voghera. Sabato 9 Maggio alle ore 17:00, sempre presso la Biblio-teca Civica Ricottiana, Via Gramsci 1, Voghera, Nicoletta Sipos presenta il libro: “Il Buio oltre al Siepe”

Museo di Godiasco

Il “Museo di arte contemporanea del legno loca-le e della mineralogia” che è ospitato presso la ex chiesa di San Siro di Godiasco con l’arrivo della primavera sarà aperto il primo ed il terzo sabato di ogni mese. Ma telefondano in comune a Godiasco è anche possibile accedere al museo in altri giorni della settimana ovviamente per gruppi numerosi di visitatori.

Burraco

Domenica 5 aprile presso il President Hotel Terme di Salice andrà in scena il 2° Torneo Regionale di Burraco a coppie libere. La gara prenderà il via alle 14,30 con l’accreditamento e l’iscrizione delle cop-pie. Dalle 16 è previsto l’inizio del torneo con 4 turni da 4 smazzate. Alle 21,30 proseguimento del torneo con 3 turni da quattro smazzate ed a seguire la premiazione dei vincitori.

Appennino Trekking: gli appuntamenti di aprile e maggio

Soo due le uscite organizzate dall’Associazione Appennino Trekking. Il 5 aprile è previsto il Giro delle Fontane Piuzzo-Monte Ebro-Piuzzo che pre-vede sette ore di cammino totali. Il 17 maggio inve-ce è prevista l’escursione dal Giardino Botanico di Pietra Corva al Passo Penice e di qui ai Sassi Neri per conplessive 5 ore di cammino.

Biblioteca di Rivanazzano: il programma del mese di aprile

Ecco il programma per il mese di aprile della bi-bliotcea ‘Paolo Migliora’ di Rivanazzano.Martedì 7 aprile alle ore 21 presso la sala manife-stazioni incontro sul tema “Poeti d’amore alla corte dei Malaspina, un viaggio nell’Oltrepò Medioeva-le” promosso dall’Associazione Culturale “Spino Fiorito”.Venerdì 17 aprile alle ore 21 presso la sala mani-festazioni incontro dibattito sul tema “Violenza e pedofilia” condotto dallo psichiatra Walter Furlano e dallo psicologo Mario Feder- Coordinatore Area Adulti Casa del Giovane di Pavia e Giudice Onora-rio al Tribunale dei Minori di Milano.

Appuntamenti in breve

5 Aprile a RETORBIDO. Oratorio di S. Andrea, dalle ore 15,00-19.00. IL BAULE DELLA NON-NA. Mercatino dell’antiquariato11 Aprile. RIVANAZZANO. Teatro Comunale, ore 21,00. OLTRE IL PO. Spettacolo teatrale su storia e folklore di questa parte d’Italia11 Aprile. VOGHERA. Via Emilia, ore 9.00-19.00VIA EMILIA IN FESTA. Hobby, antiquariato, ga-stronomia, collezionismo, prodotti locali.12 - 13 Aprile. VOGHERA. Palatexas, via Mora-to, 18. PASQUA - SCAPPA DALLA CITTA’. Una giornata da vero cowboys, con guida di una man-dria di vitelli lungo il fiume e cucina alla brace.

APPUNTAMENTI IN OLTREPO

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Salice: ecco tutti gli eventi

a fine concerto. “Per l’occasione - sottolinea il di-rettore del coro Comolpa, Eraldo Pedemonte -, ab-biamo preparato un canto caratteristico belga dal titolo “Canto dei deportati”, che abbiano eseguito insieme alle altre corali. L’iniziativa è nata grazie alla forte determinazione di una nostra conoscente belga (Kris Wouters) che ci ha ascoltato molte volte nei nostri concerti in Italia, amica di un nostro Co-rista di origini olandesi (Guus Van Luijn), il quale abita in Alta Collina in comune di Godiasco. Penso che questa circostanza possa rappresentare un’oc-casione molto importante per il Coro della Comu-nità montana dell’Oltrepo pavese”.

Entrano nel vivo gli appuntamenti per la stagione estiva messi in calendario dalla Pro Loco di Salice Terme presieduta da Ezio Beltrandi. “Sono diver-se le manifestazioni per la stagione 2009 al mo-mento programmate dalla Pro Loco di Salice Ter-me - spiega il presidente Ezio Beltrandi - Contatti sono in corso per nuove iniziative, mentre verrà riproposto il progetto delle gite turistiche. Si pre-vede anche la stampa di materiale promozionale di Salice Terme”. Dopo la festa per i bambini in occasione del carnevale, dal 1 maggio al 31 luglio è in programma il concorso ‘Balconi e giardini fioriti’. Tornerà il tradizionale appuntamento con ‘Questo l’ho fatto io’ in programma il 3 maggio, 6 giugno, 5 luglio, 2 agosto, 6 settembre. Si tratterà della classica rassegna dell’hobbistica e del pic-colo artigianato. Dal 29 maggio al 2 giugno, per il secondo anno consecutivo i camperisti dell’As-sociazione ‘La Granda’, sezione di Milano, si rag-grupperanno a Salice accolti dalla Pro Loco. Il 27 luglio è in programma il Concerto alla Chiesina che rientra nel programma Borghi e Valli d’Oltre-po. L’appuntamento è sul sagrato della Chiesina alle 21,15. Il 6 settembre, in concomitanza con ‘Questo l’ho fatto io’ è previsto anche il merca-tino dei prodotti locali. L’8 settembre si terrà la festa patronale con un concerto lirico sinfonico e la premiazione del concorso dei balconi e giardini fioriti. Infine il 6 dicembre appuntamento in Viale delle Terme con il Mercatino di Natale.

Riaprirà l’1 aprile il Giardino Alpino di Pietra Corva, nel Comune di Romagnese e gestito dalla Provincia di Pavia. Sotto il profilo didattico educativo il Giardino Alpino di Pietra Corva si presta a diventare meta otti-male per gruppi con interessi naturalistici. La bellezza del luogo, l’impatto estetico, la ricchezza di forme e di colori lo rendono meta consigliabile per escursio-ni e gite. Il Giardino Alpino di Pietra Corva, fa parte dell’Associazione Internazionale dei Giardini Botanici Alpini (A.I.G.B.A.), associazione che ha per scopo lo studio, la difesa e la conservazione della flora alpina di ogni continente. Essa promuove incontri scientifici, culturali e programmi di ricerca in collaborazione con i giardini botanici alpini soci, con istituti universitari, con enti pubblici e privati. Chi si accinge a visitare per la prima volta il Giardino Alpino di Pietra Corva certa-mente troverà qualche difficoltà nell’intuire i criteri del-la sua organizzazione: in effetti le specie presenti non sono distribuite seguendo una sola linea di intervento, ma la loro ubicazione risponde ad esigenze ecologiche, oppure ad un raggruppamento sistematico o geografico. Il sentiero di entrata conduce di fronte all’edificio adi-bito a rifugio ed al centro visita. Sul lato destro la su-perficie del giardino è quasi pianeggiante ed ospita nu-merose aiuole e roccere, un suggestivo stagno popolato da varie specie di anfibi, il vivaio; a sinistra il sentiero principale sale dolcemente e conduce alla porzione più elevata, dove su ghiaioni e rocce serpentinose, calcaree e silicee, vivono molte piante alpine. Il Giardino resterà aperto fino al 30 settembre. Orario: dalle ore 9 alle 12 e dalle 15 alle 19. Giorno di chiusura: lunedì.

Il coro Comolpa

Riapre il giardino di Pietra Corva

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La fiera d’Aprile anima RivanazzanoDal 3 al 5 tanti gli appuntamenti

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Ecco il programma completo della fieraIl clou sarà domenica con i cortili apertiEcco nel dettaglio il programma della tre giorni di Rivanazzano.

3 aprile 2009 – venerdì

Municipio di Rivanazzano Terme - Sala consiliare. Ore 8:30 - 12:00. “C’era una volta la rossa bionda”. Le mucche var-zesi nei disegni e nelle sculture di Piero Leddi. Salame e miccone - incontri di-dattici, esperienze sensoriali ed educa-tive guidate. Alla scoperta della vacca varzese attraverso la pittura di Piero Leddi, e delle proprietà alimentari del salame e del miccone. Riservato agli studenti della Scuola Primaria di Riva-nazzano.

4 aprile 2009 - sabato

Municipio di Rivanazzano Terme - Sala consiliare. Ore 8:30 - 12:30. Salame e miccone - incontri didattici, racconti, esperienze sensoriali ed educative gui-date. Alla scoperta della vacca varzese attraverso la pittura di Piero Leddi, e delle proprietà alimentari del salame e del miccone. Riservato agli studenti delle scuole medie dell’Istituto Com-prensivo di Rivanazzano. Ore 16:00: Inaugurazione mostra “C’era una volta la rossa bionda”: le mucche varzesi nei disegni e nelle sculture di Piero Leddi.

Teatro Comunale di Rivanazzano. Ore 21:00: “Gli abiti delle dive”. Sfilata di abiti storici di alta moda a cura della Fondazione Sartirana Arte.

5 aprile 2009 – domenica

Ore 9:30: Ingresso Terme di Rivanaz-zano - Corso Repubblica. Inaugurazio-ne della Fiera d’Aprile alla presenza delle autorità religiose e civili. Ore 10:30: Parrocchia di San Germano. Santa Messa Domenica delle Pal-me. Ore 12:00: Giardini della posta. Inaugurazione dei Giardini e dedica a Vincenzo Mezzacane, Cavaliere del Lavoro. Aperitivo a cura di Occasioni di Festa. Ore 13:00. Cortile Sacchetti - v. Malaspina. Pranzo: salame di Varzi, zuppa di trippa, vini dell’Oltrepò Pave-se, a cura di Occasioni di Festa; risotti a cura di Junior Team - Associazione Cuochi Pavesi. Ore 14:00: Cortile Lodi - Verdi - v. Bellocchio. Alla scoperta degli antichi mestieri: il maniscalco. Ore 15:00: Parco Brugnatelli, esibizio-ne di volo dei rapaci. Ore 15:30: Mu-nicipio di Rivanazzano Terme - Sala consiliare i cugini salami a confronto: il Salame di Varzi ed il Nobile del Gia-rolo, presentati dai relativi Consorzi. Premiazione vincitori del concorso di panificazione “Miccone dell’Oltrepò”.

La settima edizione della Fiera d’Apri-le di Rivanazzano si presenta con un programma sempre più ricco di appun-tamenti culturali e di valorizzazione delle tradizioni e dei prodotti del ter-ritorio. Nata come fiera del bestiame alla metà dell’800, quando per quattro giorni allevatori e mediatori si davano appuntamento nella località ai piedi della valle Staffora, dando vita ad un importante momento per il commercio e la cultura locale, la Fiera d’Aprile di Rivanazzano ha iniziato a perdere d’importanza dopo oltre cent’anni, con l’avvento del trattore e della mecca-nizzazione dell’agricoltura, e nei primi anni ‘70 si è tenuta l’ultima edizione. L’associazione “Occasioni di Festa” ha deciso di farla rivivere come mo-mento di recupero e di valorizzazione della storica cultura contadina, cer-cando ogni anno spunti, nella cultura e nelle tradizioni locali, da trasmettere ai più giovani e da divulgare tra coloro che frequentano la manifestazione. I primi appuntamenti sono riservati agli studenti delle scuole di Rivanazzano: venerdì 3 e sabato 4 aprile i giovani scopriranno la vacca varzese, bovino

autoctono in via d’estinzione, nei di-segni e nelle sculture di Piero Leddi, e le proprietà alimentari del salame di Varzi e del miccone dell’Oltrepò negli incontri didattici durante i quali faran-no esperienze sensoriali e educative guidate. La mostra “C’era una volta la rossa bionda”: le mucche varzesi nei disegni e nelle sculture di Piero Leddi, sarà inaugurata sabato pomeriggio, e proseguirà fino a domenica 5 aprile.Una altro momento di valorizzazione dei prodotti del territorio si terrà nella Sala consiliare del Municipio di Riva-nazzano Terme, con “I cugini salami a confronto: il Salame di Varzi ed il No-bile del Giarolo”, che saranno presen-tati dai relativi Consorzi. Al dibattito seguirà la premiazione dei vincitori del concorso di panificazione “Miccone dell’Oltrepò”, quindi la degustazione guidata dei prodotti. Per celebrare la cultura contadina del territorio sono previste la trebbiatura del grano e la ri-scoperta dell’antico mestiere del mani-scalco. Esposizione di bovini ed equini a rischio di estinzione, animali di bassa corte, rapaci, macchine e attrezzature agricole e automobili d’epoca si affian-

cheranno alle molte mostre: la mostra fotografica del Circolo Fotoamatori Rivanazzanese, quella dei “mulini della Valle Staffora” e una collettiva di pittura. L’animazione della gior-nata prevede l’esibizione di volo dei rapaci, teatro di strada e clownerie, il torneo non competitivo di calcio giovanissimi “Memorial Gianni Sel-vatico” e la musica con i Suonovivo: Alloisio alla chitarra e Stefanuto alle

ciazione Occasioni di Festa e Junior Team - Associazione Cuochi Pave-si, prevede salame di Varzi, zuppa di trippa, risotti e vini dell’Oltrepò Pavese, che saranno serviti nell’an-tico Cortile Sacchetti, in via Mala-spina, a partire dalle ore 13. L’asso-ciazione “Occasioni di Festa”, nata dall’esigenza di ridare uno spirito di gruppo, unione, adesione, piacere di stare insieme in una comunità che si è molto trasformata negli ultimi de-cenni, promuove iniziative volte alla tutela ed alla valorizzazione delle tradizioni e del patrimonio culturale e aristico-storico del paese.

percussioni, mentre artigiani e produtto-ri esporranno le loro merci lungo le vie del paese, creando momenti stimolanti per la vista, il gusto ed il tatto. Non man-cherà un momento legato alla nostra enogastronomia: il menù della giornata, proposto dall’asso-

Incontro - dibattito e degustazione guidata. Ore 16:00: Parco Brugnatelli: dimostrazione di equitazione classica con Stefano Cesarani e Zingaro. Ore 16:30: Parco Brugnatelli: Teatro di strada e clownerie con “Due clown di passaggio Fortunello e Marbella”. Ore 17:00: Cortile Sacchetti - v. Malaspina. La trebbiatura del grano. Ore 18:00: Campo sportivo di Rivanazzano, 1° Torneo “Serata di Fiera” - Memorial Gianni Selvatico - Categoria Pulcini 1998 - 2000. Nelle corti e lungo le vie del paese, a partire dalle ore 9:30: Par-co Brugnatelli, esposizione bovini ed equini a rischio di estinzione. Palazzo municipale, mostra fotografica collet-tiva del Circolo Fotoamatori Rivanaz-zanese. Mostra “I mulini della Valle Staffora” a cura del Gruppo Naturali-stico Rivanazzanese. Piazza Cornag-

gia: esposizione micconi partecipanti al concorso di panificazione “Micco-ne dell’Oltrepò. Viale Martiri della Libertà (Lea), mostra di attrezzature agricole e automobili d’epoca. Terme di Rivanazzano, mostra collettiva di pittura. Cortile Sacchetti - v. Malaspina Esposizione razze bovine e animali di bassa corte e macchine agricole d’epo-ca. Cortile Lodi - Verdi - v. Bellocchio, esposizione di animali di bassa corte ed esposizione di rapaci. - Il maniscalco. Cortile Tinelli - Dalmasso. Esposizione vecchie cartoline e fotografie e colle-zione apparecchi radiofonici. Cortile Lodi - Bernini - p.za Cornaggia. Labo-ratori ... e altro. Università della Terza Età e delle Tre Età. Musica ispano-latina con i Suonovivo: M. Alloisio chitarra - L. Stefanuto per-cussioni.

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Abaco: non è matematica ma musicaIn uscita un inedito di Fabrizio De Andrè

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Matematici? No. Musicisti? Si! Gli Aba-co, non lasciatevi ingannare dal nome. Grandi progetti, idee chiare su ciò che fanno ed i traguardi che vorranno rag-giungere. Come sempre l’etichetta Free your Music sa scegliere i propri cavalli di razza.Abaco: un termine che riporta alla memoria un antichissimo strumento di calcolo, come mai la scelta di questo nome per il vostro gruppo? C’è un’af-finità tra la vostra musica e le misura-zioni matematiche? “Beh certo, la prima cosa che viene in mente pensando al nostro nome è pro-prio questo antichissimo strumento di misurazione. Abaco è anche il termine che indica la parte terminale della co-lonna su cui poggia la trave (in architet-tura). Insomma, all’interno del gruppo ognuno dei componenti ha il suo ruolo, c’è chi si occupa del “calcolo” chi del “sostegno”. Potete immaginare il so-stegno della base armonica alle liriche ed ai testi e il conto delle battute che formano i nostri groove e danno ritmo e cadenza alle nostre canzoni. In sostan-za, con musica e parole cerchiamo di comunicare qualcosa che non risulti mai banale, ma onesto nel rispetto delle no-stre aspettative e soprattutto della gran-de passione che mettiamo nel comporre e suonare musica originale. Nel rispetto di chi ci segue e ci sprona a proseguire per questa strada”.Da quanto tempo la vostra formazio-ne è attiva nel settore della musica ori-ginale e indipendente e qual è l’attuale line up? “Siamo insieme dal 2006, il trait d’union di questa formazione è stato sicuramente il nostro cantante Elio Lussu, che uscito dai Freeline - altra band proiettata nel settore della musica originale indipen-dente - ha pensato di proseguire nel suo percorso, coadiuvato da Lele Gallucci al basso, Cicciotti alla chitarra e Roby Al-bertini alla batteria. Nel 2008 con l’ar-rivo di Sebastiano Giordano alla trom-

ba, la line up è diventata definitiva e il nostro genere musicale si è arricchito di nuove sonorità e stili ancor più ete-rogenei”.Quali sono i capisaldi della vostra musica, ovvero, se doveste riassu-mere il concetto del “perché suona-te” e “perché suonate così” cosa ci rispondereste?“Prima di tutto suoniamo perché ci piace e perché ci piace farlo insieme, con il nostro stile sempre proiettato a migliorare i vari aspetti della com-posizione e dell’arrangiamento delle canzoni. In secondo luogo, ma cosa non meno importante, ci siamo trovati come un gruppo di amici che condivi-de oltre alla musica, una passione per l’arte in generale e per l’approccio incondizionato ad essa. Crediamo che il rispetto reciproco dei gusti musicali e personali all’interno di una band sia fondamentale per muovere anche solo i primi passi, altrimenti crediamo che sarebbe inutile anche solo tentare di cominciare un percorso simile”.Se doveste definire senza usare i convenzionali canoni di genere, il vostro modo di interpretare e suo-nare la musica, cosa usereste come termine di paragone? Insomma quali sono i vostri ascolti preferiti?“Non è certo facile dare una risposta immediata a questa domanda perché ogni singolo elemento degli Abaco, proviene da realtà musicali differenti. Possiamo dire che di sicuro l’impron-ta del nostro genere fonda le sue radici nella canzone d’autore e nella musica rock progressiva degli anni ’70, quan-do gruppi come PFM, Area e Banco del Mutuo Soccorso si erano imposti sulla scena indipendente della musi-ca rock proprio unendo al loro gene-re collaborazioni importanti con miti della musica cantautorale italiana, quali Fabrizio De Andrè. Premesso questo credo che i nostri ascolti spazi-no sicuramente dal blues al rock, sino

Abacoalla fusion e al jazz. Ci piace sentire quello che ci colpisce al momento, ognuno di noi ha una sua personale “collezione” di album che a volte ci passiamo, per curiosità reciproca o solo per renderci a vicenda partecipi delle novità del panorama musicale attuale”.Parliamo degli stimoli che vi hanno permesso di continuare a provare e suonare insieme. Quali le vostre soddisfazioni più grandi e se ce ne sono stati quali i momenti bui?“Fortunatamente per ora momen-ti bui non ce ne sono stati e questo ha di sicuro permesso di consolida-re il nostro stile e il nostro suono e di riuscire a produrre i nostri primi due singoli ufficiali “Gingerman” e “Segmenti”, presentati, in antepri-ma, al Meeting delle Etichette indi-pendenti di Faenza nel Novembre 2008 per l’indie label ML FREE YOUR MUSIC. Le soddisfazioni d’altro canto stanno arrivando da quel momento in poi, sempre più ve-locemente. Venerdì 27 Marzo prossi-mo saremo a Vercelli per una serata showcase organizzata insieme alla band Lowlands di Pavia per presen-tare il nostro nuovo live set 2009 con il rinnovamento degli arrangiamenti dovuto all’inserimento delle melodie della tromba di Sebastiano. Stiamo seguendo un tour radiofonico promo-zionale per far ascoltare in più emit-tenti possibili i nostri singoli e sino ad ora abbiamo sempre riscontrato un sacco di consensi postivi tra gli ascoltatori e i deejay. Non di meno siamo stati invitati dal Festival Blu Notti Blues 2009 http://www.blunot-tiblues.it/ per l’apertura della mani-festazione nella prima serata, quella del venerdì appunto”.Come avete promosso e state pro-muovendo la vostra musica, punta-te più alla scena live o credete che sia ancora importante avere un

prodotto discografico per la rotazione radiofonica e quella online?“Beh crediamo che sia davvero molto importante, soprattutto in un momento come questo, curare le proprie produ-zioni discografiche con passione e one-stà per saperle proporre e riprodurre negli show dal vivo, senza tradire le aspettative di chi ci segue sin dagli ini-zi. Attualmente, come anticipato prima, siamo impegnati davvero al 100% nella scrittura e nella stesura degli arran-giamenti dei brani che comporranno la nostra produzione futura. Volendo dare centralità al nuovo strumento che ha completato il nostro sound, ci siamo de-dicati al riarrangiamento dei brani che già eseguivamo e alla stesura di nuove canzoni che prendessero spunto, a volte, anche dalle melodie dalla tromba stessa.Il discorso live, sta ricominciando pian piano, come forma di promozione dei nostri progetti discografici dello scorso anno e come reale banco di prova per le nostre nuove creazioni”.Vedo dal vostro myspace: http://www.myspace.com/abacobanda che nel no-vembre 2008 siete stati al Meeting del-le Etichette indipendenti di Faenza, come è nata questa partecipazione?“E’ stata davvero un’esperienza indi-menticabile, che speriamo di bissare an-che quest’anno con un bello show live. La nostra presenza all’edizione del 2008 è stata possibile grazie all’inserimento della nostra musica nel catalogo delle produzioni di ML FREE YOUR MUSIC. Abbiamo riscontrato grande interesse soprattutto dai giornali di settore e dalle radio presenti in fiera per il nostro gene-re musicale e per la particolare propo-sta dei due singoli”.Quali sono, infine, i prossimi appun-tamenti, gli obiettivi insomma degli Abaco per il 2009? Ci potete anticipa-re qualcosa.“Il nostro obiettivo primario per questa stagione musicale è quello di ultimare la produzione del nostro primo album com-pleto di studio che conterrà sicuramen-te uno dei singoli del Mei ed avrà una speciale anteprima. Stiamo, infatti, mu-sicando un testo inedito del grandissimo Fabrizio De Andrè, iniziativa promossa dal comune di Genova, dal Palazzo Du-cale e dalla Fondazione De Andrè. Sia-mo stimolati e onorati di poterci cimen-tare in un’esperienza musicale di questo livello. Speriamo che il più numeroso ed eterogeneo pubblico possibile sia ben impressionato dalla nostra canzone. Possiamo per ora solo anticipare come si intitolerà, ovvero “Il Maestrale”. Per sentirla vi invitiamo a collegarvi nume-rosissimi nei prossimi giorni al nostro myspace http://www.myspace.com/aba-cobanda oppure a cercarci tra gli amici dello space dell’hub di Genova http://www.myspace.com/genova … Il brano sarà presto online!!!”.

Gabriele Vinciguerra

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Il giorno 28 febbraio 2009 si è tenuta l’Assemblea annuale dei Soci, nel cor-so della quale è stato approvato il bi-lancio 2008 e si sono svolte le elezioni del nuovo consiglio direttivo di ‘Varzi Viva’. Compito dell’Associazione è far conoscere meglio il paese in cui vivia-mo; per imparare ad apprezzarlo, rispet-tarlo; per far partecipare attivamente tutti i cittadini alla nostra ricca e intensa storia; per conservare gelosamente i va-lori più vivi; perché tutti si impegnino affinché la nostra valle sia più bella ed ospitale, custode dei tesori che ha avuto dalla natura e dagli uomini che ci hanno preceduti. Sono risultati eletti consiglie-ri: Albanese Rosa, Belcredi Adriana, Bianchini Luciano, De Nitto Antonio, Pasquale Sonia, Passerini Silvia, Pianet-ta Elisa, Pisacco Caterina, Risso Serena, Sarolli Angelo, Vicini Attilia, Zacchetti Donata. Nella successiva riunione del 7 marzo 2009, il Consiglio Direttivo ri-sultato eletto nel corso dell’Assemblea dei Soci del 28 febbraio 2009 ha prov-veduto alla distribuzione degli incarichi come da Statuto. Il Consiglio Direttivo per l’anno 2009 risulta così composto:Presidente: Luciano Bianchini; Vice Presidente: Rosa Albanese; Tesoriere: Adriana Belcredi; Segretario: Serena Risso. Consiglieri effettivi: Sonia Pa-squale, Silvia Passerini, Elisa Pianetta, Attilia Vicini, Donata Zacchetti. Consi-glieri Supplenti: Antonio De Nitto, Pi-sacco Caterina, Angelo Sarolli. Reviso-ri dei conti: Emilio Cazzaniga, Eugenio Zambianchi. Comitato collaboratori: Rosanna Ansaldi, Luisa Azzaretti, Ales-sandro Bortolotti, Luigi Botti, Giusep-pe Campeggi, Marta Campeggi, Mari-na Carraro, Mariuccia Carosio, Luisa

Varzi Viva: Bianchini alla guida del sodalizio che promuove cultura in valle Staffora

La biblioteca di Varzi Vivapunto di riferimento

Dopo i rilevanti successi di pubblico conseguiti nelle ultime quattro ini-ziative culturali (la prima riguardante la videoproiezione sui funghi e sulle escursioni promossa dal Gruppo Mi-cologico Vogherese presieduto da Al-fredo Gatti; la seconda concernente la conferenza sulla viticoltura condotta dall’enologo Mario Maffi seguita dalla degustazione di quattro vini prodotti di pregiate aziende agricole dell’Oltrepò svoltasi presso l’Albergo Ristorante Selvatico; la terza relativa alla presen-tazione del romanzo storico “Il frate, l’ordine, lo scudo. L’avventurosa vita di San Francesco di Paola” scritto dal-l’insegnante e politico vogherese Da-niele Salerno e con la partecipazione dello storico Fabrizio Bernini; la quar-ta con la conferenza medica del dott. Angelo Pollo sul tema dell’agopuntu-ra) la Civica Biblioteca rivanazzanese, organizza un “Corso di navigazione in Internet di primo e secondo livello”. L’iniziativa si articolerà in sei incontri serali dalle ore 21 alle 22.30 presso le due postazioni pubbliche in uso pres-so la struttura culturale rivanazzanese. Va rammentato che, proprio nei giorni scorsi, è stata attivata la nuova linea ADSL mediante l’installazione della centralina “Alice Business” con allac-ciamento alle quattro postazioni in-formatiche: due riservate al personale bibliotecario e due al pubblico. Il cor-

Pavese. Il numero massimo di par-tecipanti è stabilito in sedici (quattro per gruppo). A tutti gli iscritti sarà consegnata un’apposita dispensa redatta dal relatore. Il termine ulti-mo per aderire al corso è fissato al 27 marzo. Nella serata di lunedì 31 marzo alle ore 21, è convocata la riu-nione preliminare alfine di determi-nare il calendario delle lezioni. Chi fosse interessato all’evento, a scelta, potrà telefonare direttamente alla Civica Biblioteca allo 0383/91565-933422; inviare una e-mail a: “[email protected]”; passare direttamente in biblioteca in orario d’apertura. Infine si pun-tualizza che proprio in questi giorni saranno distribuiti, agli esercizi pub-blici locali, gli avvisi dell’iniziativa che, nelle nove edizioni precedenti, ha raccolto l’adesione di 120 uten-ti provenienti da varie località del-l’Oltrepò e del Tortonese. Insomma un’iniziativa che anno dopo anno raccoglie i consensi di un numero crescente di utenti.

La biblioteca di Rivanazzano organizza un corso per imparare ad usare internet

Uno dei modi per conoscere Varzi e la Valle Staffora è affidarsi alla bibliote-ca di Varzi Viva. Le pubblicazioni che Varzi Viva ha in dotazione rappresen-tano un preciso punto di riferimento. Vale dunque richiamare l’attenzione su questo che è un patrimonio unico di cui l’Associazione ha dotato il territo-rio, che Varzi Viva gestisce, aggiorna, alimenta con grande impegno econo-mico e professionale e che dovrebbe rappresentare la dotazione di base del-la nostra privata biblioteca di cultura non soltanto turistica. Certo, i libri della biblioteca non sono prodotti... da strada, intendiamo dire da cruscotto dell’automobile per turisti con poco tempo a disposizione. Per il viaggio un pò frettoloso ci sono altri strumenti pensati per essere tenuti in tasca, dalle carte geografiche ai dépliant fotogra-fici, alle guide tascabili, ecc. Ma per una conoscenza più profonda, per una consultazione più vasta, per una rifles-

so, come per le prece-denti edizioni, è stato affidato all’esperto d’informatica Marco Zuccarelli, curatore del sito web del Siste-ma Bibliotecario In-tegrato dell’Oltrepò

Cedro, Fiorenzo Debattisti, Gianpiero Degliantoni, Béatrice de Heyn Woeste, Antonio Di Tomaso, Silvana France-setti, Marco Gallasco, Fernanda Guidi, Luisa Lodigiani, Giovanni Maino, Car-lo Marenzi, Emma Messere, Sandro Milanesi, Carla Mottini, Marco Rossi, Silvana Rossi, Marisa Sacco, Augusto Santi, Franco Stafforini, Maria Gra-zia Storti, Giovanni Tambussi, Anne-Françoise Woitchik, Chiara Zacchetti.Il neo presidente di Varzi Viva, Lucia-no Bianchini dopo l’elezione al vertice di questa importante associazione che ormai da anni lavora per promuovere il territorio della Valle Staffora sottolinea: “Desidero riunirmi idealmente con tut-ti voi Soci di Varzi Viva nel ringraziare colui che con impegno, intelligenza, sagacia, perseveranza e sacrificio ha in questi anni condotto l’Associazione, anche laddove è mancato il sostegno e il coraggio a continuamente crescere e migliorarsi culturalmente e nume-ricamente: Antonio Di Tomaso. A lui chiediamo di prenderci per mano nel guidarci in questa sfida”.

sione sui valori, l’evoluzione, la storia di Varzi e della Valle Staffora, tanto ricche di testimonianze fondamentali, la nostra biblioteca è davvero inso-stituibile e perciò indispensabile. La biblioteca di Varzi Viva è un prodotto di riferimento, la fonte sistematica di ogni notizia importante in campo sto-rico artistico, il repertorio più comple-to e dettagliato della storia e dell’am-biente del nostro territorio. Insomma, una piccola enciclopedia della nostra valle che dobbiamo conoscere, ap-prezzare, valorizzare. Siamo davvero sicuri di conoscere bene questi valori, questi tesori? Poniamoci la domanda pensando al paese in cui viviamo, sen-za andare troppo lontano. Quante cose guardiamo senza vederle! Quante cose “crediamo” di conoscere. Quale pozzo di stimoli possiamo avere a portata di mano, semplicemente consultando un libro della biblioteca di Varzi Viva re-lativo al proprio paese.

sempre in Piazza Cesare Battisti, il 4 aprile alle ore 17,15 e si protrarrà fino al 26 aprile. Nell’ambito delle manife-stazioni dedicate al Futurismo, Progetto Voghera organizza anche un Convegno, che avrà luogo presso l’Aeroporto di Rivanazzano, sabato 18 aprile dalle ore 9.00 alle ore 13.00, durante il quale brillanti studiosi esperti di Futurismo analizzeranno il fondamentale contri-buto del movimento all’evoluzione del-l’arte. Vi parteciperanno infatti Paola Pettenella del MART, Anna Modena, dell’Università di Pavia, Silvia Ferrai, storica dell’arte e Anna Zelaschi del Museo Regina di Mede. La mostra si intitola “1909-2009. L’eresia futurista Da Voghera all’universo” e si terrà a Voghera, presso la Sala Pagano, Piazza Cesare Battisti. Inaugurazione: 4 aprile 2009, ore 17.15, presso il Circolo “Il Ri-trovo”, Piazza Cesare Battisti. Orario di visita: Feriali: 17.00 – 19.00; Sabato e festivi: 10.00 – 12.00 e 16.00 – 19.00.

Il futurismo è di scenaalla sala Luisa PaganoNel centenario della nascita del Futu-rismo, l’importante movimento fon-dato da Filippo Tommaso Marinetti, l’Associazione Progetto Voghera, con la collaborazione dell’assessorato alla Cultura del Comune di Voghera, con a capo Maurizio Schiavi organizza, presso la Sala Pagano, una mostra per documentare la variegata creatività dei numerosissimi artisti, fra questi alcuni pavesi, che hanno militato sotto le ban-diere del Futurismo. Fra gli artisti che saranno presentati nell’esposizione, vanno citati Balla, Depero, Boccioni, Prampolini, Severini e, fra i pavesi, Regina, Rognoni e Masnata. Una se-zione particolarmente interessante è costituita dai futuristi siciliani Varvaro, D’ Anna, Corona e Rizzo. La mostra, che conta sulla collaborazione dell’as-sessorato alla Cultura del Comune di Voghera, guidato da Maurizio Schiavi, e di un certo numero di sponsor, verrà inaugurata presso il Circolo Il Ritrovo,

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seguita direttamente dalla so-cietà di management sportivo di Salice Terme guidata dal patron Pier Liberali. Il primo impegno agonistico della pilotessa tur-ca Burcu Cetinkaya, navigata da Patrizia Pons, sarà il Rally Adriatico (Numana 3 – 4 Aprile 2009), dove con la Fiat Grande Punto Abarth S2000 gomma-ta Yokohama parteciperà alla prima gara del Trofeo Rally Terra. La presentazione della vettura e dell’equipaggio, in anteprima assoluta, è stata ef-fettuata alla fiera “My Special Car Show” – ( Rimini Fiera dal 27 al 29 marzo 2009), dove è stata esposta la Fiat Grande Punto Abarth S2000 con cui la pilotessa turca Burcu Cetinka-ya (www.burcucetinkaya.com) sarà protagonista nel Trofeo Rally Terra italiano 2009. Burcu Cetinkaya è un vero e proprio personaggio in Tur-chia: attiva nel mondo dei rally dal 2005, ha vinto moltissime gare ed è stata campionessa na-zionale femminile sia nel 2006, che nel 2007. Sempre nel 2007, Burcu ha ottenuto anche la pri-ma grande affermazione inter-nazionale: è stata infatti la pri-ma donna turca ad ottenere un successo al di fuori del proprio paese, classificandosi seconda al Barum Rally in Repubblica Ceca, gara valida per l’IRC e per il Campionato Europeo. Nel 2008 ha partecipato al WRC Ford Fiesta Trophy – tro-feo patrocinato da Ford Motor-sport che si svolge in parallelo alle gare del Campionato Mon-diale Rally – dove ha ottenuto la seconda posizione assoluta. Proprio grazie a questi risultati, Burcu Cetinkaya, è approdata in Italia, ed ha siglato un con-tratto di management sportivo e gestione d’immagine, con la United Business Sport & Events. I prestigiosi risultati le hanno garantito la possibilità di correre nella stagione 2009 in gare del Campionato Mon-diale, del Campionato Turco e nel Campionato Italiano Rally nelle prove valide per il Trofeo Rally Terra. Per il debutto ita-

Una donna arriva nel team UnitedBusiness Sport & Events:è la rallista turca Burcu Cetinkaya

liano Burcu Cetinkaya avrà al proprio fianco una navigatrice d’eccezione: Fabrizia Pons, donna che vanta un palma-res di assoluto prestigio nel mondo delle competizioni. Al fianco di Michéle Mouton - come equipaggio ufficiale Audi – dal 1981 al 1983, con importanti successi (la prima vittoria di un equipaggio fem-minile nel Mondiale Rally al Sanremo del 1981, la seconda posizione assoluta nel Cam-pionato del 1982) per prose-guire poi con piloti del calibro di Hannu Mikkola, “Lucky”, Piero Longhi, Ari Vatanen, Piero Liatti, Alex Fiorio, Ken-neth Eriksson, Jutta Kleinsch-midt nelle squadre ufficiali di FIAT, Audi, Toyota, Ford, Citroen, Mitsubishi, Subaru, Volkswagen impegnate nei rally e nei raid di tutto il mon-do. La navigatrice piemontese accompagnerà Burcu in que-sta emozionante avventura; mettendo a disposizione tutta la sua esperienza e professio-nalità per far crescere ulte-riormente il talento di Burcu. “My Special Car Show” è stata quindi l’occasione per vedere la vettura allestita e equipag-giata con i prodotti Yokohama e MAK. Oltre a Yokohama e MAK, gli altri partner che so-sterranno il progetto sono An-sell, Beta Utensili, RedBull, Secur Pneus e OMP.

Entra a far parte di Uni-ted Business Sport & Even-ts la pilotessa turca Burcu Cetinkaya. E’ la prima don-na ad essere

Burcu Cetinkaya alla presentazione della vettura

Burcu Cetinkaya alla presentazione della vettura

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Travaglia, Basso e Tagliani tengono a battesimo i giovani piloti della United Business: Cogni e BossaliniPresenza davvero qualificante quella di sabato 21 alla cena di presentazione, al locale Comoe-dia di San Nicolò (PC) per i gio-vani piloti della United Businnes. La presenza di tanti pluricampio-ni e del patron della United Busi-ness, Pier Liberali non poteva che essere di buon auspicio e stimo-lante per i giovani che si appre-stano ad iniziare la loro stagione agonistica. Elia Bossalini pilota piacentino navigato dal redavalle-se Daniele Mangiarotti nel trofeo monomarca “Ford Fiesta Sporting STi 2009” zona nord e di Gabriele Cogni pilota anche lui piacenti-no, navigato dal Pordenonese Rudy Pollet nel trofeo monomar-ca “Peugeot 207 R3”. Per Elia Bossalini si tratta di un program-ma ambizioso che gli consente di misurarsi a livello nazionale con piloti certamente più esperti ed agguerriti. “La sfida non mi spaventa - ha sottolineato - Sono consapevole di ciò che mi aspetta, ho dimostrato di andare forte nel formula Challenger vincendo il titolo Italiano nel 2007 con una Peugeot 106 gruppo N2. Certa-mente qua sarà ben altra cosa, le prove saranno più lunghe, la mac-

china certamente più potente e la concentrazione dovrà essere al massimo per non compromettere la gara o addirittura l’intero Tro-feo”. Invece per Gabriele Cogni si tratta di una conferma nei trofei monomarca dopo le esperienze con la Mitsubishi Colt nel 2007 classificandosi al 2° posto fra gli Under 23 con diritto di disputare la finalissima al Motor Show di Bologna. Con la Suzuki Swift nel 2008 classificandosi sempre al 2° posto fra gli Under 23. Gabriele lancia una sfida a se stesso e mette a fuoco senza indugi gli obbiettivi della stagione 2009. “Voglio cre-scere e vincere ma per essere vin-cente ci sono sfide importanti da affrontare, nelle quali bisognerà rimboccarsi le maniche per poter conciliare lo studio con la passio-ne, consapevole che sarà un anno difficilissimo ma che comunque mi potrebbe portare risultati sod-disfacenti”. Per Bossalini i mo-tori si accenderanno domenica prossima 5 Aprile sulle strade del Bellunese con la prima gara del trofeo di Zona, mentre per Co-gni l’appuntamento è fissato sulle strade del mitico “Targa Florio” a Palermo il prossimo 10 Maggio.

Alcune immagini

della vernice

andata in scena al

Comoedia

ALTRI SPORT - ALTRI SPORT - ALTRI SPORT - ALTRI SPORT

A Godiasco concluso il Torneo di BocceVince Giancarlo Violani su 256 partecipantiSuccesso di pubblico e di partecipanti al ‘12° Trofeo di Primavera’, gara regionale di bocce che è andato in scena nei giorni scorsi al bocciodromo ‘Piero Fon-tana’ di Godiasco. Un appuntamento, una tradizione che anno dopo anno raccoglie i consensi di un nume-ro sempre crescente di appassionati a questo sport: la

partecipazione di ben 256 concorrenti la dice davvero lunga sulla validatà di questa manifestazione, perfet-ta ed impeccabile come sempre organizzata dal Boc-ciodromo di Godiasco e che ha visto la partecipazio-ne di bocciofili provenienti dalle province di Pavia, Piacenza e Lodi. Il successo è andato al godiaschese

Giancarlo Violani. Secondo posto per Giovanni Ca-rena del Dlf di Voghera. Terzo Bruno Saetta di Paia e quarto Antonelli di Volpedo. Un pubbico numeroso ha seguito le gare. Prossimo appuntamento ad otto-bre con il “Memorial fratelli Barbieri”, un altro ap-puntamento che richiamerà i migliori giocatori.

Il vincitore Giancarlo Violani Giuseppe Ferrari del Bocciodromo di Godiasco ed i premi

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F.C. Zavattarello: dal 1966 una realtà consolidata. “Siamo una squadra tosta”

La Società F.C. Zavattarello è sta-ta fondata nel 1966. “Nel corso di questi anni - spiega il dirigente Elena Bozzarelli - è sempre riuscita ad affrontare e superare tutte le dif-ficoltà che la posizione geografica e demografica comportano. La sua esistenza è dovuta esclusivamente dalla tenacia e determinazione di un gruppo di persone di Zavatta-rello. Solo grazie al volontariato di queste, la sponsorizzazione da parte di alcune Ditte e dei nego-zianti del paese, lo ZAVA (come viene chiamato da tutti) può e rie-sce andare avanti!!!! Forse sare-mo una delle rare Società che non può contare sull’aiuto del proprio Comune...e pensare che è anche grazie al calcio che il paese è fre-quentato e visitato! Non avendo un

Il team dI Zavattarello

elenco GIocatorI F.c. Zavattarello staGIone sportIva 2008/2009

Portieri:

Ferrari Bruno - Draghi Nicola - Bruni Patrizio

Difensori:

Bruni Marco - Casarini Emanuele - Covini Andrea - Martignoni Andrea - Mirani Davide - Guarrera Salvatore -

Febbroni Francesco

Centrocampisti: Albasi Matteo - Corti Diego - Pazzi

Marco - Nobili Filippo - Brichetti Maska - Cavallotti Alberto -Gallerati Giovanni -

Gandini Edoardo - Rinaldi Martino

Attaccanti: Mirani Stefano - Manzini Maurizio - Co-bianchi Manuel - Crotta Attilio - Toscani

Giovanni

orGanIGramma socIetà

Presidente: Brichetti Carlo

Vicepresidente: Filippini Flavio

Buzzi Vincenzo

D.S.: Castelli Marco

Dirigenti: Accoliti Massimo - Mirani Carlo - Nori Vittorio - Ballerini

Paolo - Torti Emanuele - Bozzarelli Elena

Colori Sociali: giallo/rossi

settore giovanile i nostri ragazzini, sono ‘costretti’ ad affrontare viaggi fino a Pontenizza/Voghera/Casteg-gio ma la nostra intenzione è di ri-portarli a giocare con noi (quando sarà il momento) per continuare la tradizione della nostra squadra...Tornando a noi....Lo scopo princi-pale è quello di fare un campionato tranquillo (ma chissà perchè non è quasi mai così).....ci si vuole di-vertire! Militiamo ormai da diversi anni in Prima Categoria e l’inten-zione sarebbe di rimanerci. L’anno scorso siamo giunti quinti e abbia-mo disputato i play off; quest’anno stiamo lottando per evitare i play out, il calcio è strano....Al momento i giocatori originari di Zavattarel-lo sono 10, i rimanenti provengono da Voghera, Casteggio, Stradella,

Castel San Giovanni. Per agevo-lare tutti, gli allenamenti vengono svolti a Casatisma...punto strategi-co, facile e comodo da raggiungere da tutti. Probabilmente paghiamo il fatto che siamo una squadra giova-ne mentre le altre squadre possono fare affidamento su giocatori esper-ti, aiutate dal fatto che la federazio-ne ha modificato la regola dei gio-vani in campo portandoli da 3 a 2; ma anche dal fatto che chi dovreb-be essere la colonna portante del-la squadra non riesce ad allenarsi adeguatamente! Posso comunque dire che siamo una squadra tosta e lotteremo fino alla fine! L’unica cosa importante è che non vada a mancare la speranza, la fiducia e il tifo dei nostri sostenitori, indispen-sabili per la nostra squadra!”.

A sinistra la squadra dello

Zavattarello Calcio. Qui a fianco la

punta di diamante

Andrea Martignoni

Qui sopra lo stemma dello Zavatta-rello; a destra i presidenti durante la festa del 40°; qui sotto Castelli-Cavo; sotto a destra i veterani Mi-rani Stefano-Manzini Maurizio.

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La squadra Under 18 di pallavolo di Rivanazzano è campione provinciale

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Il Rivanazzano volley, battendo in fina-le la rivale storica Garlasco, è campione Provinciale Under 18. Per accedere alla finale poi vinta con un netto 3 a 0 con-tro Garlasco sul campo di San Genesio, il Rivanazzano ha battuto in semifinale la giovanile della Riso Scotti che schie-rava 3 atlete che hanno gia’ esordito in serie A. Grande soddisfazione nell’am-biente della Pallavolo Rivanazzano con-siderato anche il buon rendimento della prima squadra che è al comando del campionato regionale di serie D con ra-gazze cresciute nel fiorente vivaio della località termale. La società punta molto anche sulle attività del settore giovanile che in futuro potra’ essere il serbatoio per la prima squadra. Ce lo spiega il di-rigente Vincenzo Pria: “Siamo ai primi posti delle classifiche provinciali con tutte le squadre giovanili iscritte nei campionati under 13, under 14, under 16. Ogni squadra è composta da 14-15 ragazze che fanno gruppo con grande entusiasmo”.E il Mini volley?“Il settore baby e mini volley, che vede piu’ di 50 bambine iscritte è coordinato da Alessandria Beccaria con Ilaria Bar-

bieri e Michela Cosi. Il livello di insegna-mento e’ elevato perche’ i nostri allena-tori che ci invidiano in tutta la Provincia di Pavia, insegnano il gioco della pal-lavolo nel vero senso della parola. Una delle cose positive è che i genitori sono tranquilli perchè i bambini vengono presi all’uscita dalla scuola e accompagnati dalle istruttrici in palestra. Stiamo poi seguendo come Volley Rivanazzano, un progetto nelle scuole del circondario per promuovere la pallavolo e dare la possi-bilità alle bambine della zona di dedicar-si ad uno sport di squadra che negli ulti-mi anni ha avuto un grande impulso”.E per il futuro cosa intendete fare in questo settore?“Spero che la società riesca a mantenere quanto di buono è stato fatto fino ad oggi, perche’ la pallavolo a Rivanazzano vanta una tradizione ed un importanza tale che e’ sufficiente continuare su questa strada perche’ il volley possa continuare a rap-presentare un punto di riferimento per quelle famiglie che portano i figli in un ambiente sano, tranquillo e sicuro. Da settembre c’è poi la novità che le squadre avranno tutte il nuovo nome Rivanazzano Terme, magari abbinato a Valvitalia”.

La squadra Under 18 di Rivanazzano

Il 2-3 maggio il Brallo di Pregola ospiterà ilCampionato Italiano Under 23 / Senior di EnduroIl 2-3 maggio nei boschi del Brallo di Pregola si darà vita al Campionato Italiano Under 23/Senior di Enduro. Si tratta di una manifestazione orga-nizzata dal Moto Club Valli Oltrepo e l’evento avverrà in collaborazione con i “MC ValliTortonesi”, “MC Misin-to”, “MC Abbiate Guazzone” e “MC Rivanazzano”. Due giorni di gare che designeranno i vincitori di queste spe-cialità. La gara si avvarrà del patroci-

nio del Comune del Brallo di Pregola, della Provincia di Pavia e della Regio-ne Lombardia. Uno spettacolo, il Cam-pionato Italiano di Enduro, per la prima volta compreso quest’ anno in quattro prove in quanto una tappa sarà corsa in due giorni e precisamente la seconda, attesa sabato 2 e domenica 3 maggio a Brallo di Pregola dove è assicurato uno spettacolo senza prece-denti.

LE RAGAZZE CAMPIONI PROVINCIALI UNDER 18

Desiree Sicignano (Centrale classe 1991)

Fancesca Benini (Centrale classe 1993)

Romina Spalla (Schiacciatrice classe 1992 capitano)

Sonia Pasqualini (Centrale classe 1994)

Sara Barbieri (Libero classe 1993)

Giulia Bassi (Opposto classe 1992)

Giulia Franchini (Banda classe 1993)

Valeria Sala (Palleggiatrice classe 1991)

Astrid Valisi (Opposto classe 1992)

Lolli Lizzoli (Palleggio classe 1994)

Allenatori Marcello Marchesi

e Alessandra Beccaria

Lo sport vogherese diventa un concorso fotograficoDopo la ‘Festa dello Sport’ la con-sulta dello sport di Voghera ha deciso di dar vita ad un’altra im-portante iniziativa con l’intento di dare sempre maggiore attenzione allo sport vogherese: si tratta di un concorso fotografico dove saranno ammessi scatti riguardanti proprio momenti di vita dello sport in cit-tà. Proprio in questi giorni è uscito il bando di partecipazione a que-sto evento che riportiamo di se-guito. La consulta dello sport e del tempo libero organizza la prima edizione del concorso fotografico “Città di Voghera” sul tema “Lo sport vogherese”. La partecipazio-ne al concorso sarà gratuita. I sog-getti delle opere dovranno essere esclusivamente atleti vogheresi o appartenenti a società sportive cit-tadine o di carattere sportivo am-

bientato nel territorio iriense. Le immagini vincitrici saranno espo-ste in occasione della cerimonia di premiazione, presso lo stand della Consulta Sport e Tempo Libero allestito all’interno della struttu-ra che ospiterà la 627esima Fiera dell’Ascensione e pubblicate sul periodico a distribuzione gratui-ta “Pavia in tasca”. Le fotografie dovranno essere consegnate en-tro l’8 maggio 2009. 1° Premio categoria “A” (fino a 18 anni): macchina fotografica digitale. 1° Premio categoria “B” (da 19 anni in poi): macchina fotografica di-gitale. Il regolamento e la scheda di partecipazione sono scaricabili dal sito www.comune.voghera.pv.it. Per informazioni è possibile contattare: segreteria della Con-sulta - 348.7679748

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Da Broni sulla Cordillera Real: Massimo Pastorelli pronto per una nuova avventuraDa Broni alla conquista del-la Cordillera Real, massiccio delle Ande con diversi 6 mila. E’ ancora una volta l’alpinista bronese Massimo Pastorelli a tentare questa nuova impresa che lo vedrà impegnato per quasi tutto il mese di agosto insieme a due suoi compagni di cordata. Tre le cime da rag-giungere: Pequeno Alpamayo, Huanya Potosi, Illimani. Ma eccolo Massimo Pastorelli.Chi è Massimo Pastorelli?“Massimo Pastorelli è una persona che nasce 46 anni fa e che dall’età di 16 anni ha iniziato a frequentare la mon-tagna. Una passione condivisa con mio papà. Ho iniziato con le prime escursioni in Valsesia e poi la curiosità mi ha spinto ad andare anche all’estero, in Himalaya nel 1996 e da allora quattro volte”.Che differenza c’è tra scalare una montagna delle Alpi ed una dell’Himalaya?“Le montagne delle Alpi sono comunque impegnative ma ov-viamente dipende dalle monta-gne che si scalano. Per esem-pio l’Eiger, nelle Alpi Bernesi, è solo 3900 metri eppure è una delle montagne più difficili del mondo. In Himalalya le mon-tagne sono più grandi, basta pensare che per fare il giro at-torno all’Annapurna ci voglio-no minimo venti giorni cammi-nando 7-8 ore al giorno, si può immaginare la vastità di queste montagne. Poi ogni montagna ha la sua difficoltà: l’Annapur-na per esempio ha una parete Sud che è a dir poco impressio-nante solo a vederla. Un’altra

MassimoPastorelli

differenza tra le Alpi e l’Hima-laya è che l’avvicinamento alle cime mentre sulle Alpi è molto veloce, sia per la presenza di funivie che dei passi alpini che permettono di raggiungere quote ragguardevoli, mentre sull’Himalaya per arrivare ai campi base l’avvicinamento avviene sempre in 4-5 giorni di cammino, per cui ci si alza molto gradatamente di quota per raggiungere i campi base che generalmente sono posti a 5 mila metri di altitudine. Mentre sulle Alpi, per esempio salendo alla Capanna Margherita sul Monte Rosa, in tre-quattro ore ti alza di oltre 3 mila metri e quindi può accadere di essere soggeti al mal di montagna”.Ma veniamo alla prossima spedizione in Bolivia. Cosa ci può dire al proposito?“Arriveremo all’aeroporto a 4040 metri ed è chiaro che partendo da quota zero ci sarà inevitabilmente un pò di stordi-mento dovuto al viaggio ed alle due diverse altitudini. Poi ci ab-basseremo di 300 metri per rag-giungere La Paz a 3800 metri. Qui vi resteremo 3-4 giorni per acclimatarci e per evitare mal di montagna. Venerdi 7 agosto sarà una giornata importante per l’acclimatamento salen-do a Chacaltaya metri 5290. Qui abbiamo previsto la salita di questa cima considerata la zona sciistica più alta della Bo-livia. Sabato 8 agosto partire-mo da La Paz al mattino presto per Estancia Tuni 4400 metri, da dove si inizia a camminare per raggiungere il Chair Kho-ta Lagoon 4630 metri, sede del

campo base. Il Condoriri, il Cervino delle Ande, apparirà in tutta la sua bellezza ed ele-ganza. Da lì poi inizieremo la spedizione vera e propria con la salita, domenica 9 agosto, al Pequeno Alpamayo (5350 me-tri), chiamato il Cervino delle Ande, una cresta di ghiaccio affilata a 40-45 gradi. Sarà la prima ascensione. Dopo di che torneremo alla base di La Paz. Da lì poi giovedì 13 agosto sa-liremo all’Huyana Potosi, 6088 metri. Una volta vinta questa cima saremo pronti per la sa-lita all’ Illimani Pico Sur (6462 metri), prevista per domenica 16 agosto”. E’ la prima volta che punta alle Ande?“Si. Si tratta per me della prima uscita in terra andina. Non so come sarà. Avremmo preferito andare in Himalaya ma i par-tecipanti a questa spedizione non hanno le ferie ad ottobre-novembre, periodo migliore per salire sulla catena dell’Hi-malaya e pertanto si è deciso di puntare sulle Ande”.Quindi scelta obbligata?“Si ma comunque questo ci permette di conoscere ed esplo-rare nuove zone”. La montagna che le piacereb-be scalare?“Il sogno resta salire su di un 8 mila”.C’è un accordo con il Cai di Voghera che sarà vostro part-ner in questa spedizione.“La spedizione è stata patroci-nata dal Cai di Voghera che ci fornirà tutto il materiale tecni-co, corde e tutto l’occorrente”.

Alessandro Disperati

Paese: Bolivia Durata viaggio: 22 giorniTipologia di viaggio: Trekking e alpinismoDifficoltà - impegno: Il trekking presenta un impegno fisi-co elevato, può essere affrontato da un alpinista con ampia esperienza in alta montagna su qualsiasi terreno e flessibilità logistica.Periodo di viaggio: dal 4 al 24 agostoMassiccio sacro delle Ande, la Cordigliera Reale è una va-stissima muraglia con numerose vette innevate che superano i 6000 metri d’altitudine; questo particolare la rende sicura-mente una delle più belle meraviglie naturali dell’America del Sud. E’ un terreno di gioco ancora relativamente vergine per trekkers e alpinisti: pochi sono infatti i rifugi, e pochi i villaggi e i mercati lungo i sentieri di accesso alle montagne. Un viaggio ed un’esperienza da non mancare. Per le salite di queste Montagne si procede in cordata; per questo motivo è necessaria una buona capacità nell’utilizzo di piccozza, ram-poni e comportamento corretto in cordata da parte d’ognuno dei partecipanti. Indispensabile inoltre è una buona prepara-zione e condizione fisica.

La ciaspolata del Cai a Pointe de la PierreUna splendida giornata di sole ha illuminato la gita della sezione CAI di Voghera (propo-nente Marco Papale) in Val d’Aosta. La cia-spolata cominciava ad Ozein (bassa valle di Cogne), a quota 1.363. La meta proposta era invece la vetta della Pointe de la Pierre a quo-ta m. 2.653, sullo spartiacque con la conca di Pila. Benché la gita fosse stata preannunciata come lunga e faticosa, sia la bella giornata di sole, sia la prospettiva di un itinerario vera-mente spettacolare, con viste panoramiche uniche, hanno motivato ben 18 partecipanti ad affrontare l’avventura. Altra spinta a par-tecipare è stata la possibilità di fermarsi, se a corto di fiato, in uno dei punti tappa intermedi previsti, alle baite di Romperein (m. 1.867) o all’alpe di Champchenille (m. 2.168); sem-pre comunque appoggiati nel tragitto da uno dei capigita. Il paesaggio era comunque ap-pagante e accattivante fin dall’inizio; la vista delle catene innevate ha subito compensato

qualunque fatica e/o sveglia suonata forse troppo presto! Complice il clima davvero propizio o lo spirito di gruppo, nessuno si è fermato alla prima tappa e quasi tutti sono comunque arrivati in vetta! I rimanenti han-no goduto il sole e la bella compagnia (non-ché torte casalinghe e vari generi di ristoro che quasi sempre qualcuno dei partecipanti si carica nello zaino, e di questo rendiamo pubblicamente grazie!) all’alpe di Cham-pchenille, in attesa del rientro dei più allenati dalla vetta. Il ritorno è stato all’insegna del massimo relax, con tanto di giochi e batta-glie con la neve. E come sempre quando si trascorre del bel tempo in compagnia, vi era una qual certa tristezza nel salutarsi una vol-ta arrivati alle auto; tanto che la giornata si è allora prolungata con un’inattesa merenda tutti insieme lungo la via di casa. Il prossimo appuntamento in calendario sarà una nuova sfida alle vette, ma stavolta arrampicando.

Il programma

La sezione dà la possibilità, a chi non ha mai provato ma vorrebbe confrontarsi con la roccia, di un approccio base all’arrampicata,

seguito e tutelato nei suoi primi passi. Chi fosse interessato si ri-volga in sezione e si tenga libero per il 5 Aprile!

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TI LA PAGINA DEI LETTORIQuesta pagina è a disposizione dei lettori per lettere, suggerimenti o per intervenire sulle questioni dibattute dal nostro giornale. Scrivete a: “Il Periodico News” Via delle Terme, 97, 27052 Salice Terme. E’ anche possibile inviare una mail scrivendo a: [email protected]

Valori che si perdono nel niente: spesso si mischiano persone, fatti e coseGentile direttore, colgo l’occasione per scri-vere sul suo giornale di un argomento che mi sta parti-colarmente a cuore. È una riflessione fatta in un periodo dove si perdono di vista molti valori e spesso si mischiano persone, fatti e cose… infatti l’argomento che vorrei pro-porre è legato alla conoscen-za e ai ricordi. Conoscenza per me è consa-pevolezza e la comprensione di fatti, verità o informazioni ottenuti attraverso l’esperien-za o l’apprendimento, ovvero tramite l’introspezione. La conoscenza è il possesso di informazioni connesse tra di loro.Ove il ricordo è memoria quella funzione psichica vol-ta all’assimilazione, alla ri-tenzione e al richiamo di in-formazioni apprese durante l’esperienza.. La memoria, detta anche funzione mnesti-

ca, non risulta necessaria-mente stabile a parità di con-tenuti o classi di stimoli. È influenzata da elementi affet-tivi (come emozione e motiva-zione), oltre che da elementi riguardanti il tipo di informa-zione da ricordare. Freud connette alla dimenti-canza e all’oblio meccanismi di difesa quali la repressione e la rimozione. Freud mette in evidenza un processo di allon-tanamento attivo dei contenu-ti minacciosi, che tendono a rimanere inconsci.Entrambi i termini possono essere sostituiti da tre verbi che accomunano la tematica e non solo: mantenere, svilup-pare e trasferire.Mantenere vivo e vitale il ri-cordo e la conoscenza.Sviluppare il continuo rinno-vamento delle idee, dei pro-getti e della conoscenza.Trasferire il possibile, ciò di cui si è in “possesso” per ot-

Il nostro caro Appennino va rivalutatoTroppo spesso dimenticato da tutti

so, per me, frequentare questi spazi è come tornare alle origini, è respirare aria di libertà, profumi unici come l’erba appena tagliata. Sembra di es-sere in luoghi e tempi, staccati dalla civiltà, dal caos cittadino, che spesso intrappola l’uomo nella frenesia por-tandolo a dimenticare i veri valori e la vera qualità della vita.Diciamo che in auto, a piedi, in bici-cletta e con gli sci ho potuto visitare, godere e ammirare tanti luoghi tutti diversi che mi hanno regalato sempre gioia e libertà. Credo che sia molto importante conoscere ed apprezzare il proprio territorio.Grazie per lo spazio che volete dedi-carmi sul vostro giornale che leggo ogni mese.

Una lettrice

portanti per me le zone del nostro Appennino. Voghera è collocata in una posi-zione molto particolare, se ci si al-lontana di qualche chilometro dal centro e dai palazzi si possono os-servare in lontananza le alture che costituiscono l’ Appennino pavese. Da notare che in questo perio-do dell’anno, cioè la primavera, assumono particolare bellezza, è come se ogni luogo si rischiarasse di luci e di colori.La neve che ancora ricopre le cime più alte, gli alberi che regalano le prime foglioline ed infinite sfuma-ture, i fiori colorano l’azzurro ter-

so del cielo nelle giornate limpide.Spesso mi è capitato di avventurar-mi per sentieri, boschi e percorsi, scoprendo con immenso piacere ed infinito stupore angoli e scorci magnifici.Ci si può soffermare anche sul-la varietà geologica della nostra zona, infinite varietà di fauna e flora che popolano questa zona ap-penninica.Per esempio nella zona del monte Penice e nei paraggi di Brallo si possono rinvenire pezzi di quarzo rosa, il letto del torrente Staffora è ricchissimo di pietre e minerali, ma anche di luoghi pittoreschi.Spesso ho raggiunto zone dell’Ap-pennino in bicicletta per strade secondarie, molto belle e panora-miche che regalano, dopo qualche fatica, un’ ottima ricompensa. Spes-

Gentile Direttore,sono una vogherese di origine e volevo scriverle quanto siano belle e im-

tenere effetti positivi nel tem-po.Riflettevo sul vissuto di ogni persona e in particolare del mio, sono un essere umano fatto di ricordi e poi di cono-scenza o viceversa? E cosa, come dice Freud, ognuno di noi ha timore e ri-muove? Partendo da questi assunti ho sentito la necessi-tà di scriverle sperando che questa lettera sia colta posi-tivamente dal pubblico lettore che è autore di se stesso e che ognuno si spinga con la men-te al di là di ciò che si vede e si sente! Interrogarsi ogni tanto su cosa siamo, su cosa pensiamo aiuta a crescere, a essere migliori, a capirsi e a capire gli altri. Ritengo che non si possa andare in luoghi o incontro a persone se prima non si è con se stessi.Grazie dell’occasione a pre-sto. F.D.

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Per pubblicare il Vostro annuncio economico, la richiesta deve pervenire in redazione ENTRO IL GIORNO 15 DEL MESE AN-TECEDENTE L’USCITA. Il testo da pubblicare va inviato per posta - annunci economici - United Business, viale delle Terme, 97 - 27052 Salice Terme - fax 0383- 934583 - o posta elettronica [email protected]. Gli annunci di lavoro si intendono rivolti ad ambo i sessi (legge 903 del 9/12/1977). Annunci gratuiti: solo per privati. Per la pubblicità su questa rubrica contattare la signora Rita Verbena 0383-944916 - fax 0383-934583. Cell. 3474029791 E-mail: [email protected]

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La croce posta in cima alla Grigna - Foto: Francesca Disperati

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La Grigna in versione invernale - Foto: Francesca Disperati

Onde di neve sulla Grigna - Foto: Francesca Disperati

Meringhe di neve sulla Grigna - Foto: Francesca Disperati

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